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2009 Tradere notiziario ufficiale della confederazione delle confraternite delle diocesi ditalia eretta dalla conferenza episcopale italiana Tradere La guida dello spirito Il pensiero del Presidente Leditoriale del Direttore IN EVIDENZA Domani è ancora... 21 giugno! Il “President Designè” di Eureloy Europa Il ruolo delle donne nelle Confraternite I NOSTRI SCRITTI Cento x cento - Tutti in Cristo Le parole che non vi ho detto LA CONFEDERAZIONE INFORMA Verbale CD 15-16 maggio 2009 Confraternite ammesse Nomina coordinatori e vice coordinatori regionali PIETÀ POPOLARE E LITURGIA Nel ricordo di Lourdes IL MONDO CONFRATERNALE Dalle Diocesi I NOSTRI CAMMINI Confraternite a Graglia e Garlenda 6°Cammino della Puglia ARTE E STORIA La Madonna dei Palafrenieri del Caravaggio RASSEGNA STAMPA, RECENSIONI 7 N U M E R O confederazione delle confraternite delle diocesi ditalia Anno III - N° 7 - Registrazione Trib. di Roma n. 397 del 18-09-2007 - Finito di stampare il 27 Luglio 2009 - Notiziario trimestrale della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi dItalia Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3.

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2009

Traderenotiziario ufficiale della confederazione delle confraternite delle diocesi d’italia eretta dalla conferenza episcopale italiana

TradereLa guida dello spiritoIl pensiero del PresidenteL’editoriale del Direttore

IN EVIDENZADomani è ancora... 21 giugno!Il “President Designè” di Eureloy EuropaIl ruolo delle donne nelle Confraternite

I NOSTRI SCRITTICento x cento - Tutti in CristoLe parole che non vi ho detto

LA CONFEDERAZIONE INFORMAVerbale CD 15-16 maggio 2009Confraternite ammesseNomina coordinatori e

vice coordinatori regionali

PIETÀ POPOLARE E LITURGIANel ricordo di Lourdes

IL MONDO CONFRATERNALEDalle Diocesi

I NOSTRI CAMMINIConfraternite a Graglia e Garlenda6°Cammino della Puglia

ARTE E STORIALa Madonna dei Palafrenieridel Caravaggio

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Tradere – TRIMESTRALEAnno III - numero 7 - luglio 2009

DIRETTORE: Francesco Antonetti

DIRETTORE RESPONSABILE:Massimo Carlesi

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:Massimo Carlesi – [email protected]

DIREZIONEPiazza S. Giovanni in Laterano, 600184 – RomaTel. 06 69886239 – Fax 06 69886182E-mail: confederazioneconfraternite@vicariatusurbis.orgwww.confederazioneconfraternite.org

EDITORE: Confederazione delle Confraternitedelle Diocesi d’ItaliaPiazza S. Giovanni in Laterano, 600184 – Roma

Registrazione del Tribunale di Roman. 397 del 18/09/2007

Hanno collaborato a questo numero, coordina-ti da Gioacchino Toscano: Ida Anfossi, LydiaBartolomeo, Riccardo Carminati, RobertoClementini, Antonio Foniciello, Selma JacintoDomingos, Anna Mantini, Mons. Italo Mattia,Antonio Migliorino, Franca Maria Minazzoli,Vincenzo Musumarra, Giovanni Maria Spano,Giuseppe Vona.

Le fotografie sono di: Salvatore FrancescoBisignano, Altamura (BA); Max Carl, Roma;Enrico Boero, Genova; Papi, Roma; AntonioMigliorino, Vallo della Lucania (SA).

Finito di stampare il 27 luglio 2009dalla PrimegrafVia Ugo Niutta, 2a – 00177 RomaTel. 06 2428352 – Fax 06 2411356E-mail: [email protected]

TIRATURA DI QUESTO NUMERO: 4.000 copie

Tutela della riservatezza dei dati personaliI dati personali dei destinatari di Tradere sono trattati inconformità al Decreto Legislativo n. 196/2003 (“Codice inmateria di protezione dei dati personali”) e utilizzati per lefinalità direttamente connesse e strumentali all’erogazionedel servizio. In qualsiasi momento è possibile richiedere lamodifica, l’aggiornamento o la cancellazione di tali dati, scri-vendo a: Segreteria Generale della Confederazione delleConfraternite delle Diocesi d’Italia.Piazza S. Giovanni in Laterano, 6 – 00184 RomaTel. 06 69886239 – Fax 06 69886182

Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinionidegli autori.

In copertina:Il XVIII Cammino a Orvieto, collage fotografico.

Le fotografie sono opera di autori vari.Il Duomo, i Confratelli, le Reliquie

(Orvieto: il Sacro Corporale del Miracolo di Bolsena;Padova: Reliquia del Santo di Padova;

Alatri: l’Ostia Incarnata; Vasto: la Sacra Spina).

In III di copertina: i prossimi Cammini.In IV di copertina: foto XVII Cammino di Orvieto.

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Traderenotiziario ufficiale della confederazione delle confraternite delle diocesi d’italia eretta dalla conferenza episcopale italiana

TradereLa guida dello spiritoIl pensiero del PresidenteL’editoriale del Direttore

IN EVIDENZADomani è ancora... 21 giugno!Il “President Designè” di Eureloy EuropaIl ruolo delle donne nelle Confraternite

I NOSTRI SCRITTICento x cento - Tutti in CristoLe parole che non vi ho detto

LA CONFEDERAZIONE INFORMAVernale CD 15-16 maggio 2009Confraternite ammesseNomina coordinatori e

vice coordinatori regionali

PIETÀ POPOLARE E LITURGIANel ricordo di Lourdes

IL MONDO CONFRATERNALEDalle Diocesi

I NOSTRI CAMMINIConfraternite a Graglia e Garlenda6°Cammino della Puglia

ARTE E STORIALa Madonna dei Palafrenieridel Caravaggio

RASSEGNA STAMPA, RECENSIONI

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TradereNel solco della continuità di S.E. Mons. Armando Brambilla pag. 1Una foresta che cresce non fa rumore del Presidente Francesco Antonetti pag. 2Il XVIII Cammino a Orvieto, la città eucaristica del Direttore Massimo Carlesi pag. 3

IN EVIDENZADomani è ancora... 21 giugno! di Mons. Italo Mattia pag. 5Il “President Designè” di Eureloy Europa di Anna Mantini pag. 6La nuova lettera Enciclica Caritas in veritate pag. 7Il ruolo delle donne nella Confraternita di Selma Jacinto Domingos pag. 7Simbologia del logo FOGC da Comunicato Stampa FOGC pag. 8Lettera di S.E. Card. Stanislaw Rylko al Presidente Francesco Antonetti pag. 9Comunicato del Presidente della Confederazione in occasione del terremoto a L’Aquila pag. 10I Confratelli delle Diocesi d’Italia per la Confraternita Maria SS. delle Grazie in Onna pag. 10

I NOSTRI SCRITTICento x cento - Tutti in Cristo di Roberto Clementini pag. 11Le parole che non vi ho detto di Vincenzo Musumarra pag. 12La Vergine ci ha voluto a Lourdes per il 150° anniversario di Giuseppe Vona pag. 13

LA CONFEDERAZIONE INFORMAVerbale della riunione del Consiglio Direttivo del 15-16 maggio 2009 pag. 15Elenco delle Confraternite ammesse alla Confederazione pag. 17XVIII Cammino a Orvieto: Verbale Assemblea di Gioacchino Toscano pag. 18Nomina coordinatori e vice coordinatori regionali pag. 19Un sogno lungamente desiderato: avvicinare i giovani alle Confraternite pag. 20

PIETÀ POPOLARE E LITURGIANel ricordo di Lourdes e della nostra Madre Celeste di Franca Maria Minazzoli pag. 21

IL MONDO CONFRATERNALEDiocesi di Frascati pag. 22Diocesi di Bergamo pag. 22Diocesi di Palermo pag. 23Diocesi di Nola pag. 23Diocesi di La Spezia pag. 23Diocesi di Nardò-Gallipoli pag. 24Diocesi di Conversano-Monopoli pag. 24Diocesi di Roma pag. 25Diocesi di Roma pag. 25Diocesi di Sabina-Poggio Mirteto pag. 25Diocesi di Nola pag. 26Diocesi di Vallo della Lucania pag. 27Diocesi di Chieti-Vasto pag. 27Diocesi di Savona pag. 28Diocesi di Acqui pag. 28Arcidiocesi di Otranto pag. 29

I NOSTRI CAMMINIConfraternite Piemontesi a Graglia e Garlenda di Ida Anfossi pag. 30Lecce, 23-24 maggio 2009 - VI Cammino delle Confraternite della Puglia pag. 31Cerisano la seconda giornata Diocesana delle Confraternite di Pierfrancesco Greco pag. 326° Cammino Diocesano delle Confraternite - Caserta 17 maggio 2009 pag. 33

ARTE E STORIALa Madonna dei Palafrenieri del Caravaggio di Lydia Bartolomeo pag. 34La parete delle Confraternite italiane di Savona di Mario Spano pag. 35La mostra dei “Medaglioni Confraternali” dal XVII al XX secolo di Levanto pag. 36

RASSEGNA STAMPA, RECENSIONIBagnara Calabra pag. 37S. Giovanni Apostolo pag. 37Le Edicole Sacri di Roma pag. 37Confrérie d’Avignon pag. 38Messina pag. 38

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Tradere numero 7 luglio 2009

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�Il bellissimo Cammino Nazionale di ORVIETO(un grazie va’ agli Organizzatori), dove abbia-mo vissuto sabato 20 giugno un’Assemblea

della Confederazione partecipata, composta, frut-tuosa, matura; un Convegno pomeridiano moltobello per la partecipazione, ma soprattutto per icontenuti, una serata davanti al Duomo, rallegratada uno spettacolo teatrale di impostazione medie-vale “il Miracolo del Sacro Corporale”; una dome-nica, un pochino sconvolta dalla pioggia, ma vis-suta intensamente nella Celebrazione Eucaristica,con una corale preghiera di forte intensità e spiri-tualità che fa onore ai Confratelli e Consorelle, chesono rimasti in piedi per quasi un’ora e mezza,cantando e innalzando a Dio la lode delle Confra-ternite d’Italia. Come sempre c’è stato qualcunoche dopo il Cammino se ne è andato, dimentican-dosi che il centro del nostro ritrovarci è la S. Mes-sa, fonte e culmine del nostro vivere personale ecomunitario.Lo Spirito Santo e la nostra volontà ci ha dato davivere un’unità, attorno all’Eucarestia, che fa laChiesa e ci unisce in un cuor solo e un’anima sola.L’unità nelle nostre Confraternite, nella Confedera-zione, nella Chiesa è un dono che viene dall’alto,è per questo che va chiesto incessantemente nel-la preghiera e vissuto nella Messa domenicale.Gesù, nella sera dell’ultima cena, ha pregato ilPadre perché noi fossimo una cosa sola, affinchéil mondo veda e creda, perché siamo figli di ununico Padre, fratelli di Gesù Cristo e quindi fra dinoi. L’unità non ci livella nell’uniformità, ma valo-rizza le nostre identità personali; i doni che cia-scuno ha e che deve porre al servizio degli altriper la costruzione della Chiesa e di un mondo piùbello, giusto, solidale, una Civiltà dell’Amore.Anche come Confraternite valorizziamo le nostrespecificità, mediante la “pietà popolare”, che deveessere vera manifestazione della sete di Dio, chedeve generare un amore grande al Signore, aMaria, la Madre di Gesù, agli amici di Dio, che cihanno preceduto nella gloria del Padre, i Santi, madev’essere anche apertura agli altri, amore erispetto, promozione dei doni di tutti, delle loropersonalità e aspettative. Questo renderà semprepiù credibile la nostra esperienza confraternale,che sarà emanazione della luce dello Spirito chesoffia come e dove vuole.Coltiviamo il desiderio della “formazione” alla lucedello Spirito e veramente saremo rinnovati e rin-noveremo il volto della terra. Il quarto Sussidio chela Confederazione fornisce come umile strumento,sia preso in seria considerazione e fatto oggetto diriflessione personale, di confronto e di discussionicomunitarie nelle nostre Confraternite.

La guida dello spirito

Nel solco della continuità

Tradere

Il prossimo anno pastorale 2009-2010 il Papa lo havoluto dedicare alla figura del Sacerdote. Sarebbeopportuno, con i Padri Spirituali, fare una riflessio-ne sulla vocazione sacerdotale, sulla missionespecifica che ha il Sacerdote all’interno della Chie-sa, affinché sia vero annunciatore di Cristo, primadi tutto con la sua vita e poi con la parola, i sacra-menti, il suo amore per il prossimo. È importanteche nelle Confraternite ci si faccia carico della figu-ra del Padre Spirituale, perché possa operare almeglio delle sue possibilità, lo si aiuti ad essereSanto con la preghiera, il consiglio e l’aiuto frater-no. Se un Padre Spirituale sarà “un vero prete”sicuramente aiuterà i Confratelli e le Consorelle adessere “veri laici“. Promuovere la dignità dei laici ericonoscerne il ruolo specifico nell’ambito dellamissione della Chiesa, imparando ad ascoltare illoro parere, le loro aspirazioni, la loro esperienza ecompetenza nei diversi campi dell’attività umana, èil modo migliore per essere Prete e per risponderealla chiamata di Gesù. Lavoriamo tutti per la vignadel Signore con unità di intenti e spirito di fraterni-tà, per il bene della Chiesa, Corpo mistico del Cri-sto. Favoriamo nei giovani la scelta alla vita sacer-dotale come risposta all’amore di Dio.In questo Anno Pastorale dovremo anche moltopregare per le elezioni del nuovo Consiglio Diret-tivo della Confederazione Nazionale delle Confra-ternite delle Diocesi d’Italia. È un appuntamentoimportante per la sua valenza partecipativa e perla direzione che si vorrà dare alla Confederazioneper gli anni a venire. Nel messaggio consegnatoalla fine del Cammino di Orvieto ho detto: “Chie-diamo luce allo Spirito Santo perchè anche que-sto adempimento sia vissuto nella comunione,nella responsabilità, nello spirito di scelta che

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Il Pensiero del Presidente

Una foresta che crescenon fa rumore

favorisca il bene comune, per un sempre maggio-re impegno e per il rilancio dell’esperienza confra-ternale nella Chiesa italiana, nell’Europa e nelmondo intero”. Penso siano questi i sentimentiche ci devono animare tutti, elettori e possibilieletti.La Confederazione è un bene grande, di tutta laChiesa, oltre che delle Confraternite, e merita unimpegno di santità personale, di lavoro, di unità edi promozione dell’esperienza confraternale intutte le Diocesi italiane, europee e nel mondo. Èper questo che di fronte a questo appuntamentotutti siamo chiamati in modo responsabile a colla-borare per la buona riuscita di questo importante

�Siamo appena tornati da Orvieto dove insieme a più di diecimila Confratelli e Consorelle abbiamovissuto il XVIII Cammino di Fraternità. Due giorni di comunione, di condivisione, di fraternità. Mi hacolpito l’attenzione e l’interesse con cui i Confratelli hanno seguito l’Assemblea operativa della

Confederazione il mattino ed il Convegno sul tema di San Paolo il pomeriggio e ci ha colpito il silenzionella preghiera dei Confratelli che, stretti uno all’altro, riempivano il meraviglioso Duomo.Un silenzio che parlava, che diceva quanta spiritualità c’è nel Confratello e quanta voglia c’è di esse-re parte attiva nella Chiesa. Non a caso il celebrante nella Omelia per ben tre volte ha parlato di que-sta “Indimenticabile” giornata e nell’abbraccio della pace mi ha ringraziato per quanto le Confraternitestanno facendo.Sì in questi anni ci siamo resi più visibili, più attenti, più numerosi. Siamo cresciuti e lo abbiamo fattonelle vivacità dei nostri Cammini e nel silenzio delle nostre preghiere come una Foresta che crescesenza far rumore.A Roma il prossimo anno a vivere il XIX Cammino di Fraternità, possibilmente accanto al Santo Padre,che, come abbiamo sentito più volte, ha le Confraternite nella parola e siamo certi anche nel cuore.Che il Beato Piergiorgio Frassati, nostro Patrono, aiuti a realizzare il nostro desiderio.

Dott. Francesco AntonettiPresidente della Confederazione

delle Confraternite delle Diocesi d’Italia

evento e a preparare nelle nostre Comunità Dio-cesane il momento elettivo con l’interessarci chicandidare. Rendiamo continuamente grandelode al Signore per tutti i suoi benefici, per i pro-gressi che stiamo vivendo nelle nostre Confrater-nite e nella Confederazione Nazionale e chiedia-mo il dono della sua benedizione su di noi, sullenostre famiglie, le Confraternite, la Confederazio-ne, la Chiesa e il Mondo intero, perchè si vivaun’era di serenità e di pace.

�Armando BrambillaAssistente Ecclesiastico della Confederazione

delle Confraternite delle Diocesi d’Italia

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�Dobbiamo a Papa Urbano IV, rifugiato proprioad Orvieto, per sfuggire dall’Armata di Man-fredi di Sicilia, la volontà di erigere, a partire

dal 1263, quella stupenda ed unica opera che è ilDuomo d’Orvieto. È indiscutibilmente uno deimaggiori gioielli dell’arte italiana o, come ho senti-to dire da più di un orvietano: è il Duomo più bel-lo d’Europa. Fu costruito per degnamente e solen-nemente ricordare il riconoscimento del Miracolodel sangue che sgorgò dall’Ostia Benedetta men-tre, un prete boemo, certo Pietro da Praga, in pel-legrinaggio verso Roma, celebrava la Messa nellaBasilica di S. Cristina, nella vicina Bolsena. Perrealizzare l‘imponente struttura del Duomo sonostati necessari circa tre secoli, insigni artisti earchitetti contribuirono allo splendore della costru-zione, all’architetto Arnolfo di Cambio è attribuitol’iniziale progetto di una facciata monocuspidale,a Fra’ Bevignate da Perugia sono invece attribuitele tre navate di stile romanico, all’orvietano Gio-vanni Uguccione si deve, la gotica soluzione dellacrociera e dell’abside. All’architetto e scultoresenese Lorenzo Maitani fu affidato il compito dirinforzare la struttura con archi rampanti e proget-tò la facciata tricuspidale.La facciata del Duomo non è soltanto una pregia-tissima ed equilibrata opera architettonica ma èun compendio di arti figurative perché in essa,oltre alla forma architettonica, sono sintetizzate lapittura, con i raffinati mosaici e la scultura con glieleganti bassorilievi dei quattro pilastri, ove sonoraffigurate le Storie della Genesi, l’Albero di Jes-se, le Storie del Nuovo Testamento e il GiudizioUniversale.Orvieto è posta su una singolare roccia tufacead’origine vulcanica, con i suoi pozzi e i suoi per-corsi sotterranei, da qualcuno famigliarmentechiamata “panettone” per la sua forma compattae circolare.Veniamo al XVIII Cammino, della pioggia se neparlava da tempo perché era nelle previsioni, èstata temuta, poi è caduta copiosa domenica,all’inizio della mattinata, prima e fino a poco dopo

che i cortei dei Confratelli e Consorelle si mettes-sero in cammino. SuggestivI i tre percorsi lungole strade medievali del Centro storico di Orvietoper raggiungere il Duomo, guadagnare le mae-stose navate ed assistere alla solenne Concele-brazione Eucaristica presieduta dal Vescovo diOrvieto-Todi Mons. Giovanni Scanavino, con S.E.Mons. Armando Brambilla in una atmosfera diintensa ed emozionante partecipata religiosità.Il venerdì pomeriggio, dopo un anno di attente,faticose e operose programmazioni, presieduteda Mons. Italo Mattia, si è tenuta una riunione perfare il punto della situazione organizzativa, che èapparsa ottima, prevedendo piani di svolgimentodiversi a secondo delle condizioni meteorologi-che. Presenti al briefing tutti i responsabili dellevarie Istituzioni interessate, compresa la Delega-zione della Confederazione delle Confraternite,guidata dal Presidente Antonetti. Sul Sacrato del Duomo, il sabato sera ha avutoluogo una Sacra Rappresentazione splendida-mente interpretata sotto la regia di Arnaldo Nin-chi, “il Miracolo del Corporale”, di un anonimoorvietano del XIV secolo. Gli spettatori, seppurinfreddoliti, hanno potuto apprezzare la rigorosaricerca storica nelle interpretazione e nei costumi.Appare importante inoltre sottolineare che nellaCittà Eucaristica di Orvieto, in occasione del XVIIICammino delle Confraternite d’Italia, si è concre-tizzato un evento raro e singolare: erano infattipresenti contemporaneamente in Duomo e,ancor prima in Cammino, oltre al Sacro Corpora-le, tre Sacre reliquie che altrettanti Confraterniteavevano condotto ad Orvieto: l’Ostia Incarnata diAlatri, la Sacra Spina di Vasto e la Reliquia delSanto di Padova.I circa diecimila Confratelli e Consorelle convenu-ti ed i fedeli tutti che, quando la pioggia lo ha per-messo, hanno fatto ala ai “tre” Cammini orvietani,lasciavano intravedere, la grande gioia e la com-mozione di esserci e di partecipare. Anche iragazzi della giovane Confraternita dei Devoti del-la Madonna di Polsi, come viene riferito dal Mae-stro dei Novizi della Confraternita campese “han-no sentito potenti ed urgenti nel loro spirito i moti-vi di questa religiosa escursione. Continuo adinserire questo stralcio di un brano apparso nelsito internet strill.it, (quotidiano in tempo reale)perchè lo ritengo emblematico, ne condivido ilcontenuto e la forma, descrive con sempliceessenzialità il vero spirito dei Confratelli quandoaffrontano un Cammino. “Ci siamo fatti volentieripellegrini verso quel benedetto Santuario, oggetto

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L’editoriale del Direttore Responsabile

Il XVIII Cammino a Orvietola Città Eucaristica.

Qualche appunto su storia ed artedi Massimo Carlesi

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centrale e non solo, della sorgente della nostravita religiosa cattolica che, ancor oggi in un’esu-beranza di fede e di fervore, vuole rompere il silen-zio misterioso, che circonda l’Eucaristia e vuole tri-butarle un trionfo, che trabocca dalle pareti delleChiese, per riversarsi nelle vie delle città e infonde-re in tutta la comunità umana il senso e la gioiadella presenza di Cristo, silenzioso e vivo.Siamo tornati dalla due giorni orvietana, ha since-rato il Primo Assistente Carmine Scopelliti, consciche occorre coltivare la fede, l’adesione semplicee amorosa alla Parola, che ci annuncia il misteroeucaristico; e questa adesione esige una nostrarieducazione a pensare con impegno e coerenzache i nostri vecchi, più poveri di noi nella culturama più schietti e più fiduciosi nella Verità che vie-

ne da Dio, la esercitavano, anch’essi certo confatica e con merito, ma più facilmente di noi. Ilcome ci mette in un sforzo interiore; il perché ciapre incantevoli scoperte. A questa conclusione ci conduce e quasi ci obbli-ga la più elementare meditazione sull’Eucaristia, lacui conclusione è alquanto formidabile perchépone dinanzi a noi una scelta che ha ragione divita, o di morte. Si tratta della scelta o del rifiuto diCristo. Egli arriva a noi per tante vie: la storia, la tra-dizione, la Chiesa, il Vangelo; ma è comprensibilesolo per chi ha fede. Siamo ritornati dal XVIII Cam-mino delle Confraternite delle Diocesi d’Italia conun’intenzione speciale, che mai ci deve abbando-nare: quella di pregare per la pace del mondo, dicui l’Eucaristia è pegno e conforto. �

4 LUGLIO 2009ANNIVERSARIO DI

PIER GIORGIO FRASSATI

LA CONFEDERAZIONEDELLE CONFRATERNITEDELLE DIOCESI D’ITALIA,

HA VIVAMENTE PARTECIPATOA TUTTE LE CERIMONIE CHE SI

SONO SVOLTE NELLECONFRATERNITE ITALIANE,

PER COMMEMORAREIL NOSTRO PATRONO. CON

RICONOSCENZA RINGRAZIAMOI SODALIZI CONFRATERNALI

PROMOTORI.

Concelebrazione Eucaristica:S.E. Mons. Giovanni Scanavino eS.E. Mons. Armando Brambilla.Il Papa Urbano IV e i CardinaliIl prologo.Il prete forestiero.

Statua policroma in legno delBeato Pier Giorgio Frassati inseritanel Presepe allestito all’interno del

Pantheon di Roma.

Sacra Rappresentazione: “Il Miracolo del Corporale”

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�Sono così tante le emozioni, che, se c’è unacosa difficile, è proprio il cercare di ordinarle,per farne emergere le tre o quattro che rimar-

ranno come traccia del passaggio ad Orvieto e inDuomo di tanti fratelli e sorelle per il XVIII Cammi-no delle Confraternite d’ Italia.Del resto, è solo dovuto alle urgenze giornalisti-che – nel caso sono io il malcapitato – che si met-ta fretta a qualcuno perché operi simile selezionedi sentimenti, che somiglia piuttosto alla pretesadi “fare il pane”, prima che il lievito abbia trasfor-mato in pasta la farina.Mettiamola così: provo a stendere io, in quantoautore degli articoli precedenti su Tradere, l’in-dice di un ipotetico libro sulla “due giorni orvieta-na”; con l’impegno per tutti – sia chiaro – di lasciarcontinuare nel proprio cuore la fermentazione diquanto accaduto, così che ne nasca un pane fra-grante e sostanzioso per le nostre Confraternite ela Chiesa tutta.“Eucaristia”! Che siamo venuti a fare ad Orvieto,se non a celebrare la Messa nella Cattedrale checustodisce il S. Corporale? Il primo sentimentoche emerge è la gratitudine, la gioia per una bellaesperienza di Fede e di Chiesa. E bene ha fatto ilnostro Assistente, il Vescovo Brambilla, a ricordar-ci che senza la Messa, la domenica non è più“Giorno del Signore” e la vita tutta rimane senzaComunione, quella con Dio e quella con i fratelli.“Fede”! E a fugare ogni incertezza, proprio sullafede siamo stati interpellati dal Vangelo: “Perchéavete paura? Non avete ancora fede?”. D’accor-do, è lo stesso Vangelo proclamato in tutte leChiese del mondo per la dodicesima domenicadel Tempo Ordinario; ma udito ad Orvieto davantial Corporale, è come se ogni pellegrino fosse invi-tato ad identificarsi con il Prete boemo della Mes-sa di Bolsena, perché da qui, la Cattedrale stracol-ma di Confratelli e Consorelle, ciascuno potesseripartire con la risposta chiara, la stessa di Paolo edi Pietro da Praga: “Egli è morto per tutti, perchéquelli che vivono non vivano più per sè stessi, maper colui che è morto e risorto per loro”.“Fede”, anche per la “paura” che tutti ci avevapresi (alcuni se ne sono tornati in fretta a casa!),per le avverse condizioni del tempo. Sì, è veroche proprio a me si deve l’aver messo sul tavolodell’Organizzazione l’ormai famoso “Piano C”;ma – lo confesso – mi fidavo più degli altri due –quello A e quello B – tanto che il sole dei giorniprecedenti ci aveva spinto a preparare cappelliniper il sole, piuttosto che ombrelli per la pioggia.Puntuale, a mettere le cose a posto, la Provviden-za (il fattore C), che, mentre rende capaci di solu-zioni adeguate gli addetti (bravissimi), fa si che sitrasformi da “emergenza” in “opportunità” quantodi imprevisto stava accadendo. Per cui, con unmedesimo gesto di gratitudine, si può dire “bra-vo” a Dio e a Quanti lo hanno aiutato a rendere

bello anche il difficile.“Chiesa”! Al Signore bastano “due o tre” per ren-dere visibile il suo Corpo risuscitato; ma quantopiù impegnativo ed esaltante come segno, quan-do i due o tre diventano sei, otto, diecimila! For-se, ci voleva la Navata del Duomo a farci sentiresulla “nave”, come gli apostoli sulla “barca”, cosìda percepire gli umori, le paure, le speranze, isogni gli uni degli altri, ed assumerli come propri,fatti membra in Cristo del suo Corpo.“Chiesa”, perché si capisse una volta per tutte,che il vero “Corporale” per il XXI secolo, siamonoi, le Parrocchie, le Confraternite, i Gruppi e leFamiglie consacrate nel matrimonio, che l’ Amoredi Dio rende capaci di fraternità, trasformandoogni atto d’ amore in “goccia” versata per la setedi amore e di verità, che mai come oggi assetal’uomo.“Cammino”! È l’ultima parola, il quarto capitolo perl’ipotetico libro sulla due giorni orvietana delle Con-fraternite. Cammino, come “passare all’altra spon-da”, poiché il compito delle Confraternite è la mis-sione. Ritornano alla mente le parole del Papa: “LaChiesa ha bisogno di voi, per far giungere l’annun-cio del Vangelo della Carità a tutti, percorrendo vieantiche e vie nuove”. L’invito di Gesù è inequivoca-bile, reso tale anche dall’inciso “giunta la sera” edall’altro “congedata la folla”. È la “sera” del mon-do, lo smarrimento, spesso drammatico, di sensoe di punti di riferimento; ed è anche l’invito a farci“diversi” (mi risuona all’orecchio l’interrogativo fer-mo e amorevole di Gesù: “volete andarvene anchevoi?”), prendendo con noi Gesù, l’unico capace difarsi obbedire “dal mare e dal vento”.Già che ci sono, mi sia concesso di indicareanche l’ultimo capitolo del nostro ipotetico librosulla due giorni orvietana: “Ite, Missa est”! Anda-te, la vostra vita è, ormai, “Messa”, ringraziamen-to, fede, carità, missione.“Deo Gratias”: a Lui e a quanti hanno reso possi-bile che si scrivesse questa pagina di Fraternità edi Fede!P.S. Non dimenticate il dono di un’Ave Maria, per-ché la Madonna ottenga che almeno uno dei gio-vani da me avvicinati diventi Prete. �

In evidenza

Domani è ancora... 21 giugno!di Mons. Italo Mattia

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Tradere numero 7 luglio 2009

In evidenza

�Le Confraternite e le Compagnie di Sant’Eli-gio di tutta Europa, dal 1990 riunite nellaFederation Europeenne des Confreries de

Saint-Eloi e de Charitè (Eureloy Europa), da piùdi un millennio, nel rispetto delle tradizioni “limo-sine”, ogni sette anni, questa è la settantunesi-ma volta, si trovano nella Diocesi di Limonges,

nel territorio francese dellaHaute-Vienne, per partecipa-re alle riunioni ed ai festeg-giamenti in onore dei Santilimosini, cosidetta “Osten-sions”, tra i quali figura San-t’Eloi (Sant’Eligio).Quest’anno le Confraternite ele Compagnie europee di S.Eligio si sono riunite il 6 e 7giugno a Solignac, Sede del-la importante Abbazia fonda-ta dal Santo Vescovo diNoyon, Sant’Eloi, e a Chapte-lat, luogo di nascita del Santonel 588 d.C., morto nel 660d.C. a Noyon.Alle due giornate limosine,

hanno partecipato S.E. Mons. Francois Kalist,Vescovo di Limonges e S.E. Mons. FrancoiseJacolin, Vescovo di Mende e tutte le Delegazionieuropee di Eureloy, compresa quella italiana, gui-data da Vittorio Dentis, Presidente di Euroloy Italia.Si sono svolti incontri e riunioni, presenti l’Abbatedella Cattedrale di Noyon Bruno Daniele, il Presi-dente in carica di Eureloy Europa, André Delhayee i Presidenti nazionali, ove è stato designato qua-le prossimo Presidente di Eureloy, Massimo Carle-si, confermando così, quanto indicato dal Consi-glio Direttivo di Eureloy Italia, che riunisce, appun-to, le Confraternite italiane devote al Santo Vesco-vo di Noyon, Eligio. Massimo Carlesi assumerà la caricaeffettiva di Presidente di EureloyEuropa nel Convegno Internazionaleche si svolgerà a Noyon il giugno nel2010.Suggestivi e pregnanti gli eventi che sisono succeduti nella Abbazia di Soli-gnac sabato 6 giugno: nell’ambito del-le giornate Culturali Europee si sonosvolte alcune Tavole Rotonde e unaConferenza sul “simbolismo abbazia-le”, che ha coinvolto anche l’opera diSant’Eligio. La sera ha fatto seguito nella ChiesaAbbaziale, una ottima esecuzione

II “President Designè” di Eureloy EuropaFederation Europeenne des Confreries de Saint-Eloi e de Charitè

È il Direttore Responsabile di Tradere, Massimo Carlesidi Anna Mantini

concertistica di musica dell’anno mille – il Misterodi Sant’Eligio – eseguita dall’Ensemble di PolifoniaMedievale “Absalon”.La successiva domenica 7 giugno, a Chaptelat, siè svolta una solenne e partecipata processione inonore di Sant’Eligio con la presenza devota dinumerosi Reliquiari del Santo provenienti dai Pae-si europei compreso quello conservato nella Cat-tedrale di Noyon.Una Messa Pontificale presieduta da Mons. Jaco-lin, Vescovo di Mende, ha fatto seguito alla Proces-sione, presenti il Vescovo di Limonges Mons. Kaliste tutte le Delegazioni intervenute; terminata la Litur-gia Eucaristica, il popolo dei devoti a Sant’Eligio hapoi proseguito per la Chiesa di Chaptelat.Eureoloy Europa è stata costituita il 24 giugno1990, a Noyon (Francia) con lo scopo di tener sal-di i legami tra le varie Congregazioni/Compagniedi Sant’Eligio di tutta Europa: i membri dei Comi-tati locali e i loro collaboratori (uomini e donne),grazie all’impegno e alla dedizione, riescono ognivolta a dare a Sant’Eligio, loro amato Patrono, losplendore e il fulgore che merita.Il più delle volte, con i pochi mezzi finanziari adisposizione, essi riescono a creare quasi perincanto una atmosfera di preghiera, di raccogli-mento e di riflessione, di festosa devozione, perrendere omaggio al modello di vita che Sant’Eli-gio ispira.La Celebrazione Eucaristica è e rimane per ogniSodalizio appartenente ad Eureloy Europa il pun-to centrale ed essenziale senza tralasciare l’orga-nizzazione di attività culturali come concerti, visitea musei, ad aziende, od altro.La distribuzione del “pane”, la cura e l’assistenzaa persone in difficoltà, sono le opere di carità cheEureloy incoraggia, assumendosi, in certi casi,anche l’onere dei funerali. �

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Tradere numero 7 luglio 2009

7In evidenza

�Con il tema donna si affronta il fatto innega-bile di uno dei cambiamenti culturali più pro-fondi e universali della storia. Tale cambia-

mento interessa tutta l’umanità, quando metà degliessere umani prendono consapevolezza della loroesistenza personale e la esprimono. Infatti le don-ne scoprono di vivere in un Universo maschile incui le decisione che riguardano l’intera umanitàvengono generalmente prese soltanto dagli uomi-ni. Il lungo percorso di cambiamenti sono iniziatidalla Rivoluzione francese, fino al Pontificato diGiovanni XXIII che ha segnato un passo fonda-mentale nella riflessione sul ruolo della donna nel-la Chiesa e nella Società. Il Papa conferisce al con-tributo della donna il compito dell’unicità. Cosi che,a partire dal Concilio Vaticano II, il tema della par-tecipazione della donna alla vita della Chiesa entranella riflessione della Chiesa stessa, a tutti i livelli.Diceva Papa Paolo VI nel suo messaggio alle don-ne “Ma viene l’ora, l’ora è venuta, in cui la vocazio-ne della donna si svolge con pienezza, l’ora nellaquale la donna acquista nella società una influenza,un radicamento finora mai raggiunto, ed per que-sto, in un momento in cui l’umanità conosce una

Il ruolo delle donne nella ConfraternitaLe donne della “fraternità”

di Selma Jacinto Domingos

La nuova Lettera Enciclica

Caritas in veritatedel Sommo Pontefice BENEDETTO XVI è diretta ai Vescovi, ai

Presbiteri e ai Diaconi, alle persone consacrate, ai fedeli laici e atutti gli uomini di buona volontà sullo sviluppo umano integrale

nella Carità e nella Verità.

L’enciclica sembra essere diretta ai grandi del mondo, agli studio-si, agli esperti di varie scienze, è leggibile però anche da “tutti gli

uomini di buona volontà” perché spiega molto bene la dottrinasociale della chiesa riguardo ai problemi economici, politici, sociali e

culturali di cui oggi si discute e si dibatte. Il papa partespiegando il significato del titolo: la carità, cioè l’amore

all’uomo, che è il segno distintivo del cristianesimo: “la carità è la viamaestra della dottrina sociale della chiesa”. L’enciclica è diretta

anche alle nostre confraternite il cui operare è soprattuttocarità, si legge nell’introduzione:

“La Carità nella verità, di cui Gesù Cristo s’è fatto testimonecon la sua vita terrena e, soprattutto, con la sua morte e

risurrezione, è la principale forza propulsiva peril vero sviluppo di ogni persona e dell’umani-tà intera. L’amore – «caritas» – è una for-

za straordinaria, che spinge le per-sone a impegnarsi con coraggio egenerosità nel campo della giusti-

zia e della pace. È una forza cheha la sua origine in Dio, Amore

Eterno e Verità assoluta”.

così profonda trasformazione, che le donne illumi-nate dallo Spirito Evangelico possono tanto opera-re per aiutare l’umanità a non decadere”. Anche ilPontificato di Papa Giovanni Paolo II ha rafforzatola riflessione sul ruolo della donna nella Chiesa enella società, dell’importanza delle donne e delcontributo che esse avevano dato e potevanodare. Egli le ha chiamati “il genio femminile”. Ledonne cattoliche e cristiane hanno fatto sentire la

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Tradere numero 7 luglio 2009

In evidenza

�Negli ultimi mesi, il nucleo fondatore a basedell’idea di un Forum Internazionale per leConfraternite si è visto impegnato nella pre-

parazione di strutture, supporti e strumenti in vistadella nascita ufficiale del FOGC.Fra le varie attività preparatorie, come la creazionedi un vero e proprio network fra confratelli italiani,spagnoli, francesi, monegaschi, svizzeri, tedeschi,polacchi... l’appoggio nuovamente ottenuto e riba-dito da molti rappresentanti del Clero e la crea-zione di Gruppi di Lavoro, un elemento diparticolar rilievo ha riguardato l’ideazionedi un Logo che potesse essere comunea tutte le Confraternite, oltre che signifi-cativo in senso strettamente simbolico.Elemento, che se da un lato ha garan-tito un livellamento nel contributo alForum da parte dei Confratelli rappre-sentantivi delle varie nazioni, dall’altro,ha richiesto molto tempo per far com-baciare le caratteristiche dello stesso conquanto da ognuno proposto.Proprio per l’importanza data a questa “pietrad’angolo” comune a tutte le realtà nazionali coin-volte in questo progetto, pare fondamentale spie-gare e rendere noti a tutti i confratelli che ci leg-gono i significati simbolici che sono stati appro-

fonditamente studiati per la modellazione di tutti idettagli del logo.

LA SIMBOLOGIA – I PUNTI PRINCIPALI:

La croceRossa: Abbiamo scelto una croce di colore ros-so a rappresentazione del sangue che il nostroSalvatore ha versato per tutti noi e tramite il qualeabbiamo ottenuto la via della salvezza eterna.

Forma: La croce è semplice e priva di canto-nali, con questo, la stessa si compone di un

totale di 12 angoli retti (4 al centro e 2 perogni estremità).L’angolo retto, noto simbolo di rettitudi-ne morale, ed il numero 12, simbolo dicompletezza e di perfezione (i 12 apo-stoli, le 12 tribù d’Israele, le 12 portedella Gerusalemme Celeste, i 12 gioiel-li...) si combinano simboleggiando la

perfezione morale del nostro Salvatore esono un monito dell’obbedienza che le

Confraternite hanno sempre dimostrato agliinsegnamenti riportati nel Vangelo.

LE LETTERE

Posizione: Le lettere FOGC sono state posiziona-te attorno alla croce, ognuna in uno dei 4 angoli

Simbologia del logo FOGCda Comunicato Stampa FOGC

loro voce in questa riflessione; il loro contribuito èstato utile ed ha riempito di nuovi significati le istan-ze della riflessione cattolica.Infatti, la presenza femminile ha ricoperto nel pas-sato un ruolo non fondamentale all’interno di tanteConfraternite, svolgendo sino ad oggi una funzio-ne esclusivamente nel settore cristiano-sociale,distinguendosi in attività di solidarietà e di volonta-riato oltre che di preghiera. Con il mutare delle con-dizioni sociali, si è riscontrato una lenta decadenzadella presenza femminile nelle Confraternite. Que-sta società che si avvia verso il terzo millennio por-ta su di sè i segni inequivocabili come le guerre, lamancanza di rispetto e di considerazione per lavita, la crisi della famiglia e dell’uomo stesso sem-pre alla ricerca della propria identità; in questasocietà sempre più massificata, dove la violenza,la droga, l’alcool, l’intolleranza razziale e religiosa,dove gli aborti, omicidi, suicidi costituiscono lemoderne epidemie che flagellano l’umanità, si ren-de necessaria l’opera di un volontariato che sappialimitare il propagarsi di tali piaghe e le sappia cura-re con amore cristiano. Ed in questa dura realtà,che vorrei far risaltare l’importanza del ruolo delladonna all’interno delle Confraternite sollevandoleda quel ruolo di figura marginale che sino ad oggiaveva ricoperto: mamme, mogli, figlie, sorelle.In una realtà, dove Parrocchia e Confraternita con-vivono, donne e uomini, debbono avere una fun-zione unificatrice, così come nella vita di tutti i gior-

ni dove uomo e donna si completano. Così all’in-terno della Confraternita si deve realizzare un com-pletamento spirituale e cristiano per il bene dellaChiesa e della Società.Il ruolo della donna nelle Confraternite si devemanifestare innanzi tutto con l’unione tra uomini edonne. Creare una corrente di profonda solidarie-tà nella vita che conduca alla pace, all’armonia eall’amore. Diffondere nei giovani l’amore il rappor-to con gli anziani, per uno scambio di cultura,conoscenze e di fede. Le donne debbono parte-cipare a pieno titolo alla Confraternita, poiché laConfraternita è considerata una grande famigliacon un forte potere aggregante e noi donne dob-biamo dare un considerevole contributo nel cam-po spirituale, caritativo, educativo nello stile delvolontariato cristiano che racchiude la discrezio-nalità, la generosità ed il rispetto per la persone.Le donne della “fraternità” e le donne cristianecoltivano in genere uno scambio per carità, pas-sività e acquiescenza. Invece il dovere delle don-ne è quello educativo oltre che nutritivo. Ovvia-mente in senso lato. Il maschile ha bisogno diavere e ricostruire il rapporto per il femminile, ilrispetto per i valori propri della donna, che più dialtri elementi, conosce la capacità di dedizione.Su questi principi aspiriamo a diventare una forzadi rinnovamento sociale e cristiano che stimola leAutorità competenti a rimuovere le cause di tantesofferenze. �

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della stessa, simbolo di quanto i nostri intenti sia-no stati costruiti attorno e tramite le croce delnostro Salvatore ed esistono soltanto grazie allastessa.Blu: Le lettere FOGC sono state riportate con uncolore mariano, in memoria della Vergine Maria,da sempre nostra Protettrice e che nella partico-lare composizione, fra croce e lettere, mostra lostretto legame nella nostra fede fra il nostro Sal-vatore e la Vergine poi Assunta in cielo.

IL PELLICANO

Simbolo: il pellicano, storico simbolo cattolico, rap-presenta il sacrificio perfetto, sulla base della raffi-gurazione dell’uccello pronto a “beccare” il propriopetto per nutrire i propri piccoli con il proprio san-gue, e con ciò concretizza pienamente la caritàdelle Confraternite.Il pellicano è posto ai piedi della croce, una posi-zione solitamente riservata al teschio ed alle tibiea rappresentanza della vittoria di Cristo sulla mor-te, ma in questo caso, quale simbolo della caritàconfraternale, esso è posto ai piedi della stessacome monito della nostra modestia ed eterna

obbedienza al nostro Signore.

LO SFONDO

Bianco: all’interno del logo, quale sfondo alla cro-ce, abbiamo posto il colore bianco a rappresenta-zione della luce pura e perfetta ottenibile soltantonell’unità con il nostro Signore nel Regno dei Cieli.

IL CONTORNO

Giallo: lo sfondo è contenuto e racchiuso all’inter-no di un contorno ben definito di colore giallo, cherappresenta il nostro stato di impurità naturale inquanto peccatori ed una luce flebile (la fede),seguendo la quale otterremo un giorno la purez-za nell’unità con Dio Padre, nel regno dei cieli. Ilgiallo, colore vaticano, evidenzia inoltre la nostracieca obbedienza nei confronti del Santo PadrePapa Benedetto XVI.La forma: abbiamo deciso di adottare una forma dimedaglione classicamente adottata dalle Confra-ternite. Questo, a dimostrazione di come il FOGCsia integrabile e combinabile con tutte le singolerealtà, completandosi proprio tramite le singoleConfraternite. �

SUA EMINENZA IL CARDINALE STANISŁAW RYŁKO, PRESIDENTE DEL PONTIFICIUMCONSILIUM PRO LAICIS, HA INDIRIZZATO UNA LETTERA AL PRESIDENTE DELLA

CONFEDERAZIONE DELLE CONFRATERNITE DELLE DIOCESI D’ITALIA, FRANCESCO ANTONETTI,NELLA QUALE IL CARDINALE MOSTRA DI SEGUIRE CON INTERESSE E NEL CONTEMPO

INCORAGGIA LA COSTITUZIONE DEL FORUM INTERNAZIONALE DELLE CONFRATERNITE.

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Comunicato del Presidente della Confederazionein occasione del terremoto a L’Aquila

Riportiamo di seguito il testo letto dal Presidente in occasione di un’intervista su TRSP.Chiediamo inoltre che i Responsabili del Consiglio Direttivo, Coordinatori Regionali eVice, individuino forme di solidarietà da inviare anche attraverso la Confederazione.

“A nome della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia, a quello di tutto ilConsiglio Direttivo e mio personale, del nostro Assistente Ecclesiastico S.E. Mons.Armando Brambilla del nostro Coordinamento interregionale Abruzzo e Molise, invitiamotutti i Confratelli italiani alla preghiera ed a offrire segni di carità nei confronti dei molti Con-fratelli e Consorelle de L’Aquila e delle Città vicine colpite dal sisma che, oltre a causarelutti e dolori tra la popolazione, ha offeso profondamente i nostri luoghi di culto.Preghiamo affinché la speranza rimanga a sostenere tutte le persone colpite e non, pervivere un futuro migliore e per ricostruire con amore e sapienza quanto è stato distrutto”.

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In evidenza

�Nel corso della Cerimonia Liturgica nel Duo-mo di Orvieto per il XVIII Cammino di Frater-nità il Presidente Antonetti ha consegnato al

Priore della Confraternita abruzzese Maria SS.delle Grazie di Onna, Paolo Paolucci, la cifra di7650,00 euro.La somma è stata così raccolta: 2600 € dal Prio-rato di Genova, 2050 € dal Priorato di Savona,1500 € in occasione del Cammino di Lecce, 500€ dalla Confraternita Maria SS del Carmine diNola e 1000 € dalla Confraternita del Sacro Mon-te dei Morti di Chieti. Onna, piccolo centro, a cir-ca dieci chilometri da L’Aquila, è il simbolo dellatragedia del terremoto abruzzese, è un paesequasi interamente distrutto, ai primi soccorritori èapparsa una scena di assoluta devastazione. La Confraternia Maria SS. delle Grazie, in Onna ènata nel 1820 e ha circa 360 iscritti.Il confratello Paolo Paolucci, Priore della Confra-ternita, ha ringraziato della solidarietà le Confra-ternite italiane inviandoci queste righe.“Ringrazio tutti coloro che hanno voluto e parteci-pato a questo segno di solidarietà nei nostri con-fronti. A Orvieto in occasione del XVIII Cammino di

I Confratelli delle Diocesi d’Italia per laConfraternita Maria SS. delle Grazie in Onna (AQ)

Fraternità ho potuto avvertire la vostra vicinanza,conforto e fraternità. Sappiate che la somma rac-colta verrà destinata all’acquisto di nuovi abiti deiConfratelli, in sostituzione di quelli andati dispersie a restaurare la nostra Croce Processionale. Ciattende un futuro di ricostruzione e continueremoanche a vivere il nostro essere confratelli insiemea tutti Voi, nella nostra casa comune che è la Con-federazione“. �

Un’opera di carità dal XVIII Cammino

La solidarietà della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia si è concretizzata rac-cogliendo la cifra di 1.000 euro da donare all’Associazione di Volontariato Sociale (ONLUS)“VIDES Mic Mag TBM” di Suor Paola Pompei, Direttrice del Centro Diurno (Figlia di Maria Ausilia-trice-Salesiane di Don Bosco). L’atto di carità cristiana ci auguriamo possa essere più consisten-te in futuro. Alleviare le tante sofferenze del nostro prossimo è un impegno che ci siamo assunti.

La Confederazione delle Confraternitesempre attiva per la Carità verso gli altri

Altre offerte sono state acquisite ed altre sono in arrivo, si spera possa-no essere tante e generose; la Confederazione renderà conto delle Con-fraternite o dei Confratelli donatori nei prossimi notiziari.

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�L’Omelia dell’Arcivescovo, S.E. Mons. Salva-tore Di Cristina, introduce la Festa del Patronodi Monreale, in ricordo del ritrovamento della

S. Croce da parte di S. Elena e cita la guarigionemiracolosa di un suo predecessore: l’ArcivescovoGirolamo Venero, liberato dalla peste, avvenuta nel1625 circa, che imperversava a Palermo e Monrea-le, proprio nel momento della Consacrazione, chevolle celebrare, nella Solennità della Festa, purinfermo, nella Chiesa della Collegiata.L’Omelia si conclude con una preghiera dolcissi-ma, che affida tutti i fedeli al SS. Crocifisso Reden-tore nostro e di tutti gli uomini.Avevo già parlato nel precedente articolo su Mon-reale, pubblicato sul n. 6 di “Tradere”, circa la pre-senza del nostro Presidente Nazionale Dott. Fran-cesco Antonetti a questo appuntamento, che havisto presenti i vertici della Confederazione acominciare da Vincenzo Bommino, Vice Presi-dente Vicario per il sud e la Sicilia, dai ConsiglieriVincenzo Musumarra ed il sottoscritto, dal Coor-dinatore Regionale Pietro d’Addelfio e dai tre ViceCoordinatori per la Sicilia occidentale SalvatoreSalvato, per la Sicilia centrale Umberto Tornabe-ne, per la Sicilia orientale Giuseppe Vona e dalRevisore Supplente Nazionale Andrea D’Arrigo,tutti ospiti di una Cittadinanza aperta e cordialenella propria sicilianità.Sono particolarmente contento e sento forte ilbisogno di tornare a scrivere su Monreale, ancheper completare le mie impressioni, già espressesul senso della Festa ed offrirle come testimo-nianze perché il titolo ”cento per cento” non vedespazi vuoti ai crocicchi delle strade, sulle scalina-te, tra uomini, donne e bambini, ma solo testesilenziose ed in attesa, giungere, poi, in uno slar-go, dove era previsto il discorso del Pastore, stra-colmo di una folla silenziosa e composta, cheaspetta il SS. Crocifisso e quando tutti lo vedonoarrivare applaudono, piangono, offrono i loro figliper un contatto fisico con la Sacra Immagine,come segno di affidamento al Signore, tutto que-sto diventa testimonianza di grande fede popola-re, che coinvolge i Monrealesi e non solo.Fare una stima dei presenti, compresi i balconitutti, stracolmi di gente ed addobbati da splendi-de coperte, tovaglie ricamate dalle mani delledonne siciliane, offerte in omaggio al SS. Crocifis-so, che passa, diventa facile; infatti si superaabbondantemente il numero ufficiale di 36.325abitanti e quindi la Festa coinvolge il cento percento di un’intera comunità, alcuni pregiudizidopo il battesimo, resta, purtroppo in ognuno dinoi, il pregiudizio, ahime! il male del mondo; e chi

di noi è immune dal criticare gli altri?Non siamo tutti portati ad aggiustare qualcosa?certo si poteva predisporre lungo il percorso unbel ponte radio dove si invitava tutta la gente allapreghiera, si poteva fare…e così via…Lo confesso, l’ho pensato anch’io, ma poi ho riflet-tuto: dopo 383 anni dalla prima Processione, dovele moderne tecniche audiovisive non esistevano,come mai è arrivata a noi una testimonianza cosiforte, per niente scalfita dalla secolarizzazione delmondo? Vuoi vedere che questa Processione ètanto gradita a Dio proprio per il suo silenzio, cheè capace di diventare preghiera popolare al 100 %in attesa della Croce che passa e che salva.Per nostra fortuna l’unico Giudice è solo Lui: il Cri-sto, che apprezza ogni manifestazione, fatta dal-l’uomo con il cuore e in suo onore, anche esoprattutto quan-do è semplice edè senza il pregiu-dizio di definirsidotto, che in Luiconfida e in Lui siabbandona.La Confraternitae la Confedera-zione. Valentinosorprende il Pre-sidente e tutti noial suo seguito.Entriamo nelCollegio di Mariaper prepararcialla manifesta-zione, ma trovia-mo, in una salagremita, i giovaniconfrati, dai 6 ai17 anni, in nume-ro di 120, tutti inordine di altezzaa partire dai più piccoli, che accolgono in piedi etra gli applausi fragorosi il nostro Presidente.È un momento emozionantissimo ed inaspettatoper noi tutti, intuiamo subito che l’omaggio è rivol-to a chi rappresenta la Confederazione delle Con-fraternite delle Diocesi d’Italia, cioè la CasaComune, che i nostri Pastori ci hanno dato, in cuitutte le Confraternite, che vogliono percorrere unavia di santità, devono aderire, altrimenti resteran-no tagliate fuori da un Progresso Ecclesiale, dal-l’essere Tutti in Cristo, in barba agli stupidi, chefanno i conti in tutt’altro modo, vedendo sempre ilbicchiere mezzo vuoto e mai mezzo pieno.

I nostri scritti

I NOSTRI SCRITTIMonreale, 3 maggio 2009

Cento x cento – Tutti in Cristodi Roberto Clementini

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La Confederazione è giovane, ha nove anni divita: da un grande intuito di Mons. Antonio Mas-sone, che, nel 1989, lo Spirito Santo, servendosidel Cardinale Ugo Poletti, lo fa nominare Assi-stente spirituale della Segreteria del Coordina-mento nazionale delle Confraternite d’Italia ed èinfatti con lui che nascono i Cammini nazionali el’avvicinamento alla Conferenza Episcopale Italia-na, che poi sfocia, nel 2000, nel pieno riconosci-mento della Confederazione come figlia dellaC.E.I. stessa; ed è sempre “lo meglio” lo SpiritoSanto, dopo il ritorno alla casa del Padre di Mons.A. Massone, che ci dà un nuovo Pastore in S. E.Mons Armando Brambilla, che viene nominatoprima Delegato per le Confraternite e dopo noveanni circa, in riconoscimento di un lavoro infatica-bile e pionieristico, che ha quadruplicato le ade-sioni confraternali approvate, una per una, daisingoli Vescovi d’Italia, viene nominato, dal Con-siglio Permanente della C.E.I., , Assistente Eccle-siastico della Confederazione e quindi Padre ePastore delle Confraternite d’Italia.Per tutti noi che crediamo in questo, vedere cheuna Confraternita, composta da 480 confrati, dicui 120 giovanissimi, ha aderito, tra le prime del-la Chiesa di Monreale, alla Confederazione, ciincoraggia; rileviamo la bellezza della trasmissio-ne della fede da padre in figlio, ascoltiamo congrande meraviglia le loro giaculatorie, che parto-no dal cuore dei fanciulli e fanno sobbalzare, peril tono univoco e forte, il nostro Presidente.Ma i giovani, più tardi, circondano il nostro Presi-dente, lo sollevano ai piedi del Cristo, glielo fannoabbracciare e lo stesso resta incredulo e preoc-

cupato, pensando di averlo danneggiato nell’ab-braccio, ma poi tutto si risolve tra gli applausi e lagioia di tutti.Grazie Dott. Francesco Antonetti, so che sei statocon i confrati fino alle tre di notte, come siciliano etuo collaboratore sono felice per il dono che haifatto a tutti noi, a questo tuo correre su e giù perl’Italia, sono certo che nel tuo cuore è entrata lacittà di Monreale, che ti ha accolto anche con ilprimo cittadino, il Dr. Salvatore Gullo, che tu uffi-cialmente hai ringraziato, meravigliato per trecose: la splendida Cattedrale con la sacra Bibbiaad immagini, che hai definito “a fumetti”, la cordia-le ospitalità ed il vivaio confraternale dei giovanis-simi confrati a cui vogliamo trasmettere la fede.Non vorrei, alla fine, correre il rischio di scrivereun libro su Monreale e la sua Festa, anche perchépenso che il Direttore di “Tradere” potrebbe nonavere più spazio per me, ma alcune ultime e bel-le considerazioni le voglio ancora fare: sono nelmezzo della folla in Processione, due giovani por-tatori di 17 anni mi raggiungono, dopo avere fat-to la prima “smonta”, già mi conoscono e midicono che stanno riposandosi dalla prima faticadi portare il Crocifisso, ansiosi di ricominciaredopo un po’; a questo punto, chiedo ad uno diloro di farmi vedere la spalla utilizzata per il tra-sporto, che risulta essere quella di destra e quan-do vedo la piaga dico: allora alla prossima “mon-ta” cambierai spalla? il ragazzo mi dice: no, per-chè ho il Cristo Crocifisso alla destra del mio cuo-re, l’altro mi dice, inoltre: Valentino, il Presidentedella Confraternita, mi ha insegnato che noi nondobbiamo portare il Crocifisso solo il tre maggio,ma per 365 giorni all’anno sempre nel cuore.Che bella, alta e profonda Teologia possono inse-gnarci questi giovani Confrati, bene istruiti dal loroParroco ed Assistente don Mario Campisi.Un ultimo grazie all’Arcivescovo di Monreale S.E.Mons. Salvatore Di Cristina, che ospitandoci, lasera del 3 maggio a cena, ci ha mostrato la suagentile ospitalità ed alla nostra richiesta che pros-simamente, forse potrebbe essere possibile unCammino nazionale a Monreale ha cosi risposto:“Per me sarà un grande onore”. Speriamo divederci presto a Monreale! Sono sicuro, cari Con-frati italiani, resterete senza fiato e con la boccaaperta per le meraviglie che il Signore ha donatoalla splendida Chiesa Monrealese. �

I nostri scritti

�Cari Confrati state tranquilli, non è un artico-lo di genere filo-drammatico quello che miaccingo a scrivere ma semplicemente quan-

to avrei voluto dire in un piccolo intervento a con-clusione del Convegno di Orvieto del 20 Giugno.In tale occasione ,per contenere i tempi dell’incon-

Le parole che non vi ho detto(o meglio l’intervento che avrei voluto fare al Convegno di Orvieto del 20 Giugno)

di Vincenzo Musumarra

tro ,si è proceduto a non dare spazio agli interven-ti e pertanto mi cimento a scrivere,in forma di inter-vento verbale,quanto avrei voluto esporre.Premesso che riconosco di avere avuto la fortu-

na di non parlare a seguito del contributo illumi-nante di S.E. Mons. Lorenzo Chiarinelli, Vescovo

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13I nostri scritti

di Viterbo(spero che tale contributo trovi spazio inun prossimo numero del ns notiziario), rivelatosi aquanti non lo conoscevano, chiaro di nome e difatto, avevo scritto in un “pizzino”, per non diva-gare e stringere i tempi di intervento 3 nomi eduna sigla:Umberto, Armando, Pier Giorgio e 3C.Umberto: Questa parte magari la accenno, consi-derato che volevo parteciparvi di una notizia,appresa in mattinata, che mi ha scosso. Un miocaro amico, ma soprattutto un caro amico dellenostre Confraternite, è provato da una seriamalattia.Vi chiedevo di unirci in preghiera perchénon venga a mancare mai in Lui la Speranza, laFede e la forza per debellare questa malattia.Avrei concluso invitando il figlio e i diversi Confra-ti della sua Diocesi presenti in sala a fargli perve-nire i nostri auguri .Armando: Stamani in Assemblea il nostro Presi-dente ci informava che S.E.Mons. ArmandoBrambilla è stato nominato, dal Consiglio Perma-nente della CEI Assistente Ecclesiastico dellanostra Confederazione. Vorrei invitare tutti ad unplauso per tale nomina ed a pregare per un profi-cuo Cammino Pastorale del nostro Vescovo.Pier Giorgio: Chi mi conosce sà quanto io sia affa-scinato dalla figura del Beato Pier Giorgio Frassati.Vorrei approfittare di questo spazio per ricordarequesto giovane laico che con la Sua esperienzaanticipa di molti anni quanto acquisito con il Con-cilio Vaticano II: La chiamata alla Santità è di Tutti.Pier Giorgio, di cui vi invito a conoscerne megliola vita, nasce nel 1901, impegnato nelle Associa-zioni Cattoliche, nelle lotte studentesche, nel

sociale, nella politica, un giovane amante dellosport, degli amici, delle ragazze…LA DOMANDA: perché Pier Giorgio Beato? PierGiorgio aveva solo il coraggio e la coerenza divivere da cristiano. Domandiamoci: nella nostra scala dei valori chi vie-ne prima? La risposta sincera che molti di noidaranno sarà: la famiglia, il lavoro, la Chiesa. PierGiorgio aveva semplicemente la coerenza di mette-re al primo posto l’amore per il Signore. Voglio ricor-darVi solo una Sua citazione che mi ha colpito:“la Provvidenza divina si serve di noi miseri fuscel-li per operare il bene…che sarebbe la vita senza Carità?”Sappiamo Noi Confrati essere degni del nostroPatrono?3C: questa sigla non vuole essere nè quella di unmarchio da pubblicizzare( considerato che primadi me si sono elencati gli sponsor di questo cam-mino) né una esternazione volgare.. voglio sologirarVi un consiglio, del quale ho fatto tesoro,dato-mi da un amico Sacerdote.La verifica delle 3C... quando andiamo ad orga-nizzare qualunque nostro incontro, manifestazio-ne,cammino, ricordiamoci sempre di sottoporlo atale verifica.Culto ,Carità e Cultura. Potremo anche invertire i“fattori” ma è indispensabile presentare semprecon eguale dignità i loro “valori”.Pertanto, in via preventiva, quando pensiamo adorganizzare un Momento Confraternale sottopo-niamolo a tale verifica,saremo sempre certi diessere sulla giusta via, per il resto penserà la Divi-na Provvidenza. �

�Non un fluido magico con particolari poteriguaritori. Dio qualche volta si serve di que-st’acqua come strumento visibile per guari-

gioni straordinarie allo scopo di dimostrare concre-tamente la sua presenza in questo posto di grazia.Nulla di più. Il pellegrino che si reca, nel segno di

quest’acqua, è invitato a rinnovare i voti del batte-simo. È invitato alla riconciliazione con Dio e con ifratelli. La confessione altro non è che un bagnopurificatore dello Spirito. L’acqua è, infatti, il gran-de segno di Lourdes. Diversi e convergenti i signi-ficati che ad essa la Chiesa cattolica attribuisce:

La Vergine ci ha voluto a Lourdes nel150° anniversario delle sue apparizioni

“[7.20 Matteo] Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere”

Seconda parte di Giuseppe Vona

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I nostri scritti

ricorda l’amore del Cristo che donò la vita “per ipeccatori”; rimanda al Battesimo che ci ha resi figlidi Dio (e quindi al Diluvio Universale e alle Acquedel Mar Rosso); invita al Sacramento della Peniten-za, nel quale Dio ci offre il perdono, la purificazio-ne, la riconciliazione. È proprio perché abbiamobisogno di rinascere, d’essere perdonati cheveniamo a quest’ACQUA, ricordando le Parole diGesù: Chi ha sete venga a me e beva chi crede inme; come dice la Scrittura: Fiumi d’acqua vivasgorgheranno dal suo seno”.E l’Evangelista commenta: “Questo egli disseriferendosi allo Spirito che avrebbe ricevuto i cre-denti in lui” (Gv. 7,37-38).Compiamo questo gesto nella preghiera: Confede,umiltà,carità,con calma e fiducia. Non attri-buiamo a quest’acqua poteri che non ha. E’ cosibello il suo significato! Dio dà la sua grazia libera-mente, per amore. Non crediamo che un buonnumero d’atti religiosi ci dia dei diritti su Dio. Eglici offre gratuitamente la pace, la serenità dentrodi noi e, se lo giudica opportuno, può anche alle-viare le nostre sofferenze.Pensiamo agli altri, in particolare gli ammalati piùgravi. Se l’attesa si fa difficile, o troppo lunga,lasciamo loro la precedenza.Una frase scritta sopra le Fontane ci dà il sensoprofondo dell’acqua di Lourdes:

LAVATEVI IL VISO E CHIEDETE A DIODI PURIFICARE IL VOSTRO CUORE.

Quel che normalmente deve accompagnare ilgesto di bere e lavarsi è la Via Crucis, la Confes-sione, e la Comunione durante la Santa Messa.Compiuti tutti gli atti doverosi di penitenza, purifi-cazione, preghiera, meditazione, non ci resta cheseguire Cristo con un cuore nuovo. È il momentodel cammino e della Processione Eucaristica. Ilnostro cammino dietro il Santissimo Sacramentoè un vero impegno a seguire gli Insegnamenti delVangelo. A conclusione di questo straordinario pellegrinag-gio mi sono chiesto perché la Vergine Santissimaha spinto e chiamato le Confraternite? Cosa civuole dire?Ci chiede, sicuramente come ha fatto con Berna-dette nella nona apparizione, “di camminare sulleginocchia, di baciare la terra, di mangiare quel-l’erba... Sicuramente ci vuole indicare le vie daseguire per una nuova Evagelizzazione? E ritor-nando a casa nelle nostre Confraternite e nellenostre Comunità con una NUOVA VITA.Non dobbiamo dimenticare che le Confraternite, aldi là dei valori storici, delle tradizioni e dei patrimo-ni di cultura e di arte che furono loro affidati affin-ché fossero gelosamente custoditi e tramandati,hanno il dovere di svolgere compiti importantiall’interno della Chiesa e, per suo tramite e manda-to, nella società in cui sono chiamate ad operareper antica vocazione, lungo le due strade maestreindicate dal Vangelo: la Fede e la Carità.La Fede quale testimonianza di amore in Cristo edi impegno, attraverso il perfezionamento spiritua-le, nella missione evangelica intesa come presen-za sempre più viva nella comunità ecclesiale e

nella società e più consapevole appartenenza alPopolo di Dio.La Carità quale espressione di fraternità in Cristoattraverso le opere di misericordia per i suoi pove-ri, i bisognosi di amore, di conforto e di assisten-za, gli afflitti dalla solitudine, dallo smarrimento edal neopauperismo materiale e spirituale.Sicuramente ci ha chiamato per rafforzare e ali-mentare la nostra Fede ricevuta con il battesimo,attraverso la preghiera e l’ascolto della parola,Sacramento della riconciliazione con Dio e l’Euca-ristia, ricordandoci i due Comandamenti di Carità:Amerai il Signore tuo Dio, con tutto il cuore, con tut-ta la tua anima e con tutta la tua mente. Amerai ilprossimo tuo come te stesso. Perché il nostro cuo-re diventa tabernacolo vivente di Gesù Sede dellaFEDE e della Carità. A tale proposito mi vengonoin mente le parole del Santo Padre Benedetto XVInell’Esortazione Apostolica ”Sacramentum Carita-tatis” al §67: Raccomando vivamente ai Pastori del-la Chiesa e al Popolo di Dio la pratica dell’Adora-zione Eucaristica, sia personale che comunitaria. Digrande giovamento sarà un’adeguata catechesi incui si spieghi ai fedeli l’importanza di questo atto diculto. Nel limite del possibile, converrà individuareChiese od Oratori da riservare appositamenteall’Adorazione Perpetua. Desidero incoraggiarequelle Associazioni di fedeli, come le confraternite,che assumano questa pratica come loro specialeimpegno, diventando cosi fermento di contempla-zione per tutta la chiesa, per la vita dei singoli e del-la Comunità.La Vergine Santissima ci ha chiamato a Lourdes inoccasione del 150° anniversario dell’Apparizione aBernadette Soubirous. Per pregare insieme, pertestimoniare la fede attraverso la “pietà popolare”,per condividere la sofferenza con gli ammalati, pervivere il primo Cammino Confraternale Internazio-nale insieme ai confratelli di Francia, Spagna,Svizzera e altre Confraternite del resto del Mondo,in un pellegrinaggio di speranza e carità. Mi augu-ro che in ogni Confratello sia avvenuto il miracolodella purificazione dell’anima e che ritornando acasa possa condividere e testimoniare in famiglia,nella propria comunità, nel posto di lavoro questaesperienza intensa e ricca di Spiritualità. �

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15La Confederazione informa

LA CONFEDERAZIONE INFORMA

Verbale della riunionedel Consiglio Direttivo

Roma, 15-16 maggio 2009

a cura del Segretario Generale

�Alla presenza dell’Assistente EcclesiasticoS.E. Mons. Armando Brambilla si è riunito,nei giorni 15 e 16 maggio 2009, il Consiglio

Direttivo della Confederazione delle Confraternitedelle Diocesi d’Italia, in sessione ordinaria pressoil Seminario Maggiore di Roma, con il seguente

ORDINE DEL GIORNO

Venerdì 15 maggio 2009 (ore 15,30 – 19,00)– Saluto di S.E. Mons. Armando Brambilla;– Relazione del Presidente e Informativa sulla vita

della Confederazione;– Decreto della C.E.I. di nomina del Vescovo

Mons. Brambilla quale Assistente Ecclesiasticodella Confederazione;

– Nomina dei Coordinatori Regionali con decor-renza 1° giugno 2009.

Sabato 16 maggio 2009 (ore 9,00 – 14,00)– Segue: Nomina dei Coordinatori Regionali con

decorrenza 1° giugno 2009;– Approvazione del verbale della seduta in data

30-31 gennaio 2009 del Consiglio Direttivo del-la Confederazione;

– Ammissione di Confraternite;– Preparazione per l’Assemblea Nazionale in

occasione del Cammino di Orvieto;– Presentazione del preventivo 2009;– Data delle elezioni per il rinnovo Consiglio Diret-

tivo;– XIX Cammino di Fraternità 2010;– Raccolta offerte per un Gesto di Carità;– Museo della Pietà popolare;– Varie ed eventuali;– Vademecum per i Novizi;– Concorso Scuole con l’Associazione Internazio-

nale dei Caterinati.

Seduta del 15 maggio.Sono presenti: il Presidente Francesco Antonetti,il Vice Presidente Vicario Vincenzo Bommino, iConsiglieri Gioacchino Toscano, Massimo Carle-si, don Franco Molinari, Roberto Clementini, Gio-vanni Poggi, il Tesoriere Felice Grilletto, il Segreta-rio Generale Paolo Vannoni. Assenti giustificati il ilVice Presidente per l’Italia del Nord Mario Spano,il Vice Presidente per l’Italia Centrale Alberto Fio-rani, il Consigliere Vincenzo Musumarra. Parteci-

pa per il Collegio dei Revisori dei Conti il Presi-dente Francesco Zito ed il Revisore Riccardo Car-minati. Assenti giustificati il Revisore AntonioBugetti ed i Revisori supplenti Luigi D’Adamo eAndrea D’Arrigo.È presente Mons. Agostino De Angelis, Uditoredella Rota Romana e Segretario per gli Affari Giu-ridici della Conferenza Episcopale Laziale.Dopo la preghiera iniziale a Maria SS.ma Patronadelle Confraternite, il Vescovo legge i seguentibrani della Lettera ai Galati 5,16-26; 6, 1-11: ”Laguida dello Spirito si contrappone al nostro egoi-smo. Ascoltatemi: lasciatevi guidare dallo Spiritoe così non seguirete i desideri del vostro egoi-smo. L’egoismo ha desideri contrari a quelli delloSpirito e lo Spirito ha desideri contrari a quelli del-l’egoismo. Queste due forze sono in contrasto traloro, e così voi non potete fare quel che volete. Selo Spirito di Dio vi guida, non siete più schiavi del-la legge. Tutti possiamo vedere quali sono i risul-tati dell’egoismo umano: immoralità, corruzione evizio, idolatria, magia, odio, litigi, gelosie, ire, intri-ghi, divisioni, invidie, ubriachezze, orge e altrecose di questo genere. Io ve l’ho già detto primae ve lo dico di nuovo: quelli che si comportano inquesto modo non avranno posto nel Regno diDio. Lo spirito invece produce: amore, gioia,pace, comprensione, cordialità, bontà, fedeltà,mansuetudine, dominio di sé. La Legge, certo,non condanna quelli che si comportano così. Equelli che appartengono a Gesù Cristo hanno fat-to morire con lui, inchiodato alla croce, il loroegoismo con le passioni e i desideri che essoproduce. Perciò, se è lo Spirito che ci dà la vita,lasciamoci guidare dallo Spirito. Non dobbiamoessere gonfi di orgoglio e provocarci a vicendainvidiando gli uni gli altri.Portare i pesi gli uni degli altri. Fratelli, se sco-prite qualcuno di Voi che sta commettendo unerrore, ebbene, Voi che avete lo Spirito di Dio,cercate di riportarlo sulla via del bene. Ma fatelocon dolcezza, vegliando su di Voi, perché anchevoi potete essere messi alla prova. Aiutatevi aportare i pesi gli uni degli altri, e così ubbidirealla legge di Cristo. Se qualcuno pensa di esse-re importante, mentre invece non è nulla, ingan-na se stesso. Ciascuno, piuttosto rifletta sul suomodo di vivere e così, se potrà essere contentodi sé, lo sarà senza confrontarsi con gli altri. Per-

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La Confederazione informa

ché ciascuno porterà le conseguenze di quelche fa. Chi viene istruito nella parola del Signorecondivida i suoi beni con colui che l’istruisce.Non fatevi illusioni: con Dio non si scherza!Ognuno di noi raccoglie quel che ha seminato.Chi vive nell’egoismo, raccoglie morte. Chi vivenello Spirito di Dio raccoglie vita eterna. Nonstanchiamoci di fare il bene perché, a suo tem-po, avremo un buon raccolto. Così dunque, fin-ché ne abbiamo l’occasione, facciamo del benea tutti, ma soprattutto ai nostri fratelli nella fede”.Il Presidente, iniziando la propria Relazione, ricor-da la nomina da parte del Consiglio Permanentedella Conferenza Episcopale Italiana di S.E.Mons. Armando Brambilla, Vescovo Ausiliare diRoma, ad Assistente Ecclesiastico della Confe-derazione delle Confraternite delle Diocesi d’Ita-lia, cui segue un affettuoso applauso.Il Presidente rammenta la Celebrazione Eucaristi-ca presieduta da S.E. Mons. Vittorio Lupi, Vesco-vo di Savona-Noli in data 18 marzo 2009 nelSantuario di Nostra Signora della Misericordia diSavona (il nostro Vescovo non ha potuto parteci-parvi per un gravissimo lutto familiare) Santuariodi riferimento spirituale per le Confraternite delleDiocesi d’Italia. Alla celebrazione hanno presen-ziato ottomila fedeli giunti in processione e vi hapartecipato una Delegazione del Consiglio Diret-tivo. Nel luogo dove sorge il Santuario la VergineMaria è apparsa il 18 marzo 1536 al confratelloAntonio Botta dicendogli: “...se non fosse perquelle poche orazioni ed opere buone, compiutedalla Confraternite e da altri servi di Dio, il mon-do sarebbe ancor più tribolato che non è”.Viene presentato il IV Sussidio catechetico intito-lato: “Confraternite – La Spiritualità del Confratel-lo”, elaborato con competenza da don FrancoMolinari, al quale va il sentito ringraziamento deipresenti. Il Sussidio catechetico è articolato in seischede e riporta il discorso di Sua Santità Bene-detto XVI all’Udienza particolare concessa alleConfraternite il 10 novembre 2007, in Piazza SanPietro. Esso sarà distribuito ad Orvieto durante ilCammino del 20-21 giugno 2009 e potrà essererichiesto alla Segreteria: è previsto un rimborsospese di Euro 3,00 per ogni esemplare. Tutte leConfraternite sono invitate ad utilizzarlo per la for-mazione spirituale dei confratelli.Il Presidente legge la lettera inviatagli da S. Em. ilCardinale Stanislaw Rylko, Presidente del Ponti-ficio Consiglio dei Laici, il quale “...è molto inte-ressato alla formazione del Forum Internazionaleche vuole riunire le varie componenti confraterna-li nel mondo e segue lo sviluppo dell’iniziativa,incoraggiandone la costituzione...”. La lettera èpubblicata in altra pagina di Tradere.Il sito internet www.confederazioneconfraternite.orgè già stato visitato da innumerevoli utenti con oltre100,000 pagine visitate. Per assicurarne la gestioneed il continuo aggiornamento una Commissioneformata dai Consiglieri Carlesi, Clementini e Grillet-to sceglierà una idonea Società operante nel cam-po dell’informatica.Infine il Presidente informa dei Cammini regiona-

li: della Sicilia, tenuto a Monreale; quello Ligure-Piemontese, che ha avuto luogo a Garlenda il 26aprile. Sono previsti, fra gli altri, il Cammino regio-nale della Puglia a Lecce il 23-24 maggio (ovesaranno raccolte offerte per alcune Confraternitedi Abruzzo che hanno subito danni dal recenteterremoto; l’Assemblea dei Priori delle Confrater-nite della Campania a Nola (Napoli) il 30 maggio;la Festa per il 600° Anniversario di Vita della Con-fraternita di S. Giacomo Apostolo a Levanto (Spe-zia) il 25 luglio; il Cammino regionale della Cam-pania ad Atripalda il 20 settembre, del Lazio aCivitavecchia (Roma) il 27 settembre; dell’Abruz-zo e Molise a Campobasso l’11 ottobre, dellaCalabria a Belvedere Marittimo (Cosenza).Si passa quindi ad analizzare il punto dell’Ordinedel Giorno: “Nomina dei Coordinatori Regionalicon decorrenza 1° giugno 2009”. Preliminarmenteviene invitato in proposito Mons. Agostino DeAngelis a chiarire l’art. 8 del nuovo Regolamento.L’interpretazione è nei seguenti termini: “NelleRegioni ordinarie le strutture di coordinamentoregionale non hanno rilevanza giuridica perchésono strutture operative interne alla Confederazio-ne. Il riconoscimento riguarda solo le Aggregazio-ni Regionali pre-esistenti: per queste non è neces-sario nominare il Coordinatore Regionale; però ilConsiglio può riconoscere (non è vietato) il titolo diCoordinatore Regionale a chi è già Priore: in talcaso non è opportuno duplicare la strutture”.L’Assemblea Regionale di ogni Regione può facol-tativamente presentare una terna di nomi al Consi-glio Direttivo per la designazione del Coordinatoreregionale.Nel caso di Assemblea regionale alla quale parte-cipano anche Confraternite non iscritte alla Confe-derazione, al termine della stessa i Rappresentan-ti delle Confraternite iscritte procedono alla vota-zione per la elezione di tre nominativi da presenta-re al Consiglio Direttivo ed in tal modo i Rappre-sentanti di quelle non confederate possono trova-re lo stimolo per l’iscrizione alla Confederazione.Il Presidente, come rappresentante della Confe-derazione, può assumere la carica ad interim diCoordinatore Regionale laddove questo non sianominato.Si passa quindi alle nomine.Il Vice Presidente per l’Italia del Nord Mario Spa-no con una relazione propone la conferma deiseguenti Coordinatori Regionali: Riccardo Carmi-nati per la Lombardia ed il Triveneto; Ida Anfossiper il Piemonte; Giovanni Poggi per la Liguria;Emilio Bertoni per l’Emilia-Romagna; MarioLastretti per la Sardegna.Il Presidente propone la conferma di Coordinato-re Regionale dell’Umbria di Massimo Giuliani edell’Abruzzo e Molise di Augusto Sardellone.Il Vice Presidente per l’Italia del Sud VincenzoBommino propone la conferma dei seguenti Coor-dinatori regionali: Felice Grilletto per la Campania;Francesco Zito per la Puglia; Antonino Punturieroper la Calabria; Pietro D’Addelfio per la Sicilia.I suddetti Coordinatori regionali sono nominatiall’unanimità dal Consiglio Direttivo.

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17La Confederazione informa

– Arciconfraternita S. Maria della MisericordiaLucera (FG)

– Confraternita S. Maria della SpigaLucera (FG)

– Congrega Maria SS. AnnunziataPellegrina di Bagnara Calabra (RC)

– Confraternita Maria SS.ma AddolorataSiracusa (SR)

– Fratellanza San Pancrazio MartireCastel Giorgio (TR)

– Confraternita San Giacomo Apostolo MaggioreCapizzi (ME)

– Arciconfraternita San Nicola di Bari e SS. RosarioSan Nicola la Strada (CE)

– Confraternita Maria SS.ma del RosarioUggiano Montefusco (TA)

– Confraternita del RosarioSan Basilio (CA)

– Confraternita Maria SS.ma di Capo d’AcquaCittareale (RI)

– Arciconfraterinta S. Maria Odigitria dei SicilianiRoma (RM)

Seduta del 16 maggio.Si continua l’esame del punto dell’OdG: “Nominadei Coordinatori Regionali con decorrenza 1° giu-gno 2009”.Il Consiglio Direttivo decide a maggioranza di nondeliberare la nomina dei Coordinatori delle Regio-ni Toscana, Basilicata, Lazio e Marche, rinviando-ne la decisione ad un prossimo Consiglio. Il Coor-dinamento delle suddette Regioni verrà assuntoad interim dal Presidente.Si passa all’esame del punto: “Approvazione delVerbale della seduta in data 30-31 gennaio 2009del Consiglio Direttivo della Confederazione”: ilverbale viene approvato all’unanimità.Riguardo al punto: “Ammissione di Confraternite”,il Segretario Generale presenta le richieste diammissione alla Confederazione di n. 21 Confra-ternite di varie Regioni, che il Consiglio accoglie.Il totale delle iscritte sale a n. 2.212.Relativamente all’argomento: “Preparazione perl’Assemblea Nazionale in occasione del Cammi-no di Orvieto”, il Consiglio Direttivo propone:– che la quota associativa annua rimanga invaria-

ta (Euro 8,00);– che le elezioni per il rinnovo quinquennale delle

cariche abbia luogo nell’Assemblea Generaleche si terrà il giorno precedente il XIX CamminoNazionale di Fraternità che si svolgerà a Romanel 2010;

– in occasione del Cammino Nazionale di Orvietodel 20-21 giugno 2009 saranno raccolte offerteper un’Opera di Carità gestita dalle Suore Sale-siane di Tor Bella Monaca a Roma;

– bilancio economico: esso viene presentato dalTesoriere e, dopo un dibattito, si rinvia il bilancioper l’approvazione all’Assemblea Generale chesi terrà ad Orvieto. I Consiglieri ringraziano Feli-

ce Grilletto per il notevole lavoro eseguito.– Varie ed eventuali:

a) Vademecum per i Novizi. Si informa che è incorso di elaborazione un Vademecum per laformazione dei Novizi da parte di don Bene-detto Fiorentino di Giovinazzo (Bari), il qua-le ha già redatto i “Riti di vestizione”.

b) Concorso tra gli Insegnanti delle Scuole Supe-riori, Copatrocinato con l’Associazione Inter-nazionale dei Caterinati e con il Centro Inter-nazionale di Studi Cateriniani, avente pertema: ”Un’anima per l’Europa: per un’Europacosciente delle sue radici cristiane; la memo-ria del passato, l’esperienza del presente, lasperanza del futuro. Il messaggio di unità, disolidarietà e di pace dei Santi Patroni Europeie dei Santi delle nostre Città e delle nostreComunità”. Il Segretario Generale si soffermasulla necessità per ogni Confraternita di farconoscere ai giovani del proprio territorio, tra-mite gli insegnanti che parteciperanno al Con-corso, il patrimonio di religiosità, di tradizioni el’opera del Santo Patrono per la diffusione delmessaggio cristiano nell’ambito locale. Il ban-do di Concorso, pubblicato su Tradere n. 6alle pagine 22-24, può essere consultato sulsito internet www.confederazioneconfrater-nite.org; vi si trovano anche molte tematicheper la ricerca. Il primo passo da fare è quellodi incaricare alcuni Confratelli di prenderecontatti con gli insegnanti di varie discipline(storiche, letterarie, artistiche, giuridiche,scientifiche, musicali, religiose) e mettere aloro disposizione tutto il materiale necessarioper l’elaborazione dei Progetti Educativi.

Alle ore 13, essendo esauriti gli argomenti all’Or-dine del Giorno, la riunione è chiusa. �

– Confraternita San Carlo BorromeoRoma (RM)

– Confraternita Sacro Monte dei MortiSan Prisco (CE)

– Arciconfraternita SS. Corpo e Sangue di CristoSan Prisco (CE)

– Confraternita Maria SS. del Monte CarmeloCampolungo (RE)

– Arciconfraternita Maria SS. AddolorataMatino (LE)

– Confraternita Santa Maria Madre di MisericordiaBisceglie (BA)

– Confraternita Santi MartiriBisceglie (BA)

– Confraternita S. Maria di CostantinopoliBisceglie (BA)

– Confraternita Sacro Cuore di GesùBisceglie (BA)

– Confraternita Beata Vergine Maria AddolorataBisceglie (BA)

– Confraternita Madonna del CarmineSpinete (CB)

ELENCO DELLE CONFRATERNITE, CHE NE HANNO FATTO RICHIESTA,AMMESSE ALLA CONFEDERAZIONE NELL’ULTIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

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�Sabato 20 giugno 2009, alla presenza del-l’Assistente Ecclesiastico della Confedera-zione delle Confraternite delle Diocesi d’Ita-

lia, S.E. Mons. Armando Brambilla, si è riunita, insessione ordinaria, presso il palazzo dei Con-gressi di Orvieto (Torre del Moro), l’AssembleaGenerale della Confederazione delle Confraterni-te delle Diocesi d’Italia.Presenti, il Presidente Francesco Antonetti, il VicePresidente Vicario Vincenzo Bommino, i Consi-glieri Gioacchino Toscano, Massimo Carlesi, donFranco Molinari, Roberto Clementini, GiovanniPoggi, il Tesoriere Felice Grilletto. Partecipa per ilCollegio dei Revisori dei Conti il Presidente Fran-cesco Zito e il Revisore Riccardo Carminati.S.E. Mons. Brambilla saluta i presenti recitandocon loro l’Ave Maria, invocando Maria Reginadelle Confraternite perché preghi per noi e seguail nostro Cammino.Apre i lavori il Presidente della Confederazione,dott. Francesco Antonetti, il quale ha richiamatol’attenzione dei presenti sul lavoro finora fattodalla Confederazione e informa che va notevol-mente aumentando il numero delle Confraterniteche aderiscono alla Confederazione e sottolineache anche da parte degli Ordinari Diocesani sinota una maggiore sensibilità. Il Presidente havoluto informare l’assemblea che durante lacelebrazione della Messa del Corpus Dominitenutasi a Roma in Piazza San Giovanni, alla pre-senza di molte Confraternite che gremivano lapiazza, il Santo Padre, nel ricordare specialmen-te la pratica della lectio divina, ha detto: “sò chetante iniziative sono state promosse anche all’in-

terno delle Confraternite”; migliore attenzione nonpotevamo ricevere dal Santo Padre.Guardando indietro, contiamo 18 Cammini che laConfederazione, guidata da S.E. Mons. ArmandoBrambilla, ha effettuato su tutto il territorio nazio-nale. Il Presidente informa, inoltre, che la Confe-derazione in occasione del suo XIX Cammino,fissato a Roma per il 2010, ha chiesto di potercelebrare l’Eucaristia con il Santo Padre in Piaz-za San Pietro; la Confederazione fiduciosa rima-ne in attesa di concretizzare questo suo sogno.Approfittando della presenza di alcuni Confratelliliguri che si affacciano più facilmente all’estero,Mons. Brambilla ha lanciato l’idea di conoscerequalcuno che sia emigrato e che abbia costituitoqualche Confraternita all’estero: potrebbe essereun motivo per allargare i nostri orizzonti!È seguita la relazione del Tesoriere, Felice Grillet-to, il quale presenta, con dovizia di particolari, il“consuntivo” di spesa del 2008 ed il “preventivo”del 2009 che vengono approvati all’unanimitàdall’Assemblea.Interviene Massimo Carlesi, Direttore Responsa-bile di Tradere, il quale anticipa ai presenti che ilprossimo calendario della Confederazione saràdedicato alle opere d’arte custodite nelle Chiesee negli Oratori Confraternali e chiede ai Respon-sabili delle Confraternite presenti di inviare leriproduzioni delle opere da loro custodite cheritengono importanti. Carlesi informa inoltre chesi sta organizzando, presso l’Università Latera-nense, un incontro con gli studenti delle Univer-sità Pontificie romane. L’incontro è finalizzato asensibilizzare ed interessare i giovani al mondoConfraternale. Il Consigliere don Franco Molinari, della Diocesidi Genova, richiama l’attenzio ne dei presenti sul-la necessità di tutelare al massimo le tante opered’arte e di pietà conservate nei luoghi di culto,preservandole da eventuali furti od azioni crimi-nose.Sono seguiti numerosi interventi da parte dei pre-senti che hanno messo in luce i vari aspetti del-l’attività che la Segreteria quotidianamente svol-ge. Unanime è stato l’apprezzamento per il lavo-ro che svolge.

Un po’ di cronaca

Sabato pomeriggio poi, il Palazzo dei Congressiha visto alternarsi al tavolo della presidenzaMons. Lorenzo Chiarinelli, Vescovo di Viterbo,Mons. Giovanni Scanavino, Vescovo di Orvieto eMons. Armando Brambilla. Il Presidente Antonet-ti, ha ringraziato tutti gli organizzatori dell’acco-glienza riservata a questa importante manifesta-zione, preceduta da una meticolosa e faticosafase preparatoria dove l’infaticabile Mons. ItaloMattia è stato onnipresente in ogni attività e riu-

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XVIII Cammino a Orvieto: Verbale AssembleaGioacchino Toscano

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nione. Mons. Chiarinelli nella sua prolusione hadestato particolare attenzione perché ha fattoun’esegesi della figura di San Paolo. Mons. Sca-navino ha messo in rilievo l’importanza delleConfraternite nella vita della Chiesa.La preghiera conclusiva ha lasciato nei presentiun’altro segno del loro affetto per le Confraterni-te, che coroneranno nel Duomo questa sostaorvietana che ha vissuto all’insegna della fraterni-tà confraternale.La risposta del mondo delle Confraternite è stataentusiastica e totale: sono stati circa 10.000 i Con-fratelli e le Consorelle presenti che hanno occupa-to l’interno e l’esterno del Duomo, seguendo inrispettoso silenzio la Santa Messa celebrata dalVescovo della Diocesi di Orvieto Mons. Scanavinoe da S.E. Mons. Armando Brambilla.Il colpo d’occhio che si è presentato all’inizio delSacro Rito è stato imponente e commoventeinsieme: era una folla di Confratelli e di fedelioranti e silenziosi, che il Duomo a mala pena riu-sciva a contenere.Il tempo di dare uno sguardo ai tanti simboli di

fede che riempivano la navata; nel coro ammira-ti i “Cristi” liguri, che suscitano sempre commo-zione.Silenzio, luci soffuse... un Rosario recitato nellaCappella del Corporale con Mons. Brambilla ciha preso nel ricordo di un passato di fede cheproprio ad Orvieto non potrà mai essere dimenti-cato. �

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NELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVORIUNITOSI A ROMA PIAZZA S. GIOVANNI IN LATERANO

IL 15 E 16 MAGGIO 2009, SONO STATI NOMINATI I SEGUENTICOORDINATORI E VICE COORDINATORI REGIONALI:

COORDINATORI REGIONALI:Regione Piemonte: Sig.ra Ida Anfossi – Regione Lombardia: Sig. Riccardo Carminati – RegioniTriveneto: Sig. Riccardo Carminati (ha mantenuto l’incarico esplorativo) – Regione Liguria: Sig.Giovanni Poggi – Regione Emilia Romagna: Sig. Emilio Bertoni – Regioni Abruzzo e Molise: Sig.Augusto Sardellone – Regione Umbria: Sig. Massimo Giuliani – Regione Campania: Sig. FeliceGrilletto – Regione Puglia: Sig. Francesco Zito – Regione Calabria: Sig. Antonino Punturiero –Regione Sicilia: Sig. Pietro D’Addelfio – Regione Sardegna: Sig. Mario Lastretti.

Per le Regioni Toscana, Marche, Lazio e Basilicata, il Presidente Francesco Antonetti ne assu-me la carica temporanea, così come deliberato dal Consiglio Direttivo.

VICE COORDINATORI REGIONALI (proposti dal Coordinatore Regionale ed approvati dal Con-siglio Direttivo):Regione Piemonte: Sig.ra Franca Minazzoli e Sig.Antonio Rizzi – Regione Emilia Romagna:Sig.ra Roberta Reggiani e Sig. Bruno Grano – Regione Puglia: Sig. Gennaro Comes, Sig. Miche-le Piscitelli, Sig.ra Annunziata Petrelli e Sig. Aldo Mancini – Regione Sicilia: Sig. Giuseppe Vona,Sig. Umberto Tornabene e Sig. Salvatore Salvato.Si confermano: Coordinatore Commissione per i Contatti con le Confraternite estere, Sig. Gia-como Cerruti e Vice Coordinatore Commissione per i Contatti con le Confraternite estere, Sig.Valerio Odoardo.

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IL 13 NOVEMBRE 2009PRESSO LA PONTIFICIA UNIVERSITÀ

LATERANENSE IN ROMA

PROMOSSO DALLA CONFERENZA DELLE RAPPRESENTANZE STUDENTESCHE DELLE UNI-VERSITÀ PONTIFICIE ROMANE – CRSUPR, DALLA CONFEDERAZIONE DELLE CONFRATER-NITE DELLE DIOCESI D’ITALIA E DALLA DIREZIONE DI Tradere, È IN PREPARAZIONEUN’IMPORTANTE INCONTRO DI APPROFONDIMENTO CULTURALE, PER CONOSCERE LARELIGIOSITÀ NELLE REALTÀ CONFRATERNALI ITALIANE, DAL TITOLO:

“LE CONFRATERNITE DELLE DIOCESI D’ITALIA INCONTRANO GLI STUDENTIDELLE UNIVERSITÀ PONTIFICIE ROMANE”

UN SOGNO LUNGAMENTE DESIDERATO:AVVICINARE I GIOVANI ALLE CONFRATERNITE

Il desiderio dei Confratelli di avvicinare gli Studenti alla propria Confraternita sta per realizzarsi.La Confederazione infatti patrocina il Concorso tra gli Insegnanti delle Scuole Medie Superioriavente per Tema: “Per un’Europa cosciente delle sue radici cristiane: la memoria del passato,l’esperienza del presente, la speranza del futuro. Il messaggio di unità, di solidarietà e di pacedei Santi Patroni Europei e dei Santi delle nostre città e delle nostre comunità”.Esso si svolgerà nell’anno scolastico 2009-2010.L’impegno che chiediamo ai Priori ed ai Confratelli è quello di far conoscere con immediatez-za agli Insegnanti il Concorso e la Confraternita, sul Santo Patrono della quale gli Insegnantimedesimi dovranno predisporre progetti didattico-formativi o POF, da sottoporre al ConsiglioScolastico di Istituto nel settembre 2009. I progetti devono essere svolti con gli studenti nell’an-no scolastico 2009-2010. Gli elaborati dovranno pervenire entro il 16 aprile 2010.Il Concorso è Patrocinato insieme all’Associazione Internazionale dei Caterinati ed al CentroInternazionale di Studi Cateriniani. La premiazione avverrà nel 2010.Il bando di Concorso recante ogni notizia utile ed i premi previsti per gli Insegnanti che elabo-reranno i migliori Progetti, le Informazioni sulle Tematiche e sugli Specifici Campi di Ricerca rela-tivi al tema, sono pubblicate sul sito www.confederazioneconfraternite.org e sul n. 6 di Traderealle pagine 22-24.

IL DIRETTORE RESPONSABILE DI TRADEREMASSIMO CARLESI E LA REDAZIONE DI TRADERE

AUGURA A TUTTI I CONFRATELLI ELE CONSORELLE DELLE CONFRATERNITE DELLE

DIOCESI D’ITALIA UN SERENO PERIODODI VACANZA SENZA DIMENTICARE LA CARITÀ

CHE CI DISTINGUE E CI SOSTIENE.

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�Nella tua povertà e semplicità di cuore haidato alla luce il Figlio di Dio in una stalla, l’haideposto in una mangiatoia e hai assistito a

come lo Spirito di Dio con la Voce degli Angeli hamosso il cuore dei pastori poveri come te: “Ecco,vi annuncio una grande gioia che sarà di tutto ilmondo, oggi vi è nato un Salvatore, che è il CristoSignore. Questo per voi il segno: troverete un bam-bino avvolto in fasce che giace in una mangiato-ia…” ed essi sono venuti a conoscere questo Bim-bo, segno della bontà di Dio; anche i Magi hannocompreso quale Re sarebbe diventato Gesù equale Regno avrebbe instaurato nel mondo.Secondo l’usanza, quando venne il tempo dellapurificazione, con Giuseppe hai portata Gesù alTempio e, davanti a Simeone che “aspettava ilconforto di Israele” hai udito quelle strane paroledi benedizione: ”ora lascia o Signore che il tuoservo vada in pace secondo la tua Parola: per-ché i miei occhi hanno visto la tua salvezza…”,ma hai anche udito quella oscura profezia: “a teuna spada trafiggerà l’anima…” che ti legheràindissolubilmente alla sofferenza del Figlio. Era loSpirito che ti chiedeva di diventare cooperatricenel sacrificio della Croce e tu Maria, sempre piùdocile e accogliente... come quando accompa-gni Gesù dodicenne al Tempio e, dalla sua enig-matica risposta, comprendi che appartieneanche ad un altro Padre e con lui deve stare. Neilunghi anni della tua vita nascosta, vivi del lavoroquotidiano e accompagni tuo Figlio all’inizio del-la sua vita pubblica; sei presente a Cana e coo-peri nel suscitare la fede nei primi seguaci, ascol-ti e conservi sempre nel tuo cuore le sue rispo-ste, anche le più decise: ”Chi compie la volontàdi Dio, costui è mio fratello, sorella e madre”(Mc.3,35), e chi non scappa di fronte alla vita non fug-ge neppure di fronte alla morte; sulla via del Cal-vario segui passo dopo passo la tragedia del tuoamatissimo Figlio condannato a morire: traditodagli amici, lasciato solo, rinnegato, odiato dallestesse persone che fino a poco prima lo aveva-no osannato. Tu non scappi, scruti ogni gesto,scolpisci ancor più nel tuo cuore i segni della fla-gellazione... come diventano terribilmente verequelle parole di Simeone ! Stabat Mater doloro-sa, si canterà a testimonianza della tua sofferen-za, la stessa indicibile sofferenza di ogni madreche vede morire il proprio figlio, che ne riceve ilsuo corpo disfatto in grembo, lo stesso gremboche lo aveva partorito. E tu Maria, quale futuropotevi scorgere stringendoti al petto quel Figlioormai cadavere che ti aveva riempito la vita? Era-no troppo pallide e lontane le tracce di quantoavevano anticipato per te i Profeti: ”Un germoglio

spunterà dal tronco di Jesse, un virgulto dallesue radici... la vergine concepirà un figlio e saràchiamato Emanuele, Dio con noi” (Is.11,7-7,14),ma il dolore nella vita è spesso un compagnoinseparabile, indesiderato, il più delle volte senzaspiegazioni. Perché il dolore? Perché la malattia?Perché la morte? Maria, come Madre nostraanche tu hai vissuto questo enorme dolore e,come se non bastasse, il tuo Gesù prima di spi-rare ti ha affidato ancora un compito, quello diessere Madre per sempre: ”Donna, ecco tuofiglio e volgendosi a Giovanni, (che in quelmomento rappresentava tutti noi), ecco TuaMadre! (Giov.19,27), e per te Maria , un altro SI.La disubbidienza di Eva è vinta dalla tua obbe-dienza, la sua incredulità dalla tua fede. GesùCrocifisso ti ha guardata ancora alla fine, come laDonna che raffigura la Chiesa e la tua maternità siè dilatata, è diventata universale.Tu Maria Madre nostra sei il modello perfetto delcristiano e sei beata perché hai creduto davveroalle parole del Signore.Quel SI che avevi pronunciato nell’Annunciazioneadesso è l’esplicito consenso al sacrificio di tuoFiglio morto e poi risorto per tutti noi e noi, figlituoi, dopo averti conosciuta non ci sorprendiamodi quel tuo ultimo SI, di quella tua maternità eter-na che risponde sempre alle nostre preghiere,dandoci ascolto, gioia, protezione e pace.Qualcuno dice che non è facile pregare, ma nonpregare è come perdere le ali e voler volare: perquesto ti chiediamo Maria, insegnaci a “piegarele ginocchia del cuore”!Tu sei stata l’anello di congiunzione tra l’Antico e ilNuovo Testamento e nel Magnificat, uscendo perun attimo dal tuo grande riserbo, hai proclamato:“tutte le generazioni mi chiameranno beata”(Lc.1,48). Ancora oggi dopo più di 2000 anni cipermetti di verificare la verità di quella affermazio-ne perché tu Maria, sei sempre presente nel Rosa-rio, nei canti, nella liturgia, nella devozione popola-re, nei pellegrinaggi, nelle comunità ecclesiali, nel-le Congregazioni Religiose, nei nomi di persona enelle località del mondo, nelle Correnti di Spirituali-tà, nell’Arte e nella Letteratura, nella vita degli umi-li, presso gli ammalati, gli abbandonati, i bisogno-si, gli infermi, i poveri, i peccatori e i Santi, ed orasei anche la Patrona delle nostre Confraternite.Tutti facciamo riferimento a Te “Simbolo d’Israele”come dice Giovanni nel suo Vangelo, “Donnavestita di sole” come dice l’Apocalisse, “piena digrazia” come dice la nostra preghiera.Maria, siamo in cammino verso la Patria Celeste,prestaci la tua mano, perché solo Tu conosci cosìbene la strada che porta a tuo Figlio Gesù. �

Pietà popolare e liturgia

PIETÀ POPOLARE E LITURGIANel ricordo di Lourdes e della Nostra MadreCeleste: Maria, piccola Maria, la Vergine del SÌSeconda parte fine di Franca Maria Minazzoli

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Il mondo Confraternale

IL MONDO CONFRATERNALE

DALLE DIOCESI

�La Confederazione delle Confraternite delleDiocesi d’Italia ha accolto con sentimenti divera fraternità la nomina a nuovo Vescovo

di Frascati (Roma) del Confratello Mons. Raffa-ello Martinelli, Primicerio dell’Arciconfraternitadei Lombardi della Basilica dei SS. Ambrogio eCarlo al Corso in Roma, iscritta alla Confedera-zione. SS. Benedetto XVI lo scorso giovedì 2luglio 2009 ha formalizzato la nomina di Monsi-gnor Martinelli, nato a Villa d’Almé (Diocesi diBergamo) Rettore del Collegio EcclesiasticoInternazionale “San Carlo”. Dal 1999 è Prelatod’Onore di Sua Santità. �

�A distanza di tre mesi dall’ingresso in Dioce-si, il nostro amato Vescovo S.E. Mons.Beschi ha dimostrato una attenzione parti-

colare nei riguardi delle Confraternite.Prima del suo arrivo, il Consiglio Diocesano instretta collaborazione con i Responsabili degliuffici della Curia, avevano predisposto lo Statutodelle Confraternite, da sottoporre all’approvazio-ne.Tra i primi atti del suo nuovo mandato, S.E.Beschi ha approvato lo Statuti e ha voluto incon-trate le Confraternite.Domenica 21 Giugno una lunga fila di Confratellie Consorelle, con i loro abiti ed insegne, parten-do dalla ex Chiesa di S. Agostino in BergamoAlta, hanno percorso la lunga salita fino alla Chie-sa Cattedrale dedicata a S. Alessandro.Il Cammino è stato accompagnato dalle preghie-re e riflessioni sul tema le Nozze di Cana, dal Van-gelo di Giovanni, preparate dall’Assistente donMaurizio Rota.All’inizio della Celebrazione il Presidente RiccardoCarminati ha ringraziato il Vescovo per la partico-lare attenzione rivolta alle Confraternite ed ha illu-strato brevemente le tappe più significative dellaloro plurisecolare storia.All’Omelia il Vescovo ha commentato il Vangelodella Tempesta fermata da Gesù:

DIOCESI DI FRASCATI

Mons. Raffaello Martinelli, Primicerio dell’Arciconfraternita deiLombardi, nominato Vescovo di Frascati (Roma)

DIOCESI DI BERGAMO

Le Confraternite incontrano S.E. Mons. Francesco Beschidi Riccardo Carminati

“Nel mondo ci sono sempre tempeste: quellenaturali e quelle storiche che toccano interi popo-li e quelle esistenziali nelle persone e nelle fami-glie. Caratteristica della tempesta è la sua impo-nenza anche devastante che fa paura all’uomo.Ma, come dice il Vangelo, spesso la paura espri-me la mancanza di fede. Le Confraternite sononate in momenti di tempesta per la Società e perla Chiesa, quando venivano meno la fede nelSignore e la devozione mariana ed ai Santi.Nelle tempeste i fedeli si sono riuniti nelle confra-ternite per manifestare pubblicamente la fede e lacarità verso tutti i bisognosi, diventando così unpunto di riferimento nella tempesta del propriotempo. Nella attuale tempesta la vostra esperien-za specifica diventi nelle Parrocchie un segno difede salda, speranza, fraternità e carità aperte atutti.” La celebrazione si è conclusa con la consegna aS.E. di due doni: un quadro raffigurante l’UltimaCena, augurandoci a vicenda che il SS. Sacra-mento sia centro della nostra spiritualità ed unvolume illustrato con tema il Credo, augurandocivicendevolmente che la nostra fede sia illuminataper essere la Chiesa del Signore: una, santa, cat-tolica, apostolica.Le Confraternite hanno apprezzato con gioia que-sto incontro che ricorderanno con emozione. �

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23Il mondo Confraternale

�Nella Riunione della Sessione primaveriledegli Ecc.mi Vescovi siciliani, il Vice Presi-dente della Conferenza Episcopale Siciliana,

S.E. Mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo Metro-polita di Catania, dà lettura della lettera di presen-tazione di S.E. Mons. Armando Brambilla, Assi-stente Ecclesiastico per le Confraternite d’Italia,che comunica agli Ecc.mi Pastori la nomina delnuovo Coordinatore per la Sicilia della Confedera-zione, nella persona del Dr. Pietro D’Addelfio.Nella riunione è stata presentata la speranza dirivitalizzare tutte le Confraternite siciliane, com-preso anche le “dormienti” per un nuovo Cammi-no di evangelizzazione e crescita alla sequela diCristo e dei Pastori da Lui istituiti.Le Note del Ministero dell’Interno, che sollecitanoi Vescovi a sopprimere le Confraternite esistentiprima del 7 giugno 1929, se non più operanti,devono essere disattese, in quanto sopprimere

DIOCESI DI PALERMO

Palermo 20 aprile 2009, Conferenza Episcopale Siciliana

una confraternita, riconosciuta ente giuridico aifini prevalenti di culto, diventa “un atto illegittimo”.Infatti, così prescrive il Can. 120 - §1: “La personagiuridica per sua natura è perpetua; si estingue tut-tavia se viene legittimamente soppressa dallacompetente Autorità o se ha cessato di agire per lospazio di cento anni; la persona giuridica privata siestingue inoltre se l’associazione stessa si discio-glie a norma degli Statuti, oppure se, a giudiziodell’ Autorità competente, la stessa Fondazione hacessato di esistere a norma degli Statuti”.Gli Ecc.mi Pastori hanno auspicato, inoltre, un piùcapillare inserimento della Confederazione delleConfraternite delle Diocesi d’Italia anche in quelleDiocesi siciliane dove ancora non è operante,programmando, in tal senso, una serie di incontricon il Coordinamento regionale, per potere cele-brare, al più presto, il Cammino regionale delle-Confraternite siciliane. �

DIOCESI DI NOLA

Per i 299 anni dell’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine

�”Un dono per la vita” è unamanifestazione a cura del-l’Arciconfraternita Maria SS.

del Carmine di Nola, Ente Moralefondato nel 1710, quale attod’amore per dare felicità emomenti di aggregazione airagazzi, d’intesa con l’Osservato-rio Parlamentare Europeo, con il

Consiglio d’Europa e con il Centro Artistico Cultu-rale Giordano Bruno. Notevole la partecipazionedella Cittadinanza domenica 5 aprile, in un’atmo-sfera riscaldata da una giornata soleggiante. Il Dott. Franco Grilletto, Presidente della Commis-sione “Affari Istituzionali” dell’Osservatorio Parla-mentare Europeo, nel salutare i presenti ha ringra-ziato, il Dott. Giuseppe Catapano, Presidente del-

l’Osservatorio, Il Prof. Pasquale Ruggiero, Presiden-te della Commissione Cultura ed Istruzione, il Dott.On.le Aniello Giugliano, Presidente della Commis-sione Ambiente e Sanità, per la partecipazione aduna iniziativa interessante e di fondamentale impor-tanza per la valorizzazione di così nobili ideali. Il Presidente dell’Arciconfraternita, Felice Grilletto,nel ringraziare il Parroco don Enrico Tuccillo, perla sua disponibilità, ha confermato l’impegno suopersonale e quello di tutti i confratelli, di collabora-re per elaborare progetti credibili e di concretautilità sociale che possano attirare l’attenzione del-l’opinione pubblica e degli Enti istituzionali. L’Ar-ciconfraternita, inoltre, come atto di solidarietà, hadevoluto oggi dei Fondi per una Missione cheopera in India, nella persona di Padre ThomasBaiju HGN, presente oggi in Parrocchia. �

Nola

�S.E. Mons. Francesco Moraglia, Vescovo Diocesano di Levanto, nel-l’Oratorio di S. Giacomo, presiederà alle ore 10.30 la Santa MessaSolenne.

Nella Sala Consiliare del Comune di Levanto, alle ore 15.00, il Sindaco M.Moggia saluterà il Presidente della Confederazione Nazionale delle Confra-ternite d’Italia, Francesco Antonetti e tutte le Confraternite intervenute. �

DIOCESI DI LA SPEZIA

Levanto 27 giugno - 25 luglio 200941a Festa del Mare

600° Anniversario del Documento più anticodella Confraternita di San Giacomo Apostolo

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Tradere numero 7 luglio 2009

Il mondo Confraternale

�Il solenne Settenario in onore dell’Addolorataa Racale – che ha inizio il venerdì precedentela V domenica di Quaresima e che termina il

Venerdì precedente la Domenica delle Palme –costituisce per la Confraternita intitolata alla Vergi-ne SS. Addolorata il periodo propizio nel qualenon solo si rinsalda e si rinnova il vincolo di unio-ne fraterna fra confratelli e consorelle al cospettodella Madre Addolorata, ma anche, grazie all’am-missione di sempre nuovi Confratelli e Consorelle,tale periodo costituisce un momento di intenso efecondo confronto e di sempre nuove iniziative.Quella che si è voluta portare avanti quest’anno èconsistita nel gemellaggio che il Consiglio dellaConfraternita dell’Addolorata di Racale ha stabilitocon l’omonima Confraternita del Comune di Troia(Foggia), in nome di quel comune patrimonio spi-rituale che scaturisce appunto dall’aver intitolatoquesti Pii Sodalizi alla Vergine Maria, Madre Addo-lorata di Cristo. Alla fine della suggestiva Concele-brazione Eucaristica di venerdì 3 aprile, presiedu-ta dal Padre Spirituale della Confraternita, DonTommaso Rizzello e dal Padre provinciale dei Pas-sionisti Don Antonio Curto, i rappresentanti dellaConfraternita di Maria SS. Addolorata di Troia han-no donato al Priore della Confraternita di Racaleun quadro con l‘effigie dell’Addolorata che sivenera a Troia, ed hanno invitato la Confraternitaracalina alla propria Festa che si terrà come con-suetudine la seconda domenica di settembre.Dopo la Funzione Liturgica si è snodata la Proces-sione dell’Addolorata, cui hanno preso parte

DIOCESI DI NARDÒ-GALLIPOLI

Confraternita dell’Addolorata di Racale (Lecce)Gemellaggio in nome dell’Addolorata a Racale

anche i confratelli ospiti e che ha visto la parteci-pazione di gran parte della popolazione racalina,nonché del Sindaco di Racale Avv. MassimoBasurto, dei componenti dell’Amministrazionecomunale e delle altre Autorità militari e civili dellaCittadina. A seguito dei tragici eventi che hanno riguardatole popolazioni dell’Abruzzo colpite dal tremendosisma, tutte le offerte raccolte dalla Confraternitadurante il Giovedì Santo sono state inviate allaCaritas Nazionale per i bisogni più immediati diquelle popolazioni; inoltre la Confraternita ha sta-bilito di istituire un “Fondo di Solidarietà”, per farfronte ai Bisogni Economici ed alle Spese Sanita-rie che quotidianamente si trovano a dover affron-tare numerose giovani Famiglie della nostra Città,che spesso vivono nella precarietà del mondolavorativo che questa terribile crisi economica haportato con sè. �

�L’Arciconfraternita del SS. Sacramento di Mono-poli in occasione dell’Anno Paolino ha indetto pergli studenti della Terza Media un Concorso per ela-

borati scritti, grafici o pittorici dal titolo:“Sulle orme di Paolo, San Paolo Missionario

del Vangelo”.La Commissione, appositamente insediata, ha asse-gnato il Primo Premio ad Angelo Biasi per l’opera pit-torica che è qui riprodotta. La Direzione di Tradere sicomplimenta con il vincitore per la bella opera e rivolgeun plauso al Presidente dell’Arciconfraternita, LucaRuggero, per l’intelligente iniziativa tesa ad avvicinare igiovani al mondo confraternale. �

DIOCESI DI CONVERSANO-MONOPOLI

Concorso per gli studenti di terzamedia a Monopoli

dal nostro Vice-Coordinatore della Puglia Gennaro Comes

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25Il mondo Confraternale

�Domenica 15 marzo, nella Chiesa Arciconfra-ternale di S. Maria dell’Orazione Morte, in ViaGiulia a Roma, si è svolta una solenne Funzio-

ne Religiosa per commemorare Don AriodanteBrandi. Don Ariodante, nei primi anni del 1900, erastato Vice Parroco in S. Lorenzo in Damaso e poi,nel 1913 Cappellano e Rettore della Chiesa delSodalizio romano di cui egli era Confratello.Testi-monianze fotografiche dei primi del novecento lovedono, insieme ai Confratelli, nell’atto di recupe-rare e dare pietosa sepoltura ai morti di campagnarecuperati nei fossi del Nomentano o negli acquitri-ni della Maglianella. Egli è ritenuto “l’Apostolo deglispazzini di Roma”, in quanto da giovane pretescelse di dedicare tutte le sue forze alla elevazione

DIOCESI DI ROMA

L’Arciconfraternita di S. Maria dell’Orazione e Morte a Romaha commemorato don Ariodante Brandi, prete romano

spirituale e socialedegli addetti allaNettezza Urbana.La Cerimonia Litur-gica è stata cele-brata da S.E.Mons. Paolo Gillet,già Rettore dellaChiesa Confrater-nale; notevole lap a r t e c i p a z i o n eattenta e commos-sa di un numerosogruppo di Netturbi-ni Romani. �

DIOCESI DI SABINA-POGGIO MIRTETO

Cerimonia di gemellaggio e rito di vestizionefra le Confraternite della Sabina

�Si è svolta domenica 31 maggio la secondaparte della Cerimonia di Gemellaggio fra l’Ar-ciconfraternita di S. Calogero Eremita di Fon-

te Nuova (Roma) e la Confraternita di S. MicheleArcangelo di Sant’Angelo d’Amatrice (Rieti).Questa volta, ad un anno di distanza, la cerimo-nia ha avuto luogo nella cornice raccolta dellaChiesa confraternale di Sant’Angelo d’Amatrice;erano presenti un nutrito gruppo di Confratelli del-le due confraternite interessate, vestiti con il pro-prio abito di rito; il Cammino Processionale haattraversato il Paese di Sant’Angelo e si è direttoverso la Chiesa.Durante la Santa Messa, officiata in un clima dipartecipazione e devozione, si è svolta la Cerimo-nia di Vestizione di un nuovo Confratello dell’Arci-confraternita di San Calogero.Dopo la Santa Messa, i Confratelli hanno festosa-mente concluso l’evento con un’agape fraterna.L’Arciconfraternita di San Calogero Eremita inFonte Nuova (Roma) ha così rinnovato il Consi-glio Direttivo che si è insediato il 9 giugno 2009valido per il triennio 2009 – 2012:Consigliere Spirituale: Don Paolo Gilardi.

Presidente: Schembri Salvatore.Vice-Presidente: Cenciotti Massimo.Segretario Tesoriere: Caroselli Paolo.Maestro delle Cerimonie: Calcatelli Paolo.Consiglieri: Maggio Alessandro, Delegato alleComunicazioni Multimediali; Mansueti Carlo,Delegato alle Manifestazioni; Pandolfi Atanasio,Delegato all’Organizzazione.Collegio dei Sindaci Revisori dei Conti: EffettiviTacchini Alessandro, Presidente; Bonfiglio Santi-no De Maria Massimiliano.Supplenti: Censasorte Andrea, Toscano Mario. �

�L’Arciconfraternita di Sant’Eligio de’ Ferrari il prossimo 18 ottobre festeggerà una duplice importan-te ricorrenza, che merita una sottolineatura nel nostro Notiziario: l’attuale Governatore, il ConfratelloCavalier Benito Liani, celebrerà mezzo secolo di iscrizione nella Confraternita, onorata da una assi-

dua presenza; la ricorrenza coincide poi con i suoi 50 anni di matrimonio con la Signora Giuseppina Luca-rini. Al Governatore e alla sua consorte, Signora Pina, gli auguri ed i complimenti di Tradere. �

DIOCESI DI ROMA

Ricorrenza nell’Arciconfraternita di Sant’Eligio de’ Ferrari di Roma

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Il mondo Confraternale

DIOCESI DI NOLA

Nola 30 maggio 2009, Convegno Regionale della Campaniadi Antonio Foniciello

�Una numerosissima e fraterna partecipazionedi Reverendi Delegati diocesani, Priori, Consi-gli direttivi, padri spirituali e semplici confratel-

li ha accolto l’invito del Delegato Regionale per laCampania della Confederazione delle Confraterni-te delle Diocesi d’Italia cav. dott. Felice Grilletto.La Chiesa intitolata a Maria SS del Carmine, a Nolaera effettivamente piena, in ogni ordine di posto neibanchi, per questo appuntamento regionale dopoil Consiglio Nazionale del 15 maggio u.s. che havisto la conferma a Delegato Regionale del carissi-mo Felice Grilletto e quindi la validità del suo ope-rato e delle iniziative da lui portate avanti con estre-ma dedizione per far crescere la Confederazionenell’ambito Regionale.Una conferma nel segno della continuità, che hadestato anche stupore in coloro che per la primavolta partecipavano ad una Assemblea Regionale,come il sottoscritto che scrive queste note e che hapotuto verificare di persona, unitamente agli altriConfratelli della Congrega del Sacro Monte deiMorti di San Prisco (Caserta) e della Confraternitadi San Luca Evangelista di Casapulla (Caserta), dicome sia vivo e vegeto lo spirito cristiano e cattoli-co che anima le Confraternite tutte della Campaniae di conseguenza d’Italia.Anche il Delegato Regionale non nascondeva lasua soddisfazione per il successo dell’iniziativa,accogliendo i partecipanti con grandissimo calorenon solo, ma intrattenendosi cordialmente con tut-ti e entrando nel vivo dell’incontro, già approfittan-do di questi momenti.Anche il servizio di registrazione delle Confraterni-te curato dai Confratelli dell’Arciconfraternita MariaSS. del Carmine di Nola è risultato altamente effi-ciente, come la distribuzione del materiale carta-ceo della Confederazione.Numerosi Reverendi delegati diocesani erano pre-senti: da Salerno, Caserta, Benevento Aversa,Nocera Sarno, Capua ed altre Diocesi della Cam-pania, che durante il Convegno non hanno fattomancare il loro apporto.Nutrito anche il programma della mattinata. Dopoun momento di preghiera iniziale guidato dal PadreSpirituale dell’Arciconfraternita di Maria SS. delCarmine, vi è stata la presentazione del Coordina-tore Regionale confermato Felice Grilletto e di unsuo saluto a tutti i convenuti. Si è passati poi alla relazione dell’Arch. RosarioSimonetti sul tema: “Ruolo delle Confraternite ed illoro servizio nella Chiesa”, per poi essere aggior-nati dall’Arch. Giovanni Iannaccone sul secondoCammino Regionale della Campania ad Atripalda(Avellino) del 20 settembre 2009 e sull’incontroNazionale delle Confraternite, aderenti alla Confe-derazione, ad Orvieto del 21 giugno p.v.Al termine di questa prolusione introduttiva, il Coor-dinatore ha invitato i Reverendi Delegati diocesanipresenti ed anche il Delegato laico della Diocesi diSarno a dare il proprio contributo all’incontro. Èstato effettivamente un grande arricchimento reci-proco verificare che è stata da tutti manifestata unagrande attenzione al mondo delle Confraternite,che purtroppo la Chiesa ha relegato nell’angolo

del dimenticatoio per troppo tempo e che oggideve essere rivalutata come grande ricchezza inogni senso. È stato sottolineato, in più di un interevento, lo spe-cifico servizio alla carità, anche materiale, che laParrocchia potrebbe dare alle Confraternite.Particolarmente incisivo l’intervento dei Delegati diSalerno, Caserta e Sarno, che hanno posto l’ac-cento su aspetti tipici di un conflitto latente tra cle-ro e confraternite, che certamente non si potrà can-cellare con un colpo di spugna, ma che è basila-re per un corretto approccio tra le parti per un con-creto servizio alla Chiesa, che soprattutto oggi leConfraternite possono svolgere.Grilletto, traendo le conclusioni del Convegno edella ricchezza espressa anche dagli interventidei confratelli presenti e dalle domande poste insede di dibattito, ha posto in evidenza una propo-sta di allargare la Struttura Regionale, con la crea-zione di alcune Commissioni di servizio che pos-sano al più presto dare una mano al Coordinato-re regionale. In particolare ne sono state indivi-duate almeno tre: una culturale, una giuridica euna per i beni storico-architettonici. La prima inparticolare per la conservazione e la diffusionedella memoria culturale/documentale delle Con-fraternite e della diffusione delle iniziative dellaConfederazione (come quella promossa nelleScuole per gli Insegnanti delle Scuole Superiori ),la seconda per gli aspetti giuridici propri della esi-stenza di una confraternita e della sua natura intal senso – dei suoi rapporti con lo Stato e le Dio-cesi, la terza per la verifica dei beni storico/archi-tettonici in possesso delle Confraternite.La proposta è stata accolta con favore dai presen-ti ed ha visto numerose adesioni, motivo per cui ilCoordinatore si è espresso nel senso di convoca-re tutti al più presto, per sottoporre il tutto al Consi-glio nazionale della Confederazione e quindi esse-re operativi.Il momento finale ha visto un vivace scambio diidee e di opinioni tra i presenti, stimolato da unamattinata intensa e sentita. Il tutto si è conclusocon un semplice momento conviviale organizzatodalla Confraternita ospite, durante il quale si sonoancora di più rinsaldati determinati rapporti evolontà di proseguire nello spirito del Convegno.Una mattinata piena, ricca di spunti, viva nei con-tenuti: non si può esprimere meglio una giornatache ha posto in primo piano la vitalità delle Confra-ternite oggi e del ruolo che esse hanno in ambitoecclesiale alla medesima stregua di tante altrerealtà venute dopo il Concilio Vaticano II. Tutti sisono trovati d’accordo nel ritenere le Confraterniteuna grande ricchezza per la Chiesa e per la Parroc-chia. Occorre fare degli sforzi reciproci per usciredal clichè della struttura di parcheggio per vec-chietti e della cappella cimiteriale con annessagestione del loculo, ma recuperare a tutta la comu-nità un servizio votato alla carità e al bene degli ulti-mi, dei lontani, di quei poveri non solo materiali, masoprattutto nello spirito.Un augurio di un proficuo lavoro al caro Felice Gril-letto e a tutte le Confraternite della Campania. �

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27Il mondo Confraternale

�San Mango Cilento, in provincia di Salerno,ha ospitato, lo scorso 26 aprile, il raduno del-le Confraternite della Diocesi di Vallo della

Lucania, che ne conta quarantadue. La manife-stazione, Patrocinata dal Comune di Sessa Cilen-to e da altri Enti Territoriali, è stata organizzata inoccasione del ventesimo anniversario dell’Ordi-nazione Episcopale di S.E. Monsignor GiuseppeRocco Favale, Vescovo di Vallo della Lucania.L’evento celebrativo, a cui è stato dato il nome di“Agorà delle Confraternite”, poiché il luogo sceltodagli Organizzatori per il momento comunitario èstato l’Anfiteatro Cittadino, ha coinvolto numerosiSodalizi e centinaia di Confratelli e Consorelle, tuttirigorosamente in abito confraternale. Infatti, i Gon-faloni e le Mozzette, dalla variopinta colorazione,hanno fatto assumere alla Piazza un incantevoleeffetto cromatico, che ben si conciliava con il verdedella vegetazione circostante, ricca di castagni.Tre i momenti significativi del programma, svolto-si nelle ore pomeridiane e serali.Dopo l’arrivo dei Gruppi Confraternali che hannoattraversato processionalmente il Corso principa-le del Paese per raggiungere il luogo prescritto iCantori dei Vari Sodalizi hanno eseguito un reper-torio di Canti Polifonici (richiamanti la poesiadevozionale del 1700 ed i brani composti e diffu-si localmente tra la fine del 1800 e l’inizio del1900) appartenenti ai rituali della “peregrinatio”del Venerdì Santo, quando le Confraternite delleParrocchie cilentane rendono “visita” agli Altaridella Reposizione. Le voci melodiose, in un alter-narsi di tonalità fatte di “alti” e di “bassi”, hannotoccato emotivamente gli astanti, i quali hannoseguito in rigoroso silenzio. Un gesto di rispetto,il loro, tendente a sottolineare la sacralità del-l’azione rievocativa.Dopodiché, tutti si sono portati nella Chiesa dedi-

cata a Santa Maria degliEremiti, splendidamenteaddobbata e gremitaall’inverosimile, per par-tecipare alla Concelebra-zione Eucaristica, presie-duta dal Vescovo, Monsi-gnor Favale. Il presule,nel ringraziare per ilgesto d’affetto tributato-gli dagli appartenenti alleCongreghe Diocesane inoccasione del suo lietoAnniversario, ha pronun-ciato parole cariche diapprezzamento per ilruolo che le Confraternitesvolgono, non solo all’interno delle singole comu-nità parrocchiali. Poi, nel corso dell’Omelia, haribadito quanto siano essenziali, alla luce dellafedeltà al Vangelo, i valori di fraternità. I Confratellie le Consorelle, ha ribadito il Presule, devono sen-tirsi fortemente impegnati, soprattutto nel collabo-rare strettamente con i parroci, e devono essereprotagonisti della vita spirituale. Il Raduno Confraternale, che ha richiamato nume-rosi fedeli, alcuni dei quali provenienti anche dalocalità non appartenenti alla Provincia Salernita-na, si è concluso nella tensostruttura cittadinacon un momento di festa, vissuto nello spiritocomunitario e dedicato a Monsignor Favale. Alla manifestazione, trasmessa in diretta viainternet, hanno partecipato il Sindaco ed i rap-presentanti civici di Sessa Cilento, il Presidenteed il Direttore del Parco Nazionale del Cilento eVallo di Diano, Autorità Civili e Militari, nonché ilDelegato per le Confraternite e Parroci della Dio-cesi Vallense. �

DIOCESI DI VALLO DELLA LUCANIA

A San Mango Cilento l’agorà delle Confraternite del Cilentodi Antonio Migliorino

�È venuto a mancare sabato sera, 20 giugno, mentre una Dele-gazione della sua Confraternita era al 18° Cammino Nazionaledelle Confraternite d’Italia a Orvieto, il Confratello onorario del-

la Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone di Vasto (Chieti)Comm. Silvio Peroro: un uomo di grandissimo coraggio e di impa-reggiabile forza di volontà. Per la Confraternita è stato e rimarrà unpunto di riferimento: con la sua umiltà sapeva rimanere a guardarea distanza gli avvenimenti e al momento opportuno non mancavamai di dare la sua autorevole opinione e con poche parole riassu-meva tutta la sua esperienza di vita. Alla Confraternita della SacraSpina e del Gonfalone mancherà tanto, davvero, mancherà molto lasua auto-ironia su quanto la vita ha voluto far pesare su di lui e percui non si è mai arreso, cosa questa che ha dato sempre un enor-me coraggio ai confratelli tutti. �

DIOCESI DI CHIETI-VASTO

Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone di Vasto (CH)

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Il mondo Confraternale

�Una calda giornata estiva, Confratelli, Conso-relle, estimatori degli artisti, autorità, abitantidel quartiere. In questo contesto è avvenuta

la sobria ma significativa inaugurazione del Monu-mento eretto in ricordo della storica visita compiu-ta dal Santo Padre Benedetto XVI a Savona, delsuo passaggio nel periferico quartiere di Lavagno-la dopo aver sostato in preghiera nella Basilica diNostra Signora della Misericordia, Santuario delleConfraternite italiane.Con questo manufatto la Confraternita di San Dal-mazio ha voluto realizzare un segno che ricordas-se questo straordinario evento, atteso e vissutocon grande commozione.Un raggio di luce è il significato dell’opera che lascultrice Annita Santoni ed il nostro Confratellomastro fabbro-ferraio Francesco Scarfò hanno rea-lizzato con amore per il loro quartiere. Nel granderaggio in ferro sono stati incastonate artistiche for-

melle raffiguranti il Santo Padre in preghiera innan-zi alla statua della Vergine e gli stemmi del Comu-ne di Savona, della Confraternita, del Papa nonchéla rosa d‘oro con cui Benedetto XVI ha voluto ono-rare il Santuario in ricordo della prigionia di Pio VIIa Savona per volere di Napoleone Bonaparte.Raggio di luce e di speranza donato da Sua San-tità attraverso il suo messaggio indirizzato a tuttala comunità civile e religiosa savonese.La manifestazione avvenuta il 13 giugno è statapossibile grazie alla collaborazione di molti ed inparticolare all’Assessorato ai Quartieri e alla Pri-ma Circoscrizione del Comune di Savona. L’opera rappresenta ancora una volta il legameprofondo che la Confraternita ha con il tessutosociale del quartiere e contribuisce ad abbellireuna zona tra breve sottoposta a riqualificazioneurbanistica, ove si insedieranno oltre 80 famiglieed un centro di attività artigianali. �

DIOCESI DI SAVONA

La Confraternita di San Dalmazio ha realizzato a Savagnolaun monumento a ricordo del passaggio del Santo Padre

di Mario Spano

�Domenica 12 luglio si è svolto il grande avve-nimento annuale della festa Patronale dellaDiocesi di Acqui, che sino a poco meno di

160 anni fa si svolgeva il 2 giugno. Era il giornodella morte di S. Guido avvenuta nel 1070. Quin-di, con decreto del Pontefice, la realizzazioneannuale dell’appuntamento venne trasferita allaseconda settimana di luglio, periodo dell’anno incui tuttora si svolge. Il cambio di data si resenecessario particolarmente per dar modo agliagricoltori, non solo dell’Acquese, di terminare laprima fase annuale dei lavori nei campi. Oggisono decisamente meno numerosi gli agricoltoridell’acquese ma la tradizione ormai consolidatacontinua a celebrare la festività la seconda dome-nica di Luglio, giornata che nonostante il gran cal-do della stagione, gode quasi sempre del beltempo, favorendo così la partecipazione dellapopolazione. Quest’anno la partecipazione delle Confraterniteè stata veramente importante e significativa,superando, come presenze, quelle registrate inoccasione del millenario di San Guido; erano pre-senti infatti accanto al Priorato Diocesano quasitutte le Confraternite Diocesane unitamente alPriorato e alla Coordinatrice e Vice Coordinatricepiemontesi della confederazione delle confrater-

DIOCESI DI ACQUI

Le Confraternite presenti ad Acqui Terme,per la solennità di San Guido

di Enrico Ivaldi

nite delle Diocesi d’Italia, Ida Anfossi e FrancaMinazzoli. Oltre 250 Confratelli di 24 confraterniteprovenienti da tutta la Diocesi hanno portatoomaggio a San Guido. Tre confraternite hannoportato i crocefissi: SS. Annunziata di Ovada,Nostra Signira del Carmine di Cremolino e SS.Annunziata di Belforte.Le Confraternite si sono ritrovate nei locali delSeminario Minore nel pomeriggio per la conse-gna della pergamena di partecipazione e per pre-pararsi tutti assieme alla Funzione delle ore 18presieduta dal Vescovo in Duomo. Nel corso del-l’Omelia S.E. Mons Micchiardi ha ricordato l’ope-ra evangelizzatrice del Vescovo Guido ancheattraverso i pochi ma importanti Suoi scritti chesono giunti a noi. Al termine della funzione, si èsnodata la tradizionale Processione secondo ilpercorso inizio e conclusione in Piazza Duomo;una processione quella di questo anno molto par-tecipata anche dagli acquesi che assistevanoper e vie cittadine. Il Priorato delle Confraternite per la Diocesi diAcqui desidera ringraziare tutti coloro che hannocontribuito alla riuscita della Processione ed inparticolar modo gli Alpini e l’Associazione Nazio-nali Carabinieri, la Polizia Municipale di Acqui, laProtezione Civile, la Banda cittadina e tutti coloro

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che hanno organizzato il rinfresco. Unparticolare ringraziamento va a Ivo Fer-rando della Confraternita della S.S Trini-tà di Ovada che ha coordinato la Pro-cessione delle Confraternite e dellaCassa di San Guido.Infine un doveroso ricordo nel primoSan Guido senza Don Galliano, per oltrecinquant’anni Parroco della Cattedrale eamico di tutti, acquesi e non, che aveva-no in lui un prezioso punto di riferimen-to. Sicuramente da lassù Mons. Gallia-no avrà accompagnato con gioia la fol-la multicolore delle Confraternite cheportava il messaggio di Gesù per le viedella sua Acqui. �

l mondo Confraternale

�Giovanni Carluccio, già Vicepriore nel precedente Priorato, è stato eletto al pri-mo scrutinio con n. 54 preferenze su 103 elettori costituenti l’Assemblea Eletto-rale. Ad accompagnare il Priore nel triennio amministrativo 2009-2012 saran-

no i confratelli: Sergio Frangillo eletto Primo consigliere e Luciano Mangia elettoSecondo consigliere. Gli eletti e il Consiglio di Amministrazione eserciterà il suomandato dopo la Conferma Canonica da parte di S.E. Mons. Donato Negro,Arcivescovo di Otranto. �

ARCIDIOCESI DI OTRANTO

La Confraternita Immacolata Concezione diMaria SS.ma di Cerfignano ha eletto il suo Priore

www.confederazioneconfraternite.org

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I nostri cammini

I NOSTRI CAMMINI

�Domenica 19 aprile la fitta pioggia non hafrenato l’entusiasmo dei Confratelli che datutto il Piemonte sono saliti al Santuario di

Graglia (Biella) per il pellegrinaggio promossodalla Confraternita locale della S. Trinità e S.Croce insieme al Coordinamento regionale, inoccasione del 350° anno di Fondazione delSantuario stesso.Il complesso, situato a 812 metri, in un ambien-te ancora integro delle Prealpi biellesi, è carat-terizzato dalla presenza di grandi e piccoli San-tuari, tra cui Oropa, uno dei più antichi luoghi diculto mariano.Ed il grandioso Santuario di Graglia, iniziato nel1659, si è sviluppato attorno alla Cappella del-l’Annunciazione, costruita su modello dellaSanta Casa di Loreto, ove è collocata unavenerata statua lignea della Vergine. Alti edificicontigui, adibiti un tempo ad ospizio per i pel-legrini e abitazione per il Clero, hanno ospitatoi circa trecento Confratelli convenuti. La Con-fraternita di Graglia, che ha largamente contri-buito per oltre due secoli all’edificazione dellaChiesa, ha dato il benvenuto ai presenti tramiteil suo Presidente Enzo Clerico, mentre la Coor-dinatrice ha portato il saluto della Confedera-zione delle Confraternite, la grande FamigliaSpirituale che promuove iniziative, collegamen-ti e sostegno reciproco.Limitando il percorso a causa della pioggia si èquindi svolta la solenne processione all’ester-no: una distesa di abiti multicolori, mantelli, col-lari e preziosi stendardi, che alle ore 11 si è rac-colta in Chiesa per la S. Messa, cui è seguita laconsegna degli attestati a tutti i Priori.

Confraternite Piemontesi a Graglia e Garlendadi Ida Anfossi

Con spirito di collaborazione e convivialità iConvenuti – provenienti dalle Diocesi di Tori-no, Biella, Asti, Novara, Fossano, Tortona,Alessandria e Varese – hanno riconfermatol’appartenenza alle loro Confraternite, fiduciosinel proseguire il loro cammino di fede e solida-rietà.Nel pomeriggio infine sono state effettuate inte-ressanti visite guidate, sia al Santuario che alleMostre, allestite in varie Sale dell’Opera Pia, direliquie, paramenti sacri e testimonianze variedella pietà popolare della locale Confraternita.Anche domenica 26 aprile u.s. alcune Rappre-sentanze di Confraternite piemontesi – delleDiocesi di Torino, Novara, Acqui Terme, Saluz-zo – si sono unite alle numerose Fraternità ligu-ri riunite a Garlenda (Savona), sede dell’anticaConfraternita della SS. Annunziata, per il Cam-mino Regionale di Fraternità.Dopo l’accoglienza e i saluti del Sindaco, delPriore Regionale Gianni Poggi e del Vice Presi-dente della Confederazione Confraternite G.Mario Spano, i Confratelli hanno assistito allasolenne Concelebrazione Eucaristica presiedu-ta da S.E. Mons. Mario Oliveri, Vescovo diAlbenga. Purtroppo, a causa dell’incessantepioggia battente, non è stato possibile muover-si in Processione e pertanto la mattinata si èconclusa con la consegna degli Attestati. Nelringraziare sentitamente quanti si sono attivatinella preparazione organizzativa e spirituale delCammino, rimane il rammarico di non averepotuto realizzare appieno questa importante efestosa esperienza comunitaria: speriamo dirivederci con un tempo più favorevole! �

Il Santuario di Graglia.

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31I nostri cammini

�Li ho visti sfilare lungo le Vie della Città, sma-glianti, variopinti con salmodianti canti e pre-ghiere in coro.

Erano le Confraternite per il 6° Cammino Regiona-le. Dal Nord al Sud della Puglia: da San Severo aS. Maria di Leuca. Variegati ma uniti da un unicoideale: quello di manifestare la propria apparte-nenza a una Confraternita e a tutta la Chiesa.Le multiformi divise, i molteplici colori, i labari, igonfaloni, hanno formato uno spettacolo godibileche ha polarizzato l’attenzione e la curiosità degliabitanti di Lecce.Folclore solamente? Spettacolo solamente? Ilrimanere in Processione sotto un sole cocente, ilrimanere in piedi durante la Messa delle 12,all’aperto, in piazza Duomo, l’affluenza alla

Lecce 23-24 maggio 2009

VI CAMMINO REGIONALE DELLE CONFRATERNITE DI PUGLIACONFRATERNITE: CAMMINO PERENNE DI MISERICORDIA E CARITÀ

Lettera del Delegato Vescovile Mons. Angelo Renna e del Presidente Federale Eugenio Anguilla

Comunione, porta a concludere un’altra verità piùvera e più profonda: è stata una manifestazione euna testimonianza di fede certamente confortatadalla constatazione di essere in tanti (forse10000).Il resto lo abbiamo visto dopo l’evento religioso ecelebrativo. Perché i partecipanti al “Cammino”

incuranti dellas t a n c h e z z a ,poi, si sono fer-mati fino a seraper visitare laCittà, i suoiMonumenti, lesue vie, le suepiazze, riman-dando il ritornoa dopo, moltodopo.Antiche, dunque,le Confraternite;ma anche attua-li e moderne.Antiche, risalenti

a qualche secolo, ma moderne, non solamente riu-nite in Corporazioni, attenteal culto del proprio Santotitolare, ma attente anchealle necessità della vitasociale. Perciò le offerte rac-colte durante il “Cammino”sono state destinate ai terre-motati dell’Abruzzo.Le Confraternite, al di làdella superficiale apparen-za, sono le più antiche e, difatto le più numerose tra leAggregazioni Ecclesiali.Solamente nella Diocesi diLecce ci sono 80 confra-ternite e in tutta Italia sonomolte migliaia. Degne,dunque, di ogni rispetto edi ogni attenzione. �

Con il cuore colmo di gioia abbiamo accolto il bellissimo dono di poter ospitare nella nostra Città, il VI°Cammino delle Confraternite di Puglia. Con altrettanto gaudio Vi rivolgiamo un caloroso e sentito invi-to ad essere con noi a Lecce in questi due giorni di fede, da vivere con fervore e partecipazione. Esserpresenti a questo ormai prossimo “Appuntamento” assume una fondamentale importanza in quanto,come ogni “Cammino” sia esso nazionale, regionale o diocesano, non è da intendersi solo come unaoccasione per manifestare l’esteriorità dell’esser Confratello, ma come un’ occasione di unione, dicomunione e di confronto da interiorizzare e da cui trarre fondamentali stimoli per il “Cammino” checiascuno di noi percorre nel vivere di ogni giorno... essere Confraternite e Confratelli alimentando conlinfa nuova la nostra “missione” di misericordia e carità.

A LECCE SPETTACOLO DI FEDE CORALEdi Mons. Angelo Renna

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I nostri cammini

�Una grande manifestazione di fede, tradizio-ne, colore, quella vissuta domenica scorsa aCerisano, ove ha avuto luogo la II Giornata

Diocesana delle Confraternite: una giornata riser-vata alle Associazioni laicali della nostra Diocesi,che da secoli costituiscono, per tantissimi fedeli,un fondamentale strumento di comunione.Comunione, che nella cittadina Cerisanese trovaesemplarità nella presenza e nelle attività di bendue Confraternite, quella del Carmine e quella delRosario, costituenti, oltre che, come già eviden-ziato, una privilegiata risorsa contestualmente allamissione evangelizzatrice della Chiesa locale eduniversale, anche un tratto distintivo dell’identitàsocio-culturale paesana. Non poteva dunque esi-stere cornice più adatta allo svolgimento di taleevento, promosso dall’Ufficio per l’Apostolato deiLaici, ed organizzato dalle due predette associa-zioni laicali cittadine, le cui due bellissime Chiesedi riferimento, ovvero quella del Carmine e quelladi San Domenico, sono state il suggestivo pro-scenio della manifestazione che, nobilitata dallapresenza di ben 11 confraternite, sulle 17 presen-ti nella diocesi, s’è articolata in due momenti.Il primo, svoltosi presso la predetta Chiesa di SanDomenico, s’è estrinsecato in un interessanteconvegno, ruotato attorno alla tematica “Confra-ternite oggi: Cammini di Comunione e di Speran-za”, cui hanno partecipato, in veste di relatori,importanti personalità del mondo confraternalecalabrese, quali Mons. Emilio Aspromonte, Vica-rio Episcopale per l’Apostolato dei Laici, Antonino

Cerisano la seconda giornata Diocesana delle Confraternitepromossa dall’Ufficio per l’Apostolato dei Laici

di Pierfrancesco Greco

Punturiero, Coordinatore per la Calabria dellaConfederazione delle Confraternite delle Diocesid’Italia, Antonio Greco, Presidente della Congre-ga del Carmine di Cerisano, ed il Cav. Nicola Gre-co, delegato della Confraternita del Rosario diCerisano. “In questo nostro tempo – ha affermatoPunturiero – come Confraternite, dobbiamo ren-derci sempre più consapevoli del nostro essereprotagonisti attivi della storia e dei processi di tra-sformazione che sono in atto, come lo siamo sta-ti per tanti secoli”, “contribuendo – ha sottolinea-to Mons. Aspromonte – a dare linfa nuova allaChiesa”, “attraverso anche – ha aggiunto il Presi-dente Antonio Greco - le numerose attività chehanno come volano l’impegno confraternale eche a Cerisano può contare sull’apporto appas-sionato di tanti giovani”. “Attività ed impegno – hachiesto Nicola Greco – che rendono, dunque, pri-ve di fondamento ed assolutamente ingiustificatetalune prese di posizione apertamente ostili neiconfronti del mondo afferente all’associazionismolaicale”. Un cammino arduo, ma gioioso, insom-ma, quello delle Confraternite, simboleggiato, altermine del Convegno dal pittoresco corteo chedalla Chiesa di San Domenico s’è diretto allaChiesa del Carmine, ove ha avuto luogo il secon-do momento della giornata, ovverosia la SolenneCelebrazione Liturgica, presieduta dal parroco diCerisano, don Enrico Trombino, al termine dellaquale s’è svolta la cerimonia di consegna degliattestati di partecipazione alle Confraternite iviconvenute. �

V CAMMINO DI FRATERNITÀ DELLECONFRATERNITE DELLE DIOCESI DI CALABRIA

“FEDELTÀ DI CRISTO, FEDELTÀ DEL SACERDOZIO”

17 E 18 OTTOBRE 2009 – BELVEDERE MARITTIMO

DIOCESI DI SAN MARCO ARGENTANO

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33I nostri cammini

�A tutti coloro che Domenica scorsa, provenen-do da fuori Caserta, stavano per imboccare lacittadina Via Roma, si presentava uno spetta-

colo veramente imponente: l’intera strada, per tuttala sua lunghezza di più di un chilometro, era pienadi gonfaloni colorati, di piume che garrivano al dol-ce vento di ponente, di divise, stendardi, mantelli eCrocifissi che avanzavano, lentamente, preceden-do la statua di Maria SS.ma di Loreto, seguita dauna folla numerosa, partecipativa e attenta.Al di là dello spettacolo, le Confraternite che, sem-pre più numerose, hanno partecipato a questo 6°Cammino Diocesano, hanno mostrato uno spiritodi comunione e di affratellamento che fa ben spe-rare per il prosieguo e lo sviluppo dell’attività con-fraternale di questa Diocesi. Indubbiamente, haavuto il suo peso anche l’omelia che, nella SantaMessa prima del Cammino, il Vicario Generale del-la Diocesi Mons. Antonio Pasquariello ha svolto,partendo proprio dalla frase principale del Vangelodel giorno: “Amatevi gli uni gli altri, come io vi hoamato”. L’amore reciproco, inteso nell’autenticosignificato di carità, è proprio il sentimento che haispirato le prime Confraternite e che deve animare

le attuali, espressione autentica e concreta deltaCARITAS nelle Parrocchie e in tutti gli ambiti socia-li.Analoghi concetti erano stati espressi, la sera pre-cedente, durante la Santa Messa celebrata nelSantuario di S. Anna, dal Delegato Vescovile donFrancesco Greco, il quale ha insistito molto sulconcetto di “testimonianza convinta e coerente”che tutti i Confratelli devono dare nel loro quotidia-no: convinta perché sostenuta da una fede maturae rinvigorentesi attraverso l’accoglienza della Paro-la, la preghiera e la forza dell’Eucaristia; coerenteperché in linea con i propri profondi convincimentie con la propria vita familiare, sociale, lavorativa,che, poi, si concretizza nell’attività caritatevole inseno alla Confraternita verso i fratelli più bisognosisia materialmente che spiritualmente.Dopo un lungo, ma bellissimo Cammino (più didue ore nel centro di Caserta), la conclusionefestosa e solenne, con i gonfaloni che si sonoinchinati alla Vergine di Loreto e il saluto del Dele-gato Vescovile e del Rettore del Santuario. Poi, laconsegna di targhe e medaglie ricordo; e... festatra Confratelli! �

6° Cammino Diocesano delle ConfraterniteCaserta 17 maggio 2009

I PROSSIMI CAMMINI NELLA REGIONE LAZIO

DOMENICA 11 OTTOBREVI CAMMINO DIOCESANO DI TIVOLI A CASTEL MADAMA

DOMENICA 18 OTTOBREXX CAMMINO DIOCESANO DI ANAGNI-ALATRI A FUMONE

Fac-simile della richiesta di iscrizioneALLA CONFEDERAZIONE DELLE CONFRATERNITE

DELLE DIOCESI D’ITALIA ROMA

Il sottoscritto ................................................................... nato il .....................................a ..................................................................................................................................…domiciliato in ............................ Via .....................................................................Tel. .................… fax .................... e-mail ............................................................Moderatore (priore, governatore, presidente, etc) della Confraternita di:.....................................................................................................................................…con sede in ......................................... indirizzo ..............................................................Diocesi di appartenenza ............................................. chiede che la Confraternita che presiedesia ammessa a far parte della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia; dichia-ra di conoscere lo Statuto e di volerlo accettare ed osservare ed allega la copia del verbale delConsiglio Direttivo della Confraternita, che ha deliberato l’adesione alla Confederazione.

data e Firma Timbro

Nulla osta dell’Ordinario Dicesano

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Arte e storia

ARTE E STORIA

La Madonna dei Palafrenieri del Caravaggiotra arte, storia e questioni teologiche

di Lydia Bartolomeo

�Nella Galleria Borghese di Roma si trova unadelle opere più straordinarie di Caravaggio:la Madonna dei Palafrenieri, pala d’altare

dipinta ad olio su tela per la Venerabile Arcicon-fraternita di Sant’Anna dei Palafrenieri nel 1606. Il 31 ottobre del 1605 la Congregazione dei Pala-frenieri di Palazzo decise di commissionare, peril nuovo altare assegnatole nella Basilica Vatica-na, una pala da sostituirsi a quella vecchia diSant’Anna e di dare quindi avvio alle trattativecon Caravaggio.Il Pittore in quei giorni si trovava ferito in casa del-l’amico Ruffetti, dove si trattenne anche nei mesisuccessivi e dove realizzò l’opera a partire dagliinizi di dicembre, quando ricevette il primo accon-to. Frattanto si lavorava all’allestimento e all’orna-mentazione del nuovo altare che, a metà marzo,era pronto ad accogliere la tela di Caravaggio. L’8aprile del 1606 il Pittore rilasciava quietanza dipagamento di 50 scudi a saldo del lavoro (per untotale di 75) in una carta autografa in cui si dice“contento e sotisfato” del lavoro compiuto.Il dipinto mostra la Madonna ed il Bambino nel-l’atto di schiacciare il serpente del peccato origi-nale, alla presenza di Anna, Santa Patrona deiPalafrenieri e Madre di Maria. L’opera era desti-nata all’Altare Maggiore della Chiesa di Sant’An-na dei Palafrenieri presso San Pietro in Vaticano. La Tela, come altre di Caravaggio, fu rifiutata daiCommittenti, e fu rimossa dalla sua collocazionedopo poche settimane, a causa delle sproporzio-nate dimensioni del Bambino e della sua com-pleta nudità, nonché per la vasta scollatura diMaria e per la modella scelta (la solita Lena, pro-stituta e sua amante, impiegata anche per la rea-lizzazione della Madonna dei Pellegrini).Ma l’opera fu considerata “sconveniente” soprat-tutto per la capacità che il pittore ha avuto diinterpretare il mistero dell’Immacolata Concezio-ne in modo originale e, per quei tempi, audace enuovo.Certamente il dipinto è particolarmente innovativonell’impostazione e nel modo di raffigurare ilmistero, immergendolo in una quotidianità fatta dioscurità e di spietata verità: Caravaggio conferìalla scena quel carattere domestico che figuravain alcune pale lombarde del secolo precedente.La novità dell’immagine sta nella drammaticitàesistenziale e umana delle tre figure di fronte alpericolo: Sant’ Anna contempla distaccata lascena, mentre Maria si attiva per insegnare alfanciullo Gesù come si schiaccia il serpente, sim-

bolo del peccato e dell’eresia (da qui deriva l’al-tra denominazione del dipinto di Madonna dellaserpe).La Madonna schiaccia un serpente insidiosa-mente intrufolatosi in casa, ma il bambino pone ilsuo piedino su quello della madre schiacciando-lo con lei. Sant’Anna guarda perplessa e medita-bonda.Il tutto è immerso nella tipica oscurità di Caravag-gio: tenebre avvolgono le figure in un luogo pos-sibile ovunque, dove la luce risplende soprattut-to nell’incarnato del bambino. Le tenebre sonoun simbolo forte ed eloquente della realtà minac-ciosa e misteriosa che circonda la vita di ogniuomo, quel buio del cuore che solo la grazia puòrischiarare: questa, nella pala, proviene dall’alto,come un’aurora piena di speranza. L’animo del Pittore, sempre tormentato e dolo-rante, in fuga e prigioniero delle sue fragilità,guarda con speranza a quel gesto della Madre edel Figlio, lo descrive con amore e desidera chenella vita di ogni giorno quella vittoria sul malepossa divenire realtà, dissipandone le tenebre.La Madonna dei Palafrenieri fin dal principiorichiese molto impegno da parte del Caravaggio.La scena da lui immaginata, infatti, accostavadue temi centrali nel dibattito teologico, ai qualineppure il Concilio di Trento aveva dato una

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35Arte e storia

�Il 18 marzo 2009 segna un momento impor-tante per la vita delle Confraternite italiane. Il Santuario di Nostra Signora della Miseri-

cordia di Savona è di riferimento spirituale per leConfraternite delle Diocesi d’Italia.Le Confraternite devono aspirare a compiere unpellegrinaggio in questo luogo in cui il 18 marzoe l’8 aprile 1536 la Madonna apparve al confra-tello Antonio Botta riconoscendo che le preghie-re e le buone opere fatte dalle Confraternite han-no reso il mondo più buono.Il Priorato Diocesano delle Confraternite di Savo-na, desiderando favorire la conoscenza del Mes-saggio Mariano e del Santuario che sorse inseguito alle Apparizioni, invierà gratuitamente atutte le Confraternite che ne faranno richiesta la“Guida del Pellegrino”. Alle Confraternite che faranno richiesta, allegan-do un’offerta di almeno 30 euro, verrà inviato indono un libro relativo alla imponente effige dellaMadonna di Misericordia posta nel 1995 nei Giar-dini Vaticani dalle Confraternite delle Diocesi. L’offerta servirà per coprire le spese di allesti-mento della “Parete” ove verranno collocate leceramiche che le Confraternite “pellegrine”

La parete delle Confraternite italiane nel SantuarioNostra Signora della Misericordia di Savona

di Mario Spano

lasceranno a ricordo della loro visita.Le piastrelle, del formato di un foglio A3(sia inorizzontale che in verticale), dovranno essereeseguite in materiale lapideo o ceramica (dipinte,bassorilievo o altorilievo, policrome). La loro ese-cuzione dovrà essere affidata ad un artista loca-le. All’opera si dovranno allegare il curriculumdell’artista e notizie del passato e del presentedella Confraternita donante.La prima piastrella, donata il 18 marzo scorso dalPriorato della Diocesi di Messina , è stata accet-tata e sarà quanto prima collocata sulla “Paretedelle Confraternite”.La parete delle Confraternite verrà realizzata sullato sinistro della Piazza antistante la Basilica diNostra Signora della Misericordia.La Commissione Artistica incaricata di esamina-re le opere si riserva di inserire nella “Parete” leopere più significative; le restanti,comunqueentreranno a far parte dei locali destinati agli ex-voto.Le richieste per gli opuscoli od eventuali informa-zioni vengano indirizzate a: Priorato Diocesano Confraternite, via Guidobono10 17100 Savona. �

risposta definitiva. Il pittore scelse la strada del-l’innovazione iconografica intrecciando la que-stione dell’Immacolata Concezione e del ruolodella grazia nella salvezza, con il tema della fun-zione redentrice della Vergine, qui rappresentatanell’atto di schiacciare il serpente, simbolo delpeccato.Riguardo il ruolo salvifico della Madonna, rifiuta-to dagli evangelici ed accettato dai cattolici, erasorta una controversia che muoveva da unaopposta lettura di un passo della Genesi riguar-dante l’atto di schiacciare il serpente: i primi loriferivano a Cristo, i secondi a Maria.Caravaggio, ponendo il piede del figlio sopraquello della madre, aveva scelto la soluzionecompromissoria adottata da Pio V con la Bolladel Rosario (1569), in cui Papa Ghisleri avevaproclamato che Maria aveva schiacciato il ser-pente con l’aiuto di Cristo, e con ciò confermavala risoluzione antidogmatica adottata dal Conci-lio di Trento e l’Autorità dei Padri Conciliari rispet-to a quella Pontificia.Dopo questo dipinto del Caravaggio prevalse esi stabilizzò l’iconografia della Vergine cheschiaccia da sola il serpente, insieme all’affer-marsi delle tesi gesuitiche che decretavano ildogma dell’Immacolata Concezione.Intorno al tema dell’efficacia della grazia, fra icattolici stessi si fronteggiavano due posizioniopposte. La prima era nata, come l’appena cita-ta Bolla del Rosario, con un fine compromissorio,

in quanto si proponeva di conciliare la libertàumana con l’efficacia della grazia divina la quale,benché concessa a tutti, diviene efficace soltan-to per chi ne fa buon uso attraverso le opere.La seconda, invece, traeva la sua origine nelpensiero di San Tommaso d’Aquino, ed afferma-va che tutto dipende dall’influsso e dalla predi-sposizione di Dio, cosicché la libertà dell’uomo siannulla nella volontà divina.Nella pala il Caravaggio non pone la Sant’Anna-grazia in diretto rapporto con la Madre e il Figlio,come avrebbe voluto la tradizione iconografica:essa non interviene nell’azione compiuta dellaMadonna e da Gesù, né la determina, ma si limi-ta ad osservarla. Senza voler affermare che il pit-tore intendesse negare la forza miracolosa dellagrazia, sembra che egli fosse più disposto adaccettare la posizione di coloro che affermavanoil ruolo preminente del libero arbitrio dell’uomo.La soluzione iconografica proposta dal Caravag-gio non può dirsi del tutto eterodossa; tuttaviaessa ebbe un ruolo determinante nella rimozionequasi immediata del dipinto, il quale fu ceduto alCardinale Scipione Borghese, acquistato percento scudi per la collezione di famiglia, di cui faparte tuttora.La grande e nuova tela della Madonna dei Pala-frenieri fu dunque allontanata dopo solo un meseda uno degli Altari più importanti di San Pietroper motivi teologici, di decoro e per la difformitànei confronti della tradizione figurativa. �

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Arte e storia

�Presso l’Oratorio di San Giacomo Apostolo a Levan-to dal 12 al 14 giugno 2009 è stata allestita unaimportante Mostra dei “Medaglioni Confraternali” dal

XVII al XX sec. “L’evento, che ha riscosso un incoraggian-te interesse, è stato presentato sabato 13 giugno, conl’ausilio di materiale audiovisivo, da Massimo Borghesi,Segretario della Confraternita SS.mo Sudario di Torino eResponsabile delle Associazioni Culturali Torinesi per ilComune di Torino”. �

La mostra dei“Medaglioni Confraternali”

dal XVII al XX secolodi Levanto

IL CALENDARIO DELLE CONFRATERNITE DEL 2010“LE OPERE D’ARTE NELLE CONFRATERNITE”

SARANNO RIPRODOTTE OPEREARTISTICHE CONSERVATE NELLECONFRATERNITE, NELLE LOROCHIESE E NEI LORO ORATORI; PEROPERE SI INTENDONO PALE D’AL-TARE, QUADRI, SCULTURE E GRUP-PI LIGNEI. NON VERRANNO PRESEIN CONSIDERAZIONE OPERE DIPICCOLA DIMENSIONE COMEARREDI SACRI DA ALTARE ETC.TALE LIMITAZIONE È DOVUTA ALLANECESSARIA CAUTELA NEL PUB-BLICIZZARE E RIPRODURRE SULCALENDARIO OPERE CHE POSSO-NO ESSERE OGGETTO DI FACILERIMOZIONE DA PARTE DI MALEIN-TENZIONATI.L’OPERA CHE LA CONFRATERNITAINTERESSATA PROPORRÀ DOVRÀESSERE RIPRODOTTA CON OTTIMADEFINIZIONE PER GARANTIRE UNABUONA QUALITÀ DI STAMPA. LARIPRODUZIONE FOTOGRAFICA(MEGLIO SE PIÙ DI DUE PER AVE-RE UNA BUONA POSSIBILITÀ DISCELTA) DOVRÀ PERVENIRE ALLAREDAZIONE DI TRADERE SU CD INFORMATO JPG O PDF COMPLETADI UN FILE WORD OVE SARANNORIPORTATE LE NOTE ARTISTICHE ESTORICHE DELL’OPERA CON SUF-FICIENTE COMPLETEZZA.

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37Rassegna stampa, Recensioni

RASSEGNA STAMPA, RECENSIONI

Tradere numero 7 luglio 2009

LE EDICOLE SACRE DI ROMAdi Sergio GittarelliEdizioni ACM, pag. 384 - É 26,00 Recenzione di Stefania Colafranceschi

Dedicato, come dice l’Autore, a tutti quei viandanti, turisti e non … il volume sulle edicole sacre, meglionote a Roma col nome di “Madonnelle”, costituisce una opportunità di conoscenza, e riscoperta del-le testimonianze di vita religiosa e di pietà popolare, finora inesplorate con sistematicità e completez-za. Il libro, infatti, ci conduce attraverso le vie, le piazzette, gli angoli meno noti della città “storica”,come pure ci svela squarci di memorie nei percorsi attraversati da sempre, ma con sguardo disatten-to, incapace di trattenere il particolare di una devozione antica e sentita.Poi le strade moderne, la Roma umbertina, attraversate dalle grandi vie di traffico…abitate tuttavia dapresenze discrete, debolmente illuminate, depositarie di storie di fede. Sono voci del passato, capacidi dialogare coi passanti, quando la curiosità, o la particolarità architettonica e stilistica, induce a fer-marsi.E il libro non è solo questo; le edicole figurano sia nel capitolo relativo al rione di appartenenza, sia nel-l’elenco alfabetico delle vie, per un rapido riscontro dell’ubicazione rionale. Inoltre, a corredo dell’ex-cursus, alcuni settori tematici: “Ceramiche e maioliche policrome”, “Emblemi simbolo di ordini e Con-fraternite”, “Le icone mariane”.Per finire, uno strumento tanto inaspettato, quanto significativo, per conoscere meglio la città: la pian-ta monumentale di Ravaglioli – Piffero, realizzata in occasione dell’anno del centenario, 1970.

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Rassegna stampa, Recensioni

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39Orvieto 20-21 Giugno 2009 XVIII Cammino di Fraternità

Le foto del XVIII Cammino di Fraternitàa Orvieto 20-21 giugno 2009

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Orvieto 20-21 Giugno 2009 XVIII Cammino di Fraternità

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IV CAMMINO INTERREGIONALEDI FRATERNITÀ DELLE

CONFRATERNITE DI ABRUZZO- MOLISE

DOMENICA 11 OTTOBRE 2009SANTUARIO DI

SAN GABRIELE DELL’ADDOLORATAISOLA DEL GRAN SASSO (TE)

PROGRAMMA

H 8.30 ACCOGLIENZA CON ISCRIZIONE ALLACONFEDERAZIONE

H 9.30 CRIPTA DEL SANTO: ACCOGLIE (PADREMARIO D’IPPOLITO RETTORE DEL SANTUA-RIO),PREGHIERA E RIFLESSIONI SUL TEMA: LE CONFRATERNITE E L’ANNO SACERDO-TALE ( MONS. ARMANDO BRAMBILLA)SALUTI AUTORITÀ CIVILI e CONFEDERA-ZIONE NAZIONALE(DOTT. FRANCESCO ANTONETTI- DOTT. VINCEN-

ZO BOMMINO- DOTT. AUGUSTO SARDELLONE)H 12.15 SANTA MESSA CONCELEBRATA DA

S.E. MONS ARMANDO BRAMBILLA e da S.E.MONS. MICHELE SECCIA

H 16.30 VIA CRUCIS presieduta da S.E. MONS.ARMANDO BRAMBILLA ANIMATA DALLE CONFRATERNITE CON-VENUTEbenedizione finale

VIII CAMMINO DI FRATERNITÀ 2009DELLE CONFRATERNITE

DELLA METROPOLIA DI BENEVENTOE SECONDO CAMMINO DI FRATERNITÀ

DELLE CONFRATERNITEDELLA REGIONE CAMPANIA,

ATRIPALDA (AV)DOMENICA 20 SETTEMBRE 2009

Ore 09,00: CENTRO SERVIZI DI VIA SAN LORENZODI ATRIPALDA (Av)Accoglienza - Accrediti – Informazioni acura della Pro-Loco di AtripaldaServizio d’Ordine a cura della Misericordiadi AtripaldaVisita alla “Mostra multimediale virtuale” deibeni di rilievo artistico e storico custoditi daiPii Sodalizi a cura del prof. Galante Coluc-ci e prof. G. Rubicco.

Ore 10,30: Incontro/dibattito sulla Storia delle Confra-ternite, in particolare di quelle della Metro-polia di Benevento a cura del prof. R. LaSala e prof.ssa R. Venezia

Nella Mattinata sarà possibile effettuare le seguentiescursioni: visita allo Specus Martirum nella Chiesadi Sant’Ippolisto; visita agli scavi dell’Antica Abelli-num; Visita all’Abbazia di Montevergine.Le visite saranno effettuate in forma libera con l’au-silio della Pro- Loco di Atripalda

PAUSA

Ore 16,00: “Tavola rotonda”: sul temaSarete miei testimoni: “La testimonianza cri-stiana patrimonio delle Confraternite nellaEsortazione Apostolica Christifideles Laici diGiovanni Paolo II”.Si prevede la partecipazione (tra glia altri) di– E. R. Mons. Andrea Mugione,

Arcivescovo Metropolita di Benevento;– E. R. Mons. Francesco Marino,

Vescovo di Avellino;– E. R. Mons. Armando Brambilla,

Vescovo Ausiliare di Roma eDelegato CEI per le Confraternite;

Ore 18,00: VIII Cammino di Fraternità:

Ore 19,00: Solenne Concelebrazione Eucaristicapresso la Chiesa di S. Ippolito.

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ALL’INTERNO FOTO DEL XVIII CAMMINO