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In molte città d’Europa – quali Amsterdam, Monaco di Baviera, Barcellona, Dublino e tante altre ancora – le zone industriali abbandonate sono state destinate a essere spazi di produzione e ospitalità per i giovani artisti, per i lavoratori della creatività e della conoscenza. A Bologna, dove molte aree dismesse attendono una nuova destinazione d’uso, sarebbe possibile fare altrettanto. È importante che la pubblica amministrazione, a livello sia cittadino che regionale, si faccia interprete delle richieste provenienti da associazioni culturali e lavoratori precari della città.
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di Daniela Bortolotti
Questa presentazione desidera proporre una rassegna di alcuni tra i migliori esempi di recupero urbano destinati a progetti di lavoro creativo, di studio e di ricerca.
L’obiettivo è di mettere in moto un meccanismo che attui in maniera continuativa il progetto che riqualifichi la città con operazioni architettoniche di qualità.
Questi luoghi non hanno funzione, sono lotti non edificati, abbandonati, spazi di risulta o semplicemente pause temporanee fra una costruzione e un’altra.
Utilizzando spazi esistenti ma inaccessibili come luoghi sociali da vivere, si potrebbe rispondere all’esigenza dei lavoratori precari del settore creativo di avere dei luoghi d’incontro, all’esigenza delle Amministrazioni di limitare il degrado ambientale.
La proposta prevede un ipotetico processo attuabile a Bologna che coinvolga la Regione, il Comune, popolazione residente e lavoratori del settore creativo come parti attive di una unica realtà.
Questi luoghi non hanno funzione, sono lotti non edificati, abbandonati, spazi di risulta o semplicemente pause temporanee fra una costruzione e un’altra.
Utilizzando spazi esistenti ma inaccessibili come luoghi sociali da vivere, si potrebbe rispondere all’esigenza dei lavoratori precari del settore creativo di avere dei luoghi d’incontro, all’esigenza delle Amministrazioni di limitare il degrado ambientale.
La proposta prevede un ipotetico processo attuabile a Bologna che coinvolga la Regione, il Comune, popolazione residente e lavoratori del settore creativo come parti attive di una unica realtà.
Questi luoghi non hanno funzione, sono lotti non edificati, abbandonati, spazi di risulta o semplicemente pause temporanee fra una costruzione e un’altra.
Utilizzando spazi esistenti ma inaccessibili come luoghi sociali da vivere, si potrebbe rispondere all’esigenza dei lavoratori precari del settore creativo di avere dei luoghi d’incontro, all’esigenza delle Amministrazioni di limitare il degrado ambientale.
La proposta attuabile a Bologna prevede un ipotetico processo che coinvolga la Regione, il Comune, popolazione residente e lavoratori del settore creativo come parti attive di una unica realtà.
Mellowpark originariamente industria di cavi nel distretto di KÖPENICK
Rummelsburger Bucht ex-area industriale nella zona portuale di Berlino est, progetto di punta per la partecipazione di Berlino alla selezione per le olimpiadi del 2000
Adlershof/Johannisthalil vecchio aeroporto di Berlino, riprogettato come cittadella degli studi e delle scienze
Mellowpark originariamente industria di cavi nel distretto di KÖPENICK
Rummelsburger Bucht ex-area industriale nella zona portuale di Berlino est
Adlershof/Johannisthalil vecchio aeroporto di Berlino, riprogettato come cittadella degli studi e delle scienze
progetto di punta per la partecipazione di Berlino alla selezione per le olimpiadi del 2000
Mellowpark originariamente industria di cavi nel distretto di KÖPENICK
Rummelsburger Bucht ex-area industriale nella zona portuale di Berlino est, progetto di punta per la partecipazione di Berlino alla selezione per le olimpiadi del 2000
Adlershof/Johannisthalil vecchio aeroporto di Berlino, riprogettato come cittadella degli studi e delle scienze
Attorno a un grande parco è sorta una vera e propria città delle scienze, destinata a diventare la più grande d’Europa. Questo polo di sviluppo ha per obiettivo riunire istituti di ricerca, studi, laboratori e facoltà universitarie.
Un piano di sviluppo che ha interessato una superficie di svariati ettari con un modernissimo insediamento dotato di eccellenti collegamenti alla rete di trasporto pubblico
Riqualificazione dell'area nord del quartiere El Prat a Barcellona
Caixa Forum, antico edificio nel centro di Madrid
Nel complesso, il progetto immagina la realizzazione di una zona residenziale (902.000 mq); funzioni culturali, sociali ed educative (per un totale di 232.500 mq); edifici per uffici (405.000 mq); attività commerciali (210.000 mq) e verde attrezzato (454.000 mq).
La prima porzione riprende e prosegue la tradizione residenziale del quartiere (principiata nel diciannovesimo secolo), accogliendo edifici residenziali sull’80% della sua superficie e servizi commerciali o culturali sul restante 20%. La seconda, collocata in prossimità dell’aeroporto cittadino del Prat, vede il perfetto ribaltamento delle citate percentuali, ospitando attività commerciali, uffici e servizi su una superficie pari all’80% del suo totale ed il rimanente 20% dedicato all’housing.
Riqualificazione dell'area nord del quartiere El Prat a Barcellona
Caixa Forum, antico edificio nel centro di Madrid
La rinnovata struttura è ospitata nell’area del cosiddetto “triangolo culturale” della città, circondata dal Museo del Prado, il Museo Reina Sofia e dal Museo Thyssen-Bornemisza.
Il nuovo centro ospiterà diverse attività culturali, dalla musica all’arte, nonché iniziative di natura sociale e formativa.
Building for Bowkunde presso l’ex Facoltà di Architettura – Università di Delft
Centro culturale Koningshof, ricostruzione integrale della ex biblioteca nella zona ovest di Rotterdam
La vecchia facoltà di Architettura fu devastata da un incendio nel 2008: questa opera si ripropone(*) di ricostruire e rinnovare lo spazio universitario con:
• Uffici• Auditorium• Biblioteche• Centri servizi
polifunzionali
(*) Tavola di proposta per il concorso ancora in fase di attuazione
Building for Bowkunde presso l’ex Facoltà di Architettura – Università di Delft
Centro culturale Koningshof, ricostruzione integrale della ex biblioteca nella zona ovest di Rotterdam
Nel punto preciso che corrisponde al centro geografico di Maassluis, un comune ubicato nella zona ovest di Rotterdam, i lavori di ristrutturazione della biblioteca comunale sono stati completati di recente con la ricostruzione integrale e con l’ampliamento del Centro Multi-funzionale di Koningshof, direttamente attiguo alla biblioteca
Il più piccolo dei due edifici, posto nella zona sud-est del complesso, è un auditorium con 330 posti a sedere. Il suo gemello più grande sorge a nord-ovest, ed ospita 12 sale multi-funzionali, servizi e gli uffici. Nell’angolo ovest il complesso di Koningshof è circondato dalla nuova biblioteca
E assieme a noi, lo crede il Quartiere San Vitale, che auspica…
Grazie per l’attenzione
Bologna, un ritorno all’Europadi Daniela Bortolotti
11 marzo 2010
Crediti e fonti:Publicarchitecture – PoliMI
Archiworld.itArchiportale.com
Progetto “Urban Catalyst” (sostenuto dall’Unione Europea dal 2001 al 2003)
Urban Center Bologna
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