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Barometro dei pagamentiOsservatorio merceologico sull’andamento dei pagamenti delle imprese italiane
2009
Dati al 31 dicembre 2008Outlook al 1° semestre 2009
Editoriale 1
Introduzione 3
Sintesi 4
Nota metodologica 11
1 / Codice ATECO 15 Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco.
2 / Codice ATECO 17, 18, 19 Industrie tessili. Confezione di articoli di abbigliamento; preparazione, tintura e confezione di pellicce. Preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di articoli da viaggio, borse, marocchineria, selleria e calzature.
3/ Codice ATECO 20, 36 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli in materiali da intreccio.Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere.
4 / Codice ATECO 21, 22 Fabbricazione della pasta-carta, della carta, del cartone e dei prodotti di carta. Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati.
5 / Codice ATECO 24, 25, 26 Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali.Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche. Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi.
6 / Codice ATECO 27, 28, 29 Metallurgia. Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo,esclusi macchine e impianti. Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici.
7 / Codice ATECO 30, 32, 33 Fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemiinformatici. Fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di apparecchiature per le comunicazioni. Fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di precisione, di strumenti ottici e di orologi.
8 / Codice ATECO 34, 35 Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi. Fabbricazione di altri mezzi di trasporto. Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere.
9 / Codice ATECO 45 Costruzioni.
10 / Codice ATECO 50, 51 Vendita al dettaglio dei carburanti per autotrazione, commercio all’ingrosso dei combustibili
Non è facile “fare impresa” mentre nel mondo e sui mercati infu-riano i temporali della crisi. Lo sanno bene le migliaia di aziendeche da un anno stanno cercando di contrastare le criticità di unarecessione che dopo la stagione della finanza virtuale ha intac-cato il tessuto dell’economia reale.
Gli effetti del “contagio” sono così profondi da mettere in discus-sione la sopravvivenza delle aziende e tali da compromettere lecapacità di recupero. A moltiplicare le incertezze contribuisce inmaniera determinante la contraddittorietà degli annunci e delleprevisioni.
Nel panorama di una crisi globale che non risparmia alcun Paesee nessun settore produttivo, c’è chi continua a parlare di Apoca-lisse e chi, invece, preferisce guardare al futuro con gli occhi del-l’ottimismo e della fiducia. Così, mentre gli economisti di mestieree gli analisti di professione si scontrano in dispute dal sapore ac-cademico, chi fa impresa si guarda intorno alla ricerca di dati si-curi e informazioni attendibili.
A questa domanda di conoscenza cerca di rispondere il “Baro-metro dei pagamenti Euler Hermes SIAC”, uno strumento che percaratteristiche e rigore scientifico, rappresenta un unicum nellapubblicistica economica italiana.
Fin dalla prima Edizione, pubblicata nel 2008, il Barometro èstato apprezzato per la ricchezza dei dati che consentono di orien-tare le strategie aziendali e di calcolare il rischio di impresa, unavera guida che assolve ad una molteplicità di funzioni.
Almeno tre di queste funzioni sono da sottolineare: il Barometrofotografa in modo analitico lo stato di salute di segmenti pro-duttivi fondamentali; elimina il rischio di scelte approssimative;scandisce i tempi della competitività.
Intento dello Studio è anche quello di riportare valore e qualitàall’interno di un’economia che fino a ieri ha privilegiato la quan-tità e le variabili incontrollate della finanza.
L’auspicio è che anche in questa nuova Edizione del Barometro,arricchita dall’analisi di nuovi settori merceologici, possa aiutarele imprese a vincere la sfida di un nuovo Rinascimento industriale.
1
EDITORIALE
Michele PignottiAmministratore Delegato Euler Hermes SIAC
3
Chi siamoEuler Hermes SIAC è la prima Compagnia d’assicurazione cre-diti commerciali in Italia, con una quota di mercato superioreal 50% del totale. La società appartiene al gruppo Euler Hermes(controllata AGF e membro Allianz), protagonista assolutodello specifico settore di attività a livello mondiale, che riuni-sce sotto lo stesso tetto Compagnie di primo piano nel mercatodi riferimento, presenti in oltre 50 Paesi.Quotato all’Euronext Paris, il Gruppo e le sue principali societàdi assicurazione crediti hanno ricevuto il rating AA- daStandard & Poor’s.
I servizi
Il Gruppo Euler Hermes attraverso la consociata italiana EulerHermes SIAC, affianca le aziende nel selezionare i clienti e offreun pacchetto di servizi integrati per la gestione del rischio cre-dito sia in Italia che all’estero: ■ Valutazione del rischio. Un network di oltre 6.000 esperti in
tutto il mondo, la profonda conoscenza dei mercati in cre-scita e il monitoraggio costante di una banca dati di oltre 40milioni di società, garantisce la valutazione preventiva dei par-tner commerciali delle aziende assicurate.
■ Assicurazione crediti. Contro il rischio della perdita definitiva,totale o parziale del credito a causa di insolvenza del debi-tore, il Gruppo garantisce la protezione di transazioni com-merciali per un valore di oltre 800 miliardi di euro annui erisponde quotidianamente ad oltre 25.000 richieste di limitedi credito.
■ Recupero crediti. Grazie ad una struttura dedicata con per-sonale multilingue ed ad un’estesa rete di corrispondenti na-zionali e internazionali, il Gruppo offre un serviziopersonalizzato di recupero crediti stragiudiziale e giudizialeai propri clienti e alle aziende non assicurate utilizzando bu-siness model che si adattano alle esigenze di ciascun Paesein cui Euler Hermes è presente.
Un ulteriore servizio messo a disposizione delle aziende Clientiè il collegamento on-line tra la Compagnia e l’Assicurato, chepermette di gestire l’operatività della polizza in tempo realetramite Internet.
Le cifreL’attività consolidata dell’Euler Hermes SIAC evidenzia nel2008 un giro d’affari pari a 246 milioni di euro. Sono oltre6.000 le aziende assicurate per le quali vengono effettuate4.500 valutazioni giornaliere di limiti di credito ed erogatecoperture pari a 73 miliardi di euro, di cui 22 all’esporta-zione.
La presenza sul territorio
Euler Hermes SIAC è presente sul territorio con 9 Risk Officesche, attraverso professionisti qualificati, verificano l’anda-mento delle imprese e dei settori merceologici di riferimento,raccolgono elementi di valutazione attraverso contatti diretticon gli operatori del tessuto economico locale, analizzano iclienti affidati e ne valutano il merito creditizio. La strutturadella Rete di Vendita è affidata a 22 Agenzie Generali che rea-lizzano circa l’80% del giro d’affari, mentre il restante 20% de-riva dalle attività di collaborazione con i principali Istituti diCredito e di brokeraggio.
INTRODUZIONE
4
Il Barometro dei pagamenti EHSIAC:obiettivi e contenutoNel contesto attuale caratterizzato da forte criticità e scarsastabilità, la conoscenza del mercato e delle informazioni rile-vanti è un fattore cruciale per aumentare l’efficacia dei pro-cessi aziendali di decision making.In particolare le decisioni di credit management possono es-sere agevolate da una migliore conoscenza del rischio di cre-dito collegato al proprio portafoglio ordini. Le informazioni adisposizione di un credit manager, tuttavia, sono caratteriz-zate da una serie di problematiche quali, ad esempio, differi-mento nella pubblicazione, costo o difficile accessibilità. Per aiutare le proprie aziende clienti a valutare il rischio di cre-dito, EHSIAC ha deciso di condividere l’ampia conoscenza delmercato ottenuta grazie alla propria esperienza decennale ealla leadership nell’assicurazione del credito, fornendo un os-servatorio merceologico sulla situazione dei pagamenti e dellarischiosità delle imprese nella manifattura, costruzioni e di-stribuzione di carburanti e combustibili in Italia. La coperturadi mercato del database EHSIAC (rappresentativa di circa il20% del sistema delle imprese italiane nel 2008) consente in-fatti generalizzazioni affidabili delle dinamiche settoriali e per-mette di usare le informazioni qui riportate per tratteggiareuna stima attendibile degli andamenti attesi nel futuro pros-simo per ciascun comparto considerato.
I dati contenuti nel Barometro EHSIAC, estratti dal databaseproprietario dell’azienda, sono in grado di supplire ai limiti de-scritti delle informazioni pubbliche, grazie alle seguenti ca-ratteristiche:■ elevato grado di aggiornamento; ■ rappresentatività – l’elevata copertura di mercato di EHSIAC
ne garantisce la corrispondenza con i fenomeni in atto nelcomplesso dell’economia italiana;
■ comprensibilità – tutti i dati sono elaborati sotto forma diindici e accompagnati da un commento esplicativo;
■ affidabilità – dovuta all’impiego di metodologie solide dalpunto di vista scientifico e alla robustezza dei database im-piegati.
In tutti i report settoriali, inoltre, l’analisi dei dati interni è sup-portata ed integrata da una presentazione di dati esterni, ditipo sia quantitativo sia qualitativo, di fonti istituzionali (Istat,Camere di commercio, Aida, Associazioni di categoria).I comparti oggetto di studio nel Barometro sono ventuno (Ta-bella 1): diciannove fra i maggiori settori manifatturieri na-zionali (su un totale di ventitre codici Ateco), le costruzioni e ladistribuzione dei carburanti e combustibili. Tutti i 23 settoriAteco, aggregati al comparto delle costruzioni, generano con-giuntamente più del 27% del Pil italiano e dunque si ha unabuona approssimazione dell’ampiezza e dell’importanza del-l’analisi qui condotta, che illustra una consistente parte deltessuto economico nazionale. La situazione attuale di ciascun settore è stata definita attra-verso l’analisi storica sugli ultimi cinque anni:■ degli andamenti di fatturato, produzione e ordinativi;■ della struttura finanziaria delle imprese,;■ degli investimenti da queste compiuti (distinti in immobi-
lizzazioni materiali e immateriali e calcolati come percen-tuali sul fatturato).
A partire da queste informazioni e sulla base dei dati EHSIACdel periodo 2004-2008, si sono stimati gli andamenti attesi abreve termine in merito a rischiosità e a difficoltà di paga-mento del settore. Si tratta di stime a valenza previsionale ingrado di fornire informazioni utili a livello di settore per chiabbia necessità di formulare valutazioni di rischio nel brevetermine. Queste informazioni previsionali sono uniche nel lorogenere in Italia perché frutto dell’attività di assicurazione delcredito commerciale svolta da EHSIAC, attività che si caratte-rizza per essere anticipatrice degli andamenti futuri.
SINTESI
5
L’andamento dei pagamenti nella manifattura e costruzioni
I dati EHSIAC permettono, nello specifico, di calcolare una seriedi indici rappresentativi della situazione economico-finanzia-ria delle aziende. La solidità del sistema può essere illustratatramite l’indice di rischiosità: tale indicatore evidenzia untrend in peggioramento; nel 2008 l’incremento della rischio-sità è stato del 6,65%, valore più alto degli ultimi tre anni.
FIGURA 1 Indice di rischiosità
Fonte: Elaborazione dati EHS
Anno
Indi
ce
------
2004 2005 2006 2007 2008
178.60167.46159.05153.91143.37
TABELLA 1
1 Sono stati considerati in questo caso solo: 50.50 Vendita al dettaglio dei carburanti per autotrazione;51.12 Intermediari del commercio dei combustibili; 51.51 Commercio all’ingrosso dei combustibili.
200 –180 –160 –140 –120 –100 –
80 –60 –40 –20 –
0 –
Settore Codice Descrizione dell’attivitàATECO*
Alimentare e bevande 15 Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco
Tessile 17 Industrie tessiliAbbigliamento 18 Confezione di articoli di abbigliamento;
preparazione, tintura e confezione di pellicceCuoio e calzature 19 Preparazione e concia del cuoio;
fabbricazione di articoli da viaggio, borse, marocchineria, selleria e calzature
Legno 20 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli in materiali da intreccio
Carta 21 Fabbricazione della pasta-carta, della carta e del cartone e dei prodotti di carta
Stampa ed editoria 22 Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati
Chimica 24 Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali
Gomma e plastica 25 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
Minerali non metalliferi 26 Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
Metallurgia 27 MetallurgiaProdotti in metallo 28 Fabbricazione e lavorazione dei prodotti
in metallo, esclusi macchine e impiantiMeccanica e macchine 29 Fabbricazione di macchine
ed apparecchi meccaniciMacchine per ufficio 30 Fabbricazione di macchine per ufficio,
di elaboratori e sistemi informaticiApparecchi RTV e Comunicazione 32 Fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi
e di apparecchiature per le comunicazioniMeccanica di precisione 33 Fabbricazione di apparecchi medicali,
di apparecchi di precisione, di strumenti ottici e di orologi
Automotive 34 Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
Altri mezzi di trasporto 35 Fabbricazione di altri mezzi di trasportoMobili 36 Fabbricazione di mobili;
altre industrie manifatturiereCostruzioni 45 Costruzioni
Distribuzione carburanti 50, 511 Vendita al dettaglio dei carburanti e combustibili per autotrazione, commercio all’ingrosso
dei combustibili
* Ciascun settore è stato considerato nell’aggregazione a 2 cifre Ateco
6
Un’altra informazione rilevante riguarda l’andamento delledifficoltà di pagamento, intese come incapacità di rispettarele scadenze contrattuali. L’indice basato sui dati EHSIAC (Fi-gura 2) mostra come la manifattura e le costruzioni, dopo unmiglioramento nel 2006, abbiano peggiorato notevolmente lapropria capacità di rispettare i termini di pagamento negli ul-timi due anni. In particolare, nel 2008 si registra un notevolis-simo aumento delle difficoltà di pagamento (+58,86% rispettoall’anno precedente).
Alcune difficoltà di pagamento si risolvono successivamentealla scadenza, ma entro il periodo di 180 giorni che definiscel’insolvenza di pagamento. I giorni di ritardo medi del sistemamanifatturiero italiano e delle costruzioni (Figura 3), riman-gono stabili nel corso degli ultimi tre anni attestandosi intornoagli 82 giorni di dilazione.
Un’ulteriore informazione riguarda l’andamento delle insol-venze di pagamento, intese come debiti che non vengonoestinti dopo il periodo transitorio di 180 giorni. Dopo un mi-glioramento nel corso del biennio 2006-2007, l’indicatore mo-stra un deciso incremento delle insolvenze di pagamento
nell’ultimo anno (+41,29%). L’andamento osservato nel 2008,sembra essere in controtendenza con il trend dei giorni di ri-tardo di pagamento; in realtà la lettura congiunta delle due in-formazioni significa che le imprese che riescono ad estinguereil debito lo fanno in meno tempo (mediamente), ma che con-giuntamente sono di più quelle aziende che non riescono a pa-gare ed entrano in uno stato di default.
SINTESI
FIGURA 2 Indice di difficoltà di pagamento
Fonte: Elaborazione dati EHS
Anno
160 –140 –120 –100 –
80 –60 –40 –20 –
0 –
Indi
ce
------
2004 2005 2006 2007 2008
151.53
95.3977.80
102.78101.62
FIGURA 3 Giorni di ritardo di pagamento
Fonte: Elaborazione dati EHS
Anno
90 –
60 –
30 –
0 –
Gior
ni
------
2004 2005 2006 2007 2008
8283817475
FIGURA 4 Indice insolvenze di pagamento
Fonte: Elaborazione dati EHS
Anno
180 –150 –
120 –
90 –
60 –
30 –
0 –
Indi
ce
------
2004 2005 2006 2007 2008
160.12
113.33110.55
138.27115.16
7
L’osservazione congiunta dei dati Euler Hermes SIAC relativialla rischiosità finanziaria e alle difficoltà di pagamento delleimprese dei venti settori analizzati definisce l’andamentodella solidità nel macrocomparto manifatturiero e delle co-struzioni in Italia. La matrice di Figura 5 è costruita interse-cando le variazioni della rischiosità intervenute nel 2008 conle variazioni della difficoltà di pagamento avutesi nello stessoarco temporale, indicando dunque la situazione in cui si tro-vavano i settori analizzati all’inizio del 20092 . Se ne può ri-cavare che nel periodo considerato nessuno dei settoriesaminati presenta variazioni migliorative in contempora-nea per entrambi gli indici e che solo una minoranza di set-tori migliora in modo sensibile con riferimento ad almeno
FIGURA 5 Confronto intersettoriale: variazione 2007-2008 indice di rischiosità e difficoltà di pagamento
pegg
iora
Variazione della rischiosità migliora
mig
liora
Varia
zion
e de
lle d
iffic
oltà
di p
agam
ento
36 Mobili
29 Meccanica e m
acchine
25 Gomma e plastica
18 Abbigliamento
33 Meccanica di precisione
35 Altri mezzi di trasporto
34 Automotive
30 Macchine per uffici
22 Stampa ed editoria
19 Cuoio e calzature
32 Apparecchi RTV e comunicazione
2 Gli assi rappresentano la variazione media aggregata dei due indicatori rispetto all’anno pre-cedente; l’origine degli assi è costituita dallo zero.
FIGURA 6 Analisi di trend - Solidità del globale manifattura e costruzioni
Fonte: Elaborazione dati EHS
Fonte: Elaborazione dati EHS
Indice di rischiosità bassoalto
alto
Diffi
coltà
di p
agam
ento
2007
2006
2005
2004
2008
bass
o
RIPRESA
CRISI CALO
STABILITÀ
Primo semestre 2009
15 Alimentare e bevande
27 Metallurgia
26 Minerali non metalliferi
20 Legno
45 Costruzioni
21 Carta
Media Barometro
17 Tessile
24 Chimica28 Prodotti in metallo
peggiora
8
una delle due dimensioni. Per la mag-gior parte dei settori si deve consta-tare nel corso dell’ultimo anno unpeggioramento, a volte consistente,della solidità finanziaria comples-siva.Allo stesso modo, focalizzando l’at-tenzione sull’osservazione congiuntadegli indici di rischiosità e difficoltàdi pagamento (Figura 6), è possibiletracciare l’evoluzione nel tempo dellasolidità della manifattura e delle co-struzioni in Italia: a livello comples-sivo, il 2008 è stato caratterizzato daun deciso peggioramento di entrambigli indicatori evidenziando una situa-zione di crisi. Tale andamento è ulte-
SINTESI
TABELLA 2 Tabella riepilogativa – Stato di salute del settore
Ateco Settore Ordinativi Indice Difficoltà Default Previsioni(Istat) di rischiosità di pagamento aziendali I semestre
(EHSIAC) (EHSIAC) (Infocamere) 2009(EHSIAC)
Ateco 15 Alimentare e bevande
Ateco 17 Tessile
Ateco 18 Abbigliamento
Ateco 19 Cuoio e calzature
Ateco 20 Legno
Ateco 21 Carta
Ateco 22 Stampa ed editoria
Ateco 24 Chimica
Ateco 25 Gomma e plastica
Ateco 26 Minerali non metalliferi
Ateco 27 Metallurgia
Ateco 28 Prodotti in metallo
Ateco 29 Meccanica e macchine
Ateco 30 Macchine per ufficio
Ateco 32 Apparecchi RTV e comunicazione
Ateco 33 Meccanica di precisione
Ateco 34 Automotive
Ateco 35 Altri mezzi di trasporto
Ateco 36 Mobili
Ateco 45 Costruzioni
Ateco 50-51 Distribuzione carburanti e combustibili
* Il dato degli ordinativi non è disponibile ed è quindi stato considerato l’indicatore relativo al Fatturato
** Il dato degli ordinativi non è disponibile ed è quindi stato considerato l’indicatore relativo alla Produzione
*
**
riormente rafforzato dalle previsioni per il primo semestre2009.Infine possiamo riassumere l’analisi sin qui svolta in una ta-bella riepilogativa (Tabella 2), allo scopo di giungere ad un giu-dizio complessivo sullo stato di salute dei diversi settori, senzatuttavia perdere l’attenzione sui principali punti analizzati.Dal quadro che emerge, possiamo affermare che la situazioneappare complessivamente molto difficile, specialmente sulfronte finanziario quando si prendono in considerazione leprevisioni per il primo semestre 2009. Ad ogni modo le pro-spettive della manifattura italiana risultano variegate, cosic-ché ciascun settore richiede un’analisi specifica, svolta indettaglio nei diversi fascicoli che compongono questa pubbli-cazione. Risulterà chiaro, alla fine, che i dati a disposizione diEHSIAC rappresentano molto bene i settori manifatturieri ita-liani, per ciascuno dei quali potremo notare una diversa ca-ratterizzazione e un diverso andamento degli indicatori chiave.
La congiuntura della manifattura e costruzioni Il quadro macroeconomico va integrato con le informazioni fi-nanziarie fornite dall’evoluzione storica del contributo dei set-tori considerati al Pil nel corso del quinquennio 2003-2007(Figura 7). Se si considera il periodo fino all’anno 2007, la cre-scita nominale complessiva del Pil nazionale è stata del 22,98%(+3,4% rispetto al 2006). Il comparto delle costruzioni era au-mentato del 46,23% ponendosi come traino dell’indice gene-rale, mentre il Pil del macrocomparto manifatturiero eracresciuto di 11,39%. Secondo le stime Istat3 vi è stata però unabattuta d’arresto nel 2008: il Pil dello scorso anno, a valori cor-renti è cresciuto dell’1,8% (con un valore di 1.572.243 milionidi euro correnti), ma espresso ai prezzi del 2007, è diminuitodell’1%. In particolare i contributi al Pil sono stati del -1% per ladomanda nazionale e del +0,3% per la domanda estera.
Le stime Istat riguardano anche l’andamento nell’ultimo annodella produzione dei settori a livello aggregato: il 2008 ha por-
9
3 “Conti economici nazionali - Anni 2005-2008”, Istat, 2 Marzo 2009.
FIGURA 7 Evoluzione del Pil nazionale, dell’industria e delle costruzioni - valori a prezzi di mercato
Fonte: Elaborazione dati Istat
Mili
oni d
i eur
o
Anno
Industria in senso stretto 295,018 298,603 298,861 306,155 309,500 317,807 328,614Costruzioni 61,695 66,113 71,255 76,726 81,370 84,647 90,215Pil nazionale 1,248,648 1,295,226 1,335,354 1,391,530 1,428,375 1,479,981 1,535,540
1,800,000 –1,600,000 –1,400,000 –1,200,000 –1,000,000 –
800,000 –600,000 –400,000 –200,000 –
0 – –––-–––––
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
tato diminuzioni dell’1,7% nell’industria in senso stretto e dello0,6% nelle costruzioni. Il fatturato a prezzi correnti è positivoper quest’ultimo settore (3,4%), mentre è in calo per il com-parto manifatturiero. La frenata dunque è stata netta se sipensa che la crescita nel 2007 della produzione era dello 0,8%per l’industria in senso stretto e del 3,2% per le costruzioni.Anche il fatturato era in aumento rispettivamente del 4,6% edel 5,9%.In conclusione, anche grazie alle analisi dettagliate svolte al-l’interno di ciascun fascicolo di questa pubblicazione, si puòaffermare che le imprese dei settori analizzati hanno risentitoin pieno della recessione in atto.Inoltre, alla luce dei dati finanziari disponibili al 31/12/2008 edelle previsioni che ne derivano, non si può ignorare che l’annoin corso presenta nuove e importanti difficoltà per le impreseitaliane; situazione negativa che è confermata e corroboratadall’andamento osservato sul mercato nei primi mesi del-l’anno da EHSIAC.In tale contesto, l’analisi del differente livello degli investi-menti di settore, della capitalizzazione delle imprese e delledifferenti modalità operative e condizioni competitive conte-nuta nei volumi del Barometro dei pagamenti permette di co-gliere, con maggiore consapevolezza, le determinanti dellivello di rischiosità prospettico nei diversi settori.
10
SINTESI
Descrizione del settoreContributo al PilLa percentuale di contributo del settore al Pil è stata calcolatautilizzando il Valore aggiunto ai prezzi al produttore - Valori aprezzi correnti; fonte: Istat, Conti economici nazionali 2008.
Ordinativi, fatturato e produzione industrialeLe analisi si basano sulle serie storiche di indicatori congiun-turali disponibili presso la banca dati ConIstat. Secondo le definizioni riportate dalla banca dati:■ l’indice del fatturato misura l’andamento nel tempo delle
vendite delle imprese industriali sul mercato interno e suquello estero, espresse a prezzi correnti;
■ l’indice degli ordinativi misura l’andamento degli ordini ri-cevuti da clienti nazionali ed esteri, alla fine del periodo di ri-ferimento, per quei settori industriali che di norma lavoranosu commessa. Si deve pertanto notare che per alcuni settori(Ateco 15, Ateco 22, Ateco 25, Ateco 26, Ateco 36, Ateco 45)tale dato non è disponibile nelle banche dati pubbliche;
■ l’indice della produzione industriale misura le variazioni neltempo del volume fisico della produzione industriale, cor-retti per l’effetto dovuto ai giorni lavorativi.
La periodicità dei dati è su base mensile4 .I tassi di variazione annuali sono misurati calcolando la mediaaritmetica dei tassi di variazione mensili tendenziali.
Distribuzione di carburanti e combustibiliIl comparto della distribuzione di carburanti e combustibilinon corrisponde ad uno specifico settore Ateco e non è statopossibile utilizzare le informazioni pubbliche disponibili rela-tive alla descrizione del settore (Contributo al Pil, Ordinativi,fatturato e produzione industriale).
Struttura delle aziende del settoreI dati soggetti ad elaborazione in questa sezione del reportsono stati estratti dal database Aida.I nominativi delle aziende sono stati inseriti nel database acondizione di superare un valore soglia di produzione, il cuivalore iniziale (pari a 1.000.000€) è stato diminuito negli anni(2003: 500.000€; 2004: 100.000€).
La revisione dei criteri di inserimento ed il conseguente am-pliamento del dataset comporta un’elevata variabilità dellapresenza delle aziende nel corso degli anni. Per risolvere le pro-blematiche derivanti da tali caratteristiche, e per ovviare ad al-cune lacune riscontrate sono state effettuate le seguentioperazioni di pulizia del database: ■ aggregazione dei casi duplicati;■ eliminazione delle aziende con ricavi inferiori a 350.000€
per gli anni 2001, 2002, 2003, anche in uno solo di questianni (ai fini di avere maggiore omogeneità nel campione diaziende sull’arco temporale considerato) e per gli anni suc-cessivi (2004, 2005, 2006, 2007) eliminazione delle nuoveaziende con ricavi inferiori a 350.000€;
■ eliminazione degli outlier (casi estremi).Inoltre, considerando la discreta variabilità della base dati do-vuta all’aggiornamento delle aziende prese in considerazione,i risultati delle elaborazioni effettuate nel periodo 2003-2006sono stati mantenuti invariati rispetto alla precedente edi-zione del Barometro dei pagamenti.Ulteriori operazioni di pulizia dei dati sono state necessarie peril calcolo degli specifici indicatori presentati.
Andamento degli investimenti (materiali e immateriali)Gli investimenti delle singole aziende sono stati calcolati uti-lizzando la seguente formula:■ Investimentit = Totale immobilizzazionit – Totale immobi-
lizzazionit-1 + Ammortamento immobilizzazionit.
11
NOTA METODOLOGICA
4 Per il settore Ateco 45, i dati di produzione sono gli unici disponibili
e hanno periodicità trimestrale.
Gli investimenti così calcolati sono stati in seguito rapportati airicavi dell’anno di riferimento sulla base della seguente for-mula:■ Percentuale su fatturatot = Investimentit / Ricavit.
Andamento dell’indebitamentoGli indicatori di indebitamento sono: Debiti lungo/Debiti totalie Debiti breve/Debiti totali.
PatrimonializzazioneL’indice è dato dal rapporto Tot Patr/Tot Debiti.
Solidità del settoreI dati soggetti ad elaborazione sono stati estratti dal databaseEHSIAC (con l’eccezione delle procedure concorsuali); laddovenon diversamente specificato, i dati si riferiscono all’interoportafoglio di clienti di proprietà dell’azienda. Al fine di per-mettere la piena confrontabilità tra diversi settori, gli indica-tori sono stati indicizzati con base gennaio 2003. I dati EHSIACin esame sono affidabili in virtù da un lato dell’ampiezza dellabase clienti e dall’altro per via della significativa correlazione(in termini di decisioni di affidamento) sia con i dati degli or-dinativi sia con quelli della produzione Istat.Si riportano di seguito le descrizioni delle grandezze sotto-stanti alla costruzione degli indici.
Rischiosità del settoreL’indice è calcolato sulla base dei valori che definiscono il pro-cesso di copertura assicurativa di EHSIAC. Integra, pertanto, levalutazioni sul rischio effettuate dall’azienda sia a livello mi-croeconomico (singole aziende) sia a livello macroeconomico(settori e sistema economico italiano).
Difficoltà di pagamentoL’indice è costruito sull’importo dei mancati pagamenti de-nunciati nel periodo di osservazione.
Giorni di ritardo di pagamentoLa media dei giorni di ritardo fa riferimento ai debiti che vengonototalmente estinti dopo la denuncia di mancato pagamento,entro i 180 giorni che costituiscono la soglia per il default di pa-
gamento. Per alcuni settori (Ateco 27, Ateco 30, Ateco 32, Ateco34, Distribuzione dei carburanti e combustibili) tale elabora-zione non è presente per mancanza di informazioni complete.
Insolvenze di pagamentoL’indice è costruito sugli importi non recuperati, o recuperatisolo parzialmente, nei 180 giorni successivi alla denuncia delmancato pagamento. Per il comparto della distribuzione deicarburanti e combustibili tale elaborazione non è presente permancanza di rappresentatività delle informazioni.
Procedure concorsualiI dati soggetti ad elaborazione in questa sezione del reportsono stati estratti dal database Movimprese, la banca dati sta-tistica trimestrale sulla demografia delle imprese condotta daInfoCamere sugli archivi di tutte le Camere di Commercio ita-liane. L’analisi è condotta sulle imprese fallite, dove si defini-sce impresa in fallimento ogni impresa iscritta al Registrodelle Imprese avente una procedura concorsuale fallimentarenon revocata, ovvero avente in atto uno dei seguenti procedi-menti:■ fallimento;■ liquidazione coatta amministrativa;■ concordato preventivo;■ concordato fallimentare.Si deve tener presente che i dati dell’ultimo biennio (2007-2008) sono fortemente influenzati dall’implementazione dellariforma fallimentare (D.lgs. n. 5-2006), che ha causato unosnellimento della fase di gestione della crisi d’impresa e, in de-finitiva, una generalizzata riduzione del numero di procedureconcorsuali presso i tribunali. Ulteriori effetti, nel 2008, si de-vono all’intervento normativo (D.lgs. n. 169-2007) che ha ri-stretto la platea dei soggetti fallibili.Per la distribuzione dei carburanti e combustibili tale elabo-razione non è presente per mancanza di informazioni specifi-che relative al comparto.
Analisi di trend del settoreL’anali di trend per la solidità del settore del globale manifat-tura e costruzioni e il confronto intersettoriale non include ladistribuzione dei carburanti e combustibili in quanto tale com-parto non è direttamente confrontabile con gli altri settori ana-lizzati nel Barometro dei pagamenti.
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NOTA METODOLOGICA