1. L’idrosfera; 2. Il ciclo dell’acqua; 3. Caratteristiche

chimiche dell’acqua; 4. Proprietà dell’acqua

ed importanza per la vita sulla terra;

5. Acque marine; 6. Inquinamento delle

acque marine da plastica;

1. Acque continentali; 2. Ghiacciai; 3. Laghi; 4. Fiumi; 5. Acque sotterranee; 6. Inquinamento delle

acque sotterranee;

13. Atmosfera : composizione; 14. Strati dell’atmosfera; 15. Umidità e precipitazioni; 16. Pressione e venti; 17. Temperatura dell’aria; 18. Il Clima;

19. Effetto serra e riscaldamento globale; 20. Smog; 21. Polveri sottili; 22. Il buco dell’Ozono; 23. Principali fonti di inquinamento atmosferico; 24. Possibili soluzioni all’inquinamento.

DISTRIBUZIONE DELLE ACQUE SULLA TERRA

Sul nostro pianeta si trovano 1,4 miliardi di chilometri cubi di acqua percentualmente così distribuita: •Acqua totale: oceani 97%, 3% acqua dolce;

•Acqua dolce: 79% calotte e ghiacci, 20% acque sotterranee, meno dell'1% acqua dolce in superficie facilmente accessibile;

• Acqua dolce in superficie facilmente accessibile: 4% laghi, 76% umidità del suolo, 16% vapore acqueo, 2% fiumi e torrenti, 2% acqua degli organismi viventi

Nelle varie fasi del ciclo, grazie all’energia fornita dal Sole, l’acqua passa continuatamente da uno stato all’altro e si sposta da un luogo all’altro.

La concentrazione media dei Sali disciolti nell’acqua marina è del 35 per mille, quindi facendo evaporare 1kg di acqua si ottengono in media 35 g di Sali. Fra di essi i principali sono il Cloruro di sodio e il Cloruro di Magnesio, quest’ultimo rende l’acqua di mare amara.

La salinità dei mari può variare a seconda della regione e della stagione. In generale i mari caldi, come quelli interni e delle regioni tropicali, dove l’evaporazione è intensa, sono più salati.

L’INQUINAMENTO DELLE ACQUE MARINE

LE MICROPLASTICHE

GHIACCIAI

FIUMI

LAGHI

ACQUE SOTTERRANEE

I GHIACCIAI I ghiacciai sono distese di ghiaccio che occupano circa 1/11 della superficie terrestre. Un ghiacciaio nasce da grandi accumuli di neve . Man mano che la neve si accumula su un suolo per lunghi tempi (da decine a centinaia di anni), la sua conformazione cambia sotto la pressione del peso delle nevicate successive.

I ghiacciai continentali coprono grandi dimensioni di terre emerse e sono chiamati anche inlandsis. Esempi di ghiacciai continentali sono l'Antartide, la Groenlandia e quelli che ricoprono in parte la Norvegia e l’Islanda. E’ da queste piattaforme che spesso affacciano a picco sul mare, che si staccano gli Iceberg, gli enormi blocchi di ghiaccio alla deriva. Solo 1/8 della massa emerge dall'acqua e per questo possono essere pericolosi per la navigazione.

LE ACQUE SOTTERRANEE Una parte dell’acqua che cade sulla terraferma penetra nel sottosuolo fino a quando non incontra uno strato impermeabile, per esempio di argilla o di rocce intatte, non fratturate. Su questo strato l’acqua si accumula, formando una Falda idrica, che può essere di due tipi: FALDA FREATICA, quando l’acqua si accumula fra gli spazi e le fratture di uno strato

superficiale di roccia permeabile posto al di sopra di uno strato impermeabile; in alcuni casi quest’acqua può affiorare e dare origine a una sorgente. Si può prelevare acqua da una falda freatica scavando un pozzo e usando una pompa;

FALDA ARTESIANA, quando l’acqua impregna uno strato di roccia permeabile compreso fra due strati impermeabili, che si trovano uno sotto e l’altro sopra. Anche una falda artesiana può essere sfruttata tramite dei pozzi, ma in questo caso l’acqua riesce a salire spontaneamente, senza bisogno di pompe.

La purezza delle acque continentali è sempre più a rischio a causa dei residui delle attività umane. Le falde sono soggette a inquinamento poiché molte delle sostanze nocive immesse nell’ambiente (pesticidi e metalli pesanti) lentamente le contaminano. Quando le acque vengono contaminate dai concimi chimici usati in agricoltura o dai liquami fognari, si verifica l’ eutrofizzazione, ovvero un eccesso di azoto e fosforo che causano uno sviluppo eccessivo di alghe. Queste alghe, concluso il loro ciclo vitale, muoiono e vengono decomposte dai batteri; la decomposizione consuma l’ossigeno disciolto nell’acqua, sottraendolo agli altri organismi e causandone la morte per asfissia. inoltre la sempre maggiore richiesta di acque per uso agricolo, civile e industriale sta causando un abbassamento delle falde. L’impoverimento delle falde e il loro inquinamento rendono difficile, per molte popolazioni, l’ approvvigionamento di acqua potabile.

L’ATMOSFERA È UN IVOLUCRO GASSOSO CHE AVVOLGE LA TERRA.

TROPOSFERA STRATOSFERA MESOSFERA TERMOSFERA ESOSFERA

L’atmosfera si estende dalla superficie terrestre fino a migliaia di km di altezza e a certe quote particolari subisce dei cambiamenti, in base ai quali viene suddivisa in strati. Gli strati sono chiamate sfere e sono individuabili soprattutto in base alle variazioni di temperatura. Andando dal basso verso l’alto si incontrano, infatti, dei tratti in cui la temperatura diminuisce e dei tratti in cui aumenta: i punti in cui si verificano le inversioni prendono il nome di pause e rappresentano le zone di confine fra una sfera e l’altra.

Umidità e precipitazioni;

Pressione e venti,

Temperatura dell’ aria

IL CLIMA

UMIDITÀ

L’UMIDITA’ è la quantità di vapore acqueo prodotta dalla continua evaporazione del mare e, in minima parte, dalla traspirazione delle piante. L’evaporazione dipende prevalentemente dalla temperatura, aumentando al crescere di questa, ma è legata anche alla velocità del vento e alla secchezza dell’aria sovrastante;

ASSOLUTA ( indica la quantità in grammi di vapore acqueo presente in 1 metro cubo di aria, in un preciso m omento e in un determinato punto dell’atmosfera)

RELATIVA ( espressa in percentuale, è il rapporto tra la quantità di vapore acqueo effettivamente presente in uno specifico volume d’aria e la massima quantità che potrebbe esservi contenuta alla stessa temperatura; ossia il rapporto tra l’umidità assoluta e il punto di saturazione)

NUBI & PRECIPITAZIONI

Quando un volume di aria è saturo di vapore acqueo, può passare allo stato liquido (condensazione) o solido (sublimazione) . Questi due fenomeni sono molto frequenti nell’atmosfera e spiegano l’origine delle nubi.

Insieme di goccioline liquide che condensano attorno a degli aggregati di particelle di sali, polveri, ioni, etc., e galleggiano nell’aria.

Quando la temperatura si abbassa e le goccioline delle nubi che sono più spesse verticalmente ed hanno la base a basse quote si fanno troppo grandi e pesanti, hanno luogo le precipitazioni (PIOGGIA, GRANDINE E NEVE).

Dunque la condensazione del vapore acqueo ad alta quota forma le nubi, mentre se avviene vicino al suolo questa condensazione del vapore acqueo provoca la NEBBIA

La nebbia è un fenomeno principalmente invernale, perché in inverno la temperatura del suolo è più bassa.

I diversi tipi di precipitazioni, dipendono in gran parte dalla quota e dalla TEMPERATURA a cui si originano.

PRESSIONE ATMOSFERICA & VENTI L’altra proprietà fondamentale dell’aria è la pressione :

anche l’atmosfera ha un peso ed esercita appunto una pressione sulla superficie su cui agisce! Questa pressione, al livello del mare, alla latitudine di 45 gradi ed alla temperatura di 0ºC è in equilibrio con una colonnina di mercurio di sezione pari a 1 cm quadrato ed altezza di 760 mm (PRESSIONE NORMALE = 1033 g/cm²).

Diminuisce con l’altitudine, con l’aumento della temperatura e con l’incremento della quantità di vapore acqueo presente nell’aria.

Le differenze di pressione generano dei movimenti verticali d’aria, ma anche dei flussi orizzontali, che si spostano da zone di alta pressione (ANTICICLONICHE) a zone di bassa pressione (CICLONICHE). Questi flussi o spostamenti di aria vengono definiti VENTI .

LA TEMPERATURA DELL’ARIA E IL CLIMA

Dipendono da: ALTITUDINE; ANGOLO DI INCIDENZA DEI RAGGI SOLARI CON LA

SUPERFICIE TERRESTRE (dipende a sua volta dalla latitudine, dalle stagioni, dall’ora del giorno e dall’esposizione del terreno);

PRESENZA DI TERRE; PRESENZA DI ACQUE; COPERTURA VEGETALE.

Questi fattori metereologici si combinano in diversi modi, con il risultato che la temperatura dell’aria varia non solo da un luogo all’altro della terra, ma anche nel tempo.

I CLIMI DELLA TERRA

Sulla terra si possono individuare 5 regioni climatiche:

1) CLIMA CALDO UMIDO tipico della zona equatoriale e della savana

2) CLIMA ARIDO tipico dei deserti

3) CLIMA TEMPERATO tipico delle medie latitudini (caratterizza

anche l’Italia)

4) CLIMA FREDDO tipico di regioni a latitudini elevate

5) CLIMA NIVALe tipico delle regioni comprese nei circoli polari

19. Effetto serra e riscaldamento globale; 20. Smog; 21. Polveri sottili; 22. Il buco dell’Ozono; 23. Principali fonti di inquinamento atmosferico; 24. Possibili soluzioni all’inquinamento.

L’ANIDRIDE CARBONICA L’Anidride Carbonica viene prodotta durante la combustione oppure con la respirazione dei viventi, mentre invece viene consumata dalle piante nella fotosintesi. La concentrazione dell’Anidride Carbonica nell’aria dal 1860 (epoca dell’inizio dell’industrializzazione) ad oggi è andata sempre crescendo, passando dalle 285 ppm (parti per milione) di allora alle circa 400 attuali. Questo aumento è avvenuto a causa del grande uso di combustibili fossili (carbone, petrolio ecc.) e sta causando un INNALZAMENTO DELLA TEMPERATURA MEDIA DELL’ATMOSFERA. L’intensificarsi dell’ EFFETTO SERRA provoca un pericoloso aumento della temperatura media terrestre , cioè un RISCALDAMENTO GLOBALE che ha già innescato cambiamenti nel clima globale che, come conseguenza, sta alterando la distribuzione delle specie viventi nelle diverse ragioni del pianeta e sono all’origine del progressivo SCIOLGLIMENTO DEI GHIACCIAI, che ha come conseguenza l’innalzamento del livello del mare.

FONTI PRINCIPALI DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO E DATI STATISTICI

LO SMOG Deriva dall’unione di particelle di fumo (smoke) e nebbia (fog) ed è dannoso per la salute, in particolare per l’apparato respiratorio. Le cappe di smog avvolgono le maggiori città dei paesi che fanno uso massiccio del carbone per la produzione di energia elettrica e per il riscaldamento. Per limitare la sua formazione spesso nelle città si ricorre a provvedimenti temporanei di chiusura o di riduzione del traffico.

LE POLVERI SOTTILI Nelle parti basse dell’ atmosfera in prossimità delle grandi città, specie nel periodo invernale, si ha l’accumulo di particelle di dimensioni dell’ordine di 10 millesimi di millimetro. Queste particelle nel corso della respirazione si introducono all’interno dell’apparato respiratorio e, per via delle loro dimensioni, riescono a raggiungere anche gli alveoli polmonari e possono provocare asma e bronchite e rappresentano un rischio per la formazione di tumori. Le polveri sottili si producono principalmente nel corso delle combustioni specialmente di legna e pellet ma anche nei motori a scoppio e negli impianti di riscaldamento che usano gasolio; una parte deriva anche dall’industria degli pneumatici. Alla formazione delle polveri sottili contribuiscono anche delle sorgenti naturali come, per esempio, le eruzioni vulcaniche e i pollini delle piante.

IL BUCO DELL’ OZONO Negli ultimi anni sono state immesse nell’atmosfera delle sostanze inquinanti che ostacolano la formazione dell’ozono. Ciò ha ridotto lo strato di Ozono e quindi si ha una maggiore penetrazione dei raggi ultravioletti . Questo fenomeno è evidente soprattutto sull’ Antartide.

LE PIOGGE ACIDE L’acqua che evapora e va a formare le nubi è pura, ma nell’ atmosfera può miscelarsi a gas inquinanti che provengono da fonti naturali, come i vulcani, o artificiali, come le industrie, gli impianti di riscaldamento, e gli scarichi dei veicoli. Le principali sostanze di inquinanti dell’ aria sono il diossido di zolfo e gli ossidi di azoto. Queste sostanze reagiscono con l’acqua atmosferica e si trasformano in acidi, che poi ricadono disciolti nella pioggia. Le piogge acide che così si producono sono dannose per gli ecosistemi, per i singoli organismi viventi e per le strutture create dall’uomo (edifici e monumenti in pietra o metallo). Nelle foreste, le piogge acide uccidono gli alberi e danneggiano l’intero ecosistema. Nelle città, per proteggere le opere d’arte, molti originali sono stati spostati al coperto e sostituiti da copie.

SOLUZIONI POSSIBILI

ACCORDI INTERNAZIONALI ASSUNZIONE DI ABITUDINI PERSONALI ECOLOGICHE!

Trasformare il nostro mondo: l’ Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.

Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti, e rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni. ‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.

L’Agenda esprime dunque un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. In questo modo viene definitivamente superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo. Ogni paese ha una responsabilità primaria per il proprio sviluppo economico e sociale e la nuova Agenda si occupa degli strumenti richiesti per la realizzazione degli Obiettivi e dei traguardi. Tali strumenti includeranno la mobilitazione delle risorse finanziarie così come il rafforzamento delle capacità e il trasferimento di tecnologie sicure per l’ambiente ai paesi in via di sviluppo attraverso modalità ad essi favorevoli.

Obiettivo 13: Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico Il cambiamento climatico interessa i paesi di tutti i continenti. Esso sta sconvolgendo le economie nazionali, con costi alti per persone, comunità e paesi oggi, e che saranno ancora più gravi un domani. Le persone stanno sperimentando gli impatti significativi del cambiamento climatico, quali ad esempio il mutamento delle condizioni meteorologiche, l’innalzamento del livello del mare e altri fenomeni meteorologici ancora più estremi. Le emissioni di gas a effetto serra, derivanti dalle attività umane, sono la forza trainante del cambiamento climatico e continuano ad aumentare. Attualmente sono al loro livello più alto nella storia. Se non si prendono provvedimenti, si prevede che la temperatura media della superficie terrestre aumenterà nel corso del XXI secolo e probabilmente aumenterà di 3°C in questo secolo – alcune aree del pianeta sono destinate a un riscaldamento climatico ancora maggiore. Le persone più povere e vulnerabili sono le più esposte. Attualmente ci sono soluzioni accessibili e flessibili per permettere ai paesi di diventare economie più pulite e resistenti. Il ritmo del cambiamento sta accelerando dato che sempre più persone utilizzano energie rinnovabili e mettono in pratica tutta una serie di misure che riducono le emissioni e aumentano gli sforzi di adattamento. Tuttavia il cambiamento climatico è una sfida globale che non rispetta i confini nazionali. Le emissioni sono ovunque e riguardano tutti. È una questione che richiede soluzioni coordinate a livello internazionale e cooperazione al fine di aiutare i Paesi in via di sviluppo a muoversi verso un’economia a bassa emissione di carbonio. Per far fronte ai cambiamenti climatici, i paesi hanno firmato nel mese di aprile un accordo mondiale sul cambiamento climatico (Accordo di Parigi sul Clima).

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sono obiettivi importanti, che cambiano il mondo e che richiedono la cooperazione tra governi, organizzazioni internazionali e leader mondiali. Sembra impossibile che una persona comune possa avere un impatto. Dovreste arrendervi? COSA PUOI FARE DAL TUO DIVANO

•Risparmia elettricità collegando i tuoi dispositivi a una presa multipla e spegnendoli completamente quando non li usi, incluso il tuo computer. •Non utilizzare più estratti conto cartacei e pagare le bollette online o tramite il telefono cellulare. •Non limitarti ad amare, condividi. Se vedi un'interessante pubblicazione sui social network sui diritti delle donne o sui cambiamenti climatici, condividila in modo che anche i tuoi contatti possano vederla. •Fai sentire la tua voce! Chiedi alle tue autorità locali e nazionali di partecipare a iniziative che non danneggiano le persone o il pianeta. In vista della Conferenza sui cambiamenti climatici di Parigi, è possibile firmare questa petizione, che esorta i leader a raggiungere un accordo per ridurre le emissioni di carbonio del proprio Paese. •Spegni le luci. La luce calda viene dalla TV o dallo schermo del computer, quindi spegni le altre luci se non ti servono. •Fai delle ricerche online e acquista solo da aziende che conosci utilizzando pratiche sostenibili e rispettose dell'ambiente. •Segnala gli stalker dilaganti online. Se noti molestie su una bacheca o in un forum di discussione interattivo, segnala l'autore. •Tieniti informato. Segui le notizie nella tua regione e tieniti aggiornato sugli ultimi sviluppi riguardanti gli obiettivi globali online o sui social network tramite l'account @GlobalGoalsUN. •Facci sapere cosa stai facendo per raggiungere gli obiettivi globali usando l'hashtag #globalgoals sui social media. •Limita le tue emissioni di carbonio! Puoi calcolare la tua impronta di carbonio e acquistare crediti climatici su Climate Neutral Now .

•Lascia asciugare all'aria. Lascia asciugare i capelli e i vestiti in modo naturale invece di utilizzare un dispositivo. Se stai lavando i vestiti, assicurati che il tamburo della macchina sia pieno. Fai brevi docce. Quando fai il bagno, consumi molta più acqua rispetto a passare dai 5 ai 10 minuti sotto la doccia. •Mangia meno carne, pollame e pesce. Sono necessarie molte più risorse per la produzione di carne che per le piante. •Congela i prodotti freschi e gli avanzi se non hai l'opportunità di mangiarli prima che diventino inadatti al consumo. Puoi fare lo stesso con cibi da asporto o a domicilio se sai che non vorrai mangiarli il giorno successivo. Risparmierai cibo e denaro. •Il riciclaggio di carta, plastica, vetro e alluminio limita le dimensioni delle discariche. Prepara il compost: il compostaggio dei rifiuti alimentari può ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici mentre ricicla i nutrienti. •Acquista i prodotti in un imballaggio minimo. •Evita di preriscaldare il forno. Se non è necessaria una temperatura di cottura precisa, non iniziare a riscaldare il cibo fino a quando non si accende il forno. •Chiudi gli spazi vuoti nelle finestre e nelle porte per aumentare l'efficienza energetica della tua casa. Regola il termostato: diminuiscilo in inverno, aumentalo in estate. •Sostituisci i tuoi vecchi apparecchi e lampadine con apparecchi e lampadine più efficienti dal punto di vista energetico. •Se possibile, installa i pannelli solari sul tetto di casa tua. Questo ti permetterà anche di risparmiare sulla bolletta elettrica! •Arreda con tappeti e moquette, che preservano il calore in casa e consentono di abbassare il termostato. •Non risciacquare Se usi una lavastoviglie, non risciacquare i piatti prima di usarli. •Trova un modo migliore per cambiare il tuo bambino. Chiedi al tuo bambino di indossare pannolini lavabili o acquistare pannolini usa e getta da un nuovo marchio responsabile per l'ambiente. •Togli la neve manualmente. Dimentica lo spazzaneve rumoroso e inquinante e fai un po'di esercizio.

Il futuro del pianeta è nelle nostre mani!