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Documento Valutazione
dei Rischi (DVR)
COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA
PROVINCIA DI UDINE
•Modi di lettura ed interpretazione dei rischi al rumore•Modi di lettura ed interpretazione dei rischi alle vibrazioni•Modalità di comportamento di nel caso del non rispetto dei dispostiprevisti dal DVR
02 ottobre 2009
Cos’è il rumore?Cos’è il rumore?
Il rumore è un segnale di disturbo rispetto all‘informazione trasmessa in un sistema.
Come i suoni, il rumore è costituito da onde di pressione sonora.
Il rumore è un fenomeno oscillatorio che consente la trasmissione di energia attraverso un mezzo.
Nel vuoto non è possibile la trasmissione di rumori o di vibrazioni. Nel vuoto non è possibile la trasmissione di rumori o di vibrazioni.
Il rumore viene definito come una somma di oscillazioni irregolari, intermittenti o statisticamente casuali.
Dal punto di vista fisiopatologico, facendo riferimento all'impatto sul soggetto che lo subisce, il rumore può essere meglio definito come un suono non desiderato e disturbante.
La misura del rumore definito come un suono dinatura generalmente casuale, il cui aspetto nonpresenta componenti di frequenza chiaramentedefinite, viene ad essere complicata dal fatto che il
Cos’è il rumore?Cos’è il rumore?
definite, viene ad essere complicata dal fatto che ilnostro interesse è rivolto, nella maggior parte deicasi, a stabilire qual è il suo impatto sull'uomo.
La psicoacustica spiega che l'orecchio umano risponde in maniera non lineare nel campo della frequenza.
Si è cercata una legge che correlasse unagrandezza oggettiva (per esempio l'intensitàsonora) ad una grandezza soggettiva legata aisonora) ad una grandezza soggettiva legata aimeccanismi fisiologici dell'uomo (loudness).
Fletcher, sulla base degli studi di Weber e Fecher giunse ad una legge di tipo logaritmico
S = 10 log 10 I/Is
dove: S è la loudnessS è la loudness
Is è l'intensità minima udibile, variabile con la frequenza
Tale unità di misura assunse in nome di decibel (dB).
Il Decibel (Il Decibel (dBdB))ll decibel è l'unità di misura convenzionale con la quale in acustica si indica il livello di un fenomeno acustico ed è adimensionale.
La relazione che lega la sensazione sonora al fenomeno che l'ha generata è di tipo esponenziale e non lineare. Da queste considerazioni, nasce una misurazione di tipo logaritmico: il decibel. Infatti:
Il decibel (dB) è definito come: 10 * log10P/P0Il decibel (dB) è definito come: 10 * log10P/P0
dove P è la misura in Pa della pressione sonora e P0 è il livello standard di riferimento, cioè il livello minimo di udibilità stabilito in 20 micro pascal, essendo questo il più piccolo valore di pressione in grado di produrre una sensazione sonora in un orecchio normale.
Vengono utilizzati diversi livelli acustici espressi in decibel.Il più utilizzato è il livello di pressione acustica Lp (Soundpressure Level – SPL)
Lp = 10 log 10 p2/po
2
dove: P0 corrisponde alla soglia di normale udibilità a 1000 Hz ed è uguale a 20 µPa20 µPa
Livello di pressione [dB] Pressione [µ Pa] Esempi140 200.000.000 Soglia del dolore110 6.324.555 Discoteca100 2.000.000 T ipografia90 632.455 Cartiera80 200.000 Betoniera70 63.245 Traffico urbano60 20.000 Uffici50 6.324 Residenza urbana40 2.000 Bib lioteca30 632 Abitazione di notte20 200 …10 63 …0 20 Soglia dell’udib ile
La sensazione uditiva
I fenomeni acustici sono caratterizzati da due grandezze: pressione sonora e frequenza.
pressione esercitata dall’onda sonora sulle particelle del mezzo di propagazione
numero d’oscillazioni che avvengono al passaggio dell’onda in un secondo
Caratteristiche del suonoCaratteristiche del suono
• Responsabile della percezione di un suono acuto o grave è la FREQUENZA.
Caratteristiche del suonoCaratteristiche del suono
• Responsabile della percezione di un suono lieve o forte è l’ INTENSITA’.
• Si dice che un suono è LIEVE come una foglia.
• Si dice che un suono è FORTE come un aereo.
Caratteristiche del suonoCaratteristiche del suono
INTENSITA’: INTENSITA’: si intende la quantità di energia trasportata dall'onda sonora per unità di superficie perpendicolare alla direzione di propagazione,dipende dalla pressione che l’onda sonora esercita dall’orecchio.
PRESSIONE SONORA: PRESSIONE SONORA: variazione della pressione del mezzo che si propaga nello stesso rilevata dagli strumenti di misura e apprezzata dall’orecchio.
Caratteristiche del suonoCaratteristiche del suono
L'orecchio umano è in grado di percepire solo le frequenze dei suoni che hanno una frequenza f compresa
tra 20 e 20.000 Hertz (Hz) e tra 20 e 20.000 Hertz (Hz) e l'ampiezza (valore massimo
dell'oscillazione di pressione) sia superiore ad un determinato valore
dipendente dalla frequenza.
RUMORE BIANCO - ROSA
Rumore BiancoCostante a tutte le frequenze
Rumore Rosa
Decremento di 3 dB per ogni banda di ottava
In figura viene rappresentata la banda udibile, delimitatasuperiormente dalla "soglia di dolore" e inferiormente dalla"soglia di udibilità": quest'ultima curva si sposta verso l'alto conl'avanzare dell'età di un individuo. Questo fenomeno noto come"presbiacusia" produce una perdita della capacità uditivaspecialmente alle frequenze più elevate del campo udibile.
Fonti di rumore
APPARATO UDITIVO
Caratteristiche del rumoreCaratteristiche del rumore
- RUMORE STABILE o STAZIONARIO: le
variazioni di intensità non superano 3 dB;
- RUMORE FLUTTUANTE: le variazioni superano i 3 dB;
- RUMORE INTERMITTENTE: un rumore di durata superiore a 1 sec. cade bruscamente in più riprese durante il periodo di osservazione;
- RUMORE IMPULSIVO: rumori di alta intensità e durata inferiore ad 1 sec.
Escavatore
Impianto di macinazione
Industria tessile
Impianto di macinazioneMetalmeccanica
Effetti del rumoreEffetti del rumore
Fattori favorenti
-Sesso (le donne sono meno colpite)
-Età (effetti dell’invecchiamento)
-Danni all’orecchio medio
-Sostanze tossiche o farmaco ototossici (antibiotici, gentamicina, -Sostanze tossiche o farmaco ototossici (antibiotici, gentamicina, streptomicina, acetilsalicilico, benzene, piombo, tricloroacetilene)
- Legati alle caratteristiche del rumore
- Livello sonoro
- Periodo del giorno (il disturbo è maggiore nelle ore
notturne)
- Possibilità di ridurre il rumore emesso
- Legati al soggetto esposto
Effetti del rumoreEffetti del rumore
- Legati al soggetto esposto
- Sensibilità e carattere
- Posizioni socio-economiche più elevate
- Attività svolte (maggiore è l’impegno mentale, maggiore
è il disturbo)
- Condizioni soggettive (ansia, depressione)
Effetti del rumore Effetti del rumore STSSTS
Effetti del rumoreEffetti del rumoreIpoacusia da rumoreIpoacusia da rumoreTracciato audiometricoTracciato audiometrico
Effetti extrauditiviEffetti extrauditivi
RUMORE E SOSTANZE OTOTOSSICHE
Alcune sostanze segnalate come potenzialmente ototossiche:
• Monossido di carbonio• Stirene• Toluene• Xilene• Etilbenzene• Tricloroetilene• Tricloroetilene• Disolfuro di carbonio• n-esano• Piombo• Manganese• Arsenico• Mercurio
RUMORE RUMORE -- PARAMETRI DI VALUTAZIONEPARAMETRI DI VALUTAZIONE
Il nuovo quadro normativo in materia di rumore in ambiente di lavoro è costituito dal D.Lgs. 81/2008, Titolo VIII°- Capo II: “AGENTI FISICI” .
L’esposizione a rumore viene valutata secondo i seguenti parametri:
a) pressione acustica di picco (Ppeak)a) pressione acustica di picco (Ppeak)
b) livello di esposizione giornaliera al rumore (LEX,8h)
c) livello di esposizione settimanale al rumore (LEX,8h)
PRESSIONE ACUSTICA DI PICCOPRESSIONE ACUSTICA DI PICCO
Pressione acustica di picco (ppeak) = valore massimo della pressione acustica istantanea ponderata in frequenza «C».
Lo scopo è tener conto dell’esposizione ad eventi sonori impulsivi di intensità elevata.
Nel DLgs 277/91 si considerava la pressione acustica istantanea nonponderata.
CURVE DI PONDERAZIONE
Sono utilizzate per correggere la risposta dei fonometri tenendo conto della diversa percezione uditiva a diverse frequenze:
curva A: è quelle universalmente accettata ed utilizzata, anche se corrisponde ad una correzione per corrisponde ad una correzione per suoni di basso livello
curva B: per suoni di livello medio
curva C: per suoni di livello elevato
curva D: per la valutazione del rumore da sorvolo
CURVE DI PONDERAZIONE
CURVA “C”
CURVA “A”
ESPOSIZIONE GIORNALIERA A RUMORE LEX,8h
Livello di esposizione giornaliera al rumore (LEX,8h): [dB(A) riferito a 20 (micro) Pa]: valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione al rumore per una giornata lavorativa nominale di otto ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999: 1990 punto 3.6. Si riferisce a tutti i rumori sul lavoro, incluso il rumore impulsivo.
Nel DLgs 277/91 si considerava il LEP, di definizione identica.
ESPOSIZIONE SETTIMANALE A RUMORE LEX,8h
Livello di esposizione settimanale al rumore (LEX,8h): valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione giornaliera al rumore per una settimana nominale di cinque giornate lavorative di otto ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999: 1990 punto 3.6, nota 2.
Nel DLgs 277/91 si considerava il LEP,w, di definizione identica.
ESPOSIZIONE SETTIMANALE A RUMORE LEX,8h
Laddove a causa delle caratteristiche intrinseche della attivitàlavorativa l'esposizione giornaliera al rumore varia significativamente, da una giornata di lavoro all'altra, e' possibile sostituire, ai fini dell'applicazione dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, il livello di esposizione giornaliera al rumore con il livello di esposizione settimanale a condizione che:
a) il livello di esposizione settimanale al rumore, come dimostrato da un controllo idoneo, non ecceda il valore limite di esposizione di 87 dB(A);idoneo, non ecceda il valore limite di esposizione di 87 dB(A);b) siano adottate le adeguate misure per ridurre al minimo i rischi associati a tali attività.
Nella ISO 1999:1990 l’impiego dell’esposizione settimanale viene indicato anche per ottenere un’esposizione normalizzata nei casi di orario di lavoro diverso da 8 ore/giorno e 5 giorni/settimana.
E’ richiesta la valutazione del rischio (non necessariamente con
misure !!!)
D.Lgs. 81/2008 - TITOLO VIII CAPO II
Se si presume che l’esposizione quotidiana personale ovvero quella
media settimanale sia superiore a 80 dB(A) la valutazione deve
comprendere una misurazione
Come si misura il rumore?Come si misura il rumore?Come si misura il rumore?Come si misura il rumore?
L'orecchio ha la massima sensibilità tra 800 ed i 2000 Hz ed attenua fortemente suoni al di sotto dei 400 Hz. Ciò significa che un suono a bassissima frequenza (decine di Hz) per essere percepito deve avere una variazione di pressione di migliaia di volte più grande rispetto alla minima pressione di 20µPa a 1000Hz.Una macchina che emette un disturbo in una banda attorno alle centinaia di Hz di 90 dBspl, causa sicuramente minor fastidio di una macchina che emette una pressione sonora minore di centinaia di volte ma attorno alla frequenza di un migliaio di Hz.Non solo l'orecchio umano reagisce alle varie frequenze in modo diverso, ma per complicare le cose, la risposta ampiezza verso frequenza non è lineare e varia in funzione del valore medio di rumorosità dell'ambiente.
Da qui l'esigenza di trovare un metodo, una misura di livello di pressione come un valore che simulasse più verosimilmente l'apparato uditivo umano.
Nel 1933 fu pubblicato un fondamentale studio sulla sensazione sonora. Questo studio, in seguito Nel 1933 fu pubblicato un fondamentale studio sulla sensazione sonora. Questo studio, in seguito ulteriormente perfezionato, è oggi alla base delle curve di sensazione rappresentate nel grafico che segue:
Questi grafici permettono di avere un riferimento, su come l'orecchio umano reagisce alle diverse frequenze in termini di pressione sonora percepita. Si osserva che l'orecchio ha una percezione diversa dell'intensità sonora al variare della frequenza.
Per far sì che una misura strumentale di pressione sonora fosse il più possibile simile alla sensazione sonora dell'orecchio umano, servirebbe abbinare allo strumento di misura, dei dBspl, ben 13 filtri ognuno avente l'andamento rovesciato della risposta ampiezza verso frequenza dell'orecchio umano in base ai valori dei phons ambientali.
In pratica a tutto oggi si misura il livello di pressione dopo aver inserito 4 tipi di equalizzazione normalizzate detti filtri di tipo: A, B, C e D.I livelli di pressione pesati o ponderati, misurati a valle d'inserzione dei detti filtri s'indicano in: dB(A), dB(B), dB(C), dB(D) oppure senza parentesi semplicemente dBA.
Il dBA
E’ la curva di risposta del circuito corrisponde alla curva isofonica a 40 phons dell'orecchio umano e consente misure accurate di pressioni sonore modeste come quelle generate nell'ambito di una normale conversazione. E' il filtro più usato per parecchie leggi d'inquinamento acustico.
Il FONOMETRO è lo strumento più semplice a disposizione per la misura del rumore.Il circuito di ponderazione o pesatura A del fonometro ha la funzionedi comportarsi, con le varie frequenze che lo compongono, nell'identica maniera dell'orecchio umano; sottostima le bassefrequenze e sovrastima le alte e, pertanto, generalmente la misuradel rumore viene espressa in dB(A).
Il parametro che si misura è il livello equivalentecontinuo (Leq) valore in dB(A) di un rumore continuo chetiene conto di tutte le variazioni di livello sonoro nel tempo, paragonandole ad un unico livello continuo avente pariparagonandole ad un unico livello continuo avente parienergia (una sorta di valore medio della rumorosità). Il Leq moltiplicato per il tempo di esposizione misura illivello di esposizione (Lep) del lavoratore
L’importanza di questo livello è quella di consentirci di
quantificare il livello sonoro emesso da una sorgente attraverso un unico numero .
Infatti il livello equivalente è usato nella legislazione per stabilire i limiti tollerabili
di rumore.
Gli aspetti legislativi relativi alrischio rumore
Introduzione
• D.Lgs. 15/08/1991 n. 277 – Capo IV - ”Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro”.
• D.Lgs. 10/04/2006 n. 195 con il quale è stato modificato il D.Lgs. 626/94 introducendo il Titolo V-bis – “Protezione da D.Lgs. 626/94 introducendo il Titolo V-bis – “Protezione da agenti fisici”.
• D.Lgs. 81/2008 Titolo VIII – Capo II “Protezione dei lavoratori contro i rischi da esposizione al rumore durante il lavoro”.
• D.lgs 106/2009 con il quale sono stati modificati alcuni aspetti del D.Lgs. 81/2008 Titolo VIII – Capo II
Quando occorre intervenire: valori limite di esposizione e valori di azione
• Nel Titolo VIII – Capo II del D.Lgs. 81/2008vengono individuati i valori limite di esposizione e i valori inferiori e superiori di azione in relazione all’esposizione giornaliera al rumore e alla pressione acustica.
Valore inferiori di azione: sono quei valori oltre i quali occorre applicare il Valore inferiori di azione: sono quei valori oltre i quali occorre applicare il Titolo VIII – Capo II del D.Lgs. 81/2008.
Valori superiori di azione: oltre tali valori occorre adottare opportune misure di prevenzione e protezione dei lavoratori esposti.
Valori limite di esposizioni: NON devono mai essere superati durante le attività lavorative.
I valori limite di esposizione e i valori di azione, in relazione al livello di esposizione giornaliera al rumore e alla pressione acustica di picco, sono fissati a:
D.Lgs. 81/2008 titolo VIII
a) valori limite di esposizione rispettivamente LEX,8h= 87 dB(A) e ppeak= 200 Pa (140 dB(C) riferito a 20 µ Pa);LEX,8h= 87 dB(A) e ppeak= 200 Pa (140 dB(C) riferito a 20 µ Pa);
b) valori superiori di azione: rispettivamente LEX,8h= 85 dB(A) e ppeak= 140 Pa (137 dB(C) riferito a 20 µPa);
c) valori inferiori di azione: rispettivamente LEX,8h= 80 dB(A) e ppeak= 112 Pa (135 dB(C) riferito a 20 µPa).
Definizione di esposizione giornaliera eesposizione settimanale
• Livello di esposizione giornaliera: valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione al rumore per una giornata tipo di 8 ore.
• Livello di esposizione settimanale: valore medio,
Riferimento: norma ISO 1999:1990.
• Livello di esposizione settimanale: valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione giornaliera al rumore per una settimana di 5 giornate lavorative di 8 ore.
Esposizione giornaliera ed esposizione settimanale
Nel caso in cui l’esposizione giornaliera cambi in modo significativo da una giornata di lavoro all’altra è possibile sostituire il livello di esposizione giornaliera con il livello di esposizione settimanale a condizione che:il livello di esposizione settimanale a condizione che:
- il livello di esposizione settimanale non superi il valore limite di esposizione di 87 dB(A);- siano adottate le adeguate misure per ridurre al minimo i rischi.
La valutazione del rischio
• Il Datore di Lavoro valuta l’esposizione dei lavoratori al rumore prendendo in considerazione:
a) il livello, il tipo e la durata di ogni esposizione;b) i valori limite di esposizione e i valori di azione;c) tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore, con particolare riferimento alle particolarmente sensibili al rumore, con particolare riferimento alle donne in gravidanza e i minori;d) per quanto possibile a livello tecnico, tutti gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori derivanti da interazioni fra rumore e sostanze ototossiche connesse con l'attività svolta e fra rumore e vibrazioni;e) tutti gli effetti indiretti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni fra rumore e segnali di avvertimento o altri suoni che vanno osservati al fine di ridurre il rischio di infortuni;
La valutazione del rischio
f) le informazioni sull'emissione di rumore fornite dai costruttori dell'attrezzatura di lavoro in conformità alle vigenti disposizioni in materia;g) l'esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l'emissione di rumore;h) il prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre l'orario h) il prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre l'orario di lavoro normale, in locali di cui è responsabile;i) le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica;l) la disponibilità di dispositivi di protezione dell'udito con adeguate caratteristiche di attenuazione.
La valutazione del rischio
La valutazione del rischio derivante da esposizione al rumore
deve essere effettuata con cadenza quadriennale da personale qualificato.
Inoltre deve essere realizzata ogni qual volta si verifichino mutamenti che potrebbero renderla obsoleta (ad esempio modifiche strutturali o impiantistiche) o a seguito di visite mediche relative alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori.
Il Documento di valutazione del rumore
I punti principali del documento di valutazione del rumore sono:
- Descrizione dell’attività dell’azienda;
- Elenco macchine e condizioni di lavoro: in cui vengono elencate tutte le macchine e/o attrezzature e come vengono utilizzate in azienda;
- Elaborazione dei rilievi effettuati e livelli di pressione sonora rilevati e - Elaborazione dei rilievi effettuati e livelli di pressione sonora rilevati e ponderati;
ELABORAZIONE DEI RILIEVI FONOMETRICIID Misura Descrizione della misura Leq dB(A) Ppeak dB(C)
Frequenze
Dominanti
Tipo di
Rumore
durata
misure
L'eq
dB(A)
P'peak
dB(C)ε (± dB)
1Ambientale reparto tinteggiatura e
carteggiatura senza soffiaggio78,2 102,1
Rumore
Fluttuante0.01.20 - - 1,1
2Ambientale reparto tinteggiatura con
operazione di soffiaggio85,6 103,5 Alte Frequenze
Rumore
Fluttuante0.02.01 Tipo 3 51,6 74,5 1,1
OBBLIGO
UTILIZZO DPI
3Ambientale reparto carteggiatura con
operazione soffiaggio90,6 105,7 Alte Frequenze
Rumore
Fluttuante0.00.44 Tipo 3 55,4 76,7 1,1
OBBLIGO
UTILIZZO DPI
4 Soffiaggio aria compressa (personale) 100,6 118,8 Alte FrequenzeRumore
Fluttuante0.00.26 Tipo 3 64,8 89,8 1,1
OBBLIGO
UTILIZZO DPI
5 Tinteggiatrice per sedie 74,6 101,6Rumore
Fluttuante0.01.05 - - 1,1
6 Tunnel essiccazione tinte all'acqua aspirazione 76,3 104,8Rumore
Fluttuante0.00.50 - - 1,1
7Ambientale zona essiccazione tinte -robot
fondo67,4 87,0
Rumore
Fluttuante0.00.13 - - 1,1
8 Robot applicazione fondo 73,7 110,5Rumore
Fluttuante0.00.49 - - 1,1
9 Levigatrice orbitale 83,8 104,7Basse
Frequenze
Rumore
Fluttuante0.00.23 Tipo1 56,2 75,7 1,1
10 Carteggiatura manuale 76,1 105,1Rumore
Fluttuante0.00.27 - - 1,1
11 Ambientale reparto finitura sedie 73,0 100,7Rumore
Fluttuante0.01.07 - - 1,1
12 Robot verniciatura 75,7 102,2Rumore
Fluttuante0.01.00 - - 1,1
13 Tunnel asciugatura vernici con aspirazione 71,9 100,2Rumore
Fluttuante0.00.32 - - 1,1
14 Sega a nastro 82,5 105,7Medie
Frequenze
Rumore
Fluttuante0.00.41 Tipo 2 52,9 78,7 1,1
Medie Rumore OBBLIGO
Definizione del tipo di rumore:
TIPO 1: basse frequenze dominanti
TIPO 2: medie frequenze dominanti
TIPO 3: alte frequenze dominanti
Valutazione dell’attenuazione del Leq(A) con il
metodo per bande di ottava
Valutazione dell’attenuazione rispetto al livello di pressione acustica di picco Ppeak(C):
Tipo1: Picco –(L-5)
Tipo2: Picco-(M-5)
Tipo3: Picco -H
15 Pialla a filo e spessore 90,5 108,6Medie
Frequenze
Rumore
Fluttuante0.00.28 Tipo 2 61,0 81,6 1,1
OBBLIGO
UTILIZZO DPI
16 Spinatrice 96,0 108,9 Alte FrequenzeRumore
Costante0.00.28 Tipo 3 58,6 79,9 1,1
OBBLIGO
UTILIZZO DPI
17 Trapano avvitatore 83,4 108,4 Alte FrequenzeRumore
Fluttuante0.00.21 Tipo 3 50,0 79,4 1,1
18Ambientale laboratorio montaggi con
attrezzature in funzione (3)87,9 100,8 Alte Frequenze
Rumore
Costante0.00.49 Tipo 3 54,4 71,8 1,1
OBBLIGO
UTILIZZO DPI
19Ambientale reparto montaggio senza
attrezzature73,0 110,5
Rumore
Fluttuante0.00.49 - - 1,1
20 Pausa fisiologicaRumore
Costante0.00.00 - -
21 Carrello elevatore 76,2 115,2Rumore
Fluttuante0.03.38 - - 1,1
22 Ambientale magazzino 67,4 87,0Rumore
Fluttuante0.00.40 - - 1,1
23 Furgone Ford transit 72,3 117,9Rumore
Fluttuante0.02.06 - - 1,1
24 Doblò Fiat 62,4 106,5Rumore
Fluttuante0.00.53 - - 1,1
- La valutazione del rischio: in cui viene stilata una tabella con il tipo di mansione dei lavoratori, la classe di rischio a cui sono soggetti e l’indice di attenzione in corrispondenza del livello del rischio per il lavoratore;
- L’errore di misura: in cui vengono descritti i vari tipi di errore che intervengono nelle misurazioni (incertezza strumentale, ambientale e temporale);
CLASSE DI INDICE DI
- La strumentazione utilizzata per effettuare le misure di rumore;
- Le metodiche di misura utilizzate dal tecnico per effettuare le misurazioni;
MANSIONECLASSE DI RISCHIO
INDICE DI ATTENZIONE
Socio addetto alle macchine operatrici B (2)SIGNIFICATIVO
Socio amministratore C (4) RILEVANTE
Escavatorista specializzato B (2) SIGNIFICATIVO
Autista B (2) SIGNIFICATIVO
- Analisi dei DPI utilizzati: con una breve descrizione del tipo di otoprotettori da utilizzare con le macchine/attrezzature prese in esame; (le caratteristiche tecniche dei DPI vengono meglio descritte nell’Allegato 3 del documento)
Tipologia Archetti semiauricolari
Marca
Modello
Livelli di attenuazione
Frequency (HZ) 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000
Mean Attenuation (dB) 23,3 24,4 22,7 24,1 27,7 35,3 39,8 37,9
Standard Deviation (dB) 8,7 8,1 7,0 5,6 4,8 5,1 4,8 7,3
Ponderazione in A (dB)
(Af(k))-26,2 -16,1 -8,6 -3,2 0,0 1,2 1,0 -1,1
Assumed Protection (dB)
(APVf(k))14,6 16,3 15,7 18,5 22,9 30,2 35,0 30,6
Af(k) - APVf(k) -40,8 -32,4 -24,3 -21,7 -22,9 -29,0 -34,0 -31,7
SNR 26,0
H 29,0
Ear
Reflex
Banda di ottava
Attenuazione media del dispositivo per ogni
banda di ottavaPonderazione in A (è importante utilizzare per le varie frequenze i livelli equivalenti non ponderati A)
Protezione presunta
dell’otoprotettore per banda di ottava
Parametri utilizzati per valutare l’adeguatezza
- ALLEGATO 3: Caratteristiche tecniche dei dispositivi di protezione individualeDeviazione standard sui
valori di attenuazione per banda d’ottava
M 22,0
L 18,0
Livello di attenuazione DPI
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
40,0
63 125 250 500 1000 2000 4000 8000
valutare l’adeguatezza del D.p.i. con il metodo SNR o con il metodo HML
Rappresentazione grafica del livello di
attenuazione dell’otoprotettore alle
varie frequenze
Somma di attenuazione e
ponderazione A da sottrarre ai livelli equivalenti per banda d’ottava
METODO SNR
SERVE PER VALUTARE L’ADEGUATEZZA DEL D.P.I. CON IL METODO SNR
SNR: “Sound noise reduction ossia Riduzionesemplificata del livello di rumore” valorecertificato dal produttore
Si sottrae dal livello ponderato C (LCeq)rilevato dal
tecnico il valore SNR dichiarato dal produttore
METODO HML
Si basa sui livelli sonori ponderati A (LAeq) e C(LCeq) rilevati dal tecnico e sui valori diattenuazione elaborati dal produttore e validi perle tre tipologie di rumore:
• di alta (H),• di alta (H),
•media (M)
• bassa frequenza (L)
- Il quadro sinottico:
ESPOSIZIONE A RUMORE
EXP A SOSTANZE
OTOTOSSICHEVAL. RILEVATO VAL. ATTENUATO
MANSIONE Lex,8h Ppeak Lex,8h Ppeak
Socio addetto allemacchine operatrici
84,0 126.8 72,0 126,8 NO
Socio amministratore 86,0 120.7 78,0 120,7 NO
Escavatoristaspecializzato
83,0 130.8 77,0 130,8 NO
Autista 84,0 120.7 75,0 120,7 NO
Lex,8h: livello di esposizione giornaliera al rumore per la mansione senza tenere in considerazione l’attenuazione fornita dai DPI in dotazione. Espresso il dB(A)Ppeak: Livello massimo di picco senza tenere in considerazione l’attenuazione fornita dai DPI in dotazione. Espresso in dB(C)Lex,8h: livello di esposizione giornaliera al rumore per la mansione tenendo in considerazione l’attenuazione fornita dai DPI in dotazione.
- PROGRAMMA AZIENDALE DI RIDUZIONE DELL’ESPOSIZIONE (P.A.R.E): “Documento richiesto dalla legislazione redatto sotto la responsabilità del datore di lavoro e che indica gl interventi di prevenzione e protezione che si intende attuare, l’individuazione delle procedure per l’attuazione di tali misure, nonché i ruoli dell’organizzazione aziendale che sono coinvolti”
Lex,8h: livello di esposizione giornaliera al rumore per la mansione tenendo in considerazione l’attenuazione fornita dai DPI in dotazione. Espresso il dB(A)Ppeak: Livello massimo di picco tenendo in considerazione l’attenuazione fornita dai DPI in dotazione. Espresso in dB(C)Sostanze ototossiche: Si definisce ototossicità la proprietà tossica di certi farmaci e tossine nei confronti delle strutture dell'orecchio interno (in particolare delle cellule costituenti la coclea ed il vestibolo) o del nervo acustico.
- Notifica dei livelli di esposizione giornaliera:
Azienda: Personale: 2
Insediamento: Orario:
BUTTRIO
14/07/2009
17/07/2009
n° Cognome e NomeLEX,W -
dB(A)
Ppeak dB(C)
LEX,W -
dB(A)
Ppeak dB(C)
Classe rischio
FirmaMansione
REGISTRO DI NOTIFICA ESPOSIZIONE AL RUMORE
VAL RILEVATI VAL ATTENUATI
Data effettuazione misure:
Data emissione schede:
n° Cognome e NomedB(A) dB(C) dB(A) dB(C) rischio
Firma
1 84,0 126,8 72,0 126,8 B
2 86,0 120,7 78,0 120,7 C
3 83,0 130,8 77,0 130,8 B
4 84,0 120,7 75,0 120,7 BAutista
Mansione
Socio addetto alle macchine operatrici
Socio amministratore
Escavatorista specializzato
LEX8h:livello di esposizione
- ALLEGATO 1: Schede di esposizione al rumore per mansione
Ditta:Sede:
Mansione:
Incertezza
Leq
dB(A)
Ppeak
dB(C)Incidenza
L'eq
dB(A)
P'peak
dB(C)min % ±ε [dB(A)]
14 82,5 105,7 4,9% 52,9 78,7 60 12,5% 1,1
15 90,5 108,6 10,3% 61,0 81,6 20 4,2% 1,1
16 96,0 108,9 73,4% 58,6 79,9 40 8,3% 1,1
19 73,0 110,5 2,7% - - 290 60,4% 1,1
17 83,4 108,4 3,0% 50,0 79,4 30 6,3% 1,1
18 87,9 100,8 5,7% 54,4 71,8 20 4,2% 1,1
20 0,0 0,0 0,0% - - 20 4,2%
Tempo di Esposizione
Ambientale reparto montaggio senza attrezzature
Spinatrice
SCHEDA DI ESPOSIZIONE AL RUMORE Titolo VIII Capo II D.Lgs. 81/08
Rif.
Pos.
Valori Rilevati Valori Attenuati
Assemblatore sedie-falegname
Cognome e Nome
Sega a nastro
Descrizione macchina e/o attività
Ambientale laboratorio montaggi con attrezzature in funzione
(3)
Pialla a filo e spessore
Trapano avvitatore
Pausa fisiologica
LEX8h:livello di esposizione giornaliera al rumore da confrontare con il valore limite di esposizione e con i valori di azione stabiliti dal D. Lgs 81/08
Livello di esposizione giornaliera tenendo conto dell’attenuazione fornita dal d.p.i.
480 100,0% Incertezza [±dB]:
1,1
? 80 dB(A)80 dB(A) < Lex,8h < 85 dB(A)85 ? Lex,8h ? 87 dB(A)
--------> Lex,8h > 87 dB(A)
OBBLIGO UTILIZZO DPI - IMMEDIATI INTERVENTI PER RIPORTARE I VALORI DI ESPOSIZIONE AL DISOTTO DEI VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE
SI CONSIGLIA L'UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DURANTE L'UTILIZZO DI ATTREZZATURE CHE GENERANO LIVELLI DI
PRESSIONE SONORA MAGGIORI DI 85 dB(A)
D
CLASSE DI RISCHIO (definita tenendo conto dell'incertezza)
PRESCRIZIONI NORMATIVE
71,0
BUONOProtezione del DPI rispetto all'evento sonoro considerato:
Tempo totale di esposizione giornaliero:
87,0
Esposizione quotidiana al rumore con utilizzo dei DPI:
Esposizione quotidiana al rumore [L EX,8h]:
- ALLEGATO 2: Adempimenti normativi e gestionali
Indice di attenzione (IA)Fascia di appartenenzaai sensi D. Lgs. 81/08
Classe di rischio Adempimenti di legge
0 Fino a 80 dB(A) ANon vi sono prescrizioni normative. E’ consigliata la distribuzione di materiale informativo sulrischio rumore
1 (Basso)
Superiore a 80, fino a 85 dB(A) B
MISURE TECNICO-ORGANIZZATIVE�adozione di altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore;�scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettanoil minor rumore possibile, inclusa l'eventualità di rendere disponibili ai lavoratori attrezzaturedi lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto è di limitarel'esposizione al rumore;�progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro;�adeguata informazione e formazione sull'uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo daridurre al minimo la loro esposizione al rumore;�adozione di misure tecniche per il contenimento:−del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzaticon materiali fonoassorbenti;−del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento;�opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro e deisistemi sul posto di lavoro;riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso lalimitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l’adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo.DPIil datore di lavoro, qualora i rischi derivanti dal rumore non possano essere evitati con altremisure di prevenzione e protezione mette a disposizione dei lavoratori i DPI (distribuzionedocumentata)SORVEGLIANZA SANITARIASe il lavoratore ne fa richiesta, o qualora il medico competente ne confermi l’opportunità.FORMAZIONE ED INFORMAZIONEFORMAZIONE ED INFORMAZIONEil datore di lavoro garantisce che i lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valoriinferiori di azione vengano informati e formati in relazione ai rischi provenientidall’esposizione al rumore.
2 (Significativo)
Oltre quanto previsto ai punti precedenti, si consiglia la vigilanza sull’utilizzo dei DPI, unostudio attento e la pianificazione di adeguate azioni correttive mirate alla attenuazione dellarumorosità associata alle fasi/attività con rumorosità misurata superiore a 85 dB(A).
3 (Medio)
Superiore a 85, fino a 87 dB(A) C
Oltre quanto previsto ai punti precedenti, è previsto:DPInel caso in cui l'esposizione al rumore sia pari o al di sopra dei valori superiori di azione esigeche i lavoratori utilizzino i dispositivi di protezione individuale dell'uditoMISURE TECNICO-ORGANIZZATIVEPiano - programma di interventi per la bonificaPerimetrazione: i luoghi di lavoro dove i lavoratori possono essere esposti ad un rumoresuperiore al valore superiore di azione devono essere indicati da appositi segnali, dette areedevono essere delimitate con limitazione d’accesso, se tecnicamente possibile e/o giustificatodal rischioSORVEGLIANZA SANITARIAIl datore di lavoro sottopone i lavoratori a sorveglianza sanitaria con periodicità stabilita dalmedico competente. Eventuali prescrizioni vanno rese note a chi deve controllare la loroapplicazione (dirigenti, preposti)
4 (Rilevante)
Oltre quanto previsto ai punti precendenti si consiglia uno studio attento delle cause e lapianificazione di adeguate azioni correttive mirate all’attenuazione della rumorosità associataalle fasi/attività con rumorosità misurata pari o superiore a 87 dB(A)
5 (Alto) Superiore a 87 dB(A) D
Il valore limite di 87 dB(A) e Ppeak 140 dB(C) non deve mai essere superato, tenuto contodell’attenuazione dei DPI per l’udito.Se nonostante l’adozione delle misure di prevenzione e protezione, si individuano esposizionisuperiori a detti valori, il datore di lavoro:�varia i DPI in dotazione. La scelta dovrà essere effettuata considerando che la nuovaattenuazione sia sufficiente;�individua le cause dell’esposizione eccessiva e adotta misure immediate per riportarel’esposizione al di sotto dei valori limite;�modifica le misure di prevenzione e protezione per evitare che la situazione si ripeta;
Le misure preventive e protettive
Se dopo aver effettuato la valutazione del rischio risulta che ivalori superiori di azione [85 dB (A)] sono superati il Datore diLavoro deve adottare le seguenti misure:
a) adozione di altri metodi di lavoro che implicano una minoreesposizione al rumore;b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile, inclusa l'eventualità di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al Titolo III, il cui obiettivo o effetto e' di limitare l'esposizione al rumore;c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro;d) adeguata informazione e formazione sull'uso corretto delleattrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo la loroesposizione al rumore;
Le misure preventive e protettive
e) adozione di misure tecniche per il contenimento:1) del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti;2) del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento;o di isolamento;
f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Uso dei Dispositivi di protezione Individuali (DPI)
Se i rischi derivanti dal rumore non possono essere evitati il Datore di Lavoro deve:
- mettere a disposizione dei lavoratori DPI dell’uditonel caso in cui il livello di rumore superi gli 80 dB(A);- obbligare i lavoratori ad indossare i DPI qualora il livello di rumore sia pari o superiore agli 85 dB(A).livello di rumore sia pari o superiore agli 85 dB(A).
• Scegliere i DPI previa consultazione dei lavoratori o deiloro rappresentanti.• Il Datore di Lavoro tiene conto dell’attenuazione fornitadai DPI solo ai fini di valutare l’efficienza dei dispositivistessi e il rispetto del valore limite di esposizione.
Attuazione delle misure in caso di superamento dei limiti di esposizione
In nessun caso i lavoratori devono essere sottoposti a dei valori uguali o superiori ai valori limite di esposizione [87 dB(A)].Se, nonostante l'adozione delle misure prese, siindividuano esposizioni superiori a 87 dB(A), il datore diindividuano esposizioni superiori a 87 dB(A), il datore dilavoro:a) adotta misure immediate per riportare l'esposizione aldi sotto dei valori limite di esposizione;b) individua le cause dell'esposizione eccessiva;c) modifica le misure di protezione e di prevenzione perevitare che la situazione non si ripeta.
La sorveglianza sanitaria
• Il Datore di Lavoro sottopone a sorveglianza sanitaria i lavoratorila cui esposizione al rumore eccede i valori superiori di azione [85dB(A)].• La sorveglianza viene effettuata periodicamente, di norma unavolta l'anno o con periodicità diversa decisa dal medico competente, con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti dei lavoratori per valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in funzione della valutazione del rischio.• L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporrecontenuti e periodicità della sorveglianza diversi rispetto a quelliforniti dal medico competente.• La sorveglianza sanitaria è estesa ai lavoratori esposti a livellisuperiori ai valori inferiori di azione [80 dB(A)], su loro richiesta equalora il medico competente ne confermi l'opportunità.
Informazione e formazione dei lavoratori
Il Datore di Lavoro deve garantire per i lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiore di azione una informazione e formazione riguardante:
a) le misure adottate in applicazione del presente titolo;b) l'entità e il significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione;c) i risultati della valutazione;c) i risultati della valutazione;d) le modalità per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute;e) l’eventuale sorveglianza sanitaria e agli obiettivi della stessa;f) le procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione;
g) l'uso corretto di adeguati DPI e alle relative indicazioni e controindicazioni sanitarie all'uso.
Tabella riassuntiva
La protezione dei lavoratori con i DPI
• I DPI possono essere classificati in tre categorie diverse: cuffie, inserti auricolari e caschi.
• Poiché esistono diversi tipi di protettori in grado di coprire diverse situazioni lavorative, è auspicabile scegliere i protettori più appropriati.
• Questa selezione dovrebbe tener conto dei seguenti punti:• Questa selezione dovrebbe tener conto dei seguenti punti:- marcatura di certificazione;- requisito di attenuazione sonora;- confortevolezza del portatore;- ambiente di lavoro e attività lavorativa;- disturbi medici;- compatibilità con altri dispositivi di protezione della testa quali elmetti, occhiali … .
cuffiacuffia
cuffiacuffia
Quale protezione garantisce ?Quale protezione garantisce ?
Le principali caratteristiche dei DPI• Gli inserti auricolari comunemente chiamati tappi vengono inseriti nel canaleauricolare ed è per questo che è molto importante scegliere la misura esatta perl’orecchio: se troppo grossi possono creare delle irritazioni mentre se troppo piccolinon proteggono completamente. Bisogna maneggiarli con le mani pulite ed esseresicuri, nel caso di inserti riutilizzabili, delle loro condizioni igieniche.• Gli inserti auricolari vengono utilizzati soprattutto in aree di lavoro a temperatura e/o umidità elevate al fine di evitare una sudorazione e un surriscaldamento eccessivo.Per lavori in ambiente polveroso possono essere adoperati preferibilmente degliinserti auricolari monouso o cuffie.inserti auricolari monouso o cuffie.• Le cuffie devono aderire perfettamente all’orecchio (ad esempio non ci devonoessere capelli); devono essere regolarmente pulite e occorre sostituire le partidanneggiate o usurate con il tempo. Tra gli svantaggi che presenta questo tipo didispositivo si possono considerare il fastidio dovuto alla pressione sulle orecchie e ilpeso del dispositivo.• Nei casi di esposizione ripetuta a rumore di breve durata le cuffie sono preferite agliinserti auricolari in quanto più semplici da indossare e togliere.• I caschi vengono utilizzati per emissioni sonore molte elevate; proteggono tutta latesta e possono avere una ricetrasmittente incorporata per effettuare lecomunicazioni verbali.• Il disagio è dovuto essenzialmente al peso e all’ingombro del dispositivo stesso.
Per stabilire il valore di attenuazione sonora di un dispositivo occorre far riferimento al valore SNR che rappresenta l’attenuazione media su tutto lo spettro delle frequenze.
Esempio: SNR 25 dB significa che la cuffia attenua di 25 dB(A) il livello di rumore.
Protezione del dispositivo Livello di esposizione a DPI
Le principali caratteristiche dei DPI
Protezione del dispositivo Livello di esposizione a DPI indossatoinsufficiente > di 85 dB(A)buono tra 75 e 80 dB(A)accettabile tra 70 e 75 dB(A)troppo elevato (iperprotezione) <di 70 dB(A)
Esempio Marcatura CECE 352-1
Come indossare i DPI
Cuffie
• Indossare la cuffia sopra la testa e posizionare i cuscinetti in modo tale che coprano le orecchie.• Sistemare le coppe auricolare fino ad ottenere un comodo e sicuro indossamento.• Le coppe possono essere regolate sia verticalmente che • Le coppe possono essere regolate sia verticalmente che lateralmente.• Rimuovere, per quanto possibile, i capelli presenti tra icuscinetti e la testa.• Assicurare che coprano le orecchie senza alcuna interferenza con le stanghette degli occhiali.• Ove possibile regolare anche la tensione della bordatura.
Cosa fare
Cosa NON fare
Come indossare i DPI
Inserti auricolari (tappi)
• Con le mani pulite premete e ruotare il tappo tra le dita fino a ridurne il più possibile il diametro.• Per inserire il tappo più facilmente tirare la parte superiore dell’orecchio con la mano opposta così da raddrizzare il dell’orecchio con la mano opposta così da raddrizzare il condotto uditivo; quindi inserire il tappo.• Mantenere il tappo in posizione finché non sia completamente espanso.
Cosa fare
Tappi con archetto
Controllo acustico
Come mantenere i DPI
• Al termine dell’utilizzo pulire i cuscinetti con una salvietta detergente.
• Prima dell’uso ispezionare la cuffia per controllare eventuali danneggiamenti.
• Le parti danneggiate devono essere subito sostituite.
• Conservare le cuffie in luogo asciutto e non contaminato.
• Seguire le istruzioni riportate sulla confezione.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE !GRAZIE PER L’ATTENZIONE !GRAZIE PER L’ATTENZIONE !GRAZIE PER L’ATTENZIONE !