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giovedì 18 settembre
2014
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<< L’autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) alla luce delle novità del D.L.vo 46/214. Il punto dell’AUA e la semplificazione degli
adempimenti amministrativi in materia ambientale >>
Riccione, 19 settembre 2014
<< L’autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) alla luce delle novità del D.L.vo 46/214. Il punto dell’AUA e la semplificazione degli
adempimenti amministrativi in materia ambientale >>
Riccione, 19 settembre 2014
di Rosa Bertuzzi
www.ambienterosa.net
giovedì 18 settembre
2014
2
Per scaricare : dal sito
www.ambienterosa.net
SLIDE DI OGGI
CD CONTENENTE
LA LEGISLAZIONE
AMBIENTALE
PASSWORD:
ROSACDGIU
PASSWORD :
AIARICCIONE
DISPENSA DI
OGGI Da Maggioli
giovedì 18 settembre
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“ Aspetti tecnico-operativi nel nuovo
TESTO UNICO in materia ambientale
Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152”
PER LE POLIZIE PROVINCIALI : RICORDO LA PER LE POLIZIE PROVINCIALI : RICORDO LA PER LE POLIZIE PROVINCIALI : RICORDO LA PER LE POLIZIE PROVINCIALI : RICORDO LA
MODIFICA ALLA L. 157/1992 MODIFICA ALLA L. 157/1992 MODIFICA ALLA L. 157/1992 MODIFICA ALLA L. 157/1992 –––– CACCIA CACCIA CACCIA CACCIA -
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AIA – Le novità introdotte dal D.L.vo 46/2014
Direttiva 24.11.2010 n. 2010/75/UE ( poi tratterò della Direttiva
del 2014 sulle VIA )
Sunto della Direttiva : armonizzare il sistema di gestione integrata
delle emissioni in atmosfera, nelle acque e nel suolo, al fine di
evitare che approcci distinti nella disciplina delle emissioni
impattanti, favoriscano il trasferimento dell’inquinamento da una
matrice ambientale all’altra.
In Italia : strumenti utilizzati : rafforzamento dell’istituto
dell’autorizzazione unica, rafforzamento dell’applicazione delle
migliori tecniche disponibili per la realizzazione degli impianti,
implementazione dei sistemi di monitoraggio e controllo sulle
installazioni in esercizio .
Atti legislativi italiani: D.P.R. 59/2013 : AUA
D.L.VO 46/2014 : AIA
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AIA – Le novità introdotte dal D.L.vo 46/2014
A.I.A. Autorizzazione Integrata Ambientale
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AIA – Le novità introdotte dal D.L.vo 46/2014
Il D.L.vo 46/2014 riscrive sostanzialmente il Titolo III bis della Parte
II che disciplina l’Autorizzazione Integrata Ambientale
TITOLO III BIS – L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE
Le altre modifiche sono già state affrontate dai precedenti relatori :
- Incenerimento e coincenerimento di rifiuti
- Modifiche alla Parte V in materia di tutela dell’aria e riduzione delle
emissioni in atmosfera
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AIA – Le novità introdotte dal D.L.vo 46/2014
Prima novità :
visione più ampia degli impatti all’ambiente .
Di conseguenza : hanno cambiato il termine : da impianto a
INSTALLAZIONE ( unità tecnica permanente in cui sono svolte una
o più attività elencate all’allegato VIII alla Parte Seconda e qualsiasi
attività accessoria che sia tecnicamente connessa con le attività
svolte nel suddetto luogo e possa influire sulle emissioni e
sull’inquinamento )
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AIA – Le novità introdotte dal D.L.vo 46/2014
Seconda novità : al
momento della presentazione della domanda il gestore deve
indicare dati precisi …. Presentazione RELAZIONE DI
RIFERIMENTO qualora la produzione, utilizzo o scarico riguardi
sostanze pericolose.
Obblighi dell’Autorità competente al momento della cessazione
dell’attività: valutare lo stato di contaminazione del suolo e delle
acque sotterranee da parte di sostanze pericolose pertinenti usate,
prodotte o rilasciate dall’installatore .
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AIA – Le novità introdotte dal D.L.vo 46/2014
Terza novità: • Garanzia fidejussoria
• Limiti di emissione : BAT – LIVELLI DI EMISSIONE
ASSOCIATI ALLE MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI –
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AIA – Le novità introdotte dal D.L.vo 46/2014
Quarta novità :
• Durata raddoppiata : 10 – 16 – 12 anni
• Autorità competente : Stato, Regione, provincia
• Riesame ( ordinario e eventuale ) e rinnovo dell’autorizzazione
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AIA – Le novità introdotte dal D.L.vo 46/2014
Quinta novità : la novella ha
incrementato i momenti di controllo del rispetto delle condizioni
contenute nell’autorizzazione durante l’esercizio dell’attività
dell’installazione …………….termine ciclo di vita …………
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AIA – Le novità introdotte dal D.L.vo 46/2014
Sesta novità :
• controlli ordinari e ispezioni straordinarie ( ci dovrà essere un
PIANO DI ISPEZIONE AMBIENTALE A LIVELLO
REGIONALE , per garantire il coordinamento con quanto
previsto in tutte le AIA, sia statali che regionali che provinciali ) .
• Visite ispettive periodiche ( dalle Polizie Locali ??)
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AIA – Le novità introdotte dal D.L.vo 46/2014
Settima novità : misure
interdittive applicabili
• Aggiunta la chiusura dell’attività
• Modificata la diffida
• Aggiunto l’obbligo per l’autorità competente di adottare la
sospensione nel caso in cui le violazioni siano comunque
reiterate più di due volte all’anno
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AIA – Le novità introdotte dal D.L.vo 46/2014
Ottava novità : quadro
sanzionatorio penale. • Introdotta una depenalizzazione ( da ammenda a sanzione
amministrativa )
• Superato il concorso apparente di norme
• Finalmente una interpretazione autentica sul conflitto di norme
di settore e sanzioni AIA
• Introdotte tre nuove fattispecie penali, punite con arresto e
ammenda
• Introdotta la confisca dell’area qualora l’esercizio non
autorizzato riguardi una discarica
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AIA – Le novità introdotte dal D.L.vo 46/2014
Nona novità : sanzioni
amministrative
• Nuova sanzione amministrativa : mancata osservanza delle
prescrizioni dell’autorizzazione o di quelle imposte dall’autorità
competente
• No art. 16/689
• Resta ferma la irrogazione da parte del Prefetto o Regione o
provincia ( p minuscola )
• Novità sulla destinazione dei proventi : riassegnate per
l’espletamento dei controlli sulle installazioni
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DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13
marzo 2013, n. 59
Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica
ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi
in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e
sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata
ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio
2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012,
n. 35. (13G00101) .
(GU n.124 del 29-5-2013 - Suppl. Ordinario n. 42)
Vigente al: 29-5-2013 - In vigore dal 13 giugno 2013
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E’ un provvedimento rilasciato dal SUAP che sostituisce
alcuni
Non è facoltativa, ma obbligatoria ( nei singoli casi
elencati dal comma 1, art. 3, DPR 59/2013 )
Va richiesta ogni qual volta un gestore di impianto sia
assoggettato, ai sensi della normativa ambientale vigente,
al rilascio, alla formazione, al rinnovo o all’aggiornamento
di uno dei titoli abilitativi sostituiti dall’AUA stessa
La domanda per il rilascio dell'autorizzazione
unica ambientale corredata dai documenti, dalle
dichiarazioni e dalle altre attestazioni previste dalle
vigenti normative di settore relative agli atti di
comunicazione, notifica e autorizzazione di cui
all'articolo 3, commi 1 e 2 de DPR 59/2013, è
presentata al SUAP che la trasmette
immediatamente, in modalità telematica all'autorità
competente e ai soggetti competenti in materia
ambientale, e ne verifica, in accordo con l'autorità
competente, la correttezza formale.giovedì 18 settembre
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PROCEDURE
PROCEDURE
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Dopo 30 gg. dalla presentazione della domanda, in
assenza di comunicazioni, l’istanza si intende
correttamente presentata.
In caso di richiesta di integrazioni , qualora il gestore non
abbia depositato la documentazione richiesta entro il
termine fissato dall'autorità competente, l'istanza è
archiviata, fatta salva la facoltà per il gestore di chiedere
una proroga in ragione della complessità della
documentazione da presentare; in tal caso, il termine è
sospeso per il tempo della proroga.
PROCEDURE
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Il termine di rilascio del provvedimento di AUA da parte
dell’Autorità competente è di 90 gg. o 120 gg./150 gg.
nei casi di cui all’art. 4 comma 5 del DPR 59/2013. Lo
SUAP rilascia poi il titolo e lo trasmette al gestore.
L’AUA ha durata pari a quindici anni a decorrere dalla
data di rilascio.
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La domanda AUA dovrà essere inoltrata alla PEC del SUAP:
completa ( per ogni tipologia di richiesta di titoli abilitativi che si
chiede di includere nell’autorizzazione stessa), di tutti i moduli,
documenti, dichiarazioni e altre attestazioni previste dalle vigenti
normative di settore come indicato nei siti internet
Documentazione tutta firmata digitalmente
N.B. Il bollo va applicato solo sulla domanda AUA, non su altri
moduli.
Articolo 1
1. Il presente regolamento …. Si applica alle
categorie di imprese di cui all’articolo 2
del D.M. 18 aprile 2005, nonché agli
impianti non soggetti alle disposizioni in
materia di A.I.A.
2. Le disposizioni del presente regolamento
non si applicano ai progetti sottoposti alla
VIA ( Valutazione di impatto ambientale )
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VIA D.P.R. 12 APRILE 1996, RECEPITO DALLE REGIONI,
FASE DI SCREENING,
AIA IPPC ( Integrated Pollution Prevention and Control)
SCREENINGgiovedì 18 settembre
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PICCOLE MEDIO IMPRESE
• Regolamento CE n. 800/2008 della
Commissione, del 6 agosto 2008, ai fini
della definizione delle piccole e medio
imprese
• D.M. 18 aprile 2005 ( G.U. 12.10.2005)
Piccole e medio imprese
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MEDIO IMPRESE
a) hanno meno di 250 occupati, e
b) hanno un fatturato annuo non superiore
a 50 milioni di euro, oppure un totale di
bilancio annuo non superiore a 43 milioni
di euro.
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2. Nell'ambito della categoria delle PMI, si definisce
piccola impresa l'impresa che:
• a) ha meno di 50 occupati, e
• b) ha un fatturato annuo oppure un totale di
bilancio annuo non superiore a 10 milioni di
euro.
• 3. Nell'ambito della categoria delle PMI, si
definisce microimpresa l'impresa che:
• a) ha meno di 10 occupati, e
• b) ha un fatturato annuo oppure un totale di
bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.4. I due requisiti di cui alle lettere a) e b) dei commi 1, 2 e 3 sono cumulativi, nel
senso che tutti e due devono sussistere.giovedì 18 settembre
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SCARICHI
Reflui industriali e reflui domestici
RIFIUTI E FANGHI
EMISSIONI
RUMORE
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D.L.vo 152/2006 CAPO II - AUTORIZZAZIONE AGLI
SCARICHI - Art. 124 Criteri generali
1. Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati.2. L´autorizzazione e` rilasciata al titolare dell´attivita` da cui origina
lo scarico. Ove uno o piu` stabilimenti
conferiscano, tramite condotta, ad un terzo soggetto, titolare dello
scarico finale, le acque reflue provenienti dalle loro attivita`, oppure
qualora tra piu` stabilimenti sia costituito un consorzio per
l´effettuazione in comune dello scarico delle acque reflue provenienti
dalle attivita` dei consorziati, l´autorizzazione e` rilasciata in capo al
titolare dello scarico finale necessari………….
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art. 125 Domanda di autorizzazione agli scarichi di acque reflue
industriali
1. La domanda di autorizzazione agli scarichi di acque reflue industriali
deve essere corredata dall´indicazione delle caratteristiche quantitative e
qualitative dello scarico e del volume annuo di acqua da scaricare, dalla
tipologia del ricettore, dalla individuazione del punto previsto per
effettuare i prelievi di controllo, dalla descrizione del sistema
complessivo dello scarico ivi comprese le operazioni ad esso
funzionalmente connesse, dall´eventuale sistema di misurazione del
flusso degli scarichi, ove richiesto, e dalla indicazione delle
apparecchiature impiegate nel processo produttivo e nei sistemi di
scarico nonche´ dei sistemi di depurazione utilizzati per conseguire il
rispetto dei valori limite di emissione.
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art. 126 Approvazione dei progetti degli impianti di trattamento
delle acque reflue urbane
1. Le regioni disciplinano le modalita´ di approvazione dei progetti
degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane. Tale
disciplina deve tenere conto dei criteri di cui all´Allegato 5 alla parte
terza del presente decreto e della corrispondenza tra la capacita´ di
trattamento dell´impianto e le esigenze delle aree asservite, nonche´
delle modalita´ della gestione che deve assicurare il rispetto dei
valori limite degli scarichi. Le regioni disciplinano altresi´ le
modalita´ di autorizzazione provvisoria necessaria all´avvio
dell´impianto anche in caso di realizzazione per lotti funzionali.
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art. 127 Fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue
1. Ferma restando la disciplina di cui al decreto legislativo 27
gennaio 1992, n. 99, i fanghi derivanti dal trattamento delle acque
reflue sono sottoposti alla disciplina dei rifiuti, ove applicabile e
alla fine del complessivo processo di trattamento effettuato
nell´impianto di depurazione. I fanghi devono essere riutilizzati ogni
qualvolta il loro reimpiego risulti appropriato.
2. E´ vietato lo smaltimento dei fanghi nelle acque superficiali dolci e
salmastre.
D.L.vo 152/2006 Art. 112 Utilizzazione agronomica
1. …………….per gli impianti di allevamento intensivo
…………, l´utilizzazione agronomica degli effluenti di
allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari,
……….., nonche´ dalle acque reflue provenienti dalle
aziende ..............e´ soggetta a comunicazione all´autorita´
competente …………..
2. Le regioni disciplinano le attivita´ di utilizzazione
agronomica …………………………garantendo nel
contempo la tutela dei corpi idrici potenzialmente interessati
ed in particolare il raggiungimento o il mantenimento degli
obiettivi di qualita´ di cui alla parte terza del presente
decreto………………………….giovedì 18 settembre
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D.L.vo 152/2006 Art. 269 Autorizzazione alle emissioni in
atmosfera per gli stabilimenti
1. Fatto salvo quanto stabilito dall´articolo 267, commi 2 e 3, dal
comma 10 del presente articolo e dall´articolo 272, commi 1 e 5, per
tutti gli stabilimenti che producono emissioni deve essere richiesta
una autorizzazione ai sensi della parte quinta del presente decreto.
L´autorizzazione e` rilasciata con riferimento allo stabilimento. I
singoli impianti e le singole attivita` presenti nello stabilimento non
sono oggetto di distinte autorizzazioni.
D.L.vo 152/2006 Art. 272 Autorizzazione alle emissioni in atmosfera per glistabilimenti
1. 2……
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LEGGE 26 OTTOBRE 1995 N. 447
Legge quadro sull'inquinamento acustico.
(Gazzetta Ufficiale 30 ottobre 1995, n. 254, S.O.)
Art. 8 Disposizioni in materia di impatto acustico4. Le domande per il rilascio di concessioni edilizie relative a nuovi impianti e infrastrutture adibiti
ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali, dei
provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione dei medesimi immobili e infrastrutture,
nonché le domande di licenza o di autorizzazione all'esercizio di attività produttive devono contenere una documentazione di previsione di impatto acustico.
La domanda di licenza o di autorizzazione all'esercizio delle attività di cui al comma 4 del
presente articolo, che si prevede possano produrre valori di emissione superiori a quelli
determinati ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera a), deve contenere l'indicazione delle misure
previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore causate dall'attività o dagli impianti. La relativa
documentazione deve essere inviata all'ufficio competente per l'ambiente del comune ai fini del rilascio del relativo nulla osta.
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D.L.vo 152/2006 Art. 215 Autosmaltimento 1. A condizione che siano rispettate le norme tecniche e le prescrizioni specifiche di cui all´articolo 214, commi 1, 2 e 3, e siano tenute in considerazione le migliori tecniche disponibili, le attivita´ di smaltimento di rifiuti non pericolosi effettuate nel luogo di produzione dei rifiuti stessi possono essere intraprese decorsi novanta giorni dalla comunicazione di inizio di attivita´ alla provincia territorialmente competente. (1) 2. Le norme tecniche di cui al comma 1 prevedono in particolare: a) il tipo, la quantita´ e le caratteristiche dei rifiuti da smaltire; b) il ciclo di provenienza dei rifiuti; c) le condizioni per la realizzazione e l´esercizio degli impianti; d) le caratteristiche dell´impianto di smaltimento; e) la qualita´ delle emissioni e degli scarichi idrici nell´ambiente. 3. La provincia iscrive in un apposito registro le imprese che effettuano la comunicazione di inizio di attivita´ ed entro il termine di cui al comma 1 verifica d´ufficio la sussistenza dei presupposti e dei requisiti richiesti. A tal fine, alla comunicazione di inizio di attivita´, a firma del legale rappresentante dell´impresa, e´ allegata una relazione dalla quale deve risultare: a) il rispetto delle condizioni e delle norme tecniche specifiche di cui al comma 1; b) il rispetto delle norme tecniche di sicurezza e delle procedure autorizzative previste dalla normativa vigente. 4. La provincia, qualora accerti il mancato rispetto delle norme tecniche e delle condizioni di cui al comma 1, dispone con provvedimento motivato il divieto di inizio ovvero di prosecuzione dell´attivita´, salvo che l´interessato non provveda a conformare alla normativa vigente detta attivita´ ed i suoi effetti entro il termine e secondo le prescrizioni stabiliti dall´amministrazione. 5. La comunicazione di cui al comma 1 deve essere rinnovata ogni cinque anni e, comunque, in caso di modifica sostanziale delle operazioni di autosmaltimento. 6. Restano sottoposte alle disposizioni di cui agli articoli 208, 209, 210 e 211 le attivita´ di autosmaltimento di rifiuti pericolosi e la discarica di rifiuti.
FAC SIMILI RECUPERO IN
SEMPLIFICATA EX ART. 216 ( inerti
demolizione, terre e rocce da scavo )
FAC SIMILE RECUPERO IN
SEMPLIFICATA EX ART. 216 ( cartaccia
derivante da raccolta differenziata, rifiuti
di carte e cartoni )
FAC SIMILE DI RINNOVO EX ART. 216
( inerti ) giovedì 18 settembre
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RIASSUMENDO:
• Che cosè
• Quando chiederla
• Tempi
• Durata
• A quali imprese si applica
• Istruttoria
• Conferenza obbligatoria
• Modifiche sostanziali e non sostanziali
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Piccola parentesi : Novità anno 2014:
ALTRA AUTORIZZAZIONE
VIA Valutazione Impatto Ambientale
Nuova Direttiva Europea 2014/52/UE
L’Italia ha già effettuato lo STUDIO ED
ANALISI DELLA NUOVA DIRETTIVA…43
Piccola parentesi : Novità anno 2014:
Inquinamento luminoso : la verifica del
rispetto delle regole è affidata ai Comuni..
• Immissioni ..(844 CC) ..
• Getto pericoloso di cose ( 674 CP)
• Art. 23 Cds disturbo visivo agli utenti della
strada
Concorso apparente di norme ( art. 9/689) 44
Piccola parentesi : Novità anno 2014:
Sottoprodotto :
Cass. Penale 10 luglio 2014 n. 30286
Corpo Forestale dello Stato ha sequestrato il
veicolo al fine della confisca per assenza di FIR
……………… meglio portare la documentazione
attestante la qualifica di sottoprodotto a bordo del
mezzogiovedì 18 settembre
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Piccola parentesi : Novità anno 2014:
giovedì 18 settembre
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• Stracci e panni tecnici ( obbligo di conferirli ad aziende che
hanno fatto convenzione con il Ministero )
• Indumenti dei lavoratori ( Cass. 8.8.2014, n. 17833)
Piccola parentesi : Novità anno 2014:
giovedì 18 settembre
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Cass. 9 luglio 2014 n. 29995 -
Raccolta e trasporto ambulante – art.
266 comma 5 -
: la deroga vale solo se in possesso di idoneo titolo e se si tratti di
rifiuti che formano oggetto del commercio
Piccola parentesi : Novità anno 2014:
giovedì 18 settembre
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Autorità amministrativa competente per l’irrogazione delle
sanzioni in materia di
• RAEE : … D.L.vo 151/2005 : il produttore che non provvede ad
organizzare il sistema di raccolta separata RAEE ..trattamento e recupero
… sanzione da 30.000 a 100.000
• Pile e batterie esauste: Dlgs. 20 novembre 2008 n 188
“Attuazione della direttiva 2006/66/CE concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti – Cagliari confermata la sanzione in primo e secondo grado – € 6.048.000,00 -
Piccola parentesi : Novità anno 2014:
giovedì 18 settembre
2014
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Disegno di legge che istituisce i Corpi DIAS Direzione
Investigativa Ambiente e Salute ( ove confluiscono Polizie
Municipali, Polizie Provinciali ….Art. 5 )
Non è stato pubblicato ma è ancora in itinere
Piccola parentesi : Novità anno 2014:
giovedì 18 settembre
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Deliberazione Albo Nazionale Gestori Ambientali del 9
settembre 2014
Attestazione idoneità dei mezzi di trasporto in relazione ai tipi di
rifiuti da trasportare
Piccola parentesi : Novità anno 2014:
giovedì 18 settembre
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Terre e rocce da scavo
Nota del Ministero dell’Ambiente a Ispra del 14 maggio 2014
:
chiarimenti su applicabilità della disciplina del DM 161 ai
piccoli cantieri inferiori a 6000 metri cubi, materiali da
riporto, riutilizzo in situ di materiali scavati