Studio comparatico onomatopee

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Studio umoristico delle onomatopee degli animali fatto per Conxa Ferrer

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• 1. INTRODUZIONE• 2. IPOTESI• 3. ESEMPI• 4. CONCLUSIONE• 5. CONGEDO

• Possiamo definire i gemelli dal fatto che provengano da una stessa gestazione, oppure dal fatto che provengano da un solo zigote.

• Nel primo caso vengono chiamati “falsi gemelli”, che hanno tra di loro le stesse simlitudini o differenze che si possono trovare tra qualsiasi coppia di fratelli o sorelle. Questi sono i gemelli dizigotici.

• Nel caso dei “veri gemelli” o gemelli monozigotici il patrimonio genético è rigorosamente identico.

• Grazie alla nostra ricerca possiamo studiare le similitudini del patrimonio genético e anche la influenza del contesto, dell’intorno e dell’educazione sullo svilupo degli individui.

• L’obiettivo di questa ricerca è dimostrare l’importanza del contesto e dell’educazione sulla produzione delle onomatopee negli animali e in alcuni oggetti.

• Per la nostra ricerca abbiamo preso soggetti trigemini monozigotici. Uno di questi soggetti è stato messo in un contesto di lingua spagnola, un altro in un contesto di lingua francese e un altro in un contesto di lingua italiana. Vediamo i risultati.

El burro: ji, jo, ji, jo

L’Âne: hi han, hi han

L’ASINO: io, io, io

• Nel primo caso si osserva che il soggetto produce il fonema /j/ della lingua spagnola.

• L’âne in un contesto di lingua francese acquista una /h/ muta e produce una consonante nasale.

• L’asino italiano mantiene le vocali della lingua spagnola ma perde la /j/, fonema inesistente in italiano.

Pájaro: pío, pío

L’Oiseau: cui,cui,cui

L’UCCELLO: CIP, CIP,CIP

• Si può accertare l’importanza dell’educazione nelle onomatopee prodotte per gli uccelli.

• In spagnolo acquista una consonante bilabiale, occlusiva, sorda e l’ultima vocale è aperta.

• Mentre che in francese prende una consonante velare, oclusiva, sorda e l’ultima vocale è chiusa.

• In italiano produce una consonante affricata. • Tutto somato fa che la sonorità cambi

notabilemente.

El gallo: kikiriki

Le coq: cocorico

IL GALLO: CHICCHIRICHÍ

• Il caso del gallo è specialmente curioso perchè la base genética ha una speciale importanza. Tutti e tre galli producono un fonema velare, occlusivo sordo

• La differenza tra il gallo italiano e lo spagnolo è meramente ortográfica.

• C’è invece una differenza nel fonema /r/ che in spagnolo e italiano è alveolare, vibrante, mentre che in francese è uvulare, sonoro

• Possiamo constatare la tonicità dell’ultima sillaba del gallo francese

• E, finalmente, chiudiamo la nostra ricerca nel mondo delle onomatopee degli oggetti. Come esempio prendiamo la porta che si chiude all’improvviso e rumorosamente.

• Per fare il nostro studio abbiamo preso il tronco di un albero e l’abbiamo tagliato in tre pezzi. Con ogni pezzo abbiamo fatto una porta. Ciascuna di queste porte è stata collocata in tre case site in Spagna, Francia e Italia. Ecco qua i risultati:

La puerta: ¡plam!

La porte: vlam!

La porta: plam!

• In questo caso il contesto ha una influenza minore nei risultati sonori. Soltanto c’è una piccola differenza nel fonema iniziale francese che no ha rilevanza nel risultato sonoro finale.

• Per concludere diremo che gli animali hanno una forte base genetica, ma che hanno pure una forte influenza della lingua di educazione. E possiamo concludere anche che la similitudine fonetica dello spagnolo e dell’italiano è molto più grande.

• Non succede la stessa cosa con gli oggetti. Il materiale condiziona la loro risposta.

E, per chiudere, vi auguro

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