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COMMITTENTE TAVOLA ZEFIRO s.r.l. 06.1 OGGETTO SCALA RELAZIONE ELETTRODOTTO DATA Febbraio 2014 Studio di Ingegneria PROGETTO Dott.Ing. RAIMONDO ALUIGI IMPIANTO PALA EOLICA DA 60 KW Variante alla autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio di un impianto mini eolico di potenza nominale 999.80 Kwp approvato con determinazione del dirigente del servizio 4.3 della provincia di Pesaro e Urbino n.2332 del 15/09/2010 in località Cà Parlano nel Comune di Piobbico (PU) ARCHIVIO Impianto Eolico 60 VARIANTE Via S.Maria n°4 - 61046 - PIOBBICO (PU) Tel – Fax 0722-986489 [email protected] - p.i. 00988990412

06.01 - Relazione elettrodotto - doc.provincia.pu.itdoc.provincia.pu.it/urbanistica/VIA/2014-05-12_Zefiro-Piiobbico/06... · L’ENEL prevede nelle sue specifiche, collari per mensole

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COMMITTENTE TAVOLA

ZEFIRO s.r.l. 06.1 OGGETTO SCALA

RELAZIONE ELETTRODOTTO

DATA

Febbraio 2014

Studio di Ingegneria PROGETTO Dott.Ing. RAIMONDO ALUIGI IMPIANTO PALA EOLICA DA 60 KW

Variante alla autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio di un impianto mini

eolico di potenza nominale 999.80 Kwp approvato con determinazione del dirigente del servizio 4.3 della provincia di Pesaro e Urbino n.2332 del 15/09/2010 in località Cà Parlano

nel Comune di Piobbico (PU)

ARCHIVIO Impianto Eolico 60 VARIANTE

Via S.Maria n°4 - 61046 - PIOBBICO (PU) Tel – Fax 0722-986489 [email protected] - p.i. 00988990412

1. Introduzione

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto mini eolico costituito da un’unica turbina su torre

tubolare in acciaio di altezza pari a m 50 e rotore tripla con diametro di m 29, di potenza pari a 60,0

Kw. Inoltre per la connessione alla rete ENEL , le opere saranno realizzate a cura di ENEL

secondo le proprie specifiche tecniche di cui si riportano di seguito.

Il tratto di cavidotto dalla pala alla cabina, è già stato autorizzato e non è oggetto di variante.

2. Normativa

Le norme tecniche per la progettazione, l’esecuzione e l’esercizio delle linee elettriche aeree

esterne cui fare riferimento sono:

D.M. N° 449 – 21/03/1988

D.M. 16/01/1991 – Modifica del D.M. n° 449 – 21/03/1988

D.M. 05/08/1998– Modifica del D.M. n° 449 – 21/03/1988

Delibera 18/03/2008 ARG/elt 33/08

Delibera 06/08/2008 ARG/elt 119/08

Le norme sull’inquinamento saranno trattate da un apposito studio.

Il presente elettrodotto è definito di seconda classe.

La tensione nominale è di 20.000, il carico di rottura del conduttore di energia è inferiore a 3434

daN .

La zona per quanto riguarda i sovraccarichi per il calcolo delle linee elettriche è classificata zona A.

La normativa indica inoltre, le condizioni atmosferiche e ambientali per i vari calcoli.

L’altezza dei conduttori dal terreno o negli attraversamenti rispetta gli obblighi della normativa

citata così come la distanza dagli edifici di ogni tipo, e la distanza dalle altre linee elettriche o

telecomunicazione.

Non ci sono interferenze con le attività agricole.

3. Linea elettrica aerea a M.T.

La zona è posta ad una quota di 650 m s.l.m. e la scelta più idonea per la linea elettrica, è

aerea con cavo cordato. Per la realizzazione della linea elettrica si prevede l’impiego di

sostegni in lamiera zincata a sezione ottagonale infissi nel terreno. Il riempimento dello

scavo deve garantire che il consolidamento nel terreno rimanga inalterato nel tempo.

Lo scavo è limitato al al perimetro del sostegno, riducendo gli impatti sull’ambiente in

quanto i pali di sostegno si inseriscono nell’ambiente e consentono un abbattimento minimo

di piante arboree e arbustive.

Per quanto riguarda i nuovi interventi sulla rete, come previsto, l’impianto sarà allacciato

alla rete di Distribuzione tramite realizzazione di una nuova cabina di consegna collegata in

antenna con O.d.M. lungo linea MT esistente “APECCHIO”.

Tale soluzione prevede i seguenti nuovi interventi sulla rete:

- Linea in cavo aereo AI 35 mm2, comprensiva di sotegni e fondazioni di 1200 m;

- Linea in cavo sotterraneo AI 185 mm2 su tereno naturale di 20 m;

- Allestimento cabina di consegna in derivazione;

- Dispositivo di sezionamento motorizzato da palo su linea aerea esistente.

Nella planimetria allegata è riportato il tracciato di massima, il punto in cui sarà realizzata la

cabina di consegna e il punto di innesto dell’impianto di rete per la connessione alla rete

esistente.

3.1 Cavi Le caratteristiche del cavo che sarà utilizzato per la rete elettrica aerea è descritto nella

seguente tabella.

Descrizione unità

1 Tensione nominale kV 20

2 Frequenza Hz 50

3 Categoria Sistema Classe A con neutro a terra o isolato e

durata massima di funzionamento con fase

a terra fino a 1 ora

4 Condizioni di posa Aria

5 Temperatura ambiente °C 30

6 Installazione Posa in piano orizzontale- cavo sospeso

7 Tipo di cavo ARG7H5EXY 12/20kv

8 Sezione verificata mm2 35+50Y

9 Diametro conduttore mm 7,1

10 Spessore isolante mm 5,5

11 Diametro esterno max mm 59,3

12 Peso del cavo Kg/Km 2100

13 Resistenza max a 20° in CC Ohm/Km 0,868

14 Portata nominale A 140

15 Raggio minimo di curvatura mm 600

3.2 Fune portante

Le caratteristiche della fune portante per il cavo aereo sono descritte nella seguente

tabella:

Formazione 7*3

Diametro fune 9 mm

Diametro filo 3 mm ± 1,5 %

Sezione teorica 49,48 mm2

Massa teorica 0,329 Kg/m

+ 2 % - 3%

Resistenza elettrica

A 20 C max

1,77

Carico di rottura kN 59,80

Modulo di elasticità kN/mm2 152

Coefficiente di dilatazione 1/ 13*10-6

3.3 Sostegni I sostegni che saranno utilizzati saranno in lamiera zincata a sezione ottagonale.

3.4 Fondazioni Per i sostegni direttamente infissi alla profondità minima di 1,5 m, il riempimento dello

scavo deve essere effettuato con strati alterni, accuratamente costipati, di terra e

ciotolame, in modo da garantire che lo stato di consolidamento del terreno rimanga

inalterato nel tempo.

Ove fosse necessario ricorrere all’esecuzione di scavo a mano di buca calibrata per

infissione diretta dei sostegni, il palo nella porzione infissa non dovrà esercitare alcuno

sforzo sulla parete oggetto di asportazione e seguente costipazione dl terreno.

Le fondazioni garantiscono una maggior stabilità al palo rispetto alla semplice infissione

diretta sul terreno, evitando il ribaltamento.

Le fondazioni verranno realizzate come blocco monolitico in calcestruzzo non armato,

predisponendo nello scavo, una cavità cilindrica di opportuno diametro interno.

Tra le due tipologie unificate, saranno impiegate, per le linee aeree MT in cavo cordato su

fune portante e BT in cavo cordato, le sole fondazioni.

In relazione alla natura del terreno, sono state previste tre alternative:

- Fondazioni M1 impiegate in terreni asciutti e compatti, in cui in nessuna stagione

dell’anno, la falda freatica si porta a meno 1,50-2,00 m dal piano di campagna;

- Fondazione M2 impiegate in terreni di scarsa compattezza ed in tutti i casi in cui non si

possa far affidamento sulla presenza di una sufficiente massa di terreno compatto;

- Fondazioni M3 impiegate in terreni acquitrinosi.

Le fondazioni M1 possono essere richieste sia nella versione “affiorante” rispetto al

piano di campagna che “interrate” di cm 40, mentre le fondazioni M2 e M3 sono sempre

“affioranti” e le loro dimensioni restano comunque invariate qualora fossero interrate.

I pali in lamiera saldata a sezione ottagonale o poligonale con fondazione interrata

devono avere la fasciatura di protezione in catrame nella zona di bagnasciuga.

3.5 Supporti

L’ENEL prevede nelle sue specifiche, collari per mensole di acciaio di due tipi di

supporti: di sospensione, di amarro.

3.6 Sezionamenti e protezione contro le sovratensioni

I sezionamenti servono per suddividere la linea in tratti razionali, mentre le protezioni

contro la sovratensione hanno la grande funzione di salvare la linea elettrica da

sovraccarichi di tensione.

3.8 Quadro di BT E’ costituito da un armadietto in resina sintetica, contenente gli interruttori dedicati al

sezionamento delle linee BT, ed alla protezione contro i sovraccarichi ed i corto circuiti che

si possono verificare sulle medesime. Gli interruttori impiegati dall’ENEL nel posto di

trasformazione su palo sono del tipo quadri polare magnetotermico, disponibili in tre

diverse taglie 40 A, 80 A , 125 A.

Tra le caratteristiche egli interruttori elencati va segnalata la capacità di quello da 40 A di

garantire la protezione delle linee BT, in alluminio da 70 e 35 mm2 nonché delle derivazione

in rame da 10 mm2 , di qualsiasi lunghezza da guasto franco o sovraccarico che si possa

verificare in un punto qualsiasi della linea stessa. L’interruttore da 125 A è provvisto di

protezione magnetotermica anche sul neutro.

Al quadro di bassa tensione è affidato anche il compito di identificare il posto di

trasformazione, mediante l’applicazione, con rivetti, dell’apposita targhetta sullo sportello

dell’armadietto.

3.9 Trasformatori La misura dell’energia elettrica sui sistemi trifase a neutro isolato in MT viene effettuata

con complessi di misura ad inserzione indiretta, realizzata tramite due trasformatori di

tensione e due trasformatori di corrente.

L’interposizione dei due suddetti trasformatori di misura, consente di ottenere

l’alimentazione delle bobine dei contatori con valori nominali prestabiliti (5A e 100V)

delle grandezze elettriche corrente e tensione.

L’avvolgimento primario di u trasformatore di corrente deve essere collegato in serie

alla fase MT su cui viene installato.

Il funzionamento ideale di un TA è rappresentato dal funzionamento in corto circuito

(morsetti secondari collegati insieme). In tali condizioni l’impedienza elettrica collegata

al secondario tende al valore zero.

Normalmente al secondario del TA è collegata la bobina amperometrica del contatore,

la cui impedenza, di valore molto basso, consente di avvicinarsi con buona

approssimazione alla modalità di funzionamento ideale.

Se ne deduce che la criticità di funzionamento del TA aumenta con l’aumentare del

valore di impedenza collegata ai morsetti secondari.

Da evitare: collegamento dei morsetti secondari aperto, collegamento dei morsetti

secondari chiuso su impedienze elevate.

Conseguenze: tensione non controllata ai morsetti secondari: tale tensione, dipendente

dalla intensità di corrente circolante sull’avvolgimento primario (corrente di carico), può

raggiungere valori molto elevati ( anche 500-1000 V) ; valori di tensione anche più alti si

possono avere se il circuito secondario viene aperto mentre sul circuito primario crcola

la corrente assorbita dal carico.

L’avvolgimento primario di un trasformatore di tensione deve essere collegato in

parallelo alle fasi MT su cui viene installato.

Il funzionamento ideale di un TV è rappresentato dal funzionamento a vuoto (circuito

secondario apert). In tali condizioni l’impedienza elettrica collegata al secondario tende

all’infinito.

Normalmente al secondario del TV è collegata la bobina voltmetrica del contatore, la

cui impedenza, di valore elevato, consente di avvicinarsi con buona approssimazione

alla modalità di funzionamento ideale.

Se ne deduce che la criticità di funzionamento del Tv amenta con l’abbassarsi de valore

di impedenza collegata ai morsetti secondari.

Da evitare: collegamento dei morsetti secondari in corto circuito, collegamento dei

morsetti secondari chiuso su basse impedienze.

Conseguenze: surriscaldamento del TV, provocato alla circolazione dell’elevata

corrente sull’avvolgimento secondario, il permanere anche per brevissimo periodo di

tale condizione può provocare l’esplosione del Tv.

Le caratteristiche di tali apparecchiature prefabbricate con involucro metallico a

tensione nominale 24 Kv, isolate in aria (scomparto U9) o con IMS isolato in SF8 (

scomparto UT), sono quelle di cui alle Tabelle di unificazione DY408 e DY803.

Le particolarità costruttive di un certo interesse ai fini del presente sussidio, sono le

seguenti:

a) L’involucro è costruito in modo che, in caso di guasti interni, non si verifichi

l’improvvisa apertura della porta (il pannello posteriore e il tetto sono fissati in

maniera che al verificarsi del guasto siano, eventualmente, i primi a cedere),

b) Il quadro è predisposto per l’installazione di 2 TA e 2 TV1 che, preventivamente

fissati sulle apposite piastre in dotazione, possono essere facilmente collocati nella

posizione di esercizio facendo scorrere le suddette piastre sulle guide predisposte;

c) I conduttori (sbarre presago mate, tracce di rame flessibili) per il collegamento dei

TA e TV al circuito primario vengono forniti con il quadro;

Le caratteristiche dei riduttori TA sono quelle di cui alla tabella di unificazione DY 4131

– settembre 1987.

Le particolarità costruttive peculiari, ai fini della corretta inserzione, sono

sostanzialmente due:

a) Unico rapporto di trasformazione;

b) B) morsetti secondari realizzati mediante presa incassata, idonea per spina dedicata

installata sul cordone precablato dei circuiti secondari.

I TA sono disponibili in sei taglie, aventi i seguenti rapporti di trasformazione nominali:

10/5 A , 20/5°, 40/5 A, 100/5 A, 200/5 A, 400/5 A

La scelta della taglia va effettuata sulla base della potenza richiesta, tenedo coto che i

suddetti TA unificati sono sovraccaricabili fino al 120 % del valore nominale della corrente

primaria.

Le caratteristiche dei trasformatori di tensione TV sono quelle di cui alla tabella di

unificazione DY4141 – settembre 1987.

Le particolarità costruttive peculiari, ai fini della corretta inserzione,, sono sostanzialmente

due:

a) Unico rapporto di trasformazione

b) Morsetti secondari realizzati mediante presa incassata, idonea per spina dedicata

installata sul cordone precablato dei circuiti secondari.

I TV sono disponibili in tre taglie, aventi i seguenti rapporti di trasformazione nominali:

1000/100, 1500/100 e 20000/100 V.

Nel territorio della Direzione dell’Emilia Romagna sono impiegati unicamente quelli con

rapporto di trasformazione 1500/100 V.

Le caratteristiche del cordone per la connessione dei gruppi di misura ai TA e TV sono

quelle di cui alla tabella DY 4181 – giugno 1992.

I componenti precablati, che costituiscono il cordone sono i seguenti:

- Un tubo flessibile di protezione diametro interno 19 mm formato da due strati a base di

gomma con interposto un doppio strato di treccia in filo d’acciaio;

- N. 7 cavi unipolari flessibili distinti da colori diversi ( n. 4 di sezione 6 mm2 per i

collegamenti amperometricie n. 3 di sezione 2,5 mm2 per i collegamenti voltmetrici)

- N. 2 spine tripolari con conduttore di terra( di sezione 6 mm2) per il collegamento dei

TA,

- N. 2 spine tripolari con conduttore di terra( di sezione 6 mm2) per il collegamento dei

TV,

Le spine precablate sul cordone, stante la diversa foggia costruttiva, rendono obbligato

il corretto accoppiamento con le rispettive prese dedicate dei TA e TV.

In prossimità delle spine fuoriescono i conduttori di terra, da utilizzare per gli appositi

collegamenti.

Il cordone è disponibile in tre taglie di lunghezza pari a 3,6,12 metri.

Di seguito sono riportate le seguenti tabelle relative ai materiali sopracitati:

M07.2 Materiali ed accessori per forniture MT

DY 408 apparecchiature prefabbricate con involucro metallico tensione nominale 24 Kv-

scomparto U9

M08.2 quadri MT con involucro metallico I.M.S. isolato in SF6 per forniture MT

3.10 Protezioni

Il trasformatore installato nelle cabine in muratura è protetto:

- Rispetto alle sovratensioni MT tramite scaricatori o s.c.s.

- Rispetto ai corto circuito con I.M.S. con fusibili

- Rispetto ai sovraccarichi(qualora ne sussista il rischio) tramite un termometro

che comanda l’apertura di un interruttore BT

La protezione contro le sovratensioni delle cabine di nuova costruzione alimentate con

almeno una linea aerea in conduttori nudi consiste nell’installazione di una terna di

scaricatori in ingresso alla cabina.

Nelle cabine già in servizio si trovano spesso installate catene spinterometri che. Qualora

sia necessario migliorare la qualità di servizio delle linee MT alimentanti tali cabionesi può

intervenire installando in serie ad ogni spinterometro esistente un piccolo scaricatore,

ottenendo così scaricatori con corno spinterometrico.

La protezione contro i corto circuiti nel trasformatore e nel quadro BT si realizza con un

I.M.S. sul montante MT combinato con fusibili con potere di interruzione nominale maggiore

di 16 KA.

Le protezioni contro i sovraccarichi dei trasformatori MT/BT (qualora sia necessaria9) si

realizza con l’installazione sul trasformatore stesso di un termometro che comanda

l’apertura di uno o più interruttori BT.

Deve inoltre essere garantita la protezione contro i contati diretti:

• Se il trasformatore è del tipo a passanti in porcellana DJ1106, tale protezione è

costituita da una griglia metallica;

• Se è invece del tipo con presa a spina DJ 1111 è sufficiente installare le apposite

protezioni isolanti su passanti BT in quanto il lato MT garantisce già la protezione

contro i contatti diretti.

di seguito sono riportate l seguenti tabelle relative ai materiali sopracitati:

• M03 protezioni del trasformatore

• M09 spinterometri – scaricatori

• M03 scaricatori ad ossido metallico con corno spinterometrico

• M18 morsetti e protezioni isolanti per passanti BT di trasformatori

Ogni cabina è corredata da cartelli di avvertimento,informazione, avviso o prescrizione; ad

ogni trasformatore deve essere applicata apposita targa numerata per l’identificazione dello

stesso. Il numero identificativo della cabina deve essere riportato nell’apposita targa sulla

porta della cabina stessa insieme al nome della zona di appartenenza ed alla data di

entrata in esercizio.