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. del sé . Francesca Caraffini

del sé

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In questo catalogo trovate raccolti progetti concettuali, installazioni e allestimenti dedicati alla mia ricerca sull’identità narrata. Per le mie mostre e per tutto il resto: www.trury.com

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. del sé

. Francesca Caraffini

Sono nata nel 1975, di venerdì. Molti mi conoscono come Trury.Diplomata in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e in Decorazione Pittorica all’Istituto d’Arte di Sassari, la mia prima vera palestra è stata la redazione di Virus Mutations che, in un’insolita Milano, mi ha fatto abbracciare il nuovo millennio un po’ prima che arrivasse. Seguo un percorso artistico che transita tra diversi mezzi espressivi, diversi soggetti e diverse sensibilità, vivendo aspetti antitetici del fare arte come fossero una cosa sola. La mia mente è allo stesso tempo calma e caotica, impulsiva e rigorosa: amo il bianco e nero e i colori squillanti, il silenzio e il rumore. Raccolgo autoritratti, ritratti fotografici di città, dipingo visioni alterate della realtà naturale e colleziono ricordi come fossero sottaceti.Mi muovo per strade secondarie. Amo il cinema, il mare e la buona cucina.

Sviluppo progetti di comunicazione, elaborati editoriali, didattica e interior design, in un crossover creativo che ho definito Trury Prod: Art Solving. Ho ideato (e promosso) eventi espositivi dentro (ma molto più spesso fuori) gli spazi dell’arte, convinta da sempre che ci dovrebbe essere più bellezza in luoghi d’uso comune (perché no - anche al supermercato, e - perché no - anche durante un concerto metal, e - perché no - in atelier, bar, show-room, abitazioni) dando vita a mostre personali e collettive, spesso in collaborazione con Sara Russo, che hanno transitato da e verso “la tana delle costruzioni” di Vedano Olona (VA).

Vivo e lavoro a Castiglione Olona, ma sono cresciuta in Sardegna, e questo è più che un dato di fatto...

Alcuni miei testi sono dispersi nel web, in qualche catalogo e nel mio blog lo-chef-consiglia.blogspot.itAltri sono raccolti nel nei volumi Virus Art e Virus Moda, a cura di FAM (Skira ed.). Per le mie mostre e tutto il resto: www.trury.com

In questo catalogo trovate raccolti progetti concettuali, installazioni e allestimenti dedicati alla mia ricerca sull’identità narrata.

Testi, impaginato e immagini (se non diversamente indicato) sono fatti dalle mie manine.

Via Dante, 6 - 21043 Castiglione Olona VA | P. Iva 02978960124+39 0331.861043 | +39 349.5470759 | [email protected] | Skype: latrury | Twitter: @FCaraffiniFB: trury.prod | Issuu: issuu.com/francescacaraffini | Youtube: latrury

www.trury.com

“Rétro self-portrait” 2010

Passione / pulsione / repulsione.

Nel rosso divampavano autoritratti,ormai in frantumi.

Scadenti spezzoni,visionati tra carta stampatae schermate web,pervadono la Mia mentein maniera ossessiva,a raccontare ed esacerbareattrazione e disgustoper i riti sacrificali dellacomunicazione del nostro tempo.Bimbe prodigio, casalinghe annoiate, donne d’affari sbottonatee una femminilitàche si fa martire contemporaneasenza vocazione.

Nel rosso non rimane più nulla,se non la perdita dell’autorità narrativa dell’artista.

. giovanna d’arco non abita più qui

Installazione light-box, macerie, fotografi a cm 60x180x30 ca. 2015

Premio del pubblico a Donna-fuoco-focolare-passione

Foto

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. fi l rouge

L’accatastamento di immagini è parte del mio essere.Ho ritagli di cartoline, avanzi di riviste, cartelle di immagini trovate.Ho raccoglitori di negativi, di diapositive.Ho vecchi CD con lavori nati in digitale quando il web aveva solo due anni.

Questo, dedicato al velo, sarà il primo “Fil rouge”a nascere sul serio, perché preparare una mostra è un po’ come un matrimonio:c’è qualcosa di nuovo, qualcosa di usato, qualcosa in prestito e (nel mio caso) qualcosa di rosso.

Installazionestampa su tessuto cm 10 x 1500 gomitolo � cm 60 Sedotti dal velo“la tana delle costruzioni”2013

Foto

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Installazione calco in gesso, immagini su carta opalina, vecchia sedia in legnodimensioni variabili 2013

. it’s just another stupid cameo

. naufragio (deposito da)

Costruirò un deposito da naufragio, lasciando nella sabbia i miei ricordi, perché potrei naufragare un giorno e non ricordare più chi sono. E questo, più della morte, mi spaventa.

Installazioneimmagini e memorie in contenitori di varia natura, oggetti trovatispazi e dimensioni variabili2010 - in progress

. Premio Basi 2012 - opera finalista dettaglio dell’allestimento, Castiglione della Pescaia GR, 2012

. Artinborgo 2010 dettaglio dell’allestimento, San Sebastiano Curone AL, 2010

. Camm in Art allestimento, Parco del Serio, Villa di Serio BG, 2010

Avvistamenti:

Camm...in...Art Parco del Serio

Villa di Serio BG22-29 Maggio

2010

Spazio Polaresco Bergamo

2010

Artinborgo San Sebastiano Curone AL

2010

Disimballati Abbiategrasso MI

2010

Cortile del MAP Castiglione Olona VA

2010 

Opera selezionata Coffebrek

Museo G. Gianetti Saronno VA

2011 

Opera finalista Premio Basi 2012

Castiglione della Pescaia GR 2012

. self-portraits as a paperUn autoritratto essenziale. Impronte.Su piccoli fogli di carta.

. I am a beautiful placeIdeato per la mostra Love for Sale - l’amore in vendita dedicata al tema della tratta delle donne (a cura di Località associazione per l’arte su un progetto del Gruppo Mares), questo lavoro segna il mio ritorno al tema dell’autoritratto, dopo il vuoto di oltre cinque anni lasciato dagli scatti della serie True Love. Nel pannello col letto vuoto riconosco una delle mie immagini più intime.

. it’s just another studip cameo

Gioco sul duplice significato della parola cameo e con un titolo mutuato dai blog: cameo infatti è non solo una forma di ritratto tipica della lavorazione delle pietre preziose, ma anche il modo di definire - nel cinema e a teatro - una piccola parte interpretata da un ospite famoso (celebri quelli di registi come Pollack e Hitchkock).

Centrale in questa installazione è la presenza del volto bianco (realizzato da calco e riprodotto in gesso): un volume candido che diviene foglio bianco, su cui proiettare differenti identità religiose e culturali attraverso i veli che le rappresentano. Essere cameo si manifesta nell’idea di indossare i veli, questi segni di appartenenza a qualcosa di più grande, ma - per me non credente - in un modo che è mera interpretazione.

Presentata in anteprima alla mostra Sedotti dal velo (e accompagnata da una straordinaria performance vocale di Mario Moi), è entrata in modo casuale, la stessa sera dell’inaugurazione, nel progetto internazionale Faceless dell’artista e curatore Bogomir Doringer nella sezione “on line contributors”. www.facelessexhibition.net

. fil rouge Da molto tempo (...2002 o giù di lì) immaginavo di raccogliere su stoffa piccole immagini a comporre un lungo filo rosso di pensieri.Abitavo a Milano e, dietro casa mia, si ergevano sotto i caratteri al neon delle loro insegne, alcuni degli ultimi cinema a luci rosse: baluardo estetico ed estatico, resistevano in decadenza nei quartieri meno modaioli della città. Questi monumenti al cattivo gusto si celavano dietro a foyer semideserti, trascinando con sé velluti marroni, decori gialli e arancio, un vivido e pungente olezzo di fumo, direttamente da una dimenticata Milano anni ‘70.

Il filo dei miei desideri era rosso. Rosso come quelle “luci rosse”, come la passione per quelle insegne a cui lo streaming avrebbe sottratto il senso trasformandolo in un porno ancor più solitario e solipsistico.

. death & rebirth (in the water) non più Ofelia ma Fenice acquatica

Video, 5’ 52” 2014In basso: frammenti dal video

Realizzato tramite la tecnica del cut-up condensa immagini della storia dell’arte con spezzoni rubati dalla rete che si rimescolano in un mare fluido grazie ad un montaggio ciclico che scorre talvolta a ritroso.

. giovanna d’arco non abita più qui

2015: immagino questo lavoro(realizzato in occasione della mostra Donna-fuoco-focolare-passione*) composto da alcuni miei ritratti usati come “primo piano” video da proiettare su collage ottenuti con immagini saccheggiate dai media, nel tentativo di far trasparire la ridondanza di un sé femminile che pare ormai aver perso quel minimo di residua decenza.

Ma mi perdo. Perdo i momenti liberi per cercare come vorrei, per assemblare come vorrei. Perdo l’idea che inseguo.

Poi il salto: appoggio il light-box, così per caso contro una parete; è vuoto. Non contiene me, l’immagine di me, il senso di me che trasmetto (o vorrei trasmettere) nelle foto.

Ecco il senso (visivo) che mi mancava. Nell’assenza della mia immagine ho la percezione di essere andata in frantumi, ma di esserci forse ancora di più.

* Premio del pubblico 2015

. secret observationIl trittico Three Works About the Body (Secret Observation, A ludic peep show e Six anatomic casket) proponeva alcune prospettive di visione del corpo (attenta, nell’esaminarlo nel privato / composta, davanti alla reliquia / desiderante, davanti al corpo che si spoglia e si esibisce), costituendo il nucleo del progetto artistico conclusivo del mio percorso accademico.

Polaroid, scatti in 35mm e immagini digitali sono accomunate da un gusto per il dettaglio ravvicinato e l’osservazione plastica delle forme, che dona alle fotografie la qualità della pittura.

. letture / suoni / visioni

. Jean Baudrillard Della seduzione

. FAM Identità mutanti. Dalla piega alla piaga...

. R. Daolio Happening, Performance, Comportamento

. Gillo Dorfles Artificio e natura

. S. Ferrari Lo specchio dell’io. Autoritratto e psicologia

. H. Kohut Narcisismo e analisi del Sé

. Cristina Nuñez selfportrait-experience.com

Marina Abramović / Robert Altman / Diane Arbus / Kathryn Bigelow / Luis Buñuel / Nick Cave / Giuseppe Chiari / Joel e Ethan Coen / Sofia Coppola / Anton Corbijn / Danzig / David Cronenberg / Depeche Mode / Nick Drake / Marcel Duchamp / Faith No More / Fantascienza / Franko B / Neil Gaiman / H. R. Giger /Michel Gondry / Peter Greenaway / Henry Rollins / Richard Kern / Ralph Meiling / J. E. Millais / Nico Mingozzi / Jay MacInerny / Motus / Peter Kernel / Pixies / Primus / Man Ray / Guido Reni / Tom Robbins / Pipilotti Rist / Cindy Sherman / Todd Solondz / Studio Azzurro / Harald Szeemann / Andrej Tarkovskij / Topolino (il settimanale) / Wim Wenders / Billy Wilder / Francesca Woodman

. sincronismi“Sincronismi è il titolo della mostra che Francesca Caraffini sta tenendo al Nordest Caffè, nel cuore del quartiere Isola: light box o semplici fotografie documentano il dialogo tra corpo e paesaggio, con colori caldi e atmosfere esotiche. Francesca continua quindi la sua personale ricerca sul corpo, sullo spazio e sulle modalità di una comunicazione che tenga conto di nuove tecnologie...”(Micaela Mander - ViviMilano, Corriere della Sera)

“Mondi che esistono fuori e su di noi. Avvicinarli può rendere visibile una traccia di edificazione che è comune e li fa specchiare uno dentro l’altro.” Questo scrivevo per presentare la mostra: volevo proporre allo spettatore una visione unitaria, sincronica appunto, della mia idea di paesaggio.

Per questa prima fase, in cui ingabbiai le coppie di immagini dentro ai light-box e sotto Perspex colorati, utilizzai degli autoscatti (realizzati con una vecchia Polaroid e della pellicola scaduta, senza filtri aggiunti) e le immagini paesaggistiche di Antonello Sechi.

Nel tempo ho rielaborato spesso i soggetti della prima serie, senza modificarli, ma inserendoli in contesti “altri” e diversificati. Uno per tutti: il video realizzato per Donna-madre-terra-matrice.

Quando ho pensato questo lavoro stavo sdraiata dentro la mia vasca e pensavo alla nuova vita in arrivo dentro di me, che facevo (a modo mio) da vasca. E ho immaginato e vissuto nei mie pensieri qualcosa di simile a quel che poi ho realizzato

Mai avrei pensato che sarebbe stato tutto così vicino. La morte perlomeno (alla rinascita non credo, credo solo al qui, ora). Non pensavo sarebbe arrivata così presto, portandomi via un’amicizia che è un pezzo del mio cuore.

Vi siete salutate - tu fuori, lei dentro - forse un mese prima che tutto accadesse, mentre - sempre nella mia vasca - mi dicesti “come sei mammifera”, vedendomi nuda affiorare dall’acqua. “Si, una balena” ti risposi.

. naufragio (deposito da)In un’isola di sabbia alcuni contenitori (numerati 1/me, 2/me…) conservano immagini e oggetti che costituiscono nel loro insieme i miei ricordi. Affidati al tempo sbiadiranno, come sempre avviene, ma costituiranno un deposito di emergenza in caso di naufragio della memoria: una possibilità di sopravvivere grazie a queste “derrate per l’anima”.

L’idea è mutuata da un’usanza dei primi del ‘900, tipica della marineria che approntava questi depositi lungo le coste delle isole battute dalle rotte mercantili. Un inventario accompagna questi oggetti raccontando qualcosa di me.

La memoria è il filo conduttore di una serie di opere in progress (Trilogia della memoria [Ascendenza, Naufragio (deposito da), Ritorno]) che indagano sul senso del ricordo, la perdita e il ritrovamento di sé.

Sviluppato nella primavera del 2010, sin dalle prime installazioni, il Deposito ha preso vita, sommando al suo bagaglio iniziale i ricordi accumulati nei luoghi che l’hanno ospitato e visto dialogare con lo spazio, come nel caso delle teche dedicate alle porcellane di Meissen del Museo Gianetti di Saronno. Questa è la memoria intrinseca del deposito. Sempre più grande.

. self-portrait as a paper A la to e in copertina: impronte, china su carta 1998 - elaborazioni in progress

. le storie nella capsula di petri

Chiudo nelle capsule di Petri le impronte raccolte imprimendo direttamente sulla carta i segni della mia pelle. Aggiungo china diluita in acqua.Attendo che questa coltura si sviluppi.

Installazione vecchio mobile e capsule poggiate su fondo opalino retroilluminato. 2011

A lato (dettaglio) immagine stampata su acetato trasp arente immersa in soluzione di china rossa, capsula � cm 8

. sincronismi 2013

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Fotografi e in fiale di capacità 10ml incluse in una teca cm 18 x 18 x 6 + video 3’48” in loop + materiali di supporto variabili Installazione realizzata per la mostra Donna-madre-terra-matrice“la tana delle costruzioni” Vedano Olona VA2013

. sincronismiLight-box, misure variabili

Installazione realizzata per la mostra Corpo Super8Castello Visconteo di Abbiategrasso MI2012

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. a ludic peep show Installazione per la mostraCorpo a corpo a corpo a corpo a corpo 28E Gallery, Torino2011

. I am a beautiful place

. I am a beautiful placeInstallazione stampa su Perspex, parole, lucepannelli cm 60 x 80 light-box cm 140 x 40 x 102010 Cerco di amarmi, di riappropriarmi del valore della nudità. Sono un corpo, ma mi sento anche una tela su cui tracciare il senso del mio lavoro.

I am a body I am a work I am a canvas,

I am a beautiful place.

. secret observation

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Stampa su forex cm 80 x 120, da originale 35mm

Me, myself & Secret Observation Dalla serata inaugurale di Corpo Super8 - parte seconda “la tana delle costruzioni” Vedano Olona VA2012