17
POS, Lavoro, Competenze e LA PROVA DEL 9 DELLA SICUREZZA Attilio Pagano [email protected]

Intervento pagano 9 febbraio 2016

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Intervento pagano 9 febbraio 2016

POS, Lavoro, Competenzee LA PROVA DEL 9 DELLA SICUREZZA

Attilio Pagano [email protected]

Page 2: Intervento pagano 9 febbraio 2016

1. La differenza tra il Lavoro-Come-Immaginato e il Lavoro-Come-Fatto

2. Le competenze riflessive e la consapevolezza situazionale

3. La Prova del 9 della sicurezza

GLI ARGOMENTI DI QUESTO INCONTRO

Page 3: Intervento pagano 9 febbraio 2016

1. La differenza tra il Lavoro-Come-Immaginato (LCI) e il Lavoro-Come-Fatto (LCF)

Può presentarsi una divaricazione tra il Lavoro-Come-Immaginato (a esempio nel POS) e il Lavoro-Come-Fatto.

Page 4: Intervento pagano 9 febbraio 2016

1. La differenza tra il Lavoro-Come-Immaginato (LCI) e il Lavoro-Come-Fatto (LCF)

Può produrre nuove e/o acute situazioni di pericolo e di rischio.

È alimentata e alimenta processi patologici come la normalizzazione della devianza.

Page 5: Intervento pagano 9 febbraio 2016

1. La differenza tra il Lavoro-Come-Immaginato (LCI) e il Lavoro-Come-Fatto (LCF)

Per questi motivi va contrastata (senza cedere all’illusione di eliminarla del tutto).

Sono possibili due strategie NON alternative.

Page 6: Intervento pagano 9 febbraio 2016

1. La differenza tra il Lavoro-Come-Immaginato (LCI) e il Lavoro-Come-Fatto (LCF)

1a strategia CONTROLLO E DISCIPLINA

Necessaria ma non sufficiente

Page 7: Intervento pagano 9 febbraio 2016

1. La differenza tra il Lavoro-Come-Immaginato (LCI) e il Lavoro-Come-Fatto (LCF)

1a strategia CONTROLLO E DISCIPLINA

•Controllo e disciplina funzionano meglio se i controllati danno alle procedure un significato convergente con quello dato dalla gerarchia. •Va svolto un lavoro su percezione del rischio e riconduzione delle procedure ai loro criteri.

Page 8: Intervento pagano 9 febbraio 2016

1. La differenza tra il Lavoro-Come-Immaginato (LCI) e il Lavoro-Come-Fatto (LCF)

2a strategia COMPRENDERE I MOTIVI DELLA DIFFERENZA E AGIRE SU DI ESSI

Il miglioramento del Lavoro-Come-Immaginato può trovare ostacoli cognitivi dall’esistenza della ‘cornice’ da cui i progettisti vedono il lavoro.Da qui l’importanza di un ri-avvicinamento diretto e indiretto al Lavoro-Come-Fatto.

Page 9: Intervento pagano 9 febbraio 2016

1. La differenza tra il Lavoro-Come-Immaginato (LCI) e il Lavoro-Come-Fatto (LCF)

Il progetto LA PROVA DEL 9 DELLA SICUREZZA agisce su entrambe le strategie con lo sviluppo della consapevolezza situazionale e di competenze riflessive

Page 10: Intervento pagano 9 febbraio 2016

CONSAPEVOLEZZA SITUAZIONALE

Raccogliere informazioni dal contesto, dare significati a queste informazioni e elaborare scenari dei possibili sviluppi futuri.

2. Le competenze riflessive e la consapevolezza situazionale

Page 11: Intervento pagano 9 febbraio 2016

La maturazione verso una competenza riflessiva:

•Penso su quello che ho fatto

Può essere la base per agire diversamente, ma non sempre basta perché non aiuta a uscire da schemi operativi già sperimentati.

2. Le competenze riflessive e la consapevolezza situazionale

Page 12: Intervento pagano 9 febbraio 2016

La maturazione verso una competenza riflessiva:

•Penso su quello che ho fatto•Penso su quello che sto facendo

È una base più solida per agire diversamente, ma sempre entro una gamma di opzioni limitata da processi cognitivi non controllati.

2. Le competenze riflessive e la consapevolezza situazionale

Page 13: Intervento pagano 9 febbraio 2016

La maturazione verso una competenza riflessiva:

•Penso su quello che ho fatto•Penso su quello che sto facendo •Penso su come penso a quello che sto facendo

È la condizioni necessaria per agire diversamente, quando il cambiamento operativo non basta e serve un cambiamento di interpretazione della situazione.

2. Le competenze riflessive e la consapevolezza situazionale

Page 14: Intervento pagano 9 febbraio 2016

Come favorire la maturazione all'esercizio riflessivo delle competenze nei diversi soggetti del sistema di prevenzione?

La sorpresa

L’osservazione descrittiva

L’autosservazione

2. Le competenze riflessive e la consapevolezza situazionale

Page 15: Intervento pagano 9 febbraio 2016

Il corso è articolato in tre parti:1. il pericolo e le caratteristiche dell’attenzione;2. le trappole della percezione e del giudizio sull’intensità del rischio;3. la prova del 9 della sicurezza.

3. LA PROVA DEL 9 DELLA SICUREZZA

Page 16: Intervento pagano 9 febbraio 2016

9 passi che accompagnano la riflessione sulla rischiosità di una lavorazione appena effettuata per fare emergere a) i criteri utilizzati per valutare il rischio;b) la considerazione della variabilità del contesto in cui la lavorazione ha avuto luogo;c) la coerenza (o in-coerenza) tra il proprio comportamento e il rischio.

3. LA PROVA DEL 9 DELLA SICUREZZA

Page 17: Intervento pagano 9 febbraio 2016

Domande e osservazioni sono benvenute.

Grazie

Attilio Pagano [email protected]