Via crucis 20 3-2013

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Via crucis marzo 2013 scuola secondaria di I e II grado

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VIA CRUCIS marzo 2013

PRIMA STAZIONE

Nell’ultima cena Gesù lava i piedi ai suoi discepoli

« Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi » Gv 13,15

Signore, ti sei fatto piccolo davanti ai tuoi discepoli lavando loro i piedi. Ci hai spiegato così che non è importante il potere perché siamo tutti uguali davanti a Te. Il vero potere è quindi mettersi al servizio degli altri.

Aiutaci a seguire il tuo esempio ogni giorno per arrivare alla meta del nostro cammino insieme.

Tu ci ami come hai amato i tuoi discepoli.

Aiutaci ad aprire il nostro cuore al tuo amore come Pietro ha saputo accettare il tuo gesto d'amore.

SECONDA STAZIONE

Nell’ultima cena Gesù ci dona il Sacramento del suo Corpo e del

suo Sangue

« Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione » Lc 22,15

Il pane è la condivisione quotidiana, il pane viene spezzato e

viene condiviso con tutti. Il vino, lo si distribuisce a tutti quelli che tendono il bicchiere per versarvi la gioia. Gesù si è sacrificato per noi, ci ha donato la sua vita e per questo non bisogna sprecarla facendo del male ai nostri fratelli. Ha voluto essere il pane spezzato ed essere tra noi.

Anche noi, vogliamo imparare la condivisione, vigilando sui

nostri sentimenti, cercando di essere sempre aperti al prossimo : non solo ai nostri amici, ma, come dice Papa Francesco I, anche a coloro che sono nella “periferia del nostro cuore”. Preghiamo perché cresca tra di noi la fiducia nel tempo, e cresca la condivisione per essere un vero gruppo classe in cui ognuno custodisca l’altro. Sarà questo il nostro obiettivo nella grande scalata della vita.

TERZA STAZIONE

L’agonia di Gesù al Getsemani

« Entrato nella lotta, pregava più intensamente » Lc 22,44

Siamo di fronte a Gesù che si è recato al

Monte degli Ulivi con i suoi amici più cari. Allontanandosi per pregare, mostra la sua umana fragilità. Chiedendo aiuto per ben tre volte, viene ignorato. Preghiamo oggi il Signore affinché ci insegni ad ascoltare gli altri con la speranza di avere sempre un vero amico pronto a sostenerci.

QUARTA STAZIONE

Gesù tradito da Giuda è arrestato

“Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo?” Lc 22,48

In questo momento storico-culturale, noi, giovani, ci troviamo a vacillare nella fede. Ma ora, Signore, siamo qui dinanzi a te per cercare un punto fermo, per dare un senso alla nostra vita. Signore, anche se spesso, come Giuda, ti tradiamo e ti deludiamo, ti chiediamo comunque perdono impegnandoci a non commettere più gli stessi errori innumerevoli che sono i tradimenti che facciamo nei confronti di noi stessi e degli altri.

Ma donaci, o Signore, la forza di non arrenderci mai di fronte ad ogni fallimento.

QUINTA STAZIONE

Gesù è rinnegato da Pietro

i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo». Ma egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo che voi dite» Mc 15,71

L’etica ci porta a condannare dal punto di vista umano il tradimento di Pietro, ma quello che colpisce è il perdono senza condizioni che Gesù concede al suo amico, a tal punto da affidargli l’eredità dei suoi valori e la guida della Chiesa.

SESTA STAZIONE

Gesù è giudicato da Pilato

« ecco egli non ha fatto nulla che sia degno di morte » Lc 23,15

È molto più facile essere influenzati dagli altri nell’egoismo anziché distinguersi facendo del bene, avendo attenzione verso chi ha fame, sete, chi è straniero, nudo, malato e in carcere.

Il Figlio di Dio non è venuto a giudicare gli uomini ma a donare la misericordia. Siamo stati noi a giudicare lui nonostante si sia sacrificato per salvare tutti noi, figlio del Padre.

SETTIMA STAZIONE

Gesù è flagellato e coronato di spine

« gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, mettendosi in ginocchio, si prostravano davanti a lui » Mc 15,19

Molte volte, ci capita di dubitare dell’esistenza di Dio e di invidiare le persone guidate da una profonda fede, soprattutto quando abbiamo vissuto un momento di sofferenza.

Guardando al gesto di Cristo, volgiamo chiedergli di aiutarci a vivere il dolore come un’occasione per diventare migliori, insieme !

OTTAVA STAZIONE

Gesù è aiutato da Simone di Cirene a portare la croce

« Mentre lo conducevano via Gesù, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù »      Lc 23,26

Signore,

Aiutaci ad essere i Simoni di Cirene e a credere nel caso come un disegno della tua bontà, e di riconoscere la fortuna di poter dare aiuto. E quando noi siamo nella sofferenza, mandaci un Simone di Cirene per portare con noi la nostra croce. Aiutaci a non stancarci mai di chiederti perdono, sapendo che tu non ti stanchi mai di darci il tuo perdono. Aiutaci ad essere umili, ed a usufruire dell’amore che ci dai. Ti ringrazio per aver sofferto per me e per gli altri.

NONA STAZIONE

Gesù è crocifisso

Gesù diceva: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”  Lc 23,34

Guardando insieme la tua croce, abbiamo capito che per noi è : sacrificio e sofferenza, ma allo stesso tempo amore e grandezza. È una speranza che ci guida verso un futuro che ci porta all’unione tra noi. Tu, Gesù, sulla croce hai vissuto un momento di grande solitudine e sconforto, per ricordarci che sarai sempre pronto a porgerci la tua mano, e offrirci il tuo perdono.

DECIMA STAZIONE

Gesù è deriso e oltraggiato

“Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto” Lc 23,35

Siamo qui, Signore, davanti a te.

Donaci il coraggio di affrontare coloro che ci deridono.

Aiutaci a non cadere nella tentazione di rispondere alle provocazioni.

Signore, ti chiediamo di darci la forza per intraprendere il cammino di fede per accogliere il tuo amore.

UNDICESIMA STAZIONE

Gesù promette il suo Regno al malfattore pentito

“Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. Gli rispose: “In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso” Lc 23,43

Gesù, aiutaci a capire quali sono i nostri peccati perché noi possiamo chiedertene perdono. Poiché ogni uomo è peccatore e degno di essere perdonato.

Prega per noi affinché tu possa perdonarci per tutti i peccati commessi, fa che ogni giorno possa comportarmi da uomo quale sono, perdona i nostri errori, amaci ed aiutaci nei momenti in cui ne abbiamo più bisogno. Per questo ti preghiamo.

A volte, non ci rendiamo conto delle fortune che i Signore ci ha donato, a volte, trascuriamo ciò che è essenziale. Vieni, Signore, a guarirci ed a liberarci dal male, mostraci la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, continuando ad offrirci i tuo amore. Sorreggici nelle debolezze e aiutaci a compatire alla sofferenze del nostro prossimo.

DODICESIMA STAZIONE

Gesù in croce, la madre e il discepolo

Gesù disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!” Gv 19,27

Maria prova una delle sofferenze più forti di tutte : vede suo figlio che muore crocifisso, e in quel momento anche il suo cuore è crocifisso.

Tutti soffriamo, fa parte della vita. Ma allora questa vita ha un senso? Si. È difficile da capire, am lo si può scoprire. Spesso il dolore che affrontiamo ci fa pensare che tutto sia inutile, che siamo soli in questo percorso. Ma se non lo fossimo? Dobbiamo ricordarci di avere degli amici accanto a noi nonostante tutto. Bisogna confidarsi con loro, non nasconderci dietro la paura di essere giudicati. Nessuno può vivere senza un aiuto, basta avere il coraggio di chiederlo.

Così come Maria è riuscita ad aprire il suo cuore all’infinito, dobbiamo cercare di aprire il nostro agli altri.

TREDICESIMA STAZIONE

Gesù muore sulla croce

Gesù gridò a gran voce: “Eloì, Eloì, lemà sabactàni?”, che significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” Mc 15,34

La vita e la morte.

Capirne il vero senso è difficile per noi ragazzi, ma vedere il sacrificio e la sofferenza di Gesù che muore in corce per noi, ci dà la forza e la speranza di arrivare a capire che cosa l’amore è veramente e quando esso debba riempire la vita di tutti noi, mettendo da parte l’egoismo che spesso ci tenta.

Perché l’egoismo è la morte e la vita è nell’amore.

QUATTORDICESIMA STAZIONE

Gesù è deposto nel sepolcro

« Lo depose dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia » Lc 23,53

Ed eccoci arrivati al terribile momento Signore, quello in cui, con Giuseppe d’Arimatea, ti accompagniamo al sepolcro. Entrare con te nel sepolcro ci fa paura : il tuo corpo è livido, ferito, inerte. Ci sentiamo sconfitti, angosciati, addolorati. Un senso d’impotenza ci pervade: perché sei morto così giovane e in questo modo? Com’è possibile che uttto sia finito? La tua vita era per noi promessa di un futuro ricco, pieno, bello. Ora non ci rimane che il dolore, terribile, privo di parole, carico di solitudine… E una grande paura, Perché?!

Come adulti, ci siamo già trovati a vivere questi sentimenti di fronte alla morte di familiari o persone care. Ci riconosciamo nel dolore di Maria, che la invecchia più del normale, nella paura dell’apostolo Giovanni, un ragazzino, che piange acanto a lei. Spesso, ci siamo trovati accanto a persone che vivono questo dolore. Anche in questo caso il buoi riempie il nostro animo …

Tuttavia, ci riconosciamo anche in Giuseppe d’Arimatea, persona buona e giusta, che si dà da fare nel prendersi cura del tuo corpo, Gesù, lui aspetta il Regno di Dio. Questa attesa è la luce che illumina le nostra tenebre, non solo perché viviamo nel desiderio del Regno di Dio, ma perché lo sperimentiamo già qui e ora: condividere il nostro dolore con latri o farci carico del dolore altrui ci rende capaci di un amore che supera i nostri egoismi, i nostri limiti; ci rende più sensibili, più delicati, più fragili e più forti allo stesso tempo; ci dona uno sguardo nuovo sulle relazioni, ci apre agli altri, paradossalmente… ci apre alla vita…

Fa, o Signore, che pur attraversando la notte, sappiamo aspettare le prime luci del sabato: ravviva in noi la fede nella vita e lo sguardo per coglierla attorno a noi.