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andrea93vincenzo
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Lunit culturale germanica
Lesame delle fonti (storiche, archelogiche, linguistiche
indirette e dirette) relative ai popoli germanici inducono a
ritenere che sia esistita una unit culturale germanica. Le
fonti, cio, forniscono una serie di dati culturali e sociali
che permettono di individuare e descrivere tratti culturali
e sociali individuabili in tutte le singole tradizioni
germaniche antiche e, pertanto, riconducibili ad una
originaria unit culturale che precede lepoca cui risale la
documentazione diretta relativa alle singole lingue
germaniche.
Fonti storiche
La tradizione storica ed etnografica greca suddivide gli abitantidel Nord dellEuropa in due gruppi etnici: i Celti a Ovest e gliSciti a Est. Con le invasioni di Cimbri e Teutoni, sia i Greciche i Romani si interessarono maggiormenteallidentificazione delle popolazioni del Nord-Europa. IGermani, tuttavia, visti come popolazione che viveva lungo ilReno, non erano ancora ben distinti dai Celti neppure daPosidonio (90 a.C.), storico e geografo greco.
Fonti storiche
Si parla dei Germani come unit etnica ben distinta inCesare (100-44 a.C.):
Cesare, De bello gallico, 50 a.C.
Cesare sottolinea limportanza del Reno come confineetnico e politico tra Galli e Germani (ma il Reno non eraun confine in quel periodo, poich Cesare stesso parla diGermani sulla riva occidentale del fiume); scarso interesseper usi e costumi dei Germani.
Nel tempo crebbero le occasioni di contatto tra Germani eRomani, cos, i dati sulle popolazioni germanichecominciarono ad essere pi dettagliate.
Fonti storiche
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, I sec.d.C.: milit
nellesercito romano e conobbe direttamente la Germania;
Tacito, De origine et situ Germanorum, I sec.d.C. 98 d.C.: le
popolazioni germaniche costituiscono una unit in senso etnico e
in parte politico.
Coalizioni germaniche di natura politica e militare per
contrastare legemonia romana;
individualit culturale (immagine del I sec. d.C. ma descrive una
situazione con radici pi antiche). Le trib germaniche sono
consapevoli delle loro affinit e dei loro legami di tipo religioso
e culturale.
Mancano notizie dettagliate su economia, geografia, monti,
fiumi, citt e fortificazioni.
Fonti storiche
Poi dati storici differenziati, relativi alle singole popolazionigermaniche a partire dal IV secolo; si perde il concetto digermanesimo come unit etnica e culturale; il terminegermanico cede il passo a Franchi, Alemanni, Goti e altri:
Gregorio di Tours, Historia Francorum, dalle origini fino al 591;
Cassiodoro (V-VI sec.), Varie (epistole scritte da lui per conto di re ostrogoti)
Jordanes, ostrogoto vissuto nel VI sec., De origine actibusqueGetarum sive Gotorum;
Procopio di Cesarea (VI sec.), Bellum Goticum, sulla guerra greco-gotica in Italia;
Paolo Diacono, Historia Langobardorum, dalle origini fino al 744;
Beda Venerabilis, Historia Ecclesiastica gentis Anglorum, fino al 731.
Fonti archeologiche
Esame dei dati
archeologici
provenienti dallarea
geografica identificata
da Cesare e Tacito
come sede delle
popolazioni
germaniche, la Cerchia
Nordica
Fonti archeologiche
Gustav Kossinna fine 1800
Ricerca le origini dei Germani nella preistoria II millennio a.C.
Identificazione arbitraria:
popolo preistorico = popolo di cui parla Tacito (i Germani)
Interpretazione storica dei dati archeologici condizionata dalle
fonti storiche basata sulla concezione del Germanesimo come
unit etnica, una concezione fondata su un principio di identit
tra regioni culturali ben delimitate archeologicamente e precise
unit etniche anche i dati linguistici vengono utilizzati per
identificare unit etniche, ma in modo del tutto arbitrario, perch
associati arbitrariamente a varie scoperte archeologiche.
Fonti archeologiche
Kossinna, rifacendosi allopinione di Tacito in merito al carattere
indigeno dei Germani (cap. II), ricerc le origini dei Germani
nella preistoria (II millennio a.C.) attribuendo loro, gi a
quellepoca, una collocazione ben precisa nel Nordischer Kreis,
intorno alla penisola dello Jutland.
Il Germanesimo (inteso come unit etnica, culturale e linguistica)
avrebbe avuto origine dalla fusione tra i creatori della cultura
megalitica (4000 a.C.-1500 a.C.), caratteristica gi nel neolitico
delle zone costiere dellEuropa settentrionale, e i portatori di una
nuova cultura fino ad allora sconosciuta al nord - inumazione in
tombe singole a tumulo, luso dellascia da guerra e
lornamentazione a cordicella nei manufatti in ceramica. Lunit
culturale germanica si sarebbe mantenuta fino allet del
ferro, quando inizia lespansione dei Germani verso Sud-Est e
Sud-Ovest.
Fonti archeologiche
Critica:commistione arbitraria di dati archeologici, storici e linguistici; ciconduce allidentificazione di singole culture con un determinatoethnos, considerato come immutato dallet del bronzo fino allaltomedioevo.
In mancanza di dati che coprano un periodo cos lungo (dal II millennioa.C. ai primi secoli a.C.) e viste le variazioni culturali attestate dai singolipopoli germanici rispetto allipotetica e preistorica unit culturale, oggi sitende a cercare le radici dellunit culturale germanica non nella preistoriama nei primi secoli dellera volgare, in un periodo per cui si dispone didati archeologici, storici e linguistici.Si esaminano le facies archeologiche allinterno della Germania, rispettoalla cultura La Tne (et del ferro recente, fulcro nella regione gallica,dallInghilterra meridionale allItalia settentrionale e al bacino delDanubio fino allUngheria, dal IV al I sec. a.C. associata al mondolinguistico celtico).
Il Reno
Fino al I sec. a.C. il Reno non costituisce un confine dal
punto di vista archeologico. I reperti archeologici a destra e a
sinistra del Reno si corrispondono:
ceramiche a tornio, roccaforti ed insediamenti fortificati, conio di monete di tipo celtico.
Tali caratteristiche scompaiono nella regione a destra del fiume
a partire dal I sec. d.C., in favore di una facies pi povera, di
tipo rurale, orientata verso nord.
Solo dopo il I sec. d.C., perci, il Reno diventa un vero e
proprio confine culturale.
Il Reno
Considerazione
Il dato archeologico coincide con il dato storico fornito da
Tacito, per il periodo intorno al I secolo d. C.:
possibile dire che i ritrovamenti archeologici rimandano alle
popolazioni germaniche e che larea in esame, in quel periodo,
era effettivamente abitata / vissuta dalle popolazioni
germaniche (considerazione scientifica dei dati diversa dalle
considerazioni di Kossinna).
Inizi dellera volgare larea che comprende la Germania sett.,
la Danimarca, le coste della Scandinavia, fino alla Slesia e alla
Polonia merid. appare completamente differenziata rispetto al
tardo La Tne (I secolo a.C.; in arancione).
In queste regioni si riconoscono tre gruppi di culture in base ad
alcune particolarit negli usi funerari:
1. cultura dei Germani dellElba: dallElba verso sud fino alla
Moravia e al Danubio;
2. cultura di Przeworsk, nelle aree dellOder e della Vistola
(Slesia, Polonia);
3. cultura dei Germani occidentali, tra Weser e Reno,
identificabile fino al II secolo d.C.
Queste aree culturali, pur essendo ben distinte luna dallaltra e
pur non costituendo una individualit sul piano archeologico,
rappresentano una unit culturale in senso lato per la presenza di
alcune caratteristiche comuni assenti nei territori vicini.
Lesame delle epoche archeologiche mostra come la molteplicit
rilevabile allinizio dellera volgare abbia i suoi antecedenti in
altrettante culture differenti:
1. cultura di Jastorf nel mezzo (rosso);
2. cultura di Pomerania o Gesichtsurnenkultur a Est (verde oliva);
3. cultura di Harpstedt a Ovest (giallo)
Tali culture risalgono al I millennio a.C. e si evolvono
contemporaneamente al La Tne. La variet culturale attestata
allinizio dellera volgare non nasce dalla disgregazione di una unit
precedente (non documentata ma ipotizzata da Kossinna): la
relativa coesione osservabile nei primi secoli d.C. ha origine da un
graduale processo di aggregazione.
I portatori di tale cultura aggregante possono essere associati con i
Germani di Tacito in virt di una coincidenza cronologica e
geografica. Le cronache degli storici antichi confermano poi gli
spostamenti, a tratti bellicosi, dei Germani
Fonti linguistiche
1. Fonti linguistiche indirette:
1a. nomi e forme isolate riportate in scritti di autori classici (greci elatini), che risalgono ai primi secoli a.C. e d.C.
gli autori classici offrono una modesta documentazione attraversocitazioni di
alcuni nomi comuni di animali (alces alci pl. in Cesare; cfr.ted. Elch, ingl. elk)
oggetti (glaesum ambra in Tacito; cfr. ted. Glas, ingl. glassvetro; sapo sapone in Plinio; cfr. ted. Seife, ingl. soap) esoprattutto attraverso
lonomastica che si riferisce alle popolazioni germaniche(nomi di persona Sigismundus, Inguiomerus in Tac.); nomi dipopolo (Ermunduri. Langobardi, Alamanni); toponimi (Silva
Bacenis in Ces., Asciburgium in Tac.)
N.B. la germanicit linguistica, malgrado la terminazione latina;
nomi giunti allautore latino o greco da fonte non germanica, e
quindi non nella sua forma originaria, ma in quella adattata alla
lingua dellinformatore.
Lunico criterio per determinare il reale grado di germanicit
lesame delle caratteristiche fonologiche:
ad esempio la Prima mutazione consonantica: in Bcenis montagna
dei faggi, lelemento bc- del nome gm corrispondente a lat. fgus
(< ie. *bhgos). Chi ha riportato il nome, ha imitato la struttura
fonologica del termine gm. senza rendersi conto della
corrispondenza con lat. fagus: se avesse riconosciuto in bac- di
bacenis il corrispondente germanico di lat. fag-, avrebbe
denominato la montagna con lappellativo dei faggi, utilizzando
un nome a base fag-, non bac- e non avrebbe fornito alcun
elemento gm.
1b. Onomastica:
in base allonomastica, si pu affermare che dal I sec. a.C. alI sec. d.C. sembra delinearsi una progressiva diffusione ditipi lessicali e di tratti fonematici caratteristici delle linguegermaniche che diventano pi frequenti nellonomastica deisecoli successivi.
1c. Prestiti germanici in finnico databili intorno al I sec. a./d.C.:
finn. kuningas re< germ. *kuningaz;
finn. rengas anello < germ. *hrengaz;
finn. vantus guanto < germ. *wantuz.
2. Le testimonianze dirette sono costituite dai testi scrittidirettamente nelle varie lingue germaniche.
Storia della Filologia Germanica
In virt dei dati ricavati dalla storia, dallarcheologia edalla linguistica, possibile delineare le caratteristichelinguistiche, culturali e sociali del mondo germanicoantico.Grazie ai vari tipi di fonti possibile descrivere:1. La lingua dei popoli germanici (si ricostruisce il
Germanico a partire dalle singole lingue germanichestoricamente attestate);
2. La religione delle popolazioni germaniche (a partireda ci che riferiscono Cesare, Tacito e le fontigermaniche);
3. La societ delle popolazioni germaniche (Tacito edaltro).
Storia della Filologia Germanica
1455: riscoperta della Germania
(De origine et situ Germanorum) di Tacito, 98 d.C. circa;
XVI-XVII sec.: atteggiamento filologico verso gli antichi testiin lingue germaniche (frutto di ricerche antiquarie ricercasulle lingue classiche, orientali e germaniche;
Justus Lipsius (1547-1606, Belgio fiammingo): Salmi in bassofrancone
Franciscus Junius (1591-1677, Heidelberg, studi a Leida inOlanda): pubblicazione integrale del Codex Argenteusdella Bibbia gotica;
in Nord-Europa lattenzione degli studiosi si rivolse allanticaletteratura nordica, alla poesia eddica e alle saghe.
Nel corso dellOttocento la linguistica storico-comparativa elabora il concetto di germanico:
studi della linguistica storico-comparativa:rintracciare le parentele genetiche tra le lingue;nasce il concetto di indoeuropeo;
Nei paesi germanici, in particolare, linteresseromantico per la ricerca delle origini diede vitaallo studio delle antichit delle varie patriegermaniche.
Inizio: studio comparativo della lingua sanscritadegli antichi testi religiosi indiani, confrontatacon il greco e con il latino.
Friedrich von Schlegel (1808) e Franz Bopp (1816) inGermania a questultimo si deve limpiego del termine
germanico in senso linguistico (la lingua ricostruita,
madre delle moderne lingue germaniche)
1818: il danese Rasmus Rask applic il metodo comparativo alle lingue germaniche.
1822, seconda edizione della Deutsche Grammatik [in cui deutsch stava per germanico e non ancora per
tedesco] di Jakob Grimm.
Nello stesso periodo operava Karl Lachmann, fondatore della moderna critica del testo, fece edizioni critiche di
grandi opere letterarie tedesche medievali:
Nibelungenlied, studi di metrica e stilistica.
Comparazione tra singole forme germaniche e
individuazione dei fonemi da ricostruire per il germanico
got. isl.a. ingl.a. ata. gm.
fadar fair fder fatar *far padre
ftus ftr ftus fuoz *ftuz piede
f- f- f- f- *f-
-a- -a- -- -a- *-a-
-- -- -- -uo- *--
-t- -t- -t- -z *-t-
-d- [] -- -d- -t- *--
Comparazione greco latino germanico
greco: patr
latino: pater
gm.: *far
Neogrammatici fine XIX secolo
Studio delle corrispondenze a livello fonetico
Formulazione di Leggi fonetiche
Legge fonetica: descrizione e formalizzazione, a
posteriori, di una serie regolare di corrispondenze
Protogermanico: lingua unitaria e compatta un
modello di riferimento nellanalisi comparata delle
lingue germaniche
Teoria delle onde Johann Schmidt, 1872
Contatto linguistico
Isoglosse: linee immaginarie che rappresentano
confini geografico-linguistici creati dallunione
di punti geografici in cui si osserva una
variazione linguistica sulla base dellaccumulo
dei punti che pu essere di natura fonetica o
lessicale o morfologica; a livello di dialetti e
meno a livello di lingue standard
Teoria delle onde
Esempi di Isoglosse in Germania
Quadro riassuntivo
Neogrammatici: metodo comparativo; ricostruzione del germanico
mediante il confronto tra le varie lingue germaniche; linsieme
delle caratteristiche comuni a tutte le lingue germaniche
costituir il germanico;
individuazione di leggi fonetiche, che hanno il limite di essere
troppo rigide alcuni cambiamenti fonetici possono essere
dovuti a contatti linguistici;
Concetto di lingua madre e lingue figlie: la Teoria dellAlbero
Genealogico (Stammbaumtheorie August Schleicher, 1821-
1868); rami separati;
Johann Schmidt (1872): Teoria delle onde (Wellentheorie); le isoglosse
per illustrare i confini e la diffusione di alcuni fenomeni
linguistici;
Georg Wenker (1876): geografia linguistica il caso degli esiti della
Seconda Mutazione Consonantica nellarea corrispondente
allattuale Germanica
Tale evoluzione nellapproccio allo studio delle lingue gm antiche
risponde allesigenza di individuare i motivi dei mutamenti
linguistici: motivazioni interne al sistema linguistico
(semplificazione, variazioni articolatorie); motivazioni esterne ad
esso (contatti, sostrato o prestiti)
Considerazioni
Gli studi della geografia linguistica hanno portato a distinguere le
lingue germaniche in gruppi e sottogruppi e a scoprire le
corrispondenze e le differenze tra le varie lingue germaniche in
relazione sia alla diffusione dei fenomeni che alla loro
cronologia.
Il germanico pu essere suddiviso in unit in parte diverse
rispetto a quelle suggerite dalla teoria dellalbero genealogico.
Non si presuppone pi uno stadio comune e indifferenziato da cui
sarebbero derivate le lingue germaniche, ma si ipotizzata
anche per la fase pi antica una pluralit di dialetti in
analogia con la realt linguistica che noi oggi conosciamo.
Considerazioni
I fenomeni comuni fase di aggregazione in cui le
popolazioni gm furono in stretto contatto fra di loro,
prima di separarsi e raggiungere sedi anche lontane fra
di loro.
Cesare e Tacito:
nei secoli intorno allinizio dellera volgare i
Germani occupavano un territorio che comprendeva
la Scandinavia meridionale, lattuale Danimarca
(penisola dello Jutland e isole danesi) e Nord della
Germania: la cerchia nordica - i Germani
ebbero stretti contatti e cos si svilupparono i
fenomeni comuni attribuiti al germanico.
Successivamente, nellet delle migrazioni (375-568) e
con lestendersi del territorio occupato dalle popolazioni
germaniche si svilupparono fenomeni caratteristici dei
diversi gruppi e delle singole lingue germaniche.
Proprio in base a tali fenomeni e in base alle aree
geografiche occupate dalle singole popolazioni
germaniche possibile dividere il gruppo germanico nei
tre gruppi indicati nello schema dellAlbero
genealogico.
Fr. Van Coetsem 1970
per dare profondit cronologica al germanico ricostruito ha
individuato nella storia del germanico due fasi distinte,
caratterizzate da tratti linguistici diversi:
protogermanico, fase che raggruppa i fenomeni checaratterizzano il gruppo delle lingue germaniche rispetto allie.(I mutazione consonantica, legge di Verner, riduzione delsistema vocalico a 8 suoni con la confluenza di e in , di e in ; e forse la strutturazione del sistema apofonico). II-Isec. a.C. (?) Secondo Fr. Van Coetsem la riduzione delsistema vocalico si collocherebbe in una fase intermedia traprotogm e gm comune che egli chiama periodo e-a,collocandolo proprio intorno al II-I sec. a.C.;
germanico comune, fase che presenta i fenomeni comuni allelingue germaniche; si tratta della fase del germanico pi vicinaalla lingue storiche, e alla quale vengono attribuiti fenomeniquali lo stabilizzarsi dellaccento sulla sillaba radicale, lametafonia e le altre variazioni vocaliche dipendenti) iniziodellera volgare.