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Vicenza, 15 aprile 2015
Andrea Ferrarini, Consulente organizzativo in sistemi di
gestione del rischio di reatoCell. 3472728727
andrea.ferrarini2012@gmail.com
Le Linee Guida MEF - ANACLinee guida per l’attuazione della normativa in materia
di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici
In consultazione pubblica fino al 15 aprileIn seguito saranno adottate da ANAC con una
delibera e varranno per tutte le società controllate/partecipate
Le Linee Guida MEF – ANACAmbito soggettivo di applicazione:
Società controllate dalla P.A. (art. 2359, c. 1, numeri 1 e 2)Società partecipate dalla P.A.Enti di diritto privato controllati dalla P.A. (ad es. fondazioni e associazioni) Enti di diritto privato partecipati dalla P.A. (es. fondazioni bancarie, casse di previdenza dei liberi professionisti, ex IPAB trasformate in associazioni o fondazioni).Enti pubblici economici (ad es gli ATER
Le Linee Guida MEF – ANAC Strategia FORTE: le società controllate sono assimilate
(per quanto riguarda il rischio di corruzione) alle P.A. controllanti e devono adottare tutti gli strumenti di prevenzione e trasparenza previsti per il settore pubblico;
Strategia DEBOLE: Le società partecipate hanno obblighi ridotti solo per le attività di pubblico interesse
Modello 231:Tutte le società, controllate o partecipate, se ancora non lo hanno fatto, devono adottare un modello organizzativo e di gestione ex. d.lgs. n. 231 del 2001.
Le Linee Guida MEF – ANAC La strategia FORTE si applica anche alle società controllate indirettamente dalla pubblica amministrazione…
… e alle società in cui il controllo pubblico è frazionato fra più amministrazioni
Le Linee Guida MEF – ANAC Gli enti privati controllati e gli enti pubblici economici sono
assimilati (per quanto riguarda gli obblighi di prevenzione e trasparenza) alle società controllate;
Gli enti privati partecipati hanno gli stessi obblighi delle società partecipate, anche se tali enti non sono considerati dal decreto 33/2013 e non sono tenuti ad approvare un Piano di Prevenzione. Le amministrazioni pubbliche controllanti devono quindi, promuovere patti di integrità, per garantire livelli adeguati di trasparenza e di prevenzione della corruzione
Le Linee Guida MEF – ANAC STRATEGIA FORTE STRATEGIA DEBOLE
Società controllate, enti privati controllati, enti pubblici economici
Società partecipate
Modello organizzativo 231 (integrato) Modello Organizzativo 231 (integrato)
Piano Prevenzione della Corruzione Programma Trasparenza e Integrità
inconferibilità (amministratori e dirigenti)
Nomina Responsabile Prevenzione e Responsabile della Trasparenza
Incompatibilità (amministratori e dirigenti)
Trasparenza (pubblicazione dei dati) Trasparenza (pubblicazione dati)
inconferibilità (amministratori e dirigenti) Enti privati partecipati
Incompatibilità (amministratori e dirigenti)
Modello organizzativo 231 e Patti di integrità (promossi dalle P.A. controllanti) per prevenzione della corruzione e trasparenza
Le Linee Guida MEF – ANAC: contenuti minimi Piano di prevenzioneAnalisi del rischio di corruzioneValutazione e integrazione del sistema di sontrolliCodice di comportamentoTrasparenza (PTI e pubblicazione dati)Divieto di assumere ex dipendenti pubbliciFormazioneTutela del whistleblowingRotazione del personaleAttività di monitoraggio
Perché le P.A. devono prevenire la corruzione nelle loro Società controllate/partecipate? Il «modello Principale – Agente». E’ un modello teorico di stampo economico, che descrive la corruzione come un «azzardo morale»: l’agente «tradisce» il principale, che gli ha delegato la gestione dei propri interessi. LA SITUAZIONE DESCRITTA DAL MODELLO E’ AL SEGUENTE:La Pubblica Amministrazione (Principale) delega alla società controllata/partecipata (Agente) la gestione di alcune attività di pubblico interesse, finanziandole con risorse pubbliche (=soldi dei cittadini).La Pubblica Amministrazione vuole che la Società gestisca le risorse e le attività nell’interesse dei cittadini, ma non può controllare l’operato della Società.
Perché le P.A. devono prevenire la corruzione nelle loro Società controllate/partecipate? La Società Pubblica vuole perseguire il proprio interesse, che non
coincide con l’interesse dei cittadini e sa che la Pubblica Amministrazione (il suo Principale) non la può controllare
Se il Principale non riesce (o non vuole) prevedere e indirizzare le scelte dell’Agente, l’Agente non agirà mai nell’interesse del Principale (azzardo morale). Perché l’Agente è «razionale» e vuole sempre massimizzare il proprio interesse.
Anche la Pubblica Amministrazione è «razionale» (o dovrebbe esserlo) e vuole sempre massimizzare l’interesse dei cittadini, ma può massimizzarlo solo se riduce l’azzardo morale dell’Agente, attraverso controlli, Incentivi sanzioni.
Perché le P.A. devono prevenire la corruzione nelle loro Società controllate/partecipate? Se le ragioni «economiche» non sembrano
convincenti, ci sono anche le ragioni di tipo morale:La Pubblica amministrazione è responsabile del modo
in cui le risorse pubbliche sono gestite e del modo in cui vengono erogati i servizi pubblici
La Pubblica amministrazione deve essere fedele al proprio ruolo di garante della legalità e il rispetto degli interessi pubblici
Perché le P.A. devono prevenire la corruzione nelle loro Società controllate/partecipate?
Responsabilità, Fedeltà, Legalità e Rispetto per la cosa pubblica non sono valori esclusivi del settore pubblico. Possono valere anche per il settore privato e, quindi, devono essere garantiti anche (e soprattutto) all’interno delle società controllate/partecipate, laddove vi è impiego di risorse pubbliche o svolgimento di attività di pubblico interesse.Farlo è difficile? … E’ certamente difficile, ma la pubblica amministrazione esiste proprio per fare le cose difficili. Le cose che i singoli privati non riescono a fare! Altrimenti a cosa serve?
Allineamento del Modello 231 delle società controllate alla normativa anticorruzione:L.190/2012 – d.lgs. 33/2013 – d.lgs. 39/2013 – P.N.A. – Linee Guida ANAC - MEF
AZIONE 1: CONTESTO INTERNO1. Modifiche statutarie2. Nomina del Responsabile per la Prevenzione della
Corruzione (RPC)3. Nomina del Responsabile della Trasparenza (RT)4. Identificazione delle attività di interesse pubblico e
delle attività a supporto della loro gestione/realizzazione.
5. Eventuale riorganizzazione dei processi6. Individuazione e nomina dell’organismo attestante
l’assolvimento degli obblighi di trasparenza
AZIONE 2: TRASPARENZA E COMUNICAZIONE7. definizione dei dati e delle informazioni soggette ad
obbligo di pubblicazione (d.lgs. 33/2013)8. Definizione flussi di informazione, finalizzati alla
pubblicazione dei dati (d.lgs. 33/2013)9. Realizzazione e compilazione della sezione «Società
Trasparente» del sito web aziendale10. Promozione dell’Accesso Civico11. Formazione sui temi dell’etica e della prevenzione della
corruzione12. Definizione flussi informativi verso il Responsabile
prevenzione
AZIONE 3: AGGIORNAMENTO13. Elaborazione e approvazione del Piano di prevenzione
della corruzione (PPC)14. Elaborazione e approvazione Programma Trasparenza (PT)15. Aggiornamento Codice Etico16. Aggiornamento del Modello Organizzativo 23117. Definizione di flussi informativi e procedure di
segnalazione al RPC (per garantire la tutela dei whistleblowers in caso di segnalazioni al Responsabile della Prevenzione)
18. Definizione di procedure di monitoraggio e riesame del sistema di prevenzione della corruzione, nonché di procedure per l’aggiornamento del PPC e del PT
Limbiate, 2 marzo 2015
Andrea Ferrarini, Collaboratore Avviso Pubblico
Cell. 3472728727andrea.ferrarini2012@gmail.com
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La Società ALFA Spa è una società controllata al 100% dalla vostra Amministrazione, che svolge le seguenti attività:
• Fornitura di acqua pubblica• Gestione Reti fognarie, • gestione dei rifiuti e risanamento ambientale• Fornitura di energia elettrica e gas• Gestione Trasporto Pubblico Locale• Assistenza sociale • Gestione Farmacie Comunali• Riscossione Tributi
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Scegliete 3 delle attività svolte dalla ALFA Spa e cercate di individuare:
• I processi maggiormente esposti al rischio di corruzione
• Quali possono essere le cause del verificarsi di possibili casi di corruzione.
• Quali sono le conseguenze negative della corruzione e per chi.
• Quali misure di prevenzione (controlli) bisognerebbe introdurre, per ridurre il rischio di corruzione
• Quali standard etici (ad es. quali regole) possono ridurre il rischio di corruzione.
• Quale strategia può essere attuata, per sensibilizzare la Società ALFA SpA e convincerla a prevenire la corruzione
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