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Percorso formativo
24 crediti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche
e nelle metodologie didattiche
PF 24
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
PEDAGOGIASPECIALEEDIDATTICADELL’INCLUSIONE-AmbitoAUnNUOVOINIZIO…
UniversitàdegliStudidiBariAldoMoroPercorsoFormaEvo24CFU
LoredanaPerla,[email protected]
IPASSIDAPERCORRERE
§ FINALITÀEOBIETTIVI
§ CONTENUTIESTRUMENTI
§ MODALITÀDIORGANIZZAZIONE
FINALITA’eOBIETTIVI
§ ‘acquisizionediconoscenzeecompetenzeinrelazioneaglielemen5dibasedellapedagogiaspecialeedelladidaNcadell’inclusioneu5liall’eserciziodellaprofessionedocentenellascuolasecondariadiIeIIgrado’
Capacitàdimaturareunpensierocri1codifronteallesfidepostedalleemergenzeeduca1venellascuolasecondaria(emarginazione,e5cheAamentoecc.)Capacitàdibasenell’u5lizzodeimediatoriedeglistrumen1diproge:azioneevalutazioneinclusiva
EQF‘Racc.EU,2008’
“Comprovata capacità di u5l izzareconoscenze, abilità e capacità personali,sociali e/o metodologiche, in situazioni dilavoro o di studio e nello sviluppoprofessionaleepersonale.NelcontestodelQuadro europeo delle qualifiche lecompetenze sono descriAe in termini diresponsabilitàeautonomia”.
CONTENUTI
1. Analisidelrapportofraprocessidiformazione,educazione,istruzioneeapprendimen5nellaprospeSvadiunapedagogiainclusiva
2. Strategieeduca5veperlosviluppodiunascuolainterculturale
3. PianoEduca5voIndividualizzato(PEI),PianoDidaScoPersonalizzato(PDP)eProgeAodiVita(PdV)enovitàdeld.l.66del13/04/2017
4. L'IndexforInclusionperlascuolauniversaleedequa5. LecompetenzedelCoordinatoreperl’inclusione
STRUMENTIAnalisidelrapportofraprocessidiformazione,educazione,istruzioneeapprendimen5nellaprospeSvadiunapedagogiainclusivaPerlaL.(2013),Perunadida5cadell'inclusioneaScuola.Orientamen9perl'azione.In:PerlaL.(acuradi):PerlaL.,PerunadidaScadell'inclusione.Provediformalizzazione.p.19-70,Lecce:PensaMul5Media.Strategieeduca5veperlosviluppodiunascuolainterculturaleGallelliR.(2016).Ilsapere(educa9vo)delle"differenze".InPerlaL.,RivaM.G.(acuradi).L'agireeduca5vo.Brescia:EditriceLaScuola,p.145-169.PianoEduca5voIndividualizzato(PEI),PianoDidaScoPersonalizzato(PDP)eProgeAodiVita(PdV)enovitàdelDl66del13/04/2017Agra5L.(2014),ProgeCare(gliinterven9),inG.Gemma(acuradi),Abitareladifferenza.Premessaall’impegnodida5co,PensaMul5media,Lecce-Roma,pp.149-165.Agra5L.(2014),AdaCare(lestrategie),inG.Gemma(acuradi),Abitareladifferenza.Premessaall’impegnodida5co,PensaMul5media,Lecce-Roma,pp.167-178.L'IndexforInclusionperlascuolauniversaleedequaDovigoF.(2017).Buoneprassiconl’Index:unmodellodireteperl’educazioneinclusiva(pp.119-177).InPedagogiaedidaScaperrealizzarel’inclusione.Guidaall’Index.Roma:CarocciFaber.LecompetenzedelCoordinatoreperl’inclusioneAgra5L.(2016).Lacompetenzametodologico-dida5cadelCoordinatoreperl’inclusione.UnesempiodiUDA‘inclusiva’.InA.Bellino(acuradi),IlCoordinatoreperl’inclusione.Indicazioniopera5veperdirigen5edocen5.BarleAa:Cafagna,pp.133-150.
MODALITA’DIORGANIZZAZIONE§ Flipped-classroom:1.condivisionedimateriali(PowerPoint,
dispense,schededilavoro)
§ 2.lavorocollabora5voinaula
§ 3.res5tuzionedeiprodoSfinali
formazione,educazione,istruzioneinprospeSvainclusiva
CONTENUTO
Orizzonteterminologico(Floresd’Arcais)
Educazione:aSeneilqualita5vo,èun‘menarfuorilaformadallamateria’.Avvieneinuncontestosocialeeperl’interventochevaoltrelanaturalità.‘Avvienenell’ordinedelbene,delgiusto,delbuono’.Formazione:‘processomedianteilqualevienerealizzatacompiutamentelaformadell’uomo’.ASenepiùl’ispirazioneaunmodello,unesempio.Istruzione:aSvitàmediantelaqualesiimpar5sconooacquisisconodeterminateconoscenze,tecnicheeabilità.ÈpropriadeigruppiumaniinquantoproduAoridistrumen5dicontrollodellarealtàperassicurarelacon5nuitàel’iden5tàculturale.
Educazione
§ Possiamodefinirel’educazionecomel’i5nerariodelsoggePoversounfine,untraguardo,unorizzonte.EducazioneèunprocessodiautorealizzazioneorientataeguidataculturalmentedelsoggeAo/personasullascortadiunacostellazionedisignifica5einvistadiunorizzontedisenso(G.Acone)
§ Seesaminiamoquestadefinizionepossiamoevidenziaretreparole-chiave:soggePo,fine,iEnerario
§ Qualsiasieducazionesempresirichiameràatreelemen5:l’agente,cioèilsoggeAoprotagonista;l’obie@voofinedarealizzare,leprocedure,ossiailpercorsodacompiereconl’ausiliodidetermina5strumen5eseguendoalcunimetodi.
Dunquel’educazioneèunprocesso….a) Peraccompagnarelapersonaadiventaresempre
piùsestessanellacomunità
b)finalizzatoalcambiamentoealmiglioramentopersonali,nondisgiun5daquellilega5alcontesto
Pedagogiaspeciale
§ Sicollocaall’internodellaPedagogiageneraleconunafocalizzazionesull’ambitodellaricercasulladisabilitàmaanchesullamarginalità,sulladevianza,suldisagio,suiDSA(ul5miorientamen5diricerca)
§ Èdisciplinadiconfinenell’ambitodellaPedagogiaGeneraleinquantoricercaeosservaiproblemiconnessiallediversitàpersonaliesocialieprogeAagliinterven5miglioriancheinrelazioneconaltrediscipline(medicina,psicologia,neuropsichiatria)
RAPPORTOfraPedagogiaSpecialeePedagogia
Generale§ Lacategoriacomuneaiduesaperièl’EDUCABILITA’
intesacomeaperturaallapossibilitàdiorientarsiversounapropriameta,indipendentementedallecondizionipersonaliedesistenziali,all’internodellacomunità
§ L’obieSvocomuneèdifavorirelarealizzazionedelprogeAodivitaumano,personale,nelcontestodellapiùampiacomunitàsociale.
RAPPORTOfraPedagogiaSpecialeeDidaNca
§ LacategoriacomuneaiduesaperièilMETODO,intesocomeinsiemediprocedure,strategie,tecnichenecessariealfarapprendere
§ L’obieSvocomuneèdifavorirelarealizzazionedelprogeAodivitaaAraversoilpossessodiabilitàecompetenzedaspenderenelcontestodellapiùampiacomunitàlavora5vaesociale.
Dicosasioccupalapedagogiaspeciale
§ Lapedagogiaspecialesioccupadell’educabilitàdipersonechelasocietàinpassatotendevaamarginalizzare,escludere,segregare.
§ Leragioni:pauradeldiverso,difficoltàariconoscersianche
fragiliechiloè,comeildisabile,è“specchio”dell’”ombra”diciascuno
Sappiamoche…
20
DidaNcagenerale
Pedagogiagenerale
DidaNcaspeciale
Pedagogiaspeciale
Siinterrogasullaformazione/
educazionedell’uomo
Siinterrogasulprocessodiinsegnamentoel’apprendimento
formaz./educ.perpersonecon
bisognispecifici
definirestrategieinsegna5ve/apprendi5veperpersoneconb.s.
Orizzonteterminologico
Educazioneformale:sirealizzanelleis5tuzionides5nateall’istruzioneeallaformazioneechesiconcludeconl’acquisizionediundiplomaodiunaqualificariconosciuta.Educazionenonformale:‘quelleaSvitàeduca5veorganizzatealdifuoridelsistemaformale(es.lavoro,associazioni,chieseecc)chesirivolgonoatargetspecificieconobieSvidefini5(es.formazioneaziendale,aggiornamentoprofessionale).Educazioneinformale:‘èunprocessononlegatoatempioluoghispecifici,aAraversoilqualeogniindividuoacquisisce(ancheinmodoinconsapevoleononintenzionale)aStudini,valori,abilitàeconoscenzedall’esperienzaquo5diana,dalleinfluenzeedallerisorseeduca5venelsuoambiente(retefamiliare,lavoroegioco,mass-media,hobbyetempolibero,ecc.)Programmad’azione2007-2013:LLPLifelongLearningCEDEFOP(2009),LineeGuidaEuropeeperlavalidazionedell’apprendimentononformaleeinformale
ESCLUSIONE
SEGRE
GAZ
IONE
INTEGAZ
IONE
INCLUSIONE
Orizzonteterminologico
INTEGRAZIONE INCLUSIONEINSERIMENTO
Inserimento
Condizionipuramentestrumentali(fisiche,norma5ve,ecc.)chepermeAonoall’individuodistare–nellasua‘semplicepresenza’–inunambientesenzachequestonevengamodificato(cfr.anteL.118/71)M.AntonioneCasale
Integrazione“Seunbambinovieneammessoinunascuolachenonprocedeanessuncambiamentoeglivieneassimilato.Seinvecel'accoglimentodiunbambinoinunascuolacomportapiccoliadaAamen5,tantodapartedelbambinochedapartedellascuola,allorasipuòparlarediintegrazione(…)L'integrazioneèdunqueuncambiamentoeunadaPamentoreciproco,unprocessoapertoecorrelatoconilriconoscimentoel'assunzionedelleiden5ta”(Canevaro,1985)
Inclusione
‘èsullamediazionechevapostal’aAenzioneperlacostruzionediunaculturascolas5caauten5camenteinclusiva’.Occorre‘spostarel’aAenzionesulconceAodimediazionedidaSca,avanzandolapropostaconcretadelmiglioramentoqualita5vodeicontes5scolas5ci(e)rimozionedegliostacolidell’apprendimento’(Perla,2013)Riconoscereevalorizzarelaspecificitaeladifferenzadiognuno
Poniamoche……
…allora
….. e il DM n.66 del 13/04/2017?
…lovedremo.
PerlaL.(2013),Perunadida5cadell'inclusioneaScuola.
Orientamen9perl'azione
STRUMENTO
PerunadidaNcadell'inclusione.OrientamenEperl'azione• Quandonascel’ideadiinclusionenellaScuolaitaliana?• TraieAoriedellavoroteorico-pra5cosull'inclusione• PerlaprogeAualitàscolas5cainclusiva
LaScuolainclusivacomeoggePodistudiodidaNco• ExempladiunaScuolapertuS.
Oltreilrischiodel"differenzialismo":gliorientamenEteorici• SuperarelaprospeSvaintegrazionista
L'inclusioneelaScuola:elemenEperunadefinizioneGliindicatoridell'azionedidaNcainclusivaTraiePoriedilavoro
PerunadidaNcadell'inclusione.OrientamenEperl'azione
Una Scuola più inclusiva è da qualche tempo l'obieSvo-chiave delle poli5chedell'istruzione europee . A par5re da questo presupposto (che è un orientamentorivisitatodellaclassica"scuolasumisura"dian5camemoria),ancheinItaliasièfaAapiù esplicita l'aAenzione al tema dell' inclusione, sino ad oggi riguardato quasiprevalentementeinchiavesocio-poli5ca.SiamooggiinunafasedidaScamentepromeAente,esitodiunprocessodievoluzioneculturalesultemadell'approccioeduca5voaltemadeibisognispecialichehavistoilnostroPaeseall'avanguardiaentro il consessoeuropeo. L'aAenzioneè infaSposatanonpiùsolosulleformemetodologichedicompensazionedei"deficit"masullostudiodelle condizioniper renderegli ambien5scolas5cipiù inclusivie sull'accoppiamentostruAurale fra insegnan5 e studen5 che è possibile propiziarvi (Varela, Maturana,2001; Rossi, 2011): ambien5 scolas5ci che vanno costrui5 secondo un disegnofunzionaleall'apprendimentoglobale,cioèdituSibambini,ecapacidirispondereaibisognidiallievidisabilicer5fica5enon.Ambien5neiqualiiprocessidell'insegnareedell'apprendereinteragisconoereificanosistemi di co-emergenza grazie ai quali il soggeAo modifica se stesso e costruiscenuoverelazioni,fisicheementali(Rossi,2011).
In Italia sono state poste le premesse, grazie ad indirizzi norma5viillumina5,perl'avviodiesperienzedidaSchedivalenzaancheinterna-zionale(Cantoni,PaneAa,2006;Canevaroetalii,2009;Gardou,2012).Questeesperienzesonostateillievitodiquelmutamentodisensibilitàche oggi registriamo fuori e dentro le comunità scolas5che escien5fiche italiane nei confron5 dei limi5 della prospeSvaintegrazionista,giàevidenzia5peraltrodall'ICF.L'ideadiinclusioneeduca5vasidevebasaresuunpresuppostodiversoda quello clinico: riconoscere la rilevanza della piena partecipazioneallavitascolas5cadapartedituSisoggeS.Si traAa di un cambiamento di visione rivoluzionario, des5nato aprodurrelericadutepiùinteressan5nelfuturoprossimodelleScuole,anch'esseimpegnatenellariseman5zzazionepra5co-progeAualedellaprospeSvaintegrazionistaindirezioneinclusiva.
Inclusione:obieNvo-chiavedellepoliEcheeuropee
Inclusione: riconoscimento dei diriN umani, strada privilegiataper combaPere ogni forma di discriminazione, chiave con cuipotenziarelaqualitàdelsistemaeducaEvo
Inclusione sociale => ciAadinanza aSva e occupabilità =>partecipazioneresponsabileallasocietàcivile=>rimozionediostacoliebarriere=>loAaallapovertàeall’esclusionesociale la Conferenza di Salamanca sui Bisogni Educativi Speciali (UNESCO, 1994); il SEN Code of Practices (DfES - 1994; 2001), il Disability and Discrimination Act (1995), il Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente della Commissione della Comunità Europea (2000), il documento UNESCO (2002), il movimento Education for all, la Dichiarazione di Madrid (2003), la Convenzione ONU sui Diritti delle persone con Disabilità (2006); 48ª Conferenza Internazionale sull'Educazione dell'UNESCO "Inclusive Education: the way of the future" (2008); Linee Guida per le Politiche di Integrazione nell'Istruzione (2009) dell'UNESCO
Inclusione:"termineombrello",dimatricepoliEco-sociale,comprensivodipiùsignificaE
§ l’ideadiinclusioneèimplicitanell’art.3dellanostraCosEtuzione:
ècompitodellaRepubblicarimuoveregliostacolidiordineeconomicoesociale,che,limitandodifaColalibertàel’eguaglianzadeiciCadini,impedisconoilpienosviluppodellapersonaumanael’effe5vapartecipazioneditu5ilavoratoriall’organizzazionepoli9ca,economicaesocialedelPaese
§ l’ideadiinclusioneeragiàpresenteancheinComenio(1592-1670)che,nellaDidac1caMagna,coniòlacelebreformuladell’“insegnaretu:oatu@”
Qualescegliereinriferimentoallascuola?
§ QuellacherinvienedallaprospeSvainauguratanel1994dall'UNESCOnellaConferenzaMondialesuiBisogniEduca5viSpecialidiSalamanca:
§ “Rispostaintenzionalmenteorganizzataalbisogno/diriCodiistruzioneditu5isogge5espos9alrischiodell’esclusionesociale”
§ Sononumeroselepersonesocialmenteescluseacausadidisabilita,svantaggioculturale,mancanzadicompetenzespecialis5cherichiestedalmercatodellavoro:includerevuoldireindividuareerimuoveregliostacoliambientalieculturali,spostareilfocusdianalisiediinterventodallepersoneaicontes1
Peculiaritàdiquestadefinizione
§ SitraAadiunadefinizionechenonècircoscriAaalladisabilità(ambito eleSvo dell'educazione speciale ma che toccaestensivamentetuSisoggeSarischiodiesclusionesociale:le donne, gli anziani, i disoccupa5, i minori non ancoraalfabe5zza5
Presuppostoteoricodell’inclusione:ilmodellosocialedelladisabilità,chenasceneglianni‘70inGranBretagnaconM.OlivereL.Barton,inopposizionealmodellobio-medico,incentratoprevalentementesullacondizionebiologicadimenomazione
InternaEonalClassificaEonofFuncEoning,DisabilityandHealth
Cosaproducel’ICF?
Spostamentodell’interessedaunavisionemedico-scien5fica(dominanteneisistemidiagnos5ciediclassificazionedelledisabilità)adunasociale=>disabilitystudies(cfr.inItaliaGRIDS)ü AAenzionesullarimozionedellebarriereeconomiche,poli5cheesocialichesiaggiungonoallacondizionepersonaledidifficoltà
ü Promozionedellapartecipazionedire:adellepersonedisabiliedeilorofamiliarinelledecisionipoli1che
ü Coinvolgimentodeidisabilinellea@vitàdiricercanelruolodiprotagonis5aSvi
Unascuolainclusivaè……unascuolapertu@chesiponecomeobieSviprioritari:§ promuoverel’accessibilitàelapartecipazionedituS
§ rimuoveregliostacoliall’apprendimentoeallapartecipazione
§ diminuireedevitareognisvantaggiopossibile
§ valorizzareladiversitàintesacomevaloreinsé
§ u5lizzareunapproccio“globale”alcurricoloispiratoavaloriqualilaresponsabilità,lacomunità,l’ospitalità
§ promuovereunos5ledilavoroerelazionicollabora5ve,partecipate
§ laqualitàdellerelazioniumane,dell’alles5mentodiambien5,dellesceltestrategiche,metodologicheecontenu5s5che
QualicambiamenErichiedel’inclusione?
§ tempilunghieunmutamentoculturaleprofondo(deicomportamen5,delleazioniumane,dellecredenze,deisistemi,dellepoli5che)
§ promozionediunaculturaorganizza5vapermeatadaivaloriquali:accoglienza,sensodicomunità,iden5tàcondivisa,responsabilitàdell’appartenenzaauna“scuolacomune”
§ unprogeAoeduca5voeorganizza5vocondivisodatuSgli“aAori”dellaScuola:insegnan5,dirigen5,personaleATA,personaleeduca5vo,famiglieeen5delterritoriocoinvol5nellareteperl’inclusione
§ curadellerelazionieunos5ledileadershipapertoe‘distribuito’,capacediaSvareunsistemadelledecisioniedelleprogeAazionipartecipato,democra5co,direnderelacomunicazionetrasparente,leinformazionicondivise,lavalutazioneunprocessocentratosulleazionienonsullepersone
FacciamoilpuntosullarealtàscolasEcaitaliana§ InItalia:giàdaglianni’70delNovecento,diversiprovvedimen5legisla5viscolas5ci(Legge118/1971,L.517/1977,Sent.CorteCost.215/1987,Leggequadro104/1992)hannoanEcipatoilpassaggiodall’esclusionedeidisabilialloroinserimentonelleclassicomunie,poi,all’integrazione
§ Largoan5ciporispeAoaglialtriPaesinell’accessoallascuoladituSdegliallievicondisabilitàeesperienzedigrandepresEgio(Ianes,2005)
§ Consolidamentodelprocessodiintegrazioneinoltrequarant’anni
§ QuesEonecriEca:aqualeinclusionemiriamosenellinguaggioenellepra5cherafforziamol’ideacheesistano5pologiedifferenziatediallievicategorizzabilisoAoe5cheAe“cliniche”(Bes,Dsa,Adhd)?
§ OccorrecomprenderealcunecriEcitàimplicitenell’approcciodell’educazione“speciale”basatasull’integrazione(Booth,Ainscow2002)eaprirsiallaprospeSvainclusiva
AlcunirischiimpliciEnellaprospeNvaintegrazionista
§ IdeasoAesa:integrazionecomeproblemacircoscriAoaquei“pochi”–disabilioBES–da“assimilare”almondodei“tan5”(normodota5)
§ CentralitàdellacerEficazioneclinicaacuisegueuninterventoeduca5vospeciale:proporrestrategiediinterventoprimasullapersonadaintegrareepoisulcontesto,aSvandolerisorseadisposizioneaposteriori,dopol’individuazioneeilriconoscimentodelladifficoltà,nellalogicadelbisogno
§ Renderel’interventoeduca5vo“speciale”nelsensodisporadico,occasionale,funzionaleatrovareunarispostaspecialis5caalbisogno
§ Incrementarerispostespecialis5cheeunavisionecompensatoriadell’interventoeduca5vo(modellopsicologico,bio-medicodelladisabilità)
§ Medicalizzareiproblemieduca5vidituScolorochepresentanodifficoltàscolas5cheedeEchePareledifferenzeindividualiaPraversoladiagnosioilconcePodiBES(DireSva27/12/2012)
VersolaprospeNvainclusiva§ NonsitraAadi“integrare”l’allievodisabileoconbisognispecialiincontes5di
normalità,bensìdicrearelecondizionipervalorizzarealmassimolepotenzialitàindividuali,favorirelapartecipazionedituSedirimuoveregliostacolichesifrappongonoall’apprendimento
§ Interventointenzionaleeaprioris5co:oltrelalogicadelbisogno
§ Lalogicainclusivacapovolgelalogicadelbisognoeduca5vocomemancanzadellasingolapersonacherichiedediesseresoddisfaAa:l’intentoèrenderelascuolacapacedirispondereeducaEvamenteatu@
§ InversionediprospeSva:dalriconoscimentoecer5ficazionedelproblemadell’alunnoallavalutazionedelcontestoedell’interventoinmodotalechesiadisupportopertu5enonsoloperchièindifficoltà
§ Oltrel’integrazionedellapersonaconBES:daiBisogniEduca9viSpecialiallarimozionedegliostacoliall’apprendimentoeallapartecipazione
Dall’integrazione...§ siriferisceallapartecipazionedeisingolialunnidisabili§ intervieneprimasull’individuoepoisulcontesto§ incrementaunarispostaspecialis5ca,riferendosiaunmodellopsicologico
delladisabilitàeaunavisionecompensatoria§ intervienesuccessivamentealriconoscimentodelbisogno
All’inclusione...(si va oltre i BES e la Pedagogia speciale)
§ prendeinconsiderazionetuSglialunni§ intervieneprimasuicontes5epoisull’individuo§ guardaallaglobalitàdellesfereeduca5va,socialeepoli5ca§ trasformalarispostaspecialis5cainordinaria,aprioririfacendosialmodello
socialedelladisabilitàilqualemeAealcentrodituSiprocessidecisionaliildisabileeisuoifamiliari
Unatrasformazioneculturaleprofonda
§ Ingradodiritenereprioritarialadimensioneeduca9vasuquellaterapeu5ca
§ Ingradodiritenereladifferenzacomeunvalore,didarevitaaproposteforma5veedesperienzenons5gma5zzan5,inun’oScanonassimilazionistaenormalizzante
§ Ingradodisuperareunaformascuolapensatainfunzionedeglialunni“normali”,incuiilsupportoeduca5vo“speciale”vanelladirezionedellanormalizzazionedell’alunnodisabileedellariduzionedelgapfrailraggiungimentodeisuoisuccessiequelliraggiun5dalrestodellaclasse
Senonvièuncambiamentoculturaleprofondo…l’inclusionediventaunospot!
§ RischioditrasformareunascuolainclusivaeaccoglientepertuSinunospot,inunaformulavuota
§ Rischiodiunparadossalerisvolto:unamancanzadiaAenzioneinterminedicura,tutela,inves5men5economicieresponsabilitàneiconfron5delladiversità=>l’interventospecialis5coèsemprenecessario,maall’internodiuncontestoediunaculturadifferente
§ IlrischiodistrumentalizzarelalogicainclusivapermeAereindiscussionelanecessitàdegliinsegnan5specializza5egius5ficaretaglieconomiciesceltepoli5che:ilfinedovrebbeesserequellodiformaretuNgliinsegnanEallacompetenzaspecializzata,enonabolirnelafigura!!!
Lascuolainclusiva:centralitàdellamediazione(Damiano,2013)
§ riadaAamento delle struAure scolas5che, abbaSmento delle barrierearchiteAoniche e culturali, adeguamento degli spazi, nuovi approccimetodologici e didaSci, nuove modalità relazionali, nuovaorganizzazionedeicontes5,riprogeAazionedeicurricola
§ l’insegnante deve saper modificare l’architeAura scolas5ca el’organizzazione di tempi, spazi, strumen5 e mediatori didaSci(Damiano2013;Perla2013)affinchésiapromossalapartecipazioneditu5valorizzandolapartecipazionediciascuno
§ è il contesto educa5vo che deve adaAarsi alla eterogeneità deglialunni, tuS, considera5 come community of learners: e questoadaAamento del contesto è preven5vo e aprioris9co, indipendentedallaindividuazionedeibisogni
§ All'originedell'inclusioneèlarelazione,allafine,unamediazioneriuscita
GesErelaclassecomeunseNnginclusivoAlcune variabili di un setting inclusivo:
• ruolo attivo e partecipazione di tutti gli attori dell’intervento educativo (non solo insegnanti, ma anche studenti, dirigenti, famiglia, operatori del territorio ecc.)
• decentramento della cattedra (e dell’insegnante, “regista invisibile”)
• diversa disposizione dei banchi per la partecipazione di tutti: una classe inclusiva privilegia il lavoro cooperativo e una disposizione dei banchi a raggiera, in circolo o coi banchi a due a due frontali, in modo da facilitare la comunicazione degli sguardi
• valorizzazione dell’educazione ambientale, estetica, morale
• centralità del lavoro manuale
• mutamento del ruolo sostegno
Lamediazionecomechiavedell’inclusione
• CentralitàdellaboratorioedimediatorididaSci(immagini,disegni,schemi e mappe conceAuali ecc., basa5 su linguaggi comunica5vidiversidalcodicescriAo)
• DifferenziazionedidaScaeaAenzioneaglis5licogni5vi• Promozione di strategie didaSche coopera5ve e metacogni5ve
(FlavelleWellmann,1977,1981;Brown,1987)• Èsullamediazione(Damiano2013)chevaposatal’aAenzioneperla
costruzionediunaculturascolas5caauten5camenteinclusiva
Una“buona”didaNcageneraleèancheuna“buona”didaNcaspecialeeviceversa
Qualimediatori?
§ ImediatoriaNvi:ladidaNcalaboratoriale(sollecitanolasimulazione)
§ Imediatoriiconici:ladidaNcadell’immagine(sollecitanolavisualizzazione)
§ Imediatorianalogici:ladidaNcaesperienziale(sollecitanolasimulazione)
§ Imediatorisimbolici:ladidaNcaperconceN(sollecitanolavisualizzazione)
§ Imediatoritecnologici(sollecitanoentrambelefunzioni)IlmediatoredidaScoèildisposi5voaAraversoilqualel’insegnanteintervienesullaplas5citàneuraledellostudente(esempioEAS,tremomen5preoperatorio,operatorio,ristruAura5vo,Rivoltella,
2012)
Necessitàdi(ri)scroprireimportan5esperienzeinclusive:• laScuola“Casadeibambini”diMariaMontessori• lascuolaSenzaZaino(MarcoOrsi)• ilReggioEmiliaApproach(RaffeleMalaguzzi;Emilia-Romagna)• lascuolarinnovata(GiuseppinaPizzigoni)• ilGlobalismoaffeSvo(VitoDeLillo)
Checosaliaccomuna?
§ l’assunzionediunapprocciodidaSco“globale”alfarescuola§ il pensare la Scuola, i suoi spazi e i suoi tempiavendocome focusdi aAenzione
non il ragazzo difficile, non la sua disabilità, (che creerebbe discriminazione ecentraturadello“sguardo”sul limite),malecondizionieducaEvecherendonolaclasse scolasEca ambiente ospitale, accogliente (per tuN)e, dal punto di vistadidaSco,strumentoperpromuoveregliapprendimen5 inmanieradifferenziata,aAentaallapromozionedellepotenzialitàdiciascuno
Dovendoindicaregli“angoli”dellacornicecheliaccomuna,essisonoquaPro:
§ a)aperturaallacomunicazioneauten9ca.Essasvelal'IoalTu,permeAeagliallievidiesseresestessi,dinonnascondereall'altropar5disé,dinoncercarediappariremiglioridiquelchesié.LaparolaaSvatadaquesto5podicomunicazioneèaccogliente,nongiudicante;èsosteni5vanelladifficoltà,creavincolidisolidarietà,portaalprogressivoriconoscimentodelNoialdilàdell'IoaAraversoladialogicità;
§ b)condivisione.EssaconsistenellapossibilitàdapartedeibambinidiaSngere,
all'internodelcontesto-aula,aunaseriedirisorsecomuni,dioggeSculturaliedispazidicuifareprecocementel'esperienzadelcon-dividere:puòtraAarsidellospazioagoràovesperimentarelapra5cadellacomunicazionein"piazza",comenelmodellodellaScuolasenzazainodiM.Orsi;oppuredellepra5chediscriCuracolle5vadidonMilanio,ancora,diunu5lizzofunzionaledeigruppidibase(nelmetododelcoopera9ve-learning);
§ c)cooperazione.È,leAeralmente,l'operareinsiemeinvistadelconseguimentodiunoscopo.L'esempiodelle"tecnichedivita"diC.FreinetrestaaAualissimoeperfeAamenteadaAabileneicontes5dellaScuolacontemporanea.Essefannovivereaibambinil'esperienzadella"democrazia"comepra5cadialeScaquo5diana;
§ d)collaborazione.Sel'insegnanteavràstabilizzatonellerou5nequo5dianelepra5cheineren5aiprimitresnodimetodologici(comunicazioneauten9ca,condivisione,cooperazione),saràpiùfacilefarcomprendereaibambiniilvaloredellacollaborazione,ovverodiunlavorosvoltocon.QuisitraAadiorganizzareilcurricolointornoaprogeSneiqualilaconoscenzavieneassuntacometraguardodiun'impresacolleSvanellaqualelevocidegliuniedeglialtrisiintreccianoacomporreun'armoniapolifonica.
ValoriinclusiviStruAure• Uguaglianza,diriS,partecipazione• Comunità,sostenibilità
Relazioni• RispeAoperladiversità,nonviolenza,fiducia,• Empa5a,onestà• coraggio
Spirito• Gioia,amore,speranza,oSmismo• bellezza
EsempiodiunseNnginclusivo:laclasseSZ
L’azionedidaNcainclusiva
§ un’azionedidaScapuòdirsiglobalmenteinclusivasoloseèingradodioffrireaisuoiallieviunavarietàdiesperienzeposi5ve,sollecitan5,talidaporreognibambinaeognibambinonellacondizionedicol5varelesuepotenzialità
§ ilsostegnoall’allievodisabilediventa“diprossimità”piuAostocheunaffiancamentoindividuale
§ l’agiredidaScodell’insegnantevienefinalizzatopiuAostochealla“normalizzazione”,al“riparare”oal“compensare”,all’educare,all’istruirepersonalizzando,illavoroditu5gliallievi(disabilicompresi)
Ilprofilodell’insegnanteinclusivo(EuropeanAgencyforDevelopmentinSpecialNeedsEduca1on-2012)
§ Nonsiparladiinsegnan5specializza5odisostegno§ L’ideadifondoècheogniinsegnantedebbafarsicaricodiuna
missioneinclusiva§ IvalorieleareedicompetenzadelProfilodeiDocen5Inclusivi
sonovalidepertuSglistuden5enonsoloquelliarischiodiesclusione
§ Dall’insegnantealGruppodilavoroperl’inclusione(GLI;DMdel27dicembre2012;CMn.8del6marzo2013)Dirigentescolas5co(ounsuodelegato)comeCoordinatore,funzionistrumentali,insegnan5perilsostegno,AEC(Assisten5EducatoriCulturali),assisten5allacomunicazione,docen5“disciplinari”conesperienzae/oformazionespecificaoconcompi5dicoordinamentodelleclassi,genitori,esper5is5tuzionalioesterniinregimediconvenzionamentoconlascuola).
FunzionidelGruppodiLavoroperl‘Inclusione
§ rilevazionedeiBESpresen5nellascuola;
§ raccoltaedocumentazionedegliinterven5didaSco-educa5vi;
§ focus/confrontosuicasi,consulenzeesupportoaicolleghisullestrategie/metodologiediges5onedelleclassi;
§ rilevazione,monitoraggioevalutazionedellivellodiinclusivitàdellascuola;
§ raccoltaecoordinamentodelleproposteformulatedaisingoliGLHOpera5visullabasedelleeffeSveesigenze.
§ Inpar5colareècompitodeiGLIelaborareunapropostadiPianoAnnualeperl’Inclusività(PAI)riferitoatuSglialunniconBES,daredigerealterminediogniannoscolas5co(giugno)
Documentoperlavalutazionedelgradodiinclusivitàdellascuola(C.M.8,6marzo2013):ilPianoAnnualeperl'Inclusione
§ fornisceunelementodiriflessione–interminiinclusivi–nellapredisposizionedelPOF,dicuièparteintegrante
§ faemergerecri5citàepun5diforza,rilevandole5pologiedeidiversiBESelerisorseimpiegabili,l’insiemedelledifficoltàedeidisturbiriscontra5
§ rendeconsapevolelacomunitàscolas5ca–conunquadrosinte5co–diquantosianoconsisten5evariegatelecri5citàall’internodellascuola
§ VienecompilatodapartedelGLIeapprovatodalCollegioDocen5§ ServeperaSvarelerisorsedisostegnoinorganiconellascuola§ DisponibileunprimomodellosperimentaledalMIURperlavalutazionedel
livellodiinclusivitàd'Is5tutoelaprogeAualitàdiprocessidimiglioramento§ AlPAIsialleganolerichiestedirisorseformulateda:insegnan5disostegno,
educatori,assisten5adpersonamoassisten5allacomunicazione
CentriTerritorialiperl’Integrazione
§ Lanorma5vaprevedeanchel’aSvazionedeiCTI
§ Sicolleganooassorbonoipreesisten5CentriTerritorialiperl’integrazioneScolas9cadeglialunnicondisabilità,iCentridiDocumentazioneperl’integrazionescolas9cadeglialunnicondisabilità(CDH)ediCentriTerritorialidiRisorseperl’integrazionescolas9cadeglialunnicondisabilità(CTRH)
§ sipropongonocomeservizicapacidisviluppareun’ampiagammadiazioni,impegna5inunlavorodicontaAoravvicinatoconilterritorioedicollegamentoconaltreRe5localionazionali
§ Ciascunais5tuzionepuòis5tuireunCTIpresentandolapropriacandidaturadireAamenteall’UfficioScolas5coRegionalecompetenteperterritorio
APenzione:lavalutazionedell’inclusivitànonèl’ennesimaincombenzaburocraEca!
§ rischiodiperdereun’occasioneperriordinareil“tanto”cheognigiornovienesvoltoascuolaeperrilanciareiltemadeidescriAoriqualita5viperl’inclusione
§ l’intuizionedilavoraresullavalutazionedell’inclusioneèstatasuggeritadall’IndexforInclusion,chepermeAedieffeAuareun’analisiscolas5cadialcuniindicatoriperl’inclusione,comelacapacitàdelcontestodicrearecultureinclusive,diprodurrepoli5cheinclusive,disvilupparepra5cheinclusive
Quandonascel’ideadiinclusionenellaScuolaitaliana?
§ Laparolacompareper laprimavoltanelMemorandumsull'istruzionee la formazionepermanentevaratodallaCommissionedellaComunitàEuropeail30oAobredel2000aseguitodellariunionedelConsiglioEuropeodiLisbonacheebbeluogonelmarzodiquellostessoanno(Striano,2010).
§ L'ideadiinclusioneèimplicitaanchenell'enunciatodelnostroart.3del-laCos5tuzionecherecitache:
"è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando difaCo la libertà e l'eguaglianza dei ciCadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana el'effe5vapartecipazioneditu5ilavoratoriall'organizzazionepoli9ca,economicaesocialedelPaese".
§ IlconceAodiinclusionesièlegatoadoppiofiloallacosiddeAaformazionealla"ciAadinanzaaSva",intesacomepartecipazioneresponsabiledituSiciAadinieuropeiallasocietàcivileeallavitapoli5cadellacomunitàdicuisonoparte(Massaro,2013).
§ IlconceAodiinclusioneèapprodatoancheentrolaScuola;l'inclusioneèun"oggeAoculturale"veroe
proprio (Damiano, 2004). É un contenuto di ragione, di sen5mento e di volontà che si comincia aproporre intenzionalmente al bambino sin dalla famiglia e, aAraverso lo strumento del curricolover5cale,sindalleauledellaScuola,luogoquest'ul5moovegliallievitrascorronomol5ssimeoredellaloroesistenza. Adifferenzadellafamiglia,laScuolaè,infaS,incondizionedi"giocare"lacartaimportan5ssimadelprogeAoformaledieducazioneall'inclusione:uncurricolofaAodiqualitàdirelazioniumane,dialles5mentodiambien5,disceltemetodologicheedicontenu5,diaSvazionedistrategieperlosviluppodicompetenzeauten5camentecomprensivediquelvalorefondamentalecheèl'inclusionesociale.
TraiePoriedellavoroteorico-praEcosull'inclusione
§ Ridefinizione del tradizionale approccio all'integrazione scolas5ca
basatosullacer5ficazionedelladisabilità. Il campodi interventoedi responsabilità delle comunità scolas5che è spostato sull'interaareadeiBisogniEduca5viSpeciali(BES)comprendente:“svantaggiosocialeeculturale,disturbispecificidiapprendimentoe/odisturbievolu5vi specifici, difficoltà derivan5 dalla non conoscenza dellacultura e della lingua italiana perché appartenen5 a culturediverse”;
§ Estensione a tuS gli studen5 in difficoltà del diriAo allapersonalizzazione dell’apprendimento. Da qui discendono lepra5chediunagiredidaScofinalizzatoavalorizzare le specificitàdella persona umana al massimo grado possibile. La"personalizzazione" come strategia inclusiva governa anche lescelte educa5ve e didaSche nel rispeAo del cosiddeAo "primatopersonalis9codellapersona"(Vico,1984,p.82).
PerlaprogePualitàscolasEcainclusiva Elemen5 necessari per rendere «concreta» la prospeSva didaScainclusiva:§ tempi lunghi delmutamento culturale nella sfera dei comportamen5, delle azioni umane,
dellecredenzesulladiversabilità.
§ promozionediunaculturaorganizza5vapermeatadaivaloridell'accoglienzaedella"cura"dell'inclusione. TuAe le organizzazioni - e la Scuola è fra queste - sono en5tà socialicomplesse,orientatedaprecisimanda5is5tuzionalie"abitate"daculturelaten5,tramadeisistemisimboliciagi5,vissu5,espressidaglioperatori.
§ L'inclusione può diventare cultura organizza5va solo se nasce come progeAo condivisointornoalqualeconformareprogressivamentel'agirecomunica5vodituSgli"aAori"dellaScuola:insegnan5,dirigen5,personaleATA,famiglieeen5delterritoriocoinvol5nellareteperl'inclusione.AnchelenuovetecnologiedidaSchecos5tuisconounfronteavanza5ssimodellasperimentabilitàinclusivaperlaScuola.
2.LaScuolainclusivacomeoggePodistudiodidaNco
LaprospeSvainclusivaimplica:§ allargamento dell'interpretazione del mandato is5tuzionale della Scuola (in
relazioneaisuoiscopi).§ trasformazione degli ambien5 di apprendimento in direzione qualita5va, al
finediriuscireadincontrareibisognidituS,inun'oScadipariopportunitàedipartecipazione.
Ilproto5podellaScuolaSenzaZaino,èunesempioemblema5codiciòche-didaScamente-sipuòintendereper"ambientescolasEcoinclusivo".§ ilmodellodellaScuolaSenzaZainotentadimeAereinpra5caunapproccio
"globale"alcurricoloispiratoaitrevalori-principicardinedellaresponsabilità,comunità,ospitalità.Los5ledilavorodiinsegnan5eallievièimprontatoallaqualitàcollabora5va,ilcurricoloèpartecipatoeintegrato:datuS,pertuS.
§ Fondamentalisonoilsensodicomunità(Sergiovanni,2000)chefadasfondointegratoreatuAeleaSvità,l'iden5tàcondivisa,laresponsabilitàdell'appartenenzaauna"casacomune".SenzaZainoèunesempiopreziosotraAodallacontemporaneità.
ExempladiScuolapertuN§ Exemplaaccomuna5dall’assunzionediunapprocciodidaSco"globale", ilpensare il
luogo-Scuola, lo spazio-classe, il tempo-classe avendo come oggeAo (soggeAo) diaAenzionenonilragazzodifficile,nonlasuadisabilità,malecondizionieduca5vecherendono la classe scolas5ca ambiente ospitale e, dal punto di vista didaSco,"disposi5vo"is5tuentel'apprendimentonellasuacomplessitàdifferenziata,aAentaallapromozionedellepotenzialitàdiciascuno:
• LascuolaamisuradibambinodiMariaMontessori.§ Modello(la"Casadeibambini",apertanel1907nelpopolarequar5ereSanLo-renzoa
Roma)era ispiratoaunapedagogiacosiddeAa"scien5fica" (Montessori,1909,1910,1999, 2000): una pedagogia, cioè, non aAardata sull'osservazione psicologica eantropologica del bambino ma in loAa contro l'ignoranza delle leggi ineren5 al suosviluppo naturale e sopraAuAo volta a promuoverne tuAe le potenzialità aAraversol'autoeducazione.Educareerasollecitare le forzespontaneedelbambino (fruAodella"natura") creando i contes5 "adaS" al suo bisogno di agire, esplorare, giocare (con"libertà").LaCasadeibambiniera"alles5ta"inmodiscien5ficamente"adaAa5"atalebisogno,nelrispeAodiqueicriterisostanzialidiordine,bellezza,pulizia, inclusionedafarviverecomesfondoimperceSbiledituSgliapprendimen5.
§ La"scuolarinnovata"diGiuseppinaPizzigoni.
Innesta il conceAo di gioco come esperienza integrale del bambino entro il paradigma di unascuola sperimentale pensata come ambiente accogliente in cui nulla è lasciato al caso.L'osservazione è assunta quale veAore principe dell’apprendimento. Nella "scuola rinnovata"dellaPizzigoni lacomunicazionedidaScaètramainformaledeivissu5d'aulaeancheobieSvocentrale del curricolo in ragione dell'importanza assegnata alla cooperazione: solo chi sacomunicareriesceadaSvaredinamichecoopera5veedèperquestochePizzigonidedicatantaaAenzione all'organizzazione del lavoro didaSco per gruppi, pietra miliare quest'ul5mo, diqualsiasiapproccioinclusivo.
§ La«scuoladellavoro»diG.Kerschensteiner.
CelebraillavoroalpostodellaspontaneitàdelfanciulloeindividualaScuolacomecontestoeleSvodiformazioneprofessionale.NellasuapropostadidaScaillavoroètensionecrea5va,s5molointelleAualeeimprenditorialeallosviluppodel"talento"socialecheèfaAodipochimaessenzialiingredien5:saperecontestualizzato,precisione,disposi-zionecollabora5va,e5cadelcompitobenfaAo.La"scuoladellavoro"èancheunapalestradidisciplinaesistenziale,poichécontribuisceadeducareilcaraAere,lachiarezzadelgiudizio,ilrapportoconlarealtàquo5diana,lasensibilitàeste5ca,losguardover-soildopo-la-Scuola,tuSaspeSessenzialinelladidaScarivoltaaibi-sognieduca5vispeciali.
3.Oltreilrischiodel"differenzialismo":gliorientamenEteorici
§ Dsa e Bes, se non adeguatamente problema5zza5 entro un quadro diinterpretazione pedagogico e didaSco, rischiano di diventare, nellinguaggio degli addeSai lavori, e5cheAe che si aggiungono a quella didisabilità,oppuredelle categoriegeneriche facilmenteaAribuibili a tuAele situazioni di disagio o di difficoltà che gli insegnan5 fronteggiano,quo5dianamente,nelleauledelleScuole.
§ Senellinguaggio,nelsensocomuneenellepra5chedeglioperatoridellaScuola implicitamente rafforziamo l'idea che esistano 5pologiedifferenziate di allievi categorizzabili soAo e5cheAe oggeSvamente"cliniche"qualiBes,Dsa,Adhdecc.?
§ Rischio:iden5ficazionerapidatradifficoltàdiapprendimentoedisturbispecificiediaccentazione(quandononcolonizzazione)dellosguardoclinico-diagnos5coascapitodellosguardopedagogicopropriodell'insegnante(Goussot,2013).
§ Soluzione:Occorrerebbe,sindaltempodellaformazioneinizialedell'insegnante,epoidiquella in servizio, promuovere un'azione permanente di decostruzione deisignifica5diagnos5co-cliniciveicola5dall'usoapprossima5voditalicategorie.Epoi di formare gli studen5, futuri insegnan5, a un alfabeto pedagogico edidaSco dell'inclusione che discenda senza incertezze da approcci teoricicapaci di porre in dialogo il "pedagogico" e il "didaSco" con le discipline diconfine biomediche e psicologiche senza farsene, nemmeno implicitamente,condizionare.
ÉsullamediazionedidaNcachevaposatal'aAenzioneperlacostruzionediunaculturascolas5caauten5camenteinclusiva.
SuperarelaprospeNvaintegrazionista§ La prospeSva proposta dall'Index for inclusion, è radicalmente indirizzata al
superamentodelconceAodiBisogniEduca5viSpeciali.Gliautoridell'Index(Boothe Ainscow, 2002), propongono la sos5tuzione dell'espressione BES con quella di"ostacoliall’apprendimentoeallapartecipazione"e,dunque,spostanol'aAenzionesul conceAo di mediazione didaSca, avanzando la proposta concreta di unpercorso di esame e di miglioramento qualita5vo dei contes5 scolas5citema5zzando-nellasceltadiapprofondireilconceAodimediazioneedirimozionedegli ostacoli all'apprendimento - ilmessaggio importan5ssimoche l'inclusione siriferisceall'educazionedituSibambinieragazzi,compresicolorochemanifestanodomande"speciali".
§ Iricercatoriafferen5all'ambitodeicosiddeSdisabilitystudiesevidenzianocheperrenderelasocietàe laScuolapiù inclusiveoccorrerebbemodificare lerelazionidipotere che vi si struAurano e questo anzituAo a par5re dall'uso delle parole:"varietà" sarebbe da preferire a "specialità" poiché aAribuisce una connotazioneseman5ca più antropologica e meno medicalizzante alla condizione disabile(Gardou,2007,2012;Medeghinietalii,2013).CiòchegliautorideiDSpropongonoè una rivoluzione culturale che riesca a introdurre delle modifiche in tradizioniconsolidate quali la centralità e pervasività della cer5ficazione medica, esempioevidentediquanto laprospeSvabiomedico-individualeabbia influenzato losvol-gersidellavitascolas5cadegliallievicondisabilità
§ orizzontedi lavoropiù consolidato sul pianodella tradizioneedeimodelli teorico-pra5ci sperimenta5 nel corso degli ul5miquarant'anninelcontestodellaScuolaitalianaèrappresentatodallacomunitàdeglistudiosidiPedagogiaSpeciale,accomuna5neilorostudi dalla ricerca della "risposta ai bisogni là dove sitrovano"(Canevaro,1999).
§ Il tema della iden5ficazione dei bisogni è stato e con5nua arimanerecentralenelcorsodeglianni(DeAnna,1998;CoSni,2004;d’Alonzo, Caldin, 2012; Ianes, 2005; Canevaro 2006; d’Alonzo,Caldin 2012; Elia, 2012), anche in ragione del fenomeno dellasempre maggiore eterogeneizzazione delle classi italiane,arricchitesi con la presenza di allievi con disabilità cer5ficate ma,anche, con altre 5pologie di "difficoltà" (disturbi specifici diapprendimento,disturbidell'aAenzione,comportamen5arischiodidevianzaecc.)(Ianes,2005,p.31).
§ Di qui la definizione del compito disciplinare peculiare della PedagogiaSpeciale. "Il compito prioritario della pedagogia speciale […] è quello disviluppare una riflessione che guidi l'opera5vità, una riflessione in grado diorientarsi nella complessità dei bisogni e nella molteplicità delle rispostepossibili(CoSni,2004,p.15).
§ "Essa è una scienza dell'educazione opera5va ed è chiamata a risolvere iproblemi,spessomoltocomplessiedifficili,dipersone incapacidiproseguirecondignitàinquestomondosenzaaiutospeciale"(d'Alonzo,2006,p.14).
§ Accanto all'oggeAo specifico dei bisogni speciali, un altro contenuto difondamento sul quale si è posata negli anni l'aAenzione degli studiosi è la"qualità dell'integrazione" (Ianes, 2005; Ianes, Tortello, 1999) leAa sia inrelazioneallecondizionidipromozionalitàeduca5vaedidaScadell'alunnoindifficoltà, sia in relazione alle condizioni di "diffusività" della competenzaeduca5va speciale nei "corpi sociali" che fanno la Scuola e il suo agire disostegno alla difficoltà: gli insegnan5 di sostegno anzituAo,ma anche i lorocolleghi di classe comune (dei quali i pedagogis5 speciali hanno sempresostenutoilbisognodiformazione"specifica"),eppoilefamigliedeidiversabilie, naturalmente, tuAo il complesso universo delle costellazioni socialiterritoriali(Pa5,1990).
4.L'inclusioneelaScuola:elemenEperunadefinizione
L'inclusione è la risposta intenzionalmente organizzata al bisogno/diriAo di istruzione di tuS ibambini, giovani e adul5 a rischio di emarginazione e marginalità sociale. Si traAa di unadefinizione che non è circo-scriAa alla disabilitàma che tocca estensivamente tuS i soggeSarischiodiesclusionesociale:ledonne,glianziani,idisoccupa5,iminorinonancoraalfabe5zza5.IlconceAodiinclusione:§ considera non solo le condizioni oggeSve che ne "frenano" la realizzazione (disabilità,
vecchiaia, povertà ecc.), ma tuAe le condizioni che possono accrescere il rischio di essereesclusi(comeadesempiol'assenzadiistruzioneche,comeènoto,ècorrelataallaperditadellavoroeallaprecarietàoccupazionale);condizionichechiedonounavisionpoli5cachescelgadimeAere al centro la formazionedella persona, in un'oScadi sostenibilità dello sviluppopiuAostocheinun'oScaintegrazionistacheguardiaquest'ul5masolointerminidifruitricedi interven5socialidi sostegno. Lapersonaè, invece,nellaprospeSva inclusiva,unagenteaSvodellosviluppodellavitacivileeproduSvadiunPaese.
§ valorizza il conceAo di "eterogeneità" che dovrebbe caraAerizzare la Scuola esaAamentecomecaraAerizzalasocietà.
§ èstreAamenteancorato,quilasvoltaepistemologica,altemadeidiriSumani.
LaprospeSvainclusivanascecomerispostaacri5citàemergen5dallemolteanalisicondoAesullostatus quo dell'integrazione scolas5ca degli allievi disabili nelle Scuole d'Europa. Gli esi5 di talianalisiconvergonosull'urgenzadiunlavorodaavviareincinqueambi5:1. l'ambito poliEco-culturale: col riconoscimento del diriAo alla "differenza" e al senso della
organizzazionescolas5cadeputataaprendersene"cura";
2. l'ambito del confronto con paradigmi di confine, specie di 5po clinico: col necessariodepotenziamento delmodello bio-psico-medico poiché esso frena il percorso educa5vo diresponsabilizzazione dell'allievo con bisogni speciali. Si traAa di costruire una culturadell'aAenzione ai vin5, "ai vulnerabili e ai «resi fragili» nei processi sociali aAraverso unimpegno eminentemente culturale, teso a creare contaminazioni e inclusioni" (Gaurdau,2007p.12)echecostruiscailsuosensonellatotaleindipendenzadallacer5ficazione;
3. l'ambito delle parole per "dire" la diversità: con la decostruzione dei linguaggi e dellepra5chedidaScheordinariedell'integrazione,viziateallaradicedaun'ideaprestazionistadelrendimento scolas5co; con la promozione delle scriAure per dar voce a chi, a causa delleprocedurediagnos5che,lascriAurala"subisce";
4. l'ambito della formazione docente: col progeAo di una formazione "unica" alla didaScainclusivaunitaalprogressivo superamentodel ruolo specialis5codel sostegno.Questopersuperare il fenomeno,assaidiffuso,delladeresponsabilizzazionenell'affrontare i temidelledifferenzechenonsono"appannaggio"diuna5pologiapeculiaredidocen5;
5. l'ambitodell'offertadicompetenzeperladiversabilitàaltamentespecializzate,sulmodelloon domand: con l'affermazione del diriAo di tuS gli allievi ad essere sostenu5 "aprescindere"neiprocessidiapprendimento."Aprescindere"dallaclassificazionediagnos5ca,"a prescindere" dalla cer5ficazione come "propedeu5ca" di ammissibilità del sostegno. Él'intero corpo docente che andrebbe formato alla didaSca speciale con gruppi ad altaspecializzazionedafarruotarenelleScuoleasecondadeibisognispecialievidenzia5.
icompi5dellapedagogiaedelladidaSca:§ Lapedagogiaèinterpellatasulpianodell'elaborazionediconceSecriteri
interpreta5vi dell'istruzione scolas5ca, anche come coscien5zzazione deldiriAo all'inclusione cos5tu5vo dell'essere umano, oltre che untrascendentaledell'esserepersona.Seassumiamol'inclusioneaoggeAodianalisi pedagogica, essa può essere leAa nei termini di bisognotrascendentale dell'essere umano ma, anche, nei termini di condizionedell'educabilità;
§ La didaSca viene invece interpellata sul fronte, difficilissimo, dellaprogeAazione per l'inclusione: proporre l'inclusione come paradigmaorganizza5vodelcurricoloedegliambien5diapprendimentoscolas5ciperorientare nuovi processi educa5vi e di apprendimento e, forse, costruireancheunanuovaScuola.
5.Gliindicatoridell'azionedidaNcainclusiva
§ L'apprendimento di tuS gli allievi - non solo dei disabili o dei difficili -presenta una doppia caraAerizzazione: è accomodamento ragionevolediacronicoperché streAamente interdipendentedall'ar5colazione storicadel processo di formazione lungo l'arco dell'intera vita ed èaccomodamento sincronico in quanto l'apprendere è anchecos5tu5vamentelegatoaicontes5incuiavviene(formali,informalienon-formali)eaidisposi5vichelopromuovono.
§ Inogniapprendimentoentranoingioco,sempreeinstreAarelazionefraloro, implicazioni di ordine culturale, poli5co, sociale, e implicazioni diordinesoggeSvochefinisconoper renderlounacomponenteessenzialedel vivere. Ma l'apprendimento è, per sua intrinseca natura, anchestreAamente legatoaunaprogeAazionecheèuniversale,nel sensochedovrebbeesserepensatasecondoilcriteriodell'accessopertuSgliallievima, anche e nel contempo, personalizzata, nel senso che dovrebbeaSvaredinamicheprofondeedesplicitedi soggeSvizzazione (Focault inAgamben,2006).
§ Laclassecomedisposi5vois5tuenteLo"spazio-classe"eil"temposcuola"sonodisposi5vi"is5tuen5"l'insegnamento-apprendimentoinclusivi.L'esperienzadellavitadiclasse,essenziale"disposi5vo"delpercorsoindividualedisoggeSvizzazione,èdes5nataalasciareunsegnoindelebilenellamemoriaalungoterminedeibambini:perl'intensitàdelleemozionidell'apprenderechelacaraAerizzanoeperlaqualità/nonqualitàdegliapprendimen5edellerelazionichevihannoluogo.(Perla,2011).Lacategoriadell'inclusioneprendeformadalpuntodivistacogni5voedemo5vosoloallestendolecondizioni(temporaliespaziali)perfarvivereagliallieviuncambiamentodi"s5le"nelloromododiincontrarel'altro(inclasse).
IndicatoriperunaprogePazionedidaNcainclusivanellaScuola
§ Larelazione"alcentro"
§ Lecifre:ospitalitàecomunicazionefacilitata
§ Ilcurricolo:personalizzatoedocumentato
§ Ilsostegnoda"rivisitare"
Larelazione"alcentro"§ Azioni/indicazionichequalificanolarelazioneeduca5vanellaprospeSvadi
unadidaScainclusiva?
§ La prima classe di azioni: comprende tuS i comportamen5 di "cura" educa5vaintergenerazionaledell'inclusione(vediinfracapitoloPalmieri),caraAerizza5dallatensioneasapergenerare,dapartedell'in-segnante,occasionidiapprendimentodell'autonomia, dell'uso correAo della libertà, del saper pensare la complessitàdelle dinamiche interpersonali, imparando pian piano a prevederne e adan5ciparneleretroazioni(Clarizia,2013,p.57).
§ La seconda classe di azioni: comprende tuS i comportamen5 di posturarelazionale asimmetrica orienta5 all'ascolto, all'empa5a, al dialogo, a unacomunicazione maestro-allievo struAurata all'insegna dell'onestà intelleAuale,della lealtà, oltre che del contenimento dell'emozionalità "buia" e dellapromozionedell'intelligenzadeisen5men5(Perla,2002).
§ La terza classedi azioni: comprende le strategiedi lavorod'aula improntateallascelta di didaSche coopera5ve emetacogni5ve (vedi infra capitolo Schiavone-Ama5)chealleninogliallieviall'usodistrategiediautoregolazionecogni5vaedicontrolloalfinedimaturareunateoriadellamentecoopera5vaemetacogni5va(Flavell e Wellmann, 1977, 1981; Brown, 1987). La strada per la costruzionedell'inclusione"passa"anchedaunaformazionemetacogni5va.
Lecifre:ospitalitàecomunicazionefacilitata§ Comunicare risponde ai bisogni sociali di affiliazione e di costruzione
stessa dell'iden5tà e nell’aula è alimentata dai feed-back ricevu5 oscambia5congliinterlocutoriche“contano”agliocchideibambini(CesariLusso,2005).Essa,dunque,vapar5colarmentecurataancheperchédipersépervasadaun'irriducibileopacitàetaleaAributo,nonadeguatamenteassunto nella progeAualità didaSca per l’inclusione, può addiriAuracreareresistenze.
§ Conoscere la gramma5ca implicita della comunicazione d'aula certa-mente contribuisce a porre le condizioni per impostare le regole di un“contraAodicomunicazione”orientatoall'inclusione(Perla,2010).
Ilcurricolo:personalizzatoedocumentato§ Costruireuncurricoloinclusivoèfarvivereaibambini,concretamente,l'esperienzadel
"sen5rsi inclusi". Profondamente rispeAoso delle diversità il curricolo inclusivo èpermeabile alle sollecitazioni provenien5 dalle famiglie e dai mondi del lavoro, èaccogliente,affeSvamentecaldo,partecipa5vo.Privilegiaun'organizzazionea"legamedebole" (Weick, 1969) perché fa interagire più facilmente i membri di un gruppo;facilita la discussione, la condivisione delle informazioni, l'espressione dei giudizi.Valorizzaledo5diciascunallievo(empowerment),contaminaeibridale loroculture,aSval'aStudineallaricercadellemediazioni(culturali,emo5ve,cogni5ve);operaperilsuperamentodeiconfliS.Uncurricoloinclusivo, inoltre,sceglielapersonalizzazionecomeprincipioregola5vopoichéspeculareall'istanzadivalorizzazionedellemoltepliciforme di differenziazione (cogni5va, comportamentale, cul-turale) che gli allieviportanoindoteaScuola.
§ Nel progeAo di una Scuola inclusiva un grande rilievo è aAribuito alla "ques5onedocumentazione" che chiede l'abbandono delle rigide procedure che riduconol'integrazione a una meccanicis5ca aAribuzione di insegnante/ore di sostegno eun'assunzione di responsabilità didaSca condivisa e allargata poiché ladocumentazione,altrafacciadel-laprogeAazionepersonalizzataedelProgeAodivita,dovrebbeesserel'esitodiunaefficacecollaborazionefraScuola,famiglia,servizisocialiesanitari,comunitàlocale.
Ilsostegnoda"rivisitare"§ Entro la prospeSva della didaSca dell'inclusione, anche il "sostegno"
previsto dall'organizzazione curricolare della classe dovrà essereradicalmente rivisitato. Occorrerebbe ripensare al profilo professionaledell'insegnanteperleaSvitàdisostegnoinsensoevolu5vo,ipo5zzandoilpassaggio da un "sostegno individuale" a un "sostegno alla diversità"aAraverso il quale promuovere la tessitura di una trama di relazioni traprofessionalità con competenze plurime. Rendere il sostegno da direAoindireAo significa ripensare norma9vamente, forma9vamente ecurricolarmenteilprofiloditaleprofessionista.
TraiePoriedilavoro
§ Oggi l'apparato teorico e pra5co della didaSca inclusiva si volgeall'enfasi di una modificazione dei "principi e delle regole difunzionamentodell'is5tuzioneaccogliente"(Pavone,2004;2010,p.142), inunadirezionechevasuperando laPedagogiaSpecialee ilconceAodiBES.LetraieAoriedellavorosulleprassisiorientanosui"contes5", sugli "ambien5 di apprendimento", sui "disposi5vi" esullemolteplici possibilità di vicarianza (Berthoz, 2013) cheques5consentono.
§ Si va verso il superamento delle "e5cheAe", cui dovràcorrispondere l'esplorazione delle possibilità educa5vo-didaScheche avvalorino, nelle pra5che, tale superamento. È questa la solastrada per impedire unmutamentomeramente nominalis5co deisignifica5 e delle pra5che della prospeSva bio-psico-medica inquellainclusiva.
Ques5oniineren5allavoroteoricodiunadidaScaperl'inclusione:§ Come realizzare, sindagli annidi frequenzadella Scuola,unadecentralizzazione
realmentefunzionaleall'inclusionedeibambinicondifficoltà?
LadecentralizzazioneèuntemachiavedelladidaScainclusiva.Ricerchecompara5vecondoAeinEuropanelcorsodiques5ul5midiecianni(Lascioli,2001;MiurEurydice,2004)hannoevidenziatoche quanto più un sistema scolas5co nazionale è centralizzato, tanto più difficile risultal'organizzazione di una risposta efficace agli allievi che la chiedono. Un’evoluzione delladecentralizzazionenelnostroPaesenellaprospeSvadieducazionedeibisognispecialicreerebbe,inoltre,glispaziperunapiùefficaceapplicazionedelleinnovazionididaSche,erisponderebbeallarichiesta di una interlocuzione “facilitata” con le is5tuzioni da parte delle famiglie di allievi chepresentanodisabilità.§ InqualimodiincenEvareiprocessididecisionalitàdeidisabiliedellelorofamiglie
nellacostruzione-gesEonedeipercorsidiapprendimentocheliriguardano?
Il superamento del punto di vista bio-psico-medico e delle pra5che di assoggeAamentoimplicitamenteedesplicitamentedaessoespresse(cer5ficazione,classificazionediagnos5ca,curaterapeu5ca,valutazioneperiodicaecc)passaaAraversola“riappropriazione”dispaziis5tuzionaliericonosciu5 di “parola” ove l'allievo e la sua famiglia possano far sen5re la pro-pria voce.L'aAenzioneandràpostasuibisognidiautonomizzazionefunzionaleesuibisognididecisionalitàchechiedonoleAurenuovedelladisabilità.Nonul5mo, inquestadirezione,sicolloca l'impegno,da profondere sin dai primi anni della Scuola dell’infanzia, per una didaSca della scriAuraautobiograficache"dica"semprepiùlasoggeSvitàsignificantedell'allievoconbisognispeciali,siaaAraversounapresadiparoladireAasiaaAraversoun“darvoce”achinonhavoce.
§ Comeriscrivereilruolodell'insegnantespecializzato?
Larealizzazionediunmodellodiinsegnamento-apprendimentoinclusivonon può prescindere da un mutamento radicale dell'azionedell'insegnantespecializzatoinunadirezione“disistema”cheassumalesue competenze approfondendo tre classi di "oggeS didaSci":mediazione nella scelta di risorse appropriate per il sostegno;collaborazioni infra ed interis5tuzionali, anche a fini di ricerca ecoinvolgendosempreicolleghicurricolari;partecipazioneallepra5chediclasse, con scambi disciplinari di ruolo, laddove consen5to dallecompetenzepossedute,congliinsegnan5curricolari.Al ridisegnodelle funzionideldocentespecializzatosi lega laques5onedella formazione comune all'inclusione: solo l'aAraversamento di unacomune esperienza di conoscenza e formazione al temapuò offrire uncontributoconcretoalsuperamentodeimeccanismidelladelegaedelleresistenze all'assunzione di responsabilità ancora così vistosamenterileva5 dalle indagini nazionali: la qualità dell'inclusione si fa con unadidaScapersonalizzatadapartedituSgliinsegnan5,nonconladelegaall'insegnantedisostegno.
§ § Come ripensare la quesEone della valutazione didaNca degli apprendimenE degli
allievi Bes, sopraPuPo di quelli con cerEficazione? Come costruire, a livello divalutazioneediautovalutazione-macrodi isEtuto,unsistemadimonitoraggiodellaqualitàcomplessivadell'inclusionediunaScuola?
Lasfidadell'inclusioneè,neldisegnodiunprogeAoeduca5voedidaScodaestendereatuS,nellamaggiore"trasparenza"possibile. Iltraguardodellatrasparenza"passa"aAraversol'adozionedelleprocedureedeglistrumen5diunbuonmodellodivalutazione(Perla,2004)."L’iterdicer5ficazionefariferimentoadunsistemadivalutazionedell’alunnoindifficoltàsbilanciatoversol’esternorispeAoallascuola,affidatoperlopiùaspecialis5diformazionemedico-sanitaria.La“cer5ficazionedihandicap”,inaltritermini,derivadavalutazionirisponden5alogiche che appartengono a processi di categorizzazione e classificazione deidisturbi.Occorre studiareun sistemadi valutazionidelledisabilitàedeibisognispeciali che superi progressivamente tuAe le forme di categorizzazione deglialunninellequali"incorrono"isistemiaAuali.Elavoraresullavalutazioneglobaledel proprio grado di inclusività, studiando le differenze che oggi esistono fra il"modelloitalianodell'integrazione",ancoravalidopermol5aspeS,eunpossibilemodellodidaScoperl'inclusionealqualeprobabilmenteègiuntoilmomentodiavvicinarsi,concoraggioeumiltà.
Strategieeduca5veperlascuolainterculturale
CONTENUTO
Lineeguidaperl’accoglienzael’integrazionedeglialunnistranieri(CM4233,19/02/2015)
IPARTEIlcontestoChisonoglialunnistranieri?IIPARTEIndicazioniopera5ve
IlcontestoDichiarazioneUniversaledeiDiriNUmanidel1948,all'art.2,conleaffermazionididiriSsenzadis5nzionealcunaper ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di opinione poli5ca o di altro genere, di origine nazionale osociale,diricchezza,dinascitaodialtracondizione,principipoiribadi5dallaConvenzionesuiDiriSdell'Infanziadel1989TuteladeldiriPoall'accessoascuoladelminorestraniero:-Leggesull'immigrazionen.40/6marzo1998-D.lvo.n.286/25luglio1998(T.U.condizionedell'immigrato)-L.n.189/30luglio2002(procedurediaccoglienzadell'alunnostraniero)-DPRN.275/1999(leggesull'autonomiascolas5ca)-L.n.53/2003(riformadegliordinamen5scolas5ci-personalizzazionedeipercorsi)DocumenEprogrammaEciperl'integrazione:-Laviaitalianaperlascuolainterculturaleeintegrazionealunnistranieri(2007,OsservatorionazionaleMIUR)-Indicazioninazionaliperilcurricolodellascuoladell'Infanziaeperilprimociclo(2012,educazioneinterculturale)
Chisonoglialunnistranieri?Eccolacasis5casucuipuntarel'aAenzione:-alunnistraniericonciPadinanzanonitaliana;-alunnistranieriprovenienEdacontesEitalofoni;-alunnistranieriminorinonaccompagnaE;-alunnifiglidicoppiemiste;-alunnistraniericonadozioneinternazionale;-alunnirom,sinEecamminanE;-studenEuniversitaristraniericonciPadinanzanonitaliana
Laviaitalianaall’integrazionedeglialunnistranieri
§ Di grande interesse le considerazioni svolte nel documentoLa via italiana per la scuola interculturale e l’integrazionedegli alunni stranieri (Miur 2007). Par5colarmente prezioses o n o , i n o l t r e , l e p r o p o s t e c o n t e n u t e n e l l aGuida per lo sviluppo e l'aCuazione di curricoli per unaeducazioneplurilinguee interculturalechepresenta,oltreadalcuni strumen5 ed indicazioni pra5che, un approcciocurricolareall’educazioneplurilingueeinterculturale.Sempresul tema del plurilinguismo appare interessante anche ild o c u m e n t oUnasfidasalutare.Comelamolteplicitàdellelinguepotrebberafforzarel’Europa(CommissioneEuropea,2008).
Indicazioniopera5ve1. Ladistribuzionenelleclassidelnumerodialunnistranieri2. Accoglienza: insieme degli adempimen5 amministra5vi e pedagogici che danno
avvioalrapportoconl'alunnostranieroelasuafamiglia;3. Iscrizioni:
scrizioniall'iniziodell'a.s.iscrizioninell'a.s.incorso
4.Ladocumentazione:DocumentazionedelpermessodisoggiornoDocumentazionesanitaria
5.LaValutazione: (….) se il consigliodiclassenerileva lanecessitàe l'opportunità,èpossibile s5lare un piano di studi personalizzato secondo quanto previsto dallanorma5vaperiBESSCOPO: contrasto del ritardo scolasEco e della dispersione (centrale è il grado diconoscenza,comprensioneeproduzionedellaLinguaitaliana)STRUMENTO:l'insegnamentodell'italianocomeL2elaformazionedeidocenE
RispeAo ai processi di insegnamento/ apprendimento dell'italiano come L2, ipercorsididaScisibasanosuiprotocollieuropei:IFASE-ItalianoL2percomunicare:secondoilquadroeuropeodiriferimentoperlelingue, livelli A1 e A2. ObieSvi da raggiungere: a) ascolto e comprensione; b)acquisizionedellessicofondamentale(2000parolediuso);c)acquisizionestruAuregramma5calidibase;d)consolidamentodellecapacitàtecnichedileAura/scriAura.IIFASE-Italianodellostudio:"imparareperstudiare"ed"impararestudiando”IIIFASE-apprendimenEcomuni: interven5specificiepersonalizza5sulleeventualidifficoltà persisten5 nell'u5lizzo della lingua. Il documento parla di ‘ar5gianato’pedagogico, ossia l'intervento professionale e personalizzato del docente perorientarel'interventodidaSco.PLURILINGUISMO-Valorizzareladiversitàlinguis5caSegni di accoglienza, Storie bilingui, Parole per studire (‘glossario minimo’), Loscambiotralelingue
Strumen5
FORMAZIONEdelPERSONALESCOLASTICOINIZIALEl.n.249/2010‘ScienzedellaFormazioneprimaria’
Favorirel’acquisizionedicompetenzetrasversaliDidaScamodularePercorsididaSciinterculturali
ININGRESSOeINSERVIZIOd.l. 104/2013 ‘potenziamento delle competenze (…) rela5veall’integrazione scolas5ca, la didaSca interculturale e ilbilinguismo’
Strumen5
GallelliR.(2016).Ilsapere(educa9vo)delle"differenze".
STRUMENTO
Formazione‘nelle’differenze
DifferenzasoAoundupliceaspeAo:
- comequalitàineludibile(valorizzazionedelledifferenzeindividuali)
- comerisorsagnoseologica(messaindiscussionedeglistereo5piedeipregiudizi)
DualismiopposiEvienegazionedelledifferenze
Superamentodelrigidodualismo‘uno/molteplice’Iden5tàsoggeSvaunitaria
Iden5tàrelazionalie‘scoperta’delladifferenza
SuperamentodellasoggeSvitàautocentrataIden5ficazionecomeprocesso(Deleuze,1996)Relazionecome‘transazione’(Dewey,1974)
Educarealpensierodelladifferenza
Approccioproblema5cista:nonrisoluzionedellean5nomienellasintesimaricercaincon5nuatensione(Ber5n,1983)Nuovoumanesimo:epistemologiadellacomplessità,ineludibileinter-trans-disciplinarità(PintoMinerva,2004)
MeAerefuorigiocostereo5pieluoghicomuniRealizzarecomportamen5coopera5viecollabora5viSollecitareprocessidiricerca,elemen5didifferenza,nuoveidee
Pedagogiachepensaladifferenza
Grazieperl’a:enzione!
