Traguardi, obiettivi, miglioramento Prove Invalsi, delle valutazioni internazionali è esplicito e...

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Traguardi, obiettivi,

miglioramento

Giorgio Bolondi, Alma Mater Studiorum

CURRICOLO

competenze

Valutazione

Indicazioni

Nazionali

competenze

INVALSI

Determinare l'area di semplici figure

... usando le più comuni formule

Dal libro di testo ……

Determinare l’area di semplici figure scomponendole

in figure elementari, ad esempio triangoli,

o utilizzando le più comuni formule.

Stimare per difetto e per eccesso l’area

di una figura delimitata anche da linee curve.

Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio,

le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.

Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. (TP) Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro, …). (TP)

Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche (Ob3) Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio (Ob3) Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie, anche al fine di farle riprodurre da altri. (Ob5)

Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse (Ob5) Confrontare e misurare angoli utilizzando proprietà e strumenti (Ob5) Utilizzare e distinguere tra loro i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità, verticalità (Ob5) Conoscere definizioni e proprietà (angoli, assi di simmetria, diagonali...) delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio) (Ob8)

Alcune considerazioni generali, guidate da questo

esempio, per iniziare a mettere nel giusto rapporto

rapporto le parole chiave che definiscono il percorso:

miglioramento, competenze, valutazione...

La matematica

è una disciplina

dai tempi lunghi

L'apprendimento della matematica

è fatto complesso, e la

competenza è un fenomeno

emergente

L'interrelazione e l'intreccio

dei diversi apprendimenti

giocano un ruolo centrale

Le Indicazioni Nazionali

individuano e descrivono

Traguardi e Obiettivi che tengono

conto di questa complessità

Le Prove Invalsi cercano di

costruire indicatori puntuali dei

diversi elementi di questa

complessità

L’azione didattica deve tenere

conto di queste caratteristiche

(tempi lunghi, complessità,…..)

Una didattica troppo mirata agli

obiettivi immediati,

addestrativa,

non è solo “didatticamente

meno stimolante”, o meno di

moda.

Semplicemente

NON FUNZIONA

Risposta A 12.5%

Risposta B 32.5%

Risposta C 50.4%

Mancate e non valide 4.6%

Leggere e scrivere i numeri naturali

in notazione decimale,

avendo consapevolezza della notazione posionale;

confrontarli e ordinarli,

anche rappresentandoli sulla retta (Ob3)

•Risposta A 44.5%

•Risposta B 33%

•Risposta C 18.6%

•Risposta D 3.3%

•Mancate e non valide 0.6%

“Valutare” è interpretato, nelle Prove Invalsi,

come

ricercare, ottenere, organizzare e restituire

informazioni

L'obiettivo di tutte questa “macchina”

delle Prove Invalsi

dei RAV dei POF dei PTOF.....

è quello di ottenere, organizzare e restituire

informazioni su cui lavorare

L'obiettivo non è quello

di produrre carta o di fare dei ranking

“Valutare gli apprendimenti”

è inteso come

ricercare, ottenere, organizzare e restituire

informazioni sugli apprendimenti

in matematica dei ragazzi,

così come individuati e descritti

nelle Indicazioni Nazionali

Costruire strumenti, a partire dalle Indicazioni Nazionali, che forniscano informazioni sugli apprendimenti in

matematica degli studenti

Quale matematica hanno appreso? In che misura?

Come è organizzata? Quanto è utilizzabile?

LA VALUTAZIONE NON E' UN GIUDIZIO SUGLI ALUNNI

o SUGLI INSEGNANTI

LA VALUTAZIONE E' UN DIRITTO DEGLI ALUNNI

e DEGLI INSEGNANTI

Cercheremo di considerare e utilizzare le Prove Invalsi come strumento, non come

obiettivo

Il miglioramento nelle prove sarà il risultato del miglioramento effettivo del

nostro ( = di noi insegnanti e dei nostri allievi)

processo di insegnamento-apprendimento

Ogni domanda acquisisce lungo il suo percorso

una serie di “etichette”,

che aiutano a mettere a fuoco

quali informazioni

quella domanda può fornire

tra le quali è centrale

quella contenente il riferimento

alle Indicazioni Nazionali

I tradizionali percorsi di insegnamento

della matematica sono fortemente

strutturati linearmente, con elenchi di

argomenti che si susseguono in base a

relazioni di dipendenza logica o funzionale

Per certi versi, questo è inevitabile

Ma l’esperienza- dappertutto- dimostra

che questo porta a risultati insoddisfacenti:

Sia per gli insegnanti

Che per i ragazzi

Perché insoddisfacente?

Rifiuto della disciplina

Rapidissima perdita delle nozioni acquisite

Estrema volatilità degli apprendimenti

Incapacità di trasferire l’apprendimento al di fuori

del contesto scolastico

Altissimo numero di fallimenti formativi

Sentimento di frustrazione da parte degli

insegnanti

Un lavoro sul curricolo è quindi

necessario:

Partendo dagli esiti delle Prove

Per riportare al centro gli obiettivi generali

(strategici?)

Individuando i nuclei fondanti

a partire dai quali scegliere (contenuti,

metodi,…) e progettare

In matematica:

Le competenze sono molto complesse e articolate

Così come sono complessi i relativi processi di apprendimento

Per molti ragazzi è difficile, spesso impossibile, riaggregare le tante abilità

apprese in matematica in una competenza complessa

Pensare al curricolo in verticale, per la matematica, avendo sempre presenti i traguardi, è una necessità che deriva

dalle caratteristiche specifiche dell'apprendimento della matematica

E, alla fin fine, dalle caratteristiche della disciplina stessa

Molte difficoltà, apparentemente facilmente

superabili, persistono sotterranee e

riemergono anche dopo molto tempo

Ogni progresso è fondato sui precedenti

ed è in qualche modo ricapitolativo di tutto il

percorso compiuto

Il lavoro deve quindi essere impostato su dinamiche di insegnamento e di apprendimento di ampio respiro

Questo lavoro di ampio respiro deve essere

realizzato in un quadro:

il quadro di riferimento

Quadro di Riferimento: esplicitazione di

- quale matematica

- per quali obiettivi

- con quali metodi

Ogni insegnante ha un proprio

quadro di riferimento per la costruzione

del percorso di insegnamento/apprendimento

e per la sua valutazione:

spesso è implicito,

ricevuto per osmosi dall'ambiente,

adattato dalla propria esperienza,

costruito passo passo nel proprio percorso.

Il Quadro di Riferimento delle Indicazioni Nazionali,

delle Prove Invalsi, delle valutazioni internazionali

è esplicito e può aiutare a rendere espliciti,

quelli dei singoli insegnanti

Quali scelte per la matematica

nelle nuove Indicazioni?

Diverse finalità, enunciate nel “cappello”

generale

Quali scelte per la matematica

nelle nuove Indicazioni?

Diverse finalità, enunciate nel “cappello”

generale

Tre finalità per quest'area:

matematica come strumento per leggere e

interpretare il mondo, e intervenire

consapevolmente su di esso

Obiettivi

matematica come mezzo per perfezionare

capacità del pensiero razionale e di

comunicazione

Obiettivi

matematica come strumento per leggere la

storia anche culturale e interpretare

l'azione dell'uomo

Obiettivi

Obiettivi d'ordine

strumentale

Obiettivi d'ordine culturale

Obiettivi d'ordine

formativo

Ridefinire gli obiettivi di

apprendimento

Il lavoro sul curricolo deve

portare a

Ridefinire gli ambiti di

contenuti

Confronti internazionali

Come conseguenza

rinnovare la didattica

Una parola chiave

(NON uno slogan):

la matematica per il

cittadino

• Le Indicazioni nazionali fissano:

- traguardi per lo sviluppo delle competenze

- obiettivi di apprendimento

• Competenze → trasversali, globali

• Obiettivi → disciplinari, puntuali

Tradizione didattica

• Tipicamente nella scuola italiana su alcuni obiettivi si insiste molto:

Es. Livello 5, Obiettivo 2:

Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni.

• su altri decisamente meno:

Es. Livello 5, Obiettivo 4:

Stimare il risultato di un’operazione.

L'individuazione delle difficoltà

La progettazione dei percorsi

di miglioramento

Partire dai traguardi e gli obiettivi

fissati dalle Indicazioni

dai POF dai PTOF dai PdM

dalla mia programmazione

Vedere cosa dicono i risultati delle prove

sul sistema e sulla mia realtà

Intervenire sui processi

di insegnamento di di apprendimento

Dal punto di vista

statistico-di sistema

Dal punto di vista

della riflessione didattica

e pedagogica

STRUMENTI DI

LAVORO

https://vimeo.com/152011845

Giorgio Bolondi

Dipartimento di Matematica

giorgio.bolondi@unibo.it

www.unibo.it

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