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Piano di Governo del Territorio di Villachiara Rapporto sullo stato dell’ambiente 63 1.08.18. La fauna terrestre Le conoscenze della fauna vertebrata che caratterizza il territorio sono frutto di una serie di ricerche svolte per conto dell’Amministrazione Provinciale di Brescia sull’area limitrofa al corso del Fiume Oglio e nelle aree protette (riserve naturali). I risultati di tali ricerche permettono di delineare un quadro abbastanza dettagliato dello stato delle specie di fauna terrestre e dell’avifauna presenti anche sul territorio di Villachiara, con lo scopo di fornire ulteriore materiale per la conoscenza dell’ambiente. Tra la fauna la più contattabile è senza dubbio l’avifauna in quanto gli uccelli, grazie alla loro estrema mobilità ed al ricco repertorio canoro, si fanno notare più delle altre specie. Le più vistose sono quelle che stabiliscono uno stretto legame con il territorio, cioè le sedentarie che vivono nella zona per tutto l’arco dell’anno, le migratrici “estive” che su questo territorio si riproducono solamente e le svernanti che invece vi giungono nei mesi invernali. La presenza dell’avifauna, per la specializzazione ecologica di alcune specie, funge da indicatore biologico dello stato di salute del territorio, per esempio, tra gli uccelli i rapaci notturni indicano che il territorio è ricco di micromammiferi, il Picchio rosso maggiore indica l’esistenza di boschi d’altofusto, il Martin pescatore una buona qualità delle acque superficiali, l’Averla piccola la disponibilità di una ricca coleotterofauna. Di seguito viene fornita la lista della fauna di cui esistono segnalazioni. 1.08.19. Anfibi Ordine Urodeli Famiglia Salamandridi Ordine Anuri Famiglia Bufonidi Tritone crestato Rospo comune Tritone punteggiato Rospo smeraldino Ordine Anuri Famiglia Ilidi Ordine Anuri Famiglia Pelobatide Raganella italiana Pelobate fosco insubrico Ordine Anuri Famiglia Ranidi Rana esculenta Rana di Lataste (Campér) Rana verde 1.08.20. Rettili Ordine Squamati Famiglia Anguidi Ordine Squamati Famiglia Lacertidi Orbettino Ramarro occidentale Lucertola muraiola Ordine Squamati Famiglia Colubridi Ordine Testudines Famiglia Chelidae Biacco maggiore (Andò) Tartaruga di palude Natrice tassellata Natrice del collare (Bes raner) 1.08.21. Mammiferi Ordine Insettivori Famiglia Erinaceidi Ordine Insettivori Famiglia Talpidi Riccio europeo Talpa europea Ordine Insettivori Famiglia Sorcidi Ordine Lagomorfi Famiglia Leporidi Toporagno comune Lepre comune Toporagno d’acqua Coniglio selvatico Crocidura minore Crocidura ventre bianco Ordine Roditori Famiglia Gliridi Ordine Roditori Famiglia Miocastoridi Moscardino Nutria Ordine Roditori Famiglia Microtidi Ordine Roditori Famiglia Muridi Arvicola terrestre Topo selvatico Arvicola campestre Topolino delle risaie Arvicola di Savi Surmolotto o Ratto delle chiaviche Ratto nero Topolino delle case

1.08.18. La fauna terrestre - comune.villachiara.bs.it · Ordine Apodiformi Famiglia Apodidi Ordine Coraciformi Famiglia Alcedinidi Rondone Martin pescatore Ordine Piciformi Famiglia

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1.08.18. La fauna terrestre

Le conoscenze della fauna vertebrata che caratterizza il territorio sono frutto di una serie di ricerche svolte per conto dell’Amministrazione Provinciale di Brescia sull’area limitrofa al corso del Fiume Oglio e nelle aree protette (riserve naturali). I risultati di tali ricerche permettono di delineare un quadro abbastanza dettagliato dello stato delle specie di fauna terrestre e dell’avifauna presenti anche sul territorio di Villachiara, con lo scopo di fornire ulteriore materiale per la conoscenza dell’ambiente. Tra la fauna la più contattabile è senza dubbio l’avifauna in quanto gli uccelli, grazie alla loro estrema mobilità ed al ricco repertorio canoro, si fanno notare più delle altre specie. Le più vistose sono quelle che stabiliscono uno stretto legame con il territorio, cioè le sedentarie che vivono nella zona per tutto l’arco dell’anno, le migratrici “estive” che su questo territorio si riproducono solamente e le svernanti che invece vi giungono nei mesi invernali. La presenza dell’avifauna, per la specializzazione ecologica di alcune specie, funge da indicatore biologico dello stato di salute del territorio, per esempio, tra gli uccelli i rapaci notturni indicano che il territorio è ricco di micromammiferi, il Picchio rosso maggiore indica l’esistenza di boschi d’altofusto, il Martin pescatore una buona qualità delle acque superficiali, l’Averla piccola la disponibilità di una ricca coleotterofauna.

Di seguito viene fornita la lista della fauna di cui esistono segnalazioni.

1.08.19. Anfibi

Ordine Urodeli Famiglia Salamandridi Ordine Anuri Famiglia Bufonidi Tritone crestato Rospo comune Tritone punteggiato Rospo smeraldino

Ordine Anuri Famiglia Ilidi Ordine Anuri Famiglia Pelobatide Raganella italiana Pelobate fosco insubrico

Ordine Anuri Famiglia Ranidi Rana esculenta Rana di Lataste (Campér) Rana verde

1.08.20. Rettili

Ordine Squamati Famiglia Anguidi Ordine Squamati Famiglia Lacertidi Orbettino Ramarro occidentale Lucertola muraiola

Ordine Squamati Famiglia Colubridi Ordine Testudines Famiglia Chelidae Biacco maggiore (Andò) Tartaruga di palude Natrice tassellata Natrice del collare (Bes raner)

1.08.21. Mammiferi

Ordine Insettivori Famiglia Erinaceidi Ordine Insettivori Famiglia Talpidi Riccio europeo Talpa europea

Ordine Insettivori Famiglia Sorcidi Ordine Lagomorfi Famiglia Leporidi Toporagno comune Lepre comune Toporagno d’acqua Coniglio selvatico Crocidura minore Crocidura ventre bianco

Ordine Roditori Famiglia Gliridi Ordine Roditori Famiglia Miocastoridi Moscardino Nutria

Ordine Roditori Famiglia Microtidi Ordine Roditori Famiglia Muridi Arvicola terrestre Topo selvatico Arvicola campestre Topolino delle risaie Arvicola di Savi Surmolotto o Ratto delle chiaviche Ratto nero Topolino delle case

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Ordine Carnivori Famiglia Mustelidi Tasso (Tas cà o Tas porsèl) Donnola (Bènolò) Faina (Martorò) Puzzola

1.08.22. Uccelli che nidificano nel territorio

Ordine Podicipediformi Famiglia Podicipedidi Ordine Caradriformi Famiglia Scolopacidi Tuffetto Piro piro piccolo

Ordine Anseriformi Famiglia Anatidi Ordine Galliformi Famiglia Fasianidi Alzavola Quaglia Germano reale Fagiano comune

Ordine Gruiformi Famiglia Rallidi Ordine Ciconiformi Famiglia Ardeidi Porciglione Tirabusino Gallinella d’acqua Airone cenerino Folaga Sgarza ciuffetto Garzetta

Ordine Columbiformi Famiglia Columbidi Ordine Cuculiformi Famiglia Cuculidi Colombaccio Cuculo Tortora dal collare e Tortora

Ordine Strigiformi Famiglia Titonidi Ordine Strigiformi Famiglia Strigidi Barbagianni Civetta Gufo comune Allocco

Ordine Apodiformi Famiglia Apodidi Ordine Coraciformi Famiglia Alcedinidi Rondone Martin pescatore

Ordine Piciformi Famiglia Picidi Ordine Coraciformi Famiglia Meropidi Torcicollo Gruccione Picchio rosso maggiore

Ordine Passeriformi Famiglia Irundinidi Ordine Passeriformi Famiglia Motacillidi Topino Cutrettola Rondine Ballerina gialla Balestruccio Ballerina bianca

Ordine Passeriformi Famiglia Trogloditidi Ordine Passeriformi Famiglia Turtidi Scricciolo Pettirosso Usignolo Ordine Passeriformi Famiglia Alaudidi Codirosso Cappellaccia Saltimpalo Allodola Merlo

Ordine Passeriformi Famiglia Silvidii Ordine Passeriformi Famiglia Muscicapidi Usignolo di fiume Pigliamosche Beccamoschino Cannaiola verdognola Ordine Passeriformi Famiglia Egitalidi Cannaiola Codibugnolo Cannareccione Canapino Ordine Passeriformi Famiglia Paridi Bigia padovana Cianciarella Capinera Cinciallegra

Ordine Passeriformi Famiglia Remizidi Ordine Passeriformi Famiglia Oriolidi Pendolino Rigogolo

Ordine Passeriformi Famiglia Lanidi Ordine Passeriformi Famiglia Sturnidi Averla piccola Storno

Ordine Passeriformi Famiglia Corvidi Ordine Passeriformi Famiglia Passeridi Ghiandaia Passera d’Italia Gazza Passera mattugia Cornacchia grigia

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Ordine Passeriformi Famiglia Fringillidi Ordine Accipitridiformi Famiglia Accipitridi Fringuello Falco pecchiaiolo Verzellino Falco pescatore Verdone Cardellino Strillozzo

1.08.23. Uccelli specie scomparse come nidificanti

Le mutate pratiche di conduzione agricola, comportanti bonifiche di zone umide, disboscamenti e/o taglio di filari di piante, aumento della monocoltura e l’uso indiscriminato di prodotti chimici per concimazioni ed antiparassitari, hanno privato l’ecosistema agricolo sia di microambienti che di una numerosa serie di insetti. Questa è stata la principale causa della sparizione degli uccelli insettivori.

Assiolo Succiacapre Upupa Picchio verde Tordela Rampichino Averla cinerina Averla capirossa Ortolano

1.08.24. Uccelli specie migratrici e svernanti

Vengono elencate le specie migratrici (M) che frequentano il territorio, in specie le aree protette rivierasche del fiume (Riserve naturali e zone umide), con una certa regolarità durante i periodi di transito, normalmente la primavera e l’autunno, e quelle svernanti (S), che compiono soste più o meno prolungate nel periodo più freddo dell’anno.

Airone cenerino (MS) Nitticora (M) Garzetta (M) Cormorano (S) Marzaiola (M) Sparviere (MS) Poiana (MS) Gheppio (MS) Falco cuculo (M) Voltolino (M) Piviere dorato (S) Pavoncella (MS) Beccaccino (MS) Beccaccia (MS) Piro piro bosch.(M) Gabbiano comune (MS) Gavina (S) Gabbiano reale (S) Pispola (MS) Spioncello (MS) Passera scopaiola (MS) Cesena (MS) Tordo bottaccio (M) Tordo sassello(M) Luì piccolo (MS) Luì grosso (M) Regolo (MS) Balia nera (M) Cincia mora (S) Corvo (S) Peppola (MS) Lucarino (S) Frosone (M) Zigolo giallo (MS) Zigolo muciatto (MS) Migliarino di palude(MS)

Bibliografia

Per la vegetazione:

ZANOTTI E., 1988 - Aspetti della flora e della vegetazione nella pianura bresciana centro-occidentale. Gennaio 1987. Comment. Ateneo Brescia, a. 1987: 265-284. ZANOTTI E., 1991 - Flora della pianura bresciana centro-occidentale. Comprensiva delle zone golenali bergamasche e cremonesi del corso medio del fiume Oglio. Museo civico di scienze naturali, Brescia, Monografie di Natura Bresciana, 16: 1-203. ZANOTTI E., 1991 - Tra l'Oglio e il Mella. Caratteri della vegetazione e peculiarità della flora dei corsi d'acqua e delle zone umide nella pianura bresciana centro-occidentale. Amministrazione provinciale di Brescia & Comune di Manerbio: 1-84. ZANOTTI E., 1996 - Il paesaggio naturale. In TONELLI D. (ed.), Paesi e paesaggi della Bassa Bresciana. Desca, Manerbio: 56-60. ZANOTTI E., 1997 - Aspetti del paesaggio naturale. In "L'Oglio e i suoi castelli". pp.96. Istituto Geografico De Agostini. Novara. ZANOTTI E., 1997 - Tra le felci certosine e i morsi di rana. 12-13. AB Atlante Bresciano, 50. ZANOTTI E., 1999 - Flora e Vegetazione. In Itinerari culturali nel Bresciano. La Pianura. Corbo e Fiore editori, Venezia, 13-41. ZANOTTI E., 1999b - La vegetazione dei boschi e delle lanche. In "Le riserve del Parco Oglio Nord". Quaderni del Settore Ecologia della Provincia di Brescia 1: 7-17. ZANOTTI E., 2001a - I boschi del fiume. 29-32. AB Atlante Bresciano, 66.

Per la fauna

AMORI G. et al., 1993 – Checklist delle specie della fauna italiana. 110 Vertebrata Calderini Ed. Bologna ARNOLD E.N. e BURTONJ.A., 1985 – Guida dei rettili e degli anfibi d’europa. F. Muzzio & C. Ed. Padova BRICCHETTI P., 1973 – Gli uccelli del bresciano. Rivista italiana di Ornitologia 43: 519-649 BRICCHETTI P., 1982 – Uccelli del Bresciano. Amministrazione Provinciale di Brescia, Brescia BRICCHETTI P. e CAMBI M. 1985 – Atlante degli Uccelli nidificanti in Provincia di Brescia 1980-1984. Monografie di Natura Bresciana n. 8. BRICCHETTI P. e CAMBI M. 1985 – Atlante degli Uccelli svernanti in Provincia di Brescia dal 1985-1985 al 1987-1988. Monografie di Natura Bresciana n. 14. BRICCHETTI P. e MASSA B. 1997 – Chek-List degli Uccelli Italiani in BRICCHETTI P. e GARIBOLDI A. Manuale pratico di Ornitologia. Calderini Ed. Bologna.

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1.09. Le zone di interesse naturale

All’interno del territorio comunale di Villachiara le zone di interesse naturale sono tutelate dalle previsioni prevalenti contenute nei piani di livello sovracomunale ed in particolare dal Piano Territoriale Regionale, con le relative leggi di approvazione, l’area del Parco Regionale Oglio Nord e le aree delle due Riserve Naturali del Bosco della Marisca e dell’Isola Uccellanda, e dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale le due Zone Umide dello Stagno ex cascina Nantes e dello Stagno del Buco della Cagna.

Di seguito si descrivono brevemente queste aree di interesse naturale, già elencate e descritte anche nel Documento di Piano del PGT, rimandando alla documentazione regionale e provinciale per un più approfondito esame.

1.09.1. Il Parco Regionale Fiume Oglio Nord

L’area del parco si estende dal confine di Nord-Ovest con il Comune di Orzinuovi, in località Nestorine, fino al confine di Sud-Est con il Comune di Borgo San Giacomo, in località Acqualunga e comprende le due Riserve Naturali, individuate anche come Siti di Importanza Comunitaria, e le due Zone Umide.

Il parco nel complesso include un paesaggio molto articolato, comprendendo la valle fluviale con le svariate morfologie legate all’alveo ed alla sua continua evoluzione, e le piccole incisioni delle principali rogge, con le loro vegetazioni acquatiche, pioniere, di greto, riparali e forestali, e la vegetazione delle coste del terrazzo morfologico principale Allontanandosi dal fiume, si estende una prima pianura agricola, l’area della golena storica, profondamente modificata dall’attività dell’uomo, dalle bonifiche e dal disboscamento, utilizzata come area per la coltivazione intensiva e solo in alcune parti per l’arboricoltura a pioppo. La golena storica è conclusa dal terrazzo morfologico principale le cui coste sono ricche di vegetazione. Al di sopra del terrazzo si estende la pianura coltivata. Entrambe le pianure sono percorse da rogge che incidono il piano di campagna, più profondamente la pianura alta e meno la pianura bassa. Le parti più profondamente incise formano delle piccole valli (vallecole) che generalmente hanno i fianchi con una ricca e variegata vegetazione d’altofusto.

Foto 1 – La vegetazione spontanea lungo il fiume Foto 2 – La campagna coltivata nella golena storica, la pianura bassa Foto 3 – La campagna coltivata nella zona della cascina Boschine, la pianura alta.

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1.09.2. Le Riserve Naturali

1.09.2.1. Il Bosco della Marisca

L’area della Riserva Naturale coincide con il Sito di Importanza Comunitaria ed è tutta all’interno del Parco Regionale Oglio Nord. La Riserva si estende sulla destra orografica del fiume Oglio, in una lanca ormai in avanzato stadio di prosciugamento, inondata solo in occasione di grandi esondazioni del fiume. Gli evidenti fenomeni di erosione spondale e di conseguente rimaneggiamento e rideposizione dei detriti, consentono un continuo rinnovo della successione vegetazionale degli ambienti acquatici fluviali e di ripa. Nonostante l’interramento a cui il meandro va incontro, il sito rappresenta una delle ultime stazioni di pianura in cui è ancora osservabile la viola di palude (Hottonia palustris), rara pianta acquatica; sui depositi di ghiaia in alveo si distribuiscono, abbondanti e vigorose, diverse specie di salici che costituiscono in bosco idrofilo ripariale. Il bosco più maturo rappresenta la naturale evoluzione verso la formazione climax del querco-ulmeto, nel quale a farnia e olmo si associano acero, pioppi e tra gli arbusti, biancospino, corniolo, ligustro. Ricca è anche la compagine faunistica soprattutto di avifauna e ittiofauna; degna di nota la presenza della tartaruga di palude (Emys orbicularis), del pelobate fosco insubrico (Pelobate cuscus insubricus) e della rana di Lataste (Rana latastei).

1.09.2.2. L’Isola Uccellanda

L’area della Riserva Naturale coincide con il Sito di Importanza Comunitaria ed è tutta all’interno del Parco Regionale Oglio Nord. La Riserva si sviluppa sulla sinistra orografica del fiume Oglio e include una porzione di alveo in cui il fiume modifica frequentemente il proprio percorso, rinnovando ciclicamente le formazioni vegetali pioniere e creando le condizioni ideali anche per vegetazioni acquatiche vere e proprie, tipiche degli argini fluviali a fondale melmoso. In questi stessi ambienti stanziano e nidificano diverse specie di uccelli di interesse comunitario, come il martin pescatore, l’airone cenerino, la sgarza ciuffetto, la garzetta e, tra i predatori, il falco pecchiaiolo e il falco pescatore.

Significativa anche la presenza di abbondante ittiofauna e di Emys orbicularis, tartaruga palustre nostrana fortemente minacciata dalla competizione con la specie americana Trachenys scripta. Una fascia boscata separa gli argini fluviali dalla campagna circostante: il bosco, parzialmente ad altofusto e in parte gestito a ceduo, è dominato da querce e olmi.

1.09.3. Le zone umide

Le zone umide, tra gli ecosistemi con la più alta diversità biologica e produttiva, rivestono un ruolo fondamentale nel mantenimento dei livelli di falda acquifera e freatica per il controllo delle inondazioni e dell’erosione, ed accumulano e depurano le acque attraverso il trattenimento dei nutrienti e la produzione di biomassa. Le due zone umide individuate e censite nel Comune di Villachiara sono così descritte nelle schede inviate al Comune dall’Amministrazione Provinciale:

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1.09.3.1. Stagno ex cascina Nantes

Situata sulla sponda sinistra dell’Oglio, a circa 600 m a Nord-Ovest della frazione Bompensiero, nell’area dell’ex cascina Nantes, avulsa dalle piene eccezionali dell’Oglio negli anni 1953 e 1977.

Descrizione del biotipo Superficie: m

2 11.000

Tipologia: stagno derivato da un’alluvione del fiume Oglio che negli anni ’70 del secolo scorso ha asportato la riva sinistra con la cascina Nantes. E’ situato nei pressi della riva dell’Oglio, alla base di un’alta scarpata che costituisce il fianco sinistro della valle del fiume stesso.

Alimentazione idrica: acque di falda, sorgenti e acque convogliate dal pendio sovrastante. Emissario/drenaggio: non esiste emissario. Principali aspetti vegetazionali: lo specchio d’acqua è quasi interamente ricoperto da vegetazione a Naphar luteum, mentre sul fondo si estende un vasto popolamento dell’esotica Vallisneria cfr. gigantea. Lo contornano un sottile orlo di saliceto a Salix alba e piccoli lembi di cariceti a Carex acutiformis e a Carex elata. Stato di conservazione: Discreto. Osservazioni varie: lungo la sponda sinistra del Fiume Oglio, nelle vicinanze dell’ex cava Nantes, sono stati recentemente rinvenuti alcuni resti di bisonte (Bison priscus). Il biotipo rientra nel Parco regionale Oglio Nord.

1.09.3.2. Buco della cagna

Situata a circa m 500 ad Ovest delle cascina Bellopera, nella località denominata Buco della Cagna sulle mappe catastali.

Descrizione del biotipo

Superficie: m2 37.000

Tipologia: zona umida, mantenuta per la caccia da appostamento fisso. E’ situata alla base di una scarpata morfologica della pianura, nei pressi della riva sinistra del fiume Oglio. Ad eccezione di uno specchio d’acqua localizzato all’estremità meridionale, è soggetta a periodi di quasi totale prosciugamento, alternati a periodi di allagamento quando vengono immesse le acque di un fossato situato nella pianura sovrastante.

Alimentazione idrica: falda prossima alla superficie, sorgenti, acque provenienti da un fossato sovrastante immesse periodicamente tramite una tubazione interrata. Emissario/drenaggio: All’estremità meridionale del biotipo esiste una saracinesca per la regolazione del livello idrico dell’area. Le acque eccedenti vengono scaricate tramite un breve tubo in cemento in una piccola lanca collegata al vicino Fiume Oglio. Principali aspetti vegetazionali: la vegetazione è in prevalenza formata da gramiceti, costituiti perlopiù da Gliceria plicata, Echinocloa crus-galli e da Agrostis stolonifera. Sono inoltre comuni lembi di giuncheto a Juncus tenageja e di cariceto a Carex acutiformis. Il margine occidentale è caratterizzato da un orlo boschivo formato in prevalenza da Salix alba e Salix purpurea. La piccola zona permanentemente sommersa all’estremità meridionale è invasa dall’esotica Elodea canadensis. Stato di conservazione: Buono. Osservazioni varie: la zona umida è mantenuta e utilizzata per la caccia agli uccelli migratori. Confina a ovest con un pioppeto (oltre il quale scorre il fiume Oglio) e a est con la scarpata morfologica al di sopra della quale si estende il piano di campagna coltivato a mais. Il biotipo rientra nel Parco regionale Oglio Nord.