Attenti al lupo. Spettacolo teatrale

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Attenti al lupo !

Classi 1ª A e 1ª B

Anno sc. 2015/16

SPETTACOLO TEATRALEStesura progetto: prof. Barbara BosettiAdattamento del testo: prof. Fia Clemenza Recitazione: proff. Antonella Carabotta e Fia ClemenzaScenografia: prof. Gianna Macchi

In questa presentazione viene documentato

il lavoro di laboratorio per allestire la

scenografia.

Seguiamo il modello preparato dalla prof.

Ogni maschera è costituita da 24 pezzi che riportiamo su fogli di crepla, una speciale gomma morbida.

Nel nostro spettacolo appariranno sei diversi LUPI.Dobbiamo realizzare le loro maschere.

L’incollaggio deve essere fatto con la loctite, che asciuga in pochi secondi … ma finisce a volte anche sulle nostre dita!

Gli ultimi ritocchi al muso e un elastico sul retro completano la nostra maschera.

Per il lupo vecchio e sdentato utilizziamo una maschera in cartapesta fatta tre anni fa: ci limitiamo ad aggiungere un paio di vistosi occhiali.

Sarà riciclata anche questa maschera in cartapesta nella scena in cui il lupo, spinto dal suo istinto di predatore, insegue la lepre.

Il cavaliere si inoltra nel BOSCO alla ricerca del lupo.

Realizziamo per la scena alberi semplicissimi fatti con le stoffe che abbiamo in laboratorio.

Si rivelano molto utili anche i tessuti di un campionario.

La prof cuce tutto per ottenere le strisce lunghe 5 metri che faremo pendere dalla balconata.

Per completare gli alberi ritagliamo foglie molto grandi, che coloriamo.

Come vedete, ne servono tante, diverse per forma e colore.

Nel bosco il cavaliere non troverà il lupo ma vedrà le sue TRACCE:graffi sui tronchi degli alberi, impronte sul suolo e una tana.

Bruciamo i bordi delle nostre tavole per renderle simili a vecchie mappe.

Per la storia del LUPO DI GUBBIOprepariamo un fondale con un paesaggio.

Il fondale è realizzato con tecnica mista: tempere, gessetti e carte ritagliate.

Sulla carta, che è stata quadrettata per facilitare il lavoro, vengono disegnate le immagini da inserire poi sul fondale.

Il lupo “amico” che accetta il patto con gli uomini.

San Francesco che gli parla.

La città di Gubbio che appare sullo sfondo.

Così la quinta entra in scena Così viene completata

Ecco come costruire a costo zero il CASTELLO DIROCCATO dove avverrà l’incontro dei lupi maschio e femmina.

Le scatole di imballaggio per le colombe pasquali diventano torri.

Le scatole di cartone sono utili anche per costruire la capanna dello sciamano.Si comincia progettando forma e grandezza. Poi si passa alla verniciatura.

Ora con la balsa prepariamo la spada del cavaliere.

Cerchiamo di realizzare un’arma spettacolare che caratterizzi l’eroe.

Verniciamo con uno spray argento. Decoriamo l’elsa con i chiodi da tappezziere. Copriamo l’impugnatura.

La spada è pronta e c’è anche uno straordinario cavallo.

Queste armi serviranno ai cacciatori.

Oggi è giorno di trasloco:

costruiremo la capanna dello sciamano e il castello diroccato nell’auditorium dove si terrà lo spettacolo perché non passerebbero mai dalle porte.

Poiché utilizziamo le scatole appoggiate su un lato, dobbiamo inserire degli spessori e incollare bene con colla a caldo, vinavil e colla-chiodi.

Cominciamo dalla capanna.

Con due coppie di paraspigoli di cartone creiamo il sostegno per il tetto, che sarà un ombrello a cui si è rotto il manico.

Alziamo e ingrossiamo la punta dell’ombrello-tetto.

Decoriamo la facciata con cartoni da imballaggio.

Materiali disponibili in laboratorio ci consentono di completare la nostra costruzione.

Costruiamo anche un totem e lo decoriamo con una specie di testa di animale, fatta con forme di spugna per scarpe.Aggiungiamo piume e amuleti.

Ora possiamo montare il bosco.

Tre stendibiancheria ci evitano di avere tutti gli alberi allineati.

Per la scena dell’osteria abbiamo recuperato oggetti provenienti da spettacoli precedenti.

È il momento di costruire il castello.

Due tavoli e una cattedra fanno da base: sopra mettiamo i nostri scatoloni.Qui non serve incollare.

Abbiamo recuperato anche due strutture in legno da rivestire con dei teli grigi.

Per dare l’idea di un castello diroccato completiamo la costruzione con sedie coperte da un telo e contenitori per uova.

La storia da rappresentare inizia alla reggia di un re, per la quale utilizziamo un fondale già disponibile.

Con due sedie e due cartoni ricoperti di stoffa, otteniamo molto rapidamente i troni per il re e per la regina.

Al termine del nostro lavoro prepariamo anche una locandina.

E adesso per il nostro spettacolo augurateci "in bocca al lupo".

È l’augurio di essere protetti e al sicuro dalle avversità, come accade ai cuccioli tenuti in bocca dalla mamma lupa che li sposta da una tana all’altra.

Noi non risponderemo più “crepi” ma

“viva il lupo”

Aspesi GiorgiaAuteri AlessiaBarbierato FabiolaCatania EfremCiccarelli TommasoCioffi FrancescoConstantin MarinaCostantini SimoneEsposito ErikaFerrario LucaFrate GianlucaFrison SvevaIlijazi TlaadaKemkam SaraLocarno LeonardoMoretti MattiaMorganti SilviaPariani AlicePozzi MichelleProvasoli LucaRizzi FilippoTerzi MatteoVignati SofiaViviani MartinaZaupa EdoardoZhu Rui Wei Mario

1ª A 1ª B Abouelaoud FadiAhmad MoizAllieri RiccardoAspesi MoemiBaroffio Martina Blanco MattiaButtaci VincenzoCardella GiovanniChierichetti AliceCiervo AlessiaFederico NicolòGetti NicolòGiorgetti DanieleGiudici NoahGrassi SabrinaHannachi FediListorto ClaudioMacchi BeatriceMattiazzi BenedettaMensah SamuelNoris NicolePonzetto IlariaScaburri RiccardoScicolone RacheleSinigaglia Gaia

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