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SHIZENSHUGI自然主義(NATURALISMO )(NATURALISMO )
ORIGINI
� Termine shizenshugi: usato per la prima volta daMori Ōgai nel 1889, come diretta traduzione dinaturalisme
• Presentazione sistematica, in vari articoli, delleteorie letterarie di Emile Zola (evidenziando leteorie letterarie di Emile Zola (evidenziando lerelazioni fra Zola e gli esperimenti medici di ClaudeBernard)
� Ōgai però, da medico, disapprova l’approccio di Zola:a suo parere, un medico deve conoscere i fatti, unoscrittore filtrarli con la sua immaginazione:
• Dubbio sulla possibilità di applicare il metodoscientifico alla prosa
� Altri scrittori però si rifanno alle teorie da luidivulgate e abbracciano il movimento
� Il naturalismo giapponese nasce così con unriferimento teorico esplicito al naturalismofrancese: punto di partenza fondamentale delfrancese: punto di partenza fondamentale delmovimento
� Però il movimento elaborò poi direzioni disviluppo autonome
ASPETTI FONDAMENTALI DEL
NATURALISME FRANCESE
� Stile:
� Impersonale: scrittore = stenografo del reale.• Deve presentare senza lirismo laDeve presentare senza lirismo la
concatenazione degli eventi che coinvolgono ipersonaggi
� Scopo della scrittura: studio delleconseguenze derivate dall’ambiente sociale edalle condizioni di ereditarietà.
� Letteratura come scienza: necessità diapplicare alla scrittura letteraria il metodosperimentale
• L'arte deve essere una riproduzione oggettivadella realtà, governata dalle leggi della natura
• Il romanziere, come lo scienziato, deve essereosservatore e sperimentatoreosservatore e sperimentatore
� Lo scrittore ha un impegno anche morale:mettendo in luce le cause dei fenomeni sociali,deve indurre la società a intervenire permodificarli e migliorarli
“Dal momento che la medicina, che era un'arte, diventa una scienza perché la letteratura non potrebbe diventare
anch'essa una scienza, grazie al metodo sperimentale?
Occorre considerare che tutto è collegato, che se il terreno proprio del medico sperimentale è il corpo dell'uomo nei
fenomeni dei suoi organi, in condizioni normali e patologiche, il terreno proprio di noi romanzieri naturalisti
è ugualmente il corpo dell'uomo nei suoi fenomeni mentali e passionali, allo stato normale e morboso. mentali e passionali, allo stato normale e morboso. Se non ci fermiamo all'uomo metafisico dell'età classica,
bisogna ben tener conto delle idee che la nostra epoca si fa della natura e della vita. Lo ripeto, noi portiamo avanti necessariamente il lavoro del fisiologo e del medico,
che hanno proseguito quello del fisico e del chimico. Perciò facciamo il nostro ingresso nella scienza. [...]”
Le roman expérimental (Emile Zola, 1880)
FASI DEL NATURALISMO GIAPPONESE
� Anni ‘90: il termine indicò genericamente latendenza realistica sulla linea indicata daShōsetsu shinzui:
� Descrizione realistica della vita e della psicologiadei personaggidei personaggi
� Eliminazione di elementi irrazionali (novel, nonromance)
� A partire dai primi del ‘900, e fino ai primi anni‘10, sulla scia di questo indirizzo realista sisviluppa il naturalismo “proprio”
� Naturalismo “proprio”
� Ricerca della oggettività della narrazione che siarticola in due fasi, caratterizzate da diversipresupposti teorici:
• Prima fase: zenki shizenshugi 前期自然主義 ozoraizumu ゾ ラ イ ズ ム (naturalismo alla Zola),rappresentato dalle opere di Kosugi Tengai (es.,rappresentato dalle opere di Kosugi Tengai (es.,Hatsusugata, 1900, e Hayariuta, 1902) e dalle primeopere di Nagai Kafū (es.: Jigoku no hana, 1902)
• Seconda fase: kōki shizenshugi 後期自然主義 ,rappresentato dalle opere di Shimazaki Tōson,Tayama Katai e altri
ZENKI SHIZENSHUGI
KOSUGI TENGAI (1865-1952)
� Hatsusugata:• “Non scrivo per gratificare la mia immaginazione
e ancor meno per gratificare quella di lettori ecritici. […]”
• “Penserò che le mie opere abbiano raggiunto illoro scopo se susciteranno nell’immaginazione dellettore le stesse sensazioni provocate dagli oggettireali”reali”
� Hayariuta:• “La natura non è né buona né cattiva, né bella né
brutta. […] Il romanzo è la natura tradotta nelcampo della rappresentazione. […]
• “Nella riproduzione della realtà non deve essereinserito il minimo tratto personale”
� Prefazioni a Hatsusugata (L’aspetto di untempo, 1900) e Hayariuta (Canzone popolare,1902): primi concreti esempi dell’influenza delNaturalismo europeo sugli scrittori giapponesi
� Arte: imitazione della natura per come essa è• Non deve esserci nessun intervento personale
dello scrittore, che deve essere assolutamenteobiettivo nella narrazione, senza distinguereobiettivo nella narrazione, senza distinguerefra bene/male o bello/brutto (essendo questecategorie soggettive e non oggettive diinterpretazione)
� Necessità per lo scrittore di toccare il lettore noncon cose straordinarie(/immaginate), ma con ciòche è reale e normale (≠ i romantici)
OPERE GIOVANILI DI NAGAI KAFŪ (1879-1959)
� Scrittore: stenografo, che deve descrivere senzagiudicare
� Jigoku no hana (Il fiore dell’inferno, 1902):necessità dello scrittore di esplorare il “latooscuro” dell’essere umano:oscuro” dell’essere umano:
“Credo che si debba esplorare il lato bestiale che esiste in ogni uomo. […] è per questo che non
esiterò nel concentrarmi nella rappresentazione fedele di realtà oscure quali la violenza e la lussuria, che sono il prodotto dell’eredità e
dell’ambiente sociale”
KŌKI SHIZENSHUGI
� Cosa caratterizza questa fase?� All’elemento di critica sociale che caratterizzava
la prima fase viene ad affiancarsi una propensioneper la narrazione intimistica e la confessione
� Alla lunga, questo secondo aspetto viene a prevalere� Alla lunga, questo secondo aspetto viene a prevaleresul primo, con la nascita dello shishōsetsu(romanzo dell’io): individuo non più analizzato inquanto appartenente a un gruppo o una classe, masolo per la sua interiorità
• Osservazione della natura = osservazione dellapropria natura
• Obiettività = sincerità
� A questo si accompagna l’affermarsi dell’idea di artecome genshō no saigen (“duplicazione delfenomeno”) slegata dalla moralità
� Anche le verità più imbarazzanti devono essere� Anche le verità più imbarazzanti devono essererivelate, senza preoccuparsi che l’opera possarivelarsi dannosa per il lettore
SHIMAZAKI TŌSON (1872-1943)
� Hakai (La trasgressione, 1906): opera fondante ditale seconda fase, in cui coesistono i due elementi
• Critica sociale: la storia di Ushimatsu,insegnante di provincia di origine eta (questionidell’ambiente e della ereditarietà)
• Tema della confessione: decisione di svelarela propria identità (infrangendo una promessala propria identità (infrangendo una promessarivolta al padre), per risolvere la conflittualitàcon cui vive la propria situazione, e decisionefinale di emigrare in Texas
� Emblema del kindai jiga che riesce adaffermare la propria identità o sempliceespressione di makoto?
“ Lo scopo principale del mio libro è descrivere come l’autore arriva a spezzare il solenne
giuramento fatto al padre. Per tale ragione vorrei che questo libro fosse letto essenzialmente come
uno studio delle relazioni tra un padre e un figlio, anche se ho aggiunto tanti altri personaggi e
accadimenti sullo sfondo” (1928)
� Il solo ambito della realtà veramente conoscibileè il proprio personale: passaggio da un “romanzosperimentale” a un “romanzo dell’esperienza”
TAYAMA KATAI (1872-1930)
� Elaborazione dei concetti di• Rokotsunaru byōsha 露骨なる描写 (descrizione
schietta, 1904)• Heimen byōsha 平面描写 (descrizione piatta,
1908)Critica agli scrittori che distorcono la natura con� Critica agli scrittori che distorcono la natura condescrizioni soggettive
� L’autore deve recepire la realtà “passivamente”,registrarla e riprodurla senza operare selezioni,che equivarrebbero a una sua distorsione
� Idea dell’esistenza di due diverse forme disoggettività:
• Soggettività naturale (daishizen no shukan):soggettività “inevitabile”, legata all’individualitàdell’autore, che per mostrare la realtà operanecessariamente una mediazione e rielaborazione
• Soggettività meschina (sakusha no• Soggettività meschina (sakusha no
shōshukan): intromissione dell’autore, deliberatafalsificazione
� L’autore deve riprodurre la natura attraverso lapropria individualità, ma senza intrusioni di unasoggettività meschina
FUTON (1907)
� Storia di Takenaka Tokio e Yoshiko: contrasto fravisione del mondo tradizionale (vista dalprotagonista come datata) e visione modernaispirata al ren’ai
� Netta corrispondenza tra gli eventi narrati nel� Netta corrispondenza tra gli eventi narrati neltesto e la biografia dell’autore.
� Funzione della letteratura: comunicare il mondointeriore dell’autore (e non crearne unoimmaginario).
� Storia narrata nella forma di una confessionelibera, senza censure
� L’opera creò scalpore fra i contemporanei, ed ebbegrande seguito negli scrittori successivi
� Giudicata per la “attitudine dell’autore” – l’onestànel raccontare gli eventi della propria vita – vistacome modello da seguire
� Modello per lo sviluppo dello shishōsetsu (owatakushi shōsetsu)
� Tayama Katai è spesso considerato il vero e proprio� Tayama Katai è spesso considerato il vero e propriofondatore del genere, che si sarebbe sviluppato apartire dagli anni ‘20 e fino agli anni ‘60
• Però in Futon manca la totale identificazione,anche a livello di punto di vista, fra narratore eprotagonista che caratterizzerà questo genere, erimane invece una misura di distacco ironico dalpersonaggio
“Japanese naturalism developed along quite different lines from any European example. European naturalism arose
largely as a reaction to the excessive emphasis on the individual in Romantic literature, but in Japan the most
salient feature of Naturalist writing was the search for the individual. This search was intensified after the brief
flowering of a specifically Romantic literature had passed and achieved its ultimate expression in the I-novel
(watakushi shōsetsu), which were attempts in the form of (watakushi shōsetsu), which were attempts in the form of novels to establish the individuality of the authors. The
Naturalism of Zola or Maupassant came to be interpreted not as a method of examining human beings with scientific detachment, but as an absolutely faithful reproduction of
real events, without admixture of fiction or even imagination.”
Donald Keene
IL NATURALISMO IN POESIA
� Corrente importante in poesia nel tardo periodoMeiji
� Come nel caso della narrativa, al centro l’idea dellapoesia come strumento euristico (convergenza fradiscorso scientifico e discorso letterario)discorso scientifico e discorso letterario)
� In particolare, utilizzo della poesia come mezzo perillustrare verità sull’uomo e sulla sua natura
� In generale, tuttavia minore successo rispetto allaprosa: forse, perché l’idea della poesia come operad’arte da non “contaminare” con la materialità delreale conservava maggiore forza rispetto alla prosa
CARATTERISTICHE STILISTICHE
� Volontà di “trasparenza” del mezzo linguistico• Adozione di una lingua colloquiale• Adozione del verso libero (nessuna costrizione
metrica)metrica)� N.B.: con l’affermarsi del genbun’icchi anche in
poesia, queste istanze stilistiche cominciarono anon identificarsi più specificamente con ilnaturalismo.
PRINCIPALI SVILUPPI
� Shimamura Hōgetsu
• Poesia: mezzo per veicolare emozioni umane osituazioni vissute (di solito dal poeta stesso):necessità, a questo fine, di una poesia “diretta”,priva di fronzoli o sentimentalismipriva di fronzoli o sentimentalismi
� Poesia impressionista (inshōshi), ispirata inparticolar modo dal naturalismo impressionistatedesco
� Fra i principali sperimentatori, per il naturalismo ingenerale e per la poesia impressionista: KawajiRyūkō, autore anche di Hakidame (L’ammasso dispazzatura, 1907), prima poesia giapponese inlingua colloquiale e verso libero
Bianco – / Odore del mare luminoso /Quiete delle nubitorbide.// Bianco – cenere – spasimi opprimenti…/ Comearrabbiato,/ come strappato, il cielo.// Alghe – legnigalleggianti / odore di piante di mare. / Bianco –
Bōfu no ato no kaigan (La costa dopo la tempesta, 1909)
galleggianti / odore di piante di mare. / Bianco –/Quiete della costa e delle onde.// Oblio – sogni – / ombredi dolore – / bianco –// Lontano tra le onde echeggia / unsuono come un sogno – disordine – pianto// Bianco /Torbidezza – vento// Vento – / placidi suoni / vento – /bianco –//
Hakidame
Sul retro del granaio della casa qui accantoUn fetido ammasso di spazzatura per il gran caldo
puzzaIl fetore dei vari rifiutiche giacciono in questo cumuloche giacciono in questo cumuloaleggia nella serena sera di inizio estate, nel
periodo delle pioggieIl cielo è rosso infetto
NATSUME SŌSEKI (1867-1916)(1867-1916)
“Scopo dell’educazione èsviluppare le qualità innatedi ogni individuo e coltivarela propria natura moraleoriginaria”
“No writer is more“No writer is morehighly esteemed by theJapanese thanNatsume Sōseki”(Donald Keene)
� Fra i più grandi intellettuali del periodo Meiji, epiù significativo rappresentante della crisidell’uomo moderno in Giappone
� Vita parallela alla modernizzazione delGiappone: successo ma dissidio interno
� Antimodernista: critica alla modernizzazionecome mera occidentalizzazione.Necessità di formare un individuo moderno che• Necessità di formare un individuo moderno chenon abbia il corpo di un giapponese e la testa diun occidentale, ma che attraverso il confronto colpensiero dell’Occidente metta a nuovo frutto levirtù della civiltà giapponese
� Anticonformista in particolare per la nonappartenenza a nessuna delle principali correntiletterarie dell’epoca
BIOGRAFIA
� Vita famigliare infelice e scelte di studioosteggiate dai genitori
� 1893: laurea in letteratura ingleseall’Università Imperiale di Tōkyō (secondolaureato in Inglese della sua università).laureato in Inglese della sua università).
� Scrive già in quel periodo saggi sulla letteraturadi lingua inglese (James, Whitman...)
� Altre passioni letterarie: letteratura in cinesee composizione di haiku (coltivata attraversol’amicizia con Masaoka Shiki)
� Attività di insegnante, prima a Tōkyō e poi inprovincia (nello Shikoku e nel Kyūshū), mainsoddisfacente
� Ricerca dell’identità: tema poi centrale nella suaopera, nasce come questione personale che siricollega però alla crisi legata alla ricercaricollega però alla crisi legata alla ricercaidentitaria che dominava la sua epoca (ecoinvolgeva anche altri intellettuali)
“Ho studiato per tre anni e alla fine ancora non sapevo cosa fosse la letteratura. Questo, posso ben dire, era la fonte
delle mie angustie. In un simile stato d’animo uscii dalla scuola per prendere il mio posto nel mondo e diventai – o meglio, fui costretto a diventare – insegnante. Per quanto la mia preparazione linguistica fosse incerta, ne sapevo abbastanza per tirare avanti, ma nel profondo del cuore
conoscevo solo il vuoto. […] Non provavo il minimo interesse per il mio lavoro. Sapevo fin dall’inizio di non avere le qualità per essere un buon maestro. […] Ero avere le qualità per essere un buon maestro. […] Ero
sempre all’erta, pronto a balzare verso la mia vocazione, verso un terreno su cui potermi misurare non appena uno
spiraglio si fosse aperto. […] Non potevo far altro che trascorrere giorno dopo giorno immerso in una malinconia che tentavo di nascondere agli altri, chiedendo di continuo
a me stesso: cosa sarà di me?”
Da Watakushi no kojinshughi, trad. Maria Teresa Orsi
IL VIAGGIO A LONDRA
� 1900-1903: in viaggio a Londra, inviato dalMinistero dell’Istruzione
� Periodo di solitudine, povertà e malinconia, checomportò grande stress e difficoltà psicologiche
� Delusione nell’impatto con la cultura� Delusione nell’impatto con la culturaoccidentale che aveva cercato di assimilare
� Di conseguenza, nuova coscienza della propriaidentità di giapponese
� Inizia a sviluppare la sua teoriadell’individualismo
� Tornato in Giappone, Sōseki è convinto dellanecessità di scegliere una “propria strada”
� In termini di scelte di vita personale� Per la nazione, nel rapporto con l’Occidente• Necessità di evitare un adeguamento superficiale
e meccanico, con conseguente vuoto di valori einsoddisfazione collettivainsoddisfazione collettiva
� Assume un prestigioso ruolo di insegnante diinglese all’Università di Tōkyō (dopo LafcadioHearn)
� Però, nel, frattempo, pubblicazioni di saggi dicritica letteraria e coltivazione di altri interessiletterari (un po’ come un “moderno bunjin”)
“Da quel momento, per rafforzare – o meglio per costruire – le basi sulle quali poggiarmi per i miei studi di letteratura, cominciai a leggere libri che non avevano nulla a che fare
con la letteratura. In breve, avendo infine elaborato le parole “a modo mio” [jiko hon’i], per rafforzare questa posizione mi dedicai a studi scientifici e a speculazioni
filosofiche. Una volta impadronitomi del concetto “a modo mio”, esso divenne per me fonte di enorme energia. mio”, esso divenne per me fonte di enorme energia.
All’improvviso trovai il coraggio di mettere in discussione gli altri. Se fino a quel momento ero stato incerto e come
perduto, ora il concetto “a modo mio” mi indicava la strada che dovevo percorrere”
Da Watakushi no kojinshughi, trad. Maria Teresa Orsi
� 1905-1906: pubblicazione di una serie di opere, apartire da Wagahai wa neko dearu (pubblicato apuntate nella rivista Hototogisu con grandesuccesso di pubblico), che lo portò
� Alla fama letteraria e alla decisione diabbandonare l’insegnamento per dedicarsiesclusivamente alla scrittura
� A concentrarsi soprattutto sulla produzione� A concentrarsi soprattutto sulla produzionecreativa, mettendo più in secondo piano la teorialetteraria (a cui comunque continuò a contribuire)
� 1910-11: problemi di salute e morte della primafiglia: forte impatto sui suoi ultimi anni di vita
� Rifiuto di riconoscimenti ufficiali come il titolo diDottore in Lettere propostogli dal Ministerodell’Istruzione
OPERE PRINCIPALI
� SAGGISTICA (contributo fondamentale allateoria letteraria del periodo):
� Bungei no testugakuteki kiso (Le basi filosofichedell’arte letteraria, 1907)dell’arte letteraria, 1907)
� Bungakuron (Teoria della letteratura, 1907)� Bungaku Hyōron (Critica letteraria, 1908)� 1914: Watakushi no kōjinshugi (Il mio
individualismo)
� NARRATIVA:
� 1904-1906: Wagahai wa neko de aru (Io sonoun gatto)
� Yōkyoshu: raccolta di racconti di carattere più“romantico”
� 1906: Bocchan (Il signorino) ritorno al realismo,senza però aderire al naturalismo (noidentificazione con i personaggi)identificazione con i personaggi)
� 1906: Kusamakura (Guanciale d’erba)� Trilogie, ritratto degli intellettuali del tempo:• 1908-1910: trilogia comprendente Sanshirō,
Sore kara e Mon
• 1912-1914: trilogia Higan sugi made (Dopol’equinozio), Kojin (Viandanti), Kokoro
� 1915-1916: Le ultime opere, molto apprezzatedalla critica, finestra più diretta sul mondointeriore di Sōseki:
• Michikusa (Erbe sulla via), unico testodichiaratamente autobiografico della suaproduzione (ma scritto senza l’intentoscandalistico/provocatorio dei naturalisti)scandalistico/provocatorio dei naturalisti)
• Garasuto no uchi (Entro la porta a vetri), raccoltadi ricordi e riflessioni personali
• Meian (Luce e ombra), rimasto incompiuta per lasua morte
WAGAHAI WA NEKO DE ARU (1904-1906)
Pubblicato a puntatesulla rivista di haiku
Hototogisu, ottenne ungrandissimo successo digrandissimo successo dipubblico, tanto cheSōseki continuerà apubblicare capitoli finoal 1906, per un totale di11
� Stile: apertamente ironico, a partire dalla sceltadell’anomalo narratore
� Recupero dell’elemento della comicità inletteratura,
• Assente nella prima produzione narrativa Meiji� Però, non comicità “sboccata” del tardo Gesaku, ma
forma più attenuata dell’ironia� N.B.: le direzioni della letteratura coeva vengono
velatamente criticate dal narratore, in particolareil naturalismo e la sua cognizione della letteraturacome strumentale
� Narratore-gatto: maschera dell’autore, che glipermette di dar voce al proprio intento satirico
� Satira/critica sociale rivolta alle figure chefrequentano la casa del sensei, che rappresentano:
• Gli intellettuali Meiji, a partire da se stesso (ilpadrone del gatto senza nome, Kushami sensei, è unprofessore di inglese) e in particolare i ciechiammiratori dell’Occidente
• I nouveaux riches (Kaneda) con le loro volgariaspirazioni di parvenus, “nemici naturali” degliaspirazioni di parvenus, “nemici naturali” degliintellettuali
� Anticipazione di vari temi: del temadell’individualismo (ancora solo in termini didecostruzione) e del contrasto onestà e rigoreintellettuale VS denaro e opportunismo
SANSHIRŌ (1908)
� Pubblicato a puntate sulloAsahi Shinbun
� Trama: un ventitreenne,dopo essersi diplomato inun liceo di provincia, siiscrive all’Università diiscrive all’Università diTōkyō e viene a contattocon eventi e personaggi (inparticolare, il professorHirota, suo “maestro”), chegli permettono diacquistare una nuovamaturità
PERSONAGGI PRINCIPALI
� Sanshirō: caratterizzato principalmente dallasua giovinezza e semplicità, e dalla passività concui riceve gli input degli altri personaggi, cheinducono la sua progressiva maturazione
� Hirota: sorta di maestro per Sanshirō, che� Hirota: sorta di maestro per Sanshirō, cheaffascina e scandalizza il protagonista per il suocinismo, la sua aperta critica alla societàcontemporanea, la sua mancanza di rispetto per leistituzioni che il giovane non può mettere indiscussione (famiglia, Stato..).
� Nonomiya: scienziato, distaccato dal mondo edalla sua volgarità, che si dedica completamenteallo studio e al progresso della scienza
� Yojirō: emblema dell’era moderna, caratterizzatodall’opportunismo spregiudicato della nuovagenerazione di giapponesi
� Yoshiko e Mineko: figure femminilirappresentative del nuovo Giappone, intellettualied emancipate che rivendicano la propriaindipendenza in diversi modi (Mineko:unconscious hypocrite?)
STRUTTURA
� Tempo della narrazione: pochi mesi comededucibile
� Dalle (scarne) indicazioni temporali (11 settembre,data di inizio lezioni all’università, 3 novembre,compleanno dell’imperatore, il rientro dopo la finedell’anno)dell’anno)
� Dalle allusioni stagionali (richiamo alla letteraturaclassica e esperienza di Sōseki nell’haiku)
� Costruzione del romanzo “artificiosa”� Riflesso della non aderenza di Sōseki al movimento
naturalista, e del fatto che non intendeva mettere inscena una riproduzione “fedele” della realtà
PARZIALE RICHIAMO AL“ROMANZO DI
FORMAZIONE”(BILDUNGSROMAN) EUROPEO
� Modello del romanzo europeo:� Gioventù tipicamente adottata come simbolo
della modernitàdella modernità� Esito finale dell’opera in cui il protagonista
raggiunge la maturità, che corrisponde alcontempo all’affermarsi della libertà individualee alla integrazione sociale: il passaggio dallagioventù alla maturità corrisponde alsuperamento della contraddizione fra le proprieambizioni e le regole della società
� Modello di Sōseki:� Associazione della modernità alla gioventù del
protagonista, entrambe sinonimo di trasformazione• L’idealismo, ottimismo e innocenza tipici della
giovinezza, in particolare, si riflettononell’entusiasmo verso la modernizzazione
� D’altra parte, però, la visione di Sōseki appare meno� D’altra parte, però, la visione di Sōseki appare menoottimista di quella tipica del bildungsroman:
• Sanshirō vive un conflitto interiore fra dinamismoe staticità. È diviso fra “tre mondi”: quellorassicurante del passato, l’universo del sapere (ingrado di garantirgli una vita serena ma misera eseparata dal mondo), e quello della integrazionesociale
• Nel suo percorso di crescita, è spinto da Hirota, inparticolare, a comprendere l’importanza diconquistare e non rinunciare mai alla propria libertàintellettuale.
• Tale conquista non corrisponde tuttavia a unaintegrazione sociale: si intuisce (anche daiparallelismi fra lui e Hirota) che nel finale ilparallelismi fra lui e Hirota) che nel finale ilprotagonista si avvierà verso la scelta del “secondomondo” e che questo facilmente si tradurrà per lui insofferenza e solitudine.
• Maturità: non tanto acquisizione di un nuovo statusnella società, quanto ritiro in un mondo avulso dallarealtà
TEMATICHE CENTRALI: MODERNITÀ E
INDIVIDUALISMO
� Individualismo
� Incarnato dal professor Hirota, attraverso cuiviene elaborato in nuce del tema della difesadell’individualismo,dell’individualismo,
• Poi sviluppato anche in Kokoro e, soprattutto,nella conferenza del 1914 Watakushi no
kojinshugi (Il mio individualismo), in cui latematica sarebbe però stata trattata con tonidiversi rispetto ai romanzi
� Tematica fondamentale dell’opera: contrasto frapassato e tradizione e presente e modernità,in contrapposizione sin dalle prime pagine(contrasto fra provincia e capitale)
� L’opera evidenzia le contraddizioni dellamodernizzazione troppo rapida che hainteressato il Giappone
• Dilemma del protagonista: specchio al dilemma• Dilemma del protagonista: specchio al dilemmadella società giapponese di fronte alla modernità,che si riflette negli anacronismi di Tōkyō dove ilpensiero dell’era Meiji stava percorrendo “nel girodi quarant’anni tutta la strada che la storiadell’Occidente aveva fatto in tre secoli”.
� L’opera fa da portavoce al disagio, alienazione esolitudine contraltare di un processo visto, in ognicaso, come inevitabile
� N.B.: il tono di Sanshirō rimane comunquegeneralmente più ottimista in rispetto a operepiù tarde di Sōseki
� La narrazione viene interrotta alle soglie dellamaturità del protagonista (alla sua primadelusione d’amore) e il suo futuro non vienedelusione d’amore) e il suo futuro non vieneeffettivamente svelato: non viene mostrata larisoluzione del conflitto, né la fine dell’illusioneche è l’inevitabile passo che conduce allamaturità
COME PROSEGUONO LE ALTRE DUE OPERE
DELLA TRILOGIA?
� Sorekara:• Incentrato su Daisuke, “ipotetico futuro” di
Sanshirō• Daisuke conduce una vita vicina a quella del
professor Hirota, isolata dalla società, di cui rifiuta iprofessor Hirota, isolata dalla società, di cui rifiuta icompromessi per proteggere i propri ideali
• Però, anche difetto di volontà, che lo porta ateorizzare più che ad agire
• Si innamora della moglie di un amico: possibilemodo per dare un senso alla propria vita, masfidando l’istituto della famiglia e le norme sociali
• Che decisione prenderà?
� Mon:• Incentrato su una coppia di mezza età, nata
dall’adulterio della donna e dal tradimento di unaamicizia da parte dell’uomo
• Vita dimessa, malinconica, solitaria, ancora piùper autoimposizione legata al senso di colpa cheper ostracismo da parte della societàper ostracismo da parte della società
• Conclusione di fondo: solitudine dell’individuocome inevitabile conseguenza del cercare diaffermare la propria individualità; impossibilitàdi trovare un significato per la propria esistenza
TECNICHE NARRATIVE
� Effetti visivi mirati a generare un impattopsicologico sul lettore
� Teoria estetica elaborata da Sōseki in particolare,in Bungakuronin Bungakuron
� Base: studio di opere occidentali di psicologia eteoria letteraria, e della funzione dei colori nellepoesie di Shelley e Coleridge
• Associazione fissa di colori a luoghi e stati d’animo(es.: verde degli alberi e della natura associato aluoghi in cui il protagonista è isolato e privo diinquietudine, come il campus universitario; rossoassociato al “mondo reale”, della capitale e dellamodernizzazione, ecc.)
• Opposizione di quiete (associata alla provincia eall’ambiente “protetto” dell’università) eall’ambiente “protetto” dell’università) emovimento (attività frenetica di Tōkyō che generain Sanshirō un senso di disagio, immagine dellenuvole associata alla mutevolezza deipersonaggi…)
• Creazione di contrasti fra luce e ombra: lucenaturale, chiara e rassicurante, luce artificiale,più insidiosa, oscurità, associata a chi sceglie diritirarsi dal mondo (come Hirota)
WATASHI NO KOJINSHUGI (1914)
� Individualismo: libera espressione di se stessi,coraggio nel seguire la propria strada
� Necessario per la felicità individuale� Contrapposto, in particolare, all’allocentrismo
dominante nella società giapponese, accentuato indominante nella società giapponese, accentuato inperiodo Meiji dalle necessità pressanti dellamodernizzazione
� Da non confondere con l’egoismo, l’arrivismo intermini di denaro e potere.
� Sōseki invoca un individualismo “etico”: sviluppodella propria individualità come condizione dellapropria felicità nel rispetto di quella altrui.
� Rapporto fra individualismo e nazionalismoimperante in periodo Meiji
� Necessità di non lasciare che la nazione prevalessesull’individuo e che i valori collettivi fossero postisopra quelli individuali, soprattutto in un periodo dipace e prosperità
� N.B.: insistenza sull’individualismo come fonte difelicità personale
� Differenzia fondamentalmente le posizioni prese inquesta conferenza con quelle più pessimiste diSanshirō, e, soprattutto del successivo Kokoro
“Se fra di voi c’è qualcuno che già si è aperto una via con le proprie forze, rappresenta
probabilmente un’eccezione; non voglio sostenere che sia un male seguire gli altri e percorrere la vecchia strada già tracciata in precedenza, a
patto che ciò porti con sé serenità e fiducia in se stessi. Voglio dire soltanto che, se questo non si verifica, allora, a tutti i costi, occorre procedere verifica, allora, a tutti i costi, occorre procedere da soli; per così dire, è necessario scavarsi la via
con un piccone fino a giungere al giacimento d’oro. Dico che è necessario perché, altrimenti, si
rischia di rimanere infelici per tutta la vita, vagando smarriti per il mondo.”
KOKORO (1914)
� “La solitudine è il prezzo che dobbiamo pagare peressere nati in quest’epoca moderna, cosi piena dilibertà, di indipendenza e di egoistica affermazioneindividuale”
� Ripresa di molte delle tematiche di Sanshirō e diWatashi no kojinshugi, in particolare
• Rapporto allievo-maestro• Tema dell’individualismo e suo rapporto col
nazionalismo� Però, senso più profondo di disagio e “masochismo
morale” dei protagonistimorale” dei protagonisti� Inoltre, tematiche “universalizzate” attraverso
personaggi archetipo (privi anche di un nome)� Solitudine: vista come una costante dell’uomo
moderno, da cui non si può sfuggire se si vuoleaffermare la propria individualità e libertà
STRUTTURA
� Il testo è diviso in due sezioni con un cambio dinarratore (entrambi in prima persona):
• La prima parte (parti I e II) è narrata da ungiovane studente che parla del proprio mentore, unsensei di Tōkyōsensei di Tōkyō
• La seconda (parte III) è costituita da una letteraindirizzata dal sensei al giovane (ricevuta mentrequest’ultimo si trova in visita dai genitori)
� La seconda sezione rappresenta il vero nucleo delracconto: quella che prima sembrava la storiaprimaria si trasforma in una cornice
� Chiave di volta del racconto: suicidio del maestro,che conclude entrambe le sezioni, ed è al contempoil punto di avvio della trama e della scrittura (lalettera-testamento motiva la scrittura del testo, inquanto la prima sezione esiste in funzione dellaseconda)
� Circolarità che si sovrappone alla progressione� Circolarità che si sovrappone alla progressionecronologica (cornice non chiusa: assenza di un’unitàideale aristotelica)
� Il narratore, consapevole fin dall’inizio di cometerminerà la storia, crea un senso di suspense pertutta la narrazione
TEMI
� Motivo del junshi (il suicidio per seguire ilproprio signore nella morte): il sensei traeispirazione per il suo gesto dalla vicenda delsuicidio del generale Nogi dopo la mortedell’Imperatore Meijidell’Imperatore Meiji
� Gesto di Nogi e del maestro: richiamo a un codiceconfuciano e di bushidō ormai anacronistico, conla cui distruzione i personaggi si trovano aconfrontarsi (anche dall’abbandono del padremalato da parte del protagonista simboleggia ildisgregarsi della famiglia tradizionale)
� Il gesto del maestro, parallelo ad esso, evidenziala tormentata psicologia degli intellettualiMeiji, per cui, come per il maestro,l’affermazione della propria individualitàsignifica solitudine e incomunicabilità (causasignifica solitudine e incomunicabilità (causadel gesto suicida alla pari del rimorso neiconfronti dell’amico K.)