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Valutazione della vulnerabilità delle infrastrutture al rischio sismico
Prof. Scira Menoni
Rispostaalla crisi
investimentoin mezzi, risorse finan-ziarie,persone
impatto 1 10 100 500 Tempo
in settimaneemergenza prima riabilitazionericostruzionericostruzione avanzata
Discipline scientifico- Scuola geografica e Ingegneria dei sistemitecniche sociologica
Aa.Vv., Natural disasters Dow K., Exploring Giarini O., H. Loubergé, and vulnerability analysis. differences in our common La delusione tecnologica. Report of expert group, future(s): the meaning of I rendimenti decrescenti Rep. UNDRO (Office of vulnerability to global della tecnologia e la crisi the United Nations environmental change, in della crescita economica, Disaster Relief Co Geoforum, vol. 23, n.3, Mondadori, Milano, 1978.-ordinator), luglio, 1979. 1992
Ramade F., Catastrofi eco- Perrow Ch. Normal logiche , McGraw Hill, accidents. Living with Milano, 1989. high risk technologies,
Basic Books, New York,K. Hewitt, Regions of risk. 1984A geographical introdu-ction to disasters, Longman V. Bignell e J. Fortune, Singapore, 1997 Understanding systems
failures, Open University Series, Manchester University Press, 1984.
J. Fortune e G. Peters, Learning from failure. The sWiley &Sons, Londra,1995
* Spesso problema di * Distribuzione della vulne-* Identificazione della vul-confusione tra vulnera- rabilità in termini spaziali, nerabilità come risultantebilità ed esposizione regionali, sociali della relazione fra sistemi
* Sovrapposizione dei * Fattori di sviluppo e di * Vulnerabilità comprenden-concetti di vulnerabilità arretratezza nella formazio-te fattori fisici, organizza-
e danno ne delle vulnerabilità divi, funzionali e gestionali
Le diverse facce della vulnerabilitàLe diverse facce della vulnerabilità
DIMENSIONE DIMENSIONE FATTORI TEMPORALE SPAZIALE SISTEMICI
* impatto * cuore * connesso a sistemi
e componenti* emergenza * corona
* ricostruzione * periferia * connesso a legami tra sistemi
PROBLEMA:PROBLEMA:
valutare e stimare ex ante gli valutare e stimare ex ante gli
effetti di un terremoto sulle reti effetti di un terremoto sulle reti
tecnologiche e di trasportotecnologiche e di trasporto
??
LETTERATURALETTERATURA
* problema tecnico- settoriale;
* riferimenti a danni indiretti/secondari su altri sistemi
* problema di natura sistemica:
• Reti interconnesse fra loro e con altri sistemi;
• Gerarchia interna tra componenti stessa rete
Vincoli analisi:Vincoli analisi:- Pochi terremoti in area metropolitana;- Non ci sono tracce documentali sui danni
Nostra scelta:Nostra scelta:
I AspettoI Aspetto::
Le reti sono esposte al sisma maLe reti sono esposte al sisma ma
sono anche fonte di potenzialisono anche fonte di potenziali
disastri (gas/reti idriche)disastri (gas/reti idriche)
II AspettoII Aspetto::Le reti non possono essere trattate solocome sistemi tecnici, occorre valutarneanche la funzionalità
III AspettoIII Aspetto::termini gestionali
Complessità retisuddividere in sin-gole componenti
IV AspettoIV Aspetto::
Importanza della dimensione spaziale (etemporale), “senza le quali si rischia disottostimare le ramificazioni potenziali diun eventi calamitosi”
NA-TECH DISASTERSNA-TECH DISASTERS
IV AspettoIV Aspetto::
Importanza della dimensione spaziale (etemporale), “senza le quali si rischia disottostimare le ramificazioni potenziali diun eventi calamitosi”
NA-TECH DISASTERSNA-TECH DISASTERS
V (e ultimo) AspettoV (e ultimo) Aspetto::Importanza della dimensione temporaleRispostaalla crisi
investimentoin mezzi, risorse finan-ziarie,persone
impatto 1 10 100 500 Tempo
in settimaneemergenza prima riabilitazionericostruzionericostruzione avanzata
AspettiAspetti::* cogeneratori di rischio; *funzione;
* complessità; *spazio; * tempo
Scelta:Scelta:Coniugare approccio tecnico-ingegneriacon approccio gestionale-territoriale
Schema x valutazione di vulnerabilità alla fase di: emergenzaSchema x valutazione di vulnerabilità alla fase di: emergenza
Sistemi inter e Fattori di vulnerabilità Fattori di vulnerabilità Fattori di vulnerabilitàintra-dipendenti funzionale * organizzativa + sisica #
legami sistemiciVulnerabilità delle * Dipendenza da altri + Cooperazione tra enti # Vulnerabilità fisica di sistemi reti indotta da altri sistemi connessi fisicamente alle retisistemi (edifici, frane, etc.)
Dipendenza inter- * Dipendenza da altre reti + Cooperazione tra gestori # Vulnerabilità di reti essenziali sistemica di reti per il funzionamento di altre
reti (elettrica)
Fattori di vulnerabilità * Caratteristiche specifiche + Organizzazione interna ai gestori # Vulnerabilità di ciascun dovuti a parti delle delle reti Numero di società di gestori per componente delle retireti ogni rete
Fattori localizzativiAccessibilità * Accesso diretto alle reti o + Coordinamento tra protezione # Vulnerabilità della rete
a loro componenti civile e enti gestori delle strade stradale
danneggiati Informazioni relative ad accessi
alternativi
Personale, mezzi e materiali di
ricambio disponibili per
riparazioni urgenti
Vulnerabilità dovuta * Funzione del contatto fisico + Coordinamento tra enti # Vulnerabilità fisica dei al contatto fisico con reti vulnerabili gestori delle reti componenti nei giuntidelle reti
Vulnerabilitàterritoriale * Grado di dipendenza dei + Coordinamento tra ospedali, # Vulnerabilità di sistemi per Sistemi urbani e sistemi dalle reti di servizio prot. civile, polizia e altri enti la gestione dell'emergenzaterritoriali necessari Capacità comunicativa (non reti)per l'emergenza
* Grado di dipendenza dei + Coordinamento tra enti gestori di # Vulnerabilità fisica di altriAltri sistemi urbani sistemi dalle reti di servizio reti e di altri servizi pubblici sistemi urbani
Schema x valutazione di vulnerabilità alla fase di: emergenzaSchema x valutazione di vulnerabilità alla fase di: emergenza
indotta da Dipendenza funzionale altri sistemi da altri sistemi
tra reti Dipendenza funzionale da altre reti
interna sin- Caratteristiche proprie gola rete della rete
accessibilità Possibilità di accedere ai punti di rottura
indotta da Dipendenza funzionale contiguità per contiguità con altrefisica fra reti reti vulnerabili
sistemi per Dipendenza funzionale emergenza sistemi emergenza da reti perse
altri sistemi Dipendenza funzionale altri sistemi da reti perse
FUNZIONALE
PRESTAZIONA-LE
LOCALIZZATI-VA
TERRITORIALE
edificiCoordinamento tra vari enti Vulnerabilità fisica sistemi versanti e con protezione civile da cui la rete dipende argini
Coordinamento tra gestori reti Vulnerabilità fisica di altre reti da cui la rete dipende
* Organizzazione aziende Vulnerabilità singole componenti* Numero aziende per rete* Controlli manuali * Coordinamento PC e strade Vulnerabilità fisica delle strade* Conoscenza accessi alternativi* Disponibilità risorse per urgenze
Coordinamento tra gestori reti Vulnerabilità componenti singolereti in punti contiguità
* Coordinamento tra ospedali, Vulnerabilità fisica di sistemi Vvff, polizia, gestori reti necessari in fase di emergenza* Comunicazione alla popolazione
Coordinamento tra gestori reti e Vulnerabilità fisica di altri sistemiresponsabili altri sistemi
ORGANIZZATIVA
FISICA
Valutazione della vulnerabilità delle infrastrutture in fase di ricostruzioneValutazione della vulnerabilità delle infrastrutture in fase di ricostruzioneTabella 3. Valutazione vulnerabilità retifase: ripristino/ricostruzione
indotta da Dipendenza funzionale da altri sistemi altri sistemi (collegamento con FIS P 1 emergenza)
tra reti Dipendenza funzionale da altre reti (collegamento con FIS P 2 emergenza)
interna sin- Caratteristiche proprie della rete gola rete (collegamento con FIS P 3 emergenza)
accessibilità Dipendenza funzionale dalla contiguitàfisica con altre reti vulnerabili
centri urbani Dipendenza funzionale dei centri urbanidalla perdita della rete
servizi alla Dipendenza funzionale dei servizi alla popolazione popolazione dalla perdita della rete
altri servizi Dipendenza funzionale di altri servizidalla perdita della rete
industria Dipendenza funzionale delle industriedalla perdita della rete
residenza Dipendenza funzionale delle residenze
FUNZIONALE
PRESTAZIONA-LE
LOCALIZZATI-VA
TERRITORIALE
Coordinamento con PA, ASLe gestori impianti a rischio
Coordinamento tra gestori reti
Organizzazione del gestore rete nella fase
Coordinamento tra gestori reti
Coordinamento tra gestori reti e responsabilidi pubblica amministrazione e ASL
Coordinamento tra gestori reti e responsabilidei servizi alla popolazione
Coordinamento tra gestori reti e responsabilidi altri servizi
Coordinamento tra gestori reti e titolaridelle industrie
Coordinamento tra gestori reti e responsabili
ORGANIZZATIVA
VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITA' SISTEMICA DELLE LIFELINES
Rete: acquedotto
Fase: emergenzaFunzioni da salvaguardare:qualità acqua, fornitura a ospedali, spegnimento incendi
PARAMETRO SPIEGAZIONE PESO
INDOTTA DA ALTRI SISTEMI contiguità con impianti poten- zialmente inquinanti di: fonti di approvvigionamento si/no si 2 serbatoio vulnerabile si/no si
rete idrica vulnerabile si/no si
2
2
TRA RETI controlli automatici con autono- si/no no 1mia energetica
stazioni di pompaggio con auto- si/no no 2nomia energetica
INTERNA ALLA SINGOLA RETE numero reti unica/multipla unica 2
numero captazioni unica/multipla unica 1
numero serbatoi unico/multiplo unico 1
PR
ES
TA
ZIO
NA
LE
CLASSE PIU'CRITICA
PARAMETRO SPIEGAZIONE PESO PARAMETRO SPIEGAZIONE
condotta in frana si/no lunghezza tratto in frana <x m / >x m
condotta sotto frana si/no lunghezza tratto sotto frana <x m / >x m materiale della frana roccia/sabbia/? spessore frana su condotta <x m / >x m
condotta lungo argine si/no
condotta attraversante fiume si/no
capacità di coordinamento completa/parziale nulla 1 ponti e viadotti vulnerabili si/nocon enti gestori reti /nulla portanti condotte
numero enti gestori rete 1 / >1 >1 2 serbatoi pensili/interrati
tempo di localizzazione < 1 / 1-3 / >3-4 h > 3-4 h 2 pozzi cfr apposita schedaguasti
sorgenti cfr apposita schedatempo di isolamento < 2 / 2-6 / >6-8 h > 6-8 h 2guasti stazioni di potabilizzazione cfr apposita scheda
tempo di riparazione < 12 / 12- 24 / >24 h > 24 h 2 profondità rete < 1 / > 1 m guasti urgenti
età <10 / 10-25 / >25annimanutenzione controlli si/no no 2manuali perdite modeste/forti (%)
conoscenza dettagliata completa/parziale parziale materiale ghisa/acciaio/c.a./plast.della rete
giunti rigidi/flessibilidisponibilità di: personale si/no no lunghezza tubazione mezzi per il ripristino si/no no materiale per il ripristino si/no no
CLASSE PIU'CRITICA
PESO
si 2>x m
2si
>x m roccia ?>x m
si 2
si 2
si 2
pensili 2
2
2
2
<1 m 1
> 25 anni 1
forti 1
c.a. / ghisa 1
rigidi 2
> x m 1
CLASSE PIU'CRITICA
FUNZIONALE
ACCESSIBILITA' accesso alle condotte con si/no no 2percorsi transitabili con mezzi di ripristino
accessibilità agli idranti (VVFF) si/no no 2
INDOTTA DALLA CONTIGUITA' contiguità con rete fognaria FISICA DELLE RETI vulnerabile di:
fonti di approvvigionamento si/no si 2
serbatoio vulnerabile si/no si 2
rete idrica vulnerabile si/no si 2
SISTEMI PER GESTIONE ospedali con autonomia idrica si/no no 2EMERGENZA
VVFF: con autonomia idrica si/no no 2
ALTRI SISTEMI
TE
RR
ITO
RIA
LE
al
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ta
delle
ret
iL
OC
AL
IZZ
AT
IVA
ORGANIZZATIVA
coordinamento con ente completa/parziale nullagestore strade /nulla
capacità di coordinamento completa/parziale nulla 1 contiguità con rete gas si/nocon enti gestori reti /nulla (pericolo esplosioni)
capacità di coordinamento completa/parziale nulla 1con gestori dell'emergenza /nulla
capacità di comunicazione con buona/sufficiente nullala popolazione /nulla
FISICAT
ER
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OR
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E
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a de
lle
reti
LO
CA
LIZ
ZA
TIV
A
INDOTTA DA ALTRI SISTEMI RFUN P 1 condotta in frana accessibilità alle singole frane(un box per numero frane sulle condotte
ogni rete)condotta sotto frana accessibilità alle singole frane
numero frane sulle condotte
condotta lungo argine lunghezza tratto danneggiato (%)
condotta attraversante danni alla condottafiume
accessibilità a tratti contaminatida impianti a rischio
TRA RETI RFUN P2 ponti/viadotti numero di crolli di ponti/viadotti portanti condotte portanti condotte su diverse reti
INTERNO ALLA SINGOLA RETE RFUN P3 serbatoi accessibilità ai punti di rottura(un box per numero dei serbatoi danneggiati
ogni rete) % dei serbatoi danneggiati (m3/m3tot)
pozzi/sorgenti accessibilità ai punti di rottura numero di manufatti danneggiati % di pozzi/sorg. danneggiati (Q/Qtot)
stazioni potabilizzazione accessibilità ai punti di rottura numero degli impianti danneggiati % staz. potab. danneggiate (Q/Qtot)
lunghezza tratti accessibilità ai punti di rottura numero dei tratti danneggiati su rami diversi della rete
giunti accessibilità ai punti di rottura numero dei giunti danneggiati su rami diversi della rete
INDOTTA DALLA CONTIGUITA' FUN L 2 contiguità con altre retiFISICA DELLE RETI
LO
CA
LIZ
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AP
RE
ST
AZ
IO
NA
LE
CODICE PARAMETRO SPIEGAZIONE
RORG P 1 capacità di coordinamento con P.A. nulla/parziale/completa nulla 1
capacità di coordinamento con nulla/parziale/completa nulla 1sindaci, industrie a rischio e ASL
capacità di comunicazione con la nulla/sufficiente/buona nulla 1popolazione interessata
RORG P 2 capacità di coordinamento con nulla/parziale/completa nulla 1gestori strade
RORG P 3 disponibilità di: materiale si/no no 2
mezzi nulla/parziale/completa nulla 1 personale nulla/parziale/completa nulla 2 alloggio personale si/no no 1
ORGANIZZATIVA
CLASSE PIU'CRITICA
PESO
SERVIZI ALLA POPOLAZIONE grado di vulnerabilità funzionale A/M/B (*) A(ospedali, VVFF, ecc.) alla mancanza acqua
numero di servizi senza acqua <10 / >10% >10% estensione territoriale (province) <=1 / >1 >1
ALTRI SERVIZI grado di vulnerabilità funzionale A/M/B A(pubblica amministrazione e servizi alla mancanza acquaterziari) numero di servizi senza acqua <50 / >50% >50%
estensione territoriale (province) <=1 / >1 >1
INDUSTRIE grado di vulnerabilità funzionale A/M/B dipende alla mancanza acqua numero di industrie senza acqua <50 / >50% >50% estensione territoriale (province) <=1 / >1 >1
RESIDENZA grado di vulnerabilità funzionale A/M/B A alla mancanza acqua numero di residenze senza acqua <30 / >30% >30% estensione territoriale (province) <=1 / >1 >1
ALLOGGI PROVVISORI grado di vulnerabilità funzionale allacciamenti non esistenti alla mancanza acqua ex circolari (2/1994)
TE
RR
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la p
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ta d
elle
ret
i
RORG T 2 capacità di coordinamento con nulla/parziale/completa nulla 1gestori dei servizi alla popolazione
RORG T 3 capacità di coordinamento con nulla/parziale/completa nulla 1gestori di altri servizi
RORG T 4 capacità di coordinamento con nulla/parziale/completa nulla 1titolari di industrie
RORG T 5 capacità di coordinamento con P.A. nulla/parziale/completa nulla 1
RORG T 6 capacità di coordinamento con nulla/parziale/completa nulla 1 responsabili alloggi provvisori adempimenti dei comuni si/no no 1
TAB 3 - SCHEDA DI RILIEVO PONTI
DATI GENERALI
Comune:
Strada:
Loc
aliz
zazi
one
Codice carta:
Attraversamento di: Corso d'acqua Strada Altro: Tipologia: Arco Travata Strallato Forma: Rettilinea Curvilinea Inclinazione asse α trasversale (α): Lunghezza totale (m): Numero campate: Lunghezza campate: Larghezza sede stradale: Numero carreggiate: Numero corsie per carreggiata: Schema :
Tipologia di suolo di appoggio: Accorgimenti antisismici: Cavi/condotte portati: Flusso di traffico: congestionato scorrevole scarso
CA
RA
TT
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IST
ICH
E G
EN
ER
AL
I
Stato di conservazione:
COMPONENTI Tipo di trave: appoggiata continua gerber altro Materiale trave: c.a. c.a.p. acciaio altro Morfologia a travata a cassone reticolare solettone Dimensioni: Modalità di appoggio delle travi: Cerniere:
IMP
AL
CA
TO
Materiale di ponte ad arco:
muratura: c.a. acciaio
Tipologia pile: fusto unico telaio altro Numero di colonne per pila:
Materiale: acciaio c.a. c.a.p.
ST
RU
TT
UR
A
PO
RT
AN
TE
Dimensioni:
Tipo di approccio al ponte: rilevato piano altro Tipo muri di sostegno: a parete sottile telaio muro a gravità altro: Dimensioni spalla:
Materiale: c.a. c.a.p. altro:
SP
AL
LE
Tipo di vincolo con trave: appoggio cerniera con dispositivi antisismici
altro:
0
25
50
75
100
0 0.25 0.5 0.75 1 1.25 1.5 1.75 2 2.25Pga (g)
Dan
no (%
)
Basoz et al. (1999)
HBR3 Nibs
HBR3 emp
HBR5 Nibs
HBR5 emp
HBR9 Nibs
HBR9 emp
HBR11 Nibs
HBR11 emp
Buckle, Kim (1995)
1s
2s
3s
4s
1g
2g
3g
4g
Calvi, Pavese (1999)
Buttaceto
Ognina
Asse serv.
Area Area AreaSalò Brescia Desenzano
FUN P 1 contiguità impianti si/no 0,5 1 0,25 3
inquinanti
FUN P 2 autonomia energetica di:
potabilizzatori si/no 0,5 0,5 0,5 2
stazioni pompaggio si/no 1 1 1 2
controlli automatici si/no 1 1 1 1
FUN P 3 % comuni con captazioni >75%/50-75%/<50% 0 0,5 0,5 2
multiple per rete
% comuni con 1 serbatoio >75%/50-75%/<50% 0 0 0,25 2
FUN L 1 accessibilità rete si/no 0,5 0 0 2
FUN L 2 contiguità rete fognaria si/no 1 1 1 2
ORG P 2 coordinamento con gestori reti nullo/parziale/completo 1 1 1 2
ORG P 3 numero gestori 1 / >1 1 1 1 1
tempo riparazione urgente <2h / >2h 0 0 0 1
manutenzione controlli manuali sì/no 1 1 1 1
conoscenza rete parziale/completa 0 0 0 2
disponibilità di:
mezzi sì/no 0 0 0 1
materiale sì/no 0 0 0 1
personale sì/no 0 0 0 1
manutenzione:
periodicità nulla/scarsa/frequente 1 1 1 2
operata in appalto si/no 1 1 1 2
ORG L 1 coordinamento con gestori strade nullo/parziale/completo 1 1 1 2
ORG L 2 coordinamento con gestori reti nullo/parziale/completo 1 0,5 1 2
FIS P 1 edifici su condotta con i.v. > 40 sì/no 3
condotta in frana si/no 1 0 0 3
lunghezza tratto <10m / >10m 1 0 0 3
OR
GA
NIZ
ZA
TIV
A
PARAMETRO SPIEGAZIONE PESOCODICE
EMERGENZA ACQUEDOTTOF
UN
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NA
LE
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C.
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LE
PR
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TA
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NA
LE
LO
C.
CLASSE PIU' COEFFICIENTECODICE PARAMETRO SPIEGAZIONE CRITICA PESO GERARCHICO
FUN P 1 contiguità impianti si/no sì 3 * 1 (rete dis.); * 3 (acq. Princ.)inquinanti
FUN P 2 autonomia energetica di: potabilizzatori si/no no 2 stazioni pompaggio si/no no 2 * 1 (rete dis.); * 3 (acq. Princ.) controlli automatici si/no no 1
FUN P 3 % comuni con captazioni >75%/50-75%/<50% < 50% 2 multiple per rete% comuni con 1 serbatoio >75%/50-75%/<50% > 75% 2
FUN L 1 accessibilità rete si/no no 2
FUN L 2 contiguità rete fognaria si/no sì 2
ORG P 2 coordinamento enti nullo/parziale/completo nullo 2
ORG P 3 numero gestori 1/2/>2 >2 1 * 1 (rete dis.); * 3 (acq. Princ.)tempo riparazione urgente <4h/>4h >4h 1controlli manuali sì/no no 1conoscenza rete nulla/parziale/completa nulla 2disponibilità personale sì/no no 1disponibilità mezzi sì/no no 1disponibilità materiale sì/no no 1subappalto manuten. si/no sì 2
ORG L 1 coordinamento con strade nullo/parziale/completo nullo 2
ORG L 2 coordinamento con reti nullo/parziale/completo nullo 2
* 1 (rete dis.); * 3 (acq. Princ.)
FIS P 1 edifici su condotta con i.v.>40 sì/no sì 3 * 1 (rete dis.); * 3 (acq. Princ.)
condotta in frana si/no sì 3 * 1 (rete dis.); * 3 (acq. Princ.)
lunghezza tratto <10m/ >10m >10% 3 * 1 (rete dis.); * 3 (acq. Princ.)
condotta sotto frana si/no sì 3 * 1 (rete dis.); * 3 (acq. Princ.)
lunghezza sotto frana < 10 m /> 10 m > 10% 1 * 1 (rete dis.); * 3 (acq. Princ.)
materiale frana roccia/copertura roccia 1 * 1 (rete dis.); * 3 (acq. Princ.)
LO
C.
EMERGENZA
FU
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A.
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C.
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E
RETE PUNTI PUNTEGGIO NORMALIZZATOSalò Brescia Desen.
Desenzano Brescia Salò
Elettricità 61 30 25
max 980 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
Brescia Desenzano Salò
Acquedotto 47 31,75 34,75
max 660 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
Brescia Desenzano Salò
Fognatura 41,5 23,5 27,5
max 540 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
Brescia e Desenzano Salò
Gas 27 20,25 21
max 360 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
Brescia e Desenzano Salò
Strade 131,5 51,25 54,25
max 1650 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
Brescia Salò Desenzano
Comunica- 21 18 23
zionimax 38 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
Vulnerabilità bassa media medio-alta alta molto alta
BRESCIA
LONATO
GARGNANO
VOBARNO
SALO`
GAVARDO
SERLE
PADENGHE SUL GARDA
TOSCOLANO MADERNO
BEDIZZOLE
REZZATO
BOTTICINO
DESENZANO DEL GARDA
MANERBA DEL GARDA
MAZZANO
NUVOLERA
GARDONE RIVIERA
PREVALLE
PAITONE
MUSCOLINE
SAN FELICE DEL
BENACO
MONIGA DEL GARDA
NUVOLENTO
PUEGNAGO SUL GARDA
CALVAGESE DELLA RIVIERA
VILLANUOVA SUL CLISI
ROE ̀VOLCIANO
POLPENAZZE DEL GARDA
SOIANO DEL LAGO
0 - 0.2
0.2 - 0.4
0.8 - 1
0.6 - 0.8
0.4 - 0.6
Vulnerabilità Situazioni aggravate
LEGENDA
BRESCIA
LONATO
GARGNANO
VOBARNO
SALO`
GAVARDOSERLE
PADENGHE SUL GARDA
TOSCOLANO MADERNO
BEDIZZOLE
REZZATO
BOTTICINO
DESENZANO DEL GARDA
MANERBA DEL GARDA
MAZZANO
NUVOLERA
GARDONE RIVIERA
PREVALLE
PAITONE
MUSCOLINE
SAN FELICE DEL BENACO
MONIGA DEL GARDA
NUVOLENTO
PUEGNAGO SUL GARDA
CALVAGESE DELLA
RIVIERA
VILLANUOVA SUL CLISI
ROE ̀VOLCIANO
POLPENAZZE DEL GARDA
SOIANO DEL LAGO
0 - 0.2
0.2 - 0.4
0.8 - 1
0.6 - 0.8
0.4 - 0.6
Vulnerabilità Situazioni aggravate
LEGENDA
BRESCIA
LONATO
GARGNANO
VOBARNO
SALO`
GAVARDO
SERLE
PADENGHE SUL GARDA
TOSCOLANO MADERNO
BEDIZZOLE
REZZATO
BOTTICINO
DESENZANO DEL GARDA
MANERBA DEL GARDA
MAZZANO
NUVOLERA
GARDONE RIVIERA
PREVALLE
PAITONE
MUSCOLINE
SAN FELICE DEL BENACO
MONIGA DEL GARDA
NUVOLENTO
PUEGNAGO SUL GARDA
CALVAGESE DELLA RIVIERA
VILLANUOVA SUL CLISI
ROE` VOLCIANO
POLPENAZZE DEL GARDA
SOIANO DEL LAGO
Due reti per un gestore
Tre reti per un gestore
Più di tre reti per un gestore
Gestori diversi
LEGENDA
Situazione aggravata (ORG P3)
I Esercitazione: valutazione della vulnerabilità urbana di QuitoI Esercitazione: valutazione della vulnerabilità urbana di Quito
1. Osservare le mappe di Quito disponibili e i dati
2. Rispondere alle seguenti domande:
a. Che forma ha la città? Che problemi potrebbe dare questa forma?
b. Quante vie di collegamento ci sono tra le varie parti della città e con gli edifici pubblici?
c. Quali sono i materiali costruttivi principalmente usati e dove si collocano (individuare le aree relative)
d. Quali sono le principali epoche di costruzione e come si distribuiscono nella città; dove si trova il centro storico
e. Quali sono i principali edifici pubblici?
I Esercitazione: valutazione della vulnerabilità urbana di QuitoI Esercitazione: valutazione della vulnerabilità urbana di Quito
f. Classificare la mappa secondo zone con edifici a diverso grado di vulnerabilità
g. Individuare la diversa vulnerabilità delle reti di servizio
3. Proporre dei parametri di valutazione della vulnerabilità rispetto a:
a. edifici;
b. Reti di servizio;
c. Accessibilità,
d. Impianti pericolosi
e. Edifici pubblici
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