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ICCJ Enokizaka Bldg. 3F 1-12-12 Akasaka, Minato-ku, Tokyo 107-0052 • Tel +81-3-3560-1100 • Fax +81-3-3560-1105 • E-Mail: [email protected] / www.iccj.or.jp 1 Nota del Presidente La fioritura dei ciliegi quest’anno ha visto tutti qui in Giappone più rilassati e disposti a festeggiare il bell’inizio della primavera. Sarà forse stata una reazione alla cancellazione di molti hanami dello scorso anno, ma quest’anno mi è sembrato di cogliere più volontà di divertirsi e di godersi la vita. Nonostante le catastrofiche previsioni su possibili terremoti nell’area di Tokyo, la gente continua a prepararsi al peggio con calma ed efficienza, come se a tutti fosse perfettamente chiaro che queste previsioni sono solo statistiche, un po’ come i numeri ritardatari del lotto che, comunque, hanno sempre la stessa probabilità di essere estratti come tutti gli altri. C’è invece sempre maggiore attenzione ai temi dello sviluppo sostenibile, una questione che solo all’apparenza ha un che di futuristico ma che invece sta già pesantemente influenzando la vita di tutti quanti. La nostra Camera ha collaborato in Aprile con l’European Business Council per una giornata di lavori dal titolo volutamente provocatorio: “The end of business as we know it”. La visione per chi oggi gestisce qualunque tipo di azienda è stata chiaramente delineata in un bellissimo pomeriggio di discussioni con esperti mondiali che hanno mostrato quali e quante siano le prospettive su cui poter puntare a crescere quando si parla di sviluppo sostenibile. L’Italia è, senza che forse molti ne siano a conoscenza, all’avanguardia su molte frontiere di sviluppo di tecnologie eco-sostenibili e non è un caso che il tema dell’Expo 2015 di Milano sia proprio la sostenibilità futura del fabbisogno alimentare della popolazione mondiale. Anche la nostra Camera di Commercio vuole sempre più sviluppare e promuovere in Giappone queste tecnologie, industrie e prodotti di avanguardia che hanno in questo Paese, per vari motivi, un terreno fertile di crescita che ancora deve essere in gran parte sfruttato. Venendo ad un altro tema, c’è una notizia che ha attirato la mia attenzione nelle settimane scorse. Nel 2011 il Giappone si è piazzato al 98-mo posto nella classifica OCSE dei Paesi con minor divario per il trattamento professionale tra uomini e donne, allo stesso livello di Cina, Tajikistan e Zimbawe. Benché la discriminazione sia illegale, rimane il fatto che solo una posizione su 70 di top management sia occupata da donne in Giappone e nessuna delle aziende che compongono il Nikkei 225 è guidata da una donna. Lo stesso governo giapponese, al momento, vede solo una donna in posizione di ministro. Una stima fatta da Goldman Sachs rivela che se il tasso di impiego delle donne fosse pari a quello maschile in Giappone, il PIL giapponese crescerebbe del 15%, una manna per un Paese che stenta ad aumentare il suo PIL e che, anche alla luce del disastro dello scorso anno e del progressivo invecchiamento della popolazione, sta fortemente cercando di tirar fuori i suoi punti di forza ancora nascosti. Tra questi, sicuramente ci sono da menzionare i milioni di lavoratori altamente qualificati che sono in pensione e le donne che hanno un altissimo tasso di educazione, ma a quanto pare si tende a pensare solo ai primi e non alle seconde. Tra l’altro il sessismo giapponese sta anche influenzando pesantemente il già asfittico tasso di natalità, visto che molte donne ritardano il più possibile il concepimento di bambini sperando di ottenere migliori opportunità sul mercato del lavoro. Invece, ed è un grosso spreco per il Giappone, molte neo-laureate restano relegate nel ruolo di Office Lady servendo piuttosto che nuove idee per aggressivi piani aziendali di sviluppo. Tra i vari passi che questo Paese deve intraprendere per ottenere più sviluppo ed a livelli molto più sostenibili, sicuramente c’è anche l’inserimento di queste risorse nel processo decisionale del Giappone. SOMMARIO 1 NOTA DEL PRESIDENTE di Francesco Formiconi 2 OPPORTUNITA’ DI BUSINESS ALLA FIERA DO IT YOURSELF La proposta della Camera di Commercio Italiana in Giappone per partecipare alla fiera Japan DIY Homecenter Show 2012 3 A DUBAI LA TRE GIORNI DELLE CAMERE D’ASIA Presenti anche i rappresentanti di Assocamerestero, Unioncamere e Ministero per lo Sviluppo Economico 4 ACCORDO CON VENEZIA PER UN DESK CA’ FOSCARI PRESSO ICCJ La convenzione mira allo sviluppo delle attività di stage e placement internazionali attraverso la presenza costante presso gli uffici della Camera di Commercio a Tokyo 5 CONFIDI PIU’ FORTI GRAZIE AGLI ENTI CAMERALI Assoconfidi e Unioncamere insieme contro il credit crunch. Rafforzato il sostegno ai consorzi di garanzia. 6 LE BREVI DEL MESE . Diasorin valuta acquisizioni o partnership in Giappone . L’out-look sul Giappone rimane positivo 7 CALENDARIO EVENTI NUOVI SOCI Bollettino Mensile ICCJ BOLLETTINO MENSILE APRILE 2012 Francesco Formiconi Presidente della Camera di Commercio Italiana in Giappone

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Newsletter mensile della Camera di Commercio Italiana in Giappone.

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Nota del PresidenteLa fioritura dei ciliegi quest’anno ha visto tutti qui in Giappone più rilassati e disposti a festeggiare il bell’inizio della primavera. Sarà forse stata una reazione alla cancellazione di molti hanami dello scorso anno, ma quest’anno mi è sembrato di cogliere più volontà di divertirsi e di godersi la vita. Nonostante le catastrofiche previsioni su possibili terremoti nell’area di Tokyo, la gente continua a prepararsi al peggio con calma ed efficienza, come se a tutti fosse perfettamente chiaro che queste previsioni sono solo statistiche, un po’ come i numeri ritardatari del lotto che, comunque, hanno sempre la stessa probabilità di essere estratti come tutti gli altri. C’è invece sempre maggiore attenzione ai temi dello sviluppo sostenibile, una questione che solo all’apparenza ha un che di futuristico ma che invece sta già pesantemente influenzando la vita di tutti quanti. La nostra Camera ha collaborato in Aprile con l’European Business Council per una giornata di lavori dal titolo volutamente provocatorio: “The end of business as we know it”. La visione per chi oggi gestisce qualunque tipo di azienda è stata chiaramente delineata in un bellissimo pomeriggio di discussioni con esperti mondiali che hanno mostrato quali e quante siano le prospettive su cui poter puntare a crescere quando si parla di sviluppo sostenibile. L’Italia è, senza che forse molti ne siano a conoscenza, all’avanguardia su molte frontiere di sviluppo di tecnologie eco-sostenibili e non è un caso che il tema dell’Expo 2015 di Milano sia proprio la sostenibilità futura del fabbisogno alimentare della popolazione mondiale. Anche la nostra Camera di Commercio vuole sempre più svi luppare e promuovere in Giappone queste tecnologie, industrie e prodotti di avanguardia che hanno in questo Paese, per vari motivi, un terreno fertile di crescita che ancora deve essere in gran parte sfruttato.Venendo ad un altro tema, c’è una notizia che ha attirato la mia attenzione nelle settimane scorse. Nel 2011 il Giappone si è piazzato al 98-mo posto nella classifica OCSE dei Paesi con minor divario per il trattamento professionale tra uomini e donne, allo stesso livello di

Cina, Tajikistan e Zimbawe. Benché la discriminazione sia illegale, rimane il fatto che solo una posizione su 70 di top management sia occupata da donne in Giappone e nessuna delle aziende che compongono il Nikkei 225 è guidata da una donna . Lo s tesso governo giapponese, al momento, vede solo una donna in posizione di ministro. Una stima fatta da Goldman Sachs rivela che se il tasso di impiego delle donne fosse pari a quello maschile in Giappone, il PIL giapponese crescerebbe del 15%, una manna per un Paese che stenta ad aumentare il suo PIL e che, anche alla luce del disastro dello scorso anno e del progressivo invecchiamento della popolazione, sta fortemente cercando di tirar fuori i suoi punti di forza ancora nascosti. Tra questi, sicuramente ci sono da menzionare i milioni di lavoratori altamente qualificati che sono in pensione e le donne che hanno un altissimo tasso di educazione, ma a quanto pare si tende a pensare solo ai primi e non alle seconde. Tra l’altro il sess i smo g iapponese s ta anche influenzando pesantemente il già asfittico tasso di natalità, visto che molte donne ritardano il più possibile il concepimento di bambini sperando di ottenere migliori opportunità sul mercato del lavoro. Invece, ed è un grosso spreco per il Giappone, molte neo-laureate restano relegate nel ruolo di Office Lady servendo tè piuttosto che nuove idee per aggressivi piani aziendali di sviluppo. Tra i vari passi che questo Paese deve intraprendere per ottenere più sviluppo ed a livelli molto più sostenibili, sicuramente c’è anche l’inserimento di queste risorse nel processo decisionale del Giappone.

SOMMARIO

1NOTA DEL PRESIDENTEdi Francesco Formiconi

2OPPORTUNITA’ DI BUSINESS ALLA FIERA DO IT YOURSELFLa proposta della Camera di Commercio Italiana in Giappone per partecipare alla fiera Japan DIY Homecenter Show 2012

3A DUBAI LA TRE GIORNI DELLE CAMERE D’ASIAPresenti anche i rappresentanti di Assocamerestero, Unioncamere e Ministero per lo Sviluppo Economico

4ACCORDO CON VENEZIA PER UN DESK CA’ FOSCARI PRESSO ICCJLa convenzione mira allo sviluppo delle attività di stage e placement internazional i attraverso la presenza costante presso gli uffici della Camera di Commercio a Tokyo

5CONFIDI PIU’ FORTI GRAZIE AGLI ENTI CAMERALIAssoconfidi e Unioncamere insieme contro il credit crunch. Rafforzato il sostegno ai consorzi di garanzia.

6LE BREVI DEL MESE. Diasorin valuta acquisizioni o partnership in Giappone

. L’out-look sul Giappone rimane positivo

7CALENDARIO EVENTI NUOVI SOCI

Bollettino MensileICCJ BOLLETTINO MENSILE APRILE 2012

Francesco FormiconiPresidente della Camera di CommercioItaliana in Giappone

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ICCJ BOLLETTINO MENSILE APRILE 2012

Opportunità di business alla fiera Do It YourselfLa proposta della Camera di Commercio Italiana in Giappone per partecipare alla fiera Japan DIY Homecenter Show 2012

La Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ) è lieta di proporre la partecipazione alla fiera Japan DIY Homecenter Show 2012, grande appuntamento internazionale organizzato annualmente dalla Japan DIY Association e dedicata a produttori, grossisti, commercianti al dettaglio, esportatori, importatori di articoli vari.

Japan DIY Homecenter Show 2012 si svolgerà in Giappone, dal 23 al 25 agosto, presso il centro fieristico Makuhari Messe di Chiba (vicino a Tokyo) ed è destinata agli operatori dei seguenti settori: apparecchi e forniture elettriche; elettrodomestici; ferramenta; materiali plastici, vernici, rivestimenti; materiali da costruzione; legno; arredamento e componenti d'arredo; arredamento e articoli per ufficio; casalinghi, tessuti e biancheria per la casa; abbigliamento da lavoro; articoli per il giardinaggio e l'agricoltura; hobbistica; cosmesi; prodotti officinali e per la salute; prodotti per lo sport.

Scadenza pre-iscrizioni: 25 maggio 2012

Per maggiori informazioni: www.iccj.or.jp

Numero di stand

Numero di espositori

EDIZIONE 2011

Numero di visitatori

Numero di operatori del

settoreil primo giorno

Hai svolto negoziazioni d’affari?

Soddisfatto dalla tua partecipazione? JAPAN DIY HOMECENTER

SHOW ha ottenuto un ottimo riconoscimento da parte degli espositori dell’edizione 2011,

come si può dedurre dai grafici a lato

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A Dubai la tre giorni delle Camere dell’AsiaPresenti anche i rappresentanti di Assocamerestero, Unioncamere e Ministero per lo Sviluppo Economico

Si è tenuta a Dubai dal 20 al 22 aprile scorso la riunione d'Area delle Camere di commercio Italiane all'estero dell'Asia e del Sud-Africa, organizzata dalla locale Camera di Commercio Italiana.

I delegati delle 8 Camere di commercio italiane all'estero dell'Area riconosciute dal Governo Italiano (assenti solo la Cina e la Thaiandia) più le camere di commercio non ancora ufficialmente riconosciute di Vietnam ed Uzbekistan, nella 3 giorni di incontri, hanno discusso del ruolo e delle loro prospettive con i rappresentati di Assocamerestero (nella persona del Vice-Presidente Leonardo Simonelli Santi), di Unioncamere, rappresentata dal Vice Segretario Generale Sandro Pettinato, e del Ministero dello Sviluppo Economico con la dottoressa Viviana Caponi, rappresentante dell'Area Asia e Medio Oriente.

Nel corso dell'evento pubblico dell'ultima giornata, ospitato nella prestigiosa sede della Dubai Chamber of Commerce, il Direttore per lo Sviluppo dell'Internazionalizzazione della Lombardia Davide Pacca ed il Responsabile delle Relazioni Istituzionali Fabrizio Grillo hanno presentato la Expo 2015 di Milano ed il ruolo che le camere di commercio italiane all'estero possono svolgere nella sua promozione.

È stato poi annunciato che il prossimo appuntamento sarà la Convenzione Mondiale delle CCIE in programma a Perugia dal 13 al 17 ottobre e, anche per offrire un pubblico riconoscimento del radicale miglioramento dello standing di ICCJ ottenuto negli ultimi due anni, quasi sicuramente la prossima riunione d ’ a rea s i t e rrà a Tokyo ne l marzo 2013 (indicativamente 29-31 marzo 2013).

Per ICCJ hanno partecipato alla riunione il Presidente Francesco Formiconi ed il Segretario Generale Davide Fantoni.

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Accordo con Venezia per un desk Ca’ Foscari a ICCJLa convenzione mira allo sviluppo delle attività di stage e placement internazionali attraverso la presenza costante presso gli uffici della Camera di Commercio a Tokyo

Interessati a favorire l’integrazione tra l’Università e il mondo produttivo mediante l’organizzazione di tirocini all’estero, la Camera di Commercio Italiana in Giappone e l’Università Ca’ Foscari di Venezia hanno siglato un accordo lo scorso marzo per offrire servizi di incontro diretto tra giovani, sistema formativo universitario e aziende. Un desk - presso la sede ICCJ di Tokyo - per agevolare le scelte professionali dei giovani (mediante una conoscenza diretta del mondo del lavoro) e le aziende, che avranno la possibilità di confrontarsi con giovani studenti universitari o neo-laureati.

Tra gli obiettivi, lo sviluppo dei rapporti bilaterali - a livello istituzionale, socio-culturale e commerciale - tra Ca’ Foscari e Giappone e la ricerca di aziende per favorire il placement degli studenti e laureati, si legge nel testo della convenzione sottoscritta dal Rettore dell’Università di Ca’ Foscari Carlo Carraro e dal Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Giappone Davide Fantoni.

ICCJ fungerà, a partire da giugno, non solo da sede ospitante ma anche come promotore-intermediario presso le aziende associate.

Il Desk sarà gestito con la presenza a rotazione di laureandi e laureati.

Per maggiori informazioni: [email protected]

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Confidi più forti grazie agli enti cameraliAssoconfidi e Unioncamere insieme contro il credit crunch. Rafforzato il sostegno ai consorzi di garanzia. Triplicato l’impegno dal 2008 ad oggi.

(Il Denaro, 21 aprile 2012)

Alleanza tra Unioncamere e Assoconfidi nella guerra al credit crunch che minaccia le imprese italiane. Tre i punti del Memorandum d’intesa siglato dai presidenti di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, e di Assoconfidi Francesco Bellotti, l’associazione che riunisce le federazioni nazionali dei Confidi di tutti i comparti economici e rappresenta complessivamente 300 strutture di garanzia: rafforzamento patrimoniale dei Consorzi di garanzia, armonizzazione delle procedure di sostegno delle Camere di commercio, razionalizzazione del sistema della mutua garanzia.L’accordo mira a meglio qualificare l’azione condotta storicamente dal sistema camerale che, insieme alle Regioni, rappresenta uno dei principali sostenitori dei Confidi italiani. Non a caso, nell’ultimo biennio, per far fronte ad una situazione di difficoltà nell’accesso al credito da parte delle imprese, che nei primi mesi del 2012 interessa il 46 per cento delle Pmi manifatturiere che ha richiesto finanziamenti, le Camere di commercio hanno ulteriormente rafforzato il proprio sostegno ai Confidi, erogando oltre 230 milioni di euro di risorse proprie, quasi triplicando, in questo modo, il contributo annuale rispetto al 2008. Il sistema dei Confidi, da parte sua, ha compiuto uno sforzo considerevole a sostegno delle imprese: alla fine del 2010 lo stock di finanziamenti garantiti in essere superava i 48,3 miliardi di euro a favore di più di 1,2 milioni di imprese associate.“La crisi che ancora attanaglia il Paese e la legittima domanda di credito delle imprese” – afferma il presidente Dardanello – hanno bisogno di risposte immediate. E’ indispensabile una visione che chiami in causa un sistema integrato di garanzia dove operatori pubblici e privati lavorano in sinergia. In questo scenario, il perno del settore della garanzia e il fulcro su cui deve poggiare l’azione pubblica non può che essere rappresentato dal sistema dei Confidi. Le Camere di commercio, al loro fianco, sono pronte a fare la propria parte”.Alla crisi che ha investito il nostro Paese nel 2009, creando crescenti problemi di approvvigionamento di risorse finanziarie da parte delle imprese, le Camere di commercio hanno risposto quasi triplicando la propria attività di sostegno ai Confidi. Quest’ultima, infatti, è passata dai 43 milioni di euro di risorse proprie erogate ai Confidi del 2008, ai 120 milioni del 2009 e ai 114 del 2010. A crescere in maniera prevalente è stata soprattutto la contribuzione “indiretta”, attraverso l’alimentazione di fondi di contro e

cogaranzia, anche grazie alla collaborazione di Regioni, Province, Comuni. Considerevole, tuttavia, è stato anche l’incremento della contribuzione “diretta” delle Camere di commercio al patrimonio dei Confidi.Nel loro complesso, i contributi camerali sono oggi rivolti prevalentemente (in una misura pari a circa l’80 per cento) verso Confidi con operatività regionale o multi-regionale. I contributi ai Confidi provinciali, spesso sotto dimensionati e frammentati sui territori, rappresentano oramai una fetta nettamente minoritaria. Assoconfidi nel 2010, inoltre, ha garantito un volume di finanziamenti pari ad oltre 48 miliardi registrando un incremento di circa il 28 per cento dell’attività di garanzia a favore delle Pmi socie rispetto al periodo pre-crisi. Nell’ultimo triennio il processo di razionalizzazione operato dal sistema ha comportato una diminuzione del numero dei confidi fino ad arrivare ad oggi a circa 300, confermando le strategie di concentrazione operate nei diversi comparti, mentre si registra un incremento dell’11 per cento rispetto al 2008 del numero delle Pmi associate, a conferma che la riduzione nel numero di Confidi associati corrisponde a una maggiore strutturazione degli stessi e non a una mera contrazione del perimetro del sistema. Dei 300 confidi associati 43 sono già divenuti intermediari vigilati da Banca d’Italia e ulteriori 13 sono in attesa di terminare il processo di trasformazione.Nel maggio 2011 Unioncamere ha avviato un Tavolo di lavoro con Assoconfidi con l’obiettivo di meglio “qualificare” la propria azione di sostegno ai Confidi, migliorandone l’efficacia e l’impatto sulle strutture di garanzia. I lavori di tale Tavolo hanno portato alla definizione di un memorandum d’intesa tra Unioncamere e Assoconfidi approvato dai rispettivi organi politici.

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Le brevi del mese

DIASORIN VALUTA ACQUISIZIONI O PARTNERSHIP IN GIAPPONE - AD

DiaSorin ha dato mandato ad una piccola banca d'affari per valutare acquis iz ion i o par tnersh ip in Giappone.

E' quanto ha detto, a Reuters, l 'amministratore delegato della società attiva nella diagnostica, Carlo Rosa.

Parlando a margine dell'assemblea degli azionisti, che ha approvato il bilancio 2011, Rosa ha puntualizzato alcuni accenni che aveva fatto nel corso della conference call di presentazione dei risultati.

"Abbiamo dato mandato ad una piccola banca d'affari per valutare opportunità d i acquis iz ioni o partnership strategiche in Giappone", ha affermato Rosa. Alla domanda se il paese del Sol Levante sia l'unico nel mirino di DiaSorin, il manager ha risposto: "Continuiamo a guardarci attorno, ma il focus è sul Giappone".

Rosa ha ribadito di attendersi per quest'anno "un fatturato in linea con il 2011 e una lieve erosione dei margini", conseguenza delle previsioni sulle vendite della vitamina D.

Al momento, però, il management di DiaSorin "non intende rivedere le stime contenute nel piano industriale al 2015", contando sull'impatto positivo, su fatturato e margini, degli altri prodotti.

(fonte: Reuters)

L’OUTLOOK SUL GIAPPONE RIMANE POSITIVO

Le società giapponesi hanno saputo resistere ai venti contrari che lo scorso anno hanno investito il paese del Sol levante. Nel 2012 alcuni prob lemi potrebbero tut tav i a rimanere come elementi strutturali, innanzitutto le fragilità europee e il possibile aumento del prezzo delle commodity. Il contributo di Raymond Chan, Chief Investment Officer Asia-Pacific di Allianz Global Investors.

P e r i l s e c o n d o m e s e consecutivo la Banca centrale del Giappone ha leggermente migliorato le sue valutazioni sull'economia interna. E’ un buon momento per investire nel Paese del sol levante?

Nell’incontro di febbraio, la Bank of Japan ha annunciato l’espansione del programma di acquisto di titoli di stato giapponesi da 55 a 65 trilioni di yen, insieme all’obiettivo dell’1,0% per l'Indice dei Prezzi al Consumo (2% nel medio periodo). L’impegno della BoJ per deprezzare la valuta e reflazionare l’economia domestica è una mossa significativa e gli investitori sembrano attendersi ulteriori politiche espansive se la pressione deflazionistica dovesse rafforzarsi.

L’anno fiscale a marzo 2012 è stato un anno nero per le società giapponesi, per il terremoto, le inondazioni in Thailandia, la crisi del debito in UE e la forza dello yen. Ma le società hanno saputo resistere a questi venti contrari: lo dimostra la rapida ripresa delle supply chains dopo il terremoto e le alluvioni nella regione. Nel 2012 alcuni problemi potrebbero tuttavia rimanere come elementi strutturali, innanzitutto le fragilità europee e il possibile aumento nel prezzo delle commodity e del petrolio, alla luce dei programmi monetari espansivi.

Negli ultimi anni gli investitori h a n n o p r e f e r i t o l e obbl igazioni governative giapponesi, generando un calo d e i r e n d i m e n t i e d u n apprezzamento dello yen.

Crede che sia una tendenza destinata a proseguire, visto che tale mercato continua a rappresentare una sorta di porto sicuro?

Nonostante il quadro internazionale incerto, manteniamo un outlook piuttosto ottimista per l’economia nazionale giapponese e gli utili societari. La maggior parte della spesa strutturale per la ricostruzione post-terremoto, definita nei mesi scorsi, sarà infatti sostenuta nel corso del 2012. Oltre alla spesa pubblica, anche le società avranno quindi il potenziale di espandere i propri piani di investimento.

Il Capex aggregato delle società giapponesi è stato inferiore al valore de l l a deflaz ione ne l per iodo, n o n o s t a n t e i c a s h fl o w i n miglioramento. Dalla crisi economica alla fine del 2008, le società giapponesi hanno infatti ridotto i livelli di spesa e investimento per aumentare i livelli di liquidità e, contemporaneamente, hanno ridotto l’incidenza dei costi fissi. Considerato il gap tra cash flow in crescita e minore spesa per investimento, ci si può quindi attendere una prossima domanda accumulata. Anche i più recenti dati e conom i c i i n d i c ano come l a produzione industriale giapponese si sia ripresa al livello precedente il terremoto, e questo trend continuerà anche nel 2012.

(fonte: FondiOnline.it)

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Per maggiori info visita www.iccj.or.jp

APERITIVO DELLA CAMERA The Italian Way to Drink and Network

dove: Osteria Pippo’s (Tokyo) quando: giovedì 17 maggio

ora: dalle 19 alle 21

16mag.

17mag.

SEMINARIO: DINAMICHE E PROBLEMATICHE DELL’IMPORTAZIONE DI PRODOTTI FOOD & BEVERAGE IN GIAPPONE

dove: Camera di Commercio Italiana in Giappone quando: 24 maggio ora: 18:00 - 20:00

GIVING BACK TO JAPAN 2JOINT CHAMBER EVENT

dove: Hitotsubashi Memorial Hall 2/f quando: mercoledì 16 maggio 2012 ora: dalle 17:30

24mag.

25mag.

SOCIO ORDINARIO Azienda: BPN Paribas

Rappresentante: Mr. Masayuki IMAI

Nuovi Soci ICCJ

APERITIVO DELLA CAMERA KOBEThe Italian Way to Drink and Network

dove: Trattoria Italia (Kobe) quando: venerdì 25 maggio

ora: dalle 19 alle 21