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COMPLEMENTI WELLNESS PISCINE SPORT & FITNESS www.sportindustry.com l’informazione sull’industria dello sport, del fitness, della piscina e del benessere ISSN 2038-5781 trimestrale - anno 2 - n. 5 - ottobre-dicembre 2011 pag. 22 La piscina che verrà Quattro professionisti del settore ci raccontano i cambiamenti avvenuti e attualmente in atto nel mondo della piscina Primo piano pag. 14 Primo piano La direzione europea dello sport Tre iniziative di matrice europea dedicate allo sport e ai suoi molteplici benefici pag. 40 Rassegna Sipario alzato sull’impiantistica sportiva In anteprima: i prodotti che le aziende italiane presenteranno durante la fiera FSB News Lo sport è, sopra ogni cosa, emozione. È quell’attimo di silenzio che avvolge gli atle- ti, immobili sulla pista, il cuore che batte in attesa dello sparo, lo scatto verso il filo di lana che attende al traguardo. È un piccolo paese di 18000 abitanti che un giorno viene scelto, al posto di Parigi e di Mosca, per ospi- tare i Campionati Mondiali di Arrampicata Sportiva; è l’emozione di sapere che quel singolo evento potrebbe rappresentare un passo importante, un passo verso la fiamma olimpica per un’attività che, fino a ieri, era considerata di nicchia, e alla quale riservia- mo un contributo a pagina 18. E ancora, è la posa della prima pietra, quando ancora non sai se l’azienda che stai fondando riu- scirà a sfamare la tua famiglia o se invece diventerà un Grande Gruppo Internaziona- le (e l’esempio a pagina 36 ne è emblemati- co). Perché lo sport è superamento dei limi- ti, cambiamento e progresso, in vista di una crescita personale e professionale che può portare solo in alto. E in quest’ottica diventa dunque fondamentale promuovere lo sport, come dimostrano i progetti italiani di matrice europea a pagina 14, ma anche cogliere ogni occasione di confronto, di dibattito, in questo settore come nei suoi affini (la piscina, il fitness, il benessere), per un interscambio di esperienze che può rivelarsi solo proficuo, e al quale non ci si può più sottrarre. Le opportunità ci sono (si veda a pagina 38 e 44), basta solo la volon- tà, la volontà di coglierle. di crescere L’emozione pag. 2 Lo sport in Italia Il valore economico dello sport, il numero di impianti e di praticanti: una full immersion nel mondo dello sport in Italia Avanti veloce Il mercato, la formazione, le novità del fitness: è tutto al Forum Club. 13 th Expo and International Congress for Fitness, Wellness & Aquatic Club 23-24-25 febbraio 2012 Fiera di Bologna www.forumclub.it

05 Sport Industry Magazine

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Quinto numero del nuovo tabloid di informazione sull'industria dello sport, del fitness, della piscina e del benessere. Sport Industry Magazine è un agile e puntuale strumento di informazione che vi terrà sempre aggiornati sulle novità, i prodotti, le tecnologie e gli appuntamenti dell’industria sportivo-ricreativa. Mirato a un pubblico molto ampio di professionisti (quali investitori, proprietari e gestori, progettisti e buyer), il tabloid è arricchito da articoli di approfondimento che lo rendono perfettamente complementare al portale Sportindustry.com. Sport Industry Magazine è una guida preziosa che lavorerà in piena sinergia con Sport Industry Directory per consentirvi di analizzare, decidere, investire e rimanere sempre al passo con le tendenze e i cambiamenti del mercato.

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COMPLEMENTIWELLNESSPISCINESPORT & FITNESS

www.sportindustry.com

l’informazionesull’industriadello sport,del fitness,della piscina edel benessere

ISSN

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8-57

81

trimestrale - anno 2 - n. 5 - ottobre-dicembre 2011

pag. 22

La piscina che verràQuattro professionisti del settore ci raccontano i cambiamenti avvenuti e attualmente in atto nel mondo della piscina

Primo piano

pag. 14

Primo piano

La direzione europea dello sportTre iniziative di matrice europea dedicate allo sport e ai suoi molteplici benefici

pag. 40

Rassegna

Sipario alzato sull’impiantistica sportivaIn anteprima: i prodotti che le aziende italiane presenteranno durante la fiera FSB

News

Lo sport è, sopra ogni cosa, emozione. È quell’attimo di silenzio che avvolge gli atle-ti, immobili sulla pista, il cuore che batte in attesa dello sparo, lo scatto verso il filo di lana che attende al traguardo. È un piccolo paese di 18000 abitanti che un giorno viene scelto, al posto di Parigi e di Mosca, per ospi-tare i Campionati Mondiali di Arrampicata Sportiva; è l’emozione di sapere che quel singolo evento potrebbe rappresentare un passo importante, un passo verso la fiamma olimpica per un’attività che, fino a ieri, era considerata di nicchia, e alla quale riservia-mo un contributo a pagina 18. E ancora, è la posa della prima pietra, quando ancora non sai se l’azienda che stai fondando riu-scirà a sfamare la tua famiglia o se invece

diventerà un Grande Gruppo Internaziona-le (e l’esempio a pagina 36 ne è emblemati-co). Perché lo sport è superamento dei limi-ti, cambiamento e progresso, in vista di una crescita personale e professionale che può portare solo in alto. E in quest’ottica diventa dunque fondamentale promuovere lo sport, come dimostrano i progetti italiani di matrice europea a pagina 14, ma anche cogliere ogni occasione di confronto, di dibattito, in questo settore come nei suoi affini (la piscina, il fitness, il benessere), per un interscambio di esperienze che può rivelarsi solo proficuo, e al quale non ci si può più sottrarre. Le opportunità ci sono (si veda a pagina 38 e 44), basta solo la volon-tà, la volontà di coglierle.

di crescereL’emozione

pag. 2

Lo sport in ItaliaIl valore economico dello sport, il numero di impianti e di praticanti: una full immersion nel mondo dello sport in Italia

Avanti veloce Il mercato, la formazione, le novità del fitness: è tutto al Forum Club.

13th Expo and International Congressfor Fitness, Wellness & Aquatic Club23-24-25 febbraio 2012Fiera di Bologna

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newsdall’Italia

In Italia, sono circa 17 milioni le persone, con tre anni e più, che dichiarano di praticare uno o più sport. Di questi, il 21,5% pratica con continuità e il 9,6% solo saltuariamente. 16 milioni sono invece le persone che, pur non praticando uno sport specifico, svolgono una qualche attività fisica. Sempre troppi conti-nuano ad essere i sedentari, che ammontano a 23 milioni. Con questi dati, derivati da una indagine ISTAT del 2010, si apre il Libro Bianco per lo Sport in Emilia Romagna, un testo im-portante, redatto dal CONI Emilia Romagna in collaborazione con Studio Ghiretti, che vuole offrire un quadro esaustivo sulla realtà spor-tiva a livello regionale e nazionale. La pratica sportiva, il ruolo delle Associazioni e delle Fe-derazioni sportive, l’importanza assunta dagli investimenti privati e dal Project Financing, le strategie attualmente in atto per incentivare la popolazione allo sport e per valorizzazio-ne gli impianti sportivi. E proprio in materia di impianti sportivi, il Libro Bianco fotografa una situazione abbastanza buona dal punto di vista delle strutture sportive sul territorio regionale, con un numero di impianti superiori

Sport Systems: un mercato in crescita

Secondo i dati forniti durante l’annuale as-semblea di Assosport, è uno scenario positi-vo quello che si prospetta all’orizzonte per le aziende dello Sport. Le aziende associate hanno registrato un fatturato 2010 che si ag-gira complessivamente intorno ai 3,8 miliar-

Centri estetici: cambiano le regole

Il Ministero dello sviluppo economico, insieme a quello della Sanità ha predisposto delle modifiche che riguardano l’accesso e l’utilizzo di trattamenti estetici, per garantire massima sicurezza non solo a chi vi accede ma anche a chi vi lavora. Di seguito, riportiamo alcune indi-cazioni, facendo presente che indicazioni complete sono consultabili sul sito www.sviluppoeconomico.gov.it.- Ogni macchinario dovrà rispettare determinate caratteristiche tec-nico-dinamiche, meccanismi di regolazione, modalità di esercizio e di applicazione, nonché le cautele per evitare incidenti;- gli apparecchi per fare i massaggi non potranno essere utilizzati in soggetti con fragilità capillare, edemi visibili o ematomi;- lo stimolatore ad ultrasuoni, di cui ci si serve per il peeling, non potrà essere usato su soggetti con impianti acustici o con problemi all’udito- per i vaporizzatori adoperati per la pulizia del viso la durata del trat-

tamento potrà variare dai 10 ai 20 minuti, senza mai superare il tempo massimo di mezz’ora;- sarà vietato l’uti-lizzo dei solarium per l’abbronzatura ai minori di 18 anni, alle donne in stato di gra-vidanza e ai soggetti che soffrono o hanno sofferto di neoplasie acute;- gli operatori dei cen-tri dovranno adde-strarsi al primo soc-corso per intervenire in caso di eventuali emergenze e per te-nere costantemente sotto controllo la si-tuazione.

alla media nazionale. Di questi, però, il 77% è stato realizzato prima del 1990. Gli impianti sportivi attivi in Emilia Romagna sono attual-mente 6.273, mentre sono complessivamen-te 11.325 gli spazi elementari di attività. Non sono riportati invece dati relativi agli impianti sportivi in Italia. Pochi sono anche i dati attinenti al valore economico dello sport: viene citato uno stu-dio presentato nel 2005 (già nel Libro Bianco UE), che stima in 407 miliardi di euro il valore economico complessivo generato dallo sport e dalle attività ad esso connesse in Europa. In Ita-lia, invece, una stima attendibile (Sole 24 Ore 2010) parla di un fatturato annuo del sistema sport attorno ai 50 miliardi di euro. Per quanto riguarda Federazioni e Discipline Sportive Associate, i dati ufficiali (CONI 2008) parlano di 926.000 operatori e 4.186.752 atleti. Per maggiori informazioni, si veda l’omonima no-tizia pubblicata nel canale Sport & Fitness di www.sportindustry.com, che contiene intervi-ste e videointerviste, oltre all’articolo di appro-fondimento pubblicato a pagina 14 di questo numero di Sport Industry Magazine.

Lo sport in Italia: mercato e praticanti

di di euro, 300 milioni di euro in più rispetto al 2009 (dati stimati sulle informazioni fornite dall’80 per cento delle aziende): un + 8,5% su cui influisce anche l’ingresso di nuove as-sociate, la crescita effettiva è infatti di circa l’1%. “Siamo molto soddisfatti - commenta Luca Businaro, Presidente di Assosport – di come le aziende italiane hanno affrontato il momento di crisi, riuscendo a superare le difficoltà e a far ripartire l’economia. Certo non si può generalizzare, perché il trend po-sitivo riguarda soprattutto le medie-grandi imprese, mentre per alcune piccole realtà la situazione è ancora critica, ma guardiamo al futuro con ottimismo e fiducia”. La percentuale export in particolare segna un + 1,5% rispetto al 2009, raggiungendo un totale di circa 41,5% della produzione. Mentre l’Unione Europea mantiene una quo-ta di mercato ampliamente maggioritaria (ai primi posti Germania, Francia, Austria), si registrano buoni risultati in Russia e Cina; anche la Corea ha dato segnali di evidente interesse. Per capire verso quali Paesi puntare bisogna analizzare la situazione socio-politica e le vicende che stanno cambiando il volto di queste macro aree. Ma se da una parte l’ex-port sta portando buoni risultati, la crescita in Italia è frenata. “Il Made in Italy – speci-fica Businaro – riesce a conquistare il consu-matore estero, mentre a soffrire è il mercato interno, nello Sportsystem come negli altri settori. Assosport sta studiando strategie per creare nuove opportunità di business nel no-stro Paese”. Per approfondire, si veda la no-tizia pubblicata nel canale Sport & Fitness di www.sportindustry.com.

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news dall’italia

Nel 2011/2012, per accedere alle tariffe in-centivanti del Quarto Conto Energia, i gran-di impianti devono essere iscritti al registro del GSE in posizione utile e inviare al GSE la certificazione di fine lavori entro termini pre-fissati, come identificato dal comma 3 del DM 5 maggio 2011. Tale norma – sostiene il Ministro Romani - costituisce il principio generale entro il quale si colloca il sistema di incentivazione del fotovoltaico. Approfondi-menti in materia sono disponibili nell’articolo pubblicato a pagina 26 di questo numero.

Prima conferenza UE sui “numeri” dello sport

Disponibili online report e presentazioni della prima Conferenza organizzata dalla Commis-sione Europea in tema di “Sport Statistics” a Bruxelles. La Conferenza si è focalizzata sulle necessità di ottenere dati globali in grado di descrivere la pratica sportiva e il mercato che l’alimenta in tutta Europa, in vista di un’attiva politica europea di sviluppo e di organizzazio-ne dello sport. Nel corso della conferenza, alla quale han-no partecipato 70 esperti rappresentanti di altrettante organizzazioni sportive, sono stati presi in considerazione gli indicatori dell’impatto economico dello sport, e sono stati discussi gli elementi per il monitoraggio del fenomeno sportivo a livello europeo. In particolare, sono state presentate e valutate diverse iniziative condotte in partnership da alcuni paesi membri, finalizzate alla raccolta di dati sull’impiego nel settore dello sport, la produzione di articoli sportivi, il fenomeno della sponsorizzazione e la pratica sportiva.La discussione ha confermato l’importan-za di ottenere dati migliori e più facilmente comparabili, sottolineando la rilevanza di un’iniziativa europea per raggiungere que-sto obiettivo e individuando i passi successive da compiere in questa direzione. Report e presentazioni possono essere scaricati dalla news pubblicata nel canale Sport & Fitness di www.sportindustry.com

Nasce la Lega Italiana Nuoto4° Conto Energia:specifiche pergrandi impianti Su iniziativa di diverse società sportive di Lazio, Toscana, Emilia Ro-

magna, Lombardia, Puglia e Sicilia, nasce a Roma la Lega Italiana Nuoto (LIN). Primo obiettivo della Lega, come affermato dal neo-eletto Presidente Walter Casenghi, contitolare del centro sportivo Forum Sport Center di Roma, è aprire un dialogo permanente con la Federnuoto volto a favorire lo sviluppo del nuoto in Italia. Il pri-mo consiglio direttivo (del quale fa parte il vicepresidente Andrea Biondi, della Crociera Stadium di Genova) resterà in carica fino al 31 dicembre 2012, data entro la quale ci sarà l’elezione delle cariche associative secondo quanto previsto dallo Statuto. Nel canale Piscine di www.sportindustry.com è possibile vedere la breve videointervista rilasciata da Walter Casenghi, mentre nuove notizie e approfondi-menti sulle attività della Lega verranno pubblicate di volta in volta. Continuate a seguirci.

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news dall’italia

Avviata di recente da UISP Bologna (Unione Italiana Sport Per tutti) la campagna Pillole di Movimento, allo scopo di contrastare la seden-tarietà. Per questo motivo, nelle Farmacie Comunali di Bologna appartenenti al Gruppo Admenta

Italia vengono distribuite 20.000 scatole di Pillole di Movimento: confezioni del tutto simili a quelle che solitamente contengono farmaci all’interno delle quali vi è invece un insolito bugiardino, ossia un’informativa medico-scientifica che illustra i benefici dell’esercizio fisico come stile di vita fornendo alcuni consigli utili. “Pillole di Movimento – ci spiega Fabio Casadio, presidente del Comitato Provinciale di UISP Bologna - è una campagna sulla quale abbiamo investito molto a livello locale. Ci ha permesso infatti di av-viare una sinergia con alcuni importanti interlocutori quali i Comuni, la Provincia, l’AUSL, l’Ordine dei Medici e le Farmacie Comunali. Questo è il primo grande risultato ottenuto che citerei. Pillole non vuole essere un progetto a sé ma un lancio di partenza in una progettazione con-

Il manto per il Picco

Lo Spezia Calcio rende noto che sarà la Co-struzioni Sportive Biffi a occuparsi della realiz-zazione del manto sintetico per lo stadio Al-berto Picco. Stretta sarà la collaborazione con Italgreen, che fornirà il sintetico di ultima ge-nerazione 62 Lesmo Tricolor Geofill N Tredi, manto costituito da morbide e resistenti fibre monofilo estruse con polimeri al 100% in po-lietilene, sagomate mediante l’utilizzo di una speciale filiera dalla forma ad “esse” per otte-nere una sezione del filo che, grazie alle ner-vature create dalle “doppie curve”, consente l’immediato ritorno delle fibre in posizione eretta durante e dopo l’uso. Realizzato in tre diverse tonalità di verde, garanzia di massima somiglianza con un tappeto di erba naturale. Per un approfondimento sui manti in erba sin-tetica, si veda la rassegna pubblicata nel cana-le Sport & Fitness di www.sportindustry.com.

Lo sport si fa in quattro… convegni

Un interessante ciclo di convegni dedicati al mondo dello sport è stato proposto, a Rimini, da Studio Ghiretti, nell’ambito della prima edizione di Sportsdays, manifestazione organizzata da CONI Servizi e Fiera di Rimini. Al tavolo dei relatori, per due giorni si sono avvicendati una trentina di opinion leader del mondo dello sport, che hanno offerto il proprio punto di vista su temi di attualità, come l’ade-guamento del marketing sportivo alla società contemporanea, il ruolo delle Amministrazioni locali nel sostegno alla pratica sportiva, e l’importanza dello sport come leva di promozione ed elemento di qualificazione economica per il territorio. Esponenti del Coni e dell’ICS, amministra-tori locali, esperti di marketing sportivo, manager e giornalisti si sono confrontati nel corso di

quattro incontri, da cui sono emersi non solo proble-mi, ma anche proposte e modelli virtuosi di or-ganizzazione, progetti e possibilità di partnership. Il primo incontro organizza-to da Studio Ghiretti, che ha compiuto dieci anni di attività, si è svolto sotto il patrocinio dell’Associazio-ne Nazionale Comuni Ita-liani (ANCI) e dell’Unione delle province d’Italia (UPI). Nella foto: da sinistra M. Pironi, sindaco di Riccione, F. Romussi (Coni Servizi), R. Ghiretti, M. Marchioni (Coni) e R. Pella (ANCI).

UNI 10637 in revisione

In data 24 giugno 2011, il Gruppo di lavoro PI-SCINE dell’UNI, facente capo alla Commissio-ne tecnica Impianti ed attrezzi sportivi e ricre-ativi, ha dato il via alla tanto attesa revisione della norma UNI 10637, “Piscine - Requisiti degli impianti di circolazione, trattamento, di-sinfezione e qualità dell’acqua di piscina”, in vigore in Italia dal 1997. Oltre al gruppo di lavoro, alla 1° riunione svoltasi alla sede UNI di Milano, era presente anche Assopiscine e una Commissione tecnica istituita apposta per presenziare attivamente al procedere dei lavo-ri, iniziando sin dalla prossima riunione, che si terrà nel mese di ottobre. La redazione di www.sportindustry.com seguirà il procedere della revisione, pubblicando articoli di appro-fondimento nel canale Piscine.

Pareti accessibili

La Fondazione Onlus Silvia Rinaldi per lo Sport annuncia l’inaugura-zione della prima falesia accessibile. Una parete naturale per l’arram-picata, attrezzata per le persone con disabilità. In collaborazione con il Comune di Arco e con Angelo Seneci, direttore tecnico di Arco 2011, quello che poteva rimanere solo un progetto si è concretizzato in una realtà di importanza internazionale che renderà accessibile l’arrampica-ta a persone con diverso grado di abilità. Silvia Parente (nella foto), accompagnata dall’Istruttrice F.A.S.I. Rossella Buttazzi, ha testato la pa-rete fornendo opportune indicazioni alle guide e agli operatori incarica-ti dell’allestimento. Approfondimenti relativi all’attività dell’arrampicata sportiva sono pubblicati a pagina 18 di questo numero di Sport Industry Magazine e nel canale Complementi di www.sportindustry.com.

Juve: il nuovo impianto dà spettacolo

“Un esempio di architettura sportiva moderna e innovativa che fa onore alla Juventus”, ha affermato il sindaco di Torino, Piero Fassino, intervenuto, l’otto settembre, all’inaugurazione del nuovo stadio bianconero da 41.000 posti a sedere. Marco Balich, già protagonista di Torino 2006, ha firmato l’atteso spettacolo, intessuto di complesse coreografie, show di luci e nostalgici filmati che hanno attraversa-to la storia della famiglia Agnelli, della Juventus e del calcio. Con il nuovo stadio, “Scriviamo oggi un nuovo capitolo di questa leggenda che ha scaldato i cuori di intere generazioni” – ha dichiarato il pre-sidente della società, Andrea Agnelli, al centro dello stadio gremito - e che avvicina l’Italia del calcio ai grandi club europei, proprietari degli stadi in cui giocano. Per le soluzioni impiatistiche adottate, che, per esempio, avvicinano il pubblico al campo di gioco (da una distanza minima di 7 m e mezzo a una massima di 49) e lo liberano dalle barriere, per gli svariati servizi offerti nei 355 mila mq di su-perficie totale, per gli innovativi criteri gestionali, il nuovo impianto, costato alla Juventus 105 milioni di euro, è da molti indicato come

Una campagna contro la sedentarietà

divisa sui temi della prevenzione della salute che si stanno a cuore. A questo si affianca il grande successo ottenuto. Sono stati attivati circa 5000 contatti a seguito della distribu-zione mirata delle scatole di movimento. Le società sportive della nostra rete che sono state coinvolte hanno espresso soddisfazio-ne per avere potuto offrire il movimento ad una ampia utenza. Il progetto sta suscitando interesse anche a livello internazionale, ISCA, International Sport and Culture Association, lo segnalerà tra le azioni per il contrasto alla sedentarietà. Siamo aperti quindi a collabora-re e a ripetere l’esperienza per raggiungere il maggior numero possibile di sedentari”. Per approfondire la notizia, rimandiamo all’in-tervista a Fabio Casadio pubblicata in ver-sione integrale nel canale Sport & Fitness di www.sportidustry.com.

una rivoluzione nel panorama dell’impianti-stica sportiva italiana. Un approfondimento sarà pubblicato sul prossimo numero di Sport Industry Magazine, in uscita a dicembre, e su

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50 anni di esperienza e di ricerca ci hanno consentito di sviluppare tecnologie uniche al mondo, in grado di coniugare la liber tà progettuale del calcestruzzo e le caratteristiche di rapidità e precisione dell’acciaio. Un’esperienza maturata nella costruzione di grandi impianti per le più prestigiose competizioni internazionali, che ha fatto di Piscine Castiglione il par tner scelto per gli ultimi Campionati del Mondo di Nuoto, per le Olimpiadi di Pechino 2008 e per le prossime Olimpiadi di Londra 2012.

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news dall’italia

L’erba sintetica approda in serie A

Presso lo stadio “Dino Manuzzi” di Cesena, lo scorso 10 settembre, un manto in erba artificiale ha debutatto nel campionato di calcio di massima serie. Per il recente rifacimento del campo di gioco, è stato infatti impiegato il tappeto erboso di ultima generazione Soccer Pro MAX S, con intaso naturale al cento per cento InfillPro Geo Plus, bre-vettato da Limonta Sport Italia. Il manto è composto da fili sintetici con speciale sezione a ritorno di memoria e, in combinazione con l’intaso prestazionale Infill Pro GEO PLUS, inodore e sicuro per l’atleta e per l’ambiente, rappresenta l’ultima frontiera nel panorama delle superifici sintetiche per il gioco del calcio a livello professionistico. Per approfon-dire l’argomento le caratteristiche del prodotto, “news” e “scel-ti per voi“ sono disponibili nel canale Sport e Fitness di www.sport industry.com. Nell’imma-gine: l’inaugura-zione del campo in erba sintetica del Manuzzi di Cesena. (doc. ufficio stampa A.C. Cesena).

Club Award: al via le iscrizioniSono aperte le iscrizioni alla sesta edizione del Club Award, il prestigioso premio promosso da Il Nuovo Club e rivolto ai professionisti che, ottenendo significativi risultati con la propria atti-vità, danno smalto all’immagine del settore favorendone la crescita. Come già avvenuto l’anno scorso, anche quest’anno il concorso prevede tre categorie:- Club dell’Anno, dedicato a chi ha saputo sviluppare una visione strategica lungimirante ed efficace raggiungendo traguardi importanti per la propria realtà e per la crescita dell’intero

settore.- Innovazione, rivolto all’imprenditore/manager/club che abbia saputo elaborare modelli di gestione, servizio o conce-pì particolarmente innovativi.- Speciale, riconosciuto a imprenditori/club che con la pro-pria carriera abbia contribuito alla crescita del settore o che comunque, a giudizio della giuria, meriti un riconoscimento per altre motivazioni particolari.Si invitano titolari e gestori di fitness/wellness club e centri sportivi a inviare le proprie candidature al prestigioso premio entro il 15 novembre 2011. La partecipazione è libera, gra-tuita e aperta a tutti. Informazioni su www.forumclub.it.

Un accordo al vertice

Siglato un accordo tra Zucchetti Group, azienda specializzata in so-luzioni informatiche di alto livello, e H/Consulting, il reparto progetti e consulenza di Hidron, azienda italiana specializzata nella gestione di centri fun, sport e wellness. L’accordo prevede che al sistema informa-tico GYMGEST6net, recentemente entrato nella gamma dei prodotti Zucchetti grazie all’acquisizione di una quota societaria di Itaca Srl (oggi Zucchetti Itaca Srl), e alle soluzioni Zucchetti di building automa-tion, videosorveglianza, facility management e gestione del personale, verrà affiancata l’attività di consulenza di Hidron, portando così a una totale integrazione tra tecnologia e strategia gestionale. L’importante partnership è stata siglata anche in vista dello “sbarco” di Gymgest in Brasile, primo passo di una politica commerciale rivolta anche ai mercati esteri.

Il valore dell’industria cosmetica

Presentato presso la Camera dei Deputati il se-condo rapporto nazionale dedicato al settore della cosmetica, promosso da UNIPRO, l’As-sociazione italiana delle imprese cosmetiche, e realizzato da Ermeneia, Studi & Strategie di Sistema. Quattro sono le conclusioni fonda-mentali cui giunge il Beauty Report 2011: 1) una ripresa vigorosa che fa seguito alla solida “tenuta” messa in luce nell’anno pre-cedente, con un andamento positivo degli or-dinativi e una valutazione di attraversamento della crisi come fatto ormai compiuto, visto che il 32,1% delle imprese non ha subito conseguenze o comunque le ha superate. 2) La ripresa ha favorito l’“incorporazione in alto” della crisi: il 75,5% degli imprenditori intervistati afferma che la crisi è stata utiliz-zata come una vera e propria “leva” per ri-posizionarsi sui mercati, a cui si sommano una previsione di crescita decisa dell’inter-

Precisazione

In riferimento all’articolo “Pavimentazioni da Competizione” pub-blicato a pag. 32 del n°4 di Sport Industry Magazine, la Casali spa in-tende precisare che l’omologazione FIHP per le competizioni nazionali e internazionali è da riferirsi alla pista di pattinaggio “Gilda Leoperdi” di Pollenza (MC), realizzata con il sistema di pavimentazione sportiva Rollertop Competition (nella foto). L’azienda si scusa con i lettori e con la Federazione Hockey e Pattinaggio per aver potuto indurre a una diversa interpretazione dell’articolo.

Scar i cab i l i online il re-golamento e il bando di concorso per partecipare alla secon-da edizione del premio Italian Pool Award, il c o n c o r s o , ideato e p r o m o s s o dalla rivista Piscine Oggi, che pre-

mia l’eccellenza dell’industria della piscina italiana. Grande il successo riscon-trato dalla prima edizione, che ha visto la partecipazione di 35 piscine, tra residenziali, pubbliche, interne ed esterne, e la vittoria nelle cinque categorie di Api Italia, Bauen, FM Studio, Lamberto Caponi architetto e Piscine Castiglione (si veda l’approndimen-to pubblicato a pagina 46 di questo nume-ro). La partecipazione è libera, gratuita e

nazionalizzazione da parte di più di 3/4 delle imprese (77,7%), a fronte di una proiezione già presente sull’estero che è oggi del 31,6%. 3) Confermata la caratteristica di una tenden-ziale a-ciclicità di fondo del settore rispetto alla crisi (il 71,4% dei titolari intervistati af-ferma di aver continuato a investire in ma-niera convinta e il 62% degli italiani dichia-ra di non aver cambiato sostanzialmente le abitudini di acquisto dei prodotti cosmetici). 4) Si sta assistendo a un processo di diffe-renziazione aziendale: il 40,3% delle aziende ha risentito della crisi mentre il 57,9% non ne ha risentito per nulla o poco. Ci sono aziende che presentano ordinativi, fattura-to, export e investimenti in decisa crescita (70%) mentre il restante 30% denuncia an-damenti in diminuzione o in tenuta modesta. La notizia è approfondita nel canale Wellness di www.sportindustry.com.

Torna Italian Pool Award

aperta a tutti: aziende, studi tecnici, singoli professionisti, privati possessori di piscine. Perché partecipare? La partecipazione a un concorso di respiro nazionale offre la possibi-lità di distinguersi, di mettere in luce la pro-pria attività, di dare prestigio e visibilità alla propria azienda incrementando il proprio business, di mettere in mostra le caratteri-stiche della propria piscina e il modo in cui essa è riuscita ad accrescere il prestigio della propria abitazione. Senza contare le riviste di Editrice Il Campo - Il Nuovo Club, Sport Indu-stry, Piscine Oggi - riferiranno puntualmente del concorso, contribuendo a promuovere e aumentare l’esposizione sul mercato dei par-tecipanti e delle loro opere. Al vincitore di ogni singola categoria, la giuria assegnerà un pre-stigioso riconoscimento: la statuetta in bron-zo a forma di scaletta (nella foto) apposita-mente ideata dal designer Osvaldo Casanova e realizzata dall’antica Fonderia Merighi Arte di Bologna, già artefice di fusioni artistiche di grandi scultori. Il bando di concorso e il rego-lamento per partecipare al concorso sono sca-ricabili in formato pdf dal sito di ForumPiscine (www.forumpiscine.it) e di Piscine Oggi (www.piscineoggi.it).

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newsdal mondo

A un anno dai Giochi

Manca meno di un anno ai tanto attesi Gio-chi Olimpici di Londra 2012 e i lavori per la realizzazione dell’Olympic Park, iniziati nel 2006, sono già stati completati all’88%. Tutti e sei gli impianti sono stati realizzati nei tempi e nel budget prestabilito, con un’attenzione specifica alla sicurezza, alla sostenibilità am-

bientale e dell’accessibilità. Insomma, senza dubbio ci troviamo di fronte a un esempio a cui fare riferimento. Orgoglioso (e ne ha mo-tivo di esserlo) il presidente dell’Olympic De-livery Authority (ODA), John Armitt, che ha dichiarato: “Cinque anni fa, nel luglio 2006, abbiamo pubblicato un ambizioso calendario di consegna, con l’obiettivo di completare le sei sedi principali dei Giochi con un anno di anticipo. E oggi, oggi sono orgoglioso di dire che abbiamo tenuto fede a tale impegno”. Vediamo nel dettaglio le ultime due struttu-re realizzate: la Basketball Arena e l’Aquatics Centre, progettato da Zaha Hadid. Entram-be le strutture sono approfondite nel sito www.sportindustry.com, rispettivamente nel canale “Sport & Fitness” e “Piscine”.

Nell’arena del BasketÈ uno dei luoghi temporanei più grandi mai realizzato per ospitare il Giochi Olimpici e Pa-raolimpici: è la Basketball Arena, costruita in appena cinque mesi, una delle ultime struttu-re completate per il Parco Olimpico di Londra 2012. Progettata da Sinclair Knight Merz, Wil-kinson Eyre e KSS, sarà la sede di tutte le gare femminili e maschili di pallacanestro, pallama-no, pallacanestro su sedia a rotelle, rugby su sedia a rotelle e verrà completamente sman-tellata dopo i Giochi, fornendo la possibilità

di riutilizzare i singoli elementi per realizzare altre strutture sportive nel Regno Unito. Le dimensioni, come accennato, sono davvero impres-sionanti: la struttura ha un’altezza di 35 metri e una lunghezza che supera quella di un campo da football, raggiungendo i 115 metri. Per la costruzione sono state utilizzate 1000 tonnellate di acciaio, avvolto in 20.000 mq di membrana riciclabile in PVC bianco, disteso sopra tre differenti pannelli ad arco. Durante i Giochi, la superficie esterna funzionerà come una tela, creando artistici e innovative strutture illumi-notecniche. 12.000 sono i posti sedere, in nero e arancio, per rappre-sentare i colori di un pallone da basket. Al di sotto delle sedute trovano collocazione ascensori, servizi igienici, corridoi e stanze accesso VIP.

Nel tempio della piscinaSituato a sud del Parco Olimpico, l’Aquatics Centre ospiterà le gare di nuoto, nuoto sincronizzato, pallanuoto e tuffi. La costruzione è iniziata poco più di tre anni fa, nel giugno 2008. Oltre 3630 persone hanno la-vorato alla costruzione della sede e oltre 370 imprese del Regno Unito hanno vinto contratti per la realizzazione dell’avveniristico Centro che porta la firma di Zaha Hadid. Firma che si palesa soprattutto nella av-veniristica forma del tetto, già destinato a diventare uno dei tratti carat-teristici di questa parte di città. Realizzato da una innovativa struttura in acciaio del peso di oltre 3000 tonnellate, ha un rivestimento in allu-minio, metà del quale riciclato, sorprendentemente robusto e poggiato su tre supporti. Le dimensioni del tetto sono eccezionali: 160 metri di lunghezza per 90 metri di larghezza massima. Ma i numeri da record non finiscono qui. In tutto, il locale contiene infatti 9.000 tonnellate di acciaio e il soffitto è composto da 37.000 singole strisce di legno duro. Durante i Giochi, la struttura avrà una capacità di 17.500 persone, nu-mero che, a giochi conclusi, verrà ridotto a un massimo di 2.500, con la possibilità di aggiungerne altri 1.000 in occasione di grandi eventi. In questo modo, il centro sarà più proporzionato alle esigenze della città, e non andrà a pesare sulle casse della city.

Beach volley: nuove iniziative

Volleyball England ha lanciato una nuova iniziativa per aumentare il numero di parte-cipanti e spettatori di sport da spiaggia attra-verso il finanziamento di campi da beachvol-ley in tutto il Regno Unito. L’Ente nazionale ha pubblicato un documento in cui si propone di costruire 10 permanenti multi-campo da be-ach entro il 2013. Il lancio si trova all’interno dell’iniziativa “Spike Go!”, che darà in tutto il paese la possibilità di provare gratuitamente la pallavolo. Lisa Wainwright, chief executive

di Volleyball England, ha dichiarato: “Il beach-volley sarà uno degli sport più popolari alle Olimpiadi di Londra 2012 ed è importante che forniamo servizi in vista del gioco, per dare l’opportunità alle persone di sperimen-tare questo sport. L’iniziativa sarà l’occasione per coinvolgere più persone possibile in uno stile di vita più sano, creare attrazioni turisti-che e servizi per le comunità locali a sostegno delle imprese locali”. Un’iniziativa lodevole, da cui prendere esempio.

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news dal mondo

Virgin sbarca in Australia

Sochi 2014: svelato l’Ice Palace

Svelato da Sir Richard Branson il nuovo pia-no di espansione targato Virgin Active. Se-condo quanto pubblicato da The Australian, nei prossimi 4 anni saranno infatti 20 i nuovi Virgin Active health club che sorgeranno in Australia, in 30 differenti siti dislocati su tut-to il paese, e che andranno a sommarsi ai tre centri già presenti a Sydney e a Melbourne. Il primo nuovo centro sorgerà a breve a Baul-kam Hills, a Sydney, mentre il primo Virgin Ac-tive australiano nacque nel 2008, “In risposta all’insoddisfazione manifestata nei confronti dell’offerta delle palestre allora attive”, di-chiara l’azienda a The Australian. I nuovi centri permetteranno al marchio di acquisire ancora più visibilità a livello mondiale.

In via di completamento il palaghiaccio che ospite-rà le Olimpiadi invernali a Sochi, Russia, nel 2014. Il nuovo Bolshoi Ice Palace ospiterà le gare di hochey e diventerà parte integrante del complesso che inclu-de il Maly Ice Palace e gli impianti di allenamento sul ghiaccio. Il nuovo palazzetto è solo parte dell’inter-vento di cui sarà protagonista la cittadina affacciata sul Mar Nero. Previsti, infatti, lavori infrastrutturali (come ferrovie e strade) e la costruzione di nuovi cen-tri per l’ospitalità di atleti e spettatori. La cerimonia di apertura dei Giochi si svolgerà il 7 febbraio 2014 e il presidente del Comitato organizzatore, Dmitry Cher-nyshenko, ha già confermato che tutto sarà pronto in tempo e senza uscire dal budget prestabilito.

Quanto vale l’industria della salute e del fit-ness nel Regno Unito? Secondo l’edizione 2011 dello UK Fitness Industry report, il valore complessivo di questo mercato (settori pubblico e privato) è attualmente pari a 3,81 miliardi di sterline. Un valore rimasto invaria-to a partire dal 2010, ma in crescita del 4% dall’anno della crisi: il 2008. Il report mette inoltre in luce che l’industria ha subito un piccolo calo, ma non inaspettato, per quanto riguarda il numero di iscritti (pari al 0,3%) e una piccola perdita nel settore delle attrez-zature per il fitness, da 5.885 a 5.852. L’11,9 % della popolazione del Regno Unito è infatti registrata come membro di un centro benes-sere e fitness o palestra di proprietà pubblica. La base associativa totale del settore ha visto una leggera flessione (0,3%) a 7,3 milioni nel corso degli ultimi 12 mesi, ma il dato è in au-mento del 2% dal 2008. 149 sono le nuove strutture fitness, tra pubblico e privato, aper-te nel periodo di 12 mesi chiuso al 31 marzo 2010, in aumento rispetto alle 122 del 2010 e alle 114 del 2009. 125 sono invece le strut-ture per il fitness, tra pubblici e privati, chiuse nel medisimo periodo di riferimento. Attual-mente sono 5.852 le strutture per il fitness nel Regno Unito; in diminuzione rispetto alle 5.885 del 2010, ma in aumento dell’1,7% dal 2008. In sinesi: dall’inizio della recessione, nel 2008, l’industria del fitness ha accresciuto il suo valore complessivo di mercato del 4%, ha aumentato la base associativa del 2%, men-tre il numero di strutture per il fitness ha visto un ulteriore aumento dell’1,7%, con un con-tributo importante, da non sottovalutare, da parte di centri low cost.

Il valore del fitness

Senza titolo-1 1 13-09-2011 16:28:40

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news dal mondo

Nell’arena più grande del mondo

La sicurezza in gioco

Un recente studio (CDC Morbidity and Mortality Weekly Report), pubblicato dal US Centers for Disease Control and Preven-tion (CDC), ha analizzato i dati delle ispezioni operate sugli impianti acquatici in quindi-ci regioni negli Stati Uniti, evidenziando ri-sultati preoccupanti. Delle 121.020 piscine ispezionate dal dipartimento della salute, il 12,1 % (13.532) è stata chiusa a causa di violazioni gravi. A conseguenza della presa di coscienza di questi dati, la National Swim-ming Pool Foundation (NSPF®) e il Natio-nal Environmental Health Association (NEHA) hanno creato un nuovo programma di formazione e un manuale, disponibili online, per aiutare gli specialisti di salute ambientale nella gestione ottimale di piscine termali, con la specifica delle singole ispezioni da operare passo dopo passo, così da minimizzare l’espo-sizione ai rischi per la salute. Il corso, Certified Pool/Spa Inspector™ (CPI™) training program and handbook, è stato progettato proprio per aiutare i gestori e proprietari di piscine a ca-pire in maniera pratica e interattiva, grazie a immagini, video, esercizi e questionari, le pra-tiche di funzionamento e di manutenzione per la riduzione del rischio, il funzionamento del sistema di circolazione e dei suoi compo-nenti, le procedure per valutare un impianto alla luce del Pool & Spa Safety Act (P&SS Act), i pericoli delle terme e le specifiche di controllo necessari per garantire la sicurezza, i metodi più efficaci per ridurre al minimo le

Ha avuto inizio la costruzione della più grande arena al coperto mai realizzata nella capitale delle Filippine, Manila, in particolare a Ciudad de Victoria. Progettato dallo studio interna-zionale di architettura Populous, il progetto vedrà la realizzazione di 50.000 posti al coper-to, con un valore di costruzione di oltre 200 milioni di dollari. Commissionato dalla Iglesia Ni Filippine ‘Cristo (la Chiesa di Cristo), l’Are-na sarà completata nel 2014, in occasione del centenario della Chiesa stessa. La costruzione è stata affidata a Hanwha Ingegneria e Co-struzioni Corp e sarà in grado di ospitare sia

le grandi celebrazioni religiose collegate alla Chiesa, sia grandi eventi sportivi, dal pugilato alla pallacanestro, così come concerti e spet-tacoli di musica dal vivo. “Una struttura feno-menale – così la definisce il titolare anziano di Populous, Andrew James – con una capacità di 50000 posti a sedere, diventerà la più gran-de arena coperta mai costruita. Il segreto del progetto è nella sua forma, basata su una geometria semplice ed elegante, che diven-terà il nuovo tratto distintivo del territorio, senza deturparlo”. Un luogo di condivisione, insomma, ma in grande stile.

Italia - Brasile: nuove opportunità

Nuove importanti opportunità di business per le aziende italiane che desiderano ap-prodare in Brasile. Ci riferiamo al programma messo a punto da Confindustria, ICE (Istituto Nazionale per il Commercio Estero) e il Mini-stero degli Esteri e dello Sviluppo economico a Rio e San Paolo per offrire alle imprese ita-liane possibilità di investimento in vista dei Mondiali di calcio del 2014 e delle Olim-piadi del 2016. Un’occasione che si apre soprattutto per quanto riguarda le aziende che operano nel campo della ristrutturazione di impianti sportivi, della costruzione e am-pliamento di strutture alberghiere, ma anche nel settore delle costruzioni stradali, portua-li e aeroportuali. Secondo quando riportato dall’ente organizzatore dell’evento, oggi il Brasile è la settima economia mondiale e si presta a una crescita costante, ma è ancora

Grandi risultati per l’Italia ai trascorsi Campionati Mondiali di Nuoto di Shanghai 2011. Nove le medaglie ottenute, che la pongono al 5 posto del medagliere. Risultati resi possibili dalla tecnologia costruttiva utiliz-zata da Piscine Castiglione che, in qualità di partner Fina, ha fornito, e installato a tempo di record (in poco più di 20 giorni), due piscine temporanee Myrtha a bordo sfioro da 50 metri: una utilizzata per le gare di nuoto e nuoto sincronizzato (m 50 x 25 x 3 h) e la seconda (m 50 x 25 x 2 h) per il riscaldamento. Queste due piscine sono dotate del nuovo tipo di ricircolo dell’acqua a turbolenza controllata, Strahlentur-bulenz, che consente l’immissione dell’acqua in vasca tramite bocchet-te poste lungo le pareti e, in fase di gara, l’utilizzo di solo due pompe su cinque in modo da mantenere un livello d’acqua perfetto senza che gli atleti in vasca ne siano disturbati. Il disegno della canalina di sfioro è dotata di griglia assorbi onde, garantendo ottime performance an-che ai nuotatori che gareggiano nelle corsie più esterne. Per maggiori informazioni: canale Piscine di www.sportindustry.com.

Dall’Italia: le piscine di Shanghai

malattie che possono verificarsi nell’acqua ad uso ricreativo, i modi per controllare il corretto funzionamento e la manutenzione degli im-pianti in ottica di un’ispezione, gli standard di progettazione di una piscina e il loro impatto sulla salute pubblica e molto altro ancora. In definitiva, un esempio interessante, che può fornire un precedente su cui riflettere anche per il nostro paese.

penalizzato da una pesante carenza infra-strutturale e impiantistica. Un’opportunità per il mercato italiano, che approfondiremo con articoli e interviste ai diretti interessati su www.sportindustry.com.

Secondo gli ultimi dati resi noti da Piscina BCN, la “flotta” mondiale di piscine ammonta a 13 milioni di unità e, nel panorama europeo, la Spagna si presenta come seconda in classifica, con 1.112.000 piscine private. Quasi la metà (49%) hanno più di 10 anni e rappresentano dunque un’opportunità di mercato in termini di rinnovamento e ac-cessori. Per quanto riguarda gli istituti dedicati al benessere, la Spa-gna può contare su circa 850 unità, 680 dei quali appartengono a terme e alberghi, con spa e talassoterapia, e circa 189 sono invece le stazioni termali nella città. Secondo i dati della Asociación Española de balnearios Urbanos (AEBU) questo prodotto turistico ha registrato una crescita dell’88% nell’ultimo decennio. Per quanto riguarda in-vece le strutture acquatiche in Spagna, attualmente ci sono 79.059 centri sportivi che ospitano 31.689 piscine. Cifre rese note da Expo Consulting, ente organizzatore di Piscina BCN 2011, in programma a Barcellona dal 18 al 21 ottobre 2011. Per maggiori informazioni, si veda le notizie pubblicate nel canale Piscine e nel canale Wellness di www.sportidnsutry.com. Nell’immagine: piscina privata vincitrice del premio indetto dalla rivista spagnola Piscinas XXI.

Il mercato delle piscine in Spagna

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Oxylane Village: il Parco per lo Sport approda in Italia

Una solida multinazionale disposta ad investire; un territorio che crede nell’opportunità offerta: un patto tra pubblico e privato è all’origine dell’Oxylane Village, che sorgerà in provincia di Bologna: il primo di una serie di insediamenti attualmente in programma.

di Lucia Dallavalle

Les Ponts de Cé – AngersBouc Bel Air – Aix MarseilleBetton – RennesBron – LyonMondeville – CaenMérignac – BordeauxVilleneuve D’AscqWittenheim Mulhouse

OXYLANE VILLAGEIN FRANCIA

Un progetto nato per iniziativa di un solido gruppo imprenditoriale e che si sta svilup-pando con il supporto delle amministra-zioni comunali, su un ampio territorio in Provincia di Bologna: quando aprirà, nel 2013, con un anno di ritardo rispetto alle prime ottimistiche previsioni, il Villaggio dello Sport di Castel San Pietro Terme, sarà un importante esempio di collabora-zione tra pubblico e privato. Sarà anche il primo Oxylane Village realizzato in Italia, sul modello degli omonimi parchi aperti in Francia dal gruppo Oxylane, il colosso francese che dal 2007 detiene

il marchio Decathlon.

Molti sport (ma non solo) Il progetto che, assicura Gianpiero Garuti, vicesindaco della località termale in provincia di Bologna, sta percorrendo il suo regolare iter burocratico, reso pro-babilmente più complesso dalla moltepli-cità delle amministrazioni pubbliche inte-ressate, riguarda una vasta area di circa 31 ettari, compresa tra l’autostrada e la ferrovia. La realizzazione di una cittadella dedica-ta allo sport e al tempo libero, con atti-

vità e servizi ad accesso gratuito (tra cui anche docce e spogliatoi) ed altre a pagamento, e di un insediamento com-merciale per la vendita di articoli sportivi sono gli elementi peculiari della propo-sta rivolta dalla multinazionale con sede in Francia al comune di Castel San Pietro Terme che, con questa realizzazione di “valore socio-economico, sportivo, tu-ristico e ricreativo” (si legge nella de-libera del consiglio comunale del 2009), potrà sviluppare ed integrare la vocazione del territorio. L’area destinata a parco verde attrezzato (circa 18 ettari) ospiterà campi polivalen-ti per calcetto, basket e pallavolo, beach tennis, bocce, piste di mountain bike, percorso vita, running, spazio roller, play-ground per bambini, spazi per la sosta e il ristoro. Completeranno l’offerta il maneg-gio, le attrezzature per il tiro con l’arco, la palestra per il fitness, attività per le quali sarà prevista una quota associativa. Il pro-getto, inoltre, prevede l’attivazione di una serie di servizi collaterali al punto vendita Decathlon, tra cui agenzia di viaggi spor-tivi, rilascio di patenti nautiche e libreria dedicata allo sport, alla vita all’ara aperta e al relax. Per la costruzione di tutte le strutture necessarie saranno utilizzate le tecnologie più avanzate per il risparmio energetico.

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Oxylane Village: il Parco per lo Sport approda in Italia

“Il sito si candida a diventare la casa delle manifestazioni sportive del circondario”, spiega Gianluca D’Angelo, Manager Italia di Oxylane Village al quale ab-biamo chiesto di illustrare le peculiarità del parco e l’avanzamento del progetto dal suo lancio, nel 2009, ad oggi. “Una casa – continua D’Angelo – dove le as-sociazioni sportive potranno organizzare eventi, manifestazioni e tornei, usufruen-do del parcheggio, degli spogliatori e dei servizi aperti alla collettività. Io sono co-stantemente alla ricerca di partner che ci aiutino ad animare e vitalizzare il progetto che è stato accolto con grande entusiasmo dall’amministrazione comunale e dalle so-cietà sportive locali.”

Torniamo indietro nel tempo, alle origini del concept “Oylane Village”: quando è stato messo a punto e come si è sviluppato? “Il progetto è nato a Bouc Bel Air (tra Marsiglia ed Aix en Provence) nel 2001, per creare un luogo di incontro per le famiglie e per gli appassionati sportivi, ed è stato fortemente voluto dai cittadini. Il Villaggio Oxylane nasce con lo scopo di valorizzare e preservare grandi aree verdi che vengo-no messe a disposizione del pubblico da parte del privato che si accolla anche gli oneri di gestione e manutenzione.”

Quali sono i fattori di successo dei village “Oxylane” in Francia? “In primis la volontà di realizzare un pro-getto bello, sostenibile che ha la volontà di radicarsi sul territorio e di preservarlo rendendolo fruibile ai cittadini. Il Villaggio Oxylane si completa nel tempo, grazie alla collaborazione con le organizzazioni e gli enti locali e garantisce, oltre alla dif-fusione dello sport, anche la creazione di posti di lavoro.”

Nell’impianto di Castel San Pietro Terme punterete sui medesimi elementi di suc-cesso o introdurrete delle novità rispetto al modello francese? “La volontà è la stessa, con una forte at-tenzione ad integrarsi con le caratteristiche tipiche del territorio del circondario, non-ché con le aspettative dei suoi cittadini.”

Oltre al Villaggio dello Sport in provincia di Bologna, il piano di sviluppo “Oxylane Village” prevede altre aperture, in Italia, nei prossimi anni? “Il piano di sviluppo a quindici anni pre-vede l’apertura, in Italia, di circa trenta Villaggi Oxylane, di varie dimensio-ni. Oltre al progetto di Castel San Pietro Terme, abbiamo altri due progetti in fase di autorizzazione: uno in Umbria e un al-tro a Milano.

Quale investimento richiede l’apertura di un “Oxylane Village”? “Sono investimenti ingentissimi, che pos-sono essere sostenuti solo con la prospet-tiva di far vivere il progetto per moltissimi anni. Una parte importante dell’investi-mento è rappresentata dai costi di gestio-ne che comprendono la manutenzione e la sicurezza del parco. Non si tratta di un investimento immobiliare classico, che ha

per finalità la dismissione con cessione a fondi o società di investimento.”

Mi risulta che Decathlon stia diffondendo questo concept anche in Inghilterra. Cosa mi può dire in proposito? È previsto l’in-gresso anche in altri Paesi Europei? “Si , anche in Inghilterra abbiamo propo-sto questo format che le amministrazioni hanno dimostrato di gradire, esprimendo la volontà di accelerare gli iter amministra-tivi necessari per la realizzazione. Spagna, Cina, Belgio, Portogallo sono altresì paesi interessati allo sviluppo di questo innova-tivo concept.”

Con una formula, dunque, che si fonda sulla convergenza di interessi – da una parte, quelli del territorio e della collettivi-tà, dall’altra, quelli del gruppo Oxylane e del suo brand Decathlon, intenzionati ad ampliare in Italia il numero degli sportivi, nonché potenziali acquirenti, e di diversi-ficare le insegne – si affacciano sul merca-to italiano i Villaggi dello Sport.

Associazioni sportive e aziende interessata a collaborare possono contattare Gianluca D’Angelo al seguente indirizzo mail: [email protected]

L’INTERVISTA AL MANAGER

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primo piano europa

La direzione europeadello sport

Sport per tutti… e per tutto. Per la salute, l’integrazione, l’educazione, lo sviluppo sociale ed economico. Lo sport come diritto e anche come indice del progresso civile di una società. Lo sport, infine, come straordinario veicolo di marketing. Allo sport e ai suoi tanti benefici sono dedicate, in Italia, molte iniziative di matrice europea.

di Lucia Dallavalle

Lo sviluppo della dimensione euro-pea dello sport è il principale obiettivo dell’Unità Operativa che, all’interno della Direzione Generale Educazione e Cultura della Commissione Europea, si occupa di attività sportiva. In concreto, il principio si è tradotto nell’individuazione di aree di intervento ritrenute prioritarie, anche in relazione ai valori che lo sport – praticato o “tifato” – è in grado di veicolare, e ai benefici sociali, sanitari ed economici che la prati-ca sportiva, e con essa più genericamen-te l’attività fisica, possono apportare alla collettività.Nonostante, dunque, l’attenzione dell’Eu-ropa e di ogni singolo Stato membro sia di questi tempi rivolta a ben altre emergenze, si intensificano le iniziative di emanazione europea per inquadrare, sostenere e sviluppare il fenomeno della pratica sportiva in tutte le sue valenze positive, contrastandone nel contempo

ogni aspetto deteriore. In Italia, ne sono un significativo e valido esempio alcuni progetti, di natura e idea-zione differenti, che hanno però una ma-trice comune: fare della pratica sportiva e dell’attività fisica una chiave di sviluppo della società, una risorsa per l’individuo e per la collettività. tra questi progetti, ne abbiamo selezionati tre, quelli più recenti e rappresentativi, che proponiamo di se-guito, approfonditi grazie al contributo di coloro che li hanno promossi.

Dall’Europa allepolitiche localiNasce in Emilia Romagna, una delle regio-ni storicamente meno sedentarie del no-stro paese, il Libro Bianco per lo Sport, approdo finale di un lungo percorso di condivisione tra i diversi protagonisti del sistema sportivo locale, ma soprattutto punto di partenza per una nuova politica

dello sport. Il testo, presentato lo scorso giugno a Bologna, recepisce gli indirizzi europei (il White Paper on Sport pubbli-cato nel 2007), adattandoli alle peculiarità del sistema sportivo italiano e lanciando idee e proposte per una nuova gover-nance del fenomeno sportivo, capace di coinvolgere, sul territorio, tutti i soggetti interessati. Dalle istituzioni sportive agli enti locali e all’associazionismo sportivo che, in Emilia Romagna, costituisce una rete di oltre 15.000 società e che – af-ferma William Reverberi, presidente del Coni regionale e promotore dell’iniziativa – “nella nostra Regione troppo spesso è stato lasciato solo nell’espletamento del ruolo di unico polo educativo e socializ-zante”. L’azione di coinvolgimento deve essere estesa anche ai soggetti privati, specialmente nell’opera di riqualificazio-ne funzionale del patrimonio impianti-stico regionale già esistente, che deve essere guidata da criteri di polivalenza

European Capital of sport2011 - Valencia 2012 - Istanbul

European Cities of Sport 2011 Puertollano (Spagna)Limerick (Irlanda)Nizza (Francia)

In Italia:TriesteTrevisoParma

European Cities of Sport 2012Charleroi (Francia)Preston (UK)

In Italia:FirenzePescaraViterbo

CAPITALI E CITTÀ

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primo piano europa

e multifunzionalità. In quanto strumento capace di rappresentare, in Italia e non solo, un nuovo modello per la pianifi-cazione delle politiche sportive su base territoriale, e anche per gli elementi di novità sui cui si fonda, il Libro Bianco per lo Sport ha suscitato l’interesse che ci si aspettava. “A livello di dirigenza sportiva – dichiara a riguardo Roberto Ghiretti, che con il suo Studio Ghiretti & Associati ha collaborato alla realizzazione di que-ste “linee guida” – è stato ben recepito; dopo le vacanze estive inizia la fase più complessa, che deve interessare ogni co-mitato e ogni città, con la presentazione del Libro Bianco a tutti i territori, e quindi assessori comunali e sindaci, presiden-ti e assessori provinciali, perché di fatto – come mi sembra abbia brillantemente compreso l’assessore Rizzo Nervo di Bologna – questa può essere una traccia importantissima o un vademecum per la definizione di un piano strategico di poli-tiche motorio-sportive del proprio territo-rio. Quindi, diciamo che la seconda fase inizia adesso e deve concludersi entro l’anno, perché non solo il mondo spor-tivo ne sia a conoscenza, ma soprattutto i territori, perché dovranno poi applicare le politiche.”

Un titolo europeo come volano per lo sport e l’economiaParma, Treviso e Trieste sono città molto diverse per tradizione e cultura, ma nell’anno in corso sono state acco-munate dal titolo di “Città Europea dello Sport”, riconoscimento che viene asse-gnato dall’organizzazione internazionale ACES, Associazione Capitali Europee del-lo Sport. L’Aces, che opera in sinergia con la Commissione Europea, in particolare proprio per le iniziative presentate nel già citato White Paper, aggiudica annual-mente, oltre ai titoli di “Città”, anche quel-li di “Capitale” (in Italia solo Milano l’ha ottenuto, nel 2009) e “Comune” europeo dello sport, scelti tra le località che ne abbiano fatto richiesta. In Italia, sono le città di Firenze, Pescara e Viterbo le as-segnatarie per il prossimo anno di questo riconoscimento che nelle intenzioni degli organizzatori rappresenta un incentivo per le amministrazioni locali allo sviluppo del sistema sportivo e delle sue infrastrut-ture (si veda il sito www.aces-europa.eu). Lo conferma l’esperienza delle città regi-ne dello sport per il 2011; in particolare, le valutazioni positive espresse dall’am-ministrazione comunale di Parma e da Roberto Ghiretti, assessore allo sport fino ai primi giorni di settembre, che ab-biamo intervistato lo scorso luglio, a di-stanza di un mese dalla pubblicazione del bilancio dell’iniziativa.

Come valuta i risultati ottenuti nei primi sei mesi di “Parma Città Europea dello sport”?“C’è stato un impatto sociale, per cui tutti sono stati coinvolti e lo sport è stato por-tato al centro dell’attenzione; c’è stato un impatto economico, per cui si stima un ritorno di cinque-sei volte l’investimento sostenuto; c’è stato un impatto sportivo

perché è cresciuta la pratica ed è cresciu-to il livello della pratica; c’è stato un im-patto di rilevanza per così dire organiz-zativa perché è migliorata la qualità del servizio svolto. Io penso che questo sia un benchmark importante. I dati sono molto significativi, dalle presenze agli eventi al numero delle persone coinvolte, e hanno confermato, per esempio, che lo sport ha sopperito quest’anno, per la nostra città, alla man-canza di una manifestazione come Cibus, che è biennale, per cui il calo registra-to dagli alberghi è stato solo del 2,5%. Questo vuol dire molto nella nostra eco-nomia. Quindi è ovvio che il bilancio sia soddisfacente. Il problema è che non può restare un anno fine a se stesso. La sfida impor-tante arriva adesso: fare sì che le poli-tiche convenute in questo anno diventino normali.”

A questo proposito, come pensa di consolidare l’ampia partecipazione registrata nel corso di quest’anno? Sono già state delineate delle strategie?“Al di là di Parma, che adesso sta viven-do un momento molto particolare, ogni Comune dovrebbe far seguire a un anno “boom” il consolidamento delle principali politiche motorie. E non intendo solo la sfera degli eventi, ma per esempio quella della motricità, del coinvolgimento gio-vanile, della lotta all’abbandono, quella dell’educazione genitoriale, quella della formazione dei quadri tecnici e dirigen-ziali non solo dal punto di vista organiz-zativo o tecnico, ma anche dal punto di vista psicologico. Insomma, una capacità di miglioramento dell’offerta e di una professionalità del servizio sociale reso alla città sempre più significativa.

Ogni anno è una partita che si apre e si può vincere; vincendo tante partite si cre-sce.”

Ritiene quindi che l’occasione offerta da questo riconoscimento europeo sia stata sfruttata nel modo adeguato?

Un momento della

presentazione del

Libro Bianco per

lo Sport in Emilia

Romagna. Da

sinistra, Roberto

Ghiretti, Giovanni

Petrucci, William

Reverberi, Massimo

Mezzetti e Fabio Poli

Schema che

illustra l’impatto di

Parma come Città

Europea dello Sport

sull’economia locale,

la diffusione dello

sport nella città e

l’impatto ambientale

delle iniziative messe

in campo.

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primo piano europa

“Sì, nel senso che mi sembra che a noi ab-bia dato più di una medaglia da mettere sul collo. Ha portato, per esempio, l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica sulla progettualità e, ancora di più, ha permesso di realizzare una politica che altrimenti non sarebbe stato semplice atti-vare. Il riconoscimento ci ha consentito di creare le condizioni di una politica spor-tiva nuova.”

Si è aperto un dialogo con le altre città italiane insignite dello stesso titolo nel 2011?“Il 14 luglio, a Parma, ci siamo incontrati anche con quelli che stanno per ottenere il titolo, diverse città e town, ed è stata presentata una serie di case history e di best practice da una parte e dall’altra. Le nuove città europee che riceveranno il titolo hanno fatto benchmark su questa esperienza e hanno presentato le proprie strategie. Questo vuol dire anche mettere in rete esperienze, fare sì che le best practice di un Comune diventino proprietà di tutti: si fa sistema, si fa rete. Questo vuol dire che si porta avanti un nuovo concetto di sport, un nuovo modello che non è solo quello della muscolarità che lo ha attanagliato per troppi anni, ma quello dello stile di

vita, dello stile culturale, dell’imprinting. Insomma, è percepito come qualcosa che rende la vita migliore, ma soprattutto ren-de migliore chi la vive.”

Può esprimere un suo giudizio sulle politiche europee in tema di sport e promozione della pratica sportiva e dell’attività fisica?“Mi sembra che il Libro Bianco sia chia-ro, quindi è un’ottima base di partenza. L’Unione Europea ovviamente non ha politiche cogenti nello sport, quindi si portano avanti bandi, percorsi, iniziative, opportunità. Io preferirei insistere molto di più su questo percorso per arrivare proprio a creare una rete di scambio di esperienze e di opportunità, di con-tinua evoluzione dell’offerta da proporre ai cittadini. Secondo me questo aspetto è ancora “sviluppabile”: certamente sono state fat-te delle belle cose e lo sport ha ricevuto un riconoscimento di dignità, ma ancora, forse, deve trovare una sua strada per far sì che dal “riconoscimento di dignità” si passi a un “riconoscimento di essenzia-lità”. Non è considerato ancora un bene essenziale, almeno nella gestione econo-mica del percorso. Ci sono tante cose che possono essere ripensate!”

Sport e integrazione socialeTra le iniziative e i progetti messi a pun-to dall’Unione Europea per rafforzare la dimensione sociale, economica ed orga-nizzativa dello sport, si colloca anche lo stanziamento di fondi per sostenere pro-getti in linea con gli obiettivi fissati dalla Commissione, in ambiti in cui la collabo-razione tra gli Stati offra maggiori garanzie di successo rispetto agli interventi a livel-lo nazionale: la promozione della salute, dell’inclusione sociale, del volontaria-to, dell’accesso dei disabili, della parità di genere e, infine, la lotta al doping. Nel 2009-2010 sono stati finanziati qua-ranta progetti, per un valore complessivo di oltre sei milioni di euro; nel 2011, il nu-mero dei progetti approvati si è ridotto a dodici. Uno di questi è italiano ed è stato sviluppato dalla UISP, che tra l’altro figura come partner anche in altre iniziative pro-mosse da Paesi stranieri. L’area d’azione e gli obiettivi sono chiari fin dal titolo asse-gnato al progetto: “Modelli di inclusione dei migranti attraverso lo sport per tutti” (“Migrant’s Inclusion Model through Sport for All” ), più sinteticamente MIMoSA.“Useremo lo sport – spiega Carlo Balestri, responsabile del settore Internazionale dell’ente – in particolare il calcio e altre discipline proprie di al-cune comunità straniere, come il cricket, il baseball, il touch rugby e il dodge ball per aumentare il coinvolgimento delle comunità migranti”. La partecipazione di questi nuovi cittadini alle attività sportive non è l’unica finalità del progetto, che si prefigge anche la crescita professionale dei migranti e l’accesso a posizioni ma-nageriali all’interno delle stesse organiz-zazioni che si occupano di promuovere l’attività fisica e lo sport. Nato in Italia, ma rivolto all’Europa, il progetto si avva-le della partnership di enti e istituzioni di diversi Stati Europei (Austria, Danimarca, Germania, Spagna e Romania) e anche nel nostro Paese può contare sulla colla-borazione di vari enti e istituti, tra cui la provincia di Gorizia, la regione Toscana, il Crad-Centro regionale contro le discri-minazioni della regione Emilia-Romagna e l’Università del Molise. Attraverso lo scambio di esperienze su tre livelli (la rete europea degli enti nazionali e locali, delle associazioni e dei partner scientifi-ci come le Università) e l’elaborazione di una metodologia comune, MIMoSA cerca di creare un modello di inclusione per i migranti prima di tutto, ma anche per altri gruppi come i rifugiati, i rom e le donne vittime di violenza: importanti linee guida ad uso delle associazioni sportive e degli enti locali. E per finire, qualche cifra si-gnificativa. Il progetto UISP, che ha preso il via la scorsa primavera e si concluderà nell’aprile 2012, ha ottenuto un finanzia-mento di circa 215.000 euro, pari all’80 per cento del budget previsto per tutte le fasi della sua attuazione.

PER APPROFONDIRE:www.sportindustry.com canale: sport & fitness sezione: news titolo: Parma Città Europea dello sport: bilancio

positivo

PER APPROFONDIRE:www.sportindustry.com canale: sport & fitness sezione: news titolo: Libro Bianco per lo sport: videointervista a

Roberto Ghiretti

PER APPROFONDIRE:www.sportindustry.com canale: sport & fitness sezione: news titolo: Libro Bianco sullo sport: intervista al

presidente Coni Emilia Romagna

I numeri di “Parma Città Europea dello sport” (primo semestre):227 eventi organizzati, in gran parte gratuiti 57 discipline sportive coinvolte250 mila spettatori nei primi sei mesi315 mila spettatori previsti a fine anno850.000 euro spesi per l’area eventiritorno ecomomico stimato di 5/6 volte superiore all’investimento sostenuto 100 nuovi dirigenti formati 6 nuove strutture di cui 3 già realizzate (patrimonio complessivo di circa 100 impianti)31 impianti oggetto di manutenzione

PARMA: IN NUMERI

Se sviluppato

correttamente, lo

sport può diventare

un potente

strumento di

integrazione sociale.

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primo piano discipline sportive

Arrampicarsi, che passione!

Un’attività giovane, nata in Italia circa 25 anni fa, ma con potenzialità di crescita dai risvolti inaspettati. In queste pagine, dedichiamo un approfondimento all’arrampicata sportiva, una disciplina che, nel nostro paese, si sta ritagliando uno spazio sempre più ampio.

di Alice Spiga - foto di Claudia Ziegler

Un’attività sostanzialmente di “nicchia”, e di certo ancora giovane (nata in Italia poco più di 25 anni fa), ma che si sta gua-dagnando uno spazio sempre più ampio in Italia come all’estero. Ci riferiamo all’ar-rampicata sportiva, uno sport che per-mette di sviluppare il coordinamento mo-torio, la concentrazione, aiuta lo sviluppo armonico del corpo e contribuisce al mo-vimento, giocando un ruolo sempre più importante nel combattere la sedentarietà e i problemi ad essa correlati. Un’attività che, oltretutto, porta con sé un mercato decisamente florido che, nonostante le difficoltà affrontate durante la crisi del 2008, non solo si è ripreso ma sta ricomin-ciando a crescere. E questo perché, come ci spiega Angelo Seneci, direttore del Campionato del Mondo di Arrampicata Arco 2011, “L’arrampicata sportiva è un’attività che costa poco, è uno sport di prossimità che si può svolgere anche a contatto con la natura (sono moltissime ormai in natura le falesie naturali attrez-zate per l’arrampicata), è uno sport indi-viduale e più “libero”, con un approccio molto diverso dalle altre discipline. Piace agli adulti come ai bambini e, se praticato con coscienza (è uno sport che richiede attenzione e concentrazione), non com-porta più rischi di qualsiasi altra attività fisica o sportiva”. Qualità che ne fanno uno sport sempre più apprezzato e sem-pre più scelto, tanto che, secondo i dati riportati dalla Federazione Arrampicata

Sportiva Italiana (F.A.S.I.), si è assistito a un incremento del 20% circa nei tessera-ti e un 10% in più di società all’anno: nel 2011 sono 15000 i tesserati complessivi e 200 le società sportive. “La mossa vincen-te di questo sport – ci racconta Antonio Ungaro, Segretario Generale F.A.S.I. - è stata quella di staccarsi dalle “falesie” (pareti naturali di roccia) per sposare le pareti artificiali, che possono essere in-stallate ovunque: in qualsiasi palestra, in città, in riva al mare, nei villaggi vacan-ze… addirittura sulle navi da crociera, senza alcuna limitazione. La Federazione da tempo punta sul concetto che l’arram-picata è uno sport che fa bene, rispon-dendo a una delle esigenze primarie dei bambini, ovvero quella di arrampicarsi. Ci si arrampica, da piccoli, sugli alberi, sui muri, su scale e… armadi!”. I bambini rappresentano dunque il primo step per la promozione di questo sport. “Gli am-ministratori pubblici – ci racconta Heiner Obberrauch, Presidente di Salewa - do-vrebbero capire che l’arrampicata é uno degli sport più sani per una civiltà seden-taria come la nostra. Nelle scuole france-si, per esempio, ma anche in Germania e in Austria, è una materia obbligatoria del programma di motoria, e non sareb-be male proporla anche in Italia”. Dello stesso avviso anche Angelo Seneci: “Uno dei progetti su cui stiamo lavorando, in-sieme con la Federazione, riguarda l’inse-rimento dell’arrampicata sportiva nei pro-

grammi scolastici ministeriali. In alcune scuole italiane l’attività viene già svolta, ma di solito ci si appoggia a una palestra vicina; mentre il nostro obiettivo è di far inserire nelle palestre scolastiche una parete per arrampicata, adatta per dimen-sioni ai bambini e ai ragazzi, e istituire corsi di formazione per gli insegnanti di educazione fisica, in modo da avvicinare i bambini a questa salutare attività già in età scolare”.

Un po’ di storiaMa per comprendere fino in fondo le po-tenzialità di sviluppo dell’arrampicata sportiva, sia dal punto di vista del merca-to sia dell’attività in quanto tale, e il ruolo rivestito dall’Italia nei confronti del resto del mondo, è necessario ripercorrere la storia di questa affascinante disciplina. “La prima gara di arrampicata sportiva – ci racconta Ungaro – si è svolta proprio in Italia, a Bardonecchia, nel 1985. Dal 1987, ogni anno, ad Arco di Trento si celebra il Rock Master, definito, per prestigio e tradizione, la Wimbledon dell’arram-picata”. Una manifestazione unica, come ci conferma Seneci: “All’inizio si chiama-va Sport Roccia, ma ben presto ci si è resi conto che Rock Master avrebbe reso molto meglio l’idea della portata e del-le potenzialità dell’evento. Si tratta infat-ti di un vero master a invito, una gara in cui si confrontano i migliori climber del mondo. Una gara che ha permesso a

“La Federazione

Arrampicata Sportiva

Italiana (F.A.S.I.)

da tempo punta

sul concetto che

l’arrampicata è uno

sport che fa bene,

rispondendo a una

delle esigenze primarie

dei bambini, ovvero

quella di arrampicarsi”

Antonio Ungaro

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primo piano discipline sportive

“I Campionati

Mondiali di

arrampicata sono

andati anche

meglio di quello

che speravamo,

richiamando 700

atleti provenienti

da 56 nazioni e da

tutti i continenti”

Angelo Seneci

(nell’immagine: una

delle pareti per Arco

2011, foto di Giulio

Malfer)

un paesino come Arco, di appena 18.000 abitanti, di diventare la Capitale Europea dell’Arrampicata, con influssi notevoli sul turismo outdoor (che è cresciuto del 6/7 %) e sull’economia della cittadina. Non a caso, Arco è stato scelto per ospitare i Campionati Mondiali di Arrampicata (svoltisi dal 15 al 24 luglio 2011), vincen-do su Parigi e Mosca”. I Mondiali sono stati, per l’Italia in generale e per Arco

mercato degli oggetti montagna-outdoor. Dal punto di vista della pratica, per po-ter svolgere attività in sicurezza servono sostanzialmente un paio di scarpe, con prezzi oscillanti dai 50 euro in su, e un imbrago, anch’esso dai 40/50 euro. In se-condo luogo, c’è il mercato degli sportivi, ovvero il costo per l’accesso in palestra e il tesseramento. La Federazione, al fine di incentivare la pratica, ha previ-sto costi di tesseramento che premiano società con grandi numeri. Pertanto si va da un costo singolo per tessera di 60 € l’anno a un costo cumulativo di 6 €. L’iscrizione alle palestre, invece, varia a seconda della grandezza e delle offerte collaterali, in media è compreso tra i 20 e 60 euro mensili. E, infine, c’è il mercato delle pareti artificiali, che in Italia vede la presenza di due grandi aziende (Sint Roc e Climblock), entrambe sponsor del-la Federazione”. Un mercato, quello del-le pareti artificiali, destinato a continuare a crescere, soprattutto considerato che nel 2007 l’arrampicata è stata riconosciu-ta del CIO, Comitato Internazionale Olimpico, come una delle sette possibi-li attività ammissibili alle Olimpiadi, che porterebbe questo sport su un piano di evoluzioni inaspettate, aprendo la strada a opportunità di business uniche. Infine, un breve approfondimento per quanto riguarda il numero di impian-ti dedicati a questo sport e la distribu-zione territoriale dei suoi praticanti. Secondo i dati fornitici dal F.A.S.I., il nord fornisce il maggior numero di tesserati, con una buona tenuta anche delle regioni del centro (Lazio e Abruzzo in particolare). Questo perché la montagna rappresenta ancora un elemento determinante per la promozione; dal punto di vista culturale le zone di tradizione alpina hanno potuto godere di un traino superiore e per questo hanno un numero di praticanti maggiore. Ma non solo, l’arrampicata sportiva è pre-sente in tutta Italia. “Si pensi che – precisa Seneci - la regione con il maggior nume-ro di impianti è la Sardegna”. Per quanto concerne invece il numero di impianti, non è un dato semplice da rilevare. Da una parte, la Federazione ci riferisce che sono circa 200 le società sportive affiliate; e che quasi tutte hanno una parete dove svolgono la propria attività. Per quanto riguarda le palestre, quelle di una certa importanza sono circa 15 in tutta Italia (dato Salewa). “Nel nostro paese – precisa Seneci - siamo ancora indietro rispetto al resto dell’Europa. Solo per fare un esem-pio, in Germania le pareti di arrampicata sono inserite all’interno di grandi centri polifunzionali, che rappresentano veri luoghi di aggregazione. Solo a Monaco ci sono 6/7 centri come questi, in grado di ospitare anche 400 persone alla volta. Mentre in Italia di centri così grandi se ne conteranno forse un paio”. Tra questi, un posto di rilievo spetta alla nuovissi-ma parete per arrampicata Salewa Cube, inaugurata di recente, alla quale riservia-mo un approfondimento nelle pagine se-guenti. “È certamente la più bella in Italia – conclude Seneci - e una delle miglio-ri al mondo, soprattutto il concept dello Studio Zucchi, con apertura dell’edificio ad hangar, è davvero unico”.

Ariano Amici, Presidente F.A.S.I., e Antonio Ungaro, Segretario Generale F.A.S.I.

VISTO DA VICINO

Angelo Seneci Direttore Campionato del Mondo di Arrampicata Arco 2011 e responsabile commerciale di Sintroc & Ecogrips

VISTO DA VICINO

Heiner Oberrauch Presidente di Salewa, promotore della palestra per arrampicata sportiva Salewa Cube

VISTO DA VICINO

Martin KnappArchitetto, gestore e ideatore della palestra per arrampicata sportiva Salewa Cube

VISTO DA VICINO

in particolare, un evento fondamentale, dando grande visibilità a questa discipli-na, ma soprattutto l’opportunità di ristrut-turare impianti già esistenti e di costruirne di nuovi, tra falesie naturali e pareti arti-ficiali. “Dal punto di vista degli impian-ti – continua Seneci – sono stati investiti circa 1 milione e mezzo di euro per la ristrutturazione e la costruzione impianti e strutture correlate all’evento, non solo pareti o palestre, ma anche tutte le strut-ture dedicate all’ospitalità e agli eventi di promozione. E, a Campionato concluso, posso affermare che ne è valsa la pena. I Mondiali sono andati anche meglio di quello che speravamo, richiamando 700

atleti (l’ultimo mondiale, erano circa 400), provenienti da 56 nazioni e da tutti i con-tinenti, compreso un’atleta dal Sudafrica e uno dal Burkina Faso, mai successo nelle precedenti edizioni”. Uno sport che punta dunque molto in alto, e che vuo-le dare spazio a tutte le fasce di popo-lazione: “Quest’anno – conclude Seneci – in concomitanza abbiamo dato spazio anche ai Mondiali di Paraclimbing, che

hanno visto la partecipazione di 9 na-zioni e 50 atleti (uno anche dal lontano Giappone). Non era mai successo che i due Campionati si svolgessero in conco-mitanza”.

Un po’ di numeriMa quanto vale il mercato dell’arrampi-cata sportiva? Una domanda di difficile risposta, che coinvolge moltissimi ele-menti, tutti da prendere in considerazio-ne. Come ci specifica molto bene Ungaro: “Parlando di questo sport ci sono diversi tipi di mercati da monitorare. C’è il mer-cato dell’abbigliamento, delle scarpe e dell’attrezzatura, collegato al più ampio

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primo piano discipline sportive

ARRAMPICATA SPORTIVA: UN CASE HISTORY

“Imprescindibile

l’aiuto di ingegneri e

tecnici specializzati,

nonché la

discussione con

atleti e climber per

sviluppare strutture

che possano

superare le esigenze

degli arrampicatori

professionisti e dei

principianti” Martin

Knapp

Inaugurata di recente Salewa Cube, la palestra di arrampicata più grande d’Italia, ricavata nel nuovo headquarter di Salewa, situato nella zona industria-le di Bolzano, completamente immerso in un parco pubblico, liberamente frui-bile da tutti i cittadini. “Una struttura di questo tipo – dichiara orgoglioso Heiner Obberrauch, presidente di Salewa - è sempre stata nei miei sogni. Volevo re-alizzare qualcosa di nuovo e unico, che potesse diventare un punto di riferimen-to e un luogo di incontro per i cittadini di Bolzano e dell’Alto Adige. Se la nostra azienda continua ad essere proficua, è in-fatti soprattutto grazie agli arrampicatori, agli alpinisti, a chi pratica sport di mon-tagna: questa palestra è il nostro modo per dire grazie, di ripagare in un certo modo la loro fiducia”. Bolzano è sem-pre stata una città molto vicina al mondo dell’arrampicata; proprio nel capoluogo altoatesino fu aperta, nel 1974, la prima palestra al mondo dedicata a questa disci-plina. E oggi, la città festeggia una pale-stra per climber alta 18 metri (come un palazzo di sei piani), con 2.000 mq di area d’arrampicata e 180 itinerari, oltre a 100 vie boulder, l’affascinante disci-plina dedicata all’arrampicata su massi di 5-6 metri di altezza massima, alla quale sono stati riservati ben 200 mq interni e 220 mq esterni. Ma non è tutto. Pensando agli amanti delle escursioni in montagna, è stata prevista anche una via ferrata, stu-diata per i principianti. Un’altra particola-rità, questa volta pensata per gli atleti, è la parete esterna Dry-Tooling, per l’allena-mento con la piccozza. E per concludere, alcuni numeri per rendere ancora meglio la dimensione dell’impianto sportivo: le pareti sono attrezzate con più di 12.300 prese e oltre 1.100 rinvii; nel complesso, l’intera struttura sarà in grado di ospitare contemporaneamente ben 250 presenze. Una vera struttura da record, nata da un intenso dialogo tra, come tiene a spe-cificare Obberrauch: “Architetti, ingegneri e tecnici delle strutture, CAI e AVS locale, tutti coinvolti nel progetto, cosicché quel-lo che era un sogno personale è diven-tato un luogo dove tanti ragazzi e ra-gazze potranno trascorrere in modo sano e divertente il proprio tempo libero”. Per approfondire le evoluzioni tecniche che hanno portato alla realizzazione di questa specifica parete, abbiamo posto alcune domande all’architetto Martin Knapp, gestore e ideatore della palestra, che ha condiviso con noi le soluzioni tecnolo-giche impiegate in questo avveniristico progetto.

In che modo si sono evolute le competenze tecniche negli ultimi anni, tali da permettere la realizzazione della parete di arrampicata indoor più grande d’Italia, una delle prime tre in Europa?“Le competenze tecniche si sono evolute con l’evoluzione di software grafici, spe-cialmente quelli in 3D. In questo modo, si ha la possibilità di “vedere” la struttura

prima di costruirla e si riescono a com-porre scenografie di parete finora scono-sciute, avvicinandosi sempre di più a una parete di roccia reale. Imprescindibile an-che il prezioso aiuto di ingegneri e tecnici specializzati nella costruzione di tali strut-ture, nonché la discussione con atleti e climber al fine di sviluppare una struttura che riesca a superare le esigenze sia degli arrampicatori professionisti sia dei prin-cipianti. In genere si tratta di una stretta collaborazione uomo-macchina per ge-nerare la scenografia di una parete sen-za uguali. Per quanto concerne le pareti, le prime erano una semplice costruzione lineare con tetti più o meno sporgenti, adesso si costruiscono pareti con spigoli, diedri, camini, strapiombi avvicinandosi sempre più all’esempio della parete di roccia naturale. Anche la retrocostruzio-ne, nella maggior parte in acciaio, ha su-bito un’evoluzione grazie alla tecnica di saldatura, di piegamento e alla ricerca di materiali acciaiosi sempre più leggeri e

sottili, ma con resistenza molto più ele-vata. Il vero problema è spesso l’altezza della parete. La retrocostruzione deve po-ter sopportare ingenti pesi e strappi, e ga-rantire l’assoluta sicurezza all’utilizzatore finale”.

Può scendere più nel dettaglio tecnico di come è stata realizzata la parete di arrampicata? Quale materiale è stato adottato? Quali studi di statica e di conformazione rocciosa sono stati fatti? In che modo è stato studiato lo spazio per poterlo sfruttare così al millimetro?“I primi studi sono stati fatti al compu-ter con una simulazione in 3D. Dopo un accurato calcolo statico effettuato da ingegneri professionisti si è passato alla preparazione meccanica della struttura base, in acciaio zincato, posizionata sul pavimento e sulle travi del tetto nonché sulle pareti verticali. Su questa struttura sono fissati i pannelli tagliati su misure calcolate dal computer in base al dise-gno 3D. I pannelli sono in multistrato di betulla ricoperti di resina artificiale. Su questi pannelli vengono fissate le prese in materiale poliuretanico, che permette un grip simile alla roccia e un’elevata re-sistenza all’abrasione. Gli spit invece non sono fissati ai pannelli, ma direttamente alla struttura in acciaio. Lo spazio a dispo-sizione in genere è composto dalle pareti; nel caso del Cube è stata invece utilizzata anche una scala, come base di struttura

INFORMAZIONI TECNICHE

Architetti: CZA Cino Zucchi Architetti Park Associati Statica: Dr. Ing. Ulrich KauerPalestra d’arrampicata: Dr. Ing. Ralf Preindl Gestore e ideatore della palestra: Arch. Martin KnappCostruzione parete: Sint Roc & Ecogrips

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primo piano discipline sportive

per formare una torre e sfruttare in que-sto modo anche il volume interno della palestra, e di conseguenza aumentare la metratura arrampicabile. Dentro questa torre è stato anche nascosto tutto il siste-ma di aerazione, in modo che ci sia, ma che non sia visibile”.

Considerati i progressi tecnologici compiuti sinora, può ipotizzare quale futuro attende, dal punto di vista tecnico-impiantistico, l’arrampicata sportiva?“Personalmente credo che siamo solo agli inizi dell’evoluzione tecnico-impiantisti-ca. Con l’evoluzione del software grafico, ma anche dell’hardware (retrostruttura e i pannelli), prevedo nel giro di un de-cennio un capovolgimento della tecnica di costruzione, con materiali sempre più leggeri, come ad esempio resine artificiali o fibre di carbonio. L’arrampicata sportiva assomiglierà sempre più all’arrampicata su roccia, da dove trae già ovviamente la sua ispirazione. Insomma un vero “back to the roots”, ma in chiave XXI secolo”.

PER APPROFONDIRE:www.sportindustry.com canale: sport & fitness sezione: news titolo: Arrampicata sportiva: verso le Olimpiadi

PER APPROFONDIRE:www.sportindustry.com canale: sport & fitness sezione: news titolo: Arrampicata sportiva: mercato e praticanti

PER APPROFONDIRE:www.sportindustry.com canale: sport & fitnesssezione: news titolo: Arrampicata sportiva: una palestra da record

“Una struttura di

questo tipo (Salewa

Cube) è sempre

stata nei miei sogni.

Volevo realizzare

qualcosa di nuovo e

unico, che potesse

diventare un punto

di riferimento e un

luogo di incontro per

i cittadini di Bolzano

e dell’Alto Adige”

Heiner Obberrauch

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primo piano piscine

La piscina che verràDalla piscina dedicata solo al nuoto ai moderni centri polifunzionali integrati. In appena quarant’anni la piscina ha vissuto una vera e propria rivoluzione, che coinvolge l’attività natatoria, come la progettazione, realizzazione e gestione degli impianti. Portando la piscina a diventare sempre più un fenomeno culturale. di Alice Spiga

È un momento felice per l’acqua. Nonostante la crisi e le difficoltà eco-nomiche che hanno coinvolto il nostro paese, il settore della piscina è riuscito a rimanere sostanzialmente saldo, per-dendo molto meno che in altri settori e meno che all’estero. Questo perché il settore della piscina, negli ultimi anni, si è saputo letteralmente reinventare. Dalle strutture che comprendevano la sola va-sca natatoria, con corsi prettamente de-dicati al nuoto amatoriale e agonistico, si è passati a una concezione della piscina sempre più polifunzionale. Prima si è iniziato a introdurre attività natatorie di-sparate, come l’acquafitness, poi l’acqua è diventata vapore, è diventata ghiac-cio, salina, sulfurea, e nei centri natatori sono comparse le aree dedicate al be-nessere, volte ad accontentare un target diverso da chi considera l’acqua come un mezzo per fare attività fisica. “Dagli 60/70 ad oggi – ci racconta l’architetto

Pino Zoppini, fondatore del prestigioso Studio Zoppini e Associati, conosciu-to a livello internazionale – la piscina ha subito un mutamento che è impossibi-le ignorare. Il fattore scatenante è stato la differenziazione delle utenze, che ha portato dalla piscina agonistica alla pi-scina famigliare. Questo passaggio, dal punto di vista impiantistico ha portato innanzitutto a una trasformazione del-la forma stessa della piscina: il classico rettangolo ha infatti iniziato ad accoglie-re, su uno dei suoi lati, spiagge di forma libera, la cui profondità finiva a 0 cm, in grado di ospitare altre attività acquatiche o aree benessere”. Una trasformazione in apparenza semplice, che ha portato a una vera rivoluzione, tale che, solo per fare un esempio, i centri fitness/palestre che hanno aperto le porte negli ultimi 5 anni possiedono almeno una piscina e/o un’area benessere, anche di piccole dimensioni. Chi frequenta una palestra,

infatti, si aspetta di trovare anche un’area d’acqua dove rilassarsi, o dove svolgere attività. Quello che gli utenti cercano ne-gli impianti sportivi (palestre, piscine che siano) è l’intrattenimento. “Fino a pochi anni fa - ci dice Roberto Del Bianco, Consigliere Federale FIN - l’utenza della piscina era composta principalmen-te da coloro che volevano imparare a nuotare. Oggi, l’utenza è diventata quan-to mai varia, composta da coloro che fre-quentano i corsi, che nella piscina cerca-no un mezzo ludico e sportivo, oppure da utenze specifiche, come le gestanti piuttosto che gli anziani o i neonati”. La piscina dunque è diventata un luogo in grado di accontentare le più disparate esigenze e utenze, diventando sempre più polifunzionale. “Per fare un esempio” continua Del Bianco, “Fino a pochi anni fa, l’utenza più ampia delle piscine erano i ragazzi nella fascia di età tra i 6 e i 15 anni, oggi la fascia di età più rappresen-

“Io credo che una bella

piscina (e con bella

intendo una struttura

valida dal punto di vista

estetico come tecnico-

impiantistico, adeguata

alle richieste dell’utenza)

possa richiamare un

pubblico molto vasto,

anche di non prossimità.”

Pino Zoppini (nella foto:

la piscina del Centro

Acquatico di Rijeka)

Page 23: 05 Sport Industry Magazine

23

www.sportindustry.com

primo piano piscine

tata sono i bambini da 0 a 6 anni, che in piscina non imparano propriamente a nuotare, ma sviluppano abilità molteplici, prendono confidenza con un fluido, l’ac-qua, dalle molteplici qualità, muovendosi molto più liberamente che sulla terrafer-ma e soprattutto divertendosi”.

Tutta un’altra piscinaPotrebbe dunque sembrare un “detto del-la nonna”, ma è evidente che gli impianti natatori non sono più quelli di una vol-ta. Non che la classica piscina natatoria non esista più. Tutt’altro. L’attività del nuoto rimane florida, come dimostrano i dati fornitici dalla FIN, Federazione Italiana Nuoto. L’80% degli impianti na-tatori è ancora infatti gestito in maniera tradizionale e accoglie 5,5/5,8 milioni di praticanti, tra nuoto agonistico e ama-toriale. Si pensi che i soli atleti tesserati sono ben 40.698, una cifra senza dubbio ragguardevole. “L’attività natatoria è in continuo aumento” specifica Del Bianco, “Perché le motivazioni che spingono a frequentare una piscina sono sempre più varie: l’acqua non è solo sport, è an-che terapia, è ginnastica, è scuola nuoto. Insomma, la piscina sta diventando ogni giorno di più un luogo di aggregazio-ne, di costume, nella speranza che in un prossimo futuro diventi anche un feno-meno culturale”. Della medesima idea è anche l’architetto Paolo Pettene, titolare dell’omonimo Studio di Architettura, specializzato nella progettazione di pi-scine ad uso pubblico, che sostiene che “Il cambiamento e la trasformazione dell’utenza attualmente in corso deter-minano un modo nuovo di pensare e proporre gli impianti natatori, in partico-lare quelli pubblici. Nel momento in cui l’attività natatoria si fa sempre più stile di vita è probabile che verrà mantenuta nel tempo dagli individui di tutte le fasce di età, cosicché sempre più utenti non più giovani, compatibilmente con il loro stato di salute, continueranno a praticare un’at-tività motoria, non solo per la maggiore consapevolezza della positiva influenza sullo stato di salute, ma anche per effetto di un progressivo invecchiamento del-le generazioni che negli anni della loro formazione hanno fatto dello sport un elemento importante del proprio stile di vita”. Non a caso, tra i frequentatori più assidui delle piscine inizia a delinearsi anche la quarta età, ovvero, conclude Del Bianco, “Quella popolazione al limi-te del decadimento fisico che, nell’acqua, può ancora lavorare bene, svolgendo ol-tre a terapie mirate anche svariate attività funzionali”.

Progettare, e gestire, l’acquaMa questa polivalenza come si traduce dal punto di vista impiantistico e pro-gettuale? Nel mondo della piscina sono molteplici le visioni che si vanno con-cretizzando. In linea generale, si assiste a una volontà di integrazione di servizi differenti, che si traducono in centri poli-funzionali in cui la classica piscina per il nuoto si affianca a quella per il benessere e il divertimento. Come specifica l’archi-tetto Paolo Pettene: “Oggi si deve parlare non solo genericamente di piscine, ma

“Abbiamo iniziato a

pensare ad Acquaworld

nel 2006, quando

abbiamo completato

Monticello Spa & Fitness,

ma ci siamo subito resi

conto che un progetto

simile avrebbe avuto

bisogno di un lungo

periodo di gestazione. Il

mercato non era ancora

pronto ad accoglierlo.

Noi non eravamo pronti”.

Valentino Tomasoni (nella

foto: piscina interna ad

onde di Acquaworld)

di impianti natatori polifunzionali di nuova generazione. Da tempo, infatti, accanto a piscine tradizionali di dimen-sioni omologabili, determinate da esigen-ze sportivo agonistiche, si sono affiancate vasche di forma libera, con attrezzature tali da attirare un’utenza del tutto diffe-rente. Gli operatori e i tecnici specializ-zati devono dunque saper esprimere una progettualità più adeguata alla do-manda, proponendo soluzioni in grado certo di assicurare condizioni di benes-sere dati dall’impiantistica (che deve ga-rantire requisiti adeguati microambienta-li per acqua e aria), ma anche tutti quei requisiti che influiscono sulle condizioni psicologiche degli utenti, come la scelta dei materiali e dei rivestimenti, un utilizzo appropriato di luce e colore, l’introduzio-ne di forme più libere per le vasche, pur garantendo le attività di avviamento al nuoto, e di servizi opzionali con vasche idromassaggio e relax, il tutto in ambienti

completamente rinnovati con simulazio-ni ambientali a soggetto”. Per Valentino Tomasoni, General Manager di Monticello spa, invece, la pi-scina dedicata allo sport deve continua-re a esistere, ma separata dalle piscine a differente vocazione, come dimostra Acquaworld, il più grande parco acqua-tico indoor in Italia, dove l’acqua è vis-suta in tutte le sue forme, tranne quella sportiva: “Conosco poco il mondo degli impianti natatori, mentre conosco molto bene il mondo del benessere e dell’acqua ad uso ricreativo. Dal mio punto di vista, si tratta di operare una precisa scelta di identità: la piscina come luogo di sport e la piscina come esperienza di piacere sensoriale si rivolgono a target comple-tamente diversi. Il primo format richia-ma un’utenza continuativa, di prossimità. Chi va in piscina per praticare sport lo fa in maniera costante, va nella pisci-na di quartiere e si abbona al servizio.

“Seguendo le

attuali tendenze, in

prospettiva bisogna

attivare altre

opportunità oltre al

nuoto tradizionale,

quali il divertimento

e il fitness in acqua,

con positive ricadute

economiche sulla

gestione del

centro.” Paolo

Pettene (nella foto:

piscina esterna

stagionale di Torino

Trecate)

Page 24: 05 Sport Industry Magazine

24

www.sportindustry.com

primo piano piscine

Chi invece vuole vivere un’esperienza di piacere in piscina, di divertimento, di benessere è l’utenza occasionale, dispo-sta a spostarsi anche di kilometri pur di vivere un’esperienza che è vissuta anche come unica nella vita. Può tornare tut-ti i giorni, come non tornare più”. Una separazione non auspicabile, invece, per Paolo Pettene, per il quale la convivenza della piscina per il nuoto con altre realtà acquatiche è la risposta ideale alle pro-blematiche pratico/gestionali legate alle piscine stesse, e può essere la chiave di svolta per chi le gestisce. “La piscina è un impianto tra i più complessi nel pano-rama impiantistico sportivo, costoso sia da mantenere sia da gestire; è tra gli im-pianti sportivi quello che richiede il mag-gior dispendio energetico e ha un ciclo di funzionamento nel tempo sicuramente più usurabile e con un calendario manu-tentivo impegnativo. Le generali difficoltà gestionali rilevabili negli impianti più tra-dizionali spingono a promuovere il più ampio uso possibile della piscina, du-rante ogni giorno dell’anno ed estenden-done l’offerta, coinvolgendo un’utenza non solo sportiva, proponendo lo svol-gimento costante di attività e manifesta-zioni a carattere diverso”. In quest’ottica, “diventa sempre più necessario - conclu-de Pettene - anticipare la presenza e la collaborazione del gestore già nelle fasi programmatorie, per riuscire a coordi-nare le scelte in termini di convenienza economica, di riduzione dei costi di co-struzione, dell’organizzazione gestionale, così da garantire il cosiddetto equilibrio economico”. Del medesimo parere si di-mostra anche Pino Zoppini. “In Italia, il meccanismo è sempre stato: il cliente

“Il bacino d’utenza

dei centri natatori

è circa il 21/22 %

della popolazione

(quella definita attiva),

mentre la popolazione

passiva (il 75%

della popolazione) è

l’utenza potenziale

dell’acqua come

benessere.” Valentino

Tomasoni (nella foto:

la piscina esterna di

Monticello Spa & Fit)

“L’impianto natatorio

in conformità con

le tendenze della

pratica sportiva dovrà

caratterizzarsi come

centro erogatore di

servizi differenziati e

integrati per il nuoto

e l’acquaticità per

tutti.” Paolo Pettene

(nella foto: piscina

olimpionica interna di

Torino Trecate)

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primo piano piscine

PER APPROFONDIRE:www.sportindustry.com canale: piscine sezione: news titolo: Piscine natatorie, quale futuro? La parola a Paolo Pettene

PER APPROFONDIRE:www.sportindustry.com canale: piscine sezione: news titolo: Piscine natatorie, quale futuro? La parola a Roberto Del Bianco

PER APPROFONDIRE:www.sportindustry.com canale: piscine sezione: news titolo: Piscine natatorie, quale futuro? La parola a Pino Zoppini

paga, il progettista esegue il progetto, il gestore si ritrova a gestire un impianto nella cui progettazione il più delle volte non è stato considerato e che non è detto sia adeguato alle esigenze dell’utenza e del luogo in cui viene accolto. A mio avviso, la progettazione di un impianto dovrebbe essere una tavola rotonda tra committente, progettista e gestore, in modo da realizzare un progetto fun-zionale, adatto alle esigenze del luogo e dell’utenza. La piscina dovrebbe essere come una macchina. Dovrebbe avere un

buon motore, consumare poco, essere esteticamente valida e proporzionata al bacino di utenza. Anche a me piacerebbe costruire una piscina che assomigli a una sfera di cristallo inserita in un parco, ma il lato estetico non il solo da considera-re. Una piscina deve essere semplice da gestire e realizzata secondo i dettami del risparmio energetico e del riciclo dei ma-teriali. Altrimenti è solo bella. Un esem-pio in negativo è il progetto di Calatrava per lo Stadio del Nuoto a Roma, ancora in via di costruzione. Resto perplesso nei

confronti di progetti così imponenti. Mi chiedo se siano adeguati alle esigen-ze reali e se non possano poi diventare realtà difficili da gestire nel medio/lungo periodo”.

Acqua da ristrutturareUn dato significativo emerso dai pareri espressi dagli intervistati in questo artico-lo è la necessità di un deciso intervento di ristrutturazione e riqualificazione degli impianti natatori esistenti. “Occorre far rilevare – ci tiene a precisare Paolo Pettene - che molti degli impianti pubblici esistenti nel nostro Paese si tro-vano in uno stato di grave obsolescenza fisica e funzionale”. Dello stesso avviso anche Pino Zoppini: “In Italia la mag-gior parte dei centri natatori risale agli anni ‘70, e non è mai stato riqualificato”. L’argomento è quanto mai interessante, e sarà oggetto di futuri approfondimenti, per il momento basti ricordare che, come sostiene Roberto Del Bianco: “L’acqua diventa ogni giorno di più un bisogno, entrando nella cultura di un sempre più ampio segmento di popolazione. Da qui nasce l’esigenza di far comprendere agli enti che poter contare su impianti natato-ri adeguati, da affidare a società di gestio-ne all’altezza del compito, diventa ogni giorno di più fondamentale”.

Paolo PetteneArchitetto, titolare dello Studio di Architettura Pettene

VISTO DA VICINO

Valentino TomasoniImprenditore, General Manager di Monticello spa

VISTO DA VICINO

Roberto Del BiancoConsigliere Federale FIN, Federazione Italiana Nuoto

VISTO DA VICINO

Pino ZoppiniArchitetto, titolare dello Studio Zoppini e Associati

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4° Conto Energia: indicazioni fiscali

Gli autori analizzano le possibilità fiscali offerte dal nuovo Quarto Conto Energia: la cessione dell’energia in rete e lo scambio sul posto, con indicazioni puntuali dedicate espressamente alle associazioni sportive dilettantistiche. di Guido Martinelli e Carmen Musuraca

Il 12 maggio 2011 è stato pubblicato nel-la Gazzetta Ufficiale il Quarto Conto Energia, il decreto che ridefinisce il si-stema degli incentivi per l’istallazione di impianti fotovoltaici dal 1 giugno 2011 fino alla fine del 2016. Il testo prevede un sistema di regolazione automatica del livello degli incentivi in relazione alla potenza installata, pertanto anche per un’associazione sportiva dilettantisti-ca, nell’ottica di una pianificazione dei risparmi di spesa, può essere interessante la prospettiva di installare sul tetto della palestra o su un terreno comunque per-tinente l’impianto sportivo, un sistema di pannelli solari per la produzione di ener-gia elettrica destinata prevalentemente all’autoconsumo. Ai fini della valutazione dei molteplici vantaggi economici derivanti dall’in-stallazione di un impianto di pannelli solari, è importante differenziare le due possibilità che sono offerte dal sistema

normativo nazionale, che prevede del-le agevolazioni sia per la produzione di energia generata prevalentemente per l’uso proprio sia per la cessione di ener-gia a terzi.I vantaggi economici derivano innanzi-tutto dalla cosiddetta “tariffa incenti-vante”, cioè il contributo pubblico rico-nosciuto per la realizzazione e la gestio-ne dell’impianto fotovoltaico. Il Conto Energia, infatti, prevede l’erogazione per 20 anni di contributi in euro per ogni chi-lowattora di energia prodotta tramite im-pianti fotovoltaici connessi a rete. Oltre agli incentivi in Conto Energia, il proprietario dell’impianto, qualora de-cida di cedere anche a terzi l’energia prodotta, può poi beneficiare di ulterio-ri vantaggi economici che differiscono a seconda che scelga il regime di cessione dell’energia alla rete o di “scambio sul posto”. Nel primo caso si verifica che, chi ha

realizzato l’impianto decide di vendere l’energia prodotta in eccesso rispetto a quella consumata in proprio direttamen-te sul libero mercato o al GSE (Gestore dei Servizi Elettrici), istituto interlocutore per lo sviluppo del fotovoltaico. Nell’ipotesi del c.d. “scambio sul po-sto”, invece, l’utente conferisce in rete l’energia non auto consumata, e acqui-sta l’energia necessaria quando non auto produce, vedendo rimborsato dal GSE del costo sostenuto con un contributo (denominato appunto in conto scambio) in misura pari al minore valore differen-ziale tra l’energia immessa in rete e quel-la acquistata. Questo specifico contributo può essere richiesto tramite un’apposita istanza da presentare al GSE e l’intero meccanismo è disciplinato, dal 1° gen-naio 2009, dalla delibera 3 giugno 2008, n. 74, emanata dall’Autorità per l’energia elettrica e per il gas (Aeeg). L’operazione di scambio sul posto confi-

L’operazione di scambio

sul posto configura

attualmente un contratto

di vendita di energia in

base al quale l’utente

si impegna a conferire

l’energia autoprodotta

al GSE e quest’ultimo si

obbliga a corrispondere

all’utente stesso un

importo

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primo piano normative

gura attualmente un contratto di vendita di energia in base al quale l’utente si im-pegna a conferire l’energia autoprodotta al GSE e quest’ultimo, al contempo, si obbliga a corrispondere all’utente stesso un importo – il contributo in conto scam-bio – che, in termini generali, ha natura di corrispettivo (e comporta l’insorgenza dei relativi obblighi fiscali e contabili).

Associazioni sportive: alcune indicazioniNel caso delle associazioni sportive dilettantistiche, se l’installazione viene operata al solo fine di produrre l’energia sufficiente ad illuminare la palestra, gli spogliatoi e le aree attigue all’impianto, installando i pannelli su superfici perti-nenziali all’impianto sportivo, sono di semplice inquadramento anche le pro-blematiche di carattere fiscale legate al trattamento al quale assoggettare gli incentivi statali per ciò riconosciuti; vi-ceversa, se lo scopo principale diventa proprio quello di produrre energia per la cessione a terzi, l’attività assume i con-notati di un esercizio commerciale, con minori agevolazioni fiscali e maggiori va-lutazioni da fare in termini di tassazione.Dal punto di vista fiscale, infatti, la ta-riffa incentivante che viene riconosciuta per chi installa un impianto fotovoltaico rappresenta a tutti gli effetti un contri-buto pubblico a fondo perduto perce-pito dall’associazione in assenza di alcu-na controprestazione verso chi lo eroga, pertanto agli effetti dell’imposta sul valo-re aggiunto, non assume mai rilevanza, ai sensi dell’art. 2, terzo comma, lett. a) del D.P.R. n. 633/1972 per carenza del pre-supposto d’imposta. Solo nel caso in cui l’impianto venga utilizzato nell’ambito di un’attività di impresa, allora il contri-buto corrisposto dovrà essere assogget-tato a regolare tassazione e a ritenuta d’acconto del 4% ai sensi dell’art. 28 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600.Nell’ipotesi invece di vendita dell’ener-gia elettrica prodotta, è necessario di-stinguere due ipotesi a seconda che l’im-pianto venga installato essenzialmente per fare fronte ai bisogni energetici della sede dell’utente oppure no.Se l’associazione sportiva dilettantistica, fuori dall’attività d’impresa, installa im-pianti di potenza fino a 20 Kw a ser-vizio dell’impianto sportivo (ad esempio, sul tetto della palestra o della piscina o, comunque, su un’area pertinenziale), in questa ipotesi l’impianto viene conside-rato come destinato principalmente ad un utilizzo “privato” e i proventi de-rivanti dall’eventuale attività di vendita dell’energia avanzata, rilevano fiscalmen-te come redditi “diversi”, derivanti da at-tività commerciali non esercitate abitual-mente, ai sensi dell’art. 67, comma 1, lett. I) del TUIR e in quanto attività non orga-nizzata in forma imprenditoriale la ces-sione dell’energia prodotta non assume rilevanza ai fini dell’imposta sul valore aggiunto. Qualora l’associazione optasse poi per il contributo per il cosiddetto “scambio sul posto”, è prevista una deroga al crite-rio generale sopra riportato, in quanto,

in questo caso, l’immissione di energia in rete non concretizza lo svolgimen-to di un’attività commerciale abituale e, di conseguenza, il relativo contributo in conto scambio erogato dal GSE non as-sume rilevanza fiscale. Se invece l’associazione sportiva dilet-tantistica realizza un impianto di poten-za superiore a 20 Kw, circostanza che esclude l’utilizzo solo “privato” dell’ener-gia prodotta, in un’area separata e non di pertinenza alla struttura in cui pratica l’attività sportiva, in questo caso, l’energia non auto consumata ma venduta, si con-sidera ceduta nell’ambito di un’attività commerciale, in quanto l’impianto è rea-lizzato per soddisfare esigenze diverse da

quelle strettamente privatistiche di forni-tura dell’energia alla sede dell’associazio-ne sportiva dilettantistica. Il contributo in conto scambio costituirà allora un corri-spettivo rilevante sia ai fini dell’IVA sia delle imposte dirette e gli utenti dovran-no emettere fattura nei confronti del GSE in relazione al corrispettivo di cessione. In questa fattispecie, inoltre, nell’ipotesi di “scambio sul posto”, il contributo per-cepito in conto scambio, per l’energia ce-duta alla rete, assume rilevanza fiscale in quanto ha natura di corrispettivo, sia ai fini delle imposte sui redditi che ai fini IVA. Conseguentemente, sarà necessario emettere fattura nei confronti del GSE in relazione al corrispettivo di cessione.

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Guido Martinelli, avvocato e docente a contratto presso l’Università di Bologna e Ferrara. Consulente di diverse Federazioni affiliate al Coni, autore di numerose pubblicazioni. Socio fondatore dello Studio Martinelli e Rogolino. Pertner dello studio: Carmen Musuraca, avvocato, specializzata in diritto dello sport.

VISTO DA VICINO

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primo piano web

come gestirli al meglio, cosicché siano una risorsa e non si rivelino fonte di pubblicità negativa. “Nell’epoca del web 2.0, – sottolinea Ray Algar - la mediocrità rappresenta un luogo assai poco sicuro nel quale rifugiarsi. Il passaparola ne-gativo può essere incredibilmente velo-ce e tradursi in un danno di immagine potenzialmente letale. Le aziende che invece lavorano secondo standard di ec-cellenza troveranno nel web un alleato, e nel tempo non avranno neanche più bisogno di decantare le proprie virtù. Saranno gli apostoli online a farlo per loro. Gratuitamente”. Per concludere, una precisazione: i con-sigli che sintetizziamo in questo articolo non valgono solo per il mondo del fit-ness, a cui è indirizzata in specifico la ri-cerca, ma anche per quello delle piscine, dei centri sportivi e di benessere, acco-munati dalla medesima esigenza: far co-noscere la propria realtà a un pubblico sempre più vasto, trovare nuovi clienti

e magari fidelizzarli.

La parola agli espertiRiportiamo dunque di

seguito alcune testi-monianze, selezio-nate tra quelle ripor-tate dalla prima edi-zione del European Health Club Industry

Web and Social Media Report, utili per fornire consigli e indicazioni da parte di coloro che, dal WEB 2.0, hanno saputo trarre grandi vantaggi, affrontan-done i rischi.

Ray Algar, amministratore delegato della

società britannica Oxygen Consulting

“Il successo di siti come YouTube, Flickr, Picasa e Vimeo

ha contribuito a diffondere su larga sca-la la condivisione di immagini e filmati. Oggi bastano veramente pochi secondi

Esiste solo da pochi decenni, eppure il mondo del World Wilde Web è già pro-fondamente cambiato. Esiste già un “vec-chio web” e un “nuovo web”, impostati in maniera completamente diversa, e con finalità e opportunità del tutto diffe-renti. Il vecchio web era “a senso unico”, vi si accedeva solo per acquisire infor-mazioni. Il nuovo web invece è un luo-go virtuale improntato sul dialogo, dove ogni individuo è libero di esprimere il proprio parere su qualsiasi argomento e ci tiene a condividerlo con gli altri. Da questa premessa nasce una interessan-tissima ricerca elaborata dal consulen-te britannico Ray Algar: la “European Health Club Industry Web and Social Media Report”. Una prima edizione am-biziosa, che ha coinvolto non solo gli operatori di una cinquantina di club in dieci diversi paesi, ma anche diversi con-

Nell’era del WEB 2.0, tra rischi e opportunitàCome sfruttare appieno le opportunità offerte dal social web, evitando le insidie e i rischi in cui si può incorrere? Alcuni consigli utili emergono da una recentissima inchiesta svolta dal consulente britannico Ray Algar, pubblicata in esclusiva sulle pagine de Il Nuovo Club. Per voi, abbiamo raccolto alcune pillole pratiche, per orientarvi in questo nuovo mondo virtuale. a cura della redazione

Il nuovo web è

un luogo virtuale

improntato sul

dialogo, dove

ogni individuo

è libero di

esprimere il

proprio parere

su qualsiasi

argomento

e ci tiene a

condividerlo

con gli altri

sulenti ed esperti in materia, facendo il punto della situazione sull’utilizzo attua-le di questi mezzi da parte dei Club eu-ropei e sondando quale influenza potrà avere sul settore europeo del fitness nel corso dei prossimi anni. “Con l’avvento di social media come Facebook, Twitter, LinkedIn e YouTube è cambiato tutto. – sostiene Ray Algar - Attraverso queste piattaforme, il potere si sta trasferendo progressivamente dalle organizzazioni ai consumatori. Le imprese possono anche cercare di ignorare questa realtà, conti-nuando a fare quello che hanno sempre fatto. Ma è inutile e dannoso. Oltre che anacronistico”. Da questa ricer-ca, pubblicata in esclusiva sui numeri 121 e 122 de Il Nuovo Club, abbiamo tratto alcuni consigli pratici su come sfrutta-re al meglio le risorse e le opportuni-tà offerte dai nuovi social network e su

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primo piano web

tiere e, dunque, credibili). In secondo luogo, qualsiasi lamentela che abbia un fondamento è un’ottima opportunità per migliorare il servizio of-ferto. Ricordatevi di rispondere sempre a qual-siasi commento, non lasciate che i giudi-zi negativi restino inascoltati”.

Jon Moody, Social Media Strategist della società di consulenza SOMO “Si tratta di capire “cosa, chi e perché”, ovvero, dovete capire che cosa dicono le persone su di voi e sui vostri concorren-ti, chi è che esprime queste opinioni (e quanto pesano i suoi giudizi) e le ragioni che lo spingono a farlo. I commenti che i consumatori scrivono online hanno un peso rilevante e in molti casi sono più significativi di quelli che emergono dalle ricerche di mercato”.

Justin Hunt, fondatore del Social Media Leadership Forum “Sono tanti i modi in cui i social network possono essere utilizzati in maniera van-taggiosa. La principale opportunità da cogliere ri-siede nella possibilità di raggiungere un numero molto più elevato di potenziali clienti. Non solo: grazie ai social network, oggi esiste la possibilità di rapportarsi ai pro-pri iscritti come mai in passato, e se si aumentano le occasioni di contatto e di dialogo, è evidente quanto possa essere più facile fidelizzare le persone”.Ted Vickey, ricercatore e consulente nel campo delle nuove tecnologie“Ogni relazione si fonda sulla fiducia reciproca, bisogna non solo chiedere ai

per fare una foto col cellulare e inserirla in rete. Si tratta di un’opportunità unica per promuovere servizi e attività: si pos-sono girare videointerviste ai soci che testimoniano i risultati raggiunti, filmare attività di gruppo o eventi speciali, così da promuovere in maniera più tangibile le proprie attività”.

Allister Frost, Digital Marketing Strategy Lead presso Microsoft“Parlate con i vostri soci, scoprite in che modo i loro comportamenti e i loro bi-sogni stanno cambiando. Dovete capire cosa potete fare in concreto per svolgere un ruolo più importante nella loro vita. Limitarsi a lanciare al pubblico messag-gi di marketing ormai non funziona più. Bisogna anche avere la capacità di ascol-tare le risposte e le reazioni delle perso-ne. Bisogna insomma imparare a dialo-gare con i clienti”.

Rob Gregory, Chief Momentum Officer di LoveTheGym“I primi passi nel mondo dei social media non devono essere sottovalutati. La cre-azione di una pagina su Facebook deve essere accompagnata da una strategia, e bisogna anche imparare a comunica-re in modo diverso: conversazioni, non messaggi. Inoltre, focalizzare l’attenzione sul social web non deve far dimenticare i fondamentali: se un club non è in grado di offrire un servizio di buon livello alla propria clientela, avere un account su Twitter servirà veramente a poco. Non fatevi spaventare dai commenti ne-gativi: è normale che qualsiasi prodotto/servizio riceva giudizi di segno opposto (ciò rende le recensioni anche più veri-

Grazie ai social

network i centri

sportivi hanno

l’opportunità di

comprendere più a

fondo gli interessi e

le esigenze dei propri

soci, e migliorare

il servizio offerto,

fidelizzandoli

CONSIGLI UTILIAlcuni consigli utili per gestire il “web 2.0”:1. grazie ai social network i centri sportivi hanno l’opportunità di comprendere più a fondo gli interessi e le esigenze dei propri soci, e migliorare il servizio offerto2. le imprese, gli imprenditori e i manager devono capire che questi strumenti richiedono un’attenzione specifica, devono dedicare una parte del proprio tempo alla comprensione dell’impatto strategico del social web, per imparare a gestire con più efficacia queste nuove tecnologie 3. siate autentici: i consumatori cercano sempre più onestà e integrità e fate in modo che la voce del vostro marchio sia chiara e ben identificabile, per evitare di “stonare” in rete (o di essere semplicemente invisibili)4. siate proattivi: individuate i temi più interessanti discussi online, e partecipate facendo sentire la vostra voce.5. partite e perseverate: avviare un progetto online e abbandonarlo dopo pochi mesi è l’errore più grande che potete commettere.

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delle piscine e del benessere.

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primo piano web

clienti il permesso di trattare i loro dati e di condividere informazioni con loro, ma anche evitare di usare i network soltanto per vendere. In altre parole, all’interno dei social network bisogna posizionar-si non come un fastidioso soggetto che cerca continuamente di vendere i propri servizi, ma come un autorevole punto di riferimento per acquisire informazioni nel campo dell’attività fisica, dello sport e della salute”.

Ray Algar, amministratore delegato della società britannica Oxygen Consulting“Il giudizio su un’attività di gruppo svolta la mattina può andare online il giorno stesso ed essere letto da decine o centina-ia di persone in un lasso di tempo molto breve. Chi ritiene che queste “recensioni” non abbiano peso si sbaglia: uno studio del 2009, condotto su un campione di 25mila soggetti in 50 paesi, ha messo in evidenza che i pareri espressi online dai consumatori costituiscono la forma di “pubblicità” giudicata più affidabile”.

David Brosse, responsabile web della David Lloyd Leisure, che gestisce un’ottantina di club nel Regno Unito e altri 10 centri in Europa“Utilizzando piattaforme popolari come Facebook si possono coinvolgere centi-naia di persone (e di potenziali clienti) in discussioni legate allo sport e al fitness, così come è possibile amplificare enor-memente il passaparola. Con risultati im-pensabili”.

Johan Nilsson, Strategy & Concept Director di SATS, catena danese che conta più di 150 club “I social media possono essere un veico-lo efficace per mantenere i contatti con tutti coloro che frequentano poco il club o, addirittura, lo hanno abbandonato. Dobbiamo riportare queste persone nel vostro centro e convincerle a frequentare con una certa regolarità: i canali online sono, anche da questo punto di vista, un’opportunità in più”.

Pedro Ruiz, fondatore e amministratore delegato di Vivafit, franchising portoghese“Attraverso la nostra fan page su Facebook possiamo scoprire a cosa sono interessati di più i nostri clienti, e allo stesso tempo

si tratta di uno strumento utile per trova-re nuovi potenziali franchisee: è così che abbiamo individuato la persona giusta per aprire il primo centro in India”.

John Treharne, amministratore delegato di The Gym Group, catena britannica low cost“Non sono preoccupato delle critiche alle quali si è inevitabilmente esposti sui social network. Ciò che conta è la pos-sibilità di comunicare più efficacemente con i clienti. Per il resto, fare degli errori è inevitabile, e le critiche fondate e costruttive sono preziose per migliorare la qualità del ser-vizio. L’aspetto più interessante e diver-tente, comunque, è vedere i nostri soci intervenire e difenderci dai commenti negativi ingiustificati”.

La prima edizione dello European Health Club Industry Web and Social Media Report si propone di esaminare l’impatto che il social web (anche noto come web 2.0) potrà avere sul settore europeo del fitness nel corso dei prossimi anni. In questa ambiziosa ricerca – la prima del suo genere nel settore – Ray Algar ha coinvolto non solo gli operatori di una cinquantina di club in dieci diversi paesi, ma anche diversi consulenti ed esperti in materia.

“Con l’avvento di

social media, il potere

si sta trasferendo

dalle organizzazioni ai

consumatori. Ignorare

questa realtà è inutile

e dannoso. Oltre che

anacronistico”. Ray Algar

Ray AlgarPossiede un Master in Business Administration (MBA) ed è amministratore delegato della società britannica Oxygen Consulting (oxygen-consulting.co.uk) che si rivolge alle organizzazioni del settore “health and

fitness” offrendo loro soluzioni complete e mirate. Ha recentemente pubblicato l’edizione 2011 dell’European Health Club Industry Web and Social Media Report, frutto dello studio da lui stesso condotto. Per contattarlo: [email protected]

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Uno stralcio più ampio dell’inchiesta condotta da Ray Algar è pubblicato, in esclusiva, sui numeri 121 e 122 della rivista Il Nuovo Club, acquistabili su www.ilcampo.it.

È possibile scaricare la versione integrale della ricerca condotta da Ray Algar entrando nel sito ufficiale: http://europeanwebreport.ning.com/

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Full immersionIl mercato, le novità, i materiali, è tutto al ForumPiscine.

Segreteria organizzativa: ABSOLUT eventi&comunicazione - tel. +39 051 272523 - fax +39 051 272508Segreteria scientifica e vendita stand: EDITRICE IL CAMPO srl - tel. +39 051 255544 - fax +39 051 255360 - [email protected]

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Olympian’s presenta Olympian’s Network, il sistema di affiliazione in partnership dedicato agli imprenditori del settore fitness ideato dall’imprenditore Kristian Montevecchi in collaborazione con l’ar-chitetto Annalisa Ghirotti. Si tratta di un progetto di affiliazione rivolto sia a chi opera già nel settore fit-ness sia a chi desideri entrarvi con un investimento contenuto, grazie a un un’ampia gamma di soluzioni: 1) PT Point, l’area riservata al personal training, per offrire alla clientela la possibilità di essere se-guiti da un personal trainer in un ambiente separato dalle aree comuni. 2) PT Studio, la “bottega

del fitness”, una struttura di dimensioni ridotte realiz-zata a misura d’uomo per il lavoro individuale. 3) Gym Point, una “training zone” realizzata ad hoc all’interno di un club per lo svolgimen-to di allenamenti alternativi. 4) Sport Gym: il centro fitness, progettato per consentire agli utenti le molteplici esperien-ze positive percepite frequen-tando un club. 5) Shop Point, Sport Shop e Olympian’s Sto-re: soluzioni differenti per re-alizzare veri e propri negozi e diventare rivenditori dei pro-dotti Olympian’s.

NEL MONDO DELL’AqUAFITNESS

Un attrezzo economico, leggero e ri-c h i u d i b i l e , che permette di correre e c a m m i n a re in acqua an-nullando gli aspetti nega-tivi del work- out terrestre. Hydrorider

presenta Aquatread-

mill Easy Line, un attrezzo versatile interamente realizzato in Acciaio INOX 316, che può essere utilizzato singolarmente e in gruppo, abbinato alle aquabike Hydrorider o ad altre attrezzature aquafitness in circuiti, oltre a rivelarsi un attrezzo funzionale per la rieducazione motoria in virtù delle sue caratteristiche tecniche e di una pedana ammortizzata. Quest’ultima è infatti formata da rullini indipendenti in materiale plastico, che ruotano su aste flessibili che ammortizzano l’impatto durante la corsa, consentendo il movimento naturale e autonomo delle gambe e permettendo all’utente di muoversi nel rispetto degli equilibri del proprio corpo.

IL FITNESS DIVENTA NETwORk

Per approfondire:

AQUATREADMILLPer approfondire:

NETWORK

NOVITÁ APPROFONDITE PER VOIIn queste pagine presentiamo una selezione delle novità del mercato relative ai settori sport, fitness, piscina e benessere. Le informazioni, riassunte per esigenze di spazio, possono essere approfondite sul sito www.sportindustry.com. Due sono le tipologie di approfondimenti su cui potete contare: 1) nel Portale, con “scelti per voi” pubblicati all’interno del canale

segnalato dalla lente: Sport & Fitness, Piscine, Wellness, Complementi 2) nella Directory, tramite schede prodotto o aziendali che

potete trovare inserendo il nome del prodotto o dell’azienda, sempre segnalati dalla lente, nella barra di ricerca di www.sportindustry.com.

Dunque… buona ricerca!

NPower è la nuovissima linea Plate Loaded creata dal centro ricerche e sviluppo NessfitWorld , azienda che conta una produzione interamente ideata, realizza-ta e assemblata in Italia (i componenti di ogni attrezzo isotonico nascono all’interno di un raggio territoriale di appena 50 km). In particolare, la gamma completa delle nuove macchine NPower soddisfa le esigenze degli atleti

più evoluti. La particolare cura dei movimenti, degli angoli di lavoro e della meccanica dell’esercizio ha infatti permesso di generare una linea dalle qualità

straordinarie, progettate appositamente per l’allena-mento della forza in massima sicurezza. Un prodotto che si pone come la risposta ideale alle richieste dei clienti di centri fitness che cercano qualcosa in più per

il raggiungimento di performance migliori. L’attento studio di design, infine, rende l’allenamento parti-colarmente coinvolgente e stimolante.

COPERTURE PER GRANDI IMPIANTI

Polimpianti presen-ta Rollmatic Elegant montato su colonne, un sistema di avvolgimento con struttura in acciaio inox AISI 304, che acco-glie un telo di copertura su ciascun rullo, per il rapido impiego in im-pianti piscina di grandi dimensioni. I supporti laterali sono rivestiti da scudi in materiale termoplastico, resistente agli urti e agli agenti atmosferici, di colore bianco ghiaccio, montati su colonne con altezza standard di 270 cm. Un pratico telecomando ad ultrasuoni permet-te l’azionamento a distanza dell’avvolgitore, con portata di circa 100 m. Il gruppo motore-motoriduttore, di tipo compatto, è integrato nello scudo laterale. Garanzia di due anni escluse le componenti elettriche.

Per approfondire:

NPOWER

Per approfondire:

ROLLMATIC

TUTTA LA FORZA DEL FITNESS

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scelti per voi novità dal mercato

LA CHIAVE CHE TI METTE IN MOTO

Dall’esperienza di Wellness Sy-stem e dagli studi del Centro Ricerche Technogym , nasce mywellnesskey, l’innovativa soluzione ideata per motiva-re, seguire e supportare i soci nello svolgimento di attività fisica, anche lontano dal club. Facilissima da utilizzare e dota-ta di una batteria che resta in carica a lungo, mywellnesskey è un dispositivo portatile che misura l’attività fisica svolta quotidianamente, e stimola a muoversi sempre di più per migliorare il proprio stato di benessere. In base allo stile di vita e ai parametri personali dell’utente, questa chiave asse-gna un obiettivo di movimento quotidiano, misurando nell’ar-

co della giornata l’intensità e la durata di ogni forma di attività fisica svolta come, solo per fare alcuni esempi, camminare, salire le scale, svolgere i la-vori domestici, fare giardinaggio o allenarsi nel club. Mywellnesskey è infatti in grado di monitorare quotidianamente il movimento compiuto da chi la indossa, fornendo un feedback visivo semplice e immediato, consistente in una barretta da riempire; più l’utente si muove, più move guadagna (dove move è l’unità di misura del movimento) e più velocemente la barretta si riempie, indicando il raggiungimento dell’obiettivo quotidiano.

VILLAGGI TRA FITNESS E PISCINA

Piscine rettangolari dedicate al nuoto, dalle linee pulite, che si affiancano a piscine di forma libera, dal design e dalle finiture che si adattano di volta in volta allo spazio disponibile, seguendo speci-fiche indicazioni progettuali. Questa in estrema sintesi l’ultimo frutto della collaborazione tra Piscine Castiglione e Virgin Active, che ha portato alla creazione di tre nuovi “villaggi” fitness e di benessere. La scelta della tecnologia Myrtha in queste installazioni (spesso dislocate su piani elevati) si è rivelata decisiva, soprattutto per le caratteristiche di leggerezza e assoluta garan-zia di impermeabilizzazione. Vediamo in sintesi le caratteristiche delle piscine installate in questi tre nuovi centri. Il primo è il Virgin Active Milano Maciachini, composto da una piscina coperta di 20x10m dedicata al nuoto e all’acquagym (nella foto) e una piscina idromassaggio di forma libera di 83 mq. Il Virgin Active Milano Kennedy è invece composto da una piscina baby di dimensioni 9,50 x 9,60m, che si somma a una piscina di 22x10 m e a una vasca idromassaggio di 89.27 mq. Infine, il Virgin Active Perugia, con una piscina dedicata al nuoto (25 x 10m) e una di forma libera (di 63 mq). La maggior parte delle piscine è realizzata con bordo a sfioro “ceramic”, per un effetto di eleganza superiore.

Per approfondire:

L’ELEGANZA A bORDO PISCINA

Un sistema di pavimentazione portatile, arroto-labile e antiscivolo, realizzato in PVC morbido di prima qualità, antibatterico e fungicida. Ci rife-riamo a Grip-Deck, di DEPA , da oggi dispo-nibile in 3 nuovi colori: Ivory, Tortora e Wengè. Colori tenui, ideali quando si ricerca un tocco raffinato e minimalista. Grip-Deck è una solu-zione ideale per tutti gli ambienti umidi: centri benessere, hotel e piscine, da utilizzare non solo a bordo piscina, ma anche negli spogliatoi e nelle docce.

IL PAVIMENTO CON L’X FACTOR

X Ground è un innovativo sistema sviluppato da Sellfit che permette di creare una serie di segni e di indicazioni appositamente ideati per sviluppare esercizi di mobilità, flessibilità, potenziamento muscolare, andature di cam-minata e/o corsa e perfino protocolli motori dedicati al miglioramento della coordinazione. Il concept X Ground è “stampato” su una pavimentazione componibile realizzata da Esseciplast, composta da piastrelle quadrate di 50 cm di lato modello Global, la cui posa è semplicissima. È infatti possibile posizionare i moduli su qualsiasi superficie, creando nuove e stimolanti aree destinate all’allenamento. Ogni piastrella è inoltre autobloccante, facile da pulire, antigraffio e antimacchia, e resiste, grazie allo spessore, a un carico elevato. Non richiedendo l’impiego di colla, la posa risulta “pulita” e veloce, anche sulle superfici più difficili. Un sistema completo sviluppato in 4 modu-li specifici, per una superficie complessiva di 36 mq.

MYWELLNESSKEY

Per approfondire:

ENJOY

Per approfondire:

X GROUND

UN’AREA DI ASSOLUTO RELAX

Enjoy significa godere del calo-re, rilassarsi, lasciarsi alle spalle la quotidianità, sentirsi semplicemen-te bene. Da questo assunto nasce appunto Enjoy, una zona relax a bassa temperatura che sfrutta i vantaggi del calore tenue emanato dalla maiolica, realizzata dall’azien-da manifatturiera Sommerhuber. Le piastrelle in maiolica hanno un potere di accumulo del calore su-periore a qualsiasi altro materiale ceramico e trasmettono al corpo questo calore in forma radiante, stimolando un effetto benefico sul

sistema neurovegetativo; i raggi infrarossi a onda lunga esercitano infatti un effetto tranquillizzante sul sistema neurovegetativo, favorendo vitalità e dinamismo. Le ampie superfici prive di fughe sono non solo igieniche ma anche in linea con il linguaggio moderno delle forme impresse a Enjoy. Com-mercializzazione e installazione a cura del Gruppo DueBi .

Per approfondire:

GRIP DECK

Per approfondire:

MYRTHA

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scelti per voi novità dal mercato

wELCOME TO bROOkLYN

Due lettini per massaggi e trattamenti estetici progettati e realizzati da Ro-gnoni Divisione Salute: Liberty e Brooklyn (nella foto). Liberty è compo-sto da una colonna centrale in alluminio silver, che poggia su una base d’ap-poggio ellissoidale in legno. Cuore del lettino è il suo chassis in legno (dispo-nibile in tinta wengè o naturale), di dimensioni generose, con ampia fascia avvolgente di contenimento e schienale regolabile a scatti in altezza. Al suo interno: un materasso in ecopelle sfoderabile dall’imbottitura in grado di mi-gliorare le performances del rilassamento grazie alla composizione in Novo-latex, una combinazione di lattice naturale, acqua e polimeri ad alta tecno-logia che si modella attorno al corpo e lo avvolge delicatamente. Disponibile su richiesta il riscaldamento interno del materasso regolabile con timer per

il controllo conti-nuo della tempe-ratura. Brooklin offre le stesse carat te r i s t i che altamente qua-litative della se-duta, abbinate a quattro gambe in alluminio rivestite in listelli di legno raccordate tra loro con archi di collegamento in acciaio silver.

CLEAN & GREEN

Un albergo Clean & Green: un eco hotel parte di un resort di lusso che com-prende oltre 5.000 mq di zone wellness e spa, con 8 piscine e 20 saune. L’Hotel Quellenhof di Val Passiria (Trentino Alto Adige) ha sposato la filosofia del turi-smo eco-compatibile e del totale rispetto ambientale. È infatti costruito secondo i principi della bio-architet-tura, che vedono l’utilizzo di materiali naturali e di sistemi energetici a basso

impiego di energia. All’interno di questo eco-complesso alberghiero, IBT Group, partner esclusivo di Capstone Turbine Corporation®, ha installato un impianto di cogenerazione ad alto rendimento con tecnologia a turbina “senza olio”, composto da due turbine Capstone C65 che producono i 125kW elettrici e 224kW termici necessari ad alimentare i carichi dell’hotel, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera di 800 tonnellate all’anno, con un risparmio energetico di oltre il 30%. Una tecnologia frutto di anni di ricerca dei tecnici Capstone nell’industria aerospaziale, che, gra-zie all’impiego di particolari cuscinetti “ad aria”, consente di ottenere impianti di cogenerazione (per la produzione combinata di energia elettrica e termica) che garantiscono bassi costi di manutenzione, emissioni contenute ed una riduzione dei consumi energetici oltre l’80%, grazie anche alla possibilità di modulare la sua potenza elettrica nominale in base all’effettiva necessità dell’impianto.

Per approfondire:

SPOGLIATOI AD HOC

Armet presenta Arkoline, lo spogliatoio pratico, funzionale, espressamente ideato per l’arredo sportivo. Realizzato in lamiera d’acciaio di spes-sore totale 8/10, verniciata con polveri epossipo-liesteri o poliestere di colore uniforme, presenta ante esterne sagomate (spessore 30 mm) con bordi arrotondati antitaglio e omega di rinforzo saldati a garantire elevata resistenza all’utilizzo intenso. Il fondo è rinforzato con tubolari zincati 45x45 di diametro, posizionati in modo da ga-rantire stabilità, portata e robustezza al mobile. Il sistema di chiusura, con serratura a cilindro è del tipo a 2000 combinazioni con doppia chiave antitrauma in dotazione. Possibilità di utilizzo in-terno ed esterno, oltre che di personalizzazione delle ante con differenti colori e decori.

ROCCIA SCENOGRAFICAScenografie di roccia che trovano applicazione in contesti di varia tipologia, come piscine, centri wellness, strutture ricettive, parchi divertimento. È la soluzione offerta da Punto Blu, azienda spe-cializzata nella costruzione di rocce artificiali. Il materiale impiegato è il GFRC (Cemento Rinfor-zato con Fibre di Vetro), un conglomerato costitu-ito da cemento Portland con sabbie silicee e fibre di vetro opportunamente tagliate. Le superfici di GFRC vengono ricavate spruzzando malta e fibre di vetro in stampi di dimensioni e forme deside-rate. I pannelli così realizzati, con cemento grigio o bianco, hanno uno spessore di 12 mm, cosic-ché il carico supplementare sulla struttura e sulle fondamenta si riduce al minimo, aumentando inoltre la facilità di posa in cantiere. Proprio per le sue caratteristiche e modalità d’impiego, il mate-riale offre estrema versatilità nella progettazione architettonica, garantendo resistenza al fuoco, agli agenti chimici presenti nell’aria, impermea-bilità, basso costo di manutenzione e una vasta gamma di finiture.

LA SPIAGGIA DOVE TU LA VUOI

Praticare il beachvolley e il beach tennis ogni giorno dell’anno senza alcuna limitazione? Per accontentare questo desiderio nasce il brand Multibeach, un sistema costruttivo ed impiantistico estremamente semplice e sostenibile che permettesse di realizzare delle “techno spiagge”, ovvero luoghi indoor dove poter rivivere tutto l’anno la magia e l’energia della spiaggia. Facili da realizzare e da armonizzare in ogni contesto, possono essere inserite in centri sportivi, centri benessere, stabilimenti termali, palestre, e così via. Lo studio preliminare dell’intero sistema è durato 18 mesi e ha portato alla creazione di 2 sistemi. Il primo per costruire l’involucro, o anche solo la base con la sabbia, completamente prefabbricato “a secco” (cioè senza cemento) per assemblare una vasca, già predisposta per essere coperta con una tendostruttura o pressostruttura. Il secondo sistema consente di realiz-zare il pavimento (o massetto) per riscaldare una sabbia specifica per uso in ambiente indoor e particolarmente piacevole e performante. I due sistemi, entrambi prefabbricati e senza cemento, sono oggetto di altrettante do-mande di brevetto. Sistemi che hanno “addomesticato” la sabbia, renden-dola facile da installare, riscaldare e da fruire in ogni contesto, latitudine e periodo dell’anno, per innovative esperienze in bilico tra sport, fitness, benessere e divertimento.

canale Wellness

Per approfondire:

canale Complementi

Per approfondire:

canale Sport & Fitness

Per approfondire:

canale Complementi

Per approfondire:

canale Piscine

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Completano la dotazione: un cielo stellato per la cromo-terapia, com-posto da un fascio di fibre ottiche e da un illuminato-re con lampa-da alogena da 150W, e una fontana deco-rativa in mar-mo levigato. Una soluzione firmata Acqua Blu.

Interamente realizzato in Italia, il micronizzatore per l’haloterapia proposto da RiminiRock si distingue per una estrema semplicità di gestione. Il contenitore del sale è infatti progettato per permettere una lunga autonomia, con regola-zione decimale del dosaggio e pannello esterno di controllo e regolazione di intensità. Involucro e componenti sono in acciaio inox AISI 316, con trattamento di verniciatura a polvere per la minima aderenza del sale. Il prodotto si rivela un valido ausilio soprattutto dal punto di vista medicale, grazie alla dotazione di un dosatore proporzionale automatico per sale medicale con capienza fino a 2,5 kg e scuotitore integrato. Utilissimo infine il regolatore di velocità, da 1 a 10, per ottimizzare la macchina e adeguarla ad ambienti di superficie da pochi mq fino a 80 mq.

NON SOLO GHIACCIO

Pista sintetica smontabile per il pattinaggio su ghiaccio SCAN-ICE, prodotta da Cavazzoni Sport Floor Division con uno speciale polieti-lene H.D. riciclabile. La pista viene appoggiata su un supporto piano e rigido, previa stesura di un tessuto non tessuto o di un feltro di 4 mm di spessore. Il materiale è posato incastrando piastre nervate, dotate di bordi lavorati a “puz-zle” che permettono l’incastro tra loro (sistema brevettato). In specifico, le piastre hanno una dimensione di 777x383 mm, spessore totale di 14 mm, spessore dello strato di usura di 5 mm e dilatazione massima dello 0,2%. La balaustra è costituita da pannelli sandwich di resina con-tenuti in un telaio in profilato di alluminio, con moduli dritti (121x243x78 cm) e moduli curvi d’angolo (75x75x78 cm), agganciati tra di loro sino a ottenere le dimensioni richieste e sostenuti da supporti in acciaio del peso di 25 kg. La porta di accesso alla pista è invece composta da un mo-dulo specifico di 121x78 cm.

Per approfondire:

canale Wellness

Per approfondire:

canale Wellness

SOLUZIONI PER L’HALOTERAPIA

Per approfondire:

canale Sport & Fitness

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focus realtà aziendali

Un Mondo di sportDalla posa della prima pietra alla produzione di palloni per la Pallapugno. Dalle prime piste di atletica negli anni ’70 a quelle per Londra 2012. Il Presidente Maurizio Stroppiana ripercorre per noi i passi che hanno reso Mondo un Gruppo Internazionale, passi che ci permettono di rivivere la storia dell’impiantistica sportiva, prospettando scenari futuri. a cura di Alice Spiga

Un’azienda nel settore sportivo dal 1948 che, da produttrice di palloni per la Pallapugno, è riuscita a diventare un Gruppo Internazionale composto da 30 consociate dislocate tra Europa, America e Asia, con oltre 15000 collaboratori e 11 im-pianti produttivi per la commercializzazio-ne dislocati in almeno 196 paesi. Si pensi che in un anno sono circa 150.000 gli atleti professionisti e non che si allenano e gareggiano su pavimenti e con attrezza-ture di produzione di questa storica azien-da, che attualmente conta 211 brevetti, migliaia di piste nei cinque continenti tra indoor e outdoor e 50 milioni di palloni all’anno. Quale sia il segreto per rimanere sul mercato per un tempo così lungo, non solo prosperando, ma anche crescendo a livelli che rasentano l’incredibile, tanto da essere scelta come Fornitore Ufficiale dei Giochi Olimpici per 10 volte con-secutive: da Montreal 1976 a Londra 2012, lo abbiamo chiesto al Dr. Maurizio Stroppiana, Presidente di questa stori-ca azienda ancora a carattere famigliare: Mondo World Wide. Il Dr. Stroppiana ha

ripercorso con noi le tappe fondamentali di un’ascesa che ancora non è finita, rega-landoci consigli per essere e rimanere le-ader, e donandoci una visuale privilegiata ed esclusiva sull’impiantistica sportiva del passato, del presente e del futuro.

Può ripercorrere, sinteticamente, i passi che hanno portato la vostra azienda a diventare “Mondo World Wide”, un gruppo di tale importanza da essere riconosciuto anche al di fuori dei confini nazionali? “La chiave di svolta per il nostro gruppo sono stati, e sono tutt’ora, i Grandi Eventi Sportivi. I primi investimenti risalgono, in Italia, al 1972, quando è stata realizzata la prima pista di atletica a Mantova, mentre per quanto riguarda l’estero, il primo inve-stimento è stato con i Giochi Olimpici’76, a Montreal, che hanno costituito un vero e proprio volano per le nostre piste di atleti-ca e per le nostre pavimentazioni in gom-ma. La decisione di investire all’estero e di farci conoscere sul piano internazionale deriva da una volontà precisa dei fondato-

ri del nostro gruppo, mio zio e mio padre, che hanno creduto nei loro prodotti tanto da farli diventare punti di riferimento per il settore sportivo in tutto il mondo. Il loro è stato un vero e proprio lavoro sul cam-po: hanno girato il mondo, visitando pae-si esteri anche molto distanti dalla nostra realtà, per conoscerne in prima persona i mercati e comprenderne le esigenze. Ma prima ancora di entrare nel setto-re degli impianti sportivi, la Mondo era un’azienda produttrice di palloni. Abbiamo iniziato il nostro cammino con la produ-zione di palloni per la Pallapugno (gio-co molto praticato nelle nostre Langhe) e poi continuando con quelli da gioco. Solo per fare qualche esempio: i Supertele e i Supersantos sono prodotti nostri, così come i famosi palloni Italia ’90. Penso che la chiave del nostro attuale suc-cesso sia da ricercare, da una lato, sicura-mente nell’esperienza acquisita, nella ca-pacità di proporre prodotti sempre nuovi e innovativi, ma anche, dato da non sotto-valutare, nella possibilità di offrire al clien-te l’allestimento completo di impianti

Prime operaie al lavoro

nella prima fabbrica

Mondo.

La posa della prima

pietra. Da sinistra:

Giovanni Edmondo

Stroppiana, Fiorella

Stroppiana con la figlia

Costanza Ferrero, Maria

Alfero, Elio Stroppiana,

Ferruccio Stroppiana.

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focus realtà aziendali

sportivi, dalle pavimentazioni alle sedute, dai tabelloni elettronici agli ostacoli, dalle panchine alle porte ai canestri… per un pacchetto chiavi in mano”.

La presenza sul mercato italiano da un periodo così lungo permette di avere uno sguardo privilegiato sulle evoluzioni compiute da questo settore. Dall’alto della vostra esperienza, come si è evoluto il mercato dell’impiantistica sportiva in Italia, soprattutto in relazione ai vostri settori di competenza?“Per quanto riguarda le pavimentazioni, la prima evoluzione nel settore dell’impian-tistica è avvenuta nel ’68, quando l’azien-da 3M propose la prima pista in sintetico, e noi ne proponemmo una nel materiale che meglio conoscevamo: la gomma. Un prodotto che ci ha permesso di entrare da giganti nel settore impiantistico. La seconda rivoluzione è avvenuta in anni più recenti, a cavallo tra gli anni ‘90 e il 2000, quando la FINA ha approva-to l’erba sintetica per la pavimentazione di campi da calcio, facendo letteralmente decuplicare il mercato. Anche in questo caso, abbiamo proposto prodotti, brevet-tati e d’avanguardia, che ci hanno dato soddisfazioni anche all’estero, in Francia, Germania, Stati Uniti”.

Per il 10° anno consecutivo siete stati scelti come fornitori ufficiali delle Olimpiadi. Quale significato assume per la vostra realtà aziendale in termini di prestigio, di visibilità e di business? “Essere scelti di anno in anno è un grande onore. Ci da l’opportunità di continuare a migliorarci, a proporre prodotti sempre nuovi, mettendo in risalto le nostre capa-cità in tutto il mondo. Il segreto risiede innanzitutto nel contatto costante con le federazioni (prime tra tutte quella dell’at-letica, del basket, ora anche del football, ma non solo); essere sempre aggiornati sulle esigenze delle federazioni, sulle nor-mative nazionali e non, ci permette di pro-porre sempre prodotti e soluzioni all’altez-za delle aspettative ovunque ci volgiamo, persino in Cina o in Russia. Senza contare che investiamo moltissimo nell’assunzio-ne e nella formazione di ingegneri, tecnici e professionisti specializzati, così da po-ter contare su un team di lavoro sempre all’altezza delle nuove sfide che incon-triamo sul nostro cammino. Si pensi che ogni anno il 6% degli investimenti del Gruppo viene destinato alla ricerca”.

Sulla base della vostra esperienza come fornitori ufficiali, qual è l’influenza del mercato italiano dell’impiantistica sporti-va rispetto ai mercati esteri? Come è perce-pito il nostro mercato all’estero? “I prodotti italiani sono percepiti come più costosi, rispetto ad esempio a quel-li proposti da tedeschi, americani, cinesi, però sono visti come più innovativi. Noi italiani abbiamo un grande vantaggio sul resto del mondo: siamo disponibili. Siamo disposti a creare un prodotto su misura se il cliente ce lo chiede, siamo disposti a impiegare tempo e denaro per creare un prodotto artigianale, dal design che lo rende unico. I prodotti italiani vengo-no percepiti come frutto di una ricerca

cese. In Francia si stanno infatti prepa-rando per i Campionati Europei del 2016, e hanno in progetto la ristrutturazione di 10 stadi e la costruzione ex-novo di ul-teriori 2/3 stadi. Abbiamo già ottenuto il lavoro per tre di questi stadi, ma puntiamo ancora più in alto”.

Infine, una domanda sul futuro: quali evoluzioni prevedete per il settore dell’impiantistica sportiva?“Sicuramente, il futuro dell’impiantistica sportiva è rappresentato dagli impianti sportivi polivalenti, in grado di ospitare eventi a differente destinazione: dai con-certi alle gare di atletica ai tornei di basket. Le tecnologie esistono. Come azienda ab-biamo soluzioni tecniche in grado di tra-sformare un parterre in uno spazio capace di accogliere eventi diversi, possiamo for-nire sedute modulabili, così da occupare di volta in volta maggiore o minore spa-zio. Il vantaggio di questi nuovi impianti polifunzionali è innegabile, sia dal punto di vista della gestione, sia della costruzio-ne. Altra direzione in cui si sta muovendo il settore è la sostenibilità ambientale. Diventa sempre più necessario realizzare prodotti riciclabili, realizzati con materie prime riciclabili. Anche noi ci stiamo muo-vendo in questa direzione, le nostre pavi-mentazioni sono riciclabili al 100%, non contengono plastificanti, metalli pesanti, amianto, cloro né alogeni. Senza contare che ricicliamo gli pneumatici per la cre-azione di erba sintetica. In questo modo, produciamo non solo prodotti riciclabili, ma prodotti riciclabili creati con materie prime riciclabili”.

Mondo sarà presente a FSB: Hall 11.1 Stand B039, Hall 11.2 Stand O001, Hall 11.2 Stand N001 O002

SPORT & FLOORING

La divisione MONDO Sport & Flooring rappresenta il core business aziendale, pari a circa il 65% del giro d’affari totale, ed è a sua volta suddivisa in 6 segmenti di applicazione: •Track & Field, ovvero le piste di atletica. • Sport Turf, comprendente tutta l’attività legata al

mondo dell’erba sintetica a declinazione sportiva, dal calcio al rugby, dal badminton al tennis.

• Indoor Sport, cioè le pavimentazioni sportive per le discipline praticate nelle arene, nei palazzetti o nelle palestre, come il volley, il basket, la pallamano.

• Sport Equipment, che riguarda le attrezzature per le diverse discipline sportive, le sedute, i tabelloni elettronici e gli accessori degli impianti.

• Contract Flooring, ovvero le pavimentazioni di uso civile e per il settore trasporti.

• Landscape Grass, area specializzata nell’erba sintetica ad uso decorativo e paesaggistico.

La pista utilizzata ai

recenti Campionati

Mondiali di atletica

leggera a Daegu,

firmata da Mondo

in collaborazione

con Polimeri

Europa.

Il fatturato complessivo del

Gruppo si aggira intorno

ai 350/380 milioni di euro.

La divisione principale

resta Sport & Flooring, per

le pavimentazioni ad uso

sportivo, ma negli ultimi

anni è stata la divisione

giocattolo a registrare la

maggiore espansione, con

una crescita a due cifre.

costante, soprattutto proprio dal punto di vista del design. Un esempio è dato dalle sedute che abbiamo fornito per il nuovo Stadio della Juve, il cui progetto è stato curato su misura”.

A proposito di sedute, recentemente avete concluso un’importante fusione con la ditta Venelli Seating, storica azienda produttrice di sedute per grandi impianti sportivi. Cosa ha significato per la vostra azienda? “Ha significato molto. Grazie a questa fu-sione stiamo aggredendo il mercato fran-

Nella foto: la

composizione

attuale della

famiglia Stroppiana.

Il terzo in piedi da

destra: Maurizio

Stroppiana,

intervistato in

questo articolo.

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focus eventi

Impiantistica sportiva: trend e opportunitàQuali sono i maggiori trend in atto nel mondo dell’impiantistica sportiva a livello internazionale? E quali le maggiori opportunità di business? Secondo quanto dichiarato dal Salone FSB, i maggiori catalizzatori di prestigio e introiti sono i Grandi Eventi Sportivi, in grado di trascinare l’economia di interi paesi. a cura della redazione

Il settore dell’impiantistica sportiva, tra-scinato dai Grandi Eventi Sportivi di richiamo Mondiale, si sta dirigendo verso relazioni commerciali sempre più inter-nazionali. Questo quanto emerge dal-le dichiarazioni degli organizzatori di FSB, Salone internazionale per lo spa-zio all’aperto, impianti sportivi e piscine. Con oltre 600 aziende partecipanti, pro-venienti da oltre 40 Paesi, e una super-ficie espositiva di circa 62.000 mq, FSB metterà in mostra un’ampissima gamma di innovazioni, prodotti e servizi relati-vi all’impiantistica ricreativa, sportiva e acquatica. Un evento che rappresenta un’occasione unica per venire a contatto con il mercato dell’impiantistica, occasio-ne che la redazione di Sport Industry Magazine non si farà sfuggire, sia per tenerci noi stessi aggiornati sia per tenere aggiornati voi su tutte le novità che trape-leranno non solo dall’Expo, ma anche dal

Congresso. Questo articolo nasce proprio da queste premesse, con la duplice fina-lità di mettere in luce i maggiori trend in atto correlati ai grandi eventi sportivi (e dunque dove si nascondano le maggiori opportunità di investimento) e al contem-po mostrare (nella rassegna seguente) i prodotti più nuovi con cui le aziende italiane saranno presenti proprio a FSB.

Grandi eventi, grandi opportunitàSi accennava al fatto che nel settore de-gli impianti sportivi le relazioni commer-ciali diventano di anno in anno sempre più internazionali. La motivazione è da ricercare nell’organizzazione di eventi sportivi del calibro dei Giochi Olimpici o dei Mondiali di calcio, che permettono alle infrastrutture sportive e ricreative di acquisire un’importanza sempre maggio-re, anche in paesi relativamente nuovi ri-

AqUANALE

L’offerta di FSB trova il suo completamento in Aquanale, il Salone Internazionale per Saune, Piscine e Centri Benessere, che si svolge parallelamente al Salone FSB. Le aree dedicate alle piscine di entrambe le fiere sono collegate da un “Boulevard dell’acqua”, che crea un fluido passaggio tra i due padiglioni che ospitano la sezione degli impianti natatori pubblici e quella delle piscine private. Per la prima volta, quest’anno Aquanale avrà inoltre un paese partner: l’Italia e per celebrare il paese, verrà presentato ufficialmente Italian Pool Award, il Premio fondato da Piscine Oggi, (unica rivista italiana partner dell’evento) e lanciato durante ForumPiscine, la Fiera Italiana della Piscina. Il Brasile sarà invece il paese partner di FSB.

Nel settore degli impianti

sportivi, trascinato dai

Grandi Eventi Sportivi

di richiamo Mondiale,

le relazioni commerciali

diventano di anno

in anno sempre più

internazionali, con

opportunità di business

da valutare e sfruttare

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focus eventi

spetto a questo settore: come ad esempio Pechino (Giochi olimpici e paraolimpici del 2008) e il Sudafrica (Mondiali di cal-cio nel 2010). Ma non solo. Diversi pae-si emergenti come il Brasile, la Russia, il Kazakistan, l’Australia e le nazioni del Vicino e Medio Oriente nei prossimi anni saranno il teatro di megaeventi sportivi internazionali, o intendono candidarsi. E programmi di investimento importan-ti sono stati lanciati dalle nazioni dell’Eu-ropa orientale, dell’Asia e dell’America del sud sia per le infrastrutture sportive e ricreative di tipo agonistico e per eventi sportivi seguiti da un vasto pubblico, sia per l’incentivazioni dello sport di massa. Può apparire scontato da dire, ma que-sti eventi sportivi produco opportunità incalcolabili, che coinvolgono non solo gli introiti effettivi ma anche il prestigio dato dal coinvolgimento in questo tipo di evento, visto che sono richieste soluzio-ni costruttive all’avanguardia e standard elevatissimi, che facciano i conti con pro-blematiche economiche ed ecologiche ri-guardanti la gestione delle infrastrutture anche ad evento terminato. Ed ecco dun-que sorgere soluzioni sempre più moder-ne, come tribune e piscine temporanee, superfici per eventi o stadi a struttura modulare. Il segreto risiede nella possi-bilità di utilizzare materiali e sistemi di costruzione leggerissimi e facilissimi da montare, così da accorciare notevolmente i tempi di costruzione e produrre meno inquinamento possibile. Gli spettacolari eventi di ice cross, ad esempio, non sa-rebbero possibili senza il know-how dei fabbricanti di piste su ghiaccio mobili. Anche le piscine temporanee, realizzate in sistemi prefabbricati modulari, sono in grado di ospitare eventi della portata dei Mondiali di Nuoto e, ad evento conclu-so, possono essere agilmente smontate e rimontate altrove. Il problema centrale è soprattutto la vita di questi impianti dopo l’evento. Ed ecco dunque nascere stadi e sedute modulari e smontabili, oppure centri polifunzionali in gradi di accoglie-re le esigenze di tutta la cittadinanza, e diventare nuovi centri di aggregazione non solo sportiva, ospitando dai concer-ti alle funzioni religiose. Per non parlare della richiesta di superfici in materiale sintetico, che stanno ricoprendo un ruo-lo sempre più centrale, in prima linea il settore dell’erba sintetica, che apre nuo-ve prospettive grazie all’utilizzo di fibre e sistemi di recente sviluppo, che la ren-dono impiegabile dappertutto a prescin-dere dalle condizioni climatiche locali. Argomenti più che sufficienti a diventa-

IAkS

L’architettura in un premioAssegnati con cadenza biennale, i premi assegnati da IOC, IPC e IAKS, durante una cerimonia organizzata dal Comitato Olimpico Internazionale (IOC), che quest’anno si terrà la sera del 26 ottobre nella Europasaal della Koelnmesse. Per la prima volta verrà assegnato anche il premio per giovani emergenti “Architecture and Design Award for Students and Young Professionals”.

EVENTI

Appuntamento allo IAKS CongressSegnaliamo, in estrema sintesi, gli eventi che animeranno il 22° Congresso Internazionale IAKS, divisi per giorno e orario. Ogni singolo intervento vedrà la presenza di molteplici speaker di rilievo, che non possiamo citare per mancanza di spazio.

26 ottobre 2011 0re 10-11Apertura ufficiale FSB e IAKS Congress

Ore 13-14.30Strutture sportive di libero accesso: soluzioni e prodotti per strutture senza barriere

Ore 15-16.30Strutture sportive d’elite: il loro utilizzo a evento concluso

Ore 17-18Forum Brazil 2014/2016: informazioni sulle possibilità di business e di investimento per il mercato dell’impiantistica sportiva

Ore 19-22Cerimonia di premiazione degli IOC/IAKS/IPC Awards

27 ottobre 2011 Ore 10-12Seminario sulle infrastrutture per lo sport e il leasure

Ore 13-15Strutture ricreative per la comunità: l’attivazione di progetti polifunzionali

Ore 16-18Il ciclo di vista nella progettazione di infrastrutture per lo sport

28 ottobre 2011

Ore 10-12Erba sintetica tra campi da gioco e sostenibilità

Ore 13.15-15La costruzione di stadi flessibile: nuove soluzioni per evitare “l’Elefante Bianco”?

Ore 15.45-17.30Seminario sui paesi in via di sviluppo: nuove opportunità per lo sport

re un tema centrale del Salone FSB, che metterà in scena la più ampia rassegna di prati sintetici, e il congresso dello IAKS, che analizzerà le nuove tecnologie, i pro-dotti e gli aspetti inerenti a tutto il ciclo di vita degli impianti in erba sintetica. Da ultimo, il prato sintetico verrà sottoposto anche a una prova dal vivo, nello spazio “Soccer and more!”, dove si giocherà a calcio, mentre un campetto più piccolo ospiterà il gioco del paddle tennis, molto popolare in Spagna.

Impianti sportivi in congressoRiflette questi trend, e molti altri indi-viduati dall’organizzazione e che non riguardano strettamente l’impiantistica sportiva, il programma di manifestazioni congressuali e di eventi che compren-de manifestazioni specialistiche qua-li il 22° Congresso Internazionale IAKS, il 4°Forum di Colonia su Piscine

& Wellness, il Forum sull’erba sintetica e, ancora, le manifestazioni sulla sicurez-za dei parchi giochi e sulla creazione di spazi ricreativi. Dagli stadi flessibili alla progettazione del ciclo di vita, dagli im-pianti sportivi senza barriere fino al pra-to sintetico e al Forum Brazil. Queste le tematiche della 22esima edizione del congresso IAKS, che si incentrerà sulle più recenti tecnologie, tendenze e pro-spettive delle infrastrutture per lo sport e il tempo libero, come di gestione. Oltre ai compiti di progettazione, avanzano dunque in primo piano anche l’efficien-za energetica degli edifici, la tecnologia e l’ambiente, il facility management, la pianificazione di costi e finanziamenti. Anche l’accessibilità senza barriere e il design olistico si annoverano tra i temi del prossimo congresso IAKS, come pure la progettazione di eventi sportivi e infra-strutture per stadi.

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rassegnaprodotti FSb

Seduti in comoditàProtagoniste dello stand Bericoplast , le sedute KUM e Charlie, che di recente hanno trovato collocazione all’interno della riqualificazione del Palanet di Padova che prevedeva, tra gli altri interventi, anche l’aumento della capienza dei posti a sedere. Bericoplast, forte dell’esperienza tecnica e produttiva maturata nel settore, ha dunque inserito 3808 sedute modello KUM (una seduta in poliammide 6, fissata direttamente sulla pedana del gradone mediante tre ancoraggi diretti) e 20 sedute modello Charlie, sempre in poliammide, ribaltabili, ergonomiche e funzionali a particolari esigenze di spazio; a Padova infatti ogni seduta è stata montata singolarmente all’alzata. Le sedute del Palanet sono state prodotte nei colori del bianco e del rosso, ma Bericoplast è in grado di soddisfare le più svariate esigenze di tonalità.

Il segreto è nella fibra di vetroProtagonista dello stand di Carpet Backing , ditta con 40 anni di esperienza nella produzione di supporti primari per la produzione di tappeti tufting e una capacità produttiva di 80 milioni di mq/anno, sarà Backing Pri-mario, un tessuto tecnico rinforzato con rete di fibra di vetro durante la lavorazione al tufting e filo in multibava in polietilene, ideale per la produzione di erba per campi da rugby e hockey. L’uso di rete in fibra di vetro come rinforzo aumenta la stabilità dimensionale e riduce al minimo l’allungamento a trazione del supporto primario. In base al tipo di spalmatura, i tessuti vengono agugliati con fiocco di PP, per agevolare l’adesione del lattice. I tessuti neri in rafia di PP, nelle varie costruzioni, sono la base per i supporti mono e multistrato, atti a rispettare tutte le normative FIFA-UEFA e LND.

Una pavimentazione SUPERSOFT

Superficie per campi da tennis indoor e outdoor Supersoft, che possiede i vantaggi di un campo hard court con in più l’elasticità e il comfort garantiti da una superficie sintetica. La composizione in resine sintetiche permette di ottenere una superficie uniforme dalle eccellenti prestazioni tecniche: miglior controllo, rimbalzi perfetti della palla, ottimo equilibrio tra coefficienti di attrito e scivolata, elevato assorbimento degli urti; per un gioco piacevole, veloce e sicuro. La pavimentazione, facile da applicare, non necessita di manutenzione, è durevole nel tempo ed è resistente all’abrasione e ai fenomeni atmosferici anche più aggressivi. Classificato ITF categoria 4 (medio-veloce) e dall’Istituto Giordano per la resistenza al fuoco in classe 1 Italia. Tutte qualità che si potranno toccare con mano allo stand Casali .

Green Play, Green DayGreenPlay® nasce nel 2003 come materiale termoplastico di primo utilizzo per l’intaso di campi da calcio in erba sintetica. Da subito consegue il brevetto italiano e dopo due anni arriva anche quello europeo. Nel 2004 viene testato anche dall’Istituto Italiano del Giocattolo che conferisce al prodotto il Certificato della Sicurezza Controlla-ta attestante in primo luogo la conformità del materiale alla normativa EN71-3, suggellando dunque il materiale come rispettoso dell’ambiente e sicuro per l’uomo e per il bambino. Il prodotto è infatti del tutto atossico, esente da metalli pesanti, anallergico e totalmente riciclabile (può essere rigenerato al 100%). Per tutte queste qualità specifiche, Greenplay continua a essere il prodotto di punta dell’azienda Franplast , la quale gli dedica un posto d’onore al proprio stand FSB.

SIPARIO ALZATO SULL’IMPIANTISTICA SPORTIVAErba sintetica di ultima generazione per campi da calcio, superfici performanti e terre rosse per campi da ten-nis, sedute innovative che permettono un’ampissima personalizzazione. E ancora sistemi refrigeranti per pi-ste di pattinaggio, attrezzature per migliorare le proprie prestazioni atletiche, armadietti e soluzioni per spo-gliatoi di classe. In anteprima per voi, alcuni dei prodotti e dei sistemi che le aziende italiane presente-ranno al Salone Internazionale per lo spazio all’aperto, impianti sportivi e piscine FSB, dal 26 al 29 ottobre 2011 in Fiera Colonia. Prodotti che esprimono tutto il “saper fare” italiano. Per approfondire ogni singolo prodotto, la rassegna è pubblicata anche su www.sportindustry.com, nel canale “Sport & Fitness”, con maggiori informazioni, qui riassunte per esigenze di spazio.Inoltre, le aziende segnalate dalla lente possono essere cercate e contattate direttamente da www.sportindustry.com, oppure recandosi di persona a FSB, allo stand dell’azienda stessa.

HALL 11.2 STAND T046

HALL 11.3 STAND J021

HALL 11.2 STAND L048 M049

HALL 11.1 STAND A025

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rassegna prodotti FSb

Piste di ghiaccio a basso consumoIndustrial Frigo presenterà a FSB una linea di macchine refrigeranti GBAV apposite per le piste di pattinag-gio sul ghiaccio, in grado di abbassare i consumi energetici e garantire una maggiore facilità di utilizzo da parte del cliente. Molteplici i vantaggi: una notevole riduzione degli ingombri grazie a un blocco unico refrigerante, la creazione di taglie differenti a seconda delle misure dei piani pista, l’utilizzo di strumenti per la parzializzazione delle potenze che varia dal 50% fino a 25% a seconda del modello. Tutti questi accorgimenti hanno avuto risposte molto positive, confermando un risparmio energetico fino a un massimo del 30%. I refrigeratori sono inoltre dotati di ventilatori elicoidali a bassa rumorosità e possono essere telegestiti via internet o telefono cellulare grazie a un quadro remoto.

Per allenare il dribblingProdotta in Italia dall’azienda Liski con materiali di alta qualità antinfortunistici, PRO-SOFT è una barriera snodata brevettata composta da 5 sagome regolabili in altezza e montata su 2 pali di sostegno, dotati di snodo meccanico nella parte inferiore; una volta colpita, la barriera torna alla posizione di partenza. Come la classica Barriera Snodata Professional, anch’essa è molto versatile, in quanto offre la possibilità di essere utilizzata anche in allenamenti singoli per migliorare i dribbling, avendo un ostacolo che rispecchia le situazioni presenti nelle partite. Può essere montata sia sul carrello completo con 5 sagome, sia sul nuovo carrellino singolo per terreni sintetici. Lo stand Liski sarà l’opportunità per scoprire in prima persona le qualità di questo nuovissimo prodotto.

HALL 11.1 STAND D030

HALL 11.1 STAND C019

GRAMAGLIA srlVia Ancona, 67 - Osimo (An)Tel. 071.7108700 • [email protected] • www.gramaglia.it

blue pool piscineby GRAMAGLIA

®

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rassegna prodotti FSb

Armadi EXTRA per lo spogliatoio FSB offrirà l’occasione a Patentverwag Italia , azienda specializzata nella produzione di elementi di arredo per spogliatoi, la nuova linea di armadietti EXTRA, dotata di connotazioni estetiche e di caratteristiche tecniche eccellenti. Tra le quali sottolineiamo l’estrema “pulizia” delle superfici. Le ante sono infatti gli unici elementi a vista, separate le une dalle altre da una fessura di circa sette millimetri, che facilita in modo sostanziale l’igieniz-zazione, con un’assenza totale, in vista, di elementi portanti e dispositivi di assemblaggio. Le cerniere continue a tutta altezza, che ruotano nei profili portanti verticali, garantiscono un’assoluta planarità delle ante ed il “fermo” dell’anta in apertura a 90 gradi. Infine: uno speciale dispositivo “antiscasso”, ad incastro, rende assolutamente sicure le serrature.

Radigreen: la naturalità in un filatoUn monofilo in polietilene per realizzare erba sintetica perfettamente somigliante a quella naturale? È Radigreen® MFL PE, la gamma di filati che RadiciGroup presenterà durante l’edizione 2011 di FSB, ideale per applicazioni in ambito sportivo di alta gamma. Dal calcio al rugby sino all’hockey, come l’erba naturale i filati di RadiciGroup – unico produttore italiano di questa tipologia di monofili - si presentano soffici e piacevoli al tatto (non comportano rischi di abrasioni cutanee, assicurando al contempo un’ottima elasticità), con forme esclusive e sezioni diverse a seconda dell’esigenza applicativa. Morbidi, ma pur sempre resistenti: ai raggi UV, agli agenti atmosferici e all’usura nel lungo periodo, come dimostrano i test rigorosi effettuati prima dell’immissione sul mercato del prodotto.

L’intaso è HOLOIn anteprima per FSB, il nuovo granulo in TPE per l’intaso di erba sintetica HOLO, prodotto da SO.F.TER. attra-verso una speciale tecnologia ad estrusione, che consente di ottenere un granulo di forma cilindrica, coperto da brevetto. Lo spazio vuoto all’interno del granulo gli consente di deformarsi per assorbire l’energia rilasciata dalla corsa dei giocatori o dall’urto del pallone, e di restituirla in modo controllato riprendendo la propria forma. Senza contare che il materiale polimerico di cui sono composti i granuli offre durezza e resistenza paragonabili a quelle di una superficie in erba naturale in perfetta efficienza. Un prodotto che garantisce dunque ottime caratteristiche tecniche: capacità drenante, resistenza alle bassissime temperature (fino a -30°C), completa riciclabilità. Sviluppato in collaborazione con Terra Sports Technology.

La terra rossa non è tutta ugualeL’azienda Terre Davis sarà presente a FSB con la propria gamma di Terre Rosse Speciali per campi da tennis e baseball, prodotte con materiali naturali non tossici, attestate da relative certificazioni. In specifico, l’azienda produce in proprio il “manto finale Davis”, il “sottomanto Davis” e il “granulo base Davis”. Il primo è prodotto dalla macinazione di mattoni laterizi nuovi nella granulometria 0-1 mm. Il sottomanto Davis è il risultato della ma-cinazione di mattoni da recupero (più drenanti rispetto ai laterizi nuovi) ed argilla cruda, nella granulometria 0-2 mm. Infine, il granulo base Davis, derivante dalla macinazione di mattoni di recupero nella granulometria 2-10 mm e sostituisce la scoria di carbone non più reperibile, che ha caratteristiche di alta drenabilità e allo stesso tempo restituisce, per capillarità, la necessaria umidità alla superficie.

Per un basket 3on3

Al prossimo salone FSB, Sport System , che da oltre trent’anni progetta, produce e distribuisce una gamma completa di attrezzature sportive per la ginnastica, l’atletica, gli sport individuali e di squadra, presenterà un nuovo impianto basket progettato per utilizzo outdoor nelle manifestazioni della nuova disciplina “3 on 3”. Il nuovo impianto nasce sulla base dell’ormai collaudato modello Hydroplay Club, con sbalzo di 230 cm e movimentazione con pompa idraulica manuale e nuova protezione posteriore anti vandalismo, realizzata in lamiera verniciata. Ac-cessoriato di tabellone in cristallo stratificato, canestro reclinabile e set completo di protezioni antiurto, è dotato di una protezione imbottita frontale dove trova sede, con una soluzione tanto gradevole quanto innovativa, l’indica-tore dello scadere del tempo di gioco.

HALL 11.3 STANDDO20 EO21

HALL 11.1 STAND b030 C031

HALL 11.1 STAND D018

HALL 11.1 STAND H020 J021

HALL 11.2 STAND R50

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rassegna prodotti FSb

Una pavimentazione per grandi risultatiProtagonista dello stand Vesmaco sarà il ciclo/sistema Durflex® 101 sp roller professional, ideato, proget-tato e realizzato interamente dall’azienda, da 45 anni specializzata nella produzione di resine sintetiche per pavi-mentazioni sportive. A decretare il successo di questa pavimentazione: l’alto comfort d’utilizzo, l’assenza di tagli trasversali, l’ottima aderenza percepita ed effettiva (impossibile da creare con il calcestruzzo) e l’elevato grado di scorrevolezza dimostrati dal sistema sin dal suo primo utilizzo: i Campionati Mondiali de L’Aquila nel 2004. Frutto di una laboriosa ricerca e sperimentazione, le caratteristiche tecniche elevate di questo prodotto permettono agli atleti di esprimersi al massimo delle loro capacità e di competere in tutta sicurezza, riducendo al minimo i rischi di caduta. Sistema coperto da brevetto Vesmaco.

È elettronico, è Jump TesterSi chiama Jump Tester, ed è uno strumento elettronico che permette di rilevare e visualizzare in tempo reale i pa-rametri di valutazione della preparazione degli atleti che praticano sport di situazione, come il volleyball o il basket. In particolare, nella pallavolo questo strumento consente di eseguire in modo rapido test di salto, test di rapidità e allenamento del palleggiatore. Nei test di salto, viene visualizzato in tempo reale su un display l’altezza toccata dall’atleta, nei test di rapidità invece viene visualizzato il tempo che intercorre tra un passaggio e il successivo (per allenare per esempio la rapidità a muro o semplici ripetute) e nei test allenamento del palleggiatore viene visua-lizzata l’altezza della particolare traiettoria della palla. Prodotto da Vivisport , Jump Tester Elettronico sarà il protagonista dello stand dell’azienda a FSB.

HALL 11.1 STAND A060

HALL 11.2 STAND q061

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focus eventi

L’esperienza insegnaForumClub e ForumPiscine: due occasioni imperdibili per coloro che lavorano a vari livelli nel mondo della piscina, del fitness, del benessere e dello sport. Due occasioni per condividere le proprie esperienze, trovando le soluzioni alle problematiche gestionali più comuni, e per continuare a tenersi informati su questi settori, ogni giorno sempre più sinergici e correlati. Perché l’esperienza, personale e altrui, insegna.

Chi lavora nel settore dello sport sa mol-to bene che la crescita, professionale come personale, non può essere fondata su un sistema unilaterale di apprendi-mento. L’atleta, se vuole migliorare i suoi risultati, non può limitarsi a correre da solo, sfidando sempre e solo il cronome-tro. Al pari, un imprenditore (che sia pro-prietario, gestore, presidente) non può svolgere la sua attività senza mai uscire dal proprio ufficio, pensando di ridurre la propria azienda (sia essa piscina, pa-lestra o centro sportivo) a delle carte da firmare. Stiamo estremizzando, è chiaro, ma il senso del discorso è che la chiave per una crescita professionale completa è la condivisione di esperienze, apren-dosi a quelle fatte da altri e donando ad

altri quelle vissute in prima persona, in un interscambio che può rivelarsi solo proficuo. Insomma, cogliere ogni occa-sione per parlare con altri professionisti e operatori, scambiandosi idee e consi-gli, proporre problemi e cercare insieme valide soluzioni, così da migliorasi ogni giorno. Ed è proprio da queste premes-se che prende il via la nuova interessan-tissima iniziativa lanciata quest’anno da ForumClub: ForumClub Experience, un tour pensato per titolari e gestori di club e centri sportivi che vogliano con-frontarsi sui temi caldi del settore, per uno scambio interattivo di esperienze. Le tappe, in questa prima fase, saranno solo quattro, e toccheranno esclusiva-mente Milano (28 settembre), Roma (11

ottobre) e Catania (24 ottobre). Quarta e ultima tappa: un week-end in montagna comune ai tre gruppi di lavoro, che for-nirà un’ulteriore occasione di incontro e di scambio. Tavoli di lavoro, dunque, per confrontarsi, trarre ispirazione, soluzioni, idee. Ma non solo. I temi più importanti diventeranno anche argomento di ses-sione al Congresso Internazionale della prossima edizione di ForumClub, Expo and International Congress for fitness, wellness & acquatic clubs, l’unico even-to BtoB in Italia dedicato a manager, ge-stori, operatori e professionisti dei settori fitness, wellness, piscina e sport. Unico evento nel nostro paese dove è dunque possibile confrontarsi con i problemi legati alla gestione e al management

Il Congresso

internazionale di

ForumPiscine/ForumClub

rappresenta un unicum

nel nostro paese: è infatti

l’unico luogo dove è

possibile confrontarsi

con i problemi legati alla

gestione di Club, centri

benessere e sportivi,

piscine.

Expo and International Congressfor Fitness, Wellness & Aquatic Clubs

23-24-25 February 2012Bologna - Italy

a cura della redazione

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focus eventi

non solo di Club, ma anche di piscine pubbliche, centri benessere e sportivi. Il Congresso vede infatti la presenza di spe-aker di eccezione, nazionali e internazio-nali, che ogni anno condividono le loro esperienze con una platea sempre più ampia di congressisti, offrendo soluzioni pratiche alle più cogenti problematiche legate, appunto, alla gestione. A latere del Congresso Internazionale: l’Expo, la più ampia rassegna espositiva di prodotti e servizi legati primariamente al fitness e al wellness: dalle migliori attrezzature per il fitness ai software gestionali, dalle saune alle minipiscine idromassaggio, at-trezzature, arredi e accessori per l’attività in acqua, complementi per lo spoglia-toio, coperture, rivestimenti, solarium… e tanto altro, tutto visibile dal 23 al 25 febbraio 2012 in Fiera a Bologna.

E in tema di crescitaMa ForumClub non sarà solo “experien-ce”. Chi ha avuto l’occasione di visitare l’evento durante le sue passate edizioni, potrà confermare che negli ultimi 3 anni ForumClub ha subito una vera e propria rivoluzione, una rivoluzione che è solo al suo inizio. A cominciare dall’introduzio-ne di ForumPiscine, la Fiera Italiana della Piscina che in sole 3 edizioni è diventata punto di riferimento per tutti i professionisti del settore piscina e be-nessere. Un’occasione di crescita, dun-que, per conoscere un settore in conti-nua espansione e un prodotto, la piscina, che è ormai corollario indispensabile di qualsiasi struttura sportiva, ricreativa o ricettiva. Prodotti, sistemi, innovazioni e tecnologie per la costruzione, manuten-zione e gestione di piscine pubbliche e private, spa e centri benessere saranno solo alcuni dei prodotti che animeran-no l’Expo, accanto ad prodotti e siste-mi per la filtrazione, la disinfezione e il trattamento dell’acqua, sistemi di do-saggio, di controllo e di analisi dei pa-rametri dell’acqua, soluzioni e sistemi per il risparmio energetico in piscina, e molto molto altro ancora. A latere: il Congresso Internazionale, dove sa-ranno affrontati temi fondamentali per la gestione del sistema piscina, uno dei sistemi più complessi perché chiama in causa esperienze che spaziano dai si-stemi per il risparmio energetico, per il controllo delle qualità dell’acqua, alle normative in materia, fino all’importanza di garantire una sicurezza assoluta in va-sca. In una parola, si parla ancora di cre-scita, di ascolto di esperienze, con case history che forniranno consigli pratici, utili sia a chi lavora già nel mondo del-le piscine sia a chi vi si approccia solo ora. Ma le occasioni di apprendimento non finiscono qui. Per l’edizione 2012, il Salone Italiano della Piscina sarà caratte-rizzato da un’apertura verso l’estero, focalizzandosi primariamente sui Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, con

dal 23 al 25 febbraio 2012 Fiera Bologna (Italia)www.forumexpo.itwww.forumpiscine.itwww.forumclub.it

FORUM CLUbFORUM PISCINE

l’intento di portare nuove aziende stra-niere nei padiglioni di Fiera Bologna, nell’ottica di un mercato che diventa ogni giorno più globale. Le premesse per una sempre maggiore internazionalizzazione ci sono tutte. A cominciare dal fatto che ForumPiscine sarà presente ad Aquanale, il Salone Internazionle della piscina a Colonia dal 26 al 29 ottobre 2011, con uno stand/installazione dedicato al mer-cato della piscina in Italia (paese partner dell’evento di Colonia), con una presen-tazione interattiva che metterà in mostra le piscine vincitrici della prima edizione di Italian Pool Award (per approfon-dire l’argomento, rimandiamo la lettura di pagina 46). Infine, ForumPiscine 2012 vedrà il terzo incontro (il secondo si ter-

Pool & Spa Expoand International Congress

23-24-25 February 2012Bologna - Italy

FORUM CLUb EXPERIENCE

Come partecipare a ForumClub Experience? Basta contattare la Segreteria Organizzativa al numero 051.27.25.23 oppure scrivere a [email protected]. Entro sette giorni dalla chiusura delle pre-iscrizioni per ogni singola tappa, la segreteria comunicherà ai partecipanti l’avvenuta registrazione all’incontro. Gli incontri sono a numero chiuso.

6.500 visitatori (+10% rispetto al 2010)150 espositori(+15% rispetto al 2010)1.000 iscritti al Congresso Internazionale16000 mq di area espositiva

I NUMERI DELL’EDIZIONE 2011

rà a Piscina BCN, la Fiera della Piscina a Barcellona dal 18 al 21 ottobre 2011) della “International Pool & Spa Press Alliance”, la nuova partnership di Piscine Oggi con le riviste europee leader del settore piscina, nata proprio in occasione dell’edizione 2011 di ForumPiscine. In definitiva, l’occasione è da non per-dere; il duplice evento ForumClub/ForumPiscine rappresenta infatti l’unica occasione in Italia per venire in con-tatto con il settore del fitness, delle pi-scine e del benessere in un’unica loca-tion, sia dal punto di vista commerciale (in un Expo di 16000 mq) sia formativo, con una tre giorni di sessioni, convegni, incontri tecnici, tavole rotonde… per una experience a 360°.

L’Expo di ForumPiscine/

ForumClub rappresenta

l’unica occasione in Italia

per venire in contatto con

il settore del fitness, delle

piscine e del benessere in

un’unica location.

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appuntamentiottobre-dicembre 2011

ITALIAN POOL AwARD: APPUNTAMENTO A COLONIA

Per informazioni: www.forumpiscine.it

Per informazioni:

canale Piscine, sezione news

Un grande onore per il fare italiano. Quest’anno, l’Italia è stata scelta come paese partner dall’evento Aquanale, il Salone Internazionale della sauna, piscina e ambiente che si svolgerà dal 26 al 29 ottobre 2011 alla fiera di Colonia, in contemporanea con FSB. Per celebrare il nostro paese, gli organizzatori di Aquanale hanno de-ciso di dedicare uno stand speciale all’Italia, ac-cogliendo al suo interno la rivista Piscine Oggi e Italian Pool Award, il Premio alla Piscina Ital-iana fondato appunto da Piscine Oggi. I vincitori della prima edizione, premiati durante l’edizione 2011 di ForumPiscine, saranno protagonisti di

Categoria: Piscina residenziale outdoor forma libera Primo premio: API Italia – Piscine BiodesignMotivazione: La giuria ha apprezzato le soluzioni tecnologiche adottate e l’accurata scelta dei materiali, che hanno permesso di inserire la piscina in un contesto paesaggistico di pregio e di non facile accesso, divenendo essa stessa elemento valorizzante.

Categoria: Piscina residenziale indoor Primo premio: FM Studio Motivazione: La giuria ha apprezzato la perfetta valorizzazione di uno spazio interno di difficile interpretazione, che accoglie una piscina elegante, ampiamente accessoriata, senza eccessi formali, dotata inoltre delle più innovative tecnologie per lo sfruttamento delle energie rinnovabili.

Categoria: Piscina residenziale outdoor forma geometrica Primo premio: Bauen Motivazione: La giuria ha apprezzato la semplicità formale che si contrappone alla ricercatezza di finiture e materiali compositivi, contribuendo alla realizzazione di un impianto elegante e raffinato, ben accessoriato e ottimamente inserito nel contesto ambientale.

Categoria: Piscina commerciale outdoor Primo premio: Architetto Lamberto Caponi Motivazione: La giuria ha apprezzato l’inserimento della piscina nel contesto architettonico e paesaggistico, realizzata con coerenza nella posa e nella scelta dei materiali impiegati.

Categoria: Piscina commerciale indoor Primo premio: A&T Europe - Piscine Castiglione Motivazione: La giuria ha apprezzato la funzionalità dell’impianto architettonico nel suo insieme e degli spazi in particolare, senza rinunciare a un’accurata ricerca estetica nelle finiture e nei materiali impiegati.

una mostra interattiva, fatta di luci, suoni, im-magini. Una mostra che metterà in evidenza le cinque piscine vincitrici, suddivise tra piscine residenziali (ovvero ad esclusivo utilizzo privato) e commerciali (ovvero ad uso pubblico, inserite in hotel, centri benessere/fitness/sportivi, villaggi va-canze…), a loro volta divise tra interne ed esterne. Piscine che si sono distinte per stile, eleganza e funzionalità, per integrazione nell’ambiente che le accoglie: piscine espressione ed emblema della capacità progettuale e costruttiva italiana, rino-mata in tutto il mondo. Di seguito, presentiamo in sintesi queste cinque piscine da medaglia.

LA PISCINA IN FIERA A bARCELLONA

Torna a Barcellona Piscina BCN, la Fiera Interna-zionale dedicata alle piscine e al benessere, dal 18 al 21 ottobre 2011 nel quartiere espositivo di Gran Via. Secondo gli ultimi dati forniti a metà estate, oltre 200 sono le aziende che hanno con-fermato la loro presenza, provenienti da 20 pae-si, con un incremento del 14% di espositori ris-petto al 2009, lasciando prospettare un’edizione che riconfermerà il ruolo centrale dell’evento nel mondo della piscina e del wellness, non solo a livello nazionale ma anche europeo. Aziende che metteranno in mostra i loro prodotti e il know-how maturato nel settore ad un pubblico che si

attende sempre più internazionale. Anche per quest’anno, Piscina BCN riproporrà alcuni eventi paralleli, come il 3° Ibero-American Congress on Sports and Recreational Facilities (CIDYR), dedi-cato a gestori e costruttori di impianti sportivi e club, società di consulenza e di ingegneria, studi di architettura, laureati in scienze motorie e a tutti i professionisti coinvolti nella manutenzione di im-pianti sportivi, oltre a enti promotori dello sport. Rinnovato infine l’appuntamento anche con Piscina BCN 2011 Awards, che premierà le soluzioni più innovative in termini di sostenibilità per le piscine, il benessere e i centri acquatici.

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ottobre03-07

World Waterpark Association Annual Symposium & Trade ShowSimposio Annuale e Trade [email protected] Orleans, Louisiana (US)

06-08Fitness & Health BeneluxEvento dedicato al ftiness e al benesserewww.fitnessvakbeurs.nl/landingpage/www.fitnessvakdagen.nlJaarbeurs Trade Mart, Utrecht (NL)

12-14World Aquatic Health ConferenceConferenza dedicata a coloro che lavorano per uno stile di vita più sano attraverso l’[email protected] Seattle Hotel – Downtown (US)

13-14BTSBorsa del Turismo Sportivo e Benessere Termaleinfo@borsaturismosportivo.comwww.borsaturismosportivo.comMontecatini Terme, Pistoia (IT)

14-16Salon Mondial Rééducation Equip’SallesFiera internazionale sulla [email protected] Floral, Parigi (FR)

18-21Piscina BCNSalone Internazionale della [email protected] fieristico Gran Via, Barcellona (ES)

20-22SunSalone Internazionale dell’arredamento e attrez-zature per [email protected], Rimini (IT)

26-29FSB-AquanaleSalone Internazionale degli impianti sportivi, ricreativi, piscine e [email protected] Fiera Colonia (DE)

27-29 Sports Source AsiaFiera Internazionale per il mercato dello sport e del lifestyle in Asia

[email protected], Hong Kong (CN)

30-4Pool Spa Patio ExpoSeminari ed esposizione internazionale dedicata alle piscine e alle [email protected] Bay Convention Center, Las Vegas (US)

novembre 05-07

AesteticaSalone mediterraneo dei professionisti della bellezza e del [email protected], Mostra d’Oltremare (IT)

10-11Salon Splash!Salone annuale della piscinawww.acpq.comCentre de Foires de Québec (CA)

14-18IAAPA Attractions ExpoConferenza annuale ed Expo per coloro che op-erano nel settore dell’intrattenimento in [email protected] County Convention Center, Orlando, Florida (US)

dicembre01-03

Athletic Business Conference & ExpoConferenza ed esposizione per i professionisti di atletica, fitness e attività ricreative www.athleticbusinessconference.com/contact/www.athleticbusinessconference.comSan Diego, California (US)

03-11Salon de la Piscine et du SpaSalone dedicato alla piscina e alle [email protected] Expo – Porte de Versailles (FR)

05-08Canadian Pool & Spa Conferenza ed Expo su piscine e Spawww.poolandspaexpo.caToronto Congress Centre (CA)

24-26 febbraio 2012ForumPiscine/ForumClubFiera di Bologna, Italywww.forumpiscine.itwww.forumclub.it

Direttore responsabile:Federico Maestrami

Coordinamento:Alice Spiga

Redazione:Chiara La Piana, Davide Venturi, Sara Lisa di Mario ([email protected])

Hanno collaborato:Guido Martinelli, Carmen Musuraca, Lucia Dallavalle Progetto grafico:Alice Rameschi, Claudia Gamberini, Sergio Melani Videoimpaginazione:Alice Rameschi

Prestampa:Massimo Piani

Tipografia:Rotolito Lombarda S.p.A. - Milano

Editrice Il Campo srlfondata da Franco MaestramiVia Amendola 11, 40121 Bologna Tel. 051.25.55.44, Fax 051.25.53.60

Direzione editoriale:Federico Maestrami, Roberto Maestrami

Spedizione in posta target Periodico iscritto al ROC con numero 6228 ISSN 2038-5781

Domini internet:www.sportindustry.comwww.sportindustry.netwww.sportindustry.orgwww.sportindustry.infowww.sportindustry.tvwww.sportindustry.itwww.sportindustry.eu

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PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA© Copyright 2011

trimestrale, anno 2, n. 5ottobre-dicembre 2011

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