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J I I , I I \. COMUNE DI MOTTA SANT' ANASTASIA PROVINCIA DI CATANIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N°~ del Reg. Data 2 6 OTT, 2016 OGGETTO: Revisione del Piano Regolatore Generale - Approvazione delle Direttive Generali ex·art. 3 della L. R. n. 15/91 P. 1 Al i.Il o · L'anno duemilasedici il giorno Jf ,v,, E I del ivese \9TTD &R G alle orel_,A O e segg. nell'aula delle adunanze consiliari del Comune, convocato dal Presidente del Cconsiglio, si è riunito il Consiglio Comunale. Alla ~{\.lVI.A Convocazione e~htNA::C\(A di oggi, partecipata ai Sigg. Consiglieri Comunali a norma di l . l ll' 11 . l egge, nsu tano a appe o nomma e: CONSIGLIERI P. A. CONSIGLIERI P. A. 1. Vitale Gaetano X 11. Giardinaro Giuseppina E. ')( 2. Fassiolo Candida 12. Di Mauro Maria X 3 Consoli Natale X 13. Urzì Giorgia X' 4. Bellia Antonio X 14. Occhipinti Carmelo '>( 5. Nicosia Domenico )( 15. A lecci Maria G. 'i< 6. Pellegrino Ivan Alfio >( 16. Schillaci Maria Santa X 7. Testa Mario X 17. Santagati Antonella )( 8. Luca· Antonino x 18. Puglisi Annalisa X 9. Festa Danilo )( 19. Roccasalva Concetto X 10. Di Mauro Antonina :,( 20. Greco Daniela X TOTALE -' .ç Sj Partecipa il Segretario Comunale Avv. Umberto Calabrese. Il Presidente Sig. Luca Antonino constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la riunione che è pubblica. Il CONSIGLIO COMUNALE N.B. Il presente verbale deve ritènersi manomesso allorquando l'abrasione, l'aggiunta o la correzione al presente atto non sia affiancata dall'approvazione del Segretario verbalizzante. -

COMUNE DI MOTTA SANT' ANASTASIA · La pianificazione urbanistica, ovvero ancora la pianificazione territoriale procede attraverso dei passi, ?? esto qua, è il primo passo della

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COMUNE DI MOTTA SANT' ANASTASIA PROVINCIA DI CATANIA

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

N°~ del Reg. Data 2 6 OTT, 2016

OGGETTO: Revisione del Piano Regolatore Generale - Approvazione delle Direttive Generali ex· art. 3 della L. R. n. 15/91 • P. 1 Al i.Il o ·

L'anno duemilasedici il giorno Jf ,v,, ~ E I del ivese \9TTD &R G alle orel_,A O e segg. nell'aula delle adunanze consiliari del Comune, convocato dal Presidente del Cconsiglio, si è riunito il Consiglio Comunale. Alla ~{\.lVI.A Convocazione e~htNA::C\(A di oggi, partecipata ai Sigg. Consiglieri Comunali a norma di l . l ll' 11 . l egge, nsu tano a appe o nomma e:

CONSIGLIERI P. A. CONSIGLIERI P. A. 1. Vitale Gaetano X 11. Giardinaro Giuseppina E. ')(

2. Fassiolo Candida ~ 12. Di Mauro Maria X 3 Consoli Natale X 13. Urzì Giorgia X' 4. Bellia Antonio X 14. Occhipinti Carmelo '>(

5. Nicosia Domenico )( 15. A lecci Maria G. 'i< 6. Pellegrino Ivan Alfio >( 16. Schillaci Maria Santa X

7. Testa Mario X 17. Santagati Antonella )(

8. Luca· Antonino x 18. Puglisi Annalisa X 9. Festa Danilo )( 19. Roccasalva Concetto X

10. Di Mauro Antonina :,( 20. Greco Daniela X TOTALE -' .ç Sj

Partecipa il Segretario Comunale Avv. Umberto Calabrese. Il Presidente Sig. Luca Antonino constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la riunione che è pubblica.

Il CONSIGLIO COMUNALE

N.B. Il presente verbale deve ritènersi manomesso allorquando l'abrasione, l'aggiunta o la correzione al presente atto non sia affiancata dall'approvazione del Segretario verbalizzante.

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- PROPOSTA DI DELIBERAZIONE N. ---

OGGETTO: Revisione del Piano Regolatore Generale - Approvazione delle Direttive Generali ex art. 3 della L.R. n. 15/91.

Proponente: il Sindaco e/o l'AssessoJ~;-ff~f~Ronente: il Responsabile del Procedimento (Dott. A. Carrà) {-1~;~"'·-~-;-_~<::<-'-~) ( Sig.ra S. Bruno)

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~ PREMESSO

CHE con Decreto Dirigenziale n. 1010/DRU del 12.09.2006 è stato approvato il P.R.G. ed il R.E. di questo Comune ai sensi dell'art. 4 della l.r. 27 dicembre 1978 n. 71; CHE con Delibera di e.e. n. 59 del 20 giugno 2007 è stata eseguita la presa d'atto degli elaborati di P.R.G. modificati in conformità alle prescrizioni dettate con il Decreto di approvazione prima citato; CONSIDERATO che il co. 2dell'art. 1 della L.R. 05.11.1973 n. 38, così recita" ...... vincoli preordinati all'espropriazioni od a vincoli che comportano l'inedificabilità perdono ogni efficacia qualora entro dieci anni dalla vita di approvazione dei predetti strumenti urbanistici non siano stati approvati i relativi piani particolareggiati od autorizzati i piani di lottizzazione convenzionati. L'efficacia dei vincoli anzidetti non può essere protratta oltre il termine di attuazione indicazioni di piano particolareggiati e di lottizzazione ... "; CONSIDERATO che l'art. 3, ai commi 3, 4 e 5 della l.r. 30 aprile 1991 n. 15, così recita: • co. 3 "/ comuni dotati di piano regolatore generale sono tenuti alla formazione di un

nuovo piano o alla revisione di quello esistente diciotto mesi prima della decadenza dei termini di efficacia dei vincoli';·

• co. 4. I comuni prowedono alla redazione o revisione degli strumenti urbanistici a mezzo dei propri uffici tecnici; per comprovata inadeguatezza degli stessi uffici possono conferire incarichi a liberi professionisti;

• co. 5. L'affidamento dell'incarico per la redazione del piano regolatore generale o per la revisione di quello esistente, da parte dei comuni, deve essere effettuato entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge owero diciotto mesi prima della decadenza dei termini di efficacia dei vinco/i,·

RICHIAMATE le circolari ARTA in merito e specificamente: • la Circolare 20 marzo 1989, n. prot. 14159; • la Circolare 3 febbraio 1992, n.1 /92; • la Circolare 5 maggio 1993, n. 4/93- D.R.U.; • la Circolare 6 luglio 1994, n. 2/94- D.R.U.; • la Circolare 25 settembre 1998, n. 2/98; CHE con decorrenza dal 03 novembre 2011 i vincoli del P.R.G. di questo Ente, preordinati all'espropriazione, risultano decaduti; CHE l'art. 3 co. 1 della l.r. 30 aprile 1991 n. 15, così recita: • co. 1 " I comuni sprowisti di piano regolatore generale o dotati di piano, i cui vincoli,

divenuti inefficaci per decorrenza dei termini indicati dall'artico/o 1 della legge regionale 5 novembre 1973, n. 38, siano prorogati ai sensi dell'art. 2, sono obbligati alla formazione dello stesso o alla revisione di quello esistente entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge';

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COMUNE DI MOTTA S. ANASTASIA Provincia di Catania

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IV Com1nissione Consiliare Permanente

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Al Presidente del e.e. Cons. Luca A.

Ufficio Notifiche Albo Pretorio

Al Sig. Sindaco Dott. A. earrà

Al Segretario Comunale Dott. U. Calabrese

Oggetto: Trasmissione Verbale n. 9 del 22.09.2016

In allegato alla presente, si trasmette copia del verbale della IV Commissione

Consiliare, riunitasi a seguito di regolare convocazione il giorno 22.09.2016, ad oggetto:

• Revisione del Piano Regolatore Generale - Approvazione delle direttive Generali

ex art. 3 della L. R. n.15/91

• Legge 24 marzo 2012, n.27. Determinazione di n.2 nuove sedi farmaceutiche.

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VERBALE IV COMMISSIONE CONSILIARE

DEL 22.09.2016 N. 9

L'anno Duemilasedici il giorno 22 del mese di settembre alle ore 09:00, in li! convocazione, presso gli Uffici

Comunali in Piazza Umberto I, si sono riuniti i componenti della IV Commissione Consiliare nelle persone dei

signori Consiglieri Comunali sotto elencati:

COMPONENTI IV COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PRESENTE ASSENTE

1 Alecci Giovanna (Presidente) X

2 Di Mauro Maria (Vicepresidente) X

3 Fassiolo Candida X

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9 Schillaci Maria Santina X

Il Presidente della Commissione, dà atto della mancanza del numero legale e rinvia l'iniz.io della seduta alla 2' convocazione.

Alle ore 09:30 in 2ll convocazione, alla seduta partecipano i componenti della IV Commissione Consiliare nelle persone dei signori Consiglieri Comunali sotto elencati:

COMPONENTI IV COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PRESENTE ASSENTE

1 Alecci Giovanna (Presidente) X

2 Di Mauro Mara (Vicepresidente) X

3 Fassiolo Candida X

4 Giardinaro Giuseppina Egle X

5 Nicosia Domenico X

6 Pellegrino Ivan X

7 Roccasalva Concetto X

8 Santagati Antonella X

9 Schillaci Maria Santina X

Svolge funzioni di Segretario il Sig. Nicotra Antonio S.C.

li Presidente, accertato che è stato raggiunto il numero legale, inizia la seduta enunciando i punti

all'ordine del giorno, sentito che non ci sono domande da fare, invita l'arch. A. Limali, presente in assemblea, ad

illustrare il 1 ° punto all'o.d.g.: Revisione del Piano Regolatore generale - Approvazione delle Direttive Generali ex

art. 3 della L.R. n. 15/91.

• Arch. Limali: Buongiorno, prima di procedere alla enunciazione di quelle che sono state le motivazioni che hanno indotto quest'ufficio alla redazione delle Direttive, mi preme fare una premessa, questo lavoro inizia e viene svolto in ufficio attraverso la collaborazione attiva dei componenti dell'Ufficio ed in particolare dalle

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signore che sono state indicate nell'elaborato direttive, ci tengo a precisarlo perché come ho detto altre volte in sede di Consiglio Comunale, io mi pregio di potere dire che il lavoro che viene svolto all'interno del!' Area

Urbanistica, viene svolto con la colla bo razione totale e completa di tutti i com ponenti dell'Area, di tutti i lavoratori ed in particolare modo dei lavoratori di sesso femminile, lavoratori che hanno dimostrato grande volontà di esprimere la loro professionalità e di esprimere il loro impegno nel rispetto di quelle che sono le prerogative di un lavoro pubblico o di un dipendente pubblico che sono l'efficienza, l'efficacia e la razionalizzazione di quelle che sono le vicende inerenti i servizi stessi. E' una premessa, per me, non tanto doverosa quanto di grande piacere. Fatto questo io penso che come voi avete avuto modo di potere vedere, sia l'atto deliberativo di proposta che le stesse Direttive procedono attraverso quelle che sono gli indirizzi e le indicazioni di norma, quindi non ci sono delle particolari cose, se non solo considerare le Direttive generali quali un quadro panoramico di quello che è la situazione inerente la pianificazione urbanistica del nostro territorio, per cui stabilire già da ora o dire già da subito quali sono il contenuto delle stesse Direttive mi pare una cosa un pò così, non ritengo abbia tanto senso, anche perché tutto ciò che io avevo da dire l'ho scritto per cui forse potrebbe essere, diciamo, ritengo sia il caso di sentire qualche vostra indicazione o considerazione o ancor di più, suggerimento. Fermo restando

At\l che questo non lo dovete concepire come un elaborato della revisione del Piano, perché sono due cose · >-. istinte. La pianificazione urbanistica, ovvero ancora la pianificazione territoriale procede attraverso dei passi,

?? esto qua, è il primo passo della premessa, cioè, è un'attività lavorativa che deve necessariamente espletare

;·~ i .l'J i.cio e non già. ì~vece colui _il quale è stato incaricato della _pr~get~azi_one, ovvero della. revisione, nel caso di : ~s cte della rev1s1one del Piano Regolatore. Sono delle md1caz1ont, appunto, consideratelo un quadro

. , )lanoramico di quella che è la realtà del territorio urbano e nel contempo delle piccole, quasi a livello embrionale, indicazioni circa le eventuali attività o cose essenziali da puntualizzare, tutto ciò però procede attraverso l'atto deliberativo di approvazione. li consiglio comunale valutando e verificando questo lavoro potrà trovare spunti per potere poi dare specifici imput per ciò che riguarda la pianificazione, ovvero la revisione del Piano Urbanistico. Quindi non consideratelo questo la revisione del Piano, che sia chiaro, perché non ha nulla ha a che vedere. Presidente: ne abbiamo già parlato in un precedente consiglio dove si diceva che in ogni caso sarebbero state portate semplicemente delle direttive e poi i vari gruppi consiliari avrebbero integrato, emendato, insomma quindi già era stato abbastanza specificato questo, grazie Fassiolo C.:, ringrazia, diciamo che alla prima domanda già è stata data la risposta, nel senso che, ìl quesito era: si possono apportare a queste direttive delle modifiche? a questo punto ritengo di si o comunque sulla base di quello che è stato scritto fare per esempio degli ampliamenti su quanto previsto in maniera generica. In qualità di Ass.re al Commercio una cosa che mi sovviene è quella di dare particolare rilievo all'area commerciale e l'eventuale creazione di un' area artigianale, sempre con la valorizzazione del centro storico, tutto questo io ritengo da profana incompetente che ha bisogno, poi, di una valutazione tecnica che io non sono in grado di dire se per esempio, per quanto previsto dalla legge nel nostro centro storico si possa realizzare questo indirizzo, lo chiamo indirizzo politico perché non so come potrei, perché poi ognuno ha poi il proprio territorio chiaramente decide, stabilisce politicamente che tipo di sviluppo vuole dare. Un'altra valutazione che abbiamo fatto è quello di ampliare la zona residenziale, perché comunque Motta ha a disposizione tantissimo verde e ha una configurazione territoriale, diciamo degli ultimi tempi, diversa rispetto a quello che sono i paesi etnei, per esempio, o altri paesi della provincia di Catania che è quella proprio di valorizzare la zona residenziale, questa struttura a verde proprio tipo villette etc., anche per la presenza, diciamo, da tantissimi anni degli americani, che io ho visto che sono stati evidenziati all'interno delle direttive, quindi chiaramente le valutazioni che facciamo noi sono di tipo politico non sono di tipo tecnico perché non abbiamo di queste competenze, quindi diciamo che in linea generale è questo che abbiamo valutato leggendo le Direttive, poi naturalmente, arch. Lei si riservi di dare delle valutazioni tecniche. Per quanto riguarda invece la successiva, io mi chiedevo questo, giusto per accelerare i tempi, noi diamo per esempio un indirizzo politico, poi lei magari ci darà una risposta, con una successiva commissione, perché comunque è chiaro che noi ci dobbiamo confrontare con i nostri gruppi politici, perché questa è una scelta prettamente politica e quindi poi sulla base delle sue risposte, quindi sulle sue valutazioni, noi scriveremo, per esempio, delle indicazioni per il successivo schema di massima, questa era la mia domanda, quindi poi questo schema verrà fatto anche tenendo conto delle nostre decisioni? Grazie. Arch. A. Limoli: ci sono altre domande? Oppure, rispondo. Arch. A. Limoli: allora ass. Fassiolo in questo caso consigliere, le sue domande sono assolutamente pertinenti e peraltro anche intelligenti, il documento che io ho redatto non ha la necessità di essere eventualmente, come

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dire, revisionato è un documento attraverso il quale ciascun consigliere comunale può consultare e quindi del piane trovare spunti per potere indicare quali sono le necessità di cui ritiene ha di bisogno la cittadina, quindi consiglio consideratelo come una relazione, nient'altro che una relazione, quindi si deve procedere per passi dobbiamo indirizzo considerare la pianificazione del territorio un insieme di indirizzi che attraverso gli strumenti pubblici di farà part governo quindi in maniera particolare quelle che sono le normative e quelle che sono le vicende inerenti Urbanist quelle che sono la trasformazione del territorio, giungono ad una conclusione che è quella di una dire a ve pianificazione urbana, in questo caso del territorio comunale di Motta Sant' Anastasia. Quindi è il, come dire, il possa se dovere e il volere giungere attraverso un criterio razionale utìlizzo delle risorse di conoscenza delle potenziali cittadini_ delle risorse del territorio, di conoscenza dì quelle che sono le necessità del territorio, necessità che vengono e cosl vi espresse che devono essere valute nel loro insieme tutte e non mi riferisco soltanto a quelle necessità oggettiv dell'abitare, ma mi riferisco anche a quelle necessità che fanno di una cittadina, il vivere sociale, quindi gli problerr aspetti economico, sociale, culturali e tutto ciò che ci sta attorno, quindi anche servizi, quindi anche le aree econom legate agli aspetti di svago, insomma, tutto ciò che compendia il vivere in un contesto urbano. Per cui gli per cui aspetti inerenti il commercio riguardano in maniera saliente la revisione del piano, tantè che se non ricordo norme, male tra le considerazione fatte in sintesi proprio all'ultima pagina della relazione io mi ricordo di avere il consig scritto ....... , le possiamo leggere insieme così che già, possiamo trovare come dire qualche indicazione la delle ec conferma della zonizzazione, sapete benissimo che già il piano regolatore è stato redatto negli anni addietro, sindaca· Motta ha il piano regolatore diversamente da quelli che sono i discorsi che si possono fare in piazza, al bar o Piano, e non so da qualche night club, avvolte si dice è decaduto il piano, assolutamente no, sono semmai decaduti i piano v vincoli del piano regolatore, Motta ha il Piano e il Piano non decade mai. La cosa bella di questa vicenda è piano e proprio questo noi non abbiamo bisogno del Piano Regolatore, il Piano regolatore c'è, sono decaduti i vincoli esprime per fattori inerenti proprio l'aspetto del governo del territorio che è quella sintesi anche attraverso la dei nat trasfusione di interventi legislativi, richieste e quindi ponderato attraverso quindi attraverso le richieste della queste popolazione, tutta sta serie di cose qua, ma la fa da padrone ovviamente la normativa, cioè non è che si può altre ar fare una revisione o un Piano regolatore avulso da quello che è il concetto di normativa fuori dalla logica, no, Tutela. allora che succede, succede che il vincolo urbanistico inteso anche in senso generale, si può anche scendere si conn nel particolare, perché ho fatto anche un cenno ai vincoli, il vincolo urbanistico ha una nascita, una istituzione pensar• si chiama, quindi una durata, questa durata però è la cosa più delicata, io oserei dire, più pericolosa, più compii• pericolosa per chi per l'Ente esclusivamente, diventa invece una questione di come dire oculatezza e nel come c contempo di capacità nella gestione del territorio quello di andare a comprendere quali sono questi vincoli e assolut nel tempo stesso capire quali possono essere quelli reiterabili e quelli invece non reiterabili, capire in che cosa delle e consiste un vincolo di tipo ablativo e in che cosa consiste un vincolo di tipo conformativo attraverso queste ho sint vicende già noi abbiamo dato una chiara impronta al Piano. La conferma della zonizzazione non è nient'altro sia ine che, voi sapete benissimo, che già il territorio comunale è stato zonizzato, sono stati individuati gli ambiti della feste r zona A, che la zona A , proprio per la legge viene classificata quella che ha un rilievo storico, quindi Motta è urbani zonizzata e compendia nella zona A due sub zone la Al e la A2. La Al è quella che nelle immediate prossimità queste del centro, del castello, che è il centro storico rilevante che è il centro dentro il quale nasce Motta, e poi le storicc case sono immediatamente prossime a questo perimetro, giusto per fare un esempio la zona Urnazza, la zona di più di via Vittorio Emanuele a scendere fino a la via Regina Elena la via Roma e la via Bellini, pero la parte salendo che si~ che va sulla destra, queste sono zone storiche A2 però. Ok . Poi c'è la zona B che compendia delle ulteriori dico d altre sottozone che sono la 81, la B2 e la B3. La 81 sappiamo che è quella immediatamente prossima a quella andati storica, la 82 è quella subito dopo appresso, zona C.so Sicilia, la via ......... , insomma è inutile che vi sto a dire ovunq quali sono, le vie si trovano benissimo nelle tavole del Piano Regolatore che abbiamo. Poi è stata anche Taorrr classificata quale zona B3, la zona che è relativa ad esempio alla via Luna che è quell'agglomerato urbano che profoi conosciamo benissimo e che è stato ovviamente tenuto nella giusta considerazione al momento che il pratic-predecessore mio, cioè l'lng. Franco Cosentino, si apprestò a redigere il Piano Regolatore e la individuò, la aprire classificò, la zonizzò come B3 e quindi passò come B3 e poi c'è la zona BS che è quell'ambito di Misterbianco una ai che è immediatamente prossimo alla ......... , per capirci al rifornimento di benzina ........ , via Verdi quella è zona Assen nostra. Dopo di che ci sono la zona Ce la zona E, queste sono gli ambiti inerenti l'abitazione, la residenza. Poi è un cc chiaro che il Piano prevede altresì ulteriori altri ambiti, ma li prevede perché è la norma che prevede che un l'inte1

piano debba contenere questa indicazione, quindi ci sono gli ambiti inerenti le zone di interesse generale e termi cosl via discorrendo, la zona industriale, la zona artigianale la zona dedicata alle scuole la zona dedicata volurr all'interesse collettivo e così via discorrendo. Quindi le cose che ha detto il consigliere Fassìolo sono delle cose giuste assolutamente legittime. Revisione del documento del piano urbanistico del commercio, abbiamo noi un . perch lavoro che è stato fatto, tempo addietro, da parte di un libero professionista, ed è relativo proprio al discorso .._o'f!f A. a vai

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del piano commerciale, non è un lavoro che è stato, come dire, (Visto la sua approvazione da parte del consiglio comunale), perché è rimasto così, e pertanto io lo utilizzerò come traccia, come spunto, come indirizzo e come dire avere delle risorse, perché sprecarle, nulla deve essere sprecato, per cui anche questo farà parte ovviamente della revisione del Piano, perché di fatto Motta non ha un Piano, ed io parlo del Piano Urbanistico del Commercio_ Ritengo sia tra le cose essenziali, perché tra le cose essenziali, è inutile starlo a dire a voi perché lo sapete ancor meglio di me, vivete ancor più di me il paese e sentite ancor più di come lo possa sentire io quelle che sono le esigenze e le necessità che vi rappresentano i cittadini e le varie classi di cittadini, classi intendo dire io, economiche, i commercianti i professionisti in genere gli industriali gli artigiani e così via discorrendo, quindi ciascuna di queste categorie di lavoratori rappresenta delle necessità che sono oggettive, perché sono delle necessità che nascono fuori dalle problematiche del quotidiano, dalle problematiche di quello che è il normale vivere, come dire, risentono anche di quelle che sono i momenti economici difficili che sta attraversando il paese, per paese non intendo Motta, ma per paese intendo l'Italia, per cui tutta questa seria di cose rivisitate, riviste può sicuramente portare attraverso i processi legati alle norme, ad un miglioramento della vita sociale di Motta. Colgo l'occasione per dire che nella veste di assessore, il consigliere Fassiolo, è stata tra le persone che ha vissuto quello che è il redigendo piano delle edicole. Piano delle edicole che è già stato redatto ed è in fase di completamento perché stiamo aspettando da parte dei sindacati del settore il relativo parere, acquisito questo parere poi procederemo fino all'approvazione del Piano, che approverà il consiglio comunale. Anche questa fa parte di una scelta di tipo territoriale perchè nel piano verranno indicati quegli ambiti dove dovrebbero finalmente nascere le edicole. E quindi il discorso del piano commerciale è assolutamente corrispondente. La salvaguardia delle realtà naturalistiche, cioè Motta esprime anche delle realtà che sono relegate a quello che è il suo potenziale naturale, cioè vero è che abbiamo dei naturali punti a verde, il Parco urbano, la villetta di Corso Sicilia e tutte le altre, vero è che ci sono tutte queste cose, ma potrebbero anche essere particolarmente migliorate queste, intensificate, ovvero ulteriori altre aree, che non sto qui a dirvi, ma che sicuramente ciascuno di voi consiglieri comunali saprà benissimo. La Tutela delle emergenze architettoniche ed urbanistiche (costituite dal tessuto urbano storico), allora questo si connette, anche consigliere Fassiolo, con quella che era la domanda che mi fece Lei, cioè è possibile di pensare ad un ipotesi di crescita di quelli che sono gli ambiti destitinati oggi alla residenza?, è una domanda complicata, darle subito una risposta, significherebbe in qualche modo sminuire quella che è la particolare, come dire, complessità del lavoro della revisione del piano, quindi le do delle risposte così, le consideri come assolutamente di grande rilievo, ma giusto per darle la risposta alla sua domanda. La tutela delle tradizione, delle emergenze architettoniche costituite dal tessuto urbano storico, in questo punto con questa locuzione io ho sintetizzato alcune vicende che riguardano Motta nella sua massima tradizione, da poco sono finite le feste, sia inerenti quelle religiose che riguardano la nostra Santa Patrona che quelle che ci sono di contorno, sia le feste medievali e company, tutte queste cose esprimono tradizione, ma la tradizione espressa in termini urbanistici, in questo caso edilizi, e ancor meglio pianificatori da quelle che sono le realtà edilizie realizzate, queste realtà edilizie realizzate in particolar modo dove le vediamo se non al centro storico, quindi il centro storico è l'ambito nel quale risultano risiedere tutte quelle che sono le nostre tradizioni e tutto quello che c'e di più autentico, di più atoctono di Motta .. ·--·---· , le risorse economiche che si collegano con il piano, quindi che significa rivalutare tutto quest' insieme di cose, significa iniziare a pensare, perché siamo tutti cittadini, io dico del mondo, perché possiamo partire possiamo andare a girare posti nuovi, posti belli, quante volte siamo andati noi in città antiche, ma anche non necessariamente fuori dalla Sicilia, le ipotesi possono essere fatte ovunque (Catania), non necessariamente dobbiamo andare lontanissimo, poi certo iniziamo a pensare ad es. Taormina, Erice, più su se pensiamo l'Umbria, un luogo bellissimo nel quale il culto per le tradizioni, il rispetto profondo per i luoghi ,della provenienza è fortissimo e allora in questi luoghi cosa vediamo, vediamo praticamente che in realtà dove vi sono Torri antiche come la nostra Torre Medievale, qualcuno può anche aprire una realtà commerciale, vendere un oggetto, aprire un'edicola, poter dare luogo ad un Bar, chiosco ad una attività commerciale in genere._ .................. .,_, questo significa rispetto dei luoghi.__.,_._ ... . Assenza di audio dal minuto 29:00 al minuto 32:55 Un concetto importante è quello della pianificazione del territorio, sicuramente un aspetto che riguarda l'intero territorio comunale senza tralasciare nulla e io lascio anche valutare il fatto che io non sto parlando in termini meramente tecnici, non sto dicendo, non sto enunciando che cos'è la densità edilizia, la densità volumetrica, non è il momento non è il caso, ritengo invece che questo primo incontro importantissimo è giusto per iniziare ad approcciare quelle che sono le tematiche è questa è sicuramente tra quelle di rilievo,

.. ~perché riguarda il mantenimento della nostra cultura, riguarda la possibilità di poterla in qualche modo !.~ vaguardare e certamente anche tramandare, perché dobbiamo sempre guadare al futuro attraverso la

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consapevolezza di ciò che siamo e da dove proveniamo, quindi questo è un concetto essenzialissimo. Poi c'è, ecco volevo collegarlo all'aspetto di tipo normativo, in particolare l'anno scorso la Regione siciliana, particolarmente sensibile alle problematiche dei centri antichi, ha promulgato una norma attraverso la quale indicava delle possibilità in ordine alla catalogazione degli edifici, catalogazione, non la pensate con aspetto di tipo archivistico, ma aspetti di tipo tecnico, quindi di tipo diverso, cioè un lavoro inerente la conoscenza del patrimonio edilizio dei centri storici, laddove per patrimonio edilizio si intende non soltanto quegli edifici che hanno un preminente valore intrinseco architettonìco ma delle realtà antiche che non fanno altro che riguardare ed avvalorare ancora di più l'aspetto della realtà storica di quel territorio, quindi la distinzione tra le tipologie edilizie, non entro nello specifico perché poi diventano dei concetti specificatamente tecnici e magari uno si perde nelle chiacchiere, vi dico semplicemente che per tipologia edilizia, giusto per darvi, ma sono convinto che voi sapete, per tipologia edilizia si intende le varie ipotesi, non solo di realtà edificata, ma anche di sistema di aggregazione, ad es. se voi percorrete via Cavour, questa strada è emblematica per un fatto, li ci sono tutte le case che sono tutte attaccate e per la maggiore, tranne quelle che hanno subito delle trasformazioni autorizzate, ma che comunque sono state trasformate, non fanno altro che evidenziare un sistema aggregativo, un sistema sociale, che all'epoca andava fortissimo, ed è quello della casa a schiera. Da questo modello poi noi lo possiamo praticamente trasferire in quelle che sono poi le case che sono realizzate nelle zone 82, laddove vi sono le case a schiera che vedete tranquillamente fatte su due piani attaccate le une alle altre, quindi è un concetto evolutivo di quello che era il modello tradizionale, per cui la casa tradizionale antica di via Cavour, dove abitavi tu, Santina, dove cera quello che era chiamato il Collegio delle Orsoline, ecco, tutte queste case sono bellissime, quelle che si affacciano sul Neck, queste non sono altro che la nostra realtà territoriale, la provenienza di quelle che sono le nostre realtà edificate. Entriamo poi nel merito, all'interno queste case come si evolvevano, in senso orizzontale? In senso verticale? Cerano delle scale? Cerano dei cortili interni, sembrano tutti concetti che nulla hanno a che vedere con il discorso di oggi ma invece non è così, sono perfettamente consoni al lavoro che ci stiamo tutti quanti, per competenze, apprestare a fare perché non fanno altro che entrare nel vivo e poi nel merito della nostra realtà sociale, per cui come vi dicevo c'è questa legge che indica il sistema di come catalogare, quindi indicando le varie tipologie edilizie e attraverso questa legge, quindi è la legge che ci dà uno strumento di rivalutazione di ciò che abbiamo, da qualche parte ho anche scritto, e ne sono, da sempre, assertore di questo mio pensiero, che solo attraverso le norme e le regole si può trovare il sorriso, nient'altro norme e regole, perche la norma e la regola ti dà tutto, noi possiamo realizzare le nostre case, la nostra mansarda, noi possiamo trasformare il nostro sottotetto, noi possiamo realizzare la nostra veranda, noi possiamo fare la nostra piscina, noi possiamo fare tutto ciò che sono i nostri sogni del vivere attraverso, norme e regole, il sorriso perché, perché nessuno mai dirà: hai fatto l'abuso, hai fatto tanto ....... assolutamente trasparenti, sereni e felici. La tutela del Nek, questo è fuori da ogni dubbio, logica. Logica perché e bene non pensarci, noi abbiamo delle emergenze che come dicevo io, che sono di tipo architettoniche, quali monumentali, le Chiese, la Torre Normanna, ma tra le emergenze di tipo naturalistico sicurissimamente c'è il Neck, una delle realtà che poche aree territoriali dispongono, in Europa siamo pochissimi ad avercela. lo mi ricordo che l'altro giorno ho avuto modo di leggere e mi ha fatto tanto piacere, una raccolta di canzoni che aveva scritto Santo Gulisano, che non c'è più. Santo Gulisano era uno dei nostri concittadini che amava profondamente Motta, sino a volere avere la consapevolezza, la conoscenza di quelle che erano questa tipologia di tradizioni culturali. Quindi tutte quelle filastrocche, quelle che si cantavano nel periodo natalizio, le strine insomma, tutte queste serie di canzoni raccolte in un volume non fanno altro che fare pensare, cioè ci sono tanti cittadini come Santo che amano Motta e che pretendono con voce a volte accorata che i valori di Motta debbano essere necessariamente conosciuti e tramandati, quindi tra queste cose c'è il Neck, una realtà meravigliosamente bella, sapete benissimo che è una realtà di tipo archeologico, ho scritto qualcosa sul Neck, non ho scritto tantissimo perché non avrebbe avuto significato scrivere tantissimo, ma giusto appunto per dare un cenno di quello che è questa nostra realtà. A prescindere da ogni cosa, valorizzare il Neck. l'Amministrazione mi ha dato un altro incarico che è quella della catalogazione del bene naturale, la catalogazione del bene naturale la fa la Regione Siciliana attraverso quel lavoro, procedimento,

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Questo è un punto importante, perché questo connette tante cose, fra quelle che sono state enucleate, quali, sicuramente le realtà storiche, che significa rilanciare le politiche per lo sviluppo turistico, potrebbe essere tra le cose più belle e auspicabili, quella di pensare che alcuni turisti organizzano delle visite che non si fermino in maniera circostanziata al Castello, chiamato in maniera brutale la Torre Normanna, ma che possano procedere attraverso questo imput della Torre Normanna anche ad altre nostre realtà che potrebbero essere il miglioramento circa la fruizione del Neck, quindi la rivalutazione del Neck , la rivalutazione dell'ambito storico, la rivalutazione dell'ambito commerciale, perciò tutto una serie di cose che si possono tranquillamente tra di loro, non solo connettere ma integrarsi per far si che Motta possa rispondere in termini coerenti con quelli che sono le altre realtà sociali al passo con i tempi e finalmente Motta attuare la concezione, auspicabilissima, di potere procedere con le macchine fino ad un certo punto e non sicuramente fino alla Torre Normanna. Questo non deve pensarsi come qualcosa di inibitorio, assolutamente no, ma deve essere concepito come un grande valore, perché fermo restando coloro i quali hanno il diritto, perché ci abitano, io spero tantissimo che questo luogo diventerà ancora più abitato, perché è il luogo deputato alla residenza, perché non limitare questo discorso delle macchine, questo potrebbe anche essere concepito attraverso questo momento. Incremento delle aree a verde Pubblico di quartiere, sapete benissimo che quello che ha detto pocansi il consigliere Fassiolo è una cosa vera, ci sono tante realtà di punti a verde, che potrebbero anche queste essere incrementate a verde, al fine di poter dare ancora più risposte in termine di miglioramento dell'ambiente urbano, perché attraverso la realizzazione, costituzione di luoghi deputati a verde e quindi di momento di svago, momento di svago non lo concepiamo come la scivola, l'altalena o la giostrina. Il momento di svago e anche un luogo nel quale io mi trovo una panca e mi leggo un giornale, guardo il nulla, mi fumo una sigaretta, sto con il mio amico, la mia amica, con la mia donna o con mio marito a parlare del più e del meno, anche questo e una cosa bellissima, perché soltanto in alcuni ambiti, in alcuni luoghi, mi viene da pensare ad es. che zone che sono più lontane, le periferie. Le periferie devono necessariamente pure poter esprimere queste possibilità , perché gli anziani, le persone che non hanno possibilità di spostarsi da un posto all'altro con una certa disinvoltura, devono poter avere anche nella prossimità della propria abitazione anche luoghi dove potersi sedere un momento e stare a contatto con il sociale. Attuazione nelle zone C di realtà abitative a bassa densità edilizia e nella tipologia di villini, questo si connette anche con il concetto che diceva il consigliere: è possibile potere pensare al fatto di una ipotesi di allargamento delle zone? Potrebbe essere possibile nella misura in cui entriamo nel merito nella vicenda specifica e iniziamo a farci dei conti, che sono conti inerenti e riguardanti i volumi realizzati, le superfici coperte, il numero degli abitanti, il numero potenziale di quelli che potrebbero essere gli abitanti, gli incrementi, li i concetti diventano un attimino più ostici. Quindi bisogna valutarli con più specificità. Tutela delle realtà imprenditoriali a vocazione agricola ed agrituristica, io vi faccio presente, per coloro i quali non sanno, che in questo periodo nel quale io sto dirigendo l'Ufficio Urbanistica ho avuto la possibilità di potere attivare tante procedure inerente l'attivazione di realtà imprenditoriale a vocazione agricola. Quindi qualcuno che vuole fare l'Agriturismo, qualche altro che sta trasformando la vecchia Masseria per poterla quindi adibire .... Sono tutte cose che, se voi iniziate a pensare portano sicuramente indotto e, a parte questo, i cittadini che si fanno da promotori di queste cose esprimono una realtà imprenditoriale di tipo agricolo, e quindi queste realtà devono essere sicuramente tutelate e tenute in considerazione. Razionalizzazione delle superfici destinate alle strutture scolastiche, queste sono alcune cose, che io ho voluto indicare, perché se voi vedete all'interno delle Direttive io ho fatto alcuni cenni e sono entrato anche nel merito di alcune vicende di calcoli, per ciò che riguarda la razionalizzazione degli standard. Parliamo in termini semplicissimi, sapete benissimo che per potere ridimensionare un Piano, interviene la legge e la legge ti dice che lo devi, tu, ridimensionare attraverso degli standard, questi standard devono tenere in considerazione in forma primaria, di quello che sono il numero degli abitanti, ciò che devi ,tu, garantire a ciascun abitante in termini di metri

limento, I quadri ........... Vi invito a guardare una norma che è tra le più antiche ed ancora oggi attraverso le revisioni che 11enti si I sono state operate nel tempo rimane attualissima, questa norma è ......... La legge cui fa capo il sistema di ~i più la / pianificazione di un territorio urbano, quindi io parlo di una legge nazionale è quindi anche in Sicilia questa ve parlo I legge vige, è la legge urbanistica chiamata la n° 1150 del 17.08.'42 è stata poi man mano negli integrata, se della I modificata con ulteriori altre normative la quale l'hanno resa più attuale. Riguarda epoche passate, del '42. i quello I Un'altra norma che vi esorto a guardare è .......... , sono tutte norme che, io, in qualche modo ho scritto nelle

)i potrà - varie parti del lavoro che ho fatto, l'altra norma che vi invito a guardare è il O.M. 1444 del '68 e questa del '68

elio.~~ 4.~. " .. ,.~,-una delle norma più significativamente importanti, perché riguarda proprio l'aspetto inerente le zone /,rt[ì~.'>. <~'i , f· ~\ 6 ·~ J.I~ • ~

territoriali di cui parlavamo prima, quindi la possibilità, eventualmente, di potere concepire ulteriori altri dicendo sviluppi in termini di superficie di zone, e nel contempo riguarda quelle che sono gli standard. Gli standard perché i• nella sostanza non sono altro che le previsioni inerenti gli spazi riservati agli aspetti della vita pubblica, i Quindi ic parcheggi, il verde, le strutture pubbliche, le scuole sono tutte cose standardizzate. Razionalizzazione delle legge. superfici destinate alle strutture scolastiche, all'interno della relazione, io ho scritto una cosa importante, che Preside• riguarda il lavoro che è stato fatto nel passato, nel passato l'lng. Cosentino, redattore del Piano, si basò su un aree de: aspetto importantissimo che è quello inerente i Militari della Base U.S.A .. Voi sapete, benissimo che Motta con metà, rr il fatto della vicina base di Sigonella ha fruito nel passato della possibilità di potere, in qualche modo, ricevere Grazie. e ospitare i militari della Base Nato nelle proprie case, ciò e dire Motta riceve nelle sue case questi cittadini Arch A, Americani. Questi cittadini Americani negli anni passati contavano un certo numero, questo numero è stato risposta. valutato dall'lng. Cosentino fino ad 2.500 e però nel corso degli anni abbiamo tutti, e ancor di più voi, assistito dovete· ad un fatto incredibile: anziché 2.500 - 25 ..... , c'è stato come dire questo decremento completo. Però lo sto u: dobbiamo anche tenere in considerazione di alcune possibilità di ritorno, dobbiamo tenere in considerazione Tutti i di alcuni aspetti che hanno fatto, sia a livello politico che a livello imprenditoriale, alcune altre realtà pianific. territoriali, Mineo, mi viene da pensare, così come Belpasso e altri paesi vicini come Paternò. Motta potrebbe realtà fare la stessa cosa: cercare in qualche modo di fare da catalizzatore e quindi considerateli anche questo un possibil indotto per il commercio, per tutto. caso le Segue dibattito. ciascun Alle ore 10:30 esce il consigliere Pellegrino I. conside Arch. A. Limoli: un distinguo va sicuramente fatto al momento della valutazione di quelle che sono le urbanis potenzialità, quelle espressive in termini di capacità recettiva dell'intero territorio e quindi la rivisitazione delle se prev zone territoriali, per collegarmi al concetto di prima così come è stato giustamente fatto dal mio predecessore questi &

l'lng. Cosentino, anche questa volta verrà fatto, cioè le realtà inerenti le potenziali immigrazioni legate ....... , connes: questi flussi di entra e esci, owero questa scelta di partire, di volere vivere in un contesto urbano come Motta, le nost1 fatta dal Catanese o dal Palermitano diversamente dal Messinese, rientra in un contesto come dire di poi ve, normalità. Tantissime persone di Motta per motivi legati a fattori di lavoro, di parentela, di vicissitudini più demog1 ampie sono state costrette o hanno scelto di vivere in altri ambienti così pure questi che vengono qua. Poi la annuo volontà imprenditoriale di poter "cogliere" ci tengo a dire non sto usando parole specifiche, che magari alle potrebl volte si usano, sfruttare l'occasione, no!, cogliere l'occasione per poter dare risposta e nel contempo avere un oggi at· tornaconto perché l'imprenditore e ovvio che lo fa esclusivamente per un motivo, o non avrebbe significato debbia questo legato alla realtà dei militari della Base Nato. E' una cosa importantissima perché anche Motta, ha storie • pensato a suo tempo di fare degli ambiti destinati esclusivamente all'accoglienza di questi signori, tant'è che pensat• nel passato, a partire dal 2001, sono state fatte delle varianti allo strumento urbanistico, varianti che che Mc andavano a trasformare la zona agricola, come dire, la strada Policara, la via Cubba, tra la via Cubba e dove c'è 12.000 l'intersezione con la via dei normanni, giusto per avere contezza di questo che è il territorio interessato. In Preside questo ambito molto più vicino alla via Cubba, c'è un ambito che era stato destinato per questo tipo di questi variazione allo strumento urbanistico: cioè dire anzichè terreno agricolo diventava zona C. Per capirci zona "C" Arch. J

dove nascevano queste casette che dovevano ospitare questi militari U.S.A., e prevedeva il progetto tutta una quelle serie di servizi affinchè questi potessero in qualche modo vivere dignitosamente, ansi, al meglio. Queste cose, dicend questi servizi, erano quelli standard di cui parlavo, quindi era stata fatta, però come è scritto nel capitolo 3 al come 1 paragrafo 3.1 io parlo degli standard rivisitati. Qua lei potrà leggere benissimo e si renderà conto di quelle che previst sono state le vicende che hanno in particolar modo interessato Motta e che hanno in qualche modo risposto a a nessi questa potenziale possibilità di utilizzo della Base Nato. Quindi sono stati fatti questi complessi, di fatto non è consid stato fatto nulla, perché come sapete non ce ne sono e quindi questi decreti rimasero fermi. lo specifico in ambiti, questo capitolo tutto, così come specifico un aspetto che vi esorto ad attenzionare in maniere particolare, Queste quello legato alla dotazione attuale, non quella rivisitata che ancora non è stata fatta ma quella attuale, riferisc dell'attuale sistema di pianificazione. solo fa Il Piano Regolatore che abbiamo, contiene determinati parametri, determinati standard inerenti la pense1 realizzazione di opere, nello specifico se voi vedete il paragrafo 3.1 nel riquadro che io ho fatto, io specifico perche che per le aree, per il verde attrezzato a parco per i giochi e lo sport sono stati previsti 142.000 mq di area, deve e area che funzionalmente ai numeri che mi sono fatto io senza considerare gli americani potrebbe scendere, sismici così come le altre, di quelle nello specifico di attrezzature scolastiche che sono state iper dimensionate, cioè emarg oggi Motta contiene nel Piano Regolatore delle aree che coprono una superficie di circa 71.000 mq. di aree livello destinate ad edifici scolastici, pensate invece che dai conteggi che mi sono fatto io, sarebbero bastati 31.000, essere meno della metà. Cosa vuol dire tutto ciò, spreco di area? lo vi invito a non capire male tutto ciò che vis~- · decen·

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Questa risposta dal momento che noi ci dobbiamo rivedere, gliela ridarò dopo, ma già da ora le dico questo, non dovete vedere questi conteggi come qualcosa di assolutamente fisso, inamovibile oppure qualcosa di osceno, lo sto usando aggettivi e sostantivi di vario genere, giusto perché non voglio che qualcuno possa pensare male. Tutti i Piani Regolatori di tutte le realtà territoriali vengono tutti iperdimensionati, ........ perché ciascun pianificatore, amministrazione, consiglio comunale pensa sempre a delle potenzialità migliorative della propria realtà territoriale e non invece a qualche cosa di essenziale. Dobbiamo pensare al futuro, alla crescita, alla possibilità di offrire migliori servizi, ma dobbiamo anche tenere in considerazione di quelle che sono in questo caso le inibizioni, i vincoli che andiamo a porre e quindi la riduzione circa la possibilità il titolo di proprietà di ciascun cittadino. Allora questi conteggi nella misura di una revisione, verranno tutti considerati, perché sarà considerato: a) voi sapete benissimo che il commissario di Piano mi ha nominato progettista revisore del Piano urbanistico, per cui fra le attività che io andrò a fare, ci sarà quella di chiedere al comandante della Base Nato, se prevede ulteriori altri stanziamenti a Motta di militari, in maniera tale da tenere nella giusta considerazione questi numeri. Consideri che le motivazioni per le quali i militari vengono qui stanziati sono chiaramente non connessi al Piano Regolatore ma connessi a scelte di tipo militare che sfuggono sicuramente a quelle che sono le nostre competenze. Nel caso in cui sarà detto che arriveranno ad esempio 2.000 unità, queste informazioni poi verranno elaborate, inserite nel contesto dei conteggi che verranno fatti funzionali alle crescite demografiche del Paese e uscirà fuori un incremento medio annuo ed attraverso questo incremento medio­annuo con l'aggiunta di queste eventuali ipotesi, spero positive degli americani, i valori inerenti gli standard potrebbero subire delle variazioni. Considerate queste variazioni come delle ipotesi estreme. Probabilmente oggi attraverso questa iper dotazione noi stranamente potremmo ritrovarci in un'ipotesi nella quale noi non dobbiamo assolutamente implementare null'altro, parlo di vincoli naturalmente, ovvero razionalizzare le storie cioè dove ci sono ambiti scolastici che veramente diventano fuori dalla portata, nemmeno Catania, pensate che 71.000 è relegato ad un potenziale di circa 40.000 utenze, non cittadini, ma scolastiche, Lei pensi che Motta oggi conta circa 12.000 abitanti. ..... inserirsi ciascuno di noi in un'aula, considerato 71.000 mq per 12.000 abitanti, quindi sono tutte ipotesi da rivedere con la possibilità di ridurre i vincoli, ma di rivederli. Presidente: chiede: La riduzione dei vincoli naturalmente è inteso in senso generale, non vincolato solo a questi 71.000 mq? Arch. A. Limali: conferma, noi Tutto in senso generale, come l'interesse collettivo, le aree a parcheggio o quelle situazioni riferite, lo ripeto non interpretate in senso stretto e non in senso rigido, quello che sto dicendo lo. Il verde Potrebbe essere ancora più grande di quanto è, la scuola anzicche nascere in C.da Papale, come previsto, oppure dietro le spalle di V.le della regione, potrebbe nascere in un altro luogo dove non è previsto nulla, attaccato ad es. ad un'area a verde. Ipotesi se ne possono fare ta.ntissime senza togliere niente a nessuno, senza andare ad incidere in quello che è il diritto di proprietà di ciascun cittadino. Tenendo anche in considerazione quelle realtà che alcuni cittadini hanno già maturato, seguono esempi. Necessità di realizzare ambiti di area attrezzate (verde ed arredo urbano} nel centro storico e nelle zone decentrate (periferie), Questo lo dice il punto stesso , penso che il concetto delle periferie oggi è di grande contemporaneità, mi riferisco alla calamità delle zone che sono state colpite dall'ultimo evento sismico. Queste zone non devono solo farci pensare a ciò che accade quando succede un terremoto, ma questo non è il momento di pensare, ci penseremo quando tratteremo i Piani di Protezione Civile, valuteremo nel vivo le problematiche e le necessità, perché anche queste transiteranno per il consiglio comunale, perché è la legge che lo prevede e perché così deve essere. (L' Arch. Limali invita i presenti ad andare a visitare alcuni luoghi della Sicilia interessati da eventi sismici). La Periferia la dobbiamo concepire come il prolungamento del centro e non relegare ad un contesto di emarginazione, sicuramente non sociale, culturale, non che mai urbanistico. Quindi andare ad interloquire a livello urbanistico strutturale con questi ambiti significa tanto, il coinvolgimento. Soluzione di continuità può essere fatta, con la strada, il cosiddetto "Stratunì" o con manifestazioni culturale-tradizionale in luoghi

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Questa risposta dal momento che noi ci dobbiamo rivedere, gliela ridarò dopo, ma già da ora le dico questo, non dovete vedere questi conteggi come qualcosa di assolutamente fisso, inamovibile oppure qualcosa di osceno, lo sto usando aggettivi e sostantivi di vario genere, giusto perché non voglio che qualcuno possa pensare male. Tutti i Piani Regolatori di tutte le realtà territoriali vengono tutti iperdimensionati, ........ perché ciascun pianificatore, amministrazione, consiglio comunale pensa sempre a delle potenzialità migliorative della propria realtà territoriale e non invece a qualche cosa di essenziale. Dobbiamo pensare al futuro, alla crescita, alla possibilità di offrire migliori servizi, ma dobbiamo anche tenere in considerazione di quelle che sono in questo caso le inibizioni, i vincoli che andiamo a porre e quindi la riduzione circa la possibilità il titolo di proprietà di ciascun cittadino. Allora questi conteggi nella misura di una revisione, verranno tutti considerati, perché sarà considerato: a) voi sapete benissimo che il commissario di Piano mi ha nominato progettista revisore del Piano urbanistico, per cui fra le attività che io andrò a fare, ci sarà quella di chiedere al comandante della Base Nato, se prevede ulteriori altri stanziamenti a Motta di militari, in maniera tale da tenere nella giusta considerazione questi numeri. Consideri che le motivazioni per le quali i militari vengono qui stanziati sono chiaramente non connessi al Piano Regolatore ma connessi a scelte di tipo militare che sfuggono sicuramente a quelle che sono le nostre competenze. Nel caso in cui sarà detto che arriveranno ad esempio 2.000 unità, queste informazioni poi verranno elaborate, inserite nel contesto dei conteggi che verranno fatti funzionali alle crescite demografiche del Paese e uscirà fuori un incremento medio annuo ed attraverso questo incremento medio­annuo con l'aggiunta di queste eventuali ipotesi, spero positive degli americani, i valori inerenti gli standard potrebbero subire delle variazioni. Considerate queste variazioni come delle ipotesi estreme. Probabilmente oggi attraverso questa iper dotazione noi stranamente potremmo ritrovarci in un'ipotesi nella quale noi non dobbiamo assolutamente implementare null'altro, parlo di vincoli naturalmente, ovvero razionalizzare le storie cioè dove ci sono ambiti scolastici che veramente diventano fuori dalla portata, nemmeno Catania, pensate che 71.000 è relegato ad un potenziale di circa 40.000 utenze, non cittadini, ma scolastiche, Lei pensi che Motta oggi conta circa 12.000 abitanti.. .... inserirsi ciascuno di noi in un'aula, considerato 71.000 mq per 12.000 abitanti, quindi sono tutte ipotesi da rivedere con la possibilità di ridurre i vincoli, ma di rivederli. Presidente: chiede: La riduzione dei vincoli naturalmente è inteso in senso generale, non vincolato solo a questi 71.000 mq? Arch. A. Limoli: conferma, no! Tutto in senso generale, come l'interesse collettivo, le aree a parcheggio o quelle situazioni riferite, lo ripeto non interpretate in senso stretto e non in senso rigido, quello che sto dicendo lo. Il verde Potrebbe essere ancora più grande di quanto è, la scuola anzicche nascere in C.da Papale, come previsto, oppure dietro le spalle di V.le della regione, potrebbe nascere .in un altro luogo dove non è previsto nulla, attaccato ad es. ad un'area a verde. Ipotesi se ne possono fare tantissime senza togliere niente a nessuno, senza andare ad incidere in quello che è il diritto di proprietà di ciascun cittadino. Tenendo anche in considerazione quelle realtà che alcuni cittadini hanno già maturato, seguono esempi. Necessità di realizzare ambiti di area attrezzate (verde ed arredo urbano) nel centro storico e nelle zone decentrate (periferie), Questo lo dice il punto stesso , penso che il concetto delle periferie oggi è di grande contemporaneità, mi riferisco alla calamità delle zone che sono state colpite dall'ultimo evento sismico. Queste zone non devono solo farci pensare a ciò che accade quando succede un terremoto, ma questo non è il momento di pensare , ci penseremo quando tratteremo i Piani di Protezione Civile, valuteremo nel vivo le problematiche e le necessità, perché anche queste transiteranno per il consiglio comunale, perché è la legge che lo prevede e perché così deve essere. (L' Arch. Limali invita i presenti ad andare a visitare alcuni luoghi della Sicilia interessati da eventi sismici). La Periferia la dobbiamo concepire come il prolungamento del centro e non relegare ad un contesto di emarginazione, sicuramente non sociale, culturale, non che mai urbanistico. Quindi andare ad interloquire a livello urbanistico strutturale con questi ambiti significa tanto, il coinvolgimento. Soluzione di continuità può essere fatta, con la strada, il cosiddetto "Stratuni" o con manifestazioni culturale-tradizionale in luoghi

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realtà deve parlare con la realtà già stratificata, realizzata e antropizzata attraverso le opere pubbliche, non possiamo pensare ad un criterio di espansione che non interloquisca con il centro, non funziona, Motta è fatta anche dalle periferie, Motta è la Periferia! L'integrazione è essenziale perché attraverso questa il cittadino si sente integrato nella vita sociale. Revisione del documento del Piano Urbanistico del Commercio, quel concetto che io ripresi prima, perché già evidenziato dal cons. Fassiolo e poi un altro aspetto importantissimo, perché quello che io ho premesso, il sorriso lo da la legge, perché ci sentiamo tranquilli, non ci sarà nessuno al mondo che potrà dire, tu, questa casa perché l'hai fatta abusiva, per dirla come la dicono in tanti, non c'è quell'orco dell'arch. Limali a dirti "hai fatto la casa abusiva, ora devo fare la demolizione, non esiste niente. Per me queste sono cose dolorose, andare a fare un provvedimento di demolizione, per me è una cosa lancinante, perché capisco cosa significa, ma la norma è norma e bisogna rispettarla e basta, lo non transigo su quelle che sono le norme e le regole. Adeguare l'attuale strumento urbanistico all'attuale contesto normativo è una delle cose più belle al mondo, perché in qualsiasi momento, Voi potete disporre di uno strumento che è funzionale veramente. Voi dovete sapere che ci sono alcuni cittadini che sono venuti da me, dicendomi come devo fare questa cosa ed io gli ho dato l'indirizzo, dicendogli che attraverso questa regola lo puoi fare (ma come mi hanno detto che non lo posso fare, ma come mi hanno detto sempre che è impossibile farlo), ma chi te lo ha detto, ma perché queste cose, sotterfugi , ma perché quelle vie tortuose. Quindi questo è l'aspetto significativo. Considerate questo discorso come una semplice chiacchierata fra dì noi che attraverso la quale voi potete sicuramente, attraverso le vostre conoscenze del territorio, integrare, rivedere e quindi darmi quelle che sono le vostre indicazioni per procedere poi con i fatti determinanti. Il prossimo passo, fermo la restando la riunione che ci sarà, poi l'intervento in consiglio, non so, quando sarà ma spero a breve, sarà quello dello schema. Quello è un momento significativo e quindi lo vi esorto a tenere anche in considerazione un aspetto importante che è quello di sentire il cittadino, che quello che ha detto Lei Ass. Fassiolo (consigliere). Gli aspetti dell'imprenditoria son cose importantissime, Motta deve vivere di queste cose. Dobbiamo anche tenere in considerazione un'altra cosa, quello delle realtà già costituite, cioè le realtà costituite significano che se ci sono dei cittadini che hanno speso un capitale per potere realizzare una propria attività, per poterla portare avanti o per esserci riusciti, noi tutti per gradi e competenze, e quindi il vostro ruolo è importantissimo, essenziale. Il consiglio comunale assume un ruolo veramente significativo in questa vicenda, perché significa sapere quelle che sono le realtà, aspirazioni, tornando indietro sapere quelle che sono le realtà significa non solo conoscere cosa manca, ma cosa c'è, perché avendo la conoscenza di cosa c'è, di cosa io oggi dispongo posso aumentare, implementare o posso dire: cerco di dare, ecco salvaguardare queste ipotesi. Quindi ci sono imprenditoriali, artigianali che non dobbiamo disconoscere, dimenticare. C'è gente che si fa la bottega, chi sa dove, lontanissimo e vive condizioni perché mancano i collegamenti. Manca una cosa importante che è questo Piano Urbanistico Commerciale attraverso il quale non si fa altro che dire Motta di fatto, c'è, esiste una realtà concreta e di fatto noi la stiamo regolarizzando con queste regole che ci vengono date dalle leggi e di quello che sono le vostre indicazioni. Presidente: ringrazia l'arch. Limali, perche è stato esaudiente, e chiede all'assemblea se ci sono domande da fare, nessuna domanda. Si rinvia la discussione alla prossima settimana in data da destinarsi. Si passa al 2° punto ali' o.d.g: Legge 24 marzo 2012, n°27. Determinazione di n. 2 nuove sedi farmaceutiche. Arch. A. Limoli: relativamente a questo punto all'o.d.g. nella sostanza è stato tutto riportato nell'atto deliberativo di approvazione della determinazione di queste 2 nuove sedi di farmacie. Giusto per fare un riepilogo in maniera velocissima, vi faccio ricordare che in consiglio è stata fatta rilevare una eccezione e cioè attraverso un decreto che aveva emesso l'assessorato veniva annullato un precedente altro decreto, con il quale, quello che è stato annullato, con il quale venivano istituite queste sedi farmaceutiche a Motta. Il decreto di annullamento non è mai pervenuto al Comune di Motta, io non l'ho mai trovato, tuttavia attraverso le indicazione che mi diede in consiglio comunale, il consigliere Puglisi A., lo ho verificato e confermato e quindi noi abbiamo resettato il lavoro di prima e rifatto tutto da capo. Ovviamente, fatte salve determinate procedure relative all'aspetto dell'individuazione delle Sedi , cioè il processo inerente l'istruttoria , !'individuazioni delle sedi è stato fatto con una nota, a firma mia, attraverso la quale io ho mandato all'ordine dei Farmacisti provinciale e all' A.S. P. Settore Farmaceutico i luoghi e negli ambiti nei quali potevano nascere queste farmacie. Questi ambiti sono stati denominati zona A e B (che ovviamente non hanno niente a che vedere con il P.R.G) ma che prevedono e compendiano un elenco di strade che si riferisce che ci sono all'interno del territorio comunale, quindi anche le periferie. segue esempio. La delibera è stata fatta e il lavoro finora svolto è stato fatto scrupolosamente tenendo conto di quelle che sono le indicazione di norma.

Segue dib= Arch. A. L.

giusto per President, Arch. A. L trasmesse trasmesse: President Revisione n°15/91". in 1/\ CO

telefonici:

Non esse-

Il

Le sedi farmaceutiche esistenti rimangono tali e quali, comunque è tutto scritto e non avrei nulla d~ 8~!, aggiungere perché nella sostanza è il disposto di norma che parametra queste cose, è una presa d'atto. (J'/j ~~

9 ,Q I ~~ \ ~ --,. . o, ~"' •, 'e . -4°'

_iche, non :ta è fatta ttadino si ·cio, quel 1ntissimo, essuno al i, non c'è -ente. Per -ncinante, ,uelle che iuna delle Jnzionale 1evo fare come mi i te lo ha l'aspetto la quale

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1 questa elle che :osa c'è, :uardare :are. C'è ~amenti. 1ltro che :e regole

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Jtiche. ,ell'atto fare un

,e e cioè ), con il ilotta. Il :raverso ·mato e rminate 1toria , l'ordine :nascere ,e a che ci sono :1tta e il

Segue dibattito Arch. A. limoli: nella sostanza le nuove sedi farmaceutiche nel disposto sono state chiamate, Terza e Quarta, giusto per dire che la Prima e la Seconda rimangono tali e quali. Presidente: in accordo con tutti i presenti, questo punto viene portato in Consiglio Comunale. Arch. A. Limoli: riprendendo il primo punto trattato, fa notare che: la delibera e quindi il lavoro fatto è stato trasmesso con lettera commissariale, quindi è essenziale da tenere in considerazione i tempi. La nota è stata trasmessa giorno 1 settembre e i giorni sono 45 dalla data di trasmissione. Presidente: facendo presente ai consiglieri che entro il 15 ottobre l'argomento trattato al 1· punto, " Revisione del Piano Regolatore Generale - Approvazione delle direttive Generali ex art. 3 della L. R. n"15/91", deve essere portato in consiglio comunale, riconvoca la seduta per giorno 03.10.2016 alle ore 9:00 in 1" convocazione e alle ore 9:30 in 2", ribadisce inoltre che i consiglieri assenti saranno avvisatf telefonicamente-

Non essendoci null'altro da aggiungere alle ore 11:15 il Presidente, dichiara chiusi i lavori.

Il Se~(eta~io Verbalizzante ~} . ~IC~~ a A e_ I, I} . - ) !;,_,, ;'L,' ! I ,I ' . 1·x.,

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11,,Presidenti·ylla IV CJ-_ .P. Ctl. Alecci aria GioVi I I !

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6. rf ",( bZf-::>

n 7 o11. 201s

VERBALE IV COMMISSIONE CONSILIARE

DEL 03.10.2016 N. 10

L'anno Duemilasedici il giorno 03 del mese di ottobre alle ore 9:00, in 18 convocazione, presso gli Uffici

Comunali in Piazza Umberto I, si sono riuniti i componenti della IV Commissione Consiliare nelle

persone dei signori Consiglieri Comunali sotto elencati:

COMPONENTI IV COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PRESENTE I ASSENTE

1 Alecci Maria Giovanna (Presidente) X 2 Di Mauro Maria I X 3 Fassiolo Candida X 4 Giardinaro Giuseppina Egle I X 5 Nicosia Domenico X 6 Pellegrino Ivan X 7 Roccasalva Concetto X 8 Santagati Antonella X 9 Schillaci Maria Santina X

Il Presidente della Commissione, dà atto della mancanza del numero legale e rinvia l'inizio della seduta alla 28 convocazione.

Alle ore 9:30 in 28 convocazione, alla seduta partecipano i componenti della IV Commissione Consiliare nelle persone dei signori Consiglieri Comunali sotto elencati:

COMPONENTI IV COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PRESENTE I ASSENTE

1 Alecci Maria Giovanna (Presidente) X 2 Di Mauro Maria X 3 Fassiolo Candida X 4 Giardinaro Giuseppina Egle I X 5 Nicosia Domenico X 6 Pellegrino Ivan X 7 Roccasalva Concetto X 8 Santagati Antonella I X 9 Schillaci Maria Santina I X

Svolge funzioni di Segretario il Sig. Nicotra Antonio S.C.

Il Presidente, accertato che è stato raggiunto il numero legale, dà inizio alla seduta, ed illustra

l'argomento in discussione: Revisione del Piano Regolatore Generale - Approvazione delle Direttive

Generali ex art. 3 della L. R. n. 15/91. Il punto in argomento è in seconda seduta di commissione , la

prima si è svolta giorno 22.09.2016 e nella quale l'arch. Limali ha relazionato e troviamo esaustivamente

descritta nel verbale precedente, passo la parola al consigliere Fassiolo, grazie.

Cons. Fassiolo C.: Allora, giusto per fare un riassunto per i consiglieri assenti dico che la volta

precedente avevamo fatto delle domande e abbiamo discusso e dibattuto parecchio , ma in maniera

/,;ii -~P "fica avevamo chiesto se si poteva ampliare la zona residenziale, per intenderci la zona che da la /.~.,~ /;' I)() "tà agli Americani di rientrare nel Comune visto che loro hanno delle esigenze diverse da quelle

' ' ' .·, • 1 ~

nostre preferendo abitare nelle zone a verde etc. Poi, abbiamo chiesto di ampliare la zona commerciale, assistendo

di creare una zona artigianale e un'altra domanda che aveva fatto il Presidente era quella di capire se iscorso, di

vincoli in generale è possibile ampliarli, ridurli etc. in linea generale queste sono state le domande che recepiment

sono state fatte nella commissione precedente. In questa seduta stiamo presentando degli emendamentiterritorio c,

a queste direttive che devono essere poi, chiarite, sono insomma delle proposte. Continua dicendo: non recepiment

abbiamo inserito emendamenti a riguardo la zona commerciale, artigianale perchè ci riserviamo di farlevincolo cim

in C.C, eventualmente. Il Consigliere Fassiolo da lettura degli emendamenti sottoscritti dai consiglieriinerente i 2

Nicosia Domenico, Fassiolo Candida, Alecci Maria Giovanna e Di Mauro Maria. può essere

1. Fermo restando il vincolo cimiteriale che vieta di costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici entro iidi cinta es.

raggio di 200 mt dal perimetro dell'impianto cimiteriale, si chiede di introdurre, tra le attività di norma stes

revisione dello strumento urbanistico, l'ipotesi di ridurre il vincolo cimiteriale entro un raggio di 50 Le ipotesi s

metri. Qualora non fosse possibile per l'intera Area circostante considerare l'ipotesi di riduzione - Quand,

anche soltanto per quella inerente il fronte Sud-Sud-Ovest. altrimenti. I

2. Verificare se dalla determinazione degli standard urbanistici risulterebbe possibile considerare - Che I"

l'ampliamento della zona B (sottozona 82) e quindi emendare le direttive in funzione di detto comunale,

ampliamento. strada) o dc

3. Introdurre tra le ipotesi di revisione quella di ridurre le distanze dai confini a mt. 5, negli ambiti La Norma F

appartenenti alle zone esterne ricomprese entro le limitazioni di cui alle delimitazioni del centro di queste i

abitato approvato con delibera di G.M. 38 dell'1 Luglio 2016. Tuttavia qL

Ovviamente queste sono delle proposte perché noi non sappiamo se tecnicamente, poi, è possibile sanitario.

poterle applicare. Ringrazia Entra il Co

Il Presidente: chiarisce che gli emendamenti saranno allegati al presente verbale. Arch. Lim•

Arch. Limoli A.:, relativamente al concetto astratto degli emendamenti, le ipotesi emendate verranno apportate d

lavorate e prese in considerazione nella misura in cui verranno approvate in sede consiliare e quindi poi che ho det

nella redazione dello schema di massima verranno introdotte nello studio. Le Direttive contengono quelle competente

che sono delle notizie di carattere generale, così come era detto prima, il Consiglio preso atto di queste valutazione

Direttive può tranquillamente introdurre gli emendamenti così come state facendo voi in questa sede, per dell'articolo

cui io potrei discutere in senso generale di ciascuno di questi tre punti da emendare, fermo restando inferiore a

ovviamente che, nello specifico e con particolare circospezione potrò valutarli nel momento in cui questi alternativa11

punti diventano schema di massima. valutata, pe

L'Arch. Limoli A.: ribadisce, in questo momento l'emendamento va benissimo perché i consiglieri che Si passa alt

hanno valutato, verificato e letto le direttive ritengono di aggiungere queste ipotesi. Queste ipotesi Arch. Lime

aggiunte alle direttive poi verranno sottoposte all'approvazione del e.e., tutto l'insieme e altre ipotesi o conteggi, n

proposte verranno valutate in maniera circostanziata al momento che verrà redatto lo schema di circostanzia

massima. Quindi oggi, io, posso dire, in maniera generale, che il primo punto proposto è uno degli concessione

aspetti più importanti, che le varie amministrazione quindi i vari territori comunali vanno sempre a l'indice di e,

puntualizzare, perché la possibilità di ridurre queste Aree di vincolo, potrebbe dare luogo ad uno aspetto sono stati gi

significativo, quello di realizzare opere e strutture che hanno un carattere meramente pubblico. Continua Si .P-assa all"

dicendo ,che la materia del vincolo cimiteriale è una materia estremamente delicata, peraltro noi stiam ,:_:~~ ~.:·~~-' _",.~ .--~- ,. I

2 \-~ ·.:'.~,- -• ,, • i '~ •. '·: •

. ·. '·',,,, ,lln "··· ..

-nerciale, assistendo ad un momento importantissimo, che è quello dell'entrata in vigore, nel mese di agosto

3pire se i scorso, di una legge regionale che non è altro che il recepimento del D.P.R. 380. Attraverso questo

' :1nde che recepimento, peraltro con modifiche e sostituzioni, l'intero assetto che governa oggi la pianificazione del

1damenti territorio così come l'edilizia è stata, in qualche modo variata, si aggiunga pure che con questo

ndo: non recepimento anche una importantissima Legge Regionale è venuta a modificarsi, la Legge 71 del '78. Il

:, di farle vincolo cimiteriale è una materia disciplinata dal Reggio Decreto 1265 del 1934, nello specifico il vincolo

:msiglieri inerente i 200 metri è stato attribuito con l'art. 338, che in sintesi recita, che nessuna attività edificatoria

può essere concepibile all'interno del raggio di 200 metri, da considerare i 200 metri dal perimetro (muro

:i entro il di cinta esterno), segue esempio. Nessuna concezione edificatoria può essere pensabile, tuttavia la

:1ttività di norma stessa ha individuato delle ipotesi.

gio di 50 Le ipotesi sono:

iduzione • Quando risulta accertato dal C.C. che per particolari condizioni locali non sia possibile provvedere

altrimenti. lo parlo nell'ipotesi di riduzione di distanza.

siderare 1 · Che l'impianto cimiteriale sia separato dal centro urbano da strade pubbliche, almeno di livello

di detto · comunale, sulla base della classificazione prevista sulla base della legislazione vigente, (codice della

strada) o da fiumi, laghi o da dislivelli naturali rilevanti ovvero da ponti o impianti ferroviari.

1li ambiti I· La Norma prevede, quindi alcune ipotesi di riduzione, si tratta solo di andare a verificare che esista una

~I centro di queste ipotesi, per cui potrebbe essere verosimile, che ci siano delle strade pubbliche comunali.

Tuttavia qualsiasi studio di tipo pianificatore deve essere comunque supportato dal parere igienico­

)Ossibile I sanitario.

·erranno

.Jindi poi

o quelle

i queste

3de, per

estando

.1i questi

lieri che

ipotesi

potesi o

1ema di

10 degli

Entra il Cons. Pellegrino I. alle ore 10:00

Arch. Limoli A.:, letteralmente, all'art. 338 del Reggio Decreto promulgato nel 1934 , sono state

apportate delle integrazioni, ma nella sostanza non è cambiato granchè, se non solo queste introduzioni

che ho detto prima. Da lettura di una parte dell'art. 338: Il e.e può approvare previo parere della

competente Azienda Saniatria. Quindi come dicevo prima, questo emendamento sarà sottoposto oltre a

valutazione di tipo tecnica-pianificatoria, anche al parere della competente A.S.P., Continua nella lettura

dell'articolo: La costruzione di nuovi cimiteri o l'ampliamento di quelli già esistenti ad una distanza

inferiore a 200 metri dal centro abitato purchè non oltre il limite di 50 metri quando ricorrono anche

alternativamente le seguuenti condizioni, prima citate. Quindi l'ipotesi può essere tranquillamente

valutata, però bisogna entrare nel merito della vicenda.

Si passa all'emendamento posto al 2° punto. Segue dibattito.

Arch. Limoli A.: Risulta chiaro che al momento della redazione delle direttive, sono stati fatti dei

conteggi, ma è anche vero che questo emendamento così specifico richiede una valutazione

circostanziata, quindi si devono valutare quelli che sono gli ambiti che sono stati oggetto di rilascio di

concessione edilizia, oggi permessi di costruire, e quindi i vani utilizzati, potenzialmente richiedibili poi

~mpre a f l'indice di edificabilità fondiaria, insomma si devono verificare se tutto rientra entro quei parametri che

aspetto f sono stati già specificati ed individuati nella Norma. Devo necessariamente farmi dei conti.

;ontinua

3

-nerciale, assistendo ad un momento importantissimo, che è quello dell'entrata in vigore, nel mese di agosto

3pire se i scorso, di una legge regionale che non è altro che il recepimento del D.P.R. 380. Attraverso questo

' :1nde che recepimento, peraltro con modifiche e sostituzioni, l'intero assetto che governa oggi la pianificazione del

1damenti territorio così come l'edilizia è stata, in qualche modo variata, si aggiunga pure che con questo

ndo: non recepimento anche una importantissima Legge Regionale è venuta a modificarsi, la Legge 71 del '78. Il

:, di farle vincolo cimiteriale è una materia disciplinata dal Reggio Decreto 1265 del 1934, nello specifico il vincolo

:msiglieri inerente i 200 metri è stato attribuito con l'art. 338, che in sintesi recita, che nessuna attività edificatoria

può essere concepibile all'interno del raggio di 200 metri, da considerare i 200 metri dal perimetro (muro

:i entro il di cinta esterno), segue esempio. Nessuna concezione edificatoria può essere pensabile, tuttavia la

:1ttività di norma stessa ha individuato delle ipotesi.

gio di 50 Le ipotesi sono:

iduzione • Quando risulta accertato dal C.C. che per particolari condizioni locali non sia possibile provvedere

altrimenti. lo parlo nell'ipotesi di riduzione di distanza.

siderare 1 · Che l'impianto cimiteriale sia separato dal centro urbano da strade pubbliche, almeno di livello

di detto · comunale, sulla base della classificazione prevista sulla base della legislazione vigente, (codice della

strada) o da fiumi, laghi o da dislivelli naturali rilevanti ovvero da ponti o impianti ferroviari.

1li ambiti I· La Norma prevede, quindi alcune ipotesi di riduzione, si tratta solo di andare a verificare che esista una

~I centro di queste ipotesi, per cui potrebbe essere verosimile, che ci siano delle strade pubbliche comunali.

Tuttavia qualsiasi studio di tipo pianificatore deve essere comunque supportato dal parere igienico­

)Ossibile I sanitario.

·erranno

.Jindi poi

o quelle

i queste

3de, per

estando

.1i questi

lieri che

ipotesi

potesi o

1ema di

10 degli

Entra il Cons. Pellegrino I. alle ore 10:00

Arch. Limoli A.:, letteralmente, all'art. 338 del Reggio Decreto promulgato nel 1934 , sono state

apportate delle integrazioni, ma nella sostanza non è cambiato granchè, se non solo queste introduzioni

che ho detto prima. Da lettura di una parte dell'art. 338: Il e.e può approvare previo parere della

competente Azienda Saniatria. Quindi come dicevo prima, questo emendamento sarà sottoposto oltre a

valutazione di tipo tecnica-pianificatoria, anche al parere della competente A.S.P., Continua nella lettura

dell'articolo: La costruzione di nuovi cimiteri o l'ampliamento di quelli già esistenti ad una distanza

inferiore a 200 metri dal centro abitato purchè non oltre il limite di 50 metri quando ricorrono anche

alternativamente le seguuenti condizioni, prima citate. Quindi l'ipotesi può essere tranquillamente

valutata, però bisogna entrare nel merito della vicenda.

Si passa all'emendamento posto al 2° punto. Segue dibattito.

Arch. Limoli A.: Risulta chiaro che al momento della redazione delle direttive, sono stati fatti dei

conteggi, ma è anche vero che questo emendamento così specifico richiede una valutazione

circostanziata, quindi si devono valutare quelli che sono gli ambiti che sono stati oggetto di rilascio di

concessione edilizia, oggi permessi di costruire, e quindi i vani utilizzati, potenzialmente richiedibili poi

~mpre a f l'indice di edificabilità fondiaria, insomma si devono verificare se tutto rientra entro quei parametri che

aspetto f sono stati già specificati ed individuati nella Norma. Devo necessariamente farmi dei conti.

;ontinua

3

Arch. Limoli A.: da lettura dell'emendamento presentato è comunica che si riserva di verificare. Posso Arch. Limoll­

dirvi che ci sono degli ambiti che sono ricomprese nelle limitazioni di cui al centro abitato che prevedonoquella zona 1

una distanza di 5 metri, ma nello specifico, dell'emendamento proposto, voglio verificare. strumento uri

Il presidente chiede all'assemblea: se ci sono altri interventi. Cons. Roce1

Cons. Roccasalva C.: leggendo la proposta, ho due osservazioni da fare, una di carattere generale eparlato dell'a

l'altra più tecnica. La prima: si parla delle tutte le zone del territorio di Motta, ma delle Valanghe l'unica possi

d'Inverno non si parla, cioè alla discarica. La discarica è nel nostro territorio, e non si sa che tipo di dobbiamo es

destinazione abbia? Questa discarica non si sa, se si sta allargando, il fatto che ora la vediamo e prima non si può

no, mi induce a pensare che una volta era 1000 mq ora è 2000 mq, probabilmente diventerà 3000, non Regolatore.

si capisce se oltre a riempirla in altezza non si stia anche allargando. Dobbiamo considerare cosa dice il Arch. Limoli

Piano Regolatore attuale in merito all'autorizzazione data e quali sono i confini esatti. Ritengo che nel Cons. Rocc

Piano Regolatore nel momento in cui si parla a carattere generale non possa non essere menzionata il terreno della

discorso della discarica. Le mie sono solo osservazioni che aspettano una risposta. poter utilizz

Arch. Limoli A.: risponde alla domanda fatta. Il concetto delle Direttive, non deve essere concepito Arch. Limol

come una sorta di elencazione di tutte le attività che ci sono e che vengono svolte all'interno del voluto consic

territorio. Ovviamente il problema che lei ha sottolineato è rilevante per il territorio intero, ma il concetto le altre che

della pianificazione è un concetto legato a programmi e progetti con obiettivi. Le direttive non sono gli Roccasalva'

b. tt· . . t t· t· tt I Il h . t· d t . . d d Nel Paragra1 o 1e 1v1 ma vengono sin e 1zza I a cara ere genera e que e c e sono I pun I a po enz1are, rive ere e

eventuali ipotesi da ristudiare. L'aspetto legato alla discarica verrà valutato al momento che sarà dato concetto si t . . . . . limitativa an.

l'incarico di V.A.S.. nell'altra comm1ss1one ebbi a dire una cosa che 10 ritengo profondamente Cons. Rocx

significativa, non farò io la valutazione ambientale strategica. In merito a questa revisione verranno

h. t· t d . f . . t· 1· ·1 G I l'A . I F t I . h ·1 possibile il tE c 1ama 1, per compe enza, e1 pro ess1orns I qua 1 1 eo ogo, gnco o ores a e cosi pure anc e 1 • • nelle Direttivi

professionista che valuterà la V.A.S .. La V.A.S. è uno strumento importantissimo, senza il quale non può Arch. Limol

essere redatto alcun Piano Regolatore. La V.A.S. entrerà nel merito di tutte quelle attività che richiedono di tutte le re

specifica attenzione,e principalmente, a quello della discarica, visto che a Motta c'è questo problema, sono di tipo

questa realtà. Il non avere inserito nelle Direttive "la Discarica" non vuol dire non volerla evidenziare. Queste son,

Non bisogna confondere la pianificazione con i provvedimenti contingibili ed urgenti. Certo si possono

prevedere delle zone in Piano Regolatore che per specificità saranno vincolate per determinate culture.

Seguono esempi. Ovvero ancora ambiti laddove il C.C. vuole dare luogo a delle attività di tipo

ambiti impo

coinvolgime

Cons. Rocc

imprenditoriali che possono essere i percorsi Natura, quindi attività che possono tranquillamente Standard Ri

connettersi non deturpando il territorio. Ma se in questi ambiti, poi, un'autorità superiore a quella Arch. Limo,

comunale, per motivi circostanziati, la individua per potere realizzare delle strutture specifiche, la owiamente.

pianificazione potrebbe subire variazioni. negli anni 2

Segue dibattito della base I

Roccasalva C.: Visto che prima abbiamo fatto un ipotesi che va ad incidere con il piano regolatore e tra' esistono qu

l'altro non è compresa nelle direttive, mi sento di dire, la Discarica oggi che cos'è, fa parte del Piano prossimi a h

Commerciale, è un'attività commerciale? lacune. Seg,

A

icare. Posso' Arch. Limoli A,: La Discarica non è un'attività commerciale. È un attività imprenditoriale che sì svolge in

s prevedono quella zona perché la zona è stata autorizzata a quel tipo di utilizzo, mediante specifica variante allo

strumento urbanistico.

Cons. Roccasalva C.: sostanzialmente, sapendo che non rientra tra le direttive, però visto che abbiamo 3 generale e parlato dell'ampliamento del Cimitero che sono le cose più tecniche. Quello che io voglio dire è che

e Valanghe l'unica possibilità che noi abbiamo per difenderci attualmente è limitarla (rif.to Discarica). Allora non

- che tipo di dobbiamo escludere nel Piano Regolatore un vincolo o una identificazione certa dei confini oltre i quali

:imo e prima non si può andare, questa deve essere espressa volontà del e.e. tutto, individuato nel Piano

à 3000, non Regolatore.

cosa dice il Arch. Limoli A.: questo può essere un emendamento.

ngo che nel Cons. Roccasalva C. : noi dobbiamo salvaguardarci e dobbiamo individuare concretamente qual è ìl

1enzionata il terreno della Ditta Oikos e fino dove arriva, e al di là, nel Piano Regolatore porre un vincolo nostro da

poter utilizzare in altro modo.

e concepito I Arch. Limoli A.: all'ultima pagine delle direttive, nelle sintesi, sono inserite tutte le attività che io ho

l'interno del voluto considerare come salienti. All'interno di ciascuna di queste il e.e. può inserire tutte inserire tutto

3 il concetto

10n sono gli

rivedere ed

e sarà dato

fondamenta

,e verranno

ire anche il

aie non può

3 richiedono

:> problema,

3Videnziare.

si possono

1ate culture.

vità di tipo

,quillamente

re a quella

,ecifiche, la

le altre che intende, le mie sono solo indicazioni. Cosi come questi emendamenti, invita il eons.

Roccasalva ed il proprio gruppo ad emendare ciò che ritengono opportuno e poi sarà sottoposto al e.e ..

Nel Paragrafo Salvaguardia delle Realtà Naturalistiche, è accennato il Neck, per cui all'interno di questo

concetto si possono fare tutti i discorsi che vogliamo, non deve essere concepito come una cosa statica,

limitativa anzi deve essere concepito come uno stimolo per riflettere.

Cons. Roccasalva C.: bisogna invitare il tecnico che valuterà la V.A.S. a salvaguardare quanto più

possibile il territorio e quindi ad attenzionare questa situazione (rif.to Discarica). Quindi bisogna inserire

nelle Direttive delle postille o paletti.

Arch. Limoli A. : La valutazione ambientale ha dei presupposti che sono primari, è sono la valutazione

di tutte le realtà che offre il territorio, sia di tipo antropico sia di tipo naturale. Quindi queste cose, che

sono di tipo antropico, come funzìonano nel territorio di Motta? - Cozzano? Rispettano? Impattano?

Queste sono le valutazioni che farà e, poi, potrà entrare nel merito e suggerire di sottoporre , questi

ambiti importanti, ad eventuali vincoli. seguono esempi. La valutazione strategica sarà oggetto di

coinvolgimento del e.e ..

Cons. Roccasalva C.: invita l'arch. Limoli a rispondere all'altro quesito fatto riferito al paragrafo 3. 1, Gli

Standard Rivisitati.

Arch. Limoli A.: risponde, il progettista di Piano, l'lng. Cosentino, quando elaborò il Piano Regolatore,

owiamente, concepl gli standard funzionali a quello che erano le potenziali di insediabilità nel territorio

negli anni 2004/2006 e a Motta viveva una realtà molto importante, quella della presenza dei militari

della base Nato, cosa che man mano negli anni è andato sempre più a degradare per cui oggi non

:>latore e tra I esistono questi 2500 Militari, anzi oggi assistiamo al fatto che queste persone vanno in altri territori

e del Piano I prossimi a Motta. Oggi cosa fare per fare tornare gli Americani a Motta ? Innanzitutto bisogna rivedere le

5

Nel 2025 l'ipotesi è di 13.737 abitanti, nel 2030 è di 14.628 e nel 2035 di 15.576 . Parliamo solo dì

abitanti e non di Americani militari. Funzionalmente a quest'aspetto, chiedendo alla base Nato se esiste

l'ipotesi dì una eventuale possibilità che gli Americani della base possano ritornare a Motta questi numeri

saranno sottoposti a rivalutazione. Segue dibattito.

Assenza di audio dalle 1.05.50 alle 1.10.45.

Il Presidente ed i presenti favorevoli, rinviano la discussione in e.e ..

Non essendoci null'altro da aggiungere alle ore 10:45 il Presidente, dichiara chiusi i lavori.

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Emendamenti alle Direttive di PRG

Fermo restando il vincolo cimiteriale che vieta di costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici entro il raggio di 200 mt dal perimetro dell'impianto cimiteriale, si chiede di introdurre, tra le attività di revisione dello strumento urbanistico, l'ipotesi di ridurre il vincolo cimiteriale entro un raggio di 50 metri. Qualora non fosse possibile per l'intera area circostante considerare l'ipotesi di riduzione anche soltanto per quella inerente il fronte sud- sud -ovest.

Verificare se dalla determinazione degli standard urbanistici risulterebbe possibile considerare l'ampliamento della zona B (sottozona B2) e quindi emendare le direttive in funzione di detto ampliamento.

IntrodutTe tra le ipotesi di revisione quella di ridurre le distanze dai confini a mt {p"? , negli ambiti appartenenti alle zone esterne ricomprese entro le limitazioni di cui alle delimitazioni del centro abitato approvato con delibera di G.M. 38 dell'I luglio 2016.

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VERBALE DEGLI INTERVENTI, ESTRATTO DA REGISTRAZIONE, ALLEGATO SUB "A" ALLA DELIBERAZIONE CONSILIARE N° 56 DEL 26/10/2016 AVENTE AD OGGETTO: "REVISIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE-APPROVAZIONE DELLE DIRETTIVE GENERALI EX ART. 3 DELLA L. R. N° 15/91" - RINVIO -

Alle ore 19,20 il Presidente dispone 15 minuti di sospensione al fine di coordinare la presentazione degli emendamenti.

E' presente il Sindaco.

Alle ore 19,35, il Presidente richiamato l'appello e accertata la presenza di n° 17 Consiglieri Comunali e l'assenza di n° 3 (Testa, Festa e Di Mauro M.) dichiara aperta la seduta ..

La Cons. Greco comunica di avere preparato 6 emendamenti, alcuni ha avuto modo in questi minuti di sospensione di poterli fare leggere velocemente ai Consiglieri che si sono fermati in aula quindi, sono a più firme. Da lettura dei n° 6 emendamenti a firma dei Consiglieri Comunali Greco, Occhipinti e Di Mauro Antonina, allegati Sub. Cl, C2, C3, C4, CS e C6, e li consegna al Presidente del Consiglio.

II Segretario Generale comunica che nella seduta dell' 11 Ottobre 2016 è stata presentata dai Consiglieri Nicosia+ 3, una proposta emendativa ivi allegata sub. "B" che si articolava in n° 3 emendamenti Sub "B l ", "B2" e "B3", che si allega al verbale di stasera.

Il Cons. Roccasalva comunica che, in virtù dei due incontri che si sono tenuti tra i Tecnici e i Consiglieri comunali nella scorsa la settimana, con un lavoro sinergico di più Consiglieri Comunali, hanno preparato circa diciannove emendamenti. Ritiene tutti propositivi ma, soprattutto, ci teneva a dire che scaturiscono sostanzialmente da quelle che sono state le indicazioni di quelle riunioni, a suo avviso, molto proficue e ritiene che bene hanno fatto a dare la possibilità di questo incontro fra il Dirigente, i Tecnici professionisti della cittadinanza e, quindi, con un sunto, un lavoro sinergico che ha comportato anche un certo dispendio di energie, tant'è che sono arrivati anche all'ultimo proprio per la firma. Visto che sono tanti si sono divisi i compiti di leggerli fra diversi Consiglieri. Da lettura degli emendamenti allegati "Sub" Dl, D2, D3 e D13, che consegna alla Presidenza del Consiglio.

La Cons. Santagati da lettura degli emendamenti allegati "Sub" D4, DS, D6, D7 e D8, che consegna alla Presidenza del Consiglio.

La Cons. Puglisi da lettura degli emendamenti allegati "Sub" D9, DlO, Dl 1, D12 e D19, che consegna alla Presidenza del Consiglio.

La Cons. Di Mauro A. da lettura degli emendamenti allegati "Sub" D14, D15, D16, D17 e D18, che consegna alla Presidenza del Consiglio.

La Cons. Fassiolo da lettura dell'emendamento allegato Sub "El" che riguarda la zona "D" del P.R.G., e lo consegna alla Presidenza del Consiglio.

La Cons. U rzì da lettura dell'emendamento allegato Sub "F 1 ", e lo consegna alla Presidenza del Consiglio.

Il Cons. Bellia: da lettura dell'emendamento allegato Sub "G 1 ", e lo consegna alla Presidenza del Consiglio.

Esce il Cons. Vitale= Presenti 16.

L' Arch. Limoli, preso atto dalla copiosità degli emendamenti che la partecipazione è stata veramente attiva, così come si auspicava che fosse, esclude di potere esprimere seduta stante il necessario parere su ciascun emendamento. Si riserva, comunque, di interpellare il Segretario in ordine al modus procedendi ed, eventualmente, anche i Consiglieri presentatori laddove abbisognasse di chiarimenti qualora non dovesse

(1:~ere alcuni contenuti di merito degli emendamenti stessi. ,.-·,··~>, ~;-'' .· '\~

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Il Segretario Generale, comprendendo le perplessità testé manifestate dall'Arch. Limoli, rileva che, effettivamente, alcuni emendamenti non sembrano qualificabili come "direttive" in senso stretto. Competerà, pertanto, ali' Arch. Limoli di desumere dal contesto la "direttiva" in odine alla quale esprimere il proprio parere, eventualmente richiedendo chiarimenti al proponente. Ovviamente il parere, positivo o negativo, sulla direttiva così desunta, deve essere il più possibile motivato in ambito tecnico e rispettoso dell'ambito di discrezionalità che compete al Consiglio Comunale di valutare con l'esercizio del voto.

Il Presidente ritiene di acquisire gli emendamenti stasera poi L' Arch. Limoli darà pareri, quindi riconvocherà il Consiglio comunale.

L' Arch. Limoli dal numero e da quello che ha sentito, non sembra siano uno o due, per cui probabilmente, chiamerà i firmatari per dei chiarimenti. Afferma che le proposte si riferiscono, alcune a dei fattori per i quali potrebbe in maniera più veloce esprimere un circostanziato parere. Per altri deve fare delle verifiche, dei conteggi, in particolare per quelle che riguardano gli indici, per cui è ovvio che i parametri, si parlava se non ricorda male di valutare l'ipotesi di ampliare o in qualche modo di rivedere i minimi previsti dal D.M., pertanto non è semplice farlo in pochi giorni, ci vorrà una settimana, almeno.

Il Presidente a questo punto propone il rinvio a data da destinarsi nel più breve tempo possibile.

La Cons. Puglisi visto che i diciannove emendamenti che hanno presentato li conoscono, chiede, per quanto riguarda gli altri, se potevano riceverli tutti così possono leggerli con calma.

Il Presidente pone a votazione il rinvio di questo punto a data da destinarsi, aspettando i pareri del tecnico, che viene votato favorevolmente all'unanimità dai 16 Consiglieri presenti e votanti.

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Emendamenti alle Direttive di PRG

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Fermo restando il vincolo cimiteriale che vieta di costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici entro il raggio di 200 mt dal perimetro dell'impianto cimiteriale, si chiede di introdurre, tra le attività di revisione dello strumento urbanistico, l'ipotesi di ridurre il vincolo cimiteriale entro un raggio di 50 metri. Qualora non fosse possibile per l'intera area circostante considerare l'ipotesi di riduzione anche soltanto per quella inerente il fronte sud- sud -ovest.

Verificare se dalla determinazione degli standard urbanistici risulterebbe possibile considerare l'ampliamento della zona B (sottozona B2) e quindi emendare le direttive in funzione di detto ampliamento.

Introdurre tra le ipotesi di revisione quella di ridurre le distanze dai confini a mt (ef 5 , negli ambiti appartenenti alle zone esterne ricomprese entro le limitazioni di cui alle delimitazioni del centro abitato approvato con delibera di G.M. 38 dell'l luglio 2016.

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Al Presidente del Consiglio Comunale di Motta Sant'Anastasia

AII Arch. Limoli

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento in materia di INVARIANTI STRUTTURALI alla proposta di deliberazione avente a oggetto "Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali ex art. 3 della L.R. n. 15191"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione allegata alla proposta di deliberazione in oggetto aggiungendo in materia di INVARIANTI STRUTTURALI che

"Devono considerarsi elementi invarianti nella progettazione del nuovo PRG una serie di indicazioni progettuali derivanti da varie fonti normative sia regionali che statali, che com­pongono un quadro vincolistico da recepire integralmente nel nuovo PRG. Le principali di tali disposizioni sono: - il Codice dei Beni Culturali, di cui al D.Lgs. n. 42/2004 e smi, attraverso il quale sono dichiarate di interesse paesaggistico alcune parti del territorio comunale. In particolare, ol­tre al vincolo della cd legge "Galasso" che riguarda i corsi d'acqua e la fascia costiera, valutando altre parti del territorio comunale che possono sottoposte a vincolo paesaggisti­co, sia per la presenza di aree boscate sia per la presenza del Neck, sia infine per even­tuale presenza di aree di interesse archeologico.

Nella pianificazione di tali ambiti il PRG dovrà tener conto della necessità di non compromettere il valore ambientale e paesistico con previsioni lesive dei caratteri propri di ciascun sito. Vanno anche tenuti presenti i vincoli apposti con specifici decreti ell'Assessorato competente. - le leggi che fissano distanze minime delle costruzioni a protezione di infrastrutture pubbliche, quali le strade ed autostrade, la ferrovia, il depuratore, il cimitero.

- il vincolo sismico, che determina limitazioni nella attività edilizia; - i vincoli e le prescrizioni derivanti dai Piani stralcio di bacino per l'Assetto Idrogeologico;

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in particolare nella redazione del nuovo piano occorrerà fare stretto riferimento alle indica­zioni normative relative alle aree di diverso grado di pericolosità, che per i livelli più alti (P3 e P4) vietano qualsiasi trasformazione urbanistica . , . .;~

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- il vincolo idrogeologico ex R.D. 3267/1923, gravante su una gran parte del territorio co-munale;

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- il vincolo relativo alle eventuali aree percorse dal fuoco ai sensi dell'art.1 O, comma 2 del­la L.21.11. 2000, n. 353 Elementi invarianti nella progettazione del PRG devono essere considerati pure le even­tuali indicazioni vincolistiche derivanti degli studi propedeutici di settore, geologico ed agricoloforestale. Nel primo dovranno infatti essere indicate e perimetrate le eventuali aree soggette a diss­esti di natura geologica o idraulica o interessate da formazioni tettoniche o da rischio sis­mico in genere, nelle quali potranno non essere ammesse nuove costruzioni, nonché le aree nelle quali le nuove costruzioni potranno essere eseguite osservando particolari cau­tele. Tali indicazioni dovranno riguardare in particolare le aree di nuova urbanizzazione previste nel nuovo P.R.G.; una verifica di natura geologica, anche alla luce della nuova normativa tecnica sulle costruzioni subentrata nel 2008 e della conseguente Circolare AR­T A del 25 Ottobre 2012, dovrà comunque essere svolta, ai fini di una loro eventuale ricon­ferma nel nuovo piano, anche per le aree già interessate da previsioni di urbanizzazione del PRG vigente."

Motta Sant'Anastasia

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Al Presidente del Consiglio Comunale di Motta Sant'Anastasia

AII Arch. Limali

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento su MOBILITA'/INFRASTRUTTURE alla proposta di deliberazione avente a oggetto "Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali ex art. 3 della L.R. n. 15/91"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione allegata alla proposta di deliberazione in oggetto aggiungendo in materia di MOBILITÀ che

"Una criticità è rappresentata dal traffico urbano cittadino che presenta elevati livelli di congestione soprattutto nelle ore di punta (orario scolastico).

· La congestione, e' aggravata -dalla mancanza di un efficiente servizio di bus cittadino, e di adeguate zone di parcheggio nella zona del centro , nonche' alla stretta vicinanza di piu' plessi scolastici in viale della Regione - l'assenza di percorsi adeguati e riservati che privilegino la sicurezza dei pedoni; - l'assenza di circuiti ciclabili che permettano l'uso alternativo della bicicletta; - la permanenza di barriere architettoniche nella gran parte del territorio comunale.

Le previsioni del PRG, in sinergia con quelle del PUT, anch'esso da rivedere, dovranno concorrere ad una strategia di miglioramento della mobilità, basata essenzialmente sulla creazione di un sistema di trasporto pubblico e sull'adozione di tutte le misure tendenti a scoraggiare l'uso dell'auto, quali: - la creazione di aree pedonali e ZTL, opportunamente regolamentate, non solo nel centro storico; - aree di scambio intermodale con adeguate aree di parcheggio. - la individuazione di aree da destinare a parcheggi pubblici e privati ed a parcheggio di interscambio; - la creazione di un sistema di piste ciclabili adeguato e sicuro; - l'abbattimento delle barriere architettoniche in tutte le aree urbane -il potenziamento dei collegamenti territoriali con la citta' di Catania, ma anche con I co-muni territorialemte limitrofi "

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Al Presidente del Consiglio Comunale di Motta Sant'Anastasia

Ali Arch. Limoli

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento su TERRITRIO AGRICOLO alla proposta di deliberazione avente a oggetto "Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali ex art. 3 della L.R. n. 15191"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione allegata alla proposta di deliberazione in oggetto aggiungendo in materia di TERRITRIO AGRICOLO che

"Occorre favorire adeguatamente lo sviluppo dell'agriturismo nel rispetto delle prestazioni ecologiche richieste dall'ambiente naturale. In tema di fruizione di beni ambientali e dell'agriturismo, interessante e utile appare la tutela, la protezione, il recupero e la valor­izzazione degli antichi manufatti presenti nelle aree interne (casali, mulini, pozzi, abbeveratoi, ville) che assumono il valore di testimonianza della cultura contadina, creando attorno ad essi itin­erari e percorsi per la loro migliore fruizione"

Motta Sant'Anastasia I Consiglieri Comunali

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto "Revisione del Piano

Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali ex art. 3 della L.R. n. 15/91" al

capitolo "2 Salvaguardia e sviluppo del territorio"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul funzionamento del

Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione allegata alla proposta di

deliberazione in oggetto aggiungendo al capitolo in oggetto che verra' avviato un processo di

"di valutazione dell'impatto ambientale dovuto della presenza di due discariche Tiriti' e

Valanghe D'Inverno che insistono in territorio comunale e in zona dichiarata a rischio frana ".

Motta Sant'Anastasia I Consiglieri Comunali

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

AII Arch. Limoli

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento su RESIDENZA E SERVIZI CONNESSI alla proposta di deliberazione

avente a oggetto "Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali

ex art. 3 della L.R. n. 15/91"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul funzionamento del Con­siglio Comunale, propongono di emendare la relazione allegata alla proposta di deliberazione in oggetto aggiungendo in materia di RESIDENZA E SERVIZI CONNESSI che Considerate di dover contnere l'espansione edilizia ed in particolare quella abusiva che ha come conseguenza l' incremento dei livelli di rischio idrogeologico, di impermeabilizzazione dei suoli e di alterazione dei regimi idraulici, obiettivo del PRG dovrà essere quello di limitare la crescita edilizia residenziale ed in particolare ogni forma di edificazione che possa comportare un ulteriore irragionevole consume di suolo. In alternativa occorrerà puntare: - sul riuso del patrimonio edilizio non utilizzato o sotto utilizzato; - sul recupero del patrimonio edilizio degradato attraverso interventi di ristrutturazione edilizia e miglioramento strutturale ed energetico; - sulla riqualificazione delle aree urbane attualmente non utilizzate, sotto utilizzate o impropriamente utilizzate, quali ad esempio le aree urbane centrali destinate ad attività produttive incompatibili con il contesto, che dovranno essere rilocalizzate. Tale direttiva si ritiene sia una necessità ineludibile se si vogliono evitare i rischi, prima di tutto quello sismico, che un ulteriore aumento della pressione antropica finirebbe per determinare. Nella revisione delle previsioni relative alle zone di espansione dovrà comunque tenersi presente il quadro dei vincoli territoriali, e dovranno in particolare valutarsi le indicazioni derivanti dagli studi geologico ed agricolo-forestale nonchè le risultanze della VAS, al fine di verificare eventuali incompatibilità con le previsioni del PRG vigente.

Motta Sant'Anastasia ~nsiglieri Comunali

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento DELIBERA ZONA El SIELI alla proposta di deliberazione avente a

oggetto "Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali ex

art. 3 della L.R. n. 15/91 11 Capitolo 3.1

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul funzionamento del

Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione allegata alla proposta di

deliberazione in oggetto aggiungendo all elenco delle delibere di consiglio di cui tenere conto

anche quella approvata da precedente organo deliberativo (consiglio comunale) in cui si

apporvava di isituire la zona El Sieli (attualmente El agricola) in quanto espressione dell

interesse popolare e a tutela del territorio comunale in cui insistono i Sieli1 , 1c, ~LL -A-

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant' Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto

"Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive

Generali ex art. 3 della L.R. n. 15/91"

I sottoscritti Consiglieri Comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale,

fermamente convinti che una pianificazione attuativa minuziosa possa agevolare i cittadini nelle scelte da compiere nella zona del Centro Storico (Al) per la realizzazione dei propri interventi edilizi, minimizzandone l'arbitrarietà e le difficoltà burocratiche e che si otterranno benefici in termini estetici sulle cortine edilizie e sugli spazi pubblici, in accordo ed in armonia con i criteri del restauro e del recupero del tessuto edilizio

danno mandato affinché nella revisione di Piano Regolatore Generale si provveda ad integrare la relazione allegata alla proposta di deliberazione in oggetto con:

"La normativa di settore disciplina ampiamente le modalità con cui definire e/o ridefinire le varie zone omogenee ed allo stesso tempo, fino a che grado di dettaglio bisogna spingere il progetto. Per quanto concerne il Centro Storico, le innovazioni introdotte dalla CircolareA.R.T.A. D.R.U. n. 3 dell' 11 luglio 2000 impongono una pianificazione attuativa che prenda le mosse dall'Analisi Tipologica, ovvero un strumento di conoscenza che lavora per singoli edifici, rilevandone le caratteristiche edilizie/urbanistiche, e promulgando prescrizioni specifiche, mirate e di dettaglio sposando a pieno questo indirizzo progettuale si inseriscono precise prescrizioni sull'utilizzo dei colori per i diversi elementi edilizi delle facciate (dipinture su intonaco, apparecchiature lapidee, infissi, ecc.).

Tali norme dovranno essere riportate in apposito ed autonomo Piano del Colore, oppure integrate negli elaborati previsti dalla Circolare A.R.T.A. per la "Variante Generale del Centro Storico" ".

Motta Sant' Anastasia 11/10/16

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto "Revisione

del Piano Regolatore Generale~ Approvazione delle Direttive Generali ex art. 3

della L.R. n. 15191"

I sottoscritti Consiglieri Comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul

funzionamento del Consiglio Comunale,

considerato che l'Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana con la

Circolare D.R.U. n. 3 dell' 11 luglio 2000 ha provveduto ad inquadrare il problema

della pianificazione attuativa del centro storico, ovvero, integrandola all 'intemo

della 12ianificazione generale, in forma di variante

ed in particolare considerato che al paragrafo 3.6 e 3.7 sono state gettate le basi

per definire quelli che oggi vengono conosciuti come "Variante Generale del

Centro Storico" quale strumento attuativo di completamento e dettaglio del P.R.G.,

di cui se ne specificano sia i contenuti che le tavole costituenti.

Per quanto sopra espresso, i Consiglieri Comunali di Motta Sant' Anastasia, danno

mandato affinché nella revisione di Piano Regolatore Generale si provveda ad

inserire nella relazione allegata alla proposta di deliberazione in oggetto al punto

2.2 de I fattori di revisione:

"La pianificazione attuativa per il centro storico, sarà fatta così come previsto da

CircolareA.R.T.A./D.R.U. n. 3 dell'll luglio 2000.

Tale elemento sarà da ritenersi fondamentale ed imprescindibile per la futura

valutazione/approvazione di quanto prodotto dai tecnici incaricati."

in sostituzione del 7° capoverso.

Motta Sant'Anastasia 11/10/16 I Consiglieri Comunali

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Al Presidente del Consiglio Comunale di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto

"Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive

Generali ex art. 3 della L.R. n. 15/91"

I sottoscritti Consiglieri Comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale,

considerato che l'articolo 2 della L.R. 71/78 specifica che in fase di revisione del Piano Regolatore Generale dovranno essere dettate prescrizioni esecutive concernenti i fabbisogni residenziali pubblici, privati, turistici, produttivi e dei servizi connessi, tali da costituire a tutti gli effetti Piani Particolareggiati di Attuazione e che questi ultimi, ai sensi dell'articolo 102 della L.R. n. 4/2003, quando non redatti contestualmente, vanno comunque adottati dai Comuni entro il termine di centottanta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del decreto di approvazione dello strumento urbanistico generale

danno mandato affinché nella revisione di Piano Regolatore Generale si provveda ad inserire nella relazione àllegata alla proposta di deliberazione in oggetto:

"individuare tutte quelle zone che necessitano di maggior attenzione urbanistica, al fine di predisporne (o revisionare) l'opportuna pianificazione attuativa, previa redazione di piani particolareggiati, di recupero, ecc ..

L'ipotesi dell'elaborazione dei piani attuativi, non contestuale alla revisione del PRG, potrà essere prevista dai tecnici incaricati solo per documentate ed improcrastinabili esigenze tecniche, o qualora vengano meno i benefici dovuti ad una redazione contestuale con la pianificazione generale."

Motta Sant' Anastasia

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di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto "Revisione del Piano Regolatore Geherale -Approvazione delle Direttive Generali ex art. 3 della L.R. n. 15191"

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I sottoscritti Consiglieri Comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale,

considerato che il territorio comW1ale occupa W1a posizione baricentrica nell'areale del catanese, particolarmente appetibile per investitori pubblici e privati;

considerato che il territorio comW1ale risulta sprovvisto di grandi strutture di interesse pubblico,

a valenza provinciale-regionale (con l'W1ica amara eccezione dell'impianto di discarica di proprietà della Oikos );

considerato che il Consiglio Comunale, in fase di revisione del Piano, deve dare direttive in ordine al possibile sviluppo economico del proprio territorio, sia su piccola che grande scala;

Considerato che il modello di sviluppo dominante degli untimi decenni ha visto come unità minima di intervento la realizzazione di mega strutture di vendita e/o mega strutture produttive, generando un territorio oltre ogni modo saturo in ambito commerciale ed industriale;

considerato che tale modello di sviluppo non è più perseguibile, sia perché fuori dal contesto

storico attuale, sia perché si cominciano ad intravedere gli effetti negativi di tali scelte

pianificatorie nei ComW1i che per primi le hanno favorite ed incentivate;

considerato che, in ogni caso, il Consiglio è chiamato ad indicare W1a via di sviluppo alternativa

a quella sopra menzionata;

considerato che molti enti pubblici hanno avviato processi di delocalizzazioni delle proprie strutture, al di fuori dei caotici centri urbani, tra cui è possibile menzionare, solo a titolo di

esempio, le Università, le grandi strutture ospedaliere, i TribW1ali, ecc., così come facilmente

riscontrabile in molte aree metropolitane, Catania compresa;

considerata la costante presenza di investitori privati, che sempre più orientano i loro sforzi su interventi a basso impatto speculativo, ma con altissimi benefici per le comunità locali sia in termini di ritorno economico che di crescita culturale, tra cui è possibile menzionare le grandi

strutture per lo spettacolo, quelle fieristiche, quelle relative al divertimento, al tempo libero, allo

sport, ecc.;

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• Considerata la necessità di mettere un freno agli interventi speculativi, progettati con criteri distanti da quelli dell'architettura contemporanea, in forte conflitto con il contesto m cm s1,

I insediano;

danno mandato affinché nella relazione allegata alla proposta di deliberazione in oggetto, si provveda a cambiare il titolo del punto 2.5 da "La rete del commercio" in "Lo sviluppo economico". Inoltre, si d,a mandato di inserire il seguente paragrafo al termine del punto 2.5:

"La mobilità contemporanea ha abbattuto i vecchi confini comunali, ed oggi appare chiaro come la pianificazione territoriale lavori per macrò-:.aree, su scala provinciale o addirittura regionale. Aeroporti, ospedali, università, grandi impianti sportivi o culturali, vengono utilizzati da intere aree metropolitane, e pertanto dislocati in una logica più ampia, in cui legami con i Comuni ospitanti possono risultare marginali. Pertanto si ravvisa la necessità di provvedere a dare un chiaro indirizzo progettuale, anche e soprattutto, su scala territoriale. L'esperienza della vecchia pianificazione, nonché le attuali condizioni del settore commerciale ed industriale, ci portano ad escludere qualsivoglia previsione di nuove mega strutture commerciali o distretti produttivi (fatti salvi i diritti acquisiti da terzi con la pregressa pianificazione). Viceversa, il Consiglio vuole dare mandato ai Tecnici incaricati affinché provvedano all'individuazione di una area su cui far nascere un grande complesso, di attuazione di grandi enti pubblici (nel settore dell'istruzione, della ricerca, dei servizi al cittadino, ecc.) o grandi investitori privati (nel settore della cultura, dello spettacolo, del divertimento, ecc.). L'Ufficio del Piano può riservarsi la possibilità di individuare più aree da adibire allo scopo, ferma restando la possibilità, da parte del Consiglio, di approvarle o rigettarle in fase di presentazione della Bozza del P.R.G., e/o con tutti gli strumenti di democrazia partecipata che si intenderà porre in essere. Per tale intervento, il pianificatore dovrà dare stringenti prescrizioni in ordine: - ai benefici diretti ed indiretti apportati alla comunità mottese; - alla totale mancanza di pregiudizio ambientale nei confronti dell'attività residenziale e dei cittadini (attività inquinanti, rumorose, disturbo alla quiete pubblica, incremento del traffico, ecc.); - alla piena integrazione con il contesto, secondo i caratteri dell'architettura contemporanea; - alla piena sostenibilità, secondo i caratteri dell'architettura contemporanea; - alla predilezione per interventi preganti, che possano caratterizzare il territorio in positivo, e che apportino un beneficio di immagine al Comune di Motta Sant' Anastasia; - alla qualità architettonica, attestata dalla presentazione di progetti valutati in via preliminare tramite concorsi ad idee (come per tutte le grandi strutture di questo genere); - alla totale e certa copertura finanziaria, al fine di evitare la nascita di nuove "incompiute"."

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cv Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto "Revisione del Piano

Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali ex art. 3 della L.R. n. 15191"

I sottoscritti Consiglieri Comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale,

considerato che il D.M. 1444/68 dà indicazioni circa la dotazione "minima" degli Standard Urbanistici, si reputa necessario che il Consiglio Comunale dia chiare indicazioni ai Tecnici incaricati, affinché non procedano al dimensionamento del Piano utilizzando solo i parametri "minimi" offerti dalla normativa, bensì con più abbondanti ed attuali dotazioni a Standard;

danno mandato affinché nella revisione di Piano Regolatore Generale si provveda ad inserire nella relazione allegata alla proposta di deliberazione in oggetto, al punto 3 .1, subito dopo la tabella che mostra le "dotazioni da P.R.G. rivisitate" il seguente paragrafo:

"Gli standard fin qui analizzati fanno riferimento alle dotazioni minime inderogabili ex D.M. 1444/68, e pertanto calcolati e ponderati sulle esigenze urbanistiche di fine anni '60. Dopo un cinquantennio è necessario revisionare questi parametri per armonizzarli ai criteri della vita contemporanea. Pertanto, i tecnici incaricati dovranno provvedere ad elevare le dotazioni a standard, in misura maggiore rispetto ai minimi sopramenzionati, in armonia con i criteri della più evoluta pianificazione contemporanea."

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto "Revisione del Piano

Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali ex art. 3 della L.R. n. 15/91"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul funzionamento del

Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione allegata alla proposta di

deliberazione in oggetto inserendo al punto 2.4 "Le infrastrutture" la seguente frase:

''Potenziamento della mobilità interna con particolare attenzione a quella pedonale e ciclabile"

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto

"Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali

ex art. 3 della L.R. n. 15/9111

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul

funzionamento del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione

allegata alla proposta di deliberazione in oggetto aggiungendo alla lettera "I"

della "SINTESI" la seguente frase:

"riferendo particolare attenzione alla coltura del noce/lare etneo e dei vitigni

autoctoni"

Motta Sant'Anastasia 11>) I o/ C,Di,6 I Consiglieri Comunali

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto

"Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali

ex art. 3 della l.R. n. 15/91"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul

funzionamento del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione

allegata alla proposta di deliberazione in oggetto sostituendo la lettera "C" della

"SINTESI" con la seguente frase:

"La salvaguardia delle realtà naturalistiche, con grande attenzione alla

realizzazione del Parco dei Sie/i e del torrente Finaita."

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento e alla proposta di deliberazione avente a oggetto

"Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali

ex art. 3 della L.R. n. 15/91"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul

funzionamento del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione

allegata alla proposta di deliberazione in oggetto inserendo alla fine del punto

3.2 "Dimensionamento nella Revisione di PRG" la seguente frase:

''Alla luce di quanto sopra emerso è possibile dichiarare che il dimensionamento

del vecchio Piano Regolatore Generale fosse sovradimensionato anche in termini

di popolazione insediabi/e e quindi di volume edificabile. Pertanto si ritiene che il

nuovo Piano Regolatore Generale non debba prevedere la realizzazione di nuovo

edificato, al netto di quanto già approvato con la vecchia programmazione. Allo

stesso tempo si invita a incentivare ogni strumento atto al recupero e al riutilizzo

della volumetria esistente. Tali prescrizioni vengono notoriamente conosciute

come P.R.G. a volume O."

Motta Sant'Anastasia 'l6} lo) 2.xJl(j

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Q0 Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto

"Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali

ex art. 3 della L.R. n. 15/91"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul

funzionamento del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione

allegata alla proposta di deliberazione in oggetto cassando la lettera "H" della

"SINTESI" in quanto si ritiene che la vicinanza della "Zona C" al centro urbano non

possa non prevedere la coesistenza di residenze e attività di tipo commerciale,

aggregativo, ricreativo e sociale; scongiurando il sorgere di un nuovo quartiere

dormitorio in prossimità del centro urbano.

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@ Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto

"Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali ex art. 3 della L.R. n. 15/91"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul

funzionamento del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione

allegata alla proposta di deliberazione in oggetto inserendo del punto 3.1 "Gli

Standard Rivisitati" la seguente frase:

"E' importante inoltre prevedere delle agevolazioni fiscali per chi costruisce, ristruttura, adatta secondo i dettami delle Norme in merito all'Edilizia Sostenibile:

• bioedilizia;

• efficientamento energetico;

• riduzione dei consumi;

• utilizzo di fonti energetiche rinnovabili;

• approccio minimalista;

• riutilizzo dell'acqua piovana;

• utilizzo di materiali bioecologici;

• regionalismo (utilizzo di materiali estratti e/o prodotti nello stesso ambito ecoregionale secondo il principio della filiera corta);

• coinvolgimento di più attori del processo edilizio che condividano i progetti con i futuri abitanti;

• riuso e riciclo, mediante elementi modulari e costruzioni a secco,

con maggiori aiuti per gli edifici del centro storico. "''

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto

"Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali ex art. 3 della L.R. n. 15/91"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul

funzionamento del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione

allegata alla proposta di deliberazione in oggetto aggiungendo al punto 2.1

(SALVAGUARDIA E SVILUPPO DEL TERRITORIO) dopo il comma 6 la seguente frase:

"Senza dimenticare l'importanza rappresentata dalla necessità di realizzare il

"Parco dei Sielr', apponendo appositi vincoli paesaggistici che possano arginare il

deturpamento del nostro territorio, già provato dalla presenza della discarica di Valanghe d'Inverno."

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~ I Consiglieri Comunali

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto

"Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali ex art. 3 della L.R. n. 15/91"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul

funzionamento del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione

allegata alla proposta di deliberazione in oggetto inserendo il puni> 2.6 11 Riprogettazione della campagna":

"Per decenni la pianificazione del territorio è stata concepita da amministratori e

tecnici come una perimetrazione del territorio, all'interno del quale vengono

individuate aree destinate a beni e servizi, al fine di soddisfare parte dei

fabbisogni espressi dalla popolazione. Tale approccio ha fatto si che le aree

agricole fossero considerate, come nel nostro caso, aree residuali, non soggette a

una vera e propria pianificazione.

li territorio, risorsa non rinnovabile, è sottoposto a dinamiche di trasformazione

complesse e contraddittorie. Occorre pertanto un'azione strategica che

restituisca centralità e riconosca adeguato valore alla terra e alla sua

multifunzionalità, assicurando funzioni e servizi fondamentali per il benessere

della comunità attraverso la salvaguardia dei manufatti esistenti di pregio

( masserie, fattorie, bagli etc.)"

Motta Sant'Anastasia 16/t o}2olt, ,~ __ ~lieri Comunali .

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto

"Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali

ex art. 3 della L.R. n. 15/91"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul

funzionamento del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione

allegata alla proposta di deliberazione in oggetto inserendo alla fine del punto

2.2 "Valorizzazione del Centro Storico" la seguente frase:

"Per rafforzare il concetto bisogna prevedere regole certe e chiare per le opere di ristrutturazione edilizia. Inoltre bisogna puntare sugli incentivi ai privati che intendono investire nelle zone del centro storico. Prevedere la mappatura e la catalogazione degli edifici presenti in zona A2, per i quali possano essere consentiti solo il restauro e il recupero, favorendo la demolizione e la ricostruzione degli edifici relativi agli anni 60ll0/80 privi di interesse architettonicoN

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto

"Revisione del Piano Regolatore Generale - Approvazione delle Direttive Generali

ex art. 3 della L.R. n. 15/91"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul

funzionamento del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione

allegata alla proposta di deliberazione in oggetto inserendo alla fine del punto

2.5 "La rete del Commercio" la seguente frase:

"Si prende atto che Il Piano Urbanistico Commerciale è in fase di adeguamento, ma si ritiene che anche in questa fase di revisione del P.R.G. bisogna tener conto delle possibili attività commerciali da insediare nella zona del centro storico dove il problema dei parcheggi può costituire motivo di interdizione per l'attività stessa. E' per questo che si propone di inserire nel futuro P.R.G. delle aree di parcheggio in centro storico, anche limitate a pochi posti auto, possibilmente collocate al posto di fabbricati fatiscenti o addirittura di ruderi già presenti che non rappresentano luoghi di interesse storico-architettonico. Inoltre si ritiene necessario incentivare l'insediamento di tali attività prevedendo nel nuovo Regolamento Edilizio incentivi economici, attraverso la decurtazione degli oneri, per coloro che intendono trasformare vecchi fabbricati in edifici adeguati, anche strutturalmente, da adibire ad attività commerciali e/o a piccole realtà di artigianato tipico"

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@ Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto

"Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali

ex art. 3 della L.R. n. 15/91ii

I sottoscritti consiglieri comunali; ai sensi deWart. 74 del regolamento sul

funzionamento del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione

allegata alla proposta di deliberazione in oggetto sostituendo la lettera "A" della

"SINTESI" con la seguente frase:

"Ridefinire la zonizzazione, con particolare attenzione alla zona D, localizzata nel

precedente Piano Regolatore in una parte di territorio comunale caratterizzato da

una olografia con pendenze non idonee alla destinazione d'uso della zona."

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto

"Revisione del Piano Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali

ex art. 3 della L.R. n. 15/91"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul

funzionamento del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione

allegata alla proposta di deliberazione in oggetto sostituendo la lettera "G" della

"SINTESI" con la seguente frase:

"Verificare la possibilità di recuperare spazi all'interno del tessuto urbano

esistente per la realizzazione (anche attraverso la demolizione di edifici fatiscenti)

di piazze~ punti di incontro e di aree a verde pubblico di quartiere"

Motta Sant' Anastasia 1,6/ t 0) 2d ~ I Consiglieri Comunali

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Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto "Revisione del Piano

Regolatore Generale -Approvazione delle Direttive Generali ex art. 3 della L.R. n. 15/91"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul funzionamento del

Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione allegata alla proposta di

deliberazione in oggetto inserendo al punto 2.4 "Le infrastrutture" la seguente frase:

"Potenziamento della viabilità a sud del paese con la base Nato di Sigonella e lo svincolo di S.

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u Al Presidente del Consiglio Comunale

di Motta Sant'Anastasia

Al Commissario ad Acta Arch. Coniglio

Oggetto: Emendamento alla proposta di deliberazione avente a oggetto "Revisione del

Piano Regolatore Generale - Approvazione delle Direttive Generali ex art. 3 della l.R. n.

15/91"

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell'art. 74 del regolamento sul funzionamento

del Consiglio Comunale, propongono di emendare la relazione allegata alla proposta di

deliberazione in oggetto inserendo alla fine del punto 2.1 "Il Territorio" la seguente frase:

"Il principio di salvaguardia del territorio ed in particolare l'obiettivo del contenimento del consumo del suolo , pone la necessità di trovare dei sistemi di incentivazione alla realizzazione di interventi edilizi all'interno delle zone omogenee A e B, specie se trattasi di demolizioni e ricostruzioni di edifici fatiscenti con metodi antisismici e di sostenibilità ambienta/e. Di contro bisogna scoraggiare l'edificazione a fini residenziali fuori dal perimetro urbano anche se in aree limitrofe quali la zona E2, sprovviste di adeguate opere di urbanizzazione per le quali bisogna invece incentivare la vocazione agricola magari legata ad attività turistiche che sfruttano percorsi naturalistici come ad esempio il Parco dei Sie/i e percorsi eno-gastronomici già presenti sul territorio provincia/e e regionale.,,

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Emendamenti alle Direttive di P. R. G.

Per le zone Territoriali omogenee "D".

Al fine di consentire l'insediamento di nuove attività senza ostacolo all'attività di impresa non effettuare distinzioni nelle sottozone "D", (industriale, commerciale, artigianali), ma utilizzare un'unica z.t.o. "D" in aderenza alla direttiva comunitaria 123/2006 (direttiva Bolkestein) recepito dal D. Lgs. N° 59/2010.

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Emendamento alle Direttive di P.R.G.

Tenuto conto che nel passato sono stati individuati dei complessi residenziali insediativi chiusi che hanno comportato delle varianti al piano si chiede d'introdurre l'ipotesi di valutare tale volumetria non più come ambito chiuso ma diversamente come zona di espansione a basso indice di edificabilità fino ad un eventuale ipotesi di 0,30 mc/mq.

Motta Sant'Anastasia 26/10/2016

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e.i.~ 'ff o~ ~6-x-~<Jlb ~~ Q/J • Rideterminazione zona' 8 del Piano Regolatore di Motta Sant' Anastasia.

Premesso che:

Sono considerate zone territoriali omogenee, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1 7 della legge 6 agosto 1967, n. 765:"A) le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestano carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi; B) le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone A): si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5% (un ottavo) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,5 mc/mq; C) le parti del territorio destinate a nuovi complessi insediativi, che risultino inedificate o nelle quali l'edificazione preesistente non raggiunga i limiti di superficie e densità di cui alla precedente lettera B); D) le parti del territorio destinate a nuovi insediamenti per impianti industriali o ad essi assimilati; E) le parti del territorio destinate ad usi agricoli, escluse quelle in cui - fermo restando il carattere agricolo delle stesse - il frazionamento delle proprietà richieda insediamenti da considerare come zone C); F) le parti del territorio destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale."

Considerato che il P.R.G. di Motta Sant' Anastasia, di cui al Decreto 1010 del 12/09/2006, risulta oltre che con i vincoli preordinati all'esproprio decaduti il 03/11/2011, già completamente realizzato per la zona B.

Considerato che sono in fase di rielaborazione le zone territoriali di P.R.G., così come definite dal D.I. 1444/1968;

Considerato che nella fase di rielaborazione occorre definire la nuova zona territoriale B.

Considerato che la zona omogenea B può definirsi tale se vengono rispettati i parametri tecnici dettati dal Decreto Interministeriale 1444/1968, ovvero:

superamento dell'Indice di Edificabilità Fondiaria di 1,5/mc/mq, per le area classificate B; rapporto di copertura edificata rispetto alla superficie di zona pari o superiore al 12,50 %.

I sottoscritti consiglieri comunali, CHIEDONO, al tecnico progettista del P.R.G., di determinare la nuova perimetrazione della zona B con ampliamento della stessa sia nella zona a nord-ovest sia nella zona a sud est del territorio di Motta Sant' Anastasia, zone adiacenti alle già attuali zone B2, ormai totalmente sature, nelle aree facilmente urbanizzabili o già parzialmente urbanizzate, in cui sono presenti edificazioni da permettere di considerare le area da inglobare in zona B, come parzialmente sature.

Tali nuove perimetrazioni di zona consentiranno la variazione di aree già parzialmente edificate e urbanizzate, che non hanno più la vocazione agricola, in area di completamento alla edificazione.

Tali ampliamenti dovrà sottostare alle prescrizio~di cui ai parametri tecnici sopradetti.

2\ + _, d0:,,~.~et,Je 1/CJ #I . r(~ ;::-1.,,' .:o-'i '-. l .. )~ !.,, ---- . J-; \.

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RICHIAMATI gli atti e prowedimenti interni dell'Ente i quali vertono alla rimodulazione della -.,.:prganizzativa e dell'organigr~mma dell'Ente; CHE cdÌlltr1'iwt1; 149/Gab del 22.04.201"6 è stato nominato il commissario ad Acta per

ia sostitutiva all'adozione 'degli atti occorrenti per la revisione del Piano 'raie· · ~·-' .· ... · .

,:ina n. 01 d-,f':~_1,08,2016, R.G. n. 475 del 20.06.2016 ad oggetto :~l'Uffici<>,, g~i,~~~: con la ~ua~e ~ stato costituito l'Uffi~io ~el Piano

.rican~, -~ Responsabile 11 dipendente arch. A. L1moh, attuale i'Acea'l,;~ica ed Attività Produttive;

CHE con 11'-~~lmento commissariale è stato dato altresì mandato all'arch. A. Limali di a.i:·, ·:"'1~ dalla legge avt,alendosi delle necessarie figure professionali specialistichfliltlritlrron presenti nella struttura comunale; TENUTO CONTO che conformemente al disposto di cui alla l.r. 15/91 sono state redatte, dall'arh. A. Umoll, Responsabile dell'Area Urbanistica, le Direttive Generali, le quali si allegano alla presente per farne parte integrante e sostanziale, descrivono i caratteri del territorio e degli abitati allo scopo di individuare le esigenze di assetto e di sviluppo degli stessi; CHE le predette Direttive Generaliindividuano le problematiche urbanistiche di rilievo per il comune ed i criteri informatori del P.R.G., necessari per un'adeguata pianificazione del territorio comunale; CONSIDERATO che l'organo proposto per l'approvazione delle predette Direttive Generali

~ .:· ~ il Consiglio Comunale; /,.w\ \ PROPONE

(:: ' W:, \Di approvare le Direttive Generali del Piano Regolatore Generale allegato alla presente, · · ·. i 1\, . · redatte dall'arch. A. Limoli, Responsabile dell'Area Urbanistica.

, .. ; ~,. Di dare mandato all'Arch. A. Limoli di procedere, alla redazione degli atti necessari e ''·~--"" consequenziali al presente da redigersi nelle forme di legge.

Proposta di Deliberazione - Registrata al N. 8 3 del Q 2-O 'i -2od6

Parere in ordine alla regolarità tecnica: favorevole/Gonti:ftfia 13er i segYeati.fflativi:

Lì (jj. IX. 20} 6

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Parere in ordine alla regolarità contabile favorevole/Co9;ra;(o'per i seguenti motivi: 20/ . ' 4 :i e z:.::-. • r 9:--: V e '> b &:-z<

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Lì DZ- Dj- ·VJ(~ rJJOnsabile del�'Area .II

tt. A. Lipara)

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Il Sottoscritto Segretario Comunale, su conforme attestazione del o, certifica che la sente Deliberazione è stata pubblicata all'Albo di questo Comune al n ............ dal.. ...................... al.. ................... a nonna dell'art. 11 della L.R. 44/1991, come modificato dall'art. 127, comma 21, della L.R. 17/04.

Motta Sant' Anastasia, lì ....................... . Il Messo Il Segretario Comunale

Il Sottoscritto Segretario Comunale

ATTESTA

che la presente deliberazione è divenuta esecutiva:

O Essendo stata dichiarata immediatamente eseguibile;

O Essendo decorso il termine di giorni dieci dalla pubblicazione;

Il Segretario Comunale

Motta Sant' Anastasia, li ............................. .

UFFICIO DI SEGRETERIA

La presente Deliberazione è stata trasmessa per l'esecuzione al Responsabile Area ........................... .

con nota protocollo n ............. del.. ............... .

Motta Sant' Anastasia, lì ............................ . Per l'Ufficio di Segreteria

COMUNE DI MOTTA SANT' ANASTASIA

Il sottoscritto. ______________________ Segretario Comunale del Comune

di Motta Sant' Anastasia, certifica che la presente è copia conforme all'originale in atti d'ufficio.

Si compone di------ pagine e allegati. ...................................•..

si rilascia -----------------------------------~

Motta Sant' Anastasia, lì ------ Il Segretario Comunale