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I LIBRI DI
SALUTE E BENESSERE
DALLA GASTRITE ALLACNE,DAL MAL DI SCHIENAALLINSONNIA: RIMEDI CONTROI DISTURBI PSICOSOMATICI
IL RELAX CON LACQUA
LATTEGGIAMENTO GIUSTONEI CONFRONTI DELLA VITA
PER FRENARE LANSIA
GLI ESERCIZI DA FARE A CASAPER PURIFICARTI
CON LE TECNICHE DEL RESPIROYOGA E PILATES
LA DIETA DISINTOSSICANTE
I CONSIGLI PRATICICHE TI AIUTANO A RIDURRE
LA TENSIONE IN UFFICIO
combatti lo stressC O N L A C O N S U L E N Z A S C I E N T I F I C A D E I M I G L I O R I S P E C I A L I S T I
I PERCORSI DOLCI PER RICARICARELA TUA MENTE E IL TUO CORPO
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combatti lo stressI PERCORSI DOLCI PER RICARICARE
LA TUA MENTE E IL TUO CORPO
SALUTE E BENESSEREi libri di
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COMBATTI LO STRESSa cura di OK Salute e benessere
Direttore: Eliana Liotta
Caporedattore centrale: Massimo Cadoria
Progetto grafico e impaginazione: Karin Hdl
Ha collaborato: Gianni Di Lascio
Illustrazione di copertina: Umberto Grati
OK Salute e benessere il mensile wellness diDirettore responsabile: Umberto Brindani
Editore: Rcs MediaGroup S.p.a., via Rizzoli 8, 20132 MilanoStampa: Grafica Veneta Spa, via Malcanton 2,35010 Trebaseleghe (Padova)Distribuzione: m-Dis, via Cazzaniga 1, 20132 Milano
2012. Tutti i diritti sono riservati: vietata la riproduzioneanche parziale di qualsiasi testo o immagine
Finito di stampare nel mese di ottobre 2012
4
SALUTE E BENESSEREI LIBRI DI
In edicola dal 18 maggio 2005,OK Salute e
benessere un giornale con un approccio nuovo
ai temi dello star bene: chiarezza nella scrittura,
piacevolezza nella lettura, seriet dei contenuti.
Edito da Rcs, il mensile rientra nel sistema Oggi e
vanta la consulenza scientifica della FondazioneUmberto Veronesi.
OK Salute e benessere raccoglie il racconto in
prima persona di disturbi fisici o psicologici
di noti protagonisti della vita pubblica: attori,
intellettuali, sportivi, politici, scienziati. Le
confessioni sono come una porta dingresso per
la comprensione di temi a volte non facili da
raccontare.
Ogni mese un personaggio campeggia in copertinamimando con la mano il gesto che d il nome
alla testata. Tanti i volti celebri che in questi
anni hanno accettato di posare per la cover e di
confessare qualcosa di estremamente personale
come un problema di salute: da Nicole Kidman
OK SALUTE E BENESSEREa Fiorello, da Meryl Streep a Luca Zingaretti, da
Sophia Loren a Johnny Depp.
Lobiettivo del giornale quello di coniugare
lestrema piacevolezza della lettura con la
seriet dei contenuti scientifici, su cui veglia la
Fondazione Umberto Veronesi.Medici di chiara fama collaborano con la testata,
che ha anche grande attenzione per limmagine:
in ogni numero si possono ammirare i lavori di
celebri fotografi a corredo dei servizi giornalistici.
OK Salute e benessere anche online, con il suo
sito www.ok-salute.it. Linformazione distribuita
in nove sezioni, che spaziano dalle cure alle
diete. In pi, un dizionario medico aggiornato e
completo, latlante del corpo umano e vari blog.Nella sezione Chiedi un consulto, oltre 700
grandi specialisti rispondono gratuitamente ai
quesiti degli utenti.
I vari volumi della collana I libri di OK sono
disponibili sul sito internet www.sceltiperme.it.4
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sommario
CAPITOLO 1Che cosa ti stressa 7
Che cos lo stress 8
Le fonti di stress 12
La diagnosi medica 18
CAPITOLO 2Prendi in mano la tua vita 21
Scegli lottimismo 22
Organizzati le giornate 25
Gestisci lansia in ufficio 28
CAPITOLO 3La via del respiro 33
Ti rilassi con laria 34Gli esercizi a casa tua 38
Respirazione yoga 40
Respirazione Pilates 44
CAPITOLO 4La via dellacqua 47
Le virt dellidroterapia 48
Il relax a casa tua 50Il bagno turco 54
Le terme 55
CAPITOLO 5La via del corpo 59
Corsa 60
Discipline orientali 61
Metodo Feldenkrais 64Kinesiologia 65
Grounding 66
Massaggi 67
CAPITOLO 6La tavola disintossicante 71
I cibi del sorriso 72
La dieta detox 76
Gli integratori 82
Le tisane 84
CAPITOLO 7Disturbi psicosomatici 89
Ansia e attacchi di panico 90
Acne 92
Bruxismo 94
Cali di umore 95
Caduta di capelli 96
Calo del desiderio 98Calo delle difese immunitarie 100
Colon irritabile 102
Dermatite seborroica 104
Disturbi digestivi 105
Fame nervosa 106
Gastrite 107
Insonnia 108
Ipersudorazione 110Mal di schiena 113
Mal di testa 118
Pressione alta 123
Sindrome premestruale 125
Tachicardia 127
Stanchezza 128
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Il lavoro, i ritmi serrati di vita, le
tensioni psicologiche. Ma anche
linquinamento ambientale e acu-
stico, il sovraccarico di stimoli da
cui siamo quotidianamente ber-
sagliati fino alle relazioni con gli al-
tri. Al giorno doggi sono tante le fonti
di stress a cui siamo sottoposti. Puoi
eliminarle? Alcune s, altre no. Certo,
non puoi licenziarti. N smettere di oc-
cuparti di figli o genitori.
Non neanche sano vivere da ame-
be, senza la minima preoccupazione.
Come leggerai in questo capitolo, gli
studi dimostrano che lo stress ha anche
un volto positivo: stimola a migliorare,
ad andare avanti, d quelladrenalina
che aiuta a vivere meglio. I problemi
cominciano quando lo stress troppo
alto e, a quel punto, fa danni. Ti esau-
risci, sei nervoso, stanco, insonne. E
magari ti vengono pure la gastrite e il
mal di schiena.
Che fare? Devi imparare a combattere
lo stress cattivo. A dominarlo, ad al-
lontanarlo. In queste prime pagine in-
troduttive potrai cominciare a capire
come migliorare la situazione in cui ti
trovi. Con laiuto di un test e di una
spiegazione esauriente sui vari tipi di
stress e sulle loro cause. Poi sarai pron-
to a passare alla fase operativa. Negli
altri capitoli avrai modo di scoprire
quanti percorsi semplici possono farti
rilassare e raggiungere il tuo equili-
brio psicofisico.
CHE COSATI STRESSA
che cosa
ti stressa
CAPITOLO 1
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CHE COSATI STRESSA
che cos lo stress
L
a parola stress, presa dal linguaggio
della fisica, significa sforzo, tensione dacarico. La usano gli ingegneri per indicare
lo sforzo a cui sottoposto un materiale. In
medicina la reazione di adattamento a qua-
lunque stimolo esercitato sullorganismo,
chiamato stressor (agente stressante).
Nel mondo scientifico si parl per la prima
volta di stress nel 1936, quando il medico
austriaco Hans Selye pubblic sulla rivista
britannica Nature una ricerca dove annun-
ciava di aver scoperto una sindrome che, pur
prodotta da differenti agenti nocivi, era carat-
terizzata da ununica reazione biologica. Stu-
diando alcuni topolini sottoposti a condizioni
ambientali estreme, Selye aveva individuato
il denominatore comune delle reazioni in un
sofisticato meccanismo fisiologico che coin-
volgeva il sistema nervoso e quello endocri-
no. Qualunque fosse la causa, la risposta in-
nescata dallorganismo era sempre la stessa:
lo stress.
Altrettanto vale per il genere umano: di fronte
allaggressivit di alcuni fattori esterni, lorga-
nismo ha una reazione di stress. Nonostante il
termine sia entrato nelluso comune solo ne-
gli ultimi decenni, il fenomeno che definisce
vecchio come il mondo.Un tempo erano causa di stress le aggres-
sioni di bestie feroci, oggi lo sono i ritmi di
vita frenetici o un ambiente teso in ufficio,
ma il meccanismo lo stesso: lorganismo
si attrezza per far fronte agli agenti poten-
zialmente nocivi. Ogni qualvolta qualcosa
pu turbare il nostro equilibrio, si attiva que-
sto meccanismo che molto prezioso per
aiutarci a superare il cambiamento.
Selye non si limit a identificare le risposte
fisiologiche allo stress, ma ne descrisse an-
che le tre fasi di evoluzione.
Allarme: per esempio se si sfiora un in-
cidente, lorganismo attiva le sue difese, e
allora il battito cardiaco accelera, si suda
freddo, i riflessi sono allerta.
Adattamento: per esempio quando si as-
siste un genitore malato, passando molte
notti in bianco. Anche in questo caso il
corpo reagisce per resistere, ma attivando
altri meccanismi neuro-ormonali, al fine
di salvaguardare nel modo migliore lequi-
librio. Questa condizione pu durare an-
che a lungo, ma costa sempre pi energie.
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U.
GRATI
CHE COSATI STRESSA
Esaurimento: il caso, per esempio,
di chi resta esposto a lungo a un freddo
estremo. A un certo punto il corpo non
riesce pi a resistere e i meccanismi di re-
azione si esauriscono.
LA RISPOSTA ORMONALE. Dalla sco-
perta di Selye in poi, migliaia di lavori scienti-
fici hanno confermato e integrato le sue tesi.
Il fenomeno stress oggi abbastanza cono-
sciuto ma, come spesso accade, pi si scava,
pi le cose si rivelano complesse. Si visto,
per esempio, che i meccanismi ormonali
coinvolti nello stress sono diversi: tra di essi
figurerebbe anche, secondo le ultime ricer-
che, il fenomeno della resistenza insulinica
(una ridotta efficacia dellazione dellinsulina
sugli zuccheri), che spiegherebbe perch,
sotto stress, si pu anche ingrassare.
lo stress acutoNella fase di allarme, lorganismo mette in
atto una serie di reazioni, che chiamano
in causa vari sistemi. Innanzitutto entra in
azione lasse ipotalamo-ipofisi-surrene. Li-
potalamo, una parte del cervello, percepisceil pericolo e libera una sostanza chiamata
Crh (Corticotropin releasing hormone) che,
attraverso il sangue, raggiunge una piccola
ghiandola posta al centro del cervello, lipo-
fisi. Questa secerne lormone Acth (adeno-
corticotropina), che va a stimolare le ghian-
dole surrenali, sopra i reni.
A loro volta, le ghiandole producono il cor-
tisolo, lormone chiave di tutte le reazioni
allo stress. Questa sostanza, che appartiene
alla stessa famiglia degli steroidi (i farmaci
che si assumono per curare malattie infiam-
matorie, come per esempio il cortisone), fa
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CHE COSATI STRESSA
aumentare il metabolismo, inducendo lor-
ganismo a liberare glucosio e fornire ai mu-
scoli lenergia necessaria a reagire.
In secondo luogo viene stimolato il sistema
simpatico, cio la parte del sistema nervo-
so autonomo che ha il compito di eccitare
e accelerare le reazioni del corpo (laltra
parte, il sistema parasimpatico, le calma e lerallenta). Il sistema simpatico fa battere pi
forte il cuore, aumenta lampiezza respira-
toria, manda in tensione i muscoli, alza la
pressione sanguignae fa dilatare le pupille:
tutte reazioni che servono a esaltare i riflessi
e a reagire il pi in fretta possibile. Inoltre,
il sistema nervoso simpatico, in diretto col-
legamento con le surrenali, stimola anche
queste ghiandole a produrre altri due ormo-
ni adrenalina e noradrenalina che aiuta-
no a far fronte allo stress.
lo stress cronico
I meccanismi descritti a proposito dello
stress acuto sono destinati a suscitare nel
corpo una risposta immediata: una sorta di
pronto intervento rapido ed efficiente. Ma,
nella vita di tutti i giorni, raramente si
esposti a questo genere di emergenze. Molto
pi frequente, invece, il caso di uno stress
che non si manifesta in modo eclatante, ma
perdura nel tempo. Il dolore per la perdita di
una persona cara che non si riesce a supe-
rare, la convivenza difficile con un coniuge,
un lavoro che costringe a ritmi frenetici, o
semplicemente un neonato che non dorme
la notte. Le cause sono numerose, e le con-
seguenze diverse.
Ci si ammala pi facilmente: il cortisolo, lor-
mone protagonista dello stress, non rientra
ai suoi livelli normali ma resta in circolo,
dove diventa una specie di tossina. Tra glieffetti principali vi lindebolimento delle
difese immunitarie: si pi esposti a infe-
zioni da virus e batteri (un classico esem-
pio quello dei virus latenti, come lHerpes
simplex, che si riattivano sotto stress), non-
ch a malattie cardiocircolatorie, perch le
tensioni rendono pi spesse e rigide le pareti
arteriose. A lungo andare il cortisolo attacca
il sistema nervoso, danneggiando soprattut-
to le aree del cervello legate alla memoria
e allapprendimento (lippocampo), e favo-rendo la comparsa di malattie degenerative
come lAlzheimer.
Si ha un calo del desiderio sessuale: lo stress
prolungato altera il funzionamento delle go-
nadi, le ghiandole sessuali, con una diminu-
zione della libido, problemi mestruali, impo-
tenza e infertilit. Lorganismo sotto stress
funziona al risparmio, cio mantenendo al
minimo le funzioni non immediatamente ne-
cessarie per la sopravvivenza individuale.
Non si riesce a riposare: il cortisolo anche
lormone del risveglio, che va in circolo nelle
prime ore del giorno per attivare lorgani-
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smo. Se, invece, resta a lungo nel sangue a
livelli elevati, non si riesce a prendere son-
no, oppure ci si ritrova svegli nel cuore della
notte, con i muscoli in tensione. Questo fe-
nomeno innesca un circolo vizioso: pi si
stanchi, meno si riesce a riposare.
il semaforo della tensioneNon tutto lo stress viene per nuocere. Lo
aveva gi intuito Hans Selye, che parlava
di stress buono (o eustress), definendolo il
sale della vita, e stress cattivo (o di-stress).
Per chiarire il concetto si pu pensare a un
semaforo: il verde rappresenta lo stress po-
sitivo, il giallo indica il livello di attenzione,
mentre il rosso una fase in cui lo stress ha
superato i valori di guardiae segnala una si-
tuazione di allarme.
LO STRESS VERDE. Capita che un
giorno ci si svegli e, allidea dei numerosi
impegni quotidiani, si provi un senso di fa-
stidio. Il giorno dopo, gli impegni non sono
cambiati di molto, ma li si prende con pi
leggerezza. Le cose da fare, anzich oppri-
menti, appaiono stimolanti. Spesso lo stress
questione di percezione, di come si prende
la vita: c chi vede montagne da scalare l
dove altri scorgono autostrade. Gli esperti
chiamano coping questa capacit di affron-tare le situazioni della vita quotidiana senza
entrare nella zona di rischio. Allora le tensio-
ni diventano stimoli positivi, si riesce a tra-
sformare le difficolt in risorse e occasioni di
miglioramento, nasce la passione e ci che si
fa d una sensazione di benessere ed eufo-
ria. leustress, o stress verde.
LO STRESS GIALLO. Esiste una so-
glia varcata la quale comincia quello che lascienza definisce di-stress, cio stress catti-
vo, o stress giallo. Occorre allora prestare at-
tenzione ai campanelli dallarme: malesseri
vaghi come nervosismo, ansia, stanchezza,
soprattutto se accompagnati dalla sensazio-
ne di non riuscire ad avere il controllo della
situazione, di essere sopraffatti dagli eventi.
Per tamponare lansia, spesso si mangia o si
fuma di pi. Ma in questo secondo livello ba-
sta intervenire sullo stile di vita e cambiare
qualche abitudine per fare marcia indietro etornare a uno stato di benessere.
LO STRESS ROSSO. Se si superano i
livelli di guardia, si entra nella terza fase,
caratterizzata da disturbi veri e propri: si
parla allora di stress rosso. Cominciano
a manifestarsi tachicardie, gastriti, acne,
mal di testa, spesso di origine psicosomati-
ca: l dove non si d retta alle emozioni, il
corpo a prendere la parola. Ma non bisogna
disperare: a qualunque punto ci si trovi, sempre possibile fare qualcosa per stare
meglio.
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CHE COSATI STRESSA
P
er riuscire a far fronte allo stress, la pri-
ma regola capire da dove viene. veroche molto dipende da come si fatti e si re-
agisce alle circostanze. Ma anche vero che
esistono stressori, cio situazioni e fonti di
tensione, che sono allorigine dei malesseri.
Gli esperti suddividono le cause di stress in
due grandi categorie: le fonti di tipo cogniti-
vo e quelle di tipo non cognitivo.
Lo stress cognitivo quello riconosciuto
come tale: pu essere una malattia, un lut-
to, un trauma psicologico, lassistenza a un
malato, un lavoro pesante e cos via. Di so-lito, quando ci si trova ad affrontarlo, si cer-
ca di attrezzarsi: si chiede aiuto, ci si rivolge
al medico per un sostegno farmacologico o,
semplicemente, si prendono provvedimenti.
Lo stress non cognitivo, invece, quello
di cui non si consapevoli; lo riconosce per
lorganismo, che risponde di conseguenza.
Buona parte dello stress di cui si soffre oggi
di tipo non cognitivo, o inconsapevole, e
per questo risulta cos difficile da affrontare.
Di fatto, nella maggioranza dei casi, diversistress si sommano, ed a quel punto che
lequilibrio salta. Un esempio: hai appena su-
bito una separazione o un abbandono (uno
stress cognitivo), devi sostenere un esame(un altro stress cognitivo) e mangi un cibo
che, a tua insaputa, ti crea intolleranza (uno
stress non cognitivo). In molti casi, inoltre,
uno stress cognitivo contiene una compo-
nente sommersa: per esempio, si consa-
pevoli di aver sofferto per una separazione,
ma linconscio lha registrata in modo ancora
pi drammatico. Forse perch si sono vissuti
altri abbandoni nella vita, quel trauma tor-
menta e toglie la gioia di vivere.
Tuttavia reagire si pu. Secondo un princi-pio fondamentale della psicologia, chi pren-
de coscienza di un problema gi sulla buo-
na strada per risolverlo perch far di tutto
per affrontarlo. Allorapu essere molto uti-
le cercare di focalizzare in quali aree della
propria vita si prova particolare disagio, per
essere pi pronti a superarlo.
lambiente
I fattori di stress ambientale sono tanti e
spesso non avvertiti nella loro gravit. perquesto che rientrano nella categoria delle
fonti non cognitive. Eccone un breve elenco.
le fonti di stress
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U.
GRATI
CHE COSATI STRESSA
ARIA INQUINATA E RUMORE: pro-
blemi ai quale la mente si pu abituare ma il
corpo no. Oltre che di vari disturbi respira-
tori e mal di testa, linquinamento dicono
alcuni studi pu essere allorigine di attac-
chi di panico: leccesso di anidride carbonica
blocca i polmoni. E se si vive accanto a una
strada sempre intasata di traffico, il sistemanervoso resta costantemente in allarme e re-
agisce con insonnia e irritabilit (anche se
un problema di tolleranza individuale).
CATTIVA ILLUMINAZIONE. Gli occhi
soffrono in presenza di scarsit o eccesso di
luce. Lilluminazione, poi, un punto dolente
di molti uffici, spesso popolati da neon.
MICROCLIMA: a casa e in ufficio, uno
degli ingredienti essenziali del comfort, mapu diventare una fonte di stress. Se fa trop-
po caldo, infatti, il cervello funziona a rilen-
to, mentre in caso di freddo eccessivo il cor-
po impegnato a difendersi e non riesce a
lavorare. La temperatura ideale compresa
tra i 17,5 e i 21,5 C per linverno e tra i 19 e
i 24 C per lestate, con un livello di umidit
relativa attorno al 50%.
i ritmi di vita
C un tempo che abita al di fuori delluomo:
il tempo che si misura sul quadrante dello-
rologio, il tempo del calendario e della socie-
t. Preciso e inesorabile, imprigiona la vita in
una ragnatela di doveri in cui, a ogni angolo, in agguato lo stress.
Del tempo interiore, invece, luomo lunico
padrone. Qui la libert assoluta, ma raro
che la si goda appieno. Il grande problema
il presente: quella sottile striscia di vita su
cui il tempo degli orologi incalza, procuran-
do ansia, fretta e la sensazione di non vive-
re, dopotutto, pienamente. Cos il tempo
diventato lultimo oggetto del desiderio. Al
punto che i veri ricchi sono coloro che hanno
tutto il tempo per fare quello che vogliono.
Eppure, dicono i sociologi, non ci dovrebbe
essere ragione di lamentarsi: oggi le ore libe-
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CHE COSATI STRESSA
re nellarco di una vita sono 135mila, contro
le 25mila del secolo scorso, e la generazio-
ne attuale vive molto pi a lungo di quelle
precedenti. Ciononostante, i problemi di
tempo sono numerosi. Ve ne sono di ogget-
tivi, legati per esempio a un posto di lavoro
lontano: chi passa due ore sui mezzi pubblici
per andare a lavorare avr ben poco tempoper altri impegni, e dovr fare tutto di corsa.
C poi il tempo pieno di doveri delle donne,
che hanno assunto su di s il doppio o triplo
ruolo di madre-moglie-lavoratrice. Evitare
lo stress in questi casi quasi impossibile,
ma si pu fare molto per diventare pi forti
e migliorare lorganizzazione.
I disagi legati ai ritmi di vita sono tuttavia
anche di natura soggettiva. La concezione
umana del tempo basata su una succes-
sione di istanti tutti uguali, come quelli chescorrono sul quadrante di un orologio. Ma
quando luomo si sincronizza sul suo tempo
interiore, che biologico e ciclico, in grado
di recuperare energie, assecondando i pro-
pri ritmi e le proprie pause.
Nella realt quotidiana, tuttavia, si qua-
si costantemente tesi verso qualcosa che
non si riesce ad afferrare, e questo genera
stress. Chi ne soffre di pi, dicono gli psico-
logi, sono le donne, perch vivono pi degli
uomini il tempo biologico delle emozioni e
fanno fatica ad accettare una concezione del
tempo scandita in modo regolare.
Soffrire di un tempo sovraffollato di impe-
gni pu essere il segnale che occorre cam-
biare qualcosa nella propria vita.
il lavoro
Secondo recenti ricerche condotte in Euro-
pa, il 50% degli impiegati passerebbe sotto
pressione pi di un quarto dellorario di la-voro. Tra i motivi rilevati ci sono la voglia di
fare carriera, la frustrazione per unattivit
troppo ripetitiva, la tensione per un eccesso
di responsabilit.
I rapporti con colleghi e superiori non sono
mai facili e richiedono una grande dose di
autocontrollo. Senza contare il fenomeno
del mobbing: le vessazioni al lavoro che ar-
rivano in tribunale sembrano essere solo la
punta delliceberg. C poi il problema dei
turni di lavoro, che possono scombussolarei ritmi dellorganismo e generare diversi di-
sturbi. Infine, non sono rari i datori di lavoro
secondo cui il massimo dellefficienza si rag-
giunge proprio sotto stress.
Che si abbia troppo da fare o si soffra per
la disoccupazione e la precariet, il lavoro
dunque una delle principali fonti di stress.
Peccato, perch occupa almeno un terzo
della nostra vita, e sarebbe importante ri-
valutare il suo ruolo ideale: esprimere i ta-
lenti individuali per metterli al servizio della
comunit e per la propria soddisfazione. Lo
scrittore Primo Levi, che fu anche dirigente
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U.
GRATI
dazienda, dice nel libroLa chiave a stella:
Ci sono compiti che nel lavoro possono di-
struggere lanima, ma amare il proprio me-
stiere la migliore approssimazione della
felicit. Certo, spesso le cose non sono sem-plici. Ma, suggeriscono gli esperti, bisogne-
rebbe ricordarsi sempre di mantenere due
sguardi, uno verso lesterno, a fronteggiare
le insidie dellambiente lavorativo, e laltro
rivolto allinterno, verso se stessi, dove si ha
il controllo totale, e l si pu solo migliorare.
lalimentazione
convinzione diffusa che lo stress sia solo
un problema di natura psicologica. Spesso
ne convinto anche il medico di famiglia,quando comunica sconsolato al paziente
che quella ipertensione (o le mestruazioni
irregolari, o lacne e tanti altri disturbi) di
cui non riesce a individuare la causa colpa
dello stress. Come dire che per quel disagio
non c una ragione organica, perch lorigi-
ne nella mente. Ma se in molti casi sicura-mente vero che lo stress ha cause psichiche,
in tanti altri no.
Per esempio, la stanchezza non di rado un
sintomo di ipoglicemia, il calo di zuccheri nel
sangue, o il nervosismo pu essere il risulta-
to di troppi caff. Ma la relazione stress-cibo
molto pi stretta e complessa di quanto si
possa pensare. Negli anni Settanta un medi-
co americano, Ben Feingold, scopr che lipe-
rattivit dei bambini poteva essere leffetto
di alcuni additivi del cibo: eliminandoli dalladieta, i piccoli tornavano tranquilli. Allora la
scoperta sembr una bizzarria, mentre oggi
CHE COSATI STRESSA
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tutti i medici lo sanno. Intolleranze e allergie
alimentari, anche negli adulti, rappresen-
tano una fonte di stress per lorganismo in
quanto indeboliscono le difese immunitarie.
Un altro esempio: alcune molecole, come il
magnesio e le vitamine del gruppo B, sono
indispensabili per lequilibrio nervoso. Tra le
fonti principali di queste sostanze ci sono icereali integrali, perch magnesio e vitamine
B si trovano nella parte esterna del chicco,
che viene asportata con la raffinazione. Ma
i terreni coltivati con lagricoltura conven-
zionale sono poveri di magnesio. Anche per
questo, da quando i cereali vengono siste-
maticamente raffinati e i campi coltivati con
i concimi chimici cio circa mezzo secolo
sono in molti a vivere in stato di carenza di
magnesio e quindi con i nervi a fior di pelle.
Mangiare sano dunque importante ancheper difendersi dallo stress; anzi, il miglior
farmaco antistress proprio il cibo.
la sedentariet
Uno dei paradossi della vita moderna che
si pu viaggiare moltissimo pur rimanendo
fermi o quasi: si viaggia con la mente attac-
cati a un computer, ma anche chi si muove
fisicamente, per lavoro o divertimento, spes-
so non fa che pochi passi, dalla casa allauto,
al treno o allaereo. Eppure il corpo umano
fatto di muscoli, ossa e articolazioni e ha un
grande bisogno di movimento. Muovendosi,
le giunture restano lubrificate (si pensi alla
colonna vertebrale che, priva di vasi sangui-
gni, nutrita esclusivamente attraverso le
sollecitazioni motorie), i muscoli si manten-
gono tonici e le ossa forti, tanto che leserci-
zio fisico considerato il principale antido-
to allosteoporosi. In pi, viene stimolata la
circolazione sanguigna e lossigeno arriva inabbondanza al cervello.
Il movimento anche un prezioso antistress
perch, come ripetono gli esperti, muover-
si fondamentale per scaricare le tensioni.
Una passeggiata nel verde considerata uno
dei migliori antidepressivi, e gli appassiona-
ti di corsa o maratona spesso sono anche
manager di successo, sovraccarichi di im-
pegni, che hanno imparato ad allontanare in
questo modo lo stress quotidiano. Ma c di
pi: la vita sedentaria di per s un fattoredi stress. Chi passa le giornate tra il sedile
dellautomobile, la sedia dellufficio e il diva-
no davanti alla televisione digerisce meno
bene e accumula pi facilmente grassi, che
si traducono in uno stress non cognitivo.
La stessa posizione seduta faticosa, dato
che costa al corpo un vero e proprio sforzo:
la schiena deve sopportare un peso molto
pi gravoso rispetto a quando si in posizio-
ne eretta o sdraiati. Ecco perch, alle per-
sone che soffrono di ernia del disco, i medi-
ci raccomandano di fare esercizio fisico. In
generale bastano 20 minuti di allenamento
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U.
GRATI
CHE COSATI STRESSA
aerobico tre volte alla settimana per accen-
dere i meccanismi benefici nel cervello e nel
corpo nellarco di un paio di mesi.
le relazioni
Figli ribelli, partner intrattabili, tensioni in
ufficio: non c dubbio, uno dei principali
motivi di stress semplicemente il fatto dicondividere la quotidianit con il prossimo.
Che, per quanto amato, pu anche creare
problemi. Cos, c chi vive quotidianamen-
te con i nervi a fior di pelle e poi esplode
con chiunque capiti a tiro, in momenti im-
prevedibili, magari per un banale diverbio
tra automobilisti. E chi invece si tiene tutto
dentro, magari per anni, e si rode in conti-
nuazione. Le emozioni negative, il caso di
ricordarlo, fanno schizzare alle stelle ladre-
nalina e gli ormoni dello stress esattamentecome un forte spavento o qualunque altro
fattore stressante. Dunque, se prolungate,
fanno male alla salute. Se poi sopraggiungo-
no il dolore, la delusione o la tristezza per
unoffesa inferta da una persona cara, an-
cora peggio.
La soluzione, in questi casi, non mai
semplice. Suggerimenti di grande saggez-
za sono quelli del Dalai Lama, che invita a
vagliare le proprie reazioni e prendere le
distanze dai sentimenti negativi. Nel bud-dismo queste emozioni vengono chiamate
klesha, che significa letteralmente quello
che ti affligge dallinterno. Le pi impor-
tanti sono la rabbia, lillusione e lattacca-
mento. Per esempio, se ci si trova in una
situazione pi o meno piacevole, si tende a
fissarsi su questa e non si pensa ad altro. Ildesiderio si proietta al di l del valore og-
gettivo della persona o della cosa a cui ci
si attaccati: una creazione della mente
che, alla fine, diventa una fonte di instabili-
t e agitazione interiore.
Essere consapevoli di questi meccanismi
importante per liberarsene. Altrettanto
importante tenere presente, consiglia an-
cora il Dalai Lama, che la cura migliore
lamore: uscendo dallegoismo, che fa pen-
sare solo ai propri problemi, e imparandoa prestare attenzione agli altri, si diventa
anche pi felici e meno stressati.
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CHE COSATI STRESSA
Come si fa a diagnosticare lo stress? Si
possono fare esami mirati? Non ci sono
analisi specifiche dai cui risultati sia possibile
dire che una persona stressata. Molti studi
prendono in considerazione diversi marker
relativi a condizioni organiche (pressione,
colesterolo, adrenalina, aumento di peso,
albumina, stato infiammatorio), ma sono an-
cora sperimentali. Mai come in questo caso
quel che conta locchio clinico del medi-
co: lanamnesi, la raccolta dei dati fattaparlando con il paziente che pu indirizzarlo
a riconoscere uno stato di stress. Ecco le tre
tappe per arrivare alla diagnosi.
1.Far parlare il paziente. Chiedergli perch
venuto dal medico, se gi stato da altri
specialisti che non lhanno capito, quali sono
i suoi sintomi, come li vive.
2. Indagare sulla sintomatologia. Non ci
sono sintomi specifici dello stress, ma se ilpaziente racconta di lavorare poco, o trop-
po, o male, se lamenta rapporti difficili in
famiglia senza cause apparenti, se ha mal di
testa per la prima volta in vita sua, se digeri-
sce male mentre una volta divorava anche i
sassi, se ha pressione alta, vertigini o mal di
stomaco, se di umore nero e dorme poco
e male, ecco, qui il medico pu pensare che
si tratti di stress. I sintomi, infatti, non sono
sempre uguali. Quelli pi frequenti sono:
male alla schiena e contratture muscolari;
stanchezza cronica;
mal di testa;irritabilit;
palpitazioni;
sudorazione;
disturbi del sonno;
disturbi digestivi;
disturbi dellappetito;
pressione alta;
vertigini.
3.Prescrivere una serie di esami, per esclu-
dere la presenza di altre malattie. Certi sin-tomi sembrano, a volte, effetti dello stress,
ma invece sono legati a patologie organiche.
la diagnosi medica
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CHE COSATI STRESSA
Ecco un test per misurare i tuoi livelli di
stress. Il questionario a nove domande (Psm
9, Psychological stress measure) una scala
internazionale di misurazione dello stress, usata
negli ospedali di tutto il mondo. Pensando agliultimi quattro-cinque giorni, segna di fianco a ogni
affermazione il punteggio corrispondente alla tua
risposta (mai, raramente, eccetera...). Somma i
valori e controlla i risultati a destra.
1.Mi sento tranquillo/a
2. Sono sempre di fretta, ho la sensazione dinon avere abbastanza tempo per me e gli altri
3.Ho avuto dolori fisici come mal di testa,di collo e alle spalle, mal di stomaco
4.Mi sento preoccupato/a, tormentato/a,ansioso/a
5.Mi sento confuso/a, mi manca la capacit di
concentrarmi e focalizzarmi su un obiettivo6.Mi sento pieno/a di energia e appassionato/a
alle cose che faccio
7. Sento una grande responsabilit sulle spalle8.Ho difficolt a controllare le mie reazioni,
le mie emozioni, i miei umori
9. Mi sento stressato/a
Risposte
Mai (1)
Raramente (2)
Molto poco (3)
Poco (4)
In qualche occasione (5)
Spesso (6)Molto (7)
Moltissimo (8)
IL TEST INTERNAZIONALE: MISURA IL TUO LIVELLO DI STRESS
Da0a18punti:basso
Riesciagestirelavitaquotidianasenzafarti
travolgeredagliimpegni,dallafrenesia,dagliinputchearrivanodicontinuodallambito
privatoelavorativo.Affrontiledifficolt
inmodorapidoesaiquandonecessario
prendertiunapausaperricaricareleenergie.
Da19a36punti:medio
Seanchelatensionesifasentire,resistibene.Unmomentodidefaillancenontifasmarrire
ilsensodellorganizzazioneelottimismo.
Troveraiintestessolacapacitelerisorseper
gestireledifficoltsenzaperderelabussola.
Da37a54punti:alto
Ilcampanellodallarmesuonatoeforsenonteneseiresoconto.Staiperdendolucidit
esensocriticoanchenellesituazioniincui
raramentetieracapitato.Davantiallagenda
pienadiimpegniilrespirosiaffanna,ticapita
disvegliartidinotteconlelencodellecoseda
farestampatointestaeperdiinteremattine
aorganizzarelegiornatealminimodettaglioperchhaipauradinonriuscireafaretutto.
Occhio:iltuoequilibrioarischio.
Da55a72punti:moltoalto
Oltreallostatodiperennetensione,
allirritabiliteallapreoccupazionegenerale
chestaisperimentandonegliultimimesi,ancheilcorpohainiziatoaribellarsialtuostiledivita
eallacatervadiimpegnieproblemidicuitifai
caricoognigiorno.Probabilmenteseivittimadi
unostresschepotrebbediventarecronico. Risultati
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Per la revisione del capitolo Che cosa ti stressasi ringraziano:Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di neuroscienzeallAzienda ospedaliera Fatebenefratelli di MilanoGiampaolo Perna, professore onorario di psichiatriae neuropsicologia allUniversit di Maastricht (Olanda)
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PRENDI IN MANOLA TUA VITA
ra che hai conosciuto il tuo
nemico sei pronto ad af-
frontarlo. In questo capitolo
vedrai quali comportamen-
ti adottare per abbassare lo
stress. La prima mossa vincente vede-re il bicchiere mezzo pieno. Sforzati di
trovare aspetti positivi anche nelle dif-
ficolt che inevitabilmente sincontra-
no: con una buona dose di ottimismo
ti sentirai meglio e troverai la energie
che ti servono per non farti sopraffare
dagli inconvenienti.
Anche modificare certe abitudini e sti-
li di vita pu esserti di grande aiuto
contro il logorio psicofisico. Devi im-
parare a dire qualche no, a riposare a
CAPITOLO 2
prendi in manola tua vita
Osufficienza, a trovare piacere nei tuoi
hobby. E sul lavoro? In ufficio non
facile stare alla larga dalle tensioni,
ma possibile imparare a gestirle e a
non accumulare troppe preoccupazio-
ni. Leggi i consigli utili per instaurarerapporti sereni con superiori e colle-
ghi, per staccare la spina quando il
momento e per non portarti i pensieri
a casa.
C anche un trucco per sciogliere le
contratture muscolari dovute alle lun-
ghe ore alla scrivania, quelle che ti
provocano mal di testa e mal di schie-
na, due disturbi in grado di metterti di
cattivo umore anche se le cose in uffi-
cio filano lisce.
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stessi, che alla fine, di fronte a un proble-
ma da affrontare, rendono meno efficienti.
Se, invece, sei invaso in continuazione da
pensieri assurdi e negativi che non riesci a
scacciare e ti angosciano, allora potrebbero
essere espressione di un vero e proprio di-
sturbo dansia generalizzato o di un disturbo
ossessivo compulsivo.
In questo caso pu esserti daiuto parlarne
con uno specialista.
CERCA DI GUARDARE IL BICCHIE-
RE MEZZO PIENO. Come puoi imparare a
essere pi ottimista? Ecco alcuni semplici
consigli per spostare le lenti del tuo univer-
so sul rosa.
1.Ricorda questo proverbio inglese: non c
nessuna nuvola che non abbia un contorno
di luce. I pensieri positivi ti aiuteranno an-
che nei momenti di maggiore sconforto.
2. Stai in mezzo alla gente, che siano amici,familiari, colleghi. La solitudine, se non ap-
positamente cercata e per brevi momenti,
PRENDI IN MANOLA TUA VITA
scegli lottimismoImparare e perfezionare larte dellottimi-smo un modo per fare incetta di nuoverisorse positive. Se hai la sensazione di gira-
re intorno a un problema, fermati immedia-
tamente, chiudi gli occhi e fai un bel respiro.
Secondo le filosofie orientali, vivere il pre-
sente lunica via duscita. Assapora le sen-
sazioni del momento e osserva i tuoi pen-
sieri senza giudicarli, come nuvole nel cielo.
Distaccati dalla rabbia e dalle frustrazioniche ti fanno soffrire. Accetta lemozione e
lascia che passi: ti sentirai subito meglio.
SCACCIA I PENSIERI NEGATIVI. A
volte il pessimismo non tanto frutto di
una visione negativa della vita, quanto di
un continuo rimuginare su pensieri inutili e
ossessivi. Evita pensieri e affermazioni che
possono dare unimmagine negativa di te
stesso, diminuendo la fiducia nelle tue ca-
pacit.Questi pensieri influiscono negativamente
sullautostima, in un continuo dubitare di se
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GRATI
PRENDI IN MANOLA TUA VITA
porta con s pessimismo e pensieri negativi.
3.Tieni un diario giornaliero delle tue emo-
zioni: scrivi in libert cosa senti, cosa desi-
deri, cosa ti piace e cosa non ti va della tua
vita. Cos lascerai fluire le energie negative e
imparerai a canalizzare quelle positive verso
un obiettivo. Rileggendo il diario, imparerai
anche quali sono i tuoi punti deboli e li af-
fronterai con maggiore sicurezza.
4.Valuta sempre il rischio delle tue azioni:
ottimismo non vuol dire ingenuit. Vedere
il bicchiere mezzo pieno deve servirti come
spinta, non pu essere un tuffo nellignoto,
come fosse un gioco dazzardo.
5. Impara a rilassarti e prendere un po di
tempo per te, ogni giorno. Fai meditazione o
yoga, se ti va. Ma pu essere sufficiente an-
che una passeggiata, purch lasci libera la
tua mente di vagare e di liberarsi dalle ansie
e dalle angosce della giornata.
6. Ogni giorno fai qualcosa di diverso percambiare quello che della tua vita non ti
piace. Scoprirai che i grandi cambiamenti
arriveranno quasi senza che te ne accorgi.
Concentrati su ogni singolo passo: alla fineavrai scalato una montagna.
stimola i tuoi sensi
I sensi sono le porte dellanima, perch rie-
scono a trasformare il mondo materiale in
cibo per lo spirito. Esercitarli, nutrendoli di
belle sensazioni, uno dei modi migliori e
pi semplici per rilassarti e trovare piacere
nella vita.
GUSTO. Il cibo la principale fonte dibenessere. Ma spesso si ricerca la quantit
pi della qualit. Per un giorno trasformati
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GRATI
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in gourmet e gioca con i cinque sapori (aci-
do, amaro, dolce, piccante e salato): scegliun cibo per tipo e gustalo con tutta calma.
TATTO. il senso pi sviluppato: ca-
rezze e massaggi sono i metodi migliori per
risvegliarlo; ma anche toccare un tessuto o
un animale pu dare sensazioni rilassanti.
UDITO. Ricerca i suoni pi riposanti
per le tue orecchie (dalla risacca del mare al
fruscio delle foglie) e immergiti in un bagno
sonoro rigenerante per lo spirito.
OLFATTO. il senso pi primitivo,
direttamente connesso alle emozioni. Pro-
curati incensi o essenze per i momenti pi
difficili. Gli aromi antistress pi efficaci sonorosa, lavanda e arancio.
VISTA. sicuramente il senso pi sfrut-
tato in assoluto. E dunque riservagli ogni gior-
no qualche momento di relax. Per esempio
con il cosiddetto palming del metodo Bates:
copriti gli occhi con le mani a coppa, senza
comprimerli, e respira con calma. Ma ti basta
anche far scorrere la vista lontano, meglio su
paesaggi naturali. Il verde, ricorda, un colore
rilassante. Anche larte un antistress: pas-seggia nei musei, visita una mostra e goditi in
assoluto relax la bellezza dei quadri.
Sentimenti come la speranza, la soddisfazione
personale e lattesa verso il futuro hanno effetti
provati anche sulle malattie, come stato gi
evidenziato in pazienti affetti da Hiv o colpiti
da infarto, e pu aiutare anche in caso di curepalliative per i tumori.
Gli studi scientifici. Una ricerca
dellUniversit olandese di Leida ha dimostrato
che gli anziani con uninnata disposizione
ottimista vivono una migliore vecchiaia,
nonostante il diradarsi dei rapporti sociali.Secondo altre recenti indagini sperimentali
condotte negli Stati Uniti, lottimismo
risultato uno dei fattori pi importanti e
significativi nella longevit. A parit di
condizioni, le persone ottimiste possono
arrivare a vivere quasi 11 anni di pi dei
pessimisti.
Lormone del benessere. Linclinazione
allottimismo procura un aumento di
produzione di serotonina, lormone che ha
un ruolo importante nel regolare il senso
di buonumore e tranquillit, a scapito della
produzione di cortisolo, il cosiddetto ormonedello stress.
IL BUONUMORE ALLUNGA LA VITA
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PRENDI IN MANOLA TUA VITA
Il desiderio di non perdersi niente di quello
che la societ propone finisce per impri-
gionare in una gabbia di doveri. Ecco alcuni
suggerimenti per aiutarti a trovare lapproc-
cio corretto e semplificare la tua vita.
1.Fai una cosa sola alla volta, cercando di
essere completamente presente a te stesso.
Seguendo il tuo istinto, scegli lattivit pi
importante in base alla scala delle priorit e
dedicagli il massimo impegno.
2.Non essere perfezionista: liberati da que-
sta forma di ansia che spinge a voler control-
lare ogni dettaglio della realt. Ricorda che
le possibilit sono infinite e non puoi preve-derle tutte.
3.Difendi i tuoi spazi: se lasci posto a tut-
ti gli impegni finirai per esserne fagocitato.
Metti dei paletti e ritaglia dei momenti per te.
4.Fai pulizia: pi i tuoi spazi sono pieni di
cose meno agilmente ti muoverai nella vita.
5.Impara a dire di no: volere approfittare
di tutte le opportunit (oggi quasi infinite)
non sempre la strada migliore. Il pi delle
volte non possibile soddisfare ogni deside-
rio. Prova a ripensare alla tua concezione dibenessere e apriti ad altre possibilit. Vive-
re con semplicit una sfida per cui vale la
pena impegnarsi: consumare meno aiuta a
essere pi sereni e a trovare una nuova ar-
monia con gli altri esseri viventi.
dormi!
Il sonno non va sacrificato a lungo, pena lin-
sorgere di disturbi da stress. Il riposo nottur-
no un meccanismo delicato, legato a una
complessa azione ormonale, che pu andare
in tilt abbastanza facilmente.
Il sonno strutturato in cicli di 90 minuti
circa, determinati dalle modificazioni delle
onde cerebrali. Comprende cinque fasi di-
verse, ed importante attraversarle tutteper riposare bene. Soprattutto, non bisogna
perdere la fase di sonno profondo Rem,
quella di massimo riposo, che determina il
consolidamento della memoria, lattivazione
del sistema immunitario e importanti pro-
cessi di autoguarigione.
I CONSIGLI. Ecco le regole elementari
che ti garantiscono un buon riposo.
1.Mantieni orari regolari per andare a letto
e alzarti.2. La sera mangia leggero e non andare a
letto prima di tre ore dalla cena.
organizzati le giornate
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3. Bandisci televisione e computer dalla
stanza da letto: le onde elettromagnetiche
stimolano il sistema nervoso e non lo lascia-
no riposare.
4.Di sera evita estenuanti sedute in palestra
o lavori mentali faticosi: quando si troppo
stanchi non si dorme.
5. Cambia laria alla stanza prima di coricar-
ti e, comunque, non metterti a letto in am-
bienti troppo caldi o freddi.
6.Molto importante la fase di addormen-
tamento; fai il tuo rituale rilassante preferito
per ingraziarti il sonno.
7. In camera da letto segui le regole della
bioarchitettura: arredi in legno che non trat-
tengono le cariche elettrostatiche, materiali
naturali nella stanza, pochi oggetti.
rilassati
Per rilassarti basta poco: uno stereo, una
poltrona e un cd con la musica che pi ami.
Lascolto un antistress potente. Quante
volte una canzone vi ha provocato la pelle
doca? Un brano, legato magari a qualche
bel ricordo, ha la capacit di attivare i centri
cerebrali del piacere, l dove i neurotrasmet-
titori modulano la secrezione di serotonina,
dopamina, noradrenalina.
POTENZA DELLA MUSICA. La musi-
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PRENDI IN MANOLA TUA VITA
ca, come provato nel 2003 allUniversit del
Mediterraneo di Marsiglia, ha uninfluenza
positiva sui livelli di cortisolo, lormone del-
lo stress. Ai ricercatori bastato sottoporre
24 studenti a un test estremamente fatico-
so (Trier Social Stress). Quelli che nel far-
lo ascoltavano le note, riuscivano a tenere
lansia e i livelli di cortisolo sotto controllo,
a differenza di chi aveva sostenuto il test nel
silenzio. Che musica scegliere? Le melodie
amate, stato provato, rilassa a differen-
za di brani che consideri ansiogeni. Vanno
bene Bach e Mozart e funziona anche la li-
rica, come hanno verificato allUniversit di
Pavia. Il nostro organismo reagisce, si ade-
gua e segue landamento della musica con
accelerazioni e decelerazioni del cuore, fino
a ritrovare il giusto ritmo del battito. Anche
la respirazione ne trae giovamento.
PET THERAPY. Cani, gatti, conigli, ca-
narini: gli animali domestici, cos affermano
le pi recenti ricerche accademiche, sono
un toccasana per il nostro benessere. Lo di-
mostrano svariati studi. Un team di psicolo-
gi delle Universit di Miami e Saint Louis, in
particolare, arrivato alla conclusione che i
padroni di un quattrozampe erano molto pi
sereni di chi non aveva n un cane n un mi-
cio. Se hai sempre desiderato un pet, il perio-do di stress il momento giusto per decider-
ti. Appagherai il tuo desiderio e ti rilasserai.
GIARDINAGGIO. Stare a mani nude
nella terra, coltivare lorto, prendersi curadelle piante sul balcone sono un grandioso
antistress. Gli uomini rifioriscono in mezzo
alla natura e, grazie alla stimolazione dei cin-
que sensi, si abbassano i livelli di adrenalina
e noradrenalina, gli ormoni dello stress.
GLI ALTRI PERCORSI. Nei capitoli
successivi troverai una serie di indicazioni
semplici per vedere di nuovo il sereno nel
tuo cielo interiore. Dalla via dellacqua alla
respirazione, dalla corsa allalimentazione.Scegli la strada che fa al caso tuo o incrocia
i vari percorsi.
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PRENDI IN MANOLA TUA VITA
Ti mette ansia il posto di lavoro? La scri-
vania ti sembra una trappola? Sei in
buona compagnia: in Europa lo stress la
seconda malattia professionale, dopo il mal
di schiena. Ne soffre un lavoratore su quat-
tro, mettendo in pericolo mente e corpo.
Ecco qualche consiglio.
i rapporti con i superioriSe il tuo problema il capo (o i capi), que-
ste sono le mosse giuste da fare.
Se non ti chiaro il lavoro che devi fare,
chiedi spiegazioni sulle tue mansioni: evite-
rai di affannarti nel dubbio e magari di do-
ver rifare tutto.
Se ci si aspetta da te qualcosa che non sei
in grado di fare perch non ne hai le com-
petenze, chiedi di fare un corso o di venire
formato. Mostra che hai voglia di imparare.
Non addossarti ulteriori incarichi se sai
gi che non riuscirai a portarli a termine:
meglio ammetterlo chiaramente fin da su-
bito. Imparare a dire di no, ogni tanto, im-portante.
Instaura buoni rapporti con i tuoi supe-
riori: non devono per forza essere tutti tuoi
amici, ma essere gentili e aperti facilita le
cose. Non devi isolarti n essere invadente,
evitando di prendere sul personale eventua-
li rimproveri lavorativi.
Se il capo ti rimprovera, non perdere
lautocontrollo e ascolta: potresti aver fatto
degli errori e imparare a evitarli. Rispondi
mostrando le tue ragioni ma senza intestar-
dirti.
Chiedi aiuto: se la situazione al lavoro ti
stressa, parlane. Studia chi ti sta intorno percapire com meglio procedere: se lambien-
te familiare, potrai andare direttamente
dal tuo superiore e spiegargli cosa c che
non va, altrimenti passa per vie pi forma-
li (per esempio, chiedi un appuntamento
al direttore del personale). In ogni caso sii
chiaro e non nascondere le tue scelte.
le relazioni con i colleghiA volte la competizione fra colleghi a rovi-
narti la vita. Ecco quello che puoi fare.Se c un collega con cui ti trovi bene e
condividi delle passioni, cerca di frequen-
gestisci lansiain ufficio
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PRENDI IN MANOLA TUA VITA
Secondo alcuni studi, sapere che verranno
tagliati dei posti nella propria azienda
comporta un notevole aumento dello stress.Di conseguenza si lavora peggio, restando
invischiati nelle chiacchiere di corridoio e
nella paura. Ecco alcuni consigli in stato di
crisi.
Ascolta le novit dei colleghi ma non
prenderle per oro colato. Spesso nelle
situazioni di crisi le voci si ingigantiscono eperdono il contatto con la realt.
Non autosqualificarti: pensare sono
spacciato non aiuter n te, n chi deve
decidere se tenerti o no.
Elenca quali sono i tuoi punti di forza ei tuoi limiti, che potrebbero pesare sulla
decisione di confermarti o meno, e lavoraci
sopra.
Chiedi chiarimenti, ma conta che anche chi
ti risponde potrebbe non avere il quadro cos
chiaro.
Non facile, ma prova a vedere lipotesi diperdere lattuale lavoro come uno stimolo a
cambiare.
PAURA DI PERDERE IL POSTO DI LAVORO, COME REAGIRE
tarlo anche fuori dallufficio. Ma evitate di
parlare solo di lavoro!
Se un rapporto con un collega diffici-
le, fai un elenco delle cose che non vanno e
cerca di parlarne, evitando le scenate o gli
attacchi personali. Se le cose non migliora-
no, discutine con il capo. Se si tratta di mob-
bing, ricordati che hai a disposizione degli
strumenti (anche legali) per difenderti.
Non spettegolare: parlare male degli altri
o far circolare voci false aumenta la tensione
al lavoro. E ti si potrebbe ritorcere contro.
Le relazioni sentimentali nate sul posto
di lavoro sono tantissime, vero. Ma sono
anche particolarmente difficili da gestire.
Quindi, cautela: allinizio ti sembra tutto
rose e fiori, ma se lamore o lattrazione do-
vessero finire, i problemi da affrontare sa-
rebbero parecchi. E ti stresserebbero ancor
di pi!
alla scrivaniaLa tua postazione di lavoro ti procura ten-
sioni fisiche e psichiche? Leggi qui!
Prenditi delle pause. Vai alla macchinet-
ta del caff, sgranchisci le gambe, guarda
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PRENDI IN MANOLA TUA VITA
le ultime notizie su internet, scambia due
chiacchiere con il collega: non sempre sono
perdite di tempo, anzi. Ti danno modo di
staccare e ricaricare lattenzione, che non
dura pi di 90 minuti. Certo, questo non
vuol dire ciondolare quando hai una sca-
denza da rispettare!
Non controllare lemail di continuo. E
non rispondere di getto: eviterai di scrivere
cose di cui ti pentirai.
Se puoi scegliere il colore del tuo ufficio,
opta per lazzurro o per il verde chiaro, che
hanno un effetto rilassante.
Arreda lufficio con qualche pianta: non
solo il verde purifica laria, ma ha anche un
effetto antistress.
Personalizza il tuo spazio, ti aiuter a
sentirti a tuo agio.
Cerca di scegliere la scrivania vicino alla
finestra, di stare seduto in maniera corretta
davanti al computer su una sedia ergonomi-
ca. Anche la luce deve essere piacevole: in
caso contrario, usa una lampada da tavolo.
Se il tuo lavoro te lo permette e se non ti
distrae, ogni tanto ascolta la musica: ha un
potere rilassante.
Evita la routine: cambia il percorso per
raggiungere il lavoro o movimenta la dispo-
sizione degli oggetti sulla tua scrivania.
Butta via le scartoffie che non servono
pi: meno disordine, meno ansia.
stacca la spinaLimpegno nel lavoro encomiabile; la dedi-
zione totale, a qualsiasi costo, rischia di farti
diventare una persona stressata.
Esci dallufficio a orari umani. Non re-
stare alla scrivania pi a lungo del previsto
solo per far vedere che sei attaccato al lavo-
ro o perch tutto ti sembra improrogabile
al giorno dopo. Secondo una ricerca dellU-
niversity of California di Irvine, in chi lavo-
ra pi di 40 ore alla settimana il rischio di
ipertensione aumenta del 14%. Sopra le 50
ore si passa al 17%. Se il tuo capo il primo
a fermarsi fino a tardi, fagli capire che seidisposto a rimanere in casi particolari, ma
non ogni giorno per partito preso.
In ufficio si usa troppo la testa, con il risultato
di ritrovarsi con cefalee e dolori di schiena.
Per scaricare lo stress, stimola i piedi: tieni
sotto la scrivania una pallina da tennis, sfilati
le scarpe e premi pi volte la pallina con la
pianta del piede. Non si vede e fa miracoli.
IL TRUCCO: LA PALLINA DA TENNIS
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PRENDI IN MANOLA TUA VITA
Non portarti il lavoro a casa. Sia che tu lo
faccia continuando a ruminare pensieri, sia
che ti renda schiavo di mail o telefonino. Un
rapporto equilibrato con lufficio prevede
anche di staccare la spina, una volta finito
di lavorare.
Fai sport: non rinunciare perch non hai
abbastanza tempo. Ritagliati dei momenti
per fare movimento, magari in compagnia:
ti aiuta a stare in forma e scarica le tensioni.
Ma attenzione, la palestra non deve diven-
tare a sua volta uno stress. Non drogarti di
flessioni e addominali solo per non pensare
ad altro. Lattivit fisica da preferire quella
di tipo aerobico (come camminare, fare jog-
ging, nuotare, andare in bicicletta), eseguita
a intensit non troppo elevata.
Impara a respirare bene: esercitati a casa
e poi, al bisogno, ripeti al lavoro. Scopri
come respirare bene nel capitolo 3.
La pausa pranzo deve essere un momen-
to di distrazione: se mangiare con i colleghi
significa continuare a parlare di lavoro, allo-
ra meglio stare soli. Goditi il cibo che ti porti
da casa o approfittane per andare a fare un
giro o in palestra. In ogni caso, cerca di va-
riare lalimentazione: la routine uno stress
anche a tavola!Bevi molta acqua, t o tisane. Evita di
esagerare con il caff o altri eccitanti.
in famiglia e con gli amiciI problemi del lavoro possono seguirti anche
fuori dallufficio. Per non esagerare e finire
in un circolo vizioso, leggi questi consigli.
Condividi le tue ansie con la famiglia o
gli amici, ma non parlare sempre e solo del
capo rompiscatole: ti rovinerai anche i mo-
menti liberi. Allo stesso modo, a chi ti rac-
conta i guai in azienda di: Ti ascolto, ma
poi parliamo daltro.
Dai alle cose il giusto peso: vero, un
progetto rifiutato pu sembrarti la fine del
mondo. Hai tutto il diritto di lamentarti, ma
poi pensa anche alle persone che conosci e
che stanno affrontando sfide ben pi grandi.
Fai una lista delle tue motivazioni: lavori
perch ami quello che fai, per guadagnare
abbastanza da comprarti una macchina o
per sostenere la tua famiglia? Capire cosa
ti spinge in ufficio ti aiuta a trovare energia
quando manca.
Fai uno schema delle priorit: in questo
istante per te pi importante andare al
saggio di tua figlia o consegnare la relazio-
ne? Fare un corso di aggiornamento o pas-
sare una serata in famiglia? Fatta la classi-
fica, saprai cosa non puoi sacrificare e cosa
pu aspettare. E ricorda: la tua scala di valo-ri non identica a quella degli altri, non sta
a te giudicare le scelte dei colleghi!
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Per la revisione del capitolo Prendi in mano la tua vitasi ringraziano:Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di neuroscienzeallAzienda ospedaliera Fatebenefratelli di MilanoGiampaolo Perna, professore onorario di psichiatriae neuropsicologia allUniversit di Maastricht (Olanda)
CAPITOLO 3
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LA VIADEL RESPIROL
a respirazione, atto semplice e
naturale, fondamentale per
tenere a bada lo stress. Secondo
gli esperti, per, sono poche le
persone che sanno davvero re-
spirare come si deve. Nella vita di tutti
i giorni, e in particolar modo quando
si sotto pressione, il respiro superfi-
ciale, irregolare, a volte affannoso. Nei
momenti di maggiore preoccupazione
si pu addirittura andare in apnea,
contraendo le spalle come se ci si do-
vesse preparare a combattere una bat-
taglia.
Le conseguenze di questa cattiva re-
spirazione sono uno stato di tensione
psicofisica che, se protratta nel lungo
la viadel respiro
termine, potrebbe nei casi pi gravi
sfociare in una crisi di panico, condi-
zione in cui ci si sente soffocare. Saper
respirare dunque fondamentale, non
solo per rilassarsi, ma per trovare le-
quilibrio giusto per far fronte alle sfide
della vita.
In questo capitolo scoprirai tutti i be-
nefici della respirazione, per il corpo
e per la mente. Ti verr anche propo-
sto un test, una sorta di check up uti-
le per capire se respiri correttamente.
In chiusura, una serie di esercizi che
puoi fare a casa tua e le principali tec-
niche di respirazione derivanti da due
discipline che hanno anche un ruolo
antistress: lo yoga e il Pilates.
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LA VIADEL RESPIRO
ti rilassi con laria
La respirazione una delle armi a tua di-
sposizione per battere lo stress. Molti
dei blocchi, delle ansie e delle paure che a
volte sembrano dominare le nostre vite ven-
gono proprio dal nostro trattenere il respiro.
Una respirazione superficiale, il giusto per
sopravvivere, fa sentire stanchi e depressi,
poco interessati alla vita, al sesso e al movi-
mento. Il respiro profondamente collegato
allarte di sapersi fidare e lasciarsi andare al
naturale corso delle cose, e in tempi come
questi di massima importanza per il nostro
benessere. Per non dire dellabilit che una
corretta respirazione restituisce, ossia di
tornare a essere giocosi, in contatto con il
nostro corpo e la nostra forza vitale.
E questo si riflette anche nelle nostre rela-
zioni, perch una respirazione rilassata aiuta
ad aprire il cuore, a diventare ricettivi, cre-
ando un senso di calma e di intimit innan-
zitutto in noi stessi e poi con gli altri. La re-
spirazione profonda rilassa tutti i muscoli,
fornisce una maggiore quantit di ossigenoalle cellule e al cervello, riduce la pressio-
ne arteriosa e rallenta il battito cardiaco. La
sensazione immediata di benessere, di cal-
ma, di pace.
Il respiro un ponte che collega mente e
corpo. Prenditi del tempo per goderti il po-
tere dellaria che entra ed esce da te. Il tuo
fisico ti ripagher.
i benefici per mente e corpoEcco tre buoni motivi per imparare a respi-
rare correttamente.
Il tuo pensiero diventa pi lucido. Latto
respiratorio il principale sistema di disin-
tossicazione del corpo: con lespirazione si
espelle anidride carbonica, sostanza irritan-
te per il sistema nervoso e velenosa per tutto
lorganismo. Al contrario, con linspirazione
il corpo fa un benefico rifornimento di ossi-
geno, gas fondamentale per il corretto fun-
zionamento delle cellule. Tra tutti gli organi,
il cervello il maggior consumatore di ossi-
geno: se manca va in crisi, con sintomi come
mancanza di concentrazione e agitazione.
Recuperi calma ed energia. Il respiro il
ponte tra corpo e spirito, ed in relazione
con la sfera emotiva. Capita, infatti, di ram-
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Si nasce inspirando e si muore espirando.
Tra queste due parentesi, il primo e lultimo
respiro, si svolge il percorso della vita.Ecco qualche cifra:
23mila gli atti respiratori al giorno;
16-18 i respiri al minuto;
1 il respiro ogni quattro battiti del cuore;
60 i metri quadrati della superficie
dellapparato respiratorio;
6 i litri daria della capacit dei polmoni;1,5 i litri daria respirati in media;
21% lossigeno presente nellaria.
I NUMERI DEI TUOI RESPIRI
LA VIADEL RESPIRO
mentarsi dei polmoni solo quando si ride o si
piange intensamente. Anche paura e tensio-
ni possono bloccare il naturale ritmo respi-
ratorio: agendo su di esso si possono pren-
dere le distanze dalle emozioni negative e
ritrovare lequilibrio mentale.
Ti riconcili con la vita. Il respiro agisce
molto pi in profondit di quanto si creda,
arrivando a portare a galla emozioni blocca-
te e traumi. Non a caso tutte le religioni fan-
no risalire la creazione del mondo al primo
alito o soffio divino, e nelle grandi tradizioni
spirituali il respiro la via maestra alla con-
sapevolezza e alla beatitudine.
fai il test del fiammiferoStress e ansia comportano una respirazione
molto superficiale e possono determinare
un blocco del diaframma. Per scoprire se il
tuo caso, puoi eseguire questo semplice test.
Cerca di spegnere un fiammifero posto a cir-
ca 20 centimetri dal viso, senza stringere le
labbra e tenendo la bocca socchiusa. Dedicaun momento di relax a capire se respiri nel
modo corretto. Puoi eseguire lesercizio in
piedi, seduto o sdraiato. Cerca di respirare
come fai di solito, nel modo che ti viene pi
naturale.
il modo giusto e quello sbagliatoMa come si respira? Segui questi consigli e
sforzati di non incappare negli errori di in-
spirazione ed espirazione pi comuni.
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LINSPIRAZIONE. latto di introdurre
laria nei polmoni.
Il modo corretto: laria entra dalle narici,
attraversa laringe, faringe e trachea, espan-
de i polmoni; il diaframma si abbassa e lad-
dome si dilata leggermente.
Errori pi comuni: alzare le spalle, dilata-
re il torace, bloccare linspirazione prima che
laria sia arrivata alla pancia, tenere laddo-
me contratto e la schiena in tensione.
Come rimediare: rilassa gola e spalle, te-nendo la schiena diritta ma senza forzare; al-
lenta i muscoli addominali e non forzare lin-
spirazione, ma lascia che laria entri da sola.
LESPIRAZIONE. Con lespirazione la-
ria esce dai polmoni.
Il modo corretto: lapparato respiratorio si
svuota a partire dal basso, i muscoli addomi-
nali si contraggono leggermente, il diafram-
ma si alza. In questo modo linspirazione
successiva avviene spontaneamente.Errori pi comuni: non buttare fuori com-
pletamente laria, inspirare prima che le-
spirazione sia conclusa, trattenere il fiato e
chiudere la gola.
Come rimediare: concentrati sullespira-zione, che dovrebbe durare circa il doppio
dellinspirazione. Conta i tempi dandoti un
ritmo, per esempio due secondi per linspi-
razione e quattro per lespirazione.
sblocca il diaframma
Per il rilassamento occorre innanzitutto im-
parare a respirare con la pancia. Per farlo,
bisogna agire su un muscolo fondamentale
per la respirazione e il benessere di tutto il
corpo: il diaframma, che divide la cavit to-
racica da quella addominale. Fai cos.
Sdraiati supino con le gambe leggermentepiegate e le braccia distese lungo i fianchi.
Rilassati a occhi chiusi e respira come fai di
solito, senza cercare di controllare la respi-
razione n tentare di renderla pi profonda.
Concentrati semplicemente sullaria che en-
tra ed esce dalle narici.
Ora appoggia un libro sulla pancia e con il
respiro cerca di vincere la resistenza del
peso, facendo alzare e abbassare il libro. Con
questo movimento stai esercitando il tuo
diaframma. Aumenta poco alla volta la pro-fondit e la lunghezza degli atti respiratori,
stando solo attento a non muovere il petto.
Cerca di dare un ritmo regolare alla respira-
zione. Fai questo esercizio per almeno cin-
que minuti: se eseguito con costanza, pudiventare un ottimo sistema, oltre che per ri-
lassarsi, per sgonfiare la pancia e dimagrire.
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U.
GRATI
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Se sei agitato per unarrabbiatura, in ufficio
o a casa, oppure per uno spavento, prova a
rilassarti con il metodo del neuropsichiatra
americano David Servan-Schreiber. Il
principio che il ritmo coerente del cuore
influisce positivamente sulle funzioni
cerebrali.
Mettiti in posizione comoda e
tranquilla e cerca di allontanare pensieri e
preoccupazioni.
Fai due respiri lenti e profondi per
stimolare lattivit del sistema parasimpatico.
Segui con cura particolare la fase di
LESERCIZIO DI EMERGENZA QUANDO TI FANNO ARRABBIARE
espirazione, fino al termine, poi fai una pausa
di qualche secondo finch linspirazione
successiva si avvier spontaneamente.
Ora porta lattenzione sulla zona cardiaca,
immaginando di respirare attraverso il cuore.
Servan-Schreiber consiglia di visualizzare il
proprio cuore come un bambino che fluttua
nellacqua tiepida. Questa immagine risveglia
nel petto una sensazione di calore e di amore,
che puoi incoraggiare con il pensiero e il
respiro.
Se ti aiuta, riporta alla memoria un fatto
piacevole della tua vita.
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Vuoi provare a dissipare le tensioni? Ecco
una pratica di respirazione per scac-
ciare lo stress a fine giornata e due esercizi
suggeriti dallo psichiatra tedesco Devapath
Peters, direttore dellistituto internazionale
Diamond Breath@ e da 30 anni facilitato-
re di gruppi nel campo della gestione dello
stress.
LA PRATICA RAPIDA. Ripeti per cin-
que-sei volte una semplice pratica a fine
giornata, per scaricare le tensioni accumula-
te: inspira, trattieni il respiro qualche secon-
do, poi espira usando il diaframma.
CONSAPEVOLEZZA CON LA MUSICA.
Ecco un esercizio per acquistare coscienza
del tuo respiro. Trova uno spazio comodo e
ascolta una musica che ti piace.
1. Da sdraiato, prenditi un momento per
sentire il tuo corpo che respira e per lasciare
andare ogni tensione con lespirazione pro-
fonda.
2. Sfrega le mani fino a scaldarle.
3. Appoggia i palmi sulla parte bassa del-
la pancia, respirando consapevolmente in
quella zona. Senti la pancia che si rilassa e il
respiro che diventa pi profondo. Ascolta le
onde della respirazione che si muovono at-
traverso la pancia.
4. Adesso porta le mani sulla pancia poco
sopra lombelico e immagina che questa sia
lorigine del tuo respiro. Con linspirazione
visualizza unonda che sale verso il petto, e
gli esercizi a casa tua
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A
B
LA VIADEL RESPIRO
Nello yoga la respirazione ha un ruolofondamentale di collegamento e comu-nicazione tra mente e corpo: il pranayama,
ovvero il controllo della forza vitale. Prana
significa energia ma anche respiro, e ayama
vuol dire controllo e padronanza. il respiro
che circola, espande, riempie e dona pienez-
za e senso di benessere.
Grazie allo yoga imparerai a regolare al me-
glio il respiro, a controllarne i ritmi. Respi-
ro, concentrazione e posizioni diventano un
tuttuno per ritrovare benessere ed equili-
brio. Le tecniche yogiche di respirazione
aiutano a contrastare leccesso di stress,
ridurre i disturbi del sonno, aumentare la
facolt di controllo e gestione della sfera
psico-emotiva. Tutto si basa su un principio
di progressione. Allinizio imparerai a re-
cuperare una corretta respirazione di baseche include la riattivazione del diaframma.
In seguito potrai procedere con tecniche pi
complesse che utilizzano la ritenzione del
respiro e i banda, delle particolari contrazio-
ni muscolari localizzate. Ecco le tre tecniche
base di respirazione yoga.
LESERCIZIO: SAMA VRITTI PRA-
NAYAMA (RESPIRAZIONE QUADRATA).
Questa tecnica di respirazione utile per
mobilizzare le vertebre cervicali e per au-mentare lossigenazione del sangue, favo-
rendo la concentrazione e la meditazione.
A. Siediti con le gambe incrociate. Porta
entrambe le mani sulle ginocchia con i polsi
verso lalto, il pollice e lindice uniti. Tieni la
schiena dritta, inspira lentamente e profon-
damente attraverso le narici.
respirazione yoga
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B. Portando il mento in basso, trattieni il
respiro. Espirando, solleva nuovamente il
capo e resta a polmoni vuoti per qualche
istante.
Fai la respirazione per 4-5 minuti e au-
menta il tempo gradualmente.
LESERCIZIO: NADI SODHANA (RE-
SPIRAZIONE A NARICI ALTERNATE).
Questo esercizio permette lampliamentodella cassa toracica e migliora lossigenazio-
ne e la circolazione del sangue. In pi un
ottimo strumento per raggiungere il rilassa-
mento totale di corpo e mente.
1. Siediti e porta la mano destra allaltezza
del viso, col palmo rivolto al naso, lindice
e il medio piegati. Fai in modo che anulare
e mignolo siano distesi davanti alla narice
sinistra, mentre il pollice sia davanti alla na-
rice destra. Inspira da entrambe le narici.
2. Chiudi la narice destra con il pollice
ed espira. Ora inspira dalla narice sinistra
che hai lasciato libera riempiendo i polmo-
ni daria. importante che la proporzione
tra linspirazione e lespirazione sia di uno a
due. Devi espirare, in pratica, per il doppio
del tempo rispetto allinspirazione.
3. Chiudi entrambe le narici: la destra con
il pollice e la sinistra con lanulare o il mi-gnolo. Porta il mento in basso: questo mo-
vimento ti aiuta a trattenere il respiro a pol-
moni pieni.
4. Ora libera la narice destra chiudendo la
sinistra, ed espira. Dopo inspira, sempre
dalla narice destra, riempiendo i polmoni
daria.
Per cominciare fai la respirazione per 4-5
minuti, poi aumenta il tempo gradualmente.
A.
ABBRESCIA
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LESERCIZIO: RESPIRAZIONE YO-
GICA COMPLETA. Lesercizio di respi-
razione addominale ti sar molto utile
perch permette di ottenere la massima
ossigenazione con il minimo consumo di
energia. La respirazione toracica, invece, particolarmente efficace nello stimolare
la circolazione. Inoltre permette di alle-
viare la rigidit del collo e delle spalle.
1. Siediti in una posizione comoda a gam-
be incrociate. Mantieni la schiena dritta.
Poni le mani sulladdome. Inspira finch
senti laddome che si espande e le dita che
si allontanano fra loro. Espira in modo che
laddome si abbassi e le dita si avvicinino
nuovamente.
2. Quando senti di padroneggiare il movi-
mento che hai imparato prima, porta en-
trambe le mani sulle ginocchia rimanendo
in posizione seduta. Continua con la re-
spirazione addominale.
3. Lentamente porta le mani sul petto
con le dita distese. Inspira in modo che
le punte delle dita si allontanino legger-
mente e il petto si espanda. Ora espira in
modo che il petto si abbassi e le dita si
avvicinino nuovamente. Poi prova questo
tipo di respirazione, toracica e non pi ad-
dominale come in precedenza, senza laiu-
to delle mani.4-5. Lentamente porta entrambe le mani
sulle spalle. Tieni i gomiti piegati e le brac-
cia aperte come delle ali.
6-7. Inspira e solleva i gomiti il pi pos-
sibile in alto cercando di non staccare le
mani dalle spalle. Cerca di riempire bene i
polmoni daria.
8. Espirando rilassa e abbassa i gomiti
lentamente fino a tornare nella posizio-
ne 4.
9. Appoggia entrambe le mani sulle gi-
nocchia rimanendo in posizione seduta.
Inspira ed espandi contemporaneamente
laddome e il torace. Nello stesso tempo
solleva leggermente le spalle verso lalto.
Poi, espirando, abbassa laddome, il tora-
ce e le spalle.
Ripeti ogni posizione per 2 o 3 volte.
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A.
ABBRESCIA
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Nel Pilates, il celebre metodo di allena-
mento ideato da Joseph Hubertus Pi-
lates durante il primo conflitto mondiale per
la riabilitazione dei feriti, la respirazione
uno degli elementi fondamentali. Inspirare
ed espirare nella maniera corretta, infatti,
parte integrante di ogni esercizio e ti per-
metter di raggiungere facilmente il rilassa-
mento muscolare e mentale con un benefico
respirazione pilateseffetto antistress. In generale, il metodo Pi-
lates indicato per favorire lo scioglimento
delle contrazioni muscolari e prevenire mal
di schiena e dolori cervicali. Ecco un sempli-
ce esercizio di respirazione Pilates che puoi
fare a casa tua.
LESERCIZIO. Questo esercizio ti uti-
le per prendere coscienza dellimportanza
Ideato negli anni Settanta dallo
psicoterapeuta statunitense Leonard Orr, un
metodo fondato sulla respirazione circolare
e porta a esprimere emozioni e sensazioni
profonde, forse collegate al momento della
nascita. Il rebirthing, come altre tecniche
simili (respirazione olotropica o integrata),
uno strumento di evoluzione personale, ma
va affrontato sotto la guida di un terapeuta
esperto perch pu smuovere emozioni
molto profonde. La tecnica fondamentale
quella del respiro circolare, che prevede
un susseguirsi ininterrotto di atti respiratori
profondi.
LESERCIZIO. Prova questo esercizio per
rilassarti prima di dormire o in qualunque
altro momento della giornata.
1. Inspira in modo dolce dal naso.
2. Espira subito con calma, nel modo pi
naturale possibile.
3. Inspira di nuovo e continua per otto
volte in tutto (quattro inspirazioni e quattro
espirazioni).
4. Al termine, fai una quinta respirazione pi
profonda.
Ripeti il ciclo quattro volte.
METODO REBIRTHING PER ESPRIMERE EMOZIONI PROFONDE
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della respirazione. Come hai letto in questo
capitolo, la respirazione ti serve ad allonta-
nare le tensioni, a regalarti una sensazione
di benessere e, nel Pilates, propedeutica
agli allenamenti. Se eseguita in maniera con-
sapevole, permette di attivare quei muscoli,
diaframma e addominali profondi, che con-
tribuiscono a una buona postura e al rasso-
damento della pancetta.
1. In piedi, con le gambe unite, impugna un
asciugamani e tienilo teso poco sopra laltez-
za delle ginocchia.
2. Avvolgilo intorno alle costole e incrocia i
due capi, quindi inspira espandendo la cassa
toracica.
3.Espira chiudendo le costole e la cassa to-
racica, sempre stringendo tra le mani il tuo
asciugamani.
A.
ABBRESCIA
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Per la revisione del capitolo La via del respiro si ringraziano:Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di neuroscienzeallAzienda ospedaliera Fatebenefratelli di MilanoGiampaolo Perna, professore onorario di psichiatria eneuropsicologia allUniversit di Maastricht (Olanda)
CAPITOLO 4
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Il corpo umano costituito per il70% di acqua, la stessa proporzio-
ne che esiste tra mari e terre emer-
se. Come sulla Terra, nel corpo lac-
qua viene distribuita lungo canali
(il sangue dellapparato circolatorio e
il sistema linfatico) e poi raccolta ed
eliminata (in reni e vescica). Lacqua
una grande mediatrice: nellorganismo
umano regola gli scambi tra ambiente
interno ed esterno ed estremamente
ricettiva alle variazioni di temperatu-ra. Per questo motivo, per esempio, si
suda quando fa troppo caldo.
Dallacqua si impara a essere fluidi,
pronti alla trasformazione, ma anche
gentili e sensuali. lelemento che me-
la viadellacqua
glio esprime la sfera emotiva: si pu es-sere furiosi come loceano in tempesta
o trasparenti come un lago alpino. Pro-
prio grazie a questa somiglianza con il
mondo interiore, lacqua ha il grande
potere di assorbire le tensioni emotive
e ripulire lorganismo dai residui dello
stress.
Le vie dellacqua sono tante: ci si pu
rinvigorire con una doccia fredda o ri-
lassare nelle calde acque termali, cos
simili a un rigenerante liquido amnio-tico. Si pu fare un idromassaggio per
allentare le tensioni muscolari oppure
liberarsi dalle tossine nellhammam:
tutti rimedi estremamente efficaci per
ritrovare il proprio benessere.
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le virtdellidroterapia
L
a scienza delle cure con lacqua, idea-
ta il secolo scorso dallabate SebastianKneipp, conta ben 700 diverse tecniche:
bagni completi e parziali, a diversi gradi
di temperatura e sulle differenti parti del
corpo. Il principio dellidroterapia quel-
lo di favorire lautoguarigione con gli sti-
moli termici e meccanici dellacqua.
Puoi sperimentare i benefici dellidrotera-
pia anche a casa tua, immergendoti nella
vasca e arricchendo lacqua con oli es-
senziali o sali che aiutano a combattere la
stanchezza fisica e mentale. Oppure puoi
provare i trattamenti proposti nei centri
termali (in Italia ce ne sono circa 400),
che ti daranno una mano a disintossicarti,
a ritrovare lequilibrio psicofisico, a scio-
gliere le contratture muscolari, a stimola-
re la produzione di ormoni che inducono
al relax e riattivare la circolazione sangui-
gna e linfatica. Ecco in che modo agisce
lidroterapia: lacqua fredda tonifica, ma lo stimolo
deve essere breve e applicato sulla pelle
calda;
lacqua calda rilassa, ma se supera una
certa temperatura stanca;
lalternanza di acqua calda e fredda
ideale per allontanare le tensioni e rinvi-
gorire lorganismo.
Percorso talassoterapico
con piscina multifunzione
di acqua marina riscaldata
allhotel Torreruja, nel borgosardo di Isola Rossa, in
provincia di Olbia.
LA VIADELLACQUA
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LA VIADELLACQUA
Non hai tempo o voglia di fare unweekend alle terme? Anche a casatua puoi concederti sedute di idroterapiaper rivitalizzarti, ritrovare la calma e la con-
centrazione e sciogliere le tensioni. Ecco i
principali trattamenti domestici.
bagni riequilibrantiLimmersione in una vasca sicuramente
da preferire alla doccia se vuoi godere a
pieno dei poteri rilassanti dellacqua, per
riprenderti dopo una giornata pesante,
ma anche da un dispiacere o da un mal di
schiena. Limportante prendersi il temponecessario e staccare la spina da tutti gli
impegni.
PER SCIOGLIERE LE TENSIONI. Se
hai i muscoli indolenziti, un semplice eser-
cizio di stretching da fare in acqua ti aiu-
ter a sciogliere tutte le tensioni. Appog-
giati con la schiena al bordo della vasca e
alza lentamente una gamba senza piegarla;
laltra gamba inclinata, con il piede sal-damente appoggiato sul fondo. Aiutandoti
con le mani dietro il ginocchio, tira dolce-
mente la gamba verso il petto ed estendi la
punta del piede. Resta in posizione per cir-
ca mezzo minuto senza forzare, poi cambia
gamba. Mentre esegui lesercizio ricorda di
respirare profondamente. importante so-
prattutto la fase di espirazione, da eseguire
mentre porti la gamba al petto: svuota bene
i polmoni buttando fuori laria dalla bocca.
PER RIGENERARTI. Vuoi rilassarti e
ricaricarti? Bene, chiuditi in bagno e stacca
il telefono. Quella dellacqua unesperien-
za regressiva, che permette di purificare le
emozioni e raggiungere larmonia tra mente
e corpo. Lascia in penombra la stanza e, se
vuoi, accendi delle candele e metti la musi-
il relax a casa tua
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7/27/2019 149869722 Combatti Lo Stress PDF
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U.
GRATI
LA VIADELLACQUA
ca preferita. Il bagno di benessere non ser-
ve per lavarsi: per questo dovresti entrare
in vasca dopo avere fatto una breve doccia
con i