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    I LIBRI DI

    SALUTE E BENESSERE

    DALLA GASTRITE ALLACNE,DAL MAL DI SCHIENAALLINSONNIA: RIMEDI CONTROI DISTURBI PSICOSOMATICI

    IL RELAX CON LACQUA

    LATTEGGIAMENTO GIUSTONEI CONFRONTI DELLA VITA

    PER FRENARE LANSIA

    GLI ESERCIZI DA FARE A CASAPER PURIFICARTI

    CON LE TECNICHE DEL RESPIROYOGA E PILATES

    LA DIETA DISINTOSSICANTE

    I CONSIGLI PRATICICHE TI AIUTANO A RIDURRE

    LA TENSIONE IN UFFICIO

    combatti lo stressC O N L A C O N S U L E N Z A S C I E N T I F I C A D E I M I G L I O R I S P E C I A L I S T I

    I PERCORSI DOLCI PER RICARICARELA TUA MENTE E IL TUO CORPO

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    combatti lo stressI PERCORSI DOLCI PER RICARICARE

    LA TUA MENTE E IL TUO CORPO

    SALUTE E BENESSEREi libri di

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    COMBATTI LO STRESSa cura di OK Salute e benessere

    Direttore: Eliana Liotta

    Caporedattore centrale: Massimo Cadoria

    Progetto grafico e impaginazione: Karin Hdl

    Ha collaborato: Gianni Di Lascio

    Illustrazione di copertina: Umberto Grati

    OK Salute e benessere il mensile wellness diDirettore responsabile: Umberto Brindani

    Editore: Rcs MediaGroup S.p.a., via Rizzoli 8, 20132 MilanoStampa: Grafica Veneta Spa, via Malcanton 2,35010 Trebaseleghe (Padova)Distribuzione: m-Dis, via Cazzaniga 1, 20132 Milano

    2012. Tutti i diritti sono riservati: vietata la riproduzioneanche parziale di qualsiasi testo o immagine

    Finito di stampare nel mese di ottobre 2012

    4

    SALUTE E BENESSEREI LIBRI DI

    In edicola dal 18 maggio 2005,OK Salute e

    benessere un giornale con un approccio nuovo

    ai temi dello star bene: chiarezza nella scrittura,

    piacevolezza nella lettura, seriet dei contenuti.

    Edito da Rcs, il mensile rientra nel sistema Oggi e

    vanta la consulenza scientifica della FondazioneUmberto Veronesi.

    OK Salute e benessere raccoglie il racconto in

    prima persona di disturbi fisici o psicologici

    di noti protagonisti della vita pubblica: attori,

    intellettuali, sportivi, politici, scienziati. Le

    confessioni sono come una porta dingresso per

    la comprensione di temi a volte non facili da

    raccontare.

    Ogni mese un personaggio campeggia in copertinamimando con la mano il gesto che d il nome

    alla testata. Tanti i volti celebri che in questi

    anni hanno accettato di posare per la cover e di

    confessare qualcosa di estremamente personale

    come un problema di salute: da Nicole Kidman

    OK SALUTE E BENESSEREa Fiorello, da Meryl Streep a Luca Zingaretti, da

    Sophia Loren a Johnny Depp.

    Lobiettivo del giornale quello di coniugare

    lestrema piacevolezza della lettura con la

    seriet dei contenuti scientifici, su cui veglia la

    Fondazione Umberto Veronesi.Medici di chiara fama collaborano con la testata,

    che ha anche grande attenzione per limmagine:

    in ogni numero si possono ammirare i lavori di

    celebri fotografi a corredo dei servizi giornalistici.

    OK Salute e benessere anche online, con il suo

    sito www.ok-salute.it. Linformazione distribuita

    in nove sezioni, che spaziano dalle cure alle

    diete. In pi, un dizionario medico aggiornato e

    completo, latlante del corpo umano e vari blog.Nella sezione Chiedi un consulto, oltre 700

    grandi specialisti rispondono gratuitamente ai

    quesiti degli utenti.

    I vari volumi della collana I libri di OK sono

    disponibili sul sito internet www.sceltiperme.it.4

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    sommario

    CAPITOLO 1Che cosa ti stressa 7

    Che cos lo stress 8

    Le fonti di stress 12

    La diagnosi medica 18

    CAPITOLO 2Prendi in mano la tua vita 21

    Scegli lottimismo 22

    Organizzati le giornate 25

    Gestisci lansia in ufficio 28

    CAPITOLO 3La via del respiro 33

    Ti rilassi con laria 34Gli esercizi a casa tua 38

    Respirazione yoga 40

    Respirazione Pilates 44

    CAPITOLO 4La via dellacqua 47

    Le virt dellidroterapia 48

    Il relax a casa tua 50Il bagno turco 54

    Le terme 55

    CAPITOLO 5La via del corpo 59

    Corsa 60

    Discipline orientali 61

    Metodo Feldenkrais 64Kinesiologia 65

    Grounding 66

    Massaggi 67

    CAPITOLO 6La tavola disintossicante 71

    I cibi del sorriso 72

    La dieta detox 76

    Gli integratori 82

    Le tisane 84

    CAPITOLO 7Disturbi psicosomatici 89

    Ansia e attacchi di panico 90

    Acne 92

    Bruxismo 94

    Cali di umore 95

    Caduta di capelli 96

    Calo del desiderio 98Calo delle difese immunitarie 100

    Colon irritabile 102

    Dermatite seborroica 104

    Disturbi digestivi 105

    Fame nervosa 106

    Gastrite 107

    Insonnia 108

    Ipersudorazione 110Mal di schiena 113

    Mal di testa 118

    Pressione alta 123

    Sindrome premestruale 125

    Tachicardia 127

    Stanchezza 128

    5

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    Il lavoro, i ritmi serrati di vita, le

    tensioni psicologiche. Ma anche

    linquinamento ambientale e acu-

    stico, il sovraccarico di stimoli da

    cui siamo quotidianamente ber-

    sagliati fino alle relazioni con gli al-

    tri. Al giorno doggi sono tante le fonti

    di stress a cui siamo sottoposti. Puoi

    eliminarle? Alcune s, altre no. Certo,

    non puoi licenziarti. N smettere di oc-

    cuparti di figli o genitori.

    Non neanche sano vivere da ame-

    be, senza la minima preoccupazione.

    Come leggerai in questo capitolo, gli

    studi dimostrano che lo stress ha anche

    un volto positivo: stimola a migliorare,

    ad andare avanti, d quelladrenalina

    che aiuta a vivere meglio. I problemi

    cominciano quando lo stress troppo

    alto e, a quel punto, fa danni. Ti esau-

    risci, sei nervoso, stanco, insonne. E

    magari ti vengono pure la gastrite e il

    mal di schiena.

    Che fare? Devi imparare a combattere

    lo stress cattivo. A dominarlo, ad al-

    lontanarlo. In queste prime pagine in-

    troduttive potrai cominciare a capire

    come migliorare la situazione in cui ti

    trovi. Con laiuto di un test e di una

    spiegazione esauriente sui vari tipi di

    stress e sulle loro cause. Poi sarai pron-

    to a passare alla fase operativa. Negli

    altri capitoli avrai modo di scoprire

    quanti percorsi semplici possono farti

    rilassare e raggiungere il tuo equili-

    brio psicofisico.

    CHE COSATI STRESSA

    che cosa

    ti stressa

    CAPITOLO 1

    7

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    CHE COSATI STRESSA

    che cos lo stress

    L

    a parola stress, presa dal linguaggio

    della fisica, significa sforzo, tensione dacarico. La usano gli ingegneri per indicare

    lo sforzo a cui sottoposto un materiale. In

    medicina la reazione di adattamento a qua-

    lunque stimolo esercitato sullorganismo,

    chiamato stressor (agente stressante).

    Nel mondo scientifico si parl per la prima

    volta di stress nel 1936, quando il medico

    austriaco Hans Selye pubblic sulla rivista

    britannica Nature una ricerca dove annun-

    ciava di aver scoperto una sindrome che, pur

    prodotta da differenti agenti nocivi, era carat-

    terizzata da ununica reazione biologica. Stu-

    diando alcuni topolini sottoposti a condizioni

    ambientali estreme, Selye aveva individuato

    il denominatore comune delle reazioni in un

    sofisticato meccanismo fisiologico che coin-

    volgeva il sistema nervoso e quello endocri-

    no. Qualunque fosse la causa, la risposta in-

    nescata dallorganismo era sempre la stessa:

    lo stress.

    Altrettanto vale per il genere umano: di fronte

    allaggressivit di alcuni fattori esterni, lorga-

    nismo ha una reazione di stress. Nonostante il

    termine sia entrato nelluso comune solo ne-

    gli ultimi decenni, il fenomeno che definisce

    vecchio come il mondo.Un tempo erano causa di stress le aggres-

    sioni di bestie feroci, oggi lo sono i ritmi di

    vita frenetici o un ambiente teso in ufficio,

    ma il meccanismo lo stesso: lorganismo

    si attrezza per far fronte agli agenti poten-

    zialmente nocivi. Ogni qualvolta qualcosa

    pu turbare il nostro equilibrio, si attiva que-

    sto meccanismo che molto prezioso per

    aiutarci a superare il cambiamento.

    Selye non si limit a identificare le risposte

    fisiologiche allo stress, ma ne descrisse an-

    che le tre fasi di evoluzione.

    Allarme: per esempio se si sfiora un in-

    cidente, lorganismo attiva le sue difese, e

    allora il battito cardiaco accelera, si suda

    freddo, i riflessi sono allerta.

    Adattamento: per esempio quando si as-

    siste un genitore malato, passando molte

    notti in bianco. Anche in questo caso il

    corpo reagisce per resistere, ma attivando

    altri meccanismi neuro-ormonali, al fine

    di salvaguardare nel modo migliore lequi-

    librio. Questa condizione pu durare an-

    che a lungo, ma costa sempre pi energie.

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    U.

    GRATI

    CHE COSATI STRESSA

    Esaurimento: il caso, per esempio,

    di chi resta esposto a lungo a un freddo

    estremo. A un certo punto il corpo non

    riesce pi a resistere e i meccanismi di re-

    azione si esauriscono.

    LA RISPOSTA ORMONALE. Dalla sco-

    perta di Selye in poi, migliaia di lavori scienti-

    fici hanno confermato e integrato le sue tesi.

    Il fenomeno stress oggi abbastanza cono-

    sciuto ma, come spesso accade, pi si scava,

    pi le cose si rivelano complesse. Si visto,

    per esempio, che i meccanismi ormonali

    coinvolti nello stress sono diversi: tra di essi

    figurerebbe anche, secondo le ultime ricer-

    che, il fenomeno della resistenza insulinica

    (una ridotta efficacia dellazione dellinsulina

    sugli zuccheri), che spiegherebbe perch,

    sotto stress, si pu anche ingrassare.

    lo stress acutoNella fase di allarme, lorganismo mette in

    atto una serie di reazioni, che chiamano

    in causa vari sistemi. Innanzitutto entra in

    azione lasse ipotalamo-ipofisi-surrene. Li-

    potalamo, una parte del cervello, percepisceil pericolo e libera una sostanza chiamata

    Crh (Corticotropin releasing hormone) che,

    attraverso il sangue, raggiunge una piccola

    ghiandola posta al centro del cervello, lipo-

    fisi. Questa secerne lormone Acth (adeno-

    corticotropina), che va a stimolare le ghian-

    dole surrenali, sopra i reni.

    A loro volta, le ghiandole producono il cor-

    tisolo, lormone chiave di tutte le reazioni

    allo stress. Questa sostanza, che appartiene

    alla stessa famiglia degli steroidi (i farmaci

    che si assumono per curare malattie infiam-

    matorie, come per esempio il cortisone), fa

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    CHE COSATI STRESSA

    aumentare il metabolismo, inducendo lor-

    ganismo a liberare glucosio e fornire ai mu-

    scoli lenergia necessaria a reagire.

    In secondo luogo viene stimolato il sistema

    simpatico, cio la parte del sistema nervo-

    so autonomo che ha il compito di eccitare

    e accelerare le reazioni del corpo (laltra

    parte, il sistema parasimpatico, le calma e lerallenta). Il sistema simpatico fa battere pi

    forte il cuore, aumenta lampiezza respira-

    toria, manda in tensione i muscoli, alza la

    pressione sanguignae fa dilatare le pupille:

    tutte reazioni che servono a esaltare i riflessi

    e a reagire il pi in fretta possibile. Inoltre,

    il sistema nervoso simpatico, in diretto col-

    legamento con le surrenali, stimola anche

    queste ghiandole a produrre altri due ormo-

    ni adrenalina e noradrenalina che aiuta-

    no a far fronte allo stress.

    lo stress cronico

    I meccanismi descritti a proposito dello

    stress acuto sono destinati a suscitare nel

    corpo una risposta immediata: una sorta di

    pronto intervento rapido ed efficiente. Ma,

    nella vita di tutti i giorni, raramente si

    esposti a questo genere di emergenze. Molto

    pi frequente, invece, il caso di uno stress

    che non si manifesta in modo eclatante, ma

    perdura nel tempo. Il dolore per la perdita di

    una persona cara che non si riesce a supe-

    rare, la convivenza difficile con un coniuge,

    un lavoro che costringe a ritmi frenetici, o

    semplicemente un neonato che non dorme

    la notte. Le cause sono numerose, e le con-

    seguenze diverse.

    Ci si ammala pi facilmente: il cortisolo, lor-

    mone protagonista dello stress, non rientra

    ai suoi livelli normali ma resta in circolo,

    dove diventa una specie di tossina. Tra glieffetti principali vi lindebolimento delle

    difese immunitarie: si pi esposti a infe-

    zioni da virus e batteri (un classico esem-

    pio quello dei virus latenti, come lHerpes

    simplex, che si riattivano sotto stress), non-

    ch a malattie cardiocircolatorie, perch le

    tensioni rendono pi spesse e rigide le pareti

    arteriose. A lungo andare il cortisolo attacca

    il sistema nervoso, danneggiando soprattut-

    to le aree del cervello legate alla memoria

    e allapprendimento (lippocampo), e favo-rendo la comparsa di malattie degenerative

    come lAlzheimer.

    Si ha un calo del desiderio sessuale: lo stress

    prolungato altera il funzionamento delle go-

    nadi, le ghiandole sessuali, con una diminu-

    zione della libido, problemi mestruali, impo-

    tenza e infertilit. Lorganismo sotto stress

    funziona al risparmio, cio mantenendo al

    minimo le funzioni non immediatamente ne-

    cessarie per la sopravvivenza individuale.

    Non si riesce a riposare: il cortisolo anche

    lormone del risveglio, che va in circolo nelle

    prime ore del giorno per attivare lorgani-

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    CHE COSATI STRESSA

    smo. Se, invece, resta a lungo nel sangue a

    livelli elevati, non si riesce a prendere son-

    no, oppure ci si ritrova svegli nel cuore della

    notte, con i muscoli in tensione. Questo fe-

    nomeno innesca un circolo vizioso: pi si

    stanchi, meno si riesce a riposare.

    il semaforo della tensioneNon tutto lo stress viene per nuocere. Lo

    aveva gi intuito Hans Selye, che parlava

    di stress buono (o eustress), definendolo il

    sale della vita, e stress cattivo (o di-stress).

    Per chiarire il concetto si pu pensare a un

    semaforo: il verde rappresenta lo stress po-

    sitivo, il giallo indica il livello di attenzione,

    mentre il rosso una fase in cui lo stress ha

    superato i valori di guardiae segnala una si-

    tuazione di allarme.

    LO STRESS VERDE. Capita che un

    giorno ci si svegli e, allidea dei numerosi

    impegni quotidiani, si provi un senso di fa-

    stidio. Il giorno dopo, gli impegni non sono

    cambiati di molto, ma li si prende con pi

    leggerezza. Le cose da fare, anzich oppri-

    menti, appaiono stimolanti. Spesso lo stress

    questione di percezione, di come si prende

    la vita: c chi vede montagne da scalare l

    dove altri scorgono autostrade. Gli esperti

    chiamano coping questa capacit di affron-tare le situazioni della vita quotidiana senza

    entrare nella zona di rischio. Allora le tensio-

    ni diventano stimoli positivi, si riesce a tra-

    sformare le difficolt in risorse e occasioni di

    miglioramento, nasce la passione e ci che si

    fa d una sensazione di benessere ed eufo-

    ria. leustress, o stress verde.

    LO STRESS GIALLO. Esiste una so-

    glia varcata la quale comincia quello che lascienza definisce di-stress, cio stress catti-

    vo, o stress giallo. Occorre allora prestare at-

    tenzione ai campanelli dallarme: malesseri

    vaghi come nervosismo, ansia, stanchezza,

    soprattutto se accompagnati dalla sensazio-

    ne di non riuscire ad avere il controllo della

    situazione, di essere sopraffatti dagli eventi.

    Per tamponare lansia, spesso si mangia o si

    fuma di pi. Ma in questo secondo livello ba-

    sta intervenire sullo stile di vita e cambiare

    qualche abitudine per fare marcia indietro etornare a uno stato di benessere.

    LO STRESS ROSSO. Se si superano i

    livelli di guardia, si entra nella terza fase,

    caratterizzata da disturbi veri e propri: si

    parla allora di stress rosso. Cominciano

    a manifestarsi tachicardie, gastriti, acne,

    mal di testa, spesso di origine psicosomati-

    ca: l dove non si d retta alle emozioni, il

    corpo a prendere la parola. Ma non bisogna

    disperare: a qualunque punto ci si trovi, sempre possibile fare qualcosa per stare

    meglio.

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    CHE COSATI STRESSA

    P

    er riuscire a far fronte allo stress, la pri-

    ma regola capire da dove viene. veroche molto dipende da come si fatti e si re-

    agisce alle circostanze. Ma anche vero che

    esistono stressori, cio situazioni e fonti di

    tensione, che sono allorigine dei malesseri.

    Gli esperti suddividono le cause di stress in

    due grandi categorie: le fonti di tipo cogniti-

    vo e quelle di tipo non cognitivo.

    Lo stress cognitivo quello riconosciuto

    come tale: pu essere una malattia, un lut-

    to, un trauma psicologico, lassistenza a un

    malato, un lavoro pesante e cos via. Di so-lito, quando ci si trova ad affrontarlo, si cer-

    ca di attrezzarsi: si chiede aiuto, ci si rivolge

    al medico per un sostegno farmacologico o,

    semplicemente, si prendono provvedimenti.

    Lo stress non cognitivo, invece, quello

    di cui non si consapevoli; lo riconosce per

    lorganismo, che risponde di conseguenza.

    Buona parte dello stress di cui si soffre oggi

    di tipo non cognitivo, o inconsapevole, e

    per questo risulta cos difficile da affrontare.

    Di fatto, nella maggioranza dei casi, diversistress si sommano, ed a quel punto che

    lequilibrio salta. Un esempio: hai appena su-

    bito una separazione o un abbandono (uno

    stress cognitivo), devi sostenere un esame(un altro stress cognitivo) e mangi un cibo

    che, a tua insaputa, ti crea intolleranza (uno

    stress non cognitivo). In molti casi, inoltre,

    uno stress cognitivo contiene una compo-

    nente sommersa: per esempio, si consa-

    pevoli di aver sofferto per una separazione,

    ma linconscio lha registrata in modo ancora

    pi drammatico. Forse perch si sono vissuti

    altri abbandoni nella vita, quel trauma tor-

    menta e toglie la gioia di vivere.

    Tuttavia reagire si pu. Secondo un princi-pio fondamentale della psicologia, chi pren-

    de coscienza di un problema gi sulla buo-

    na strada per risolverlo perch far di tutto

    per affrontarlo. Allorapu essere molto uti-

    le cercare di focalizzare in quali aree della

    propria vita si prova particolare disagio, per

    essere pi pronti a superarlo.

    lambiente

    I fattori di stress ambientale sono tanti e

    spesso non avvertiti nella loro gravit. perquesto che rientrano nella categoria delle

    fonti non cognitive. Eccone un breve elenco.

    le fonti di stress

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    U.

    GRATI

    CHE COSATI STRESSA

    ARIA INQUINATA E RUMORE: pro-

    blemi ai quale la mente si pu abituare ma il

    corpo no. Oltre che di vari disturbi respira-

    tori e mal di testa, linquinamento dicono

    alcuni studi pu essere allorigine di attac-

    chi di panico: leccesso di anidride carbonica

    blocca i polmoni. E se si vive accanto a una

    strada sempre intasata di traffico, il sistemanervoso resta costantemente in allarme e re-

    agisce con insonnia e irritabilit (anche se

    un problema di tolleranza individuale).

    CATTIVA ILLUMINAZIONE. Gli occhi

    soffrono in presenza di scarsit o eccesso di

    luce. Lilluminazione, poi, un punto dolente

    di molti uffici, spesso popolati da neon.

    MICROCLIMA: a casa e in ufficio, uno

    degli ingredienti essenziali del comfort, mapu diventare una fonte di stress. Se fa trop-

    po caldo, infatti, il cervello funziona a rilen-

    to, mentre in caso di freddo eccessivo il cor-

    po impegnato a difendersi e non riesce a

    lavorare. La temperatura ideale compresa

    tra i 17,5 e i 21,5 C per linverno e tra i 19 e

    i 24 C per lestate, con un livello di umidit

    relativa attorno al 50%.

    i ritmi di vita

    C un tempo che abita al di fuori delluomo:

    il tempo che si misura sul quadrante dello-

    rologio, il tempo del calendario e della socie-

    t. Preciso e inesorabile, imprigiona la vita in

    una ragnatela di doveri in cui, a ogni angolo, in agguato lo stress.

    Del tempo interiore, invece, luomo lunico

    padrone. Qui la libert assoluta, ma raro

    che la si goda appieno. Il grande problema

    il presente: quella sottile striscia di vita su

    cui il tempo degli orologi incalza, procuran-

    do ansia, fretta e la sensazione di non vive-

    re, dopotutto, pienamente. Cos il tempo

    diventato lultimo oggetto del desiderio. Al

    punto che i veri ricchi sono coloro che hanno

    tutto il tempo per fare quello che vogliono.

    Eppure, dicono i sociologi, non ci dovrebbe

    essere ragione di lamentarsi: oggi le ore libe-

    13

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    CHE COSATI STRESSA

    re nellarco di una vita sono 135mila, contro

    le 25mila del secolo scorso, e la generazio-

    ne attuale vive molto pi a lungo di quelle

    precedenti. Ciononostante, i problemi di

    tempo sono numerosi. Ve ne sono di ogget-

    tivi, legati per esempio a un posto di lavoro

    lontano: chi passa due ore sui mezzi pubblici

    per andare a lavorare avr ben poco tempoper altri impegni, e dovr fare tutto di corsa.

    C poi il tempo pieno di doveri delle donne,

    che hanno assunto su di s il doppio o triplo

    ruolo di madre-moglie-lavoratrice. Evitare

    lo stress in questi casi quasi impossibile,

    ma si pu fare molto per diventare pi forti

    e migliorare lorganizzazione.

    I disagi legati ai ritmi di vita sono tuttavia

    anche di natura soggettiva. La concezione

    umana del tempo basata su una succes-

    sione di istanti tutti uguali, come quelli chescorrono sul quadrante di un orologio. Ma

    quando luomo si sincronizza sul suo tempo

    interiore, che biologico e ciclico, in grado

    di recuperare energie, assecondando i pro-

    pri ritmi e le proprie pause.

    Nella realt quotidiana, tuttavia, si qua-

    si costantemente tesi verso qualcosa che

    non si riesce ad afferrare, e questo genera

    stress. Chi ne soffre di pi, dicono gli psico-

    logi, sono le donne, perch vivono pi degli

    uomini il tempo biologico delle emozioni e

    fanno fatica ad accettare una concezione del

    tempo scandita in modo regolare.

    Soffrire di un tempo sovraffollato di impe-

    gni pu essere il segnale che occorre cam-

    biare qualcosa nella propria vita.

    il lavoro

    Secondo recenti ricerche condotte in Euro-

    pa, il 50% degli impiegati passerebbe sotto

    pressione pi di un quarto dellorario di la-voro. Tra i motivi rilevati ci sono la voglia di

    fare carriera, la frustrazione per unattivit

    troppo ripetitiva, la tensione per un eccesso

    di responsabilit.

    I rapporti con colleghi e superiori non sono

    mai facili e richiedono una grande dose di

    autocontrollo. Senza contare il fenomeno

    del mobbing: le vessazioni al lavoro che ar-

    rivano in tribunale sembrano essere solo la

    punta delliceberg. C poi il problema dei

    turni di lavoro, che possono scombussolarei ritmi dellorganismo e generare diversi di-

    sturbi. Infine, non sono rari i datori di lavoro

    secondo cui il massimo dellefficienza si rag-

    giunge proprio sotto stress.

    Che si abbia troppo da fare o si soffra per

    la disoccupazione e la precariet, il lavoro

    dunque una delle principali fonti di stress.

    Peccato, perch occupa almeno un terzo

    della nostra vita, e sarebbe importante ri-

    valutare il suo ruolo ideale: esprimere i ta-

    lenti individuali per metterli al servizio della

    comunit e per la propria soddisfazione. Lo

    scrittore Primo Levi, che fu anche dirigente

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    U.

    GRATI

    dazienda, dice nel libroLa chiave a stella:

    Ci sono compiti che nel lavoro possono di-

    struggere lanima, ma amare il proprio me-

    stiere la migliore approssimazione della

    felicit. Certo, spesso le cose non sono sem-plici. Ma, suggeriscono gli esperti, bisogne-

    rebbe ricordarsi sempre di mantenere due

    sguardi, uno verso lesterno, a fronteggiare

    le insidie dellambiente lavorativo, e laltro

    rivolto allinterno, verso se stessi, dove si ha

    il controllo totale, e l si pu solo migliorare.

    lalimentazione

    convinzione diffusa che lo stress sia solo

    un problema di natura psicologica. Spesso

    ne convinto anche il medico di famiglia,quando comunica sconsolato al paziente

    che quella ipertensione (o le mestruazioni

    irregolari, o lacne e tanti altri disturbi) di

    cui non riesce a individuare la causa colpa

    dello stress. Come dire che per quel disagio

    non c una ragione organica, perch lorigi-

    ne nella mente. Ma se in molti casi sicura-mente vero che lo stress ha cause psichiche,

    in tanti altri no.

    Per esempio, la stanchezza non di rado un

    sintomo di ipoglicemia, il calo di zuccheri nel

    sangue, o il nervosismo pu essere il risulta-

    to di troppi caff. Ma la relazione stress-cibo

    molto pi stretta e complessa di quanto si

    possa pensare. Negli anni Settanta un medi-

    co americano, Ben Feingold, scopr che lipe-

    rattivit dei bambini poteva essere leffetto

    di alcuni additivi del cibo: eliminandoli dalladieta, i piccoli tornavano tranquilli. Allora la

    scoperta sembr una bizzarria, mentre oggi

    CHE COSATI STRESSA

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    tutti i medici lo sanno. Intolleranze e allergie

    alimentari, anche negli adulti, rappresen-

    tano una fonte di stress per lorganismo in

    quanto indeboliscono le difese immunitarie.

    Un altro esempio: alcune molecole, come il

    magnesio e le vitamine del gruppo B, sono

    indispensabili per lequilibrio nervoso. Tra le

    fonti principali di queste sostanze ci sono icereali integrali, perch magnesio e vitamine

    B si trovano nella parte esterna del chicco,

    che viene asportata con la raffinazione. Ma

    i terreni coltivati con lagricoltura conven-

    zionale sono poveri di magnesio. Anche per

    questo, da quando i cereali vengono siste-

    maticamente raffinati e i campi coltivati con

    i concimi chimici cio circa mezzo secolo

    sono in molti a vivere in stato di carenza di

    magnesio e quindi con i nervi a fior di pelle.

    Mangiare sano dunque importante ancheper difendersi dallo stress; anzi, il miglior

    farmaco antistress proprio il cibo.

    la sedentariet

    Uno dei paradossi della vita moderna che

    si pu viaggiare moltissimo pur rimanendo

    fermi o quasi: si viaggia con la mente attac-

    cati a un computer, ma anche chi si muove

    fisicamente, per lavoro o divertimento, spes-

    so non fa che pochi passi, dalla casa allauto,

    al treno o allaereo. Eppure il corpo umano

    fatto di muscoli, ossa e articolazioni e ha un

    grande bisogno di movimento. Muovendosi,

    le giunture restano lubrificate (si pensi alla

    colonna vertebrale che, priva di vasi sangui-

    gni, nutrita esclusivamente attraverso le

    sollecitazioni motorie), i muscoli si manten-

    gono tonici e le ossa forti, tanto che leserci-

    zio fisico considerato il principale antido-

    to allosteoporosi. In pi, viene stimolata la

    circolazione sanguigna e lossigeno arriva inabbondanza al cervello.

    Il movimento anche un prezioso antistress

    perch, come ripetono gli esperti, muover-

    si fondamentale per scaricare le tensioni.

    Una passeggiata nel verde considerata uno

    dei migliori antidepressivi, e gli appassiona-

    ti di corsa o maratona spesso sono anche

    manager di successo, sovraccarichi di im-

    pegni, che hanno imparato ad allontanare in

    questo modo lo stress quotidiano. Ma c di

    pi: la vita sedentaria di per s un fattoredi stress. Chi passa le giornate tra il sedile

    dellautomobile, la sedia dellufficio e il diva-

    no davanti alla televisione digerisce meno

    bene e accumula pi facilmente grassi, che

    si traducono in uno stress non cognitivo.

    La stessa posizione seduta faticosa, dato

    che costa al corpo un vero e proprio sforzo:

    la schiena deve sopportare un peso molto

    pi gravoso rispetto a quando si in posizio-

    ne eretta o sdraiati. Ecco perch, alle per-

    sone che soffrono di ernia del disco, i medi-

    ci raccomandano di fare esercizio fisico. In

    generale bastano 20 minuti di allenamento

    CHE COSATI STRESSA

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    U.

    GRATI

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    aerobico tre volte alla settimana per accen-

    dere i meccanismi benefici nel cervello e nel

    corpo nellarco di un paio di mesi.

    le relazioni

    Figli ribelli, partner intrattabili, tensioni in

    ufficio: non c dubbio, uno dei principali

    motivi di stress semplicemente il fatto dicondividere la quotidianit con il prossimo.

    Che, per quanto amato, pu anche creare

    problemi. Cos, c chi vive quotidianamen-

    te con i nervi a fior di pelle e poi esplode

    con chiunque capiti a tiro, in momenti im-

    prevedibili, magari per un banale diverbio

    tra automobilisti. E chi invece si tiene tutto

    dentro, magari per anni, e si rode in conti-

    nuazione. Le emozioni negative, il caso di

    ricordarlo, fanno schizzare alle stelle ladre-

    nalina e gli ormoni dello stress esattamentecome un forte spavento o qualunque altro

    fattore stressante. Dunque, se prolungate,

    fanno male alla salute. Se poi sopraggiungo-

    no il dolore, la delusione o la tristezza per

    unoffesa inferta da una persona cara, an-

    cora peggio.

    La soluzione, in questi casi, non mai

    semplice. Suggerimenti di grande saggez-

    za sono quelli del Dalai Lama, che invita a

    vagliare le proprie reazioni e prendere le

    distanze dai sentimenti negativi. Nel bud-dismo queste emozioni vengono chiamate

    klesha, che significa letteralmente quello

    che ti affligge dallinterno. Le pi impor-

    tanti sono la rabbia, lillusione e lattacca-

    mento. Per esempio, se ci si trova in una

    situazione pi o meno piacevole, si tende a

    fissarsi su questa e non si pensa ad altro. Ildesiderio si proietta al di l del valore og-

    gettivo della persona o della cosa a cui ci

    si attaccati: una creazione della mente

    che, alla fine, diventa una fonte di instabili-

    t e agitazione interiore.

    Essere consapevoli di questi meccanismi

    importante per liberarsene. Altrettanto

    importante tenere presente, consiglia an-

    cora il Dalai Lama, che la cura migliore

    lamore: uscendo dallegoismo, che fa pen-

    sare solo ai propri problemi, e imparandoa prestare attenzione agli altri, si diventa

    anche pi felici e meno stressati.

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    CHE COSATI STRESSA

    Come si fa a diagnosticare lo stress? Si

    possono fare esami mirati? Non ci sono

    analisi specifiche dai cui risultati sia possibile

    dire che una persona stressata. Molti studi

    prendono in considerazione diversi marker

    relativi a condizioni organiche (pressione,

    colesterolo, adrenalina, aumento di peso,

    albumina, stato infiammatorio), ma sono an-

    cora sperimentali. Mai come in questo caso

    quel che conta locchio clinico del medi-

    co: lanamnesi, la raccolta dei dati fattaparlando con il paziente che pu indirizzarlo

    a riconoscere uno stato di stress. Ecco le tre

    tappe per arrivare alla diagnosi.

    1.Far parlare il paziente. Chiedergli perch

    venuto dal medico, se gi stato da altri

    specialisti che non lhanno capito, quali sono

    i suoi sintomi, come li vive.

    2. Indagare sulla sintomatologia. Non ci

    sono sintomi specifici dello stress, ma se ilpaziente racconta di lavorare poco, o trop-

    po, o male, se lamenta rapporti difficili in

    famiglia senza cause apparenti, se ha mal di

    testa per la prima volta in vita sua, se digeri-

    sce male mentre una volta divorava anche i

    sassi, se ha pressione alta, vertigini o mal di

    stomaco, se di umore nero e dorme poco

    e male, ecco, qui il medico pu pensare che

    si tratti di stress. I sintomi, infatti, non sono

    sempre uguali. Quelli pi frequenti sono:

    male alla schiena e contratture muscolari;

    stanchezza cronica;

    mal di testa;irritabilit;

    palpitazioni;

    sudorazione;

    disturbi del sonno;

    disturbi digestivi;

    disturbi dellappetito;

    pressione alta;

    vertigini.

    3.Prescrivere una serie di esami, per esclu-

    dere la presenza di altre malattie. Certi sin-tomi sembrano, a volte, effetti dello stress,

    ma invece sono legati a patologie organiche.

    la diagnosi medica

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    CHE COSATI STRESSA

    Ecco un test per misurare i tuoi livelli di

    stress. Il questionario a nove domande (Psm

    9, Psychological stress measure) una scala

    internazionale di misurazione dello stress, usata

    negli ospedali di tutto il mondo. Pensando agliultimi quattro-cinque giorni, segna di fianco a ogni

    affermazione il punteggio corrispondente alla tua

    risposta (mai, raramente, eccetera...). Somma i

    valori e controlla i risultati a destra.

    1.Mi sento tranquillo/a

    2. Sono sempre di fretta, ho la sensazione dinon avere abbastanza tempo per me e gli altri

    3.Ho avuto dolori fisici come mal di testa,di collo e alle spalle, mal di stomaco

    4.Mi sento preoccupato/a, tormentato/a,ansioso/a

    5.Mi sento confuso/a, mi manca la capacit di

    concentrarmi e focalizzarmi su un obiettivo6.Mi sento pieno/a di energia e appassionato/a

    alle cose che faccio

    7. Sento una grande responsabilit sulle spalle8.Ho difficolt a controllare le mie reazioni,

    le mie emozioni, i miei umori

    9. Mi sento stressato/a

    Risposte

    Mai (1)

    Raramente (2)

    Molto poco (3)

    Poco (4)

    In qualche occasione (5)

    Spesso (6)Molto (7)

    Moltissimo (8)

    IL TEST INTERNAZIONALE: MISURA IL TUO LIVELLO DI STRESS

    Da0a18punti:basso

    Riesciagestirelavitaquotidianasenzafarti

    travolgeredagliimpegni,dallafrenesia,dagliinputchearrivanodicontinuodallambito

    privatoelavorativo.Affrontiledifficolt

    inmodorapidoesaiquandonecessario

    prendertiunapausaperricaricareleenergie.

    Da19a36punti:medio

    Seanchelatensionesifasentire,resistibene.Unmomentodidefaillancenontifasmarrire

    ilsensodellorganizzazioneelottimismo.

    Troveraiintestessolacapacitelerisorseper

    gestireledifficoltsenzaperderelabussola.

    Da37a54punti:alto

    Ilcampanellodallarmesuonatoeforsenonteneseiresoconto.Staiperdendolucidit

    esensocriticoanchenellesituazioniincui

    raramentetieracapitato.Davantiallagenda

    pienadiimpegniilrespirosiaffanna,ticapita

    disvegliartidinotteconlelencodellecoseda

    farestampatointestaeperdiinteremattine

    aorganizzarelegiornatealminimodettaglioperchhaipauradinonriuscireafaretutto.

    Occhio:iltuoequilibrioarischio.

    Da55a72punti:moltoalto

    Oltreallostatodiperennetensione,

    allirritabiliteallapreoccupazionegenerale

    chestaisperimentandonegliultimimesi,ancheilcorpohainiziatoaribellarsialtuostiledivita

    eallacatervadiimpegnieproblemidicuitifai

    caricoognigiorno.Probabilmenteseivittimadi

    unostresschepotrebbediventarecronico. Risultati

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    Per la revisione del capitolo Che cosa ti stressasi ringraziano:Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di neuroscienzeallAzienda ospedaliera Fatebenefratelli di MilanoGiampaolo Perna, professore onorario di psichiatriae neuropsicologia allUniversit di Maastricht (Olanda)

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    PRENDI IN MANOLA TUA VITA

    ra che hai conosciuto il tuo

    nemico sei pronto ad af-

    frontarlo. In questo capitolo

    vedrai quali comportamen-

    ti adottare per abbassare lo

    stress. La prima mossa vincente vede-re il bicchiere mezzo pieno. Sforzati di

    trovare aspetti positivi anche nelle dif-

    ficolt che inevitabilmente sincontra-

    no: con una buona dose di ottimismo

    ti sentirai meglio e troverai la energie

    che ti servono per non farti sopraffare

    dagli inconvenienti.

    Anche modificare certe abitudini e sti-

    li di vita pu esserti di grande aiuto

    contro il logorio psicofisico. Devi im-

    parare a dire qualche no, a riposare a

    CAPITOLO 2

    prendi in manola tua vita

    Osufficienza, a trovare piacere nei tuoi

    hobby. E sul lavoro? In ufficio non

    facile stare alla larga dalle tensioni,

    ma possibile imparare a gestirle e a

    non accumulare troppe preoccupazio-

    ni. Leggi i consigli utili per instaurarerapporti sereni con superiori e colle-

    ghi, per staccare la spina quando il

    momento e per non portarti i pensieri

    a casa.

    C anche un trucco per sciogliere le

    contratture muscolari dovute alle lun-

    ghe ore alla scrivania, quelle che ti

    provocano mal di testa e mal di schie-

    na, due disturbi in grado di metterti di

    cattivo umore anche se le cose in uffi-

    cio filano lisce.

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    stessi, che alla fine, di fronte a un proble-

    ma da affrontare, rendono meno efficienti.

    Se, invece, sei invaso in continuazione da

    pensieri assurdi e negativi che non riesci a

    scacciare e ti angosciano, allora potrebbero

    essere espressione di un vero e proprio di-

    sturbo dansia generalizzato o di un disturbo

    ossessivo compulsivo.

    In questo caso pu esserti daiuto parlarne

    con uno specialista.

    CERCA DI GUARDARE IL BICCHIE-

    RE MEZZO PIENO. Come puoi imparare a

    essere pi ottimista? Ecco alcuni semplici

    consigli per spostare le lenti del tuo univer-

    so sul rosa.

    1.Ricorda questo proverbio inglese: non c

    nessuna nuvola che non abbia un contorno

    di luce. I pensieri positivi ti aiuteranno an-

    che nei momenti di maggiore sconforto.

    2. Stai in mezzo alla gente, che siano amici,familiari, colleghi. La solitudine, se non ap-

    positamente cercata e per brevi momenti,

    PRENDI IN MANOLA TUA VITA

    scegli lottimismoImparare e perfezionare larte dellottimi-smo un modo per fare incetta di nuoverisorse positive. Se hai la sensazione di gira-

    re intorno a un problema, fermati immedia-

    tamente, chiudi gli occhi e fai un bel respiro.

    Secondo le filosofie orientali, vivere il pre-

    sente lunica via duscita. Assapora le sen-

    sazioni del momento e osserva i tuoi pen-

    sieri senza giudicarli, come nuvole nel cielo.

    Distaccati dalla rabbia e dalle frustrazioniche ti fanno soffrire. Accetta lemozione e

    lascia che passi: ti sentirai subito meglio.

    SCACCIA I PENSIERI NEGATIVI. A

    volte il pessimismo non tanto frutto di

    una visione negativa della vita, quanto di

    un continuo rimuginare su pensieri inutili e

    ossessivi. Evita pensieri e affermazioni che

    possono dare unimmagine negativa di te

    stesso, diminuendo la fiducia nelle tue ca-

    pacit.Questi pensieri influiscono negativamente

    sullautostima, in un continuo dubitare di se

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    U.

    GRATI

    PRENDI IN MANOLA TUA VITA

    porta con s pessimismo e pensieri negativi.

    3.Tieni un diario giornaliero delle tue emo-

    zioni: scrivi in libert cosa senti, cosa desi-

    deri, cosa ti piace e cosa non ti va della tua

    vita. Cos lascerai fluire le energie negative e

    imparerai a canalizzare quelle positive verso

    un obiettivo. Rileggendo il diario, imparerai

    anche quali sono i tuoi punti deboli e li af-

    fronterai con maggiore sicurezza.

    4.Valuta sempre il rischio delle tue azioni:

    ottimismo non vuol dire ingenuit. Vedere

    il bicchiere mezzo pieno deve servirti come

    spinta, non pu essere un tuffo nellignoto,

    come fosse un gioco dazzardo.

    5. Impara a rilassarti e prendere un po di

    tempo per te, ogni giorno. Fai meditazione o

    yoga, se ti va. Ma pu essere sufficiente an-

    che una passeggiata, purch lasci libera la

    tua mente di vagare e di liberarsi dalle ansie

    e dalle angosce della giornata.

    6. Ogni giorno fai qualcosa di diverso percambiare quello che della tua vita non ti

    piace. Scoprirai che i grandi cambiamenti

    arriveranno quasi senza che te ne accorgi.

    Concentrati su ogni singolo passo: alla fineavrai scalato una montagna.

    stimola i tuoi sensi

    I sensi sono le porte dellanima, perch rie-

    scono a trasformare il mondo materiale in

    cibo per lo spirito. Esercitarli, nutrendoli di

    belle sensazioni, uno dei modi migliori e

    pi semplici per rilassarti e trovare piacere

    nella vita.

    GUSTO. Il cibo la principale fonte dibenessere. Ma spesso si ricerca la quantit

    pi della qualit. Per un giorno trasformati

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    U.

    GRATI

    PRENDI IN MANOLA TUA VITA

    in gourmet e gioca con i cinque sapori (aci-

    do, amaro, dolce, piccante e salato): scegliun cibo per tipo e gustalo con tutta calma.

    TATTO. il senso pi sviluppato: ca-

    rezze e massaggi sono i metodi migliori per

    risvegliarlo; ma anche toccare un tessuto o

    un animale pu dare sensazioni rilassanti.

    UDITO. Ricerca i suoni pi riposanti

    per le tue orecchie (dalla risacca del mare al

    fruscio delle foglie) e immergiti in un bagno

    sonoro rigenerante per lo spirito.

    OLFATTO. il senso pi primitivo,

    direttamente connesso alle emozioni. Pro-

    curati incensi o essenze per i momenti pi

    difficili. Gli aromi antistress pi efficaci sonorosa, lavanda e arancio.

    VISTA. sicuramente il senso pi sfrut-

    tato in assoluto. E dunque riservagli ogni gior-

    no qualche momento di relax. Per esempio

    con il cosiddetto palming del metodo Bates:

    copriti gli occhi con le mani a coppa, senza

    comprimerli, e respira con calma. Ma ti basta

    anche far scorrere la vista lontano, meglio su

    paesaggi naturali. Il verde, ricorda, un colore

    rilassante. Anche larte un antistress: pas-seggia nei musei, visita una mostra e goditi in

    assoluto relax la bellezza dei quadri.

    Sentimenti come la speranza, la soddisfazione

    personale e lattesa verso il futuro hanno effetti

    provati anche sulle malattie, come stato gi

    evidenziato in pazienti affetti da Hiv o colpiti

    da infarto, e pu aiutare anche in caso di curepalliative per i tumori.

    Gli studi scientifici. Una ricerca

    dellUniversit olandese di Leida ha dimostrato

    che gli anziani con uninnata disposizione

    ottimista vivono una migliore vecchiaia,

    nonostante il diradarsi dei rapporti sociali.Secondo altre recenti indagini sperimentali

    condotte negli Stati Uniti, lottimismo

    risultato uno dei fattori pi importanti e

    significativi nella longevit. A parit di

    condizioni, le persone ottimiste possono

    arrivare a vivere quasi 11 anni di pi dei

    pessimisti.

    Lormone del benessere. Linclinazione

    allottimismo procura un aumento di

    produzione di serotonina, lormone che ha

    un ruolo importante nel regolare il senso

    di buonumore e tranquillit, a scapito della

    produzione di cortisolo, il cosiddetto ormonedello stress.

    IL BUONUMORE ALLUNGA LA VITA

    24

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    PRENDI IN MANOLA TUA VITA

    Il desiderio di non perdersi niente di quello

    che la societ propone finisce per impri-

    gionare in una gabbia di doveri. Ecco alcuni

    suggerimenti per aiutarti a trovare lapproc-

    cio corretto e semplificare la tua vita.

    1.Fai una cosa sola alla volta, cercando di

    essere completamente presente a te stesso.

    Seguendo il tuo istinto, scegli lattivit pi

    importante in base alla scala delle priorit e

    dedicagli il massimo impegno.

    2.Non essere perfezionista: liberati da que-

    sta forma di ansia che spinge a voler control-

    lare ogni dettaglio della realt. Ricorda che

    le possibilit sono infinite e non puoi preve-derle tutte.

    3.Difendi i tuoi spazi: se lasci posto a tut-

    ti gli impegni finirai per esserne fagocitato.

    Metti dei paletti e ritaglia dei momenti per te.

    4.Fai pulizia: pi i tuoi spazi sono pieni di

    cose meno agilmente ti muoverai nella vita.

    5.Impara a dire di no: volere approfittare

    di tutte le opportunit (oggi quasi infinite)

    non sempre la strada migliore. Il pi delle

    volte non possibile soddisfare ogni deside-

    rio. Prova a ripensare alla tua concezione dibenessere e apriti ad altre possibilit. Vive-

    re con semplicit una sfida per cui vale la

    pena impegnarsi: consumare meno aiuta a

    essere pi sereni e a trovare una nuova ar-

    monia con gli altri esseri viventi.

    dormi!

    Il sonno non va sacrificato a lungo, pena lin-

    sorgere di disturbi da stress. Il riposo nottur-

    no un meccanismo delicato, legato a una

    complessa azione ormonale, che pu andare

    in tilt abbastanza facilmente.

    Il sonno strutturato in cicli di 90 minuti

    circa, determinati dalle modificazioni delle

    onde cerebrali. Comprende cinque fasi di-

    verse, ed importante attraversarle tutteper riposare bene. Soprattutto, non bisogna

    perdere la fase di sonno profondo Rem,

    quella di massimo riposo, che determina il

    consolidamento della memoria, lattivazione

    del sistema immunitario e importanti pro-

    cessi di autoguarigione.

    I CONSIGLI. Ecco le regole elementari

    che ti garantiscono un buon riposo.

    1.Mantieni orari regolari per andare a letto

    e alzarti.2. La sera mangia leggero e non andare a

    letto prima di tre ore dalla cena.

    organizzati le giornate

    2525

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    U.

    GRATI(2)

    PRENDI IN MANOLA TUA VITA

    3. Bandisci televisione e computer dalla

    stanza da letto: le onde elettromagnetiche

    stimolano il sistema nervoso e non lo lascia-

    no riposare.

    4.Di sera evita estenuanti sedute in palestra

    o lavori mentali faticosi: quando si troppo

    stanchi non si dorme.

    5. Cambia laria alla stanza prima di coricar-

    ti e, comunque, non metterti a letto in am-

    bienti troppo caldi o freddi.

    6.Molto importante la fase di addormen-

    tamento; fai il tuo rituale rilassante preferito

    per ingraziarti il sonno.

    7. In camera da letto segui le regole della

    bioarchitettura: arredi in legno che non trat-

    tengono le cariche elettrostatiche, materiali

    naturali nella stanza, pochi oggetti.

    rilassati

    Per rilassarti basta poco: uno stereo, una

    poltrona e un cd con la musica che pi ami.

    Lascolto un antistress potente. Quante

    volte una canzone vi ha provocato la pelle

    doca? Un brano, legato magari a qualche

    bel ricordo, ha la capacit di attivare i centri

    cerebrali del piacere, l dove i neurotrasmet-

    titori modulano la secrezione di serotonina,

    dopamina, noradrenalina.

    POTENZA DELLA MUSICA. La musi-

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    PRENDI IN MANOLA TUA VITA

    ca, come provato nel 2003 allUniversit del

    Mediterraneo di Marsiglia, ha uninfluenza

    positiva sui livelli di cortisolo, lormone del-

    lo stress. Ai ricercatori bastato sottoporre

    24 studenti a un test estremamente fatico-

    so (Trier Social Stress). Quelli che nel far-

    lo ascoltavano le note, riuscivano a tenere

    lansia e i livelli di cortisolo sotto controllo,

    a differenza di chi aveva sostenuto il test nel

    silenzio. Che musica scegliere? Le melodie

    amate, stato provato, rilassa a differen-

    za di brani che consideri ansiogeni. Vanno

    bene Bach e Mozart e funziona anche la li-

    rica, come hanno verificato allUniversit di

    Pavia. Il nostro organismo reagisce, si ade-

    gua e segue landamento della musica con

    accelerazioni e decelerazioni del cuore, fino

    a ritrovare il giusto ritmo del battito. Anche

    la respirazione ne trae giovamento.

    PET THERAPY. Cani, gatti, conigli, ca-

    narini: gli animali domestici, cos affermano

    le pi recenti ricerche accademiche, sono

    un toccasana per il nostro benessere. Lo di-

    mostrano svariati studi. Un team di psicolo-

    gi delle Universit di Miami e Saint Louis, in

    particolare, arrivato alla conclusione che i

    padroni di un quattrozampe erano molto pi

    sereni di chi non aveva n un cane n un mi-

    cio. Se hai sempre desiderato un pet, il perio-do di stress il momento giusto per decider-

    ti. Appagherai il tuo desiderio e ti rilasserai.

    GIARDINAGGIO. Stare a mani nude

    nella terra, coltivare lorto, prendersi curadelle piante sul balcone sono un grandioso

    antistress. Gli uomini rifioriscono in mezzo

    alla natura e, grazie alla stimolazione dei cin-

    que sensi, si abbassano i livelli di adrenalina

    e noradrenalina, gli ormoni dello stress.

    GLI ALTRI PERCORSI. Nei capitoli

    successivi troverai una serie di indicazioni

    semplici per vedere di nuovo il sereno nel

    tuo cielo interiore. Dalla via dellacqua alla

    respirazione, dalla corsa allalimentazione.Scegli la strada che fa al caso tuo o incrocia

    i vari percorsi.

    27

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    PRENDI IN MANOLA TUA VITA

    Ti mette ansia il posto di lavoro? La scri-

    vania ti sembra una trappola? Sei in

    buona compagnia: in Europa lo stress la

    seconda malattia professionale, dopo il mal

    di schiena. Ne soffre un lavoratore su quat-

    tro, mettendo in pericolo mente e corpo.

    Ecco qualche consiglio.

    i rapporti con i superioriSe il tuo problema il capo (o i capi), que-

    ste sono le mosse giuste da fare.

    Se non ti chiaro il lavoro che devi fare,

    chiedi spiegazioni sulle tue mansioni: evite-

    rai di affannarti nel dubbio e magari di do-

    ver rifare tutto.

    Se ci si aspetta da te qualcosa che non sei

    in grado di fare perch non ne hai le com-

    petenze, chiedi di fare un corso o di venire

    formato. Mostra che hai voglia di imparare.

    Non addossarti ulteriori incarichi se sai

    gi che non riuscirai a portarli a termine:

    meglio ammetterlo chiaramente fin da su-

    bito. Imparare a dire di no, ogni tanto, im-portante.

    Instaura buoni rapporti con i tuoi supe-

    riori: non devono per forza essere tutti tuoi

    amici, ma essere gentili e aperti facilita le

    cose. Non devi isolarti n essere invadente,

    evitando di prendere sul personale eventua-

    li rimproveri lavorativi.

    Se il capo ti rimprovera, non perdere

    lautocontrollo e ascolta: potresti aver fatto

    degli errori e imparare a evitarli. Rispondi

    mostrando le tue ragioni ma senza intestar-

    dirti.

    Chiedi aiuto: se la situazione al lavoro ti

    stressa, parlane. Studia chi ti sta intorno percapire com meglio procedere: se lambien-

    te familiare, potrai andare direttamente

    dal tuo superiore e spiegargli cosa c che

    non va, altrimenti passa per vie pi forma-

    li (per esempio, chiedi un appuntamento

    al direttore del personale). In ogni caso sii

    chiaro e non nascondere le tue scelte.

    le relazioni con i colleghiA volte la competizione fra colleghi a rovi-

    narti la vita. Ecco quello che puoi fare.Se c un collega con cui ti trovi bene e

    condividi delle passioni, cerca di frequen-

    gestisci lansiain ufficio

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    PRENDI IN MANOLA TUA VITA

    Secondo alcuni studi, sapere che verranno

    tagliati dei posti nella propria azienda

    comporta un notevole aumento dello stress.Di conseguenza si lavora peggio, restando

    invischiati nelle chiacchiere di corridoio e

    nella paura. Ecco alcuni consigli in stato di

    crisi.

    Ascolta le novit dei colleghi ma non

    prenderle per oro colato. Spesso nelle

    situazioni di crisi le voci si ingigantiscono eperdono il contatto con la realt.

    Non autosqualificarti: pensare sono

    spacciato non aiuter n te, n chi deve

    decidere se tenerti o no.

    Elenca quali sono i tuoi punti di forza ei tuoi limiti, che potrebbero pesare sulla

    decisione di confermarti o meno, e lavoraci

    sopra.

    Chiedi chiarimenti, ma conta che anche chi

    ti risponde potrebbe non avere il quadro cos

    chiaro.

    Non facile, ma prova a vedere lipotesi diperdere lattuale lavoro come uno stimolo a

    cambiare.

    PAURA DI PERDERE IL POSTO DI LAVORO, COME REAGIRE

    tarlo anche fuori dallufficio. Ma evitate di

    parlare solo di lavoro!

    Se un rapporto con un collega diffici-

    le, fai un elenco delle cose che non vanno e

    cerca di parlarne, evitando le scenate o gli

    attacchi personali. Se le cose non migliora-

    no, discutine con il capo. Se si tratta di mob-

    bing, ricordati che hai a disposizione degli

    strumenti (anche legali) per difenderti.

    Non spettegolare: parlare male degli altri

    o far circolare voci false aumenta la tensione

    al lavoro. E ti si potrebbe ritorcere contro.

    Le relazioni sentimentali nate sul posto

    di lavoro sono tantissime, vero. Ma sono

    anche particolarmente difficili da gestire.

    Quindi, cautela: allinizio ti sembra tutto

    rose e fiori, ma se lamore o lattrazione do-

    vessero finire, i problemi da affrontare sa-

    rebbero parecchi. E ti stresserebbero ancor

    di pi!

    alla scrivaniaLa tua postazione di lavoro ti procura ten-

    sioni fisiche e psichiche? Leggi qui!

    Prenditi delle pause. Vai alla macchinet-

    ta del caff, sgranchisci le gambe, guarda

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    PRENDI IN MANOLA TUA VITA

    le ultime notizie su internet, scambia due

    chiacchiere con il collega: non sempre sono

    perdite di tempo, anzi. Ti danno modo di

    staccare e ricaricare lattenzione, che non

    dura pi di 90 minuti. Certo, questo non

    vuol dire ciondolare quando hai una sca-

    denza da rispettare!

    Non controllare lemail di continuo. E

    non rispondere di getto: eviterai di scrivere

    cose di cui ti pentirai.

    Se puoi scegliere il colore del tuo ufficio,

    opta per lazzurro o per il verde chiaro, che

    hanno un effetto rilassante.

    Arreda lufficio con qualche pianta: non

    solo il verde purifica laria, ma ha anche un

    effetto antistress.

    Personalizza il tuo spazio, ti aiuter a

    sentirti a tuo agio.

    Cerca di scegliere la scrivania vicino alla

    finestra, di stare seduto in maniera corretta

    davanti al computer su una sedia ergonomi-

    ca. Anche la luce deve essere piacevole: in

    caso contrario, usa una lampada da tavolo.

    Se il tuo lavoro te lo permette e se non ti

    distrae, ogni tanto ascolta la musica: ha un

    potere rilassante.

    Evita la routine: cambia il percorso per

    raggiungere il lavoro o movimenta la dispo-

    sizione degli oggetti sulla tua scrivania.

    Butta via le scartoffie che non servono

    pi: meno disordine, meno ansia.

    stacca la spinaLimpegno nel lavoro encomiabile; la dedi-

    zione totale, a qualsiasi costo, rischia di farti

    diventare una persona stressata.

    Esci dallufficio a orari umani. Non re-

    stare alla scrivania pi a lungo del previsto

    solo per far vedere che sei attaccato al lavo-

    ro o perch tutto ti sembra improrogabile

    al giorno dopo. Secondo una ricerca dellU-

    niversity of California di Irvine, in chi lavo-

    ra pi di 40 ore alla settimana il rischio di

    ipertensione aumenta del 14%. Sopra le 50

    ore si passa al 17%. Se il tuo capo il primo

    a fermarsi fino a tardi, fagli capire che seidisposto a rimanere in casi particolari, ma

    non ogni giorno per partito preso.

    In ufficio si usa troppo la testa, con il risultato

    di ritrovarsi con cefalee e dolori di schiena.

    Per scaricare lo stress, stimola i piedi: tieni

    sotto la scrivania una pallina da tennis, sfilati

    le scarpe e premi pi volte la pallina con la

    pianta del piede. Non si vede e fa miracoli.

    IL TRUCCO: LA PALLINA DA TENNIS

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    PRENDI IN MANOLA TUA VITA

    Non portarti il lavoro a casa. Sia che tu lo

    faccia continuando a ruminare pensieri, sia

    che ti renda schiavo di mail o telefonino. Un

    rapporto equilibrato con lufficio prevede

    anche di staccare la spina, una volta finito

    di lavorare.

    Fai sport: non rinunciare perch non hai

    abbastanza tempo. Ritagliati dei momenti

    per fare movimento, magari in compagnia:

    ti aiuta a stare in forma e scarica le tensioni.

    Ma attenzione, la palestra non deve diven-

    tare a sua volta uno stress. Non drogarti di

    flessioni e addominali solo per non pensare

    ad altro. Lattivit fisica da preferire quella

    di tipo aerobico (come camminare, fare jog-

    ging, nuotare, andare in bicicletta), eseguita

    a intensit non troppo elevata.

    Impara a respirare bene: esercitati a casa

    e poi, al bisogno, ripeti al lavoro. Scopri

    come respirare bene nel capitolo 3.

    La pausa pranzo deve essere un momen-

    to di distrazione: se mangiare con i colleghi

    significa continuare a parlare di lavoro, allo-

    ra meglio stare soli. Goditi il cibo che ti porti

    da casa o approfittane per andare a fare un

    giro o in palestra. In ogni caso, cerca di va-

    riare lalimentazione: la routine uno stress

    anche a tavola!Bevi molta acqua, t o tisane. Evita di

    esagerare con il caff o altri eccitanti.

    in famiglia e con gli amiciI problemi del lavoro possono seguirti anche

    fuori dallufficio. Per non esagerare e finire

    in un circolo vizioso, leggi questi consigli.

    Condividi le tue ansie con la famiglia o

    gli amici, ma non parlare sempre e solo del

    capo rompiscatole: ti rovinerai anche i mo-

    menti liberi. Allo stesso modo, a chi ti rac-

    conta i guai in azienda di: Ti ascolto, ma

    poi parliamo daltro.

    Dai alle cose il giusto peso: vero, un

    progetto rifiutato pu sembrarti la fine del

    mondo. Hai tutto il diritto di lamentarti, ma

    poi pensa anche alle persone che conosci e

    che stanno affrontando sfide ben pi grandi.

    Fai una lista delle tue motivazioni: lavori

    perch ami quello che fai, per guadagnare

    abbastanza da comprarti una macchina o

    per sostenere la tua famiglia? Capire cosa

    ti spinge in ufficio ti aiuta a trovare energia

    quando manca.

    Fai uno schema delle priorit: in questo

    istante per te pi importante andare al

    saggio di tua figlia o consegnare la relazio-

    ne? Fare un corso di aggiornamento o pas-

    sare una serata in famiglia? Fatta la classi-

    fica, saprai cosa non puoi sacrificare e cosa

    pu aspettare. E ricorda: la tua scala di valo-ri non identica a quella degli altri, non sta

    a te giudicare le scelte dei colleghi!

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    Per la revisione del capitolo Prendi in mano la tua vitasi ringraziano:Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di neuroscienzeallAzienda ospedaliera Fatebenefratelli di MilanoGiampaolo Perna, professore onorario di psichiatriae neuropsicologia allUniversit di Maastricht (Olanda)

    CAPITOLO 3

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    LA VIADEL RESPIROL

    a respirazione, atto semplice e

    naturale, fondamentale per

    tenere a bada lo stress. Secondo

    gli esperti, per, sono poche le

    persone che sanno davvero re-

    spirare come si deve. Nella vita di tutti

    i giorni, e in particolar modo quando

    si sotto pressione, il respiro superfi-

    ciale, irregolare, a volte affannoso. Nei

    momenti di maggiore preoccupazione

    si pu addirittura andare in apnea,

    contraendo le spalle come se ci si do-

    vesse preparare a combattere una bat-

    taglia.

    Le conseguenze di questa cattiva re-

    spirazione sono uno stato di tensione

    psicofisica che, se protratta nel lungo

    la viadel respiro

    termine, potrebbe nei casi pi gravi

    sfociare in una crisi di panico, condi-

    zione in cui ci si sente soffocare. Saper

    respirare dunque fondamentale, non

    solo per rilassarsi, ma per trovare le-

    quilibrio giusto per far fronte alle sfide

    della vita.

    In questo capitolo scoprirai tutti i be-

    nefici della respirazione, per il corpo

    e per la mente. Ti verr anche propo-

    sto un test, una sorta di check up uti-

    le per capire se respiri correttamente.

    In chiusura, una serie di esercizi che

    puoi fare a casa tua e le principali tec-

    niche di respirazione derivanti da due

    discipline che hanno anche un ruolo

    antistress: lo yoga e il Pilates.

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    LA VIADEL RESPIRO

    ti rilassi con laria

    La respirazione una delle armi a tua di-

    sposizione per battere lo stress. Molti

    dei blocchi, delle ansie e delle paure che a

    volte sembrano dominare le nostre vite ven-

    gono proprio dal nostro trattenere il respiro.

    Una respirazione superficiale, il giusto per

    sopravvivere, fa sentire stanchi e depressi,

    poco interessati alla vita, al sesso e al movi-

    mento. Il respiro profondamente collegato

    allarte di sapersi fidare e lasciarsi andare al

    naturale corso delle cose, e in tempi come

    questi di massima importanza per il nostro

    benessere. Per non dire dellabilit che una

    corretta respirazione restituisce, ossia di

    tornare a essere giocosi, in contatto con il

    nostro corpo e la nostra forza vitale.

    E questo si riflette anche nelle nostre rela-

    zioni, perch una respirazione rilassata aiuta

    ad aprire il cuore, a diventare ricettivi, cre-

    ando un senso di calma e di intimit innan-

    zitutto in noi stessi e poi con gli altri. La re-

    spirazione profonda rilassa tutti i muscoli,

    fornisce una maggiore quantit di ossigenoalle cellule e al cervello, riduce la pressio-

    ne arteriosa e rallenta il battito cardiaco. La

    sensazione immediata di benessere, di cal-

    ma, di pace.

    Il respiro un ponte che collega mente e

    corpo. Prenditi del tempo per goderti il po-

    tere dellaria che entra ed esce da te. Il tuo

    fisico ti ripagher.

    i benefici per mente e corpoEcco tre buoni motivi per imparare a respi-

    rare correttamente.

    Il tuo pensiero diventa pi lucido. Latto

    respiratorio il principale sistema di disin-

    tossicazione del corpo: con lespirazione si

    espelle anidride carbonica, sostanza irritan-

    te per il sistema nervoso e velenosa per tutto

    lorganismo. Al contrario, con linspirazione

    il corpo fa un benefico rifornimento di ossi-

    geno, gas fondamentale per il corretto fun-

    zionamento delle cellule. Tra tutti gli organi,

    il cervello il maggior consumatore di ossi-

    geno: se manca va in crisi, con sintomi come

    mancanza di concentrazione e agitazione.

    Recuperi calma ed energia. Il respiro il

    ponte tra corpo e spirito, ed in relazione

    con la sfera emotiva. Capita, infatti, di ram-

    34

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    Si nasce inspirando e si muore espirando.

    Tra queste due parentesi, il primo e lultimo

    respiro, si svolge il percorso della vita.Ecco qualche cifra:

    23mila gli atti respiratori al giorno;

    16-18 i respiri al minuto;

    1 il respiro ogni quattro battiti del cuore;

    60 i metri quadrati della superficie

    dellapparato respiratorio;

    6 i litri daria della capacit dei polmoni;1,5 i litri daria respirati in media;

    21% lossigeno presente nellaria.

    I NUMERI DEI TUOI RESPIRI

    LA VIADEL RESPIRO

    mentarsi dei polmoni solo quando si ride o si

    piange intensamente. Anche paura e tensio-

    ni possono bloccare il naturale ritmo respi-

    ratorio: agendo su di esso si possono pren-

    dere le distanze dalle emozioni negative e

    ritrovare lequilibrio mentale.

    Ti riconcili con la vita. Il respiro agisce

    molto pi in profondit di quanto si creda,

    arrivando a portare a galla emozioni blocca-

    te e traumi. Non a caso tutte le religioni fan-

    no risalire la creazione del mondo al primo

    alito o soffio divino, e nelle grandi tradizioni

    spirituali il respiro la via maestra alla con-

    sapevolezza e alla beatitudine.

    fai il test del fiammiferoStress e ansia comportano una respirazione

    molto superficiale e possono determinare

    un blocco del diaframma. Per scoprire se il

    tuo caso, puoi eseguire questo semplice test.

    Cerca di spegnere un fiammifero posto a cir-

    ca 20 centimetri dal viso, senza stringere le

    labbra e tenendo la bocca socchiusa. Dedicaun momento di relax a capire se respiri nel

    modo corretto. Puoi eseguire lesercizio in

    piedi, seduto o sdraiato. Cerca di respirare

    come fai di solito, nel modo che ti viene pi

    naturale.

    il modo giusto e quello sbagliatoMa come si respira? Segui questi consigli e

    sforzati di non incappare negli errori di in-

    spirazione ed espirazione pi comuni.

    3535

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    LA VIADEL RESPIRO

    LINSPIRAZIONE. latto di introdurre

    laria nei polmoni.

    Il modo corretto: laria entra dalle narici,

    attraversa laringe, faringe e trachea, espan-

    de i polmoni; il diaframma si abbassa e lad-

    dome si dilata leggermente.

    Errori pi comuni: alzare le spalle, dilata-

    re il torace, bloccare linspirazione prima che

    laria sia arrivata alla pancia, tenere laddo-

    me contratto e la schiena in tensione.

    Come rimediare: rilassa gola e spalle, te-nendo la schiena diritta ma senza forzare; al-

    lenta i muscoli addominali e non forzare lin-

    spirazione, ma lascia che laria entri da sola.

    LESPIRAZIONE. Con lespirazione la-

    ria esce dai polmoni.

    Il modo corretto: lapparato respiratorio si

    svuota a partire dal basso, i muscoli addomi-

    nali si contraggono leggermente, il diafram-

    ma si alza. In questo modo linspirazione

    successiva avviene spontaneamente.Errori pi comuni: non buttare fuori com-

    pletamente laria, inspirare prima che le-

    spirazione sia conclusa, trattenere il fiato e

    chiudere la gola.

    Come rimediare: concentrati sullespira-zione, che dovrebbe durare circa il doppio

    dellinspirazione. Conta i tempi dandoti un

    ritmo, per esempio due secondi per linspi-

    razione e quattro per lespirazione.

    sblocca il diaframma

    Per il rilassamento occorre innanzitutto im-

    parare a respirare con la pancia. Per farlo,

    bisogna agire su un muscolo fondamentale

    per la respirazione e il benessere di tutto il

    corpo: il diaframma, che divide la cavit to-

    racica da quella addominale. Fai cos.

    Sdraiati supino con le gambe leggermentepiegate e le braccia distese lungo i fianchi.

    Rilassati a occhi chiusi e respira come fai di

    solito, senza cercare di controllare la respi-

    razione n tentare di renderla pi profonda.

    Concentrati semplicemente sullaria che en-

    tra ed esce dalle narici.

    Ora appoggia un libro sulla pancia e con il

    respiro cerca di vincere la resistenza del

    peso, facendo alzare e abbassare il libro. Con

    questo movimento stai esercitando il tuo

    diaframma. Aumenta poco alla volta la pro-fondit e la lunghezza degli atti respiratori,

    stando solo attento a non muovere il petto.

    Cerca di dare un ritmo regolare alla respira-

    zione. Fai questo esercizio per almeno cin-

    que minuti: se eseguito con costanza, pudiventare un ottimo sistema, oltre che per ri-

    lassarsi, per sgonfiare la pancia e dimagrire.

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    U.

    GRATI

    LA VIADEL RESPIRO

    Se sei agitato per unarrabbiatura, in ufficio

    o a casa, oppure per uno spavento, prova a

    rilassarti con il metodo del neuropsichiatra

    americano David Servan-Schreiber. Il

    principio che il ritmo coerente del cuore

    influisce positivamente sulle funzioni

    cerebrali.

    Mettiti in posizione comoda e

    tranquilla e cerca di allontanare pensieri e

    preoccupazioni.

    Fai due respiri lenti e profondi per

    stimolare lattivit del sistema parasimpatico.

    Segui con cura particolare la fase di

    LESERCIZIO DI EMERGENZA QUANDO TI FANNO ARRABBIARE

    espirazione, fino al termine, poi fai una pausa

    di qualche secondo finch linspirazione

    successiva si avvier spontaneamente.

    Ora porta lattenzione sulla zona cardiaca,

    immaginando di respirare attraverso il cuore.

    Servan-Schreiber consiglia di visualizzare il

    proprio cuore come un bambino che fluttua

    nellacqua tiepida. Questa immagine risveglia

    nel petto una sensazione di calore e di amore,

    che puoi incoraggiare con il pensiero e il

    respiro.

    Se ti aiuta, riporta alla memoria un fatto

    piacevole della tua vita.

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    LA VIADEL RESPIRO

    Vuoi provare a dissipare le tensioni? Ecco

    una pratica di respirazione per scac-

    ciare lo stress a fine giornata e due esercizi

    suggeriti dallo psichiatra tedesco Devapath

    Peters, direttore dellistituto internazionale

    Diamond Breath@ e da 30 anni facilitato-

    re di gruppi nel campo della gestione dello

    stress.

    LA PRATICA RAPIDA. Ripeti per cin-

    que-sei volte una semplice pratica a fine

    giornata, per scaricare le tensioni accumula-

    te: inspira, trattieni il respiro qualche secon-

    do, poi espira usando il diaframma.

    CONSAPEVOLEZZA CON LA MUSICA.

    Ecco un esercizio per acquistare coscienza

    del tuo respiro. Trova uno spazio comodo e

    ascolta una musica che ti piace.

    1. Da sdraiato, prenditi un momento per

    sentire il tuo corpo che respira e per lasciare

    andare ogni tensione con lespirazione pro-

    fonda.

    2. Sfrega le mani fino a scaldarle.

    3. Appoggia i palmi sulla parte bassa del-

    la pancia, respirando consapevolmente in

    quella zona. Senti la pancia che si rilassa e il

    respiro che diventa pi profondo. Ascolta le

    onde della respirazione che si muovono at-

    traverso la pancia.

    4. Adesso porta le mani sulla pancia poco

    sopra lombelico e immagina che questa sia

    lorigine del tuo respiro. Con linspirazione

    visualizza unonda che sale verso il petto, e

    gli esercizi a casa tua

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    A

    B

    LA VIADEL RESPIRO

    Nello yoga la respirazione ha un ruolofondamentale di collegamento e comu-nicazione tra mente e corpo: il pranayama,

    ovvero il controllo della forza vitale. Prana

    significa energia ma anche respiro, e ayama

    vuol dire controllo e padronanza. il respiro

    che circola, espande, riempie e dona pienez-

    za e senso di benessere.

    Grazie allo yoga imparerai a regolare al me-

    glio il respiro, a controllarne i ritmi. Respi-

    ro, concentrazione e posizioni diventano un

    tuttuno per ritrovare benessere ed equili-

    brio. Le tecniche yogiche di respirazione

    aiutano a contrastare leccesso di stress,

    ridurre i disturbi del sonno, aumentare la

    facolt di controllo e gestione della sfera

    psico-emotiva. Tutto si basa su un principio

    di progressione. Allinizio imparerai a re-

    cuperare una corretta respirazione di baseche include la riattivazione del diaframma.

    In seguito potrai procedere con tecniche pi

    complesse che utilizzano la ritenzione del

    respiro e i banda, delle particolari contrazio-

    ni muscolari localizzate. Ecco le tre tecniche

    base di respirazione yoga.

    LESERCIZIO: SAMA VRITTI PRA-

    NAYAMA (RESPIRAZIONE QUADRATA).

    Questa tecnica di respirazione utile per

    mobilizzare le vertebre cervicali e per au-mentare lossigenazione del sangue, favo-

    rendo la concentrazione e la meditazione.

    A. Siediti con le gambe incrociate. Porta

    entrambe le mani sulle ginocchia con i polsi

    verso lalto, il pollice e lindice uniti. Tieni la

    schiena dritta, inspira lentamente e profon-

    damente attraverso le narici.

    respirazione yoga

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    LA VIADEL RESPIRO

    B. Portando il mento in basso, trattieni il

    respiro. Espirando, solleva nuovamente il

    capo e resta a polmoni vuoti per qualche

    istante.

    Fai la respirazione per 4-5 minuti e au-

    menta il tempo gradualmente.

    LESERCIZIO: NADI SODHANA (RE-

    SPIRAZIONE A NARICI ALTERNATE).

    Questo esercizio permette lampliamentodella cassa toracica e migliora lossigenazio-

    ne e la circolazione del sangue. In pi un

    ottimo strumento per raggiungere il rilassa-

    mento totale di corpo e mente.

    1. Siediti e porta la mano destra allaltezza

    del viso, col palmo rivolto al naso, lindice

    e il medio piegati. Fai in modo che anulare

    e mignolo siano distesi davanti alla narice

    sinistra, mentre il pollice sia davanti alla na-

    rice destra. Inspira da entrambe le narici.

    2. Chiudi la narice destra con il pollice

    ed espira. Ora inspira dalla narice sinistra

    che hai lasciato libera riempiendo i polmo-

    ni daria. importante che la proporzione

    tra linspirazione e lespirazione sia di uno a

    due. Devi espirare, in pratica, per il doppio

    del tempo rispetto allinspirazione.

    3. Chiudi entrambe le narici: la destra con

    il pollice e la sinistra con lanulare o il mi-gnolo. Porta il mento in basso: questo mo-

    vimento ti aiuta a trattenere il respiro a pol-

    moni pieni.

    4. Ora libera la narice destra chiudendo la

    sinistra, ed espira. Dopo inspira, sempre

    dalla narice destra, riempiendo i polmoni

    daria.

    Per cominciare fai la respirazione per 4-5

    minuti, poi aumenta il tempo gradualmente.

    A.

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    LA VIADEL RESPIRO

    LESERCIZIO: RESPIRAZIONE YO-

    GICA COMPLETA. Lesercizio di respi-

    razione addominale ti sar molto utile

    perch permette di ottenere la massima

    ossigenazione con il minimo consumo di

    energia. La respirazione toracica, invece, particolarmente efficace nello stimolare

    la circolazione. Inoltre permette di alle-

    viare la rigidit del collo e delle spalle.

    1. Siediti in una posizione comoda a gam-

    be incrociate. Mantieni la schiena dritta.

    Poni le mani sulladdome. Inspira finch

    senti laddome che si espande e le dita che

    si allontanano fra loro. Espira in modo che

    laddome si abbassi e le dita si avvicinino

    nuovamente.

    2. Quando senti di padroneggiare il movi-

    mento che hai imparato prima, porta en-

    trambe le mani sulle ginocchia rimanendo

    in posizione seduta. Continua con la re-

    spirazione addominale.

    3. Lentamente porta le mani sul petto

    con le dita distese. Inspira in modo che

    le punte delle dita si allontanino legger-

    mente e il petto si espanda. Ora espira in

    modo che il petto si abbassi e le dita si

    avvicinino nuovamente. Poi prova questo

    tipo di respirazione, toracica e non pi ad-

    dominale come in precedenza, senza laiu-

    to delle mani.4-5. Lentamente porta entrambe le mani

    sulle spalle. Tieni i gomiti piegati e le brac-

    cia aperte come delle ali.

    6-7. Inspira e solleva i gomiti il pi pos-

    sibile in alto cercando di non staccare le

    mani dalle spalle. Cerca di riempire bene i

    polmoni daria.

    8. Espirando rilassa e abbassa i gomiti

    lentamente fino a tornare nella posizio-

    ne 4.

    9. Appoggia entrambe le mani sulle gi-

    nocchia rimanendo in posizione seduta.

    Inspira ed espandi contemporaneamente

    laddome e il torace. Nello stesso tempo

    solleva leggermente le spalle verso lalto.

    Poi, espirando, abbassa laddome, il tora-

    ce e le spalle.

    Ripeti ogni posizione per 2 o 3 volte.

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    LA VIADEL RESPIRO

    Nel Pilates, il celebre metodo di allena-

    mento ideato da Joseph Hubertus Pi-

    lates durante il primo conflitto mondiale per

    la riabilitazione dei feriti, la respirazione

    uno degli elementi fondamentali. Inspirare

    ed espirare nella maniera corretta, infatti,

    parte integrante di ogni esercizio e ti per-

    metter di raggiungere facilmente il rilassa-

    mento muscolare e mentale con un benefico

    respirazione pilateseffetto antistress. In generale, il metodo Pi-

    lates indicato per favorire lo scioglimento

    delle contrazioni muscolari e prevenire mal

    di schiena e dolori cervicali. Ecco un sempli-

    ce esercizio di respirazione Pilates che puoi

    fare a casa tua.

    LESERCIZIO. Questo esercizio ti uti-

    le per prendere coscienza dellimportanza

    Ideato negli anni Settanta dallo

    psicoterapeuta statunitense Leonard Orr, un

    metodo fondato sulla respirazione circolare

    e porta a esprimere emozioni e sensazioni

    profonde, forse collegate al momento della

    nascita. Il rebirthing, come altre tecniche

    simili (respirazione olotropica o integrata),

    uno strumento di evoluzione personale, ma

    va affrontato sotto la guida di un terapeuta

    esperto perch pu smuovere emozioni

    molto profonde. La tecnica fondamentale

    quella del respiro circolare, che prevede

    un susseguirsi ininterrotto di atti respiratori

    profondi.

    LESERCIZIO. Prova questo esercizio per

    rilassarti prima di dormire o in qualunque

    altro momento della giornata.

    1. Inspira in modo dolce dal naso.

    2. Espira subito con calma, nel modo pi

    naturale possibile.

    3. Inspira di nuovo e continua per otto

    volte in tutto (quattro inspirazioni e quattro

    espirazioni).

    4. Al termine, fai una quinta respirazione pi

    profonda.

    Ripeti il ciclo quattro volte.

    METODO REBIRTHING PER ESPRIMERE EMOZIONI PROFONDE

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    LA VIADEL RESPIRO1 2 3

    della respirazione. Come hai letto in questo

    capitolo, la respirazione ti serve ad allonta-

    nare le tensioni, a regalarti una sensazione

    di benessere e, nel Pilates, propedeutica

    agli allenamenti. Se eseguita in maniera con-

    sapevole, permette di attivare quei muscoli,

    diaframma e addominali profondi, che con-

    tribuiscono a una buona postura e al rasso-

    damento della pancetta.

    1. In piedi, con le gambe unite, impugna un

    asciugamani e tienilo teso poco sopra laltez-

    za delle ginocchia.

    2. Avvolgilo intorno alle costole e incrocia i

    due capi, quindi inspira espandendo la cassa

    toracica.

    3.Espira chiudendo le costole e la cassa to-

    racica, sempre stringendo tra le mani il tuo

    asciugamani.

    A.

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    Per la revisione del capitolo La via del respiro si ringraziano:Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di neuroscienzeallAzienda ospedaliera Fatebenefratelli di MilanoGiampaolo Perna, professore onorario di psichiatria eneuropsicologia allUniversit di Maastricht (Olanda)

    CAPITOLO 4

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    Il corpo umano costituito per il70% di acqua, la stessa proporzio-

    ne che esiste tra mari e terre emer-

    se. Come sulla Terra, nel corpo lac-

    qua viene distribuita lungo canali

    (il sangue dellapparato circolatorio e

    il sistema linfatico) e poi raccolta ed

    eliminata (in reni e vescica). Lacqua

    una grande mediatrice: nellorganismo

    umano regola gli scambi tra ambiente

    interno ed esterno ed estremamente

    ricettiva alle variazioni di temperatu-ra. Per questo motivo, per esempio, si

    suda quando fa troppo caldo.

    Dallacqua si impara a essere fluidi,

    pronti alla trasformazione, ma anche

    gentili e sensuali. lelemento che me-

    la viadellacqua

    glio esprime la sfera emotiva: si pu es-sere furiosi come loceano in tempesta

    o trasparenti come un lago alpino. Pro-

    prio grazie a questa somiglianza con il

    mondo interiore, lacqua ha il grande

    potere di assorbire le tensioni emotive

    e ripulire lorganismo dai residui dello

    stress.

    Le vie dellacqua sono tante: ci si pu

    rinvigorire con una doccia fredda o ri-

    lassare nelle calde acque termali, cos

    simili a un rigenerante liquido amnio-tico. Si pu fare un idromassaggio per

    allentare le tensioni muscolari oppure

    liberarsi dalle tossine nellhammam:

    tutti rimedi estremamente efficaci per

    ritrovare il proprio benessere.

    LA VIADELLACQUA

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    le virtdellidroterapia

    L

    a scienza delle cure con lacqua, idea-

    ta il secolo scorso dallabate SebastianKneipp, conta ben 700 diverse tecniche:

    bagni completi e parziali, a diversi gradi

    di temperatura e sulle differenti parti del

    corpo. Il principio dellidroterapia quel-

    lo di favorire lautoguarigione con gli sti-

    moli termici e meccanici dellacqua.

    Puoi sperimentare i benefici dellidrotera-

    pia anche a casa tua, immergendoti nella

    vasca e arricchendo lacqua con oli es-

    senziali o sali che aiutano a combattere la

    stanchezza fisica e mentale. Oppure puoi

    provare i trattamenti proposti nei centri

    termali (in Italia ce ne sono circa 400),

    che ti daranno una mano a disintossicarti,

    a ritrovare lequilibrio psicofisico, a scio-

    gliere le contratture muscolari, a stimola-

    re la produzione di ormoni che inducono

    al relax e riattivare la circolazione sangui-

    gna e linfatica. Ecco in che modo agisce

    lidroterapia: lacqua fredda tonifica, ma lo stimolo

    deve essere breve e applicato sulla pelle

    calda;

    lacqua calda rilassa, ma se supera una

    certa temperatura stanca;

    lalternanza di acqua calda e fredda

    ideale per allontanare le tensioni e rinvi-

    gorire lorganismo.

    Percorso talassoterapico

    con piscina multifunzione

    di acqua marina riscaldata

    allhotel Torreruja, nel borgosardo di Isola Rossa, in

    provincia di Olbia.

    LA VIADELLACQUA

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    LA VIADELLACQUA

    Non hai tempo o voglia di fare unweekend alle terme? Anche a casatua puoi concederti sedute di idroterapiaper rivitalizzarti, ritrovare la calma e la con-

    centrazione e sciogliere le tensioni. Ecco i

    principali trattamenti domestici.

    bagni riequilibrantiLimmersione in una vasca sicuramente

    da preferire alla doccia se vuoi godere a

    pieno dei poteri rilassanti dellacqua, per

    riprenderti dopo una giornata pesante,

    ma anche da un dispiacere o da un mal di

    schiena. Limportante prendersi il temponecessario e staccare la spina da tutti gli

    impegni.

    PER SCIOGLIERE LE TENSIONI. Se

    hai i muscoli indolenziti, un semplice eser-

    cizio di stretching da fare in acqua ti aiu-

    ter a sciogliere tutte le tensioni. Appog-

    giati con la schiena al bordo della vasca e

    alza lentamente una gamba senza piegarla;

    laltra gamba inclinata, con il piede sal-damente appoggiato sul fondo. Aiutandoti

    con le mani dietro il ginocchio, tira dolce-

    mente la gamba verso il petto ed estendi la

    punta del piede. Resta in posizione per cir-

    ca mezzo minuto senza forzare, poi cambia

    gamba. Mentre esegui lesercizio ricorda di

    respirare profondamente. importante so-

    prattutto la fase di espirazione, da eseguire

    mentre porti la gamba al petto: svuota bene

    i polmoni buttando fuori laria dalla bocca.

    PER RIGENERARTI. Vuoi rilassarti e

    ricaricarti? Bene, chiuditi in bagno e stacca

    il telefono. Quella dellacqua unesperien-

    za regressiva, che permette di purificare le

    emozioni e raggiungere larmonia tra mente

    e corpo. Lascia in penombra la stanza e, se

    vuoi, accendi delle candele e metti la musi-

    il relax a casa tua

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    U.

    GRATI

    LA VIADELLACQUA

    ca preferita. Il bagno di benessere non ser-

    ve per lavarsi: per questo dovresti entrare

    in vasca dopo avere fatto una breve doccia

    con i