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In caso di mancato recapito restituire a : noivoiloro via S. Maurizio, 2 22036 - ERBA (CO) il mittente si impegna a corrispondere la prevista tariffa Ricorda gli indirizzi internet di Noivoiloro - www.noivoiloro.it - email:[email protected] Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 filiale di Como Registrazione Tribunale di Como decreto numero 2/96 del 5/2/1996 Dir. Resp.: Alessandro Bertoglio - Redazione: v. S. Maurizio, 2 - ERBA (CO) - Stampa: Grafiche Valsecchi - Confezionamento: Lito Offset Erba N° 142 - FEBBRAIO 2011 NOIVOILORO informa Periodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro Prima di tutto… grazie! di Ambrogio Ripamonti a pag. 3 Pensiero per Mamma Franca a pag. 4,5 Sport Noivoiloro a pag. 10,11,12,13 Spettacolo teatrale Pinocchio... per noi... per voi... per loro E’ iniziato un nuovo anno e cosa c’è di più bello che dirsi grazie a vicenda per tutto quello che si è riusciti a fare nel 2010. Grazie a quelle persone che hanno offerto tempo e denaro, che sono state presenti in diversi settori di Noivoiloro, una presenza di volontariato di 10, 20, 30 ore la settimana. Grazie a chi ha donato un pulmino attrezzato per trasporto di persone disabili e grazie a quella coppia di pensionati che anche quest’anno ha donato dodicimila e cinquecento euro. Sono persone che desiderano non essere nominate perchè dicono semplicemente: possiamo farlo e lo facciamo. Certo che… è tanta la gente che ha una buona disponibilità economica o che ha tanto tempo libero a disposizione… che potrebbe fare ma non fa. Ecco perché è importante ringraziare le persone generose, perché sono un grande esempio nei confronti di tanti come loro che magari… con qualche stimolo in più… chissà mai che... E comunque queste persone generose, con entusiasmo si uniscono al grande coro che dice grazie a tutte le persone di Noivoiloro: nel 2010 più di trecento volontari distribuiti nei settori lavorativi, sportivi, artistici, di tempo libero; sono state tante anche le persone che hanno offerto un proprio contributo, magari piccoli risparmi e lo hanno fatto col cuore, con amore. Grazie al personale dipendente e a tutti i professionisti del Centro Socio Educativo e quelli della cooperativa di lavoro, che hanno saputo lavorare con grande attenzione e amore verso le perone, nonostante l’aver vissuto l’anno 2010 con non poche difficoltà riguardo gli spazi ancora provvisori. Grazie a tutte le persone disabili per il loro sorriso, il loro grazie e quello dei loro genitori. Grazie alle aziende amiche e ai loro titolari che ci hanno dato supporto in modi diversi. Grazie alle persone che hanno partecipato alle molteplici attività organizzate da Noivoiloro e sono felici di essersi divertite in un ambiente sereno come quello di Noivoiloro. Grazie anche ai lettori di questo giornale che ci sono sempre vicini. E… a questo punto… dopo esserci detto un grande grazie tutti insieme… proviamo a pensare alla nostra vita se non fosse esistito Noivoiloro. Pensiamo quindi alla grande importanza di una realtà sociale come questa e cominciamo a dire grazie ai valori di questa bella realtà sociale. Grazie quindi al sorriso, alla pazienza, alla bontà, alla semplicità, alla solidarietà, alla costanza, all’attenzione, all’entusiasmo, alla fatica, all’amore. Grazie a tutti quelli che riescono a trasmettere alcuni di questi valori, perché proprio oggi, in questa società così complessa, dove a volte prevale il menefreghismo, la superficialità, l’indifferenza, il potere, l’esibizionismo, l’egocentrismo… c’è la necessita di trasmettere energia positiva utile a tutti. Con questo desiderio di fare bene per far stare bene, diciamo ancora una volta grazie per sentirci felici nonostante le nostre disabilità.

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La solidarietà, l’aiuto a chi è in difficoltà ed il servizio sociale, a favore dei disabili e dei giovani, sono lo scopo per cui tanti anni fa è nato Noivoiloro. “Noivoiloro”, scritto unito, esprime la coscienza di una realtà dove tutti abbiamo bisogno di aiuto, tutti abbiamo energia per aiutare.

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In caso di mancato recapito restituire a : noivoiloro via S. Maurizio, 2 22036 - ERBA (CO) il mittente si impegna a corrispondere la prevista tariffa

Ricorda gli indirizzi internet di Noivoiloro - www.noivoiloro.it - email:[email protected]

Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 filiale di Como Registrazione Tribunale di Como decreto numero 2/96 del 5/2/1996

Dir. Resp.: Alessandro Bertoglio - Redazione: v. S. Maurizio, 2 - ERBA (CO) - Stampa: Grafiche Valsecchi - Confezionamento: Lito Offset Erba

N° 142 - FEBBRAIO 2011

NOIVOILOROinformaPeriodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

Prima di tutto… grazie!di Ambrogio Ripamonti

a pag. 3Pensiero per Mamma Franca

a pag. 4,5Sport Noivoiloro

a pag. 10,11,12,13Spettacolo teatralePinocchio... per noi... per voi... per loro

E’ iniziato un nuovo anno e cosa c’è di più bello che dirsi grazie a vicenda per tutto quello che si è riusciti a fare nel 2010.

Grazie a quelle persone che hanno offerto tempo e denaro, che sono state presenti in diversi settori di Noivoiloro, una presenza di volontariato di 10, 20, 30 ore la settimana. Grazie a chi ha donato un pulmino attrezzato per trasporto di persone disabili e grazie a quella coppia di pensionati che anche quest’anno ha donato dodicimila e cinquecento euro. Sono persone che desiderano non essere nominate perchè dicono semplicemente: possiamo farlo e lo facciamo.

Certo che… è tanta la gente che ha una buona disponibilità economica o che ha tanto tempo libero a disposizione… che potrebbe fare ma non fa. Ecco perché è importante ringraziare le persone generose, perché sono un grande esempio nei confronti di tanti come loro che magari… con qualche stimolo in più… chissà mai che... E comunque queste persone generose, con entusiasmo si uniscono al grande coro che dice grazie a tutte le persone di Noivoiloro: nel 2010 più di trecento volontari distribuiti nei settori lavorativi, sportivi, artistici, di tempo libero; sono state tante anche le persone che hanno offerto un proprio contributo, magari piccoli risparmi e lo hanno fatto col cuore, con amore.

Grazie al personale dipendente e a tutti i professionisti del Centro Socio Educativo e quelli della cooperativa di lavoro, che hanno saputo lavorare con grande attenzione e amore verso le perone, nonostante l’aver vissuto l’anno 2010 con non poche difficoltà riguardo gli spazi ancora provvisori.

Grazie a tutte le persone disabili per il loro sorriso, il loro grazie e quello dei loro genitori.

Grazie alle aziende amiche e ai loro titolari che ci hanno dato supporto in modi diversi.

Grazie alle persone che hanno partecipato alle molteplici attività organizzate da Noivoiloro e sono felici di essersi divertite in un ambiente sereno come quello di Noivoiloro.

Grazie anche ai lettori di questo giornale che ci sono sempre vicini.

E… a questo punto… dopo esserci detto un grande grazie tutti insieme… proviamo a pensare alla nostra vita se non fosse esistito Noivoiloro.

Pensiamo quindi alla grande importanza di una realtà sociale come questa e cominciamo a dire grazie ai valori di questa bella realtà sociale.

Grazie quindi al sorriso, alla pazienza, alla bontà, alla semplicità, alla solidarietà, alla costanza, all’attenzione, all’entusiasmo, alla fatica, all’amore.

Grazie a tutti quelli che riescono a trasmettere alcuni di questi valori, perché proprio oggi, in questa società così complessa, dove a volte prevale il menefreghismo, la superficialità, l’indifferenza, il potere, l’esibizionismo, l’egocentrismo… c’è la necessita di trasmettere energia positiva utile a tutti.

Con questo desiderio di fare bene per far stare bene, diciamo ancora una volta grazie per sentirci felici nonostante le nostre disabilità.

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Edito da Noivoiloro Coop. Soc. Onlus

Redazione Via S.Maurizio, 2 Erba Tel. 031.640703 Fax 031.642699 e-mail: [email protected] web: www.noivoiloro.it

Dir. responsabile Alessandro Bertoglio

Responsabile di Edizione Ambrogio Ripamonti (Ampo)

CollaboratoriAlessia Ratti, Eros Sormani, Maria Cepparo, Mario Schiatti, Natalina Riva, Paolo Villa, Pinuccia Tagliabue, Simone Massa Pinto, Renzo Sposini, Riccardo Prisinzano, Valerio Anzani.

Grafica e impaginazione: Fabrizio OlmiNoivoiloro Lavoro Cooperativa Sociale Onlus

Stampa Grafiche Valsecchi snc - ErbaPiegaturaLito Offset srl - ErbaConfezionePlast-Co-Inverigo

NOIVOILOROinformaPeriodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

dalla gente e dalle aziende abbiamo raccolto

raccolta fondi nuova sede noivoiloro€ 756.230,00

Grazie di cuore a tutti! C/C postale numero 53543732

IBAN IT51Q0832951270000000201670Causale: Donazione a favore della costruzione Nuova Sede Noivoiloro

ringraziamentiIl Comitato “Ascoltate anche noi”

di Binago (CO)si è impegnato a promuovere

i prodo� della Bo�ega Noivoiloroin occasione del merca�no di Natale

dell’8 dicembre organizzato dalla Proloco di Binago.

Noivoiloro si complimenta e ringrazia di cuore

per la sensibilità e l’impegno

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Cara mamma Franca…di Ambrogio Ripamonti

E sì! E’ già trascorso un anno da quel triste giorno: erano le 8 di mattino del 14 febbraio 2010, ho accompagnato mia madre a fare una semplice lastra perché da tempo aveva la tosse e si sentiva debole.

Indimenticabile quel tono di voce agitato e preoccupato del medico mentre osservava la lastra: “ma signora… lei deve andare d’urgenza all’ospedale!” Indimenticabile lo sguardo di mia madre.

Cara mamma Franca, è difficile spiegare per iscritto quello che ho provato e che tu provavi durante quei minuti, gli ultimi minuti nella tua casa, quelle ore e quei giorni in ospedale.

Sono sofferenze che hai vissuto e che abbiamo vissuto noi tutti: parenti e amici.

Sofferenze di questo mondo che tanta gente sta vivendo anche in questo momento, per se stesso, per una madre o un padre, un figlio o una figlia, una sorella o un fratello, una moglie o un marito, un’amica o un amico.

Alcune sono notizie da giornale, altre più nascoste e private e comunque tutte dolorose che ci rammentano ogni giorno quanto è dura la vita.

Sono sofferenze che ci fanno riflettere su quanto siamo importanti, speciali, fantastici, uno per l’altro… il cuore che batte… l’amore!

Io sono convinto che ogni persona che esiste sulla terra è stata speciale per qualcun altro ed è proprio per questo che a pochi giorni dell’anniversario della tua morte desidero ricordare quanto tu lo sei stata per me.

Sì… cara mamma Franca, tu sei sempre stata buona, disponibile ad aiutare i tuoi figli e tutte le persone che incontravi, tu stavi bene quando vedevi l’altro stare bene: per questo motivo eri contenta di servire l’altro, magari piccole cose, ma che facevi ogni giorno con amore.

Alcune persone le andavi a trovare nelle

loro case, negli ospedali o nelle case di riposo, altre eri felice di ospitarle nella tua casa….

Un’iniezione, un te caldo, un orlo ai pantaloni, due parole di conforto perché prima di tutto sapevi ascoltare, un piatto di spaghetti, una stirata di camicia e tutti uscivano da casa tua con qualcosa in più.

Sì… cara mamma Franca, per tutte queste cose ti ringrazio, perché… come puoi vedere… in questo momento che sono a casa tutto solo perché influenzato… per merito tuo so di non essere solo… perché mi hai insegnato che gli Angeli esistono e quindi sono sicuro che tu sei qui con me.

E’ vero che non puoi fare tutte quelle cose che facevi prima, ma immagino il tuo sorriso e la tua gioia mentre vedi tutte quelle persone che cercano di fare quello che tu, a volte senza rendertene conto, insegnavi.

Per me e per gli altri ci sono loro, ma li vedi i tuoi figli! Dai ammettilo, non sono come te, ma hanno imparato tanto da te.

Le tue sorelle e tuo fratello, anche loro… simpatici e disponibili ogni volta che serve aiuto.

I tuoi amici e amiche, tra le quali le donne della cucina che ti erano affezionate e che continuano a fare quello che tu per prima desideravi fare.

La gente della parrocchia, la tua chiesa di San Maurizio... Ricordi Don Gerolamo, quanto lo hai aiutato… anche tra loro tanta gente insieme a Don Bruno ti ricordano.

E sì… cara mamma Franca hai ragione di sorridere nel vedere tutta la realtà di Noivoiloro operare per dare sollievo a tante persone che si trovano diversamente in difficoltà. Tanti di loro, amici, volontari, dipendenti non lo sanno, ma tu sai che la prima sei stata tu, sai che stanno cercando di fare quello che semplicemente facevi

anche tu.Grazie mamma Franca anche da tutti

i tuoi nipoti, va beh dai… tanto non si offendono gli altri se nomino la Carmen perché sanno che è stata e sarà sempre la tua preferita.

E poi… ma la vedi la tua pronipotina Viola! Sei d’accordo con noi?! E’ stupenda!

Cara mamma Franca, prima di concludere non posso non ricordare gli altri amici di Noivoiloro che sono in cielo insieme a te: don Gerolamo Magni, Guerino Scubla, Monica Cerea, Clara Panzeri, Simona Panzeri, Nicola Tagliabue, Enrico Parolini, Enrico Pusterla, Piero Viganò, Davide Shiatti, Renato Cepparo, Cristina Romano, Sara Anzani, Tino Ghioni, Grazia Lombisani, Pinuccia Spinelli, Miranda Bartesaghi, Giovanni Casartelli.

Siete tutti indimenticabili e sappiamo che non ci state lasciando soli in questo difficile ed entusiasmante cammino di solidarietà…

Grazie di cuore!

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Giancarlo Gavarini, nato il 16/11/1947, insegnante di Ed. Fisica in pensione, 4 figli, residente a Tavernerio, svolge il proprio lavoro come responsabile di attività motoria e sportiva presso diverse Cooperative Sociali; collaboratore esterno presso il Comitato Provinciale del CONI di Como, collaboratore esterno dell’Ufficio Ed. Fisica dell’Ufficio Territoriale Periferico di Como, allenatore di pallacanestro e tecnico nazionale S.O.I. (Special Olympics Italia). Squadre allenate: Mondotondo Noivoiloro di Erba SO], Mondotondo Noivoiloro unificato UISP, Nazionale italiana pallacanestro SO].

Risultati più significativi: 3 titoli nazionali assoluti SOI, 3 titoli nazionali di categoria SOI, 1 titolo nazionale unificato SOI, 1 Campionato Europeo maschile di categoria Under 21 a Roma nel 2006, 1 Campionato mondiale maschile di categoria a Shanghai nel 2007.

Hobby: lettura, poesie, musica classica, teatro play-back, tracking.

Da quanto tempo ti stai occupando di sport disabili?

Sono insegnante di Educazione Fisica dal 1967; attività motoria generale e psicomotricità dal 1974 con la disabilità; attività sportiva agonistica con disabili dal 1999.

Quali sono stati i risultati migliori e quali obiettivi ti poni nel breve e lungo periodo?

Risultati migliori: rammento vittorie a tornei di Torino, di Lugano (CH) nel 2007 e di Mentone (F) nel 2010, lo Special Basket Unificato ai campionati mondiali di Atene nel mese di luglio 2010; partecipazione al campionato provinciale UISP e, con alcuni atleti inseriti nella squadra del

Una vita dedicata allo sport disabiliFonte: L‛EDICOLA, mensile d‛informazione a distribuzione gratuita, anno iv - numero 33 - Dic. 2010 per gentile concessione di Mediafun s.n.c.

Basket Senna, partecipare al campionato di Seconda Divisione Provinciale della F.I.P. di Como. Gli obiettivi a medio-lungo termine: la partecipazione ai campionati nazionali a La Spezia nel prossimo mese di giugno 2011, inserimenti sempre più numerosi di atleti con disabilità nel mondo agonistico “normale” e che questi inserimenti siano effettivi, costanti e duraturi nel tempo, sperando che la mia non sia utopia o sogno!

Il CONI da sufficiente spazio a questi sport?

E i giornali?Il CONI, attraverso il C.I.P.

(Comitato Italiano Paralimpico) ha sempre organizzato gare ed eventi sportivi per atleti con disabilità con una certa continuità. Nel mese di ottobre del 2004, a Como, a Cernobbio e a Cantù si sono svolti un convegno e una kermesse sportiva “Sport Educazione e Disabilità” organizzati dal Centro Studi Scientifici “A.Volta” di Como, in collaborazione col CONI, con il Panathlon ed altri partners. Il contenuto del convegno era “l’attività fisica nel bambino e nell’adulto disabile”. Inoltre si è parlato delle possibili applicazioni al mondo sportivo disabile delle nuove scoperte tecnologiche. La kermesse, invece, ha dato la possibilità a tutti di provare le varie discipline messe a disposizione dalle Federazioni Sportive attraverso Società ed Associazioni affiliate. A questa esperienza hanno partecipato numerose Associazioni e Cooperative Sociali di tutta la Provincia ed oltre, insieme a circa 2000 studenti di Scuole ed Istituti Superiori. Le tre giornate europee sulla disabilità sono state un’occasione straordinaria e illuminante, perché nella kermesse si è avverata, forse inaspettatamente, una delle prime occasioni spontanee di integrazione sportiva. Successivamente si sono promossi e svolti progetti interessanti con Scuole, Comuni, Centri di aggregazione, Enti di promozione sportiva, Federazioni sportive. I risultati ottenuti, secondo il mio punto di vista, sono stati straordinari. Questo argomento necessiterebbe un discorso a parte e andrebbe approfondito, anche perché le realtà sociali di Erba sono state senza tema di smentita, e, con estrema soddisfazione personale, la punta di diamante nelle sperimentazioni di integrazione, anche al di fuori dell’ambito provinciale. Comunque si può e si deve andare oltre! Lo stesso discorso vale per i giornali. Devo riconoscere che un certo interessamento, specie in alcune

occasioni particolari, laddove è stato dato risalto a prove eclatanti di atleti con disabilità, portando a conoscenza pubblica alcuni importanti progetti di integrazione sportiva che , altrimenti, sarebbero rimasti sconosciuti ai più e, fors’anche, alle realtà più specifiche. L’ideale sarebbe uno spazio, anche ridotto, ma fisso e costante in una pagina, fosse anche, l’ultima, dei quotidiani e dei giornali cittadini. Gli articoli dovrebbero riguardare non solo le grandi prestazioni, ma parlare di questi atleti speciali che raggiungono traguardi inaspettati dai”più”, perché “diversi”. Si dovrebbe parlare della loro vita e di come sono stati capaci di affrontare difficoltà, tabù, diffidenza, indifferenza, a volte sarcasmo gratuito. Bisognerebbe evidenziare il loro “agire” e portarlo ad esempio estremamente educativo per tutti, soprattutto per i “ miti negativi”. Quale è stato l’atleta migliore disabile maschio e femmina seguiti da te?

E’una domanda imbarazzante, perché per stilare una graduatoria dovrei porre tutti gli atleti sullo stesso piano, a parità di difficoltà presenti. Nella realtà in cui opero esistono tre campioni mondiali, tre campioni europei e due vice campionesse europee. Non vorrei far torto a nessuno, però Andrea due volte campione mondiale (Dublino 2003 e Shanghai 2007); Davide, Alessio campioni mondiali (Shanghai 2007) e campioni europei U21 (Roma 2006); Giovanni campione europeo U21 (Roma 2006) ed infine, due ragazze: Elisa e Giulia recenti vice campionesse europee (Varsavia 2010) sono i fiori all’occhiello di Mondotondo.

Spiega come si dividono le principali prove di sport disabili...

A questa domanda risponderò solamente per quanto riguarda la mia esperienza nella realtà del S.O.I. (Special Olympics International) che prende in

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Nuotare… Che passione!di Silvia Cerizza

Da ottobre, ogni sabato mattina, io e la mia squadra ci troviamo alla piscina della Nostra Famiglia di Bosisio Parini per nuotare sotto l’attenta supervisione di Angelo. L’ho conosciuto la scorsa estate mentre mi trovavo a Bosisio per il nuoto libero e mi ha accennato ad una nuova iniziativa sportiva: trovarsi regolarmente a nuotare con delle persone che come me hanno delle difficoltà motorie. Poi ovviamente come ogni squadra sportiva che si rispetti, l’amicizia si poteva portare anche al di fuori delle mura della piscina. Io non sono una grande nuotatrice ma sguazzare in acqua mi è sempre piaciuto: mi rilassa tantissimo e mi da un senso di libertà e di indipendenza che solo il nuoto sa fare.

In squadra siamo in quattro: abbiamo stretto una profonda amicizia tra di noi e con Angelo, Ombretta e Omar e naturalmente con l’altra squadra di

nuoto di NoiVoiLoro. È davvero molto interessante coltivare delle amicizie rafforzate dalla passione per il nuoto e il 28 novembre siamo andati alla piscina di Bione di Lecco per dare una mano a organizzare una gara sportiva per atleti disabili. Qui abbiamo conosciuto molte persone e ci siamo divisi i vari compiti. Io per esempio ero cronometrista. Gli atleti sono stati tutti bravissimi: l’emozione e l’impegno che si leggevano nei loro sguardi era strepitosa. Ognuno mostrava il meglio di sé. C’era chi voleva arrivare per primo e chi si accontentava solo di arrivare! C’era tanto impegno! È stata veramente una bella giornata!

Il legame del nostro gruppo di nuoto si sta rafforzando di volta in volta. Prima di Natale siamo andati insieme a mangiare la pizza e chissà quali nuove esperienze ci porterà l’anno appena iniziato. Ci sarà di sicuro la gara del CIP che vedrà

qualcuno dei miei compagni impegnato: io gli auguro con tutto il cuore di ottenere degli ottimi risultati, tanto appagamento personale e tanta soddisfazione per tutto il team!

esame la disabilità intellettiva, cognitiva relazionale. Il SOI prevede tutte le specialità sportive che si riscontrano nelle varie Federazioni, ma, per dare a tutti la possibilità di gareggiare, prevede prove e gare “adattate” e “integrate”. Chiarisco: per andare incontro alle varie difficoltà si portano ai Regolamenti Tecnici alcune piccole limitazioni. Porto ad esempio la pallacanestro, che mi riguarda personalmente. Nelle manifestazioni SOI, esistono diversi “livelli” di competizioni, laddove, dopo test e prove ripetute, sotto l’attenzione di esperti, vengono inseriti i vari atleti e le rispettive squadre. Parto dal IV livello che assomiglia in tutto e per tutto al Minibasket.

Il III e il IV livello si avvicinano al gioco della pallacanestro, ma con alcune tolleranze nelle infrazioni al regolamento tecnico. Infine il I livello che è la pallacanestro vera e propria

secondo il regolamento, senza alcuna limitazione modifica. Esistono inoltre giochi Speciali” riservati a coloro che hanno maggiori difficoltà ed impedimenti e consistono in esercizi e giochi più o meno semplici, ma propedeutici alla pallacanestro. Infine, dallo scorso anno si sono sperimentati, a livello nazionale, giochi “unificati”, dove atleti con disabilità e atleti senza disabilità formano una stessa squadra.

Questa è una scelta straordinaria di integrazione. E’ sicuramente la strada del futuro, perché finalmente chi presenta difficoltà o disabilità, può confrontarsi direttamente con la “normalità. Questo è un processo “inverso” di integrazione, perché il non disabile si “cala” in una realtà che non vive quotidianamente e in modo abitudinario

e si confronta con un mondo nuovo, non privo di difficoltà, ma sicuramente affascinante. Esiste anche il processo “diretto”, allorquando atleti con disabilità vengono tesserati e giocano in squadre ufficiali, nei vari campionati federali.

Nella nostra realtà provinciale, attraverso l’Ente di promozione sportiva U.I..S.P (Unione Sportiva Italiana Sport per Tutti) e la F.I.P. Federazione Pallacanestro, la Soc. Sportiva Basket Senna, i nostri Atleti Speciali hanno vissuto e stanno vivendo questa

esperienza.In questo caso gli atleti con disabilità

“salgono” a loro volta e si confrontano direttamente col mondo agonistico. Nei due processi di integrazione, l’esperienza mi insegna, che il vantaggio è reciproco, soprattutto è un arricchimento della persona della dignità umana.

L’Italia ha una buona tradizione in questo settore?

Rispondo affermativamente. Sarebbe sufficiente entrare nei siti informatici del C.I.P e del S.O.I. e prendere visione dei risultati ottenuti dai nostri atleti per rimanere sbalorditi.

Sarò un po’ provocatorio, ma con finalità di stimolo. Se dovessimo fare un confronto per numero di partecipanti alle gare internazionali, ai mondiali e alle olimpiadi, tra atleti con disabilità e senza disabilità, forse i primi supererebbero i secondi per vittorie conseguite!

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Anno nuovo, amici nuovi. Una è Federicadi Federica Rusconi

Sin da quando ero una bambina, ho sempre cercato la compagnia di miei coetanei, perché, condividendo i giochi e il tempo assieme, mi sentivo appagata di tanta felicità.

Crescendo mi sono resa conto che vivere nel sociale, condividere le mie esperienze e rendermi disponibile verso gli altri mi aiuta a crescere, a riflettere e completa le mie giornate.

Ho cominciato a partecipare alla “Quarta Strada” con l’obbiettivo di ampliare la cerchia delle mie conoscenze, ma soprattutto con la voglia di mettermi in gioco, per dimostrare a me stessa di essere all’altezza di aiutare gli altri con dedizione e generosità d’animo.

Presso la sede del “Noivoiloro” ho trovato calore, disponibilità e amicizia: valori difficili da trovare e coltivare. Io

credo in tutto questo e sono certa che insieme si può: il sentimento dell’amicizia è grande e in me ci sono tutti gli ingredienti per coltivarlo e sublimarlo.

Con gli amici della QUARTA STRADA cammino con una marcia in più e spero che anch’io possa essere operatrice di pace e trasmettere loro quei sentimenti che forse nella società di oggi stanno sciamando sempre più!

Un Fax per La Quarta Stradadi Vanessa Fumagalli

Sabato 27 novembre noi ragazzi della Quarta Strada abbiamo trascorso un pomeriggio di formazione con il Mago Fax (che, tra le altre cose, fa animazione nei paesi poveri del mondo).

Inizialmente il mago ha presentato varie proposte di giochi per intrattenere i bambini durante le feste. Successivamente ci ha mostrato facili trucchi da poter riutilizzare con i bimbi … per riuscire a stupirli un po’.

Oltre al Mago Fax all’incontro era presente un’altra persona, sua moglie Tiziana che insieme al marito si occupa di animazione travestendosi da pagliaccio (il clown Trallallà).

Il Mago Fax è certamente un personaggio un po’ bislacco, stravagante e divertente, dal quale possiamo imparare piccoli trucchi e utilizzarli per le nostre animazioni, per far scoprire anche ai bambini il mondo della magia che da sempre affascina tutti.

Il Mago Fax però oltre a farci apprendere nozioni così dire “pratiche”

ci ha anche insegnato proprio il modo con cui trattare i bambini, infatti, durante questo pomeriggio ci ha trasmesso la sua energia e la sua voglia di far divertire i piccoli, ma soprattutto far divertire anche noi stessi perché se durante una festa nemmeno l’animatore è felice e divertito non può certo trasmettere il benessere ai bambini

Il Mago Fax e sua moglie sono sicuramente due figure importanti per

quello che fanno per gli altri, e quello che hanno voluto “insegnarci” in questo incontro, non sono solo i giochi, ma è la capacità di comunicarli e di aiutare i meno fortunati di noi.

Noi ragazzi della Quarta Strada forse non avremo la fortuna di fare animazione in tutto il mondo come il Mago Fax, ma nel nostro piccolo gruppo di volontariato cerchiamo anche noi di rendere felici le persone.

COMINCIANO LE ATTIVITÀ DEL

PROGETTO “FOURTEEN FOR TEN”.

I DETTAGLI IN BACHECA

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Il nuovo Pulmino di Noivoiloro che ha trasportato i doni dell’offertorio

Grande partecipazione alla Messa di mezzano�e

Don Silvio celebra la Santa Messa di Natale

E’ stata emozionante la Santa Messa di Natale celebrata alla mezzano�e presso la nuova sede. Commovente è stato l’arrivo del nuovo pulmino durante il momento dell’offertorio.

I volontari Luigi e Elia in fase di preparazione del bellissimo presepe realizzato a mano e posizionato all’ingresso della nuova sede.

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Non basta essere buoni. Il 22 gennaio è stato l’anniversario

della morte dell’Abbè Pierre fondatore del nostro movimento Emmaus.

A distanza di anni ci risuona ancora nelle orecchie il suo invito incessante a continuare a lavorare per le sofferenze ed i diritti dei più deboli e dei più poveri. Tante sono le sue azioni, le sue prese di posizione, le sue provocazioni, le sue sollecitazioni che ci interpellano quotidianamente e che lo fanno sentire vivo in mezzo a noi.

E’ sorprendente come molte di queste provocazioni siano attuali e ci stimolano a prendere posizione rispetto a una situazione di degrado sociale sempre più dilagante. Tra queste provocazioni che a noi non lascia scampo è “non basta essere buoni”, è facile in questo momento di crisi, sentirsi gratificati per l’accoglienza di persone che si cerca di togliere da situazioni difficili, perché anche e soprattutto grazie al loro impegno, riesci

4° Anniversario della morte dell’Abbè Pierrea cura dell‛Associazione Trapeiros di Emmaus Erba

Grande successo alla festa dell’ul�mo giorno dell’anno nella nuova sede. Noivoiloro ringrazia tu� i volontari che hanno collaborato per la buona riuscita della serata.

ad aiutare altre persone a livello locale e in varie parti del mondo sostenendo progetti di solidarietà. Può bastare tutto questo?

L’Abbè Pierre ci dice di no e noi lo capiamo, quando sempre più i servizi sociali si rivolgono a noi, quando i comuni non hanno più fondi, o perché le persone hanno una situazione talmente disastrosa dove non esiste un contesto di relazioni familiari e amicali efficaci.

Ricordando l’Abbè, per mantenere viva la sua eredità, le nostre porte continueranno a rimanere aperte per chiunque voglia anche solo conoscerci meglio e confrontarsi con noi, fare volontariato e mettersi in gioco in prima persona per un nuovo progetto, l’apertura di una casa di accoglienza, e lottare contro le cause che creano miseria e sofferenza.

Associazione Trapeiros di Emmaus

Via Carlo Porta 34, Erba

[email protected]

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Grande successo!Venerdì 14 gennaio, con la messa in

scena dello spettacolo teatrale “Pinocchio

per noi…voi…loro”, si è realizzato un

sogno: quello che collaborare tra realtà

diverse è possibile.

Il successo che l’esibizione di 45

bambini di quinta della Scuola Primaria

di via Cesare Battisti e di 17 persone

disabili adulte del Centro Socio Educativo

Noivoiloro di Erba ha riscosso, è il frutto del

lavoro intrapreso tre mesi fa e che in poco

tempo ha prodotto un benefico effetto di

vicinanza emotiva sia tra i protagonisti del

progetto che delle persone a loro vicine.

I momenti che hanno preceduto l’inizio

della rappresentazione sono stati intensi e

di grande emozione.

Che fermento tra i bambini e gli adulti

di Ernestina Ingenito

nell’attesa che si aprisse il sipario!

Ma ecco maestre ed educatori sfoderare

pazienza, tecniche di rilassamento e

trasfusioni di calma per affrontare al

meglio la prova che di li a pochi

minuti si andava ad iniziare.

Possiamo proprio dire che è stato

un successo.

Infatti il gradimento del

pubblico in sala e la soddisfazione

di genitori, parenti, amici e

rappresentanti istituzionali

presenti, hanno ripagato tutti,

attori e registi, delle fatiche

accumulate.

Ma al di là della performance

finale, ciò che è rimasto nei

nostri cuori, è la disponibilità dei

bambini e delle persone disabili

a mettersi in gioco, a non avere

paura di conoscersi ed aiutarsi, a

non temere di sfiorarsi.

Ci rimane l’entusiasmo di

essere riusciti in così poco

tempo e con molta naturalezza

a mettere in relazione mondi che

all’apparenza sembrano molto

distanti tra loro.

Ancora una volta si può dimostrare

che è possibile superare le barriere

derivanti dal pregiudizio, dall’ignoranza e

dalla paura del diverso, credendo nelle

molteplici possibilità creative di cui l’essere

umano è dotato.

Sul palco venerdì si è percepita questa

grande forza creativa, segno che le

maestre, insieme con la loro dirigente

Dott.ssa Campisano e il team Noivoiloro,

ci hanno creduto!

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Pinocchio per noi... per voi... per loro

Il primo giorno al NOIVOILORO è stato molto strano. Tutto è iniziato quando abbiamo superato il cancello e abbiamo visto il loro edificio.

Aveva l’aria di vecchio, di abbandonato, però in fondo non sembrava tanto brutto visto che era una bellissima giornata di sole e tutto metteva allegria.

Ma quando siamo entrati era molto accogliente...

Ci è venuta incontro Raffaela: capiremo più avanti, che ci vuole un mondo di bene perchè chiede sempre se abbiamo mangiato.

Subito ho notato i due fratelli, Luca e Giovanni, dietro le tende pronti a fare uno scherzo e come non parlare di Robertina,

una piccoletta piena di energia. In questa avventura ho

provato tantissime emozioni, ma se c’è una cosa che ho imparato e ho verificato seriamente è mai giudicare un libro dalla copertina.

Con questa esperienza abbiamo capito che nella vita ci sono diverse realtà e noi siamo riusciti ad affrontarle con sicurezza e armonia, a “cambiare” un piccolo pezzetto di mondo.

Quando ho incontrato i ragazzi mi è sembrato di essere piccola piccola, li guardavo impaurita ma non volevo farlo capire, cercavo di trattenermi, volevo provare

ad essere spontanea ma non ci riuscivo, mi sentivo incapace di reagire, stavo attenta a tutti i movimenti che facevo, a tutto quello che potevo dire, quando loro mi salutavano io ricambiavo il saluto ma con timore e paura....

Non sapevo cosa dire, cosa fare, non li conoscevo, e se mi fosse scappata una parola che li avesse offesi?

Che guaio! Non potevo sapere le loro reazioni. Raffaela mi voleva dare la mano, certo io gliel’ho data, ma non come gliela dò adesso!

I giorni passavano e il nostro rapporto cresceva...

Mi faceva tenerezza Gigi perchè ogni volta che Andrea lo abbracciava si commuoveva quindi bisognava incoraggiarlo.

E’ stata una esperienza forte che mi è servita per capire che nel mondo non tutte le persone sono felici come noi, alcune soffrono e

a questo non avevo fatto molto caso....Mi ha fatto felice vedere la gioia nei

loro occhi...Il timore del primo incontro se ne è

andato ed è arrivata la felicità e la gioia con cui abbiamo creato un rapporto...

L’incontro con le perone del NOIVOILORO è stata una esperienza unica. Le paure delle prime volte si sono confuse con la felicità di lavorare insieme...

In verità non era proprio paura, era il non conoscere, il non sapersi integrare...

Ci siamo aiutati a vicenda e pian piano tutti si sono trovati bene.

Era una gioia immensa arrivare lì e sentire le loro voci salutarci e, qualcuno,

Dai ragazzi della scuola primaria di Via Cesare Battisti ci arriva un “bouquet” di pensieri che riassumono quello che ognuno di loro ha provato durante l’incontro con i nostri “ragazzi” del Centro Socio Educativo. A dire la verità gli incontri sono stati molteplici e continuativi in occasione della collaborazione che abbiamo messo in atto per la costruzione dello spettacolo teatrale: “Pinocchio per Noi… per Voi… per Loro”.

Sono pensieri preziosi che ci giungono dal cuore e che contengono una tenerezza ed un’attenzione unici… buona lettura!!

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venire ad abbracciarci...La mia paura era di sbagliare o di

offenderli per questo facevo un passo indietro...

Ho avuto paura di dire qualcosa di sbagliato, ho provato compassione che si è trasformata in una felicità che non dimenticherò mai e poi mai!

Ho provato molta tenerezza soprattutto quando sbagliavano perchè vedevo che si impegnavano moltissimo...

Sono felice di aver aiutato delle persone in difficoltà... Gigi mi ricorda tanto mio nonno...

Nel seguire dei giorni mi facevo sempre più avanti finché sono riuscito a costruire

un rapporto... Questa esperienza mi ha fatto

capire che, anche se non sembra, vicino a noi, si nascondono tristi realtà come quella dei disabili...

Quando ho attraversato la porta mi veniva quasi da piangere...

Mi sono accorto che gli educatori non pensano che siano delle persone disabili ma li trattano come una persona vuole essere trattata, cioè con dolcezza, amore e tenerezza....

Di questa esperienza porto dentro la gioia e le risate fatte insieme...

All’inizio mi sembrava tutto un po’ scuro ma quando ho iniziato a lavorare con loro e a parlare il buio è diventato luce.

Le immagini si riferiscono ai giorni di prova dello spe�acolo Pinocchio per noi... per voi... per loro, presso la sede di via San Maurizio

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di Samantha Rova

San Valentino: amore in festa

NOIVOILOROinformaPeriodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

Si ricorda a tutti i lettori che per ricevere gratuitamente il giornale a casa è necessario richiederlo attraverso la segreteria o il sito internet

Tel. [email protected]

Raymond Peynet è nato nel 1908, ed è morto il 14 gennaio 1999. Fu nel 1942 che per la prima volta ideò i suoi amoreux, che in Italia divennero famosi con il nome di Valentino e Valentina.

Egli non riusciva a concepire una vita senza amore. In un’intervista ad un settimanale francese dichiarò che i suoi fidanzatini ne erano il simbolo e che essi erano lontani da tutto ciò che di doloroso e volgare c’era nel mondo. Questo significa che Peynet pur accettando la vita reale,

ritenne di mostrare che oltre ad essa esiste anche qualcos’altro… E per citare le sue stesse parole:

“Lo so che la vita reale è triste, ma di sognare abbiamo sempre bisogno. La poesia non è guerra, morte, malattia, essa vive tra i fiori, gli uccelli, la natura. Altri hanno scelto di darsi alla politica, io ho scelto di disegnare l’amore, la gentilezza, la tenerezza”.

Ed è proprio tramite il suo mondo, così lieve, delicato, quasi lirico che ci comunica

tutto questo.Ammiriamone alcuni disegni e

lasciamoci permeare dalle sue atmosfere un po’ fiabesche, ma così intensamente poetiche.

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Considerazioni sul campionato di F1di Alberto e Gigi

Scuderia Renaultdi Davide Rizzi

Il costruttore francese Renault è stato presente in F1 in tre fasi distinte: dal 1977 al 1985 con una squadra ufficiale, e poi dal 1989 al 1997 solamente come fornitore di motori e a partire dal 2002 ancora come team ufficiale. Curiosamente pur essendo una squadra francese la sede si trova a Enstone in Inghilterra.La Renault già al suo esordio nel 1977 si fece notare per il suo motore turbo compresso il primo di questo tipo usato in formula uno; nonostante la potenza in quella stagione la monoposto non riuscì a terminare nessuna di quelle gare.Solo alla fine della stagione successiva la Renault riuscì a terminare una gara. Cosi nel 1979 la squadra decise di aumentare il proprio impegno schierando due vetture e ingaggiando il pilota francese Renè Arnoux.Finalmente arrivò una vittoria nel gran premio di Francia: Jabouille andò a vincere dopo una lotta serratissima con Gilles Villeneuve su Ferrari nei giri conclusiviNel 1981 la Renault prese come proprio pilota Alain Prost che contributi in modo determinante lo sviluppo e ottenne 3 vittorie e 2 secondi posti. La partecipazione della Renault al campionato proseguì con fortune alterne fino al 1985 quando la fortissima concorrenza degli avversari e una attenta valutazione dei costi portò il team francese ad abbandonare la formula uno restando solo come fornitore di motore. Nel 2001 Renault si ripresentò al via della stagione di Formula 1, fornendo i motori alla Benetton, nell’ambito del progetto di tornare a competere come costruttore completo, con l’acquisto dello stesso team Benetton, che dal 2002 avrebbe corso come Renault F1. Dal 2007 è tornata anche l’attività di Renault come fornitore di motori ad altre squadre, con la fornitura alla Red Bull Racing, collaborazione che è proseguita anche nel 2008.Nella stagione 2005 in particolare fu l’anno del trionfo per il team. Lo stato di forma della Renault fu subito evidente dalle prime gare ed infatti si concluse con un doppio successo con Alonso che conquistò il titolo piloti e con il team che vinse per la prima volta il titolo costruttori grazie anche all’apporto dell’altro pilota Giancarlo Fisichella. La conquista del doppio titolo si concretizzò anche nel 2006…Il resto è storia di oggi con il recente abbandono del team manager storico Flavio Briatore e notizia di questi giorni l’acquisto del team da parte della Lotus… nel 2011 infatti i due team saranno uniti e correranno sotto il nome di Lotus-Renault Gp Team.

Il campionato mondiale di formula uno 2010 organizzato dalla Fia è stato nella storia della categoria, la 61a stagione ad assegnare il Campionato Piloti e la 53 a ad assegnare il Campionato Costruttori.

È iniziato il 14 marzo ed è terminato il 14 novembre, dopo 19 gare, 2 in più della stagione precedente (ritorna il Gran Premio del Canada e viene inserito per la prima volta nel calendario il Gran Premio di Corea del Sud ). Assieme alla stagione 2005, il 2010 ha il record di gare disputate in una stagione.

Il campionato piloti è stato vinto per la prima volta dal tedesco Sebastian Vettel, che porta il titolo costruttori alla Red Bull.

Il regolamento della stagione 2010 di Formula uno è stato modificato rispetto alla stagione precedente: il numero massimo di vetture che possono partecipare a un Gran Premio passa da 24 a 26. A causa di questo incremento viene modificata la struttura delle prove di qualificazione: nella prima eliminatoria vengono escluse le ultime otto vetture, cosi come nella seconda. Nella terza le vetture non hanno più l’obbligo di caricare la benzina necessaria per la prima parte di gara, a causa del divieto dei rifornimenti durante il Gran Premio. I tre commissari sportivi saranno fissi e sarà nominato un supervisore, scelto fra ex piloti di F1,

che darà il suo parere in caso di eventi controversi.

Per quanto riguarda le gomme i piloti che prendono parte alla terza parte delle qualifiche dovranno partire dalla griglia di partenza con lo stesso tipo di gomme usate per conquistare la pole position.

Viene mantenuto il limite di otto motori a pilota per stagione: in caso di utilizzo di un ulteriore motore il pilota subirà una penalizzazione di dieci posti in griglia, nella gara nella quale avviene l’uso del motore extra. In ciascun fine settimana non potranno essere utilizzati più di due motori. Per quanto riguarda il regolamento tecnico viene sospeso l’utilizzo del KERS e viene abolito il rifornimento durante la gara e nelle qualifiche.

La stagione 2010 ha visto per la prima volta 4 piloti lottare fino all’ultima gara per il titolo piloti e solo due volte nella storia di questa categoria a vincere il mondiale è stato un pilota che fino all’ultima gara non era mai stato in testa al campionato.

Per concludere che dire: per la Ferrari è stata una vera doccia fredda, infatti Fernando Alonso è stato in testa fino all’ultima gara per un’indecisione tecnica ha perso il campionato. A seguito di questo fatto all’interno della Scuderia è già saltata qualche testa… speriamo bene per il prossimo campionato!

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Compleanni di febbraio

Non indugiare a cogliere i fioridi Mario Schiatti

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Pessina AgostinoBassanetti Massimo, Borgonovo Barbara, Caccia Roberta, Gagliano Rosy, Galli Arianna, Morelli Ines, Ratti Angela, Redaelli Piero, Villa Laura, Wolfsgruber Karl XaverColombo Elena, Meroni Marta, Tagliabue Renato, Bevignani Marco, Boleso Nicoletta, Frigerio Loriana Mandelli Giuliano, Prato Rosalio, Zambini MariangelaFerrari Dina, Ripamonti Erica, Tentori RosaColombo GerolamoOricchio BrunaCigardi Ester, Gandola Emanuele, Testori MarcoColombo VivianaBellotti Mauro, Croci Giovanna, Galimberti Cristina, Meneghin Miranda, Spazzadeschi NicolettaBaronchelli Maria Pia, Canali Luca, Civati Lorenzo, Rivolta GiovanniAnzani Valerio, Brenna Marco Antonio,Fumarola Donatella, Robineau Alexandra, Rusconi AntonioGiussani Gianluigi, Pina ElenaCairoli Angelo Francesco, Cepparo Maria, Colombo Umberto, Petrazzani Fortunato, Tagliabue Cinzia, Veronelli LoredanaBravi AlessandroBaldisserri Gianfranco, Meroni Luisa, Narciso Michela, Pontiggia Mario, Porta EnricaCrippa Benvenuto, Migliore Giovanni, Ratti Anna MariaVanossi RenatoFerrero Anna Maria, Mauri DiegoCitterio Bona Mariangela, Frigerio Carcano Bambina, Pino Franco, Picone AntonioGiorgetta Delia, Muzzi VivianaBettinelli Sonia, Cerati Elena, Galli Daniela, Villa AgneseBiscaro Roberto, Riboldi Gabriella, Tavola Albina, Vismara GianlucaCovelli AntoniettaBuzzella Cristina, Carpani Alessandra, Dall’Aglio Giancarlo, Mambretti Lucia, Rigamonti Angela Biassoni Milena, Cappelletti Anna Maria, Fornari Carlo Maria, Galetti Eros, Nava Ambrogio, Orio Cinzia

Non indugiare a cogliere i fiori per conservarli, perchè se li ami continueranno a sbocciare sulla tua strada.

Cari amici prendo spunto da questa bellissima parabola per pensare ai progetti da realizzare insieme in questo nuovo anno.

Sono tanti i progetti nella mente e nel mio cuore che possono aiutare a dare forza e speranza ai nostri fiori e alle loro famiglie, ma non sono facili da realizzare se sei solo a farlo.

So che non sarò il solo a cercare di aiutare queste persone che fanno fatica a conservare fiorito e profumato il loro fiore. Credo che Dio non avrebbe creato fiori senza pensare ai giardinieri che con amore cercano di conservarli. Siamo noi, siete voi i giardinieri, anche se non ce ne accorgiamo, perché molti fanno fatica a sentire questo dono che Dio ci ha donato.

Ci sono invece persone che nel loro cammino incontrano i nostri fiori e con amicizia li aiutano a sbocciare lungo la strada della vita. Penso che chi ha ricevuto il dono di sentirsi giardiniere possa parlare a queste persone e dire loro di ascoltare il proprio cuore. Questo è quello che Noivoiloro sta portando avanti da sempre. Un altro pensiero che mi sta a cuore che per la verità ho già messo in pratica, sempre con gli amici di Noivoiloro: è quello che io chiamo “medicina senza effetti collaterali”, la medicina dell’amicizia.

Mi spiego meglio: avendo avuto esperienze dirette, penso che la medicina sia importante ma non sia tutto.

Credo e ne sono convinto che nel progetto che stiamo sperimentando ci sia qualcosa in più che aiuta alcune famiglie a vedere un po’ di luce.

Il progetto è molto semplice: ho pensato di creare un gruppo di lavoro che

con cuore e professionalità porti l’amicizia nelle case di persone con gravi disabilità ascoltando con serietà e competenza i problemi delle famiglie.

So per esperienza che se si riesce ad aprire il proprio cuore a persone amiche non ci si sente più soli. Significa parlare lo stesso linguaggio con persone che vivono l’esperienza che ho vissuto io.

Questo non vuol dire risolvere il problema, ma far ritrovare la dignità di poter vivere nelle tante difficoltà.

Che sia un passo importante, questi amici lo dimostrano nel momento dei saluti perchè dopo qualche incontro ci chiedevano di ritornare... finalmente con un piccolo ma significativo sorriso.

Questa esperienza si è rilevata molto positiva perché il cuore si è aperto alla vera amicizia.

Cari amici di Noivoiloro, spero che il 2011 sia l’anno giusto per proseguire nel progetto che più mi sta a cuore e che spero stia a cuore anche a voi: impegnarsi a dare risposte alle famiglie che vivono una disabilità grave.

Questa è un po’ una provocazione perché so bene che non è facile. Mai dire mai, io me lo auguro per tutte le persone in difficoltà che aspettano.

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di Ricky

Diario di bordo di fine 2010

Frase nel ventodi Ricky

Non esistono sogni impossibili.

Se no non sarebbero sogni.

26 novembre 2010 In sede Per preparare la giornata con il mago

Fax ho chiesto a Puccia se mi portava un microfono ad archetto, per collegarlo con la videocamera, in modo da avere un audio migliore della registrazione. Ci troviamo alle 19 in sede nuova e lo vedo arrivare con due cavetti in mano. Lo guardo e gli dico: “Mi pare che sei un po’ scarico”. E lui: “I microfoni sono qui in sede nuova, lì ho lasciati qui a luglio”. A luglio? Adesso è novembre e chissà che fine hanno fatto i microfoni. Giro di telefonate, ma Ampo non ne sa niente, anche se è convinto che siano stati portati in sede vecchia. Simone non sa nulla neppure lui. Allora comincia la caccia al tesoro in sede vecchia, conclusa con fortuna nel magazzino dell’officina. Un brivido magico: i microfoni prima sono scomparsi e poi sono riapparsi; domani spiego al mago che qui al Noivoiloro siamo dei maestri a far sparire le cose, anche se siamo un po’ meno bravi a farle riapparire!

27 novembre 2010 Incontro con il mago Fax Come leggete qui sopra, mi sono

organizzato per riprendere l’incontro con Carlo Faggi, che ci deve parlare di animazioni per bambini. In questo modo potremo rivedere le parti che ci interessano. Chiedo a Natalina se mi può fare questo favore, in modo tale da poter seguire bene l’incontro. Le spiego come funziona la videocamera, ma è fin troppo facile: basta schiacciare un tasto per far partire la registrazione e con lo stesso tasto si ferma. Ma con Natalina il troppo facile non esiste ed infatti dopo oltre un quarto d’ora di incontro, quando Natalina mi ha chiesto se poteva andare in cucina a pulire, mi accorgo che non stava registrando niente. E per fortuna che il favore me l’ha fatto solo per un quarto d’ora, se no a quest’ora sarei qui a scrivere di una registrazione completamente mancata. Non mi stavo preoccupando troppo però, perché il

mago Fax ha detto che ci avrebbe lasciato le copie dal quale prendeva i giochi che ci descriveva. Peccato che però alla fine si sia dimenticato di lasciarceli, per cui adesso non ci rimane che la memoria. Il problema è che la mia memoria è troppo scarsa, per cui non mi ricordo già più i giochi. Questa magia Fax non è riuscita a farla, la mia memoria è rimasta come prima, ma d’altronde i maghi fanno le magie, non i miracoli.

18 dicembre 2010 Festa di compleanno a Lipomo Oggi è una giornata da “di tutto di

più”, visto che ne succedono di tutti i colori. Infatti, arrivo in sede vecchia alle 14 circa per caricare il Berlingo con il materiale necessario all’animazione, che avevo già preparato il giorno prima. Guardando le cose che avevo preparato, vedo qualcosa che è un po’ fuori posto. Non so come, ma vengo assalito da un dubbio atroce: vuoi vedere che qualcuno mi ha toccato il materiale necessario per l’impianto audio? Dubbio fondato; infatti dal sacchetto dei cavetti manca un bel po’ di materiale, purtroppo indispensabile per far funzionare le cose. Telefono subito ad Ampo, che era in sede nuova (c’era infatti la festa delle scuole di ballo) per esporre il problema: devo essere alle 14.45 a Lipomo e mancano i cavetti; mi fa parlare con William, uno dei responsabili del “furto” e gli spiego cosa mi serve. Il povero Ampo corre da me e mi consegna quanto richiesto, anche se il riduttore che mi ha portato mi pareva non funzionasse bene. Lo guardo, ma mi pare a posto. Poi, sono già in ritardo, devo partire e parto. Quando arrivo sul posto sono già le 15, ma per fortuna sono presenti ancora pochi bambini. Comincio a montare il materiale e mi accorgo che la presa è di quelle piccole, mentre la spina che ho è grande. Poco male, ho la riduzione. No, avevo la riduzione, si sono fregati anche quella. In tutto il salone non c’è una presa grande, ma per fortuna in una saletta c’è collegato un frigorifero, attaccato ad una presa

multipla, con gli ingressi piccoli. Collego, ma non funziona una presa. Niente panico. Cambio i collegamenti e tutto funziona. Ma non è finita: il riduttore di cui vi parlavo sopra come ricordavo, non funziona. Tocco e ritocco, ma non parte. Richiamo Ampo per dirgli che qui se non parte siamo nella palta e in caso di farmi arrivare un altro riduttore funzionante. Mentre parlo però continuo a toccare e l’amplificatore riparte, la mia voce si sente. Dico ad Ampo: “Se Dio ci vuole bene, ce la manda buona”. E per fortuna Dio ci vuole bene e l’amplificatore ha retto fino alla fine. In tutto questo trambusto c’era il fratello della festeggiata che notava la scena e capiva che il problema era riuscire a fare uscire i suoni dal nostro amplificatore. Al termine della festa, dopo aver staccato tutti i cavi sento della musica e penso: “Ma come è possibile? Ho staccato tutto!”. Era il fratello della festeggiata che aveva un amplificatore e non me l’aveva detto!!! Io ho rischiato di fare la festa senza amplificazione e lui aveva tutto lì, a portata di mano! Vabbè, per fortuna lassù ci vogliono bene!

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Benvenutatra noi

Lucia MauriNata il 4/10/2010

Per la gioia di mamma Valeria, papà Angelo e della sorellina

Sofia

Benvenutotra noi

Giorgio BrennaNato il 11/12/2010

Per la gioia di mamma Barbara e papà Stefano

Ripartono i corsi di ballo Noivoiloro.Vi ricordiamo la possibilità di effettuare una

lezione di prova gratuita per ogni corso.

DANZA DEL VENTRE DANZA MODERNA E PILATES

DANZA CLASSICAHIP HOP

QI GONG - YOGAAEROBICA - TONIFICAZIONE - STEP

TANGO ARGENTINOFLAMENCO

BALLI CARAIBICIGESTUALITA’ FEMMINILE - REGGAETONBALLO LISCIO - DA SALA - STANDARD

COUNTRYDANZE POPOLARI

Per partecipare ai corsi bisogna essere associati.

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