Il razzismo

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Razzismo...

… una brutta storia!

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Convinzione preconcetta, e per

altro scientificamente errata, che la specie umana sia suddivisa

in "razze" biologicamente

distinte, caratterizzate da

diversi tratti somatici e diverse capacità

intellettive.

Razzismo

Ne consegue l'idea che sia possibile determinare una gerarchia di valore secondo cui una particolare e

ipotetica "razza" possa essere definita superiore o inferiore a un'altra.

NON C'È NIENTE DI VERO!

LE RAZZE UMANE NON ESISTONO, ESISTE SOLO LA RAZZA UMANA!

Razza?

Umana!

Le differenze somatiche tra individui umani non trovano riscontri a livello genetico.

«In base alle conoscenze attuali non vi è alcuna prova che i gruppi dell'umanità differiscano nelle loro caratteristiche

mentali innate, riguardo all'intelligenza o al comportamento»

(Dichiarazione sulla razza, Parigi, UNESCO, 1950)

Le teorie su cui si basa il razzismo sono dunque scientificamente false.

E allora come sono nate?

In passato non si conosceva come oggi la struttura del

DNA.

Le differenze somatiche venivano scambiate per diversità razziali.

Oggi non si parla più di razze umane ma di ETNIE, TIPI UMANI o POPOLAZIONI.

Francobollo con i 56 gruppi etnici presenti in Cina.

Nel passato per distinguere le razze umane si usava soprattutto il colore della pelle.

Questi individui venivano genericamente considerati “NERI”.

Nell'Ottocento per distinguere le razze umane si usavano anche altri parametri fisici, sulla base di una lettura

distorta della teoria evoluzionistica di Charles Darwin.

Razzi dominanti → più evolute Razze inferiori → meno evolute

Il colonialismo viene giustificato scientificamente!

Nel 1853 Joseph-Arthur de Gobineau scrisse il “Saggio sull'ineguaglianza delle razze umane”

che sosteneva le seguenti tesi:● La razza bianca è superiore alle altre, soprattutto i popoli ariani germanici, biondi, alti e dolicocefali (cioè con cranio alto e stretto).● La purezza razziale è un valore da preservare.● Il meticciato (unione di più razze) porta inevitabilmente alla decadenza della società

In Germania questa teoria fu sviluppata da un circolo di

intellettuali che si raccoglieva intorno al compositore Richard

Wagner.

In seguito viene ripresa anche da Hitler e dai nazisti.

Nel suo saggio De Gobineau suddivide le razze umane in gialla, nera e bianca e le dispone in gerarchia attribuendo a ciascuna razza determinate caratteristiche morali e psicologiche innate a cui fa riferimento per sostenere la tesi della superiorità dei bianchi sui gialli e sui neri.

Razza gialla: materialista,

portata al commercio e incapace di

esprimere pensieri metafisici.

Razza nera:sensi sviluppati all'eccesso e

modesta capacità intellettiva

Razza bianca: amore per la

libertà, per l'onore e per la spiritualità.

In Italia nel 1870 lo studioso Cesare Lombroso fonda la fisiognomica, ovvero la “scienza” che vuole dedurre i caratteri psicologici e morali di una persona dal suo aspetto fisico, soprattutto dai lineamenti e dalle espressioni del volto.

Secondo Lombroso dal volto di una persona si

poteva capire il carattere e la pericolosità (ad

esempio se poteva diventare un assassino).

Oggi queste false credenze sono state smascherate dalla scienza. Infatti non si parla più di RAZZA ma di ETNIA.

Ma che cosa si intende?

ETNIA → gruppo di esseri umani che si identifica come appartenente ad una stessa stirpe che condivide gli stessi tratti culturali

Quindi i membri di una ETNIA condividono la lingua, la religione, gli usi, i costumi.

Spesso i membri di una stessa etnia condividono anche molte caratteristiche fisiche, ma non è un dato fondamentale.

Quasi sempre le caratteristiche fisiche sono in relazione all'adattamento all'ambiente in cui il gruppo ha originariamente scelto di vivere.

Un gruppo etnico può coincidere con una NAZIONE.

Talvolta un gruppo etnico, che è anche nazione, può aspirare a

diventare uno STATO NAZIONALE.

I migliori esempi di Stati-nazione sono nati su isole, prime fra tutte Islanda e Giappone:

Islanda Giappone

Ma ci sono anche nazioni che non hanno un proprio territorio, ovvero non riescono a formare uno stato:

I Curdi e il KURDISTAN

I PAESI BASCHI

LA PALESTINA

IL SAHARA OCCIDENTALE

Un po' di storia...

Cosa ha comportato nel passato la suddivisione della popolazione umana in razze e la loro distinzione in superiori

e inferiori?

Vediamo alcuni esempi...

Spagna - 31 marzo 1492

Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia

fanno espellere dall'Inquisizione tutti gli

Ebrei presenti nella penisola. Il loro

provvedimento è volto a tutelare la limpieza de sangre degli spagnoli.

Decreto di Allhambra

XVI – XVIII secolo - Nuovo mondo (America)

Sterminio delle popolazioni native americane (i cosiddetti “pellerossa” o “indiani” a nord e le civiltà Maya, Azteca e

Inca a sud) in quanto razza inferiore.

Addirittura qualcuno è arrivato a sostenere che non fossero pienamente

umani e che non avessero l'anima!

America del Nord – XVIII secolo

Tratta degli schiavi neri – considerati inferiori per razza – e loro sistematica utilizzazione nelle piantagioni.

Germania – Anni '30 e '40 del 900.

Adolf Hitler proclama la superiorità della razza ariana su tutte le altre. Nei campi di concentramento vengono uccisi 6 milioni tra ebrei, zingari, omosessuali, handicappati.

Sudafrica – 1945 ~1994

È in vigore il regime dell'Apartheid: politica di

segregazione razziale (i neri non possono mescolarsi ai

bianchi).

Viene abolito nel 1994 da Nelson

Mandela.

1994 - Ruanda

Gli Hutu, il gruppo etnico maggiore del paese, massacra un milione di Tutsi (Watussi).

Usa - Oggi

Ku Klux Klan: insieme di associazioni a contenuto razzista, spesso di stampo terroristico, che propugnano la superiorità della razza bianca.

Prima di tutto vennero a prendere gli zingarie fui contento, perché rubacchiavano.Poi vennero a prendere gli ebreie stetti zitto, perché mi stavano antipatici.Poi vennero a prendere gli omosessuali,e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.Poi vennero a prendere i comunisti,ed io non dissi niente, perché non ero comunista.Un giorno vennero a prendere me,e non c’era rimasto nessuno a protestare.

Bertolt Brecht

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