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assavoce Dr. Alessandro Rossi Presidente LILT di Latina Questo giornale è stampato in 7000 copie ANNO XXXII N° 1 GIUGNO 2018 Abbiamo ritenuto opportuno proporre in prima pagina il prospetto seguente per sottolineare l’importanza che l’alimentazione ha nella prevenzione della malattia oncologica. È in questo ambito che la LILT ha intensificato gli sforzi per portare all’attenzione, soprattutto nelle giovani generazioni e quindi nelle scuole la conoscenza di queste problematiche. Riportiamo il logo oggi depositato presso la Camera di commercio di Latina come testimonial per la cono- scenza dei prodotti del nostro territorio per una ali- mentazione più consapevole. Naturalmente una attenzione particolare va indirizzata alla salubrità dell’ambiente come momento imprescindibile della Prevenzione Primaria 1

assavoce · PREVENZIONE ONCOLOGICA E CARDIOVASCOLARE ” Dott.ssa Marina Bellia Responsabile Comitato Etico della Lilt 3 medici, nutrizionisti, agronomi, produttori di alimenti

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assavoceDr. Alessandro Rossi Presidente LILT di LatinaQuesto giornale è stampato in 7000 copie

ANNO XXXII N° 1 GIUGNO 2018

Abbiamo ritenuto opportuno proporre in prima pagina il prospetto seguente per sottolineare l’importanza che l’alimentazione ha nella prevenzione della malattia oncologica.È in questo ambito che la LILT ha intensificato gli sforzi per portare all’attenzione, soprattutto nelle giovani generazioni e quindi nelle scuole la conoscenza di queste problematiche.Riportiamo il logo oggi depositato presso la Camera di commercio di Latina come testimonial per la cono-scenza dei prodotti del nostro territorio per una ali-mentazione più consapevole. Naturalmente una attenzione particolare va indirizzata alla salubrità dell’ambiente come momento imprescindibile della Prevenzione Primaria

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Continua l’attività della LILT di Latina per la preven-zione primaria nelle scuole quale necessità e pilastro principale per la tutela della salute. Nell’ottica di IN-FORMARE E FORMARE gli studenti del territorio ponti-no sull’importanza della prevenzione, in data 23 marzo 2018, si è tenuto - come oramai avviene da alcuni anni - un Seminario Formativo/Informativo presso l’Istituto San Benedetto di Latina sul tema “SANA ALIMENTA-ZIONE, ATTIVITÀ’ FISICA E CORRETTI STILI DI VITA PER LA PREVENZIONE ONCOLOGICA E CARDIOVA-SCOLARE”. Tale azione, che rientra nell’ambito del pro-getto MIUR-LILT “Prevenzione-Azione” e del Progetto di educazione alimentare della LILT di Latina LT soste-nuto dall’USR Lazio Uff. VIII Latina, coinvolge le Scuole Secondarie di 1° e 2° grado della provincia e vede pre-

sente, da anni, l’impegno di Docenti, Agronomi, Onco-logi e Nutrizionisti volontari e consulenti della LILT di Latina. Il Seminario si è tenuto di fronte ad una numerosa pla-tea di studenti dei diversi indirizzi: Servizi Rurali/Agra-ria, Alberghiero, Tecnico Chimico, Tecnico Agrario.Oltre agli illustri relatori, hanno partecipato testimonial di eccezione, quali il Campione olimpico per la Ginna-stica Artistica, Medaglia d’Oro nelle Olimpiadi di Tokio,

Franco Menichelli e Gabriella Pozzuolo, sua moglie, campionessa italiana agli assoluti di ginnastica artisti-ca 1964. La riunione è stata presieduta dalla dott.ssa Graziella Cannella Referente alla salute dell’USR Lazio Ufficio VIII Latina. Dopo i saluti del Dirigente Scola-stico Prof. Vincenzo Lifranchi, hanno aperto i lavori la Dott.ssa Marina Bellia, Referente alla salute dell’Istituto e il Delegato della LILT di Latina ai rapporti con le Scuo-le, Tommaso Felici. Le relazioni del Prof. Roberto Volpe, medico ricercatore CNR, dal titolo “Alimentazione e cuore”; del dott. Mau-rilio Natali, oncologo, dal titolo “Alimentazione e pre-venzione oncologica”; della Dott.ssa Marina Bellia su “Genetica ed Alimentazione”, hanno messo in evidenza i diversi fattori di rischio che causano le malattie on-

cologiche e cardiovascolari. I Relatori hanno spiegato ai giovani studenti come, con la conoscenza e preven-zione dei pericoli per la salute causati dalla cattiva ali-mentazione e con un corretto stile di vita, sia possibile prevenire queste malattie. Nel Seminario si è parlato del preoccupante aumento del tasso di sovrappeso e obesità, che negli ultimi anni si sta registrando tra i bambini e i ragazzi italiani e della necessità, per la tutela della salute, di una alleanza tra

Seminario Istituto “San Benedetto Latina” “SANA ALIMENTAZIONE, ATTIVITÀ FISICA

E CORRETTI STILI DI VITA PER LAPREVENZIONE ONCOLOGICA E CARDIOVASCOLARE”

Dott.ssa Marina Bellia Responsabile Comitato Etico della Lilt

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medici, nutrizionisti, agronomi, produttori di alimenti sani e il mondo della scuola, con la collaborazione de-gli insegnanti, per educare gli studenti (e i genitori) ai principi di un corretto stile di vita con sana alimenta-zione e attività fisica (anche col corretto uso dell’alcol - mai da consumare prima dei sedici anni di età - e il rifiuto del fumo). In questo senso la LILT di Latina opera da anni con progetti e iniziative nelle scuole e nel terri-torio, con la collaborazione di esperti di alimentazione e prevenzione, e di produzione delle eccellenze agroa-limentari locali.Gli studenti hanno seguito i lavori progettuali ed hanno partecipato attivamente al momento Seminariale. Anche quest’anno -come nel precedente- è stato possibile gui-dare giovani studenti nella preparazione di un interven-to sull’importante tema della prevenzione, approfon-dendo un aspetto selezionato. Alcuni della Classe 3C Servizi Rurali - Manuel Bertacchini, Daniele Fanasca, Eleonora Locci e Francesco Girolamo - sono stati “re-latori tra i relatori” presentando con un power point un lavoro dal titolo “Quali cibi utili per l’intestino” metten-do in evidenza un importante e fondamentale concetto: “RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO BENESSERE”. Questo concetto coinvolge tutti. A maggior ragione coinvolge

Seminario Istituto “San Benedetto Latina” “SANA ALIMENTAZIONE, ATTIVITÀ FISICA

E CORRETTI STILI DI VITA PER LAPREVENZIONE ONCOLOGICA E CARDIOVASCOLARE”

le nuove generazioni poiché le cattive abitudini (fra cui, oltre ad alimentazione scorretta, fumo, alcol, sedenta-rietà) favoriscono l’insorgere di tumori e malattie car-diovascolari - principali cause di morbilità e mortalità - e il preoccupante aumento del tasso di sovrappeso e obesità tra i bambini ed i ragazzi italiani. Come eviden-ziato dai relatori.Si è parlato di una alimentazione sana volta anche a recuperare le tradizioni culinarie della Dieta mediter-ranea, la cui azione protettiva è nota per la minore in-terazione con radicali liberi, per l’azione antiossidante, per la protezione dai danni tossici e tumorali, per una vita dinamica e non sedentaria. Gli studenti, nell’ottica di dare valore alla cultura culinaria locale e valorizza-re la cultura della corretta coltivazione dei prodotti, in rispetto dell’alimentazione dell’utente finale, hanno po-tuto riflettere con la visione della Piramide Alimentare Pontina LILT (registrata) sulla utilità, per la salute di tutti, dei prodotti a Km zero reperibili nella nostra provincia, nonché sulle eccellenze agroalimentari locali preziose per la Dieta mediterranea.L’incontro, si è concluso con un messaggio del Cam-pione Franco Menichelli, che nel dialogare con gli stu-denti, insieme alla campionessa Gabriella Pozzuolo,

Relazione del Prof. Roberto Volpe

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dall’USR Lazio Ufficio VIII Latina, dalla UOC Preven-zione Attiva ASL Latina e, ad oggi, dai comuni di Latina, Prossedi e Priverno. Esso prevede di mettere nelle scuole (e anche in ospe-dali, uffici pubblici, ASL …) a fianco (e non al posto, per rispetto della libertà individuale) delle attuali mac-chinette distributrici di bevande e cibi ricchi di grassi, zuccheri, sale e calorie, altre macchinette con alimenti meno ricchi di grassi, zucchero, sale e calorie. Contribuire ad educare le nuove generazioni a corretti stili di vita significa appunto divulgare la cultura della prevenzione e della salute.

sull’importanza della attività fisica, sui valori educativi e formativi dello sport, sull’impegno ed i sacrifici che sempre affiancano una azione, ha evidenziato che sano sport significa sano stile di vita e ha ricordato ai ragaz-zi che bisogna porsi degli obiettivi per avere risultati e soddisfazioni. Per essere Promotori di salute, - tenendo conto del Protocollo d’Intesa MIUR-LILT e del recente Protocollo d’Intesa ANCI-LILT - diventa importante (an-che per concretizzare quanto si dice nei percorsi forma-tivi e nei seminari) la realizzazione del progetto “Una macchinetta per amica” ideato dal Prof. Roberto Volpe del CNR e condiviso dalla LILT di Latina, dalla SIPREC,

Relazione di Franco Menichelli, olimpionico

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In data 19 Dicembre 2017 presso l’Auditorium di Sez-ze si è svolto importante uno spettacolo partecipato da numerosi artisti anche impegnati sulle scene nazionali. L’evento organizzato da Adelmo Ruscio e Monica Cala-bresi ha avuto come finalità una raccolta fondi destinata a finanziare una borsa di studio per uno specialista in chirurgia senologica della durata di un anno da desti-nare all’Unità Senologica dell’Ospedale S.M. Goretti di latina. Numeroso il pubblico di Sezze che ha assistito allo spettacolo e tra loro era presente anche il Sindaco della città. Al termine della serata il Presidente della LILT ha ricordato che l’ Associazione, da sempre, ha sostenu-to le attività in campo oncologico collaborando con la Azienda Ospedaliera; in particolare già nel passato ave-va operato per la realizzazione delle attività di ricerca sul linfonodo sentinella acquisendo un linfoscintigrafo tra i primi in Italia e sostenendo lo studio sull’immunoi-stochimica del linfonodo asportato contiguo al tumore al seno. Il sostegno della LILT e l’apporto di specialisti anatomopatologi come il Dr Alberto Pacchiarotti hanno consentito, negli anni successivi, di far continuare questa esperienza nel tempo. Una collaborazione, quindi, che non è mai cessata e che vede l’attuale iniziativa come

una continuazione del lavoro già intrapreso alcuni lustri or sono. Oggi la Breast Unit diretta dal Dr Fabio Ricci è una realtà a cui affluiscono numerose donne da tutta la nostra provincia a cui la LILT continuerà a dare il proprio sostegno. Successivamente la Prof. Monica Calabresi ha presentato l’Associazione ONLUS Giacomo Cianchetti ricordando in qualità di Presidente l’impegno nelle atti-vità di sostegno nell’ambito oncologico. Nello specifico ai fondi della raccolta della serata si unirà un consisten-te contributo da parte della Associazione ONLUS per dare maggiore consistenza alla donazione. L’importo complessivo donato alla LILT è stato di 15.000 Euro riu-scendo, quindi, a coprire una parte rilevante dell’onere economico previsto. Iniziative come questa ci ricordano come la collaborazione tra associazioni di volontariato rendono raggiungibili obiettivi che altrimenti sarebbe difficile raggiungere. Un esempio di collaborazione e, quindi, di rete a cui da qualche tempo facciamo rife-rimento per dare più forza alle azioni del Volontariato in generale. Proprio mentre andiamo in stampa venia-mo informati che l’incarico annuale è stato dato ad una specialista in chirurgia generale che affiancherà l’equipe della Breast Unit.

L’ASSOCIAZIONE ONLUSGIACOMO CIANCHETTI A SOSTEGNO

DELLA LILT PER LA BREAST UNIT

Dott. Alessandro Rossi

Errata corrige: Si riporta la corretta numerazione del nostro giornale con il numero attuale dell’anno XXXII. Ce ne scusiamo con i lettori.

Prof.ssa Monica Calabresi e Adelmo Ruscio

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Dott.ssa Sandra Cervone Giornalista

Conoscere il nemico e andare a cercarlo… per sconfigger-lo”. Queste parole del dott. Carlo De Masi, responsabile di senologia radiologica dell’Ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina, sono risuonate come un imperativo per il folto pubblico presente al convegno su “La Breast Unit. La ri-sposta pubblica per sconfiggere il tumore al seno” tenutosi sabato 12 maggio a Sabaudia, presso il Palazzo Mazzoni. Fortemente voluto dal sindaco del Comune di Sabaudia, l’avv. Giada Gervasi e dall’assessore alla Sanità Ennio Za-ottini, l’appuntamento ha visto la presenza del Prefetto di Latina, la dott.ssa Maria Rosa Trio che, nel suo saluto in-troduttivo ha testimoniato l’importanza della prevenzione per una diagnosi precoce, raccontando la sua esperien-za personale e invitando le donne a non trascurare ogni minimo sintomo per “arrivare in tempo” e sconfiggere il cancro prima che sia troppo tardi. “Il prof. Veronesi - ha detto il Prefetto - mi raccomandava sempre di sorridere poiché è dalle ansie che possono generarsi i mali fisici”. Inviti alla prevenzione, quindi, sono arrivati anche dalla professoressa Antonella Calogero, presidente del Corso di Laurea in Medicina dell’Università “Sapienza” di Roma, Polo Pontino, e dal prof. Vincenzo Petrozza, coordinatore Laurea Professioni Sanitarie dello stesso Ateneo. Entrambi hanno portato il saluto del Preside della Facoltà di Farma-cia e Medicina dell’Università di Roma, prof. Carlo Della Rocca. Folto il pubblico che ha ripetutamente applaudi-to il prof. Fabio Ricci, direttore clinico della Breast Unit dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, il quale ha parlato dello “Stato dell’Arte in Chirurgia Senologica” ri-cordando l’importanza e la “rivoluzione” socio-culturale rappresentata dalla presenza di una Breast Unit sul nostro territorio provinciale. L’evoluzione della chirurgia seno-logica del seno ha permesso, fra l’altro, di passare dagli interventi demolitivi a quelli conservativi della mammella

per le donne che si ammalano e che devono essere tute-late per continuare a vivere difendendo la loro immagi-ne corporea che vede nel seno un elemento dominante e insostituibile per l’equilibrio psico-fisico, relazionale, sessuale e sociale. Lo stesso dott. Giorgio Casati, direttore generale dell’AUSL di Latina, si è soffermato sull’impor-tanza dell’integrazione tra Azienda Sanitaria, Associazioni ed Istituzioni, ponendo l’accento sui risultati e sulle pro-gettualità per migliorare ancor più la “risposta” all’aggres-sione del cancro per le Donne di questo territorio. La te-stimonianza commossa e commovente della responsabile dell’ANDOS di Sezze, Anna Maria De Renzi, e di altre donne operate e seguite dal dott. Ricci nella Breast Unit, hanno evidenziato i passi da gigante di questi ultimi anni non trascurando di segnalare cosa va potenziato e miglio-rato per garantire ancor più la vita e la salute delle donne. Lo hanno chiesto con energia anche le rappresentanti di Associazioni attive sul territorio come la LILT, il Tribunale per i Diritti del Malato-Cittadinanzattiva, l’ANDOS Fondi, presenti al convegno con le rappresentanti Anna Maria De Cave, Gianna Sangiorgi e Antonella Di Crocco. Significa-tiva, infine, la partecipazione di Loredana Pau, consigliere nazionale di Europa Donna Italia che ha portato i saluti della presidente nazionale Rosanna D’Antona ricordan-do l’impegno attivo in 47 Nazioni europee e la racconta di un milione di firme per avere le Breast Unit, un diritto delle Donne e per le Donne. In questa occasione è stato presentato il logo della Breast Unit, disegnato dalla dott.ssa D. Cipolla e la brochure su “Il percorso riabilitativo dopo intervento chirurgico al seno”, presentato dal dott. R. Tozzi e la dott.ssa M.A. Fara a cui hanno contribuito alla realizzazione, la dott.ssa A. Fontana, la dott.ssa S. Di Filippo, il dott. M. Dorkin, l’equipe infermieristica della Breast Unit e le donne della LILT.

LA BREAST UNIT. LA RISPOSTA PUBBLICAPER VINCERE IL TUMORE AL SENO.

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Dott.ssa Rita Salvatori Vice Presidente Lilt

24 Marzo 1990prof Irving J. Selikoff1994 prof Cesare Maltoni1998 prof John C. Bailar III2002 prof Anders Ahlbom2006 dott. Silvia Franceschi2010 prof. Franco Berrino2014 dott. Massimo Gion

Sono le personalità cui negli anni è stato assegnato il premio ed il 23 Novembre 2018 prossimo appunta-mento per 8° edizione del Premio internazionale per la prevenzione dei tumori della LILT di Latina: chi sarà il vincitore o la vincitrice ?

Ce lo comunicherà presto ufficialmente il Presidente della Commissione scientifica, prof. Francesco Dome-nico Rivelli che, insieme ai componenti della commis-sione scelti appositamente, ha già definito il settore on-cologico entro cui cercare la personalità cui assegnare il premio.Ma perché il premio internazionale per la prevenzione oncologica?Ce lo spiega molto efficacemente l’articolo di Alfredo Cecconi, già Presidente della LILT Sez. Provinciale di Latina ed attuale coordinatore regionale delle sezioni provinciali LILT del Lazio. L’articolo è datato 2014 ma rimane attuale e, con il con-senso dell’autore, lo ripropongo alla vostra attenzione.

PREMIO INTERNAZIONALE PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI

DELLA SEZ. PROV.LE LILT LATINA 2018

Dott. Massimo Gion, vincitore edizione 2014

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“Mi rendo conto che premi così importanti ven-gono dati solo in parte come riconoscimento di successi individuali. Essi, infatti manifestano le idee i programmi e le intenzioni di coloro che danno il Premio. In tal senso descrivono ed on-orano sia quelli che danno il Premio come colui che lo riceve. Ciò è particolarmente vero oggi”.Con queste parole, il 24 marzo 1990, l’illustre scienziato prof. Irving J. Selikoff - Direttore del Mount Sinai School of Medicine of the City Uni-versity of New York - indirizzò il suo saluto ai presenti nel ricevere il PremioInternazionale per la Prevenzione dei Tumori.Non solo, ma impegnando i presenti in tal modo a non collocare il Premio tra i momenti “cele-brativi” quanto, piuttosto, quale impegno per il duro cammino contro il cancro, il Prof. Selikoff aggiunse: “Il Presidente Cecconi ed i suoi col-leghi del Consiglio della Lega Tumori e il Presi-dente dell’Amministrazione Provinciale ci stan-no in qualche modo annunciando la loro ferma determinazione di lavorare in stretta collabora-zione con i migliori ricercatori… per accelerare le ricerche e gli sforzi che, negli anni 90, posso-no portare a progressi sostanziali per diminuire l’impatto dei tumori sulla popolazione. Il Premio Internazionale che mi è stato dato marca, quindi, un passo storico nella lotta contro i tumori ed io l’accetto in quanto prestigioso da un punto di vista personale e scientifico”.Sì, il Prof. Selikoff - l’uomo al quale migliaia e migliaia di lavoratori in tutto il mondo (ferrovieri, demolitori edili, addetti agli impianti idraulici, saldatori navali operai delle autostrade) debbono l’attenzione che oggi si dedica alla prevenzione dei tumori provocati dall’esposizione all’amian-to - ci rammentava che la sua presenza a Latina doveva specialmente e rigorosamente rappresen-tare l’incoraggiamento sia alle istituzioni che al volontariato ed alla Lega contro i Tumori per uni-re gli sforzi contro il cancro.Non era proprio possibile pensare ad una sorta di prestigiosa passerella per fini diversi dallo sco-po principale. Anzi, l’unico!

Quando proposi al Consiglio della Lega Tumori di istituire il Premio si aprì un dibattito molto se-rio e non furono nascoste né difficoltà né preoc-cupazioni molto serie anche per le spese cui fare fronte per un evento di così ambiziosa portata, a cominciare dalla composizione della Commissi-one scientifica.Commissione che doveva poter riunire nel pro-prio seno personalità prestigiosissime di ac-certato impegno professionale e scientifico nel campo oncologico. E così fu. La Commissione, la cui presidenza fu affidata dal Consiglio del-la Lega contro i Tumori al Prof. Massimo Crespi, del Regina Elena di Roma, risultò composta dai professori Caputo per l’Italia, Eckardt per l’Un-gheria, Englund per la Svezia e Schmael per la Germania.Il lavoro di ricognizione operato dalla Commis-sione per giungere alla individuazione del vinc-itore quasi “naturalmente” portò alla scelta del Prof. Selikoff, trattandosi di un premio per la pre-venzione. Fu quasi obbligata cioè ad indirizzarsi su di uno scienziato che per 25 anni aveva avu-to la costanza di seguire il “destino oncologico” di 17.800 coibentatori dello Stato di New York, per poi dichiarare al mondo la cancerogenicità dell’asbesto. Fu anche la scelta della Commissi-one un modo per dire che i risultati si raggiungo-no soltanto se si è costanti nel lavoro, se non ci si demoralizza in presenza di fermi e difficoltà e, soprattutto, se si crede in quello che si fa.Mi preme sottolineare che il Prof. Selikoff non decise così all’impronta di venire a Latina per riti-rare il Premio anche se individuato da una com-missione scientifica così rappresentativa e autor-evole in campo oncologico. Volle approfondire i temi legati alla nascita del Polo oncologico, chiese ulteriori informazioni sul Registro Tumori, fondato nel 1981 dalle Lega Tumori, approfondì tutti gli aspetti del lavoro già condotto nel vas-to campo della prevenzione dei tumori. Volle avere, insomma, una rassicurazione di trovare un campo già coltivato con la pianta dell’impegno serio e costante.

Dott. Alfredo Cecconi Già Presidente della Lilt di Latina

PERCHÉ IL PREMIO INTERNAZIONALEPER LA PREVENZIONE DEI TUMORI

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In un primo tempo, per l’evento, il quale immag-inava il Prof. Selikoff, si sarebbe sostanziato in un simposio scientifico, fu richiesto di appron-tare la sala anche per la proiezione di diapositive e filmati. Durante la cerimonia, però, presenti le massime autorità, il prof. Selikoff, scortato dai carabinieri in alta uniforme, quando si rese conto che era lì presente idealmente tutta la comunità della Provincia pontina e del Comune capoluo-go proprio per festeggiarlo, per dargli l’abbraccio riconoscente che valicava l’ambito scientifico per rappresentare un evento della popolazione, si commosse visibilmente e rinunciò a svolgere la relazione scientifica. Rivolse un saluto vera-mente sentito col cuore del quale qualche passo è stato prima riportato.Un evento sempre auspicato, richiesto, sperato per unire alla componente scientifica la cons-apevolezza dell’apporto di ogni parte della co-munità.Da quel 1990, ogni quattro anni, il Premio, sem-pre sulla base del pronunciamento di una com-missione scientifica di volta in volta diversa, ha visto a Latina prestigiosissimi scienziati ritirare il riconoscimento loro assegnato. Riconoscimento che ha acquisito la giusta valenza internazionale.Valenza, questa, della quale fu data l’occasione a me, assieme all’attuale presidente provinciale della Lilt pontina Sandro Rossi, la possibilità di renderci conto ulteriormente durante una riuni-one del Collegium Ramazzini presso il castello di Bentivoglio.Dicevo che personalità forti sono venute a Latina per ritirare il Premio e tutte individuate seguen-do una sorta di filo ideale che ha saputo legare tematiche scientifiche e protocolli operativi di enorme rilievo.La seconda edizione del Premio, nel 1994, regis-trò vincitore il Prof. Cesare Maltoni, non soltanto Direttore del Centro Oncologico di Bologna, ma vero “motore” di innumerevoli iniziative tecni-co-scientifiche (compresa la stessa istituzione del Collegium Ramazzini, prestigioso consesso scientifico internazionale), la cui opera, in parte condotta anche in sinergia col prof. Selikoff, lo ha visto protagonista in campo sovranazionale.L’assegnazione, nel 1998, del Premio al Prof. John C. Bailar III, rappresentò una doppio rico-noscimento per lo scienziato americano, prima

costretto a lasciare gli Usa per il Canada poiché, pur di privilegiare la prevenzione in luogo della terapia, era diventato inviso alle multinaziona-li produttrici di farmaci, per poi ritornare negli Usa, premiato con la medaglia d’oro per meriti acquisiti nel campo della sanità pubblica. L’il-lustre epidemiologo, durante la cerimonia di conferimento del Premio, con una straordinaria lettura magistrale, ripercorse le asperità della via per la prevenzione oncologica, ma anche dei ri-sultati ottenuti.Nel 2002, giunse a Latina per ricevere il Premio lo svedese prof. Anders Ahlbom, conosciuto in tutto il mondo per i suoi importanti contributi nel settore della valutazione dei rischi cancerogeni dei campi elettromagnetici a bassissima frequen-za generati dalla corrente elettrica. Come non es-sere anche ora commossi nel ricordare, nel 2006, il conferimento del Premio alla Professoressa Sil-via Franceschi, per le sue ricerche sul papilloma virus dopo aver girato mezzo pianeta recandosi, specialmente, nelle zone più povere del mondo dove più urgente era l’approfondimento delle tematiche per la prevenzione dei tumori.Vivo è ancora l’eco della presenza del Prof. Franco Berrino, vincitore della sesta edizione del Premio, nel 2010, per l’impegno di sempre nell’approfondire le problematiche dello stile di vita nella prevenzione del cancro e le migliaia di persone di anno in anno, sulla base di precisi progetti, sottoposti a continui controlli ed appro-fondimenti.Un lavoro straordinario con lo sbocco di precise indicazioni operative.Nel 2014 la settima edizione, nel mese di mar-zo, con il conferimento del prestigioso Premio al dott. Massimo GION farà accendere nuova-mente i riflettori su di un evento che cammina di pari passo con la Lilt.Manifestazione pubblica e solenne che, proprio sulla scorta del monito del Prof. Selikoff, renderà manifesto anche il lavoro condotto dalle strutture provinciali nella difficoltosa lotta contro i tumori. Ancora una volta saràriproposto l’interrogativo di sempre. Ancora una volta ci chiederemo se abbiamo fatto tutto, sulla scorta dell’impegno liberamente assunto, e so-prattutto se è stato fatto per gli altri e non per se stessi.

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IL BILANCIO CONSUNTIVO DELLA LILT

Nel Febbraio scorso è stato approvato il bi-lancio consuntivo della LILT di Latina per l’anno 2017.Grazie al contribu-to dei volontari tut-ti nel corso dell’anno passato è stato possibile erogare complessivamen-te 9.796 prestazioni per le quali sono state necessarie 26.870 ore di lavoro.Come sempre è stato rilevante l’im-pegno per diffondere la cultura della prevenzione, dell’educazione alaimen-tare e dei corretti stili di vita, elementi chiave per combattere preventivamen-te la Malattia.Tale percorso educativo è stato ripro-posto anche all’interno della scuola essendo fondamentale formare le nuo-ve generazioni ai corretti stili di vita.

SENOLOGIA

TOTALE PRESTAZIONI 232

ISTOCITOPATOLOGIA

TOTALE PRESTAZIONI 500GRUPPO DONNA PIÙ

TOTALE PRESTAZIONI 4939

COLONSCOPIE

TOTALE PRESTAZIONI 25

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IL BILANCIO CONSUNTIVO DELLA LILT

CORSO ANTIFUMO TOTALE PRESTAZIONI 10

INCONTRI PSICOLOGIA TOTALE PRESTAZIONI 31

SPIROMETRIE TOTALE PRESTAZIONI 2

NUTRIZIONE ONCOLOGICA TOTALE PRESTAZIONI 19

GRUPPO GIOCARE IN CORSIA TOTALE PRESTAZIONI 12

Alcune prestazioni non sono state riportate per ragioni di spazio

TOTALI PRESTAZIONI9796

ORE DI LAVORO PRESTATE26870Sezione Provinciale di Latina

UROLOGIA

TOTALE PRESTAZIONI 21

ECO-TRANSVAGINALE

TOTALE PRESTAZIONI 62

DERMATOLOGIA

TOTALE PRESTAZIONI 3622

GINECOLOGIA

TOTALE PRESTAZIONI 532

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Nell’ambito delle sue attività di prevenzione, la L.I.L.T. è stata invitata a partecipare all’incontro informativo “Li-beri dal fumo”, organizzato dall’Istituto San Benedetto di Latina per sensibilizzare gli studenti sul fumo di si-garetta. Tale incontro, organizzato dalla Prof.ssa Marina

Bellia, ha visto la partecipazione di diverse professio-nalità che a vario titolo si interessano di tale argomento ed è inserito nel più vasto progetto europeo di ricerca SILNE-R, portato avanti dall’Università di Cassino nella figura del Prof. Bruno Federico. La prof.ssa Bellia, docente dell’ Istituto San Benedetto, ha organizzato tale giornata di riflessione sulla propen-sione dei giovani al fumo e, conoscendo l’assiduo impe-gno della Lilt in tema di prevenzione e nella campagna contro il tabagismo, ne ha chiesto la partecipazione. Il 23 febbraio sono intervenute, per la lilt, le psicologhe dott.ssa Bucca e dott.ssa Mastrodomenico (conduttrici dei gruppi di disassuefazione dal fumo) e la ex fumatri-ce sig.ra Zoli con una presentazione intitolata “E’ facile iniziare è difficile smettere”. L’ intervento delle psicolo-ghe e dell’ex fumatrice ha avuto lo scopo di illustrare ai ragazzi presenti i meccanismi della dipendenza psicolo-gica, una fotografia di come si instaura e di come si au-toalimenta. E ancora la volontà di ribadire sia quanto sia difficile uscire da una dipendenza, sia come ancora di-laghi l’idea che fumare sia un vizio, un’abitudine , que-sto allo scopo di fuggire dal sospetto di essere prigionieri di qualcosa. Le psicologhe hanno posto l’attenzione su

LA LILT AL SAN BENEDETTOcome i tentativi manipolatori delle aziende produttrici di tabacco incontrino le debolezze e le fragilità tipiche dei giovani in età adolescenziale.L’obiettivo finale è stato quello di insinuare il dubbio nei giovani uditori riguardo il significato che personalmente ognuno può

dare all’uso abituale di tabacco o altro. Il tentativo di consentire ad ognuno la riflessione sul personale atteggiamento da fumatore e la possibilità di far nascere il pensiero che ci possa essere altro oltre il motivo sbrigativo e mascherante: “fumo perché mi pia-ce”, o “smetto quando voglio”. L’intervento della sig.ra Zoli (ex fumatrice) ha dato un segnale tangibile della dif-ficoltà a riconoscere cosa ci sia dietro all’atteggiamento del fumatore e soprattutto quanto sia difficile rinunciare ad esso. Ma soprattutto l’intervento ha voluto fortemente mettere a fuoco quelle che sono le capacità dei ragaz-zi in termini di autoefficacia. L’ importanza di credere nelle proprie capacità e nella conseguente possibilità di produrre gli effetti che si desiderano con le proprie azio-ni e dunque di poter scegliere un comportamento, uno stile di vita che riduca i rischi di malattia.Sempre in un’ottica di prevenzione, inviatiamo tutti a diffondere l’iniziativa della L.I.L.T. dedicata a tutte le persone che vogliono smettere di fumare: i gruppi di disassuefazione dal fumo. Per chiunque volesse avere maggiori informazioni, è possibile chiamare la segre-teria della L.I.L.T. al numero 0773694124 per ricevere tutte le informazioni utili.

Dott.ssa R. Bucca e Dott.ssa E. Mastrodomenico Psicologhe Lilt

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Resy Langiano Delegata Lilt E CIF di Aprilia

Sabato 17 marzo u.s. nella sala consiliare Luigi Meddi del Comune di Aprilia, in collaborazione con il Centro Italiano Femminile ha presentato: «È sempre nastro rosa: la Breast Unit e lo screening per vincere il tumore al seno.”Dopo i saluti del Signor Sindaco Antonio Terra e dell’As-sessore alle politiche sociali con delega alla sanità Eva Torselli, sono seguiti gli interventi del Dr. Alessandro Novaga, responsabile Lilt per le Relazioni con gli Enti e le Istituzioni, della Dottoressa Paola Miceli di Euro-pa Donna Italia, della Dottoressa Giacomina Magaro, oncologa Ausl/Lt Università La Sapienza Polo Pontino, del Prof.Fabio Ricci, chirurgo senologo direttore clinico Breast Unit Ausl/Lt.

Nell’aula gremita i presenti, attenti alle parole dei chia-rissimi relatori, hanno più volte interrotto con applausi, caldi e sentiti, i loro interventi. Ancora una volta, come ormai, da qualche anno accade, grazie alla indiscussa disponibilità del Prof. Fabio Ricci, molte delle astanti hanno potuto interagire direttamente con lui, ponendo domande che, in questa sede, hanno trovato una rispo-sta puntuale ed esaustiva.L’incontro di questa giornata, così pregna di scienza e sentimento, è stato dedicato soprattutto a tutte le donne affette da tumore al seno, che quotidianamente lottano nel silenzio e nella solitudine contro la malattia.Nessuna donna dovrà più asciugare le sue lacrime da sola: questo lo scopo di noi tutti!

È SEMPRE NASTRO ROSA:LA BREAST UNIT E LO SCREENINGPER VINCERE IL TUMORE AL SENO

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PROGETTO LILTGIOCARE IN CORSIA

Claudia Scipioni Volontaria Lilt Latina

13 novembre 2017 è la data d’avvio del progetto LILT Giocare in Corsia presso il reparto di Pedia-tria dell’Ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina, un’iniziativa nata grazie al gemellaggio tra le sezioni LILT di Latina e Treviso. 25 volontari per garantire animazione ed intrattenimento ai bambini ricoverati tutte le sere, dal lunedì al venerdì. Un’attività di gioco, lettura fiabe e clown, per av-vicinarsi al mondo dei piccoli pazienti e dar loro la possibilità di essere bambini anche in am-biente ospedaliero.Lo riconoscono ormai sia la legislatura che gli articoli scientifici: il bambino ha diritto a vivere la degenza in un ambiente “a misura di bambino”, fatto di spa-zi colorati e di gioco, ovvero della possibilità di una continuità con la sua vita precedente all’ospedalizzazione.L’allontanamento da casa, la rottura- spesso brusca- con la routine che è fonte di sicurez-za, la paura derivante dal non capire né sape-re cosa sta succedendo e dal percepire la preoccupazione dei genitori pos-sono indurre nel bambino una regressione nel pro-prio percorso di crescita, ovvero un ritorno ai mo-menti di pianto e paura vissuti negli anni precedenti. Un difficile adattamento penalizza, inoltre, il per-corso di cura, rendendo il piccolo paziente meno compliante alla terapia.Ecco che allora la nostra attività si propone di far vi-vere ai bambini il fondamentale momento di gioco, che diviene ancora più prezioso se vissuto insieme agli altri coetanei ospedalizzati, creando dunque un clima di condivisione e complicità destinato a per-durare anche a seguito del tempo trascorso con i volontari. È in quest’ottica che proponiamo il gioco in un ambiente del reparto ove i bambini possano incontrarsi, uscire dalla stanza in cui altrimenti si troverebbero tutto il tempo. Al termine di questo

momento, un giro nelle stanze ad incontrare i bimbi di pochi mesi, con la magia delle bolle che aiuta piccoli e grandi nel momento in cui arriva in con-temporanea alla terapia e ha il più bell’esempio di distrazione ed aiuto del percorso di cura. Nelle stan-ze avviene anche l’incontro con quei bambini che- per questioni di salute o scelta- non abbiano parte-cipato al gioco condiviso, optando piuttosto per una fiaba. Questa lettura regala un momento d’evasio-

ne, consentendo inoltre al bambino di ideare nuove soluzioni per le problematiche che av-verte. Non mancano giorni della settimana in cui la nostra proposta si avvale della modalità clown. Questa avviene nell’ottica di guardare al bambino che ci trovia-mo davanti e proporre conseguentemente una relazione che rispetti la sua sensibilità, timi-dezza, lo stato in cui si trova. È questo a rende-re prezioso lo scambio tra clown e bambino, a rendere magiche le bol-le di sapone, a rendere

di un semplice palloncino un oggetto che colora la stanza e ricorda un momento piacevole. Attraverso la modalità clown cerchiamo di creare l’occasione per un dialogo tra i bambini ricoverati nella stessa stanza, di coinvolgere i genitori, altri casi che cre-ano una situazione positiva destinata a migliorare la degenza dei piccoli pazienti ed anche delle loro famiglie. Tutto questo è reso possibile grazie ad una forma-zione continua, come volontari LILT e come volon-tari del progetto LILT Giocare in Corsia. Confidiamo di migliorare la nostra formazione anche grazie ad un corso con il responsabile di LILT Giocare in Cor-sia di Treviso, Dott. Roberto Michielon. In una visione progettuale, auspichiamo di aumen-tare il numero di volontari e di dare la possibilità di gioco in tutti i momenti della giornata in cui questa

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non sia garantita. In tal caso, vorremmo introdurre anche la realizzazione di lavoretti, che possano- ol-tre ad occupare il bambino in un’attività - andare a decorare la stanza. Questo fa sì che il bambino, dopo diversi giorni di ricovero, possa sentirsi orgo-glioso dei tanti lavoretti. Sempre nell’ottica di migliorare la nostra proposta, desideriamo ampliare l’offerta di giochi, sceglien-do soprattutto alternative poco note ai bambini e che per questo inducano curiosità. Auspichiamo di creare un maggiore coinvolgimento nel momento della lettura delle fiabe grazie all’introduzione di fiabe animate in cui il bambino possa partecipare attivamente e di una costruzione colorata, dipinta a mano, che possa trasportare le fiabe su quattro ruote da una stanza all’altra.

Nell’ottica del miglioramento dell’ambiente ospe-daliero, abbiamo pensato ad una libreria in cui in-serire i libri donatici dalla Biblioteca di Martellago, in modo da fornire un’ulteriore possibilità di svago e distrazione.Non solo in ospedale: contiamo di partecipare ad eventi in cui sia possibile incontrare la cittadinan-za, con l’idea di sostenere iniziative positive per la salute in linea con quella che è la prevenzione pro-mossa dalla LILT. Nel mentre ci impegniamo a migliorare, ci propo-niamo di essere un momento che ogni bambino at-tende con la curiosità di chi ascolta una fiaba e ne aspetta il finale, una bolla magica che distragga da flebo e siringhe e renda più “rapido ed indolore” il percorso di cura.

Grazie ai fondi del cinque per mille abbiamo acquistato proprio in questi giorni un lettino per visite gi-necologiche elettrocomandato. Una attrezzatura di cui sentivamo l’esigenza già da molto tempo poiché non potevamo soddisfare le richieste che ci provenivano dalle persone diversamente abili. Infatti questo dispositivo consente di porsi sullo stesso piano del mezzo di trasporto con il quale la paziente giunge da noi per essere sottoposta a visita, in tal modo risulta facilitata a trasferirsi sul lettino da visita senza la ne-cessità di intervento di più persone. Tutto ciò rientra nel piano di adeguamento non solo tecnologico ma anche logistico finalizzato a dare una offerta la più adeguata possibile ai pazienti che si rivolgono a noi per le visite di prevenzione oncologica.

Un lettino elettrocomandato per la Liltgrazie ai fondi del 5 x mille

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Dott. Alessandro Annella Specialista in Dermatologia, Lilt di Latina

5° INCONTRO DI CASISTICADERMATOSCOPICA INTERATTIVA

Anche quest’anno, nella ora-mai tradizionale sede dell’Oasi di Kufra a Sabaudia, nei giorni 11 e 12 maggio 2018, il dottor Alessandro Annetta, medico specialista dermatologo della ASL di Latina e responsabile dell’ambulatorio di Dermato-logia Oncologica della Sezione provinciale di Latina della LILT, ha organizzato il “5° Incontro di Casistica Dermatoscopica Interattiva”. Il convegno, presie-duto dal Prof. Giuseppe Argen-ziano, Direttore della Clinica Dermatologica della Università della Campania, ha visto la par-tecipazione di circa 200 medici specialisti in dermatologia pro-venienti da tutta Italia.In questa edizione è stata per-corsa con sempre maggiore decisione la strada iniziata nelle precedenti edizioni raf-forzando con convinzione il concetto della “La scuola della dermatoscopia”. In tal

modo, questo convegno è rico-nosciuto come una occasione di confronto tra giovani specia-listi o promettenti specializzan-di e dermatologici più esperti, presenti sul palco ma anche in platea, su casistica dermatosco-pica presentata dalle diverse scuole che sono state invitate. Il format, che tanto successo ha riscontrato nelle precedente edizioni, non ha subito cam-biamenti ed all’incontro han-no partecipato, oltre che tutti i centri, ospedalieri o universi-tari, che nel Lazio si occupano di dermatoscopia, anche scuo-le provenienti dalla Campania, dall’Abruzzo, dall’Emilia-Ro-magna, dalla Lombardia e dal-la Sicilia. Al convegno, aperto dalla lettura magistrale del prof. Argenziano, sono intervenuti la Prof.ssa Caterina Longo dell’U-niversità di Modena e Reggio

Emilia, il Prof. Alessandro Di Stefani dell’Università del Sacro Cuore di Roma, il Prof. Ai-milios Lallas del Dipartimento di Dermatologia dell’Università di Salonicco ed il Prof. Aldo Morro-ne, Direttore Scientifico dell’Isti-tuto San Gallicano di Roma. Anche in questa, come nelle pre-cedenti edizioni, al termine dei due giorni di studio, è stato con-segnato il Premio Letizia Aielli, riconoscimento dedicato alla me-moria di una giovane magistrato deceduta, alcuni anni orsono, proprio a causa di un melanoma e la cui famiglia ha supportato la sezione provinciale di Latina del-la LILT in iniziative nell’ambito della prevenzione secondaria. Il Premio, attribuito al collega che in aula ha dato il maggior nume-ro di risposte esatte ai casi quiz presentati, quest’anno è stato vin-to dalla dott.ssa Paola Vitiello di Napoli.Paola Vitiello riceve il premio dall’Avvocato Aielli. Il Prof. Argenziano presenta il premio

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SEZIONE PROVINCIALE DI LATINA

C/o Ospedale “S.M. Goretti”Polo oncologico “Giorgio Porfiri”

Ambulatori: 0773.6553622

04100 Latina Via CanovaTel. 0773.694124 - Fax [email protected]

Visitate il nuovo sito web della sezioneprovinciale di Latina della LILT.Pubblicati video, immagini, resoconti di tuttele attività organizzate e promosse dallaLega Tumori. Nella nuova veste, sempliceed interattiva, il nuovo sito è aperto a chiunquevoglia collaborare. Iscrivetevi numerosie partecipate alle discussioni.

www.legatumorilatina.it

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LA LILT

PROVINCIALE

HA BISOGNO DEL TUO AIUTO

CONTRIBUISCI E SOTTOSCRIVI

IL BOLLETTINO ALLEGATO

COSÌ SOSTERRAI

LA PROSECUZIONE

DELLE PRESTAZIONI

SANITARIE GRATUITE

EFFETTUATE NEL CORSO

DELL’ANNO

SEZIONE PROVINCIALE DI LATINA

Si ricorda ai soci Lilt di rinnovare l’iscrizione con un versa-mento sul conto corrente postale n. 11027042 oppure sul conto Banco Posta IT 14 X076 0114 7000 0001 1027 042

L’Assemblea dei soci della sezione provinciale Lilt di Latina è fissata in prima convocazione nei locali della sede, presso il Polo oncologico “Porfiri” il giorno 19 settembre 2018 alle ore 20,00 e in seconda convocazione il giorno 20 settembre 2018 alle ore 17,00 per approvare seguente ordine del giorno:1) Bilancio Preventivo anno 20192) Varie ed eventuali

AVVISO AI SOCI

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DELL’ANNOSiamo Franca e Tommaso, due volontari LILT e domeni-ca abbiamo partecipato allo spettacolo portato in scena al Teatro Ponchielli da un gruppo di attrici dilettanti di-rette da Tiziana Battisti.Abbiamo partecipato come spettatori e come fotografi. Le foto allegate sono state fatte da noi due.

Il nostro compito è stato quello di fermare momenti dello spettacolo, fotografare le attrici ed un unico gio-vane attore di bella ed elegante presenza nelle loro performances, documentare la presenza sul palco, in-

sieme alla presidente della Con-sulta femminile LILT - architetto Patrizia Fanti, del presidente del-la sezione LILT di Latina - dott. Alessandro Rossi, del presidente dello slow food Latina - Roberto Perticaroli e dell’Accademia della Cucina - ing. Gianluigi Ghizzoni a suggello della nuova sinergia instauratasi fra LILT e queste altre associazioni.Ma non sono questo: abbiamo raccolto commenti e testimonian-ze, risate ed applausi da parte de-gli spettatori.Si sono tutti divertiti e se lo sco-po dello spettacolo era quello di divertire lo spettatore con la forza dell’autoironia possiamo dire che è stato ampiamente raggiunto. Anche noi abbiamo riso ed abbia-mo lasciato il teatro, a spettacolo

terminato, con sensazione di leggera euforia: non ave-vamo bevuto, ma, solo assaporato delle gags divertenti.

LO SPETTACOLO “LA FORZA DELLE DONNE”DEL 6 MAGGIO 2018

Franca Corrado e Tommaso Fiorentini Volontari Lilt

5XMILLEbuone ragioni.

Un piccolo gestoper una grande attività

Devolvi il 5 x mille alla Lega Italiana per la Lotta contro i TumoriSezione Provinciale di Latina, firmando nel riquadro “Sostegno del Volontario” e per beneficiario il nostro codice fiscale N° 91056820599

Da 36 anni la Lega Contro i Tumoriopera nel territorio pontino per laprevenzione, la ricerca, l’assistenzain campo oncologico.

C/C postale N° 11027042

BANCO POSTA:IT 14 X076 0114 7000 0001 1027 042

SPORTELLO OSPEDALE “S.M. GORETTI” IBAN:IT 54 C 02008 14707 000400980181

C/C UNICREDIT BANCA DI ROMADI CORSO MATTEOTTI

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PERIODICO SEZIONE PROVINCIALE DI LATINA LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI

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