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cultura-digitale
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Come sono cambiati, nell’ultimo decennio, il lavoro del giornalista e il suo ruolo all’interno del mondo dell’informazione? La crisi dell’editoria cartacea, la lenta ma inesorabile crescita del giornalismo digitale e il prepotente ingresso dei social media ridisegnano il panorama dell’informazione. E, inevitabilmente, anche al giornalista sono richieste nuove competenze, flessibilità e capacità di adattamento ai continui mutamenti delle regole della professione. Un incontro per fare il punto della situazione sul giornalismo digitale, non solo nel nostro Paese.
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Giornalismo digitaleStoria di una migrazione dalla carta al web
DAVIDE MAZZOCCO
FASE 1 Le origini del web
• Nel 1999 inizio a scrivere per alcuni giornali locali
• Dal marzo 2000 inizio la collaborazione con Sports.com
• All’epoca gli investimenti sono fortissimi, la bolla della New Economy non è ancora esplosa
• Nel 2000, in Italia, l’informazione sul web è ancora agli albori:
1) la politica editoriale si basa sulla FIDELIZZAZIONE
2) gli utenti arrivano alle notizie tramite l’HOME PAGE
3) i MOTORI DI RICERCA hanno una potenza limitata
4) i SOCIAL MEDIA non esistono
5) i giornali temono l’AUTOCANNIBALIZZAZIONE
FASE 1 Le origini del web
• Le doti necessarie per emergere sono:
1) velocità nella scrittura e nell’analisi
2) un dominio e una posizione forti
3) una solida promozione «analogica»
FASE 1 Le origini del web
FASE 2La transizione
• Nel 2003 inizio a collaborare con il magazine CICLISMO
• Dopo il crollo del Nasdaq, i colossi del web giocano in difesa
• In Italia il giornalismo digitale vive una stagione di transizione: l’online continua a essere guardato con sospetto e la crossmedialità è troppo costosa in relazione a ricavi esigui o nulli
FASE 2La transizione
• Dal 2003 al 2008, in Italia, lo sviluppo dell’informazione online subisce un forte rallentamento:
1) lo sviluppo CROSSMEDIALE è più lento del previsto
2) gli utenti utilizzano sempre di più i MOTORI DI RICERCA
3) l’editoria inizia a creare contenuti ESCLUSIVI per il web
4) i SOCIAL MEDIA sono un fenomeno di nicchia
5) l’online è percepito come una costola del cartaceo
FASE 2La transizione
• Le doti necessarie per emergere sono:
1) velocità nella scrittura e nell’analisi
2) un dominio e una posizione forti
3) una solida promozione «analogica»
4) contenuti esclusivi per il web
5) produzione di contenuti crossmediali
FASE 3L’era dei social media
• Nel 2009 inizio la mia attività di FREE LANCE collaborando con quotidiani, magazine e siti online
• Attualmente collaboro con YAHOO! FINANZA e ECOBLOG e curo il SOCIAL MEDIA MANAGING per enti, aziende e progetti socio-culturali
FASE 3L’era dei social media
Nel novembre 2012 è uscito per da Edizioni della Sera
FASE 3L’era dei social media
• Dal 2009 a oggi, in Italia, l’informazione online è entrata nell’era dei social media e dell’orizzontalità:
1) la CROSSMEDIALITA’ è un dato di fatto ed è bidirezionale
2) gli utenti cercano le news sui MOTORI DI RICERCA
3) online e cartaceo sono INDIPENDENTI (salvo eccezioni)
4) i SOCIAL MEDIA sono antenne riceventi ed emittenti
5) i NATIVI DIGITALI lavorano secondo logiche di SHARING
FASE 3L’era dei social media
• Le doti necessarie per emergere sono:
1) velocità nella produzione e nella diffusione delle news
2) capacità di creare relazioni tramite i social media
3) scrittura e titolazioni funzionali ai motori di ricerca
4) crossmedialità dei contenuti
5) approfondimento e primogenitura delle news
6) cura della grafica e dell’impaginazione
DAVIDE MAZZOCCO
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