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Strade nuove pag. 1 STraDE NUOVE Giornalino a cura dellA.C. parrocchiale san Giuseppe artigiano anno I - n. 7 - mensile novembre 2008 Redazione parrocchia San Giuseppe Artigiano diffusione interna Materiali e collaborazioni si intendono forniti a titolo gratuito Messaggio del parroco Messaggio del parroco Messaggio del parroco Messaggio del parroco Carissimi, iniziamo un nuovo anno liturgico con la prima Domenica di Avvento. Il tempo di Avvento ha un duplice carattere: è preparazione alla solennità del Natale, che commemora la prima venuta del Figlio di Dio tra gli uomini; ed è anche tempo in cui, mediante questo ricordo, l’animo dei fedeli deve orientarsi verso l’attesa della seconda venuta del Cristo, alla fine dei tempi, accogliendo e invocando la continua venuta del suo regno nell’oggi della Chiesa. Per questi due motivi, il tempo di Avvento è tempo di fedele e gioiosa ripresa spirituale, “nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo”. Auguri di buon anno liturgico nuovo e buon avvento e Natale! Fraternamente! don Salvatore Camillo parroco don Salvatore Camillo parroco don Salvatore Camillo parroco don Salvatore Camillo parroco Una “ventata” di… Avvento Eccoci di nuovo qui, un altro mese è passato, e ha portato via con sé problemi, gioie, incontri, e quant’altro (chi più ne ha più ne metta…). Anche la nostra comunità dopo la solita “routine” si prepara a vivere un momento forte: l’avvento!! Sfruttiamo questo momento di preparazione al natale per scrollarci di dosso le fatiche accumulate, le arrabbiature, le incomprensioni, e facciamoci trasportare da questa nuova “ventata” che ci permette di arrivare al Natale con più serenità. Natale, infatti, è tempo di buone azioni, cerchiamo di riscoprire in questo periodo anche la bellezza dei piccoli gesti d’amore, di regali, di attenzione a chi è meno fortunato. Alcuni in parrocchia si stanno muovendo in questa direzione, come i bambini del 4° anno, che con un semplice gesto vogliono riscoprire il “valore del dono”. Ecco, e con dei piccoli gesti concreti che possiamo avvicinarci nel migliore dei modi a questo evento importante, in cui possiamo prepararci ad accogliere Gesù. Buon avvento a tutti!! Gabriele Camillo SOMMARIO: Messaggio del parroco essaggio del parroco essaggio del parroco essaggio del parroco Editoriale ditoriale ditoriale ditoriale pag.1 pag.1 pag.1 pag.1 Agor gor gor gorà Azione cattolica Azione cattolica Azione cattolica Azione cattolica Sovvenire Sovvenire Sovvenire Sovvenire pag.2 pag.2 pag.2 pag.2 Il valore del dono Il valore del dono Il valore del dono Il valore del dono Arrivare al traguardo Arrivare al traguardo Arrivare al traguardo Arrivare al traguardo Poesia Poesia Poesia Poesia pag.3 pag.3 pag.3 pag.3 La colletta alimentare La colletta alimentare La colletta alimentare La colletta alimentare Marvin School Marvin School Marvin School Marvin School Pag.4 Pag.4 Pag.4 Pag.4 Tutti in pista! Tutti in pista! Tutti in pista! Tutti in pista! Pag.5 Pag.5 Pag.5 Pag.5 Immacolata concezione Immacolata concezione Immacolata concezione Immacolata concezione Pag.6 Pag.6 Pag.6 Pag.6 Gir@ sul web Gir@ sul web Gir@ sul web Gir@ sul web Pag.7 Pag.7 Pag.7 Pag.7 Sulla strada del vangelo Sulla strada del vangelo Sulla strada del vangelo Sulla strada del vangelo pag. pag. pag. pag.8 Editoriale Editoriale Editoriale Editoriale Visita il sito: www.stradenuove.altervista.org

07 novembre2008

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Strade nuove pag. 1

STraDE NUOVE

Giornalino a cura dell’A.C. parrocchiale san Giuseppe artigiano

anno I - n. 7 - mensile novembre 2008

Redazione parrocchia San Giuseppe Artigiano diffusione interna

Materiali e collaborazioni si intendono forniti

a titolo gratuito

Messaggio del parrocoMessaggio del parrocoMessaggio del parrocoMessaggio del parroco

Carissimi,

iniziamo un nuovo anno liturgico con la prima Domenica di Avvento. Il tempo

di Avvento ha un duplice carattere: è preparazione alla solennità del Natale,

che commemora la prima venuta del Figlio di Dio tra gli uomini; ed è anche

tempo in cui, mediante questo ricordo, l’animo dei fedeli deve orientarsi verso

l’attesa della seconda venuta del Cristo, alla fine dei tempi, accogliendo e

invocando la continua venuta del suo regno nell’oggi della Chiesa. Per questi

due motivi, il tempo di Avvento è tempo di fedele e gioiosa ripresa spirituale,

“nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore Gesù

Cristo”.

Auguri di buon anno liturgico nuovo e buon avvento e Natale!

Fraternamente!

don Salvatore Camillo parrocodon Salvatore Camillo parrocodon Salvatore Camillo parrocodon Salvatore Camillo parroco

Una “ventata” di… Avvento

Eccoci di nuovo qui, un altro mese è passato, e ha portato via

con sé problemi, gioie, incontri, e quant’altro (chi più ne ha

più ne metta…).

Anche la nostra comunità dopo la solita “routine” si prepara a

vivere un momento forte: l’avvento!!

Sfruttiamo questo momento di preparazione al natale per

scrollarci di dosso le fatiche accumulate, le arrabbiature, le

incomprensioni, e facciamoci trasportare da questa nuova

“ventata” che ci permette di arrivare al Natale con più

serenità.

Natale, infatti, è tempo di buone azioni, cerchiamo di

riscoprire in questo periodo anche la bellezza dei piccoli gesti

d’amore, di regali, di attenzione a chi è meno fortunato.

Alcuni in parrocchia si stanno muovendo in questa direzione,

come i bambini del 4° anno, che con un semplice gesto

vogliono riscoprire il “valore del dono”.

Ecco, e con dei piccoli gesti concreti che possiamo avvicinarci

nel migliore dei modi a questo evento importante, in cui

possiamo prepararci ad accogliere Gesù.

Buon avvento a tutti!!

Gabriele Camillo

SOMMARIO:

MMMMessaggio del parroco essaggio del parroco essaggio del parroco essaggio del parroco EEEEditoriale ditoriale ditoriale ditoriale

pag.1pag.1pag.1pag.1 AAAAgorgorgorgorà

Azione cattolicaAzione cattolicaAzione cattolicaAzione cattolica Sovvenire Sovvenire Sovvenire Sovvenire pag.2pag.2pag.2pag.2 Il valore del donoIl valore del donoIl valore del donoIl valore del dono Arrivare al traguardoArrivare al traguardoArrivare al traguardoArrivare al traguardo PoesiaPoesiaPoesiaPoesia pag.3 pag.3 pag.3 pag.3 La colletta alimentare La colletta alimentare La colletta alimentare La colletta alimentare Marvin School Marvin School Marvin School Marvin School Pag.4Pag.4Pag.4Pag.4 Tutti in pista! Tutti in pista! Tutti in pista! Tutti in pista! Pag.5Pag.5Pag.5Pag.5 Immacolata concezioneImmacolata concezioneImmacolata concezioneImmacolata concezione Pag.6 Pag.6 Pag.6 Pag.6 Gir@ sul webGir@ sul webGir@ sul webGir@ sul web Pag.7Pag.7Pag.7Pag.7

Sulla strada del vangelo Sulla strada del vangelo Sulla strada del vangelo Sulla strada del vangelo pag.pag.pag.pag.8888

EditorialeEditorialeEditorialeEditoriale

Visita il sito: www.stradenuove.altervista.org

Strade nuove pag. 2

Dal 1984 ha sostituito la congrua

statale: prima era lo Stato che

assicurava loro uno “stipendio” in

base alle funzioni che svolgevano,

quindi non a tutti; oggi i sacerdoti si

affidano a noi fedeli per il loro

sostentamento, senza alcun

automatismo, ma con una libera

Offerta da riconfermare ogni anno o

più volte l'anno, una scelta di vita

importante per ogni cristiano,

chiamato anche per gli aspetti

economici alla corresponsabilità, nel

grande disegno della "Chiesa-

comunione” tracciato dal Concilio

Vaticano Il.

Perché donare I'Offerta se c'è

l'8xrnille?

Le Offerte per i sacerdoti e l’8xmille

sono nati insieme nel 1984 con

l'applicazione degli accordi di

revisione del Concordato. L’8xmille

oggi è uno strumento ben noto, che

non costa nulla in più ai fedeli. Le

Offerte invece sono un passo ulteriore

nella partecipazione alla missione

della Chiesa: comportano un piccolo

esborso in più ma indicano una scelta

di vita ecclesiale.

Pochi sanno che il clero diocesano, dal

nostro parroco a quello di una

comunità più piccola o lontana, è

affidato ai fedeli stessi.

Con un'Offerta, ogni cristiano può

accompagnarli nella missione.

La giornata del Sovvenire è dedicata

all’offerta per tutti i sacerdoti. E’ un

grazie a chi ha dedicato la sua vita al

Vangelo e al servizio del prossimo.

Le Offerte per i sacerdoti sono diverse

dalle questue domenicali: esse

contribuiscono ad assicurare il

necessario a tutti i preti diocesani in

Italia, dai giovani sacerdoti al primo

incarico, ai parroci d'esperienza, fino

ai circa 3000 preti ormai anziani o

malati, che dopo una vita spesa per

l’annuncio della Parola e per gli altri,

non possono più fare la loro parte;

raggiungono anche circa 600

missionari inviati nel Terzo mondo; le

questue, invece, servono per i bisogni

materiali della Chiesa come costruzione. Dovunque è annunciato il Vangelo, si

celebrano i sacramenti e si realizzano

progetti di carità, le Offerte

sostengono l'opera di ogni sacerdote

diocesano.

Sono il segno della fraternità verso i

presbiteri, amici lungo tutta la nostra

vita. Per il sostentamento si affidano

alla libera donazione dei fedeli, come

nelle comunità cristiane delle origini,

e non più alla congrua statale.

Doniamo la nostra Offerta e per chi

vuole, il dono può essere ripetuto

durante l'anno. Con i bollettini postali

all’uopo predisposti, o anche un

bonifico bancario, la carta di credito o

la donazione diretta all'lstituto

diocesano sostentamento clero.

Anche un piccolo importo dà il segno

della nostra vicinanza; ed è deducibile

dalla dichiarazione dei redditi fino ad

un massimo di 1.032,91 euro l’anno.

Le Offerte vanno all'lstituto centrale

sostentamento clero di Roma che le

ridistribuisce equamente tra i circa 38

mila preti diocesani. Assicura così una

remunerazione mensile dignitosa da

863 euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato fino a

1.341 euro per un vescovo ai limiti

della pensione

L’Offerta è nata come strumento

fraterno tra le parrocchie per dare

alle comunità più piccole gli stessi

mezzi di quelle più popolose.

1,2,3,4,5,6…ciao a tutti!!!... Questo mese il gruppo ha iniziato a lavorare alla

grande, con l’aiuto dei nostri giovanissimi. Il giorno 13 novembre nella nostra

parrocchia si è svolta la “festa del ciao”… Festa che apre il cammino 2008/2009

dei gruppi A.C.R., fatta di conoscenza, giochi e divertimento! Anche noi nel

nostro piccolo abbiamo partecipato anche se non numerosissimi. L’ACR è

sempre stato un “neo” nella nostra comunità, ma spero che quest’anno le cose

cambino, e che il numero dei bambini dagli 8 ai 14 anni aumenti a dismisura

perché l’ACR è un modo bello e divertente per conoscere meglio Gesù…!!

Io mi auguro con tutto il cuore che questo avvenga, e mi rivolgo a tutti, genitori

e catechisti: non fate perdere ai vostri bambini e ragazzi questa bella

opportunità… ogni sabato alle 17:30.

Vi aspettiamo numerosi!!!

Marianna Palma

Strade nuove pag. 3

Carissime Catechiste,

noi ragazzi del 4° anno di iniziazione cristiana per

questo Santo Natale abbiamo pensato di imitare e

mettere in pratica l'idea e il gesto che il nostro

catechista ebbe verso di noi negli anni scorsi.

Vi chiederete di quale rivoluzionaria idea si tratta?

Il nostro catechista durante l'anno raccoglieva tutti i

pupazzetti e gadget che escono nelle confezioni di

patatine, sofficini, cioccolatini ecc. ecc....

Nella prima settimana di dicembre, egli veniva in

classe con un sacchetto che conteneva altre bustine

piene di pupazzetti e gadget raccolti e ci proponeva a

turno di estrarre, senza vedere una bustina, quello

che la sorte ci riservava, e noi apprezzavamo senza

alcuna pretesa il regalo estratto.

Naturalmente si trattava pupazzetti usati che in quel

momento acquistavano per noi un significato

particolare.

Noi ci siamo chiesti perchè il nostro catechista ebbe

questa idea?

Egli con questo gesto voleva insegnarci il valore del

dono, che donare qualcosa di nostro al prossimo ci

aiuta a migliorare e che tutto ciò che ci viene donato

bisogna apprezzarlo senza riserve.

Il gioco è semplice e pieno di significato per questo

noi vogliamo riproporvelo aspettandovi nella nostra

aula.

Dimenticavamo di dirvi che il gioco si può ripetere

anche il prossimo anno con i ragazzi del 3° anno, per

provare la sensazione di ….donare!

Ragazzi del 4° anno di iniziazione cristiana

Certamente le cose più belle della vita sono quelle che

facciamo da soli, con le nostre forze e con il nostro impegno!

E' proprio così, nessuno potrebbe dissentire!

Ma quanta fatica possa costare per arrivare al traguardo, non

è possibile prevedere.

La strada si dice, è tutta in salita, d'accordo, ma dovrebbe

essere la regola per tutti!

Ed invece la strada in salita è riservata solo a quelli che non

hanno un santo protettore, uno che conta, che può rendere la

strada meno ripida e quindi percorribile con poca o nessuna

fatica!

Ma la cosa che dà più fastidio e lascia perplessi, è il constatare

che tutti quelli che sono arrivati dove volevano con il

benestare di quelli che contano, hanno l'ardire, o meglio, la

faccia tosta, di affermare a gran voce che ce l'hanno fatta da

soli, con le proprie forze, con il proprio impegno, con i propri

meriti e si offendono se si fa capire che sono stati aiutati, anzi,

il più delle volte, preferiscono non ritornare sull'argomento

per non essere infastiditi ulteriormente!

Comportamenti simili sono scandalosi, ma non possiamo

perdere la speranza che domani le cose possano cambiare.

Non per niente siamo soliti dire: “Spes ultima dea”!

Isabella Silvana

Al Cimitero

Cullati dai cipressi

dall'odoroso e acre

olezzo, dormono

i nostri cari.

Non amano il frastuono

i nostri morti

perchè assorti

nell'eterna pace

e nel silenzio arcano

che custodisce i loro

resti umani.

Deponiamo un fiore

accendiamo un lume

innalziamo una prece!

Ricordiamo la loro vita

e il loro esempio

e sereni allontaniamoci

piano piano, senza lacrime

perchè un giorno lassù

tutti ci ritroveremo.

Silvana Isabella

Strade nuove pag. 4

La durezza del tempo presente colpisce ormai tutto il nostro

popolo.

La solitudine e la fragilità dei legami familiari e sociali rendono

le persone ancora più povere, in uno scenario economico già

allarmante.

In questa situazione, il semplice gesto di carità cristiana, che è

il condividere la propria spesa con il più povero, è come

"accendere un accendino nel buio". L'estraneità e la paura

sono sconfitte, può nascere un'amicizia che rilancia nella realtà

col gusto di essere nuovamente protagonisti, sostenendosi

nella quotidiana fatica del vivere.

La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare nasce come un gesto di condivisione

dei bisogni a livello popolare: i volontari invitano le persone che stanno per fare la

spesa al supermercato ad acquistare alcuni generi alimentari di prima necessità per

offrirli a chi ne ha bisogno.

La Banca Tercas Teramo ha vinto la

prima edizione del Memorial Cosimo

"Mimì" Morfeo, riservato alla categoria

under 14 maschile, che si è disputato

presso il Palasport Borsellino e

Falcone in viale Castellana a San Severo.

In finale la squadra abruzzese ha

sconfitto un eccellente Corato al

termine di una gara tiratissima, che ha

messo in evidenza un'ottima qualità

tecnica di tutti i ragazzi scesi in campo.

Terzo posto per la Marvin School San

Severo artefice di una prova di notevole

spessore contro la Pallacanestro Bari

nella finalina.

Il Memorial Mimì Morfeo è stato

organizzato dalla Marvin School San

Severo ed in particolare dal dirigente

Mario Del Vicario e dal coach Vincenzo

Beccia. Il quadrangolare è stato dedicato

al coach ed istruttore Cosimo Morfeo,

recentemente scomparso, che, nel corso

della sua lunga avventura nel mondo

della pallacanestro, è stato "papà" di

tante generazioni di giovani ed insigne

maestro di vita e di pallacanestro.

Il torneo è stato voluto dalla famiglia

Morfeo e dal Vice Presidente del

Comitato Provinciale della F.I.P. di

Foggia, Michele Princigallo, designato

dalla Fip regionale commissario del

quadrangolare.

La manifestazione, che non ha rivestito

alcun carattere di lucro ed è stata con

ingresso libero, ha visto, come detto, la

vittoria della Tercas Teramo di coach Di

Paolo che in finale ha superato un mai

domo Basket Corato di coach Alex

Jordan 90 - 85. Terzo posto per una

brillante Marvin School San Severo

(Graziano, Adriani, Petruzzellis, Tonti,

Colangelo, Pistillo, Narciso, Cagnetta, De

Letteriis, Del Buono, D'Arenzo, Zimeo)

allenata dal tecnico Claudio Costanzucci

che ha battuto la Pallacanestro Bari di

coach Veneziani 74 - 69. Le due partite

di finale sono state davvero belle,

emozionanti, palpitanti e molto

equlibrate, seguite con grande interesse

dal pubblico presente sulle tribune del

palasport.

Ottimi arbitri del torneo sono

stati Marco Di Pietro, che ha diretto

tutte le gare, Lucio Palma e

Jacopo Ronga.

Ha chiuso la bella giornata di sport la

cerimonia di premiazione alla quale

hanno presenziato l'assessore allo sport

del comune di San Severo Michele

Monaco, i vertici della Marvin School

Del Vicario e Beccia, la famiglia Morfeo

al gran completo, il presidente

provinciale della Fip Pasquale

Dell'Aquila, il vice presidente Michele

Princigallo. Il premio di miglior giocatore

è andato a La Quintana del

Teramo, davvero bravo nelle due gare

disputate. "E' stata davvero una

bella giornata di pallacanestro giovanile

- hanno detto a fine partita

gli organizzatori Beccia, Del Vicario e

Princigallo - così come avrebbe

sicuramente desiderato il nostro Mimì,

ne siamo certi. Le quattro

squadre hanno dato vita ad un bel

torneo e la vittoria del Teramo è

senza dubbio meritata, ma siamo

contenti anche per i progressi per i

ragazzi della Marvin". Considerazioni

finali di entusiasmo e tanta

commozione anche dalla famiglia

Morfeo: "Ringraziamo gli organizzatori

ed in particolare Mario Del Vicario,

allievo preferito del nostro papà,

e di Michele Princigallo, che nel corso

degli anni gli è stato sempre

affettuosamente vicino. Per tutto

quanto fatto in oltre quaranta anni

di attività, papà meritava un

riconoscimento come questo, un torneo

che riproporremo ogni anno per

mantenere vivo fra i giovani il ricordo di

un educatore e di un istruttore

esemplare che tanto ha dato alla

pallacanestro giovanile di San Severo"

hanno detto i familiari.

Il Presidente

Pugliese Luciano

Strade nuove pag. 5

Finalmente, anche la nostra città si è munita di

una pista ciclabile.

Di questa non c'è da esserne orgogliosi, infatti la

pista dedicata alle biciclette è nata sotto una

cattiva stella.

L'idea è bella e condivisa da tutti ma la

progettazione ed il percorso sono assolutamente

censurabili ed indifendibili.

Da bambino giocavo con i miei coetanei con i

tappi di stagno, disegnavamo una pista con il

gesso sull'asfalto e poi , a turno con due dita si

spingeva il tappo per lanciarlo il più lontano

possibile, vinceva chi arrivava prima al traguardo

senza uscire fuori dal percorso.

La pista ciclabile realizzata a San Severo

assomiglia tanto a quella pista disegnata con il

gesso compreso tutte le insidie.

Ho percorso tutto il tragitto e vi posso assicurare

che è insidioso e pericoloso per tanti motivi di

cui alcuni sono:

1. i tratti disegnati sui marciapiedi, quelli larghi

,sono quasi sempre affollati di persone per

cui è facile andare in collisione con i pedoni

e danneggiarli anche se la velocità è molto

contenuta, ed è proprio la bassa velocità che

insidia l'equilibrio del mezzo.

2. I tratti disegnati su marciapiedi, quelli stretti,

Via Soccorso c'è il pericolo che chi esce fuori

da un esercizio commerciale o

dall'abitazione privata rischia di essere

travolto dai ciclisti.

3. I tratti disegnati davanti ad attività artigianali

sono sempre interrotti.

4. In alcuni punti dove la pista taglia la strada

(cosa che per sicurezza non dovrebbe mai

accadere), per passare da un lato ad un

altro,manca completamente la sicurezza per

l'attraversamento ed in condizioni di scarsa

visibilità o di velocità sostenuta delle auto

qualcuno ci potrebbe rimettere la vita.

5. La pista tra qualche mese resterà solo un

ricordo, il colore come per le strisce

pedonali, sbiadisce velocemente.

Considerata la precarietà e la promiscuità di

utilizzo tra pedoni e biciclette, e dato che di

solito chi va in bicicletta non ha un'assicurazione,

in caso di incidente tra questi di chi sarà la

responsabilità? Chi sarà chiamato a pagare per

legge?

La pista ciclabile a San Severo è una bella idea,

realizzata male!

Probabilmente i palesi “errori” sono figli della

fretta di collaudare l'opera e incamerare i soldi

.

dei finanziamenti!

Una bella e utile idea è quella della bicicletta

pubblica, un servizio gratuito che io apprezzo

molto ma che è eccessivamente esposto alla

mercè dei vandali.

Sono seriamente risentito nei confronti dei

“vandali nostrani” che non sanno cosa è il

rispetto per i beni comuni e che probabilmente

non hanno nessuno che glielo insegna.

Sarebbe opportuno che si pensasse ad un

sistema di controllo, altrimenti le “nostre”

biciclette non arriveranno a Natale.

Spero che qualcuno di questi vandali possa

pagare per i danni che provoca con una

punizione esemplare che sia da monito per tutti.

Ciro del Buono

Vignetta a cura di

Mario Favilla, a cui

va tutto il nostro

ringraziamento per

la collaborazione al

giornalino

“Dormivo e sognavo che la vita era gioia; mi svegliai e vidi che la vita era servizio.

Volli servire e vidi che servire era gioia.”

R. Tagore

Strade nuove pag. 6

Non memoria di un Santo, ricorre in questo giorno: ma la

solennità più alta e più preziosa di Colei che dei Santi è

chiamata Regina.

L'Immacolata Concezione di Maria è stata proclamata nel

1854, dal Papa Pio IX. Ma la storia della devozione per Maria

Immacolata è molto più antica. Precede di secoli, anzi di

millenni, la proclamazione del dogma che come sempre non

ha introdotto una novità, ma ha semplicemente coronato

una lunghissima tradizione.

Già i Padri della Chiesa d'Oriente, nell'esaltare la Madre di

Dio, avevano avuto espressioni che la ponevano al di sopra

del peccato originale. L'avevano chiamata: " Intemerata,

incolpata, bellezza dell'innocenza, più pura degli Angioli,

giglio purissimo, germe non- avvelenato, nube più splendida

del sole, immacolata ".

In Occidente, però, la teoria dell'immacolatezza trovò una

forte resistenza, non per avversione alla Madonna, che

restava la più sublime delle creature, ma per mantenere

salda la dottrina della Redenzione, operata soltanto in virtù

del sacrificio di Gesù.

Se Maria fosse stata immacolata, se cioè fosse stata

concepita da Dio al di fuori della legge dei peccato originale,

comune a tutti i figli di Eva, ella non avrebbe avuto bisogno

della Redenzione, e questa dunque non si poteva più dire

universale. L'eccezione, in questo caso, non confermava la

regola, ma la distruggeva. Il francescano Giovanni Duns,

detto Scoto perché nativo della Scozia, e chiamato il "

Dottor Sottile ", riuscì a superare questo scoglio dottrinale

con una sottile ma convincente distinzione. Anche la

Madonna era stata redenta da Gesù, ma con una

Redenzione preventiva, prima e fuori del tempo. Ella fu

preservata dal peccato originale in previsione dei meriti del

suo figlio divino. Ciò conveniva, era possibile, e dunque fu

fatto.

Giovanni Duns Scoto morì sui primi del '300. Dopo di lui, la

.

dottrina dell'Immacolata fece grandi progressi, e la sua

devozione si diffuse sempre di più. Dal 1476, la festa della

Concezione di Maria venne introdotta nel Calendario

romano.

Sulle piazze d'Italia, predicatori celebri tessevano le lodi

della Vergine immacolata: tra questi, San Leonardo da Porto

Maurizio e San Bernardino da Siena, che con la sua voce

arguta e commossa diceva ai Senesi: " Or mi di’ : che diremo

noi del cognoscimento di Maria essendo ripiena di Spirito

Santo, essendo nata senza alcun peccato, e così sempre

mantenendosi netta e pura, servendo sempre a Dio? ".

Nel 1830, la Vergine apparve a Santa Caterina Labouré, la

quale diffuse poi una " medaglia miracolosa " con

l'immagine dell'Immacolata, cioè della " concepita senza

peccato ". Questa medaglia suscitò un'intensa devozione, e

molti Vescovi chiesero a Roma la definizione di quel dogma

che ormai era nel cuore di quasi tutti i cristiani.

Così, l'8 dicembre 1854, Pio IX proclamava la " donna vestita

di sole " esente dal peccato originale, tutta pura, cioè

Immacolata.

Fu un atto di grande fede e di estremo coraggio, che suscitò

gioia tra i fedeli della Madonna, e indignazione tra i nemici

del Cristianesimo, perché il dogma dell'Immacolata era una

diretta smentita dei naturalisti e dei materialisti.

Ma quattro anni dopo, le apparizioni di Lourdes apparvero

una prodigiosa conferma del dogma che aveva proclamato

la Vergine " tutta bella ", " piena di grazia " e priva di ogni

macchia del peccato originale. Una conferma che sembrò un

ringraziamento, per l'abbondanza di grazie che dal cuore

dell'Immacolata piovvero sull'umanità.

E dalla devozione per l'Immacolata ottenne immediata

diffusione, in Italia, il nome femminile di Concetta, in Spagna

quello di Concepción: un nome che ripete l'attributo più alto

di Maria, " sine labe originali concepta ", cioè concepita

senza macchia di peccato, e, perciò, Immacolata.

Inno alla Vergine (Dante, Paradiso XXXIII)

Vergine madre, figlia del tuo figlio,

umile e alta più che creatura,

termine fisso d'eterno consiglio,

tu se' colei che l'umana natura

nobilitasti sì, che 'l suo fattore,

non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l'amore

per lo cui caldo ne l'eterna pace

così è germinato questo fiore.

Qui se' a noi meridiana face

di caritate, e giuso, intra i mortali,

se' di speranza fontana vivace.

Donna, se' tanto grande e tanto vali,

che qual vuol grazia ed a te non ricorre,

sua distanza vuol volare sanz' ali.

La tua benignità non pur soccorre

a chi domanda, ma molte fiate

liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,

in te magnificenza, in te s'aduna

quantunque in cretura è di bontate.

Strade nuove pag. 7

Carissima redazione,

in aereo ho letto “Strade Nuove”. Mi complimento!

Uno strumento semplice ed incisivo come può essere il vostro giornalino, contribuisce

ad accorciare distanze e a costruire “Strade nuove” che ci conducono a Colui che è

l’unica e vera via (cfr. Gv 14,6).

Bravi e buon lavoro.

don Francesco

don Andrea

e la famiglia Caritas

Un tizio si reca da un barbiere per farsi tagliare i

capelli e radere la barba.

Appena il barbiere comincia a lavorare, iniziano

ad avere una buona conversazione.

Parlano di tante cose e di vari argomenti.

Quando alla fine toccano l'argomento Dio, il

barbiere dice:

Io non credo che Dio esista.

Perchè dice questo? chiede il cliente.

Beh, basta uscire per strada per rendersi conto

che Dio non esiste.

Mi dica, se Dio esistesse, ci sarebbero così tante

persone malate?

Ci sarebbero bambini abbandonati?

Se Dio esistesse, non ci sarebbero più sofferenza

nè dolore.

Io non posso immaginare che un Dio amorevole

permetta tutte queste cose.

Il cliente pensa per un momento, ma non replica

perchè non vuole iniziare una discussione.

Il barbiere finisce il suo lavoro ed il cliente lascia

il negozio.

Appena dopo aver lasciato il negozio del barbiere,

vede un uomo in strada con dei capelli lunghi,

annodati e sporchi e con la barba sfatta.

Sembrava sporco e trasandato. Il cliente torna

indietro ed entra di nuovo nel negozio del

barbiere e gli dice:

La sa una cosa? I barbieri non esistono.

Come può dire ciò? chiede il barbiere sorpreso.

Io sono qui e sono un barbiere. Ed ho appena

lavorato su di lei!

No! esclama il cliente. I barbieri non esistono

perchè se esistessero non ci sarebbero persone

con lunghi capelli sporchi e barbe sfatte come

quell'uomo là fuori.

Ma i barbieri ESISTONO! Questo è ciò che

succede quando la gente non viene da me.

Esattamente! afferma il cliente. Questo è proprio

il punto! Anche Dio ESISTE!

Questo è ciò che succede quando la gente non va

da Lui e cerca il Suo aiuto.

Questo è il motivo per cui c'è tanto dolore e

sofferenza nel mondo.

Vuoi mandare un messaggio al nostro giornalino, oppure ti inviano una bella storia o

qualcosa che ritieni interessante sulla tua e-mail?... girala a [email protected],

saremo lieti di pubblicarla.

La redazione

Strade nuove pag. 8

Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.

(Lc 1,26-38)

ANCHE MARIA CAMMINA CON NOI VERSO SUO FIGLIO, GESU’.

Il brano che ho pensato di proporre per la riflessione, è quello

dell’ “annunciazione”, dato che tra qualche giorno

celebreremo questo grande mistero dell’ Amore di Dio.

Spesso rischiamo di considerare la vergine Maria in maniera

troppo ampollosa, distante, irrangiungibile…ma una Madre di

Dio così, ci serve veramente a poco.

In queste poche righe cercheremo di tracciare un tratto

quanto più fedele a quella che è la figura di Maria che

troviamo nel vangelo, libera da tutte le incrostazioni che la

storia ha prodotto.

Innanzitutto l’evangelista dà delle coordinate geografiche e

anagrafiche che ci aiutano a capire il contesto dove Dio sceglie

di prendere dimora; “una città della Galilea…Nazareth”. La

Galilea, e in particolare quella città, era considerata il covo dei

ribelli al potere dell’impero romano, il quartier generale di

quelli che possiamo definire come gli attuali terroristi; una

zona emarginata,considerati dai giudei dei cafoni, insomma

proprio un bell’ambiente! Luca, descrivendo Giuseppe dice

che è un uomo della casa di Davide: se noi andassimo a

leggere il capitolo 1 del vangelo di Matteo troveremmo la

“genealogia di Gesù”..quindi la discendenza di Davide…Non si

può non notare, con un po’ di conoscenza storica e biblica che

tra questi personaggi ci sono prostitute, assassini, ingannatori;

una discendenza, dunque, poco raccomandabile, ed

effettivamente poco stimata dal popolo. Ecco dove nasce

Gesù, in che contesto Maria viveva, e non pensiamola sotto

una campana di vetro: Maria era ebrea, meglio della Galilea, e

ragionava, viveva come tutte le donne del suo tempo.

Le viene fatto un annuncio che cambierà la sua vita, la vita del

mondo intero: un angelo, anzi, un arcangelo (abbiamo

scomodato i piani molto alti!!) le promette la nascita di un

.

figlio per opera dello Spirito Santo; nel descrivere questo figlio,

Gabriele dà tutta una serie di appellativi, (sarà grande,

chiamato figlio dell’altissimo…).

Immaginate Maria, quando giorno per giorno vedeva il suo

Figlio deriso, umiliato, pensate Maria sotto la croce… pensate

alla sua mente che ritorna al giorno dell’Annunciazione. Io

avrei urlato: “mi hai preso in giro!! Mi hai promesso la

grandezza…bè…dove sta???” Io avrei urlato: “mi hai preso in

giro!! Mi hai promesso la grandezza…bè…dove sta???”

Maria ha dovuto fare, anche lei, un cammino di fede; anche lei

si è dovuta convertire, anche se senza peccato, da un idea di

Dio che le era stata trasmessa; il Signore degli Eserciti, colui il

quale sconfigge i nemici, il Dio distante che si deve temere,

onorare, servire…ora invece si troverà a confrontarsi con un

Dio fragile, che necessità di cure, che vivrà nella povertà;

dovrà abituarsi all’idea di un Dio che rispetta la libertà degli

uomini; che ama tutti, persino gli impuri.

Anche lei si è sforzata di capire, “si domandava che senso

avesse tale saluto” di comprendere il progetto di di Dio su di

lei, giorno dopo giorno…questo è lo stesso cammino che il

Signore ci chiama a compiere, sull’esempio di Maria. Nella vita

di fede dobbiamo abituarci a non avere risposte chiare ed

immediate, dobbiamo rispolverare il gusto del cammino, fatto

spesso di imprevisti, di cose non chiare, di risposte da ricercare

nel tempo.

Buon cammino a tutti

Si ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla

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