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    Allenare il pressing.

     A cura di  RAFFAELE BARRA

    D a l r i sc a ld a m e n t o a l la p a r t i t a : la s e d u t a c om p l e t a p e r r i s o l v e r e i l

    p r o b l e m a m a n i f es t a t o d a l l a s q u a d r a . 

    Raffaele Barra, classe’ 75 è laureato in Comunicazione e ha frequentato uncorso di specializzazione in psicologia dello sport.E’ in possesso del patentinodi Allenatore “Uefa B” e dell’abilitazione di istruttore di giovani calciatori Coni -Figc. E’ autore di numerosi contributi per la rivista www.allenatore.net eautore assieme ad Alberto Rossetti del volume “Gli Small Sided Games”. E’l’attuale Tecnico dei Giovanissimi Sperimentali della Clodiense SSD, societàdella città di Chioggia (VE) che milita nel campionato di serie D. 

    In questo contributo, la nostraattenzione si soffermerà sulla fase di

    non possesso palla, ci occuperemoinfatti di uno degli sviluppi di tatticadifensiva: il Pressing.Cercheremo di capire perché, come,dove e quando attuarlo; predisponendopoi due diverse sedute specifichesull’obiettivo. Quando parliamo dipressing intendiamo un’azionedifensiva collettiva e coordinata  ,attraverso la quale, la nostra squadracerca di togliere tempo e spazio  al

    portatore di palla avversario e ai suoiappoggi.Per prima cosa dobbiamo chiederciperché attuare il pressing?Qual è la sua utilità?Molte statistiche evidenziano che unelevatissimo numero di realizzazioninasce da una transizione positiva nellametà campo avversaria, recuperandopalla e trovando gli avversari malposizionati o in inferiorità numerica.

    Un’azione di pressing ben strutturatapuò aiutarci perciò a tale scopo.

    Attuare il pressing poi è indice di unafilosofia di gioco, della volontà dipraticare un calcio offensivo,propositivo e in ogni modo attivo anchequando si è in fase di non possessopalla. Inoltre, la scelta di attuare unpressing organizzato limita latranquillità di gioco della squadraavversaria, che sa che sarà attaccatanon appena un suo componente entrain possesso palla, limitandone libertà di

    movimento e tempi di giocata.Lo scopo, dunque, di questa azionedifensiva è restringere spazio e tempoal possessore di palla in modo dalimitarne la quantità di soluzionipossibili, cercando di ottenere cosìl’immediata riconquista della palla.Per fare ciò, come detto, dovremoanche marcare gli avversari più vicini alpossessore (gli appoggi), in modo danon permettere loro di aiutarlo (vedi

    figura A).

    NN..112288 MMAAR R ZZOO 22001155RIV ISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE .NET

    REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03SEDE V IA E . FRANCALANC I 418 – 55054 BOZZANO (LU)

    TEL . 0584 976585 - FAX 0584 977273DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZ IOCOORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO  

    ESERCITAZIONI

    aar r ttiiccoolloo 

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    Una volta compresa l’utilità di questaazione difensiva, dobbiamonecessariamente fare una distinzionetra il pressing  e la cosiddettapressione.

    Quando parliamo di pressione,intendiamo quell’azione difensiva di

    tecnica applicata e di tattica individuale

    fatta sul portatore di palla con lo scopodi togliergli o limitargli tempo e spazio

     per la giocata.

    La pressione, perciò, non è un’azionecoordinata di più uomini; si riferisce,invece, ad un comportamentoindividuale (anche se effettuato dadiversi giocatori) che ogni calciatore

    attua, sul possessore di palla avversario(vedi il Focus nr. 103 del dicembre 12nel quale abbiamo trattatol’argomento).Vediamo ora dove  si può effettuareun’azione di pressing, in modo da poterfornire alla nostra squadra tutte leinformazioni relative alla strategia cheintendiamo adottare.

    In relazione ai livelli delle zone dicampo dove attueremo la strategia,possiamo avere (vedi figura B-1, B-2,B-3):

    Un pressing ultraoffensivo; Un pressing offensivo; Un pressing difensivo.

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    Utilizzando un pressing ultraoffensivodecidiamo di aggredire la squadraavversaria molto alti, con l’obiettivo diimpedire loro una costruzione del giocopartendo della difesa.I vantaggi di questo tipo di azioneconsistono nel fatto che, in caso diriconquista della sfera, ci troveremo inuna zona di campo vicina alla portaavversaria e quindi molto favorevoleper la conclusione.Il nostro atteggiamento è quello dirimanere il più possibile nella metàcampo avversaria, pressando da subito

    gli avversari, e costringendoli a calciarelontano la palla.

    Attueremo il pressing offensivo, invece,sempre nella metà campo avversaria,ma più bassi.Con questo tipo di pressing, visto cheavremo a disposizione maggiori spazirispetto a quando effettuiamo unpressing ultraoffensivo, dovremoabituare i nostri giocatori allo

    sfruttamento di tali spazi.E’ molto importante, in questo tipo dicircostanza, la capacità di leggere lesituazioni di palla coperta o scoperta daparte dei nostri difensori.

    Infine adotteremo un pressing difensivonella nostra metà campo cercando disfruttare le caratteristiche dei nostriattaccanti, che devono essere veloci eabili a sfruttare gli ampi spazi nelle

    ripartenze.Questo tipo di pressing è utilizzatoquando desideriamo attuare, in fase

    difensiva, una strategia di chiusuradegli spazi e di recupero palla suintercettamento delle traiettorie dipassaggio per ripartire in contropiede.Possiamo applicarlo anche quando lasquadra avversaria fa girare palla moltobene nella metà campo, aspettandola,cercando di farla salire per creareprofondità alle sue spalle.E’ fondamentale, in questo caso, starecorti e stretti nella nostra metà campo.

    Parlando sempre del dove effettuare ilpressing, possiamo anche cercare di

     “invitare” gli avversari in unadeterminata zona di campo.Questa tipologia di sviluppo possiamoapplicarla a tutte e 3 le strategie dipressing, effettuando il “pressing adinvito” con la prima linea di giocatoripiù avanzati.

    Questi riferimenti devono uscire in fortepressione sulla zona centrale delcampo, cercando di convogliare la sfera

    verso l’esterno, obbligando gli avversariad un passaggio diretto nelle zone A eB evidenziate nelle figure precedenti.

    Non appena il giocatore in pressionesarà riuscito a far indirizzare la palla inuna determinata zona di campo le “seconde linee” si predisporranno inchiusura degli appoggi nelle zone C, D,E impedendo la giocata agli avversari.Vediamo ora, più precisamente, come 

    effettuare il pressing, in modo dafornire ai nostri giocatori unaconoscenza dei compiti che porti ad un

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    equilibrio tattico e a una sincronia dimovimento.La prima cosa da tener presente è

    quella di non farsi attrarre dalla palla,facendosi così sbilanciare in avanti.La nostra squadra infatti deve avere undialogo tattico per poter “uscire” con itempi giusti e solo quando si creano ipresupposti di base per il pressing.I nostri giocatori devono rimanere cortie stretti individuando l’avversario su cuiagire e uscire, chiudendo le linee dipassaggio, solo nel momento in cui ilcompagno più avanzato, andando in

    pressione, darà l’input al pressing.E’ sempre, quindi, il giocatore più vicinoalla palla a determinare l’avviodell’azione di pressing, che, sfruttandoil disagio arrecato dalla sua pressione,porterà a un movimento combinato,simultaneo e fatto in sincronia.La pressione che il primo giocatoreporta sull’avversario deve essereeffettuata con la massima intensità enon deve necessariamente portare al

    recupero della palla: deve impedirel’avanzamento del rivale in modo dafacilitare il piazzamento dei compagni.

    Ma quando conviene iniziare l’azione dipressing?

    Anche in questo caso è utile dare delleindicazioni, in modo da fornire allanostra squadra delle informazioniunivoche che consentano di saperleggere e quindi riconoscere, tuttequelle situazioni di gioco che portinoall’inizio dell’azione di pressing.

    Un primo segnale è senza dubbio,quando l’avversario è in difficoltàtecnica; ossia quando riceve male e non

    è in pieno possesso della sfera, oppurequando effettua un passaggio sbagliato.In questo caso i tempi di gioco per gliavversari si allungano, consentendociun sinergico attacco al portatore e agliappoggi.Una seconda circostanza è quandol’avversario è girato, ossia quando sitrova con la fronte rivolta verso lapropria porta. In questa condizione ilcampo visivo del giocatore è

    notevolmente ridotto facilitando l’uscitain pressing. (fig. C1- C2).

    Una terza condizione per iniziarel’azione di pressing, indipendentementedalla zona di campo in cui ci si trovi, èquando la palla si stacca dal portatoreper essere trasmessa ad un compagno.

    In questa situazione la giusta scelta deitempi porterà il nuovo avversarioentrato in possesso a ricevere sottopressione e con gli appoggi vicini

    marcati, facilitandoci il tentativo direcupero della palla.Un'altra situazione preordinata di iniziopressing può essere quando la nostrasquadra, in fase di possesso, perdepalla. In questa circostanza, in qualsiasizona del campo, possiamo decidere dipressare in maniera intensa, attaccandoportatore e appoggi vicini, in modo danon permettere una facile ripartenza

    Le immagini sono tratte da http://livetv.sx ed elaborate dall’autore. 

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    all’avversario o una palla lunga,avviando un’azione ritardatrice.

    Un’ultima situazione che desideriamocitare, è quando subiamo una pallainattiva o quando l’avversario batte unfallo laterale in determinate epreordinate zone del campo.

    Questa tipologia di pressing necessita diessere organizzata minuziosamente esettorialmente, anche in base allecaratteristiche della squadra rivale e halo scopo di non permettere una facile

    ricezione della sfera agli avversari.

    Per poter portare la nostra squadra adeseguire una efficace azione dipressing, indipendentemente dallenostre scelte tattiche e dalla zona dovedecideremo di attuarla, dobbiamonecessariamente programmare unaprogressione di esercitazioni specifiche,finalizzate all’acquisizione dei nostriprincipi.

    Gli allenamenti che andremo a proporredovranno avere obiettivi espliciti echiari, in modo da creare degliautomatismi e i feedback necessari allasquadra; in maniera tale da far sì che inostri giocatori siano in grado diriconoscere i segnali e le situazioni chesi creano durante la gara e alle qualidovranno rispondere con sincronia eprecisione.Non va infine dimenticato che unmovimento compatto ed eseguito insintonia, richiede a tutti i nostri

    giocatori un impegno mentale intenso ecostante e per questo motivo durante lenostre esercitazioni non dovremo

    trascurare l’aspetto psicologico.

    Vediamo ora una serie di esercitazioni,

     prima preparate per una rosa di 14giocatori; poi per una squadra di 22.

    Proposta per una rosa di 14giocatori

    ESERCITAZIONE 1 - 1

    Attivazione = Rondo 5 vs 2Obiettivi principali: Pressing,Trasmissione, ricezione.Misure: 2 quadrati 10 x 10 mNumero di calciatori: 14Iniziamo la proposta con un rondo(esercizio simile al torello, di originespagnola) di riscaldamento.Dividiamo i giocatori a disposizione 7per quadrato, creando 2 situazioni di 5

    vs 2.I giocatori blu devono mantenere ilpossesso palla disposti come in figura egiocando rasoterra, avendo adisposizione massimo 2 tocchi.L’obiettivo dei giocatori rossi è quello direcuperare palla cercando di attaccarela traiettoria di passaggio delpossessore, senza farsi attrarre dallasfera, ma attendendo il momentoadatto per l’attacco.

    (Fig.1-1).

    http://www.allenatore.net/dinamiche/totale.php?book=270http://www.allenatore.net/video/product_preview.php?v=BLmceb6VQ0w

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    ESERCITAZIONE 1 - 2

    Esercitazione analitica -situazionale = Trasmetto e attaccoObiettivi principali: Pressing,trasmissione e ricezioneMisure: 2 rettangoli di gioco 30 x 20m– 35 x 25mNumero di calciatori: 14Esercitazione che inizia in formaanalitica con l’obiettivo di allenare latrasmissione e la ricezione e che, alla

    chiamata dell’allenatore, stimola ilpressing. Dividiamo i giocatori su 2rettangoli, nel primo (30x20m)

    effettueremo un 3 vs 3, nel secondo un

    4 vs 4.I giocatori, iniziano a trasmettersi lapalla a coppie (un blu e un rosso) dalladistanza esercitando trasmissione ericezione. I giocatori rossi sononumerati e alla chiamata dell’Allenatoreil pallone in gioco sarà quello trasmessodal numero chiamato. L’obiettivo èquello di attacco immediato dei rossi suiblu nella loro metà campo, pressando,chiudendo le traiettorie e cercando

    l’anticipo e il recupero della palla primache i blu riescano a trasmettersi la sferatoccandola tutti. (Fig. 1-2).

    ESERCITAZIONE 1 - 3

    Esercitazione situazionale = 3 vs 3 areteObiettivi principali: Pressing,

    finalizzazioneMisure: rettangolo doppia area dirigore

    Numero di calciatori: 14Esercitazione situazionale su 2 metàcampo per allenare il pressingultraoffensivo.I giocatori vengono divisi secondo i

    ruoli creando 2 situazioni di 3 difensoricontro 3 attaccanti.

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    I giocatori blu, in superiorità numericagrazie al portiere, facendo iniziarel’azione sempre da quest’ultimo,

    devono riuscire ad effettuare 8 passaggiconsecutivi giocando rasoterra e conmassimo 2 tocchi per ottenere unpunto.

    Gli attaccanti rossi devono uscire inpressing cercando di recuperare pallaaspettando il giusto momento (ricezione

    errata o ricezione di spalle) per poiandare immediatamente a rete.(Fig. 1-3).

    ESERCITAZIONE 1 - 4

    Partita a tema = 6 vs 6 a zoneObiettivi principali: Pressing,finalizzazioneMisure: 35 x 50 mNumero di calciatori: 12 + 2 portieriPartita tattica su un campo diviso azone, dedicata al pressing. Due squadregiocano una normale partita in

    situazione di 6 vs 6 essendo però divisiin 3 zone. In fase di possesso un sologiocatore può entrare nella zona dovestazione la palla creando una situazionedi superiorità. Inoltre affinché la retesia valida i due difensori devono essereusciti dalla loro zona.

    Quando una delle 2 squadre perde lapalla i due giocatori nella zona devonoimmediatamente andare a pressarecercando una rapida riconquista

    chiudendo sul portatore e cercando dileggere e anticipare il passaggiosuccessivo.

    Gli altri giocatori delle zone, in base a

    dove si perde il possesso, devonochiudere i possibili appoggi o muoversiverso la propria porta cercando diprevenire un possibile attaccoavversario della profondità.(Fig. 1-4).

    http://www.allenatore.net/dinamiche/totale.php?book=296http://www.allenatore.net/dinamiche/download/prodotto_preview.php?file=store~296~preview_interno_ssg_ok.pdf

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    Vediamo ora una proposta per unarosa di 22 giocatori.

    ESERCITAZIONE 2 - 1

    Attivazione = 7 vs 4 in quadratoObiettivi principali: Pressing,trasmissione, ricezione.Misure: 2 quadrati 20 x 20 mNumero di calciatori: 22 (11 perspazio di gioco)Iniziamo questa nuovaseduta con un possesso palla.

    Divisi su 2 quadrati i giocatori siaffrontano, con obbligo rasoterra, 7contro 4.La squadra rossa è posizionataall’interno dello spazio di gioco e devecercare di recuperare la sferaintercettandola.I blu giocano con 3 componentiall’interno e 4 sponde e devonoeffettuare 8 passaggi consecutivigiocando a 2 tocchi per ottenere unpunto. (Fig. 2-1).

    ESERCITAZIONE 2 - 2

    Esercitazione analitica situazionale= Perdo palla e attaccoObiettivi principali: Pressing,transizioni, trasmissione e ricezioneMisure: Metà campoNumero di calciatori: 22Anche in questa seconda seduta

    proponiamo un’esercitazione che iniziain forma analitica, ma che alla chiamata

    dell’allenatore porta i giocatori insituazione.I giocatori vengono divisi sulle 2 metàcampo dove giocano 5 vs 5 più portiere.L’esercitazione inizia con i 5 giocatorioffensivi (2 centrocampisti e 3attaccanti) che fanno girare palla a 2tocchi, con i 5 giocatori in fase di nonpossesso (4 difensori e un

    centrocampista) che si muovonodidatticamente posizionandosi infunzione della palla.

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    Al via dell’Allenatore il giocatore rossoin possesso palla la trasmette ad unblu, simulando la perdita della sfera. I

    giocatori blu devono cercare diavanzare andando a rete su una delle 3

    porticine a metà campo.I rossi devono immediatamente uscirein pressing cercando di recuperare palla

    e andare a rete. (Fig. 2-2).

    ESERCITAZIONE 2 - 3

    Esercitazione situazionale  = 3 vs 2+ portiereObiettivi principali: Pressing,transizioneMisure: 2 rettangoli 20 x 25 mNumero di calciatori: 20 + 2 portieriLa rosa viene divisa su 2 spazi di giocoin 2 squadre da 5 più un portiere. Le 2squadre si alternano in campo in un 3vs 2.2 giocatori rossi, posti dietro la porta,

    passano la palla ai 3 blu all’interno dellospazio di gioco ed entrano in campo in

    pressing per recuperare la palla.I 3 giocatori blu devono andare a retecon l’obbligo di effettuare almeno unpassaggio prima di poter concludere.

    I 2 rossi si posizionano, cercando direcuperare palla e se ci riescono devonoeffettuare 5 passaggi, aiutati dalportiere per ottenere un punto,contrastati dai blu che a loro voltacercheranno la riconquista. (Fig. 2-3).

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    ESERCITAZIONE 2 - 4

    Partita a tema = Doppio obiettivo

    Obiettivi principali: Pressing,transizione, ampiezza, finalizzazione.Misure: ¾ campoNumero di calciatori: 222 squadre di 10 giocatori, si affrontanoin una partitella con doppi obiettivi.I giocatori rossi, giocano con 2 portierie l’azione inizia sempre da uno di loro.Il loro obiettivo è andare a rete in unadelle 3 porticine per ottenere 2 puntioppure riuscire a far passare la palla in

    uno degli spazi formati dai coni blu, conun compagno che riceve dietro, perottenere un punto.

    I giocatori blu devono cercare dipressare immediatamente perrecuperare palla e andare a rete in una

    delle 2 porte difese dai portieri.

    Entrambe le formazioni in fase di nonpossesso o alla perdita della sfera,devono porre molta attenzione (ènotevole infatti il carico cognitivo)posizionandosi adeguatamente inchiusura e cercando di prevenire ipossibili e frequenti cambi di gioco.

    Dopo il tempo stabilito dall’Allenatore le

    2 squadre invertono gli obiettivi.(Fig. 2-4).