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Replay, numero 79, anno 3, 12 Agosto 2012
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R EDITORIALE
I N U N A P A R O L A
PREOCCUPAZIONE
C hi approdi approdi, basta che lo faccia. Lotito ci aveva promesso 4 campioni, fino ad ora ne è approdato solo uno, che poi difficilmente possiamo definire campione, ovvero Ederson. Accade sempre più spesso che quello che si dice della Lazio non venga mai rispettato o sia comunque una falsità. Io sono preoc-cupato, lo dico apertamente. Non tanto per la squadra che abbiamo, che malac-cia proprio non è, ma perché le altre squadre, quelle di A ma anche quelle eu-ropee, se la stanno cavando lo stesso in un mercato che di soddisfacente ha davvero ben poco, in generale. La Roma con i suoi acquisti straordinari, perché questo sono, signori, ha portato non solo entusiasmo con l’allenatore neo di zecca Zeman, ma anche qualche bel talento, come Leandro Castàn, come Bra-
sdley, come Destro, senza dimenticare innesti di primo ordine come Dodò, Piris e Balzaretti. Organizza-zione, progetto brillante. Questo è la Roma quest’anno e la sensazione è che con Lotito presidente si possa solo che peggiorare. Evvero anche noi abbiamo qualche bel giocatore, ma senza un buon innesto sulle fasce ne in attacco, (Miro non è eterno) si andrà a finire davvero male, forse peggio di quello che pensiamo. Io sono pessimista, forse uno dei pochi così tanto, ma chi è ottimista?
di Gianluca Palamidessi
http://www.facebook.com/GP23596
Il confronto tra Petkovic e Lotito FOTO CORSPORT
REPLAY 5
R RUBRICHE
ENTUSIASMO LAZIO
C inquemila tifosi accolgono la Lazio a Formello al rientro dalla preparazione da Auronzo di Cadore. La squadra di Petkovic suscita grande entusiasmo, ma an-che qualche perplessità legata a una campagna di rafforzamento che non decol-la. Lotito mostra chiarezza d’intenti: “So cosa serve” e sappiamo che il merca-to biancoceleste è solitamente lunghissimo. Seguendo anche le indicazioni del presidente ci vorrà prudenza e pazienza. Le prime partite della Lazio non sono state entusiasmanti e soprattutto la sconfitta contro il Torino (seguita a quella contro il Siena) ha lanciato qualche allarme prontamente placato dalle rassicu-ranti parole dell’allenatore. Il lavoro pesante svolto in precedenza e due sfide comunque impegnative (non contro rappresentative locali, per intenderci) poste
alla fine di questo ciclo sono le plausibili spiegazioni del leggero sbandamento. Chi ha visto però all’opera Petkovic assicura che il tecnico ha idee chiare e innovative. Ora bisognerà vedere come risol-verà il nodo Zarate. Il giocatore ha mostrato evidenti segnali di cambiamento e di disponibilità. Eviden-temente uno come lui può fare comodo a questa Lazio. In attesa di altri rinforzi oltre a Ederson e al ri-scatto di Candreva sarebbe un peccato lasciar andare via un giocatore con le sue qualità.
di Paolo De Paola
http://blog.corrieredellosport.it/direttore
Le nuove maglie della Lazio COR
REPLAY 6
I L B L O G
QUANDO GLI ANTISPORTIVI ERANO SPORTIVI Un giovane Aldo Maldera con indosso la maglia della Roma. Un tempo i calciatori di
due compagini odianti tra loro, sapevano essere anche sportivi. Oggi questo, pur-troppo, non esiste più. Ecco perché anche tifosi laziali sono rimasti commossi dalla
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R VINTAGE
ADDIO Scompaso Aldo Maldera
all’età di 58 anni. Se ne va un altro grande del calcio
VIA TROPPO PRESTO di Gazzetta Sportiva
A M A R C O R D
LA NOTIZIA CI LASCIA SCONVOL-TI, SOLO POCHE SETTIMANE FA CI ERAVAMO VISTI A TRIGORIA IPOTIZZANDO INIZIATIVE DA PRENDERE INSIEME
PIÙ DI DUECENTO PARTITE NEL MILAN, LO SCUDETTO DELLA STELLA CON 9 GOL SEGNATI, UNA COPPA ITALIA. TUTTO QUE-STO È STATO ALDO MALDERA
FRANCO BALDINI ACMILAN
NON MI SENTO DI PARLARE, NON RIESCO ANCORA A FARE DICHIA-RAZIONI E COMMENTI. PREFERI-SCO ASPETTARE PRIMA DI DIRE QUALCOSA
BRUNO CONTI
La Lazio sul
R COVER
PETTO LA PASSIONE DELLE MAGLIE AP-PARTIENE AD UNA GENERAZIONE ORMAI LONTANA DA QUELLA MO-DERNA, MA SPESSO RIVIENE FUO-RI, SE NE SENTE PARLARE, SEMPRE MENO PERO’. IL NOSTRO INTENTO E’, CON QUESTO SPECIALE, QUEL-LO DI INFONDERE QUESTA PAS-SIONE NEI CUORI DEI TIFOSI, OG-GI QUELLI DELLA LAZIO, CON LE MAGLIE STORICHE
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IL COLLETTO VA DI MODA ANNI 60, CI TROVIAMO A RO-MA, OVVIAMENTE. LA GRANDE OCCASIONE E’ QUELLA DELLA PRESENTAZIONE DELLE MA-GLIE, ECCO IL COLLETTO
L’ANNO DEL-LO SCUDETTO
di GIANLUCA PALAMIDESSI
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Senza dubbio l’anno più bello della recente storia laziale. C’è chi dice, così dicono, che se la giochi con quello del secondo scudetto, quello ottenuto nella stagione 99/00, ma chi l’ha vissuto non ha dubbi. La storia del primo scudetto sembra quasi una favola, in un mondo in cui i valori venivano prima.
COVER
AN
NI 80
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Anni ‘80, la maglia va di mo-da con l’Adidas, quello della foglia per intenderci, e così è anche per la Lazio. Dopo quella del 74-75, dobbiamo attendere altri 5 anni prima di vedere una bella maglia targata Lazio. Nelle due qui sopra possiamo notare co-me non mancasse la sempli-cità, con due magliette molto vuote, ma con dei colori che spiccano al sol guardare. La maglia gialla, quella del por-tiere è la più particolare, la indossava Nando Orsi, quel-la sopra ancora, con un ce-
lestino quasi azzurro che fe-ce arrabbiare molto i tifosi della Lazio, si propone inve-ce un taglio classico di que-gli anni, con il simboo dell’adidas original e uno sfondo unicolore, con delle righe orizzontali là dove vi sporgono le spalle. Quella qui in alto invece è una ma-glia molto bella, soprattutto per il particolare legato allo stemma, con un’aquila che regna sovrana sul cuore del-la maglia nella parte a sini-stra. Il colletto è bellissimo, e il colore si avvicina molto a
quello della maglia qui a lato alla nostra destra, durante la stagione del primo scudetto. Questa viene ricordata come la maglia che precede la più bella della storia, che tra due pagine vi illustreremo.
SALTO NEL PASSATO
era l’anno 1975
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Era l’anno 1975, e la Lazio scendeva in campo da padrona, ovvero come la squadra che aveva vinto l’anno precedente il titolo, e come lo aveva vinto. Ecco allora che gli artigiani dell’epoca, perché di questo si trattava, dipingono per la La-zio lo scudetto in rilievo. Eccone un particolare.
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NI 80
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E’ l’anno dell’aquila stiliz-zata, quella con lo spon-sor seleco sopra il sim-bolo. E’ di gran lunga la maglia più bella della storia della Lazio, non solo perché il colletto si abbina benissimo all’aquilotto, davvero molto bello, ma anche perché arriva in un mo-mento particolare della storia recente della La-zio. Un momento in cui c’era la necessità di risa-lire alcune posizioni in Italia, dato lo scandalo del calcio scommesse, a proposito, ma non solo: da notare i tanti stili.
ARRIVA L’AQUILA
La maglia più bella
Quelli del –9 Gli anni più intensi della storia recente, almeno per quanto riguarda la storia della Lazio. Sicuramente quelli più dolo-rosi, fatti di grande passione ma anche di un pizzico di stanchezza, poi fortunatamente tramontati
DI TUTTE LA MIGLIORE
era l’anno 1982
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Di tutte le maglie che vi abbiamo mostrato, col modello dell’aquila stilizzata, sicuramente questa qui è la più bella. Fu Bruno Giordano ad indossarla per la foto in alto a sinistra della pagina precedente, questa invece era un semplice e-sempio, con la particolarità dell’aquila non più blu, bensì nera
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NI 80
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LO SCUDO STILIZZATO
era l’anno 1984
Per il colore, per lo stile, aggiungeteci qualche altro particolare, questa è indubbiamente una delle maglie più belle della storia della SSLa-zio, sicuramente si va a posizionare tra le prime 5 in assoluto. E’ l’anno 1984, quelle sopra un anno prima. La Castor diventa lo sponsor uffi-ciale della società capi-tolina, ma le cose non vanno subito per il verso giusto, tanto che l’accordo si chiuderà a breve. Questa maglia però, anche per lo scu-detto stilizzato, ha dav-vero un fascino d’altri tempi, io, almeno, la metto nelle prime 10 po-sizioni
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E’ l’anno dell’aquila stiliz-zata, quella con lo spon-sor seleco sopra il sim-bolo. E’ di gran lunga la maglia più bella della storia della Lazio, non solo perché il colletto si abbina benissimo all’aquilotto, davvero molto bello, ma anche perché arriva in un mo-mento particolare della storia recente della La-zio. Un momento in cui c’era la necessità di risa-lire alcune posizioni in Italia, dato lo scandalo del calcio scommesse, a proposito, ma non solo: da notare i tanti stili.
ARRIVA L’AQUILA
La maglia più bella
UN COLORE DIVERSO
era l’anno 1985
In quanto a maglie, le cose stavano cambiando, ma stiamo en-trando nel vivo della fase storica di maglie spettacolari una dopo l’altra. Questa risale al 1985, anno che vedrà lo sfoggio di un’altra bellissima maglia, ma questa è un’altra storia. La vuesse ritorna a fare da sponsor dopo la stagione 1952-53. La Castor rimane fe-dele, la maglia è bellissima, il colore “si dice” un po’ di meno
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RITORNA L’AQUILA
era l’anno 1985
Ritorna l’aquila, ritorna anche quella stilizzata, sulla magia della Lazio. Come detto stiamo entrando nel vivo della rubrica. Questa maglia, risalente alla stagione 86-87, ci propone come sponsor tutto sport, che all’epoca faceva delle maglie molto belle, come possiamo vedere oltre al colletto, questa maglia ci propone delle stringhe sui lati della maglia che la rendono davvero unica
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NI 90
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UMBRO SPLENDOR
era l’anno 1995
Stagione 95-96, ritorna l’umbro, finalmente, nella sto-ria della Lazio. Ed è un ritorno di fiamma, soprattutto con la seconda maglia, ma anche la prima e quella del por. vanno
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NI 90/00
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Crowe, tifoso laziale Ci hanno provato i romani-sti a far credere alla massa che Russel Crowe fosse tifoso della Riommica, ma questo non è accaduto, perché quando parlano le foto, allora c’è solo da ri-manere in silenzio. Alcuni potranno dire che si tratta di un fotomontaggio, ma non è così. Russel, quan-do ha incontrato Totti lo scorso anno al Colosseo, ha dichiarato: “Totti è sim-patico, se non fosse che è della Roma”
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Il centenario con la PumaCOVER
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Il centenario con la Puma
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NI 00
150 ANNI DI STORIA
era l’anno 2011
SPESSO CI FIONDIAMO AN-CHE NELLA NOSTRA STO-RIA, NON SOLO QUELLA
DELLA LAZIO. E’ L’OCCASIONE PER FARLO, CON LA MAGLIA DELLA LA-ZIO CHE FESTEGGIA I 150 ANNI. PURTROPPO MOLTI DI VOI, PER QUANTO SIA
BELLA QUESTA MAGLIA, RI-CORDERANNO QUESTA COME LA MAGLIA DELLA
SCONFITTA NUMERO 5 NEI DERBY, 2 GOL DI TOTTI
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UNA MAGLIA PER GABBO
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