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1 Nocera-Sarno Nocera-Sarno 27/09/2012 27/09/2012 Percorso Percorso di formazione base di formazione base Primo incontro Primo incontro Destinatari: Destinatari: parroci e volontari parroci e volontari parrocchiali parrocchiali

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Nocera-Sarno 27/09/2012Nocera-Sarno 27/09/2012 Percorso Percorso

di formazione base di formazione base Primo incontro Primo incontro

Destinatari:Destinatari:parroci e volontari parroci e volontari

parrocchialiparrocchiali

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Iª PartePresupposti Presupposti

che hanno sollecitato la chiesa che hanno sollecitato la chiesa ad essere testimone della carità divina ad essere testimone della carità divina

nel mondo di ogginel mondo di oggi

IIª ParteUna scelta strategica Una scelta strategica

per una conversione alla pastorale della carità: la per una conversione alla pastorale della carità: la caritascaritas

IIIª ParteAscolto, osservazione, discernimentoAscolto, osservazione, discernimento

componenti essenziali componenti essenziali del metodo Caritasdel metodo Caritas

VIª ParteLa Caritas: organismo pastorale per animare alla La Caritas: organismo pastorale per animare alla

testimonianza della carità la comunità testimonianza della carità la comunità e il territorioe il territorio

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Veniamo da una storia che ha il Veniamo da una storia che ha il suo peso…suo peso…

Nella mentalità diffusa e nella prassi pastorale risentiamo di Nella mentalità diffusa e nella prassi pastorale risentiamo di impostazioni così caratterizzate:impostazioni così caratterizzate:

- Sviluppo di un concetto individualistico e privatistico di vita cristiana - Sviluppo di un concetto individualistico e privatistico di vita cristiana di carità e di santitàdi carità e di santità..La spiritualità della La spiritualità della “fuga mundi”“fuga mundi” in voga nel medioevo, ha in voga nel medioevo, ha condizionato nei secoli la collocazione e il coinvolgimento del condizionato nei secoli la collocazione e il coinvolgimento del cristiano e della stessa Chiesa dentro la storia.cristiano e della stessa Chiesa dentro la storia.

- Delega agli Ordini religiosi dell’impegno di carità.- Delega agli Ordini religiosi dell’impegno di carità.Nella Chiesa il fiorire di opere di carità attraverso i carismi di Nella Chiesa il fiorire di opere di carità attraverso i carismi di alcuni santi ha promosso nei secoli opere egregie, alcuni santi ha promosso nei secoli opere egregie, ma non ha ma non ha sviluppato l’impegno comunitario per la carità.sviluppato l’impegno comunitario per la carità.

- Nel passato la Chiesa si è strutturata più sulla base dei riti e del diritto,- Nel passato la Chiesa si è strutturata più sulla base dei riti e del diritto, che nella direzione dell’essere segno dell’amoreche nella direzione dell’essere segno dell’amore trinitario trinitario rivelatosi nell’incarnazione, rivelatosi nell’incarnazione, lasciando che la carità si stemperasse lasciando che la carità si stemperasse nell’elemosina e nella beneficenza.nell’elemosina e nella beneficenza.

- Scarso contatto con la Parola di Dio e interpretazione riduttiva e - Scarso contatto con la Parola di Dio e interpretazione riduttiva e distorta di alcuni passi.distorta di alcuni passi.

• ““Quod superest date eleemosynam” (Lc 11, 41) Quod superest date eleemosynam” (Lc 11, 41) inteso come dare ciò inteso come dare ciò che è in più, che è in più, anzichéanziché “condividere”“condividere” ciò che c’è nel piatto. ciò che c’è nel piatto.

• ““Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra” (Mt 6,3) Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra” (Mt 6,3) intesa intesa come azione caritativa anonima, privata, come azione caritativa anonima, privata, anziché disinteressata.anziché disinteressata.

• L’insegnamento in teologia morale L’insegnamento in teologia morale “Caritas non obligat cum gravi “Caritas non obligat cum gravi incommodo”.incommodo”.

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Il Vaticano II evento di Il Vaticano II evento di un’originalità unicaun’originalità unica

Per la prima volta, un Concilio accanto a temi squisitamente Per la prima volta, un Concilio accanto a temi squisitamente ecclesiali come la centralità dellaecclesiali come la centralità della parola di Dio parola di Dio ee lala liturgialiturgia da rendereda rendere viva e partecipata, viva e partecipata,

– evidenziaevidenzia la carità come dimensione costitutiva dell’essere la carità come dimensione costitutiva dell’essere chiesa, chiesa,

– riconfigura la Chiesariconfigura la Chiesa come popolo di Dio, come popolo di Dio, abbandonando la abbandonando la strutturastruttura piramidale,piramidale,

– presenta l’autorità come serviziopresenta l’autorità come servizio,– riconosce il ruolo proprio dei laici.riconosce il ruolo proprio dei laici.

Vengono affrontati temi assolutamente ineditiVengono affrontati temi assolutamente inediti come:come:

ilil sottosvilupposottosviluppo dell’umanità,dell’umanità,la multiforme la multiforme oppressione dellaoppressione della libertàlibertà,

i fondamentalii fondamentali diritti dell’uomodiritti dell’uomo,la la corsa agli armamenti,corsa agli armamenti,la minaccia di la minaccia di annientamento dell’umanità,annientamento dell’umanità,lala ricerca dell’unità dei cristianiricerca dell’unità dei cristiani.

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Tre Tre dimensioni costitutivedimensioni costitutiveParolaParola: annuncio-ascolto: annuncio-ascoltoLiturgiaLiturgia: sacramenti-celebrazione: sacramenti-celebrazioneCaritàCarità: condivisione, servizio nella: condivisione, servizio nella COMUNIONE COMUNIONE

Tre Tre funzioni essenzialifunzioni essenziali

corresponsabilitcorresponsabilitàà

di tutti i di tutti i componenti componenti la comunitàla comunità

partecipazionepartecipazioneattraversoattraverso

apposite struttureapposite strutture

OrganicitàOrganicitàdella pastoraledella pastorale

Diritto-dovereDiritto-dovere di di ogni battezzato e di ogni battezzato e di

ogni Organismo, ogni Organismo, Gruppo e Gruppo e

AssociazioneAssociazione

Consigli pastoraliConsigli pastorali OrganismiOrganismi e e Uffici Uffici

pastoralipastoraliSotto la presidenza del Sotto la presidenza del

VescovoVescovo

OsmosiOsmosi tra tra

catechesi - liturgia - catechesi - liturgia - caritàcarità

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LL’ecclesiologia di comunione ’ecclesiologia di comunione del Con. Vat. IIdel Con. Vat. II

• Di fronte a Di fronte a cambiamenti cambiamenti e e trasformazionitrasformazioni, , l’ecclesiologia di comunionel’ecclesiologia di comunione proposta dal proposta dal Concilio Vaticano II , mette in evidenza Concilio Vaticano II , mette in evidenza come la Chiesa è chiamata ad esserecome la Chiesa è chiamata ad essere ““luce luce delle genti”delle genti” (LG n. 1).(LG n. 1).

• Inoltre,Inoltre, “Le gioie e le speranze, le tristezze “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di oggi, dei e le angosce degli uomini di oggi, dei poveri soprattutto,… sono pure le gioie e poveri soprattutto,… sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo”discepoli di Cristo” (GS n. 1).(GS n. 1).

• Tutto Tutto il magisteroil magistero universale e quello della universale e quello della Chiesa italianaChiesa italiana hanno ripetutamentehanno ripetutamente sollecitato sollecitato le comunità cristiane ad essere soggetto di le comunità cristiane ad essere soggetto di una catechesi permanente ed integrale, di una una catechesi permanente ed integrale, di una liturgia viva e partecipata, di una testimonianza liturgia viva e partecipata, di una testimonianza attenta ed operosaattenta ed operosa..

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La Chiesa soggetto di pastorale

• LaLa comunità cristianacomunità cristiana nel suo insiemenel suo insieme è il è il soggettosoggetto primario dellaprimario della catechesicatechesi,, delladella liturgialiturgia e dellae della testimonianza testimonianza della caritàdella carità..

• La Chiesa, che nasce dalla carità divina, è chiamata a La Chiesa, che nasce dalla carità divina, è chiamata a strutturarsi come comunità che, pur nellastrutturarsi come comunità che, pur nella diversità dei ruolidiversità dei ruoli e nellae nella varietà dei carismivarietà dei carismi, sollecita alla, sollecita alla corresponsabilitàcorresponsabilità di tutti.di tutti.““Vi sono diversità di carismi… Vi sono diversità di ministeri…Vi sono diversità di carismi… Vi sono diversità di ministeri… Vi sono Vi sono diversità di operazioni… Ediversità di operazioni… E a ciascuno è data una manifestazione a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comuneparticolare dello Spirito per l’utilità comune… … Ora voi siete corpo di Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra,Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parteciascuno per la sua parte” ” (1 Cor, 12ss)(1 Cor, 12ss)..

• LaLa partecipazionepartecipazione e lae la corresponsabilitàcorresponsabilità trovano trovano l’espressione massima nellal’espressione massima nella comunionecomunione..

Secondo questa prospettiva, laSecondo questa prospettiva, la Chiesa è soggetto di tutta la Chiesa è soggetto di tutta la pastoralepastorale..

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Passaggio dalla P.O.A.strumento caritativo

alla CARITAS

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Necessità di strumentarsi per Necessità di strumentarsi per educare alla caritàeducare alla carità

• In rispostaIn risposta alle esigenzealle esigenze di una società di una società complessa e in continuo cambiamento,complessa e in continuo cambiamento,

• Tenendo conto delle indicazioni del Tenendo conto delle indicazioni del Concilio Vaticano IIConcilio Vaticano II

I Vescovi italiani,I Vescovi italiani, su indicazione di Paolo VI, su indicazione di Paolo VI, hanno promossohanno promosso– la la Caritas:Caritas: organismo pastorale che, organismo pastorale che,

utilizzandoutilizzando• un metodo di lavoroun metodo di lavoro• degli strumenti pastoralidegli strumenti pastorali

ha lha l’obiettivo’obiettivo di edi educareducare a condividere,a condividere,aa ripensareripensare stili di vita personali e familiaristili di vita personali e familiari, , aa mettere a disposizionemettere a disposizione le proprie risorsele proprie risorse (tempo, competenze, professionalità…) per (tempo, competenze, professionalità…) per essere essere segno di quell’amore solidalesegno di quell’amore solidale, , che ci che ci rende tutti responsabili di tutti.rende tutti responsabili di tutti.

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1. La Caritas: frutto del Concilio 1. La Caritas: frutto del Concilio Vat. IIVat. II

• Dal ‘43 al ’70Dal ‘43 al ’70 in Italia ha operato la P.O.Ain Italia ha operato la P.O.A.. a livello nazionale, a livello nazionale, le O.D.A. a livello diocesano, come strumento caritativo per far le O.D.A. a livello diocesano, come strumento caritativo per far giungere ai singoli e alle famiglie gli aiuti nel periodo della guerra e giungere ai singoli e alle famiglie gli aiuti nel periodo della guerra e della ricostruzione.della ricostruzione.

• Nel ’70 Paolo VI scioglie la P.O.ANel ’70 Paolo VI scioglie la P.O.A.,., avendo storicamente avendo storicamente esaurito il suo compito e sollecita la CEI ad istituire un proprio esaurito il suo compito e sollecita la CEI ad istituire un proprio organismo pastoraleorganismo pastorale per la promozione della testimonianza della per la promozione della testimonianza della carità, ispirato alle linee indicate dal Con. Vat. II.carità, ispirato alle linee indicate dal Con. Vat. II.

• Con decreto del Con decreto del 2 luglio 1971 la CEI istituisce la Caritas 2 luglio 1971 la CEI istituisce la Caritas italianaitaliana. . A livello diocesano, la decisone di istituire la Caritas veniva A livello diocesano, la decisone di istituire la Caritas veniva lasciata ai vescovi.lasciata ai vescovi.

• Nel settembre del ’72 il primo Convegno delle Caritas Nel settembre del ’72 il primo Convegno delle Caritas diocesanediocesane, , nel qualenel quale– vengono sottolineatevengono sottolineate identità identità e e finalità finalità della Caritasdella Caritas– si evidenzia che lasi evidenzia che la Caritas si configura comeCaritas si configura come organismo pastorale organismo pastorale

con prevalente funzione pedagogica,con prevalente funzione pedagogica, per promuovere la per promuovere la testimonianza della carità.testimonianza della carità.

– Paolo VI commentando lo Statuto indica le linee orientative sulle Paolo VI commentando lo Statuto indica le linee orientative sulle quali la Caritas si è mossa in questi anni.quali la Caritas si è mossa in questi anni.

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Le specificità della Caritas fissate Le specificità della Caritas fissate nello Statutonello Statuto

1. IDENTITA’ 1. IDENTITA’ cfr. Statuto Caritas Italiana Art. 1cfr. Statuto Caritas Italiana Art. 1

ORGANISMO PASTORALEORGANISMO PASTORALE che opera:che opera:– per promuovere la testimonianza della carità della comunità cristiana,per promuovere la testimonianza della carità della comunità cristiana,– in forme consone ai bisogni,in forme consone ai bisogni,– in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia socialein vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale

e della pacee della pace– con particolare attenzione agli ultimicon particolare attenzione agli ultimi– con prevalente funzione pedagogica.con prevalente funzione pedagogica.

2. MANDATO2. MANDATO cfr. Statuto Caritas Italiana Art. 3cfr. Statuto Caritas Italiana Art. 3– tradurre tradurre (il senso di carità) in interventi concreti con carattere (il senso di carità) in interventi concreti con carattere

promozionale in collaborazione con i Vescovipromozionale in collaborazione con i Vescovi– realizzare realizzare studi e ricerche sui bisogni per aiutare a scoprirne le causestudi e ricerche sui bisogni per aiutare a scoprirne le cause– curare curare il coordinamento delle iniziative e delle opere caritative di il coordinamento delle iniziative e delle opere caritative di

ispirazione cristianaispirazione cristiana– promuoverepromuovere il volontariatoil volontariato

– favorirefavorire la formazione degli operatori pastorali la formazione degli operatori pastorali– indire, indire, organizzare e coordinare interventi di emergenzaorganizzare e coordinare interventi di emergenza– contribuire contribuire allo sviluppo umano e sociale dei Paesi in via di sviluppoallo sviluppo umano e sociale dei Paesi in via di sviluppo– stimolarestimolare l’azione delle istituzioni civili ed una adeguata legislazione.l’azione delle istituzioni civili ed una adeguata legislazione.

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Ciò che è diventato peculiare Ciò che è diventato peculiare per la Caritasper la Caritas3. DESTINATARI3. DESTINATARI: i : i poveripoveri, la , la comunitàcomunità, il , il territorioterritorio//mondomondo

La Caritas cerca di tenere sempre presente che:La Caritas cerca di tenere sempre presente che:– prima del bisognoprima del bisogno, , dell’emergenza,dell’emergenza, ci sono le personeci sono le persone che vivono che vivono

queste condizioni ed hanno necessità di essere ascoltate, queste condizioni ed hanno necessità di essere ascoltate, incontrate, considerate ed aiutateincontrate, considerate ed aiutate ((poveripoveri););

– c’è la comunità che va educatac’è la comunità che va educata all’attenzione verso chi è in all’attenzione verso chi è in difficoltà, responsabilizzandola a sentire che l’altro le appartiene, è difficoltà, responsabilizzandola a sentire che l’altro le appartiene, è parte di séparte di sé ((ChiesaChiesa););

– ci sono precisi contestici sono precisi contesti,, dentro cui le persone vivono, chedentro cui le persone vivono, che richiedono discernimento e uno sguardo ampio, globalerichiedono discernimento e uno sguardo ampio, globale ((territorio/mondoterritorio/mondo).).

PertantoPertanto,, i valori dellai valori della condivisione,condivisione, dell’dell’accompagnamentoaccompagnamento,, delladella partecipazionepartecipazione,, si concretizzano in misura in cui, con una si concretizzano in misura in cui, con una costante azione dicostante azione di animazioneanimazione, , la comunitàla comunità cresce nella cresce nella consapevolezza di essereconsapevolezza di essere soggetto di una carità testimoniatasoggetto di una carità testimoniata, , nei riguardi di ogni persona, vicina e lontana, da vedere con nei riguardi di ogni persona, vicina e lontana, da vedere con amore gratuito e totale.amore gratuito e totale.

Tutto ciò evangelizzaTutto ciò evangelizza,, perchè manifesta in modo credibile, con perchè manifesta in modo credibile, con segni e fatti dentro la storia, l’amore di Dio per ogni persona.segni e fatti dentro la storia, l’amore di Dio per ogni persona.

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Ciò che è diventato peculiare per Ciò che è diventato peculiare per la Caritasla Caritas

4. 4. Assunzione di un metodoAssunzione di un metodoNel contesto sociale molto complesso ed in continuo Nel contesto sociale molto complesso ed in continuo cambiamento, il metodo pastoralecambiamento, il metodo pastorale dell’dell’ascoltareascoltare, osservareosservare ee discernerediscernere perper animareanimare, assunto dalla Caritas, risulta efficace assunto dalla Caritas, risulta efficace perché, utilizzando ancheperché, utilizzando anche luoghi e strumentiluoghi e strumenti specifici per specifici per l’ascoltol’ascolto (il CdA),(il CdA), l’osservazionel’osservazione (l’OPR)(l’OPR) e ile il discernimento/animazionediscernimento/animazione (il L p C),(il L p C), permette dipermette di partire dalla partire dalla realtàrealtà e daree dare sistematicità, organicitàsistematicità, organicità e concretezzae concretezza al lavoro di al lavoro di sensibilizzazione e coinvolgimento delle comunità.sensibilizzazione e coinvolgimento delle comunità.

5.5. Lavoro in equipeLavoro in equipe Per Per raggiungereraggiungere i destinatarii destinatari ((poveri, chiesa, mondopoveri, chiesa, mondo), ),

per per promuoverepromuovere ed utilizzare opportunamente gli ed utilizzare opportunamente gli strumenti strumenti dell’dell’ascoltoascolto,, dell’dell’osservazioneosservazione e dele del discernimentodiscernimentoper per progettare progettare ee realizzarerealizzare percorsi formativi e azionipercorsi formativi e azioni,,si è colto il valore delsi è colto il valore del lavoro in equipelavoro in equipe che permette:che permette:

– il il coinvolgimento di soggetti appartenenti ad ambiti diversi e coinvolgimento di soggetti appartenenti ad ambiti diversi e con competenze diverse, con competenze diverse,

– il il raggiungimentoraggiungimento ed il coinvolgimentoed il coinvolgimento della comunitàdella comunità e dellee delle istituzioni,istituzioni,

– la la realizzazione di una pastorale progettuale e integratarealizzazione di una pastorale progettuale e integrata, , fornire fornire risposte, indicazioni e servizi con maggiore efficacia.risposte, indicazioni e servizi con maggiore efficacia.

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Ciò che è diventato peculiare per Ciò che è diventato peculiare per la Caritasla Caritas

6.6. Attenzione alla formazioneAttenzione alla formazioneIn questi decenni, la Caritas ha tenuto sempre al primo posto la In questi decenni, la Caritas ha tenuto sempre al primo posto la formazione.formazione.PartendoPartendo dal cdal corsoorso più orientato allapiù orientato alla trasmissione del saperetrasmissione del sapere è è seguita l’esigenza di formare al seguita l’esigenza di formare al saper faresaper fare per volontari e per volontari e operatori, e aloperatori, e al saper essere saper essere animatori pastorali,animatori pastorali, in modo che, a in modo che, a partire da qualsiasi ambito di intervento, si possa animare al partire da qualsiasi ambito di intervento, si possa animare al senso della carità la comunità e il territorio.senso della carità la comunità e il territorio.

7.7. La pastorale della caritàLa pastorale della caritàL’insieme di attenzioneL’insieme di attenzione ai tre ai tre destinatari:destinatari: poveri, chiesa, mondopoveri, chiesa, mondol’utilizzol’utilizzo del del metodometodo di lavoro con gli appositi strumentidi lavoro con gli appositi strumenti,,ilil promuoverepromuovere azioni azioni che coniuganoche coniugano emergenza emergenza e e quotidianità,quotidianità, l’individuazionel’individuazione di di percorsi percorsi che portino ad unache portino ad una testimonianza testimonianza della carità assunta responsabilmente dalla comunità,della carità assunta responsabilmente dalla comunità,èè pastorale della caritàpastorale della carità..

L’obiettivoL’obiettivo::educareeducare aa condividerecondividere,, aa ripensareripensare stili di vita personali e stili di vita personali e familiarifamiliari,, a a mettere a disposizionemettere a disposizione le proprie risorsele proprie risorse (tempo, (tempo, competenze, professionaltà…) a vantaggio di chi sperimenta la competenze, professionaltà…) a vantaggio di chi sperimenta la difficoltà, perdifficoltà, per testimoniare un amore solidaletestimoniare un amore solidale, in modo che, in modo che tutti si tutti si sentano responsabili di tutti.sentano responsabili di tutti.

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Ciò che è diventato peculiare per Ciò che è diventato peculiare per la Caritasla Caritas

8.8. La progettazione pastoraleLa progettazione pastoraleLa Caritas ha maturato la convinzione di a Caritas ha maturato la convinzione di evitare che l’intervento di aiuto risulti evitare che l’intervento di aiuto risulti episodico e laepisodico e la promozionepromozione e l’ e l’animazioneanimazione siano estemporaneesiano estemporanee. La progettazione pastoraleLa progettazione pastorale, , permette di permette di evitare improvvisazione e provvisorietà, evitare improvvisazione e provvisorietà, rendendo organico, continuativo e rendendo organico, continuativo e fruttuoso quanto si realizza, perché fruttuoso quanto si realizza, perché richiede di:richiede di:– partire da una serie di elementi partire da una serie di elementi

conoscitiviconoscitivi– fissare gli obiettivifissare gli obiettivi– prevedere tempi, risorse e soggetti da prevedere tempi, risorse e soggetti da

coinvolgerecoinvolgere– metodi da utilizzare ed azioni da metodi da utilizzare ed azioni da

promuoverepromuovere– verifiche periodiche da compiere.verifiche periodiche da compiere.

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Un metodometodo per una finalitàper una finalità

• L’L’ascoltareascoltare insieme all’ insieme all’osservareosservare e al e al discernere,discernere, costituisce il costituisce il metodometodo che la Caritas si è dato, per che la Caritas si è dato, per essere in grado di: essere in grado di: – entrare in relazioneentrare in relazione– conoscere persone, realtà e situazioniconoscere persone, realtà e situazioni– progettareprogettare– promuovere promuovere – realizzare realizzare

interventi pastoralmente appropriati,interventi pastoralmente appropriati, in vista di unain vista di una finalità: finalità: animareanimare– le persone in difficoltà, rispondendo ai loro bisogni e le persone in difficoltà, rispondendo ai loro bisogni e

riabilitandoleriabilitandole– la comunità, informandola, coinvolgendola nelle la comunità, informandola, coinvolgendola nelle

risposte da darerisposte da dare– il territorio, entrando in relazione con i vari soggetti che il territorio, entrando in relazione con i vari soggetti che

lo abitano. lo abitano.

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Un metodo pastorale secondo Un metodo pastorale secondo lo stile di Diolo stile di Dio

• Fin dall’Antico Testamento, Fin dall’Antico Testamento, lo stile di Diolo stile di Dio rivelato a Mosè sul Sinai e attuato nel rapporto rivelato a Mosè sul Sinai e attuato nel rapporto con gli uomini, con gli uomini, è un metodoè un metodo di ascolto,di ascolto, osservazione,osservazione, discernimento,discernimento,per un conseguente intervento.per un conseguente intervento.– ““Ho udito il grido del Ho udito il grido del

mio popolomio popolo (Es 3, 7)(Es 3, 7)

– ““Ho osservato la sua miseria”Ho osservato la sua miseria” (ES 3, 7)(ES 3, 7)

– ““Sono sceso per liberarlo…Sono sceso per liberarlo… (Es 3, 8)(Es 3, 8)

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Un metodo secondo l’icona del Un metodo secondo l’icona del buon samaritanobuon samaritano

La parabola del buon samaritano La parabola del buon samaritano (Lc 10, 30ss)(Lc 10, 30ss), ci presenta il , ci presenta il metodo pastorale in metodo pastorale in quattro fasiquattro fasi che la che la Caritas ha fatto proprio.Caritas ha fatto proprio.

• Il fattoIl fatto • La constatazione del fattoLa constatazione del fatto • Il prendersi curaIl prendersi cura

• Il coinvolgimento della comunitàIl coinvolgimento della comunità

La conclusione di Gesù:La conclusione di Gesù:

“ “Vai e anche tu fai lo stesso”Vai e anche tu fai lo stesso”

“ “Va e anche tu fa’ lo stesso”Va e anche tu fa’ lo stesso”

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Il fatto…Il fatto…• ““Un uomo scendeva da Gerusalemme a Un uomo scendeva da Gerusalemme a

Gerico e incappò nei briganti…”Gerico e incappò nei briganti…”E’ ciò che capita, ciò che accade; E’ ciò che capita, ciò che accade; l’emergenza che irrompe nel quotidiano l’emergenza che irrompe nel quotidiano che mi interpella:che mi interpella:– un senza dimoraun senza dimora– un tossico dipendenteun tossico dipendente– una donna messa sul marciapiedeuna donna messa sul marciapiede– una famiglia con dissesto economicouna famiglia con dissesto economico– un anziano abbandonatoun anziano abbandonato– uno straniero in cerca di lavoro e di alloggiouno straniero in cerca di lavoro e di alloggio– dei minori abbandonatidei minori abbandonati– un alluvioneun alluvione– una guerrauna guerra– ……………………

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La constatazione del fatto• ““Un Samaritano, che era in viaggio, Un Samaritano, che era in viaggio,

passandogli accanto lo vide e ne passandogli accanto lo vide e ne ebbe compassione”.ebbe compassione”.E’ la capacità diE’ la capacità di accorgersiaccorgersi del fatto del fatto dentro la quotidianità edentro la quotidianità e farsi interpellare da esso. Significa Significa cogliere che:cogliere che:– mi riguarda mi riguarda – cerco di capirecerco di capire– ci stabilisco una relazioneci stabilisco una relazione– entro in sintonia (com-passione)entro in sintonia (com-passione)– sento che mi appartienesento che mi appartiene

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1. Le abilità 1. Le abilità dell’operatore/animatoredell’operatore/animatore

• Fare il primo passoFare il primo passo per entrare in relazione per entrare in relazione con la persona, dopo esserci accorti di chi ci con la persona, dopo esserci accorti di chi ci sta accanto.sta accanto.

• Uscire dalle mostre vedute,Uscire dalle mostre vedute, dai nostri dai nostri schemi, dai nostri bisogni, dalle nostre schemi, dai nostri bisogni, dalle nostre sicurezze e renderci conto...sicurezze e renderci conto...

• Avere disponibilitàAvere disponibilità a fare spazio all’altro e a fare spazio all’altro e alla realtà che ci sta attorno, cogliendo ciò alla realtà che ci sta attorno, cogliendo ciò che sta oltre.che sta oltre.

• FermarsiFermarsi,, lasciarsi “ferire” dalle vicende che lasciarsi “ferire” dalle vicende che accadono, dalla vita che ci viene raccontata.accadono, dalla vita che ci viene raccontata.

• Assumere uno stile, un atteggiamento,Assumere uno stile, un atteggiamento, per per farsi carico di presenze, silenzi, situazioni, farsi carico di presenze, silenzi, situazioni, privazioni, aspirazioni, fatti, drammi…, privazioni, aspirazioni, fatti, drammi…, presenti sul territorio.presenti sul territorio.

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Il prendersi curaIl prendersi cura• ““Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite

versandovi olio e vino; poi, caricatolo versandovi olio e vino; poi, caricatolo sul suo giumento, lo portò a una sul suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui”.locanda e si prese cura di lui”.

Si tratta di saperSi tratta di saper• togliere le distanze, superare togliere le distanze, superare

le barrierele barriere• rompere l’isolamentorompere l’isolamento• sollevare e leniresollevare e lenire• scomodarsiscomodarsi• sentirsi interpellato in prima sentirsi interpellato in prima

persona.persona.

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2. Le abilità 2. Le abilità dell’operatore/animatoredell’operatore/animatore

• Apertura all’altroApertura all’altro,, disponibilità a sintonizzare, disponibilità a sintonizzare, ad ascoltare, a capire e a mettersi in ad ascoltare, a capire e a mettersi in discussione.discussione.

• Rispetto Rispetto e e discrezionediscrezione della sfera privata, del della sfera privata, del vissuto spesso frantumato di chi si incontra.vissuto spesso frantumato di chi si incontra.

• Libertà dal giudizioLibertà dal giudizio ee dal pregiudiziodal pregiudizio,, capacità di empatia, di cogliere la sostanza e capacità di empatia, di cogliere la sostanza e ciò che c’è di positivo e di sofferto nella ciò che c’è di positivo e di sofferto nella persona e nel suo vissuto.persona e nel suo vissuto.

• Onestà di atteggiamentoOnestà di atteggiamento,, consapevoli di non consapevoli di non avere risposte e soluzioni per ogni persona e avere risposte e soluzioni per ogni persona e ogni situazione, ma offrendo sempreogni situazione, ma offrendo sempre comprensione e capacità dicomprensione e capacità di compartecipazionecompartecipazione. .

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Il coinvolgimento della comunità

• ““Il giorno seguente estrasse Il giorno seguente estrasse due denari e li diede due denari e li diede all’albergatore, dicendo:all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più te lo spenderai in più te lo rifonderò al mio ritorno”.rifonderò al mio ritorno”.

Si tratta di:Si tratta di:– pagare di personapagare di persona– coinvolgere la comunitàcoinvolgere la comunità– sentirsi sempre partecipesentirsi sempre partecipe– favorire l’interazione efavorire l’interazione e

l’inclusionel’inclusione

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3. Le abilità 3. Le abilità dell’operatore/animatoredell’operatore/animatore

• AccompagnareAccompagnare la la persona in difficoltàpersona in difficoltà – a recuperare fiducia in sé, negli altri, nelle a recuperare fiducia in sé, negli altri, nelle

istituzioniistituzioni– a ritrovare la propria dignitàa ritrovare la propria dignità– a compiere un cammino di riabilitazione.a compiere un cammino di riabilitazione.

• Sensibilizzare, animareSensibilizzare, animare eded educare educare ilil singolo singolo cittadinocittadino e lae la comunitàcomunità– a non sottovalutare, approssimare e a non sottovalutare, approssimare e

semplificare i problemisemplificare i problemi– ad essere attenti ed accoglienti nei confronti ad essere attenti ed accoglienti nei confronti

di chi è in difficoltà sul territorio e altrovedi chi è in difficoltà sul territorio e altrove– a scoprire risorse, a costruire una rete di a scoprire risorse, a costruire una rete di

fattiva mobilitazione del singolo, della fattiva mobilitazione del singolo, della comunità, delle istituzioni, in risposta ai comunità, delle istituzioni, in risposta ai bisogni ascoltati.bisogni ascoltati.

• Favorire Favorire la la costruzione di relazionicostruzione di relazioni ricche di ricche di attenzioni, diattenzioni, di legamilegami di fraternità e di fraternità e comunione.comunione.

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Strumenti e luoghi per Strumenti e luoghi per attuare il metodoattuare il metodo

• Il Centro di Ascolto,Il Centro di Ascolto, a livello zonale, cittadino, a livello zonale, cittadino, parrocchiale, parrocchiale, le visite nelle famigliele visite nelle famiglie, , le antennele antenne, , sono modalità, luoghi e strumenti per realizzare al sono modalità, luoghi e strumenti per realizzare al meglio la meglio la funzione dell’ascolto.funzione dell’ascolto.

• L’osservatorio delle povertà e delle risorse,L’osservatorio delle povertà e delle risorse, è lo è lo strumento che permette di rilevare con strumento che permette di rilevare con sistematicità la realtà.sistematicità la realtà.

• Il laboratorio per la promozione delle Caritas Il laboratorio per la promozione delle Caritas parrocchiali,parrocchiali, educa la comunità alla educa la comunità alla testimonianza della carità.testimonianza della carità.

• L’incontro, il dialogo, la cura della relazioneL’incontro, il dialogo, la cura della relazione in in ogni situazione, dovrebbero caratterizzare la ogni situazione, dovrebbero caratterizzare la vita del cristiano, la pastorale, la vita civile, nella vita del cristiano, la pastorale, la vita civile, nella progettazione, nella programmazione, progettazione, nella programmazione, nell’attuazione delle iniziative e nelle verifiche.nell’attuazione delle iniziative e nelle verifiche.

Sono strumenti, luoghi e modi Sono strumenti, luoghi e modi “privilegiati”“privilegiati” del del metodo Caritas.metodo Caritas.

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3030q

IN DIOCESIIN DIOCESI• L’equipe della Caritas L’equipe della Caritas

diocesana,diocesana, utilizza utilizza concon progettualitàprogettualità ilil metodometodo ascoltare, osservare, ascoltare, osservare, discernere e i relativi luoghi-discernere e i relativi luoghi-strumenti (CdA, OPR, LAB. strumenti (CdA, OPR, LAB. Prom. Caritas);Prom. Caritas);

• promuovepromuove azioniazioni per animare per animare alla testimonianzaalla testimonianza l l’intera’intera Chiesa locale;Chiesa locale;

• collaboracollabora con gli altri Uffici con gli altri Uffici pastorali in vista di una pastorali in vista di una pastorale unitaria;pastorale unitaria;

• cura cura la formazione degli la formazione degli operatori;operatori;

• è a servizio delle Parrocchie,è a servizio delle Parrocchie, attraversoattraverso ilil laboratorio,laboratorio, perché perché sorgano sorgano o si rafforzinorafforzino le CaritasCaritas parrocchialiparrocchiali, in modo che si crei una diffusa rete di si crei una diffusa rete di solidarietà.solidarietà.

Equipe Caritas Equipe Caritas DiocesanaDiocesana

laboratorio Car. Pa.laboratorio Car. Pa.CdACdAOPROPR

VescovoVescovo

Uffici di Uffici di curiacuria

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SUL TERRITORIOSUL TERRITORIOL’equipe della Caritas diocesana,L’equipe della Caritas diocesana, • rileva situazioni di povertàrileva situazioni di povertà e e

risorse, risorse, perper promuove promuove risposte a bisogni disattesi;risposte a bisogni disattesi;

• dialogadialoga con gli Uffici delle con gli Uffici delle pubbliche istituzioni;pubbliche istituzioni;

• è presenteè presente nei tavoli dove si nei tavoli dove si progettano le politiche sociali progettano le politiche sociali e si redigono i piani sociali di e si redigono i piani sociali di zona;zona;

• promuove azionipromuove azioni per animare per animare alla testimonianzaalla testimonianza l’intero l’intero territorio;territorio;

• cura un’azione di retecura un’azione di rete tra le tra le associazioni caritative e di associazioni caritative e di volontariato;volontariato;

• svolge, svolge, al momento al momento opportuno,opportuno, un’azione di un’azione di denunciadenuncia di situazioni di di situazioni di ingiustizia e abbandono.ingiustizia e abbandono.

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IN PARROCCHIAIN PARROCCHIA

La Caritas parrocchialeLa Caritas parrocchiale,, cuore che cuore che vede sul territorio, vede sul territorio,

• utilizzautilizza con progettualità il il metodo ascoltare, osservare, ascoltare, osservare, discernere,discernere,

• promuovepromuove azioni e percorsiperper animare e formareanimare e formare, ,

• attuaattua la testimonianza della testimonianza della caritàcarità dentro la comunità dentro la comunità stessa e sul territorio, stessa e sul territorio,

proponendoproponendostili di vitastili di vita improntati a improntati a sobrietà,sobrietà, l’accoglienza solidalel’accoglienza solidale, , l’apertura alla diversitàl’apertura alla diversità, , la relazione gratuitala relazione gratuita,,

puntandopuntando ad unaad una comunità comunità TUTTA capace diTUTTA capace di annunciareannunciare,, celebrarecelebrare e e testimoniaretestimoniare il il Vangelo Vangelo con parole e segni con parole e segni credibili.credibili.

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• L’anno liturgicoL’anno liturgico ci offre importanti ci offre importanti opportunità da valorizzare in senso opportunità da valorizzare in senso pedagogico, soprattutto nei tempi di:pedagogico, soprattutto nei tempi di:– AvventoAvvento per una fraterna e particolare per una fraterna e particolare

attenzione ai bisogni dei fratelli.attenzione ai bisogni dei fratelli.– Quaresima:Quaresima: per dare attenzione ai vari per dare attenzione ai vari

aspetti della pastorale della carità ed aspetti della pastorale della carità ed educarsi alla condivisione.educarsi alla condivisione.

Giornata della carità, da celebrare in una Giornata della carità, da celebrare in una domenicadomenica.

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• SERVIZIO CIVILESERVIZIO CIVILE• SOSTEGNO A PROGETTI DI SVILUPPO IN OCASONE SOSTEGNO A PROGETTI DI SVILUPPO IN OCASONE

DIDI PRIME COMUNIONI, CRESIME E FUNERALIPRIME COMUNIONI, CRESIME E FUNERALI• CESSIONE DI UNA PERCENTUALE DEL PROPRIO CESSIONE DI UNA PERCENTUALE DEL PROPRIO

STIPENDIOSTIPENDIO PER SOSTENERE SISTEMATICAMENTE PER SOSTENERE SISTEMATICAMENTE SERVIZI ED INTERVENTI DI RIABILITAZIONESERVIZI ED INTERVENTI DI RIABILITAZIONE

• ADOZIONE A DISTANZAADOZIONE A DISTANZA DI BAMBINI, ANZIANI, DI BAMBINI, ANZIANI, FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

• COLLABORAZIONE COLLABORAZIONE CON I SERVIZI SOCIALI USL E CON I SERVIZI SOCIALI USL E COMUNECOMUNE

• OFFERTA DEL PROPRIO TEMPO e delle PROPRIE OFFERTA DEL PROPRIO TEMPO e delle PROPRIE COMPETENZE PROFESSIONALICOMPETENZE PROFESSIONALI ALL’INTERNO DI ALL’INTERNO DI SPECIFICI SERVIZI (C.d. A., Osservatorio delle Povertà SPECIFICI SERVIZI (C.d. A., Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, Centri di accoglienza, mensa…)e delle Risorse, Centri di accoglienza, mensa…)

• PROMOZIONE DEL VOLONTARIATOPROMOZIONE DEL VOLONTARIATO ASSOCIATIVO.ASSOCIATIVO.

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• Oggi nessuno ha veramente bisogno...Oggi nessuno ha veramente bisogno...• Questa gente ci marcia... tornino a casa loroQuesta gente ci marcia... tornino a casa loro• Vadano a lavorare Vadano a lavorare ( ma chi assumerebbe un ( ma chi assumerebbe un

ex…, uno zingaro... e per quale lavoro?)ex…, uno zingaro... e per quale lavoro?)• Chiedano lavoro ai vari sportelli di orientamento Chiedano lavoro ai vari sportelli di orientamento

al lavoro al lavoro (e quale lavoro di questi tempi?)(e quale lavoro di questi tempi?)• Si attivino i Servizi Sociali per una erogazione Si attivino i Servizi Sociali per una erogazione

una tantum... una tantum... • Non ho tempo, ho da pensare alle tante esigenze Non ho tempo, ho da pensare alle tante esigenze

della mia famiglia…della mia famiglia…• Si rimbocchino le maniche e facciano come Si rimbocchino le maniche e facciano come

abbiamo fatto noi…abbiamo fatto noi…

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SviluppaSviluppa una “nuova fantasia nuova fantasia della carità”della carità” con stile con stile evangelicoevangelico (Cf. NMI nn.50-52)• Promuove Promuove la capacità di farsi vicini, solidali con chi la capacità di farsi vicini, solidali con chi

soffre, soffre, perché l’aiuto siaperché l’aiuto sia fraterna condivisionefraterna condivisione, , non non obolo umiliante,obolo umiliante, creandocreando una reteuna rete di supporto.di supporto.

• OperaOpera perché iperché i poveripoveri si sentano in ogni comunità si sentano in ogni comunità cristiana comecristiana come «a casa loro».«a casa loro».

• ProponePropone di impegnarsi per ildi impegnarsi per il rispetto della vitarispetto della vita di di ciascun essere umanociascun essere umano

• PresentaPresenta unauna caritàcarità che si fache si fa servizio alla culturaservizio alla cultura, alla , alla politicapolitica, all’, all’economiaeconomia, alla , alla famigliafamiglia, perché vengano , perché vengano rispettati i principi dai quali dipende il destino della rispettati i principi dai quali dipende il destino della persona.persona.

• RifuggeRifugge dalla tentazione didalla tentazione di ridurre le comunità ridurre le comunità cristiane ad agenzie sociali.cristiane ad agenzie sociali.

• Rifiuta una spiritualità intimistica e individualistica.Rifiuta una spiritualità intimistica e individualistica.• Favorisce laFavorisce la responsabilizzazione:responsabilizzazione: “io ti do, ma tu fai “io ti do, ma tu fai

la tua parte”la tua parte”• Sollecita a diventare fermento vitaleSollecita a diventare fermento vitale in un contesto in un contesto

adagiato nel proprio benessere.adagiato nel proprio benessere.

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Per Per concludere…concludere…

E’ l’invito a far nostro questo E’ l’invito a far nostro questo stile, stile, per animare la comunità e il per animare la comunità e il territorio territorio In rispostaIn risposta alalle più diverse le più diverse situazioni situazioni della vitadella vita