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SI E n e r g ia Regione Siciliana Assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità NEWS Notiziario di Informazione | 2.2014 DUE 1981 - Adrano (CT) - In Sicilia viene realizzata la prima centrale solare a concentrazione del mondo e la prima a immettere in rete energia elettrica prodotta dal sole.

SIEnergiaNEWS · In questo numero di SIEnergia News ... [email protected] Finito di stampare nel mese di settembre 2014. ... con l’obbligo di un ulteriore innal-

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NEWS 2.2014 SIEnergia

SIEnergia

Regione SicilianaAssessorato regionale dell’energia

e dei servizi di pubblica utilità

NEWSNotiziario di Informazione | 2.2014DUE

1981 - Adrano (CT) - In Sicilia viene realizzatala prima centrale solare a concentrazione del mondoe la prima a immettere in reteenergia elettrica prodotta dal sole.

NEWS 2.2014 SIEnergia

3 l’Editoriale

4 in Primo Piano Consultazione online per il Po-Fesr 2014-2020

6 l’Innovazione • Progetto “NoWaste”: converte l’umido in biogas • Futuro smart per Lampedusa e Favignana

8 per Esempio • Catania, primi in Italia per l’illuminazione a led nelle strade • A Mascalucia la casa che produce più energia di quanta ne consuma

9 in Agenda

10 l’Energia nel Mondo • Dalle rinnovabili il 56% della capacità di generazione energetica globale • Piano dell’UE per sfruttare il potenziale energetico dei mari • Studio IRENA: raddoppiare le rinnovabili per salvare clima e occupazione • ENEA - UE: strategie per lo sviluppo delle rinnovabili in aree marginali • Germania al top per il fotovoltaico (copre il 50,6% del consumo)

In questo numero di SIEnergia News debutta la configurazione standard della newsletter, articolata in rubriche.Per la sezione l’Innovazione, riflettori puntati su un elettrodomestico made in Sicily realizzato dall’Irssat in partnership con la Regione. È un robot che converte gli scarti organici di casa in compost dal quale si ottiene biogas buono per produrre energia. Si parla anche di una nuova mini pala eolica più “performante” ed ecologica progettata dall’università Kore di Enna.in Primo Piano si occupa delle idee in tema di energia proposte da cittadini e operatori attraverso una consulta-zione on line avviata per la program-mazione regionale dei fondi europei del Po Fesr 2014-2020.per Esempio, racconta della prima abitazione “attiva” realizzata in Sici-lia: si trova a Mascalucia e produce più energia di quanta ne consumi, grazie alle sue caratteristiche struttu-rali che sfruttano le fonti rinnovabili. Spazio anche all’illuminazione strada-le a led di Catania.Infine l’Energia nel Mondo, una finestra sul pianeta, che mostra la prepotente ascesa delle rinnovabili e un singolare primato della Germa-nia, terra non certo nota per il sole ma capace di soddisfare metà della domanda energetica tramite pannelli fotovoltaici.

Regione SicilianaAssessorato regionale dell’energia

e dei servizi di pubblica utilità

in questo NumeroNEWS

Notiziario di InformazioneNumero due | 2014

SIEnergia

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Notiziario di Informazione a cura del Dipartimento Energia della Regione SicilianaResponsabile: Dott.ssa Giovanna Segreto, Dirigente Servizio IV Dipartimento EnergiaPer informazioni: [email protected]

Finito di stampare nel  mese di settembre 2014

NEWS 2.2014 SIEnergia

Informazione, visione globale, condivisione di dati, idee e cono-scenze, sono elementi essenziali alla strategia per costruire quella Sicilia che, come prescritto dalle normative europea e nazionale, entro due anni dovrà produrre da fonti rinnovabili almeno il dieci percento dell’energia consumata, con l’obbligo di un ulteriore innal-zamento al sedici entro il 2020.Ugualmente essenziale è l’apporto di cittadini e operatori nel cammi-no verso una maggiore eco-soste-nibilità delle città e dell’economia, processo destinato a cambiare non soltanto le politiche istituzio-nali in materia di energia ma anche le abitudini delle persone e delle imprese, così come l’approccio in-dividuale e collettivo alle questioni ambientali nel loro complesso.Flusso continuo di informazioni e interattività sono, insomma, parte integrante della sfida più comples-sa che questo decennio ci richiede: un grande investimento economi-co e culturale su una gestione del-le risorse equilibrata e innovativa, sulla salvaguardia del pianeta, sul-la qualità della vita.SIEnergia News vuole rispecchia-re un pò tutto questo col suo for-mat declinato in rubriche, che si presenta ai lettori in questo pri-mo numero non monografico. Un contenitore di notizie e approfon-dimenti che affiancherà il portale web e gli altri strumenti della cam-pagna SIEnergia attivati dal Dipar-timento Energia della Regione per promuovere lo sfruttamento delle

rinnovabili, l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni cli-ma-alteranti. Proprio a sottolineare l’obiettivo di una governance partecipata del settore, si è voluto dedicare la sezione in Primo Piano di questo numero alla consultazione on line condotta dal Dipartimento per la programmazione nell’ambito della pianificazione dei fondi strutturali Po Fesr 2014-2020.Il dialogo con cittadini, operato-ri, partner e portatori di interesse è un fattore-chiave per favorire la crescita smart e sostenibile della regione, traguardo da raggiunge-re con scelte non calate dall’alto bensì orientate dalle istanze del territorio, oltre che trasparenti e il più possibile condivise. L’esito di questo primo step del confronto telematico è stato positivo sia per quantità, con quasi diecimila visite da parte di circa seimila visitatori, sia per il bagaglio di idee valutabili in funzione della stesura del pro-gramma di assegnazione dei finan-ziamenti.Nella logica dello scambio di cono-scenze e di esperienze, infine, an-che le altre rubriche, che puntano lo sguardo ora sulle nuove tecno-logie in fase di studio (l’Innovazio-ne) o già tradotte in buone prassi (per Esempio), specie in ambito regionale, ora sul panorama nazio-nale e internazionale (l’Energia nel Mondo), ora invece sul calendario di eventi tematici e formativi (in Agenda e a Scuola di Energia).

l’Editoriale

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Salvatore CalleriAssessore regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità

NEWS 2.2014 SIEnergia

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in Primo Piano

C’è chi propone di estrarre elettricità dal mix acqua dolce-salata, chi di “capitalizzare” le falle della rete idrica ricavando energia dalle perdite. C’è chi suggerisce di puntare su prodotti innovativi per l’edilizia con componenti fotovoltaiche integrate, chi di scommettere sulla tele-gestione delle reti elettriche per contrastare le dispersioni e i guasti nei periodi di sovraccarico.La “vox populi” entra nel processo di programmazione regionale dei fondi europei 2014-2020 del Po Fesr (Programma operativo Fondo europeo di sviluppo regionale) attraverso una consul-tazione on line avviata dalla Regione col supporto di Formez. L’iniziativa, denominata Open Fesr, attua le nuove norme comunitarie che incoraggiano il dialogo con operatori e partner prima dell’individuazione delle azioni da finanziare. Le idee di cittadini e stakeholder (ovvero, “portatori di interesse”), raccolte nel report pubblicato a giugno nel sito web ufficiale (http://www.euroinfosicilia.it/programmazione-20142020/open-fesr-percorso-di-consultazione-pubblica-online/), sono quelle emerse nella fase aprile-maggio della pianificazione partecipata. Si riferiscono agli obiettivi strategici dell’asse prio-ritario 4. Tra questi, il miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici a uso pubblico, per il 72% in classe G e soltanto per l’1% in classe A secondo il Rapporto Energia Sicilia 2013. E ancora, l’incremento della quota di fabbisogno coperta dalla cogenerazione (produzione contestuale di energia elettrica e calore), la realizzazione di sistemi

intelligenti di distribuzione dell’energia, un maggiore sfruttamento delle bioenergie, il rafforzamento degli impianti per il recupero di energia dal trattamento dei rifiuti con minimizzazione dell’impatto ambientale.

Elettricità “osmotica” e smart grid Tra le idee inserite nella sezione dell’innovazione, quella di incentivare la sperimentazione per lo sfrut-tamento dell’energia osmotica “nascosta” nei fluidi in cui sia presente un gradiente salino, tema già al centro di studi dell’Università di Palermo. “Con particolari membrane – recita la proposta – è possibile trasformare in elettricità energia altrimenti dissipata nel mescolamento di acqua dolce e salata”. Dove? Nelle foci dei fiumi, per esempio. La stima è di circa 1 kilowatt per ogni litro/secondo di acqua dolce e salata.È in sostanza un’iniziativa pilota quella suggerita

Consultazione online per il Po-Fesr 2014-2020 Nel report le idee di cittadini e operatorisulle azioni in tema di energia

Dall’elettricità di origine osmotica allo sfruttamento delle perdite idriche, dall’edilizia fotovoltaica alla tele-gestione delle reti elettriche

NEWS 2.2014 SIEnergia

dall’utente che propone di desti-nare somme alla tele-gestione delle reti elettriche e dei genera-tori nelle piccole isole, contesti ritenuti adatti alla creazione di smart grid per prevenire deficit energetici e black-out.

Energia dalle condutture idriche o dai bacini artificialiSi chiama Energia dagli sprechi l’idea di “fare tesoro” delle perdite degli acquedotti siciliani (nelle more della loro riparazione) instal-lando mini-turbine con cui produr-re energia idroelettrica. Simile l’ipotesi che suggerisce di applicare turbine alle parti sane della rete (pozzetti, serbatoi ecc.).C’è poi la proposta di immagazzi-

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in Primo Piano

nare energia idroelettrica poten-ziale nei laghi, in bacini artificiali o in vasche costruite appositamente e di usarla studiando connessioni con le infrastrutture idrauliche esistenti, aprendo anche un confronto con gli enti gestori delle infrastrutture stesse e favorendo la nascita di organismi di ricerca.

Investire sul know howAltri due “suggerimenti” puntano soprattutto sul know how. Ispirandosi al pacchetto Clima 20-20-20, che auspica soluzioni energetiche intelligenti per il funzionamento sostenibile delle città, un cittadino chiede investimenti su seminari, trai-ning e scambi di best practice per rafforzare le competenze di tecnici e professionisti che si occupano della pianificazione territoriale, urbanistica e dei trasporti, fattore rilevante nei consumi energetici collettivi.Le conoscenze in senso ampio rappresentano, invece, la materia prima di un grande laboratorio di idee nella proposta di supportare la creazione di urban center per lo sviluppo sostenibile delle città (smart cities). In altre parole, spazi pubblici di condivisione dei dati, di analisi, valutazione e co-pro-gettazione, utili ai Comuni per adottare “decisioni informate”.

Costruzioni ad alte prestazioniNel carnet delle proposte, anche quella di incentivare lo sviluppo di prodotti edilizi innovativi ad

alte prestazioni energetiche, per esempio “chiusure verticali ed orizzontali trasparenti o traslucide con bassi valori di transmittanza termica e in grado di produrre energia pulita da fonte rinnova-bile”. E sempre in tema di costru-zioni, quella di co-finanziare la realizzazione di edifici-prototipo autosufficienti (green building) a destinazione residenziale o commerciale, secondo le tecniche della bio-edilizia.

Biomasse, mini-impianti fotovoltaici, car-sharingNon finiscono qua i contributi alla formazione del programma definitivo. Ci sono pure, citando in ordine sparso, l’impiego delle biomasse agricole per produrre energia al servizio delle aziende, le agevola-zioni ai mini-impianti per auto-consumo in abitazioni e imprese (cosiddetta “microenegia diffu-sa”) oppure all’acquisto di auto elettriche per uso individuale e car sharing pubblico, e perfino la proposta di istituire una fiscalità premiante per la riqualificazione energetica degli edifici.

Seconda consultazione e poi il documento di programmazioneIl percorso di Open Fesr si comple-ta con una seconda consultazione sul vero e proprio documento di programmazione regionale: com-menti e proposte degli interessati fino al 22 luglio, poi le ultime valu-tazioni e la stesura finale.

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l’InnovazioneEnergia dai rifiuti organici di casagrazie a un nuovo robot Presentati a Bruxelles i risultati della sperimentazione in tre comuni siciliani

Lo ha realizzato l’Irssat e si chiama NoWaste: converte l’umido in biogas

Tritura gli scarti organici di casa e li converte in biogas utilizzabile per la produzione di energia. Quanta? Se-condo le stime, alle tariffe dei gestori italiani, l’equiva-lente di 100mila euro annui ogni 15mila persone dota-te del dispositivo.

Si tratta dell’innovativo robot domestico del progetto NoWaste, sviluppato dall’Irssat (Istituto di ricerca, svi-luppo e sperimentazione sull’ambiente e il territorio) in partnership con la Regione Siciliana, sfruttando un con-tributo concesso dalla Commissione europea nel conte-sto del programma Life. Già sottoposto alla prima prova sul campo, nelle abi-tazioni di un centinaio di famiglie in tre Comuni sici-liani (Gaggi, Melilli e Castelmola), il prototipo è stato brevettato e rappresenta la chiave di un nuovo meto-do di gestione dei rifiuti concepito per il trattamento e il compostaggio della frazione organica direttamente alla fonte, con la conseguente eliminazione del confe-rimento in discarica.Il processo prevede che il pre-compost generato dal robot venga prelevato ogni due settimane circa per essere sottoposto a una lavorazione dalla quale otte-nere biogas, “spendibile” poi come fonte immediata di energia oppure per una conversione-bis in energia elettrica. Quanto alle scorie finali, il sito web del pro-getto (www.lifenowaste.it) chiarisce che sono “ottime come bio-fertilizzante in agricoltura”.

I risultati delle prime due fasi del progetto sono stati uf-ficializzati a inizio giugno alla Green week di Bruxelles, dove l’elettrodomestico made in Sicily, grande la metà di una lavastoviglie, ha attirato l’interesse di istituzioni

e operatori internazionali. Il documento di monito-raggio del 12 giugno, pubblicato nel sito internet del progetto, traduce i risultati in prospettive sottoline-

ando che l’abbinamen-to di NoWaste a nuove forme di promozione della raccolta differen-ziata potrebbe assicura-re alle amministrazioni locali una consistente riduzione dei costi legati al ciclo dei rifiuti solidi urbani, e perfino la loro trasformazione in una voce attiva del bilancio. Tra gli obiettivi dichiara-ti, anche in ottica ecolo-

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Dà più energia ed è più rispettosa dell’ambiente. Presentato a Enna un prototipo di mini-pala eolica

Progetto realizzato dall’Università Kore con un’azienda di MisilmeriFibre di vetro e carbonio la rendono molto più leggera e rispettosa dell’am-biente. Un chilo e settecento grammi, mentre il comune peso standard arri-va fino a sette. È un prototipo di mini pala eolica che consente un aumento di efficienza energetica del sistema pari al 10% circa. Un modello nato dalla collaborazione tra mondo accademico e imprese. A firmarlo l’Università Kore di Enna insieme con l’azienda di Misilmeri “Con-struction and consulting”, che hanno portato avanti il progetto Green-up, Gated REnewable energy system, finanziato con fondi comunitari, al quale hanno lavorato una decina di persone. Il prototipo è pronto per sbarcare sul mercato e si lavora ad ipotesi di accor-di commerciali, oltre che al deposito di una domanda di brevetto. Tra i risultati del progetto anche il miglioramento dei sistemi di raffredda-mento degli impianti fotovoltaici. (fonte: Adn Kronos)

l’Innovazione

Impianti da fonti rinnovabili, efficien-ti ed integrati con reti di tele-gestione (smart grid) e sistemi di accumulo per ridurre consumi, emissioni e sprechi. Un modo per realizzare il pareggio tendenziale tra domanda e produzio-ne di energia.Le siciliane Favignana e Lampedusa sono due delle tre potenziali “isole smart energy” del Mediterraneo (insie-me al Giglio in Toscana) individuate da un ambizioso progetto di Goletta Ver-de (Legambiente) promosso in par-tnership, fra l’altro, con Enel, Fiamm, i due Comuni isolani e le aree marine protette delle Egadi e delle Pelagie.Obiettivo dell’iniziativa, presentata a metà luglio, è valorizzare l’energia prodotta dal sole, dal vento e dalle maree in contesti ritenuti ideali per la sperimentazione. L’idea in premessa è che realizzare elettrodotti in queste piccole isole avrebbe poco senso considerata la di-

stanza dalla terraferma, per cui meglio puntare su sistemi energetici in tutto e per tutto rinnovabili, capaci di garanti-re autonomia attraverso le tecnologie più innovative in tema di produzione, stoccaggio e distribuzione dell’ener-gia. Il tutto, ovviamente, integrando queste innovazioni nell’ambiente e nel paesaggio. Compiere questa transizione signifi-cherebbe oltretutto ridurre l’impatto ambientale degli attuali impianti e i costi in bolletta a carico degli abitan-ti isolani. Il progetto andrà avanti con studi e workshop nelle isole coinvolte. Per le conclusioni, appuntamento al settembre 2015.

(fonte: www.legambiente.it)

gica, la riduzione delle quantità di umido prodotto e delle emissioni nocive conseguenti al trattamento dei rifiuti.NoWaste si avvia ora alla successi-va fase di sperimentazione, con un allargamento del campione di fa-miglie coinvolte e un avanzamento tecnologico e strutturale del proto-tipo che, fra l’altro, avrà un display, un sistema di auto-lavaggio e la predisposizione per il collegamen-to alla rete idrica. Tra i partner dell’iniziativa anche l’Università di Catania, la Provincia regionale etnea e BioMedi.

Futuro smart per Lampedusa e FavignanaLo dice un progetto di Goletta VerdeObiettivo: 100 % di energia da rinnovabili e bollette più leggere

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I consumi energetici sono ridotti del 40%. E oltre 58mila sono le tonnellate di Co2 non immesse in atmosfera. Come se ogni anno stessero ferme 2.500 automobili di me-dia cilindrata.Sono le cifre che rendono Catania un caso di eccellenza: la prima città italiana di grandi dimensioni ad attuare un vero progetto strutturale di risparmio energetico e di ridu-zione delle emissioni. Il risultato è stato ottenuto con la sostituzione, decisa dall’amministrazione comunale nel 2012, di oltre 31mila apparecchi per l’illuminazione stradale pubblica con altri

di nuova generazione. Di questi oltre 20mila sono a led, con diversi flussi luminosi e più si-stemi di gestione dell’il-luminazione. Garantiscono un ambien-te notturno più sicuro, aumentando la resa cromatica e abbassando i tempi di reazione degli automobilisti. Un sistema di telecontrollo degli apparecchi stradali a ra-

Pannelli in lana di roccia per isolare l’involucro. Solaio coibentato per limi-tare le dispersioni. Impianti fotovoltai-co e solare termico. Pompa di calore aria-acqua, impianto di ventilazione con recupero del calore e apparato geotermico interrato con uno scam-biatore per il pre-trattamento dell’aria immessa. Queste e altre caratteristiche struttu-rali fanno del progetto Botticelli, villet-ta unifamiliare costruita a Mascalucia, alle pendici dell’Etna, il primo esem-pio in Sicilia di casa “attiva”, in grado cioè di produrre energia da fonti rin-novabili in misura tale da superare il

fabbisogno energetico. In altre parole, un edificio “all electric” produttore an-ziché consumatore di energia.Il look è quello di un’abitazione rurale siciliana rivista in chiave contempora-nea. Le parole d’ordine sono emissioni zero e sostenibilità ambientale. Tra le dotazioni anche un impianto di moni-toraggio e gestione (controllo domoti-co) e un sistema che recupera le acque piovane e ricicla le grigie, in modo da azzerare l’utilizzo di acqua potabile.Botticelli è un progetto pilota per la Sicilia firmato dallo studio associato Sapienza & partners e sviluppato in collaborazione col gruppo eERG del

Politecnico di Milano e il Dipartimento DICA dell’Università di Catania. L’o-biettivo è spingersi oltre i protocolli già esistenti (CasaClima, Passiv Haus,

per EsempioL’illuminazione a led nelle strade di Catania valeun risparmio energetico del 40 percentoe 58mila tonnellate di CO2 in meno nell’ariaIl capoluogo etneo prima grande città italianacon un progetto strutturale per ridurre consumi ed emissioni

A Mascalucia la casa che produce più energiadi quanta ne consuma. È il progetto Botticelli, primo esempio di abitazione “attiva” in SiciliaHa l’involucro isolato con pannelli in lana di roccia e si alimenta con le fonti rinnovabili

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in Agenda

Minergie) implementandoli, ad esem-pio, con un modello progettuale di calcolo finalizzato alla gestione delle alte temperature che sono tipiche di un clima mediterraneo.Botticelli è, inoltre, parte del progetto europeo PassREg che coinvolge anche l’ufficio Energy manager della Regio-ne Siciliana, la Provincia regionale di Catania e il Passiv Haus Institut nella diffusione di edifici “intelligenti” di nuova generazione in conformità alle direttive europee NZEB Zero Energy Building.

(fonte: www.a-classbureau.com)

diofrequenza permette poi il monito-raggio e la regolazione dei punti luce. La piattaforma è in grado di gestire accensione e spegnimento dell’im-pianto seguendo il ciclo solare e in più rileva automaticamente problemi di funzionamento sui singoli punti luce, consentendo di risparmiare sulla ma-nutenzione.

Eventi

SETTIMANA EUROPEADELLA MOBILITà SOSTENIBILE

16 – 22 settembre 2014

Per ulteriori informazioni www.mobilityweek.eu

Seminari e Workshop

IL CATASTODEGLI IMPIANTI TECNICI

Messina, 15 ottobre 2014

Agrigento, 21 ottobre 2014

Palermo, 22 ottobre 2014

Trapani, 23 ottobre 2014

Enna, 24 ottobre 2014

Catania, 28 ottobre 2014

Siracusa, 29 ottobre 2014

Ragusa, 30 ottobre 2014

Caltanissetta, 31 ottobre 2014

Per iscriversi e per ulteriori informazioni www.energia.sicilia.it, area educational

PATTO DEI SINDACI PROGRAMMA DI ASSISTENZA TECNICA ALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI PER LO START UP

Messina, 15 ottobre 2014

Agrigento, 21 ottobre 2014

Palermo, 22 ottobre 2014

Trapani, 23 ottobre 2014

Enna, 24 ottobre 2014

Catania, 28 ottobre 2014

Siracusa, 29 ottobre 2014

Ragusa, 30 ottobre 2014

Caltanissetta, 31 ottobre 2014

Per iscriversi e per ulteriori informazioni www.energia.sicilia.it, area educational

Corsi di formazione e aggiornamento

SOLARE TERMICO:PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE DI NUOvI IMPIANTI

Agrigento, 6 – 10 ottobre 2014

vERIFICATORI IMPIANTI TERMICI

Agrigento, 6 – 10 ottobre 2014

Per ulteriori informazioniwww.energia.sicilia.it, area educational.

Segnala un evento o un percorso di formazione attraverso l’area “educational” del sito

www.energia.sicilia.it

NEWS 2.2014 SIEnergia

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Un altro milione arriverebbe se si puntasse al raddoppio delle green energy entro il 2030.

Sei milioni e mezzo. Tante sono nel mondo le persone alle quali l’indu-stria delle rinnovabili dà un posto di lavoro, considerando anche l’indotto. Il dato emerge dalla Renewable energy and Jobs – Annual review 2014 diffusa a maggio da Irena, l’International re-newable energy agency.La fotografia si riferisce al 2013 e il raffronto con la situazione dell’anno precedente mostra un incremento del 14%: nel 2012 la filiera impiegava 5,7 milioni di persone. Un riflesso dell’a-

vanzata delle rinnovabili nelle strategie di protezione dell’ambiente e nell’eco-nomia del pianeta.A rafforzare il concetto è la relazione REmap 2030, pubblicata a giugno sem-pre da Irena, una sorta di roadmap per fermare la deriva climatica. Secondo lo studio, la soluzione è puntare al raddoppio delle energie pulite entro il 2030, il che porterebbe quasi un milio-ne di nuovi posti di lavoro. I settori con più operatori sono fotovol-taico (2,3 milioni), biofuel liquidi (1,5 milioni) ed eolico (834 mila). I paesi con più “addetti” sono Cina (2,6 milioni), Brasile (894 mila) e Usa (625 mila).

(fonti: www.irena.org, www.greenbiz.it)

l’ Energia nel mondo

I dati nel recente report diffuso da Ren21. In Cina il boom delle green energy, che scavalcano fossili e nucleare.

Rappresentano oltre metà della nuo-va capacità di produzione energetica mondiale e soddisfano più del venti per cento del consumo globale. La continua scalata delle rinnovabili su scala planetaria è certificata dal re-cente Renewables global status report diffuso da Ren21, uno screening del mercato delle rinnovabili utile fonte di informazioni per istituzioni e ope-ratori.Lo studio misura in circa un 8% asso-luto la crescita del 2013, assegnando alle rinnovabili una quota del 56% sul totale del nuovo potenziale energeti-

co complessivo. Il dato più squillante, però, riguarda il numero di nazioni emergenti che hanno adottato stra-tegie per lo sviluppo delle rinnovabili: nel 2005 erano 15, oggi sono 95, su 144 paesi che portano avanti politiche si energia pulita. L’incremento è del 600% ma non è uni-forme, perché alcuni paesi hanno fatto registrare una vera e propria impenna-ta. Su tutti la Cina, dove le fonti verdi hanno addirittura sorpassato fossili e nucleare per potenza installata.Nel panorama delle rinnovabili, poi, il fotovoltaico ha scavalcato l’eolico per numero di nuovi impianti (+32% l’in-cremento dei pannelli nel 2013), con l’ingresso nel sistema di 39 megawatt di potenza solare.

(fonti: www.rinnovabili.it, www.ren21.net)

Energiadalle onde marine,la Spagna ci prova

Lo sfruttamento delle potenzialità energetiche dei mari è al centro di studi e ipotesi progettuali che guar-dano tanto al moto ondoso quanto alle differenze termiche tra superfi-cie e acque profonde. Mentre l’Unione europea lavora a un piano d’azione, la Spagna lancia Undigen, progetto presentato a giu-gno alle isole Canarie da Appa Mari-na (associazione produttori energie rinnovabili). L’obiettivo è ricavare energia dalle onde per una potenza stimata di 20.000 megawatt. È un primo step, ma resta da su-perare l’ostacolo degli elevati inve-stimenti necessari per acquisire la tecnologia specifica.

(fonte: www.rinnovabili.it)

Rinnovabili sempre più in alto Sono il 56% del nuovo potenziale energetico Nuovi impianti: il fotovoltaico supera l’eolico

Rinnovabili e lavoro: 6,5 milioni di addetti nel 2013Crescita del 14% rispetto all’anno precedente

NEWS 2.2014 SIEnergia

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Dare una seconda vita a siti dismessi o inutilizzati trasfor-mandoli in luoghi dove produrre energia attraverso fonti rinnovabili. L’idea, suggestiva, anima il progetto M2RES, co-finanziato dall’Ue e coordinato in Italia dall’Enea. Coinvolti anche partner di altri sei paesi dell’Unione, cioè Slovenia, Grecia, Romania, Bulgaria, Ungheria e Austria, e di tre stati extracomunitari (Serbia, Albania e Montene-gro).Le conclusioni sono state da poco presentate a Bucarest durante una conferenza internazionale. Tra le aree-bersaglio da riqualificare, terreni incolti, mi-niere e cave abbandonate, discariche, ex insediamenti militari.

Sono state messe a punto le metodologie per la loro in-dividuazione e caratterizzazione, con suggerimenti sulle modalità di intervento e un corredo di buone pratiche ed esperienze di riferimento.In Italia, le azioni hanno riguardato il Veneto e l’Emilia Romagna. Tra queste un sito web, realizzato col servizio geologico della Regione Emilia Romagna per mappare e classifica-re le aree marginali indicando sia le potenzialità produt-tive di ogni sito, sia i vincoli imposti dalle normative di settore.

(fonti: www.alternativasostenibile.it, www.enea.it, www.m2res.eu)

l’ Energia nel mondo

La Germania al top per energia prodotta col “fotovoltaico” Coi pannelli soddisfa più di metà della domanda nazionaleE intanto è stato realizzatoun prototipo di cella in tessuto

Non è certo la terra del sole, eppure la Germania ha puntato forte sull’energia solare e sull’autoconsumo. Il nuovo record è stato raggiunto ai primi di giugno quando oltre la metà della domanda energetica nazionale è stata soddisfatta dai pannelli, installati soprattutto sui tetti di case, aziende e uf-fici più che nei grandi spazi come i parchi.I dati sono stati forniti a inizio giugno dal Fraunhofer ISE. La grande diffusione dei moduli che immagazzinano e trasfor-mano la forza dei raggi solari è dovuta anche al contributo dato dal governo centrale che ha stanziato fondi per soste-nere l’espansione del fotovoltaico. Una strategia che mediamente ha portato a una condizione di autosufficienza energetica delle case, tanto da indurre a

un ripensamento per il futuro.E anche dalla Germania, oltre che da Gran Bretagna, Bulga-ria e Repubblica Ceca, arrivano i partner del progetto euro-peo FabriGen che ha portato alla realizzazione di un modulo fotovoltaico composto da celle solari organiche flessibili. In altre parole, un tessuto per la generazione di energia solare, con un’efficienza superiore al 7% e un costo per watt inferio-re al di sotto dell’euro. Varie le possibili applicazioni del modulo di stoffa: dai siste-mi di ombreggiatura per le fermate degli autobus alle coper-ture dei parcheggi.

(fonte: www.rinnovabili.it)

Riconvertire discariche e terreni incoltiin luoghi dove produrre energia

è l’idea di M2RES, progetto per dieci statico-finanziato dall’Unione Europea

In Italia le iniziative hanno interessato Emilia Romagna e Veneto

NEWS 2.2014 SIEnergia

SIEnergia.L’energia sostenibileè nelle nostre mani.

Il sistema energetico regionale, i catasti, il registro delle rinno-vabili, i dati e le mappe sui con-sumi per aree geografiche, gli eventi formativi, le informazioni, gli strumenti per aderire al Patto dei Sindaci e redigere il Paes.

Tutto a portata di click.

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e dei servizi di pubblica utilità

www.energia.sicilia.it