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- - Sono poche le parole di Carlo Zoli. A svelare la sua passione, la sua arte sono la luce nello sguardo e i movi- menti armoniosi e misurati delle mani sull’argilla. Accanto a lui un piccolo vaso con dell’acqua e una valigetta che contiene qualche semplice stru- mento in legno, niente più. Tanto basta per dare forma e significato, un tocco dopo l’altro, a un blocco infor- me di terra umida, sotto lo sguardo rapito di un pubblico numeroso. Anziani, giovani e bambini sono disposti a raggiera attorno a lui e, quasi con il fiato sospeso, indagano quei gesti silenziosi e piani, che accarezzano, modellano, incidono. Ogni tocco, per quanto modesto o infinitesimale, acquisisce un signifi- cato insieme alla materia che si trasfi- gura in una fiera ed elegante Afrodite, divinità greca dell'amore e della bel- lezza, nata secondo la tradizione dalla spuma del mare. Quasi sembra di scorgere onde e piccoli giochi d’acqua nei riccioli che avvolgono il corpo e il mantello del- l’opera completata e l’emozione & Cultura & Cultura Cooperativa Cooperativa Periodico trimestrale edito da via Galvani 12, 20835 Muggiò MI tel. 039 793662 fax 039 2781072 [email protected] Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 1641 del 30/11/2002 Spedizione in abbonamento postale 70% Milano Direttore responsabile Stefano Rijoff Redazione Francesca Naboni Grafica e impaginazione Valentina Gatto Stampa A.G.BELLAVITE srl - Missaglia (Lc) Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata. 3 SOMMARIO IN COOPERATIVA Ceramiche da sogno in mostra LIBERI PENSIERI La Cooperativa e via Baruso UN SOCIO “Proprio come una famiglia”. I ricordi di Giovanni Mariani IN COOPERATIVA L’Edificatrice e la scuola IN COOPERATIVA Alloggi e Cantieri IN VIAGGIO Mercatini di Natale: che passione! Nuovi tassi di interesse silenziosa dei presenti si scioglie in un fragoroso applauso. Quest’anno la Edificatrice, nel suo obiettivo di avvicinare Muggiò alla grande cultura, ha superato se stes- sa, portando l’arte vera, viva, ancora in divenire, letteralmente a portata di mano. Domenica 18 settembre i mug- gioresi hanno potuto ammirare con i propri occhi la creazione di una statua in ceramica, la magia della materia che si trasforma in arte grazie all’arte sapiente del ceramista Carlo Zoli. La scultura realizzata nel salone di Palazzo Isimbardi dovrà asciugare 2 GRANDE AFFLUENZA DI PUBBLICO E GRANDE INTERESSE PER LA PERSONALE DEDICATA AL CERAMISTA FAENTINO CARLO ZOLI. ANCHE QUEST’ANNO NON DELUDE LE ASPETTATIVE L’APPUNTA- MENTO CON LA GRANDE ARTE OFFERTO DALLA EDIFICATRICE ALLA CITTADINANZA IN OCCASIONE DELLA FESTA DI MUGGIÒ 6 5 Ceramiche da sogno in mostra 4 7

04 - Ottobre

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Cooperativa & Cultura - Periodico trimestrale edito dalla Cooperativa Efidicatrice di Muggiò

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Sono poche le parole di Carlo Zoli.A svelare la sua passione, la sua artesono la luce nello sguardo e i movi-menti armoniosi e misurati delle manisull’argilla. Accanto a lui un piccolovaso con dell’acqua e una valigettache contiene qualche semplice stru-mento in legno, niente più. Tantobasta per dare forma e significato, untocco dopo l’altro, a un blocco infor-me di terra umida, sotto lo sguardorapito di un pubblico numeroso.Anziani, giovani e bambini sonodisposti a raggiera attorno a lui e,quasi con il fiato sospeso, indaganoquei gesti silenziosi e piani, cheaccarezzano, modellano, incidono. Ogni tocco, per quanto modesto oinfinitesimale, acquisisce un signifi-cato insieme alla materia che si trasfi-gura in una fiera ed elegante Afrodite,divinità greca dell'amore e della bel-lezza, nata secondo la tradizionedalla spuma del mare. Quasi sembra di scorgere onde epiccoli giochi d’acqua nei riccioli cheavvolgono il corpo e il mantello del-l’opera completata e l’emozione

& Cultura& CulturaCooperativaCooperativa

Per iodico t r imest ra le edi to daCooperativa Edificatrice di Muggiòvia Galvani 12, 20835 Muggiò MItel. 039 793662 fax 039 2781072redaz ione@coopedi fmuggio. i tAutorizzazione del Tribunale di Monzan. 1641 del 30/11/2002Spedizione in abbonamento postale70% MilanoDirettore responsabileStefano RijoffRedazioneFrancesca NaboniGrafica e impaginazioneValentina GattoStampaA.G.BELLAVITE srl - Missaglia (Lc)

Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.

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numero XXXVI Ottobre 2011

SOMMARIOIN COOPERATIVACeramiche da sognoin mostraLIBERI PENSIERILa Cooperativa e via BarusoUN SOCIO“Proprio come una famiglia”.I ricordi di Giovanni MarianiIN COOPERATIVAL’Edificatrice e la scuolaIN COOPERATIVAAlloggi e CantieriIN VIAGGIOMercatini di Natale: che passione!Nuovi tassi di interesse

silenziosa dei presenti si scioglie inun fragoroso applauso. Quest’anno la Edificatrice, nel suoobiettivo di avvicinare Muggiò allagrande cultura, ha superato se stes-sa, portando l’arte vera, viva, ancora indivenire, letteralmente a portata dimano. Domenica 18 settembre i mug-gioresi hanno potuto ammirare con ipropri occhi la creazione di una statuain ceramica, la magia della materiache si trasforma in arte grazie all’artesapiente del ceramista Carlo Zoli. La scultura realizzata nel salone diPalazzo Isimbardi dovrà asciugare

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GRANDE AFFLUENZA DI PUBBLICO E GRANDE INTERESSE PER LAPERSONALE DEDICATA AL CERAMISTA FAENTINO CARLO ZOLI.ANCHE QUEST’ANNO NON DELUDE LE ASPETTATIVE L’APPUNTA-MENTO CON LA GRANDE ARTE OFFERTO DALLA EDIFICATRICE ALLACITTADINANZA IN OCCASIONE DELLA FESTA DI MUGGIÒ

65 Ceramiche da sognoin mostra

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e sono state esposte in gal-lerie di arte contemporaneain tutto il mondo oltre che aMuggiò. Grande è la soddisfazionedella Edificatrice, espressadal presidente AntonioMarucci durante l’inaugura-zione della esposizione il 10settembre: “Abbiamo incon-trato Carlo Zoli durante unadelle numerose visite cultu-rali organizzate dalla coope-rativa per i suoi soci e siamorimasti talmente colpiti dallamaestria di questo valenteceramista da voler condivi-dere questa scoperta e lasua poetica con i nostri con-cittadini, portando diretta-mente l’artista e le sue operea Muggiò”. I pezzi unici di Zoli, introdotti dalcuratore della mostra Vittorio Amedeo Sacco,sono stati apprezzati anche da FrancescoVantellino, assessore a Sviluppo, Gestione delterritorio e Patrimonio, che ha partecipato allainaugurazione e, a nome dell’amministazione diMuggiò, ha rinnovato il sentito ringraziamentoalla Edificatrice per la costante attività di promo-zione culturale e artistica sviluppata nel tempo. L’inaugurazione si è chiusa con l’omaggio diuna serie di sculture della Dea della Fortuna,appositamente realizzate da Zoli per laEdificatrice, a coloro i quali hanno collaborato ecollaborano allo sviluppo della Edificatrice. Apartire dall’ex presidente Aldo Ramazzotti, concui è nata l’ormai tradizionale attenzione e sen-sibilità dellaEdificatrice almondo dell’arte edella cultura; idipendenti dellacooperativa, chela rappresentanocon i soci; i forni-tori che da annigarantiscono ser-vizi puntuali e affi-dabili; VincenzoBarbieri, presiden-te della cooperati-va Ecopolis, concui si è avviato unpercorso di fattivapartnership; l’amministrazione di Nova Milanesee l’amministrazione di Muggiò con cui da anni cisi relaziona in attività e progetti nell’interessedelle due città. F.N.

almeno un mese per poi esserecotta ad altissime temperature,almeno tre volte, per raggiungerequella stratificazione di raffinaticolori che impreziosiscono leopere di Zoli: blu, rosso corallo eoro zecchino. L’effetto finale diquesto lungo percorso di creativi-tà e paziente dedizione è stato inesposizione per tutta la settimanadella sagra cittadina nella mostracurata da Vittorio AmedeoSacco. Venticinque opere in ter-racotta policroma che danno vitaa un percorso quasi fiabesco,come suggerisce il titolo sceltoper l’esposizione: “Un mito nelsogno”. Sono guerrieri, liocorni,angeli, amazzoni e valchirie: laceramica assume fattezze mito-logiche ed epiche che creanouna coinvolgente saga, dove i protagonisti si materia-lizzano emergendo da un passato lontano in un con-nubio tra storia, leggenda e mitologia. A cavallo frastoria e leggenda, materia e sogno, la mostra raccon-ta un viaggio nelle potenzialità più ardite della materia,in equilibrio fra piacere estetico e narrazione romanti-ca, plasticità e mistero. Ceramica, ferro, bronzo,acciaio e oro entrano in dialogo fra forma e colore. “Nella scultura si fonde una passione personale peril mondo delle fiabe e le atmosfere cavalleresche” –confessa l’autore – “e un’arte che da quattro genera-zioni accompagna la mia famiglia”. Nato a Bari nel1959, ma attivo ormai da anni a Faenza, Zoli vantaun patrimonio genetico di tre generazioni di cerami-sti (Carlo Zoli, Paolo Zoli 1885 e Franco Zoli 1924).Ha imparato l’arte della ceramica dal padre Franco,docente di decorazio-ne artistica pressol’Istituto Statale d’Arteper la Ceramica“G.Ballardini” e affer-mato pittore e scultore.Le sue qualità artisti-che come scultore diceramica lo hannofatto emergere fin dallagiovane età salendoalla ribalta in numeroserassegne nazionali edinternazionali. Ha ini-ziato quindi a esporrenel 1985 e da allora aoggi ha collezionatooltre 50 mostre personali e numerosissime collettive.Da alcuni anni si occupa anche di pittura. Le sueopere sono in permanenza presso diverse galleriein Italia, Belgio, Francia, Olanda, Svizzera, Australia;

in mostra2 anno IX numero XXXVI

Sopra: Un momento della performance artistica di Carlo Zoli

Sotto: Il presidente Antonio Marucci, Mariuccia Camurri, responsabile Mostre e Gite,l’artista Carlo Zoli e Vittorio Amedeo Sacco, curatore della mostra

Il direttore STEFANO RIJOFF

LIBERI PENSIERIDI UN VECCHIO COOPERATORE

La Cooperativa e via BarusoIn via Baruso batte il cuore della cooperazione disinistra a Muggiò. È lì che al primo piano delnumero 1 il notaio Tito Rosnati il 7 agosto 1919redige l’atto di fondazione della CooperativaEdificatrice. È lì che si acquisiscono prima la vec-chia casa parrocchiale e successivamente unaparte del terreno che permetterà di costituire quelnucleo che oggi è rappresentato dall’edificio dipiazza Gramsci ove ora ha sede il sindacatopensionati, la casa di via Ferrario e l’edificio delsupermercato con sopra le sedi dei partiti.Il supermercato era, come ben ricorda FrancescaNaboni nel suo libro sulla storia dell’Edificatrice,un piccolo spaccio alimentare, divenuto coltempo la Cooperativa con forno, che ha avutouna importanza determinante nel movimentocooperativo lombardo. Infatti nei primi anni set-tanta quando la grande parcellizzazione delle pic-cole cooperative di consumo aveva portato ad uncrisi profonda, da Muggiò partì quel movimento di unificazione che portò prima alla costituzione di UnicoopLombardia e successivamente, con la fusione del magazzino di Pieve Emanuele e quella della cooperativadi Cremona e di Brescia, a formare quella grande realtà rappresentata oggi da Coop Lombardia.Ma quello su cui desidero soffermarmi è il primo piano di via Baruso, le cosiddette “Bandiere”. Lì hannole sedi dei partiti della sinistra ai quali la Cooperativa Edificatrice ha sempre affittato quegli spazi chehanno permesso nel tempo l’attività di un importante segmento della vita politica cittadina. E poi c’è lo spa-zio autogestito in cui gli anziani (e non solo) si ritrovano per chiacchierare, per commentare gli avvenimen-ti locali e nazionali, per dividersi sulle dispute calcistiche e riappacificarsi quando gioca la nazionale, e,solo al pomeriggio, per fare qualche partita a scopa o a scala quaranta.È alle Bandiere che quando viene a mancare qualcuno di Muggiò nel ricordo viene ricostruito tutto l’albero

genealogico, con relativi soprannomi e classe di ogni personaggio. Una voltasi sentivano cantare anche alcune romanze sconosciute ai più giovani eancora adesso si possono ascoltare episodi di quando nel primo dopoguer-ra in paese vi erano meno di cinquemila abitanti.Un pensiero non può non andare ai fratelli Broglia (Giorgio e Luciano) checi hanno prematuramente lasciato o al nostro socio Ambrogio Radice, chequotidianamente anima questi spazi.È rispetto a tutto questo mondo, al legame con un’azienda comel’Edificatrice, abituata a confrontarsi con tutti, ma che non vuole discono-scere le proprie origini, che si è deciso di investire in una manutenzionestraordinaria, che ha comportato il cambio completo degli infissi, unanuova pavimentazione e naturalmente una tinteggiatura che non venivaeffettuata da anni.Il 18 settembre c’è stata la riconsegna della struttura ai partiti e agli anzia-ni, con grande soddisfazione di tutti e con il riconoscimento indiscusso del-l’attenzione che l’Edificatrice pone in generale al proprio patrimonio, ma inparticolare a questo luogo simbolo della cooperazione muggiorese.Il taglio del nastro e un breve discorso del presidente Antonio Marucci, cheha ribadito l’importanza di via Baruso per la nostra cooperativa, hanno datol’avvio a le “Bandiere” completamente ristrutturate, più accoglienti e ciauguriamo sempre più vive.

L’edificio in via Baruso il giorno della consegna delle chiavi ai partiti locali

anno IX numero XXXVI4 in cooperativa

“Meno tre”, ripete fra incredulità e soddisfazione.“Fra tre anni raggiungo i cinquant’anni da socio dellaEdificatrice”. Tanto è passato da quando GiovanniMariani ha varcato per la prima volta la porta dellacooperativa nel 1964. “A quei tempi si entrava incooperativa se si aveva la tessera di partito - ricorda- . Io già mi interessavo di politica, militavo all’internodel PCI, e il passo è stato breve. Come era consue-tudine, ho seguito tutta la trafila di preparazione:sono entrato come sindaco supplente per quattroanni, poi sono divenuto sindaco e, infine, sono entra-to in consiglio. E da allora non ho mai perso un con-siglio o un’assemblea, se non perché malato o perragioni serie”, precisa con l’orgoglio e il rigore di chiha conosciuto la cooperazione negli anni in cui se negettavano le fondamenta in paese. “Quando ho ini-ziato a frequentare la Edificatrice, c’erano solo ilSette e l’Otto Piani, poi sono seguiti gli altri palazzo-ni. Avevamo solo un vecchio statuto e ben poco dicostruito”. Pochi soldi, tanti sacrifici e tante difficoltà.Eppure per Mariani sono quelli gli anni di maggiorefulgore. “Sono gli anni in cui si è veramente costruitala cooperativa. Anni difficili ma in cui si lavorava tuttiinsieme, proprio come una famiglia, per cercare dioffrire alloggi a prezzi moderati ai soci. Prima in affit-to, poi successivamente abbiamo cominciato anchea vendere. Si è costruito tanto per rispondere allerichieste e le case si vendevano prima ancora di rea-lizzarle, quando ancora c’erano solo i disegni”. Iricordi si rincorrono. “C’era questa specie di abitudi-ne – continua divertito – : alla prima assemblea dipresentazione delle nuove costruzioni in procinto dipartire non si vedeva mai molta gente, poi però,quando si piantava la gru, arrivavano tutti a prenota-re la casa. Quella era la loro garanzia che si stavacostruendo davvero”. Tante le situazioni e gli eventidella storia della Edificatrice che vengono allamemoria di Mariani, consigliere insieme a ben cin-que presidenti. Di ognuno conserva un ricordo, unaneddoto. Alcuni racconti però sono di carattere piùpersonale come nel caso del “suo” primo presiden-te, Ugo Viscardi, che era anche il suo capo nella dittadi tappezzeria dove ha lavorato con passione tuttauna vita, dai 14 ai 66 anni. “Non era fatto per le gran-di platee – ricorda - era un pragmatico, un uomo del

“Proprio come una famiglia”, la Cooperativanei ricordi di Giovanni Mariani

fare, pronto a grossi sacrifici pur di sostenere conrigore il progresso della Edificatrice. Venanzio Figini,invece, sì. Era un oratore nato: il timbro della voce, lacadenza nel parlare… conquistava le folle. Quandoai comizi rionali c’era lui, c’era sempre un sacco digente. Era invece un po’ più brusco, più diretto nelleconversazioni in consiglio”. “Accomodante” è invecenei ricordi di Mariani il presidente successivo,Giovanni Riccardi “sempre pronto ad ascoltare i con-sigli e le opinioni di tutti prima di prendere una deci-sione”. La cooperativa conosce procedure differenticon Aldo Ramazzotti, che introduce uno stile “piùaziendale”, una strada che si sta portando avantianche oggi con il presidente Marucci, nonostante lasituazione complicata di questi anni di crisi economi-ca generale. “È un periodo duro per il mercato –commenta Mariani, amareggiato – e anche la nostracooperativa affronta con attenzione la crisi. Non siriesce a costruire più sul territorio di Muggiò. Per nonparlare delle difficoltà sempre più grosse di accede-re a un mutuo. È una situazione critica, bisogna stareattenti a non strafare e fare economia, proprio comefarebbe una famiglia”.La difficile congiuntura economica trova confermaanche nel contatto con i soci, che Mariani accogliequando si presentano alla ricerca di un alloggio.“Tutti sono interessati a un appartamento in affitto,sono pochissimi quelli che possono comprare.Vengono e si mettono in lista: in media sono due otre alla settimana, molti sono giovani e sempre di piùextracomunitari. La cooperativa ha le porte aperte atutti. Ed è giusto che sia così”, commenta. Sonocambiate le esigenze perché è cambiata la società,è cambiato il rapporto con la politica e anche con lacooperativa. Mariani riflette amareggiato: “Negli anniSessanta e Settanta non era come adesso: i socierano veramente affezionati. Alle assemblee c’eranoquasi cento persone, ai pranzi sociali si arrivavaanche a 200 sedie. La cooperativa era molto sentita

PASSATO E PRESENTE DELLA EDIFICATRICEATTRAVERSO I PENSIERI DEL CONSIGLIERE“STORICO” DELLA EDIFICATRICE. UN MUGGIO-RESE DOC, SEMPRE PRONTO A DARSI DA FAREPER LA COOPERATIVA DI PAESE

Giovanni Mariani, premiato per “anzianità di servizio” in occasione dei festeggiamenti per i 70 anni dalla fondazione della Edificatrice

sul territorio ma c’era anche una societàdiversa, un’idea politica differente, lasinistra era più compatta... oggi purtrop-po molti soci si fanno sentire solo perchéhanno bisogno della casa. Sono moltorattristato da questo distacco perché mirendo conto che molti soci non sentonopiù il valore della cooperazione. Non sitratta di una disattenzione essenzialmen-te dei giovani, riguarda anche i soci dellamia età che ormai non vengono più incooperativa”. Con la stessa buona volontà e passionecon cui ha sempre aiutato il partito, lavo-rando alle feste come manovale “perchéci voleva anche quello”, con la stessadedizione dimostrata nel lavoro, Marianisi è dedicato alla cooperativa: “Per menon è mai stato un peso, anzi ho forsetrascurato anche un po’ i miei figli e lamia famiglia”. Con questa costanza, cheè un po’ uno stile di vita, siede oggi inconsiglio con orgoglio e con vero affettoper la cooperativa: “Non so bene spie-gare questa passione che ho provato findall’inizio: mi sentivo vicino allo sviluppoe al progresso promosso da una realtàcome la cooperativa”. Un sentimentogenuino che nel tempo gli ha portatotante soddisfazioni, come nel 1997, inoccasione della Festa dellaCooperazione di Muggiò a cui per laprima volta hanno preso parte tutte lecooperative del paese. “Prima di allorac’erano sempre state grandi distanze edivisioni – rievoca - In quella occasioneinvece eravamo tutti uguali. Ognunososteneva la sua posizione, ma si eratutti insieme. Quello è stato un momentoche ricordo con grande piacere, congrande soddisfazione. È una strada daperseguire perché, come stanno dimo-strando le grandi centrali cooperative alivello nazionale, pur avendo idee diffe-renti, si può trovare una strada comuneper collaborare, per cooperare”. Le riflessioni proseguono, così come leaspirazioni per il futuro della Edificatrice.Insomma, l’”anzianità di servizio” non sifa sentire, anzi: “Ancora oggi, quandovarco le porte della Edificatrice provouna grande soddisfazione, giorno dopogiorno. Mi si allarga il cuore: per me lacooperazione è tutto. E sarò semprepronto a sostenere qualsiasi sacrificio eappoggiare qualsiasi decisione chepossa portare a uno sviluppo e a un pro-gresso della nostra cooperativa”. F.N.

L’Edificatrice e la scuola

in cooperativa 5ottobre 2011

Da un mese la sveglia è tornata a suonare per i nostri stu-denti. Colazione con gli occhi appannati di sonno, vacanzeestive alle spalle, un lungo autunno ad accompagnare inclasse i nostri ragazzi. La scuola è ricominciata con i libri e idizionari, sempre più costosi, i commenti sui tagli, sugli inse-gnanti che mancano, sul destino della scuola pubblica.La cooperativa Edificatrice, nella nostra scuola, continua acredere e ad investire, perché sa che tra quei banchi si giocauna partita importantissima per i nostri figli e crede che lìpossano crescere delle persone, nascano nuove idee.La scuola non è solo compiti in classe, interrogazioni allalavagna e registri. La scuola è anche quelviaggio di Roberto,Federica, Matteo eOmar, gli studentidell’Istituto tecnico com-merciale Martin LutherKing di Muggiò, chegrazie alla cooperativaEdificatrice quest’annosono stati a Dachau,Harteim, Gusen eMathausen per ripercor-rere i luoghi dell’assurdomassacro operato dainazisti nei campi di con-centramento. La scuolaper noi è “Aria diRisorgimento per le viedi Muggiò”, un libro dibiografie degli uominidel Risorgimento, libroche abbiamo pubblicato insieme al Comune e all’Archiviodella Memoria della Pro Loco perché crediamo che valoriz-zare il territorio nelle sue iniziative culturali sia un principiocardine della nostra attività. E come dimenticare il “Diario discuola”, quel compendio di riflessioni e di pensieri scrittidagli studenti e per gli studenti del Martin Luther King cheabbiamo contribuito negli anni a pubblicare.Sempre in temadi educazione, non possiamo non ricordare la mostra inte-rattiva “Parlo come mangio”, che il consiglio dellaEdificatrice sta valuntando di sostenere insieme al Comunedi Nova Milanese nell’ambito del progetto “Contro la famecambio vita” e incentrata sul tema del cibo, dell’educazionea un consumo alimentare sano, sicuro e consapevole. Manon è solo sui banchi di scuola che i nostri ragazzi impara-no la vita: a noi piace che assaggino un po’ del mondo dellavoro anche ora che sono così giovani, che sono ancoracosì pieni di regole e teoria. Ed ecco, allora, che la coopera-tiva Edificatrice dà spazio a una stagista affinché familiarizzicon il lavoro d’ufficio e con le pratiche amministrative.Coraggio, ragazzi, la scuola è ricominciata. E anche quest’anno, siamo con voi. Antonella Vargiu

La copertina del volume realizzato dalle scuole di Muggiò con il contributo del Comune, della Edificatrice e della Pro Loco

Procedono spediti i lavori nel cantiere via Assunta e via Italia nellazona residenziale che costeggia il parco del Grugnotorto. La penulti-ma soletta della palazzina in edilizia convenzionata è prevista permetà ottobre. Tempo permettendo, come è d’obbligo dire in questicasi, si prevedono per fine ottobre la conclusione del tetto e i tampo-namenti della struttura, che corrispondono ai muri esterni. Come veri-ficato nell’ultima riunione di cantiere di settembre, si sta seguendo inmaniera scrupolosa la pianificazione, tanto da aver addirittura guada-gnato una decina di giorni sulla tabella di marcia.

Nova MilaneseConto alla rovescia per l’ultima soletta

Domenica 18 settembre la struttura di via Baruso èstata riconsegnata ai partiti e agli anziani di Muggiòdopo i lavori di ristrutturazione. L’edificio, chiamatospesso in paese come “le Bandiere”, è stato oggetto diuna attività di manutenzione straordinaria che ha inte-ressato, in particolare, le scale di ingresso e il primopiano dell’edificio dove hanno sempre trovato ospitalitài partiti della sinistra locale e i pensionati che sono soli-ti ritrovarsi qui. Nell’edificio sono stati cambiati intera-mente gli infissi, è stata rifatta la pavimentazione con laposa del parquet e sono stati ristrutturati e adeguati ibagni. Per ultimo sono stati tinteggiati tutti gli spazi.

MuggiòRistrutturazione dell'edificio "le Bandiere"

Il 24 marzo è stata costituita con la partecipazione dellaCooperativa Edificatrice e di Ecopolis la società SrlTommaso d’Aquino, che interverrà presso il complessoresidenziale in via di realizzazione a Rho. A metà lugliola nuova società ha proceduto all’acquisizione del 10%della società Rho 2015, nata per lo sviluppo del proget-to edificatorio che nel suo complesso prevede un com-plesso residenziale di circa 700 alloggi, suddivisi in piùedifici che si sviluppano in altezza. Provvederemo a for-nirvi maggiori dettagli sul’evoluzione del progetto defini-tivo nei prossimi mesi.

Novità societarieNasce la Tommaso d’Aquino Srl

Spese di gestione

costo per ogni operazione sul conto 0,00 eurocosto mensile di gestione del conto 1,50 eurocosto per la sostituzione del libretto 2,58 eurocosto per ogni comunicazione nell'anno 1,03 eurocosto per informazioni richieste dall’intestatariosu operazioni effettuare negli anni precedenti l’anno in corso 25,82 euro

Presso gli uffici della Cooperativa Edificatrice,informazioni ulteriori e iscrizioni

fino al 15 novembre e/o fino a esaurimento posti.Via Galvani 12, Muggiò (MB)

Tel. 039 793662

informazioni

ottobre 2011 7in viaggio

Mercatini di Natale: che passione!

Nuovi tassi di interesse sui depositi

Torna l’immancabile appuntamento con le ban-carelle natalizie europee. Meta della visita diquest’anno saranno Monaco di Baviera e la cittàdi Augusta in una tre giorni dedicata alla magiadi Santa Claus e ai regali da mettere sotto l’albe-ro. Dal 9 all’11 dicembre, i soci potranno goderela festosa atmosfera natalizia delle due capitalieuropee e dei loro storici mercatini, a caccia dicreazioni artigianali, manufatti caratteristici especialità tipiche. Ai centri storici delle due cittàsaranno dedicati anche un pomeriggio e unamattinata di visita guidata, mentre l’ultimo gior-no, sulla via del ritorno, sono previste due tappedi eccezione al di fuori dei percorsi più scontati.In mattinata si farà sosta presso Kufstein, unadelle diciotto Piccole Città Storiche d’Austria.Qui si potrà ammirare la fortezza di Josefburgche domina dall’alto la cittadina medioevale e lavalle dell’Inn. Nel pomeriggio si visiteràRattanberg, altra cittadina storica, rinomatacome la “Murano austriaca“ per la lunga tradi-zione vetraria che anima da secoli un fiorenteartigianato locale. F.N.

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Tassi di interesse annui lordi

Conti ordinari per giacenze

fino a euro 258,23 0,00 %fino a euro 15.000,00 1,75 %fino a euro 25.000,00 2,00 %fino a euro 67.167,56 2,25 %

Variano i tassi di interesse annui lordi per i depositi di risparmio. Nellatabella i cambiamenti entrati in vigore sui conti dei soci che hannosomme di denaro depositate in conti nominali in Edificatrice.

Come sempre, si possono effettuare operazioni di deposito e pre-lievo prive di spese o commissioni (come da tabella a seguire).

SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER LA TRADI-ZIONALE GITA DI DICEMBRE. TOUR A MONACODI BAVIERA E AUGUSTA IN DICEMBRE

Invariati gli altri valori. Il deposito minimo per aprire un conto ordina-rio è di 258,23 euro, il deposito massimo per ciascun socio è di67.167,56 euro.