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SPI_NEWS Notiziario mensile dello Spi Cgil Nazionale Aggiornamenti su previdenza – economia – fisco – welfare – contrattazione sociale Contatti e informazioni [email protected] [email protected].. Novembre 2017 indice IN PRIMO PIANO – p. 2 - 3 INTERVENTI PER LE AREE COLPITE DA EVENTI SISMICI – p. 3 – 4 POLITICHE DI BILANCIO E PROGRAMMAZIONE NAZIONALE – p. 4 – 6 POLITICHE DI BILANCIO E PROGRAMMAZIONE LOCALE – p. 6 -10 DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO – p. 11 -12 FISCALITA’ NAZIONALE - ISEE – p. 12 – 13 FISCALITA’ LOCALE – p. 13 – 15 QUESITI FISCALI – p. 15 - 17 DIRITTI E POLITICHE DEL BENESSERE – p. 17 – 21 POLITICHE SOCIALI E SANITARIE – p. 22 – 25 CONTRATTAZIONE SOCIALE – p. 25 – 26 LEGALITA’ – p. 26 STUDI – RICERCHE – FORMAZIONE – p. 27 – 32 1

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SPI_NEWSNotiziario mensile dello Spi Cgil Nazionale Aggiornamenti su previdenza – economia – fisco – welfare – contrattazione sociale

Contatti e informazioni [email protected] [email protected]..

Novembre 2017

indice

IN PRIMO PIANO – p. 2 - 3INTERVENTI PER LE AREE COLPITE DA EVENTI SISMICI – p. 3 – 4 POLITICHE DI BILANCIO E PROGRAMMAZIONE NAZIONALE – p. 4 – 6 POLITICHE DI BILANCIO E PROGRAMMAZIONE LOCALE – p. 6 -10 DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO – p. 11 -12 FISCALITA’ NAZIONALE - ISEE – p. 12 – 13 FISCALITA’ LOCALE – p. 13 – 15 QUESITI FISCALI – p. 15 - 17DIRITTI E POLITICHE DEL BENESSERE – p. 17 – 21 POLITICHE SOCIALI E SANITARIE – p. 22 – 25 CONTRATTAZIONE SOCIALE – p. 25 – 26 LEGALITA’ – p. 26STUDI – RICERCHE – FORMAZIONE – p. 27 – 32

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IN PRIMO PIANO

Dedichiamo la rubrica “primo piano” di questo mese alla legge appena varata dalla Regione Basilicata sull’invecchiamento attivo. Un tema che vede impegnati i sindacati dei pensionati di Cgil Cisl Uil a tutti i livelli. Questa legge, che si aggiunge ad altre cinque esistenti, è il risultato di una efficace contrattazione sociale territoriale. Il testo che segue è a cura della Redazione delle Rivista dello Spi Cgil Liberetà e pubblicato anche nel sito della rivista.

Basilicata - La Regione dice sì alla proposta di legge su Invecchiamento attivo

È la sesta Regione a dotarsi di un provvedimento per favorire la buona vecchiaia. Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil Basilicata: «Un risultato importante che rivoluzionerà il welfare e la contrattazione sociale in Basilicata».

Nelle società in cui l’invecchiamento della popolazione ha stravolto le logiche demografiche che per migliaia di anni hanno accompagnato l’umanità, il tema è: come si fa a costruire una vita lunga, accorciando il più possibile gli anni della sofferenza?

In Europa la risposta si chiama invecchiamento attivo. Il termine fu coniato nel 2012, in occasione dell’anno europeo “della solidarietà intergenerazionale”. Molti paesi hanno afferrato la portata del fenomeno. E da noi?

In Italia sono le Regioni a legiferare per prime, ma lo fanno senza il riferimento di una legge nazionale, ancora ferma in Parlamento in attesa di approvazione.

Ora è stata la volta della Regione Basilicata. Il consiglio regionale ha votato infatti all’unanimità la proposta di legge riguardante la “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni”. La proposta punta a “riconoscere il ruolo della persona anziana nella comunità e promuoverne la partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale favorendo la costruzione di percorsi per l’autonomia e il benessere nell’ambito dei propri e abituali contesti di vita. Il testo, che nasce da un’idea dei sindacati dei pensionati Cgil, Cisl e Uil, ha l’obiettivo di valorizzare le esperienze formative, cognitive, professionali e umane accumulate dalla persona anziana nel corso della vita, promuovere e valorizzare l’invecchiamento attivo sostenendo politiche integrate a favore delle persone anziane riconoscendone il ruolo attivo nella società attraverso un impegno utile e gratificante capace di renderle protagoniste del proprio futuro, contrastare i fenomeni di esclusione e di discriminazione sostenendo azioni che garantiscano un invecchiamento sano e dignitoso e rimuovano gli ostacoli ad una piena inclusione sociale.

Non nascondono la loro grande soddisfazione per l’esito della votazione i segretari regionali Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, Nicola Allegretti, Enzo Zuardi e Vincenzo Tortorelli. «Dopo i continui rinvii del consiglio regionale – scrivono in una nota congiunta – finalmente siamo riusciti ad ottenere questo importante risultato che ci ripaga del lavoro speso in questi ultimi anni, compresa la lunga attesa di ieri in consiglio regionale quando una delegazione di pensionati ha assistito all’approvazione della legge e ha distribuito volantini informativi sui contenuti della legge. Come più volte ribadito – scrivono i tre segretari – si tratta di una legge innovativa, che guarda all’anziano come una risorsa per la società e non a un “costo”, favorendo l’integrazione attiva nella comunità in cui vive e che, unitamente all’accordo con l’Anci Basilicata per l’invecchiamento attivo, alla definizione dei Piani intercomunali socio sanitari e socio assistenziali e all’approvazione della legge regionale SIAP “Sistema integrato per l’apprendimento permanente ed il sostegno alle transizioni nella vita attiva”, permettono di fare un importante passo in avanti in tema di welfare, sanità e contrattazione sociale».

«La legge – spiega Allegretti, segretario generale dello Spi Cgil Basilicata – punta sostanzialmente su tre assi portanti: una programmazione triennale degli interventi per garantire un respiro strategico e di sistema per l’attuazione delle finalità presenti nella legge tramite l’istituzione della “Consulta regionale per l’invecchiamento attivo” costituita dall’assessore alla Salute e alle Politiche sociale e dalle forze sociali interessate. Compito di questo organismo sarà predisporre le linee guida del ‘Programma triennale degli

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interventi’, monitorare semestralmente le iniziative realizzate sul territorio regionale, valutare ex post con cadenza triennale l’efficacia del piano e dei risultati raggiunti e supportare l’implementazione delle iniziative innovative realizzate nei singoli Ambiti territoriali ottimali. Prevista infine la stipula, da parte della Regione, di accordi e convenzioni con gli enti locali territoriali, con i soggetti del terzo settore, con i patronati e con i Caaf. Gli altri due assi – ricorda Allegretti – riguardano l’apprendimento permanente, la prevenzione e il benessere in linea con i Piani socio sanitari e socio assistenziali previsti sul territorio regionale e, infine, la cultura, il tempo libero, l’impegno e il volontariato civico attraverso il coinvolgimento degli enti locali territoriali e del Terzo settore».

La Regione (emendamento Napoli, Cifarelli, Romaniello, Mollica) intende promuovere inoltre il servizio civile volontario degli anziani a cura degli enti pubblici e privati.

«L’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere – concludono i segretari – è fondamentale in una regione in cui l’invecchiamento e lo spopolamento sono in continuo aumento. A gennaio 2015 secondi i dati Istat gli over 65, target cui la legge si riferisce, erano il 21,6% della popolazione residente e secondo le proiezioni nel 2025 saranno il 25,7%: 170,3 anziani ogni 100 giovani. Ecco perché è necessario che questa legge venga approvato il prima possibile, per conciliare queste due anime che devono per forza stare insieme perché, se è vero che senza i giovani non c’è futuro, senza anziani che invecchiano dignitosamente un Paese affonda. Oltre alla legge bisogna quindi garantire quei servizi minimi essenziali in assenza dei quali oggi, in Basilicata, si determina un’emigrazione dei giovani a cui segue quella di intere famiglie».

La Basilicata entra quindi di diritto tra il gruppo di Regioni – Liguria, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Veneto – che sul tema fanno da battistrada al resto del Paese.

Fonte - Liberetà

INTERVENTI PER LE AREE COLPITE DAGLI EVENTI SISMICI

Terremoto di ischia sospensione dei versamenti tributariCon un decreto del 20 ottobre, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 252 di oggi, il ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto la sospensione, fino al prossimo 18 dicembre, dei versamenti e degli adempimenti tributari. La causa: il sisma che, il 21 agosto scorso, ha interessato i comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno dell’isola di Ischia. Un evento che ha determinato una situazione di grave pericolo, non solo riguardo alla stabilità di edifici e infrastrutture, ma anche e soprattutto per le persone. La pausa ha effetto sugli adempimenti in scadenza nel periodo compreso tra il 21 agosto e il 18 dicembre ed è subordinata alla richiesta degli interessati, che deve contenere la dichiarazione di inagibilità, in tutto o in parte, dell’abitazione, dello studio professionale o della sede dell’impresa. La domanda va trasmessa all’ufficio dell’Agenzia delle entrate territorialmente competente. A beneficiare della disposizione sono tutti i contribuenti, persone fisiche e non. A essere sospesi sono tutti i versamenti e gli adempimenti tributari in scadenza nel detto arco temporale, anche quelli derivanti da cartelle emesse dagli agenti della riscossione e da avvisi di accertamento esecutivi. Uniche escluse: le ritenute dei sostituti d’imposta. Gli adempimenti e i versamenti sospesi andranno effettuati in unica soluzione entro il 19 dicembre 2017. Infine, nel decreto è specificato che gli eventuali importi già versati non possono essere rimborsati.Fonte Fisco Oggi Ag. Entrate

Agevolazioni zona franca sisma 2016 chiarimenti del MISECircolare del MISE con chiarimenti per l'accesso alle agevolazioni in favore delle imprese localizzate nella zona franca urbana per gli eventi sismici dal 24 agosto 2016Ulteriori chiarimenti per l’accesso alle agevolazioni in favore delle imprese localizzate nella zona franca urbana istituita ai sensi dell’articolo 46 della manovra correttiva DL 50/2017 nei Comuni delle Regioni del Lazio,dell’Umbria,delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti dal 24 agosto

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2016. Con riferimento alle agevolazioni fiscali e contributive in favore delle imprese e dei titolari di reddito di lavoro autonomo che svolgono la propria attività all’interno della zona franca urbana istituita dall’articolo 46 del DL 50/2017 sono pervenute specifiche richieste di chiarimento in merito alle modalità di determinazione dell’importo dell’agevolazione richiesta da indicare nel modulo di istanza. In particolare, si chiede se, ai fini della stima del previsto carico fiscale e contributivo del soggetto richiedente in relazione ai due periodi di imposta ammissibili alle agevolazioni, possano essere considerati, oltre agli importi relativi alle imposte sui redditi e ai contributi previdenziali e assistenziali relativi ai precedenti esercizi, anche i maggiori importi per contributi connessi a nuove assunzioni di personale dipendente, effettuate o da effettuare nel corso dei due predetti periodi d’imposta ammessi alle agevolazioni.Al riguardo, si rappresenta che nel modulo di istanza allegato alla circolare n.114735 del 15.09.2017 è riportata la formula, con le annesse indicazioni per il suo utilizzo, utile alla quantificazione dell’importo dell’agevolazione da richiedente. Tuttavia, come chiaramente indicato nello stesso modulo di istanza, la funzione della predetta formula è di orientare la scelta del soggetto istante nella determinazione dell’importo dell’agevolazione da richiedere, al fine di commisurare l’agevolazione concessa alle effettive capacità dell’impresa di fruizione del medesimo beneficio, evitando un inutile impegno di risorse pubbliche.

Il carattere orientativo e non vincolante della formula è confermato dall’assenza, nella piattaforma informatica da utilizzare per la presentazione delle istanze, di blocchi nell’inserimento dei dati eventualmente difformi da quelli ricavabili dall’applicazione della formula stessa.

Fonte - Fisco e tasse

POLITICHE DI BILANCIO E PROGRAMMAZIONE NAZIONALE

Legge di bilancio 2018 testo definitivo

https://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2017/10/testo_def_manovra2018.pdf

Dossier Senato - Nota di lettura della Legge di Bilancio 2018La nota di lettura dei contenuti del bilancio di previsione dello Stato 2018 e del bilancio pluriennale.http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Dossier/Elenchi/6_1.htm

Servizio studi del Senato - scheda di lettura sul bilancio di previsione 2018Oltre al Dossier del Senato c’è anche questa scheda di lettura sui contenuti del bilancio 2018.http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01048795.pdf

Le misure per gli Enti Locali nel DDL Bilancio 2018Nel disegno di legge di Bilancio 2018 sono presenti una serie di misure di carattere finanziario che coinvolgono i Comuni italiani. Di seguito alcune delle disposizioni presenti nel testo attualmente all'esame del parlamento:Fondo opere pubbliche per i Comuni sciolti per mafiaIl Ministero dell'interno ha stanziato un contributo annuo di 5 milioni di euro, che decorre dall'anno 2018, destinato alla realizzazione o alla manutenzione di opere pubbliche, da ripartirsi tra i Comuni commissariati per infiltrazioni mafiose e destinato con priorità per gli enti con popolazione residente fino a 15.000 abitanti. È previsto un progressivo aumento della stanziamento per le annualità successive.L'intervento intende porsi in continuità con quanto previsto dall'art. 1, comma 707, L. n. 296/2006 (finanziaria 2007) che, per il triennio 2007-2009, ha consentito di finanziare nei comuni sciolti ex art. 143 cit. opere pubbliche per ? 90 milioni: ed, infatti, proprio l'esperienza maturata in costanza di tale previsione

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ha dimostrato che il finanziamento risulta particolarmente significativo in quanto forte segnale della presenza dello Stato nel territorio, in una prospettiva orientata non solo alla repressione dei comportamenti illeciti, bensì anche al sostegno ed al supporto allo sviluppo locale.Risorse per province e città metropolitaneStanziate apposite risorse per le province e le città metropolitane delle regioni a statuto ordinario, per l'esercizio delle funzioni fondamentali di cui all'articolo 1 della legge 7 aprile 2014, n. 56. Il contributo complessivo è di 342 milioni di euro per l'anno 2018, di cui 250 milioni di euro a favore delle province e 92 milioni di euro a favore delle città metropolitane, di 110 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2019-2020 e di 180 milioni annui a decorrere dall'anno 2021 a favore delle province.Fondi per gli investimenti degli enti localiGli stanziamenti assegnati agli enti locali per le annualità 2018 e 2019 sono fissati in complessivi 900 milioni di euro annui, di cui 400 milioni di euro annui destinati ad interventi di edilizia scolastica mentre, per gli anni dal 2020 al 2023 sono ridotti a 700 milioni di euro complessivi annui. Modificate anche i termini per la definizione degli spazi finanziari: le scadenze del 20 gennaio sono portate al 20 ottobre, quelle del 15 febbraio al 15 novembre, quelle del 20 febbraio al 20 novembre. Inoltre all'articolo 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232 "per l'anno 2018, i termini di cui ai commi 487, 489, 490 e 492 sono, rispettivamente, il 20 gennaio 2018, il 15 febbraio 2018, il 20 gennaio 2018 e il 20 febbraio 2018."Contributo agli investimenti per gli enti localiPer il triennio 2018-2020 sono assegnati ai comuni che non risultano beneficiari dei contributi di cui all'articolo 1, comma 974, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 contributi per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, nel limite complessivo di 150 milioni di euro per l'anno 2018, 400 milioni di euro per l'anno 2019 e 300 milioni di euro per l'anno 2020. Ciascun comune non può chiedere al Ministero dell'Interno contributi di importo superiore a 5.225.000 euro complessivi.Proroga alla sospensione del sistema di tesoreria unica mistaIl regime di tesoreria unica degli enti locali viene prolungato fino al 31 dicembre 2021. La manovra sospende per altri quattro anni il precedente regime di tesoreria mista, rimasto in vigore fino al 24 gennaio 2012, quando l'articolo 35, commi da 8 a 13, del Dl 1/12 ne ha sospeso l'efficacia.Rinviato al 2019 del finanziamento IVA alle funzioni regionaliIl decreto legge n. 50 del 2017, articolo 24, comma 2-bis, ha rinviato all'anno 2019 l'entrata in vigore dei meccanismi di finanziamento delle funzioni regionali come disciplinati dal d.lgs. n. 68 del 2011, confermando per gli anni dal 2013 al 2018 i criteri di determinazione dell'aliquota di compartecipazione all'IVA di cui al d.lgs. n. 56 del 2000. Tali provvedimenti, concernenti sostanzialmente la definizione della perequazione regionale, potranno essere definiti soltanto dopo aver individuato i livelli essenziali delle prestazioni e i correlati costi standard nelle materie diverse dalla sanità, nonché dopo aver dato attuazione al principio di territorialità nell'attribuzione del gettito IVA e alla fiscalizzazione dei trasferimenti aventi carattere di generalità e permanenza.Semplificazione limiti ricorso al debito enti localiVengono abrogate le disposizioni del decreto legge n. 112 del 2008 che prevedono sostanzialmente per le province e i comuni soggetti al patto di stabilità interno la possibilità di aumentare, a decorrere dall'anno 2010, la consistenza del proprio debito al 31 dicembre dell'anno precedente in misura non superiore ad una percentuale la cui determinazione, con proiezione triennale e separatamente tra i comuni e le province, era demandata ad un apposito decreto del Ministro dell'economia e delle finanze sulla base degli obiettivi programmatici indicati nei Documenti di programmazione economico-finanziaria. Infatti, tale norma non ha avuto attuazione. Peraltro, la finalità che la citata disposizione tendeva a perseguire è attualmente assolta dai cogenti vincoli derivanti sia dal decreto legislativo n. 118/2011, sia dalla legge n. 243/2012.Incentivi per fusioni comuniLa norma, modificando l'articolo 20, comma 1-bis, del decreto-legge n.95/2012 incrementa dal 50 al 60 per cento, a decorrere dal 2018, la quota del contributo straordinario commisurato ai trasferimenti erariali attribuiti per l'anno 2010 a favore dei comuni che danno luogo alla fusione.Fonte Asmel

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Legge di bilancio 2018 - agevolazioni fiscali sugli abbonamenti del trasporto pubblicoUna delle novità previste nella manovra 2018 sono le agevolazioni fiscali previste sugli abbonamenti al trasporto pubblico. In particolare l'articolo 4 del DDL 2960/2017 prevede delle modifiche al TUIR (DPR 917/86). In particolare, all'articolo 15 TUIR in cui sono elencati gli oneri detraibili al 19% è stato inserito il comma i-decies in base al quale rientrano in tali spese quelle sostenute per l'acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale per un importo non superiore a 250 euro . Inoltre, all'articolo 51 del Testo Unico che riguarda la determinazione del lavoro dipendente è stata inserita al comma 2 la lettere d-bis) in base alla quale le somme erogate o rimborsate alla generalità o a categorie di dipendenti dal datore di lavoro o le spese da quest'ultimo direttamente sostenute, volontariamnete e/o in conformità a disposizioni di contratto, di accordo o di regolamento aziendale , per l'acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale del dipendente e dei familiari che si trovano fiscalmente a carico, non concorrono a formare il reddito.Fonte - Fisco e Tasse

Bonus verde nella legge di bilancio 2018Una delle agevolazioni introdotte dal DDL della legge di bilancio 2018 è il cd. "bonus verde".Per l'anno 2018, ai fini delle imposte sui redditi, dall'imposta lorda si detrae un importo pari al 36% delle spese documentate, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 5.000 euro per unità immobiliare, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l'immobile sul quale sono effettuati gli interventi relativi alla:

"sistemazione a verde" di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;

realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.Tale detrazione spetta anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali fino ad un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare. In tale ipotesi la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. Tra le spese agevolabili indicate sono comprese quelle di progettazione e manutenzione connesse all'esecuzione degli interventi ivi indicati.La detrazione di cui al presente articolo spetta a condizione che i pagamenti siano effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni ed è ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo nell'anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.Fonte – Fisco Oggi – Ag. Entrate

POLITICHE DI BILANCIO E PROGRAMMAZIONE LOCALE

Emendamenti delle Regioni alla legge di bilancio 2018http://www.regioni.it/newsletter/n-3268/del-14-11-2017/legge-di-bilancio-2018-proposte-ed-emendamenti-17335/?utm_source=emailcampaign3151&utm_medium=phpList&utm_content=HTMLemail&utm_campaign=Regioni.it+n.+3268+-+marted%C3%AC+14+novembre+2017

Conferenza unificata del 09 11 2017 parere sulla politica di coesione post 2020Conferenza unificata del 09.11.2017: Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281,in merito al Documento concernente la posizione nazionale sulla politica di coesione

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post 2020 (POLITICHE DI COESIONE). Repertorio Atti n.: 135/CU del 09/11/2017 135_CU091117.pdf

Conferenza delle Regioni su efficienza energeticaLa Conferenza delle Regioni del 26 ottobre 2017 in sede di Conferenza Unificata ha reso un parere favorevole - condizionato all’accoglimento di emendamenti - sul decreto che definisce le modalità di funzionamento del Fondo nazionale per l’efficienza energetica.Roma, 26 ottobre 2017 documento approvato - efficienza energetica: posizione delle regioni sullo schema di decreto sulle modalità di funzionamento del fondo nazionale

Istat - i consuntivi d i bilanci di comuni, province, città metropolitane Nel 2015 le entrate complessive accertate delle amministrazioni comunali sono pari a 86.650 milioni di euro (+4,0% rispetto al 2014), con una capacità di riscossione del 71,7% (+2,5 punti percentuali). Le riscossioni ammontano a 78.405 milioni di euro, con le entrate tributarie che rappresentano il 46,2% del totale.Le spese impegnate dai comuni sono pari a 83.490 milioni di euro (+3,9% sul 2014), in prevalenza destinate all'acquisto di beni e servizi (36,6%) e alle spese per il personale (17,0%), queste ultime con un'incidenza rispetto alle entrate correnti del 22,8%. Rispetto al 2014 sono diminuite le spese per il personale (-2,9%) e quelle per trasferimenti (-0,6%) mentre risultano in aumento le spese per investimenti in opere (+10,2%).Il grado di autonomia impositiva è pari al 63,3% (-0,9 punti percentuali rispetto al 2014), mentre l'autonomia finanziaria si attesta all'85,3%.https://www.istat.it/it/archivio/205278

Focus del Senato sull’ impatto del bilancio armonizzatoIl Focus, è redatto dall’Ufficio Valutazione Impatto del Senato, intitolato Riforme. Che impatto ha avuto l’armonizzazione dei bilanci sui conti dei Comuni?http://www.ediliziaurbanistica.it/wp-content/uploads/Focus_armonizzazione.pdf

I Conti Pubblici Territoriali nella relazione annualeLa Relazione annuale CPT – Politiche nazionali e politiche di sviluppo a livello territoriale – ha l’obiettivo di fornire, principalmente attraverso la lettura dei flussi finanziari pubblici regionali di fonte CPT, un’analisi delle diverse componenti della spesa in Italia e nel Mezzogiorno e, al tempo stesso, una valutazione delle modifiche intervenute sui principali aggregati, con particolare riferimento alla spesa per lo sviluppo.http://www.gdc.ancitel.it/finanza-territorio/politiche-nazionali-e-politiche-di-sviluppo-a-livello-territoriale/http://www.agenziacoesione.gov.it/opencms/export/sites/dps/it/documentazione/CPT/Temi/Temi_4_Rapporto_CPT_2017.pdf

Ifel - la dimensione territoriali nelle politiche di coesione La Parte prima del settimo Rapporto realizzato da IFEL sulla dimensione territoriale nelle politiche di coesione analizza i dati di certificazione della programmazione 2007-2013, con una particolare attenzione al coinvolgimento dei comuni nel ruolo di attuatori di progetti FESR, FSE e FSC. Un’analisi qualitativa condotta sui Rapporti Finali di Esecuzione dei PO FESR 2007-2013 evidenzia i risultati conseguiti dai singoli Programmi, nonché le criticità incontrate nell’attuazione degli interventi. La Parte seconda fornisce il quadro dello stato di avanzamento finanziario dei Fondi SIE 2014-2020 a livello europeo ed in Italia . Analisi specifiche sono dedicate alla programmazione complementare e all’attuazione delle Agende urbane regionali in Italia e della Strategia Nazionale Aree Interne. Ricorrendo al Sistema Conti Pubblici Territoriali si affronta il tema dell’addizionalità delle risorse UE in un Focus specifico relativo alla spesa pubblica e alle risorse per il Mezzogiorno.http://www.fondazioneifel.it/documenti-e-pubblicazioni/item/9088-la-dimensione-territoriale-nelle-politiche-di-coesione-stato-d-attuazione-e-ruolo-dei-comuni-nella-programmazione-2014-2020-settima-edizione-2015

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Ifel - i Comuni italiani nel 2017 - i numeri in tascaL’aggiornamento della pubblicazione della Fondazione IFEL che presenta le principali caratteristiche territoriali, istituzionali, economico-finanziarie e socio-demografiche dei Comuni italianiCome si legge in sede di presentazione alla pubblicazione si legge: “La pubblicazione illustra le principali caratteristiche territoriali, istituzionali, economico-finanziarie e socio-demografiche dei 7.978 Comuni italiani esistenti al 2 ottobre 2017, utilizzando come fonti primarie i dati ufficiali più recenti e disponibili a livello di singolo Comune. L’obiettivo è quello di fornire un agile strumento di lavoro a quanti - politici, amministratori, studiosi dei fenomeni territoriali - si interrogano sui caratteri ed i cambiamenti in atto nel mondo eterogeneo dei Comuni italiani. Un mondo in continua evoluzione che rappresenta saldamente l’elemento unificatore in cui gli italiani si trovano, il luogo dove vivono la propria quotidianità, l’istituzione più vicina alla quale si rivolgono per avere una risposta ai bisogni, alle difficoltà, alla voglia di partecipazione”.http://www.fondazioneifel.it/documenti-e-pubblicazioni/item/8994-i-comuni-italiani-2017-numeri-in-tasca

L’Anci chiede L’allentamento delle restrizioni su spesa corrente e investimenti“Nel disegno di legge di bilancio c'è uno sforzo, che riconosciamo, sugli investimenti: crescono gli spazi finanziari, ci sono risorse per le città medie e per il bando periferie e per i Piccoli Comuni. Ma chiediamo attenzione sulla spesa corrente. I Comuni, dal 2011 al 2015, hanno subìto tagli per nove miliardi di euro, il contribuito più alto al risanamento dei conti pubblici. Ora che la stagione dei tagli è terminata, il rischio è di ritrovarsi in una tempesta perfetta”. Lo ha detto il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, è stato in audizione presso le commissioni bilancio riunite di Camera e Senato che hanno ascoltato con lui anche i sindaci di Milano, Giuseppe Sala, Catania, Enzo Bianco, Napoli, Luigi de Magistris, in merito alla legge di bilancio (leggi il documento con gli emendamenti presentati).Fonte - Anci

L’Anci chiede la proroga dei bilanci di previsione al 31 marzoIl presidente dell’Anci, Antonio Decaro, con una lettera indirizzata al ministro dell’Interno, Marco Minniti, chiede una proroga del termine per approvare i bilanci di previsione dei Comuni al 31 marzo 2018. A supporto della sua richiesta, Decaro richiama la procedura e i relativi tempi – “non inferiore ai cinquanta giorni” - previsti dalle norme. “Tale richiesta – conclude il presidente dell’Anci – ha come unico obiettivo di assicurare il rispetto dei principi contabili che sovrintendono alla redazione dei bilanci e quindi di porre i Comuni in condizione di ottemperare a tale obbligo in una scadenza congrua e già nota”.Fonte - Anci

Banca dati Anci - Conai sulla raccolta differenziataPrende il via la nuova banca dati Anci-Conai per il controllo di gestione della raccolta differenziata. Comuni ed enti convenzionati possono accedere tramite il sitoweb www.bancadatianciconai.it inserendo come user id la propria partita Iva a undici caratteri.L’informativa Anci-Conai ricorda inoltre che la trasmissione dei dati di raccolta relativi al I° semestre 2017 è stata posticipata al 31 dicembre 2017. (ef) Fonte - Anci Anci su fabbisogni standard e perequazioneNella conferenza Stato-Città del 18 ottobre l’Anci non ha dato l’assenso allo schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri sull’aggiornamento dei fabbisogni standard dei Comuni per il 2018 , per essere in coerenza con le richieste formulate nei giorni scorsi: sospensione temporanea del processo perequativo delle risorse e mantenimento delle regole in vigore per il 2017. L’Anci ha sempre collaborato, fin dalla legge sul federalismo fiscale del 2009, al lavoro sui fabbisogni standard, nessuno può metterlo in discussione. Oggi chiede una riflessione più attenta sugli effetti della perequazione che derivano non solo dai fabbisogni standard ma anche dalla revisione delle capacità fiscali.

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Anci ha chiesto che in questa legge di bilancio si mantengano le regole del 2017 o si introduca un fondo perequativo finanziato dallo Stato e non dagli stessi Comuni. Fondo peraltro previsto dalla legge e finora inattuato.Il fondo di solidarietà per il 2018, se non verrà accolta questa richiesta, potrebbe determinare riduzioni di risorse per molti enti, soprattutto i più piccoli, in un contesto di grave pressione sulla spesa corrente determinato dal rinnovo dei contratti e dagli accantonamenti del fondo crediti dubbia esigibilità per il quale chiediamo un allungamento dei tempi.Il parere negativo dell’Anci non riguarda quindi la perequazione delle risorse in sé, ma le modalità con le quali viene attivata.L’Anci auspica quindi che arrivino dal governo segnali positivi già nel disegno di legge di bilancio in via di trasmissione al parlamento per permettere un approfondimento sul metodo da applicare nel percorso per la perequazione.Fonte- Anci

Bilancio sociale - perché stenta a decollare nei comuniIn questo articolo di Ruben Razzante docente di Diritto dell’informazione all’Università cattolica di Milano una analisi sulle difficoltà incontrate dai comuni nell’acquisire la pratica del bilancio sociale e partecipativo come strumento di trasparenza e comunicazione delle amministrazioni comunali.Fonte - Agenda Digitalehttps://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/bilanci-sociali-perche-e-difficile-replicare-lesempio-di-milano/

Censimento delle PartecipateDa lunedì 13 novembre sarà attivo l 'appl icativo "Partecipazioni" del portale Tesoro per la r i levazione del le partecipazioni e dei rappresentanti del le Amministrazioni negl i organi di governo di società ed enti per l 'anno 2016.Nel comunicato del la Corte dei Conti vene precisato che "gl i enti devono comunicare, entro e non oltre i l 31 gennaio 2018, le informazioni relative: - al le partecipazioni, dirette e indirette, detenute al 31 dicembre 2016 in società ed enti; - ai rappresentanti del l 'Amministrazione in carica negl i organi di governo di società ed enti nel corso del 2016." Come prescritto dal le l inee guida approvate con del iberazione n. 6/SEZAUT/2017/INPR «l 'organo di revis ione (PCR, CCR) e i responsabil i finanziari restano, pertanto, esonerati dal l 'obbligo di aggiornare la banca dati in S iquel. I revisori devono, comunque, control lare la coerenza del le informazioni contenute nel la banca dati del Dipartimento del Tesoro con quelle r i levabi l i dai documenti approvati dal l 'ente. Al fine di poter esercitare l 'attività di control lo dovranno, ove non abbiano già provveduto, accreditarsi sul "Portale Tesoro" https://portaletesoro.mef.gov. it/ , come utenti del l 'appl icativo Partecipazioni per l 'ente di cui sono revisori , seguendo la procedura guidata di registraz ione e consultando le istruzioni reperibi l i sul medesimo sito».Fonte - Asmel

Qui Comunicato Sezione delle Autonomie

Istat - le partecipate pubbliche nel 2015Nel 2015 le unità economiche partecipate dal settore pubblico sono 9.655 ed impiegano 882.012 addetti. Rispetto al 2014 sono meno numerose (-2,1%) ma con più addetti (+4,3%).I settori in cui si concentra la partecipazione pubblica si confermano quelli energetici, infrastrutturali e dei servizi avanzati. Il 59,9% delle unità economiche partecipate è a controllo pubblico.Tra le unità a partecipazione pubblica, le imprese attive sono 6.859 e impiegano 848.707 addetti (96,2% degli addetti di tutte le partecipate). Le imprese non attive che hanno presentato nel 2015 una dichiarazione contabile o fiscale, sono invece 1.092 (-4% rispetto al 2014). I settori con il maggior numero di

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imprese partecipate attive sono le Attività professionali, scientifiche e tecniche (vi opera il 14,3% delle partecipate e il 3,2% degli addetti) e il settore del Trasporto e magazzinaggio (rispettivamente 10,6% e 38,1%). Le imprese attive partecipate da almeno una amministrazione pubblica regionale o locale si riducono del 12,7% rispetto all'anno precedente, con una flessione in termini di addetti del 12% (-46.847 addetti). Le imprese attive a controllo pubblico sono 4.249 con 621.926 addetti. Al netto delle attività finanziarie e assicurative, generano quasi 54 miliardi di valore aggiunto, pari al 10% di quello realizzato dal complesso delle imprese dell'industria e dei servizi.https://www.istat.it/it/files/2017/10/report_partecipate_2015.pdf?title=Partecipate+pubbliche+in+Italia+-+23%2Fott%2F2017+-+Testo+integrale+e+nota+metodologica.pdf

Piccoli Comuni - case a 1 euro contro lo spopolamentoL’ANCI evidenzia le iniziative volte a contrastare lo spopolamento messe in campo dai singoli Comuni con minore dimensione demograficaÈ giunto il plauso dell’ANCI alle iniziative volte a contrastare lo spopolamento messe in campo dai singoli Comuni con minore dimensione demografica: un fenomeno quello dello spopolamento che negli ultimi decenni ha più che dimezzato la popolazione dei Piccoli Comuni. Per “riportare vita” nei propri borghi, infatti, seguendo l’idea lanciata alcuni anni fa dalla cittadini siciliana di Salemi molti piccoli Comuni hanno venduto le abitazioni dismesse al prezzo simbolico di 1 euro con l'impegno, per chi le acquista, di ristrutturarle a spese proprie e riabitarle.Un’operazione alla quale al Tg1 ha dedicato un servizio realizzato all’interno di uno dei borghi simbolo dell’iniziativa, Ollolai, paesino sardo di 2mila anime nella Barbagia.La dimensione demografica secondo l’ANCI non si configura come un difetto, lo spopolamento ed il rischio di desertificazione di territori spesso molto estesi del nostro Paese sono invece un rischio concreto per la collettività.L’Associazione dei Comuni è da tempo impegnata nel rilancio di queste aree, in particolare, con “Agenda Controesodo” approvata dalla XVII Conferenza Nazionale Piccoli Comuni il 30 giugno scorso a San Benedetto del Tronto.Il nostro Paese ha necessità di politiche di sostegno per il sistema locale e per il rilancio dei territori, a partire da quelli più disagiati. La ripresa socio-economica passa anche attraverso una sensibile inversione di tendenza all’abbandono dei territori per la quale occorre adottare urgenti politiche di sistema in grado di promuovere e rilanciare organicamente lo sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale.Piccoli Comuni: le prospettiveCirca il 70% del territorio nazionale è costituito da aree a scarsa densità abitativa che ove abbandonato e non più presidiato costituisce inoltre un forte costo per tutta la collettività. Questo percorso, da subito, può avviarsi partendo da una maggiore semplificazione e minore burocrazia con un programma di investimenti e di sostegno adeguato. Una questione affrontata anche all’interno dell’articolato della Legge sui Piccoli Comuni recentemente approvata.Fonte - La Gazzetta degli Enti LocaliPer approfondimenti sull’Agenda Controesodo:http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdDett=61162

La strategia delle Aree interne diventa operativa in Alta IrpiniaDopo la firma dell'Accordo di programma quadro (APQ) la Strategia Nazionale Aree Interne passa alla fase attuativa in Alta Irpinia. Nei 25 Comuni dell'area Irpinia, considerata la più periferica tra quelle definite dalla Regione Campania, sono attivati interventi per 41,5 milioni di euro, di cui 26 milioni programmati con la sottoscrizione dell’APQ.http://www.agenziacoesione.gov.it/it/Notizie_e_documenti/news/2017/novembre/Firma_APQ_Alta_Irpinia

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DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO

La Legge sui piccoli comuni in Gazzetta UfficialeE’ possibile scaricare il testo della Legge sui piccoli comuni pubblicata nella Gazzetta Ufficiale al presente link:http://www.anci.it/Contenuti/Allegati/Legge%20158%202017%20piccoli%20comuni.pdf

Emilia Romagna - richiesta di autonomia differenziataIl Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha esposto il percorso intrapreso per accedere ad una “autonomia differenziata”. Per avviare la trattativa insieme ad altre Regioni con il governo, ha ricordato il Presidente, ''abbiamo messo due paletti: la sacralità dell'unita nazionale perché il rapporto solidaristico deve essere mantenuto, e lo sgombrare il campo del tavolo dal tema della specialità''. ''Il tema della specialità nulla c'entrava, la specialità è incostituzionale in questo momento e per chiederla bisogna cambiare la Costituzione'', ha proseguito. Abbiamo valutato che ''fosse giunto il momento che in questo paese, attraverso quello che dal 2001 era entrato nella Costituzione, di poter chiedere autonomia differenziata rispetto ad alcune o tutte le competenze''. E' giunto quindi il ''momento che chi è virtuoso possa essere premiato''.Fonte – Regioni.it

http://www.regioni.it/newsletter/n-3270/del-16-11-2017/autonomia-differenziata-in-emilia-romagna-audizione-di-bonaccini-17342/?utm_source=emailcampaign3158&utm_medium=phpList&utm_content=HTMLemail&utm_campaign=Regioni.it+n.+3270+-+gioved%C3%AC+16+novembre+2017

Le fusioni di comuni in Toscana aggiornate ai referendum di ottobreSulla pagina dell’Anci Toscana è possibile verificare lo stato di avanzamento delle fusioni di comuni aggiornate ai dati dei referendum tenuti il 30 ottobre 2017.http://www.comuninsieme.ancitoscana.it/index.php?id=12

Anci sull’ autonomia degli enti territoriali"È dovere dello Stato rispettare l'autonomia delle Regioni? Certo, ed è dovere delle Regioni rispettare la Costituzione che dispone l’autonomia di Comuni e Città metropolitane in modo chiaro”. Lo ha affermato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, parlando a Catania al termine della riunione di coordinamento dei sindaci metropolitani.http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdDett=62214

Fusioni di Comuni e gestioni associate gli esempi virtuosiNuovi processi in questa direzione in Puglia e LombardiaGestione associate e fusioni di Comuni: esempi virtuosi continuano a susseguirsi nel nostro Paese. Due i punti di vista che vogliamo mettere in evidenza oggi: la fusione di due Comuni in Salento e i referendum svoltisi recentemente in alcuni Comuni lombardi.

Verso la fusione di due Comuni in Salento“I percorsi di gestione associata dei Comuni funzionano quando non sono fusioni a freddo ma l’esito di una condivisione delle scelte. Che è esattamente quello che è successo qui. Per questo, come presidente dell’ANCI voglio confermare che ‘Insieme è meglio’, come recita lo slogan di questo incontro”. In questo modo, Antonio Decaro, numero uno dell’Associazione dei Comuni, ha celebrato le prime mosse dell’operazione di fusione tra i Comuni di Acquarica del Capo e Presicce, in provincia di Lecce. Al termine di questo iter, al quale si è dato formalmente il via con un incontro pubblico al Palazzo ducale di Presicce, saranno i cittadini a determinare la fusione esprimendosi attraverso un referendum consultivo.

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Un paese che si svuota è un presidio che viene meno. La gestione associata delle funzioni crea una sinergia che contribuisce a quell’agenda controesodo che come ANCI abbiamo scelto di promuovere”.

Lombardia - nascono nuovi ComuniMercoledì 15 novembre, la Commissione Affari Istituzionali, presieduta da Carlo Malvezzi (FI), ha discusso le proposte di legge di istituzione di nuovi Comuni a seguito dei referendum consultivi svoltisi il 22 ottobre scorso.Fusione dei Comuni di Camairago e Cavacurta (Lodi): si chiamerà Castelgerundo e avrà complessivamente 1506 abitanti il nuovo Comune che nascerà dalla fusione dei due municipi lodigiani di Camairago e Cavacurta (relatore Silvana Santisi Saita, LN). Entrambi di antica vocazione agricola, Camairago è caratterizzato dalla presenza, per metà della sua estensione, del Parco Regionale dell’Adda Sud. Cavacurta è ricco di sorgive, solcato da rogge, che ne rendono particolarmente rigogliosa la campagna e il territorio conta 16 cascine. Fusione dei Comuni di Casasco d’Intelvi, Castiglione d’Intelvi, San Fedele d’Intelvi (Como): Centro Valle d’Intelvi è il nome del nuovo comune che nascerà dalla fusione di Casasco d’Intelvi, Castiglione d’Intelvi, San Fedele d’Intelvi (relatore Lino Fossati, LN). Il nuovo municipio avrà complessivamente 3.454 abitanti. Trattandosi di tre piccoli Comuni, il risparmio che si otterrà per le casse pubbliche dalla fusione potrà essere utilizzato per il potenziamento dei servizi offerti ai cittadini, oppure come riduzione della tassazione.Fonte - Gazzetta Enti LocaliContinua a leggere su: Valtellinanews.itConsulta annche l'e-book monodgrafico gratuito http://www.anci.lombardia.it/dettaglio-news/201710241156-nuovi-comuni-in-lombardia/

FISCALITA’ NAZIONALE – ISEE

Collegato fiscale - castelli e palazzi non sono mai immobili ruraliCastelli, palazzi di eminenti pregi: ai fini fiscali non sono mai riconosciuti come immobili rurali. Lo prevede un articolo introdotto in sede di conversione del collegato fiscale.Novità anche per castelli, palazzi e i fabbricati di categoria catastale A/9 nel DDL di conversione del decreto fiscale collegato alla Stabilità 2018. La norma, inserita con l'approvazione dell'emendamento 1.0.16 durante l'esame in sede referente, inserisce i fabbricati di categoria catastale A/9 (Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) tra quelli che non possono comunque essere riconosciuti quali immobili rurali agli effetti fiscali. La stessa disposizione espunge quindi il riferimento a quei fabbricati aventi "le caratteristiche di lusso". A tal fine il nuovo articolo aggiuntivo modifica l'art. 9, comma 3, lettera e), del decreto-legge n. 557 del 1993. Tale articolo reca l'istituzione del catasto dei fabbricati.La modifica proposta aggiunge gli immobili di categoria A/9 agli immobili di categoriaA/1 "Abitazioni di tipo signorile"A/8 "Abitazioni in ville"tra quelle che non possono acquisire il riconoscimento della ruralità.Sempre nel medesimo articolo viene inoltre soppresso il rifermento al D.M. 2 agosto 1969 concernente "Caratteristiche delle abitazioni di lusso". Per aggiornamenti, news e approfondimenti segui gratuitamente il dossier dedicato alla Legge di Stabilità 2018Fonte: Fisco e Tasse

Audizione Ruffini – Anagrafe tributaria e banche dati immobiliariNell’audizione presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, il direttore Ernesto Maria Ruffini ha affrontato diverse questioni concernenti l’attività dell’Agenzia delle entrate in materia di razionalizzazione delle banche dati pubbliche in campo immobiliare.Fonte Fisco Oggi – Ag. Entrate

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http://www.fiscooggi.it/attualita/articolo/banca-dati-immobiliare-integratastrumento-strategico-fisco#

Rilascio e rinnovo IseeNon solo rinnovo ISEE: per evitare la sospensione di prestazioni INPS che prevedono la presentazione di una DSU per l’anno in corso, è necessario procedere con la presentazione del modello entro il 31 dicembre 2017. Come noto, infatti, le dichiarazioni presentate ogni anno scadono il 15 gennaio dell’anno successivo e, per accedere a servizi e prestazioni di welfare (iscrizione asilo, tasse universitarie, assegni sociali, bonus libri, social card), occorre presentare una nuova richiesta di indicatore della situazione economica equivalente. La DomandaLa DSU si può presentare in qualsiasi momento quando serve per ottenere una prestazione. La domanda di un nuovo ISEE va effettuata presentando la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), all’ente a cui si richiede la prestazione agevolata, al Comune, tramite un CAF o direttamente all’INPS, in via telematica.Fonte - PMI

http://www.pmi.it/impresa/contabilita-e-fisco/news/142131/rinnovo-isee-in-scadenza.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+PMI.it&utm_content=14-11-2017+evidenza+rilascio-e-rinnovo-isee-regole-e-scadenze

Come fare la compilazione Isee per i ricoveri in strutture residenzialiLa compilazione del quadro E caratterizza il modello ISEE Socio Sanitario Residenze, utilizzato nello specifico per la richiesta, da parte di persone maggiorenni, di prestazioni residenziali come i ricoveri presso strutture socio sanitarie assistenziali quali RSA, RSSA, residenze protette. Il modello ISEE Socio Sanitario Residenze può essere presentato solo se il beneficiario della prestazione è disabile o non autosufficiente. Fonte: Fisco7 - Michela Schiabel – Centro Studi CGNLink al testo integrale:https://www.fisco7.it/2017/11/quadro-e-isee-sociosanitario-residenze-indicazioni-per-la-compilazione/

FISCALITA’ LOCALE

APPROFONDIMENTI SULLA TARIE SULLA TASSAZIONE IN MATERIA DI RIFIUTI

Riteniamo utile un approfondimento sul tema della Tari, ovvero della tassa sui rifiuti, alla luce delle recenti vicende che hanno visto numerose amministrazioni comunali coinvolte sulla questione del calcolo della cosiddetta parte variabile della Tari riferita alle pertinenze. Dopo la richiesta di chiarimenti in una interrogazione parlamentare, il sottosegretario all’economia Baretta ha specificato che il metodo adottato in alcuni comuni di calcolo sulla parte variabile (moltiplicando gli stessi componenti della unità abitativa per una o più pertinenze) risulta essere sbagliato. Per eliminare ogni possibilità di errore il Ministero ha emanato una circolare esplicativa nella quale sono anche indicate le modalità per richiedere il rimborso in caso di calcolo errato da parte del comune. Di seguito il link alla circolare

Circolare n.1-Applicazione della tassa sui rifiuti (TARI). Calcolo della parte variabile.

http://www.finanze.it/opencms/it/archivio-evidenza/evidenza/Circolare-n.1-Applicazione-della-tassa-sui-rifiuti-TARI.-Calcolo-della-parte-variabile./

Confusione normativa in materia di rifiutiTIA1 e TIA2, alcune delle sigle della tariffa istituita per sostituire la TARSU, nate dalla frenesia del legislatore, hanno alimentato negli anni recenti la produzione del contenzioso tributario coinvolgendo enti

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locali, contribuenti, operatori del settore, costretti a districarsi nella grande confusione provocata dalla normativa in continua evoluzione, che non ha avuto quindi il tempo di consolidare chiare modalità di applicazione.Nel caso preso in esame c’è l’applicazione della TIA1, ma i problemi della poca chiarezza normativa non sono stati superati nel passaggio alla successiva Tares e poi alla Tari. http://www.gdc.ancitel.it/finanza-territorio/illegittima-la-delibera-del-comune-che-ha-adottato-la-tia1-abrogata-la-confusione-normativa/

Il box auto sotterraneo non è esente dalla tassa rifiutiCome è noto, la tariffa di igiene ambientale (TIA) rappresenta una mera variante della TARSU (tassa rifiuti solidi urbani). Di conseguenza, estendendo alla TIA l’interpretazione offerta dalla giurisprudenza di legittimità in tema di TARSU, con riguardo al d.lgs. 15 novembre 1993, n. 507, art. 62, comma 3, la tariffa deve essere applicata nei confronti di chiunque occupi oppure conduca locali o aree scoperte ad uso privato non costituenti accessorio o pertinenza dei locali medesimi, a qualsiasi uso adibiti, esistenti nelle zone del territorio comunale, mentre le deroghe indicate al comma 2 della norma e le riduzioni delle tariffe non operano in via automatica in base alla mera sussistenza delle previste situazioni di fatto, dovendo il contribuente dedurre e provare i relativi presupposti (Cass. n. 18054/2016).In tale materia, grava sul contribuente l'onere di provare la sussistenza delle condizioni per beneficiare dell'esenzione, atteso che, pur operando il principio secondo il quale è l'Amministrazione a dover fornire la prova della fonte dell'obbligazione tributaria, esso non può operare con riferimento al diritto ad ottenere una riduzione della superficie tassabile, o addirittura l'esenzione, costituendo questa un'eccezione alla regola del pagamento del tributo da parte di tutti coloro che occupano o detengono immobili nelle zone del territorio comunale (Cass. n. 9731/2015).L'impossibilità di produrre rifiuti deve dipendere da fattori oggettivi e permanenti e non dalla contingente e soggettiva modalità di utilizzazione dei locali. Sul punto la Corte di cassazione ha, infatti, precisato che “La situazione che legittima l'esonero si verifica allorquando l'impossibilità di produrre rifiuti dipende dalla natura stessa dell'area o del locale, ovvero dalla loro condizione di materiale ed oggettiva inutilizzabilità ovvero dal fatto che l'area ed il locale siano stabilmente, e cioè in modo permanentemente e non modificabile, insuscettibili di essere destinati a funzioni direttamente o indirettamente produttive di rifiuti” (Cass., sent. n. 19720/2010).Fonte - Gazzetta Enti Locali 17-11-17

Anci Emilia Romagna - regolamento tipo per la Tari puntualeLa LR n.16/2015 prevede che tutti i Comuni passino a un sistema di tariffazione puntuale entro il 2020. Al fine di fornire un supporto fattivo ai Comuni, ANCI Emilia Romagna, ATERSIR e Regione hanno sottoscritto un protocollo d’intesa (DGR n.1159/2017) che prevede anche la costituzione di un Comitato guida , con il compito di predisporre - entro novembre 2017 - una bozza di regolamento tipo per l’applicazione della Tari puntuale sia nella versione corrispettivo, sia tributo. La LR n. 16/2015 può essere attuata anche mediante l’adozione di un prelievo puntuale di natura tributaria. La legge regionale, infatti, individua la raccolta puntuale come strumento di massimizzazione della differenziazione dei rifiuti, senza prescrivere espressamente l’obbligo di adozione di una tariffa corrispettiva. L’applicazione del prelievo corrispettivo è facoltà riservata al Comune. La normativa nazionale, quindi, ammette espressamente la possibilità, in presenza di sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti, di mantenere la Tari tributo. La normativa regionale, senza porsi in contrasto con la normativa nazionale, deve essere letta nel senso dell’obbligatorietà dell’adozione di sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti entro il 31 dicembre 2020 , rimanendo però ferma la facoltà per i Comuni in merito all’adozione della Tari puntuale tributo o della Tari puntuale corrispettiva. Per quanto riguarda l’adozione del regolamento, la competenza va attribuita al Servizio Tributi unitamente al Servizio Ambiente (delibera avente il doppio parere tecnico).

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http://www.anci.emilia-romagna.it/Novita/TARI-puntuale-nota-ANCI-ER/(month)/10/(year)/2017http://www.anci.emilia-romagna.it/Cosa-facciamo/Protocolli/2017-Protocollo-di-intesa-Regione-ER-Atersir-e-ANCI-per-sostenere-l-azione-dei-Comuni-in-materia-di-tariffa-puntualeLink: Convegno TARI puntuale e regolamento tipo

QUESITI FISCALI

Fabbricati rurali e imposta di successioneDomanda: qual è il trattamento tributario applicabile ai fabbricati rurali ai fini dell’imposta sulle successioni?Risposta: ai fini dell’imposta sulle successioni, la rendita dei fabbricati rurali è ricompresa nel reddito dominicale dei terreni ai quali sono asserviti. Il reddito dominicale, infatti, esprime un valore comprensivo anche dei fabbricati sovrastanti, sempre che tali costruzioni siano strumentalmente funzionali alle necessità del fondo e siano trasferite unitamente al fondo stesso, conservando tutti i requisiti previsti dall’articolo 9, commi 3 e 3-bis, Dl 557/1993 (ad esempio, il fabbricato deve essere utilizzato quale abitazione dal soggetto titolare del diritto di proprietà per esigenze connesse all’attività agricola svolta oppure la costruzione deve essere destinata alla protezione delle piante o alla custodia delle macchine). Pertanto, in sede di dichiarazione di successione, deve essere indicata la rendita catastale del fabbricato rurale, ma il valore imponibile da denunciare è pari a zero (risoluzione n. 207/E del 6 agosto 2009).Fonte - Fisco Oggi – Ag entrate

Agevolazioni prima casa all’erede sull’immobile già in comproprietàNon risulta preclusivo il fatto che prima del decesso del marito, la moglie ne avesse il possesso in comunione con il de cuius, in quanto con la morte tale regime si estingue.Nel caso in cui per effetto della successione, il coniuge quale unico erede diviene pieno proprietario di più immobili, siti nello stesso comune, in precedenza posseduti in comproprietà con il coniuge deceduto, può fruire dell’agevolazione ‘prima casa’, ai sensi dell’articolo 69, comma 3, della legge 342/2000, in relazione all’acquisto di uno dei predetti immobili. Non risulta preclusiva alla fruizione dell’agevolazione la circostanza che prima del decesso del coniuge, il contribuente possedesse detti immobili in comproprietà con il de cuius, in quanto con la morte il regime della comunione viene meno.Fonte Fisco Oggi - Ag. Entratehttp://www.fiscooggi.it/normativa-e-prassi/articolo/agevolazioni-prima-casa-all-eredesull-immobile-gia-comproprieta

Il rimborso della tariffa del servizio idrico si prescrive in cinque anniCon la sentenza citata, la Corte Costituzionale ha sancito l’illegittimità dell’art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n.36 (recante disposizioni in materia di norme idriche, Legge Galli) e dell’art. 155, comma 1, primo periodo, del D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (recante norme in materia ambientale) nella parte in cui prevedevano l’obbligo, per il contribuente, di versare la relativa quota della tariffa, anche quando gli impianti di depurazione fossero mancanti o temporaneamente inattivi. La tariffa del servizio idrico integrato è corrisposta a fronte dell’attività diretta alla generale gestione delle acque (da parte del gestore e per conto dei Comuni) e cumula in sé tre distinti elementi: servizio acque potabili, servizio fognatura e servizio trattamento reflui. Rientrando quindi tra le entrate patrimoniali, essendo da considerarsi un corrispettivo privatistico di natura corrispettiva periodica, lo stesso sarà soggetto alle previsioni di cui all’art. 2948 comma 4 c.c. secondo cui si prescrivono in cinque anni “gli interessi e, in generale, tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi”.La Legge n. 13/2009 art. 8-sexies (recante disposizioni in materia di servizio idrico integrato) attuativa della sentenza della Corte costituzionale di cui sopra ha previsto espressamente che i gestori del servizio idrico integrato provvedano, anche in forma rateizzata ed entro il termine massimo di cinque anni, alla restituzione della quota di tariffa non dovuta riferita all’esercizio del servizio di depurazione.

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Infine, a supporto della tesi secondo cui il termine per il diritto al rimborso di quanto pagato per il servizio idrico è di cinque anni, viene in rilievo la considerazione della questione dal punto di vista del diritto privato (trattasi infatti di contratto di somministrazione dei servizi idrici ai sensi dell’art. 1559 c.c secondo cui “La somministrazione è il contratto con il quale una parte si obbliga, verso corrispettivo di un prezzo, a eseguire, a favore dell’altra, prestazioni periodiche o continuative di cose”) che conferma l’applicabilità alla fattispecie in esame dell’art. 2948 comma 4 c.c. .http://www.gdc.ancitel.it/finanza-territorio/il-rimborso-della-tariffa-del-servizio-idrico-si-prescrive-in-cinque-anni/

Spese sanitarie per patologie esentiDomanda: a quali condizioni sono detraibili le spese sanitarie sostenute per familiari non a carico affetti da patologie esenti?Risposta: Le spese relative alle patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica possono essere portate in detrazione anche se sono state sostenute per conto di familiari non a carico, affetti da tali patologie. In tal caso, la detrazione è ammessa solamente per la parte di spese che non ha trovato capienza nell’Irpef dovuta dal familiare affetto dalla patologia e nel limite massimo di 6.197,48 euro annui (articolo 15, comma 2, Tuir). Se il familiare affetto dalla patologia ha presentato o è tenuto a presentare una propria dichiarazione dei redditi, l’ammontare delle spese che non ha trovato capienza nell’imposta deve essere desunto nelle annotazioni del suo modello 730-3 o nel quadro RN del modello Redditi. Se il contribuente affetto dalla patologia esente non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, il familiare che ha sostenuto la spesa può portare in detrazione nella propria dichiarazione l’intero importo, rispettando comunque il limite annuo previsto. Per beneficiare della detrazione, il contribuente deve documentare, mediante una certificazione rilasciata dall’Azienda sanitaria locale, che la patologia di cui è affetto il familiare rientra tra quelle che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria. I documenti di spesa devono essere intestati al contribuente che ha effettuato il pagamento e contenere l’indicazione del familiare a favore del quale è stata sostenuta. Se, invece, il documento è intestato al contribuente affetto dalla patologia, è necessario che questi annoti sullo stesso, con valore di autocertificazione, quale parte di spesa è stata sostenuta dal familiare. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla guida “Le spese sanitarie nella dichiarazione dei redditi”.Fonte – Fisco Oggi – Ag. Entrate

Detrazione delle cure odontoiatriche e fatturaDomanda: per beneficiare della detrazione Irpef del 19% in relazione a spese sostenute per cure odontoiatriche, qual è la dicitura corretta che deve essere inserita dal medico sulla fattura?

Risposta: dall’imposta lorda è possibile detrarre un importo pari al 19% delle spese sanitarie, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro, costituite esclusivamente dalle spese mediche e di assistenza specifica (diverse da quelle necessarie nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione sostenute dalle persone disabili) e dalle spese chirurgiche, per prestazioni specialistiche e per protesi dentarie e sanitarie in genere (articolo 15, comma 1, lettera c, Tuir). A tal fine, occorre essere in possesso della documentazione che qualifica la tipologia di spesa sostenuta. Per il riconoscimento della detrazione, è sufficiente che dalla descrizione nella fattura si evinca in modo univoco la natura sanitaria della prestazione resa, così da escludere quelle meramente estetiche o, comunque, di carattere non sanitario. Pertanto, l’indicazione riportata nella fattura di “ciclo di cure mediche odontoiatriche specialistiche” consente, in presenza degli altri requisiti, di beneficiare della detrazione in esame (circolare n. 17/E del 24 aprile 2015, paragrafo 1.2).Fonte Fisco Oggi - Ag. Entrate

Il box auto sotterraneo non è esente dalla tassa rifiutiCome è noto, la tariffa di igiene ambientale (TIA) rappresenta una mera variante della TARSU (tassa rifiuti solidi urbani). Di conseguenza, estendendo alla TIA l’interpretazione offerta dalla giurisprudenza di

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legittimità in tema di TARSU, con riguardo al d.lgs. 15 novembre 1993, n. 507, art. 62, comma 3, la tariffa deve essere applicata nei confronti di chiunque occupi oppure conduca locali o aree scoperte ad uso privato non costituenti accessorio o pertinenza dei locali medesimi, a qualsiasi uso adibiti, esistenti nelle zone del territorio comunale, mentre le deroghe indicate al comma 2 della norma e le riduzioni delle tariffe non operano in via automatica in base alla mera sussistenza delle previste situazioni di fatto, dovendo il contribuente dedurre e provare i relativi presupposti (Cass. n. 18054/2016).In tale materia, grava sul contribuente l'onere di provare la sussistenza delle condizioni per beneficiare dell'esenzione, atteso che, pur operando il principio secondo il quale è l'Amministrazione a dover fornire la prova della fonte dell'obbligazione tributaria, esso non può operare con riferimento al diritto ad ottenere una riduzione della superficie tassabile, o addirittura l'esenzione, costituendo questa un'eccezione alla regola del pagamento del tributo da parte di tutti coloro che occupano o detengono immobili nelle zone del territorio comunale (Cass. n. 9731/2015). L'impossibilità di produrre rifiuti deve dipendere da fattori oggettivi e permanenti e non dalla contingente e soggettiva modalità di utilizzazione dei locali. Sul punto la Corte di cassazione ha, infatti, precisato che “La situazione che legittima l'esonero si verifica allorquando l'impossibilità di produrre rifiuti dipende dalla natura stessa dell'area o del locale, ovvero dalla loro condizione di materiale ed oggettiva inutilizzabilità ovvero dal fatto che l'area ed il locale siano stabilmente, e cioè in modo permanentemente e non modificabile, insuscettibili di essere destinati a funzioni direttamente o indirettamente produttive di rifiuti” (Cass., sent. n. 19720/2010).Fonte - Gazzetta Enti Locali

DIRITTI – POLITICHE DEL BENESSERE

Ambiente e territorio

Stati Generali del PaesaggioDai dati contenuti nel "Rapporto sullo stato delle politiche per il paesaggio", diffuso il 25 ottobre dal ministero dei Beni culturali in occasione degli Stati generali del Paesaggio, emerge che il consumo di suolo in Italia "continua a crescere", pur segnando un "importante rallentamento" negli ultimi anni che viene confermato nei primi mesi del 2016. Nel periodo compreso tra novembre 2015 e maggio 2016 le nuove coperture artificiali hanno riguardato altri 50 chilometri quadrati di territorio, ovvero, in media, poco meno di 30 ettari al giorno. Dagli anni Cinquanta, a livello nazionale il consumo di suolo è passato dal 2,7% al 7,6% del 2016, con un incremento di 4,9 punti percentuali e una crescita percentuale del 184%, e con un ulteriore 0,22% di incremento negli ultimi sei mesi analizzati. In termini assoluti, il consumo di suolo ha intaccato ormai oltre 23mila chilometri quadrati del territorio italianoFonte: Regioni.ithttp://www.regioni.it/newsletter/n-3257/del-25-10-2017/rapporto-sulle-politiche-per-il-paesaggio-17248/?utm_source=emailcampaign3130&utm_medium=phpList&utm_content=HTMLemail&utm_campaign=Regioni.it+n.+3257+-+mercoled%C3%AC+25+ottobre+2017

Governo - via libera a riforma Protezione CivileNel corso del Consiglio dei Ministri del 10 novembre sono stati affrontati diversi provvedimenti, tra questi la riforma del sistema nazionale della Protezione civile.Si intende così rafforzare l’azione del servizio nazionale di protezione civile in tutte le sue funzioni, con particolare rilievo per le attività operative in emergenza, si spiega così che il decreto:- chiarisce in modo più netto la differenziazione tra la linea politica e quella amministrativa e operativa ai differenti livello di governo territoriale;- migliora la definizione della catena di comando e di controllo in emergenza in funzione delle diverse tipologie di emergenze;- definisce le attività di pianificazione volte a individuare a livello territoriale gli ambiti ottimali che garantiscano l’effettività delle funzioni di protezione civile;

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- stabilisce la possibilità di svolgere le funzioni da parte dei comuni in forma aggregata e collegata al fondo regionale di protezione civile;- migliora la definizione delle funzioni del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nell’ambito del servizio di protezione civile, quale componente fondamentale;- introduce il provvedimento della “mobilitazione nazionale”, preliminare a quello della dichiarazione dello stato d’emergenza;- individua procedure più rapide per la definizione dello stato di emergenza, con un primo stanziamento non collegato come attualmente alla ricognizione del danno;- finalizza il fondo regionale di protezione civile al potenziamento territoriale e al concorso alle emergenze di livello regionale;- coordina le norme in materia di volontariato di protezione civile, anche in raccordo con le recenti norme introdotte per il Terzo settore e con riferimento alla partecipazione del volontariato alla pianificazione di protezione civile.Per dare il giusto risalto alla partecipazione dei cittadini alle attività di protezione civile, si regolamentano le attività di volontariato organizzato, definendo in maniera chiara i gruppi comunali di protezione civile e introducendo la responsabilità del cittadino rispetto alle indicazioni date dalle autorità di protezione civile ai diversi livelli.Per quanto riguarda, infine, le misure e gli strumenti organizzativi e finanziari per la realizzazione delle attività di protezione civile, il testo prevede una ripartizione delle risorse in tre fondi:- fondo nazionale di protezione civile per le attività di previsione e prevenzione (risorse per lo svolgimento delle attività di previsione e prevenzione dei rischi assicurate dal dipartimento della protezione civile già iscritte al bilancio);- fondo per le emergenze nazionali (per gli eventi emergenziali nazionali);- fondo regionale di protezione civile (fondo che contribuisce al potenziamento del sistema di protezione civile regionale e concorre agli interventi di carattere regionale)”.Fonte: Regioni.ithttp://www.regioni.it/newsletter/n-3266/del-10-11-2017/governo-via-libera-a-riforma-protezione-civile-17321/?utm_source=emailcampaign3149&utm_medium=phpList&utm_content=HTMLemail&utm_campaign=Regioni.it+n.+3266+-+venerd%C3%AC+10+novembre+2017

Cultura

Musei - più di 50 milioni di incassi in tre anniI musei italiani registrano una costante crescita di visitatori che comporta anche, naturalmente, maggiori entrate. Sono infatti circa 50 milioni di euro in più di incassi tra il 2013 e il 2016 (+38,4%). E anche il 2017 conferma questo buon andamento complessivo del settore, rilevando finora un +13,5%.I visitatori nei nostri musei passano dai 38,4 milioni del 2013 ai 45,5 del 2016 (+18,5%). Quindi nel 2017 si spera di superare quota 50milioni di visitatori.Tra le regioni in testa alla graduatoria troviamo il Lazio, la Campania e la Toscana.I musei statali del Lazio hanno accolto nel 2016 20,3 milioni di visitatori (17,7 nel 2013) con incassi per 67,6 milioni (55,2 nel 2013). Seconda la Campania con oltre 8 milioni di visitatori (+32,6%) nel 2016 (contro i 6 del 2013). I musei che hanno i maggiori introiti sono Pompei, Reggia di Caserta, Capodimonte e Museo archeologico di Napoli, che superano i 41,7 milioni di euro contro i 28,7 milioni del 2013.Nel 2017 tra le regioni più virtuose c’è la Liguria, seguono la Puglia e il Veneto, ecco i dati: Liguria (+22,7% di visitatori e +8,4% di incassi), Puglia (+18,3% e +13,5%), Veneto (+20% e +73,7%), Friuli Venezia Giulia (+13,7 e +19,2%), Toscana (+10,5% e + 14,9%) e Campania (+10,8% e +13,9%).Capitolo a parte sono i 30 musei che la riforma ha reso autonomi e che registrano un incremento del +11% nel numero di visitatori e di +14,5% negli incassi.

[Mibact] MUSEI ITALIANI 2014 | 2017 - L'ESPERIENZA DEI PRIMI DIRETTORI DEI MUSEI AUTONOMI - 13.11.2017

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Fonte: Regioni.ithttp://www.regioni.it/newsletter/n-3267/del-13-11-2017/musei-piu-50-milioni-di-incassi-in-tre-anni-17326/?utm_source=emailcampaign3150&utm_medium=phpList&utm_content=HTMLemail&utm_campaign=Regioni.it+n.+3267+-+luned%C3%AC+13+novembre+2017

Immigrazione

Migranti - 85 mila italiani hanno firmato per abolire la Bossi-FiniOltre 85 mila italiani hanno firmato per abolire la legge Bossi Fini e creare nuovi canali di ingressi regolari per migranti lavoratori. E’ il risultato della campagna "Ero straniero. L’umanità che fa bene" lanciata da A Buon Diritto, Acli, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cnca, Cild, Fondazione Casa della Carità, Radicali Italiani, con il sostegno di numerosi sindaci in tutta Italia, di altre associazioni e di sindacati, tra cui la Cgil.L’obiettivo di questa legge di iniziativa popolare era raccogliere 50 mila firme, come previsto dalla Costituzione per portare la legge all’attenzione del Parlamento. L’obiettivo è stato ampiamente superato. Il 27 ottobre scorso gli scatoloni contenenti tutti i moduli con le firme sono stati portati in Parlamento, dove la legge approderà nella prossima legislatura come prima legge da discutere. Il titolo della legge di iniziativa popolare depositata alla Camera è: “Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”. Si compone di otto articoli che prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di occupazione, la reintroduzione del sistema dello sponsor, la regolarizzazione su base individuale degli stranieri radicati; l’abolizione del reato di clandestinità. Fonte: Redattore Socialehttp://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/552829/Migranti-85-mila-italiani-hanno-firmato-per-abolire-la-Bossi-Fini?UA-11580724-2

Rapporto Protezione internazionale in Italia 2017Nel Rapporto sulla Protezione internazionale in Italia 2017 (presentato da Anci, Caritas italiana, Cittalia, Fondazione Migrantes e Servizio centrale Sprar, in collaborazione con Unhcr) si rileva che sono 205mila le persone in accoglienza nella prima metà di quest’anno: al 15 luglio i migranti in strutture di accoglienza erano 205mila, contro i circa 188.000 di fine 2016. I Centri di accoglienza straordinaria (Cas) rimangono i più utilizzati (158.607 stranieri accolti e assistiti), seguono il sistema Sprar con 31.313 presenze e i Centri di prima accoglienza con 15 mila persone. “Complessivamente, nel 2016 la maggior parte di migranti risulta ospitata nelle strutture di accoglienza della Lombardia (23.707 persone pari al 12,6%), a cui seguono quelle di Lazio (17.464, il 9,3%), Sicilia (16.555, l’8,8%), Piemonte (14.911, il 7,9%), Campania (14.789, il 7,9%) e Veneto (14.433, il 7,7%). Tra il 2014 e il 2016 il numero degli accolti nelle diverse strutture ha fatto registrare gli incrementi maggiori in Veneto (+533,9% di presenze), Toscana (+395,5%) e Trentino-Alto Adige (+364,1%)”. Nel primo semestre 2017, le Regioni più coinvolte nell'accoglienza sono Lombardia (13,2%), Campania (9,3%), Lazio (8,7%), Piemonte e Veneto (entrambe 7,3%), Puglia (7,0%). Il sistema di accoglienza comprende il 40,5% dei Comuni italiani (3.231), mille in più rispetto a un anno fa e un terzo dei quali situato tra Lombardia (20,3%) e Piemonte (10,8%). L'incidenza più elevata tra Comuni coinvolti nell'accoglienza e totale dei Comuni riguarda tuttavia Toscana (l'83% accoglie richiedenti asilo) ed Emilia Romagna (78,1%) mentre i valori più bassi si registrano in Sardegna (17,8%), Abruzzo (19,3%) e Valle d'Aosta (20,3%).migranti. anci: 40% comuni accolgono richiedenti asilo, ok toscana-emilia

[Fondazione Migrantes] IMMIGRAZIONE, RAPPORTO ANCI-CARITAS-MIGRANTES IN COLLABORAZIONE CON UNHCR: CRESCE SISTEMA DI ACCOGLIENZA PIÙ SOSTENIBILE, DIFFUSA E CONTROLLATA. AUMENTA L’INTEGRAZIONE NEI PERCORSI SPRA - 08.11.2017

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Fonte: Regioni.it http://www.regioni.it/newsletter/n-3266/del-10-11-2017/migranti-rapporto-protezione-internazionale-in-italia-2017-17318/?utm_source=emailcampaign3149&utm_medium=phpList&utm_content=HTMLemail&utm_campaign=Regioni.it+n.+3266+-+venerd%C3%AC+10+novembre+2017 http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/detail.jsp?otype=1120&id=3396234&value=consiglioInforma

Mobilità

Puntualità dei treni regionaliSecondo gli ultimi dati forniti da Trenitalia quasi 91 treni regionali su 100 sono puntuali e uno su cento è stato cancellato.Trenitalia ha fornito i dati sui servizi delle ferrovie regionali nel corso dei primi 10 mesi del 2017.La puntualità reale (treni arrivati entro i 5 minuti dall'orario previsto) è del 90,6%, l'indice di regolarità (corse effettuate rispetto alle programmate) è del 99%.Migliora, sempre secondo l’indagine di Trenitalia, anche il giudizio dei clienti: “nell’ultima indagine chiusa a settembre l’84,5% si è dichiarato soddisfatto del viaggio nel suo complesso, portando la media cumulata dei primi 10 mesi all’82,6%, con una crescita in due anni di 6,6 punti percentuali”.Sono un milione e 614.236 le corse effettuate in tutte le Regioni e Province Autonome dove Trenitalia gestisce il servizio, “percorrendo complessivamente 129 milioni e 547.430 km con 374 milioni e 292.236 passeggeri saliti a bordo”.I clienti maggiormente soddisfatti sono quelli della Provincia Autonoma di Trento (94,3%), del Friuli Venezia Giulia (94%) e del Veneto (93,2%). A seguire la Provincia Autonoma di Bolzano, la Liguria, l’Umbria, la Toscana, il Piemonte e l’Emilia Romagna, ampiamente sopra la media nazionale. Interessante il dato sulla pulizia, che convince soprattutto i pendolari dell’Abruzzo (83%).

Turismo

Registrato il massimo storico di circa 403 milioni di presenzeSecondo gli ultimi dati Istat il 2016 è stato un anno d’oro per il turismo in Italia. Infatti è stato registrato il massimo storico di circa 403 milioni di presenze (+10 milioni sul 2015, pari a +2,6%) e 116,9 milioni di arrivi (+3,5 milioni, pari a +3,1%). Ottimi risultati di aumento di presenze si registrano in Abruzzo (+8,8% rispetto al 2015), Calabria (+7,1%), Lazio (+6,7%) e Lombardia (+6,4%). Con il 14% di presenze registrate, la Germania si conferma il principale Paese di provenienza dei turisti stranieri in Italia; seguono Francia e Regno Unito con quote di poco superiori al 3%. Negli alberghi le presenze sono circa 267,7 milioni e gli arrivi 90,3 milioni (rispettivamente +1,8% e +1,4% sull’anno precedente); la permanenza media, pari a 2,97 notti per cliente, è in crescita, seppur di poco, rispetto all’anno precedente (era 2,95). Negli esercizi extra-alberghieri si contano 135,3 milioni di presenze (+4,2% rispetto al 2015) e 26,7 milioni di arrivi (+9,5%), con una permanenza media di 5,07 notti (-0,26 sull’anno precedente). Le presenze negli esercizi ricettivi dei clienti residenti in Italia sono 203,5 milioni, quelle dei non residenti 199,4 milioni (rispettivamente +1,6% e +3,5% rispetto al 2015). Nel 2016 si stima che i viaggi per vacanze rappresentino circa l’86% di quelli effettuati dai residenti in Italia negli esercizi ricettivi nazionali (+19,6% sul 2015). Il restante 14% è rappresentato dai viaggi di lavoro (-4,0%). Il 40,3% delle presenze registrate in Italia si concentra in 50 comuni italiani, che assorbono da soli quasi un terzo delle presenze della clientela residente e quasi la metà di quelle dei non residenti. È Roma la principale destinazione turistica con oltre 25 milioni di presenze (6,3% del totale nazionale); seguono, molto più distanziate, Milano (2,7%) e Venezia (2,6%).

Movimento turistico in Italia - 30.10.2017

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Fonte: Regioni.ithttp://www.regioni.it/newsletter/n-3260/del-30-10-2017/istat-dati-sul-turismo-nel-2016-17269/?utm_source=emailcampaign3135&utm_medium=phpList&utm_content=HTMLemail&utm_campaign=Regioni.it+n.+3260+-+luned%C3%AC+30+ottobre+2017

Diritti I limiti nell’Accesso Civico Abuso del diritto quale limite esterno invalicabile per l'accesso civico generalizzatoNo all'accesso civico generalizzato per richieste che intralciano il buon funzionamento dell'amministrazione: analisi della recentissima pronuncia del TAR Lombardia"E’ legittimo il provvedimento, con il quale un Ente locale ha espresso un formale diniego in merito ad una istanza, avanzata da un cittadino nei confronti del Comune, di accesso generalizzato, ai sensi dell'articolo 5, comma 2°, del d.lgs n. 33/2013, come modificato dal d.lgs n. 97/2016, avente ad oggetto tutte le determinazioni dirigenziali, con relativi allegati, adottate da tutti i responsabili dei servizi in un determinato anno. Trattasi, infatti, per come proposta, di una richiesta sovrabbondante, "massiva", pervasiva, contraria alla buona fede insita nell’istituto dell’accesso generalizzato e configurante un'ipotesi di abuso del diritto". E quanto condivisibilmente statuito dal TAR Lombardia, sez. Milano III, nella sentenza 11 ottobre 2017, n. 1951. Fonte – La Gazzetta degli Enti locali

Giornata mondiale vittime della strada - “siamo tutti pedoni” e “EspertoOver65”Il 19 novembre, come ogni anno nella terza domenica di questo mese , l’Onu e la Federazione europea delle vittime della strada commemorano la “Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada”. L’obiettivo è quello di portare all’attenzione il dramma delle persone che ogni anno perdono la vita o rimangono gravemente ferite negli incidenti stradali.Nel nostro paese, nel 2016, 175.791 incidenti hanno provocato 3.283 vittime e 249.175 feriti. Una media di quasi due morti e 30 feriti al giorno. Il 42% delle vittime è un pedone o un ciclista, e “l’inospitalità” delle vie delle cittadine (ed extraurbane) si fa evidente se si pensa che il 30% delle persone perde la vita mentre attraversa le strisce e oltre il 50% ha più di 65 anni. Nell’ambito della giornata mondiale, la Consulta per la sicurezza stradale e la mobilità del comune di Roma ha organizzato il 19 novembre, “Rome 4 life” un evento caratterizzato da distribuzione di brochure, artisti di strada, un corteo di pedoni e ciclisti e altro ancora.Da diversi anni ormai, lo Spi-Cgil, insieme a Fnp, Uilp e l’associazione Antartide, è impegnato nella campagna “Siamo tutti Pedoni”. Pensiamo che sia fondamentale per il benessere dei cittadini educare, formare e informare al rispetto del codice strada e al diritto alla mobilità delle persone di tutte le età e soprattutto quelle più vulnerabili. Non solo, per limitare la pericolosità stradale e trasformare le città in luoghi delle relazioni vanno migliorante le infrastrutture: semafori, segnaletica, aree di sosta, piste ciclabili, temi da agire attraverso la contrattazione sociale territoriale.Inoltre, nell’ambito dell’iniziativa “Esperto over65”, si stanno compilando questionari tra i pensionati su un testo commissionato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla Professoressa Giannini della facoltà di Psicologia all’università la Sapienza di Roma, distribuito da tutti i soggetti componenti il tavolo Nazionale di lavoro presso il Mit “ESPERTOVER65”, che oltre a Spi, Fnp e Uilp vede presenti Anci Nazionale, Aci Nazionale, Agenzia per la Mobilità delle Regioni Lombardia e Piemonte, delle città metropolitane di Roma e Torino, Istituto Superiore di Sanità, Anas Nazionale.

Il materiale informativo della campagna “Siamo tutti Pedoni” può essere richiesto al Dipartimento Benessere Diritti dello Spi nazionale o trovato all’indirizzo:http://www.centroantartide.it/index.php/it/cosa-facciamo/sicurezza-stradale/723-siamo-tutti-pedoni-2017

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POLITICHE SOCIALI E SANITARIE

Dlgs sul reddito di inclusione Pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 240 del 13-10-2017) il decreto legislativo n. 147 del 15 settembre 2017, attuativo della Legge delega di contrasto alla povertà e contenente disposizioni per l’introduzione del Reddito di Inclusione. Il decreto è disponibile a questo link.

Alleanza contro la Povertà pubblica il Rapporto di valutazione - dal SIA al REIIl “Rapporto di valutazione: dal SIA al REI” illustra i risultati di una valutazione indipendente sull’attuazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva (Sia), promossa dall’Alleanza contro la povertà in Italia al fine di trarne indicazioni utili alla successiva implementazione del Reddito d’Inclusione (Rei).Questo lavoro rappresenta la prima valutazione indipendente, cioè promossa da un soggetto non istituzionale, realizzata in Italia in merito ad una politica nazionale di welfare. È stata realizzata senza finanziamenti esterni, utilizzando le risorse professionali di ampia parte di soggetti dell’Alleanza, sia a livello nazionale che locale, e grazie ad un contributo economico della Fondazione Albero della Vita.http://www.sossanita.it/dal_sia_al_rei_2635.html

Violenza sulle donneUna su 3 aggredita dal partner. E al Pronto soccorso la violenza sessuale è la seconda causa di accesso per le donne. Allarme anche per le bambine: il 17,9% di quelle che arrivano al PS è vittima di aggressione sessuale. I dati Iss/Galliera Le donne vittime di violenza in età fertile, tra i 15 e 49 anni, in più del 35% dei casi, sono aggredite dal coniuge o dal partner sentimentale. Nei maschi la stessa casistica si attesta al di sotto del 10%. Tra quelle gravemente abusate più dei due terzi accusano sintomi di stress da disordine post-traumatico a tre mesi dalla violenza. Presentati oggi al ministero della Salute i dati del progetto Revamp, coordinati dalla sorveglianza Siniaca-Idb dell’Istituto Superiore di Sanità e dall’Ospedale Galliera di Genova.http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=55831&fr=n

Anci Lombardia sul REI Il seminario ha spiegato i contenuti del provvedimento sul Reddito di inclusione e i primi adempimenti che interessano i Comuni, riassunti nelle slides che saranno pubblicate nella pagina nei prossimi giorniIl seminario è visibile al sul canale YouTube di AnciLab.http://www.anci.lombardia.it/dettaglio-news/20171110131-rei-misura-strutturale-che-rimarr%C3%A0-nel-tempo-i-comuni-dovranno-organizzarsi-per-gestirla-/

Emilia Romagna - aperti nuovi Empori solidaliSei nuovi Empori solidali apriranno a breve in Emilia-Romagna. Si aggiungeranno alle 16 realtà attualmente attive in regione e che combattono tutti i giorni contro la povertà alimentare, aiutando oltre 3.000 famiglie in stato di bisogno. Una realtà importante e assai apprezzata questa dei piccoli supermercati nati grazie alla collaborazione tra associazioni, enti locali e cittadini volontari, offrendo la possibilità di fare la spesa gratuitamente, secondo il proprio fabbisogno.http://sociale.regione.emilia-romagna.it/news/2017/ottobre/contro-spreco-e-poverta-alimentare-in-emilia-romagna-nascono-altri-6-empori-solidali

Lazio - contributi per rottamare le vecchie caldaieLa Regione Lazio mette a disposizione contributi fino a 10mila euro per rottamare le vecchie caldaie a biomassa legnosa e sostituirle con innovativi generatori di calore, che non inquinano e fanno risparmiare. Il contributo può essere usato anche per l’acquisto di pannelli solari termici. Un’iniziativa per tutelare e migliorare la qualità dell'aria e ridurre le emissioni di materiale particolato in atmosfera e nei centri urbani: l’iniziativa rientra nel pacchetto “Aria pulita!”. Mettiamo a disposizione anche contributi fino a 2mila

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euro per l’installazione di elettrofiltri, cioè di sistemi che servono ad abbassare le emissioni degli impianti a biomasse legnose. I finanziamenti sono pari al 60% del totale della spesa. Possono accedere alle agevolazioni sia i soggetti pubblici che i privati. I due interventi possono riguardare anche la stessa unità immobiliare comunque già dotata di impianto di riscaldamento, e coinvolgere più unità immobiliari di cui il beneficiario abbia la disponibilità documentata, purché si rispetti il principio 1 unità immobiliare = 1 intervento finanziato (caldaie + elettrofiltri).Fonte – Regione Lazio

Cnel - Convegno nazionale sulle politiche socialiOsservare per riorientare le politiche sociali. Riforme da attuare e riforme da introdurre", promosso da Welforum.it, l'Osservatorio nazionale sulle poltiche sociali, in collaborazione con l'Associazione per la ricerca sociale (Ars).

Emilia Romagna - Rapporto Caritas sulla povertàIn Emilia-Romagna, nel 2016, sono state quasi 16 mila le persone povere che si sono rivolte alla Caritas per cercare aiuto. Soprattutto uomini: separati o divorziati, disoccupati, con un livello di istruzione basso e senza fissa dimora. Lo rivela "Medaglie spezzate. I poveri in Emilia-Romagna",il consueto rapporto che la Caritas Emilia-Romagna dedica alla regione, fotografando la condizione economica dei cittadini che si rivolgono alle diocesi del territorio. Un’analisi condotta per il settimo anno consecutivo, sulla base delle informazioni fornite dagli sportelli dei Centri di ascolto delle singole diocesi. Per la prima volta, quest’anno il rapporto ha analizzato retrospettivamente i dati sull’impoverimento, in un arco temporale compreso tra il 2004 e il 2016.http://sociale.regione.emilia-romagna.it/news/2017/ottobre/quasi-16mila-poveri-bussano-alle-porte-della-caritas-per-loro-una-risposta-concreta-dalla-regione-con-il-res

Emilia Romagna - risorse per il Dopo di noiGarantire assistenza, indipendenza e autonomia ai familiari disabili rimasti privi di sostegno, perché orfani o con genitori ormai anziani, quindi anch’essi non più autosufficienti. É la speranza di tante famiglie che vivono in questa difficile, e spesso angosciante, situazione. Una risposta concreta arriva dalla Regione, che per il 2017 mette a disposizione 2,8 milioni di euro nell’ambito del programma di attuazione della Legge nazionale sul "Dopo di noi", che ha proprio l’obiettivo di favorire l’assistenza, l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone sole e gravemente disabili.http://sociale.regione.emilia-romagna.it/news/2017/ottobre/disabilita-dopo-di-noi-2-8-milioni-dalla-regione-per-favore-la-permanenza-a-casa

Correzione dati sulla tessera sanitariaIn caso di errori relativi ai dati anagrafici riportati sulla tessera sanitaria, il cittadino può rivolgersi a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle entrate per chiederne la correzione, presentando un documento d’identità valido. Per avere ulteriori informazioni sulla tessera sanitaria, è possibile rivolgersi al servizio assistenza dedicato chiamando il numero verde 800 030 070 (dal lunedi al sabato, dalle 8:00 alle 20:00) oppure visitare il sito internet Progetto Tessera Sanitaria.Fonte – Fisco Oggi – ag. Entrate

Ocse - spesa sanitaria al di sotto della media – pericolose le disuguaglianze regionali

“Le disuguaglianze regionali destano ancora grande preoccupazione". Lo riferisce l’Ocse nel rapporto Panorama Salute 2017, che riconosce anche i problemi di bilancio dovuti a tagli e vincoli che hanno caratterizzato questi ultimi anni di crisi economica. E anche in un contesto internazionale di questo tipo l'Italia – evidenzia sempre l’Ocse - ha realizzato una riforma per ampliare i benefici dell'offerta sanitaria.Resta comunque la "preoccupazione rispetto alla capacità delle singole regioni di assicurare la fornitura dei servizi ampliati" e nel contempo si evidenzia un "ampliamento delle disparità".

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"Malgrado la copertura universale - evidenzia l'Ocse - le regioni meridionali sono storicamente meno in grado di fornire l'assistenza adeguata come definita a livello nazionale".Il totale della spesa sanitaria è al di sotto della media Ocse: in Italia si spendono 3.400 dollari all'anno a persona (dato riferito al 2016) rispetto ai 4.000 della media Ocse. Quindi si suggerisce di "mantenere una forte attenzione all'efficienza dei nostri servizi sanitari in un contesto in cui le risorse sono scarse". Tra l’altro il tasso di penetrazione dei farmaci generici nel nostro Paese è del 19%, rispetto al 52% della media Ocse. Per quanto riguarda invece i vaccini riscontrata la tendenza alla riduzione della copertura vaccinale nei bambini e in particolare per il morbillo. Tra i fattori di rischio per la salute abbiamo percentuali inferiori alle media Ocse per quanto riguarda il consumo di alcool (7,6 litri all'anno con i 9 della media dei paesi Ocse) e la popolazione obesa (il 9,8% in Italia contro il 19,4% della media Ocse). Situazione critica per quanto riguarda il tabagismo: in Italia fuma il 20% della popolazione (contro il 18,4% delle media Ocse). Allarme invece per quanto riguarda l'esposizione media annuale alle polveri sottili che nel nostro Paese è di 19,9 mg/m3 (il livello medio dei paesi Ocse è 15,1). Fonte – Ocse

Sanità Monitoraggio LEAPer quanto riguarda i Lea, i livelli essenziali di assistenza, nel 2015 sono 11 le Regioni adempienti in base alla “Griglia LEA” del monitoraggio effettuato dal Ministero della Salute.A parte la Basilicata, sono le regioni del Sud ad avere più problemi. Toscana, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Liguria sono in testa a questa virtuale classifica.http://www.regioni.it/newsletter/n-3249/del-13-10-2017/sanita-monitoraggio-2015-sui-livelli-essenziali-di-assistenza-17200/

Dialisi sempre più a domicilio in Emilia-Romagna. Linee di indirizzo per le Aziende sanitarieLa sera, oppure in pausa lavoro. Da soli, o con l’aiuto di un familiare. Ma, soprattutto, a casa. E quindi in un ambiente accogliente e tranquillo. D’ora in poi, in Emilia-Romagna sarà più facile effettuare la dialisi a domicilio; una pratica già sperimentata da oltre 300 pazienti, con un’organizzazione diversa a seconda dell’Azienda sanitaria di riferimento. Con l’approvazione, da parte della Giunta regionale, delle Linee di indirizzo per le Aziende sanitarie, l’obiettivo è stabilire regole e opportunità uguali per tutti.http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/2017/ottobre/dialisi-sempre-piu-a-domicilio-in-emilia-romagna-linee-di-indirizzo-per-le-aziende-sanitarie

Lo Stato di attuazione nelle Regioni del Fascicolo Sanitario Elettronico al 31/12/2016.Il Fascicolo Sanitario Elettronico è stato avviato in molte regioni attraverso l’attuazione di sperimentazioni pilota a seguito del D.L. n. 69 del 21/6/2013 (convertito, con modificazioni, nella L. 9/8/2013, n. 98) ed ha recepito successivamente i contenuti minimi disposti dal DPCM 178/2015. Con riferimento allo stato di attuazione del FSE, si riporta la sintesi dello stato di avanzamento effettuata da Agid al 31.12.2016.http://www.sossanita.it/doc/[email protected]

Legge di Bilancio - ignorata la Sanità Conferenza delle Regioni, Sindacato e Cittadinanzattiva lanciano l’allarme definanziamento e ticketIl disegno di legge di bilancio ignora la sanità pubblica: non modificando i tagli già previsti dalle precedenti manovre conferma il de-finanziamento del SSN. Il Fondo Sanitario Nazionale è già oggi inferiore al livello di allarme indicato dall’OMS ma nel 2018 la situazione rischia di essere ancora più grave: il finanziamento reale al SSN sarà persino inferiore a quello di quest’anno: non ci sono le risorse aggiuntivi per i nuovi Lea e per il rinnovo del contratto di lavoro. Il ddl Bilancio non interviene nemmeno sul superticket, la cui eliminazione è rivendicata da Sindacati e Cittadinanzattiva di fronte a milioni di persone che rinunciano alle cure per ragioni economiche. Anche le Regioni lanciano l'allarme de finanziamento.http://www.cgil.it/admin_nv47t8g34/wp-content/uploads/2017/10/volantino-CGIL-CISL-UIL-LEGGE-DI-BILANCIO-2.pdf

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Legge di Bilancio 2018Proseguono i lavori in commissione sanità al Senato, al momento è stato accantonato anche l'emendamento che punta ad esonerare dal pagamento del super ticket gli assistiti con una retribuzione lorda annua che non supera i 35.000 euro. Per tutti gli altri si propone invece un pagamento proporzionale alla classe di reddito di appartenenza. http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=56190

Arresto cardiocircolatorio, in Emilia-Romagna la prima App che "allerta" i soccorritori 'DAE RespondER', defibrillatori a portata di click. Progetto finanziato dalla Regione. Venturi: "Strumento salvavita in più" http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/arresto-cardiocircolatorio-ecco-lapp-che-allerta-i-soccorritori

Tumori rari ogni anno 89mila nuovi casi in Italia. Il convegno Favo e Integruppo parlamentare sulla nuova Rete nazionalePer i promotori si tratta di un “cambiamento epocale” per i pazienti colpiti da queste patologie. In Italia vivono 900mila persone con una diagnosi di tumore raro e 89mila sono i nuovi casi ogni anno, ben il 25% di tutte le neoplasie. In media i pazienti sono più giovani rispetto a quelli con neoplasie frequenti. De Lorenzo: “I malati saranno trattati nei centri che hanno più esperienza”http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=55813&fr=n

CONTRATTAZIONE SOCIALE

Presentato l’ottavo Rapporto sulla contrattazione sociale È stato presentato il 14 novembre a Roma l’ottavo Rapporto sulla contrattazione sociale realizzato da Cgil, Spi e Fondazione Di Vittorio. La relazione introduttiva che ha illustrato i contenuti essenziali del Rapporto 2017 è stata curata da Beppe De Sario della Fondazione Di Vittorio, Maria Guidotti della Cgil,responsabile dell’Osservatorio, ha illustrato l’approfondimento tematico sulla povertà che vede nel Rapporto gli interventi di Elena Granaglia e Chiara Saraceno. Sono intervenuti: Raffaele Tangorra Direttore generale del Ministero del Lavoro e politiche sociali, Cristina Grieco Assessore all’istruzione della Regione Toscana e coordinatrice della IX Commissione dell’Assemblea delle Regioni; Gigi Petteni della segreteria Cisl, Silvana Roseto della segreteria Uil, Ivan Pedretti segretario generale dello Spi Cgil. Ha coordinato i lavori Fulvio Fammoni Presidente della Fondazione Di Vittorio. Le conclusioni sono state tenute da Roberto Ghiselli della segreteria nazionale Cgil. Si può scaricare il testo dell’ottavo rapporto a questo link:http://www.spi.cgil.it/Osservatorio_nazionale_sulla_Contrattazione_sociale

Veneto – conclusione del percorso formativo sulla contrattazione socialeIl 30 ottobre si è svolta la giornata conclusiva del percorso formativo avviato in Veneto dalla Confederazione e lo Spi Cgil. Un corso molto impegnativo che ha visto la presenza complessiva di 30 tra compagne e compagni dei quali 22 dello Spi e 8 della Cgil. A fare il bilancio dell’esperienza sono stati Stefano Vanni responsabile della formazione dello Spi Cgil Veneto, Gaetano Sateriale coordinatore del Piano del Lavoro Cgil, Raffaele Atti della segretaria dello Spi Cgil nazionale.La sintesi dei contenuti e gli approfondimenti sono disponibili sulla pagina dello Spi Veneto al link sottostante.

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http://www.spi.veneto.it/30-ottobre-giornata-conclusiva-corso-sulla-contrattazione-sociale-2017/

Lombardia – Verbale di accordo tra assessorato al welfare con Cgil Cisl Uil – Spi Fnp UilpE’ stato sottoscritto un verbale di accordo tra l’Assessorato al welfare della Regione Lombardia e i sindacati confederali e dei pensionati di Cgil Cisl Uil. Il verbale prevede l’attivazione di una specifica “cabina di regia” con lo scopo di razionalizzare la programmazione locale con il monitoraggio e la verifica periodica degli interventi in materia di politiche sanitarie e sociosanitarie. Il verbale può essere letto e scaricato al seguente link:http://www.spicgillombardia.it/elenco-comunicati-stampa/verbale-accordo-assessorato-al-welfare-organizzazioni-sindacali-regionali/

LEGALITA’

Assemblea dei volontari dei campi della Legalità Si è tenuta il 14 novembre a Roma, presso il Centro Congressi Frentani, l’assemblea nazionale dei volontari e delle volontarie dello Spi che hanno partecipato, insieme a decine di giovani, ai campi della legalità 2017. Sul sito di LiberEtà il resoconto dei lavori che sono stati conclusi dal segretario generale dello Spi, Ivan Pedretti e la gallerie fotografica: http://www.libereta.it/assemblea_legalita.html.Sul sito di RadioArticolo1, che ha seguito in diretta l’iniziativa, è possibile riascoltare in podcast gli interventi e le conclusioni di Pedretti. Altro materiale può essere scaricato ai seguenti link: Foto proiettate durante l’assemblea https://www.flickr.com/photos/spicgilnazionale/sets/72157683075592993 Video reportage dai campi della legalitàl https://wetransfer.com/downloads/4fb6cafea455e610bb332be8cdb6c2ed20171115085051/7f18ba1d9d7b908ac2292040ed7c272c20171115085051/481018

Pon legalità – attuazione e prospettive

Il PON Legalità, come purtroppo tutti gli altri Piano Operativi Nazionali, presenta ritardi assai preoccupanti. Basti pensare al fatto che ad oggi non sono stati ancora emanati i "Bandi" e quindi non è ancora aperto l'accesso ai finanziamenti per eventuali progetti. In occasione dell'ultimo incontro abbiamo fatto presente e denunciato questa situazione insieme al pericolo che il nostro Paese corre, vista la scadenza nel 2020 di questa programmazione, di non spendere le risorse che la Comunità Europea ci ha messo a disposizione e perfino di perderle per la prossima tornata a causa dei meccanismi europei di decurtazione in caso di inadempienze degli Stati membri. Nel frattempo la Comunità Europea ha riconosciuto al Governo un ulteriore finanziamento aggiuntivo in relazione ai progetti di "accoglienza e integrazione per i migranti". In riferimento a questo al PON Legalità andranno ulteriori 164 Milioni di euro che potranno essere utilizzati per finanziare progetti di integrazione non solo nelle cinque regioni del Sud già previste, ma anche in tutte le aree metropolitane del Paese e in tre ulteriori regioni: Abruzzo, Molise e Sardegna. Il PON Legalità è dunque sottoposto ad una revisione che in questa fase è oggetto di trattativa con Bruxelles per il via definitivo entro Dicembre 2017.

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STUDI - RICERCHE - FORMAZIONE

Istat - i bilanci delle amministrazioni locali

Per l’Istat nel 2015 le entrate complessive accertate per le amministrazioni comunali sono state pari a 86,6 miliardi di euro (+4% rispetto al 2014), con una capacità di riscossione del 71,7% (+2,5 punti percentuali). Le riscossioni ammontano a 78,4 mld, con le entrate tributarie che rappresentano il 46,2% del totale.“Sulla base di una simulazione relativa a una famiglia tipo, - scrive la Banca d’Italia - con presupposti impositivi calibrati sulla media italiana, si può stimare che nel 2016 la quota di reddito assorbita dal pagamento dei tributi locali sia stata all’incirca pari al 4 per cento per le famiglie residenti nelle regioni meridionali e in quelle centrali; l’incidenza della fiscalità locale sul reddito imponibile familiare è inferiore di circa 0,5 punti percentuali per i nuclei residenti nelle regioni nordoccidentali e nordorientali”.La spesa corrente è aumentata dell’1,5 per cento, a 211,2 miliardi. Oltre la metà (i tre quarti se si considera il solo comparto delle Regioni) è assorbita dalla sanità. “Fra il 2010 e il 2016 la spesa sanitaria è lievemente aumentata in termini nominali (a 112,5 miliardi), mentre si è ridotta in termini reali (in media dello 0,7 per cento l’anno); nel decennio precedente era invece significativamente cresciuta (in media del 6,2 per cento l’anno in termini nominali, del 3,6 in termini reali)”.La spesa in conto capitale è diminuita significativamente rispetto al 2015, riflettendo una contrazione molto pronunciata degli investimenti fissi (-14,0 per cento, a 18,5 miliardi). Tale andamento è in larga parte riconducibile alla componente cofinanziata con risorse europee, soggetta a notevoli fluttuazioni a seconda delle fasi dei cicli di programmazione: dopo l’accelerazione registrata nel 2015, in seguito alla chiusura del ciclo 2007-2013 (cfr. il riquadro: Le politiche di coesione 2007-2013 nel Mezzogiorno), la spesa ha subito ritardi nel 2016 in parte legati all’introduzione di alcune novità regolamentari per il ciclo 2014-2020.https://www.istat.it/it/archivio/amministrazioni+locali

Cgia Mestre - il costo dei rifiuti per famiglie e impreseTra il 2017 e il 2016, infatti, i negozi di frutta, i bar, i ristoranti, gli alberghi e le botteghe artigiane subiranno un aumento della tariffa dei rifiuti oscillante tra il 2 e il 2,6 per cento . Per le famiglie, invece, l’incremento sarà leggermente più contenuto. Per un nucleo con 2 componenti la maggiore spesa sarà del 2 per cento, con 3 dell’ 1,9 per cento e con 4 dello 0,2 per cento. Per l’anno in corso, viceversa, l’inflazione è prevista in aumento dell’1,3 per cento.http://www.cgiamestre.com/wp-content/uploads/2017/11/RRRIIIFFFIIIUUUTTTIII.pdf

Istat - dati positivi su industria ed esportazioniAumenta il fatturato dell’industria e anche i dati delle esportazioni migliorano. Gli ultimi dati Istat indicano che sono saliti sia gli ordini che il fatturato industriale. Problemi particolari risultano solo nella fabbricazione dei mezzi di trasporto.L'andamento congiunturale del fatturato ad agosto “è dovuto a incrementi sia sul mercato interno (+2,3%), sia su quello estero (+1,6%)”. Anche gli ordinativi risultano in crescita, con una prevalenza di quello interno (+12,7%) rispetto a quello estero (+3,3%). I fatturati segnano incrementi per tutti i principali raggruppamenti industriali a eccezione dell'energia (-2,9%), mentre l'aumento è

Fatturato e ordinativi dell’industria - 25.10.2017

Commercio estero extra Ue - 25.10.2017

Istat - Italia invecchia rapidamente

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“L'Italia, che negli anni Cinquanta era tra i paesi europei più giovani, rispetto agli altri è invecchiata di più e più rapidamente”. In questo modo l’Istat conferma quanto aveva rilevato l’Ocse nel suo ultimo studio Se nel 1957 la metà della popolazione italiana aveva meno di 31 anni – secondo i dati dell’Istat - ora ne ha più di 45. In sessant'anni, dunque, l'orologio della popolazione italiana si è spostato di oltre 15 anni. Lo stesso fenomeno si registra per gli altri Paesi europei, ma con un'intensità 'minore': lo spostamento è stato in media 'di 11 anni: da 33 a 44 anni nei 6 Paesi fondatori e da 32 a 43 nel complesso dell'Ue.L’Istat ha reso disponibile la pubblicazione digitale "Sessant'anni di Europa", per celebrare la storica firma dei Trattati di Roma. Una pubblicazione che racconta l'evoluzione dell'Europa: "parte dai numeri per guardare oltre le differenze tra singoli paesi e si concentra sui mutamenti complessivi, sulle convergenze economiche e sociali, sugli effetti delle politiche". In quattro diversi temi - popolazione, società, lavoro, economia - i dati dell'Italia sono messi a confronto con quelli di sei Paesi fondatori (Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) e dell'aggregato Ue28 (l'Unione europea a 28 Paesi).

Sessant'anni di Europa - 20.10.2017

Istat - su aspettativa di vitaSecondo gli ultimi dati Istat aumenta l’aspettativa di vita in modo tale da permettere l’allungamento dell’età pensionabile a 67 anni. A 65 anni l'aspettativa di vita arriva a 20,7 anni per il totale dei residenti, allungandosi di cinque mesi rispetto a quella registrata nel 2013.Quindi sulla base delle regole attuali l'età per la pensione di vecchiaia dovrebbe arrivare a 67 anni nel 2019.Sempre l'Istat fa sapere che nel 2016 sono stati registrati oltre 615 mila decessi tra i cittadini residenti, 32 mila in meno del 2015 (-5%). La riduzione nel numero di morti risulta territorialmente omogenea, pur risultando più ampia nel Nord-ovest (-5,6%) e nel Sud (-5,7%).Fonte - regioni.it

Indicatori di mortalità - 24.10.2017

Legambiente - Rapporto sull’ ecosistema urbanoLegambiente nel Rapporto Ecosistema Urbano 2017 ci racconta come stanno vivendo i comuni una trasformazione virtuosa nel campo della sostenibilità e dell’innovazione come strumento di crescita e attrattiva economica.https://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistema_urbano_2017_dossier.pdf

Istat - primo studio sulla corruzione in Italia Uno studio dell’Istat sul fenomeno della corruzione nel nostro Paese stima che il 7,9% delle famiglie sia stato coinvolto “in eventi corruttivi quali richieste di denaro, favori, regali o altro in cambio di servizi o agevolazioni (2,7% negli ultimi 3 anni, 1,2% negli ultimi 12 mesi)”.La rilevazione è dovuta al fatto che l'Istat per la prima volta ha introdotto una serie di quesiti nell'indagine sulla sicurezza dei cittadini 2015-2016 per studiare il fenomeno della corruzione.Sempre secondo il report Istat, il 3,7% dei residenti fra 18 e 80 anni ha ricevuto offerte di denaro, favori o regali in cambio del voto alle elezioni amministrative, politiche o europee.Tra i fenomeni particolari indicati dall’Istat, ma non formalmente classificabili come corruzione, c’è anche un 9,7% di famiglie a cui è stato chiesto di effettuare una visita a pagamento nello studio privato del medico prima di accedere al Servizio sanitario Nazionale.La corruzione in sanità è più frequente in Abruzzo (4,7%) e in Campania (4,1%). A tale proposito la richiesta di effettuare una visita privata prima del trattamento nella struttura pubblica è elevata in Puglia (20,7%), Basilicata (18,5%), Sicilia (16,1%) e Lazio (14,4%). La richiesta di tangenti o favori in cambio di benefici assistenziali è invece sensibilmente superiore al dato medio nazionale (2,7%) in Molise (11,8%), Puglia (9,3%), Campania (8,8%) e Abruzzo (7,5%).

La corruzione in Italia - 12.10.2017http://www.regioni.it/newsletter/n-3248/del-12-10-2017/istat-primo-studio-sulla-corruzione-nel-nostro-paese-17191/

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Cgia Mestre - investimenti pubblici ridotti pesantemente negli ultimi 12 anniLa CGIA di Mestre evidenzia il seguente tema suffragato dai dati: in Italia sono crollati gli investimenti pubblici. Dal 2005 al 2017 la contrazione è stata del 20%; ma rispetto al 2009, punta massima di crescita registrata prima della crisi, la riduzione è stata pesantissima -35%. Nessun altro indicatore economico ha registrato una caduta percentuale così rovinosa.In termini nominali in questi ultimi 8 anni sono stati “bruciati” 18,6 miliardi di euro di investimenti. Se rispetto al 2016 abbiamo leggermente invertito la tendenza, nella Nota di aggiornamento del Def presentata nelle settimane scorse si evince che nel 2017 l’ammontare complessivo della spesa per investimenti del settore pubblico si dovrebbe attestare a quota 35,5 miliardi di euro.Fonte – La Gazzetta degli Enti Locali

Rapporto Svimez 2017 Forte ridimensionamento nell’Italia meridionale in termini di risorse umane e finanziarie: una visione d’insieme sullo studio effettuato dall’Associazione per lo sviluppo dell'industria nel MezzogiornoAnalizzando il Rapporto Svimez 2017 in merito allo stato dell'economia nel Mezzogiorno si constata come al Sud comincino a vedersi i primi segnali della ripresa economica, anche se permangono problemi e disuguaglianze. Alla fine del 2017 il Pil del Sud dovrebbe crescere dell'1,3% contro l'1,6% del Centro Nord, mentre “il Pil italiano cresce dell'1,5%".http://www.svimez.info/images/RAPPORTO/materiali2017/2017_11_07_linee_app_stat.pdf

Rapporto Ispra sui rifiutiIl rapporto 2016 sui rifiuti dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) indica che è raddoppiata in dieci anni la raccolta differenziata in Italia: dal 25,8% del 2006 si è passati al 52,5% nel 2016 (+5% rispetto al 2015), anche se il Paese rimane in ritardo rispetto all’obiettivo fissato per il 2012 (65%).Comunque cresce la produzione nazionale di rifiuti urbani nel 2016 dopo cinque anni di progressiva riduzione. Tra le tipologie più raccolte, l’umido è la frazione maggiore (41,2% della raccolta differenziata) ed è quella che cresce di più (+7,3%) rispetto all’anno precedente, assieme al vetro (+6%) e ai Raee, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (+5,3%).Nel 2016 si rilevano 15 discariche in meno rispetto all’anno precedente. Secondo l'Ispra “non tutte le Regioni sono dotate delle necessarie infrastrutture per il trattamento dei rifiuti, in particolare di quelle deputate al riciclo” delle diverse frazioni raccolta con la differenziata.La "scarsa dotazione" di impianti comporta "un trasferimento dei rifiuti raccolti o sottoposti a trattamento meccanico biologico", cioè un export verso altre Regioni o all'estero.

[ISPRA] RAPPORTO RIFIUTI URBANI - EDIZIONE 2017 - 31.10.2017

Ocse - Italia un paese per vecchiL’Ocse definisce l’Italia un Paese per vecchi e secondo l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico sarà ancora più vecchio nei prossimi anni. E l'invecchiamento della popolazione farà crescere le disuguaglianze, a scapito delle nuove generazioni. Nel 2050 è previsto che ogni 100 persone tra i 20 e i 64 anni, altre 74 saranno di età superiore ai 65. Nel rapporto pubblicato dall'Ocse - "Preventing Ageing Unequally" - si segnala inoltre che i giovani italiani sempre di più sono intrappolati in lavori 'non standard' e trovano difficoltà ad avere un lavoro stabile nel mercato. Il tasso di occupazione tra le persone tra i 55 e i 64 anni è invece cresciuto di 23 punti tra il 2000 e il 2016, a fronte di un calo di 11 punti fra i giovani. Inoltre serve una maggiore assistenza all’infanzia:, con “un approccio politico globale per l'Italia dovrebbe partire dal fornire una buona e conveniente qualità di assistenza all'infanzia e il miglioramento delle opportunità educative dei bambini appartenenti ai gruppi socioeconomici svantaggiati. Questo darà inoltre alle donne la possibilità di partecipare alla mercato del lavoro”. Nel contempo, devono essere adottate misure “per promuovere un buon inizio della vita lavorativa assicurando una transizione 'morbida' dalla scuola al lavoro, limitare l'impatto della perdita del lavoro e combattere la disoccupazione a lungo termine”. La povertà

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relativa in Italia è cresciuta per le generazioni giovani mentre è diminuita per gli anziani. Mentre il tasso di occupazione per la fascia 55-64 anni è salito di 23 punti tra il 2000 e il 2016 per i giovani è diminuito di 11 punti. Sono cresciuti i divari tra i lavoratori con livelli di istruzione. E al fine di garantire una pensione decente – evidenzia l’Ocse – “sarà particolarmente difficile per i lavoratori a più basso livello di istruzione, che hanno meno probabilità di lavorare in età avanzata, e per le donne, perché molte di loro usciranno dal mercato del lavoro per prendersi cura dei propri parenti”.

[Ocse] L'invecchiamento della popolazione e la disuguaglianza crescente colpiranno duramente le generazioni più giovani (testo in inglese) - 18.10.2017

FORMAZIONECorso 2018 della “scuola di democrazia - scuola per la buona politica” della Fondazione Basso. Il programma della “scuola di democrazia per la buona politica” a cura della Fondazione Basso per il 2018 propone la rilettura dei classici del primo Novecento: da Weber a Lukacs, da Gramsci a Simmel e Bloch, arrivando fino a Dewey. Gli approfondimenti verteranno sulle problematiche tipiche degli anni Venti e Trenta del secolo scorso (segnati da populismi, xenofobie, razzismi poi sfociati nelle tragedie del nazismo e dei totalitarismi), con aspetti che sembrano riproporsi anche oggi, alcuni dei quali anche con valenza positiva. Per iscriversi ai corsi e approfondire il programma potete utilizzare il link:http://www.fondazionebasso.it/2015/formazione/scuola-politica/scuola-per-la-buona-politica-2018/

Pubblicazioni della Banca d’Italia

Mercato finanziario - settembre-ottobre 2017 [pdf, 869.1 KB] http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/mercato-finanziario/2017-mercato-finanziario/statistiche_MFN_15112017.pdf?pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

Finanza pubblica: fabbisogno e debito - settembre 2017 [pdf, 1.3 MB] http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/finanza-pubblica/2017-finanza-pubblica/statistiche_FPI_15112017.pdf?pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=itBollettino Economico n. 4 - 2017http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/bollettino-economico/2017-4/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=itN. 404 - Una nuova misura della povertà energetica delle famiglieQuestioni di Economia e Finanza, n. 404 - di Ivan Faiella, Luciano Lavecchia, Marco Borgarello"In questo lavoro si calcola la domanda di riscaldamento a livello di singola famiglia, integrando i dati sui consumi energetici necessari per riscaldare alcune tipologie di edifici con le informazioni disponibili nell’Indagine sulle spese delle famiglie dell’Istat".[...]http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/qef/2017-0404/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it Newsletter della ricerca economica n. 48 - Ottobre 2017 (solo in inglese) [pdf, 432.5 KB] http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/newsletter-ricerca/2017/newsletter_48.pdf?pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

Debito delle Amministrazioni locali - giugno 2017 [pdf, 1.2 MB] http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/debito-amministrazioni/2017-debito-amministrazioni/statistiche_FPR_31102017.pdf?pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

Giornata Mondiale del Risparmio del 2017 [pdf, 255.2 KB] http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/interventi-governatore/integov2017/visco-311017.pdf?pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

50 anni di statistiche italiane: Nord e Sud 1861-2011. Il credito [zip, 127.3 KB] Moneta banche e finanza

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http://www.bancaditalia.it/statistiche/tematiche/stat-storiche/stat-storiche-moneta/150_anni_statistiche_nord_sud_credito.zip?pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

L'economia italiana in breve, n. 127 - novembre 2017 [pdf, 463.9 KB] http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economia-italiana-in-breve/2017/iteconom_127_ita.pdf?pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia - 3° trimestre 2017http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/sondaggio-abitazioni/2017-sondaggio-abitazioni/03/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

Bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull'estero - Settembre 2017 [pdf, 2.0 MB] http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/bilancia-pagamenti/2017-bilancia-pagamenti/statistiche_BDP_17112017.pdf?pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

Aggiornamento sulle economie regionali 2017

L'economia delle regioni italianehttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0023/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

L'economia dell'Emilia-Romagnahttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0032/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

L'economia del Piemontehttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0025/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

L'economia delle Marchehttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0035/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

L'economia dell'Umbriahttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0034/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

L'economia della Campaniahttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0039/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

L'economia della Toscanahttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0033/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

L'economia della Liguriahttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0031/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=itL'economia della Basilicatahttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0041/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

L'economia del Laziohttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0036/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

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L'economia della Lombardiahttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0027/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

L'economia della Pugliahttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0040/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

L'economia della Sardegnahttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0044/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

L'economia della Calabriahttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0042/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

L'economia delle Province autonome di Trento e di Bolzanohttp://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0028/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it

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