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Storia del Giornalismo A.A. 2015-16

l’Illuminismo

Corso di Laurea

LINGUE E COMUNICAZIONE

Prof. Laura Pisano

Seconda Lezione

Francia

Con la diffusione in Francia della filosofia

illuminista nasce il giornalismo degli

Enciclopedisti

La generale laicizzazione della cultura

influenza il giornalismo, grazie alla

Enciclopédie, Dizionario ragionato delle

scienze, delle arti e dei mestieri

che ha carattere periodico

L’Encyclopédie di Diderot e

D’Alembert

IL ‘700

La stampa periodica comincia a diventare in Europa un importante elemento che intreccia diverse caratteristiche sul piano culturale, civile, e politico:

strumento di orientamento culturale efficace

guida puntuale per le letture del pubblico colto (nobile e borghese)

mezzo di diffusione ampio e organico delle novità politiche dello Stato

La stampa periodica riflette l’evoluzione

dell’assolutismo

dell’ancien régime

i sintomi di una rottura che si avrà con l’affermazione dello Stato di diritto nel cui ambito si affermeranno le libertà individuali

e tra esse la libertà di stampa.

Importanza della lettura

La lettura come fenomeno pubblico, collettivo, e ad alta voce, dall’età antica e durante il Medio Evo.

Lettura a voce alta ( lectores) di giornali, e di libri, nelle fabbriche, nei negozi e nelle attività commerciali a metà dell’Ottocento

Solo in età recente (XIX secolo) si afferma la lettura silenziosa.

Alberto Manguel, Una storia della lettura

Daniel Pennac, Come un romanzo

Uno studio sulla diffusione di periodici

stranieri in Sardegna

Giornali eruditi

Giornali enciclopedici

e almanacchi genealogici

delle famiglie aristocratiche d’Europa

Altri giornali eruditi

Giornalismo italiano nel ‘700

il periodico milanese Il Caffè, 1764-1766 di Alessandro e Pietro Verri e Cesare Beccaria

tratta di ECONOMIA, DIRITTO, AGRICOLTURA, SCIENZE NATURALI, MORALE e LETTERATURA.

Gruppo di pressione in cui coincidevano la figura del philosophe, del cosmopolita, del patriota e del giornalista

Si ispira a:

Etica borghese

Operosità imprenditoriale

Dibattito culturale

Idea di Nazione-Patria

Il Caffè

Cesare Beccaria

Alessandro Verri

L’Accademia dei pugni Milano 1761

Luoghi della comunicazione

nel Settecento I caffè

I negozi dei barbieri

Le piazze

I mercati

Le biblioteche

Le librerie

Divieti imposti ai luoghi

della comunicazione

I luoghi in cui si concentravano e da cui

venivano diffuse notizie, leggende,

malcontenti popolari, dissensi politici.

I giornali dei barbieri (giornali umoristici,

spesso del dissenso politico); la

conversazione; l’interscambiabilità dei

luoghi.

La Gazzetta Universale

di Pietro Leopoldo Granduca di Toscana dal 1765 al 1790

Nel ‘700, si afferma una novità anche nel

giornalismo di informazione:

nasce il giornalista professionista (inizialmente spesso anche stampatore e editore, non fa altri mestieri)

A Venezia

Domenico Caminer fonda il primo quotidiano italiano, Diario veneto, 1765, dapprima chiamato Nuova Gazzetta veneta

fonda anche il Giornale Enciclopedico e l’Europa Letteraria, con la figlia Elisabetta

Elisabetta Caminer e l”’Europa letteraria”

segnano l’ingresso delle donne

nel giornalismo erudito

Giornalismo e rivoluzioni borghesi

La Costituzione Nord-americana

e il primo emendamento:

il diritto alla “libera comunicazione

del pensiero e delle opinioni”

Dichiarazione dei diritti dell’Uomo in Francia

Privilegi e Censura ….., ma…

Gli Stati e i governi controllano la stampa in due modi:

con i PRIVILEGI (speciali disposizioni per la stampa considerata amica)

con la CENSURA (controllo e repressione della stampa considerata nemica)

Ma si affermano irreversibili tendenze:

Il principio della libertà di stampa, alla fine del ‘700:

La richiesta di INFORMAZIONI PUBBLICHE, caratterizzate da:

PERIODICITA’

ACCESSIBILITA’

CONTINUITA’

DIFFUSIONE

Primi gli Stati Uniti d’America

La libertà di stampa trova una prima affermazione nella Costituzione degli Stati Uniti d’America nel 1787

Bill of Rights, è la carta degli emendamenti che con l’indipendenza si dettero gli USA e viene aggiunta nel 1789 alla Costituzione americana per iniziativa di Thomas Jefferson

Il primo EMENDAMENTO

della COSTITUZIONE (1791) il primo EMENDAMENTO riconosce il diritto di parola

“Il Congresso non potrà fare alcuna legge che limiti la libertà di parola, o quella di stampa, o quella del popolo di riunirsi pacificamente, o di rivolgere petizioni al Governo”

Da allora il Free Speech è entrato in tutte le Carte fondamentali delle democrazie liberali, tra cui nella Costituzione italiana con l’articolo 21

26 agosto 1789: l’Assemblea nazionale francese approva la

Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, premessa alla Costituzione e vero e proprio manifesto programmatico della Rivoluzione

Tra i diritti riconosciuti, quelli previsti dall’articolo 11: libera comunicazione dei pensieri e delle opinioni

Il Primo Emendamento della

Costituzione americana Nel 1791 si inseriva un cambiamento nella

Costituzione americana, con il primo emendamento, che introduceva direttamente nella Costituzione l’articolo che affermava la libertà di stampa

Il primo emendamento garantisce la libertà di culto, parola e stampa, il diritto di riunirsi pacificamente e il diritto di appellarsi al governo per correggere i torti. Esso inoltre proibisce al Congresso di "fare alcuna legge per il riconoscimento di qualsiasi religione“.

Bill Of Rights

è l’insieme degli emendamenti

Giornalismo politico in Europa

L’affermazione della libertà di stampa a seguito

della Rivoluzione francese segna l’inizio di una nuova

fase, anche se in molti paesi la sua applicazione

continuò a confrontarsi con non poche difficoltà.

Con la Restaurazione, l’alleanza tra trono e altare

voleva cancellare le conquiste dello Stato di diritto.

Ma ormai la stampa aveva conseguito un proprio

ruolo centrale sul piano politico

La stampa italiana

dalla Rivoluzione francese alla Restaurazione:

Napoleone e l’informazione politica,

lo sviluppo dell’attività giornalistica e

l’evoluzione della tecnica

(1789-1815)

1. La Rivoluzione francese e la stampa italiana

(1789-1796)

Aumenta la diffusione delle gazzette e del numero

dei lettori: migliaia di fogli, giornali, pamphlet,

opuscoli = 300.000 copie!

Tra il 1792 e il 1796 si accentua la censura

Interventi della polizia per impedire la circolazione

di giornali considerati sovversivi.

Nasce il giornalismo politico, di propaganda

Giornalismo politico (Francia)

Le Patriote Français, girondino

Les Révolutions de France et de Brabant,

diretto da C. Desmoulins

L’Ami du Peuple, J.P. Marat

Nella Francia rivoluzionaria dopo il 1792 vige

una severa censura

Jean Paul Marat

e L’Ami du Peuple

Il “periodo francese”: le Repubbliche italiane e la

libertà di stampa (1796-1799)

In Francia si è ormai affermato Napoleone

Bonaparte, che nel maggio 1796 entra a Milano

dopo aver sconfitto gli austriaci

Nascono le Repubbliche italiane. Vengono

introdotte Costituzioni che si ispirano al principio

della libertà di stampa.

Patriottismo italiano

Nasce il tricolore, si diffonde il patriottismo, si parla di unità d’Italia e di Napoleone come del Liberatore

Nasce una opinione pubblica nazionale: favorita dalla nascita del giornalismo politico

Nel 1799 cadono le Repubbliche giacobine italiane, tornano i precedenti regnanti

Repressiome della Repubblica napoletana: tornano I Borbone

Molti dei nuovi fogli delle Repubbliche giacobine sono quotidiani che si chiamano Monitore (dal Moniteur Universel di Parigi): ce ne saranno a Firenze, Roma, Napoli

Monitore fiorentino, Monitore di Roma

Monitore napoletano di Eleonora Fonseca Pimentel, democratico-giacobino

Rimangono in vita alcune vecchie Gazzette anche dopo la ritirata francese

Eleonora De Fonseca Pimentel e il Monitore Napoletano

La stampa italiana nel regime napoleonico

(1800-1815)

Dopo l’istituzione del Consolato, la caduta

delle Repubbliche italiane e la vittoria sugli

austriaci a Marengo nel 1800, inizia il

regime napoleonico.

Nel 1806 duplice incoronazione di Napoleone

a Imperatore dei francesi e Re d’Italia.

Napoleone vuole mostrarsi liberale.

Abolisce la censura preventiva ma trasforma la magistratura di revisione, detta ora Ufficio della libertà di stampa

Controlla la stampa non allineata

1815

Cade Napoleone con la battaglia di Waterloo (1815)

Ritorno all’ancien régime degli Stati italiani dopo il Congresso di Vienna del 1815.

Inizio della Restaurazione

E del Risorgimento italiano

Evoluzione del giornalismo italiano tra Rivoluzione

francese e fine del regime napoleonico (1789-1815)

Sia l’attività editoriale, sia la tecnica di stampa compiono grandi progressi in questi 25 anni

Nasce la TACHIGRAFIA (stenografia)

L’impresa editoriale ha ancora caratteri artigianali, ma ormai gli introiti degli avvisi a pagamento danno nuovi guadagni

Formato per lo più 26x40 cm, 3 colonne

macchina per fare la carta, torchio, litografia

Giornalismo politico

in Europa e nel Risorgimento italiano:

il ruolo della stampa

nel processo di unificazione nazionale

(1815-1861)

Francia

1815

Restaurazione monarchica (Luigi XVIII)

Censura quasi assoluta

Ma anche tendenza irreversibile alla circolazione delle informazioni

1819

Controllo più blando ► Direttore respons.

Cauzione ► censura preventiva

Libertà di stampa/ Abuso

La censura vuole colpire i reati di…

Diffamazione Calunnia Notizie false e tendenziose Attentato all’ordine pubblico Morale pubblica (religiosa) Onorabilità della Casa Regnante Rispetto verso le Istituzioni Odio di classe / Proprietà privata (stampa socialista)

Novità giornalistiche

“Penny press” (americana)

LE AGENZIE DI STAMPA

AGENZIA DI INFORMAZIONE (Parigi, HAVAS, 1832)

ASSOCIATED PRESS, USA, 1848

REUTER’S, Julius Reuter (Londra) 1851;

WOLFF, Berlino, 1849

AGENZIA STEFANI, 1854, Guglielmo Stefani. Agenzia di informazioni per il Regno di Sardegna

Nuove modalità d’informazione

Certezza

Affidabilità

Asetticità

Rigore

Obiettività

Completezza

retorica ► sintesi

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