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Se rimaniamo troppo legati al passato, il futuro potrebbe non arrivare mai. È piccolo il giardino profumato di rose, è stretto il sentiero dove corre il bambino: un bambino grazioso come il bocciolo che si apre: quando il bocciolo si aprirà il bambino non ci sarà. CONTINUA A PAG. 19 Tutti sappiamo che organizzazioni come il WWF e GREEN PEACE si occupano di difendere gli animali e di sostenere i loro “diritti”. Ma tutti sono veramente a conoscenza del perché si sono dovute creare ? Per colpa dell’uomo che, prepotentemente, ha pensato che gli animali fossero tutti di sua proprietà e che, per questa ragione, potesse farsene ciò che voleva. Fin dall’età preistorica l’essere umano ha dovuto cibarsi della carne animale per sopravvivere [...] CONTINUA A PAG. 13

 · La scalata dei Golden Globes Appelsinpiken Pag.16 ... la Fiat una fabbrica privata e non pubblica; in questo caso la colpa è dello Stato che ha profuso finanziamenti a tutto

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Se rimaniamo troppo legati al passato, il futuro potrebbenon arrivare mai.

È piccolo il giardinoprofumato di rose,è stretto il sentierodove corre il bambino:un bambino graziosocome il bocciolo che si apre:quando il bocciolo si apriràil bambino non ci sarà. CONTINUA A PAG. 19

Tutti sappiamo che organizzazioni come il WWF eGREEN PEACE si occupano di difendere gli animalie di sostenere i loro “diritti”. Ma tutti sonoveramente a conoscenza del perché si sono dovutecreare ? Per colpa dell’uomo che,prepotentemente, ha pensato che gli animalifossero tutti di sua proprietà e che, per questaragione, potesse farsene ciò che voleva. Findall’età preistorica l’essere umano ha dovutocibarsi della carne animale per sopravvivere [...]CONTINUA A PAG. 13

Anno 6 - Numero 3

GennaioFebbraio 2011

Liceo Classico e Linguistico "V. Gioberti"

Via S. Ottavio 9/11 - 10124 - Torino

Federica Messina

I bambini poeti diTerezin

Chiara GiraudoAnimali in estinzione

In questo numero

[email protected]

[email protected]

www.joeberti.wordpress.com

Fiat: la (presunta) verità Filippo Ascolani Pag.4Dal lavoro, dalle tue mani Giulietta de Luca Pag.6Effetto domino Lara Saccani Pag.8In una ventina per commemorare Giorgia Dellaferrera Pag.10BorsellinoLa contrapposizione Alessandro Brizzi Pag.11I bambini poeti di Terezin Federica Messina Pag.13Dov’è il processo di maturazione? Tommaso Pirfo Pag.14La scalata dei Golden Globes Appelsinpiken Pag.16Strumentalizzazione della donna Sofia Ferrara Pag.18e della sessualitàAnimali in via d’estinzione Chiara Giraudo Pag.19In bacheca: Dillo a Joe Gestita da Giulietta Pag.20de LucaQualunquemente Giuliana Cassia Pag.22Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni Nicoletta Pacileo Pag.24Per ora noi la chiameremo felicità Giulia Sciurti Pag.26Pallone d’oro Fjodor Mischiati Pag.27L’albero della vita si pota da sé Tasca Guasta Pag.28Le vignette Federica Messina Pag.29& Sara BurgioL’oroscopo Federica Messina Pag.31Accadde a Febbraio Eliana Vitolo Pag.32

coordinatori della redazione

Giulietta de LucaLara Saccani

redazione

Federica MessinaTommaso PirfoGiuliana Cassia Fotografa: Valeria BianchiFilippo Ascolani Vignettista: Federica MessinaAlessandro Brizzi

Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

Senza parole. È così che sirimane davanti adavvenimenti che nonriusciamo a spiegarci.Davanti all’assurditàdell’Italia matura,rimaniamo in silenzio. Forsel’unico modo percombattere questairrazionalità è non parlarne.Basta Ruby e le sue amiche,basta con tutto questogossip, tutte questechiacchiere daparrucchiere, che non fannoaltro che distoglierci dalRESTO. Perché ci sono moltealtre notizie,molti altrifatti, molti altri film, moltealtre musiche daraccontare.Siamo senza parole davantia questo gennaio,un gennaiocosì corto e sfuggevole, dapensare che esistasolamente nei calendari.Alla fine, chi conosceveramente Gennaio?Io non credo di averlo maivisto.Sveglia dal sogno di Natale;poi quella settimana chenon è altro che panettoni esonno, sicuramente nongennaio; l’euforia o ladepressione dell’inizio; laconfusione davanti alritorno alla quotidianità epoi quel paio di settimanein cui non si fa altro checontare i giorni che

mancano a Pasqua. E siamoarrivati a febbraio.Insomma, gennaio è giàfinito.Però alcuni piccolipezzettini sono rimastiinconsapevoli nelle nostremani. E ve li diamo insiemea tutte le parole che siamoriusciti con difficoltà aracimolare, perché davantiad un nuovo anno cosìmaledettamente simile aquello vecchio non vogliamofar altro che cambiaremusica.Ringraziamo tutta laredazione, quella vecchia equella nuova, che insiemesono riuscite a portaremolto più che qualchenovità in questo nuovonumero. Ringraziamo laprofessoressa Genta, per lasua partecipazione e le suadisponibilità semprerinnovate. Ringraziamo laprofessoressa Boggio, lasignora De Chirico.E ci auguriamo di non doverrimanere più senza parole.

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L'editoriale

Docente referente Maria Luisa GentaEditoriale a cura di Lara SaccaniImpaginazione a cura di Giulietta deLucaFoto di copertina a cura di ValeriaBianchi

In questo numero

La redazione

Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

In queste ultime settimanesi é scatenato un putiferioriguardo al nuovo contrattoproposto dalla Fiat aglioperai di Pomigliano eMirafiori, e da allora ognunosembra avere una versionedifferente di questo“fantomatico” contratto;perciò, essendosi rivelatoimpossibile trovare qualcosadi ufficiale, le mie fontisono da ritenersi perlomenodubbie.Vediamo allora, in breve,che cosa prevede l'accordofirmato dall'azienda torinesecoi sindacati (ad esclusionedella Fiom), con l'aiuto diuna sintesi elaborata dalSole‐24 Ore.‐ Il nuovo contratto: verràcostituita una nuova società("newco"), in joint venturecon l'americana Chrysler,che assumerà, con un nuovocontratto i lavoratori diMirafiori, i quali dovrannoattenersi alle regoledell'accordo, anziché alcontratto deimetalmeccanici.‐ I turni: l'orario di 40 ore asettimana si articolerà su 2schemi, il primo da 15 turni(8 ore per 3 turni, per 5giorni settimanali), ilsecondo da 18 turni (8 oreper 3 turni, per 6 giornisettimanali). Nel passaggioda uno all'altro, c'è anchel'ipotesi di un orario su 12turni, dove però si lavora 10ore al giorno, per 2 turni e

per 6 giorni a settimana.‐ Le pause: la pausa mensa,di mezz'ora, ci sarà solo allafine di ciascun turno da 8ore. I 30 minutisupplementari adisposizione, sarannosuddivisibili in 3 pause da 10minuti ciascuna. Primac'erano in tutto 10 minuti inpiù.‐ Gli straordinari: l'aziendapotrà fare ricorso a lavorostraordinario per 120 oreannue pro capite, senzapreventivo accordosindacale, comunicando ailavoratori la necessità dellavoro straordinario con 4giorni d'anticipo. Ciò serviràa fronteggiare le esigenzeproduttive di avviamenti,recuperi o punte dimercato.‐ L'assenteismo: se dopo unanno l'assenteismo inazienda supererà il 3,5 percento, ai dipendenti che siassentino per malattie didurata inferiore a 5 giorni,non verranno pagati i primidue giorni, se per oltre duevolte la malattia è collegataa festività, ferie, riposo.‐ Il sindacato: le Rsu(rappresentanza sindacaleunitaria) vengonoconsiderate superate. Sitorna allo statuto deilavoratori del 1970 e alleRsa (rappresentanzasindacale aziendale), chesaranno composte solo daisindacati firmatari

dell'accordo.‐ I nuovi investimenti: afronte dell'adozione dellenuove regole previstedall'accordo, la Fiat siimpegna ad investire unmiliardo e ad avviare nuoveproduzioni.RAPPRESENTANZASINDACALEI sindacati che nonfirmeranno l’accordo nonpotranno più rappresentarei lavoratori.SCIOPERINon potranno più essereeffettuati scioperi checontestino norme legateall’accordo.FONTI:http://www.siamotuttigiornalisti.org/en/content/quali‐sono‐i‐principali‐punti‐controversi‐del‐referendum‐indetto‐alla‐fiat‐mirafiorihttp://www.intrage.it/attualita/2011/01/15/notizia17706.shtmlCon il referendum delquattordici gennaio, che hasancito l’ accettazione daparte degli operai di questenorme,è avvenuto uncambiamento epocale per ilmondo lavorativo italiano enon:per quanto riguarda l’aumento delle ore distraordinario e ladiminuzione delle pause,esprimere un commentosarebbe inutile oltre chedannoso, in quanto ritengo

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Filippo Ascolani

Fiat: la (presunta) verita'

Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

attualita'

che gli unici in grado divalutare queste novità sianogli operai stessi, che sannocosa esse possonocomportare nella realtà;invece, a parte il contratto,mi sento di dissentire sucome la Fiat si sia avvicinataal referendum: infatti,Marchionne ha affermatoche se l’ accordo non fossestato accettato, l’ azienda sisarebbe trasferita, lasciandosenza lavoro migliaia dipersone; questo mi sembrapoco meno che un ricatto enon mi sono stupito quandoè stata annunciata lavittoria del sí, risultatoscontato soprattutto inquesto periodo di grave crisieconomica. Vorrei perósottolineare che, benchétutto questo possa sembraremalvagio e disumano, non c’è nulla di illegale, essendola Fiat una fabbrica privatae non pubblica; in questocaso la colpa è dello Statoche ha profusofinanziamenti a tutto spianosenza chiedere nulla incambio, al contrario dellaGermania, dove il governoha sovvenzionato le

fabbriche, ma pretendendola restituzione del denaro.Inoltre mi meraviglio dicome gli italiani sianoriusciti a portare laquestione nel campodell’offesa e del dileggio:infatti Marchionne è statoviolentemente criticato,senza risparmiare epiteti, econ una violenza verbaleche riporta alla mentereminiscenze da anni dipiombo. Ha subito unlinciaggio mediatico daparte di Marco Travagliodurante la trasmissioneannozero proprio il giornoprima del voto (vedere percrederehttp://www.youtube.com/watch?v=1e‐olpX8OCA&feature=related), in cui Travaglio lo accusadi essere un mostroantidemocratico, di avercambiato idea innumerevolivolte sul futuro in Italiadella Fiat e diprogressivamentedelocalizzare all’estero laproduzione Fiat.Lasciando perdere questesciocchezze tipicamentenostrane e tornando al

contratto in sé, trovoinnovativo il provvedimentoriguardo le assenze neigiorni vicino a quelli nonlavorativi; in questo modo sicerca di ridurre il fenomenocrescente di “ammalarsi” inprossimità delle ferie, perpoter cosí usufruire di ungiorno in piú ( pagato) in cuinon lavorare. Si era decisodi fare controlli ,ma è statovano; d’ altronde, signori,siamo in Italia, un paese incui si riesce a scarcerare unboss della malavita perritardo dei giudici e in cuiprosperano gli evasori e gliapprofittatori.Non fraintendetemi, lepersone oneste ci sono esempre ci saranno, marappresentano unaminoranza isolata, rispettoa quelle milioni e milioni dipersone, che convincono ilmedico a spacciarli comemalati, che non dichiaranola villa al mare, che vivonola propria vita come se fossel’ unica.Insomma non siamo piùcittadini del mondo, o diuna nazione, o di una cittá ,ma cittadini di noi stessi.E lo vogliamo.

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attualita'

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Martedì 18 gennaio si ètenuto il terzo incontro delprogetto “Ogni porta ha lasua chiave”, intitolato “Dellavoro, delle tue mani”, conGianfranco Carbonato,presidente di UnioneIndustriale Torinopresidente e amministratoridelegato di Primaindustrie,come ospite d’onore.La conferenza era aproposito delle opportunitàche si danno ai giovaniquando diventano padroni dise stessi e si teneva in unampio salone dell’Arsenaledella Pace con un gruppo digiovani di Mori (in provinciadi Trento) in collegamentostreaming, caldamenteinvitati a partecipare con leloro domande.Carbonato ha subitocoinvolto il pubblico conuna serie di dati alquantosconcertanti. Dai grafici cheha mostrato è apparsoinfatti che un giovane su treè disoccupato e che quindisi ha una percentuale del28,9% di disoccupazione.Una persona su tre nel 2050avrà più di sessantacinqueanni e di conseguenza oltreil 10% della popolazione saràcomposto daultraottantenni, mentre lapercentuale di giovani under14 rimarrà stabile.Da un panorama mondialezoomiamo in direzione diun’area più circoscritta,quella di Torino.

La nostra città ha osservatouna lenta crescitademografica dalla fine del1800 fino al 1950, unaenorme tra gli anni Sessantae gli anni Settanta ed unospaventoso abbassamentofino al 2001, anno dal qualesi è iniziata a notare unapiccola ricrescita, graziesoltanto all’immigrazione.Tornando ai giovani, lapercentuale di popolazioneda loro costituita nel 2008 èquasi esattamente la metàdi quella del 1951, mentrequella di anziani si èraddoppiata.Dove sono questi giovani?Un grafico del 2008 cimostra che il 20% di essilavora in unaalbergo/ristorante/bar e il19% in fabbrica e ufficio.Ultimo sconcertante datoper fare l’en plain, l’88% dellavoro giovanile è precario oa tempo imparziale.Per risolvere questacatastrofica situazioneservono nuove politiche perl’istruzione, formazioneprofessionale eammortizzatori sociali.“Abbiamo trascurato laformazione tecnico‐professionale, che è il cuorepulsante del mondo in cuiviviamo.” ha dettoCarbonato, contrastando lateoria popolare, secondo laquale gli istitutiprofessionali sarebberol’ultima ruota del carro.

Per i giovani di oggi èutilissimo conoscere lelingue (inglese, francese,tedesco e spagnolo inprimis, senza contare ilcinese, che aprirebbeun’infinità di porte), saperusare il computer, avereuna grande aperturamentale e non avereproblemi a viaggiare,terminare gli studi con unvoto alto nel diploma o,meglio ancora, nellalaurea..Carbonato ha affermato cheè fondamentale puntaresull’industria e ha aggiuntoche le nostre attivitàindustriali devonofocalizzarsi sull’innovazionee la ricerca, sul design esulla capacità di generareprodotti migliori rispetto aquelli delle grandiproduzioni, come quelladella Cina, il cui potereindustriale è spaventoso.Nel 2010, infatti, Cina eIndia hanno prodotto il21,4% del PIL mondialecontro il 20% degli StatiUniti.Durante la conferenza sonostate presentate letestimonianze di alcunigiovani – e altri nemmenocosì giovani – che vivono inuna condizione diprecariato e le situazionidescritte hanno quasi unche di assurdo.“Proteggere il lavoro di chice l’ha è una buona cosa,

Giulietta de LucaDal lavoro, dalle tue maniGiulietta de Luca

attualita'

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ma se questo danneggia igiovani che il lavoro lodevono trovare, diventa unaspetto negativo.” haaffermato il presidente diUnione Industriale.Al giorno d’oggi il tempoindeterminato èpraticamente unaprerogativa degli “adulti”,che sono così protetti sututti i fronti, mentre laprecarietà spetta ai giovani,che vengono, per così dire,lasciati a se stessi.Senza dubbio, quindi, il“lavoro a vita” non èincentivante per la crescitacollettiva, non ci permettedi puntare sui giovani, chedovrebbero essere la risorsadel futuro.Carbonato, con quello cheha definito “un modo divedere da imprenditore” hasuggerito come proposta uncontratto unico in cui tempoindeterminato e precarietàvengono ridefiniti in base avari fattori.

E, come ha detto lui e comesicuramente pensiamoanche tutti noi, sarebbebello poter puntare su unagioventù di livello un po’ piùalto.Secondo una recenteinchiesta, che ha il coraggiod’indagare quello che sicredeva una leggendametropolitana, le ragazze,certamente non tutte, mauna buona parte sì, e conpersonale fierezza, aspiranoa diventare veline, mentreil sogno dei ragazzi,altrettanto orgogliosi, èquello di diventarecalciatori.Considerata la società dioggi, è difficile anche soloimmaginare di cambiare lamentalità delle nuovegenerazioni: in un mondodove ogni programma in cuisono presenti donne in abitisuccinti dedite adoccupazioni proficue qualiaccarezzare materassi,eseguire balletti nel bel

mezzo della trasmissione ostare sdraiate sullascrivania spopola in manieraincredibile e dove icalciatori vengono inseritipraticamente ovunque, daidibattiti di attualità allepubblicità, quali speranzepossiamo avere?Eppure dobbiamo esserefiduciosi. La parola con cuiCarbonato ha conclusol’incontro è stata infatti“fiducia”, giusto perché lasperanza è l’ultima a moriree, restando in tema di adagipopolari, forse una melamarcia non fa marcire tuttele altre. Quindi, nonostantevenga ripetuto in ognicircostanza che “i giovaninon hanno vogliad’impegnarsi”, possiamosentirci liberi di noncredere a queste parole eriporre fiducia in noi stessi,che alla fine è l’unico modoper cercare di migliorare lecose.

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Un uomo.In realtà un ragazzo.Stufo.Del governo opprimente.Di quella società.Un effetto domino puòcominciare da una pallinache rotola, da un filo cheviene tirato, da due ditafatte schioccare. Oppure,più raramente, da unragazzo ventiseienneneolaureato a cui non vieneneanche permesso divendere frutta e verdura incittà. Si chiama MohamedBouzizi. La polizia gliconfisca tutto, forsegiustamente. Lui, indignato,

si da’ fuoco davanti almunicipio della città in cuivive.La pallina viene spinta.Scoppia la protesta.Scendono in piazza, secondole fonti sindacali, in 50.000.Manifestano la lorosolidarietà nei confronti delgiovane che si è ucciso nelribellarsi ad una societàopprimente. Manifestanochiedendo le dimissioni diBen Ali, il presidente cheera salito al potere 23 annifa, sostituendo il primopresidente della Tunisiaindipendente, Bourghiba,con un golpe pacifico. Da

allora Ali non ha mai dovutoaffrontare una crisi cosìgrave. In Tunisia il 72% deidisoccupati ha meno di 29anni. Legalmente ci sonolibertà di stampa,espressione, parola,pensiero. REALMENTE nonce n’è nessuna. Ilpresidente Ali ha fattobloccare numerosissimi siti,l’informazione attraversaun’attenta censura prima diraggiungere la popolazione.Uno studente ha dichiaratoad Al Jazeera, consideratal’unica rete televisivaveritiera in questi giorni nelmondo arabo: ” Non è solo

attualita'

Effetto dominoLara Saccani

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questione didisoccupazione, è unaquestione di libertà diespressione, libertà diassemblea, di tutte lelibertà". Manifestano control’immobilità sociale checongela il loro paese, controla corruzione e per latrasparenza di un governoche ha avuto troppo,troppo, sostegno (l’annoscorso Ben Ali è stato elettoper la quinta volta con 89%dei voti).La pallina continua arotolare, trascinando con séun numero sempre più altodi oppositori al regime. Lemanifestazioni diventanopiù violente, da entrambi ifronti: da un lato le Molotov,dall’altro una repressionemolto violenta, condannataanche dal Dipartimento diStato statunitense. Nelweekend dell’otto e delnove gennaio si contano 25morti. Dall’inizio delleproteste 5 suicidi in segno diprotesta. Il 13 gennaio, inun messaggio teletrasmessoin tutta la Tunisia (saltaall’occhio la somiglianza conil videomessaggio rivoltoagli italiani da un certoSignor Onorevolissimo PrimoMinistro, senza volerinsinuare niente,ovviamente), Ali prometteun abbassamento dei prezzi,posti di lavoro, la fine dellacensura. Il 14 gennaio BenAli fugge da Tunisi.L’esercito prende ilcontrollo sugli aeroporti. Il15 gennaio Ben Ali è inArabia Saudita.

In questo momento c’è ungoverno di transizionepresieduto dal PrimoMinistro MohamedGhannouchi, comprendenteanche di membriparlamentaridell’opposizione.La pallina colpisce il primotassello di domino. Il 4gennaio cominciano lemanifestazioni in Algeria. Imorti sono 4. Il governocerca di contenere larivolta, ritirando la tassasugli alimenti.Domino. I tasselli cadono.L’Egitto ribolle. Nel Cairocominciano le proteste,anch’esse violente,anch’esse violentementerepresse. Il 31 gennaio il raisMubarak afferma di essereaperto alle propostedell’oppposizione. Questaonda di sommosse toccaanche il Sinai e laGiordania.Noto la sorprendenteefficacia di questesommosse. Sia in Tunisia chein Algeria che in Egittoqueste rivolte hanno avutodegli effetti. VERI. REALI.Questo mi consola. Lamanifestazione delle proprieidee vince. Manifestare nelloro caso funziona. Puòfunzionare anche nel nostro?Potremo mai ottenere deirisultati così grandi cosìvelocemente? Qualcuno nelmondo o anche solonell’Italia ci ascolterà? Duemondi economicamente,storicamente, culturalmenteseparati trovano unasomiglianza nella voglia di

cambiare dei giovani.Perché, infine, si manifestaper il proprio futuro. Cosìcome a Tunisi, anche aTorino. Così come al Cairo,anche a Londra. Studentiche temono per quel cheverrà.Questa rivolta che cambia,sostanzialmente, tutto ilNord Africa è nata da unapiccola goccia che, come alsolito, ha fatto traboccare ilvaso. Sarebbe successotutto questo senza quelcarretto abusivo confiscato?Forse. Forse no. Ma i fattirimangono questi: lascintilla a tutti questistravolgimenti è stato unuomo solo.

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attualita'

Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

Giorgia Dellaferrera

In una ventina per commemorareBorsellino

“Io credo che la scuola siala formazione di una culturadella legalità […] e quindi,se mancano le scuole, semancano i giovani, semanca l’impegno di docentie dirigenti, la nostra azionerischia di essere vana edinutile […]”. Così ha rispostoAntonio Ingroia, ilprocuratore aggiuntoantimafia di Palermo, inun’intervista su quantoaccaduto il giorno dedicatoalla memoria di PaoloBorsellino, ucciso con alcuniuomini della sua scorta il 19luglio 1992. Per ricordare ilgiudice siciliano, era statoorganizzato per il 20gennaio, giorno del suocompleanno, al teatroSelinus di Castelvetrano unconvegno, i cui ospitiprincipali sarebbero statiIngroia ed il collaboratore digiustizia Vincenzo Calcara,ex killer mafioso chetornava, dopo 19 anni, nelpaese di nascita. Ma forse èpiù lungo elencare i nomidegli altri ospiti dellaconferenza che quelli di chivi ha assistito: secondoAttilio Bolzoni de “LaRepubblica”, il pubblico nonera costituito che “da settevecchietti, da due ragazzidell’associazione antiracketche avevano organizzatol’incontro, dal sindacoGianni Pompeo, da ungiornalista e da pochi altricuriosi”. A riempire il teatro

ci sarebbero dovuti essere,invece, soprattutto glistudenti, cui eraprincipalmente indirizzatol’incontro impostato comeuna lezione di legalità, mala loro partecipazione èstata fortemente ostacolatadai presidi delle scuole, chehanno vivamentesconsigliato ai ragazzi edalle loro famiglie di aderirealla cerimonia. Così hagiustificato la sua posizioneFrancesco Fiordaliso, ildirigente scolastico delLiceo classico, scientifico epedagogico diCastelvetrano: “Penso cheVincenzo Calcara sia unpersonaggio che ha nienteda insegnare ai nostrigiovani e per questo horifiutato di consentire, dopoessermi consultato con imiei collaboratori, che imiei studenti […]partecipasseroall’incontro”. Maprobabilmente non è questala causa principale dellasala vuota del teatro:Castelvetrano, infatti, erastata scelta simbolicamentecome sede della cerimoniain quanto Paese natale dellatitante mafioso MatteoMessina Denaro, ma ciò,anziché favorire lapartecipazione al convegno,l’ha ostacolata. Ha opposto,infatti, la figura del giudicea quella del potente boss inuna zona in cui, nonostante

sia ormai iniziato il2011,ancora moltipreferiscono non mostrarsicome sostenitori della lottaantimafia e, come haaffermato Antonio Ingroianell’intervista, l’ombra diMessina Denaro è più fortedel ricordo di Borsellino.Tutto questo dimostra comesia molto difficile oggicontrastare l’organizzazionecriminale siciliana: per“sradicare” dalla società lamafia, è necessarioinnanzitutto formare ilpensiero dei giovani inmodo da costituire unagenerazione pronta epreparata ad affrontare lacriminalità. Ma se la scuola,che rappresental’istituzione principale adoccuparsi dell’educazionedei ragazzi, ostacola losviluppo del pensiero libero,per esempio scoraggiando iragazzi a partecipare adincontri formativiimportanti come quello dicommemorazione perBorsellino, allora come sipuò pensare di combatterela mafia in Italia?

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attualita'

Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

In questi giorni ci capitaspesso di udire, nel corso diun telegiornale, la parola“conflitto”, o i suoi più omeno precisi sinonimi“scontro”,“contrapposizione” o“contrasto”. I contendentisono sempre i medesimi: dauna parte il presidente delConsiglio, dall’altra lamagistratura, che siarappresentata dall’ANM,dagli ormai famigeratipubblici ministeri di Milanoo dallo sventurato giudiceche in una determinataoccasione ha commessol’imprudenza di indagaresullo Scajola di turno o,peggio, sul premier inpersona.È dunque scontro o, come losuole definire il Capo delloStato, “dannoso conflitto

tra le istituzioni”: ilPresidente Napolitano,infatti, con suo sommodispiacere, non avrà maioccasione di esprimerechiaramente il suo pensieroche, come si può trarre siadal suo rispetto verso loStato che dai suoi trascorsipolitici, è tutto fuorchéconcorde a quello degliultra‐garantisti a difesa diBerlusconi. La sua carica gliimpone di esprimersi inperifrasi educate, la cuisintesi dovrebbe però essereben comprensibile anche aimembri di un Governo checontinua a travisare le sueparole: “Dateci un taglio”,per riassumerecolloquialmente.Lo scontro è invocato dauna parte sola, ed èevidente quale essa sia.

Troppo spesso, infatti,ci perdiamo inragionamenti senzaalcun nesso logico iquali ci conduconoall’idea che si stiatentando disconfiggere Berlusconinon politicamente, madal punto di vistagiuridico. È questa labase delle orazioni dieminenti editorialisti,che riducono i casigiudiziari delPresidente ad un merobraccio dello scontromaggioranza‐opposizione. Essi, chealmeno a parole vorrebberosviarci da un taleragionamento, ci conduconoad esso più di quanto nonriusciamo a fare noi stessi;ritengono infatti che tuttigli Italiani si stianosbagliando nel considerareBerlusconi politicamentefinito, e ne desumono didover intervenire a difesadella giustizia e dellaverità.Non l’avessero compreso,però, delle ripercussionipolitiche dei processi delPresidente a una gran partedegli Italiani già nonimporta nulla: ciò che lipreoccupa è constatarecome un uomo possaeffettivamente porsi al disopra delle leggi. Con qualediritto, mi chiedo, ci sipermette di non presentarsi

Alessandro Brizzi

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liberopensiero

La contrapposizione

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dai magistrati solo perché ipropri avvocati affermanoche in realtà il processo nonè competenza di unadeterminata sede? È forsecompito loro deciderlo?Probabilmente sì, dato cheormai il Ministero dellaGiustizia si occupa a tempopieno delle vicendepersonali del Capo delGoverno.Così quest’ultimo delega aicosiddetti “fedelissimi” ilcompito di difenderlopubblicamente; il ministroAlfano addirittura si esercitain prodezze oratorie:probabilmente, però, glihanno insegnato male leparoline difficili, giacché aBallarò è riuscito apronunciare almeno diecivolte il temine “fattispecie”dimostrando di ignorarnecompletamente ilsignificato, per essere infinesbugiardato dall’attentaregia del programma, cuicertamente non era sfuggitauna così triste ignoranza nelcampo giuridico da parte dicolui che di giustiziadovrebbe saperne più diogni altro.Che cosa dire poi dellefenomenali dichiarazioni delpremier in persona? A partegli sproloqui sull’autoritàdei singoli magistrati, sonostato molto colpitosoprattutto da un suodiscorso in cui manifestavala preoccupazione che lamagistratura si stessecostituendo potere a séstante: orrore, raccapriccio!Che cosa direbbeMontesquieu? Forse

spiegherebbe che non spettacerto al potere esecutivovigilare sulla giustizia, e chel’unico che può constatarel’efficacia della separazionedei poteri è il Presidentedella Repubblica, ma tant’è.È poi degna di nota la difesadi Berlusconi nei programmiTV: questi ultimi, si sa, sonotutti politicizzati e disinistra. Per tuttiovviamente si intendeBallarò ed Annozero, deiquali il secondo èevidentemente fazioso, mail primo ha il pubblicorigorosamente diviso in dueparti (ognuna delle quali ècaratterizzata da un parilivello di partigianeria) e sisvolge nel più completorispetto delle regole delcontraddittorio e della “parcondicio”. Se poi ilPresidente non gradiscesentire da Pagnoncelli che ilsuo Governo ha toccato ilfondo nella fiducia degliItaliani, può benissimocambiare canale come ognicittadino e non permettersidi telefonare in diretta in unprogramma che la gente nonpaga certo per sentire lui.Senza contare che sarebbeinteressante domandarsiperché il direttore generaledella RAI Masi siaintervenuto ad Annozero perdissociarsi dalla conduzionedel programma in quanto,secondo lui violava “ilcodice di autoregolazione inmateria di presentazione divicende giudiziarie in untrasmissioneradiotelevisiva”. PerchéMasi non interviene anche

mentre Vespa si sfrega lemani davanti a un plasticodella casa di Avetrana conun’orda di ospitigiustizialisti che chiedono laforca per lo zioschizofrenico o la cugina, aseconda della moda?Inoltre, se proprio bisognafare la conta, il Presidenteha dalla sua gli ignoratiPorta a Porta e l’UltimaParola: nell’orrendo Risikopolitico della RAI c’è parità,insomma, a meno che non sitenga conto degli ascolti(nel qual caso si può notarecome il pubblico italiano siainspiegabilmente piuttostoingeneroso con determinatiprogrammi).Insomma, troviamo scontroovunque; la domanda è cosacomporti questa situazioneper il futuro dell’Italia. Sirifletta bene: che cosaaccade in un paese quando ipoteri che lo costituisconoentrano in conflitto? Aglisventurati posteri l’arduasentenza.

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liberopensiero

Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

Questa è una poesia scrittaa Terezìn da Franta Brass,morta nel 1944 dopo esserestata trasferita ad Auschwitzall'età di quattordici anni.Pochi versi scritti a matitasu un foglio ingiallito cherappresentano la realtàdella seconda guerramondiale vista dagli occhi diuna ragazzina.Terezìn ai giorni nostri èsolo una piccola cittàsituata a nord di Praga, inRepubblica Ceca.Più di sessant'anni fa era ilcampo di concentramento diTheresienstadt, doveuomini, donne e bambiniebrei aspettavano di esseretrasferiti verso una sortepeggiore, verso Auschwitz.Nel 1942 la città eradiventata un vero e proprioghetto ebreo dove vivevanocirca 87.000 persone, non viera né abbastanza spazioné cibo e malattie come iltifo facevano un certonumero di vittime al giorno.In molti desideravano farsiricoverare nell'improvvisatoospedale che munito di lettipuliti per gli ammalati e dibuon cibo, cometestimoniato da questi versitratti dalla poesia di unanonimo:Malgrado tutto non voglioabbandonarequesta stanza più grande,la mia polmonitee le infermiere, ombrevaganti

che aiutano i piccoli malati.Vorrei restare qui, piccolomalatoin questo luogo di visitemediche,finché non sarò guarito,a lungo, a lungo.Poi vorrei vivereE tornarmene a casaAi bambini era stato vietatodi andare a scuola, ma gliadulti decisero diprovvedere in qualche modoalla cultura dei giovani dellacittà e di aiutarli a viverequell'esperienza come fosseun brutto incubo dal qualesi sarebbero svegliati,perché l'unico modo persopravvivere al campo eraallontanare dalla mentel'idea della morte econcentrarsi sul presenteche al giorno dellaliberazione avrebbe potutotrasformarsi in futuro.Così, oltre alle lezioni e alleattività fisiche, si formò unarivista illustrata chiamataVedem in cui tutti i ragazzidai dodici ai quindici annipotevano riempire consaggi, dialoghi, recensioni,rassegne letterarie, storie,illustrazioni e persino testiteatrali. Friedl Dicker‐Brandeis creò anche unaclasse di disegno nella qualei bambini erano liberi didisegnare ciò che volevanoe alla fine la maestraraccolse più di quattromiladisegni e sessantasei poesie,oggi conservate al Museo

Ebraico di Praga.La vita a Terezìn continuavanel bene e nel male, trapersone che uscivano dalcampo per essere deportatein un altro peggiore e genteche moriva per via dellemalattie. Vi era tuttaviaquella speranza per ilfuturo che invogliava gliadulti a insegnare ciò chesapevano ai giovani delghetto, ed essi cercavano diapprendere quanto possibiledate le circostanze.Vedem a sua voltarappresentava la speranzaper i bambini, una luce inun mondo che diventavasempre più oscuro; quellarivista a cui affidavano iloro sentimenti li spingeva aresistere con il pensiero chepresto la guerra sarebbefinita e tutti sarebbero dinuovo stati liberi di tornarealle loro case.Vedem rappresenta per noiuna grande testimonianzaper gli orrori della guerra edella violenza in cui 15.000giovani di Terezìn hannovissuto, in cui soltanto uncentinaio è riuscito asalvarsi.

I bambini poeti di TerezinFederica Messina

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Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

Il 16 dicembre 2010Roberto Saviano pubblicauna lettera che condannale violenze di Roma, è unalettera rivolta aimanifestanti pacifici e non,a quegli studenti che hannoperseguito la loro lottaportando in piazza idee maanche a coloro che hannodeciso di ricorrere a pietree bastoni. È stata da moltiinterpretata come unaffronto al movimentostudentesco, un’accusainfamante anche da chi inpiazza quel giorno nonc’era.Si è molto parlato dei fattidi Roma, della letteradello scrittore e dellereazioni dell’opinionepubblica nell’Assemblea delnostro istituto del 25gennaio. Fra le molteriflessioni mi ha lasciatoperplesso la giustificazionedella violenza a cui si èricorso: per esempio unastudentessa intervistatadiceva che “è stato unprocesso di maturazione,iniziato con lemanifestazioni di settembree conclusosi con quella diRoma”.A me sembra piuttostoessere stata unaregressione, uno sfogo dirabbia cieca che haoffuscato le iniziativepacifiche che avevanopreceduto la manifestazioneRoma. Perché accanirsi su

Saviano quando sostiene cheogni gesto violento è statoun voto di fiducia in piùdato al governo Berlusconi?Lanciare i sassi non è statoforse il pretesto per ilgoverno di affermare che igiovani di oggi sonostrumentalizzati dallasinistra sovversiva eprotestano semplicementeperché non hanno voglia diandare a scuola? Non èinfine stata l’ennesimaoccasione colta daBerlusconi per affermareche lui alla sua età nonprotestava e pensavainvece, guarda caso, alleragazze?Saviano è un uomo che hapiena fiducia nelleistituzioni, a prescindere dachi governa; è fedele allostato e paga un prezzo

altissimo per questa suafedeltà . È evidente che ilsuo senso civico lo porti acondannare atti di violenzadi qualsiasi forma e tipo:chi crede nello Stato e nellaDemocrazia è determinato aportare avanti una lotta diidee, con la consapevolezzadi dover rispettare le leggie di farlo civilmente.L’educazione civica è unprincipio che ogni cittadinodeve avere, è uno deifondamenti della società: èla nostra coscienza che ciimpone di rispettare leleggi, il nostro senso civicoche ci dovrebbe portare amanifestare cantando e nonlasciando che la violenza,che è sempre distruttrice,prenda il sopravvento.L’indignazione che lafiducia al governo

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Dov'e' il processo di maturazione?Tommaso Pirfo

Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

Berlusconi ha suscitato èlecita e comprensibile perchi ha lottato per mesi emesi contro una riformainiqua e stolta, ma è unarabbia che non devesfociare in episodi violenti;sarebbe come distruggeretutto ciò che si è creato sinoa quel momento, sarebbecome affermare che unapietra è più forte diun’idea, che questa societàpuò essere dominata ecambiata dalla violenza.Che cosa succederebbe seconsegnassimo alla violenzaogni manifestazione? Non èquesto il Paese in cui vorreivivere: vorrei che la forzadelle idee vincesse sempresulla forza dei muscoli, chenessuno potesse ritenere

anche solo perseguibile lavia della violenza. I giovaninon devono pensare chetirare un sasso possasostituirsi a una riflessione oalla formulazione diun’idea; questa dovrebberappresentare la vera sfidaper la politica: venireincontro a chi lotta per ilproprio futuro e mantenereun confronto civile, cosìcome è dovere del cittadinonon violare le leggi.Nelle nostre manifestazionifacciamo camminare le ideesulle nostre gambe, comefanno i giovani siciliani perricordare il sacrificio diFalcone e Borsellino, mortiper servire lo statodemocratico.La violenza non potrà mai

essere un processo dimaturazione. Non potrà maiessere giustificata, né potràessere considerata unmezzo per conseguire scopiprivati e pubblici.Come diceva Gandhi, “Lanonviolenza è la più grandeforza a disposizionedell’umanità”

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Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

Considerati l'antipasto degliOscar, i Golden Globeshanno ormai acquisitorispetto e notorietà.Sicuramente questosuccesso è dovuto anche allaloro caratteristicafondamentale: i Globestralasciano la componentetecnica, tipica di ogni filmfestival di una certarilevanza, per andare drittial nocciolo dellacompetizione; ma ciò cherende realmente questacerimonia particolare è ilsuo accomunare due mondidello spettacolo, il cinema ela televisione consideratispesso artisticamente ed

economicamenteincomparabili. Latelevisione è spesso vistacome un mezzo dicomunicazione, unostrumentod’intrattenimento ma sitende a mettere da parte illato espressivo, che volendosi può definire ancheartistico, della tv di cui itelefilm sono protagonisti.In realtà la differenza tra idue mondi sta andando viavia diminuendo; film etelefilm sono spesso messi aconfronto e gli attuali teendrama, oltre a conquistarel'audience, si avvicinanosempre più al mondo del

grande schermo.Infatti i tempinarrativi e laproliferazione deidialoghi sonosempre più simili aquellicinematografici. Lesceneggiature diqueste serie tvtendono a scavaremolto di piùall’interno deipersonaggi,eliminando la lorosolita caratteristicadi esserepersonaggistereotipati, chenon si evolvono nelcorso della storia.Pensandoci, itelefilm di oggi,dall'essere unaraccolta di vicendedei diversi personaggi,cominciano a somigliare allesaghe, in cui in ogni puntatala storia cambia, cresce emira a uno scopo finale cheè l'unico filo conduttore.Sotto questo punto di vistasono quindi più liberi. Ormaici si aspetta di tutto da untelefilm e siamo pronti aveder succedere qualsiasicosa al nostro beniamino,ma restano sempreincorniciati nella tramagenerale cosa che rende untelefilm tale.Questo 16 gennaio, inovanta giornalisti dellaHFPA (Hollywood ForeignPress Association) hanno16

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La scalata dei Golden GlobesAppelsinpiken

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destinato il trionfo, nellecategorie riguardanti ilcinema ,a The SocialNetwork e a Glee per ciòche concerne il piccoloschermo.Queste loro scelte sonostate però inserite ,spesso evolentieri, in polemiche epettegolezzi , chealludevano all'orgoglio gay (visti i tre Globes vinti daJim Parson, Jane Lynch eChris Colfer accomunatidalla loro dichiarataomosessualità) e acorruzioni varie.Ma secondo me ciò che hacondizionato i giornalisti,sempre se qualcosa li hacondizionati, è più che altrola forte tematica affrontatadai due vincitori. Sia TheSocial Network che Glee

raccontano le vicende diragazzi che dall'essere ireietti della comunità che licirconda diventanoqualcuno, un modello daseguire: basti guardare ilgenio miliardario che hacapito come va affrontato ilmondo. Può costituire unesempio non al successoeconomico (a meno che lapropria ambizione non siadiventare straricco…), ma almodo in cui crede in séstesso, nelle sue capacità eporta avanti la sua idea finoa realizzarla andando spessocontro tutto e tutti .L'argomento è un classicoma è inserito nella societàattuale in modo che ognunoci si possa immedesimare. Iproblemi delle high schoolamericane, la famosa e

ormai a tutti conosciutadivisione in classi, daipopolari ai loosers, questesituazioni considerate sottoquesta prospettiva,mostrando il valore di potersognare e conquistare ciòche si vuole, hannoaffascinato i giudici? Oppurepiù semplicemente TheSocial Network e Glee eranomigliori rispetto agli altricandidati?Alla fine, come NewDirections e Mark Z., anchei Golden Globe si sono messialla prova, hanno affrontatosfide e scelte, trovando illoro posto nel mondo.

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Nino è in ritardo. Per Amélie ci sono due spiegazioni possibili.La prima: non ha trovato la foto. La seconda: non ha ancora avuto il tempo diricomporla, perché tre banditi, multirecidivi, che assaltavano una banca,l'hanno preso in ostaggio. Seguiti da tutti i poliziotti della zona, sono riusciti aseminarli, ma lui ha provocato un incidente. Quando ha ripreso conoscenza,non ricordava nulla. Un camionista ex detenuto l'ha raccolto, e credendolo infuga l'ha messo in un container in partenza per Istambul. Là, è finito traavventurieri afgani, che gli hanno proposto di andare a rubare testatemissilistiche sovietiche. Ma il camion è saltato su una mina alla frontiera colTagikistan. unico superstite, è stato accolto in un villaggio di montagna, ed èdiventato militante mujahiddin. Perciò, Amélie non vede perché deve stare inquello stato per uno scemo che mangia la minestra di cavolo per tutta la vitacon uno stupido portavasi in testa.Il narratoreDa: Il favoloso mondo di AmèlieDi Jean‐Pierre JeunetLara Saccani

di citazione in citazione

Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

All'assemblea di istituto del25 febbraio ho avuto mododi partecipare ad uninteressantissimo grupposull'odierna condizione delladonna.Si discuteva su come ilcorpo femminile siastrumentalizzato econtinuamente usato.Ci hanno abituati alla showgirl in mutande che shakeraun sodo e spesso rifattofondoschiena, la velina nuda(o quasi) costantementepresente in ogni programmadi qualsiasi natura esso sia.Ci hanno plasmati a credereche due baleniane chiappeal vento siano ormaifondamentali per averesuccesso in qualunquecampo.Ormai tutto questo è”normale“.È normale che le ragazzevomitino o addiritturamuoiano per assomigliare

alle show girl.“Ah i ragazzi di oggi...”direbbe qualcuno.É normale che ci sia genteche investe sul corpo di unadonna.“È il consumismo che ci vuoifare...”É normale che una donnadebba avere paura ad usciredi casa.“Beh i tempi cambiano...”É normale che una donnaperda il lavoro perchè vuoleavere un figlio.“Tanto siamo quasi 7miliardi...”Questa continua esposizionegratuita della nudità hasviluppato una forteindifferenza al concetto dirapporto sessuale.Non è più la forma concretadell'amore tra due persone,è un modo per attirarel'attenzione e far soldi, unfenomeno da baraccone.Non esiste più quel pudore,

quell'emozione della primavolta, e non sembra piùimportante con chi, èimportante cosa.Se sei vergine oltre unacerte età sei uno sfigato,assolutamente prima lo faimeglio è!Si lamentano di questigiovani di oggi che cercanoemozioni forti, e sonogenitori a 15 anni, sischiantano contro iguardrail ai 140 all'ora, o siiniettano 3 diversi tipi didroga tutti insieme.Ma la verità è che ci hannoconfusi, siamocompletamente assuefattida tutte queste voci, tuttiquesti colori.Tutti dicono la loro e silamentano, ma forsedovrebbero solo dare unmigliore esempio.

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Strumentalizzazione della donnae della sessualita'Sofia Ferrara

E' nato il blog del Joe Berti!Ogni mese oltre alla copia cartacea è ora disponibile la versione online del nostro giornalino.Hai letto un articolo e vuoi commentarlo? Vuoi complimentarti con un autore?Vuoi criticare qualcosa che non ti è piaciuto del Joe Berti? Vai all'indirizzo:

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Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

[...] e ciò è del tuttocorretto perché anche noiuomini apparteniamo allacatena alimentare e, se nonci cibassimo di carneanimale si creerebbe unoscompenso, la catenasi “romperebbe” con gravidanni per l’interoecosistema. Purtroppo daquando è nata la moda dellepellicced’animale o le borse in pelleo gli stivali scamosciati o lesciarpe si è incominciato aduccidere molti piùanimali di quanti neservissero per sopravvivere esi è creato un vero e propriobusiness. Per non parlarepoi dei bracconieri cheuccidono una grandequantità di animali,entrando in aree protette,per poi imbalsamarli o pervenderne delle partipregiate, semplicementecome cibo, oppure tenerliper se stessi. Così ogni annomuoiono migliaia e migliaiadi animali e i gruppi a cuiappartengono si riduconosempre di più diventando dasemplici “specie” a “specierare” o “speciein via di estinzione”. Unesempio sono gli elefantiche molte volte vengonouccisi per poter prendere leloro zanne da cui si ricaval’avorio.Oppure le poveretartarughe che rimangonoormai in poche o i tonni che,ormai,vengono pescati anche dai

cinesi a cui piace parecchioil pesce. Altri esempi diquesto enorme erroredell’uomosono gli orsi polari che,anche se indirettamente,stiamo facendo morire ingran quantità perché ighiacci sistanno sciogliendo a causadell’inquinamento e questiultimi muoiono annegati nonriuscendo a risalire su unblocco di ghiaccioabbastanza resistente dareggerli. Gli scienziatiaffermano che il mondoscomparirà tra 5miliardi di anni ma se sicontinua in questo modoqualsiasi essere viventecesserà di esistere prima ditale data.Infatti, sterminandoun’intera specie si rischiache, con il passare deltempo, la catena si sfascicompletamentecon la terribile conseguenzadi far morire per la famealtre specie che si cibavanodi quella estinta. Proprio perevitare catastrofi di questotipo che sono state create leriserve di caccia o quelle dipesca, i Parchi Nazionali oNaturali, ma non tuttirispettano le norme e idivieti e, così, si ricominciadal punto di partenza senzatrovaremai una vera soluzione alproblema. Anche gli zoo e icirchi dovrebbero essereaboliti perché provocano

stress agli animali e literrorizzano facendoli,talvolta, anche morire difatica. Non tutti, però, sonoinsensibilia queste cattiverie, infattimolte persone si sono giàmobilitate come volontariper aiutare le organizzazioniprotettrici degli animali ealtri si stanno battendo contutte le loro forze perchévengano chiusi gli zoo diLondra, che è stata la primacittà in cui si è sollevataquesta protesta. Si sperache lo stesso avvenga inEuropa perché proprio noiche ci consideriamo umani equindi sensibili nonriusciamo a comprenderel’immensodolore che stiamoprovocando agli animali:stiamo diventando semprepiù DISumani, cicomportiamo come lebestie, che non provanosentimenti. Sarebbenecessario che gli uominicapissero che cosa significavivere ingabbia o morire per esseretenuti come ricordo. Allorasì che, finalmente, tutti sibatterebbero per difenderliesalvaguardarli. In seguito ilnostro mondo potrà esseredefinito, correttamente,“perfetto” perché l’uomoavràimparato a rispettare lealtre specie con cuicondivide la Terra.

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Chiara Giraudo

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Animali in via d'estinzioneChiara Giraudo

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in bacheca

Dillo a Joegestita da Giulietta de Luca

Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

La redazioneconsiglia

La carta ha detto destinodi Mariah FrederiksLibro uscito nel 2009 che parla di unaragazzina che, da una vita serena, inizia aviverne una piena di angoscia. Per superarequesto momento si affida ai tarocchi, mapurtroppo anche essi si rivelano avversi: lacarta che chiude la serie è la Morte. Laragazzina non si perde d'animo e decide disfidare il destino per cercare di cambiare lasua sorte.Chiara

IL CONCERTO di RADU MIHAILEANUperché non è solo film, ma anchemusica.GiulianaPoesiedi John Keatsdella collana Nuovi Oscar Mondadori.Consiglio questo libro raccoglie tutte leintense e travolgenti poesie di Keats,eccezion fatta per i poemi e i versiteatrali.Federica

La Bellezza del Somarodi Sergio CastellittoConsiglio questo film perchè paragona duegenerazioni facendo usa di situazioni assurdee ironiche e contemporaneamente profonde ereali. Apparentemente una frivola commedia,ma in realtà un film sul quale poter rifletteree apprezzare.Lara

Hyperversumdi Cecilia Randalledito da Giunti."Giocatori vi trovate ora in Fiandra. Ë ilprimo Marzo 1214:si avvicina la finedella guerra tra Inghilterra eFrancia."Inizia cosí l' avventura di seiragazzi americani, catapultati da ungioco fin troppo realistico nelMedioevo. Tra duelli, amori, intrighi ematrimoni dovranno cercare di tornarea casa.Filippo

Qui non ci sono bambinidi Thomas GeveLa raccolta dei disegni di un bambinosopravvissuto al campo di sterminio diAuschwitz, disegni di cui si è servito perraccontare la vita all'interno dei campi neiquali è stato.Consiglio questo libro perché, oltre ad essereun ottimo metodo per farsi un'idea di ciò chela Shoah ha significato, ci fa vedere una vitache non riusciamo nemmeno ad immaginareattraverso gli occhi di un ragazzino.Giulietta.

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in bacheca

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Estratto della raccolta "La voce a te dovuta"di Pedro SalinasSe mi chiamassi, sì,se mi chiamassi!Io lascerei tutto,tutto io getterei:i prezzi, i cataloghi,l'azzurro dell'oceano sulle carte,i giorni e le loro notti,i telegrammi vecchie un amore.Tu, che non sei il mio amore,se mi chiamassi!

E ancora attendo la tua voce:giù per i telescopi, da una stellaattraverso specchi e gallerie di annibisestilipuò venire. Non so da dove.Dal prodigio, sempre.Perché se tu mi chiamisarà da un miracolo,ignoto, senza vederlo.Giulia

Faccio i miei più sinceri auguri a Lavinia Fistos che ha compiuto gli anni il 9 febbraio.by Adam

ovvero: vita, morte emiracoli di un italianoQuando ho scelto di scriveredi Qualunquemente (regia diGiulio Manfredonia, nellesale dal 21 gennaio) l´hofatto prima di vedere ilfilm. Speravo, a dirla tutta,di allontanarmi dallasituazione italiana peroccuparmi di cinema e solocinema. Lo so, era unasperanza piuttosto ingenua,ma la tentazione didimenticare anche solo perun momento il Satyriconberlusconiano e gli accordidella FIAT era grande.Purtroppo peró ‐ opurtroppamente, comedirebbe Cetto ‐ laconclusione é fin troppobanale. Persino il periodicolondinese The Economist hanotato certe somiglianze trail film e l'Italia, e cercandoin internet commenti suQualunquemente tutti, beneo mele, vanno a finire lí: laREALTÁ (Silvio Berlusconi)ha superato di gran lunga,"sempre se queste voci sianoconfermate, figurati se évero, io non ci credo", laFINZIONE (Cetto LaQualunque). La profeziaannunciata sul palco di Vienivia con me non si éavverata.Ma come é arrivato AntonioAlbanese a creare unpersonaggio che ha cosíprofondamente colpito

l'immaginario collettivo?"Il suo disgusto per labruttezza, per la volgaritá eper la tracotanza estetica ocomportamentale non éfiglio dello snobismo" scrivePaola Zanuttini il 26novembre 2010. Antonionasce in provincia di Lecconel 1964 da genitoripalermitani emigrati al Nordin cerca di lavoro, semplicioperai che hanno preferitoabbandonare la loro terrapur di non dover sottostarea uomini come Cetto LaQualunque e nonassomigliare a Alex Drastico.Presto scopre la suaattitudine a intrattenere glialtri, ma non altrettantopresto la sua vera passione:la comicitá. Infatti attendela Civica Scuola d'ArteDrammatica di Milano econduce programmiradiofonici prima di iniziarea esibirsi sul palco delloZelig di Milano o allaZanzara d'oro di Bologna. Haimmediatamentegrandissimo successo equesto lo porta ad esserconosciuto anche dalpubblico della televisione edel cinema.L'uso eccellente dellamimica facciale e dellagestualitá, l'attenzione aidettagli e la facilitá con laquale riesce acaratterizzare i suoipersonaggi con un solopiccolo gesto lo avvicina

allo stesso tempo allascuola francese e allacommedia dell'arte italiana.I suoi personaggi sonosempre reali e mostranochirurgicamente i vizi e idifetti di tutta una societá:dal mite Epifanio,all'esagerato Alex Drastico,all'industriale Ivo Perego.Quest'ultimo é paragonabilea un altro personaggiocomico, CarcarloPravettoni, ideato da PaoloHendel nel lontano 1996.Tutti e due mostrano ilcinismo e la spietatezzadegli uomini dáffari. E allostesso tempo si puó notareun filo conduttore anchecon l'ultima creazione:Cetto La Qualunque. I primidue hanno la fabbrichetta elui é un politico. Lui écalabrese e gli altri duesono lumbard. Ma, anche seCetto é senzadubbiamentemolto piú volgare, sonotutti a loro modo eccessivi.Ex‐latitante, Cetto LaQualunque deve "salire" inpolitica per evitare lapericolosa ondata dilegalitá che ha colpitoMarina di Sopra. Manovratoda una "cupola" che vuolemantenere lo status quo inqueste pacchiana cittadina,é costretto a contattare unpugliese che si fingemilanese esperto nel"costruire" politici (SergioRubini) per non rischiare diperdere le lezioni. Se con il

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QualunquementeGiuliana Cassia

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figlio Melo (DavideGiordano), sotto un orribile quadrostile Napoleone Bonaparte,si dimostra uno spietatomodello da imitare e unpessimo maestro nonriuscendo a cambiarlo dalboy‐scout che é, anche conl'elettorato ha lo stessoproblema: nonostante sidedichi alla compravenditadei voti, rischia di perderedi fronte a De Santis(Salvatore Cantalupo). Cettoé maschilista, corrotto e

perverso come sempre oforse di piú. É solo una suacaratteristica o lo sonoanche certi rappresentantidella politica italiana?Soprattutto negli ultimipersonaggi di AntonioAlbanese si puó notareun'agghiaccianterappresentazione dellasocietá italiana. Cetto, ilMinistro della Paura e ilpovero professor DuccioTroller sono ora piú che maireali. Albanese é prima di

tutto un attore, poi uncomico. Non solo per glistudi che ha fatto, ma lasua stessa capacitá didipingere il mondo di oggi épiú tragica che comica.Certo fa ridere econtemporaneamenteimbarazzare, é una risatastrappata, che lascial'amaro in bocca, che fapensare che al di lá delcliché del politico volgaredel sud questo film sia undipinto esagerato sí, marealistico della societáitaliana ora piú che maiberlusconiana. Non lasciagrandi speranze perchéquello stile, quel tipo dipolitica puó puntare adarrivare sempre piú in alto.Perché sfortunatamente intutti c'é un po' di Cetto.

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Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

Ed ecco che il grande earzillo Woody Allen ci hafatto un regalo di Natale unpo’ anticipato; il 3/12/2010è uscita l’ultima pellicola diquel vecchietto checontinua a fare un filmall’anno nonostante la suaetà.Helena (Gemma Jones), unadonna anziana, vienelasciata dal marito Alfie(Anthony Hopkins) che sisposa con la zuccherosaCharmaine (Lucy Punch),una donna molto piùgiovane di lui. Helena eAlfie hanno una figlia, Sally(Naomi Watts) sposata con

Roy (Josh Brolin) che dopoun primo successo letterarioattende ansiosamente larisposta dall’ editore per ilsuo ultimo romanzo. Helenaa causa della separazione sirifugia tra le braccia di unacartomante, Crystal, che larassicura riguardo al futuro.In una libreria di testisull’occulto incontraJonathan (Roger Ashton‐Griffiths), che è vedovo, etra di loro inizia una forteamicizia.Nel frattempo Alfiesi accorge di non essere piùgiovane e che conl’attraente Charmaine non èfelice tanto che proponeall’ex‐moglie di risposarsi

ma lei rifiuta. Sally, invece,trova lavoro nella galleriadell’affascinante Greg(Antonio Banderas) di cui siinnamora, pensa di esserericambiata ma con dolorosasorpresa scopre che lui hauna relazione con unapittrice, una loro amicacomune. Il libro vienerifiutato e così Roy decidedi rubare il romanzo ineditodi un suo amico, che credemorto in un incidente. Iltesto viene accettato.Guardando fuori dallafinestra conosce Dia (FreidaPinto), che rinuncia almatrimonio già fissato per ilsuo nuovo innamorato. Sallytenta di aprire una suagalleria ma la madre lenega i fondi .Lo sfortunatoRoy scopre con terrore chel’amico scrittore è in comae che presto si risveglierà.Il tema di questa commediasentimentale è il vivered’illusioni. Come dice Sallyin una scena del film:“Qualche volta le illusionisono meglio dellemedicine”.Il film finisce con un happyending, ma non per tutti.Roy s’illude di poterdiventare un grandescrittore, Sally d’aprire unagalleria tutta sua (ma anchedi una vita con Greg), Alfied’essere ancora giovane.Solo i due vecchietti,Jonathan e Helena, alcontrario delle altre coppie24

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Incontrerai l'uomo deituoi sogniNicoletta Pacileo

Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

riescono a trovare la felicitàe la tranquillità, anche se inun modo un po’ bislacco."Shakespeare disse una voltache la vita è il racconto diun idiota, pieno di rumore efuria, che alla fine nonsignifica nulla ". Questacitazione da Macbeth,chesegna l’inizio, presenta ilfilm con cupezza.Tra questa nuova pellicola e“Alice”(1990) ci sono puntiin comune. Alice è unadonna di quarant’anni cheapparentemente sembraavere tutto (è bella, ricca,con un marito e due figli).Insedici anni di matrimonionon ha mai ricevuto grandiattenzioni dal marito. Siinnamora di un sassofonistadivorziato che dopo unarelazione ritornerà dallamoglie.Incontra un medico

cinese che la introducenel mondo delle meraviglie.Nonostante affronti temiimportanti non mancaun’incursione nel magico:pozioni magiche cherendono invisibili, con cuiscoprirà gli innumerevolitradimenti, e che donanoamore eterno, l’apparizionedi un pittore morto e delmisticismo.“Incontrerai l’uomo dei tuoisogni”non può esserecomparato a “Match Point”o ad altri capolavori diAllen, ma è comunque unbuon film. E’ stato criticatomolto dal pubblico che lodefinisce ”poco brillante” e“senza un vero messaggio”.Effettivamente è unapellicola non troppoimpegnativa, ma forse pochihanno captato il messaggiomentre gli altri si sono solo

goduti il film. Lo consiglio atutti a coloro che non l’hanno ancora visto maanche a chi non lo haapprezzato e che, magarivedendolo una secondavolta, lo potrà apprezzare.

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Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

Forse stavo cercandoqualche nota rabbiosa nellamusica, quando ho iniziatoad ascoltare Vasco Brondi (inarte “le luci della centraleelettrica”, nomechilometrico quanto bello).Forse non sarà il mito ditutti voi lettori, ma a voltecelebrità non è sinonimo diqualità (non servo io perdirlo) e non mi viene inmente un artista migliore adimostrarlo.Mi piace perché.Perché i suoi testi.Perché la sua vocemonotona.Perché la sua chitarravecchia.Perché Vasco Brondi e nonRossi.Viene da Ferrara, ha pocopiù di venticinque anni ecanta la verità. Quellabrutta così com’è. Quelladelle ciminiere, dellestrade, delle delusioni,dell’amore impacciato,delle morti bianche, delleoccupazioni.Mi piace, in effetti, da unpo’.Eppure mi ci voleva un suoconcerto per capirlodavvero. Per sentire i suoitesti un po’ più vicini.In un Hiroshima Mon Amour(non) pieno di gente checantava, gridava, siemozionava osemplicementeascoltava,tutte le parole diquei testi così complicati da

comprendere,improvvisamentesembravano così semplici,così comuni.“Sventoleremo le nostreradiografie per nonfraintenderci,ci disegneremo addosso deigiubbotti antiproiettile,costruiremo dei monumentiassurdi per i nostri amiciscomparsi.E vieni a vedere l’avanzatadei deserti, tutte le sere abere.Per struccarti useranno dellenuvole cariche di pioggia.”Un “ciao” mugugnato,queste parole, un violinistacon allegato di sigaretta, unbatterista, lui e la suachitarra, un mistico uomodietro di me che gridava inmaniera scomposta.Così è iniziato il concerto.Poi il misterioso personaggio

alle mie spalle è rimasto,mentre le parole sialternavano velocementesulle note delle tracce checompongono i suoi duealbum (“Canzoni da spiaggiadeturpata” e “Per ora noi lachiameremo felicità”).Una ad una, tutte le traccepiù belle, quelle che nonpotevano mancare, sonorisuonate in quell’aria cosìspessa. E risuonavamo tutti,incredibile. Tuttidiventavamo un’unica cosacon la musica. La sua vocenon era più la sua. Ma lanostra.Due o tre canzoni sonobastate per (quasi) demolirela sua già citata chitarravecchia.Una veloce improvvisazionedi Art Attack e qualchesorriso sono bastati per nondemolire il concerto.

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musica

Per ora noi la chiameremo felicita'Giulia Sciurti

Anno 6 - Numero 3 GennaioFebbraio 2011

Il 2010 è stato un annocalcistico innovativo, convittorie straordinarie quali iltrionfo della spagna almondiale dopo una vita da“eterna delusione”, essaaveva spezzato lamaledizione con l’europeodel 2008, la vittoriadell’inter in coppa deicampioni dopo un digiuno di45 anni e l’inattesaconquista dell’europaleague da parte dell’atleticomadrid con 5 pareggi, 2vittorie e 1 sconfitta.Quest’anno era davverodifficile assegnare il Palloned’oro, poiché molti giocatorilo meritavano;durante l’anno del mondialeil premio si assegna algiocatore che durante lacoppa del mondo ha incisodi più,e, in questacompetizione si sono messiin luce 6 giocatori (Muller,Sneijder, Forlan, Villa, Xavi,Iniesta) , di questi sei, 3sono usciti dalla lista: Villaperché nonostante i 5 golnel mondiale a livello diclub non ha vinto pressochénulla con il Valencia, Mullernon è riuscito a vincere ilmondiale e la champions equesto l’ha penalizzato ,infine Forlan nonostante siastato nominato migliorgiocatore dellacompetizione non ha aiutatola sua squadra che èarrivata quarta e quindiniente premio; allora dei 6

sono rimasti in 3, Sneijder,Xavi e Iniesta. Oraanalizziamo i motivi delleloro candidature:Xavi ha tessuto la tela deigol realizzati dalla Spagnaed è un centrocampista cheraramente sbaglia unpassaggio.Sneijder ha trascinatol’Olanda(realizzando 5gol,cosa insolita per uncentrocampista) e ha vintola champions dell’inter.Infine Iniesta per il gol infinale che ha consegnato lacoppa alla nazionaleiberica,a prescindere che lomeriterebbe solamente perla sua eccezionale tecnica enel 2009 solo il marzianoMessi lo ha preceduto, mafrancamente nell’annata2009 2010 ha fatto 29presenze e 1 sola rete,vincendo la Liga,supercoppaspagnola,supercoppaeuropea e mondiale perclub( trofei nei quali non hainciso per nulla).Questi 3 giocatorieccezionali erano i favoritiper il pallone d’oro, ma acausa del cattivorendimento di Sneijder nei 4mesi con Benitez( era ilfantasma di sé stesso) èuscito dal podio ed èsubentrato Messi, il miglioreal mondo ma che almondiale con l’Argentinanon aveva segnato e avevavisto la sua squadra subire

un umiliante 4 a 0 dallagiovane Germania (proprioper lo scarso rendimentoMessi NON meritava ilpodio) , negli ultimi mesi sivociferava che Iniesta fossein pole per il premio, ma loha vinto Messi (non sel’aspettava neanche lui) . Ecosi da questa edizione incui Fifa World Player ePallone d’oro sono un unicopremio assegnato dalla fifa,il criterio di assegnazione èil valore assoluto e non lastagione, una decisioneclamorosa , e cosi Messi selo porta a casa. Sarebbestato meglio dare il premioa Sneijder per averplasmato una squadra chein champions era una bruttacopia dell’Inter e averlaportata a vincere una coppache sembravairrangiungibile?Ma bisogna anche dire cheMessi è un giocatorestraordinario, certo nonparagonabile a Maradonache non era solamente unsolista ma anche ungiocatore altruista, macomunque è in grado diincastrarsi perfettamente inun sistema di giocospettacolare, risolvendoanche le partite da solo contele di passaggi rasoterra,uno‐due e triangolazioni invelocità.

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sport

Pallone d'oroFjodor Mischiati

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Un’estate del 1993, allaStanford University, WendyNorthcott diede vita a quelpremio che aspetto ognianno: i Darwin Awards.Per vincere il Darwin devisemplicemente eliminare ituoi geni in modostraordinariamente pocointelligente. Un esempio? Ilvincitore del 2001 è uncroato esploso facendo ilgiocoliere con tre bombe amano; quello del 2002 unbrasiliano esploso anch’essoper aver illuminato con unaccendino un serbatoio pienodi benzina per controllare sevi era del liquidoinfiammabile. Sono in pochiquelli che, non essendoriusciti a ottenere il premioal primo colpo, hanno lapossibilità di ritentare.Vale la pena di citare un

texano che, inseguendo unalattina di birra, è statoinvestito da un camion,oppure due australiani rei diaver accarezzato degli squalimentre si aggiravano attornoalla carcassa di una balena.Se qualcuno volessepartecipare vi sono cinquerequisiti:‐ impossibilità di riprodursi(quindi morto o sterile)‐ strabiliante assenza dicapacità di giudizio (adesempio chi va a dormire conuna sigaretta accesa non ècandidabile, ma chi chiedead un amico di bersagliarlocon dei mozziconi come feceWoodbine nel 2002 sì)‐ essere causa della propriadipartita‐ avere almeno 16 anni‐ veridicitàCosa state aspettando?

Partecipate numerosi!

curiosita'

L'albero della vita si potada se'Tasca Guasta

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le vignette

Federica Messina

Son soddisfazioni!

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le vignette

Sara Burgio

Vade retro

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svago/l'oroscopo

L'oroscopoFederica Messina

ArieteIncredibilmente siete riusciti asuperare il terribile trimestre. Adessolimatevi bene le corna e preparatevia caricare chiunque vi contraddirà.Ricordatevi che avete sempreragione, anche quando laprofessoressa di matematica siostinerà a dirvi che 5 + 5 non fa 10.Come osa questa mortale mettere indiscussione quello che dite?ToroIn questo mese vi sentiteemotivamente fragili, perciò dite aivostri amici di non preoccuparsi se vimetterete improvvisamente apiangere perché vi si è spezzata lapunta della matita. A causa di questisbalzi d'umore da donne incintepensate che tutto il mondo vi odi.Specialmente quella dannatamacchinetta che tutti i giornitrattiene il cibo e vi sprecare uneuro!GemelliIl vostro simbolo assomigliavagamente ad un numero romano,ma in latino fate schifo. Il trimestrelo avete passato a tirare malinconicisospiri per la fine della vacanzeestive e adesso dovete assolutamenterimboccarvi le maniche. Però ci sonoanche buone notizie: riceverete deisoldi con cui potrete provare acorrompere i professori.CancroNon siate troppo pretenziosi. Iltrimestre è andato com'è andato edovete accontentarvi. E poi sietesempre lì a lamentarvi, vi affliggetesempre con gli stessi problemi...Basta! Dateci un taglio perché lepersone attorno a voi perderannoprima o poi la pazienza e videfenestreranno. Perché non fate unfavore ai vostri compagniprendendovi una lunga vacanza?LeoneGrandi incomprensioni con iprofessori. Le vostre relazioni sonoinstabili e non fate altro che ruggiree litigare con chicchessia. Dal

nervoso vi mangiate i compiti a casa,oppure spintonate le persone allemacchinette attirando su di voi leantipatie di qualcuno moltopericoloso. Il prof di ginnastica viosserva sempre!VergineNon fate tanto i verginelli, lo sannotutti che siete dei rubacuori incalliti.Inoltre questo mese si prospettamolto proficuo in quel fronte. Nonavete notato le persone che sivoltano per guardavi non appenapasseggiate con nonchalance per icorridoi della scuola? Certo, sipotrebbe pensare che sia anche peraltri motivi. Vi siete lavatistamattina?BilanciaVi state deprimendo per un rapportofinito male. Lo so, è sempre difficilestaccarsi da quella bellissima pennacon cui avete superato tanteverifiche, ma bisogna pur andareavanti. Il futuro vi sorride radioso...o è un ghigno malefico? In ogni casostate allegri! La salute va abbastanzabene, ma attenzione alle piogge di 4nelle materie scientifiche:potrebbero causarvi forti nausee.ScorpioneQualche impedimento all'inizio delmese riguardo alla scuola, ma poitutto liscio fino a quando noninciamperete sui vostri piedi, come visuccede spesso. La vostra metà, sene avete trovata una in grado sisopportarvi, si sta stufando di esseredominata da voi e di prestarvisempre i soldi per la merenda. Nonpotete portarvela da casa?SagittarioLa vostra logica altamente scientificaviene meno questo mese a causa diproblemi di cuore. Rimettete in motoil cervello perché alcuni professori siaspettano molto da voi e non vorretemica deluderli, vero? Riguardo allevostre finanze, voi che siete sempreal verde, sembrerebbe che alla finedel mese ci sarà una cospicua entratamonetaria. O così si spera.

CapricornoCome vi è sembrata la primasettimana di gennaio? Bella? E andràsempre meglio! Avrete grandefortuna in ambito scolastico. Vi verràqualche idea per guadagnare qualchesoldino in più, ma sono severamenteproibiti gli spacci di soluzioni percompiti in classe. Siete proprioperfetti! Oh, un'ultima cosa: non vi èuna minima traccia d'amoreall'orizzonte.IL SEGNO DEL MESE:AquarioNon iniziate a vantarvi solo perchésiete il segno del mese! La fortuna visorride in amore ma si burla di voinella salute. Il vostro nemico giuratoè il freddo! Nella scuola ci mettetemolto impegno e i prof ne sonofelici, nonostante qualche bruttovoto sempre in agguato. Attenti acome spendete il vostro denaro. Sì,ci sono i parenti pronti a rifornirvi,ma lo faranno molto meno volentierise continuerete a chiedere 50 euroalla settimana.PesciNon si può proprio dire che l'anno siacominciato bene. Anzi, fate propriopena! Quand'è che vi deciderete arimettete in moto il cervello?Smettetela di piangere sulle vostresituazioni sentimentali e finanziariepraticamente inesistenti. Nonrimanete chiusi nel vostro piccolomondo autistico, per rimettervi incarreggiata dovrete sforzarvi dimettere la testolina fuori e ascoltarele lezioni.

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accadde a febbraio

Eliana Vitolo

1 febbraio 1982 ‐ Nasce Radio DeeJay2 febbraio 1709 ‐ Alexander Selkirk viene salvato dal naufragio su un'isola deserta, ispireràil libro Robinson Crusoe di Daniel Defoe3 febbraio 1966 ‐ La navetta sovietica Luna 9 effettua il primo allunaggio4 febbraio 1985 ‐ Gli U2 tengono il loro primo concerto in Italia5 febbraio 2000 ‐ La nazionale italiana di rugby esordisce nel Sei Nazioni6 febbraio 1908 ‐ A Milano viene inaugurata la Borsa7 febbraio 1882 ‐ A Mississippi City, si svolge l'ultimo incontro di pugilato dei pesi massimidisputato a mani nude8 febbraio 1865 ‐ L'abate naturalista Gregor Mendel formula la teoria dell'ereditarietà9 febbraio 2009 ‐ Eluana Englaro muore nella clinica "La Quiete" di Udine alle 19:45 circaanche se poi una perizia sull'encefalo della paziente confermerà che i danni conseguentiall'incidente automobilistico del 1992 erano "anatomicamente irreversibili". Il suo triste casosolleverà un acceso dibattito all'interno del Parlamento italiano e dell'opinione pubblica;mettendo in evidenza l'impreparazione della legge italiana in ambito di Eutanasia eTestamento biologico.10 febbraio 1863 ‐ Alanson Crane brevetta l'estintore11 febbraio 1963 ‐ I Beatles registrano 10 canzoni per il loro primo album, tra queste c'è"Please please me"12 febbraio 1973 ‐ L'Ohio diventa il primo stato degli USA a usare le misure in unità SI suicartelli stradali13 febbraio 1994 ‐ Topolino esce con un numero (1994) uguale all'anno; è impossibile chetale condizione si ripeta (a meno che non cambi il nostro modo di contare gli anni)14 febbraio 496 ‐ Viene istituita da papa Gelasio I la festa degli innamorati: La festa diSan Valentino15 febbraio 2005 ‐ Viene fondato Youtube16 febbraio 1923 ‐ Howard Carter, lo scopritore della tomba di Tutankhamon, toglie i sigillialla camera funeraria del faraone17 febbraio 1600 ‐ Giordano Bruno viene messo al rogo per eresia a Roma in Campo de' Fiori18 febbraio 1885 ‐ Viene pubblicato Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain19 febbraio 1878 ‐ Thomas Edison ottiene il brevetto per il fonografo20 febbraio 1816 ‐ Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini viene rappresentato per laprima volta al Teatro di Torre Argentina, a Roma21 febbraio 1848 ‐ Karl Marx e Friedrich Engels pubblicano il Manifesto del PartitoComunista22 febbraio 1980 ‐ Valerio Verbano, studente di 18 anni vicino agli ambienti dell'AutonomiaOperaia, viene ucciso con un colpo alla nuca da tre neofascisti che lo attendono a casa sua,dopo esservisi introdotti e aver immobilizzato i genitori23 febbraio 1893 ‐ Rudolf Diesel ottiene il brevetto per il motore Diesel24 febbraio 1975 ‐ I Led Zeppelin pubblicano il doppio album Physical Graffiti25 febbraio 1964 ‐ Cassius Clay diventa campione mondiale dei pesi massimi a soli 22 anni,sconfiggendo a Miami Sonny Liston per abbandono alla settima ripresa;26 febbraio 1815 ‐ Napoleone fugge dall'isola d'Elba27 febbraio 1933 ‐ Incendio del Reichstag: L'edificio del parlamento tedesco a Berlino, ilReichstag, viene incendiato28 febbraio 2002 ‐ La Lira italiana cessa di avere corso legale, sostituita dall'euro

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