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R.G. 21927/10 - 09/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 1 TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZ. COLLEGIALE - VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE PAGINE VERBALE: n. 97 REDATTORE: Ammendola - CARATTERI: n. 247.082 PRESIDENTE Dott. MEZZOFIORE GIUDICE A LATERE Dott. CUPPONE GIUDICE A LATERE Dott. SANTOLINI PUBBLICO MINISTERO Dott. BOMBARDIERI Dott. PASSANITI PROCEDIMENTO PENALE N. 21927/10 R.G. A CARICO DI: BERRIOLA LUCA + ALTRI UDIENZA DEL 09/03/2011 ESITO: RINVIO AL 10/03/2011 AULA OCCORSIO ___________________________________________

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PROCEDIMENTO PENALE N. 21927/10 R.G. A CARICO DI: BERRIOLA LUCA + ALTRI SEZ. COLLEGIALE - UDIENZA DEL 09/03/2011 R.G. 21927/10 - 09/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE REDATTORE: Ammendola - CARATTERI: n. 247.082 PAGINE VERBALE: n. 97 1

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TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZ. COLLEGIALE -

VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE

PAGINE VERBALE: n. 97

REDATTORE: Ammendola - CARATTERI: n. 247.082

PRESIDENTE Dott. MEZZOFIORE GIUDICE A LATERE Dott. CUPPONE GIUDICE A LATERE Dott. SANTOLINI

PUBBLICO MINISTERO Dott. BOMBARDIERI Dott. PASSANITI

PROCEDIMENTO PENALE N. 21927/10 R.G.

A CARICO DI: BERRIOLA LUCA + ALTRI

UDIENZA DEL 09/03/2011

ESITO:

RINVIO AL 10/03/2011 AULA OCCORSIO

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Presidente: Dott. MEZZOFIORE Giudice a latere: Dott. CUPPONE Giudice a latere: Dott.SANTOLINI Pubblico Ministero: Dott. BOMBARDIERI Dott.PASSANITI Cancelliere: Dott. BONFIGLI Ausiliario tecnico: Sig. RECCHIA Udienza del 09/03/2011 aula Occorsio Procedimento penale n. 21927/10 R.G. A CARICO DI: BERRIOLA LUCA + ALTRI Il Presidente procede alla costituzione delle parti e dà atto della presenza dei difensori degli imputati, come da verbale d'udienza.

DICH - DI GIROLAMO: Nicola Paolo Di Girolamo. T: si riprende l'esame che era stato sospeso la scorsa udienza. PM - BOMBARDIERI: Di Girolamo, la volta scorsa lei ci stava parlando della rottura di Murri, l'aveva definita così, rottura di Murri con Mokbel. E ci ha parlato di una serie di comunicazioni che aveva fatto Murri in varie parti, ci può specificare questa situazione? DICH - DI GIROLAMO: vi fu un momento storico in cui Murri interruppe i rapporti di fatto con Mokbel per motivazioni di carattere squisitamente personale e a fronte di questa rottura, di questa interruzione di rapporti il Murri determinò in via autonoma l'interruzione, secondo lui, e quindi la revoca, secondo lui, di una serie di rapporti che, sempre secondo Murri, riteneva potessero esistere a livello bancario.

TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZ. COLLEGIALE

ESAME DEL TESTE

NICOLA PAOLO DI GIROLAMO

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In questo caso provvide, quindi, Murri a disporre tanto sul territorio di Singapore, tanto sul territorio svizzero, tanto sul territorio italiano l'interruzione di questi rapporti. Credo che fosse... PM - BOMBARDIERI: come? In che modo? DICH - DI GIROLAMO: credo che fosse uno scrupolo particolare del Murri perché in alcuni casi, mi riferisco al mio specifico, io non avevo di fatto una procura su un suo conto personale, io avevo la facoltà di poter, sul suo conto corrente personale aperto in Svizzera, la facoltà di poter verificare quella natura degli investimenti, investimenti di natura patrimoniale, quindi la gestione del patrimonio che era all'interno di quel conto corrente, quindi non disponevo di una procura. Di fatto però il Murri in quel momento di rottura mandò, per quel che mi riguarda, una e - mail a me avvisandomi che non avrei avuto più nessuna facoltà a operare, le ripeto, era una indicazione non corretta nel mio caso. Per quel che riguarda la parte italiana, so perché mi fu riferito di fatto... PM - BOMBARDIERI: da chi? DICH - DI GIROLAMO: da Mokbel e mi sembra anche da Fanella, principalmente da Mokbel, del fatto che Murri avesse disposto la revoca a poter operare sui conti correnti delle società di Murri. Non mi chieda con esattezza quindi se lì esistevano o meno delle procure però io questo avevo avuto come indicazione. Il terzo territorio, chiamiamolo così, era quello legato a Singapore nel quale il Murri aveva disposto la apertura della società della Holding a cui avevo fatto riferimento nell'interrogatorio precedente... PM - BOMBARDIERI: cioè, la... DICH - DI GIROLAMO: la Runa e del conto corrente, qui non ricordo però se il conto corrente fosse il conto corrente personale di Murri o il conto corrente della Runa stessa. Quindi... fu il momento storico in cui lui intese interrompere i rapporti con tutti quanti. PM - BOMBARDIERI: quindi in particolare lei ha fatto riferimento a Singapore, che cosa fece? DICH - DI GIROLAMO: a Singapore mandò, quindi, indicazione tanto ai professionisti incaricati della costituzione e della gestione di questa società, tanto alla banca presso la quale era stato aperto il conto di non consentire a nessuno di operare se non attraverso un suo placet diretto, successivo a qualsiasi tipo di disposizione. PM - BOMBARDIERI: senta, quando fa riferimento ai professionisti? DICH - DI GIROLAMO: erano le due realtà che avevo menzionato la volta scorsa, le due realtà finanziaria e fiscale di Singapore e legale di Singapore. Le due realtà necessarie per aprire, per costituire una soc...

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PM - BOMBARDIERI: sì, lei ha conoscenza se inviò, che cosa fece in concreto e a chi inviò quest'e - mail a cui ha fatto riferimento, se ne è a conoscenza? DICH - DI GIROLAMO: non mi ricordo, mi sembra di ricordare - ma potrei sbagliarmi - la mandò ai due studi professionali e anche alla banca, però potrei sbagliarmi, magari l'ha mandata solo alla banca, non lo so. PM - BOMBARDIERI: senta, a Singapore chi operava oltre Murri? Cioè perché per Murri c'era questa necessità di mandare questa e - mail? DICH - DI GIROLAMO: perché nella fase di costituzione della Runa avevamo operato unitamente al Murri tanto io quanto il Dottor Toseroni e quindi era stata in quella fase costituita la società, si era provveduto alle technical necessarie per l'apertura del conto corrente, mi ricordo che fu aperto il conto corrente, non mi ricordo, l'ho già detto l'altra volta, se dal conto corrente personale di Murri poi vi fu il trasferimento della disponibilità economica anche alla società neo costituita o non si arrivò a quello, questo non me lo ricordo. Non mi sono mai occupato direttamente di questa vicenda. PM - BOMBARDIERI: lei in quel periodo dove si trovava? DICH - DI GIROLAMO: nel periodo in cui fu costituita la... PM - BOMBARDIERI: no, nel periodo in cui c'è stata questa rottura e c'è stata questa... DICH - DI GIROLAMO: principalmente a Roma, è una rottura che però si era predeterminata nell'ambito di una riunione che si era tenuta a Cap d'Antibes. PM - BOMBARDIERI: ci può dire che cosa è successo a seguito di quest'iniziativa del Murri, se ci sono state delle riunioni, che cosa è successo? DICH - DI GIROLAMO: determinò, allora, le due realtà, quella di Singapore e quella svizzera erano sicuramente delle realtà di contorno, non necessarie e non strumentali al proseguimento dell'attività legata al traffico telefonico. Di conseguenza, di queste due posizioni non ci si curò gran che, si generarono delle grandi problematiche all'interno del gruppo per la impossibilità a operare con le società di Murri espressamente con i conti correnti riconducibili al Murri e quindi fu oggetto di grande discussione. PM - BOMBARDIERI: ci può dire che significa "oggetto di grande discussione"? DICH - DI GIROLAMO: di grandi litigi tra Mokbel principalmente e Murri e quindi vi fu una serie di litigi ai quali non è che io partecipai direttamente ma di cui avevo cognizione che portarono poi a una definizione dei rapporti... PM - BOMBARDIERI: in che modo aveva cognizione? DICH - DI GIROLAMO: perché mi veniva riferito costantemente, quindi ne avevo indicazione sia da Mokbel, sia da Fanella, sia da Toseroni, cioè si sapeva che c'era una discussione in atto

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tra Murri e Mokbel e una discussione nella quale Murri era inteso, era determinato a voler interrompere i rapporti, di qualsiasi natura, quindi erano rapporti di natura lavorativa, legati a questo tipo di affari per quello che riguardava il gruppo e rapporti di natura personale con Mokbel, quindi che esulavano dalla operatività. PM - BOMBARDIERI: come si è risolta questa situazione? Si è risolta poi questa situazione? DICH - DI GIROLAMO: si è risolta, non so bene come, attraverso quale tipo di accordo, però a un certo momento vi fu l'opportunità di poter definire i rapporti perché so che poi, insomma, Murri di fatto è uscito da questa vicenda ma ha consentito nell'ambito della coda di questa sua operatività di chiudere quelle che fossero le posizioni contabili in essere. Non mi chieda come perché non ne ho cognizione. PM - BOMBARDIERI: non ne ha conoscenza del fatto... DICH - DI GIROLAMO: no. PM - BOMBARDIERI: senta, lei ha fatto riferimento a delle società sue che aveva in Italia, la Gis e Le Antiche Officine Campidoglio. DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: lei è stato titolare da solo o insieme a qualcuno di società all'estero? DICH - DI GIROLAMO: io sono stato titolare unitamente... tanto per la Generale Mobiliare Servizi, tanto per Le Antiche Officine Campidoglio, come per una terza società che era stata aperta alle Seichelles, io ero titolare al 50 per cento assieme al Dottor Marco Toseroni. Quindi lo schema di detenzione delle quote era lo stesso, identico. PM - BOMBARDIERI: quindi erano tre società: Seichelles, Gis e Antiche Officine Campidoglio? DICH - DI GIROLAMO: esatto. PM - BOMBARDIERI: questa società delle Seichelles come si chiamava? DICH - DI GIROLAMO: non me lo ricordo, può essere Woldof, ma mi potrei sbagliare. PM - BOMBARDIERI: potrebbe essere Woldof?! Senta, ci può dire che finalità aveva questa società e come è stata utilizzata? DICH - DI GIROLAMO: la società era stata costituita ab origine solamente dal Dottor Toseroni. PM - BOMBARDIERI: intanto in che periodo? Cioè nel periodo contestuale a questa vicenda o era già esistente? DICH - DI GIROLAMO: no, no, fu costituita ad hoc per questa vicenda perché doveva diventare il contenitore di quelli che erano i frutti della posizione di Toseroni e mia in questa vicenda. Quale fu il periodo è possibile che fosse il 2006/2007, ma non... PM - BOMBARDIERI: quindi comunque contestuale, finalizzata a questa vicenda?! DICH - DI GIROLAMO: esclusivamente a questa vicenda.

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PM - BOMBARDIERI: che operatività ha avuto questa società? DICH - DI GIROLAMO: la società di fatto quindi doveva divenire un contenitore legato solo alle nostre due posizioni, successivamente invece per richiesta diretta da parte del Mokbel nei confronti del Dottor Toseroni divenne una società nella quale sono transitati invece molti denari. Molti denari facenti capo quindi al gruppo ed è un ordine di grandezza... mi sembra di ricordare che fosse un ordine di grandezza intorno ai 30 milioni di euro. PM - BOMBARDIERI: cioè, non ho capito, su richiesta di chi? DICH - DI GIROLAMO: di Mokbel, nei confronti di Toseroni e questo ricordo che creò anche delle problematiche operative perché quando si apre una società all'estero e quindi si deve necessariamente aprire un conto corrente all'estero, l'indicazione che deve essere data alla banca di riferimento è quella di un presumibile ordine di grandezza delle cifre che transiteranno su quel conto. La società stessa era stata strutturata quindi per una operatività di uno, due o tre milioni, non certamente per un'operatività di quella natura. Quindi il Dottor Toseroni si trovò costretto poi a modificare e a dare delle altre indicazioni alla banca stessa su quello che sarebbe stato il volume di denari che sarebbero transitati sul conto stesso. PM - BOMBARDIERI: ci può dire, lei ha saputo, visto che la società è anche riferibile a lei, le ragioni per cui sono transitati tutti questi soldi, lei ha detto 30 milioni circa, pare? DICH - DI GIROLAMO: credo di ricordare che all'interno della società sia transitato un ordine di grandezza più o meno di 30 milioni, le motivazioni per le quali si rese necessario questo è perché le società che Mokbel avrebbe dovuto aprire per far transitare questi denari o non erano disponibili, o si erano create delle problematiche, è possibile anche - ma potrei sbagliarmi - che corrispondesse proprio al momento del litigio con Murri e quindi non vi fosse più Murri come società estera disponibile, non ricordo. Mi ricordo perfettamente però che fu un qualche cosa che nacque per un utilizzo specifico e che di fatto fu utilizzata invece a uso e consumo del gruppo. PM - BOMBARDIERI: come avveniva il trasferimento in favore di questa società, cioè... DICH - DI GIROLAMO: non ne ho indicazione diretta perché ha seguito l'operatività... non dico giornaliera, l'operatività ordinaria di questa società era stata seguita direttamente dal Dottor Toseroni. PM - BOMBARDIERI: quindi, ma lei non sa proprio niente, non sa da dove venivano... DICH - DI GIROLAMO: so che arrivavano dei bonifici da società estere, ma a chi fossero imputabili queste società, se fossero in capo al Murri, per dirle, rispetto a un altro soggetto non glielo so dire.

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PM - BOMBARDIERI: quindi la società che cosa faceva in pratica, che operatività aveva? DICH - DI GIROLAMO: la società di fatto riceveva del denaro, quindi da queste società estere, e lo faceva transitare a sua volta, quindi lo bonificava ad altre società, ma non nella filiera legata al business Fastweb o Telecom, quindi questo... PM - BOMBARDIERI: quindi questo che cos'era, che parte era di quel traffico di cui diceva lei? DICH - DI GIROLAMO: il frutto di tutta la filiera legata quindi alla frode Iva e quindi era quota parte di questo prodotto. PM - BOMBARDIERI: ho capito, ma veniva bonificata a quali società? Sulla base di chi? Chi è che individuava le società a cui andavano bonificati i soldi che arrivavano dentro la Woldof? DICH - DI GIROLAMO: non le so dare questo tipo d'indicazione, ripeto, perché non mi sono mai occupato nemmeno di un'operazione, né di un bonifico in entrata, né di un bonifico in uscita, quindi non avevo indicazione diretta in questo senso. PM - BOMBARDIERI: quindi si occupava solo Toseroni di questo? DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: senta, lei ha detto che ha avuto un compenso pure, è stato determinato in 4 milioni, quindi anche rilevante. DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: si può dire che cosa ha fatto a fronte di questo compenso? Cioè la sua operatività all'interno del gruppo in concreto? La volta scorsa ha detto in via generale, ha detto: "Ho costituito le società..." DICH - DI GIROLAMO: sì, no, allora Dottore, le ho già detto: il compenso per quel che mi riguardava, come per molti, per non dire tutti quanti, era un discorso forfettario non legato a una singola prestazione, quindi non vi era. E a fronte di questo quindi l'operatività... PM - BOMBARDIERI: sì, questo l'ho capito. Quindi in concreto lei che cosa ha fatto? DICH - DI GIROLAMO: molto poco, nel senso che il tipo di attività si sarebbe concretizzata sicuramente in maniera più concreta in una fase successiva, che poi di fatto non si è verificata, per lo meno non si è verificata in tutta la... PM - BOMBARDIERI: scusi, lei è titolare di società o di conti in Svizzera? DICH - DI GIROLAMO: io sono titolare di un conto corrente in Svizzera... sì, di conti correnti svizzeri, ma miei personali, non legati a società. PM - BOMBARDIERI: senta, ha fatto mai transitare dei soldi legati a questa attività o per conto di qualcuno in Svizzera? DICH - DI GIROLAMO: sì, non transitare solamente, nel senso che l'attività che io avevo svolto in Svizzera invece era una

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attività di altra natura, era una attività per la quale quota parte di questi denari erano stati fatti tran... PM - BOMBARDIERI: "questi danari" quali sono? DICH - DI GIROLAMO: io mi riferisco sempre al frutto di quest'operazione, quindi una quota parte di questi denari furono fatti transitare in una banca svizzera... PM - BOMBARDIERI: che era... DICH - DI GIROLAMO: che all'epoca si chiamava Egobank, successivamente ha chiamato la denominazione sociale in Credinvest e questi denari sono stati trattenuti all'interno della struttura della banca svizzera perché erano dei denari destinati a una gestione patrimoniale. Quando prima facevo riferimento alla deposizione del Murri, il Murri era proprio una, se non la principale, posizione all'interno di quest'istituto per il quale io curavo la gestione patrimoniale, quindi del conto di Murri, gestito patrimonialmente dalla banca stessa. PM - BOMBARDIERI: quindi lei ha detto ha fatto transitare delle somme in questa Egobank... DICH - DI GIROLAMO: confluire, perché transitare... hanno un senso poi di ulteriore uscite, invece sono state fatte confluire e mantenute all'interno di questa Egobank prima e Credinvest dopo per essere gestite patrimonialmente. PM - BOMBARDIERI: erano somme sue, sommi di chi erano? DICH - DI GIROLAMO: no, erano somme non riconducibili integralmente al sottoscritto, parliamo di un ordine di grandezza fra gli 11 - 12 milioni di euro complessivamente. PM - BOMBARDIERI: a chi erano riconducibili queste somme? DICH - DI GIROLAMO: erano riconducibili tanto ad Augusto Murri, quanto alla signora Ricci, quanto a Luca Breccolotti e Silvio Fanella. PM - BOMBARDIERI: in che ordine di grandezza? DICH - DI GIROLAMO: circa 4 - 5 milioni per quello che riguardava l'ordine di grandezza di Augusto Murri, un milione e mezzo più o meno potevano essere gli ordini di grandezza rispettivamente del Fanella e del Breccolotti e la differenza più o meno della signora Ricci, più o meno. PM - BOMBARDIERI: senta, queste somme erano state fatte confluire su indicazione loro? Cioè com'è che le ha fatte confluire? DICH - DI GIROLAMO: no, no, avevo richiesto io espressamente, laddove non vi fossero delle determinazioni per ciascuno di destinazione di questi fondi su altre operazioni, laddove ci fosse stato qualcuno disponibile a poter far gestire una quota parte di denaro e quindi a gestirlo patrimonialmente, avevo richiesto se vi era la possibilità di farlo confluire all'interno di questa struttura perché all'interno di quella struttura per me aveva un valore strategico e professionale, quello di poter disporre di una massa critica più o meno di quell'ordine di grandezza da poter gestire, era un momento di

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particolare importanza per la banca stessa quello di poter fare raccolta per poter raggiungere determinati traguardi di baget e quindi era importante poter avere delle somme ma che, ripeto, erano delle somme ferme, non erano delle forme legate in qualche modo a un'operatività commerciale. Gestione patrimoniale. PM - BOMBARDIERI: quindi, lei ha detto prima una gestione patrimoniale, che era curata da chi? DICH - DI GIROLAMO: la gestione patrimoniale era di fatto operata dalla banca stessa, veniva poi concordata tra il cliente, me che ero la cinghia di trasmissione tra il cliente e la banca sulla natura e sulla qualità dell'investimento stesso, se dovesse essere più o meno aggressivo, conservativo e quant'altro e di quello io avevo la facoltà, quindi mi sono riferito prima a Murri, la facoltà di poter controllare l'andamento, di poter quindi avere indicazione di come fosse questo tipo di investimento, non avevo la facoltà invece in via autonoma né di poter operare sul conto, né tantomeno di poter prendere decisioni di disinvestire, disimpegnare o quantomeno trasferire. PM - BOMBARDIERI: lei rispetto a questa banca che ruolo aveva? Ha detto aveva interesse a presentare, a creare questa massa di denaro... DICH - DI GIROLAMO: avevo un interesse all'interno della Credinvest perché in epoca pregressa, addirittura prima di conoscere tutte le persone legate a questa vicenda, io avevo fatto parte... avevo costituito assieme ad altri professionisti l'embrione di questa banca, quindi avevo seguito tutte le varie parti perché il diritto svizzero e la commissione federale delle banche svizzere prevede prima della costituzione di una banca un determinato tipo di passaggi, quindi la costituzione di una fiduciaria, di un trust e poi la possibilità di arrivare a una banca. Quindi avevo partecipato a questo tipo di costituzione. Parlo ab origine. Successivamente vi era stato invece, contestualmente poi alla variazione di denominazione sociale, vi era stato un rilievo della magna pars della banca da parte di un gruppo italiano e quindi il mio interesse in quella fase, dal momento che la banca stava scontando un periodo di grande difficoltà commerciale, quello di poter acquisire una massa di patrimonio gestito di risorse finanziarie per potersi quindi garantire e mantenere un determinato livello di... PM - BOMBARDIERI: quindi in pratica, se ho capito bene, queste somme che erano riferibili al Murri, Ricci, Breccolotti e Fanella risultavano in pratica come clienti suoi, di fronte alla banca? DICH - DI GIROLAMO: queste figure erano identificate dalla banca come miei clienti, come persone direttamente a me riconducibili.

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PM - BOMBARDIERI: senta, lei aveva una quota di questa banca, ha acquistato... DICH - DI GIROLAMO: una quota della banca, avevo una quota della banca e ho detenuto una quota della banca sino, le ripeto, al momento del rilievo da parte di quest'altra realtà italiana invece. PM - BOMBARDIERI: ci può dire come ha acquistato questa quota, con quale provvista, come ha rinvenuto? Ci può descrivere quest'operazione di acquisto della quota della banca? DICH - DI GIROLAMO: originariamente per me era un interesse di natura squisitamente professionale, la costituzione e quindi il poter poi essere integrato anche all'interno del consiglio d'amministrazione della banca, cosa che ho svolto. Nell'ambito della costituzione, quindi quando si arrivò effettivamente a poter sottoscrivere delle quote perché questa fiduciaria, trust e quant'altro era diventata aveva assunto, aveva quindi ottenuto da parte della commissione federale tutte le varie autorizzazioni per poter essere convertita in banca, si rese disponibile, quindi mi fu offerta anche l'opportunità di poter sottoscrivere una quota. PM - BOMBARDIERI: di quanto? DICH - DI GIROLAMO: lei consideri che si parlava all'epoca di un capitale sociale attorno ai 26 milioni di franchi e quindi vi era la possibilità di partecipare per una quota pari più o meno a un milione di franchi che equivalgono a 500 - 600 mila euro all'epoca. PM - BOMBARDIERI: quindi lei parlò con Mokbel di questa possibilità? DICH - DI GIROLAMO: ne parlai originariamente con Carlo Focarelli, quindi chiedendo se poteva esservi un interesse da parte di qualcuno a far parte eventualmente anche in quota parte della sottoscrizione di questa quota, perché ritenevo in quel momento potesse essere strategico partecipare a una banca che aveva un piano di sviluppo particolarmente interessante, era un momento in cui non c'era crisi di mercato, era un'opportunità secondo me concreta e corretta. Fu dichiarato questo tipo di disponibilità in termini generali, poi... PM - BOMBARDIERI: da parte di chi? DICH - DI GIROLAMO: da parte di Focarelli, Focarelli che poi condivise con me, ne parlò con me anche con Gennaro Mokbel. Successivamente quindi fu determinata la partecipazione, in quel momento non si identificò con esattezza a chi potesse far capo questa quota della banca, quindi se fosse frazionata in un 50 per cento, in 33 per cento. Si decise di sottoscrivere questa quota; mi sembra di ricordare, ma potrei sbagliarmi, che la quota stessa fu sottoscritta in quella fase da una delle società inglesi facenti capo a Niev O' Connor(trascrizione fonetica) e questo al fine quindi di far transitare un'operazione estero su estero e quindi non

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coinvolgere nessuna realtà italiana e successivamente però si arrivò alla fine... PM - BOMBARDIERI: quindi i soldi da dove provenivano? DICH - DI GIROLAMO: mi sembra di ricordare da una delle società inglesi, quindi Niev O' Connor per capirci, per identificarle. PM - BOMBARDIERI: quindi tutta la quota, quindi 500 mila euro? DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: ma questi soldi lei ha detto che l'interesse aveva detto era suo, di Mokbel, di Focarelli? DICH - DI GIROLAMO: sì, tant'è che quando nel corso del tempo, non mi ricordo con esattezza quando, ma quando fu qualificato e certificato il fatto che per i ragazzi inglesi non vi era alcun tipo di interesse a una operazione di questa natura, mi fu riferito da Mokbel che lui stesso aveva provveduto a ripagare, compensare, restituire, non lo so, la quota di sottoscrizione della banca ai ragazzi inglesi, che quindi la stessa non era ascrivibile nemmeno in quota parte ai ragazzi inglesi. PM - BOMBARDIERI: mi scusi, per capire, cioè lei dice: "Noi pensiamo di acquistare questa quota, l'acquistano formalmente per fare un'operazione estero su estero gli inglesi..." DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: ma la quota quindi era degli inglesi o era vostra, pagata però dagli inglesi? Cioè formalmente, sostanzialmente... DICH - DI GIROLAMO: no, no, in quella fase la provvista arrivò dalle società inglesi. PM - BOMBARDIERI: sì, la provvista arrivò dalle società inglesi... DICH - DI GIROLAMO: mi fu spiegato successivamente e mi fu, mi sembra, anche confermato ma molto tempo dopo, quando io ebbi anche occasione di rivedere sia Niev che O' Connors, che gli stessi, per quello che riguardava l'operazione della banca non avevano non solo alcun tipo di partecipazione ma erano stati o restituito o compensato, di fatto non vi era pendenza per questa posizione da parte del gruppo inglese nei confronti di nessuno. PM - BOMBARDIERI: questa quota poi che fine ha fatto, questa quota della banca? DICH - DI GIROLAMO: la quota della banca per quel che riguarda la titolarità della stessa, fu dichiarato espressamente nel corso del tempo che prima potesse essere riconducibile alla signora Ricci e al sottoscritto in ragione del 50 per cento, successivamente quando i rapporti furono deteriorati, invece, integralmente alla signora Ricci. La cessione... PM - BOMBARDIERI: mi scusi, ma in ragione del 50 per cento, ma lei aveva versato dei soldi? DICH - DI GIROLAMO: no, era una posizione che si sarebbe poi determinata, alla fine si sarebbe fatto un conteggio finale.

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Quindi di fatto il 50 per cento non avevo provveduto alla sottoscrizione del 50 per cento che mi era stato in quel momento imputato. PM - BOMBARDIERI: quindi sarebbe stato oggetto di conteggio della quota sua di 4 milioni? DICH - DI GIROLAMO: esatto. PM - BOMBARDIERI: su che cosa? DICH - DI GIROLAMO: sulla quota di quello che avrei dovuto percepire. Di fatto questo poi non è stato più oggetto di nessun tipo di conteggio perché il Mokbel stesso invece non aveva più intenzione di avere alcun tipo di rapporto con la banca perché riteneva che le performance raggiunte da un punto di vista di gestione e quant'altro non fossero state soddisfacenti e quindi lo stesso aveva espresso la necessità e la volontà di dismettere la quota e quindi in quel senso operai perché fosse dismessa la quota, il problema è che siccome non si intendeva... allora, vendere la quota in quel momento significava venderla a un prezzo più basso rispetto a quanto fosse stata sottoscritta, a fronte di questo fatto quindi vi era però da parte di Mokbel invece la volontà di recuperare integralmente l'investimento, se non addirittura con un margine di utile e quindi questo fu oggetto anche di una certa discussione. Quindi per evitare discussioni in ogni caso io mi ero prefissato a quel punto di restituire la cifra integrale per quello che riguardava la quota sottoscritta originariamente piuttosto che mettersi a discutere e insistere sul fatto che la vendita di quelle quote in quel momento specifico in un momento di grande crisi di mercato e di crisi del sistema finanziario generava sicuramente una perdita rispetto ai 500 mila euro originari. PM - BOMBARDIERI: e quindi che cosa è successo in concreto? Questi soldi che fine hanno fatto? DICH - DI GIROLAMO: dopodiché si sono interrotti i rapporti perché nel frattempo è stata quindi dismessa la quota della banca; la quota della banca è stata quindi riversata sul conto corrente personale che io detenevo all'interno dell'istituto stesso e io a fronte di quello, quindi, ho iniziato un percorso di restituzione di quello che doveva essere l'intero ammontare non defalcato di quello che in realtà era stato il risultato economico ottenuto. PM - BOMBARDIERI: lei doveva restituire i 400 - 500 mila euro? DICH - DI GIROLAMO: mi ero prefissato di restituire la cifra integrale sostenuta piuttosto che quello che in realtà era il valore realizzato che era nell'ordine di 350 mila euro perché l'unica opportunità di vendere la quota in quel momento era quella di farla rilevare, quindi, perché vi era stato un patto di riacquisto da parte della finanziaria internazionale che era la società che aveva rilevato la Ego cambiando poi in Credinvest e quant'altro. PM - BOMBARDIERI: quindi l'aveva operato lei in pratica?

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DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: senta, lei ci ha parlato di queste somme, di questa gestione patrimoniale per conto di Ricci, Murri, Fanella e Breccolotti di circa 11 - 12 milioni, ho capito bene? DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: queste somme che fine hanno fatto? DICH - DI GIROLAMO: sono state fatte arrivare alla Ego, poi Credinvest, attraverso una società di Augusto Murri e sono rimaste in gestione per un certo periodo, quindi un paio di esercizi per lo meno all'interno della Credinvest. Poi nel momento in cui vi fu questa rottura globale, per cui i rapporti si erano particolarmente deteriorati, Mokbel, Fanella e lo stesso Breccolotti ritenevano che le performance finanziarie della banca non fossero adeguate, non vi fosse stato quindi un risultato particolare, quindi soddisfacente e loro provvidero a quel punto a richiedere alla banca stessa il trasferimento ad altre realtà di loro riferimento che ignoro, basta, insomma. PM - BOMBARDIERI: e lei di questo come ne ha contezza? DICH - DI GIROLAMO: ne ho contezza da parte della banca stessa, che la banca mi segnalò quella volontà da parte dei clienti e partecipai anch'io, non mi ricordo se a una o a due riunioni direttamente a Lugano nelle quali fu contestato da parte dei clienti il mancato raggiungimento di alcune performance... PM - BOMBARDIERI: quindi riunioni con chi? DICH - DI GIROLAMO: con la banca stessa. PM - BOMBARDIERI: e con chi? DICH - DI GIROLAMO: Fanella, Breccolotti e la signora Ricci. PM - BOMBARDIERI: quindi ci sono state delle riunioni a Lugano con loro? DICH - DI GIROLAMO: legate alla gestione degli investimenti. Per quel che riguarda invece la posizione di Augusto Murri, dal momento in cui mi fu di fatto impedita la facoltà di poter avere qualsiasi tipo di rapporto per quello che riguardava la sua posizione e quindi la fattispecie a cui mi riferivo prima, non ho indicazione di che tipo di escursus, di vita abbiano avuto i fondi legati ad Augusto Murri. PM - BOMBARDIERI: senta, oltre a questa gestione patrimoniale in Svizzera di queste somme di denaro, lei si è occupato di altro, di somme di denaro sempre provento del frutto della situazione del traffico? DICH - DI GIROLAMO: riferito a che cosa specificamente? PM - BOMBARDIERI: a operazioni relative a soggetti coinvolti in questa vicenda. Lei ha detto "io mi sono occupato della gestione patrimoniale di queste somme..." DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: "... avevo interesse e ho chiesto la disponibilità e l'hanno versate". Oltre questo, lei si è

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occupato di altro? Lei si è occupato del rientro in Italia dei soldi? DICH - DI GIROLAMO: ah, chiedo scusa, in merito a questo sì, vi fu un particolare momento storico in cui mi fu richiesto da Mokbel e da Fanella se esisteva la possibilità nell'ambito delle mie relazioni di poter avere direttamente in Italia del denaro contante e questo è un servizio che normalmente viene svolto da principali banche o finanziarie... PM - BOMBARDIERI: le dissero il motivo per cui si rivolgevano a lei per questo servizio? DICH - DI GIROLAMO: perché, a quanto mi fu riferito, loro avevano sempre risolto in via autonoma questo tipo di necessità e vi era stato qualche tipo di problema, quindi in quel momento, o da quel momento in poi, non lo so, avrebbero avuto difficoltà a porre in essere quella che era la loro operatività ordinaria e quindi mi chiesero se c'era la possibilità di fare arrivare in Italia qualcosa attorno ai 500 mila euro. Questa fu la richiesta iniziale. Io di questo interessai, o meglio, richiesi a a un mio vecchio amico commercialista che sapevo avere dei rapporti all'epoca costanti e continuativi con San Marino, se aveva appunto contezza o indicazione diretta o rapporti con banche o finanziarie di San Marino che potessero operare quel tipo di servizio. Lui mi diede una risposta affermativa e a quel punto, quindi, a mia volta riferii di questo tipo di opportunità... PM - BOMBARDIERI: a chi lo riferì? DICH - DI GIROLAMO: lo riferii a Fanella e a Mokbel, quindi Fanella e Mokbel nel corso del tempo, perché questa realtà si protrasse per un certo periodo di tempo, provvidero a fare affluire quindi, su indicazioni e su riferimenti bancari che avevo a mia volta ricevuto da parte di questo mio amico commercialista, dei bonifici e lo stesso commercialista attraverso non so se una banca, una finanziaria di San Marino, provvedeva a far avere il denaro contante in Italia che io ritiravo e consegnavo direttamente a Fanella. Questo poi si è tradotto in una attività, invece, più grande rispetto alla richiesta originaria perché da 500 mila euro arrivammo a un ordine di grandezza fra i 3 - 4 milioni più o meno. Nel corso però di un lasso di tempo abbastanza lungo. PM - BOMBARDIERI: intanto chi era questo suo amico, questa persona commercialista? DICH - DI GIROLAMO: il Dottor Fabrizio Rubini. PM - BOMBARDIERI: quindi Fabrizio Rubini è quella persona che lei ha contattato e ha verificato la sua disponibilità. DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: ci può dire in concreto, può spiegare al Tribunale come avveniva in concreto la singola operazione? DICH - DI GIROLAMO: la singola operazione è molto semplice, nel senso che chiedevo al Dottor Rubini quali fossero i

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riferimenti e quindi gli estremi bancari sui quali fare effettuare un bonifico, i riferimenti bancari erano a quel punto riferiti direttamente da me a Fanella e al Dottor Toseroni perché non ricordo francamente chi dei due, mi sembra di ricordare che fosse più Toseroni rispetto a Fanella che operasse questo tipo di bonifico. Chiaramente Toseroni non operava in nome e per suo conto ma operava su indicazione, a questo punto, del Fanella stesso. Mi veniva data indicazione a me di quanto fosse stato bonificato su quel conto, 100 mila euro per esempio, e a fronte di quello io davo indicazione a Rubini, il quale Rubini mi richiamava nel momento in cui la cifra, dedotto l'aggio della finanziaria e della banca, provvedeva a far avere a Rubini stesso i denari a Roma e provvedevo a ritirarli e... il denaro contante a Roma. PM - BOMBARDIERI: il denaro arrivava direttamente a Roma. DICH - DI GIROLAMO: le sto dicendo una cosa forse non corretta: io venivo contattato da Rubini che mi consegnava il denaro a Roma. Se Rubini ricevesse questo denaro da qualche altra parte non glielo so dire, io lo ricevevo a Roma. PM - BOMBARDIERI: lo riceveva a Roma da Rubini. DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: si ricorda dove lo riceveva? DICH - DI GIROLAMO: o a studio da lui o a studio da me, insomma, sono state peraltro una serie di operazioni, quindi molte operazioni. PM - BOMBARDIERI: quante sono state? Può quantificare in via generale? DICH - DI GIROLAMO: Dottore, su un'operazione globale fra i 3 - 4 milioni consideri che potevano essere delle dazioni tra 50, 100, 150 mila euro massimo, quindi un moltiplicatore di queste cifre. PM - BOMBARDIERI: quindi in queste occasioni lei riceveva il denaro in contante e poi che succedeva di volta in volta? DICH - DI GIROLAMO: prendevo i denari contanti e poi che succedeva di volta in volta? DICH - DI GIROLAMO: prendevo e li consegnavo a mia volta a Silvio Fanella. PM - BOMBARDIERI: senta, poi come mai si è interrotta questa situazione? Perché siete partiti da 500 mila e siete arrivati tra i 3 e i 4 milioni? DICH - DI GIROLAMO: mi pare, sì. PM - BOMBARDIERI: quindi poi perché è finita? DICH - DI GIROLAMO: perché Rubini mi riferì di avere avuto dei problemi con San Marino, non so se con la banca, con la finanziaria o quant'altro, ma non era più in condizioni di poter far proseguire questo tipo di servizio, chiamiamolo così. Per quel che mi riguarda si interruppe. PM - BOMBARDIERI: senta, lei non si interessò di altre soluzioni? DICH - DI GIROLAMO: no.

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PM - BOMBARDIERI: lei ha acquistato degli immobili a Sacrofano per conto suo, per conto di altri? DICH - DI GIROLAMO: no, io direttamente non ho acquistato degli immobili a Sacrofano, ho seguito invece in nome e per conto della signora Ricci l'acquisto di un cantiere a Sacrofano nel quale vi erano una serie di manufatti, quindi di ville unifamiliari o plurifamiliari più o meno allo stato grezzo che dovevano essere finite. Quindi la signora Ricci acquistò il cantiere per poi provvedere a finire e mettere sul mercato le ville. PM - BOMBARDIERI: ci può descrivere un po' meglio, più nei particolari quest'operazione, come nasce, glielo chiede Ricci, quale era l'ammontare? DICH - DI GIROLAMO: come nasce non lo so, nel senso che l'attività principale della signora Ricci era quella di operare nel settore edilizio, quindi che fosse o di ristrutturazione, o di compravendita immobiliare. Quindi non so attraverso che tipo di ricerca di mercato o relazione diretta trovò quest'opportunità commerciale, a me fu richiesto invece di provvedere all'acquisto di questo complesso immobiliare in realizzazione e quindi di fare... PM - BOMBARDIERI: intanto sa quale è la società? DICH - DI GIROLAMO: non ricordo quale fosse, era una delle due società che facevano capo alla signora Ricci, poteva essere o la Medom o la Costruenda, una delle due. Ricordo queste società perché erano, ripeto, le due società immobiliari... o la Bilders, perché vi erano tre società immobiliari che operavano attraverso la signora Ricci, quindi una delle tre. PM - BOMBARDIERI: quindi in pratica lei che ha fatto? DICH - DI GIROLAMO: curai la parte legata all'acquisto, quindi la verifica, non chiaramente la parte della verifica tecnica degli immobili ma la verifica documentale e quindi curai anche l'acquisizione della società stessa, quindi... cioè non l'acquisizione della società, l'acquisizione del bene all'interno della società. PM - BOMBARDIERI: ma intanto come avvenne quest'acquisto, la provvista da... DICH - DI GIROLAMO: la provvista alla società... PM - BOMBARDIERI: quanto è costato quest'acquisto? DICH - DI GIROLAMO: un'operazione tra un milione e due milioni più o meno di euro l'acquisizione, poi l'ultimazione, la finitura non lo so, insomma, quindi la fase d'acquisto era di quell'ordine di grandezza. PM - BOMBARDIERI: quest'acquisto... DICH - DI GIROLAMO: la disponibilità so che fu in realtà, fu resa disponibile provvista la società italiana attraverso una o alcune società estere facenti capo alla signora Ricci ma non mi occupai io della vicenda principale in questo senso, quindi io sapevo che c'era provvista, alla fine, in Italia.

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PM - BOMBARDIERI: quindi lei viene informato di che cosa? Che la provvista era arrivata? Dovrebbe dirci... DICH - DI GIROLAMO: fase principale e valutazione del business. Nel momento in cui si decide di fare questo tipo di acquisizione vi è da parte della signora Ricci in via autonoma la determinazione di acquistare, far arrivare quindi fondi dall'estero alla società italiana, non so se direttamente o attraverso una garanzia che fu poi escussa con una banca, questo non glielo so dire, però la società disponeva di quel tipo di liquidità e quindi provvide all'acquisto del manufatto. PM - BOMBARDIERI: quindi lei non sa da dove arrivarono questi soldi? DICH - DI GIROLAMO: dall'estero sicuramente, da quale società specifica no. PM - BOMBARDIERI: no società specifica, ma che i soldi erano riferiti a che cosa? Provenienti da che cosa? Lei sa da dove provenissero questi soldi? DICH - DI GIROLAMO: parliamo sempre dei denari, di quota parte dei denari relativi al frutto di quest'operazione che erano però denari quindi imputabili alla signora Ricci. PM - BOMBARDIERI: quindi da parte della signora Ricci, dell'operazione... DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: senta, lei è a conoscenza di altri investimenti o di progetti di investimenti da parte di Mokbel? DICH - DI GIROLAMO: in generale se n'era parlato, avevo fatto cenno già l'altra volta, l'opportunità di aprire una catena di gioiellerie, l'opportunità di operare nel settore immobiliare, cioè si parlava... PM - BOMBARDIERI: di gioiellerie, questo progetto delle gioiellerie, lo può specificare un po' meglio? Quello di cui è a conoscenza. DICH - DI GIROLAMO: si era parlato originariamente per quel che poteva essere un'ipotesi di investimento da parte di tutto il gruppo della creazione di un marchio italiano che potesse produrre monili, quindi gioielleria di medio e alto livello e che quindi potesse curare dall'acquisizione della pietra fino alla realizzazione del monile e la distribuzione dello stesso sulle varie piazze internazionali. Quindi di creare un marchio con un valore aggiunto e da lì un franchising che potesse essere a quel punto titolato a gestire questo marchio. PM - BOMBARDIERI: chi ne parlava? DICH - DI GIROLAMO: non ricordo da chi partì francamente questa iniziativa, però era un progetto commerciale che poteva avere un senso e quindi fu oggetto di una serie di riunioni nelle quali fu sviscerato questo tipo di opportunità. Per poter svolgere questo tipo di attività era necessario avere delle gioiellerie, quindi degli esercizi commerciali cosiddetti fleg, che potessero di fatto essere dei punti

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cardine attraverso i quali svolgere questo tipo di attività. Questo era il progetto originario. Di fatto poi non si realizzò questo processo e questo progetto non andò a buon fine ma l'attività invece si limitò all'acquisizione, per quanto ne so io, di una e non so poi se anche di altre gioiellerie, direttamente da parte del Mokbel. Quindi non fu un progetto... PM - BOMBARDIERI: una gioielleria, quale gioielleria? DICH - DI GIROLAMO: una sicuramente della quale ho indicazione, una gioielleria vicino a Piazza Euclide, a Via Chelini, so che vi erano state anche delle trattative di altre gioiellerie ma non credo o non ho indicazione se sono andate a buon fine. PM - BOMBARDIERI: ha cognizione in che termini? Cioè come mai ne ha cognizione? Perché l'ha vista? DICH - DI GIROLAMO: perché quando si parlava dell'apertura, della necessità di aprire un punto vendita si fece una ricerca di mercato su Roma e furono identificate più realtà. PM - BOMBARDIERI: lei si interessò di questa cosa? DICH - DI GIROLAMO: no, non mi interessai direttamente, io ho indicazione di questo, però per quello che riguarda invece la gioielleria di Via Chelini mi era stata data indicazione di verificare un contratto ricordo, perché nell'ambito della cessione d'azienda perché all'interno di quell'immobile in Via Chelini già vi era una gioielleria, quindi fu un rilievo di una gioielleria preesistente. A fronte di quello mi ricordo che vi era un problema con la fideiussione legata al contratto di locazione che era particolarmente oneroso. Quindi di quello ho indicazione. PM - BOMBARDIERI: senta, lei conosce Massoli Massimo? DICH - DI GIROLAMO: sì, conosco Massoli Massimo. PM - BOMBARDIERI: chi è, come l'ha conosciuto e che attività svolgeva? DICH - DI GIROLAMO: Massoli Massimo, per quel che mi riguarda, l'ho conosciuto anni fa in una realtà che nulla ha a che vedere con questo perché è un appassionato di imbarcazioni e quindi era una persona che ho incontrato all'Argentario, quindi in merito a una comune passione legata alle imbarcazioni. Ho ritrovato Massoli Massimo successivamente perché ho saputo che era appunto amico di Mokbel e Massoli Massimo, per il suo tipo di attività specifica, perché è un gemmologo, è un orafo e quindi è una persona del settore, era una persona che sarebbe dovuta essere il motore di questo progetto a cui ho fatto accenno prima. PM - BOMBARDIERI: questo delle gioiellerie? DICH - DI GIROLAMO: delle gioiellerie, era la persona più competente in questo senso. PM - BOMBARDIERI: senta, lei si è mai recato per la vicenda delle gioiellerie in Uganda?

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DICH - DI GIROLAMO: non mi sono mai recato in Uganda né per la gioielleria né per altre vicende. PM - BOMBARDIERI: lei ha parlato di riunioni in cui si parlava di questo progetto di questa catena di gioiellerie, si è mai fatto riferimento in queste riunioni all'Uganda? DICH - DI GIROLAMO: non mi ricordo se prima o dopo, ma nell'ambito dell'opportunità legata al mercato dell'Uganda so che era stata valutata da parte di Mokbel, riferita quindi a tutti quanti noi facenti parte del gruppo l'opportunità in quella filiera in cui avevo detto prima dell'acquisto della pietra sino alla realizzazione del monile e alla distribuzione e commercializzazione, anche dell'opportunità di aggiungere una quota parte che era quella di rilevare ab origine i diamanti grezzi. Questo per delle relazioni che esistevano in Uganda e per le quali era possibile operare. In realtà, che anche questa non andò minimamente a buon fine, quindi non... PM - BOMBARDIERI: quindi non sa che sono state acquistate dei diritti di sfruttamento in Uganda? DICH - DI GIROLAMO: so che sono stati acquistati dei diritti di sfruttamento, ma non dei diritti di sfruttamento legati esclusivamente a pietre preziose, ma a diritti di sfruttamento in generale, quindi di sfruttamento di giacimenti che potevano essere da pietre preziose a oro o giacimenti minerari... PM - BOMBARDIERI: è a conoscenza delle modalità con cui sono stati acquistati questi diritti di sfruttamento? DICH - DI GIROLAMO: le modalità, non ho una cognizione diretta di come si svolsero, come furono perfezionate queste acquisizioni. Quello che so è che chi si occupò di questo tipo di acquisizione fu una persona che aveva invece un lungo rapporto con l'Uganda e che quindi veicolò la disponibilità e la volontà di Mokbel all'acquisizione di queste concessioni. PM - BOMBARDIERI: e chi è questa persona? DICH - DI GIROLAMO: questa persona era indicata come "il pilota", potrebbe essere Grossi o Grassi, non mi ricordo... Grassi mi pare che fosse. PM - BOMBARDIERI: lei lo conosceva? DICH - DI GIROLAMO: l'ho visto due o tre volte. PM - BOMBARDIERI: da solo? DICH - DI GIROLAMO: no, no, l'ho visto assieme ad altre persone, quindi assieme a Mokbel... PM - BOMBARDIERI: cioè in questo ambito, non che lo vedeva per fatti suoi? DICH - DI GIROLAMO: no, no, non lo conoscevo da prima, né l'ho frequentato dopo. PM - BOMBARDIERI: senta, per quanto è a sua conoscenza, Mokbel aveva disponibilità di diamanti? DICH - DI GIROLAMO: Mokbel aveva disponibilità di diamanti, sì, ma non di diamanti legati a questa vicenda ugandese, nel senso che quando si parlò di quest'opportunità di acquisizione di diamanti grezzi mi ricordo che vidi per la prima volta in

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vita mia, mi mostrò Mokbel un diamante grezzo, ma era un qualche cosa che era stato, credo, a lui mostrato, portato dal pilota ma di fatto la disponibilità dei diamanti era una disponibilità invece di prodotti, di diamanti non lavorati - come si dice? - di diamanti non... grezzi. PM - BOMBARDIERI: sì, ma lei ha detto che aveva disponibilità, che significa che aveva disponibilità? Ha visto i diamanti o lei ha visto... DICH - DI GIROLAMO: no, no, sapevo che aveva disponibilità perché era un appassionato e di diamanti e di orologi, ma di diamanti specificatamente perché ricordo che in un paio di occasioni mostrò a me e ad altre persone una collezione che era una collezione a scalare, quindi da una pietra più grande a una pietra più piccola e quindi lui aveva questa collezione. PM - BOMBARDIERI: e sa dove li acquistava questi diamanti, è a conoscenza? DICH - DI GIROLAMO: sicuramente non in Uganda, quindi immagino su mercati ordinari, mercati nazionali e internazionali. So per certo che non si parlava... se è riferito all'Uganda, non si poteva parlare di Uganda perché in Uganda, a quanto ne so io, non vi era, forse non vi è nemmeno oggi, un mercato del diamante finito, più che altro è grezzo. PM - BOMBARDIERI: ma lei non sa di chi si occupava dell'acquisto di questi diamanti? DICH - DI GIROLAMO: immagino che l'acquisto dei diamanti fosse operato attraverso Massimo Massoli, ma per induzione. PM - BOMBARDIERI: no, per induzione non ci interessa. Senta, lei ha detto che Mokbel aveva questa disponibilità di diamanti. Toseroni si occupava di diamanti? DICH - DI GIROLAMO: no, Toseroni si è occupato delle gioiellerie, nel senso che Toseroni so che si è occupato... Allora, Toseroni nell'ambito del progetto iniziale era la persona che doveva... mentre Massoli si doveva occupare della parte commerciale, Toseroni si doveva occupare dell'organizzazione di quello che era tutta quanta la filiera. So che Toseroni si è occupato successivamente invece anche di... non so se di gioiellerie e diamanti o... però, insomma, di prodotti legati alla commercializzazione, quindi a ciò che doveva essere realizzato per la commercializzazione non più di quel progetto ma di una gioielleria specifica che era l'unica che so io essere stata poi acquistata, che è quella a cui ho fatto riferimento prima. PM - BOMBARDIERI: senta, lei è a conoscenza di altri interessi, di altri interessi di Mokbel, di investimenti di Mokbel? DICH - DI GIROLAMO: a titolo personale? A titolo personale no, non ho indicazione quindi di un investimento specifico. PM - BOMBARDIERI: senta, lei conosce i Prinzi? DICH - DI GIROLAMO: no. PM - BOMBARDIERI: sa chi sono i Prinzi?

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DICH - DI GIROLAMO: dalle carte e dall'ordinanza ho compreso che... PM - BOMBARDIERI: non dalle carte. DICH - DI GIROLAMO: personalmente non conosco i Prinzi. PM - BOMBARDIERI: ha mai sentito parlare dei Prinzi? DICH - DI GIROLAMO: non ho mai sentito parlare dei Prinzi come Prinzi, ho sentito parlare di alcuni professionisti di riferimento da parte di Fanella e di Breccolotti, professionisti a cui ho fatto cenno prima, nel momento in cui non soddisfatti delle performance per esempio da parte della Credinvest e quant'altro, immagino fossero le persone alle quali loro si sono rivolto per poi gestire... Perché siccome erano... Se i Prinzi sono, come immagino che siano, dei professionisti che operano in Italia e espressamente anche in Svizzera, immagino fossero quelli, però non li conosco direttamente, non li ho mai visti. PM - BOMBARDIERI: ci dice questa cognizione da dove le deriva allora? DICH - DI GIROLAMO: il fatto di chi fossero i Prinzi? PM - BOMBARDIERI: no, di queste persone, lei ha detto, ha fatto riferimento "sapevo di persone..." DICH - DI GIROLAMO: allora, io ho avuto indicazione da parte di Fanella e Breccolotti dell'esistenza di professionisti di loro fiducia in Svizzera e a Milano o Como, che avevano quindi uffici tra la Svizzera, Milano e Como ai quali loro si riferivano direttamente. Non mi fu mai data indicazione del fatto che questi signori fossero i signori Prinzi, l'ho ricostruito io solo dalla lettura dell'ordinanza. PM - BOMBARDIERI: lei sapeva di queste persone tra la Svizzera e Milano o Como. DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: sa che attività svolgevano queste persone per conto di Breccolotti? AVV. OLIVA: c'è opposizione, Presidente. Nel senso che il teste ha appena detto che lo ha ricostruito dall'ordinanza a posteriori. Da qui in poi non vedo come possa riferire altro. PM - BOMBARDIERI: no, allora, il teste ha detto che ha saputo da Fanella Breccolotti che c'erano dei professionisti di cui non conosceva il nome che operavano tra la Svizzera e l'Italia, Milano o Como, che svolgevano attività per loro. Dall'ordinanza ha collegato queste persone, di cui aveva saputo da Breccolotti e Fanella, che potevano identificarsi nei Prinzi. Allora la domanda è, appunto: questi signori, non i Prinzi che lui ha letto nell'ordinanza, ma queste persone professionisti che operavano tra l'Italia e la Svizzera, sa per averglielo detto Fanella o Breccolotti, che attività svolgevano per loro conto, che tipo di attività, per che cosa erano incaricati? T: in questi termini è ammessa la domanda, se si riferisce a soggetti diversi da quelli si parla nell'ordinanza.

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DICH - DI GIROLAMO: in merito ai professionisti che mi erano stati indicati appunto da Fanella e Breccolotti sapevo che questi professionisti erano i professionisti ai quali loro si rivolgevano per la costituzione delle società, per quello che riguardava la gestione anche economico - finanziaria di cifre a loro riconducibili, immagino... o meglio, no, non immagino, mi sembra di ricordare anche che fossero delle persone che in qualche modo avessero avuto la disponibilità di far pervenire in Italia anche del denaro contante. Questo riconducibile ai professionisti, quindi non ai Prinzi specificatamente. PM - BOMBARDIERI: a questi professionisti di cui avevano parlato?! DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: senta, lei conosce Gurevic? DICH - DI GIROLAMO: ho visto forse due volte o tre volte questo signore, Iugin Gurevic, mi sembra... PM - BOMBARDIERI: intanto come l'ha visto, in che occasione l'ha conosciuto? DICH - DI GIROLAMO: l'ho visto, credo... Allora, una volta sicuramente a Hong Kong per sbaglio, nel senso che l'ho incontrato nella hall di un albergo perché io ero arrivato troppo in anticipo e l'ho incrociato, lui era lì. PM - BOMBARDIERI: però già lo conosceva? DICH - DI GIROLAMO: l'avevo conosciuto invece una o due volte a Roma presso gli uffici di Carlo Focarelli e non mi ricordo se una o due volte. Però era una persona della quale non so dare indicazione corretta... non so identificare la genesi del rapporto tra Gurevic e il gruppo, cioè non so dire se Gurevic fu una realtà presentata dal gruppo inglese, se fu una realtà riconducibile direttamente a Mokbel, a Focarelli o chi sia. So che era una persona che era invece espressamente delegata a occuparsi dei rapporti bancari, quindi era una persona che era in grado, attraverso le proprie relazioni bancarie, perché era persona con più nazionalità, era una persona di origine russa ma con passaporto americano che aveva dei trascorsi in ambito bancario internazionale e era di origine ebraica e quindi era legato anche a una realtà finanziaria internazionale forte e quindi era una persona delegata e dedicata a poter aprire e a poter favorire, ecco, dei rapporti bancari internazionali. PM - BOMBARDIERI: a lei chi gliel'ha presentato, quindi, per ritornare? DICH - DI GIROLAMO: quando l'ho visto sicuramente non è stato un incontro a due, fra me e Gurevic o fra me, Mokbel e Gurevic, quindi era probabilmente una riunione alla quale partecipava il Gurevic e al quale sono stato presentato. Non mi ricordo la fattispecie, mi ricordo del Gurevic perché era una persona molto particolare, una persona che mi sembrava un po', ecco, ho usato il termine quando lei mi interrogò a Regina Coeli, sembrava uscito da un libro di spionaggio, una persona particolare, insomma, ecco.

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PM - BOMBARDIERI: senta, veniva indicato con un soprannome? DICH - DI GIROLAMO: qualche volta "palletta", quel che volta "polpetta". PM - BOMBARDIERI: senta, lei non ha avuto mai a che fare, cioè nel senso oltre questa riunione in cui l'ha conosciuto e poi quest'incontro... DICH - DI GIROLAMO: no. PM - BOMBARDIERI: lei conosce la signora Dumesnille Maddalene? DICH - DI GIROLAMO: l'ho vista la signora Dumesnille una o due volte. PM - BOMBARDIERI: ci può dire chi è la signora Dumesnille, come l'ha conosciuta? DICH - DI GIROLAMO: so che era una persona che faceva parte dell'enturage di Mokbel, una persona che mi fu presentata da Mokbel, una persona che si era occupata, non ricordo francamente se attraverso l'apertura di una società o attraverso l'apertura di conti correnti personali, ma aveva preso parte alla filiera internazionale quindi di bonifici espressamente su Hong Kong. Quindi aveva avuto dei rapporti diretti per questo direttamente col Dottor Toseroni. PM - BOMBARDIERI: e che cosa ha fatto in concreto? Che cosa doveva fare e che cosa ha fatto? Se lo sa. DICH - DI GIROLAMO: per quel che mi risulta aveva la titolarità di un paio di conti correnti su Hong Kong e quindi di fatto, facendo transitare dei denari su entrambi i conti, ne interrompeva la tracciabilità con un'operazione quindi di ritiro di denaro contante e di riversamento di denaro contante sull'altro conto corrente. PM - BOMBARDIERI: lei l'ha mai vista di persona, l'ha conosciuta di persona questa signora? DICH - DI GIROLAMO: una o due volte. PM - BOMBARDIERI: dove? DICH - DI GIROLAMO: una volta è possibile presso il mio studio perché non ricordo di aver partecipato espressamente alla riunione ma mi sembra che si tenne appunto una riunione presso il mio studio nel quale la signora Domesnille doveva incontrare il Dottor Toseroni. E un'altra volta è possibile che l'abbia vista invece in un ufficio, in un altro ufficio, presente Mokbel, forse la prima volta in cui me l'aveva presentata, ma potrei sbagliarmi. PM - BOMBARDIERI: senta, lei ha parlato di queste riunioni che facevate, a cui ha partecipato anche lei, lei ha parlato di più riunioni a cui lei ha partecipato... DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: lei è stato mai a conoscenza delle indagini in corso in questa vicenda, che c'erano in corso delle indagini su questa vicenda a cui aveva partecipato? DICH - DI GIROLAMO: sì, avevo indicazione, come tutti, del fatto che fossero in corso delle indagini per questa vicenda, sì.

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PM - BOMBARDIERI: e ci può dire come aveva indicazioni, che tipo di indicazioni aveva, da chi le aveva? DICH - DI GIROLAMO: avevo indicazioni da parte di Mokbel del fatto che esistessero delle indagini in questo senso, delle indagini che però non erano tenute da lei ma erano tenute espressamente dalla Dottoressa Passaniti e dal Dottor Di Leo. PM - BOMBARDIERI: questo lo diceva Mokbel? DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: Mokbel ha detto come lo sapeva, se era una sua... DICH - DI GIROLAMO: non era una sua divinazione, no, in questo senso no, aveva delle indicazioni precise dell'esistenza di questo procedimento in corso. Aveva delle indicazioni, da chi le aveva... non identificava con un nome specifico, ma aveva delle indicazioni da parte delle istituzioni stesse, quindi lui faceva riferimento qualche volta alla Guardia di Finanza, qualche volta ai servizi segreti, qualche volta a inquirenti, non lo so, però non fu mai indicato "da parte del signor Mario Rossi" insomma, ecco. PM - BOMBARDIERI: quindi non ha mai detto il nome, ha fatto riferimento a contatti Guardia di Finanza, servizi segreti? DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: e inquirenti. DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: potevano anche essere Magistrati, ha fatto riferimento a dei Magistrati? DICH - DI GIROLAMO: sì, alla Dottoressa Passaniti e al Dottor Di Leo. PM - BOMBARDIERI: no, siccome... DICH - DI GIROLAMO: no, che avesse una indicazione diretta dalla Dottoressa Passaniti e dal Dottor Di Leo no... PM - BOMBARDIERI: no, come conoscenza delle indagini. DICH - DI GIROLAMO: sì, come conoscenza delle indagini. PM - BOMBARDIERI: se ha fatto riferimento anche a dei Magistrati, visto che si diceva "inquirenti"... Se ha fatto riferimento, come fonte di queste notizie sull'esistenza delle indagini, non a Magistrati come soggetti che conducevano le indagini, ma a Magistrati come fonte delle sue notizie. DICH - DI GIROLAMO: no, che io sappia no. PM - BOMBARDIERI: senta, lei ha mai conosciuto, presentatigli da Mokbel e appartenenti ai servizi o alla Guardia di Finanza o altre Forze di Polizia? DICH - DI GIROLAMO: non ho conosciuto direttamente persone riconducibili a servizi o altri inquirenti o Magistrati o quant'altro legati a questa vicenda, quindi l'unica persona che ho conosciuto all'interno di questa realtà è una persona che era indicata con il soprannome di "Zig" che poi molto dopo e anche dalle carte ho imparato essere Luca Berriola. PM - BOMBARDIERI: quindi questa persona indicata come Zig? DICH - DI GIROLAMO: sì.

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PM - BOMBARDIERI: e come l'ha conosciuto, in che ambito l'ha conosciuto, dove l'ha visto? DICH - DI GIROLAMO: l'avrò visto due, tre o quattro volte nell'ambito del primo periodo più o meno, quindi del periodo legato più o meno alle Fancard, l'avrò incontrato due o tre volte in quelli che erano gli uffici di Carlo Focarelli alla CMC all'epoca. PM - BOMBARDIERI: in che circostanza? DICH - DI GIROLAMO: le mie assolutamente casuali, uscendo, entrando, quindi mi fu presentato, non con il nome e con il cognome, quindi... PM - BOMBARDIERI: come le fu presentato? Da chi le fu presentato? DICH - DI GIROLAMO: mi fu presentato da Gennaro Mokbel come Zig e come alto ufficiale della Guardia di Finanza. PM - BOMBARDIERI: e ha dato qualche indicazione in ordine a questo Zig? DICH - DI GIROLAMO: no, in prima istanza non vi fu nessun tipo di indicazione, anzi, era un rapporto particolarmente riservato per cui non ho né partecipato a riunioni nelle quali Mokbel aveva... se vi siano state eventualmente delle riunioni fra lui e Zig o quant'altro, non avevo indicazioni specifiche in nessun senso, era un rapporto suo personale. PM - BOMBARDIERI: in prima istanza, in seconda istanza? DICH - DI GIROLAMO: lo stesso, nel senso che successivamente invece in seconda istanza Mokbel disse di avere avuto delle indicazioni in merito allo stato delle indagini direttamente da questo signore, ma fu un'indicazione data da Mokbel, io non ho avuto maniera di poter... PM - BOMBARDIERI: quindi, quello che le diceva Mokbel? DICH - DI GIROLAMO: io a questo mi sto riferendo. PM - BOMBARDIERI: cioè quindi, che diceva? DICH - DI GIROLAMO: successivamente fu riferito da Mokbel che invece erano state date delle indicazioni sullo stato dell'arte delle indagini da parte direttamente di questo signore, dello stato dell'arte delle indagini della Guardia di Finanza da parte di questo signore. PM - BOMBARDIERI: senta, quindi lei ha detto che le è stato presentato da Mokbel, ma Berriola conosceva Focarelli? DICH - DI GIROLAMO: sì, nel senso che io l'ho incontrato e l'ho incontrato quelle due o tre volte proprio negli uffici, passando negli uffici della CMC. Quindi conosce Focarelli, sì, però non so se il rapporto fosse... immagino che il rapporto non fosse di Focarelli. PM - BOMBARDIERI: sa se lo conosceva Arigoni? DICH - DI GIROLAMO: sicuramente lo conosceva Arigoni perché, le ripeto, io identifico il rapporto in Mokbel e quando parlo di Mokbel di quel periodo storico, Mokbel e Arigoni erano più o meno la stessa persona.

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PM - BOMBARDIERI: senta, Mokbel le ha mai parlato di problemi che aveva avuto il Berriola o Zig? DICH - DI GIROLAMO: sì, parlò a tutti di problemi che aveva avuto, problemi per i quali si interruppe di fatti il rapporto fra loro, che erano dei problemi che questo signore aveva avuto in merito, lui diceva a una stupidaggine che aveva fatto nell'ambito di un... non so qualificarlo come, ma una realtà legata all'Ancona calcio, quindi non so se fosse un incarico professionale, una realtà extra professionale ma di fatto una realtà che l'aveva visto cadere nei problemi per una vicenda legata all'Ancona calcio. PM - BOMBARDIERI: quindi si interruppero i rapporti? Non ho capito, ci spiega questa cosa? DICH - DI GIROLAMO: ci fu riferito questo perché Mokbel disse che in realtà non avrebbe avuto più alcun tipo di facoltà di avere indicazione da parte di Zig perché lo stesso per questa serie di problematiche era caduto in disgrazia, trasferito, non lo so. PM - BOMBARDIERI: senta, ci può dire Mokbel come solitamente chiamava la Guardia di Finanza, come la indicava? DICH - DI GIROLAMO: "i grigi". PM - BOMBARDIERI: e ci può spiegare meglio, lei ha detto che vi ha dato indicazione sull'esistenza delle indagini, sul fatto che le conducevano il Dottor Di Leo e la Dottoressa Passaniti, ci può dire un attimino meglio che tipo di indicazioni forniva in relazione a queste fonti all'interno dei servizi, della Guardia di Finanza, che tipo di notizie davano? DICH - DI GIROLAMO: cognizione dello stato dell'arte, quindi del fatto che fossero in essere delle indagini, che le indagini stesse quindi erano... che questo stato dell'arte era monitorato, quindi era a conoscenza di Mokbel, però non ho altre indicazioni specifiche. PM - BOMBARDIERI: allora, le contesto che a pagina 44 della trascrizione dell'interrogatorio, trascrizione integrale del verbale del 23 marzo 2010, lei oltre al controllo... lei dice: "Lui aveva sempre avuto indicazioni, o per lo meno, scusate, non aveva indicazioni, ci riferiva o ci dava indicazione che da parte sua c'era il pieno controllo di quella che era l'attività della Guardia di Finanza - e qui ci siamo - e quindi come tale non ci sarebbe stato alcun tipo di problema per quelle che erano eventuali attività in essere, anche future da parte della Guardia di Finanza. Questa era l'indicazione che aveva sempre avuto". Cioè lei qua fa riferimento non solamente alla notizia delle indagini ma anche al controllo, cioè nel senso che non c'erano problemi per l'attività in essere, per quella futura... INTERVENTO: (incomprensibile)... PM - BOMBARDIERI: se mi fa spiegare, Avvocato, lei poi si opporrà...

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INTERVENTO: (incomprensibile - intervento fuori microfono)... PM - BOMBARDIERI: io non sto spiegando, io sto spiegando il contrasto. Presidente, chiedo scusa... T: va beh, scusate, sta chiarendo il significato alla domanda, l'Avvocato adduce appunto dove è il contrasto, quale è il contrasto... PM - BOMBARDIERI: il contrasto è, il teste ha parlato adesso solamente di indicazioni che riceveva sullo stato delle indagini. Nel verbale d'interrogatorio del 23 marzo riferisce non solamente della indicazione dell'esistenza delle indagini ma del controllo dell'attività della Guardia di Finanza per cui non avevano problemi né per l'attività in essere e per l'attività futura che avrebbe svolto la Guarda di Finanza. INTERVENTO: ma non gli ha fatto la domanda, Presidente, prima di fare la contestazione faccia la domanda... PM - BOMBARDIERI: ma come no?! T: la domanda è stata fatta... INTERVENTO: non in questi termini. PM - BOMBARDIERI: ho chiesto che indicazioni forniva... T: allora, fin'ora ha capito quale è la discrepanza che viene evidenziata? DICH - DI GIROLAMO: allora, in merito a quello le confermo quello che le ho detto anche prima, cioè c'era una indicazione e un monitoraggio, questo è il concetto. A fronte di quel fatto il monitoraggio stesso consentiva a quel punto, per quello che sarebbe stata l'attività successiva, di poter avere ulteriormente questo tipo di indicazione e la facoltà di poter continuare a operare. Questo era il concetto, non o se non riesco a spiegarmi, insomma. PM - BOMBARDIERI: quindi un controllo anche sull'attività futura della Guardia di Finanza? DICH - DI GIROLAMO: se esisteva... Forse mi spiego male io, ma se esisteva una fonte che era in condizioni di poter dare indicazione su quello... PM - BOMBARDIERI: no, quello che diceva lui, non quello che... DICH - DI GIROLAMO: no, è quello che diceva lui, lui aveva la facoltà quindi di potere avere indicazione e di potere avere indicazione anche successiva, tant'è che quando questa persona - mi riferisco solo alla Guarda di Finanza in questo momento - aveva avuto delle problematiche extra a questo tipo di vicenda lui si lamentò del fatto che non avrebbe più potuto avere questo tipo di indicazioni. PM - BOMBARDIERI: senta, lei ha avuto mai indicazione sull'intervento nelle indagini dei Carabinieri? DICH - DI GIROLAMO: sull'intervento nelle indagini dei Carabinieri ci fu riferito da Mokbel a un certo momento, in un particolare momento storico, non mi ricordo quale fosse, che in realtà erano intervenuti i Carabinieri oltre o in luogo - questo non lo so - della Guardia di Finanza per lo svolgimento delle indagini.

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PM - BOMBARDIERI: anche qua disse come l'aveva saputo? DICH - DI GIROLAMO: no, non ci disse da chi, erano indicazioni che lui continuava a dare a livello generale, poter avere avuto da servizi, da Carabinieri, da inquirenti, non lo so. Aveva avuto indicazione. Lui spesso si riferiva ai servizi. PM - BOMBARDIERI: senta, lei ha fatto riferimento prima alla volta scorsa, a delle riunioni che sono state fatte a Cap D'Antibes. DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: ci può dire se c'era un collegamento fra le indagini e queste riunioni? DICH - DI GIROLAMO: no, un collegamento in merito alle indagini le riunioni no, le riunioni a cui avevo partecipato io erano riunioni che avevano una prima fase legata alla ricognizione, una seconda a programmi futuri. Nell'ambito mi pare della prima, invece, riunione si parlò anche... fu riferito a tutti quanti il fatto che vi erano delle indagini in corso, che quindi queste indagini però erano monitorate, le indicazioni che ho dato prima, insomma, erano emerse nell'ambito, fra le altre, di questa riunione in corso, quindi espressamente. PM - BOMBARDIERI: la conoscenza dello stato delle indagini fu oggetto di questa riunione che c'è stata a Cap D'Antibes? DICH - DI GIROLAMO: anche questa fu uno degli oggetti trattati a Cap d'Antibes, sì, l'esistenza di questa indagine. PM - BOMBARDIERI: in che termini? DICH - DI GIROLAMO: in termini per i quali ci fu riferito, ripeto, che vi era una indagine in corso, che l'indagine in quel momento da chi era seguita e che era un'indagine che in quel momento aveva una fase particolarmente delicata, quindi esisteva una elevata percentuale di rischio in quel momento e quindi questo... però non ricordo il fatto specifico. PM - PASSANITI: si ricorda se erano intervenuti provvedimenti di sequestro, se c'erano state delle perquisizioni? DICH - DI GIROLAMO: mi sembra che questa riunione fu indetta proprio subito dopo una serie di provvedimenti che erano stati presi non so se dalla Procura, dalla Guardia di Finanza o quant'altro e che avevano portato una serie di sequestri nell'ambito di alcune società e di alcune persone che erano implicate in questo... PM - PASSANITI: e rispetto a quest'attività giudiziaria che era in corso ci furono delle indicazioni precise da parte di Mokbel? DICH - DI GIROLAMO: sì, esattamente in quel periodo quindi ci fu qualificato il fatto di chi era, di chi stava gestendo l'indagine e che tipo di stato dell'arte fossero le indagini. Però ripeto, fu un riferimento non legato a nomi specifici o a fatti specifici.

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PM - PASSANITI: ma vi furono indicazioni da parte di Mokbel rispetto all'attività dell'autorità giudiziaria che in quel momento era in corso? DICH - DI GIROLAMO: specifiche che io ricordi no, vi furono indicazioni da parte di Mokbel sul fatto che era in essere in quel momento una attività giudiziaria e che la stessa era gestita da lei e dal Dottor Di Leo, ripeto. PM - PASSANITI: allora, quando lei è stato sentito, il verbale è il 23 marzo del 2010, lei disse... T: è una contestazione, Pubblico Ministero? PM - PASSANITI: sì, è una contestazione. Pagina 169 del verbale del 23 marzo, è una contestazione, lei ha detto: "Mi sono ricordato che in quella riunione l'indicazione che Mokbel voleva dare ad alcuni dei soggetti era quella di chiarire quali fossero i rapporti reciproci, cioè perché io conoscevo lei, perché lei conosceva me, da fornire all'autorità giudiziaria". DICH - DI GIROLAMO: però Dottoressa, è diverso, lei mi ha chiesto prima quale fosse lo stato dell'arte legato alle indagini, io questo è quello che le posso aver detto. Se lei mi chiede nell'ambito di quella riunione se furono in realtà impartite delle indicazioni, questo... mi scusi, per me è un altro discorso, allora ai fini delle indagini quello era, ai fini invece nell'ambito di quella riunione fu trattato anche in maniera marginale, per quel che mi ricordavo, ma fu chiesto a quel punto e fu data indicazione da parte di Mokbel di chiarire quali fossero i reciproci rapporti all'interno della filiera legata al business. Ma quindi è una realtà legata ai singoli soggetti e non alle indagini. PM - PASSANITI: sempre in vista di un possibile intervento d'autorità giudiziaria?! AVV. OLIVA: c'è opposizione, Presidente, ma cioè... T: sì, certo, in questo senso... l'eccezione è accolta perché diventa una domanda estremamente suggestiva. PM - BOMBARDIERI: senta, passiamo a un altro argomento. Lei è a conoscenza del sequestro di alcune cassette di sicurezza a Londra, a Breccolotti e Fanella? DICH - DI GIROLAMO: sono a conoscenza del sequestro di due cassette di sicurezza a Londra nei magazzini Arrods... PM - BOMBARDIERI: ci può dire questa conoscenza sua da cosa deriva, se lei ha svolto qualche attività in relazione a questo sequestro? DICH - DI GIROLAMO: sì, mi fu chiesto da parte di Mokbel di occuparmi di una vicenda che aveva visto Fanella e Breccolotti al centro di una serie di problematiche a Londra, nel senso in uno specifico momento, non ricordo in quale anno, se fosse il 2006, il 2007, ma mi sembra di ricordare il 2006 fosse, però potrei sbagliarmi, fu operato da un organismo denominato Soca, londinese, un'apertura di due cassette di sicurezza all'interno dei magazzini Arrods e di successivo sequestro di

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denaro contante posto all'interno di queste cassette di sicurezza. Mi fu chiesto da Gennaro Mokbel di vedere a questo punto di che natura fosse il problema e come si potesse operare in questo senso, per valutare se era possibile ottenere un dissequestro delle somme stesse, non mi fu data indicazione in quella sede e in quel momento del perché vi fosse una presenza di Fanella e Breccolotti a Londra e che avessero aperto questa cassetta di sicurezza ponendo all'interno della stessa delle cifre. PM - BOMBARDIERI: lei non lo sapeva quindi? DICH - DI GIROLAMO: non l'avevo mai saputo né che fossero andati a Londra e né tantomeno che si fosse resa necessaria l'apertura di una cassetta di sicurezza all'interno della quale dove porre del denaro, quindi non avevo indicazione di questo. Mi occupai a quel punto di vedere se su Londra vi era uno studio professionale specifico per questo tipo di realtà... PM - BOMBARDIERI: le dissero di che somma si trattava, che somma era stata sequestrata, una somma importante? DICH - DI GIROLAMO: una somma importante perché parlavano dell'ordine di 800 mila euro contante, quindi per singola posizione, una cifra sicuramente importante. PM - BOMBARDIERI: in totale quindi quanto è? DICH - DI GIROLAMO: in totale stiamo parlando tra un milione e mezzo e due milioni perché nel corso di questa vicenda io imparai che non vi era solamente la posizione legata a Fanella e Breccolotti così come mi era stato dato indicazione in origine, ma vi era anche un'altra cassetta di sicurezza facente capo al signor Cherubini. Questo nel corso del tempo avevo imparato. Quindi in prima istanza fu la ricerca di uno studio professionale che potesse seguire questa vicenda perché non si aveva cognizione se effettivamente fosse un problema di natura civilistica o penale perché così come ci aveva spiegato lo studio londinese, questo Soca operava anche solo per problematiche legate alla esistenza sul territorio inglese di grandi cifre di denaro contante e che non potessero essere giustificate magari da un punto di vista fiscale e quindi non legate a problematiche di natura penale. Ho imparato nel corso del tempo, ripeto, che invece all'interno di questa posizione era stato coinvolto anche il signor Cherubini perché dalle carte che emersero e che ci furono trasferite dallo studio di Londra si vide che le cassette di sicurezza erano in realtà state aperte, adesso non ricordo se le cassette di sicurezza fossero state aperte per dire con la carta di credito di Fanella anche quella di Cherubini o viceversa, con la carta di Cherubini anche quella di Fanella. Però erano delle cassette che erano strettamente collegate fra loro da un punto di vista formale di apertura, quindi di documentazione e di versamento della quota di pagamento per la tenuta di questa cassetta di sicurezza. Non mi è mai stata data indicazione, malgrado

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avessi fatto una richiesta una volta del perché vi fosse stato quel denaro lì, per cui non... era una realtà che però era ricondotta esclusivamente da Mokbel sempre a una stupidaggine che avessero fatto i ragazzi portando del denaro lì, ma insomma, non era legata sicuramente a una realtà globale. Ho visto dopo invece dalle carte che vi era stata una partecipazione anche di altri soggetti a questo fatto specifico. Per quel che mi riguardava quindi io sapevo solamente che esistevano delle cassette di sicurezza riconducibili a Fanella e Breccolotti prima, Fanella Breccolotti e Cherubini dopo e che all'interno delle stesse vi era del denaro contante, del quale non vi era la possibilità di dare indicazione e per il quale quindi si cercò di trovare una spiegazione plausibile da poter riferire all'autorità londinese perché provvedesse poi allo sblocco delle somme. PM - BOMBARDIERI: e quindi che cosa è successo dopo? Si sono sbloccate queste somme? DICH - DI GIROLAMO: no, non si sono sbloccate le somme, nel senso che il procedimento era in corso lo scorso anno e immagino oggi abbia avuto un altro tipo di risultato. PM - BOMBARDIERI: ma lei che cosa... DICH - DI GIROLAMO: io ho posto in contatto a questo punto i clienti con lo studio londinese, vi sono stati una serie di incontri, più incontri perché il titolare dello studio è venuto anche in Italia, quindi ha incontrato loro e ha chiesto spiegazioni e quindi ha coltivato questo tipo di attività in ambito Tribunale londinese, Soca e tutti gli organismi intervenuti in questa vicenda... PM - BOMBARDIERI: sono state trovate delle soluzioni per questa vicenda? DICH - DI GIROLAMO: ... e la soluzione che era stata offerta quindi allo studio londinese che a sua volta aveva riproposto alla realtà del Soca e dei Magistrati era quella di paventare una acquisizione di diritti di distribuzione di uno o più film, che era una delle attività principali che svolgevano Fanella e Breccolotti, la produzione e la distribuzione quindi di corti e di film, sul territorio internazionale e quindi la necessità di dover pagare un distributore di Hong Kong in denaro contante. PM - BOMBARDIERI: e come si poteva dimostrare soluzione? Questa soluzione come doveva essere dimostrata? Lei ha partecipato a delle riunioni in cui si individuava... DICH - DI GIROLAMO: ho partecipato ad alcune di queste riunioni, su queste quindi si sarebbe resa necessaria in maniera fondamentale la presenza di qualcuno espressamente di Hong Kong che dichiarasse di aver preso parte a questo tipo di trattativa e che quindi fosse il soggetto al quale doveva essere poi destinato il denaro per quest'operazione commerciale.

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PM - BOMBARDIERI: e chi si doveva occupare di trovare questa persona di Hong Kong? DICH - DI GIROLAMO: chiunque ne avesse avuto la facoltà per quello che riguardava Fanella e Breccolotti, di questo si offrì o fu chiamato, non lo so, fu incaricato di trovare possibili soluzioni il Dottor Toseroni. PM - BOMBARDIERI: senta, veniamo un attimino ai suoi rapporti con Carlo Focarelli. Lei ha detto che è stata la prima persona che ha conosciuto tramite Toseroni. DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: dico, è la prima persona che ha conosciuto tramite Toseroni. Che tipo di rapporto c'era con Carlo Focarelli, come è proseguito questo rapporto? DICH - DI GIROLAMO: rapporto, per quel che mi riguardava originario, mi era stato presentato come un imprenditore eclettico che poteva avere molti interessi, quindi vi era un interesse squisitamente professionale, successivamente il rapporto si è un po' più consolidato e stretto quindi a fronte di questo vi è stata una presentazione da parte di Carlo Focarelli nell'enturage di Mokbel e da qui quindi è maturata una serie di rapporti in merito espressamente alla seconda operazione legata al traffico telefonico. I suoi rapporti personali erano buoni, erano cattivi, lei ha mai litigato con Carlo Focarelli, ha mai avuto discussione con Carlo Focarelli? DICH - DI GIROLAMO: no, discussioni particolari no. Erano buoni i rapporti. PM - BOMBARDIERI: fino a quando sono proseguiti questi rapporti? DICH - DI GIROLAMO: i rapporti con Carlo Focarelli sono proseguiti probabilmente fino al 2006/2007, no, 2007, fino al 2007. PM - BOMBARDIERI: successivamente non ha avuto più rapporti con Carlo Focarelli? DICH - DI GIROLAMO: no, nel momento in cui fu terminata l'operazione legata al traffico telefonico non ho più avuto motivo di frequentare Carlo Focarelli, a eccezione di un ultimissimo periodo, le parlo di qualche mese prima l'arresto di tutti quanti in questa vicenda, avevo avuto occasione di incontrare Carlo Focarelli perché mi aveva presentato, attraverso Marco Toseroni, cioè mi avevano parlato di due opportunità che stavano perseguendo a livello commerciale, che una è legata al settore dei solventi chimici senza impatto ambientale e un'altra legata invece alla possibilità di entrare nella realtà legata ai cosiddetti certificati verdi, quindi ai carbon credits, ma insomma, fu più un'operazione per rivedere una persona che avevo incontrato prima, ma nulla di fatto insomma. PM - BOMBARDIERI: quindi anche in questa fase i rapporti erano buoni, sono stati... DICH - DI GIROLAMO: sempre ottimi.

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PM - BOMBARDIERI: senta, lei ha parlato prima invece che i rapporti fra Mokbel e Focarelli erano spesso con litigi, spesso discussioni, animate discussioni. DICH - DI GIROLAMO: c'erano delle problematiche caratteriali di fondo, indipendenti dallo svolgimento del business. PM - BOMBARDIERI: lei è a conoscenza invece di oltre ad animate discussioni, proprio di percorso, comunque di discussioni degenerate in attacchi fisici personali di Mokbel a Focarelli? DICH - DI GIROLAMO: sì, ho indicazione di questo, si verificò più volte un attacco fisico, come lo definisce lei, da parte di Mokbel nei confronti di Focarelli. PM - BOMBARDIERI: lei ne è a conoscenza come? Perché l'ha saputo, perché... DICH - DI GIROLAMO: mi era stato riferito da Focarelli o nel caso specifico da qualcuno che magari aveva assistito a questo, so che si era verificato più volte. Tra le altre cose, proprio nell'ambito dell'ordinanza si fa riferimento a una telefonata specifica nella quale Focarelli mi dava indicazione di questo. INTERVENTO: Presidente, chiedo scusa, ovviamente non è una opposizione alla risposta, che non è previsto, però è già avvenuto in precedenza che il teste, il dichiarante abbia fatto riferimento al contenuto delle carte dell'ordinanza. Allora il problema è che poi questo riferito diventa sostanzialmente come se fosse patrimonio cognitivo suo al momento dei fatti. Allora sarebbe opportuno che si riferisse esclusivamente a quello che ha appreso in quel momento, non che ci dica quello che successivamente ha saputo dalle carte. PM - BOMBARDIERI: Presidente, forse non è stato chiaro, il teste ha fatto riferimento a una telefonata che ha ritrovato nell'ordinanza, una telefonata che aveva fatto lui, che era patrimonio di conoscenza sua dell'epoca, poi ha detto: "Ho letto nell'ordinanza una telefonata che avevo fatto all'epoca..." T: sì, cerchiamo di chiarire. DICH - DI GIROLAMO: Presidente, la telefonata era mia, quindi... Confermo, Presidente, che la telefonata a cui facevo riferimento non era una telefonata letta di terzi, ma era una mia telefonata con Carlo Focarelli. T: va bene. PM - BOMBARDIERI: ci può dire di questa telefonata? Così chiariamo. DICH - DI GIROLAMO: una telefonata nella quale Carlo Focarelli mi riferì e mi descrisse che aveva avuto un incontro particolarmente duro, vi era stata una riunione particolarmente dura con Mokbel e nel caso specifico lui utilizzò dei termini particolari perché si riferiva a un cosiddetto film di Kung Fu, insomma, in cui era stato fatto oggetto di questo.

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PM - BOMBARDIERI: e invece lei il rapporto con Mokbel, che tipo di rapporto era? DICH - DI GIROLAMO: un rapporto che era nato più o meno in quel periodo, era stato un rapporto parziale nel 2003/2004, è diventato invece più assiduo nel 2005/2006 e 2007, pressoché esauritosi invece nel corso del 2008/2009. PM - BOMBARDIERI: lei è stato mai minacciato o picchiato da Mokbel? DICH - DI GIROLAMO: minacciato non in via diretta, per cui sempre con perifrasi o in via indiretta. PM - BOMBARDIERI: ci può spiegare che significa "perifasi" e "in via indiretta" per far capire al Tribunale? DICH - DI GIROLAMO: mi fu più volte... cioè quando i nostri rapporti si erano particolarmente deteriorati, mi fu fatto più volte riferimento ai figli, quindi questa è una cosa che mi disturbò moltissimo. PM - BOMBARDIERI: in che termini? DICH - DI GIROLAMO: in termini di problematiche che sarebbero potuto derivare ai miei figli se, insomma, non ci si fosse comportati in un certo modo. Questo in via generale. PM - BOMBARDIERI: ci sono stati mai episodi invece di percosse? DICH - DI GIROLAMO: non fui mai sottoposto, non fui mai oggetto di percosse a eccezione di una volta sola che fu proprio l'ultimo forse incontro negativo che si tenne in un circolo a Roma nel quale ricevetti due o tre colpi sul torace, ma non fui oggetto di... fu una cosa di poco conto insomma, ecco, di poco conto. T: di poco conto? PM - BOMBARDIERI: ma nell'ambito di una discussione amichevole o era una riunione... DICH - DI GIROLAMO: no, era nella discussione in cui si erano definite tutte quante le posizioni per le quali io non avevo più titolo per poter in ogni caso essere considerato parte del gruppo, ma anzi, mi veniva imputato un determinato tipo di comportamento e quindi come tale le nostre strade si sarebbero divise, come in realtà si erano divise, da quel momento in poi. PM - BOMBARDIERI: senta, lei è stato mai minacciato insieme a Toseroni da Mokbel o da altre persone? DICH - DI GIROLAMO: questo fu un altro evento invece, fu un evento precedente a quello a cui ho fatto riferimento prima, nel quale Toseroni e io fummo convocati e fummo portati in un casale di campagna, in quel caso vi fu una sorta di processo di gran giurì al quale... PM - BOMBARDIERI: lei ha detto: "fummo convocati e portati", che significa? DICH - DI GIROLAMO: convocati perché l'appuntamento iniziale era stato dato presso un circolo a Roma, di fatto... PM - BOMBARDIERI: ricorda dove, il circolo?

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DICH - DI GIROLAMO: circolo era il circolo del tiro a volo a Roma. Successivamente invece trovammo al circolo alcune persone riconducibili a Mokbel che ci dissero che l'appuntamento era stato spostato, non era più lì ma si teneva in un casale di proprietà del Mokbel. PM - BOMBARDIERI: e quindi, lei prese la sua macchina e andò lì? DICH - DI GIROLAMO: presi la mia macchina, nel senso che... fu presa la mia macchina, non mi ricordo, insomma, con la mia macchina e con altre persone, quindi a bordo della mia macchina, raggiunsi questo... PM - BOMBARDIERI: guidava lei la sua macchina? DICH - DI GIROLAMO: non mi sembra che la guidassi io, al ritorno sicuramente sì, all'andata mi sembra che... non mi ricordo questo particolare, ma probabilmente no, mi fu presa la macchina e con la mia macchina fui portato... stesso discorso per Toseroni, perché Toseroni lo stesso era arrivato a quell'appuntamento con la sua macchina e stesse condizioni. PM - BOMBARDIERI: siete andati con la stessa macchina con Toseroni? DICH - DI GIROLAMO: andammo con una serie di macchine, perché la mia macchina guidata o con a bordo... da una persona riconducibile a Mokbel e Toseroni lo stesso, poi le altre persone con le proprie macchine. PM - BOMBARDIERI: Toseroni quindi andò con la macchina sua... DICH - DI GIROLAMO: con la macchina sua e con la macchina mia, guidata da altre persone. PM - BOMBARDIERI: senta mi scusi, lei dice: "Abbiamo appuntamento al circolo, là mi dicono che Mokbel ci aspetta una villa". DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: perché non ha preso la macchina insieme a Toseroni per andare là? Cioè è stata una scelta sua di andare con la sua macchina con queste persone o le è stato imposto... DICH - DI GIROLAMO: no, perché non ero assolutamente dell'avviso poi di fare una riunione presso quel casale, quindi ero assolutamente contrario. Di fatto invece mi dissero che non c'era possibilità di fare altrimenti e quindi... PM - BOMBARDIERI: quindi contro la sua volontà l'hanno portato? DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: Toseroni manifestò volontà di andare? AVV. GIOVENE: "volontà", chiedo scusa, è una conclusione del Pubblico Ministero, "non era d'accordo" è un conto, "contro la sua volontà" ha un altro valore, anche dal punto di vista giuridico. PM - BOMBARDIERI: è stato convinto ad andare o mantenne la sua volontà... AVV. GIOVENE: (incomprensibile - intervento fuori microfono)...

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PM - BOMBARDIERI: io voglio sapere, Avvocato... Presidente... io non ho sentito la sua risposta, il teste ha detto: "non era assolutamente d'accordo ad andare là. Mi fu detto che non era possibile fare altrimenti... sono andato là...", questo qua significa, a mio avviso, significa essere contrario... Allora, ci dice adesso il teste se lei fu convinto ad andare o è stato contrario o meno ad andare. DICH - DI GIROLAMO: ero assolutamente contrario ad andare, mi fu detto che non vi era possibilità di fare altrimenti, quindi dovevamo, tanto Toseroni quanto io, andare a quest'incontro. PM - BOMBARDIERI: quindi andate a quest'incontro in questa villa. Si ricorda dove si trovava questa villa? DICH - DI GIROLAMO: dalle parte di Sacrofano, in aperta campagna. PM - BOMBARDIERI: lì che è successo? Chi eravate innanzitutto? Lei si ricorda chi erano le persone con cui è andato, chi erano le persone che l'aspettavano davanti al circolo o qualcuna di queste? DICH - DI GIROLAMO: allora, sicuramente in macchina con me c'era Sergio Placidi, quindi era la persona che poi era venuta in macchina con me; quando andammo al casale vi era in realtà Giorgia Ricci, Fanella, Breccolotti, chiaramente Toseroni e... più o meno erano queste, insomma, le persone, quindi le persone principali, insomma, di questa... anche Roberto Magori al casale. Roberto Magori è possibile che fosse anche all'appuntamento davanti al circolo del tiro al volo. PM - BOMBARDIERI: quindi poi arrivate in questa villa e che succede? DICH - DI GIROLAMO: arriviamo in questa villa e vengono... questa villa è dotata di inferriate, vennero chiuse le inferriate e tant'è che Toseroni stesso rilevando questa cosa disse: "Come mai? Quale è il problema della chiusura di queste inferriate?", e comunque di fatto ci fu contestato tutte quelle che erano, secondo le indicazioni di Mokbel, le mancanze o la mancata disponibilità a partecipare integralmente a quella che fosse la vita del gruppo e quindi come tale in quella sede fu sancita la separazione, per quel che riguardava tanto Toseroni quanto me, da qualsiasi tipo di prosecuzione. Per quel che mi riguarda da lì si arrivò poi invece all'altra riunione, quella a cui avevo fatto cenno prima e poi non ebbi più altro tipo di contatti. PM - BOMBARDIERI: in che periodo colloca questa... DICH - DI GIROLAMO: fine 2008 questo incontro al casale e 9 gennaio invece, ricordo perfettamente la data, quello successivo all'antico circolo del tiro al volo. PM - BOMBARDIERI: quindi fine 2008? DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: quindi lei era già stato eletto senatore? DICH - DI GIROLAMO: ero già stato eletto senatore. Era uno dei motivi fondamentali di screzi tra me e Mokbel, fu proprio

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quello, cioè intervennero in maniera molto vibrata e particolare successivamente alle elezioni. PM - BOMBARDIERI: in questa sede c'è stata qualche regolamentazione economica? Lei ha fatto riferimento prima: "si dividono le nostre strade, ci dicono che non proseguiamo più con loro...", che cosa succede? DICH - DI GIROLAMO: per quello che riguardava quindi la pattuizione economica, non ricordo quale fosse la posizione del Dottor Toseroni, per quello che riguardava la mia posizione di fatto si dividevano le strade e quindi non vi sarebbe stato più titolo da parte mia ad avere alcunché dal momento che erano state sostenute per me delle spese da un punto di vista di organizzazione o quant'altro di quello che poteva essere stata la campagna elettorale, quindi come tale da quel momento in poi si dividevano le vie. Quindi questo era, senza aver più titolo per aver diritto a nulla di... PM - BOMBARDIERI: ma lei aveva ricevuto la quota? DICH - DI GIROLAMO: io la quota originaria, mi riferisco allo scorso interrogatorio, io per quello che mi riguardava avevo percepito in più trance un importo di un milione e mezzo, l'importo residuo di due milioni e mezzo o di due milioni e cento, perché vi era una contestazione di 400 mila euro, non l'ho più ricevuto, non l'ho più percepito. PM - BOMBARDIERI: e quindi in questa sede si fece riferimento a questa quota? DICH - DI GIROLAMO: anche a questa quota, cioè alle posizioni... Io non avrei avuto più titolo ad avere niente, le strade si separavano e basta, questa era la situazione. Era il momento nel quale vi era anche la convinzione del fatto che io non avrei avuto più alcun tipo di chance per poter proseguire l'attività perché, le ricordo, ero a cavallo tra ottobre e gennaio, quindi in quel momento vi era stata una pronunzia da parte della giunta delle esecuzioni che aveva disposto di fatto la decadenza per quello che riguardava l'elezione. T: scusi, tra ottobre e gennaio di quale anno? DICH - DI GIROLAMO: chiedo scusa, Presidente, tra l'ottobre del 2008 e il gennaio del 2009. PM - BOMBARDIERI: senta, facciamo un passo indietro: i suoi rapporti con Fabio Arigoni, che tipo di rapporti erano? DICH - DI GIROLAMO: i miei rapporti con Arigoni molto sporadici, nel senso che Arigoni è stata la persona che ho incontrato per la prima volta assieme a Mokbel... PM - BOMBARDIERI: dicevamo, quindi i rapporti con Fabio Arigoni, diceva? DICH - DI GIROLAMO: Fabio Arigoni, l'ho incontrato per la prima volta in occasione di quella cena a cui avevo partecipato invitato da Carlo Focarelli. Avevo avuto chiare indicazioni del fatto che Fabio Arigoni fosse socio di Mokbel perché si chiamavano proprio con questo termine "Socio... Socio...", quindi reciprocamente; ho avuto maniera di

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verificarlo questo nel corso del tempo perché le ricordo che io ero intervenuto in corso di operazione Fancard, quindi in quell'epoca avevo avuto modo di incontrare Arigoni più volte. Arigoni l'ho visto poi fino a che lui non è andato a Panama, l'ho incontrato una volta a Panama e poi non l'ho più rivisto in vita mia. PM - BOMBARDIERI: intanto perché andò a Panama, Arigoni, lei sa perché è andato a Panama? DICH - DI GIROLAMO: Arigoni andò a Panama perché espressamente, a quanto mi risulta, invitato ad andare, francamente non so perché a Panama, ma andare all'estero perché vi era in corso delle indagini, che poi fosse andato a Panama perché non lo so. PM - BOMBARDIERI: espressamente invitato da chi? DICH - DI GIROLAMO: da Mokbel. PM - BOMBARDIERI: quindi di andare all'estero?! Non sa se andare a Panama, perché... DICH - DI GIROLAMO: io non so se Mokbel gli abbia detto di andare a Panama, io so che Mokbel gli aveva detto di andare all'estero. PM - BOMBARDIERI: senta, lei sa però che è andato a Panama, ha detto che è andato a Panama? DICH - DI GIROLAMO: io so che è andato a Panama, non so perché abbia scelto Panama. PM - BOMBARDIERI: lei ha detto che è andato anche lei una volta a Panama? DICH - DI GIROLAMO: io sono andato una volta a Panama un giorno e mezzo. PM - BOMBARDIERI: quindi non per vacanza, immagino? DICH - DI GIROLAMO: no, non per vacanza, decisamente. PM - BOMBARDIERI: e perché è andato? Con chi è andato e perché è andato? DICH - DI GIROLAMO: andai con il Dottor Toseroni e, non so se già lì trovai, però a Panama mi sono incrociato in quell'unica evenienza anche con Carlo Focarelli che però credo sia andato e sia rientrato per suo conto. Io sono partito dall'Italia e sono tornato in Italia con Marco Toseroni per un giorno e mezzo. PM - BOMBARDIERI: perché è andato? DICH - DI GIROLAMO: andai perché... PM - BOMBARDIERI: intanto il motivo per cui è andato Toseroni è lo stesso suo o per motivo diverso? DICH - DI GIROLAMO: no, io e Toseroni siamo andati per lo stesso identico motivo e le motivazioni per le quali siamo andati a Panama erano perché avevamo avuto incarico da parte di Mokbel di valutare se esistevano delle opportunità sul territorio panamense di investimenti o quant'altro, era il momento nel quale si stava parlando del raddoppio del canale, quindi vi era una serie di iniziative e oltretutto di poter anche aprire una serie di società, ulteriori società a Panama

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attraverso un contatto che Fabio Arigoni aveva, un contatto consolidato con il principale studio legale di Panama. Di fatto andammo lì, verificammo che non vi erano delle opportunità interessanti e che soprattutto qualsiasi tipo di opportunità fosse stata posta in essere la stessa sarebbe rimasta sotto il controllo assoluto dell'Arigoni e dal momento che quella era una fase in cui Mokbel e Arigoni erano un po' ai ferri corti, non fu valutata come interessante. Quindi io ho preso, sono ripartito e non ho più avuto alcun tipo di... né opportunità di incontrare Arigoni e né di svolgere alcun tipo di attività sul territorio panamense. PM - BOMBARDIERI: senta, ma lei ha detto... perché i rapporti tra Arigoni e Mokbel... lei ha detto che Mokbel gli chiese di andare all'estero, ma perché i rapporti tra Arigoni e Mokbel si erano deteriorati, ha detto che si erano un po' interrotti? DICH - DI GIROLAMO: per quel che ne so io, i rapporti si erano deteriorati in maniera molto forte perché so che vi erano stati dei grandi litigi e... PM - BOMBARDIERI: intanto deve dirci perché lo sa perché se no... DICH - DI GIROLAMO: lo so da Mokbel, lo so da tutto l'enturage, quindi lo so da Silvio Fanella, da Luca Breccolotti, dalla signora Ricci, da tutti, so che Arigoni e Mokbel sono in dissidio. Il perché siano in dissidio, perché sicuramente vi furono delle questioni di natura economica ma espressamente vi erano delle questioni di natura personale, cioè vi era un'acredine da parte di Arigoni nei confronti di Mokbel per essere "stato dimenticato lì", quindi a Panama e, ripeto, invece delle problematiche di natura economica perché Arigoni riteneva di dover avere o trattenere dei denari o di dover ricevere ulteriormente dei denari, questo non lo so dire, che gli erano stati promessi da Mokbel e che secondo lui non aveva ricevuto. Quindi vi era una discrepanza di conti anche. PM - BOMBARDIERI: e per quanto riguarda Mokbel lei sa perché Mokbel... Arigoni che aveva pretese economiche nei confronti di Mokbel? DICH - DI GIROLAMO: qui non ho mai avuto indicazione diretta, cioè non so se Arigoni avesse percepito una cifra superiore... PM - BOMBARDIERI: sì, ma dico, erano solo motivi economici o c'erano anche... DICH - DI GIROLAMO: no, i motivi erano duplici, vi erano dei motivi di natura economica e dei motivi di natura personale, per la quale vi era un risentimento da parte di Arigoni a non essere più parte attiva, socio e quindi persona particolarmente vicina a Mokbel, ma era stato abbandonato in un posto così lontano dall'Italia, insomma. PM - BOMBARDIERI: e non vi erano altri rimproveri da parte di Mokbel, che lei sappia?

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DICH - DI GIROLAMO: rimproveri da parte di Mokbel, che io ricordi o che fossero ai miei occhi particolarmente importanti no, erano questi i due nodi fondamentali, quindi motivazione di natura economica e motivazione di natura personale. PM - BOMBARDIERI: ma questa personale solamente perché non era più socio? DICH - DI GIROLAMO: no, perché Arigoni aveva inteso condividere con Mokbel una parte della sua vita, quindi della sua vita di lavoro anche, oggi era una situazione in cui lui riteneva di essere abbandonato lì, le dico, poi Mokbel aveva più volte imputato che invece lui era stato particolarmente disponibile nei confronti di Arigoni; l'aveva remunerato in maniera più che adeguata; provvedeva a quelle che fossero le incombenze e le istanze legate alla famiglia di Arigoni, quindi c'era un problema di... PM - BOMBARDIERI: sì, ho capito, ma Mokbel diceva... DICH - DI GIROLAMO: Mokbel contestava all'Arigoni, invece, di essere un ingrato dal momento che, è vero che lui era relegato in un posto molto lontano, ma che malgrado lui fosse lì Mokbel stesso provvedeva a tutte quelle che fossero le incombenze pratiche, gli aiuti che lui stesso poteva prestare alla famiglia di Arigoni stesso. Però se lei mi chiede gli contestasse un fatto specifico, che io sappia no. PM - BOMBARDIERI: allora, dal verbale d'interrogatorio del 23 marzo 2010, pagina 41, lei dice: "Si era generata una situazione nella quale addirittura il Mokbel aveva contestato e imputato all'Arigoni la volontà di volerlo denunciare o volerlo addirittura farlo perseguire da un punto di vista penale per l'attività". DICH - DI GIROLAMO: io questo so che l'aveva riferito Mokbel, però l'aveva riferito tanto per Arigoni prima, tanto per Murri dopo. Quindi io a questo non avevo dato grande importanza. Lei mi ha chiesto prima se io avevo cognizione di qualcosa, la cognizione alla quale io davo principale importanza e che sapevo era economica e personale. Queste le posso qualificare come note più di colore. Sì, allora, questo anche rientrava in una indicazione di Mokbel, Mokbel quindi aveva riferito che Murri e Arigoni, quindi entrambi, avevano in realtà predisposto documentazione o avevano minacciato di creare delle problematiche e di far arrestare molte persone. Questo però interveniva anche in una fase nella quale era stato contestato ad Arigoni di avere avuto una vicinanza con Murri, nel senso che era il periodo nel quale Murri era andato a trovare o si era stabilito, questo non lo so, a Panama, quindi vi era stato uno stretto collegamento fra i due. Quindi entriamo in una nota che io posso definire un po' più di colore. PM - BOMBARDIERI: cioè è una cosa che diceva però lei non ci credeva tanto?

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DICH - DI GIROLAMO: non avevo dato una grande importanza a quello. PM - BOMBARDIERI: senta, lei conosce l'Avvocato Paolo Colosimo? DICH - DI GIROLAMO: conosco l'Avvocato Paolo Colosimo. PM - BOMBARDIERI: ci può dire come l'ha conosciuto? DICH - DI GIROLAMO: conosco l'Avvocato Paolo Colosimo dai primi anni '90, in quanto era stato mia controparte, quindi come Avvocato in una serie di cause che si erano tenute qui a Roma. Quindi lo conosco nei primi anni '90, 1992/93, una cosa del genere, cause che sono andate avanti per molto tempo, quindi ci siamo frequentati come controparte per quello. Per caso poi nel corso degli anni 2005, 2006 o 2007, questo non lo so, però un po' prima della mia elezione, ma non tanto prima della mia elezione, l'ho incontrato una volta con Gennaro Mokbel, il quale mi ha detto: "Ti presento un mio amico Avvocato" e in quell'occasione gli dissi: "Guarda, lo conosco già perché ci conosciamo già da parecchio tempo". PM - BOMBARDIERI: senta, lei è a conoscenza dei rapporti fra Colosimo e Arigoni, che rapporti c'erano? DICH - DI GIROLAMO: ho conoscenza del fatto che l'Avvocato Colosimo era l'Avvocato difensore di Arigoni perché questo mi fu riferito, mi sembra, direttamente o dall'Avvocato Colosimo, forse anche da Arigoni, avevo cognizione di questo insomma, quindi che fosse l'Avvocato difensore di Arigoni, ma che fosse anche un amico di Arigoni. PM - BOMBARDIERI: e invece dei rapporti di Colosimo e Mokbel che ci dice? DICH - DI GIROLAMO: non so assolutamente nulla, mi presentò in quell'occasione, dicendomi: "è un mio amico...", quindi avevo... PM - BOMBARDIERI: non l'ha più visto lei con... DICH - DI GIROLAMO: no, l'ho visto poi successivamente, è stata una persona attiva che mi ha dato anche un ausilio per quello che era nelle sue possibilità nell'ambito della mia campagna elettorale. PM - BOMBARDIERI: dico, prima nella campagna elettorale, nel periodo precedente, quindi prima del 2008? DICH - DI GIROLAMO: l'avrò visto qualche volta, ma insomma, le ripeto, io l'indicazione, la cognizione del fatto che l'Avvocato Colosimo fosse una persona conosciuta da Mokbel l'ho avuta proprio negli ultimi tempi. PM - BOMBARDIERI: lei è a conoscenza di un viaggio di Colosimo a Panama? DICH - DI GIROLAMO: sì, sono a conoscenza di un viaggio dell'Avvocato Colosimo a Panama, sì. PM - BOMBARDIERI: ci può dire come ne è a conoscenza e se sa i motivi? DICH - DI GIROLAMO: non mi ricordo se ho avuto indicazione di questo prima o dopo, ma mi sembra proprio parlando con

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l'Avvocato Colosimo, del fatto che lui, che si era reso necessario per motivazioni legate al mandato che lui aveva come legale di fiducia dell'Arigoni, di andare a Panama, però non mi ricordo se ne ho avuto indicazione prima o dopo. PM - BOMBARDIERI: quindi era legato al mandato difensivo ha detto lei? Io le contesto che nel verbale d'interrogatorio del 23 marzo 2010, sempre, pagina 82, prima di tutto che del fatto che fosse andato a Panama ha avuto indicazione sia da Mokbel e sia da Paolo Colosimo... DICH - DI GIROLAMO: sì, ma prima o dopo non lo so però. Cioè se ne ho avuto indicazione prima che lui andasse o dopo. PM - BOMBARDIERI: poi che fosse stato mandato per sedare un po' gli animi, insomma, ecco. DICH - DI GIROLAMO: e questa è una valutazione mia personale, nel senso che siccome avevo cognizione del fatto che l'Avvocato Colosimo avesse dei rapporti non solo di mandato squisitamente legati alla sua realtà professionale, ma avesse anche un rapporto di amicizia, un rapporto datato con Arigoni, siccome vi era un momento di particolare acredine di cui io ero a conoscenza quindi dei litigi intercorsi fra Mokbel, Arigoni e quant'altro, speravo anche e quindi il motivo della mia risposta che le confermo è che vi fosse stata una possibilità attraverso l'Avvocato Colosimo di sedare un po' gli animi perché lì si parlava di... PM - BOMBARDIERI: gli animi di chi? DICH - DI GIROLAMO: ma chiaramente tra Arigoni e Mokbel. T: ma quindi erano soltanto... DICH - DI GIROLAMO: no, ma era una valutazione mia personale. PM - BOMBARDIERI: lei sa le circostanze del viaggio di Colosimo a Panama, le conosce, è a conoscenza? DICH - DI GIROLAMO: no, so che è andato ma le circostanze non... PM - BOMBARDIERI: sa con chi è andato? DICH - DI GIROLAMO: no. PM - BOMBARDIERI: allora, possiamo interrompere questa prima fase... Il Tribunale sospende l'udienza. Il Tribunale riprende l'udienza. PM - BOMBARDIERI: prima di passare alla vicenda elettorale, senta, l'altra volta lei ha fatto riferimento a rapporti, definiamoli così, di Focarelli con dirigenti delle società telefoniche, di Fastweb e... L'altra volta ha fatto riferimento a rapporti - così come li ha definiti la volta scorsa, non li qualifico, tanto c'è la registrazione della volta scorsa - dei rapporti di Focarelli con dirigenti delle società telefoniche. La domanda è: lei è a conoscenza dell'apertura di conti all'estero da parte di Focarelli per dirigenti di società telefoniche?

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DICH - DI GIROLAMO: sì, sono a conoscenza di aperture di conti correnti che, per quel che so, erano stati aperti solamente sulla piazza di Hong Kong. Non so se su altre piazze, ma su Hong Kong sicuramente sì. PM - BOMBARDIERI: innanzitutto come lo sa, come conosce questa circostanza, come è a conoscenza di questa circostanza? DICH - DI GIROLAMO: che fu riferito mi sembra direttamente da Focarelli o ne aveva cognizione anche Mokbel del fatto che Focarelli aveva provveduto all'apertura di questi conti per alcune di queste persone, non so imputare a quale delle due società per alcuni di questi dirigenti. PM - BOMBARDIERI: uno di questi dirigenti? DICH - DI GIROLAMO: di alcuni di questi dirigenti, non so imputare questi dirigenti se su una o l'altra società, se fu in più momenti, so che però Focarelli si fece parte attiva per aprire alcuni di questi conti. PM - BOMBARDIERI: solo a Hong Kong? DICH - DI GIROLAMO: Hong Kong ne sono sicuro, è possibile che fossero anche su altre piazze, di Hong Kong ne sono sicuro perché mi sembra di ricordare - ma potrei sbagliare - che in occasione di quest'apertura su Hong Kong alcuni di questi funzionari furono fisicamente presenti proprio a Hong Kong, quindi questo. Quindi non so se loro direttamente o per loro soggetti de relata, però sicuramente su Hong Kong e probabilmente anche su altre piazze. PM - BOMBARDIERI: passiamo alla vicenda elettorale: lei è stato eletto senatore della Repubblica alle scorse elezioni politiche. DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: ci può dire come nasce questa sua candidatura, se è stata una sua iniziativa o se è stata concordata con qualcuno? Ci descriva la sua vicenda elettorale, quando nasce quest'idea? DICH - DI GIROLAMO: nel corso del 2007 Mokbel aveva... forse anche fine 2006, quindi parte del 2006 e 2007 Mokbel aveva intrapreso una attività politica a Roma legata all'epoca alla possibilità di collaborazione con il partito di Alleanza Federalista, espressamente nella persona dell'Onorevole Chiappori che era il riferimento della Lega per una serie di realtà che dovevano partire nell'ambito centro - sud Italia. Questo ab origine. Vado a sciabolate, poi... A fronte di questo non si arrivò, quindi questo tipo di attività non portò a un risultato concreto per una serie anche di mancati accordi raggiunti con Alleanza Federalista, quindi espressamente con l'Onorevole Chiappori e quindi a fronte di questo vi fu la determinazione da parte di Mokbel di dar vita invece a un partito, il partito Federalista Italiano, quindi a svolgere lo stesso tipo di programma che si era ipotizzato con Alleanza Federalista però con entità autonoma neocostituita. Questo, diciamo, per grandi temi. Successivamente al...

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PM - BOMBARDIERI: lei all'interno di questo partito che ruolo aveva? DICH - DI GIROLAMO: per quello che riguarda Alleanza Federalista pressoché nulla, per quello che riguarda il Partito Federalista presi parte invece alla costituzione, alla nascita di questo partito e sarei dovuto diventare il riferimento prima romano e poi del Lazio legato a questo Partito Federalista. PM - BOMBARDIERI: aveva un ruolo formale all'interno del partito? DICH - DI GIROLAMO: formale, parlo di una realtà ancora in embrione, quindi non è in realtà un partito che poi ha avuto modo e maniera per poter dire, partecipare a elezioni amministrative e quant'altro, era stata un'ipotesi. Nel corso invece di questo periodo mi fu indicato da Mokbel la possibilità eventuale di poter invece essere inserito nell'ambito delle elezioni, perché il governo Prodi cadde dalla sera alla mattina, quindi nell'ambito delle elezioni che si erano prospettate, quindi post- 2007, per i primi del 2008, la possibilità di essere invece inserito come candidato per la Camera e non per il Senato per le elezioni successive che poi si sono tenute ad aprile 2008. PM - BOMBARDIERI: da chi venne prospettato? DICH - DI GIROLAMO: da Gennaro Mokbel. PM - BOMBARDIERI: quindi... DICH - DI GIROLAMO: immagino per cognizioni personali, per indicazioni personali perché aveva saputo che vi era la possibilità o che erano in formazione in quel momento probabilmente le liste e quindi la nomina dei candidati per quel che riguardava le liste dell'estero. PM - BOMBARDIERI: e quindi che cosa è successo? DICH - DI GIROLAMO: quindi a fronte di quello... PM - BOMBARDIERI: questo quando avvenne, questa rappresentazione della possibilità di candidatura quando avvenne? DICH - DI GIROLAMO: nei primissimi del 2008. PM - BOMBARDIERI: quindi gennaio 2008? DICH - DI GIROLAMO: gennaio - febbraio 2008, sì. PM - BOMBARDIERI: quindi che succede? DICH - DI GIROLAMO: quindi a fronte di questo fatto vi è una serie di passaggi che se vuole, poi magari affronteremo, però vengo messo in contatto con la realtà legata al partito di Alleanza Nazionale che poteva quindi valutare oltre la mia una serie di candidature; vengo quindi proposto quindi per la candidatura alla Camera dei Deputati in accoppiata, perché esisteva la facoltà di poter correre su questi collegi con altri partners, quindi altri candidati in ambito Camera dei Deputati o altri partners in ambito candidatura al Senato della Repubblica e quindi mi viene presentata una persona che doveva correre con me che è il Dottor Gianluigi Ferretti, che

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doveva correre con me, io alla Camera e lui al Senato, questo ab origine. Poi si sono verificati una serie di fatti per i quali invece non si è dato vita a questo tipo di progetto per un niet che si era ricevuto nei confronti di Ferretti da parte di Alleanza Nazionale e quindi a fronte di quello si decise invece che era possibile la mia candidatura, fu dichiarata da parte di Alleanza Nazionale la disponibilità a candidarmi non più nell'ambito della Camera ma nell'ambito del Senato, a eccezione di Ferretti che non poteva essere invece candidato né per l'uno né per l'altro. PM - BOMBARDIERI: lei di queste vicende, ci ha raccontato, quest'accoppiata iniziale, questo no per Ferretti, lei come è venuto a saperlo? DICH - DI GIROLAMO: la possibilità del progetto originario per indicazione diretta da parte di Mokbel, tutto quello che le ho detto successivamente per averlo vissuto in prima persona perché io le ho compresso una fase che invece è durata nel tempo e che ha richiesto quindi una serie di incontri, di verifiche, erano delle situazioni che si evolvevano giorno per giorno. PM - BOMBARDIERI: questi incontri con chi avvenivano? La parte relativa a lei, con chi avvenivano? Cioè partecipava lei con chi? DICH - DI GIROLAMO: per quel che riguardava la mia parte, cioè la parte operativa su questo, io ho avuto l'opportunità di essere messo in contatto con Stefano Andrini per quel che riguardava Alleanza Nazionale e quindi la composizione di queste liste legate alla Camera e al Senato, con Gianluigi Ferretti, con l'all'epoca responsabile delle liste Onorevole Marco Zacchera e quindi con la struttura all'interno del partito che stava gestendo in quel momento le possibili candidature. Quindi di questo ho cognizione diretta, non de relata, insomma. PM - BOMBARDIERI: quindi ha partecipato direttamente, ma solo lei? Per esempio Mokbel ha partecipato a queste riunioni? DICH - DI GIROLAMO: no, ho partecipato sempre solo io per quello che riguarda tutte le problematiche e le possibili soluzioni a queste problematiche che in corso d'opera si verificavano. PM - BOMBARDIERI: ma lei ha detto che questa candidatura le era stata rappresentata da Mokbel, se ho capito bene. DICH - DI GIROLAMO: la possibilità di poter correre e quindi di poter essere candidato alla Camera, ripeto, in quella fase mi fu riferito da Mokbel. PM - BOMBARDIERI: e quindi poi Mokbel si è disinteressato di tutto? DICH - DI GIROLAMO: no, no, lei mi parla di cognizione di quello che era la parte pratica, non si è mai occupato di quello, sui massimi sistemi era informato di tutto, insomma. Quindi aveva perfetta cognizione del fatto che dovevo correre

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per la Camera, che si erano verificati dei problemi e non potevo più correre per la Camera ma per il Senato, quindi di questo puntuale indicazione, ma non ha mai partecipato a una riunione, per dire, fra me e l'Onorevole Zaccheri. PM - BOMBARDIERI: da chi veniva informato? DICH - DI GIROLAMO: da me direttamente. PM - BOMBARDIERI: quindi lei informava direttamente... DICH - DI GIROLAMO: a step, quindi tenevo informato Mokbel dell'intera vicenda. PM - BOMBARDIERI: quindi lei ha parlato di correre, di partecipare alle elezioni come candidato nei collegi esteri? DICH - DI GIROLAMO: per la Camera nel collegio estero, più espressamente collegio Europa. PM - BOMBARDIERI: e successivamente invece per il Senato sempre per il collegio estero? DICH - DI GIROLAMO: sempre per il collegio estero, sempre per l'Europa, per il Senato, non più per la Camera. PM - BOMBARDIERI: in questa vicenda ci sono dei requisiti, ci sono delle necessità? DICH - DI GIROLAMO: i requisiti che la legge Tremaglia prevede per questo sono due: la residenza all'estero e il fatto di ricevere delle preferenze, quindi non è una candidatura gestita dal partito e nel quale lei nel momento in cui viene inserito in un determinato collegio più o meno sicuro non deve poi svolgere nessun tipo di attività elettorale o attività a sostegno per quello che saranno i voti che lei dovrà prendere ma quindi è necessaria la preferenza. Sono le due caratteristiche che differenziano... PM - BOMBARDIERI: iniziamo dalla prima, residenza all'estero: lei era residente all'estero? DICH - DI GIROLAMO: all'epoca non ero residente all'estero, siccome la legge prevede espressamente la residenza all'estero ma non specifica se la stessa residenza debba essere una residenza legata a un determinato periodo pregresso, ma è una residenza che deve essere invece all'estero nel momento in cui vengono depositate le liste elettorali. PM - BOMBARDIERI: quindi che cosa è successo? Chi si è occupato di questa... DICH - DI GIROLAMO: quindi si rendeva necessaria una mia residenza all'estero e su questo quindi vi fu una disponibilità da parte di un amico, mi sembra di ricordare, del Dottor Andrini che era una persona che aveva una residenza... mi scusi, un passo indietro se no... una residenza all'estero dovunque... Poteva essere una residenza all'estero purché fosse su quel collegio elettorale, quindi nel mio caso specifico era Europa. Avrei potuto stabilire facilmente una residenza all'estero, magari in Svizzera, in Inghilterra o in Francia, decisi di farlo invece a Bruxelles, là dove fosse stata l'opportunità di Bruxelles perché avevo un reale interesse poi a poter aprire una struttura operativa a

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Bruxelles. Questo è l'antefatto. Non avevo dei contatti diretti su Bruxelles per questo, mi fu offerta quindi tramite amicizia l'opportunità di poter appoggiare la mia residenza in quel momento a un funzionario del palazzo di vetro in buona sostanza, un ragazzo che si occupava di corsi di formazione che era residente... un corsista che era residente a Bruxelles. Questo signore si chiama Oronzo Cilli. PM - BOMBARDIERI: quindi lei procede a ottenere la residenza all'estero?! DICH - DI GIROLAMO: anche qui gliela dico, poi eventualmente... Mi muovo per poter ottenere la residenza all'estero. La residenza all'estero, specificatamente a Bruxelles è una residenza che aveva necessità di svolgere alcuni adempimenti che nel momento stesso in cui inizio a svolgere questo tipo di attività sono modificati nella stessa città di Bruxelles. Quindi non erano più quelli di cui era a conoscenza lo stesso Oronzo Cilli. Nel corso di questa vicenda Oronzo Cilli aveva un immobile e quindi aveva in locazione, conduceva in locazione un immobile in una strada molto grande di Bruxelles, che taglia Bruxelles più o meno in tutta la sua larghezza, quindi parliamo di una strada lunga 15 chilometri. Questa strada era originariamente divisa in tanti cosiddetti municipi, l'equivalente delle nostre circoscrizioni, nel momento in cui Oronzo Cilli mi aveva dato indicazione per poter assolvere questo tipo di procedure del municipio di appartenenza, quindi della circoscrizione di appartenenza legata a quell'indirizzo specifico, non sapeva che invece nell'anno precedente era intervenuta una ulteriore frammentazione per cui quella strada anziché essere divisa in n. municipi era stata ridivisa e quindi il suo numero capitava sulla linea di demarcazione e quindi era l'ultimo numero a non far più parte di quel municipio ma di un altro municipio. Perché le dico questo? Perché io incardinai la posizione e la procedura presso un municipio, che era il municipio di Etterbeek, ho imparato dopo invece che il numero 143, che era quello relativo all'indirizzo di residenza di Oronzo Cilli e quindi all'indirizzo di residenza che avevo scelto io, era l'ultimo di Woluwe Saint Pierre, che è un altro municipio perché Etterbeek partiva dal 145, quindi dal palazzo immediatamente dopo, della serie la fortuna, insomma, ecco. PM - BOMBARDIERI: senta, chi si è occupato, lei si è recato a Bruxelles, naturalmente? DICH - DI GIROLAMO: mi sono recato a Bruxelles per svolgere questo tipo di attività. PM - BOMBARDIERI: lei ha detto che la residenza l'ha incardinata presso quest'indirizzo di Cilli. DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: successivamente è stato modificato questo indirizzo? È stata reperita la disponibilità di altri immobili?

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DICH - DI GIROLAMO: successivamente ho provveduto invece a prendere un altro immobile sulla stessa strada che è molto lunga, in un altro indirizzo che facesse parte invece dello stesso municipio, secondo municipio, quindi quello a cui competeva, naturalmente, l'indirizzo di Cilli. PM - BOMBARDIERI: chi si è occupato del reperimento di questo nuovo immobile? DICH - DI GIROLAMO: fisicamente della ricerca sul mercato? Se ne occupò una collaboratrice dell'ufficio che era a disposizione, che era la signora Murri, perché fisicamente parlava... Barbara Murri, persona che parlando più lingua, aveva facilità... PM - BOMBARDIERI: ha rapporti di parentela con Augusto Murri? DICH - DI GIROLAMO: è la sorella. PM - BOMBARDIERI: lei che attività svolgeva, la Barbara Murri? DICH - DI GIROLAMO: segretaria. PM - BOMBARDIERI: di chi? DICH - DI GIROLAMO: segretaria... PM - BOMBARDIERI: lei la conosce, l'ha frequentata, l'ha vista? DICH - DI GIROLAMO: allora, la segreteria dell'originario Alleanza Federalista, di Partito Federalista dopo e di quello che invece una volta eletto era diventata la mia segreteria era composta dalle stesse persone. Fra queste persone vi era Barbara Murri, quindi lei ha svolto questo tipo di attività prima per il costituendo Partito Federalista Italiano e poi successivamente per quella che era la mia segreteria. Nel caso specifico, quindi, si era occupata, avendo dimistichezza e del mercato di Bruxelles perché mi sembra di ricordare che... sicuramente la sua famiglia possedeva un immobile e credo anche lei avesse vissuto a Bruxelles, quindi aveva facilità di... PM - BOMBARDIERI: senta, prima della vicenda elettorale la Murri lei la conosceva, la frequentava, l'aveva vista? DICH - DI GIROLAMO: l'ho vista più volte nell'ambito delle relazioni di Mokbel, è una persona conosciuta da Mokbel, tant'è che fu lui stesso a indicarla come persona adeguata a svolgere un certo tipo di servizio all'interno della segreteria. PM - BOMBARDIERI: cioè fu indicata da chi, non ho capito? DICH - DI GIROLAMO: da Mokbel perché era, ripeto, una persona di buono stending, di elevata conoscenza di un certo numero di lingue. PM - BOMBARDIERI: quindi ha detto che svolgeva prima... DICH - DI GIROLAMO: l'ho conosciuta attraverso Mokbel, frequentava Mokbel e per quel che mi riguarda invece l'ho frequentata in maniera più assidua successivamente nello svolgimento di questo tipo di operazioni. Mi ha anche accompagnato a Bruxelles più volte Barbara Murri.

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PM - BOMBARDIERI: benissimo, allora, trovata la residenza, quindi il presupposto era la residenza, l'altro presupposto erano le preferenze? DICH - DI GIROLAMO: la seconda condizione, sine qua non, era l'ottenimento del numero di preferenza superiore agli altri candidati. PM - BOMBARDIERI: quindi a questo punto come si sviluppa la sua candidatura, la sua campagna elettorale, che esigenza nasce, che cos'è successo? Ci racconti lei. DICH - DI GIROLAMO: per quel che mi riguarda, a quel punto avevo necessità di porre in essere una serie di attività su tutto il collegio elettorale che era particolarmente vasto e mi ero quindi assolutamente affidato a quella che era l'esperienza e la profonda conoscenza di tutta la realtà degli italiani all'estero che derivava al Dottor Ferretti per aver lui stesso vissuto quella realtà per oltre 20 anni, 25 anni. Quindi furono poste in essere una serie di attività. Attività che andavano da un meling capillare che doveva in realtà essere ricevuto da tutti coloro che fossero gli aventi diritto al voto, quindi gli iscritti all'AIRE per quel che riguardava l'Europa, fino a una serie di iniziative, quindi di accordi con candidati che correvano non come me per il Senato ma per la Camera in alcuni territori specifici e soprattutto una attività di vera e propria propaganda, quindi di manifestazioni che si erano tenute nel corso del... PM - BOMBARDIERI: le faccio una una domanda così, secca: quanto è costata la sua campagna elettorale? E chi l'ha pagata? Secca. DICH - DI GIROLAMO: la domanda è difficile rispondere, quanto è costata la campagna elettorale in merito a che cosa? L'attività viaggi o quant'altro o quanto... le rispondo in un doppio modo: allora, da un punto di vista concreto per quel che mi riguarda fu un'operazione attorno ai 350 - 400 mila euro, per quel che mi riguarda quindi come cognizione diretta di questo, le parlo dal meling a una serie di viaggi e di attività. Sul fatto invece di quanto sia costata, o meglio, di quanto Mokbel abbia più volte ripetuto a me di quanto sia costata questa qua, si variava dal momento in cui i rapporti erano più o meno tesi da un milione, due milioni, cinque milioni, dieci milioni, questo era il... Quindi se lei mi chiede quanto è costata, io ho motivo di ritenere che sia costata attorno alla cifra che le ho indicato, 350 - 400 - 450 mila euro, composte da spese d'Iva quindi da questo punto di vista. PM - BOMBARDIERI: pagati da chi? DICH - DI GIROLAMO: uno un termine improprio, da Mokbel, ma messi a disposizione quindi dalle risorse, dal profitto di cui sopra, di cui abbiamo già parlato. Dal profitto legato... Quindi erano denari a disposizione del gruppo, quindi derivanti dall'operazione legata al traffico telefonico.

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PM - BOMBARDIERI: senta, allora, quindi diceva, sono state messe in essere una serie di iniziative tra cui quella del meling e tutte le altre iniziative. Quindi che cosa è successo, successivamente? DICH - DI GIROLAMO: successivamente quindi nel momento in cui fu determinata la candidatura e che quindi vi fu la certezza di questo tipo di opportunità, io iniziai proprio a fare una attività in tutta Europa per far circuitare il nome, per diffondere quelle che erano le opportunità... PM - BOMBARDIERI: senta, lei aveva contatti in Calabria? DICH - DI GIROLAMO: io non ho mai avuto contatti in Calabria. PM - BOMBARDIERI: quindi lei si è recato in Calabria per la campagna elettorale? DICH - DI GIROLAMO: io mi sono recato in Calabria due volte in vita mia, una volta... PM - BOMBARDIERI: come nascono i suoi contatti in Calabria? DICH - DI GIROLAMO: i miei contatti in Calabria sono nati grazie alla disponibilità dell'Avvocato Paolo Colosimo il quale avendo, credo per origine personale, non so se addirittura lui stesso sia calabrese o perché ci andava in vacanza o per motivazioni professionali, non lo so, però si offerse... Devo fare una precisazione: tutta la mia propaganda elettorale si era svolta essenzialmente come tutti coloro che correvano all'estero non certamente nei consolati o nelle ambasciate, i centri di aggregazione per quel che riguarda le comunità italiane all'estero al 99 per cento sono o associazioni o ristoranti, cioè la vita degli italiani all'estero si svolge all'interno dei ristoranti, sono un po' una sorta di ambasciate per noi. A fronte di questo, quindi, le mie date erano delle date particolarmente strette, addirittura avevo fatto più capitali magari nell'arco della stessa giornata, si correva per andare in questo senso a incontrare le comunità italiane all'estero espressamente dei ristoratori all'estero. Nell'ambito di questo esisteva un giorno solo, un periodo solo prima delle elezioni per le quali non sarebbe stato opportuno, o meglio, io non avrei ottenuto risultato concreto nell'incontrare persone, che era il periodo di Pasqua, nel senso che il giorno di Pasqua era presumibile che molti italiani residenti all'estero avessero raggiunto le proprie famiglie e quindi fossero tornati in Italia e quindi in quel senso l'Avvocato Colosimo mi offrì l'opportunità di fare un incontro e mi sembra di ricordare fosse proprio il giorno di Pasquetta, fisicamente in Calabria perché in quell'incontro specifico avrei potuto ottimizzare i tempi perché avrei incontrato molte persone che erano residenti all'estero, molti calabresi che risiedevano all'estero perché, altro passo che non l'ho detto, le comunità più numerose all'estero sono i siciliani, i calabresi e i sardi.

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PM - BOMBARDIERI: intanto questo contatto, questa proposta di Colosimo è una proposta che avviene direttamente a lei o tramite Mokbel? DICH - DI GIROLAMO: no, questa è una proposta che... Allora, l'Avvocato Colosimo si era messo a disposizione per relazione mia diretta anche per il fatto che il mio nome a quel punto, nel momento in cui era partita la candidatura, quindi era stata accettata la candidatura, lo stesso circuito di Alleanza Nazionale aveva dato indicazione a coloro che fossero simpatizzanti, quindi da un punto di vista ideologico quindi a quell'ordine, per quel partito a cercare di dare un ausilio in questo senso. Quindi immagino avendo anche l'Avvocato Colosimo sicuramente avuto dei rapporti in ambito di Alleanza Nazionale pregressa che nulla hanno a che vedere con me, fosse disponibile... PM - BOMBARDIERI: io non voglio sapere quello che immagina, voglio sapere quello che è successo. DICH - DI GIROLAMO: no, va beh, quello che è successo: l'Avvocato Colosimo mi propose quest'opportunità di andare in Calabria nel giorno specifico, quindi di Pasquetta, perché io non avrei potuto in altri giorni e di fare questo tipo di incontro. Quindi si fece parte diligente su questo. Se lei poi mi dice: "lo sapeva anche Mokbel?", lo sapeva anche Mokbel, certamente. PM - BOMBARDIERI: Mokbel venne in Calabria? DICH - DI GIROLAMO: io andai in Calabria e trovai in Calabria già Mokbel perché io feci una toccata e fuga, nel senso che rimasi pochissime ore, sono arrivato il pomeriggio e sono ripartito alle dieci e mezza di sera il primo incontro. Successivamente il 26, mi sembra, il 27 o 28, successivamente, post- elezioni, sono andato in Calabria per ringraziare e invece sono arrivato il pomeriggio e sono ripartito la mattina dopo. Queste sono le uniche due frequentazioni calabresi. In entrambi i casi io ho trovato l'Avvocato Colosimo sul posto. PM - BOMBARDIERI: ho detto, Mokbel l'ha trovato o sapeva che veniva? DICH - DI GIROLAMO: l'ho trovato. PM - BOMBARDIERI: quindi non sapeva che veniva giù lei? DICH - DI GIROLAMO: no, attenzione: sapevo che Mokbel sarebbe andato in Calabria in entrambi i casi, io fisicamente l'ho trovato perché io sono andato e venuto in aereo, Mokbel non prende l'aereo. PM - BOMBARDIERI: lei con quale aereo è andato, con un volo di linea, come è andato? DICH - DI GIROLAMO: no, io sono andato, siccome si parlava del giorno di Pasquetta, si parlava della necessità di dover rientrare per quel che mi riguardava, io dovevo partire la mattina presto del giorno successivo, non mi ricordo se per Londra, Parigi, dovevo ripartire e non esisteva un volo per Crotone che consentisse l'opportunità di tornare indietro

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perché sarei dovuto arrivare a Crotone alle quattro per ripartire alle sei di pomeriggio, faccia conto, quindi si rese necessario prendere un aereo privato che mi consentiva di rimanere fino alle dieci e mezza, fino alla chiusura dell'aeroporto per poi ripartire. PM - BOMBARDIERI: quest'aereo privato da chi è stato preso e da chi è stato pagato? Da chi è stato noleggiato e da chi è stato pagato? DICH - DI GIROLAMO: da chi si occupò da un punto di vista pratico, quindi di trovare questo... PM - BOMBARDIERI: ha dato lei disposizioni? Questo voglio sapere, ha dato lei disposizioni per... DICH - DI GIROLAMO: io avevo detto quali fossero le mie problematiche... PM - BOMBARDIERI: a chi? DICH - DI GIROLAMO: avevo spiegato a Mokbel e all'Avvocato Colosimo che non avrei potuto partecipare se non per quel pomeriggio e quindi resici conto, non l'Avvocato Colosimo ma all'interno della struttura, della segreteria dell'impossibilità a farlo con voli di linea, l'unica possibilità nella pianificazione di tutti i voli era quello di poter prendere un aereo privato. Quindi fisicamente l'aereo privato fu poi trovato, reperito dalla segreteria. PM - BOMBARDIERI: e da chi è stato pagato? DICH - DI GIROLAMO: da quale società fisicamente... è possibile, ma mi potrei sbagliare le ripeto, che sia stato pagato da una delle società che facessero capo a Gionta, perché si occupò lui anche poi di fare un po' un supporto logistico, però non ho indicazioni di altra natura. PM - BOMBARDIERI: che vuol dire "supporto logistico"? Ci spieghi. DICH - DI GIROLAMO: aiutarmi a fissare un volo, a fissare con la compagnia stessa, a trovare, reperire quella compagnia e a poter prendere l'aereo e a rendere disponibile l'aereo fino alle dieci e mezza di sera. PM - BOMBARDIERI: con chi è andato giù lei? DICH - DI GIROLAMO: io sono andato giù... PM - BOMBARDIERI: con l'aereo privato. DICH - DI GIROLAMO: ... sono andato giù e sono tornato indietro sicuramente con Aurelio Gionta, in aereo. Mi sembra di ricordare anche Roberto Magori e poi forse c'era un'altra persona, non mi ricordo chi, anche perché fu una persona che andò all'andata e non tornò al ritorno o viceversa, una cosa del genere. PM - BOMBARDIERI: ma una persona che già conosceva o un estraneo? DICH - DI GIROLAMO: no, una persona che già conoscevo, Magori e Gionta mi sembra di ricordare. PM - BOMBARDIERI: senta, e Mokbel come venne? DICH - DI GIROLAMO: in macchina perché non prende l'aereo.

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PM - BOMBARDIERI: con chi venne? DICH - DI GIROLAMO: no, so che è andato in macchina in entrambe i casi e sicuramente è rimasto più di me perché per andare e tornare ci voleva molto più tempo. PM - BOMBARDIERI: senta, lei conosce Pugliese Franco? DICH - DI GIROLAMO: io ho conosciuto Franco Pugliese in occasione di entrambi i viaggi, quindi sia quando andai pre- elezioni, sia post- elezioni. PM - BOMBARDIERI: precedentemente a questi viaggi lei aveva mai parlato anche telefonicamente con Pugliese Franco? DICH - DI GIROLAMO: no, mai. PM - BOMBARDIERI: aveva mai sentito parlare di Pugliese Franco? DICH - DI GIROLAMO: mai sentito parlare di Pugliese Franco. Io l'ho conosciuto la prima volta in vita mia, conosciuto, presentato e visto il giorno di Pasquetta del 2008. PM - BOMBARDIERI: quindi quando le viene organizzato questo viaggio in Calabria, a proposito, lei è stato mai in Germania durante la campagna elettorale? DICH - DI GIROLAMO: sono andato in Germania parecchie volte, prima, dopo, durante, quindi ho fatto più viaggi in Germania. PM - BOMBARDIERI: ci può dire quanti viaggi ha fatto, nel corso della campagna elettorale? DICH - DI GIROLAMO: due o tre mi sembra, Dottore. PM - BOMBARDIERI: dove è andato? DICH - DI GIROLAMO: Stoccarda, Francoforte, Berlino mi pare. PM - BOMBARDIERI: e che attività propagandistica ha svolto, ha incontrato qualcuno? DICH - DI GIROLAMO: si organizzava, si cercava di organizzare attraverso contatti locali che potevano derivare direttamente dal partito o da relazioni dirette da parte di... PM - BOMBARDIERI: nei casi in cui... DICH - DI GIROLAMO: nel mio caso specifico, allora per quel che mi riguarda per esempio Stoccarda, io andai a Stoccarda e fu organizzato da un circolo di italiani residenti all'estero che faceva capo a delle persone di Alleanza Nazionale, partecipai a un evento, loro avevano una sorta di sede e quindi fu organizzato un incontro, una festa, un qualche cosa nel quale io fui presentato, diedi delle indicazioni a queste persone e ho avuto modo di rimanere... PM - BOMBARDIERI: chi ha organizzato quest'incontro a Stoccarda? DICH - DI GIROLAMO: quello legato a Stoccarda lo organizzò Gianluigi Ferretti. PM - BOMBARDIERI: tramite circoli di Alleanza Nazionale, ho capito bene? DICH - DI GIROLAMO: era un circolo e chi partecipava erano persone simpatizzanti di centro - destra, alcuni erano all'epoca dell'MSI addirittura.

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PM - BOMBARDIERI: questo è uno. Lei ha parlato di due o tre viaggi, l'altro viaggio? DICH - DI GIROLAMO: poi sono andato sicuramente... Però faccio confusione fra prima e dopo... PM - BOMBARDIERI: no, prima, mi interessa prima. DICH - DI GIROLAMO: Stoccarda e Francoforte sicuramente, Berlino è possibile l'abbia fatto dopo. Però sempre attività di questa natura. PM - BOMBARDIERI: e Francoforte da chi è stato organizzato quest'incontro? DICH - DI GIROLAMO: sempre da realtà locali e sempre da conoscenze diretti del Dottor Ferretti. PM - BOMBARDIERI: quindi sempre tramite il Ferretti?! DICH - DI GIROLAMO: io mi sono affidato integralmente a quelle che fossero le relazioni e le esperienze del Dottor Ferretti su tutto il territorio europeo. Quindi tutto il territorio europeo... PM - BOMBARDIERI: a me interessava in Germania. DICH - DI GIROLAMO: il territorio europeo significa poi in via principale Francia, Germania e Olanda, diciamo, da un certo punto di vista, perché sono le piazze nelle quali sono maggiormente presenti gli italiani residenti all'estero. PM - BOMBARDIERI: quindi ha detto sia a Stoccarda, sia a Francoforte... DICH - DI GIROLAMO: e Berlino, ma Berlino mi sembra dopo. PM - BOMBARDIERI: incontri organizzati da Ferretti. DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: tramite questi circoli. DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: e poi va invece in Calabria per quest'altro incontro? DICH - DI GIROLAMO: vado in Calabria per un incontro che non era mirato alla Germania di per sé quando sono andato, era un incontro nel quale io avrei potuto incontrare... PM - BOMBARDIERI: mi scusi, c'entrava Ferretti intanto con quest'incontro in Calabria? DICH - DI GIROLAMO: no, assolutamente, Ferretti di quest'incontro in Calabria non aveva nessun tipo di indicazione né tantomeno partecipò, Ferretti era per tutta la parte internazionale, potrei sbagliarmi ma è possibile che Ferretti proseguisse nel frattempo in quei giorni l'attività perché, ripeto, io il giorno successivo dovevo ripartire e quindi l'ho incrociato successivamente. Quindi non avevo alcun tipo di relazione. PM - BOMBARDIERI: quindi va in Calabria... DICH - DI GIROLAMO: vado in Calabria dove avrei potuto incontrare invece una serie di italiani residenti all'estero, espressamente di ristoratori italiani residenti all'estero che potevano essere quindi particolarmente preziosi per far circuitare quello che era il mio nome e quelle che erano le

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opportunità quindi di ottenere la preferenza da parte di questi... PM - BOMBARDIERI: quindi fino a quel momento lei non sente parlare di Pugliese Franco, lo conosce in quella sede? DICH - DI GIROLAMO: non conosco Pugliese Franco, lo conosco in quella sede e il mio viaggio non era riferito in quel momento alla Germania, poteva essere la Germania come la Svizzera, come qualsiasi... italiani residenti all'estero. PM - BOMBARDIERI: quindi che succede, va là... DICH - DI GIROLAMO: vado là, quando arrivo mi viene presentato il Franco Pugliese e... PM - BOMBARDIERI: da chi le viene presentato? DICH - DI GIROLAMO: mi viene presentato dall'Avvocato Colosimo. PM - BOMBARDIERI: come le viene presentato? DICH - DI GIROLAMO: mi viene presentato perché mi viene a prendere proprio sotto l'aeroplano, quindi mi viene presentato perché il Pugliese, ho imparato in quel momento, è venuto sotto l'aeroplano e mi ha accolto perché era il proprietario di un albergo e di un ristorante che si trovava esattamente di fronte all'aeroporto, quindi era particolarmente logisticamente valido per quel tipo di incontro che era un incontro che doveva richiedere pochissimo tempo. Quindi la persona che mi è venuta a rendere omaggio e che mi ha salutato, arrivato in terra di Calabria e che a fronte di quello era l'organizzatore della cena che si era tenuta la stessa sera e nella quale mi sono state presentate una serie di altre persone. Ho rivisto Franco Pugliese successivamente perché era lo stesso organizzatore di un'altra cena che si era tenuta invece da un'altra parte essendo io andato la seconda volta con la possibilità di poter rimanere la note e poter ripartire il giorno dopo, cena di ringraziamento. PM - BOMBARDIERI: quindi se ho capito bene, Pugliese Franco... DICH - DI GIROLAMO: due volte l'ho visto io. PM - BOMBARDIERI: ma Pugliese Franco le viene presentato come proprietario dell'albergo che la ospitava e come organizzatore di questa cena? DICH - DI GIROLAMO: mi viene presentato come organizzatore della cena, accessoriamente anche come imprenditore e proprietario dell'albergo presso il quale sono stato, insomma. PM - BOMBARDIERI: Pugliese Franco è residente in Germania? DICH - DI GIROLAMO: Pugliese Franco, che io sappia, non è residente in Germania, credo sia residente lì a Crotone. Quindi Pugliese Franco era la persona che organizzò una cena, cena alla quale parteciparono oltre a una serie di persone, di personalità locali, anche degli italiani che risiedevano all'estero e che nell'occasione di Pasqua erano tornati in Italia. PM - BOMBARDIERI: lei ha conosciuto Gabriele Giovanni?

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DICH - DI GIROLAMO: ho conosciuto in quella sede, quindi mi fu presentato Gabriele Giovanni, non mi ricordo francamente se da Franco Pugliese o da un amico di Franco Pugliese, ma mi fu presentato Gabriele Giovanni come persona invece che aveva risieduto, non so se all'epoca risiedesse ancora all'estero, ma aveva risieduto all'estero per un certo periodo. Quindi persona che ben conosceva la realtà degli italiani all'estero. PM - BOMBARDIERI: quindi in quella sede, in quella cena che cosa si è deciso? DICH - DI GIROLAMO: in quella cena mi fu presentato questo signore Gabriele e mi fu detto che avendo... T: chiedo scusa, parliamo della prima? PM - BOMBARDIERI: la prima, sì, la seconda è dopo le elezioni, quindi la prima. Specifichiamo, la seconda è prima... DICH - DI GIROLAMO: io sono andato in Calabria due volte sole in vita mia, sono andato una volta il giorno di Pasquetta prima delle elezioni e sono andato la seconda volta successivamente alle elezioni, quindi una volta eletto, per ringraziare, così come ho fatto ovunque, nel senso che dovunque sono andato e dovunque ho preso i voti poi sono andato per ringraziare successivamente e questo ho fatto anche... PM - BOMBARDIERI: quindi prima delle elezioni... DICH - DI GIROLAMO: io sono andato in Calabria due volte, una volta prima e una volta dopo. PM - BOMBARDIERI: quindi il Presidente voleva sapere, questa volta ha conosciuto Gabriele... DICH - DI GIROLAMO: questa volta, mi fu presentato Gabriele in occasione del primo incontro, quindi prima delle elezioni. PM - BOMBARDIERI: quindi che cosa si concordò, che cosa si disse? DICH - DI GIROLAMO: si concordò che Gabriele aveva... PM - BOMBARDIERI: si concordò intanto tra chi? DICH - DI GIROLAMO: tra me e questo imprenditore... allora, io ricordo che a quella cena partecipò un imprenditore di cui non ricordo il nome, di un paese mi ricordo si chiamasse Mandatoricci o Mandatoriccio, una cosa del genere, era persona che aveva avuto in proprietà e gestito una serie di locali all'estero, parlo sempre di ristoranti; era una persona quindi profondamente radicata all'estero, specificatamente in Germania e era una persona che in quel momento quindi si dichiarò disponibile a dare una mano perché il mio nome circuitasse all'estero, quindi per quelle che erano le sue relazioni sul territorio tedesco e mi offrì quindi una concreta mano a far circuitare il mio nome attraverso questa persona che mi presentò in quell'occasione che era il signor Gabriele, punto. PM - BOMBARDIERI: che viveva in Germania, quindi aveva vissuto o viveva ancora in Germania?

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DICH - DI GIROLAMO: sicuramente aveva vissuto, se poi viveva allora questo non glielo so dire, io... PM - BOMBARDIERI: la domanda è questa: siccome risulta, e l'ha detto lei, che il Gabriele è andato in Germania... DICH - DI GIROLAMO: no, no, il Gabriele è andato in Germania, ma se fosse residente documentalmente lì io non ne ho la più pallida idea. Io ho contezza del fatto che Gabriele conoscesse al pari di questo signore la realtà tedesca, nel senso che non era un signore... PM - BOMBARDIERI: domanda: se è stato mandato apposta... DICH - DI GIROLAMO: è stato mandato apposta, è stato mandato apposta. Mi è stato presentato in occasione di quell'incontro, in quell'incontro era fisicamente presente, quindi non mi è stata data l'indicazione di un nome che io non ho visto, mi è stato presentato questo signore e questo signore poi fu mandato apposta in Germania, poi in Germania fu mandato apposta a Stoccarda per darmi una mano per quello che riguardava la mia attività elettorale. Quindi che poi fosse residente o meno non lo so. PM - BOMBARDIERI: Gabriele... lei ha detto che è andato a Stoccarda, è andato a Francoforte... DICH - DI GIROLAMO: sì, e anche a Berlino, sì. PM - BOMBARDIERI: dico, Gabriele ha organizzato qualche incontro con gli italiani residenti là, un qualche suo incontro con italiani? DICH - DI GIROLAMO: no, no, Gabriele non ha organizzato nessun tipo di incontro perché, ripeto, la mia attività... PM - BOMBARDIERI: era con Ferretti... DICH - DI GIROLAMO: ... legata alla realtà, come l'ha qualificata lei prima, calabrese ha avuto solamente questo tipo di incontro doppio lì e nessun altro tipo di incontro pre- elettorale all'estero. PM - BOMBARDIERI: con chi andò Gabriele in Germania? DICH - DI GIROLAMO: Gabriele andò in Germania con Roberto Magori, che sapevo, poi con altri non lo so. PM - BOMBARDIERI: e chi diede disposizioni al Magori per andare in Germania? DICH - DI GIROLAMO: Mokbel diede disposizioni a Magori per andare in Germania e accompagnare Giovanni Gabriele. PM - BOMBARDIERI: lei sa che attività hanno svolto in Germania Magori e Gabriele? DICH - DI GIROLAMO: allora, io le devo rispondere in due momenti storici perché quale fosse la cognizione all'epoca e quale mi è stata riferita successivamente. Perché per quel che mi riguarda all'epoca, ripeto, mi fu presentato il signor Gabriele perché poteva dare una mano, tant'è che fu dotato da me di una serie di materiale elettorale da poter distribuire sul territorio. A fronte di questo nel momento di permanenza di Gabriele con Magori io ricevetti una serie di telefonate da parte di Magori quando era presente fisicamente sul territorio

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tedesco, in quel momento io ero abbastanza convinto del fatto che non vi sarebbe stato un apporto fondamentale così come poi si è verificato successivamente dal numero stesso di voti, le dò un inciso: io sono stato eletto con 25 mila voti che sono stati distribuiti equamente fra il 37 e il 51 per cento su tutto il collegio europeo, quindi in ciascuna singola località elettorale, dalla Svezia alla Russia e a fronte di questo i voti in realtà ricevuti su quella piazza erano meno di 800 voti, questo per dare un dato. E la discrepanza fra me e il primo dei non eletti io 25 mila, il secondo meno di 18 mila. Questo per chiarire un po' quale fosse la... PM - BOMBARDIERI: io la domanda che le ho fatto era un'altra: che attività ha svolto... DICH - DI GIROLAMO: l'attività che ha svolto il signor Gabriele lì, a quanto avevo indicazione, era quella di contattare le varie comunità, i vari singoli italiani che erano residenti all'estero facendo circuitare il mio nome affinché mi votassero, questa era l'attività che sapevo che Gabriele avrebbe svolto. PM - BOMBARDIERI: ha saputo poi altro? Sa come si è concretamente svolto quest'attività? DICH - DI GIROLAMO: non so come si è svolta concretamente questo tipo di attività, successivamente quindi... successivamente, alla fine quando mi è stato contestato da voi della Procura o successivamente da parte... perché... PM - BOMBARDIERI: no, il corso in itinere della campagna... DICH - DI GIROLAMO: in itinere della campagna so che era presente con Magori lì, è stato un po' di giorni lì e doveva svolgere questo tipo di attività. Successivamente invece mi è stato riferito... PM - BOMBARDIERI: "successivamente" quando? DICH - DI GIROLAMO: successivamente a elezioni avvenute, quindi post - periodo elettorale e a risultato ottenuto, il Magori più volte si è vantato del fatto che lui stesso era stato fondamentale, lui Magori, per invece l'ottenimento in Germania di schede elettorali e di aver provveduto autonomamente alla spedizione di queste schede. Questo è quanto. PM - BOMBARDIERI: che vuol dire? DICH - DI GIROLAMO: spedizione fisiche di queste schede perché mi era stato spiegato da Magori che non vi era disponibilità, interesse da molti italiani residenti all'estero di dover svolgere anche la mera attività di imbucare il plico elettorale e di mandare il plico elettorale stesso al consolato di origine. Voi invece mi avete contestato... PM - BOMBARDIERI: un attimo che adesso ci arriviamo. Nel corso della campagna elettorale, quindi lei ha detto che Magori era andato insieme a Gabriele in Germania. Magori durante, prima delle elezioni è rientrato in Italia qualche volta o è rimasto ininterrottamente tutto il periodo in Germania?

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DICH - DI GIROLAMO: no, Magori è stato in Germania ma per qualche giorno, non è stato mesi, attenzione. PM - BOMBARDIERI: quindi è rientrato poi in Italia. Lei lo incontrava successivamente? DICH - DI GIROLAMO: no, guardi, io sono nel periodo dal momento in cui sono stato candidato al momento in cui l'ultimo giorno utile per gli italiani all'estero per votare io sono stato sempre, a eccezione dell'operazione calabrese, sempre stato in giro per l'Europa. PM - BOMBARDIERI: quindi non ha incontrato più a Roma Magori durante... DICH - DI GIROLAMO: guardi, che mi ricordi no, poi se l'ho incontrato perché l'incrociato nei momenti in cui sono rientrato a Roma è possibile, ma non è stato sicuramente oggetto di questo. È possibile magari che Magori sia rimasto in Germania in quel periodo e sia rientrato subito in prossimità. Io mi ricordo di Magori, cioè di aver avuto un contatto con Magori perché Magori era insieme a me, per dire, a Castelnuovo di Porto in sede di scrutinio. PM - BOMBARDIERI: no, io dico, mi scusi, dico nel corso di campagna elettorale lei con Magori ci ha mai parlato dell'andamento dell'attività che svolgeva lui e Gabriele in Germania? DICH - DI GIROLAMO: nel corso della campagna elettorale ho ricevuto parecchie telefonate. Successivamente... PM - BOMBARDIERI: le dicevano che cosa stavano facendo o no? DICH - DI GIROLAMO: allora, Magori mi diceva che stava ottenendo grandissimi risultati, che stava andando molto bene perché era riuscito a ottenere un sacco di voti, questo gliel'ha... PM - BOMBARDIERI: gli spiegava al telefono come otteneva questi voti, che tipo di attività svolgeva? Cioè faceva propaganda elettorale? DICH - DI GIROLAMO: che faceva propaganda nel senso addirittura, nel caso specifico andava casa per casa, io mi ricordo una telefonata terribile in cui mi diceva che era andato casa per casa e che addirittura era una situazione di estremo imbarazzo e indigenza di persone alle quali... che era andato a trovare, quindi... Questo insomma, mi diceva quindi che la sua attività era anche casa per casa. PM - BOMBARDIERI: quindi le diceva semplicemente che era una attività di propaganda elettorale, che loro invitavano a votare il suo nome e quindi otteneva grande successo, questo le diceva? DICH - DI GIROLAMO: questo mi diceva, sì. Io non credevo su un'operazione del genere, ero convinto del fatto che lui girasse, non credevo che ottenesse dei grandi risultati, tant'è che poi, ripeto, i fatti hanno dato ragione in termini di numeri e questo è quanto. Successivamente ricordo invece, post- elezioni, che Magori stesso mi fece vedere sul suo

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telefonino una fotografia nella quale era, non mi ricordo se una o più schede elettorali con il mio nome, quindi mi disse che non era andato solamente casa per casa a cercare ma che aveva provveduto anche fisicamente all'invio e non so a quel punto se anche alla compilazione di queste schede. PM - BOMBARDIERI: quindi le fece vedere che cosa? DICH - DI GIROLAMO: una fotografia sul proprio telefonino di una o più schede elettorali. PM - BOMBARDIERI: schede elettorali compilate, non compilate, in bianco? DICH - DI GIROLAMO: l'ho detto - no? - di una o più schede... la fotografia era una, probabilmente erano due o tre schede elettorali sulle quali era indicato il mio nome, quindi a contezza del fatto che lui si era mosso e che non era andato in vacanza, insomma, lì ecco. PM - BOMBARDIERI: senta, lei ha detto che ha conosciuto il Pugliese Franco in quell'occasione. DICH - DI GIROLAMO: solo in quelle occasioni. PM - BOMBARDIERI: l'ha sentito telefonicamente durante la campagna elettorale o non l'ha sentito? DICH - DI GIROLAMO: l'ho sentito... durante la campagna elettorale, Dottore, non mi ricordo, l'ho sentito sicuramente dopo, nel senso che l'ho sentito a risultato ottenuto. Durante la campagna elettorale non mi ricordo perché io mi ricordo che sentii Pugliese una volta in merito a una telefonata relativa all'imbarcazione ma non mi ricordo se questa fosse pre o post. PM - BOMBARDIERI: ci può spiegare questa telefonata? DICH - DI GIROLAMO: la telefonata, perché non so qualificare se pre - elettorale o post - elettorale, ma in occasione di una sola di queste due andate lì ebbi modo di parlare, siccome all'interno di questa struttura presso la quale sono stato ricevuto di Pugliese vi era non solo un albergo e un ristorante ma vi era anche una rivendita di autovetture, vi era una rivendita di imbarcazioni e quant'altro, ebbi modo di parlare, essendo appassionato io di auto e di imbarcazioni, di tutte e due le cose con Pugliese. A fronte di questo fatto lui mi aveva detto che aveva prenotato all'epoca una imbarcazione e che la stessa imbarcazione era di un cantiere locale, un noto cantiere locale, quindi conoscevo quel cantiere di quelle barche e parlammo di questa cosa. Successivamente lui chiese se c'era la possibilità di intestare quest'imbarcazione e quindi io lo sentii per telefono. Ma non mi ricordo se questo avvenne in occasione tra il primo o il secondo viaggio... PM - BOMBARDIERI: non ho capito bene... DICH - DI GIROLAMO: ...per poter intestare quest'imbarcazione a una società, quindi che non fosse riconducibile allo stesso Pugliese, basta. Per motivazioni, immagino, immaginavo all'epoca, fiscali. Punto.

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PM - BOMBARDIERI: senta, lei ha detto prima che le è stato presentato il Pugliese come proprietario di un ristorante. In quella cena le fu presentato un ristoratore che aveva avuto... DICH - DI GIROLAMO: in quella cena mi sono state presentate tantissime persone, tra queste un ristoratore di cui non ricordo il nome che fu la persona, mi sembra di ricordare quindi, o questa persona o Pugliese, che mi presentò Gabriele. Eravamo in tre, mi alzai dal tavolo e mi fu presentato... PM - BOMBARDIERI: lei ha più sentito... DICH - DI GIROLAMO: questo signore mai. PM - BOMBARDIERI: non ha più avuto contatti? DICH - DI GIROLAMO: non ho più avuto contatti con questo signore. PM - BOMBARDIERI: direttamente, indirettamente... DICH - DI GIROLAMO: no. PM - BOMBARDIERI: senta, ma ritornando a quest'imbarcazione, lei ha detto che in quell'occasione le disse che aveva prenotato una barca e poi ha saputo dopo della richiesta di intestazione? Non ho capito, ci può collocare? DICH - DI GIROLAMO: no, non le so dire se era prima o dopo, cioè se parlammo di questo in occasione del mio primo o del secondo viaggio, questo non me lo ricordo, lei mi ha chiesto se avevo ricevuto delle telefonate da parte di Pugliese, le dico: dopo sicuramente delle telefonate attinenti al buon esito elettorale. Per ciò che riguarda invece a una telefonata specifica che ho ricevuto dal Pugliese ma non mi ricordo se successivamente al primo o al secondo incontro, l'oggetto era quello legato a una barca. Perché a una barca? Perché parlammo di una barca, mi aveva detto che lui aveva prenotato un'imbarcazione e era sua intenzione, quindi acquistare... PM - BOMBARDIERI: si ricorda dove l'aveva prenotata, il cantiere? DICH - DI GIROLAMO: il cantiere si chiama Arturo Stabile. Il cantiere è del sud Italia, probabilmente è calabrese, è un noto cantiere italiano, Arturo Stabile, fa delle imbarcazioni che si chiamano Stama. PM - BOMBARDIERI: quindi aveva prenotato questa barca, mi dica. DICH - DI GIROLAMO: voleva acquistare quest'imbarcazione e io stesso all'epoca, parlando gli dissi che era interessante in questo momento poter acquistare le imbarcazioni con un leasing nautico perché si ottenevano due vantaggi fondamentali: il primo a non averla intestata da un punto di vista fiscale e il secondo perché garantiva una rivendita più facile successivamente. A fronte di questo lui mi disse che prendeva atto della situazione, se io conoscevo qualche società che poteva intestarsi questa... PM - BOMBARDIERI: quindi glielo disse Franco Pugliese? DICH - DI GIROLAMO: me lo disse Franco Pugliese.

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PM - BOMBARDIERI: lei ne parlò di questa cosa con Mokbel o con qualcun altro? DICH - DI GIROLAMO: ne parlai con Gennaro Mokbel, della richiesta specifica; avevo riferito a Gennaro Mokbel della richiesta di Franco Pugliese, così come avevo riferito a Gennaro Mokbel delle richieste che mi erano state formulate nell'ambito del primo e del secondo incontro ma non solo da Franco Pugliese, da terzi, c'era... PM - BOMBARDIERI: ne ha parlato con Colosimo di questa richiesta di Franco Pugliese? DICH - DI GIROLAMO: parlai anche con Colosimo direttamente di questa richiesta, adesso non mi ricordo se ne parlai io o ne parlò Mokbel, ma Colosimo aveva cognizione del fatto che Franco Pugliese avesse fatto richiesta di questa società. PM - BOMBARDIERI: quindi lei si è interessato di quest'intestazione? DICH - DI GIROLAMO: non mi sono mai interessato di quest'intestazione perché a quel punto Mokbel mi disse che avrebbe provveduto lui stesso, non so come, non sapevo all'epoca come avrebbe provveduto, con quale società e se avesse eventualmente provveduto; mi disse comunque che laddove mi avesse ritelefonato Pugliese di questo di dirgli che in maniera indicativa ci saremmo occupati della cosa. Però io non fui più interessato alla vicenda né mi sono... non mi sono interessato in nessun senso a questa vicenda. PM - BOMBARDIERI: lei conosce Iannilli Marco? DICH - DI GIROLAMO: conosco Iannilli Marco. PM - BOMBARDIERI: ci può dire a che proposito lo conosce e che... DICH - DI GIROLAMO: Iannilli Marco lo conosco perché è un commercialista che mi fu presentato da Gennaro Mokbel, ho conosciuto Iannilli Marco forse nel 2006/2007, non ricordo, forse nel 2007; l'ho conosciuto in merito a un'altra vicenda sempre legata a questo processo che è la vicenda Finmeccanica. PM - BOMBARDIERI: lei è a conoscenza se Iannilli Marco si è occupato dell'imbarcazione? DICH - DI GIROLAMO: ho saputo dopo, quindi molto dopo che... PM - BOMBARDIERI: da chi? DICH - DI GIROLAMO: ho saputo dopo da Mokbel e poi successivamente... ma penso da Mokbel, perché penso di non aver mai parlato di questo Iannilli francamente, ho saputo da Mokbel che quest'imbarcazione in realtà era stata poi intestata, io non so dirle se con società di Iannilli o con società presentate da Iannilli, non lo so, però attraverso Iannilli. Società facenti capo a Iannilli. PM - BOMBARDIERI: senta, lei sa come è stata comprata poi questa barca? DICH - DI GIROLAMO: quando non lo so. PM - BOMBARDIERI: come è stata comprata e da chi è stata pagata?

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DICH - DI GIROLAMO: no, non lo so. PM - BOMBARDIERI: senta, allora ha detto gli è stato presentato Franco Pugliese, solamente in questi termini? Lei conosce la famiglia Arena? Ha mai sentito parlare degli Arena? DICH - DI GIROLAMO: no, ho imparato ben dopo chi fosse la famiglia Arena. PM - BOMBARDIERI: quindi all'epoca non aveva mai sentito parlare... DICH - DI GIROLAMO: al momento mi è stato presentato Franco Pugliese come imprenditore locale, è stato il tramite... PM - BOMBARDIERI: Mokbel le ha mai parlato della famiglia Arena? DICH - DI GIROLAMO: no, mai e ripeto, è stato l'organizzatore di quei due incontri. PM - BOMBARDIERI: senta, ma questa barca di chi era però? DICH - DI GIROLAMO: la barca so che l'aveva prenotata Franco Pugliese quindi per me era di Franco Pugliese, poi... PM - BOMBARDIERI: quindi era un problema solo di intestazione?! Senta, successivamente all'elezione lei ha rivisto... DICH - DI GIROLAMO: Franco Pugliese? Sì. PM - BOMBARDIERI: sì. A prescindere dalla cena di ringraziamento giù in Calabria, ha rivisto Franco Pugliese? DICH - DI GIROLAMO: no, non ho mai più rivisto Franco Pugliese. PM - BOMBARDIERI: e lei sa quando è avvenuta l'intestazione di questa barca? DICH - DI GIROLAMO: no. È il motivo per il quale io non le sapevo dire se io questa telefonata l'ho ricevuta dopo il primo viaggio o dopo il secondo viaggio, non me lo ricordo. PM - BOMBARDIERI: lei nel verbale d'interrogatorio del 9 giugno 2010, pagina 93/94 lei dichiara: "Quindi a fronte di questo io nell'unica telefonata, con la quale ho sentito Franco Pugliese - dice qua - prima delle elezioni, per dirgli, lo tranquillizzai del fatto: guarda, non ti preoccupare, poi per l'intestazione dell'imbarcazione ci pensiamo a tutto noi". Qua risulta... DICH - DI GIROLAMO: le confermo tutto, il dubbio però... le confermo tutto che è una telefonata, che era una telefonata specifica su quello, che lo tranquillizzai per indicazione di Mokbel... PM - BOMBARDIERI: no, io volevo sapere quando è intervenuto questo. DICH - DI GIROLAMO: lì le dico, prima delle elezioni, io però francamente non mi ricordo, a logica dovrebbe essere prima delle elezioni perché avrebbe un senso, però che fosse prima o dopo, quindi se voi avete un riscontro documentale per cui sapete che è dopo o prima, non sono in grado di ricordarmelo, le confermo tutto su quello.

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PM - BOMBARDIERI: senta, Pugliese non là più rivisto, a parte quella cena, l'ha più sentito? DICH - DI GIROLAMO: no. PM - BOMBARDIERI: non l'ha più sentito neanche telefonicamente? DICH - DI GIROLAMO: attenzione, le ho detto prima: ho sentito Pugliese in occasione, quindi post- elezioni per ringraziarlo e per avvisarlo che sarei andato lì e quindi l'ho sentito successivamente alle elezioni due o tre volte, probabilmente. PM - BOMBARDIERI: senta, e Gabriele l'ha più sentito, l'ha più rivisto? DICH - DI GIROLAMO: no, l'ho sentito una volta, o meglio, non l'ho più rivisto. Una volta qualche mese... non so se addirittura all'inizio del 2010 o alla fine del 2009, so che è venuto una volta a Roma perché si presentò al Senato e io questo l'ho saputo tramite la segreteria, so che era a Roma, mi voleva incontrare però avendolo saputo in quel momento, io ero in commissione quindi non l'ho potuto vedere, gli dissi di ripassare un altro momento ma non ho avuto più maniera di incontrarlo. Però le parlo di poco tempo prima rispetto all'arresto. PM - BOMBARDIERI: senta, lei è a conoscenza del fatto che prima di questa volta, cioè agli inizi del 2010, Gabriele fosse venuto a Roma, si è mai saputo? DICH - DI GIROLAMO: non lo so, non ne ho indicazione. PM - BOMBARDIERI: senta, lei ha parlato della sua segreteria politica, chi ne faceva parte della sua segreteria dopo l'elezione? La sua segreteria presso il Senato da chi è costituita? DICH - DI GIROLAMO: presso il Senato, non intendo segreteria politica quella. Gli assistenti al Senato, per un primo periodo sono stati: Giorgia Ricci e Luca Breccolotti. Successivamente Laura Vari e successivamente ancora Alessandra Bortolomiol. PM - BOMBARDIERI: e Luca Breccolotti e Giorgia Ricci sono stati scelti da lei come assistenti? DICH - DI GIROLAMO: sono stati indicati da Mokbel, quindi come persone che potevano essere vicine a me al Senato per seguirmi per tutta quella che fosse l'attività del Senato. PM - BOMBARDIERI: lei ha fatto riferimento prima alla rottura dei rapporti con Mokbel, ha fatto riferimento a quegli episodi. Successivamente alla sua elezione ci sono stati degli scontri con Mokbel? DICH - DI GIROLAMO: immediati, perché gli scontri sono... La differenza di vedute è partita immediatamente perché subito dopo le elezioni, pochi giorni dopo scoppiò il problema legato alla residenza, quindi al mancato perfezionamento, alla contestazione da parte vostra del mancato perfezionamento dell'ottenimento della residenza all'estero e di questo quindi vi fu la richiesta al Senato e quindi alla Giunta delle

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elezioni di provvedimenti nei miei confronti eccetera. Quindi già su questo iniziarono immediatamente quindi gli scontri fra me e Mokbel e per quella che sarebbe stata la linea da dover seguire secondo me e secondo lui, e per quello che era stata secondo me e secondo lui la gestione passata, quindi del... PM - BOMBARDIERI: Quindi in concreto che cosa? Cosa le contestava? DICH - DI GIROLAMO: Mokbel contestava a me il fatto di aver mal organizzato, secondo lui, la vicenda legata alla residenza all'estero e soprattutto contestava a me le modalità attraverso le quali in quel momento stavo gestendo la linea di difesa e con i mass - media e all'interno del Senato e... diciamo, quella che era l'attività posta in essere per me a difesa di quel tipo di contestazioni. PM - BOMBARDIERI: in che senso? Gliele contestava, perché le contestava? DICH - DI GIROLAMO: perché lui avrebbe fatto un'altra serie di attività, lui avrebbe svolto una attività con conferenze - stampe, quindi dando un massimo risalto ai media per quel che riguardava quel tipo di contestazione specifica; io contestavo a lui invece che il fatto della residenza a Bruxelles non fosse a me ascrivibile perché certamente non erano soggetti che avevo conosciuto io precedentemente, ma erano stati soggetti che mi erano stati presentati. Quindi da lì è iniziata una frizione che poi ha portato a una separazione, perché la linea, la vicenda si è complicata nell'arco di poco tempo perché lei consideri che stiamo parlando di aprile - maggio, per arrivare poi a un procedimento assolutamente negativo, a ottobre, parlo del procedimento della Giunta, per una attività quindi post- ottobre in cui le strade tra Mokbel e me si erano completamente divise. Quindi parliamo di un interregno che va da maggio - giugno fino a settembre. PM - BOMBARDIERI: in questo periodo, a parte questi rimproveri relativi alla sua residenza all'estero, andavate d'accordo con Mokbel? DICH - DI GIROLAMO: no, non andavamo d'accordo, non andavamo d'accordo perché Mokbel contestava il fatto che il tipo di attività che svolgessi io all'interno del Senato non era una attività secondo lui in linea con quella che era la sua idea politica, quindi lui avrebbe svolto un'altro tipo di attività all'interno del gruppo e con il gruppo sul territorio per esempio e non al Senato. Qualsiasi tipo di decisione tra me e lui non era in linea e quindi questo era motivo di disaccordo. PM - BOMBARDIERI: senta, lei ha parlato che quando fu rappresentata la possibilità di essere lei candidato ci sono state una serie di riunioni anche con Mokbel di decidersi a questo. Che aspettative aveva lei, che aspettative aveva il Mokbel, di cosa parlavate in queste riunioni sulla sua elezione a senatore?

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DICH - DI GIROLAMO: allora, le aspettative di Mokbel nella fase immediatamente precedente alla caduta del Governo Prodi erano aspettative di costituzione in una realtà locale, quindi presente sul territorio. Immediatamente dopo, quindi quando si prospettò questo tipo di opportunità e quindi vi fu poi l'opportunità di correre e successivamente di essere eletto, le mie aspettative erano quelle di poter iniziare un percorso, ripeto, in ambito Senato, quindi nella Camera alta di quello che è il nostro ordinamento, per quello che era Mokbel invece delle aspettative legate a una realtà che io non ritenevo, e ho avuto modo poi di poter constatare, non corrispondente al vero nel senso che secondo lui attraverso un'espressione che fosse Senatore o Onorevole, quindi o Deputato, l'opportunità quindi di accedere a particolari opportunità, contratti, appalti o quello che fosse da poter quindi condividere con il gruppo. Cosa che invece non era... PM - BOMBARDIERI: quando fa riferimento al gruppo a chi fa riferimento? DICH - DI GIROLAMO: parlo in riferimento a Mokbel, Breccolotti, Fanella, Ricci, quindi a tutta la realtà a cui abbiamo riferimento fino a ora. PM - BOMBARDIERI: quindi contratti e appalti con chi? Cioè nel senso che cosa... DICH - DI GIROLAMO: Mokbel riteneva che avendo l'espressione quindi di un Senatore o di un Deputato si potesse in qualche modo arrivare a una corsia preferenziale nel mondo degli affari, cosa che in realtà non corrispondeva a vero e di questo ne ero convinto sia in fase di candidatura, tantopiù successivamente perché con un singolo Senatore o con un singolo Deputato lei non può accedere a nessun tipo di opportunità del genere, meglio sarebbe stato a quel punto invece avere una realtà radicata sul territorio, quale poteva essere il Partito Federalista Italiano con altri personaggi. Quindi lei mi parla di aspettative, io le dico le aspettative, ma non corrispondevano a realtà. PM - BOMBARDIERI: senta, lei ha detto che erano stati nominati da lei, su indicazione di Mokbel, Breccolotti e Ricci come assistenti parlamentari. Avevano una competenza professionale in questo campo? DICH - DI GIROLAMO: no, non avevano una competenza specifica, la signora Ricci no, di Breccolotti mi era stato riferito da Mokbel che aveva invece una competenza specifica avendo svolto in passato e quindi assieme a lui attività politica. PM - BOMBARDIERI: in concreto come si è concretizzata questa attività di assistenza, che cosa... DICH - DI GIROLAMO: in concreto in nessun tipo di attività istituzionale, quindi non furono da supporto né per la presentazione di un disegno di legge, niente, nessun tipo di attività, tant'è che Breccolotti stesso poi, mentre la signora Ricci era assidua nella frequentazione, Breccolotti ci fu un

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periodo in cui non venne nemmeno più, insomma. Parliamo sempre di pochi mesi, eh, di pochissimi mesi. PM - BOMBARDIERI: senta, lei in qualità di parlamentare stipulò dei contratti per avere le schede telefoniche riservate? DICH - DI GIROLAMO: io in qualità di parlamentare, una volta eletto, stipulai un contratto per cinque utenze telefoniche. PM - BOMBARDIERI: di sua iniziativa? DICH - DI GIROLAMO: mi fu richiesto da Mokbel di prendere all'epoca mi pare sette o otto utenze telefoniche. Ho imparato dopo che non potevo prendere più di cinque utenze essendovi un numero massimo di dieci ma avendone io intestate per altre motivazioni mie precedenti altre cinque fra fisse e mobili, quindi esiste un tetto oltre il quale non era possibile all'epoca avere delle utenze telefoniche riservate. Quindi ne erano disponibili solo cinque e cinque ne presi. PM - BOMBARDIERI: e quindi che fine fecero? DICH - DI GIROLAMO: presi queste cinque utenze telefoniche. Di queste utenze telefoniche una fu gestita direttamente dal sottoscritto, una l'avevo data a Giorgia Ricci, una a Breccolotti, una a Mokbel stesso e una credo che non abbia mai funzionato, nel senso che sia rimasta... le dico "credo" perché vedendo io gli estratti che venivano addebitati sul mio conto, non aveva traffico di fatto, quindi magari avrà fatto una telefonata sola, ecco. PM - BOMBARDIERI: senta, lei ha detto che questa sua elezione successivamente fu travagliata per il problema della residenza, la Giunta. Lei ha mai pensato di dimettersi in quel periodo? DICH - DI GIROLAMO: allora, io nella fase iniziale, nel momento in cui le discussioni fra me e Mokbel iniziarono in maniera abbastanza vibrata, dissi a Mokbel: "Basta, questa è una operazione nel quale siamo partiti insieme, se decidiamo su questo allora io sono anche disposto a dare le dimissioni...", cioè non ero disposto a dover subire un processo giornaliero e continuativo su idee e strategie che erano completamente diverse tra la mia e la sua. Quindi in quel senso lì, in quel momento parlai di quell'ipotesi. Successivamente no, anzi, all'interno del Senato posi in essere tutte le attività possibili per... PM - BOMBARDIERI: e in relazione a questa sua esternazione al Mokbel di volersi dimettere in questa situazione di conflitto? DICH - DI GIROLAMO: non vi fu la disponibilità di Mokbel in questo senso che, anzi, disse: "No, assolutamente non ti dimetti so questo", e andammo avanti su questo e i litigi successivi alla fine, quando si parlò addirittura di separarsi, Mokbel mi disse: "Continua allora, resta e fai l'attività come ti pare da senatore, basta, le nostre vite si separano", però non era... Quando io diedi questo tipo di indicazione non era sicuramente in linea su quello.

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PM - BOMBARDIERI: senta, lei ha detto prima che aveva parlato con Pugliese dell'intestazione di questa barca. Lei ci disse la volta scorsa che lei era titolare effettivo delle Antiche Officine del Campidoglio, che aveva come oggetto sociale anche il noleggio di barche? DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - BOMBARDIERI: perché non è stata intestata alle Antiche Officine Campidoglio o è stata prospettata questa possibilità di intestare l'imbarcazione del Pugliese? DICH - DI GIROLAMO: no, non fu prospettata tanto questo tipo di possibilità, le ripeto, quando parlai con Pugliese dell'imbarcazione, parlai con Pugliese e io stesso dissi a Pugliese di quella che secondo me era una opportunità più interessante l'intestazione attraverso un leasing. A fronte di questo fatto, per me era naturale quindi in quel momento poter in quel momento anche offrire al Pugliese la disponibilità delle Antiche Officine Campidoglio, in realtà invece non si arrivò mai a questo perché quando riferii a Mokbel della richiesta di Pugliese di ottenere un'intestazione, lo stesso Mokbel disse: "No, mi occupo io della vicenda", quindi a fronte di quello... PM - BOMBARDIERI: se ne occupò direttamente lui? DICH - DI GIROLAMO: sì, si occupò lui di quello, così come di altre richieste che mi erano state fatte, non da Pugliese ma di altre persone lì. PM - BOMBARDIERI: senta, ma le Antiche Officine di Campidoglio, oltre al contratto che ha fatto riferimento la svolta scorsa, la macchina sua, la macchina di Mokbel, quella di Fanella, oltre queste macchine qua, ha stipulato mai dei contratti reali con soggetti terzi, ha mai "operato" nel mercato reale? DICH - DI GIROLAMO: nel mercato reale... sì, per quel che riguarda il mercato reale per una autovettura, per esempio, legata a un commercialista del mio studio, nel mercato reale. PM - BOMBARDIERI: quindi il commercialista del suo studio, quindi l'intestazione di... DICH - DI GIROLAMO: di un leasing, di un'autovettura che realmente veniva utilizzata, per la quale veniva pagato un canone di locazione superiore al canone di leasing, quindi la società traeva un utile dalla vicenda. PM - BOMBARDIERI: quindi questo cliente? DICH - DI GIROLAMO: sì, mi sembra di ricordare. PM - BOMBARDIERI: quindi cliente, un socio del suo studio. Clienti terzi, una società che opera sul mercato, ha mai fatto dei contratti? DICH - DI GIROLAMO: no, mi sembra di no. PM - BOMBARDIERI: senta, ma lei ha detto che le schede telefoniche che erano riservate, intestate al Senato, le erano state chieste da Mokbel, in numero di sette o otto, perché Mokbel voleva queste schede?

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DICH - DI GIROLAMO: perché erano schede intestate a me nella qualifica e nella qualità di senatore, erano delle schede riservate e quindi il cui traffico non poteva essere intercettato. Il Tribunale sospende l'udienza. Il Tribunale riprende l'udienza. PM - PASANITI: qualche precisamente. Senta Di Girolamo, io non so se lei l'ha detto alla scorsa udienza, ma io non me lo ricordo, lei è in grado di dare un'indicazione sull'ammontare complessivo di utile che ha generato l'operazione traffico telefonico? DICH - DI GIROLAMO: l'altra volta avevo già dato un'indicazione che se vuole le ripeto. Per quel che mi era stato riferito si era parlato di un importo attorno ai 40 milioni per tre gruppi, quindi 40 - 45 milioni che portavano quindi a 120 - 130 milioni. PM - PASANITI: i tre gruppi erano riconducibili... DICH - DI GIROLAMO: il gruppo identificato per quello degli inglesi, il gruppo facente capo a Carlo Focarelli e il gruppo facente capo a Gennaro Mokbel. PM - PASANITI: e lei questa cosa come la sa? DICH - DI GIROLAMO: ne ho avuto indicazione da parte di Mokbel e nel corso delle riunioni era stata data indicazione sempre di quest'ordine di grandezza, 40 - 45 milioni. PM - PASANITI: 40 - 45 a gruppo? DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - PASANITI: ma questo esauriva l'utile che l'operazione complessivamente aveva... AVV. OLIVA: c'è opposizione, Presidente, perché il teste sul punto ha già risposto di non essere in grado di distinguere se questa somma comprendesse anche i costi oppure no, l'ha detto alla scorsa udienza. T: beh, facciamoglielo ribadire. DICH - DI GIROLAMO: no, corrisponde al vero, l'altra volta ho spiegato su domanda espressa da parte del Pubblico Ministero che questo era l'ordine di grandezza che mi era stato indicato ma non avevo e non ho cognizione di poter dire e poter sapere se questa cifra comprendesse o meno le spese. PM - PASANITI: ma era prevista una parte per le società telefoniche, che lei sappia? DICH - DI GIROLAMO: era prevista una parte delle società telefoniche e l'altra volta ho spiegato che una parte si rendeva necessaria... PM - BOMBARDIERI: Presidente chiedo scusa, per chiarire perché se no il teste si confonde: siccome il teste è stato sentito

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anche in un altro processo, è stato sentito anche nelle more, dalla scorsa udienza a oggi, in un altro processo, il processo davanti alla nona sezione in uno stralcio che riguarda altri soggetti e lì ha fatto riferimento a queste altre cose, quindi lei ridica tutte le cose che... DICH - DI GIROLAMO: allora, io vi ridò indicazione di quella che era la mia cognizione: una quota parte di questo utile era un utile senza il quale non si sarebbe potuto generare la vendita e la commercializzazione del traffico telefonico, quindi era un utile costituito dalla differenza di prezzo di acquisto e vendita o del traffico o delle Fancard. Questa quota parte competeva alle società di telecomunicazioni. Oltre questo, quindi adesso non mi ricordo più in quale processo mi fosse stato richiesto, ma vi era un margine di utile invece, non di utile legato alla differenza tra acquisto e vendita ma di quota parte del profitto derivante dal mancato versamento dell'Iva che era di competenza delle società telefoniche. Di quanto fosse, di che quota percentuale o da chi fosse in realtà determinato questo non ho... PM - PASANITI: e questo lo sa come? DICH - DI GIROLAMO: ne avevo avuto indicazione tanto da Mokbel quanto da Focarelli, quindi era conosciuto da tutti il fatto che una quota parte di questi denari erano di competenza delle società, quando intendo "di competenza delle società" non chiaramente delle società ma delle persone, quindi di funzionari delle società stesse. PM - PASANITI: spieghi il concetto di utile delle società. Che significa? DICH - DI GIROLAMO: l'utile delle società era l'utile dichiarato, quindi che ha costituito anche voci di bilancio e quant'altro, è la differenza di prezzo tra acquisto e vendita. Per quello che invece non identifico più come utile, chiamiamo di quota parte del profitto era ciò che invece derivava ai funzionari delle varie società per questo tipo di... PM - PASANITI: che andava oltre questi 40 - 45... DICH - DI GIROLAMO: 40 - 45 milioni erano legati a quei tre gruppi specifici, oltre quello, se fosse per un euro o per un milione di euro non ho possibilità di conoscerlo. PM - PASANITI: va bene. Senta, Di Girolamo, un'altra cosa: lei ha detto alla scorsa udienza che la sua attività riguardava gli investimenti, sostanzialmente. DICH - DI GIROLAMO: sì. PM - PASANITI: lei ha conoscenza di investimenti in società partecipate Finmeccanica? DICH - DI GIROLAMO: sì, ho conoscenza di un investimento solo. PM - PASANITI: vuole spiegarlo nell'ammontare e a grandissime linee proprio? DICH - DI GIROLAMO: si presentò in un certo momento storico l'opportunità presentata da Mokbel di poter fare un investimento in una società partecipata in quel momento dal

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gruppo Finmeccanica. A fronte di quello quindi fu disposta una procedura concordata con la società, una delle società di revisione di Finmeccanica per poter avere la facoltà di acquisto, quindi fu determinata un'opzione di acquisto del 51 per cento di una società partecipata e operazione che poi di fatto non arrivò a definizione per una serie di motivi però fu determinata un'operazione di questa natura. PM - PASANITI: ma ci fu un investimento di denaro? DICH - DI GIROLAMO: vi fu un investimento di denaro perché fu un'operazione... PM - PASANITI: di quanto? DICH - DI GIROLAMO: ... globale per circa 8 milioni e 300 mila euro. Di fatto fu un'operazione netta derivante a Finmeccanica per circa 7 milioni e 500 mila euro. PM - PASANITI: ma questo denaro da dove proveniva? DICH - DI GIROLAMO: era sempre denaro che proveniva da quella quota parte di profitto derivante dal gruppo. PM - PASANITI: un'ultima domanda, se lei è a conoscenza di investimenti nel campo del fotovoltaico. DICH - DI GIROLAMO: non sono a conoscenza di investimenti nel campo di fotovoltaico a eccezione di una indicazione che però è di più ampio respiro perché in occasione degli ultimissimi incontri avuti con Mokbel e con Magori ho avuto indicazione che tanto Mokbel quanto Magori avessero interesse e si fossero dichiarati disponibili a, non so se a investire o a lavorare in qualche moto con la Hyunday Italia che è una società che si occupa anche di quello, ma non... se lei mi parla di un'operazione specifica legata al fotovoltaico no, non ne ho indicazione. PM - PASANITI: le è stato detto che avevano rilevato delle quote? DICH - DI GIROLAMO: Magori che operava, che lavorava, Magori mi diede un bigliettino da visita della Hyundai, quindi questo e Mokbel non mi ricordo se mi disse che aveva intenzione di rilevare o se aveva rilevato delle quote. Mi sembra è possibile che avesse rilevato delle quote di questa società, quale fosse, una magna pars, una quota di riferimento o che non so dirle. PM - PASANITI: senta, un'ultimissima cosa, rispetto ai viaggi in Calabria, lei ha detto che in Calabria è andato sempre in aereo? DICH - DI GIROLAMO: solo in aereo. PM - PASANITI: solo in aereo e erano sempre... DICH - DI GIROLAMO: e solo due volte. PM - PASANITI: solo due volte e voli privati? DICH - DI GIROLAMO: voli privati. PM - PASANITI: invece Mokbel, che lei sappia? DICH - DI GIROLAMO: solo in macchina perché lui non prende l'aereo. PM - PASANITI: ma lei sa con che è andato?

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DICH - DI GIROLAMO: no. PM - PASANITI: perché in un interrogatorio... INTERVENTI: (incomprensibile - interventi fuori microfono)... PM - PASANITI: interrogatorio del 9 giugno a pagina 86, lei ha detto che Mokbel l'ha trovato in Calabria, era già presente Mokbel con l'Avvocato Colosimo, con chi era sceso in macchina, lei ha risposto "con l'Avvocato Colosimo". DICH - DI GIROLAMO: prendo atto, io non mi ricordo, di sicuro quando l'ho visto lì era con l'Avvocato Colosimo, le ripeto, perché tutti e due si trovavano già in Calabria essendovi arrivato con un volo privato e solo per poche ore, erano tutti lì, quindi arrivò all'appuntamento innanzi all'aeroporto con l'Avvocato Colosimo, prendo atto, però non mi ricordo questo particolare. PM - PASANITI: nessun'altra domanda, Presidente. AVV. URSINI: Avvocato Ursini per Contin. Alcuni chiarimenti su quello che ha detto. Lei ha parlato di società inglesi, ha detto di aver conosciuto i titolari, i legali rappresentanti, comunque le persone di riferimento di queste società. Che impressione ebbe o se oltre le impressioni ha avuto notizie da queste persone e che conoscenza aveva delle loro società? DICH - DI GIROLAMO: ho già dato indicazione, Avvocato, alla scorsa udienza mi sembra, di questo procedimento, della presentazione che mi fu fatta di questi due imprenditori, quali imprenditori assolutamente di stending, veri, imprenditori che avevano quindi un background da un punto di vista imprenditoriale e personale di massimo livello. Io andai in Inghilterra una volta sola e verificai per quello che potevo vedere che effettivamente era una società vera, esistente e una società efficiente a tutti gli effetti nell'ambito della telefonia, delle telecomunicazioni, poi se vuole sapere qualcosa di più specifico... AVV. URSINI: cioè le era stato anche detto che operava già nel settore della telefonia e delle telecomunicazioni? DICH - DI GIROLAMO: era una società che aveva un consolidato nel settore della telefonia e telecomunicazioni e era una società che aveva un'eredità storica di rapporto nell'ambito di quel mercato e era anche una realtà di riferimento locale. AVV. URSINI: un altro chiarimento, o meglio, puntualizzazione: la fatturazione delle operazioni del traffico telefonico e anche quelle relative al traffico telefonico portato alle Fancard, come lei l'ha spiegato, era, lei ha detto la volta scorsa che c'era il signor Fanella che dava i numeri perché doveva essere puntuale la fatturazione sul traffico... DICH - DI GIROLAMO: sì. AVV. URSINI: per cui vi era una corrispondenza accertata volta per volta sulla effettività del traffico e la fatturazione era conseguente? DICH - DI GIROLAMO: le ho detto e le confermo che non poteva esservi se non un dato assolutamente puntuale e preciso tra

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quelle che fossero le fatturazioni e il traffico sottostante perché altrimenti non si sarebbe potuto provvedere a giustificare nei confronti delle società principali quali potevano essere Fastweb e Telecom Italia Sparkle, la corrispondenza tra quanto imputato e quanto richiesto. AVV. URSINI: per cui c'era un traffico e subito dopo vi era questa fatturazione? DICH - DI GIROLAMO: sì, vi era un traffico, io... vi era un traffico, io non ho indicazione; le ho anche detto che per quel che mi riguardava nella parte originaria laddove era un prodotto card e quant'altro, io non ho indicazione di quanto, che massa, se fosse veritiero o meno, però vi era una corrispondenza puntuale e documentale tra quello che era oggetto della commercializzazione e la fatturazione stessa. AVV. URSINI: gli ultimi due chiarimenti: la volta scorsa lei ha detto "non so quantificare il distacco temporale tra le due operazioni, ricordo però che, terminata la prima, sono iniziate subito le trattative per la seconda del traffico telefonico". DICH - DI GIROLAMO: le confermo questo per quel che riguarda Fastweb, glielo dò con beneficio di inventario per quel che riguarda la Telecom Italia Sparkle, perché io mi ricordo puntualmente che vi fu una discrasia di tempi fra a Fastweb e Telecom Italia Sparkle, quindi intervenne successivamente la Telecom Italia Sparkle; ho anche detto e confermo che non so se questo fosse riferito esclusivamente alle trattative e non all'inizio del business stesso. Di fatto Telecom Italia Sparkle intervenne in epoca successiva nell'ambito delle trattative rispetto a Fastweb. AVV. URSINI: sì, questo l'aveva detto. Volevo dei chiarimenti su dei dati di fatto. Lei ricorda quando si è interrotta l'operazione cosiddetta delle Fancard? DICH - DI GIROLAMO: no. AVV. URSINI: si è interrotta il 13 novembre del 2003. Ricorda quando è iniziata l'operazione cosiddetta di traffico telefonico? DICH - DI GIROLAMO: no, forse 2005/2006, forse però. AVV. URSINI: 2005. Sono iniziate da parte di Telecom la fatturazione aprile 2005. Per cui, parliamo di novembre 2003, aprile 2005. È un anno e sei mesi, un anno e mezzo. Siccome lei ha detto "subito dopo solo iniziate le trattative", allora le chiedo: lei è stato messo a parte di queste trattative? Perché trattative per un anno e mezzo, sa di che cosa si parlasse in queste trattative e quale fosse l'oggetto? DICH - DI GIROLAMO: non ricordo perfettamente il momento storico; non mi sembra vi sia una distanza di tempi particolarmente rilevante, questa è una valutazione però del tutto personale perché a fronte di quello lei mi parla di partenza delle operazioni, ma pregressa a quella era

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necessaria una fase di trattative e di pianificazione di lavoro, quindi... AVV. URSINI: e questo le voglio chiedere, per un anno e mezzo che tipo di... DICH - DI GIROLAMO: guardi, non le so quantificare il margine temporale, non glielo so dire. AVV. URSINI: un'altra cosa, siccome lei ha detto prima, la scorsa volta: "io sono stato interessato da un blocco, ricordo una telefonata con la responsabile dell'ufficio legale, quel giorno mandammo una lettera..." che le è stata fra l'altro esibita dalla Procura... DICH - DI GIROLAMO: sì, un fax. AVV. URSINI: "... dopo uno o due giorni, non ricordo - lei ha detto, pagina 36 della trascrizione della scorsa udienza - Focarelli mi disse di non occuparmene più perché il problema era stato risolto a livello commerciale". Io allora le vorrei far vedere dei documenti per vedere se ne è a conoscenza, se li riconosce e se sa cosa avevano a oggetto. Presidente, intanto esibisco una lettera della Fulcrum, che è la società nel cui nome aveva scritto allora l'Avvocato Di Girolamo del 20 ottobre 2003, dunque di cinque giorni successivi alla lettera che già è stata mostrata. La ricorda? DICH - DI GIROLAMO: no, non la ricordo. AVV. URSINI: è corretto dire che questa è una lettera di diffida, intimazione? DICH - DI GIROLAMO: è una lettera di contestazione da parte della Fulcrum nei confronti di questo Dottor Anghelidis e della signora Cioffi. AVV. URSINI: di che società sono, lei lo sa? DICH - DI GIROLAMO: immagino trattarsi esclusivamente di Fastweb, essendo riferita a quel periodo storico. AVV. URSINI: perfetto. Il soggetto è breach of contract, dunque lei è un Avvocato... chiedo scusa, la sua specializzazione quale era? DICH - DI GIROLAMO: per quel che mi ricorda problematiche di natura civilistiche e legate a pianificazione anche fiscale e internazionale. AVV. URSINI: per cui lei era anche un aspetto di diritto tributario? DICH - DI GIROLAMO: sì. AVV. URSINI: dunque, questa è una diffida relativa alla rottura, breach of contract, del contratto e interviene cinque giorni dopo. DICH - DI GIROLAMO: sì. AVV. URSINI: in cui si chiedono 33 milioni di euro a Fastweb. DICH - DI GIROLAMO: sì, cifra che era più o meno analoga a quella legata alla mia contestazione del 15 di ottobre. AVV. URSINI: e io per questo glielo chiedo, perché è la società che lei rappresenta, lei ha detto che dopo due giorni si era risolto, invece dopo cinque giorni direttamente il

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legale rappresentante della società chiede divieto, lei sapeva di iniziativa? DICH - DI GIROLAMO: io mi ricordavo due o tre giorni dopo, se fossero cinque francamente potrei sbagliarmi, però in ogni caso le posso confermare che l'attività nell'arco di pochissimi giorni riprese e le posso confermare che io non fui chiamato a svolgere alcun tipo di attività formale successiva a quella diffida. Quindi è possibile che questa sia stata mandata e che quindi io mi possa sbagliare nei due o tre giorni, di fatto non ricordo e non conoscevo questo tipo di ulteriore attività posta in essere dalla Fulcrum direttamente. AVV. URSINI: e allora, Dottore, le devo far vedere invece un'altra cosa... INTERVENTO DEL PUBBLICO MINISTERO - mi scusi Avvocato, ci può dire di questa lettera? Siccome lui non la conosce e noi non capiamo, è una lettera che... AVV. URSINI: che la Fulcrum ha indirizzato al legale rappresentante allora di Fastweb, è stata sequestrata dal Maresciallo Ferrara della Guardia di Finanza il 22 marzo 2006, presso l'ufficio legale della Fastweb S.p.A., ed è il vostro Tif, che è quella cosa strana che esiste solo al Tribunale di Roma per quest'appalto strano, 2514970. INTERVENTO DEL PUBBLICO MINISTERO - ed è inviata via fax, che lei sappia? AVV. URSINI: via fax. Le faccio vedere, allora, un'altra lettera del 21 ottobre, questa è anticipata via fax, una raccomandata AR, che io direi che è a firma sua, però gliela sottopongo prima. DICH - DI GIROLAMO: sì, le confermo che questa è mia. AVV. URSINI: quindi lei ha assunto un'altra iniziativa oltre quella? DICH - DI GIROLAMO: evidentemente sì. AVV. URSINI: sei giorni dopo, e i problemi non erano risolti perché mi sembra che... DICH - DI GIROLAMO: Avvocato, le pianifico, o meglio, le dò un'indicazione per quella che era l'attività: io ho già reso dichiarazioni al Pubblico Ministero nel corso dell'interrogatorio in carcere nel quale avevo fatto cenno a una serie di diffide che erano state poste in essere da me nei confronti della Fastweb. A fronte di... AVV. URSINI: assolutamente, però lei ascolti... DICH - DI GIROLAMO: no, le dò un'indicazione... AVV. URSINI: le spiego perché ho detto questo, siccome l'altra volta ha detto "ho fatto una lettera..." DICH - DI GIROLAMO: a fronte di questo, quindi, allora io le posso confermare che non fu posta in essere alcun tipo di attività formale per cui, giudiziale, quant'altro, non si arrivò a una risoluzione contrattuale ma vi fu nell'arco di pochi giorni, due o tre, o sei o sette, mi perdoni ma su un'operazione da 30 milioni di euro in essere che era in quel

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momento in sviluppo successivo, è un termine assolutamente breve rispetto a quello che poteva essere poi una attività formale e quindi prendo atto, questa è mia, quindi l'ho fatta e a questo punto rientra in un'ottica generale di qualche diffida effettuata ma non mi ricordo attività particolari, non fu mai incardinato un giudizio, per essere forse più concreto e più... AVV. URSINI: ah, ecco, non è mai stato in giudizio? DICH - DI GIROLAMO: sì. Perché fu una situazione nell'arco di pochi giorni, allora non due o tre, lei mi ricorda oggi, mi rammenta, mi fa vedere questo documento, sarà stato in sei o sette, ma non definita in quattro mesi di contenzioso, per essere più... chiaro. AVV. URSINI: senta, sempre in ordine a questi giorni e all'attività pre - contenzioso, poi lei ci dice che non è sfociato in un contenzioso, ma per aver contezza di quello che è accaduto, lei ricorda se queste carte per 33 milioni furono rifiutate dalla società americana e sono rimaste in giacenza nel magazzino della TNT Traco di Dallas per una settimana? DICH - DI GIROLAMO: non ne ho la più pallida idea di questo. AVV. URSINI: per cui lei non ha mai visto le comunicazioni della TNT che... sto chiedendo... PM - BOMBARDIERI: solo specificare, se più puntuale, la società americana quale? AVV. URSINI: la Fulcrum, l'abbiamo detto prima, la società americana la Fulcrum, che aveva rifiutato il ricevimento di queste carte, per cui lei non ha mai saputo di questa... DICH - DI GIROLAMO: no, Avvocato... No, per evitare problematiche di altra natura per le quali lei potrebbe a oggi quindi mostrarmi un'ulteriore indicazione per la quale io abbia cognizione della TNT, io vorrei essere chiaro su una vicenda: stiamo parlando del 2003, stiamo parlando di otto anni fa, io per... AVV. URSINI: ma io infatti l'aiuto nella memoria... DICH - DI GIROLAMO: no, no, la ringrazio di questo, però... AVV. URSINI: è documentale, voglio solo... DICH - DI GIROLAMO: la ringrazio di questo, però a fronte di questo vorrei dire che la mia memoria ha perfetta cognizione di come si svolse per macro linee quel tipo di rapporto. Se lei a oggi mi chiede per poter predisporre una lettera del genere, una diffida originaria di tutti i documenti che io abbia preso visione in quella fase, non me lo ricordo. Se lei mi dice quindi: "Ha visto dei documenti della TNT, della Traco, della DHL? ", è possibile, io non me lo ricordo. Io quello che le posso dire è che fu un momento di contestazione sostanziale da parte della Fastweb per quello che riguardava la prosecuzione di un determinato rapporto e a fronte di quello ci fu questo tipo di intervento. Vidi a quel punto contratti e quant'altro, è possibile che abbia visto qualche

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altra cosa della TNT, della Traco, io allo stato non me lo ricordo. AVV. URSINI: sì, infatti. Io voglio sapere se lei ricorda che oltre al suo intervento con quelle lettere, queste due che abbiamo visto, quella che le fece vedere il Dottor Bombardieri la volta scorsa, ricorda anche che questo intervento di contestazione fu accompagnato da un comportamento specifico della Fulcrum in America che ai corrieri della TNT rifiutò l'accettazione della merce e rimase in giacenza nel magazzino... DICH - DI GIROLAMO: Avvocato, non escludo di averlo saputo all'epoca, non ne ho cognizione, non ne ho ricordo in questo momento, quindi anche perché in questa vicenda il carteggio che intercorse fra me... non intercorse esclusivamente fra me e la Fastweb ma intercorse, per esempio, anche con la CMC, che in quel momento era controparte della Fastweb e controparte anche della Fulcrum, quindi il carteggio fu più nutrito. Poi dobbiamo, se vuole, possiamo scendere su ogni singolo... AVV. URSINI: no, no, poi lo depositeremo, era intanto per cercare... Va bene. Presidente, io chiedo vengano acquisiti questi due documenti che ho esibito in visione al teste. T: va bene. Se ne dispone l'acquisizione. AVV. URSINI: l'ultima cosa che ricorda, dopo questa ripresa dei rapporti sulla Fancard lei ricorda per quanto tempo è stata intrattenuta questa seconda trance del rapporto di commercializzazione delle Fancard? DICH - DI GIROLAMO: me l'ha detto lei prima che si è esaurito a novembre. Non me lo ricordavo. AVV. URSINI: sì, non se lo ricordava?! Volevo sapere se si ricordava che era andato avanti solo due settimane. DICH - DI GIROLAMO: non mi ricordavo. AVV. URSINI: la ringrazio. AVV. NASO: Avvocato Naso, difensore del collega Colosimo. Senta, lei ci ha chiarito prima le modalità con le quali è maturata la sua candidatura al Senato. Le dicevo, senatore, lei ci ha spiegato prima come è nata la sua candidatura, i suoi contatti con Andrini, con Gianluigi Ferretti e con l'Onorevole Zacchera. Però non ci ha detto poi alla fin fine sul piano politico da chi è stata accettata, deliberata, decisa la sua candidatura al Senato? DICH - DI GIROLAMO: da Alleanza Nazionale. AVV. NASO: sì, questo l'avevo capito, ma fisicamente da chi? Lei ha avuto incontri con i vertici del partito? Ha incontrato l'Onorevole Fini? Ha incontrato altri maggiorenti di Alleanza Nazionale? DICH - DI GIROLAMO: non vi era facoltà da parte di nessuno in quella fase in quel momento storico di poter incontrare i vertici del partito, perché il partito aveva delegato espressamente l'Onorevole Zacchera per quello che riguardava le candidature di Alleanza Nazionale e l'attuale senatrice

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Contini per quel che riguardava all'epoca le candidature di Forza Italia. Quindi i miei incontri si erano limitati in ambito sede del partito con l'Onorevole Marco Zacchera e con altri candidati all'epoca in corsa. AVV. NASO: quindi è lui che ha deciso alla fine che la sua candidatura... DICH - DI GIROLAMO: no, lui, no, chiedo scusa, Avvocato, sempre Fini ha deciso, mi è stato riferito da Marco Zacchera che era stato dato il placet per la mia candidatura da parte di Fini. AVV. NASO: ah, ecco, appunto. Quindi sulla base evidentemente della relazione che gli ha fatto l'Onorevole Zacchera, poi alla fine ha deciso Fini?! DICH - DI GIROLAMO: che abbia deciso Fini è un fatto, sulla base della relazione dell'Onorevole Zacchera o sulla base di altre interpretazioni questo possiamo ragionarne, però io ho indicazione diretta che l'Onorevole Zacchera mi riferì che appunto era stata accettata la mia candidatura, a fronte di una serie di problemi che avevo prima espresso, che erano invece legati alla candidatura del Dottor Ferretti unitamente alla mia. Perché quando lei parla dell'Onorevole Fini deve parlare poi di una serie di veti incrociati. Nel caso del Dottor Ferretti, per esempio, era un veto che era stato operato direttamente dall'ex Ministro Tremaglia, quindi e a quello aveva aderito il Presidente Fini. AVV. NASO: questo sempre per quanto a lei riferito dall'Onorevole Zacchera?! Lei queste affermazioni le fa sulla base... DICH - DI GIROLAMO: quest'affermazione la faccio non solo da ciò che mi fu riferito dall'Onorevole Zacchera, ma da ciò che mi fu riferito direttamente anche dal Dottor Ferretti che ben conosceva quella realtà essendo stato il padre assieme all'Onorevole Tremaglia della legge del 2006 e di tutto un vissuto di trent'anni nella realtà degli italiani all'estero. AVV. NASO: senta, le furono chieste dall'Onorevole Zacchera prima di deliberare appunto, di comunicarle che la sua candidatura era accettata, le furono chieste delle informazioni personali, delle credenziali, che lei rappresentasse quelle che erano le sue qualità personali, professionali? DICH - DI GIROLAMO: mandai il mio curriculum direttamente all'Onorevole Zacchera, così come tutti quanti i candidati, successivamente a un incontro fatto con il Dottor Andrini e unitamente al Dottor Ferretti. Quindi assieme a quelle del Dottor Ferretti le mie quando si parlava dell'accoppiata Camera - Senato. AVV. NASO: va bene. Adesso veniamo a quello che lei immaginerà essere principalmente il mio interesse in relazione al contributo che lei ci può dare. Lei ha ripetuto più volte di

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essere stato in Calabria queste due volte, tutte e due le volte in aereo. DICH - DI GIROLAMO: tutte e due le volte in aereo. AVV. NASO: è proprio sicuro di questo? DICH - DI GIROLAMO: non posso sbagliarmi. AVV. NASO: non può sbagliarsi. Senta, in queste riunioni pubbliche, cioè private come sono private tutte le manifestazioni, diciamo, elettorali, politiche di un partito politico, ma erano aperte al pubblico? DICH - DI GIROLAMO: avrei ambito che fossero state aperte al maggior numero di pubblico possibile, non mi sono occupato io dell'organizzazione, però sono state due manifestazioni con ampia partecipazione, 300 - 400 persone. AVV. NASO: ecco, le avrei chiesto quante persone, secondo lei, 300 - 400 persone? DICH - DI GIROLAMO: sì. AVV. NASO: senta, ovviamente non poteva conoscerle tutte e probabilmente fino a quel giorno non ne conosceva neanche uno di quei convenuti, ma le sono stati indicati da qualcuno con riferimento al loro profilo professionale, politico, culturale? Cioè le è stato detto: "Quello è un medico... Quello è il primario dell'ospedale... Quello è il Sindaco di quel paese..."? DICH - DI GIROLAMO: tutte le persone intervenute mi sono state presentate, per ciascuna di queste persone o direttamente dalla persona stessa, o attraverso la presentazione di qualcun altro che mi era stato a sua volta presentato, mi era stata data indicazione della qualifica che avessero e del tipo di attività che svolgessero. E con queste persone io poi sono stato massacrato dai giornali a febbraio, perché è uscita fuori una fotografia, io quelle sere ne avevo fatte 300 e passa, quindi... per dirle, però di qualsiasi persona... AVV. NASO: va beh, ma questo è un canovaccio conosciuto in situazioni del genere... DICH - DI GIROLAMO: sì, sì, però ripeto, le avevo fatte per quel che era la mia esperienza diretta con persone, imprenditori, professionisti, realtà politiche del luogo e tuttora ho questo tipo di indicazione, non ho motivo per poter cambiare questo tipo di valutazione. AVV. NASO: senta, esattamente dove si sono svolte queste due riunioni? Cioè quella che mi interessa di più è la prima, quella tipicamente elettorale, non quella di ringraziamento a elezione avvenuta. DICH - DI GIROLAMO: in entrambi i casi in un ristorante, dove fosse il ristorante, Avvocato, non glielo so dire perché mi ci hanno fisicamente portato, quindi eravamo a Crotone, quindi questa... che fosse poi una realtà... di fronte sono stato ricevuto perché c'era una struttura di proprietà del signor Pugliese e di lì ci siamo mossi a un ristorante, in entrambi i casi sono stati due ristoranti diversi, non sono andato allo

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stesso ristorante e erano a poca distanza in macchina. Soprattutto il primo perché, ripeto, io il primo avevo le Colonne d'Ercole delle 10:30. AVV. NASO: che lei sappia o per averlo percepito per cognizione diretta o per esserle stato riferito da qualcuno, questa manifestazione era a stata pubblicizzata? Aveva visto manifesti, locandine, cose del genere? DICH - DI GIROLAMO: sul territorio non ho visto nulla ma se vi fosse stato avrei potuto tranquillamente non vederlo, perché sono stato messo in macchina e sono arrivato lì nell'ordine della macchina si parlava, quindi se vi fosse stato un cartello non lo so. Immagino che fossero state probabilmente pubblicizzate o quant'altro perché, ripeto, mi furono presentate tutte le realtà politiche locali che facevano capo a quel momento, ricordo a me per primo che all'epoca non esisteva il PDL, quindi vi era una realtà distinta tra Alleanza Nazionale e Forza Italia, in quell'evenienza erano... in quella sera, quindi in quell'evento erano presenti tutti i riferimenti della zona di entrambi i partiti politici, oltre al Sindaco, oltre a... tutti, quindi ho motivo di ritenere che fosse stata pubblicizzata, se lo fosse stata a mezzo cartelloni o a mezzo passaparola non ne ho idea. Non era una realtà improvvisata dieci minuti prima perché era stata sicuramente pianificata. AVV. NASO: senta, l'Avvocato Colosimo, lei ci ha detto prima rispondendo al Pubblico Ministero, aveva manifestato la sua disponibilità ad aiutarla. DICH - DI GIROLAMO: sì. AVV. NASO: aveva dato una giustificazione, una causale a questa collaborazione che le voleva prestare? DICH - DI GIROLAMO: Avvocato, non era stato da me dato un preciso mandato dall'Avvocato Colosimo, né tantomeno una specifica richiesta da parte sua. Militavo tra le fila di Alleanza Nazionale, l'Avvocato Colosimo non è un esponente del PD, quindi già c'era una sintonia da quel punto di vista e a fronte di quello quindi ci fu la sua disponibilità in questo senso, disponibilità che fu qualificata sulla piazza calabrese per quella fattispecie che ho descritto prima, il giorno particolare di Pasqua e quindi di rientro degli italiani residenti all'estero perché ricordo che la mia problematica era quella di ottenere preferenze in un collegio estero. Quindi non sarebbe stata a me congeniale andare in Calabria qualsiasi altro giorno per incontrare residenti esclusivamente. AVV. NASO: certo. Ho capito. Senta, dopo quella riunione, quindi siamo al 25 marzo, siamo alla fine di marzo... DICH - DI GIROLAMO: il giorno di Pasquetta, Avvocato. AVV. NASO: il giorno di Pasquetta del 2008, quale che sia il giorno, successivamente fino ad elezione avvenuta lei ha avuto modo di risentire per l'occasione l'Avvocato Colosimo?

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DICH - DI GIROLAMO: io in quel periodo ero ingoiato in una sorta di frullatore, se mi passa il termine, per cui ogni giorno ero in giro per l'Europa e spesso e volentieri anche due città nell'arco della stessa giornata, la mattina e il pomeriggio. Non ritengo quindi di aver, francamente, incontrato da quel momento lì sino alle elezioni l'Avvocato Colosimo. Sicuramente ho sentito l'Avvocato Colosimo successivamente alle elezioni ottenute e sempre con l'Avvocato Colosimo... anche per complimentarsi sulla vicenda, quindi... Se lei mi chiede espressamente su una cosa... direi di no, non ricordo sicuramente la... AVV. NASO: poi lo ha rivisto nella occasione nella quale lei ha sentito il dovere di andare in Calabria, portare... DICH - DI GIROLAMO: avevo, come mi sembrava corretto fare, nella mia agenda in animo di andare su ciascuna piazza, cosa che ho fatto, a ringraziare coloro che si erano resi disponibili a darmi una mano in quel tipo di corsa e a fronte di questo rientrava anche, ritenevo doveroso, andare anche in Calabria per ringraziare, cosa che ho fatto e che quindi è stata pianificata e che ha avuto, rispetto alla prima una permanenza di qualche ora in più ma non di molto, insomma. AVV. NASO: senta, veniamo al suo abbastanza rapido contatto con l'imprenditore Pugliese. Lo ha già detto, quindi se glielo faccio ridire è per una sottolineatura che, ovviamente, mi fa comodo, ma è pacifico che è stato lei quello... lei ha manifestato il suo interesse alla barca perché ci ha detto di essere un appassionato anche lei di navigazione, di barche eccetera. Ho capito bene, lo ha detto, lo ribadisce? È stato lei a dire "Ma forse ti converrebbe intestarla a una società, fare un leasing nautico perché la cosa offre alcuni vantaggi"? DICH - DI GIROLAMO: le confermo di aver parlato con Pugliese di automobili e di imbarcazioni perché era un imprenditore che ho verificato sul luogo avere addirittura degli interessi commerciali diretti perché aveva un negozio di entrambe i generi. A fronte di questo, parlando di imbarcazione mi ha detto che aveva prenotato un'imbarcazione presso un cantiere che io conoscevo, i cui prodotti conoscevo... AVV. NASO: credo che sia noto tra voi appassionati, no? DICH - DI GIROLAMO: e a fronte di questo, siccome è un circuito particolarmente ristretto, quindi si conoscono gli oggetti e quant'altro, a fronte di quello, quello che avevo detto al Pugliese, all'imprenditore Pugliese, che secondo me era efficiente poter acquisire l'imbarcazione non in via diretta ma attraverso un leasing nautico soprattutto per quel che riguardava l'ipotesi di rivendita, perché mi parlava anche lui di una certa predilezione a cambiare con frequenza e autovetture e imbarcazioni, tutto lì. Quindi le ripeto, dell'imprenditore Pugliese, perché io continuo a considerarlo tale malgrado le immagini e le fotografie e ciò che hanno scritto i vari giornali sotto le fotografie, insomma.

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AVV. NASO: anche io, non si sorprenda. Senta, lei ci ha riferito poi che alle sollecitazioni che aveva successivamente di Pugliese, appunto, perché si perfezionasse questa operazione di intestazione della barca a una società, ricevette da Mokbel delle rassicurazioni: "Va beh, va beh, non ti preoccupare, ci pensiamo noi, lo rassicuriamo noi..."? DICH - DI GIROLAMO: sì, nel senso che non furono delle sollecitazioni pressanti da parte di Pugliese, mi pare che mi telefona una volta sola... AVV. NASO: no, no. Una volta sola, sì. DICH - DI GIROLAMO: a fronte di questo, siccome l'oggetto, le indicazioni ricevute da Mokbel non erano esclusivamente e squisitamente riservate a Pugliese ma a una serie di richieste che mi erano state fatte dalle più disparate persone in ambito calabrese, dalla persona che aveva detto che il figlio doveva fare il concorso presso i Carabinieri, a chi aveva... AVV. NASO: sa che gliel'avrei chiesto... DICH - DI GIROLAMO: ... a chi doveva risolvere attraverso un ricorso al Consiglio di Stato delle problematiche per una lista civica e quant'altro, quindi Mokbel mi disse: "In ogni caso dì che ce ne occupiamo noi" e di fatto mi disse che si sarebbe occupato lui in via diretta di questo. Ma le ripeto, per via del fatto che io in quell'epoca ero nel frullatore di cui sopra, insomma. AVV. NASO: senta, queste sollecitazioni a sistemare il figliolo Carabiniere di un residente in Calabria, di un politico, di un ex Sindaco, da quello che ho capito, no? DICH - DI GIROLAMO: era un ex Sindaco, non mi chieda di quale paese. AVV. NASO: no, no, non glielo chiedo, anche queste le erano state veicolate da Pugliese? DICH - DI GIROLAMO: Avvocato, per comprendere, quel giorno mi sono state presentate tante persone, ciascuna di queste persone si era dilungata per quanto possibile con me, o meglio, aveva cercato nella frazione minore di tempo di dirmi che facevano, dove andavano, quello che avrebbero voluto e quello che era desiderato in quel momento. Quindi se lei mi dice "veicolato da Pugliese" le posso dire no, nel senso non fu Pugliese a farmi questa richiesta. Veicolata la conoscenza attraverso Pugliese sì, perché tutte le persone lì le ho conosciute per un incontro fatto da Pugliese. AVV. NASO: no, questo perché proprio in quel senso lei ha... molto strano per un gruppo di calabresi... Io ho già detto al Tribunale della libertà di questo processo, Presidente, che io sarei dell'idea di elevare la calabresità a fattispecie criminosa... o comunque aggravante ad effetto speciale... INTERVENTO: io ho già risposto che non sono d'accordo, perché sono calabrese, quindi... AVV. NASO: quindi questo lo dico da figlio di calabrese, quindi cognita causa, lo dico da figlio di calabrese, cognita

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causa. Detto questo... Senatore, le ricordo la contestazione che le ha fatto poco fa il Pubblico Ministero leggendole una parte della trascrizione del verbale d'interrogatorio che lei ha reso nel giugno dell'anno scorso al Pubblico Ministero, 1993/94, quelle stesse pagine e lei risponde: "Quindi a fronte di questo io nell'unica telefonata con la quale ho sentito Pugliese prima delle elezioni per dirgli quindi... lo tranquillizzai del fatto: <<guarda, non ti preoccupare poi per l'intestazione dell'imbarcazione, ci pensiamo a tutto noi, così come per quel tipo di intervento nei confronti del concorso da Carabiniere, stai tranquillo, ce ne stiamo occupando noi>>, fine del fatto" dice lei. Da questo io desumo che anche la segnalazione per il Carabiniere le è stata fatta o veicolata da Pugliese, è così o ho interpretato male le sue parole? DICH - DI GIROLAMO: no, le confermo che... bisogna entrare forse nel merito di "veicolata", non mi fu fatta una richiesta espressamente da Pugliese ma dal diretto interessato, che Pugliese ne avesse cognizione, assolutamente d'accordo, sì, sì. AVV. NASO: quindi, diciamo, da uno presentato, caldeggiato dal Pugliese? DICH - DI GIROLAMO: certo. AVV. NASO: senta, un'ultima cosa le volevo chiedere: lei a elezione avvenuta, quindi essendo senatore in carica ha rinvenuto nei suoi uffici, negli uffici di sua pertinenza una microspia, ricorda quest'episodio - no? - ovviamente. DICH - DI GIROLAMO: sì. AVV. NASO: senta, lei risulta dagli atti, perché risulta che intervenne l'Avvocato Colosimo. DICH - DI GIROLAMO: sì. AVV. NASO: lei si rivolse all'Avvocato Colosimo nella sua veste professionale? DICH - DI GIROLAMO: un passo indietro se mi permette: non mi sono rivolto espressamente all'Avvocato Colosimo, mi ricordo che in quell'evento specifico, in quella fattispecie incontrai l'Avvocato Colosimo, va precisato che quello era un appartamento, una segreteria politica con un grande movimento, quindi vi era in quel pomeriggio già fissata una serie di appuntamenti con molte persone. Avendo rinvenuto questa prima microspia e avendo richiesto l'intervento di una società deputata al rilievo e alla bonifica quindi dell'altra parte dello studio e avendo concordato con i Carabinieri un accesso che si sarebbe dovuto tenere nella mattina successiva non essendo disponibile l'azienda quel pomeriggio stesso, quindi avevano fissato per le otto e mezza o nove del mattino successivo questo tipo di intervento e trovandomi io nel momento in cui stavo facendo quella serie di viaggi di ringraziamento e quindi dovendo partire il giorno successivo, mi sembra di ricordare per l'Olanda, chiesi all'Avvocato

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Colosimo, in quel caso come qualifica di Avvocato, di potermi rappresentare nell'ambito del mattino successivo, non essendo disponibile l'Avvocato di mia fiducia che era l'Avvocato Dell'Anno, perché ripeto, era una situazione che si andava a concretizzare di lì a poche ore e chiesi quindi all'Avvocato Colosimo se mi poteva usare la cortesia di essere presente alle operazioni concordate con i Carabinieri della Stazione competente per zona e con l'azienda che era stata chiamata per la bonifica. AVV. NASO: grazie. AVV. OLIVA: senta, innanzitutto se può meglio precisarci alcune circostanze di cui lei ha già parlato, cioè della sua iniziale conoscenza con Carlo Focarelli. Se ci può spiegare come avvenne, ma soprattutto di che cosa si occupava all'epoca Carlo Focarelli. DICH - DI GIROLAMO: Carlo Focarelli mi fu occupato da un mio amico di vecchia data, Dottor Toseroni, mi presentò Carlo Focarelli qualificandomelo come imprenditore che aveva una serie di interessi che spaziavano nei settori più vari e più variegati, dal settore delle telecomunicazioni al settore della vendita di materiale tecnologico quali computer, quale quindi... era un franchising di negozi legati alla produzione e alla vendita di computer, aveva degli interessi svariati, Avvocato, quindi in più settori diversi. AVV. OLIVA: i cosiddetti point stiamo parlando? DICH - DI GIROLAMO: per quel che riguarda i punti di franchising di computer erano i cosiddetti T - point. AVV. OLIVA: e vi erano anche degli interessi nel campo dell'acquariologia? DICH - DI GIROLAMO: era una persona che aveva anche degli interessi nell'ambito dell'importazione, commercializzazione e distribuzione di prodotti legati ad acquari, un particolare tipo di acquari. AVV. OLIVA: senta, per quanto lei poteva prendere all'epoca, si trattava di attività reali e perfettamente lecite oppure di attività... DICH - DI GIROLAMO: reali e perfettamente lecite. AVV. OLIVA: grazie, passo a un altro argomento che in particolare è l'argomento di cui lei più volte ha parlato e cioè di quell'interruzione dei rapporti cagionati dal blocco che intervenne per opera di Fastweb. Vorrei che lei facesse mente locale su una questione abbastanza specifica: lei ci disse di aver partecipato a una riunione che si svolse, alla quale erano presenti un po' tutti e poi di essersi allontanato da questa riunione prima che la riunione terminasse, comunque abbastanza in fretta, per recarsi presso il suo studio. È corretto? DICH - DI GIROLAMO: fu un pomeriggio nel quale io avevo avuto presso gli uffici della CMC di Carlo Focarelli una serie di contatti telefonici direttamente con Fastweb, per quel che mi

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riguardava. Successivamente mi recai a studio per mandare il fax che mi era stato mostrato l'altra volta e so che la riunione invece è proseguita, perché so che, da quanto mi fu riferito, adesso non ricordo se due o tre giorni, quattro giorni dopo, insomma, vi fu una telefonata diretta, a quanto mi fu riferito, da parte di Focarelli con Fastweb, con chi di Fastweb non lo so. AVV. OLIVA: senta, la domanda riguarda proprio il momento in cui lei si reca in studio, presso il suo studio per inviare questo fax, se ho ben capito e la raggiunge per caso presso il suo studio Carlo Focarelli a un certo punto? DICH - DI GIROLAMO: non me lo ricordo, Avvocato. AVV. OLIVA: non se lo ricorda? DICH - DI GIROLAMO: no. AVV. OLIVA: si ricorda se per caso in quell'occasione presso il suo studio riceve una visita di Gennaro Mokbel e di Murri? DICH - DI GIROLAMO: no, non me lo ricordo, non mi ricordo questo, mi ricordo con puntualità il tenore della conversazione e della discussione con Fastweb. Come si siano svolti puntuali i fatti non me lo ricordo e a questo punto ho anche preoccupazione di dirlo perché non vorrei incorrere in puntuali contestazioni per mia carenza di memoria da parte... come si è verificato prima, quindi non mi ricordo questa... AVV. OLIVA: quindi lei non ricorda se in studio poi rimase da solo, se la raggiunse Focarelli, se poi giunse Gennaro Mokbel, non ricorda questo particolare? DICH - DI GIROLAMO: non me lo ricordo, no. AVV. OLIVA: senta, nel momento in cui lei ci parla dell'inizio dell'operazione traffico telefonico, nell'interrogatorio lei a un certo punto ci fa cenno di una posizione di Focarelli rispetto all'inizio di questa nuova attività, la domanda che le faccio poi semmai le ricordo che cosa ci ha detto, la domanda che le faccio è questa: Carlo Focarelli voleva intraprendere questa nuova avventura, era entusiasta, era deciso a farlo oppure in qualche modo suo malgrado entrò in questa successiva vicenda? DICH - DI GIROLAMO: non era entusiasta di partecipare a questa nuova iniziativa. AVV. OLIVA: in che senso? Ci può precisare? Cioè da cosa lei lo ha dedotto? Ne ha parlato con Focarelli, era dal tenore degli incontri? DICH - DI GIROLAMO: è difficile qualificarlo in un momento storico, ma avendo avuto dei rapporti successivi con Focarelli, mi era stato anche spiegato in epoca successiva che Focarelli non era entusiasta nel riprendere una attività analoga a quella delle Fancard. AVV. OLIVA: e sa le ragioni di questo? DICH - DI GIROLAMO: le ragioni di questo erano sempre per una incompatibilità caratteriale tra lui e Mokbel.

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AVV. OLIVA: e quindi premessa questa non volontà o comunque non spontaneità nell'intraprendere quest'iniziativa, quale fu la ragione, se le fu detto, se lei lo ha appreso in qualche modo, per la quale decise ugualmente poi di partecipare a questa vicenda? DICH - DI GIROLAMO: no, questo non ho indicazione, Avvocato, lei mi ha chiesto se fosse entusiasta di questo, le dico: no, non era entusiasta e quindi fece questo tipo di operazione. Le motivazioni per le quali arrivò a quella determinazione, cioè non... non dipende da me dirlo. AVV. OLIVA: lei non le conosce?! Senta, a proposito di una analoga un po' prospettazione, lei nella scorsa udienza ci ha detto, parlando, ci ha spiegato un po' la vicenda della Runa, la società che successivamente venne creata, nella quale dovevano confluire una parte degli utili di queste operazioni. Se ho ben capito, non è che voi incassaste questo denaro e poi lo versaste in Runa, ma fu, come dire, "trattenuto alla fonte" - per usare una sua espressione - e versato in questa società, è così? DICH - DI GIROLAMO: è corretto. AVV. OLIVA: chi è che decise di trattenere alla fonte e versare in questa società? DICH - DI GIROLAMO: Gennaro Mokbel. AVV. OLIVA: e quando lei in quest'occasione ci dice proprio nella scorsa udienza: "Focarelli ob torto o collo aderì", che cosa intende esattamente, dicendo questo? DICH - DI GIROLAMO: che non era dell'avviso di continuare ad avere una serie di rapporti con Gennaro Mokbel, rapporti continuativi e che quindi la costituzione di questo fondo, di questa quota parte di questa società di fatto lo legava a ulteriori attività successive. AVV. OLIVA: insomma, se ho ben capito, Gennaro Mokbel che avrebbe dovuto distribuire una parte degli utili, invece di distribuirli, li versò in Runa e di questo si dovette accettare questa circostanza malgrado Focarelli, è così? DICH - DI GIROLAMO: malgrado Focarelli per Carlo Focarelli. AVV. OLIVA: certo, certo, per Carlo Focarelli, è evidente, certo. Senta, e l'altra cosa che vorrei fosse puntualizzata è questa: a prescindere dalla circostanza dell'adesione forzata, volontaria o quant'altro, ma le attività che si stavano programmando per quanto riguarda questa sorta di cassa che era costituita dalla Runa, era una attività lecita oppure ci fu una programmazione di attività non lecite? DICH - DI GIROLAMO: la pianificazione era per attività assolutamente lecite da svolgersi su tutto il territorio internazionale. AVV. OLIVA: senta, ancora, quando lei ci ha parlato rispondendo alle domande del Pubblico Ministero delle vicende collegate a quegli scritti che le sono stati mostrati, alcuni dei quali a sua firma, altri...

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DICH - DI GIROLAMO: nessuno a mia firma, Avvocato. Uno solo c'era una sottoscrizione, ma... AVV. OLIVA: sì, sì, a sua firma nel senso di sottoscritto... No, no, ma non era... La cosa che mi interessava era un'altra: lei ci ha detto "ma sa..." e ha cercato di spiegare al Pubblico Ministero e a noi tutti che questa cosa rientrava un po' in quello che lei ha definito "il modus operandi di Gennaro Mokbel". Può spiegare che cosa intende col modus operandi di Gennaro Mokbel in quella... DICH - DI GIROLAMO: significa che di quel tipo... mi era stato chiesto se avevo ricordo di quelle due scritture specifiche, ribadendo il fatto che non avevo ricordo di quelle due scritture specifiche, ho detto che rientravano in quello che era un modus operandi perché più volte avevo visto o sapevo che Gennaro Mokbel intendeva fotografare determinate situazioni, scrivendo quindi questa sorta di ricognizione e facendole firmare a chi passava di lì come "testimone". In questo senso mi riferisco a un modus operandi. AVV. OLIVA: ecco, sempre a proposito di modus operandi, lei più avanti ha parlato di un modo di fare un po' da commedia greca, può spiegare che cosa intendeva con quest'espressione? DICH - DI GIROLAMO: che qualsiasi tipo di riunione o di manifestazione o nel caso specifico riferito al suo cliente Carlo Focarelli di litigio era sempre un qualche cosa di abbastanza colorito. Io dò un termine di "commedia greca" per dire che c'è una certa coreografia, una certa... non era un tratto inglese, per darle, ecco, una controindicazione. AVV. OLIVA: sì, no, no, io ho capito, però avrei interesse che questo termine "commedia greca" fosse... cioe ho capito che non erano delle riunioni all'inglese, però da questo... DICH - DI GIROLAMO: si svolgevano con urla, con... AVV. OLIVA: no, lo dico nel senso, voglio dire, che lei ha parlato prima con riferimento a sé stesso, ma adesso poi vedremo, di episodi anche di aggressioni fisiche e quant'altro. Quindi la domanda è... DICH - DI GIROLAMO: la commedia greca era grande colore, quindi il grande colore significava un discorso, come è emerso anche dalla telefonata che avevo intrattenuto con Carlo Focarelli, nella quale mi veniva descritto, quindi, un incontro al quale era stato costretto il Focarelli non solo a subire a quel punto improperi e quindi quant'altro ma anche delle percosse. Quello per me è un discorso greco. AVV. OLIVA: ecco, perfetto. Ho capito adesso. Senta, lei ha assistito, per caso ha partecipato una riunione nel corso della quale... parlo, guardi, per cercare di riportarle alla memoria quest'episodio, di una memoria di una riunione che aveva a oggetto una richiesta da parte di Carlo Focarelli di una sovvenzione alla società CMC, richiesta al Dottor Toseroni. Una riunione in cui ci sono tutti, le chiedo se ricorda questa riunione e se ricorda in particolare un

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episodio di cui fu protagonista Gennaro Mokbel, poi cercherò di specificare... DICH - DI GIROLAMO: Avvocato, non ho ricordo specifico di questa riunione, nella sua ricostruzione mi sembra strano una richiesta formulata a Toseroni, non avendo Toseroni di fatto un'autonomia finanziaria su questa vicenda. Però prendo atto, non la ricordo io. AVV. OLIVA: no, no, ma io le chiedo soltanto se lei ne ha memoria precisa. PM - BOMBARDIERI: mi scusi, se l'Avvocato può magari circostanziare questa riunione, può darsi che lo aiuta, dove si è svolta, se lei sa... AVV. OLIVA: la riunione si è svolta presso l'ufficio dell'Avvocato Di Girolamo, è per questo che pensavo avesse memoria. DICH - DI GIROLAMO: non mi ricordo di questa... perché lei quando mi dice "richiesta a Toseroni, di sovvenzionamento della CMC", mi sembra strano perché laddove fosse stata richiesta una sovvenzione... AVV. OLIVA: diciamo un prestito... Lei ricorda che in quell'occasione a un certo punto da parte di Gennaro Mokbel fu detto che in CMC occorreva licenziare tutto il personale che non fosse strettamente legato alla vicenda telecomunicazioni perché... DICH - DI GIROLAMO: di questo ho memoria. Io ricordo che vi fu una riunione, anche quella abbastanza vibrata, nella quale fu espressamente richiesto da Mokbel di licenziare tutte le persone che facevano capo alla CMC non legate a questo specifico tipo di business, e su questo Carlo Focarelli si oppose avendo dei rapporti anche interpersonali con queste persone e con le famiglie di queste persone. Non mi sembra di ricordare che in quella richiesta specifica fu fatta una richiesta di finanziamento a Toseroni, però mi ricordo... AVV. OLIVA: sì, sì, ricorda l'episodio. DICH - DI GIROLAMO: sì. AVV. OLIVA: ecco, ricorda appunto il colore di quest'episodio? DICH - DI GIROLAMO: molto greco, Avvocato, molto greco. AVV. OLIVA: e ricorda se in questo colore greco per caso ci fu anche un martellare sulle rotule di Carlo Focarelli col calcio di una pistola? DICH - DI GIROLAMO: mi ricordo che fu Carlo Focarelli schiaffeggiato, questo sì, sul martellare... però insomma, molto greco e quindi... incontro nel quale io partecipai quota parte nella mia quota parte eravamo in piena tragedia greca, Avvocato. AVV. OLIVA: senta, le faccio un ultima domanda, lei ha detto di aver poi avuto vari colloqui con Carlo Focarelli e le chiedo: le parlò mai Carlo Focarelli in prossimità di quell'evento di un infarto che ebbe a subire e delle ragioni?

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DICH - DI GIROLAMO: so di più, Avvocato: Carlo Focarelli era ed è, immagino, un cardiopatico oggi perché, insomma, non è una situazione che aiuta la salute questa e io non ricordo se successivamente a quell'evento e quant'altro, ma io ricordo perfettamente di un ricovero da parte di Carlo Focarelli all'ospedale all'Isola Tiberina, Fatebenefratelli, perché a seguito di questa situazione di grandissimo stress a cui era stato sottoposto Carlo Focarelli lo stesso fu ricoverato, per cui fu una serie di episodi, ma ho perfetta cognizione così come ne avevano cognizione gli altri della situazione di estrema labilità cardiaca del Focarelli. AVV. OLIVA: sì, sì, intendevo di quello che lei ci ha detto, cioè del collegamento tra questa situazione particolare... DICH - DI GIROLAMO: sì. AVV. OLIVA: senta, le faccio soltanto altre due domande, la prima è questa: lei ricorda se alla prima riunione di Cap D'Antibes era presente Carlo Focarelli? DICH - DI GIROLAMO: allora, io purtroppo ho già detto l'altra volta che io di queste due riunioni e su queste due riunioni faccio grande commistione, per cui sicuramente Carlo Focarelli ha partecipato a una riunione, perché ho memoria della sua presenza. È possibile che Carlo Focarelli abbia partecipato a tutte e due, così come a una. Ma almeno a una c'era, a una me lo ricordo. Non mi chieda a questo punto se fosse la prima o la seconda. AVV. OLIVA: sì, ricorda anche in quella che lei... non ricorda se fosse la prima o la seconda, se... DICH - DI GIROLAMO: le dò un particolare, Avvocato, perché me lo ricordo: perché arrivammo di mattina presto e non essendo Mokbel disposto ancora all'incontro perché era mattina, quindi sarebbe iniziato il pomeriggio, Carlo Focarelli preparò degli spaghetti, quindi c'era per questo, insomma. AVV. OLIVA: ecco, ricorda pure se in quell'occasione si trattenne poco, molto, andò via subito, questo non ne ha memoria? DICH - DI GIROLAMO: no, no... Focarelli o io? AVV. OLIVA: Focarelli. DICH - DI GIROLAMO: si trattenne, Avvocato, adesso poco o molto non lo so, insomma, perdemmo molto tempo. AVV. OLIVA: senta, un'ultima domanda per una cosa alla quale lei ha accennato prima, lei ha detto: "Poi non ho visto per tanto tempo Carlo Focarelli, l'ho rivisto nel 2009, lei ci ha detto, perché venne... DICH - DI GIROLAMO: non ricordo se fosse proprio fine 2008 o primi 2009, ma in un tempo poco precedente allo scoppio... del problema. AVV. OLIVA: allo scoppio di questa vicenda... E la mia domanda è se ci può precisare bene di che cosa venne a parlarle e se questo qualcosa di cui venne a parlarle costituiva una nuova

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intrapresa di Focarelli o comunque un settore a cui si stava dedicando Focarelli. DICH - DI GIROLAMO: mi aveva detto, mi aveva descritto che successivamente alla vicenda traffico telefonico, quindi mi aveva raccontato un po' per massimi sistemi quale fosse la sua attività operativa, che spaziava, essendo, ripeto, un operatore, un imprenditore eclettico a quel punto si era ampliata nel settore delle televisioni commerciali perché aveva rilevato, aveva una quota di partecipazione, un accordo commerciale, non so, con un canale satellitare ...(incomprensibile)... e Sky, perché si occupava insieme a un suo socio di commercializzazione di arte, perché... aveva intrapreso una serie di attività. Fra quelle, quindi dandomene indicazione generale, mi aveva parlato invece di una attività per le quali aveva parlato anche al Dottor Toseroni e sulle quali si poteva essere un'ipotesi di collaborazione che era legata una parte alla commercializzazione e distribuzione all'estero di prodotti di solventi chimici, saponi o quant'altro commerciali a impatto zero ambientale e la seconda invece era una ipotesi che lui stava valutando di un mercato emergente a fronte dell'accordo di Chioto prima e di Copenaghen che sarebbe dovuto intervenire e di quello che poteva essere un discorso legato ai carbon credits. Quindi le ripeto: 360 gradi. AVV. OLIVA: e per quanto riguarda questa ultima attività, quindi parlò di un qualche interessamento oltre del Dottor Toseroni di qualcuno di quelli che possono essere riferibili in qualche modo al cosiddetto gruppo Mokbel? DICH - DI GIROLAMO: non solo non mi parlò di nessuno di queste persone, ma espressamente mi disse il contrario, che a fronte di quelle che erano le attività che lui stava in quel momento intraprendendo, non aveva e non avrebbe avuto intenzione di avere alcun tipo di contatto con le altre realtà facenti capo, come dice lei, al gruppo Mokbel. AVV. OLIVA: la ringrazio. AVV. MIROLI: Avvocato Miroli per Scoponi. Soltanto una domanda le volevo fare, senatore: lei ha parlato delle riunioni a Cap D'Antibes, una delle due in particolare ha fatto riferimento all'oggetto della stessa come definizione di quelle che erano le questioni economiche. Sul punto le volevo chiedere: come sono state le modalità di discussione di questo? Cioè avvenivano intorno a un tavolo, posizione singola... DICH - DI GIROLAMO: l'ambiente di cui parliamo è un ambiente molto grande di una villa su un open space, quindi, non c'era un tavolo specifico, si era parlato a livello generale, parliamo sempre quindi di riunioni aperte in cui poi ciascuno magari si riferiva con la sua controparte in quel momento. Se ci riferivamo a problematiche di natura tecnica agli inglesi con colore della parte tecnica che facevano parte a Carlo Focarelli o quant'altro. Quindi se lei si riferisce a qualche

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fatto specifico potrei essere più preciso, se lei mi parla a livello generale le posso dire che non fu una riunione in un tavolo riunioni, in una sala riunioni per le quali si affrontò in maniera razionale e organica questi singoli problemi o singole opportunità. AVV. MIROLI: grazie, nessun'altra domanda. AVV. CINCIONI: Avvocato Cincioni per la posizione di Fanella. Poche precisazioni. Lei rispondendo a plurime domande del Pubblico Ministero ha dato un'indicazione sul ruolo di Silvio Fanella in questa vicenda, che io vorrei, se ora le è possibile, che lei in qualche misura sintetizzasse. DICH - DI GIROLAMO: a livello generale quale fosse la funzione di Fanella all'interno di questo meccanismo? AVV. CINCIONI: sì. DICH - DI GIROLAMO: era identificato come l'uomo dei numeri, come colui che aveva perfetta cognizione di quali fossero i numeri su cui... AVV. CINCIONI: ecco, lei che cosa intende per "l'uomo dei numeri"? DICH - DI GIROLAMO: l'indicazione non era mia, quindi che cosa intendo io è un conto, quale fosse l'accezione globale del gruppo... AVV. CINCIONI: no, cosa intende lei dire ora rispetto a quello che era allora? DICH - DI GIROLAMO: no, era la persona che di fatto aveva memoria e contezza soprattutto di quali fossero i numeri per i quali si dovessero effettuare una serie di bonifici bancari e quindi era la persona che traeva indicazione di questo, per quel che riguarda la parte tecnica da Carlo Focarelli e per quel che riguarda la parte contabile da ogni singolo soggetto. AVV. CINCIONI: ecco, lei rispondendo alle domande del Pubblico Ministero nel corso dell'interrogatorio reso il 9 marzo 2010, su questo è stato ancora più preciso, ricorda quello che disse o ritiene che sia il caso che io gliene faccia contestazione in aiuto alla memoria? DICH - DI GIROLAMO: mi dica lei, nel senso che se vuole le dò puntuale indicazione di quale fosse... AVV. CINCIONI: io le dico una cosa, le leggo la porzione di dichiarazione e lei mi dice poi che cosa può aggiungere o sottrarre. Parliamo di pagina 112 del verbale del 9 marzo 2010, lei rispondendo a una domanda che nella trascrizione risulta essere non chiara, lo dice appunto il trascrittore, rispetto a quello che è la domanda del Pubblico Ministero, risponde esattamente questa frase: "Però, quando abbiamo parlato prima - e si riferisce a una porzione di dichiarazione resa precedentemente rispetto alle modalità operative in generale di questa vicenda e dice - quando abbiamo parlato prima di ranpap, cioè si parte da una certa cifra per poi gonfiare, lei già è arrivato alla fine, ma per gonfiare questo soufflè, quindi per fare questo tipo di operazione tutti i

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movimenti finanziari di partenza venivano generati dal lavoro cosiddetto ordinario, reale da Carlo Focarelli e dalla struttura di Carlo Focarelli. La trasferiva a Silvio Fanella e Silvio Fanella a quel punto dava tutte quante le indicazioni per quello che riguardava la filiera legata, quindi agli uomini di Gennaro Mokbel, Augusto Murri e quant'altro, però il motore, quindi nei numeri era Silvio Fanella". Sembra di capire da questa sua dichiarazione che Silvio Fanella operasse in raccordo operativo con Focarelli? DICH - DI GIROLAMO: glielo confermo e l'ho detto prima, Silvio Fanella non aveva facoltà divinatorie per quelli che fossero i numeri prodotti. Silvio Fanella si atteneva a quello che era il riscontro tecnico che veniva fornito dalla realtà facente capo a Carlo Focarelli, ossia, non poteva esistere nessun bonifico che non avesse corrispondenza tecnica perché altrimenti non vi sarebbe stata poi la genesi di tutto il circuito. AVV. CINCIONI: anche su questo lei è stato più preciso e più analitico, lei è in grado di ricordare o ritiene, come abbiamo operato fin'ora, che sia il caso che io le dia lettura... DICH - DI GIROLAMO: come vuole, Avvocato, nel senso che se rifacciamo... come preferisce lei o come preferisce il Presidente. Io posso darle un'indicazione precisa e puntuale, se lei vuole arrivare a un punto forse facciamo prima se... magari se me lo ricordo. AVV. CINCIONI: di fatto il sistema delle contestazioni prevede la difformità, però ribadisco, io a carte scoperte ho interesse ad alcuni aspetti che emergono dal contenuto di questo verbale, quindi se lei è in grado di riferirmi alcune circostanze, ecco, questo discorso della... T: scusi Avvocato, vediamo cosa ricorda il teste, eventualmente interveniamo con la contestazione. AVV. CINCIONI: certo. Allora, lei con riferimento a questo ragionamento della fatturazione può essere più preciso rispetto a quale era l'operatività Focarelli - Fanella? DICH - DI GIROLAMO: per quello che riguarda entrambe le operazioni, sia la commercializzazione delle Fancard, sia il traffico telefonico, era necessario effettuare una serie di bonifici che fossero per la parte delle Fancard legate al numero specifico di Fancard commercializzate, per quello che riguardava il traffico telefonico, specificatamente legato al traffico generato e quindi acquistato e venduto. Il dato tecnico di questa realtà non era intuito e ipotizzato o determinato da Silvio Fanella, ma veniva in realtà riferito a Silvio Fanella da parte del gruppo, quindi della parte tecnica facente capo a Carlo Focarelli. Fanella riceveva questo dato, a quel punto io l'ho denominato in maniera forse più puntuale nell'ambito degli interrogatori come cinghia di trasmissione tra questo tipo di realtà, quindi con la tecnica e quello invece legato alle società facenti capo all'altro enturage

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Mokbel, quindi Murri, Arigoni o quant'altro per effettuare i relativi bonifici, quindi, per ogni singola società in ordine o alle schede vendute o al traffico telefonico generato. AVV. CINCIONI: senatore, lei è stato alla pagina 114 dello stesso verbale a cui facevamo riferimento prima, cioè 9 marzo 2010, ancora più preciso e le dò lettura. Lei infatti dice: "È preciso il discorso, perché il traffico effettivamente c'era, era generato da dei provider, a quanto mi dicevano, che poi lei lo consideri fittizio o che, non lo so, però insomma, il traffico c'era, il traffico aveva lo sviluppo temporale, aveva quindi quel tipo di fatturazione e in ordine a quello si operava. Le fatture venivano emesse, venivano date quindi indicazioni dello sviluppo dei numeri, questo partiva dall'enturage di Focarelli". Mi conferma questo dato, è una cosa diversa? DICH - DI GIROLAMO: no, le confermo il dato, nel senso: se quel giorno fosse stato generato un'ora di traffico, o cento ore di traffico da quei provider, a quelle cento ore corrispondeva un determinato importo, quindi la determinazione di quell'importo mi sembra di ricordare anche che avesse detto una cifra qualsiasi, quindi un milione e tre o cento milioni di euro, qualunque fosse stata questa indicazione, era legata alla quantità di traffico e questa veniva data l'indicazione dal gruppo tecnico di Carlo Focarelli a Fanella. AVV. CINCIONI: quindi io ripeto, conclusivamente, sul piano operativo c'era questa che lei ha definito in questo verbale ma mi sembra di capire, di ricordare anche oggi o l'altra volta testimoniando qui di fronte al Tribunale, ha parlato di una struttura facente riferimento a Focarelli, una struttura tecnica facente riferimento a Focarelli, che come dire, elaborava questi dati rispetto al traffico svolto, giusto? DICH - DI GIROLAMO: esatto. AVV. CINCIONI: e poi la comunicava a Fanella, è giusto? DICH - DI GIROLAMO: esatto. AVV. CINCIONI: questo è il ruolo di Fanella rispetto... DICH - DI GIROLAMO: questo è il ruolo di Fanella, quindi quando io intendevo, altri intendevano "uomo dei numeri" era la persona detentore di questo sapere che non gli arrivava però per divinazione ma direttamente dalla parte tecnica di Carlo Focarelli. AVV. CINCIONI: Grazie. AVV. MERLUZZI: Avvocato Merluzzi, difesa Mazzitelli. Avvocato, mi scusi, lei ha parlato degli inglesi, ha detto anche di averli conosciuti, può dirci i nomi, può arrivare a dirci i nomi di chi ha conosciuto? DICH - DI GIROLAMO: Paul O' Connor e Andrew Onive. AVV. MERLUZZI: e lei ha detto che è stato anche nella sede di questi due signori? DICH - DI GIROLAMO: sono andato una volta in Inghilterra presso i loro uffici.

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AVV. MERLUZZI: può descriverci l'attività che compivano questi signori, sa se erano persone facoltose, conosciute in Inghilterra? DICH - DI GIROLAMO: nell'ambito dell'attività legata all'ufficio che avevo avuto modo di vedere erano delle persone che operavano nel settore delle telecomunicazioni. La società era una società vera, operativa, esistente; queste persone erano persone imprenditori veri, operativi, esistenti di grande tratto, di grande stenning internazionale, di grande censo tra le persone... AVV. MERLUZZI: sa anche se erano patrimonializzati questi... DICH - DI GIROLAMO: ma persone che lei può trovare nella lista di fuorgio quant'altro perché sono persone che avevano, a oggi non so, ma avevano grandissime disponibilità e quindi persone che avevano anche altri tipi di interessi, io so che si occupavano di operazioni immobiliari legate al settore di costruzione, mi sembra di ricordare, 400 o 500 ville in un campo da golf o quant'altro, persone molto... di ampia disponibilità, insomma. AVV. MERLUZZI: Avvocato, mi scusi, siccome fin'ora non l'ha ancora spiegato nessuno, lei invece ha una competenza anche tecnica, siccome ha parlato del problema della liquidità delle società telefoniche rispetto alle fatturazioni, tenuto conto che gli inglesi erano i clienti di Telecom Italia Sparkle e di Fastweb rispetto al traffico telefonico, vuole spiegare al Tribunale in che cosa consiste questa liquidità necessaria ai fini dell'operazione traffico telefonico? Quali erano i rapporti delle società telefoniche con gli inglesi e quali erano i rapporti della Telecom Italia Sparkle o di Fastweb con le società che ricevevano Iva da Telecom Italia Sparkle? DICH - DI GIROLAMO: allora, la prima domanda: "perché era necessaria liquidità?", perché, come ho detto, l'utile che veniva generato dalle imprese nell'ordine di questi contratti era un utile in quota percentuale che di fatto era positivo ma bruciava cassa in una fase intermedia. Dal momento in cui versava l'Iva sino a quando non fosse questa Iva compensata con quello che potevano essere o creditiva o F24. AVV. MERLUZZI: ecco, può spiegare bene questo passaggio al Tribunale, per cortesia? DICH - DI GIROLAMO: nel momento in cui si acquistava un bene o prodotto o servizio che fosse Fancard o quant'altro, veniva acquistato a 95 lire e era rivenduto a 100 lire, il 5 di differenza era ciò che costituiva l'utile per l'azienda. Il problema, dove è che bruciava cassa? Perché nel momento in cui si acquistava a 95 lire, l'azienda, nel caso in questione la Fastweb o la Telecom Italia Sparkle, pagava 95 lire più Iva al 20 per cento, di fatto vendeva il bene, invece a 100 lire senza Iva. Quindi veniva trattenuto un 5 per cento in ordine a quello che era l'utile legato a quel business specifico, in quella fase storica l'azienda si trovava depauperata di

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liquidità, quindi di cassa per il differenziale tra quanto incassato e quanto versato. AVV. MERLUZZI: ecco, perché sostanzialmente per la società telefonica la transazione Iva era formalmente, sostanzialmente neutra? DICH - DI GIROLAMO: Avvocato, neutra da un punto di vista di principio generale, non neutra da un punto di vista di cassa temporale, nel senso che, ripeto, una situazione che si ripianificava immediatamente dopo, alla prima scadenza utile legata all'Iva, quindi era una... AVV. MERLUZZI: da una parte la Tis versava l'Iva a I - Globe, dall'altra parte nella dichiarazione mensile successiva portava in detrazione l'Iva... DICH - DI GIROLAMO: in detrazione quell'Iva versata... esatto... AVV. MERLUZZI: ... e quindi non versava l'Iva a debito allo Stato. Quindi diciamo per cassa c'era una tensione mensile ma formalmente nel portafoglio era operazione neutra? DICH - DI GIROLAMO: esatto, assolutamente neutra. AVV. MERLUZZI: e lei che ha partecipato un po' anche a queste riunioni, sa quali erano i rapporti tra la Telecom e le società a valle di I - Globe e Planetarium? DICH - DI GIROLAMO: non ho indicazione diretta di questo, per quel che mi riguarda, i rapporti con le aziende intercorrevano essenzialmente, per non dire esclusivamente, con Carlo Focarelli. Quindi per quello che riguarda un discorso sostanziale quelli erano i rapporti, per quello che riguarda invece un rapporto contrattuale, la controfaccia, il contraltare di queste aziende, tanto per Fastweb, tanto per Telecom erano le società degli inglesi, in vendita del bene o servizio. Per quello che riguardava l'acquisizione delle società di Carlo Focarelli, per quello che era, diciamo, la prima filiera. Successivamente ciò che fosse l'indicazione e la conoscenza o conoscibilità da parte delle aziende principali, Telecom e Fastweb, delle aziende successive in caduta, non ho motivo di saperlo. AVV. MERLUZZI: lei che ha avuto rapporti con Toseroni, sa se Toseroni ha fatto bonifici bancari ai soggetti referenti delle società telefoniche? DICH - DI GIROLAMO: non glielo so dire. AVV. MERLUZZI: sa se i dirigenti delle società telefoniche avevano partecipazioni in società estere? DICH - DI GIROLAMO: non ho indicazione nemmeno di questo, Avvocato. AVV. MERLUZZI: senta, la quota di cui lei parla, che sarebbe andata alle telefoniche, parla quindi di questa quota di margine utile sulla prestazione e servizio di connessione da parte di Telecom e Fastweb fra gli inglesi e i provider I - Globe a valle?

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DICH - DI GIROLAMO: la sua domanda è sì, se si riferisce invece alla domanda fattami dal Pubblico Ministero, no, nel senso che la sua domanda, il margine di utile era generato nelle modalità che le ho appena indicato, se lei mi parla invece dell'utile derivante ai soggetti specifici delle varie società, vi era quota parte di quell'ordine di grandezza residuo che sicuramente andava quota parte nell'utile che le ho descritto e quota parte versato direttamente attraverso partecipazioni, non ho idea, ad alcuni personaggi, ma quindi io non ho indicazione né delle modalità, né tantomeno del quantum, perché la domanda del Pubblico Ministero dice: "Quali fossero gli ordini di grandezza?", io ho parlato di 40- 45 a gruppo e non era considerato in questa realtà ciò che invece faceva capo alle compagnie. AVV. MERLUZZI: ecco, ma lei di questa ne ha una contezza diretta, specifica... DICH - DI GIROLAMO: no. AVV. MERLUZZI: ... circostanziata oppure... DICH - DI GIROLAMO: no. AVV. MERLUZZI: perché vede, lei, Avvocato, a pagina 173 e 174 dell'interrogatorio del 23 marzo a domanda del Pubblico Ministero: "Ma Mokbel che cosa diceva di queste società grosse, Telecom Sparkle, Fastweb, ha mai detto qualcosa?", lei risponde: "No, tecnicamente no", "In ordine ai guadagni?", e lei risponde: "In ordine ai guadagni sono delle illazioni mie del tutto personali. Ma insomma, immagino che ci fossero dei ritorni. Quindi su questo, però il Mokbel non è che si è mai spinto più di tanto su indicazioni". Ho interpretato male o... DICH - DI GIROLAMO: no, le confermo questo, perché è esattamente quello che le ho detto prima. Nell'ambito quindi di quei 120 - 130 milioni di euro quelli facevano capo ai tre gruppi che le avevo indicato. Per quel che riguarda il resto, quindi la quota residua, che faceva capo alle società, se le stesse società da quel punto di vista maturassero esclusivamente un utile tra la differenza prezzo - acquisto - vendita o utile e quota parte anche dedicato ad alcuni funzionari, non mi fu mai data indicazione diretta di quello, avevo una condizione e una convinzione personale che le ribadisco, ma lascia il tempo che trova perché è personale. AVV. MERLUZZI: Grazie. Il Tribunale, sentite le parti, rinvia all'udienza del 10 marzo 2011.

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Il presente verbale, redatto a cura di ART.CO. COOP. SOC., è composto da n° 97 PAGINE per un totale di caratteri (spazi inclusi): n. 247.082. L'ausiliario tecnico: Recchia. Il redattore: Ammendola. Firma del redattore