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Il rapporto tra Ente Regolatore e Società acquedottistiche: l’esperienza italiana e di Milano La Regolazione locale del SII della Città di Milano verso la Città Metropolitana: Sfide future per una nuova Governance Smart Water in the City of the future Andrea Zelioli Direttore ATO Città di Milano 22 ottobre 2015, Palazzo Turati

Smart Water nella Città del Futuro - Andrea Zelioli: Il rapporto tra Ente Regolatore e Società acquedottistiche: l’esperienza italiana e di Milano

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Il rapporto tra Ente Regolatore e Società acquedottistiche:

l’esperienza italiana e di MilanoLa Regolazione locale del SII della Città di Milano verso la Città Metropolitana:

Sfide future per una nuova Governance

Smart Waterin the City of the future

Andrea Zelioli

Direttore ATO Città di Milano

22 ottobre 2015, Palazzo Turati

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LA REGOLAZIONE LOCALE DEL SII DELLA CITTÀ DI MILANO

• L’Azienda Speciale ATO Città di Milano, costituita dal Comune di Milano nell’anno

2006 ai sensi dell’art. 114 del TUEL, svolge tutte le funzioni di governo locale di

secondo livello del Servizio Idrico Integrato.

• Esercita le funzioni e persegue i programmi precisati dal decreto legislativo 152/2006

e smi (norme in materia ambientale) e dalla L.R. 26/2003 e smi.

• La L.r. 32/15 ha definito che, con l’ingresso del Comune di Milano nella Conferenza dei

Comuni dell’Ambito Metropolitano, dal 2016 l’Ufficio d’Ambito della Città

Metropolitana eserciterà le funzioni di regolazione anche sul territorio della Città di

Milano.

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LE ATTIVITÀ DI REGOLAZIONE LOCALE DI SECONDO LIVELLO

• Pianificazione della gestione e degli investimenti (definizione del Piano d’ambito)

• Predisposizione del Piano degli interventi

• Monitoraggio dell’affidamento della gestione del Servizio Idrico Integrato

• Presentazione della Proposta Tariffaria secondo i criteri AEEGSI

• Rilascio delle autorizzazioni per lo scarico in fognatura delle attività produttive

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I NUMERI DEL SII DELLA CITTÀ DI MILANO

• 2400 km di rete acquedottistica

• 1480 km di rete fognaria

• 1.300.000 abitanti residenti, ma indicativamente circa 2.000.000 di utenti finali

serviti, mediante circa 50.000 utenze fisiche

• 2 impianti di depurazione + l’utilizzo della linea di Peschiera Borromeo, per un

potenziale di 2,5 milioni di abitanti equivalenti

• 220.000.000 metri cubi circa di acqua emunta ed erogata, nonché

successivamente collettata e depurata

• Perdite di rete pari a circa il 12%

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PIANO DEGLI INTERVENTI (PDI)

0

100.000.000

200.000.000

300.000.000

400.000.000

500.000.000

600.000.000

700.000.000

800.000.000

900.000.000

Acquedotto Fognatura Depurazione Altro TOT

Investimenti totali 2014-2037

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L’ACQUEDOTTO DI MILANO

Viene progettato e realizzato a partire dal 1887 con lo scopo di provvedere all’approvvigionamento idrico

per tutti i cittadini, senza far più ricorso a fonti esterne alla città (sorgenti fiume Brembo o fontanili),

confermando così la falda sotterranea unica fonte di approvvigionamento.

La struttura:

POZZI: n° 587 pozzi totali (circa 400 disponibili)

profondità di emungimento da 40 a 180 m

CENTRALI DI RILANCIO: n° 31 centrali (circa 28 in funzione)

IMPIANTI DI TRATTAMENTO in 23 centrali di cui:

n° 23 impianti di filtrazione su c.a.g. (carbone attivo granulare);

n° 6 impianti di aerazione su torri;

n° 1 impianto a osmosi inversa;

Tutte le centrali con disinfezione con ipoclorito (e 3 con raggi UV)

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TUBAZIONI

Estensione: Km 2’400, di cui 100 per il collegamento pozzi-centrali;

Diametri: sono compresi tra 150 e i 1200 mm;

Materiali: :

Età:

- 6% minore di 10 anni;

- 17% tra i 10 - 30 anni;

- 77% maggiore di 30 anni

VALVOLE DI RETE: Oltre 33’000

MANUFATTI INTERRATI: Oltre 300

FONTANELLE: Oltre 450 a flusso continuo

RETE MAGLIATA

La struttura della rete

di distribuzione è

formata da maglie

chiuse tutte

interconnesse

Ogni centrale pompa

direttamente in rete e

contribuisce al regime

idraulico dell’intero

sistema

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LE CRITICITÀ QUALITATIVE

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Viene realizzato a partire dalla seconda metà del XIX secolo

Fu concepito in funzione delle caratteristiche peculiari del territorio milanese:

scarsa pendenza del suolo

assenza di recapiti naturali adeguati allo smaltimento delle acque di origine meteorica.

La struttura del sistema

• improntata al sistema unitario

• funzionamento a gravità

• sviluppo complessivo: ≈ 1.480 km

• età media: > 60 anni

• superficie urbanizzata: ≈ 12.000 ha

• collettori autonomi a servizio di una serie di zone concentricherispetto al centro

• caratterizzato da un’estesa rete minore costituita da condotti, disezioni ampie e interconnessi fra loro (maglie chiuse).

IL SISTEMA DI FOGNATURA DELLA CITTA’ DI MILANO

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CONDOTTI E

MANUFATTI FOGNARI

QUALCHE ESEMPIO

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IMPIANTI DI DEPURAZIONE

Milano Nosedo Milano San Rocco

Peschiera Borromeo

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• Mediazione tra le parziali differenze delle infrasrutture e dei modelli gestionali

• Utilizzo di molteplici e differenziate strategie economico finanziarie da utilizzare in

sede di Pianificazione degli interventi

• Gestione delle evidenti disomogeneità tariffarie attualmente in essere

• Gestione integrata, sia dal punto di vista industriale che della Governance Politica

• Pianificazione ed attuazione di valide Politiche gestionali, di salvaguardia e tutela

della risorse idriche sia sotterranee che superficiali, strettamente collegate quali-

quantitativamente nel ciclo delle acque e sempre più soggetta ad eventi critici

inerenti il rischio idraulico

LA REGOLAZIONE LOCALE DEL SII DELLA CITTÀ DI MILANO VERSO LA CITTÀ METROPOLITANA: SFIDE FUTURE PER UNA NUOVA GOVERNANCE

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE