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Stoccaggio e sversamenti di materiali pericolosi, come comportarsi?
27 Febbraio 2015
Borgo Maggiore, San Marino
Programma
• Ore 8,30 – 9.00: Registrazione e ritiro materiale informativo
• Ore 9,00 – 10.30: Normative e soluzioni per lo stoccaggio e contenimento di materiale pericoloso
• Ore 10.30 – 10.50: Coffe break
• Ore 10.50 – 12.20: Normative relative agli sversamenti Procedure e prodotti per arginare e raccogliere il materiale fuoriuscito
• Ore 12.20 – 13.00: Chiusura dei lavori: Commenti e Domande Prove pratiche
• Ore 13.00: Colazione di lavoro
Cenni normativi relativi allo stoccaggio ed agli sversamenti
DECRETO LEGISLATIVO N. 152 3 APRILE 2006, NORME IN MATERIA AMBIENTALE T.U. SULL’AMBIENTE
• Parte prima - Disposizioni comuni e principi generali• Parte seconda - Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS),
per la valutazione d'impatto ambientale (VIA) e per l'autorizzazione ambientale integrata (IPPC)
• Parte terza - Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche
• Parte quarta - Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati
• Parte quinta - Norme in materia di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera
• Parte sesta - Norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni all'ambiente
Cenni normativi relativi allo stoccaggio ed agli sversamenti
D.LGS 81/2008: DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81 materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ART. 64
d) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengono sottoposti a regolare pulitura, onde assicurare condizioni igieniche adeguate;
Circa la metà delle pensioni per invalidità professionale derivanti da infortunio hanno avuto come origine una caduta
Cenni normativi relativi allo stoccaggio ed agli sversamenti
La sigla ISO 14001 identifica uno standard di gestione ambientale (SGA) che fissa i requisiti di un «sistema di gestione ambientale» di una qualsiasi organizzazione, che fa parte della serie ISO 14000. Lo standard può essere utilizzato per la certificazione, per una auto-dichiarazione oppure semplicemente come linea guida per stabilire, attuare e migliorare un sistema di gestione ambientale
La certificazione OHSAS 18001:1999 attesta l'applicazione volontaria, all'interno di un'organizzazione, di un sistema che permette di garantire un adeguato controllo riguardo alla Sicurezza e la Salute dei Lavoratori, oltre al rispetto delle norme cogenti.
Stoccaggio liquidi pericolosi
• I contenitori/serbatoi di materiale pericoloso allo stato liquido devonoessere raccolti all’interno di opportune vasche o “bacini dicontenimento”
• Il bacino di contenimento deve essere realizzato con materiale idoneo,tale da assicurare un’adeguata tenuta in caso di sversamentoaccidentale dei reflui, ed impedire, così, la contaminazione del suolo
• Per le dimensioni di tali bacini occorre riferirsi alla normativa:
Come si calcola la giusta capienza delle vasche di contenimento
Contenimento liquidi infiammabilichimici e fitofarmaci
D.M. 18/05/1995 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei depositi di soluzioni idroalcoliche
• Raccogliere i liquidi in contenitori adatti• Facilmente identificabili• Fuori dalla portata di tutti• In caso di sversamento deve essere presente una vasca di raccolta
Contenimento liquidi infiammabili chimici e fitofarmaci
• Norma EN 14727:2006 specifica i requisiti ed i metodi di prova per armadi di sicurezza utilizzati nei laboratori. La Norma specifica resistenza, durata e sicurezza richieste per evitare lesioni gravi attraverso l'uso funzionale normale come pure l'uso improprio che potrebbe ragionevolmente verificarsi.
• Norma EN 14470-1 La normativa in materia di stoccaggio di prodotti infiammabili. Un armadio di sicurezza possiede una resistenza al fuoco, indicata come TYPE, che può essere di 15, 30, 60 o 90 minuti.
Contenimento liquidi pericolosi
Grecato Coibentato REI/EI120
Prodotti omologati per lo stoccaggio ed il trasporto di merci pericolose
Fusti, Cisterne e Taniche
I rifiuti
• Individuare il CODICE CER di smaltimento del rifiuto in relazione all’inquinante trattato
• D.M. 17/12/2009: il sistema di gestione dei rifiuti speciali ha subito un rilevante cambiamento nella metodologia di tracciabilità degli stessi; è stato, infatti, introdotto il SISTRI (Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti).
Art. 184 del D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i.
• 2.2.1 Classificazione dei rifiuti secondo l’origine e le caratteristiche di pericolosità
• I rifiuti sono classificati secondo la loro origine in rifiuti urbani e rifiuti speciali. All’interno di tale categorie i rifiuti si distinguono a loro volta in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi.
• Il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute.
• Devono essere rispettate le norme che disciplinano l’imballaggio e l’etichettatura dei rifiuti pericolosi
Stoccaggio olii esausti
• Rifiuto Speciale Pericoloso (Olio Esausto) che ha come CER 13 02 08 e classe di pericolosità H4 - H5 - H7 - H14.
• Decreto legislativo 27 Gennaio 1992 n°95 - Attuazione della Direttiva 75/439/CEE e 87/10/CEE. Vengono definiti i principi generali, gli obblighi e divieti, competenze, autorizzazioni e sanzioni relative alla eliminazione degli olii usati
• D.M. 392 del 10 Maggio 1996 Regolamento recante norme tecniche relative alla eliminazione degli olii usati. Definisce la percentuale di olio in acqua (15%)Definisce gli impianti di stoccaggioDefinisce tecnicamente i sistemi d smaltimento e di analisi
Stoccaggio olii esausti
RIASSUMENDO I REQUISITI DEL SERBATOIO PER OLIO ESAUSTO:
• Coperchio ermetico
• Boccaporto ermetico carico scarico olio
• Indicatore livello
• Scolafiltri asportabile
• Contenitore polietilene
Contenitori di Sicurezza Batterie e Rifiuti pericolosi
Le batterie al piombo cod. CER 160601 sono UN RIFIUTO PERICOLOSO
• Ambito Normativo: ObblighiTutti i soggetti che producono il rifiuto batteria al piombo esausta e rifiuti piombosi hanno l’obbligo di:• Tenere un registro di carico e scarico su cui annotare le informazioni sulle
caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti (art. 190, comma 1, 4 e 8 D.Lgs.152/06 s.m.i.);
• Depositare le batterie in apposito contenitore conforme alle disposizioni vigenti Art.235, comma 12, D.Lgs.152/06);
• Consegnare il rifiuto pericoloso batteria ad Aziende dotate delle necessarie autorizzazioni alla raccolta e al trasporto così da avviarla correttamente al recupero (Art.188, comma 3, lettera b) D.Lgs.152/06 s.m.i.);
• Inviare il MUD alle Camere di Commercio (art. 189, comma 3 D.Lgs.152/06 s.m.i.).
Contenitori di Sicurezza Batterie e Rifiuti pericolosi
• Conforme al D.P.R. 915 del 10/09/1982
• Contenitore approvato dal consiglio di amministrazione del COBAT (Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste)
• Conforme alla Direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
Contenitori neon e celle fotovoltaicheRifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)
D.Lgs 151 del 25 luglio 2005 attuazione delle direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE, 2003/108/CE, relative alla riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti
L'obbligo di non smaltire i RAEE come rifiuti urbani e di effettuare per detti rifiuti, una raccolta separata
Tappeti antiscivolamento
Una delle cause più frequenti di caduta è un posto di lavoro con un pavimento umido o sporco. Le conseguenze sono:
• Costi aggiuntivi• Perdite in termini di produttività e di personale
Procedure relative al contenimento di sversamenti
Qualsiasi inquinamento da prodotti liquidi presume due fondamentali fattori checondizionano fin dall’inizio il successo di un pronto intervento
• INDIVIDUAZIONE DELLA FONTE D’INQUINAMENTO• ARGINAMENTO DEI PRODOTTI SVERSATI
Procedure relative al contenimento di sversamenti
Delimitare l’area con barriere di contenimento
Procedure relative al contenimento di sversamenti
Assorbire con panni e cuscini
Procedure relative al contenimento di sversamenti
Ripulire con le polveri assorbenti
è vietato utilizzare la segatura per assorbire spandimenti di prodotti corrosivi
(D.P.R.547/55 art.368); occorre in questi casi utilizzare prodotti inertizzanti
la segatura è un prodotto combustibile e come tale presenta un rischio di
incendio (a maggior ragione se utilizzata per assorbire sostanze a loro volta
combustibili o infiammabili)
Polvere assorbente e neutralizzante per l’acido solforico delle batterie
D.M. Ambiente 24 Gennaio 2011, n°20Regolamento recante l’individuazione della misura delle sostanze assorbenti e neutralizzanti di cui devono dotarsi gli impianti destinati allo stoccaggio, ricarica, manutenzione, deposito e sostituzione degli accumulatori. (GU n. 60 del 14/03/2011) Testo in vigore dal 29/03/2011
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