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Strumenti operativi
Si tratta di strumenti la cui finalità èquella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione di un servizio mirato alle reali necessità e appropriato.
Parole chiave
• Appropriatezza: condizione adatta, adeguata, che abbia carattere di efficacia ed efficienza
• Efficacia: ottenere un risultato
• Efficienza: ottenere un risultato tenendo conto dei costi e dei tempi associati
• Razionalizzazione: criterio metodologico, ragionevole, ordinato, facile, funzionale, sistematico
Obiettivi• Consolidare
l’autonomia e responsabilità professionale• Pianificare
l’assistenza infermieristica secondo modelli gestionali “ per processi” attraverso criteri integrati e multidisciplinari.
• Orientarela pratica professionale verso l’appropriatezza, l’efficacia e l’efficienza delle prestazioni
• Definire, introdurre, sperimentarenuovi modelli applicativi quali linee guida, procedure, protocolli
Pianificazione
Insieme di azioni utili alla scelta e alla realizzazione di interventi
appropriati, efficaci ed efficienti, per la soluzione dei problemi posti
Pianificazione
Verificata l’appropriatezza di un criterio da seguire
occorre
• stabilire un percorso operativo razionale e metodologico
• standardizzare la azioni necessarie
Standardizzazione
Processo finalizzato a uniformareattività e prodotti sulla base di
norme, tipi o modelli di riferimento appropriati
la standardizzazione nella pratica infermieristica
é la scelta di un percorso assistenziale uniformato che abbia come finalità il recupero della salute e dell’autonomia
dell’assistito
Standardizzare
Migliorare l’appropriatezza della gestione delle situazioni cliniche
diminuendo la variabilità di comportamento troppo spesso
fonte di errori
Standardizzare
Non significa ridurre la prassi ad una routine indifferenziata non tenendo in considerazione la soggettività della persona
assistita
ma al contrario
assicurarle il livello della qualità della prestazione che le è dovuta
Esempi di standard• Standard di risultato: mancato sviluppo di lesioni da pressione per i
pazienti allettati• Standard di struttura:disponibilità di una sala di attesa calda e
confortevole per i genitori dei pazienti ricoverati in terapia intensiva
• Standard di processo:colloquio con i genitori per la raccolta dei dati
anamnestici dei piccoli pazienti nelle prime ore successive al ricovero
Linee guida
Definizione:
Insieme di raccomandazioni, sviluppate sistematicamente, basate su evidenza
scientifica a favore o contro un determinato intervento
Sono prodotte da società scientifiche, associazioni professionali, istituzioni
sanitarie
Linee guida
Scopo:
Aiutare medici, infermieri e utenti a scegliere la più appropriata assistenza
sanitaria in specifiche circostanze cliniche
Linee guida
Fulcro di ogni linea guida sono le
Raccomandazioni
basate sul concetto di evidenza scientifica
Linee guida
Le linee guida non vengono concepite come uno schema di sequenze comportamentali da
applicare in modo rigido, ma come una sintesi ragionata delle migliori informazioni
scientifiche disponibili circa le modalità di diagnosi, cura e assistenza secondo il criterio di
appropriatezza
Procedure
Scopo:
Descrivere la modalità ottimale di esecuzione di una tecnica
infermieristica semplice o complessa che sia
Procedure
Obiettivo:
Riduzione della variabilità di comportamento e perseguimento di una relativa uniformità delle azioni
Procedure
Affinchè la procedura abbia senso sono necessari:
• massima condivisione da parte di tutti gli utilizzatori
• revisione ed aggiornamento continuo
I protocolli( percorsi clinico-assistenziali)
Definizione:
Schema ottimale della sequenza di comportamenti da adottare in relazione ad
un determinato iter diagnostico, terapeutico, assistenziale da attivare nei confronti di una situazione clinica tipica
Protocolli
Percorso metodologico:
1. Definizione caratteristiche cliniche del paziente;
2. Specificazione azioni diagnostiche, terapeutiche, assistenziali e loro sequenza;
3. Definizione risultati attesi
Protocolli
Quando si adotta un Protocollo?
Quando sono state individuate circostanze che definiscono un profilo di assistenza standardizzato per situazioni cliniche
prevedibili
Esempio pratico di Protocollo
4. Stabilire gli obiettivi assistenziali- Ridurre, prevenire e controllare le infezioni ospedaliere associate
ai dispositivi intravascolari.
5. Definire le fasi operative (riunioni, suddivisione dei compiti,durata applicazione protocollo)Riunioni di reparto con rappresentanti degli operatori coinvolti
nell’esecuzione delle procedure per definire i compiti di ognuno l’approccio pratico e la durata di applicazione del protocollo delprotocollo.Esempio:– 4 Infermieri (analisi comportamentale, ricerca dati, stesura
protocollo)– 4 Medici (analisi comportamentale, ricerca dati, stesura
protocollo)
Esempio pratico di Protocollo
Fase operativa
6. Titolo ed obiettivo- Gestione dei C.V.C. Strategie fondamentali per la prevenzione, la riduzione ed il controllo delle infezioni ospedaliere associate ai dispositivi intravascolari.
7. Risorse umane e materialiIdentificare gli Operatori che adotteranno il protocollo- Identificare il gruppo di controllo - Materiale occorrente:
guanti steriligarze sterili disinfettante ( Neoxidina al 2% o Iodopovidone)medicazione (di garza o trasparente).
Esempio pratico di Protocollo8. Procedura e tempi
nelle prime ore successive all’introduzione del C.V.C.:- disinfettare il sito d’inserzione con Neoxidina al 2% o Iodopovidoneed
- applicare medicazione di garza (migliore assorbenza)- controllare frequentemente che il sito d’inserzione sia pulito ed asciutto
successivamente:- disinfettare il sito d’inserzione con Neoxidina al 2% o Iodopovidone ed - applicare medicazione trasparente (stabile adesione anche a contatto con l’acqua, immediata ispezione del sito d’inserzione, risparmio di tempo per il personale). Tale procedura deve essere ripetuta ogni 72 ore salvo complicazioni
- controllare frequentemente che il sito d’inserzione sia pulito ed asciutto
Esempio pratico di Protocollo
9. Verifica dell’efficacia/efficienza L’applicazione del protocollo nel gruppo campione ha ridotto del 20% ca. le infezioni associate a dispositivi intravascolari.
10. ValutazioneIn sede di riunione, visti i risultati prodotti dal protocollo si decide, in accordo con tutti gli Operatori, di adottarlo.
11. Eventuale rielaborazione
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