UN BOSCO A COLORI · gli amici alla fine di un duro lavoro che si è svolto insieme. A proposito,...

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UNBOSCOACOLORIChegiornatafrizzanteeassolataeraquella!Cocci stava volando sul sentiero del bosco, tuttaindaffarata per organizzare la festa che avrebbecelebratolafinedellaStagionedellaRaccoltadelleprovvisteallaGrandeQuercia,canticchiandoperlafelicità,quandovide,tralefoglieeifilid’erba,unapiccola macchia marrone. Era un colore diversodalleradicideglialberie…sì,sistavamuovendoinmezzoagliarbusti.Decisealloradiavvicinarsipervederedicosasitrattasse.Cercòdiatterraresenzafarerumore,malefoglierisposeroconunsonoroscricscrocappenaleivisiappoggiòsopra.“Ohibò,chièlà?”disseilRiccioalzandolosguardoversoCocci.“Salve Signor Riccio, sono Cocci. Non volevodisturbarla, ma passando di qua ho visto deimovimenti in lontananza e…”. Cocci non ebbe iltempodifinirelafrase,chequellostranoanimaletto,dalmusettomorbidocomeilvellutomaconlaschienaspinosacomenonseneeranomaiviste,l’avevagiàinterrotta:“Bene,bene.Hocapito.Seiunacoccinella!CosacifaiquinelBosco?Cosastaicercando?”.“Sono ospite della famiglia Scoiattolo: alla Grande Quercia, abbiamo lavorato a lungo perraccogliereleprovvisteedoravogliamofareunabellafesta!”SpiegòCoccialriccio.“Hocapito,chebellaidea!!Sisainfattichenonc’ècosapiùemozionantechegioirecongliamiciallafinediundurolavorochesièsvoltoinsieme.Aproposito,voglioraccontartidi una festa che si faceva nel bosco tantissimi anni fa, addirittura ai tempi di quello chesicuramenteconosceraicomeilTrisavoloCoccinella.”IlSignorRiccioiniziòcosìaraccontarechetantissimiannifa,primadelDiluvioUniversale,aipiedidellaQuerciapiùgrandedelbosco,siradunavanotuttiipopoliprovenientidalprato,dalboscoedallamontagna.Ognipopoloportavaqualcosadainsegnareaglialtri,unacosachelicaratterizzava,incuilecapacitàdiognisingolovenivanomesseinluce,macheesaltavanolecompetenzedelpopolointero.C’eranolelucciolechevenivanoportandotantissimelanterneeinsegnavano a tutti ad accenderle senza bruciarsi le dita. C’erano poi le rane che facevanovederecomesaltarepiùinaltoecaderesenzafarsimale.Poilefarfalle,lepiùabilipittrici,cheriempivano di colori le loro tele, facendo dei bellissimi disegni! Poi le capre, che venivanodallamontagna,spiegavanocomeguardarelecosedaunaprospettivadiversapuòportareavederetuttoconstuporeemeraviglia.Lafestasiteneva,ognianno,sempreaipiedidellastessaQuercia.Lacosapiùincredibileerachequell’albero riconosceva tutti i popoli quando arrivavano: infatti a ogni nuovo ingressoallafesta,lesuefogliesicoloravanodicoloridiversiebellissimi,unoperognipopolo.Si organizzavano così tante botteghe: ognunomontava e custodiva con orgoglio la sua.Neiprimianni,laFestadelBosco,eraunacosaentusiasmante!!!Quanticolori,quantamusica,chiparlavadiqua,chicorrevadilà,chicantava,chiballava…manonduròalungo…Bisognadire,infatti,che,perunapersonanuova,tuttoquestosarebbestatoemozionante,perchieraabituatoaviverelafestaognianno,nonerapiùuneventocosìavvincente.Infatti,colpassaredeltempo,ognipopoloavevainiziatoapensarediesseremiglioredeglialtri,credevache bastasse sapere fare le proprie cose senza chiedere nulla agli animali vicini. Per nonparlaredichieraunpo’timidoequindipreferivastarseneindisparte;eranotantiannichesi

facevaquellafestaeoraminonc’eranulladinuovodaimparare!Quindicosasicontinuavaafesteggiare?Perchésìtrovavanotuttilì?Un bel giorno, quello dell’ennesimo allestimento della festa, si arrivò al culmine. Era unagiornataafosaesenzasole,ognipopolocominciòadarrivareallaGrandeQuerciaconilmusoancorapiùlungodelsolito…noncisiparlavafracomponentidellostessopopolo,figuriamocifrapopolidiversi.Tutti eranomoltonervosi e scontrosi, ancoraperunaltroanno la stessafestainutile…chepoi,tantofesta,nonerapiù…Fu lì che accadde una cosa stranissima: all’arrivo di ogni popolo per la sistemazione delproprio stand laQuercia iniziò a colorarsi dimarrone…prima con l’arrivodelle farfalle, poiconlecapre,poicongliscoiattoli…doveeranofiniti ibeicolorisfavillantidisempre!?ForseanchelaQuerciarisentivadiquell’atmosferaterribile!?Mailpeggiodovevaancoravenire…ilnervosismoeilsilenziositrasformaronointristezzaein rabbia…c’era chi piangeva, chi si guardava intorno spaesato, chi, addirittura, simuovevaverso il popolo dello stand vicino per andare ad accusarlo. Chi aveva colpa per quellaspiacevolesituazione?Ognunopensavachesicuramentenoneracolpadelpropriopopolo,madiqualcunaltro!Ma…“Echeaccadde!?”chieseimpazienteCoccicheerastatapertuttoiltempoadascoltareilRiccioconlaboccaapertaeleantennebelledritte!“…seicuriosapiccolaCocci”ripreseilRiccio,“deveessereunacaratteristicadivoiCoccinellequesta.Tuttosembravaperduto,quandoquasituttieranoradunatidavantiallaQuercia,chesenza icoloridelbosco,avevaperso lasuabellezzeemaestosità,proprioaquelpuntotuttiiniziarono a pensare che sarebbe stata davvero l’ultima festa e che laQuercia non sarebbestata più la stessa. Ma proprio in quel momento si sentì, come in lontananza uno stranosuono…prima molto leggero, poi sempre più chiaro…somigliava al suono dolce di uncampanellino…dlin…dlindlin…“Ecosaera!?”incalzòCocciche,decisamente,nonvedeval’oradisaperecomesarebbeandataafinire…“…tuttisivoltaronoversoladirezionedacuiprovenivailsuono”ripreseilRiccio,“e…indovinaunpo’!?Afarloeraunapiccolafogliolinache,pianopiano,stavacambiandocolore…sicoloròprimadigiallo,poidiunviolaacceso,poidiindaco…sistavacolorandoditanticolori!VicinoaquellafogliaerapassataunaCoccinellache,ignaradiquellochestavaaccadendotutt’attornosieraincuriositavedendoglistandsemivuotiecosìavevadecisodiandareafarsiinsegnare,dai pochi che erano rimasti a prendersi cura della propria bottega, tutto ciò che c’era daimpararedinuovo.E,inunattimo,tuttocambiò…laranaincominciòadinsegnareallacapraafaredeisalticosìlunghichenessunaltroanimalel’avrebbemaipiùraggiuntasullacimadellamontagna,lalucciolaimparòdallafarfallaadaccostareicolorieadisegnaredeipaesaggichesembravano reali...e, più i diversi popoli interagivano fra loro, più le foglie dellaQuercia sicoloravano…blu,rosso,arancione,rosa,celeste,azzurro…etuttiridevanoederanofelici!Eratornata la festa di una volta. Quindi tutti capirono che la festa era importante perincontrare popoli poco conosciuti e che, pur essendo diversi, c’è sempre qualcosa dibelloedinuovodaimpararedaglialtri.PermantenerecoloratalaQuerciaavrebberodovutosporcarsilemanieviverenuoviegioiosiincontri.”Il Riccio esitò un attimo, riprese fiato e, osservando Cocci che era rimasta affascinata dalraccontoappenasentito,dissedolcemente:“vedi,miapiccolaCoccidelprato,bisognasempretrovareilbelloinognicosachesifa,nonsifiniscemaidiimparare.Bisognaviveresapendocheèbellocircondarsidiamiciecheavicenda,èmeravigliosodareericevere”.Conquell’insegnamentoCoccitornòdallaFamigliaScoiattoloedorganizzaronounabellissimafestaperlaconclusionedellaStagionedellaRaccolta,incuiognunoavevaportatoqualcosadiproprioel’avevacondivisocongioia.

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