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di Augusto Santojanni S u Facebook, il presidente della Municipalità Pianu- ra-Soccavo, nel tentativo di giustificarsi per le critiche di inefficienza che da più parti gli vengono mosse, testualmente scrive: «Insomma, bisogna sot- tolineare ed informare attraver- so quei pochi mezzi di comuni- cazione (Facebook) quanto di buono è stato realizzato da que- sta Municipalità, considerato che i cosiddetti giornalini locali (La Municipalità ed Il Corriere di Pianura) ormai sono degli strumenti nelle mani di pochi squallidi “politicanti locali” che antepongono interessi personali all’agire per il bene comune del proprio territorio». Come si permette di usare queste espres- sioni? Quali sono questi interes- si personali che perseguiamo? Perché saremmo degli squallidi? Pianura affoga nel degrado e il presidente della Municipalità – invece di sottoporsi a severa au- tocritica – se la prende con i “giornalini” di quartiere. Noi cerchiamo semplicemente di in- formare i cittadini su quanto ac- cade nel loro quartiere. > segue a pagina 3 PERIODICO DI A TTUALITÀ, POLITICA, CULTURA, SPORT € 0,50 ANNO XI N° 3 MARZO 2011 Via San Donato cambia volto www.ilcorrieredipianura.it Nuovo look per una delle strade più note e trafficate del quartiere 17 marzo 2011: l’Italia unita festeggia 150 anni ATTUALITA’ Antiracket e Forze dell’Ordine contro il pizzo sui cantieri edili ATTUALITA' “Contratto di Quartiere”: intervista all’Assessore Polverino POLITICA pagina 5 pagina 6 Il presidente della Municipalità perde le staffe Gli insulti di Fabio Tirelli

, P , C , S Via San Donato cambia volto · della Municipalità Pianu-ra-Soccavo, nel tentativo di giustificarsi per le critiche di ... 2) Il tanto atteso Com-missariato di Polizia

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Page 1: , P , C , S Via San Donato cambia volto · della Municipalità Pianu-ra-Soccavo, nel tentativo di giustificarsi per le critiche di ... 2) Il tanto atteso Com-missariato di Polizia

di Augusto Santojanni

S

u Facebook, il presidentedella Municipalità Pianu-ra-Soccavo, nel tentativo

di giustificarsi per le critiche diinefficienza che da più parti glivengono mosse, testualmentescrive: «Insomma, bisogna sot-tolineare ed informare attraver-so quei pochi mezzi di comuni-cazione (Facebook) quanto dibuono è stato realizzato da que-sta Municipalità, consideratoche i cosiddetti giornalini locali(La Municipalità ed Il Corrieredi Pianura) ormai sono deglistrumenti nelle mani di pochisquallidi “politicanti locali” cheantepongono interessi personaliall’agire per il bene comune delproprio territorio». Come sipermette di usare queste espres-sioni? Quali sono questi interes-si personali che perseguiamo?Perché saremmo degli squallidi?Pianura affoga nel degrado e ilpresidente della Municipalità –invece di sottoporsi a severa au-tocritica – se la prende con i“giornalini” di quartiere. Noicerchiamo semplicemente di in-formare i cittadini su quanto ac-cade nel loro quartiere.

> segue a pagina 3

PERIODICO DI ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA, SPORT € 0,50 ANNO XI N° 3 MARZO 2011

Il Corriere di

Via San Donato cambia volto

www.ilcorrieredipianura.it

Nuovo look per una delle strade più note e trafficate del quartiere

17 marzo 2011: l’Italia unitafesteggia 150 anni

ATTUALITA’

Antiracket e Forzedell’Ordine contro il pizzo

sui cantieri edili

ATTUALITA'

“Contratto di Quartiere”:intervista

all’Assessore Polverino

POLITICA

pagina 5

pagina 6

Il presidente dellaMunicipalità perde le staffe

Gli insulti diFabio Tirelli

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MARZO 201133

di Augusto Santojanni

A

maggio andremo a votareper il Comune e la Muni-cipalità. Possiamo essere

soddisfatti di come è stato ammi-nistrato il nostro quartiere in que-sti ultimi cinque anni? Sicura-mente No. Possiamo tranquilla-mente dire che nessuno dei pro-

blemi che rendono così difficilela vita a Pianura è stato risolto.Proviamo ad elencarne qualcuno:1) La sede Municipale è occupatada quasi 4 anni dai cittadini slog-giati dal pericolante fabbricato T1di via Trencia. Soluzione provvi-soria e breve – assicurò il Presi-dente. Con la colpevole indiffe-renza dei consiglieri di Pianura e

la complicità di quelli di Socca-vo, la sede Municipale fu pronta-mente trasferita a Soccavo. Nes-sun ufficio è rimasto nel nostroquartiere. La distanza, anche fisi-ca, tra i cittadini e la prima istitu-zione democratica del territorio, èabissale. 2) Il tanto atteso Com-missariato di Polizia è ancora dilà da venire. 3) I nuovi uffici del-la ASL nei locali del vecchioMunicipio, pronti da anni, nonaprono. Nessuno riesce a capireperché. 4) Di nuovo è negato aicittadini l’utilizzo del parco pub-blico di corso Duca d’Aosta. E’stato reso inagibile da ignoti van-dali, si legge nel comunicato afirma del Presidente. Una rispostasingolare per risolvere un proble-ma reale. 5) Il parcheggio di in-terscambio alla stazione dellaCircumflegrea da anni è semprequasi ultimato. 6) I lavori di ca-nalizzazione delle acque dallacollina dei Camaldoli sono deso-latamente fermi. 7) Né la bretellatra via Monti e via Cannavino –

peraltro ridotta a poco più di unsentiero –, né quella che ci do-vrebbe consentire un più agevolecollegamento con la tangenzialedi Agnano sono state ancoracompletate. 8) Il “Contratto diquartiere” dopo l’avvio dei lavoriha subito un lungo stop. I cantierisono stati poi riaperti ma il degra-do del centro storico è sempre piùavvilente. 9) L’area in cui si svol-ge il mercatino nelle mattinate dimartedì e venerdì, per tutto il re-sto della settimana, continua adessere preclusa al pubblico; ma èutilizzata da privati per il par-cheggio di grossi automezzi. Ep-pure, secondo progetti già finan-ziati, doveva essere ristrutturata,riqualificata e pedonalizzata. 10)Il progetto del marciapiedi in viaProvinciale – nel pericolosissimotratto tra l’incrocio con via Tren-cia e quello di via Carlo Carrà –si è perso nei meandri della buro-crazia. Le uniche opere che, final-mente, sono iniziate riguardano imarciapiedi di via San Donato evia Vecchia e, forse, il rifacimen-to di via Padula. Ciò che più sor-prende è l’assoluta incapacità diquesta Municipalità a progettareed a pensare una qualsiasi nuovaopera per il territorio di Pianura.Tutte le cose che abbiamo elenca-to, infatti, erano state già concepi-

te precedentemente e molte eranoanche già iniziate, ma tali sono ri-maste. Il 7 maggio ci sarà la bea-tificazione di don Giustino Rus-solillo. Sono mesi che ne parlia-mo anche noi, invitando la Muni-cipalità a darsi da fare per rendereil quartiere più accogliente, nellaprevisione dell’arrivo di migliaiadi pellegrini. Ebbene nemmenoquesto evento è riuscito a scalfirel’apatia del presidente, degli as-sessori e dei consiglieri della no-stra Municipalità. Perciò alleprossime elezioni, al di là deglischieramenti, auspichiamo chegli eletti sappiano veramente in-terpretare il loro ruolo in difesadel territorio e dei cittadini cherappresentano. Riscopriamo quel-la passione e quell’impegno che ivecchi consiglieri di quartiere –senza nessuna “indennità di cari-ca o di presenza” – profondevanosenza alcun tornaconto personale.

> segue dalla prima

S

e, per esempio, si con-sultano gli ultimi seinumeri del “Corriere

di Pianura” (per non andaretroppo indietro), si vede cheil presidente Tirelli è statointervistato ben tre volte; sututti i numeri, poi, ed in bel-la evidenza ed a più riprese,sono state ampiamente pub-blicizzate le tantissime ope-re annunciate (e purtroppomai realizzate) e quelle (po-

chissime) realmente portatea termine. Sempre abbiamoparlato dei problemi del ter-ritorio e sempre ci siamorapportati con la Municipa-lità ed i suoi rappresentanti(Presidente, assessori e con-siglieri). Naturalmente ab-biamo esercitato il nostrodiritto-dovere di critica edinformazione. Davvero nonriusciamo a capire come Ti-relli possa rivolgersi a noiin termini così offensivi. Inaltra parte del giornale, fac-

ciamo un lungo elenco ditutte le cose che non sonostate fatte per Pianura ed ipianuresi: invece di insul-tarci, provi a risponderci nelmerito dei reali problemiche poniamo.P.S. Un’ultima annotazione:quell’espressione “squallidipoliticanti locali” è vera-mente infelice e denota tan-ta ignoranza e miseria cul-turale. Qualifica solo chil’ha usata.

Nostalgia del Consiglio di QuartiereLa Municipalità non decolla. E’ colpa degli interpreti,della legge o del modo attuale di intendere la politica?

Gli insulti di Fabio Tirelli

PianuraIl Corriere di

Il parcheggio di interscambio nei pressi della stazioneSEPSA di Pianura

La ex sede del Municipio destinata allʼASL

ma ancora chiusa

Lʼarea dove si svolge il mercatino: in lontananza si intravedono 2Tir in sosta

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T

ra polemiche e cri-tiche degli “opposi-tori disfattisti” ed

entusiasmi e fiducia dei“fautori oltranzisti”, viaSan Donato si appresta aveder terminato il suorestyling e così una dellevie tra le più trafficate enote del nostro quartierecambia volto, grazie allarealizzazione sul lato sini-stro di un marciapiede perun tratto prima inesistenteper un altro tratto amplia-to rispetto a quello preesi-stente. Tali lavori oltre apermettere una più agevo-

le circolazione ai pedoni,impedirà ai tanti “incivi-li” automobilisti a par-cheggiare in modo indi-scriminato e selvaggiosull’altro versante dellacarreggiata, ora ridotta,consentendo così giusto iltransito veicolare in ununico senso di marcia.Numerosi sono però an-che i reclami dei tanticommercianti aventi ne-gozi siti su quest’arteria,che mal vedono questonuovo rifacimento di viaSan Donato, sentendosipenalizzati dal fatto che i

tanti clienti dei loro eser-cizi verranno scoraggiatia recarsi “a spendere daloro” perché timorosi dinon trovare più spazio -parcheggio per le proprieauto. In realtà come han-no tenuto precisare glistessi “ideatori” di taleprogetto, i miglioramentied i vantaggi si registre-ranno nel medio-lungotermine, quando i cittadi-ni “abituatisi” a questonuovo look di via SanDonato, in tanti sarannoinvogliati a recarsi a pie-di, lasciando a casa le

proprie vetture e così ma-gari passeggiando in mo-do più spensierato saran-no anche più inclini ad ef-fettuare acquisti, per lafelicità degli esercenti dizona, oggi “irritati”e dif-fidenti. Quindi per vedereed apprezzare via SanDonato, come strada inparte pedonale, bisogneràattendere con fiducia e ri-spetto dei tempi e degliinconvenienti tecnici, per-ché a lavori ultimati intanti saremo a trarne be-nefici.

Rosa Caputo

MARZO 201144

via Campanile, 89 Tel-Fax 081/7268237EE -- mm aa ii ll :: cc oo rr rr ii ee rr ee dd ii pp ii aa nn uu rr aa @@ ee mm aa ii ll .. ii tt

Direttore responsabileAntonio Di Maio

EditoreAssociazione Il Grillo

Coordinatore di redazioneAugusto Santojanni

RedazioneMargherita Balestrieri, Rosa Caputo, VincenzoMaria Catuogno, Salvatore Cuomo, FabioEsposito, Rosaria Esposito, Alessandro Etzi,Maria Palma Gramaglia, Emanuela Guarnieri,Linda Iacuzio, Simona Pasquale, AngeloScarlatella, Floriana Sorvino, Giovanni Spina,Simona Testa

Responsabile della privacy, legge 675/96Leopoldo Agrillo

StampaLITHOGAR S.R.L.LITHOGAR S.R.L.

Cercola

PianuraIl Corriere di

PERIODICODI ATTUALLITÀ, ECONOMIA, POLITICA,CULTURA, SPORT ANNO XI N° 3

Marzo 2011 - Con Autorizzazionedel Tribunale di Napoli n° 5215 del 31/05/2001

“New look” per via San DonatoCambia volto una delle strade più note e trafficate del quartiere

www.ilcorrieredipianura.it

PianuraIl Corriere di

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S

orgono i cantieri e la camorrasi sfrega le mani, pronta adavanzare pretese ed estorcere

la “sua” parte. E’ per evitare questo

prevedibile attoprevaricativo chel ’assoc iaz ioneAntiracket di Pia-nura decide diprevenire e scen-dere in campoper tutelare i can-tieri e assicurareun sereno e lega-le svolgimentodei lavori. Nellafattispecie, sta-volta, si tratta deilavori di ristruttu-razione delle fac-ciate dello stabilesito in via SandroBotticelli 10,

opera che, per es-sere portata a ter-mine, richiederà un

periodo di circa un anno e mezzo.E’ per questo che i Carabinieri, alseguito del Comandante Scarabello,

a impalcature montate e lavori av-viati, si sono recati presso il cantiereinsieme ai rappresentanti dell’Asso-ciazione Antiracket pianurese, al ti-tolare della ditta incaricata dei lavoriRosario Birra e all’amministratoredel palazzo di via Botticelli RosarioD’Addio, per dare un segnale fortedi presenza e controllo sul posto. “Ilpatto con le Forze dell’Ordine, -spiega Luigi Cuomo dell’As-sociazione Antiracket - pre-vede che, all’apertura di unnuovo cantiere, esse svolge-ranno attività di vigilanzaper prevenire l’estorsione”.A questo scopo, il titolaredell’azienda, se dovesse rice-vere richieste di pizzo, dovràtempestivamente comunicar-lo, per fare in modo chel’Associazione e le Forzedell’Ordine possano, di con-certo, intervenire per impedi-re l’estorsione”. “Da quando

c’è l’associazione antiracket a Pia-nura - afferma il responsabile dei la-vori Rosario Birra - il fenomeno delpizzo si è notevolmente ridotto”.Plaude all’iniziativa anchel’Amministratore del palazzo, Rosa-rio D’Addio, che afferma di “nonpoter fare altro che compiacersi diuna così importante iniziativa”.

Emanuela Guarnieri

MARZO 201155 PianuraIl Corriere di

Antiracket e Forze dell’Ordine contro il pizzo sui cantieri

nelle foto, due momenti della visita del ComandanteScarabello al cantiere di via Botticelli

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MARZO 201166

Abbiamo incontratolʼassessore allaMunicipalità Enzo

Polverino per farci ag-giornare sul “Contratto diQuartiere”: «Rispetto alprogramma iniziale - so-stiene Polverino - è stataapportata una variante invista del grande eventoprevisto in occasionedella beatificazione diDon Giustino Russolillo.Il progetto originario pre-vedeva, infatti, in princi-pio il rifacimento dellefacciate di alcuni palazzicomunali, e solo in se-conda battuta la riqualifica-zione stradale di via Napoli, via Gior-gio de Grassi e via Parroco Simeoli.Ma per motivi di forza maggiore oltrea tale inversione si sarebbe pensatodi aggiungere una variante tecnica,prevedendo quindi anche il rifaci-mento della rete fognaria, sottostan-te tali strade». Quindi i lavori che se-condo i piani del “Contratto di Quar-tiere” dovevano partire il 4 febbraio,sono slittati al 14, ma anche in que-

sta nuova datanon sono man-cati inconve-nienti imprevistia causa del rin-venimento ditaluni sottoser-vizi, che hannocausato un ul-teriore, seppurveloce, cambiodi programma.Secondo i pro-getti, in viaGiorgio deGrassi di fronteal fabbricato Fverrà realizzata

una piazzetta, incui sarà collocata una pietra di pi-perno (simbolo della cava di Pianu-ra) su cui svetterà una gigantografiadel beato don Giustino e a fondo sistarebbe procedendo allʼultimazionedellʼedificio della Legalità e dellaCultura. Successivamente i lavoritoccheranno via Napoli e via Parro-co Simeoli, ivi anche è previsto il ri-facimento di una nuova condotta fo-gnaria, un marciapiede sul lato de-

stro per consentire una più agevolepedonalizzazione e la successivamessa in sicurezza. Inoltre in questigiorni, ci tiene a sottolineare Polveri-no, «continuano alacremente i lavorisu via San Donato, mentre tutti isuoi sforzi son convogliati per fare inmodo che tale riqualificazione inve-sta e coinvolga anche via Padula,strada dʼaccesso al quartiere, portadʼingresso principale». LʼAssessorespera di far ripartire lʼappalto perrealizzare un nuovo manto stradale,un marciapiede e lʼindispensabilemessa in sicurezza idrogeologica,prima del 7 maggio. «Il Contratto diQuartiere – continua lʼAssessore -prevede anche la riqualificazione dicorso Duca dʼAosta e“lʼabbellimento” di piazza San Gior-gio, con la creazione di una nuovaaiuola per accogliere il monumentoai caduti. Il tutto si auspica possaavvenire prima del 7 maggio, e perquella data già si sta studiando unpiano traffico, realizzato in collabora-

zione con il signor Affinito e la com-missione di beatificazione». In più ri-prese lʼAssessore fa appello alla so-lidarietà e alla collaborazione di tuttii cittadini, perché il 7 maggio, comelui per primo tiene a puntualizzare,«potrebbe significare la reale svoltaper il quartiere, perché un futuroflusso turistico religioso potrà essereun eccellente volano per la “riparten-za” di Pianura». A tal fine lui si impe-gnerà a collaborare oltre che per lariqualificazione anche per accoglierei fedeli in maniera sempre più deco-rosa e in sicurezza ed in futuro adagire in sinergia con i Vocazionisti,per far si che allʼindomani della bea-tificazione Pianura possa esserepronta e preparata a questa svolta,per avviarsi in questa veste nuovaverso unʼavventura nuova, affidan-dosi per ora al comune senso civicodei pianuresi.

Rosa Caputo

D

all’inferno al paradiso e poidi nuovo all’inferno: cosi sipotrebbe definire lo stato

d’animo dei tanti campani che,avendo costruito la loro casa abusi-vamente, a seguito di sentenza dellamagistratura rischiano di vedere ab-battute le loro abitazioni. Infatti, neldecreto “Milleproroghe”, la norma

che prevedeva la sospensione degliabbattimenti per gli abusi edilizi inCampania, norma che avrebbe do-vuto sospendere 60 mila demolizio-ni fino al prossimo 31 dicembre, èstata cancellata dal Governo appenaprima dell’approvazione definitiva.Dall’altro lato della barricata, tiranoun sospiro di sollievo le associazio-

ni ambientaliste e quanti si sono op-posti in questi mesi all’ennesimocolpo di spugna su un fenomeno cheha profondamente danneggiato ilnostro territorio. E’ una sconfittasoprattutto per il PDL campano cheaveva preso molti voti anche nel no-stro quartiere con la promessa di sa-nare le tante costruzioni realizzate

senza licenza edilizia, spesso in zo-ne sottoposte a vincoli di diverso ti-po. C’è malumore e imbarazzo nellefile del centrodestra campano chedenuncia di come il governo siasempre pronto a tutelare gli interessidel nord (vedi la vicenda delle quo-te-latte) anche a danno del sud.

Antonio Di Maio

PianuraIl Corriere di

“Contratto di Quartiere”: è ora di stringere i tempi

Abusivismo edilizio in Campania: stop agli abbattimenti! Anzi, No!Cancellata la sanatoria, riprendono le demolizioni

Il Governo prima inserisce il provvedimento nel decreto “Milleproroghe” e poi ci ripensa

Intervista con l’Assessore della IX Municipalità Enzo Polverino

Enzo Polverino

Il cantiere per la realizzazione della “Casa della Cultura” in via Grottole

lʼinizio del cantiere stradale in via Giorgio De Grassi

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di Maria Palma Gramaglia

P

roseguono i lavori di prepara-zione al grande evento del 7maggio prossimo, quando il

nostro Venerabile Giustino MariaRussolillo, sarà ufficialmente di-chiarato beato. Abbiamo già ricor-dato che da qualche mese sono statenominate due Commissioni che sistanno occupando dei preparativi, ea presiedere la Commissione Dioce-sana c’è don Ciro Sarnataro. DonCiro, Superiore della Casa dei Vo-cazionisti, Consigliere Generale ePreside agli studi, è stato incaricatodella preparazione dell’evento. Pres-so l’area di via Pallucci, predispostaalla celebrazione della Beatificazio-ne, continuano i lavori e don Ciroconferma la grande volontà di con-ferire all’evento il massimo della vi-sibilità e si dice soddisfatto dell’im-

pegno mostrato finora dalla com-missione tecnico-logistica, che si staoccupando della sistemazione del-l’area predisposta ad accogliere inumerosi partecipanti all’avveni-mento. Altresì don Ciro, è grato ainumerosi volontari che lavorano conentusiasmo e gratuitamente al pro-

getto della Beatificazione, e all’uo-po, esorta i pianuresi a partecipareancora più numerosi ai corsi di for-mazione di guide religiose pastorali,che avranno un ruolo decisivo nel-l’accoglienza e nella gestione deipellegrini che si prevede, giungeran-no numerosi nel nostro quartiere.Anche gli organi di stampa sono sta-ti coinvolti sia a livello nazionale,che locale e già il 27 febbraio pros-simo Rete 4 ha trasmesso una messadalla Chiesa di San Giorgio Martire,ma, aggiunge don Ciro, sarà Canale21 che il 7 maggio trasmetterà in di-retta televisiva la celebrazione. Leistituzioni, inoltre, hanno assicuratola partecipazione a questa giornata,nella fattispecie il Sindaco, il Presi-dente della Regione e il Presidentedella Provincia. L’approssimarsidell’evento crea un po’ di appren-sione, ma gli sforzi e la costanza di

tutti coloro che stanno lavorando so-no pregevoli: “tutti si stanno impe-gnando, precisa don Ciro, nella rea-lizzazione di un evento storico per ilnostro quartiere che finalmente ve-drà esaudito il desiderio di vederericonosciuta la beatificazione di unuomo che ha impiegato la vita nellevocazioni e ha vissuto all’insegnadell’amore e della carità”.

MARZO 201177

di Margherita Balestrieri

D

on Giustino è conosciuto da tuttiper il suo impegno a favore dellevocazioni, soprattutto quelle po-

vere. Nella prima metà del secolo scorso,infatti erano numerosi i giovani di Pianu-ra – e non solo – che, pur desiderandoardentemente di dedicare la propria vitaal Signore, non avevano le possibilitàeconomiche per frequentare il seminario,perché appartenevano a famiglie umili epoco abbienti. Proprio a questi ragazzi,Giustino M. Russolillo dedicò le proprieattenzioni, impegnandosi in prima perso-na affinché essi potessero consacrare lapropria vita a Dio. Ancora oggi l’ordinedei Vocazionisti, da lui fondato, perse-gue come obbiettivo primario ed impre-scindibile, quello delle vocazioni in tuttoil mondo, grazie alle numerosissime Ca-se e Missioni presenti in molti paesi.L’esperienza personale di Don AntonioRazzano, parroco della chiesa di S. Igna-zio di Loyola e San Giuseppe, è emble-

matica del modo dioperare dell’OrdineVocazionista. Il sa-cerdote, infatti, ci rac-conta che negli anni’70, periodo in cuistudiava presso il se-minario della diocesidi S. Agata dei Goti,la sua famiglia nonera più in grado di so-stenere le spese chegli consentissero dicontinuare gli studi;qui non ricevette aiu-to da nessuno e quin-di si rivolse al Vocazionario di Pianura,dove fu accolto è riuscì a studiare gratui-tamente fino a prendere i voti. Al vesco-vo della diocesi di S. Agata dei Goti, ilquale chiese a Don Antonio di ritornare,questi rispose che preferiva ed era giustoche restasse con i fratelli vocazionistiche l’avevano sostenuto quando era indifficoltà.

Riguardo la cerimonia di

Beatificazione di Don

Giustino prevista per il 7

maggio, quali sono le pre-

visioni?

“Considerata la presenza diCase Vocazioniste in tuttoil mondo ed il grande cari-sma del Venerabile, si pre-vede la partecipazione didecine di migliaia di fedeli,infatti per l’occasione – co-me molti già sapranno – lospazio adibito, situato neipressi di via Pallucci, potràcontenere 13.000 posti a

sedere, mentre su via Russolillo sarannosistemati degli schermi giganti (quasi si-curamente 5) che consentiranno di segui-re l’evento a coloro che non riuscirannoa sistemarsi nell’area predisposta. Ricor-do che sarà possibile occupare i posti asedere solo se muniti di pass che posso-no essere richiesti gratuitamente nellapropria parrocchia. A tal riguardo, quelli

affidati alla mia (più di 300) sono statiassegnati quasi tutti”.In quale altro modo la sua parrocchia

parteciperà alla cerimonia?

“Oltre che spiritualmente, i miei parroc-chiani – come quelli di tutta la foranìa –hanno contribuito con delle offerte allarealizzazione di questo evento che, per lasua importanza, per il numero di parteci-panti e per le personalità prestigiose (lacerimonia sarà presieduta dal cardinaleA. Amato: prefetto della Congregazionedella Causa dei Santi e rappresentantedel Papa Benedetto XVI) che ospiterà,richiede l’impegno di tutti. Nella nostraparrocchia, inoltre è stata raccoltal’adesione di circa 10 volontari che il 7maggio si occuperanno dell’accoglienzae dell’assistenza dei fedeli provenienti datutto il mondo. Vorrei ricordare che l’11maggio i Vocazionisti, insieme ai loroparrocchiani, si recheranno a Roma inudienza privata con il pontefice Benedet-to XVI in forma di ringraziamento per laBeatificazione di don Giustino”.

PianuraIl Corriere di

Intervista al parroco Don Antonio Razzano

Beatificazione di don Giustino: un punto sulla situazione

La comunità di Masseria Grande si prepara per la cerimonia di Beatificazione di Don Giustino

A colloquio con don Ciro Sarnataro, Presidente della Commissione Diocesana per i preparativi

di Maria Palma Gramaglia

P

rosegue il nostro viaggiotra i luoghi individuati nelcorso di formazione per

le guide operatori pastorali perla beatificazione del VenerabileGiustino Maria Russolillo eraggiungiamo il santuario dellaPiccola Lourdes. Si tratta di unSantuario Mariano, una vera epropria Lourdes in miniaturaimmersa nel verde di un bosco,una zona incantevole che tra-smette pace e tranquillità.Alcuni tra i primi alunni delVocazionario hanno riferito cheDon Giustino nel 1932 tornan-do da Lourdes, previde unSantuario Mariano e una Via

Crucis proprio in questo luogo,realizzato poi grazie alla tena-cia e alla costanza di donPeppino Scotto di Luzio. DonPeppino ha dedicato tutta la suavita alla Vergine Maria e al suoprogetto d’amore. Con l’aiutodi molti pianuresi, soprattuttodella famiglia Di Vicino, chegli offrì del terreno, il sacerdoterealizzò la piccola Lourdes cheoggi è una realtà conosciutaanche al di fuori del circuito cit-tadino. Il trentuno maggio del2001, con la solenne partecipa-zione di S.E. Mons. SilvioPadoin, Vescovo di Pozzuoli,questo luogo fu elevato aSantuario Mariano ed è diven-tato meta di una folla di devoti

che specialmente a maggio, asettembre, a ottobre e l’undicidi ogni mese visita questoluogo. Oltre alla grotta, dove sicelebra la funzione eucaristica,c’è anche la Chiesa al coperto,

utile nei giorni di pioggia, dedi-cata a S. Maria della PerpetuaVisitazione per ricordare ilVenerabile Giustino MariaRussolillo. Don PeppinoScotto, dopo Don Giustino, ha

diffuso grande devo-zione alla Madonnae al suo rosario, egliha avuto, altresì, ilgrande merito diaver avvicinatomolti uomini e

donne a Maria e poiché spessocantava dalla Piccola Lourdes,oggi, ci piace immaginarlocome cantore nei cieli della suagioia di essere del Signore e diMaria.

I LUOGHI DI DON GIUSTINO

La Piccola Lourdes

Lʼarea dove sarà celebrata laBeatificazione di don Giustino

Don Ciro Sarnataro

Don Antonio Razzano,parroco di Masseria Grande

La “Piccola Lourdes” ed il compianto don Peppino Scotto

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MARZO 201188

C

hiunque viva lì conoscequella zona di Pianura,chiunque ci passa più

volte al giorno per quella piaz-za Municipio, situata in pienocentro storico, a due passi dallaChiesa di San Giorgio Martiree circondata dai contorni storicie originari di questa malandataperiferia napoletana e, chiun-que, conosce quell’arco, tenutosu da travi di fortuna appoggia-te lì, quasi ad emblema di comefunzionano le cose da questeparti: aggiungere toppa su top-pa finché il buco non diventainsanabile. Pochi però, cono-scono la realtà che si cela dietroquell’arco pericolante, che daun momento all’altro potrebbe

crollare, provocando la solitaevitabile tragedia che forse, so-lo a danno compiuto, metterà inmoto le coscienze e le possibi-lità di chi di dovere. Attraversa-to quell’ arco, sotto il qualeadulti e bambini probabilmentepassano senza sapere di starerischiando la vita, sembra di ri-trovarsi improvvisamente cata-pultati in una realtà parallela,disordinata, quasi infernale: unpresepe degradato e ammuffito,un presepe multietnico dove simescolano ritmi tribali e noteneomelodiche a fare da colonnasonora ai giochi dei bambini,che corrono da una scala all’al-tra di palazzine fatiscenti daitetti sprofondati, col serissimo

rischio di poter restare schiac-ciati in seguito a un provabilis-simo crollo. “Non è facile vive-re così” garantisce il signorSalvatore Balestrieri, che inquesto vero e proprio “ghetto”vive da circa trent’anni con lasua famiglia, una delle pochis-sime del vicinato a pagare re-golarmente acqua e correnteelettrica che, ripetutamente,viene loro “rubata” da qualchepoverissimo vicino che li co-stringe a dover spesso rinuncia-re alla luce e alla televisioneper svariate ore e a razionareparsimoniosamente l’acqua perla doccia tra i componenti delnucleo familiare. In un postodove alla miseria in cui sono

costretti abusivi napoletani eimmigrati stranieri si affianca-no le esigenze e i diritti di gen-te onesta che paga le tasse, laconvivenza non è facile: “nonsiamo di certo razzisti” aggiun-ge la moglie del signor Bale-strieri “anzi non è facile sop-portare la visione del degradoin cui vive questa gente”. Biso-gna che le cose cambino. Unariqualificazione è più che dovu-ta ad un quartiere come Pianu-ra, prima violentato dall’abusi-vismo poi mortificato in tutto ilmondo per la questione rifiuti

ma che, d’ altro canto può van-tare i natali del Beato GiustinoMaria Russolillo o la presenzadi antichissimi monumenti qua-li la già citata Chiesa di SanGiorgio o la presenza delle ca-ve di piperno. Delle ricchezzeinestimabili che nessuno è statomai capace di valorizzare, mache sono state abbandonate a sestesse, proprio come il cortile“al di là dell’arco”e tante altrecose.

Emanuela Guarnieri

Strisce gialle più visibili

alla fermata del Bus

Ho notato con piacere cheda un po’ di tempo nelnostro quartiere si vedono iVigili Urbani e fioccanoanche le multe per i tantitrasgressori del codice stra-dale. Vorrei, però, rilevaredue fatti: troppo spessoall’interno dell’isola pedo-nale sono parcheggiate autoe motociclette impunemen-te. In via Torricelli, dal latodel bar San Giorgio, dovec’è la rientranza per il par-cheggio autorizzato, c’è

anche la tabella conl’indicazione della fermatadei bus; a terra, però, nonsono tracciate le relativestrisce gialle. Gli automobi-listi disattenti parcheggianoanche in questa zona ed iVigili li multano. Chiedoalla Municipalità: si potreb-bero rendere più visibili lestrisce gialle in modo dadelimitare più chiaramentel’area di pertinenza dellafermata dei bus? E’ giustopunire i trasgressori, maevitiamo vittimismi inutili.

Luigi Longobardi

PianuraIl Corriere di

Uno dei luoghi storici del quartiere è abbandonato a se stesso

Il cortile di “Basilio Cioce”: un cortile dimenticato e degradatoL’arco di ingresso è pericolante, i fabbricati fatiscenti: quando si deciderà di intervenire?

Timbro postaleedat

aPostaLa

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di Rosa Caputo

N

el numero di gennaio, abbiamo de-nunciato il crollo del muretto di re-cinzione di una piccola area al con-

fine tra via Catena e via Provinciale. Que-sto piccolo spazio, in breve tempo, è statotrasformato in una minidiscarica da citta-dini - evidentemente sprovvisti di qualsiasisenso civico - , che lo hanno riempito deipropri rifiuti. Tra l’altro il luogo in que-stione è centralissimo ed è adiacente aduno degli incroci principali del quartiere.La nostra denuncia era caduta nel vuoto

dell’incuria e della indifferenza totale, al-meno da parte delle pubbliche Istituzioni.Forse perché esse ritengono tali problemisecondari e non degni delle loro attenzio-ni. Per fortuna sul territorio ci sono molteassociazioni di volontariato e, tra queste,l’ARCI di via Carlo Carrà è sicuramentetra le più attive e sensibile a questi temi.Così, dopo avere promosso l’iniziativa“Facciamo la differenza” allo scopo disensibilizzare i cittadini a praticare la rac-colta differenziata, con i suoi volontari,sempre coordinati dal consigliere LuigiManna, la sopraccitata associazione ha

completamente ripulito tutta l’area. Natu-ralmente, se non interverrà la Municipalitàripristinando il muretto di recinzione, ci sa-rà ancora gente che vi depositerà i sac-chetti di rifiuti, ritrasformando la piccolaarea in una minidiscarica. Speriamo che,almeno questa volta, i responsabili adotti-no rimedi definitivi.

MARZO 201199I volontari dell’ARCI si sostituiscono alla Municipalità

P

oche righe scritte su un fogliobianco e affisse al cancello delPronto Soccorso di Pianura per ca-

pire immediatamente l’evoluzione del-l’incresciosa situazione, già presentataall’opinione pubblica sul precedente nu-mero del nostro giornale: “Il presidiodel Pronto Soccorso di Pianura è apertosolo durante il giorno dalle ore 08.00 al-le ore 20.00. Nelle ore notturne funzionasolo come Servizio 118 con autoambu-lanza ed eventuale trasporto in ospeda-le”. Non specificando però chel’ambulanza in questione è una delleuniche due predisposte per quattro quar-tieri (Pianura, Soccavo, Fuorigrotta e

Bagnoli), al servizio di un’utenza di cir-ca 200 mila persone. Quindi si chiudeun presidio e non si potenziano le unitàmobili? Non sottolineando che recando-si in ospedale, per un Pronto Soccorsocon codice bianco vuol dire una spesa di50 euro a carico di colui che viene soc-corso. Quindi tocca spostarsi, lottarecontro il tempo, attendere file più lun-ghe e alla fine anche pagare? Non infor-mando esplicitamente che tale serratanotturna rientrerebbe in un programmamesso in atto per risparmiare (a contifatti) lo stipendio di un infermiere, per-ché fintanto che restano in vigore taliorari i costi per il mantenimento della

struttura resterebbero di fatto inalterati.Quindi occorre apportare dei tagli nellasanità, partendo da un presidio che spes-so di notte ha salvato vite a persone, an-ziché “spodestare” quei tanti che spessoscaldano la sedia? Così nel nostro quar-tiere si spegne pian piano la speranza diricevere un primo soccorso in situazionipiù gravi, in cui conta il tempo e la tem-pestività (talvolta è questione di pochiminuti) e si fa sempre più lontana lapossibilità di vedersi salvata la pelle. Idipendenti hanno le mani legate, espostia rischi e pressioni, impotenti “subisco-no” la decisione della chiusura; a dettadi tutti il pronto Soccorso chiude perché

son poche le prestazioni notturne, la vitaumana viene paragonata a merce, si par-la in termini numerici (manco “coloro iquali passano un guaio” fossero oggettidi una filiera produttiva). E’assurdo adesempio in questo caso dar più valore a80 interventi, magari per piccoli malorilegati alla pressione o semplici tagli, conun unico intervento che “finisce” colsalvare la vita ad un malcapitato conedema polmonare. Pertanto non è possi-bile ragionare in questi termini, è vergo-gnoso farne un discorso di quantità diservizi prestati, anziché di qualità. Talesituazione andrà avanti, e con ogni pro-babilità peggiorerà fintanto che non ciscapperà il morto, o forse dobbiamoaspettare il morto, magari il “morto im-portante” che farà più clamore, smuove-rà gli animi, spingerà all’azione chi didovere e alla fine sbloccherà la situazio-ne.

Rosa Caputo

Ufficializzata la chiusura notturna del presidio sanitario

Il Pronto Soccorso di Pianura a mezzo servizio

PianuraIl Corriere di

Iniziativa coordinata dal consigliere del Partito Democratico Luigi Manna

A causa dei tagli, dopo le 20.00 stop all’assistenza

Ecco come si presentava lʼarea primadellʼintervento dei volontari

Ed ecco come si presenta ora

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di Vincenzo Maria Catuogno

L

a cooperativa sociale Xe-nia, sita in via Pablo Pi-casso 30, nasce nel 2002

dall’esperienza professionale diun gruppo di operatori che lavo-rano in ambito sociale con me-todologie di intervento atte a fa-vorire la cittadinanza attiva epartecipata rivolta prevalente-mente ai minori, gli adolescenti,i giovani e le donne. Quale cen-tro di aggregazione territorialevede svolgersi attività creativeper lo sviluppo della persona,con attività di animazione e lu-doteca per bambini da 5 a 12 an-ni; attività di animazione e sen-sibilizzazione alla lettura; attivi-tà d’inclusione per bambini di-versamente abili; attività di sen-sibilizzazione sulle problemati-che di genere; attività formative;attività sulla promozione dellalegalità; attività di mediazioneculturale. Un team di 7 operatorivalidi ed esperti che si sonosempre contraddistinti per leesperienze accumulate e messe adisposizione della collettività.Abbiamo incontrato GianniLambiase e Patrizia De Bene-dictis, due veterani della coope-rativa con oltre 30 anni di espe-rienza in ambito sociale: «Lasperanza è sempre stata quellache occuparsi di centri di ag-gregazione in periferia signifi-casse migliorare la socialità.Da qui nasce il doppio scopo diconiugare l’impegno socialecon quello lavorativo. La coope-rativa nasce perché siamo con-vinti che questo tipo di profes-sionalità può e deve diventareun lavoro. Il ruolo che di voltain volta abbiamo assunto èquello di una maggiore prossi-mità al territorio mantenendoun dialogo con le istituzioni vi-sto che spesso i cittadini si sen-tono lontani da esse”. Ilprogetto la Città in Gioco, attivodal 1998, coordinato dallaLudoteca Cittadina del Comunedi Napoli nell’ambito della legge285/97, viene realizzato in ventiludoteche di territorio dislocatesui quartieri. La “Ludoteca diPianura”, vede oltre 160 ragazzidi Pianura iscritti, quale sistemaa supporto dello sviluppo delterritorio. Un “laboratorio ed-ucativo permanente” che aiuti iragazzi ad integrarsi, ad es-primersi e superare i disagi del-la crescita. Il Progetto “Educa-tiva territoriale” invece, vede lapresenza di oltre 50 ragazzi da-gli 8-16 anni alcuni di essi par-

tecipano tutti i giorni e tutti i po-meriggi. In quest’ambito vengo-no organizzate attività territo-riali con operatori che creanomomenti di animazione nel Par-co Attianese con tornei di calcet-to interquartiere. Cerchiamosempre una stretta relazione traoperatori del centro, famiglia escuola, per dare un immagine diintegrità al ragazzo stesso perdire che c’è una comunità che sipreoccupa di lui». Ricordiamoinoltre che la cooperativa socialeXenia partecipa al Progetto ALLINCLUDED in collaborazionecon ACISB (Associazione Cam-pana Idrocefalo e Spina Bifida),Associazione Pegaso e Associ-azione di Promozione SocialeMitades. Progetto che ha comeobiettivo il promuovere un “Lab-oratorio Permanente perl’inclusione dei ragazzi con dis-abilità nelle attività sociali con-tinuando ed implementando leattività con ragazzi con disabilitàche si svolgono presso il Centrodi Marechiaro e gestite dal Lab-oratorio permanente in ese-cuzione del protocollo di intesada tempo esistente con il Co-mune di Napoli e l’ASL NA1”.Al termine dell’intervista il Sig.Gianni Lambiase ci dice: «Il bel-lo di questo lavoro è che facen-dolo hai un’ antenna sui cam-biamenti della società che non èaffatto quello della televisione,la realtà è tutt’altra cosa». Silegge negli occhi nonostante tan-ta esperienza e molte battaglieportate avanti, la grinta e la de-terminazione di chi ha semprecreduto che impegnandosi per lacollettività qualcosa può semprecambiare ciò che importa è cre-derci sempre. E come vuole ag-giungere ci ricorda: «Non biso-gna partire dal fatto che lavora-re nel sociale significhi sentirsischiacciato su criteri di assisten-za ma deve essere qualcosa cheva ad implementare i meccani-smi sociali che vanno a miglio-rare il benessere sociale stesso».La cooperativa Xenia ha attivatoun centro ascolto. Informazione,Orientamento, Counseling. Co-me affrontare le difficoltà perso-nali? Distinguere la trasgressio-ne dalla paura di affrontare i pro-blemi. Uso, Abuso e Dipenden-za. Attivo il giovedì dalle 15.00alle 18.30. Per info, telefonare alnumero 081/5884332.

MARZO 20111010Scopriamo le attività dellacooperativa sociale XeniaIncontro con Patrizia De Benedictis e GianniLambiase, responsabili dell’organizzazione

PianuraIl Corriere di

Corsi e Ricorsi….a cura di Giovanni Spina

“Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei...”:

Compagni di “Merende” V/s Compagni di vita

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M

arco Corpo è il Presidente dell’Associazioneculturale “Il Proscenio”, nata nel 2000, chepromuove iniziative a scopo sociale e cultu-

rale favorendo un miglioramento della qualità dellavita cittadina in collaborazione con le istituzioni tutte eAssociazioni operanti su tutto il territorio. Scopo prin-cipale dell’Associazione è promuovere socializzazio-ne e condivisione, contribuendo alla crescita culturalee civile, necessari ad una crescita personale e comuni-taria. Le attività nello specifico sono: realizzazioni dispettacoli teatrali, spettacoli di cabaret, animazioneper adulti e bambini, corsi di teatro per adulti e bambi-ni (anche per le scuole), corsi di musica (chitarra, pia-noforte, animazione, giardinaggio, ecc...), corsi di for-mazione per animatori da villaggio, serate a tema, ser-vizi culturali (mostre, cineforum, convegni, ecc...). Ilprossimo spettacolo andrà in scena il 3 Aprile 2011ore 18.00 al teatro “Tasso” dal titolo: “Un civile alfronte”. Una commedia comica in 2 atti, diretta daMarco Corpo e scritta da Liliana Lunaio la moglie,che afferma: «Nella vita Marco è un bravissimo padree un ottimo marito, ma molto esigente a teatro e sulpalco e pretende il massimo sempre da tutti. Io lo

chiamo regista durante le prove». I protagonisti dellacommedia sono Pascariello e la moglie Amalia, checerca in tutti i modi di vendicarsi del tradimento delmarito e la venuta di un suo vecchio amico èl’occasione giusta per vendicarsi...in parallelo anchel’amica di Amalia Marietta approfitta della corte dellozio attuando la vendetta nel momento in cui scorge lasua amica tra le braccia di suo marito...due situazioniparallele, che vanno man mano incrociandosi...il tuttocondito dall’abile partecipazione di Liliana Lunaio nelruolo di Amalia e Marco Corpo nella parte di PascarièFasulillo, marito di Amalia. Roberto Giovenco neipanni del Maggiore è lo Zio di Amalia. Raffaele Gar-giulo nella parte di Arturo Frittella, è l’amico fintod’infanzia di Amalia nonché marito di Marietta inter-pretata da Anna Iaforte. Mariano Truglio che nel I At-to interpreta Don Carlino scoccia è l’architetto, nel IIAtto veste i panni del vero amico d’infanzia, Giacomi-no Saponetta. Germana Gambardella è la cameriera diCasa Fasulillo, Aldo Vacca nei panni di Gennarino èil fidanzato della cameriera. La bravura di Marco,estroso e poliedrico attore, fa la differenza, ricordiamoinfatti che il suo curriculum è costellato di numeroseed importanti esperienze artistiche tra cui la compa-gnia di: Oscar Di Maio, Carlo Croccolo, Aldo Giuffrè,Luigi De Filippo, Antonio Sorrentino, Corrado Taran-to, Mario Scarpetta. Più volte ha dimostrato la suabravura in qualità di regista in Spettacoli Teatrali qua-li: “MISERIA E NOBILTA” di E. SCARPETTA,protagonista (Maggio dei Monumenti 2004), -“BEN-VENUTI AL CAFE’-CHANTANT” di M. Corpoprotagonista e regista (2007), -“PULCINELLATA”

attore e regista (2009). Inoltre la compagnia teatrale“Il Proscenio”, di cui Marco Corpo è presidente, dal1992 ha messo in atto numerose opere tra cui: “SeiPersonaggi in cerca d`Autore” (1992), “La napoli del600” (2002), “Nu Nutaro miezz’ ‘e guaie” (2007).

Vincenzo Maria Catuogno

diVincenzo Maria Catuogno

G

iovedì 24 Marzo2011 alle ore 17.30gli alunni della

scuola dell’infanzia “Ter-tulliano” andranno in sce-na con un musical dal tito-lo: “TISKA TUSKA”. Sa-ranno presenti le mascheredi Walt Disney: Topolino,Minnie e Paperino.L’iniziativa denominata “IlTeatro va a scuola” è pre-sentata dall’Associazioneculturale “Il Proscenio”per l’anno scolastico 2011.Inserita nell’ambito delprogetto “Arcobaleno2011” ha promosso la co-noscenza di base del tea-tro, sul come stare in pal-co o che cos’è il palco, aibambini dai 3 ai 5 anni. Loscopo è stato quello dimettere in scena un musi-cal che ha portato i bambi-ni allo sviluppo del movi-mento accompagnato dallamusica e alla scoperta divarie lingue. Direttore or-ganizzativo Liliana Lu-naio, e la regia di MarcoCorpo con la validissimacollaborazione delle coreo-grafie di Anna Iaforte. Un

ringraziamento va al Presi-dente della IX Municipali-tà Fabio Tirelli e al Diri-gente Scolastico BerardinoCovino. Inoltre un ringra-ziamento speciale va allostaff della scuola per larealizzazione di questospettacolo: la Direttrice Dr.Carotenuto Carla, il Coor-dinatore Prof. Autiero Vin-cenzo, le Maestre De Mar-tino Rosa, Esposito Anna,Maglione Teresa, RomanoRossella, Santangelo Anto-nella, Mezzacapa Claudia,il Maestro Granata Giusep-pe. La presenza di oltre 60bambini impegnati e coin-volti settimanalmente congioia in questo progettodeve essere viatico pernuove forme di socializza-zione. Grazie anche al-l’aiuto di chi si impegna,con serietà e professionali-tà, quotidianamente espende il proprio temponella speranza che il picco-lo seme gettato in ognibambino un giorno germo-glierà. E qualcosa già sivede.

MARZO 20111111 PianuraIl Corriere di

Il prossimo 3 aprile al teatro “Tasso” lo spettacolo “Un civile al fronte”

Tutti a teatro con l’associazione “Il Proscenio”“TISKA TUSKA”: Il teatro va a scuola

Iniziativa dell’Associazione “Il Proscenio”in collaborazione con l’istituto Tertulliano di Soccavo

Intervista Marco Corpo (regista e attore) e Liliana Lunaio (autrice e attrice)

Gli interpreti della commedia messa in scenadallʼassociazione “Il Proscenio”

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“Il comico è il tragico visto di spal-le”Gerard Genette

(Vita loW. C.ost di chi sopravvive,con quattro Alici, nel Paese delleVere Figlie di… Tutankhamon)

Ormai il miracolo era imminente:fin dall’alba, davanti alla Grotta diArcore, si erano radunati milioni diostaggi del Dio Milvio, in attesache, dall’alto di Regina Coeli, ap-parisse Lui ad personam, il fratella-

stro di Gesù, per regna-re in eterno sul PianetaTerra-zza, con le para-bole di Fede del Vange-lo della Me-Dio-Setta econ le leggi del P.A.P.I.(il Partito dell’AmorProfano Italiano). Gen-naro disse al suo amicoAntonio, improvvisato-si autista del pullman,affittato per l’occasione, di fermarsie di aprire le porte: fece scendere lecinquanta ragazzine, amiche ecompagne di classe della nipote

Mariettina, e le fecedisporre ordinatamentein due file. Il piccolocorteo si fece largo frala folla: chi mai avreb-be avuto il coraggio difermare quelle sorri-denti ragazzine, ognunainnalzante un vistosocartello, che specificavala stretta parentela con i

personaggi più famosi del mondo?E così la “Nipote dello Zar Putin”,la “Cuginetta del Duca diWindsor”, la “Cognatina della

Principessa di Monaco”, la “Figliaadottiva di Angela Merkel”, si pre-sentarono alle porte della Villa diMilvio, con in testa Gennaro, cheinnalzava un cartellone, con suscritto: “Operaio in pensione, equindi parente stretto del Presiden-te Operaio…”. Al cancello c’eraun certo Lele A-Mora-le, che, fiu-tando subito l’affare, chiese a Gen-naro quanto volesse, per venderglitutto il plotoncino di minorenni.Gennaro non si scompose: chiese,però, di trattare direttamente conMilvio in persona. Il corteo di ra-gazzine fu parcheggiato in un viale,e Gennaro fu portato in un bunga-bunga-low, dove Milvio stava cele-brando, a porte chiuse e a cosceaperte, insieme al Presidente Fran-cese, la Cerimonia della Presa: soloche, mentre in Francia si festeggia,come Festa Nazionale, la Presa del-la Bastiglia, Lui si era accordato colBoss della Padania, per festeggiare,al posto dell’Unità d’Italia, la Presaper il Culo degli Italiani. Mentre sulpalco del teatrino di corte i RollingStones intonavano le note del nuo-vo inno italiano “Ruby Thuesday”(il Boss aveva sentenziato: “Ma-me-li hai rotti, i Maroni, caro Ma-meli…”), e dai Ruby-net scorreva-no fiumi di champagne, Lele A-Mora-le si avvicinò a Milvio, ten-tando di spiegargli che fuori, in cor-tile, attendeva un corteo di cinquan-ta ragazzine, accompagnate da uncerto napoletano, che… Milvio non aspettò nemmeno che ilFornitore Ufficiale di excort dellaReal Casa spiegasse come stavanoveramente le cose: prese dal gigan-tesco portafogli 350.000 euro e dis-se di consegnarli all’accompagna-tore delle ragazze. Il buon Lele nonpotè far altro che consegnare lasomma a Gennaro, dicendogli diaspettare, fuori dai cancelli, la chia-mata del Capo. Gennaro prese isoldi, li consegnò a don Antonio,ordinandogli di riaccompagnare lecinquanta ragazzine a Napoli e diconsegnare a ciascuna di loro 7.000euro: Lui sarebbe tornato a casa coltreno, dopo aver parlato con Mil-vio. Finalmente la chiamata del Ca-po arrivò: Lele A-Mora-le fece en-trare Gennaro, e subito chiese: “Ele ragazzine?”. “Sono nelle loroambasciate! - rispose Gennaro -Basta chiamare gli Ambasciatori diInghilterra, di Germania, di Monte-carlo, di Russia, e loro daranno su-bito il visto, per farle venire in Vil-la…”. “E i soldi, che fine hannofatto?” chiese Lele. “Spese di rap-presentanza per le ragazze: vuoiche le nipoti, le cugine e le cognatedelle persone più potenti del mon-do, per una gita ad Arcore, spenda-no meno di 7.000 euro a testa?”.Gennaro fu preso di peso dalle

Guardie del Corpus Domini, e por-tato al cospetto del Vice-Creatore,quello che Benedetto Iddio creòper ultimo, per non averLo fra ipiedi, coi suoi consigli sulla Crea-zione. Appena vide Gennaro, Mil-vio gli urlò in faccia: “Ti ho dato350.000 euro per cinquanta ragaz-zine, e tu non me le hai nemmenofatte vedere…”. “Ma come, Presi-dente -esclamò Gennaro -: i soldinon erano per beneficenza? Leinon sostiene che in questa Villa siballa, si canta e non si fa altro? Aquelle ragazzine non piace né bal-lare, né cantare: ma sanno scrivere,e le hanno lasciato questa letterina:«Caro Papi (ma chi sei, il cuginodel Papa?), siamo cinquanta ra-gazzine napoletane di buona fami-glia: no, i nostri genitori e i nostrinonni non sono Re e Regine, Presi-denti e Principesse: sono bravioperai e brave casalinghe, donnedi servizio e bidelle di scuola, im-piegati e disoccupati, pensionati emuratori, imbianchini e maestre:non hanno titoli nobiliari, ma cihanno insegnato una parola: DI-GNITA’. E noi non ce la facciamopiù di vederli lavorare dalla matti-na alla sera, come animali da fati-ca, per pochi soldi, senza nessundiritto e con tutti i doveri. Non ce lafacciamo più a vedere le loro faccetristi, le loro vite sprecate ad avvi-tare un bullone, a lavare a terra,ad arrampicarsi su di una impalca-tura, a respirare amianto, ad avve-lenarsi l’esistenza, per permetterea noi di NON DIVENTAREQUELLO CHE TU VORRESTI:donne di scorta (excort? Cioè zoc-cole…) per uomini come te, senzadignità e senza cuore: tu che vivinell’alto del tuo bunga-bunga-low,prova una volta a scendere fra noigente comune (…comunisti?). Tiaccorgeresti che non siamo tuttecome voi ci volete dipingere: nonvogliamo essere ballerine, veline,cantanti o top model: vorremmosolo avere un futuro, una vita no-stra, un lavoro. E lotteremo perquesto, tanto non abbiamo nienteda perdere: noi, da perdere, abbia-mo soltanto le nostre catene, che laStoria del Mondo vuole abolire, eche Tu vorresti rimettere ai nostripolsi, a noi che a volte ceniamocon quattro Alici, in questo Paesedelle Vere Figlie di …Tutankha-mon: Tu, che ci guardi affacciatoal tuo Pianeta Terra-zza, ridendodi noi e delle nostre disgrazie».Milvio non capì una parola, diquello che leggeva Gennaro: si di-resse di corsa verso il suo jet priva-to, già pronto al decollo per il Bra-sile: era inverno, e, nella ridenteArcore, con il freddo, era iniziata lastagione della migrazione degli uc-celli verso i paesi caldi…

MARZO 20111212

LE STELLE…di Maga FloOROSCOPO di Febbraio 2011

TORO (20/04- 19/05)

Un febbraio straordinario inamore, giorni splendidi per nuoviincontri o riavvicinamenti. Non

altrettanto favorite saranno invece le finanze,per le quali converrà aspettare prima di deli-berare investimenti significativi oppure di dareil via ad operazioni rischiose. Per adesso limi-tatevi a osservare la situazione e teneted'occhio le spese.

Dott.Giovanni Spina

PianuraIl Corriere di

La Sindrome di Sto Colmo

CANCRO (21/06- 21/07)

Un mese sentimentalmente difficile:possibili scaramucce su questioni

apparentemente futili che potrebbero però na-scondere un malcontento più profondo; in ognicaso non cedete alla collera di un momento, chepotrebbe condurvi a dire cose di cui potresterammaricarvi, né alla tentazione di prendere de-cisioni troppo drastiche e definitive.

ARIETE (20/03- 19/04)

Finalmente serenità economica che vipermetterà prendere in considerazio-

ne investimenti anche significativi soprattutto nelsettore immobiliare. Prima di prendere qualsiasidecisione importante sarà comunque preferibiledormirci su. Qualche piccola tensione in amore,cercate di non drammatizzare brevi situazioni didifficoltà che si risolveranno senza lasciare segni.

GEMELLI (20/05- 20/06)

Qualche piccola incomprensionein famiglia ma pian piano tornerà a

stabilirsi un clima di maggiore armonia. Grandiopportunità in campo professionale, soprattuttoper avanzamenti di carriera o per l'avvio di nuoviprogetti particolarmente audaci.

LEONE (22/07- 22/08)

Questo mese dovrebbe portare un so-spirato sollievo alle vostre finanze, chevi hanno dato motivi di preoccupazione

nei mesi precedenti, saranno possibili anche en-trate economiche inaspettate provenienti da fontiche credevate ormai completamente esaurite. Po-che novità in amore, un mese sostanzialmentetranquillo sul fronte sentimentale. Evitate di immi-schiarvi nelle scaramucce con i colleghi e cercatedi non litigare per motivi di viabilità.

� VERGINE (23/08- 21/09)

Mese molto stimolante sul versante sen-timentale: le coppie hanno lʼopportunitàdi rinsaldare il rapporto attraverso il riac-

cendersi della passione; non importa l'età o daquanto tempo state insieme, ritroverete i brividi el'eccitazione dell'amore all'inizio.

SCORPIONE(23/10- 21/11)

Tenete sotto controllo le spese e so-prattutto a evitate qualsiasi forma di indebita-mento. Anche in campo professionale non cer-cate di strafare e se avete qualche piccola con-flittualità con i colleghi evitate di portarla a livellidrammatici che potrebbero solo portarvi svan-taggi e discredito agli occhi dei superiori.

CAPRICORNO(23/11- 19/01)

I single troveranno occasioni difare nuove conoscenze nelle situazioni piùinaspettate, qualsiasi luogo o momento puòessere quello giusto per lo scoccare dellascintilla, dal supermercato alla coda nell'uffi-cio postale, sul posto di lavoro o in qualsiasialtro momento. L'importante sarà non restaresempre in casa: uscite, passeggiate, oziateper le vie del centro, andate a fare shopping,partecipate ad attività di volontariato, visitatemusei andate al cinema, vedrete che qualco-sa succederà.

PESCI (18/02- 19/03)

Potrebbero esserci alcune ripercussioninegative sul piano economico; niente di

allarmante, sarà solamente necessaria una certaoculatezza nelle spese e una maggiore diffidenzaverso chi vi propone investimenti finanziari di cuinon riuscite a vedere chiaramente il significato.

BILANCIA (22/09- 22/10)

Febbraio apre un periodo piuttostocomplicato sotto il profilo finanziario per i nati nelsegno della Bilancia. Se sarete determinati aguadagnarvi sul campo le vostre medaglie avretetutte le capacità di superare eventuali ostacoli chedovessero frapporsi.

SAGITTARIO (22/11- 20/12)

Questo mese sarà prodigo di occasionidi miglioramento sul piano economico e

professionale, non vi mancheranno dunque le op-portunità e le capacità personali, in termini di pron-tezza e grinta, per sfruttarle al meglio. L'unico rischiopotrebbe essere quello di farsi trascinare dall'entu-siasmo e prendere qualche decisione affrettata.Cercate di riflettere più di quanto vi sembri necessa-rio, prima di affrontare decisioni davvero importanti.

ACQUARIO (20/01- 17/02)

Sarà il mese delle grandi imprese,che vi riusciranno al di là delle più

rosee aspettative grazie a un potenziamento ditutte le vostre facoltà dovuto a una serie di alli-neamenti favorevoli, nel vostro segno, dei pia-neti che conferiscono all'individuo la capacità diesercitare potere sull'ambiente circostante: for-za, prontezza di riflessi, rapidità d'azione e de-terminazione saranno le vostre caratteristichedurante tutto il mese di febbraio, tanto che an-che chi vi conosce bene potrebbe restarne me-ravigliato.

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di Emanuela Guarnieri

U

n incontro tra donne, quello organizzato loscorso 18 febbraio presso la sala del Con-siglio della IX Municipalità da Associa-

zione Maddalena, Udi Napoli e AssociazioneDonne Medico. Un incontro organizzato per ledonne della Municipalità, in particolare quelle diPianura che, secondo alcuni dati rivelati negli ul-timi anni, rappresenta il quartiere in cui vivonopiù donne giovani: donne che vivono in un postodifficile ma che, come sottolinea Rosaria Esposi-to dell’Associazione Maddalena, “Proprio perquesto, sanno essere combattive e propositive”.Un incontro, questo, volto a mettere i puntini sul-le “i”, a fare il punto della situazione sulle con-quiste ottenute finora e sulla difficoltà di esseredonne, madri e figlie al giorno d’oggi: il giudizio,unanime, si è espresso utilizzando un unico ag-gettivo. Essere donne oggi è faticoso. E’ faticosoperché ci si scontra con la crisi economica, la so-praffazione, la disoccupazione, l’inefficienza deiservizi e, infine, con i dettami di un mondo anco-ra troppo maschilista dove la donna viene conce-pita come colei che deve occuparsi di tutto, dallagestione di casa e figli all’assistenza ai genitori:ritmi affannosi che trascinano la donna d’oggi,orgogliosamente casalinga o orgogliosamente la-voratrice che sia, in un vortice che il più dellevolte la disorienta e la porta a domandarsi se que-sta benedetta parità l’abbia raggiunta per davve-ro. In questo teatrino degradato dove dire donna èdiventato dire sesso a pagamento in cambio di

concessioni, le stesse donne devo-no alzare le loro voci: non solocontro chi svaluta le donne, maanche contro le donne che si fan-no svalutare, per colpa delle qualitutte quelle donne con la D maiu-scola, dopo secoli di “sesso debo-le” ora si sentono affibbiare unanuova etichetta, altrettanto insop-portabile, di “sesso facile”. E lapolitica? “Nelle istituzioni c’è bi-sogno di più donne: candidatevi”è questo l’invito rivolto dall’As-sessore Luisa Iodice alla donnepresenti all’incontro. La politica,

infatti, fa parte di uno di quei tanti campi in cui ladonna non è presente abbastanza come dovrebbe,ovviamente non per suo volere ma per la sopraci-tata vocazione maschilista del mondo. EmiliaLanzaro, Consigliera di Municipalità, ricorda co-me siano cambiate le politiche delle donne, comela forte crisi economica, la mancanza di lavorodelle donne, stiano portando queste ultime nonsolo ad un impoverimento vertiginoso ma, allaperdita dei diritti acquisiti. “Il diritto alla salute inquesto territorio è spesso precario e le politichedei tagli alla Sanità lo stanno mettendo a rischio.Mi ritrovo a dover iniziare da capo, a lottare per idiritti”. Ma perché il genere che porta avantil’umanità è ancora nel 2011 valutato in manieracosì obsoleta? Forse perché, come sottolinea an-che la Consigliera Annamaria Esposito “le donne,se vogliono, possono fare tutto”: una versatilità eun ingegno che spaventano persino il diavolo, fi-gurarsi gli uomini.

MARZO 20111313 PianuraIl Corriere di

C

on delibera numero63 del 27 gennaio2011, la giunta co-

munale di Napoli ha intito-lato alla partigiana, meda-glia di bronzo al valore perla resistenza MaddalenaCerasuolo, il ponte che so-vrasta il rione Sanità. Un ri-sultato importante grazieall’impegno corale di parti-ti, movimenti e associazio-ni tra cui l’Associazione“Maddalena” che deve ilnome proprio all’eroinapartigiana delle quattrogiornate di Napoli. Madda-lena che con il suo coraggioe la sua determinazione, in-sieme ad altri partigiani ri-uscì a difendere il ponte e a

fare in modo che i tedeschinon lo facessero saltare inaria. Intitolare il ponte aMaddalena non è solo unbellissimo esempio di civil-tà e un riconoscimento aisuoi familiari e a quanti lesono stati vicini e le hannovoluto bene ma, è un attod’amore verso la nostra cit-tà e verso la memoria deitanti e delle tante che lotta-rono per liberarci dai fasci-sti e dagli oppressori. Unforte messaggio positivocapace di scuotere il torpo-re e di dare speranza ad unarinascita napoletana. Maicome in questo momentoc’è bisogno di ridare spe-ranza di stimolare la citta-

dinanza attiva e positivaper fare in modo che tutti siadoperino per risollevare lesorti di Napoli. L’otto mar-zo alle ore 12,00 presso ilponte della Sanità adesso“Ponte Maddalena Cera-suolo“ si svolgerà la mani-festazione celebrativa adopera delle istituzioni. Noidell’Associazione “Madda-lena” saremo lì per festeg-giare una giornata delladonna molto particolare ,una giornata della donnadedicata a Maddalena e allalibertà femminile.

Rosaria Esposito

La voce delle donne

Grazia: «Ho 54 anni, faccio l’investigatrice privata, unmatrimonio finito alle spalle, davanti il mio rapporto coifigli e il mio lavoro. A 8 anni scrissi nel tema che mi ave-va dato la maestra che non mi piaceva vivere in uno statoche non mi permetteva di “fare i lavori degli uomini”. Fe-ci scandalo, mio padre venne a scuola e fu orgoglioso dime. Nonostante questo ho capito che per le donne “eradura”, ed è ancora dura. Continuo a vivere normalmenteil mio uscire alle 5 del mattino “in luoghi pericolosi”,continuo ad amare il mio mestiere… e ad essere madre».Patrizia: «Sono presidente della Cooperativa Sociale Xe-nia, ho alle mia spalle un passato di lotta e di lavoro nelsociale, tra Soccavo e Pianura, abbiamo iniziato con ilCalderone negli anni in cui si costruiva il sociale tra dinoi mattone dopo mattone, ho un’esperienza familiarepositiva, pur essendo l’unica donna in famiglia non homai sentito il carico familiare. Anche io pensavo che conil tempo potevamo migliorare qualità di vita e profilo dicomunità del nostro territorio ma, non è così. C’è bisognodi riprendere ad incontrarci e discutere di quello che pos-siamo e dobbiamo fare per il territorio e per la costruzio-ne della Comunità solidale».Alessia: «Da 8 anni lavoro come psicologa volontaria delconsultorio di Soccavo; il paradigma è sempre la fami-glia: sia se devi “fuggire da” sia se vuoi raggiungere unostatus. Dai 14 anni, e magari se rimani incinta (mal’educazione sessuale è ormai un lusso ed i rapporti traconsultori e scuola sono ormai più che ridotti, come sonoridotte le prestazioni e il ruolo del Consultori stessi) co-minciano le imposizioni di ruoli e magari si viene spinteo ad abortire o ad avere un figlio, senza farlo per se stes-se. A seconda dei contesti: si fa un figlio perché “la fami-glia” è antiabortista, non lo si fa perché non ci si può spo-sare! E lo stesso matrimonio è la pietra tombale che chiu-de ogni aspirazione ed insieme il codice d’accesso allacomunità. Ancora invisibili fuori dalla famiglia, sembraessere il titolo del romanzo di molte donne, magari giova-ni donne».Liliana: «Voglio raccontare la mia storia verso la libertà:ho 75 anni e, figlia di un militare, in tempo di guerra hocominciato a pretendere di prendere le mie decisioni, sul-la mia vita, sul mio futuro. Non prendere la laurea, pensa-re subito al lavoro come indipendenza è stato per me laprima affermazione, in una famiglia non rigida, di cosasignificava indipendenza. Ho continuato così, perché an-che nell’essere madre ho scelto la strada di esserlo permolti altri figli, di molte altre madri. Il diritto alla scuolapubblica: ho fatto anche i blocchi stradali. Ma ancora nonmi basta, e credo che si dovrebbe innanzi tutto parlare delbisogno che le donne hanno di stare insieme per contaredi più. Non siamo tornate indietro, sono gli uomini chenon sono cresciuti: lo vedo nelle esperienze delle mie fi-glie, lo vedo nelle mie nipoti. Credo che vada compresa ecomunicata la nuova voglia di libertà delle giovani don-ne».

8 marzo in onore di Maddalena e del ponte a lei dedicatoIl famoso ponte della Sanità intitolato a Maddalena Cerasuolo

Essere donne oggi: l’incontro-dibattito della IX MunicipalitàPianura è il quartiere dove vivono più donne giovani

Due momenti della manifestazione Essere donne oggi

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MARZO 20111414

R

ecentemente si è svolta l’edizione2011 del Festival di Sanremo. Que-sta ha trovato l’approvazione del

pubblico. Milioni di telespettatori hanno se-guito con interesse la gara canora che, comesempre, ha rispecchiato le sensibilità e gliumori del paese. Uno dei temi di maggiorrilievo è stato la celebrazione dei 150 annidell’Unità d’Italia che cade quest’anno.Questa ricorrenza troverà il suo momentopiù significativo nel giorno 17 marzo, datain cui, dopo vari tentennamenti, si è decisodi fare festa. La Lega Nord, come è noto, haprovato in tutti i modi a sminuire l’evento.Perché esso è totalmente opposto alla politi-ca di divisione e di allontanamento del set-tentrione dal resto del paese che questo par-tito persegue. Ma il mondo della musica haavuto la forza di rifiutare questa logica se-paratista, detta ipocritamente federalista, elo ha fatto proprio in forza di se stessa.L’esempio più alto di questo riscatto l’hadato Roberto Benigni cantando “a cappel-la”, cioè senza accompagnamento, l’innod’Italia. Fatto così, con la semplicità delcanto popolare, l’inno di Mameli si è spo-gliato di ogni retorica. Ci ha ricordato chel’Italia, prima dell’unità, era un bel corpofatto a pezzi dalle potenze straniere che,senza alcun ritegno, lo “stupravano”. Ci hainsegnato ad amare il nostro inno e a ricor-darcene sempre, ogni giorno. Ogni cittadinoitaliano ha dei doveri verso il proprio paese,perché è il luogo in cui vive e per farlo na-scere tanti giovani italiani hanno sacrificatola loro vita. Mameli stesso, che nell’inno di-chiara “siam pronti alla morte, l’Italiachiamò”, morì pochi mesi dopo averlo

scritto durante i moti risorgimentali del1848 a soli 20 anni. Ma i segnali di unitàsono venuti da tutto il Festival. Non a casoGianni Morandi, che ha presentato con pas-sione questa edizione, ha fatto dello slogan“stiamo uniti” il segno più ricorrente dellamanifestazione. La serata di giovedì 17 feb-braio è stata dedicata al tema dei 150 annidell’unità. Ci è stato spiegato il valore dellanostra lingua e l’origine della nostra bandie-ra, voluta così da Giuseppe Mazzini in ono-re di un passo della Divina Commedia diDante Alighieri nel quale Beatrice, in Para-diso, appare a Dante vestita di bianco, rossoe verde. Sono stati cantati durante la seratamolti brani fortemente “italiani”. Interes-sante, anche se poco fedele alla tradizione,l’esecuzione di ‘O sole mio, realizzata daAnna Oxa, che ha sfoderato una voce rara.Bella anche l’esecuzione di Al Bano con ilVà pensiero di Giuseppe Verdi rivisitato inchiave pop. Addirittura L’italiano di TotoCutugno, con tutti i suoi difetti e tutta la suaretorica, è apparso un brano più che signifi-cativo. Il Festival ha incoronato due vincito-ri lontani dalla tradizione sanremese. Ilgruppo delle nuove proposte è stato vintoda Raphael Gualazzi. Questo giovane talen-to, nato ad Urbino, si è aggiudicato il Leoned’Argento per la sezione giovani del Festi-val di Sanremo con ‘Follia d’amore‘. Havinto inoltre il Premio della Critica “MiaMartini” ed il Premio della Regione Liguria“Emanuele Luzzati”. La sua musica, riccadi influssi jazzistici, ha trionfato grazie alvoto unanime della giuria popolare, attra-verso il televoto, il voto dell’orchestra diSanremo e l’avallo ricevuto dalla Golden

Share delle radio nazionali e locali. Nellacategoria dei Big ha trionfato Roberto Vec-chioni col brano ‘”Chiamami ancoraamore”. Figlio di napoletani trasferiti alNord, classe 1943, nasce come autore di te-sti di canzoni e solo in seguito intraprendela carriera di cantautore. Aveva partecipatoal ‘Festival’ nel lontano 1973, classifican-dosi ottavo. Ci ritorna dopo 38 anni solograzie a Gianni Morandi. Professore di let-tere alle scuole superiori, Vecchioni credenella canzone ‘impegnata’. Vincitore delpremio “Tenco” nel 1983, del Festivalbarnel 1992, corona con Sanremo una carrierastraordinaria. Le origini partenopee di Ro-berto Vecchioni sono un interessante spun-to di riflessione. Tantissimi abitanti delle re-gioni settentrionali sono figli di emigranti oemigranti loro stessi. Per questo è assoluta-mente anacronistico parlare di Nord separa-to, riti celtici e quant’altro. Quanti di noihanno parenti e amici al Nord? Ritengo per-ciò insopportabili e inaccettabili certi luoghicomuni sui meridionali. Vecchioni fa, du-rante il Festival, un bellissimo omaggio alSud e a Napoli cantando ‘O surdato ‘nnam-murato. Quasi a rispondergli, successiva-mente, Massimo Ranieri, napoletanoD.O.C., eseguirà la canzone genovese Mase ghe pensu, dedicata al Nord del paese,accompagnato delicatamente dal duo comi-co Luca & Paolo in veste di cantanti. Chebello ascoltare questi offerte musicali trameridione e settentrione. Il testo della can-zone vincitrice è intenso e attualissimo. Lapoesia è forte e diretta. Denuncia i mali del-la società italiana di oggi, ad esempio il cri-minale disinteresse della classe politica at-

tuale verso la cultura e le giovani generazio-ni: per tutti i ragazzi e le ragazze/che difen-dono un libro, un libro vero/così belli a gri-dare nelle piazze/perché stanno uccidendoil pensiero. Aggiungerei che così si uccideanche il futuro dell’Italia. Vecchioni vienevotato da moltissime persone da casa col te-levoto e ottiene una vittoria schiacciante, inun certo senso “storica”. Il mondo dellacanzone si è espresso attraverso la sua vetri-na più importante: Sanremo. Ci ha invitatoa “stare uniti”, a valorizzare la cultura e letradizioni del paese, a pensare responsabil-mente al futuro de nostri ragazzi. Per questoil 17 marzo, mentre festeggeremo i 150 an-ni dell’unità d’Italia, sollevati dal peso dellavoro, avremo abbastanza cose su cui ri-flettere. Una di queste è di come affidareuna nazione così sorprendente nelle mani dipersone lungimiranti e di indiscusso valoremorale, togliendo di mezzo quanto primachi ci governa in modo così scellerato.

CANTI FLEGREI di Angelo Scarlatella

PianuraIl Corriere di

Segnali di unità dal mondo della musica

E’

bello si, eppuredurante la parti-ta accadono co-

se sugli spalti che non do-vrebbero vedersi da nes-suna parte, ossia risse concoltelli, spranghe, cinturee altri oggetti portati ap-posta per far male i poli-ziotti o i tifosi della squa-dra avversaria. E’normale andare allostadio con questioggetti??? E’ normaleche, nonostante icontrolli, ancora oggimolti di questi oggettiriescano ad entrare???No, sicuramente… anzi!!!Dovrebbe essere il con-trario. Le due tifoseriedovrebbero vedere la par-tita non in tribune separa-te, ma nella stessa tribunaper vedere la partita insie-me. Si dice che i primiepisodi di violenza neglistadi siano nati in Inghil-terra negli anni sessanta,con un gruppo di “tifosi”molto violento chiamatiHooligans. Questi, con al-tre bande, si incontravanofuori dagli stadi per dan-neggiare in maniera mol-to violenta cose e perso-

ne: picchiavano, incen-diavano macchine, rom-pevano vetrine. Secondoloro, chi ne usciva vivoaveva ottenuto successo,anche se in realtà avreb-bero dovuto ottenere soloun peso sulla coscienzadel terrore e della paurache avevano seminato.Oggi questi gruppi sonostati combattuti con prov-vedimenti presi dalle for-ze dell’ordine di tutti glistati. Ma purtroppo conti-nuano ad esserci risse ne-gli stadi, quasi ogni voltache le squadre giocano. Ilfatto più grave è che pareche perfino i calciatori ci

provino gusto, ed invecedi dare buoni esempi incampo, pare che ogni pre-testo sia buoni per comin-ciare con spintoni, calci oaddirittura sputi. Comun-que sia, i vari provvedi-menti presi per questoproblema di certo non lohanno risolto, ma hannosolo fatto si che diminuis-se. L’ultima novità in me-rito arriva dall’Inghilter-ra, dove hanno pensato dicostruire gli spalti vicinoai campi… ma in Italia,cosa accadrà quando fa-ranno la stessa cosa???

Giuseppe P. 12 anni

Stadio: divertimento si, violenza noE’ bello andare allo stadio, veder segnare la propria

squadra. E’ un emozione stupenda, no???

La Bottega dei Capitomboli

Il vincitore del Festival di SanremoRoberto Vecchioni

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C

ontinuano a crescere, seppurelentamente, i tassi di interes-se sui mutui accesi per acqui-

stare un’abitazione confermandol’inversione di rotta dopo i minimidella scorsa primavera. Sono i datidiffusi ultimamente dalla Bancad’Italia a illustrare la risalita: il tassomedio annuo comprensivo dellespese accessorie (TAEG), che tieneconto sia dei mutui a rata variabileche di quelli a rata fissa, ha raggiun-to a dicembre il 3,18% toccando imassimi dal settembre 2009. La ten-denza al rialzo dei tassi registratasui mutui è segnalata anche sui pre-stiti superiori al milione di euro sali-ti a dicembre al 2,56% dal 2,39%del mese precedente: erano all’1,82% nel dicembre 2009. In caloinvece i tassi sui prestiti inferiori almilione di euro e anche quelli sulcredito al consumo che restano, inogni caso, i più alti di tutti. Presso-ché stabili, rileva infine la Banca

d’Italia, i tassi passivi sui depositi:0,70% contro lo 0,69% del meseprecedente. I dati dell’istituto di viaNazionale confermano la sostanziale

tenuta a dicembre dei segnali di ri-presa dei prestiti registrata in no-vembre, soprattutto per quel che ri-guarda le famiglie (5% di incremen-to). Intanto da Berlino sono giuntealcune considerazioni sull’attuale si-tuazione economica formulate daldirettore generale di Bankitalia, Fa-brizio Saccomanni, intervenuto adun convegno organizzato dal Mini-stero delle Finanze tedesco. È statosottolineato che la crisi globale cheha colpito anche l’Unione europeanon è ancora superata; ci sono foco-lai di tensioni ancora attivi nei siste-mi bancari e nelle finanze pubblichedi vari paesi. Permangono condizio-ni di incertezza e volatilità sui mer-cati finanziari per cui è prevista unaripresa dell’attività economica nel2011 ma alla quale dovrebbe seguireuna decelerazione nel 2012, anchein Germania e negli Stati Uniti. Ri-guardo all’Italia c’è da dire che ilmercato la guarda come in grado di

affrontare i problemi strutturali chela affliggono: lo spread del nostropaese, che fino all’aprile del 2010era più alto di quello della Spagna,se ne è poi mantenuto al di sotto fi-no ad oggi testimoniando la valuta-zione positiva del mercato verso lagestione delle finanze pubbliche ita-liane. Un giudizio favorevole che,secondo Saccomanni, riflette il bas-so livello di debito privato dell’Ita-lia, la solidità del suo sistema banca-rio e l’alto livello della ricchezzareale e finanziaria delle famiglie. Inbase al programma di stabilizzazio-ne già approvato dal Parlamento, ilrapporto tra deficit e Pil potrà scen-dere sotto al 3% nel 2012, per avvi-cinarsi al 2% nel 2013.

Dott. Roberto Musella

Finanzia Facile

PianuraMARZO 20111515 Il Corriere di

Famiglie: tornano a salire i tassi sui mutui

Q

uesto mese l’associazione“Noi Vittime del Consumo”porta avanti, nel suo picco-

lo, una nuova battaglia control’ennesimo rincaro RC Auto. Il tuttoè partito in seguito ad alcune segna-lazioni di automobilisti stanchi didover corrispondere alla propriaagenzia assicurativa ad ogni sca-denza di contratto una somma sem-pre crescente rispetto l’annualitàprecedente. Tirando le somme,come al solito, i conti non tornano omeglio si “ripercuotono” sempre suipiù deboli della catena, e così i

prezzi (per mantenere un’auto)diventano impossibili, le polizzefalse dilagano e ovviamente il furbodi turno ci specula. Di conseguenzacon queste premesse non è un casoche nella sola Campania in granparte dei sinistri in cui si richiedel’intervento del “Fondo di garanziavittime della strada”, il responsabilecoinvolto non sarebbe coperto. Aciò si aggiunge una beffa nellabeffa, perché qui nel meridione, edin particolare a Napoli, le tariffe sti-pulate oltre a dare un peso elevatis-simo al parametro età (tanto che in

giovane “fresco patentato” paghe-rebbe il doppio del padre, cosa chesembra non avvenga nel restod’Italia), si finirebbe anche peressere penalizzati per la componen-te “territoriale”, perchè si avrebbe lasfortuna di abitare in una zonacosiddetta a “rischio”. Morale dellafavola: chi ci rimettono sono para-dossalmente quei guidatori chenegli anni hanno avuto la “sfortuna”di non aver mai causato incidenti eche anziché avere sconti “premi”,pagano inesorabilmente ogni annodi più, per avere assicurata la pro-

pria vettura. In questi giorni, quindil’associazione “Noi Vittime delConsumo” (traversa Ruggiero ilNormanno, 16 Pianura - Tel/Fax081 5887847) starebbe “spingendo”per vedere eliminato il parametroterritoriale dal calcolo delle tariffe eper far adottare una tariffa unicanazionale (a parità di classe di meri-to e altri parametri) al fine di sop-primere questa “discriminazione ditipo etnico”, che come al solito col-pevolizza la povera gente onesta delSud.Rosa Caputo

“Noi Vittime del Consumo” contro il rincaro RC Auto

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MARZO 20111616

di Alessandro Etzi

M

omento difficile per la Boys Pianurese,che ha subito una batosta dal giudicesportivo per gli avvenimenti del match

contro il Rione Terra, con diversi giocatori ed al-cuni dirigenti squalificati. Ma i pianuresi hannopresto dimenticato l’avvilimento e sono subitotornati in campo per conquistare quanto è statotolto dalle decisioni arbitrali: i primi a pagare pe-gno alla Boys Pianurese sono stati i giocatori del-la Real Martinese che, al Campo Simpatia, hannosubito tre gol in un match a senso unico. I ragazzidi Mister Saggiomo hanno poi pareggiato in casadello Scampia in una partita piacevole e segnata

dal gran numero di gol “quasi fatti”, con i soliMorra per la Boys e Bocchetti per lo Scampia cheriuscivano a riempire le reti. Un pareggio che la-scia un po’ l’amaro in bocca perché avvenuto or-mai a tempo scaduto, segno che il metodo Maz-zarri trova adepti anche nelle categorie dilettanti-stiche. In classifica la lotta per la vetta del cam-pionato è ormai limitata al Casavatore, primo con42 punti, ed al Giugliano, che segue con 38 punti.Ma dal terzo posto in giù i giochi sono pienamen-te in discussione, con i rivali del Rione Terra sulgradino basso del podio con 33 punti, l’HermesCasagiove al quarto posto con 29 punti ed i ragaz-zi della Boys Pianurese a28, seguiti dal Teverola,Vis Capua, Grazzanise e Sporting Qualiano. Ri-

uscirà Mister Saggiomo a galvanizzare i suoi e adaffrontare il resto del campionato con molti titola-ri relegati in tribuna. I primi risultati propendonoper una risposta affermativa, i primi quattro puntiin due gare sono stati conquistati e forse anchequi, come per gli azzurri, non si può parlare di ti-tolari inamovibili ma di un collettivo che riescesempre a stupire e a dare il massimo in campo.

Boys Pianurese, non si mollaStangati dal giudice sportivo, ma quinti in classifica

PianuraIl Corriere di

di Alessandro Etzi

F

ar avvicinare i giovanissimiallo sport è molto semplice,soprattutto se lo sport in que-

stione è il calcio. Ma farli appassio-nare, farli divertire e trasmettergli ivalori di sportività e lealtà è moltopiù difficile, ma questo non è unbuon motivo per non provarci. Que-

sto era il pensiero che da tanti annicondividevano due grandi appassio-nati di calcio e amici come AntonioMaraffini e Vincenzo Marigliano,Presidente e Capo Allenatore del-l’ASD Atletico Pianura. “Negli annitrascorsi insieme sui campi, abbia-mo discusso tante volte sul rapportotra i giovanissimi e lo sport” affer-ma Antonio Maraffini, “spesso non

condividevamo la mentalità domi-nante nei campetti, dove troppospesso si puntava all’agonismoquando non vi erano ancora le basitecniche, fisiche e psicologiche”.Abbiamo trasformato il nostro dis-accordo in una nuova scuola calcio”aggiunge Vincenzo Marigliano, “incui i ragazzini potessero esprimersi,divertirsi e sentirsi liberi, con un ap-

proccio all’agonismo più limitato ecomunque ritagliato su misura perogni ragazzo. Possiamo vantarci dinon aver avuto nessun caso di ab-bandono, nonostante i rigori inver-nali, ciò significa che riusciamo afar piacere il calcio ai nostri ragazzianche quando inizia a diventare unimpegno più serio”. Un approccio alcalcio giovanile che può offrire nu-merosi spunti di riflessione, soprat-tutto pensando a quanto spesso igiovani sportivi patiscano la frustra-zione di non sentirsi all’altezza piut-tosto che il piacere di essere parte diuna squadra o, più semplicemente,uno sportivo.

No all’agonismo esasperato per i nostri giovaniAtletico Pianura, una diversa filosofia del calcio

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MARZO 20111717

C

ontinua il cammino del Consor-zio Basket Pianura, consorzio ce-stistico che dopo la scomparsa

del Napoli Basket è una delle realtà piùimportanti in ambito provinciale e nonsolo. Il CB Pianura del presidente PietroMangiapia, da anni testimone del basketnell’area flegrea, ha aderito nel giugno2010 al Consorzio Basket Napoli. Natodalla volontà dei presidenti del CB Pia-nura, del Progetto VIVI BASKET e del-

la Flegrea Basket hal’obiettivo di costituireuna nuova realtà, chesi prefigge di sviluppa-re il basket giovanilead alto livello e di la-vorare nel sociale. Lasinergia così nata tra ipresidenti, Pietro Man-giapia, Carmine Scottie Roberto Di Lorenzoha permesso di coordi-nare un grande numerodi professionalità edesperienze nel mondodello sport. Il CB Pia-nura quest’anno parte-cipa al Campionato diC Regionale con una

squadra composta di soli giocatori Un-der 19, che contemporaneamente dispu-tano il Campionato di Eccellenza di Ca-tegoria. Un progetto che in Italia è pre-rogativa quasi esclusiva delle società diserie A, ancor più in controtendenza inCampania dove in questo campionato siassiste ad una folle corsa all’ingaggio digiocatori stranieri e di categoria superio-re. L’obiettivo del progetto è la crescita

dei giovani giocatori per potersi poi pro-porre nei campionati superiori con unapropria identità di base. Non è una stra-da facile, infatti, soprattutto nella primafase, la squadra si trovata in un girone diferro con 5 squadre su sette con doppiostraniero ma le prestazioni sono state ot-time. Nella fase finale le prospettive disalvezza ci sono tutte. In questa squadragiocano quattro pianuresi DOC: GiorgioAlfè, Gaetano D’Angelo, Pasquale Ca-stellammare e Francesco Capasso. E’una vera fucina di talenti: puntando suigiovani, il consorzio è diventato untrampolino di lancio per molti di questi:Pierluigi Aprea milita attualmente in A2Dilettanti, a Sant’Antimo; nella medesi-ma categoria troviamo anche Maino,che gioca a Bisceglie, Roberto Maggio el’ex playmaker del Napoli Basket, il“pianuresissimo” Mangiapia, che attual-mente milita in Serie C1 a Torre DelGreco. La squadra il martedì si allena alcentro sportivo Magic Athletic di viaSalvador Dalì e gioca le partite interneal Polifunzionale di Soccavo. Tra tutti italentuosissimi giovani che la squadraschiera in campo ogni settimana, brillasu tutti Spera, ala di 211 cm, più volte

convocato in Nazionale e seguito dalMonte Paschi Siena, la società numerouno a livello nazionale. Ricordiamoinoltre che il CB Pianura ha avuto rap-porti di collaborazione con il Napoli Ba-sket ed è guidata dallo stesso consorzioche contribuì a portare Pianura in C1. Diuna realtà così presente nel nostro quar-tiere non si può non essere orgogliosi.“Credo fortemente in questo Progettonato per promuovere e sostenere il dirit-to allo sport inteso come bene relaziona-le - ci dice il presidente Pietro Mangia-pia - i valori che trasmettiamo sono fon-damentali per la crescita dei nostri ra-gazzi come persone, lo sport rappresentaun’agenzia formativa insostituibile inquesto momento di crisi di valori. Il no-stro obiettivo è di sviluppare nella pros-sima stagione diversi progetti sul territo-rio attraverso Progetti Scuola per la dif-fusione del basket. Ed il nostro sogno èdi poter quanto prima giocare nel Palaz-zetto di Pianura!”

Salvatore Cuomo

Sei vittorie di fila per la Under 16 femminile

N

on conosce sosta la fan-tastica marcia delle atle-te della Russo II impe-

gnate nel campionato Under16, dove le ragazze occupano ilprimo posto nel girone di quali-ficazione alle finali Provincialiavendo ottenuto 6 vittorie su 6partite disponibili ed essendo,tuttora, a punteggio pieno. Po-sitiva la situazione anche nelcampionato Under 18, dove leragazze sono seconde nel giro-ne di qualificazione. Secondoposto in classifica anche perl’Under 14, mentre per quantoriguarda l’Open Provinciale,

anche qui la squadra è ai verti-ci: primo posto dopo 8 vittoriein altrettante partite, imbattibi-lità nel girone di qualificazionealle finali Provinciali e primoposto nel girone Federale con 8vittorie in 9 partite: numeri dacapogiro, che se dovessero con-fermarsi vedrebbero le ragazzeriportare dopo tanto tempo aPianura il titolo di Serie DFemminile, e questo è quelloche chiaramente ci auguriamotutti. A questi fantastici risultatinel campo femminile si affian-ca l’Open Maschile che di certonon sfigura: secondi in Secon-

da Divisione Federale e terzinel girone di campionato C.S.I.Non male, se si pensa che lasquadra è al suo secondo annodi attività. Ma tutto ciò non sa-rebbe stato possibile senzal’instancabile ed intenso lavorodegli allenatori federali e deidirigenti della Società che se-guono i ragazzi sia dal punto divista tecnico che da quelloumano ottenendo risultati fan-tastici che sono sotto gli occhidi tutti.

Salvatore Cuomo

Volley: la marcia trionfale della Russo II

Il CB Pianura vertice del triangolo magico del basket giovanile napoletano

Nella foto Roberto Castellammare in azione sotto canestro

Ottime prestazioni di tutte le squadre femminili e per l’Open maschile

PianuraIl Corriere di

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MARZO 20111818

di Alessandro Etzi

D

eludente eliminazione dallaCoppa Italia per il Real Napo-li, che però vede il bicchiere

mezzo pieno e si concentra unicamen-te per la lotta al primo posto del giro-ne D della Serie B. La squadra allena-ta dal mister Raffaele Di Costanzo hamesso il fiato sul collo del Tubi SpaLoreto e, dopo averli battuti con unnettissimo 5-2 nello scontro diretto,hanno anche sconfitto gli altri rivalidello Scafati per 2-1. Un buon mo-

mento, proseguito con la vittoria per5-2 sul Pino Di Matteo, alla ricercadei punti necessari per la salvezza, mainterrotto con la distrazione, e conse-guente sconfitta, in casa del TorreMagliano. Un 5-4 che pesa, cheavrebbe lanciato i napoletani in vetta,invece li mantiene ancora al secondoposto. Ma tre punti, con una partita dagiocare in più rispetto agli avversari,non fanno paura ai ragazzi della RealNapoli. Fondamentale sarà mantenerealtissima la concentrazione, e magarirecuperare Iribarne al più presto, vista

l’importanza che ha il capitano nellasquadra, e che sta attraversando unadelle sue migliori stagioni calcistiche.Bene anche l’Under 21, stabile al ter-zo posto e che nell’ultimo match dicampionato ha vinto control’Omnigas Futsal Flegrea con un 8-1che lascia poco spazio ai commenti.La vetta, in mano al Caffè Toraldo, èlontana undici punti, ma il secondoposto, ora in mano allo Scafati SantaMaria, dista sei punti, e chissà checon quattro partite ancora da disputarenon ci sia spazio per il sorpasso.

di Alessandro Etzi

“Alessandro, sono a ReggioCalabria, accompagnodue giocatori a fare un

provino” è questo lo spunto inizialedell’intervista con il Dirigente dellaScuola Calcio Campanile Gianni Pi-rone. “Due ragazzi del ’98, France-sco Sorrentino e Davide Di Napoli,sono piaciuti molto durante lo stageche abbiamo organizzato a dicem-bre, ed ora i dirigenti della Regginavogliono visionarli più a lungo. I ra-

duni che organizziamo noi in generedurano un giorno, con giovani di etàdiverse, e solitamente vengono se-guiti da questi provini in cui vengo-no convocati pochi giocatori ma chesuscitano l’interesse della societàche li ospita perché magari in quelruolo sono scoperti oppure hannoavuto la vista lunga. I ragazzi chefacciamo visionare hanno anche 13-14 anni, e dobbiamo darci un granda fare per mantenerli tranquilli inmaniera che si giochino bene le loroopportunità. È un lavoro che faccia-

mo con gli allenatori e con i genito-ri, cercando di capire se il desideriodi diventare un giocatore può esserecosì forte da spingerti a vivere ma-gari in un’altra regione” continuaGianni Pirone, “Nei test si fanno siaprove fisiche, che tecniche e psico-logiche, i giocatori vengono con-frontati con i pari età e devono di-mostrarsi più forti, perché altrimentiuna società non provvederebbe alloro vitto, alloggio, ai tutor ed allascuola. Spesso i ragazzi si fannoprendere da un po’ di ansia, perciò

io li accompagno sempre. È ancheimportante fargli capire che, se ilprovino dovesse andare male, la lo-ro carriera prosegue e potrà comun-que essere esaltante. Adesso altrigiocatori della Campanile sono inprova al Napoli, Mattia Di Costanzoe Pasquale Iengo, categoria ’95,mentre diversi ’96 sono in Puglia inprova ad una squadra di Lega Pro”.Parla con amore del suo lavoro dadirigente della Scuola Calcio Cam-panile Gianni Pirone, e sicuramentetrasmetterà l’amore per il calcio aisuoi allievi anche nei momenti dimaggiore tensione, quando questigiovani atleti compiono dei passifondamentali per il loro futuro.

Ora si lotta per il campionatoReal Napoli, fuori dalla Coppa Italia

Campanile, giocatori da Serie A

Il Corriere diPianura

Quali saranno i prossimi pianuresi a giocare in grandi team?

Ignacio Zamboni

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