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    VINCOLI DI DESTINAZIONE EX  ART. 2645-TER C.C.: UN TENTATIVO D’INQUADRAMENTO

    SISTEMATICO CON LO SGUARDO RIVOLTO AL CODICE CIVILE*

    di Ale!"d#$ T$##$"i

    * Relazione svolta all’incontro di studio organizzato dal Consiglio Notarile di Bologna presso laScuola di Notariato Rolandino Passaggeri di Bologna il 26 novembre 2012.

    S$%%!#i$: 1. remessa. ! 2. "li antecedenti del vincolo di destinazione. ! 2.1. #l patto$iduciario. ! 2.2. %’onere donativo. ! &. #l vincolo di destinazione 'uale eccezione nel sistema deidiritti reali. ! &.1. #l principio di tipicit( dei diritti reali. ! &.2. #l divieto di alienazione. ! &.&. %aresponsabilit( patrimoniale del debitore. ! ). %’atto costitutivo. ! ).1. %a $orma pubblica. ! ).2. #ltestamento ! ).2.1. #l rapporto tra la destinazione e la separazione esercitata dai creditori ereditari.  & ).&. %a legittimazione a costituire il vincolo. ! ).). %a struttura. ! ).).1. Negozio unilaterale nonrecettizio. ! ).).2. #l tras$erimento del bene destinato contestuale ma con causa propria. ! ).).&.%’inammissibile costituzione di una propriet( $iduciaria in $avore dell’attuatore. ).).). #l

    tras$erimento in $unzione gestoria con obbligo di ritras$erimento. ! ).+. %a durata. ! ).6. # benioggetto del vincolo di destinazione. +. %a trascrizione del vincolo di destinazione. ! 6. %e posizionisoggettive c,e derivano dalla destinazione. ! 6.1. %a propriet( con$ormata. ! 6.2. %a posizione delsoggetto attuatore. 6.&. %a posizione del bene$iciario. ! -. %’e$$ettivit( della destinazione. ! . %alimitazione di responsabilit(. ! .1. Segue/ il ri$erimento all’art. 1&22 comma 2 c.c. ! .2. Segue/l’inammissibilit( dell’autodestinazione. ! . # rapporti con gli istituti a$$ini. ! .1. #l $ondo patrimoniale e la supposta natura residuale dell’art. 26)+ter  c.c. ! .2. #l trust  interno ed il principiodi meritevolezza.

    '. (#e%e!.

    %’art. 26)+ter   c.c. introdotto nel codice civile dall’art. &novies  del decreto legge &0dicembre 200+ n. 2-& convertito dalla legge 2& $ebbraio 2006 n. +1 ,a stabilito c,e “gli atti in

     forma pubblica con cui  determinati beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri sonodestinati, per un periodo non superiore a novanta anni o per la durata della vita della persona

     fisica beneficiaria, alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con

    disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche ai sensi dell’art. 1322,

     secondo comma, possono essere trascritti.

     Nell’esegesi della $attispecie tra i vari elementi costitutivi il nucleo essenziale ladestinazione del patrimonio ad uno scopo meritevole di tutela1.  %a destinazione patrimoniale

    costituisce la causa del negozio, c,e consente allo stesso di produrre gli e$$etti ulteriori stabilitidall’art. 26)+ter, e$$etti c,e si producono a seguito della trascrizione dell’atto nel pubblico registroe precisamente/ i3 l’opponibilit( ai terzi del vincolo di destinazione4 ii3 la legittimazione di'ualun'ue soggetto interessato anc,e diverso dal con$erente ad agire per la realizzazione degliinteressi a cui il vincolo preordinato4 iii3 la limitazione di responsabilit( dei beni vincolati e deiloro $rutti la cui $unzione di garanzia patrimoniale limitata ai debiti contratti per soddis$are loscopo a cui la destinazione preordinata.

    2. Gli !")eede")i del +i"$l$ di de)i"!,i$"e.

    1 Secondo 5. "ambaro  !a proprietà,  in 5. "ambaro ! . 7orello "rattato dei diritti reali, # ropriet( e

     possesso 200 &&6 il legislatore parla di 8vincolo9 di destinazione c,e reso opponibile ai terzi mediante latrascrizione4 tuttavia la parola vincolo inadeguata perc,: evoca l’idea di peso limite gravame blocco. #n realt( ilvincolo di destinazione reso opponibile ai creditori del proprietario indica un modo di essere della propriet( la 'ualegenera utilit( destinate non gi( al suo titolare ma ad un bene$iciario.

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    2.'. Il !))$ id/i!#i$.

     Nel nostro ordinamento anc,e prima dell’avvento dell’art. 26)+ter  c.c. era possibile creareun vincolo con e$$icacia obbligatoria a carico del proprietario c,e vi consentisse2. oic,: il contrattonon produce e$$etti nei con$ronti dei terzi se non nei casi ammessi dalla legge ;art. 1&-2 c.c.3 tale

    vincolo non era opponibile ad un terzo ac#uirente dell’immobile n$ ad un creditore del  proprietario. 

    n caso tipico di vincolo obbligatorio $rutto dell’autonomia negoziale costituito dalcontratto fiduciario&  con il 'uale il $iduciario assume determinati obblig,i nei con$ronti del$iduciante obblig,i c,e ,anno mera rilevanza interna inter partes  e il cui inadempimento pu<essere sanzionato esclusivamente con la ric,iesta di risarcimento danni del $iduciante nei con$rontidel $iduciario in$edele senza alcuna azione di recupero reale del bene. Nel negozio $iduciariol’attribuzione proprietaria a $avore del $iduciario piena ed i limiti derivanti dal  pactum fiduciae sirisolvono in ordinari obblig,i a carico dello stesso riguardo all’uso e alla disposizione dei benitras$eritigli). =a ci< consegue c,e la posizione giuridica del bene$iciario tutelata solo sul piano

    obbligatorio e non erga omnes% in particolare se il $iduciario cede il bene ad un terzo in violazionedel patto il patto stesso non opponibile al terzo ;anc,e se da lui conosciuto3 +.  5nalogamentel’obbligazione fiduciaria non & opponibile ai creditori del titolare del bene   i 'uali possono $ar valere le loro ragioni mediante un’azione esecutiva su 'uel bene determinato. #n$atti non ammessala pattuizione di una limitazione di responsabilit( disposta dalle parti nell’esercizio della loroautonomia privata6 stante la natura imperativa della norma dettata dall’art. 2-)0 comma 2 c.c. in

     base alla 'uale le limitazione della responsabilit( non sono ammesse se non nei casi stabiliti dallalegge.

    Si pu< ipotizzare il caso del genitore anziano il 'uale volendo assicurare al $iglio minore la possibilit( di avere le risorse su$$icienti per completare il proprio iter   di studi tras$erisca un

    immobile produttivo di reddito al $iglio maggiore ;$iduciario3 il 'uale assume l’obbligazione neicon$ronti del padre ;$iduciante3 di utilizzare le rendite dell’immobile per consentire al $ratellominore ;terzo bene$iciario3 di realizzare il suo percorso di studi. %’accordo tra il padre ed il $igliomaggiore non opponibile ad aventi causa ed a creditori del $iduciario4 la tutela del $iglio minore a$ronte di un inadempimento del $iduciario limitata ad un’azione risarcitoria.

    2.2. L’$"e#e d$"!)i+$.

    2 5$$erma c,iaramente 5. %uminoso 'ontratto fiduciario, trust e atti di destinazione e> art. 2()* ter c.c., in Riv. not., 200 c,e gi( prima dell’emanazione dell’art. 26)+ ter  c.c. rientrava nel potere dei privati porre in essere ! con e$$etti tra le sole parti di natura obbligatoria ! atti di destinazione di beni immobili o mobili registrati per larealizzazione di interessi meritevoli di tutela ri$eribili a soggetti individuali o collettivi.

    3 Secondo la tesi prevalente nel fenomeno fiduciario sono contenuti due negozi giuridici collegati tra loro%l’uno reale positivo ed e$$icace per i terzi e l’altro obbligatorio negativo e limitato alle parti. ?siste un rapporto disubordinazione del negozio obbligatorio al negozio reale per cui il primo negozio pu< de$inirsi accessorio ed il secondo

     pu< de$inirsi principale4 si consideri in$atti c,e gli obblig,i del $iduciario derivano dal potere giuridico accordatoglicon il negozio reale c,e ne costituisce 'uindi il  prius  logico e giuridico ;c$r. %. Cariota @errara , + negozi fiduciari,."rasferimento, cessione e girata a scopo di mandato e di garanzia. Processo fiduciario, adova 1&& 2-23.

    %a $attispecie illustrata de$inita fiducia dinamica, poic,: l’accordo $iduciario preceduto da un tras$erimentoimmobiliare dal $iduciante al $iduciario. 5l contrario nella cd. fiducia statica  il $iduciario risulta gi( intestatario del

     bene c,e ad esempio ,a ac'uistato a nome proprio con denaro $ornito da $iduciante e con il  pactum fiduciae si obbligaverso il $iduciante a dare al bene una determinata destinazione.  +l vincolo di destinazione e art. 2()*-ter  c.c., nella suaconfigurazione delineata dalla norma codicistica, si avvicina alla cd. fiducia statica.  

    4 5. %uminoso op. cit. 64 C$r. anc,e B. 7astropietro !’atto di destinazione tra codice civile italiano emodelli europei di articolazione del patrimonio, in Riv. not., 2012 &20 s.

    5 5. %uminoso op. e loc. cit.6 C$r. @. "azzoni +n +talia tutto & permesso, anche #uel che & vietato lettera aperta a /urizio !upoi sul trust e

     su altre bagatelle0, in Riv. not., 2001 12+14 #d +l cammello, il leone, il fanciullo e la trascrizione del trust in Riv. not.,2002 111+ s.4 C. Castronovo +l trust e sostiene !upoi, in uropa e dir. priv., 1 )+1.

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    5ttraverso l’onere il donante pu< imporre al donatario l’assunzione di una determinataobbligazione che pu4 consistere in un fare, un dare o un non fare  ;c$r. art. -& c.c.3-. Aornando alcaso sopra proposto il genitore anziano potrebbe donare un immobile produttivo di reddito al $igliomaggiore con l’onere di utilizzare le rendite dell’immobile per consentire al $ratello minore direalizzare il suo percorso di studi.

    Si de$inisce obbligazione il rapporto giuridico in virt del 'uale un soggetto ;debitore3 tenuto ad e$$ettuare una prestazione economicamente valutabile per soddis$are un interesse anc,enon patrimoniale di un altro soggetto ;creditore3. Nel vincolo di destinazione a di$$erenzadell’onere donativo il soggetto attuatore non deve adempiere una determinata prestazione  maattuare il programma destinatorio fissato nell’atto costitutivo del vincolo.  %a di$$erenza dicontenuto dell’attivit( ric,iesta all’obbligato si ri$lette anc,e sulla struttura giuridica della$attispecie come si vedr( in seguito.

    5i sensi dell’art. -& comma & c.c.  per l’adempimento dell’onere pu4 agire oltre il donante, #ualsiasi interessato, anche durante la vita del donante stessoD. Secondo l’interpretazione

     prevalente legittimato ad agire per l’adempimento dell’onere #ualun#ue soggetto avvantaggiatodall’adempimento, che sia portatore di un interesse patrimoniale o solo morale, e non soltantocolui che abbia un diritto di credito alla prestazione del modo .  Si tratta di una legittimazione

     straordinaria attribuita indipendentemente dal ri$erimento alla titolarit( di situazioni sostanzialitipic,e10.

    Era per l’attuazione del vincolo di destinazione riconosciuta la legittimazione oltre alcon$erente recte  costituente11 a 'ualsiasi interessato anc,e durante la vita del con$erente. %a$ormulazione ricalca esattamente l’azione attribuita per l’adempimento dell’onere.

    Fa per< sottolineato c,e il vincolo di destinazione si discosta dall’onere per   una tutelamaggiore, di natura reale, derivante direttamente dalla trascrizione del vincolo.  G in$atti possibile

    agire in giudizio non solo al $ine di ottenere sul piano obbligatorio il risarcimento del danno patrimoniale subHto a causa dell’inosservanza del vincolo di destinazione ma anc,e e soprattutto al$ine di ovviare all’inerzia del gestore o di porre rimedio all’atto gestorio compiuto in di$$ormit( al$ine di ottenere un provvedimento c,e tenga luogo dell’attivit( gestoria non compiuta12. %atrascrizione del vincolo comporta la sua opponibilit( anc,e agli aventi causa dal soggetto obbligatoalla sua attuazione e 'uindi anc,e a c,i abbia ac'uistato dall’obbligato alla destinazione c,e abbia

     posto in essere un’alienazione abusiva, in violazione del vincolo di destinazione.

    5l riguardo occorre distinguere 'uella c,e abbiamo c,iamato alienazione abusiva daun’alienazione c,e rientri nell’attivit( dinamica di gestione del vincolo c,e ben pu< comportareun’esigenza di alienazione del bene al $ine di soddis$are gli interessi sottesi alla costituzione del

    vincolo1&. Sar( di $ondamentale importanza al $ine di individuare i poteri gestori c,e competono alsoggetto attuatore del vincolo una corretta enunciazione della volont( del disponente c,e devestabilire un programma a cui i soggetti attuatori dovranno attenersi per dare corretta attuazione al

    7 C$r. ". Capozzi 5uccessioni e donazioni, 7ilano 2002 )2.

    8 "iorgianni voce 6bbligazione, in 7oviss. dig. it., Aorino 16+ +1 ss.9  C$r. ". Capozzi op. cit., )).10  C$r. rotoisani 8ell’esercizio dell’azione, in 'omm. cod. proc. civ. diretto da 5llorio Aorino 1-& 106+

    ss.4 Costanza Problemi dell’onere testamentario, in Riv. dir. civ., 1- ## &1& ss.11  #l termine con$erente evidentemente utilizzato in modo improprio in 'uanto nel vincolo di destinazione

    disciplinato dalla norma non previsto alcun atto di tras$erimentoIcon$erimento in $avore di un ente costituendo.12 C$r. ?. 7atano  + profili di assolutezza del vincolo di destinazione% uno spunto ricostruttivo delle situazioni

     giuridiche soggettive, in Riv. not., 200- &-2.

    13 C$r. ?. 7atano op. e loc. cit. 

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    vincolo di destinazione nel 'uale dovranno essere indicate anc,e le ipotesi $isiologic,e in cui ammessa l’alienazione del bene vincolato.

    G stato e$$icacemente a$$ermato in dottrina c,e il vincolo di destinazione dà vita ad unmodello di fiducia rinforzata, indubbiamente nuovo per l’ordinamento italiano1).

    0. Il +i"$l$ di de)i"!,i$"e 1/!le ee,i$"e "el i)e%! dei di#i))i #e!li.

    0.'. Il #i"ii$ di )iii) dei di#i))i #e!li.

    %’autonomia privata $ino all’entrata in vigore dell’art. 26)+ter  c.c. non aveva la $acolt( direndere l’obbligazione assunta dal $iduciario opponibile ai terzi aventi causa o creditori del$iduciario stesso. #n$atti non consentito all’autonomia privata di creare obbligazioni  propter remcome tali idonee a tras$erirsi in capo all’avente causa da colui c,e le ,a assunte nella sua veste dititolare del diritto nel momento in cui si veri$icato il $atto generatore dell’obbligazione1+.

    #l principio di tipicità dei diritti reali ,a come scopo evitare c,e il contenuto tipico dei diritti

    reali cio 'uelle $acolt( c,e per legge competono al titolare di un diritto reale sia modi$icatodall’autonomia privata. %a regola diretta a $avorire la sicura circolazione dei diritti stessi evitandoal titolare di dover esperire indagini ad esempio nei pubblici registri sulle $acolt( associate a 'ueldeterminato diritto. %a pubblicit( immobiliare postula necessariamente una standardizzazione deidiritti ed una loro conseguente tipizzazione. %a presenza di un sistema di pubblicit( legale escludegi( di per s: c,e la sola autonomia privata possa generare nuovi diritti reali perc,: il Conservatoredeve ricusare di ricevere gli atti c,e non siano previsti dalla legge ;art. 26-) c.c.3 e nessun sistemadi pubblicit( legale potrebbe $unzionare se i privati avessero il diritto di trascrivere 'ualun'ue atto16.#l principio si giusti$ica anc,e con la necessaria relativit( degli e$$etti del contratto e art. 1&-2 c.c.evitando di andare ad intaccare la s$era patrimoniale di terzi soggetti mediante la creazione disituazioni giuridic,e atipic,e ad essi opponibili1-. er esempli$icare le esigenze sottese al principio

    di tipicit( stato proposto l’esempio del coniuge romantico ma prudente il 'uale nomini la propriaconsorte 8Regina9 dell’appartamento di sua propriet( esclusiva lasciando i terzi nell’incertezzacirca le $acolt( ed i poteri inerenti alla carica di 8Regina della Casa91.

    n vulnus a 'uesto principio si ritrova nelle servit prediali consistenti in un peso su un$ondo per l’utilit( di un altro $ondo nelle 'uali il codice civile ,a delineato lo sc,ema tipicoconsentendo per< all’autonomia privata di individuare il contenuto del peso a carico del $ondoservente ed a $avore del $ondo dominante con il limite generale per cui  servitus in facere consisterene#uit. Com’ noto le servit9 costituiscono un diritto reale tipico a contenuto atipico1.

    G stato osservato c,e l’art. 26)+ter   c.c. consente ora di costituire delle vere servit9

    irregolari opponibili ai terzi% si pu< proporre a titolo esempli$icativo il caso del proprietario di unavilla c,e presenta interesse storico c,e si obbliga nei con$ronti del Comune o della locale rolocoa consentire l’accesso al pubblico dei turisti alla sua villa per un certo numero di anni 20.  %a

    14 5. %uminoso op. cit., 100).15  C$r. ". "abrielli  !a pubblicità immobiliare,  in "ratt. di dir. civ. diretto da R. Sacco ) 2012 -4 in

    giurisprudenza c$r. Cass. 1 gennaio 1+1 n. 1+1 in :iur. it., 1+2 # 1 24 Cass. - settembre 1- n. )0)+ in  ;oroit., 1- # -2)4 Cass. 20 agosto 1& n. --.

    16 . 7orello "ipicità e numerus clausus dei diritti reali,  in 5. "ambaro ! . 7orello "rattato dei dirittireali, 7ilano 200 # -- nota 24 5. "ambaro !a proprietà, in "ratt. di dir. priv. a cura di ". #udica e . Jatti 6- ss.

    17 5llara !e nozioni fondamentali del diritto civile,  edizione Aorino 1+ &0 ss spec. )0& ss.518 5. "ambaro !a proprietà, in "ratt. di dir. priv. cit. -).19 C$r. Fitucci

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    tecnico ma ad ogni pattuizione condizionante e limitativa delle $acolt( di godimento e didisposizione del proprietario2+.

    Era la destinazione di un bene ad uno scopo pu< comportare un divieto di alienazione di'uel bene per tutta la durata del vincolo di destinazione vincolo c,e per espressa disposizione

    normativa pu< durare $ino a novanta anni o per tutta la durata della vita del bene$iciario. %atrascrizione del vincolo comporta dun'ue l’opponibilit( ai terzi della destinazione eimplicitamente anc,e dell’eventuale divieto di alienazione collegato alla destinazione per un

     periodo di tempo piuttosto lungo26. #l c,e signi$ica c,e la $attispecie della destinazione di un benealla scopo trascrivibile e  art. 26)+ter   c.c. comporta una doppia eccezione al divieto dialienazione disciplinato dall’art. 1&- c.c./ i3 il divieto di alienazione in $orza della trascrizione opponibile ai terzi4 ii3 la sua durata pu< essere particolarmente lunga ;$ino a novanta anni o per lavita del bene$iciario3. %’eccezione giusti$icata dalla causa destinatoria c,e diretta a soddis$areinteressi meritevoli di tutela di rango superiore a 'uelli tutelati dal divieto di alienazione.

    Sulla 'uestione si pronunciata anc,e la giurisprudenza c,e ,a ritenuto c,e l’art. 26)+ ter 

    consenta di opporre ai terzi la pattuizione con cui sia stata convenuta l’inalienabilit( del benesottoposto al vincolo2-.

    0.0. L! #e$"!3ili) !)#i%$"i!le del de3i)$#e.

    %’art. 2-)0 c.c. stabilisce il principio della responsabilit( patrimoniale illimitata del debitorein base al 'uale il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni

     presenti e $uturi. !’art. 2?)@, comma 2, c.c. sancisce una riserva di legge per l’individuazione deicasi di limitazione di responsabilità.  Spetta alla legge stabilire nel bilanciamento dei diversiinteressi 'uando l’interesse dei creditori alla piena responsabilit( patrimoniale del debitore possaessere sacri$icato in vista di un interesse ritenuto prevalente. %a destinazione patrimoniale di cuiall’art. 26)&ter  c.c. rappresenta un esempio di limitazione di responsabilit( espressamente previsto

    dalla legge. Si vedranno in seguito le ragioni c,e giusti$icano la limitazione di responsabilit( e lecondizioni perc,: 'uesta possa operare.

    4. L’!))$ $)i)/)i+$.

    4.'. L! $#%! /33li!.

    %’art. 26)+ter   c.c. ric,iede per l’atto costitutivo del vincolo di destinazione la $ormadell’atto pubblico. %a ragione per cui non ammessa la scrittura privata risiede nella delicata$unzione di bilanciamento dell’interesse sotteso alla creazione del vincolo rispetto alle ragioni deicreditori sacri$icate dalla trascrizione del vincolo c,e ,a indotto il legislatore a prescrivere la

    $orma pubblica c,e garantisce un preventivo $iltro di legalit( da parte del notaio pubblico u$$iciale.Si noti c,e la $orma pubblica prescritta per 'ualun'ue $attispecie di limitazione dellaresponsabilit( patrimoniale/ si vedano ad esempio l’atto costitutivo di $ondazione ;art. 1) c.c.34 lacostituzione del $ondo patrimoniale ;art. 16- c.c.34 l’accettazione con bene$icio d’inventario ;art.)) c.c.34 la costituzione di societ( per azioni ;art. 2&2 c.c.3 la deliberazione di costituzione di un

     patrimonio destinato ad uno speci$ico a$$are ;art. 2))-#uater   c.c.3 la costituzione di societ( aresponsabilit( limitata ;art. 2)6& c.c.3.

    G stato sostenuto in dottrina c,e la $orma dell’atto pubblico sia ric,iesta esclusivamente in$unzione della trascrizione del vincolo mentre non sarebbe necessaria per la costituzione del vincolo

    25 Cass. 1- novembre 1 n. 12-6 in  7otariato, 2000 )1& ss con nota di . Calabritto4 Cass. 12 gennaio

    10 n. &024 Cass. 12 novembre 1-& n. 21 in Rass. >vv. 5tato, 1-) )0.26 C$r. @. "azzoni 6sservazioni sull’art. 2()*-ter  del codice civile, in :iust. civ., 2006 1--.27 Arib. Reggio ?milia sentenza 26 marzo 200- in  Riv. dir. civ., 200 )+1 con nota di 5. 7orace inelli

    "ipicità dell’atto di destinazione ed alcuni aspetti della sua disciplina.

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    con e$$etti meramente obbligatori2. %a 'uestione coinvolge una visione pi generale circal’in'uadramento sistematico dell’art. 26)+ter / una norma c,e disciplina esclusivamente latrascrizione del vincolo di destinazione oppure norma di diritto sostanziale c,e detta i re'uisitidella nuova $attispecie tipica dell’atto di destinazioneM Se si segue la prima impostazione si pu<ammettere accanto al vincolo con e$$etti reali disciplinato dall’art. 26)+ter,  un vincolo con

    e$$icacia obbligatoria tra le parti costituito per scrittura privata. Se si segue la secondaimpostazione si deve concludere c,e la $orma pubblica ric,iesta 'uale re'uisito di validit(dell’atto di destinazione2. Sulla 'uestione si torner( nel prosieguo del presente lavoro.

    4.2. Il )e)!%e")$.

    #l testamento come veicolo per la costituzione di un vincolo di destinazione non espressamente contemplato dallart. 26)+ter   c.c. contrariamente al trust  per il 'uale previstalistituzione con un atto mortis causa ;art. 2 della Convenzione dell5Ka sulla legge applicabile aitrusts e sul loro riconoscimento rati$icata dall’#talia con la legge 16 ottobre 1 n. &6)3.

    #n dottrina si ritiene c,e l’art. 26)+ter  con il ri$erimento generico ad 8atti in forma pubblica9 consenta di utilizzare anc,e il testamento per la costituzione del vincolo di destinazionenon essendovi ragioni per limitare loperativit( della previsione di cui allart. 26)+ter  c.c. agli attiinter vivos&0. =’altra parte 'uando il legislatore ,a voluto imporre un divieto all’autonomia privatacirca la possibilit( di produrre un certo e$$etto giuridico con il testamento lo ,a stabilitoespressamente come nel caso del divieto di concedere ipoteca con il testamento ;art. 221 comma2 c.c.3. er un in'uadramento sistematico va osservato c,e possibile costituire per testamento un$ondo patrimoniale ;art. 16- c.c.3 o una $ondazione ;art. 1) c.c.3 istituti in cui possibile rinvenirel’effetto di destinazione di beni ad uno scopo c,e caratterizza anc,e l’atto di destinazione e  art.26)+ter c.c.

    Considerato c,e il ri$erimento normativo ad 8atti in forma pubblica9 ,a la $inalit( digarantire un preventivo controllo del notaiopubblico u$$iciale sulla meritevolezza degli interessi

     perseguiti attraverso la costituzione del vincolo si deve ritenere c,e  lAunica forma idonea acostituire un vincolo di destinazione con gli effetti di cui allAart. 2()*-ter   c.c. sia il testamento

     pubblico&1. Sar( compito del notaio dopo avere provveduto alla registrazione del testamentounitamente al verbale con cui si d( atto del passaggio del testamento dal repertorio degli atti mortis

    28 ". etrelli !a trascrizione degli atti di destinazione, in Riv. dir. civ., 2006 162 ss.4 7. Bianca 7. =’?rrico

    5. =e =onato C. riore !’atto notarile di destinazione, 7ilano 2006 &+.29 R. Calvo op.cit., 16) s.4 @. "azzoni 6sservazioni cit. 1-24 "entili !e destinazioni patrimoniali atipiche.

     segesi dell’art. 2()* ter  c.c., in Rass. dir. civ., 200- - ss4 ". "abrielli =incoli di destinazione importanti separazione patrimoniale e pubblicità nei registri immobiliari, in Riv. dir. civ., 200- &&6.

    30 C$r. ". etrelli op. cit., 161 ss.4 7. Bianca 7. =’?rrico 5. =e =onato C. riore op. cit., 1& ss.4 @. Spotti +l vincolo testamentario di destinazione, in ;am. Pers. 5ucc., 2011 &) ss.4 ". "abrielli =incoli di destinazione, cit.&&64 R. Calvo op. cit., 114 contra 7. #eva , !a trascrizione di atti di destinazione per la realizzazione di interessimeritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni o ad altri enti o persone fisiche art.

    2()*-ter  c.c.0 in funzione parasuccessoria, in Riv. not., 200 120 ss. c,e esclude l’idoneit( del testamento a svolgere ilruolo di $onte negoziale del vincolo di destinazione.

    31 C$r. 7. Bianca 7. =’?rrico 5. =e =onato C. riore op. cit., 1). %’esigenza di garantire il $iltro dellameritevolezza degli interessi perseguiti con l’atto di destinazione dovrebbe giusti$icare la deroga al principio generale die'uivalenza delle $orme testamentarie in particolare escludendo la possibilit( di costituire un vincolo di destinazione

    con il testamento ologra$o o segreto ;c$r. @. Spotti op. cit., &) ss. O 34 contra 5. 7erlo Brevi note in tema di vincolotestamentario di destinazione ai sensi dell’art. 2()*-ter  c.c., in Riv. not., 200- +1& c,e propende per un’interpretazioneestensiva c,e riconosca la liceit( di una costituzione del vincolo di destinazione anc,e attraverso lo strumento deltestamento ologra$o e del testamento segreto.

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    causa a 'uello degli atti tra vivi trascrivere il vincolo di destinazione presso l5genzia del territorioeIo presso il Registro delle imprese.

    Se residua un margine di dubbio per la costituzione diretta tramite testamento del vincolodi destinazione certamente ammissibile la costituzione indiretta tramite un legato di contratto

    avente ad oggetto l’obbligo per l’onerato ;erede o legatario3 di costituire con successivo atto inter vivos  il vincolo di destinazione&2. #l bene$iciario della destinazione ac'uister( la 'uali$ica dilegatario in 'uanto titolare del diritto di credito all’attuazione della destinazione a cui corrispondel’obbligazione dell’erede o legatario proprietario del bene vincolato in $unzione della destinazione.

    Secondo un’altra opinione non sarebbe necessaria la forma del testamento pubblico per il vincolo di destinazione testamentario poich$ la destinazione testamentaria ac#uista sempre

    efficacia obbligatoria al momento dell’apertura della successione,  mentre l’opponibilit( ergaomnes deriva dalla pubblicazione del negozio istitutivo. #l vincolo plasmato dal testatore integrer(gli estremi del modo con il 'uale impone all’erede o al legatario l’onere ;ossia il comando3 didestinare ad tempus speci$ici beni a $avore del terzo onorato&&. Puest’ultima soluzione presenta ilvantaggio di consentire al testatore di realizzare la sua 8volont( destinatoria9 c,e pu< presentareuna certa rilevanza nella sistemazione patrimoniale  post mortem,  anc,e tramite il testamentoologra$o c,e com’ noto statisticamente la $orma di testamento di gran lunga pi utilizzata. #l$iltro di meritevolezza degli interessi perseguiti attraverso la destinazione patrimoniale a$$idato alnotaio si attuerebbe con l’atto pubblico con cui l’onerato dia esecuzione all’obbligazione didestinare e c,ieda la trascrizione e art. 26)+ter  c.c. nel pubblico registro.

    4.2.'. Il #!$#)$ )#! l! de)i"!,i$"e e l! e!#!,i$"e ee#i)!)! d!i #edi)$#i e#edi)!#i.

    Si pone in relazione alla destinazione disposta con testamento il problema del rapporto trai creditori ereditari ed i creditori per debiti sorti in attuazione della destinazione. Non pu<escludersi c,e la costituzione di un vincolo di destinazione su di un immobile di valore rilevante$acente parte del compendio ereditario possa arrecare un pregiudizio ai creditori ereditari.

    #l vincolo di destinazione diventa opponibile ai terzi solamente con la trascrizione nel pubblico registro4 all’apertura della successione il procedimento per la costituzione del vincolo initinere ma non si ancora per$ezionato e 'uindi il vincolo di destinazione non opponibile aicreditori ereditari. %’art. 26)+ter  c.c. ,a stabilito 'uale criterio per la soluzione dei conflitti con icreditori del disponente, la priorità della trascrizione del vincolo di destinazione rispetto al 

     pignoramento ;art. 21+ comma 1 c.c.3.

    Fa per

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     forme di destinazione patrimoniale% la destinazione in $avore del creditore separatista prevista dagliartt. +12 e ss. c.c. e la destinazione per la realizzazione di interessi meritevoli di tutela e art. 26)+ter   c.c. stabilita nel testamento. 5i sensi dell’art. +1 comma 2 c.c. le iscrizioni a titolo di

     separazione prevalgono sulle trascrizioni ed iscrizioni contro l’erede o il legatario, anche se

    anteriori3*. Si pu< a$$ermare c,e l’esercizio del diritto di separazione da parte del creditore delde$unto rende concreto ed e$$ettivo il privilegio sul singolo bene ereditario c,e gi( potenzialeall’apertura della successione&6.   #l privilegio nasce con e$$etto retroattivo $in dal momentodell’apertura della successione come sembra con$ermato dall’espressa prevalenza della separazionedei beni rispetto alle trascrizioni ed iscrizioni anteriori contro l’erede.

    Si pu< concludere sul punto c,e la destinazione testamentaria sia compatibile con i principigenerali in tema di destinazione del compendio ereditario alla soddis$azione dei creditori ereditariin 'uanto il con$litto tra creditori del de$unto e creditori dell’erede viene sempre risolto dall’art.+1 comma 2 c.c. con la prevalenza a $avore dei primi ove abbiano esercitato tempestivamente il

    diritto alla separazione&-

    .4.0. L! lei))i%!,i$"e ! $)i)/i#e il +i"$l$.

    =eve ritenersi legittimato alla costituzione del vincolo di destinazione esclusivamente il  proprietario del bene da vincolare e non il titolare di un diritto reale limitato&. Si tratta in$atti dilimitare le $acolt( di s$ruttamento economico del bene c,e vengono temporaneamente attribuite al

     bene$iciario. Aale potere non pu< riconoscersi in capo al titolare di un diritto reale limitato4 siconsideri ad esempio c,e l’usu$ruttuario soggetto espressamente all’obbligo di rispettare ladestinazione economica della cosa ;art. 1 c.c.3 il c,e certamente in contrato con la costituzionedi un vincolo di destinazione con il 'uale si attribuisce ad altri per un certo tempo la destinazione

    economica del bene.4.4. L! )#/))/#!.

    4.4.'. Ne$,i$ /"il!)e#!le "$" #ee))i,i$.

    nei modi stabiliti per iscrivere le ipotec,e indicando il nome del de$unto e 'uello dell’erede se conosciuto edic,iarando c,e l’iscrizione stessa viene presa a titolo di separazione dei beni. er tale iscrizione non necessarioesibire il titoloD.

    35  Autte le iscrizioni a titolo di separazione prendono lo stesso grado ossia 'uello della prima benc,:

    eseguite in tempi diversi e prevalgono in blocco sulle altre trascrizioni e sulle iscrizioni ipotecarie e$$ettuate ad altrotitolo e sia pure anteriormente contro l’erede o il legatario ;di specie3D ;". Capozzi op. cit., 22+3.

    36 #l diritto alla separazione un diritto potestativo poic,: dal momento dell’apertura della successione e $inoall’attuazione concreta della separazione i creditori del de$unto ed i legatari sono ipso iure investiti del potere su tutti i

     beni del de$unto stesso di determinare con una loro mani$estazione di volont( un mutamento giuridico. n dirittoconcreto su 'uesti beni non esiste ancora ma gi( esiste il potere di separare ;". Capozzi op. cit., 2213.

    37 5. 7erlo op. cit., +1) s. ritiene c,e l’attribuzione del bene vincolato possa avvenire esclusivamente a titolodi legato in $avore del bene$iciario e non come institutio e re certa, poic,: l’attribuzione del bene vincolato a titolo dierede potrebbe dare origine ad un con$litto tra i creditori ereditari ed i creditori le cui ragioni siano sorte al $ine di

    realizzare gli interessi sottesi alla destinazione.38 Nello stesso senso R. Calvo op. cit., 1+64 @. Spotti op. cit. &) ss.4 Russo +l negozio di destinazione di

    beni immobili o mobili registrati art. 2()* ter  c.c.0, in =ita not., 2006 12)04 5. ",ironi !a destinazione di beni ad uno scopo nel prisma dell’art. 2()* ter c.c., in Riv. not., 2011 11&1.

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    %’atto costitutivo del vincolo ,a una struttura di negozio  essenzialmente unilaterale&  nonrecettizio)0 , in 'uanto il proprietario del bene c,e limita le sue $acolt( di s$ruttamento economicodello stesso imprimendo al bene una determinata destinazione a $avore di un altro soggetto.%’eventuale partecipazione all’atto del bene$iciario del vincolo non ,a alcun ruolo nella produzionedell’e$$etto negoziale di destinazione ma pu< valere esclusivamente come presa d’atto della

    costituzione del vincolo. Si pu< ipotizzare il caso dell’atto di destinazione $inalizzato a soddis$are leesigenze della $amiglia di $atto nel 'uale intervenga anc,e ilIla convivente bene$iciarioIa delladestinazione. 5nc,e la presenza nell’atto di destinazione di mandati gestori o del tras$erimento del

     bene vincolato al soggetto gestore non $anno venir meno la struttura dell’atto di destinazione comenegozio unilaterale.

    %’atto costitutivo comporta la programmazione di una certa destinazione c,e viene impressaal bene con un conseguente vincolo limitato nel tempo. G estraneo alla disciplina dell’art. 26)+ ter un 'ualun'ue e$$etto traslativo. #n altri termini per come disciplinato dal legislatore l’attocostitutivo vincola ma non trasferisce il bene)1. Puesta una di$$erenza $ondamentale rispetto altrust  nel 'uale il bene oggetto della destinazione tras$erito al trustee c,e ac'uista un diritto di

     proprietà temporaneo, strumentale all’amministrazione fiduciaria ed alla realizzazione delladestinazione, tipico degli ordinamenti di common laC, separato dal suo restante patrimonio nonaggredibile dai suoi creditori personali escluso dal suo regime matrimoniale e dalla suasuccessione destinato a cessare una volta terminata la durata del trust )2.

    er e$$etto della costituzione del vincolo di destinazione il bene rimane di regola nel patrimonio del soggetto costituente)&.

    4.4.2. Il )#!e#i%e")$ del 3e"e de)i"!)$ $")e)/!le %! $" !/! #$#i!.

     Non escluso c,e il con$erente contestualmente alla costituzione del vincolo didestinazione tras$erisca il bene ad altro soggetto. !’eventuale trasferimento del bene destinato &effetto autonomo e distinto dall’effetto della destinazione negoziale)).

     Nella prassi abbastanza $re'uente ad esempio l’ipotesi del padre c,e preoccupato digarantire un sostegno economico al $iglio disabile tras$erisce uno o pi beni immobili ad un altro$iglio in grado di provvedere alle esigenze del $iglio disabile con la costituzione del vincolo di

    39 C$r. . Spada >rticolazione del patrimonio da destinazione iscritta,  in  7egozio di destinazione% percorsiverso un’espressione sicura dell’autonomia privata, # Puaderni della @ondazione #taliana per il Notariato 7ilano200- 12+4 . Scalamogna  8estinazioni e rapporti gestori,  in  ;amiglia e impresa% strumenti negoziali per la

     separazione patrimoniale, # Puaderni della @ondazione per il Notariato 114 Secondo R. Calvo op. cit., 1-6 s. nota 6)il nuovo istituto non novera tra i suoi elementi essenziali il tras$erimento della propriet(. =i lH il diritto di disporreunilateralmente del valore d’uso della cosa tramite atto gratuito di destinazione al terzo bene$iciario. er altro verso

    nulla esclude c,e la costituzione del vincolo possa essere attuata sotto $orma di liberalit( atipica da cui potrebbe altresHderivare un’obbligazione modale a carico dell’onoratoD. 'ontra,  per la natura bilaterale del vincolo @. "azzoni6sservazioni,  cit. 1-2 ss. secondo il 'uale la struttura unilaterale non ipotizzabile perc,: l’art. 26)+ ter c.c. nonintegra 'uella riserva di legge voluta dall’art. 1- c.c. per legittimare una promessa unilateraleD.

    40  %’art. 26)+ter  non ric,iede alcuna noti$ica al bene$iciario della destinazione al contrario ad esempiodell’art. +6& comma ) c.c. c,e per proporre l’opposizione alla donazione ric,iede al coniuge ed ai parenti in linearetta del donante l’onere di notificare  e trascrivere nei con$ronti del donatario e dei suoi aventi causa un attostragiudiziale di opposizione alla donazione.

    41  Secondo . Spada op. cit.,  12+ destinazione altro dall’attribuzioneQ la destinazione non producespostamenti patrimoniali ;cio attribuzioni3 ma tende da un lato ad imprimere vincoli $unzionali nella percezione delleutilit( d’uso e di scambio dei beni destinati e dall’altro alla separazione dei beni destinati dal patrimonio residuo deldestinanteQD4 c$r. anc,e @. "azzoni 6sservazioni, cit. O -4 B. 7astropietro op. cit., &224 S. 7eucci !a destinazionedei beni fra atto e rimedi, 7ilano 200 1&.

    42 Sulle di$$erenze tra vincolo di destinazione e trust, c$r. B. 7astropietro op. cit., &20 ss.4 5.C. di %andro !’art. 2()*-ter  e il trust. 5punti per una comparazione, in Riv. not., 200 +) ss. spec. + ss.

    43 C$r. . Spada >rticolazione del patrimonio, cit. 12+.44 C$r. B. 7astropietro op. cit., &&+4 5. ",ironi op. cit., 11&1.

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    destinazione in $avore dello stesso $iglio disabile per la durata residua della sua vita. #ltras$erimento immobiliare in $avore del $iglio capace contrariamente al tras$erimento in $avoredel trustee, un trasferimento di un diritto di piena proprietà c,e una volta cessato il vincolo nonavr( pi alcun limite. #l tras$erimento pur essendo contestuale alla costituzione del vincolo ha unacausa propria ed autonoma che lo sorregge, di scambio o di liberalità. #n$atti il bene destinato a

    restare nel patrimonio del soggetto attuatore anc,e dopo la $ine della destinazione entra a $ar partedel suo regime patrimoniale ed entra nella sua successione sia pure gravato dal vincolo didestinazione per tutta la durata dello stesso.

    4.4.0. L’i"!%%ii3ile $)i)/,i$"e di /"! #$#ie) id/i!#i! i" !+$#e dell’!))/!)$#e.

     Non sembra ammissibile un tras$erimento del bene sotto $orma di  proprietà fiduciaria cone$$etti analog,i a 'uelli previsti dagli ordinamenti di common laC in $avore del trustee. Aale $ormadi propriet( sarebbe di$$icilmente armonizzabile con il principio di unit( del dominio ! coerentecon la nostra tradizione ! il 'uale sembra escludere il potere di con$ormare la propriet( con atti diautonomia privata realizzando $orme di $iducia attributivaD)+.

    n tipo di propriet( strumentale all’amministrazione $iduciaria separata rispetto al restante patrimonio del titolare e non aggredibile dai creditori prevista nel nostro ordinamento per le società fiduciarie e di revisione  disciplinate dalla legge 2& novembre 1& n. 166 c,e 8si propongono sotto $orma di impresa di assumere l’amministrazione di beni per conto di terzi9 ;art.13 e per i fondi comuni di investimento per i 'uali espressamente stabilito dalla legge c,e ciascun$ondo costituisce patrimonio autonomo c,e sul $ondo non sono ammesse azioni dei creditori dellasociet( di gestione n: dei creditori del depositario c,e la societ( di gestione non pu< utilizzarenell’interesse proprio o di terzi i beni di pertinenza dei $ondi gestiti ;art. &6 d.lgs. 2) $ebbraio 1n. +3.

    G paci$ico in giurisprudenza c,e la propriet( della societ( $iduciaria assume una

    connotazione meramente 8$ormale9 in 'uanto il $iduciante nonostante la $ormale intestazione del bene alla $iduciaria ne conserva la propriet( 8sostanziale94 per contro le societ( $iduciarie non potendo disporre o utilizzare nel proprio interesse i beni loro a$$idati risultano in concreto meredepositarie di beni costituenti una massa patrimoniale distinta a tutti gli e$$etti dal loro personale

     patrimonio e come tale sottratta alle azioni esecutive degli eventuali creditori)6. Si tratta di unmandato ad amministrare eccezionalmente traslativo in 'uanto comporta in capo alla societ($iduciaria una propriet( meramente 8$ormale9.

    Era non sembra possibile all’autonomia privata creare una propriet( $iduciaria con 'uestecaratteristic,e al servizio del vincolo di destinazione costituto e art. 26)+ter,  trattandosi di unadisciplina eccezionale ispirata dall’esigenza di tenere distinte le disponibilit( dei $iducianti dal

     patrimonio della societ( $iduciaria.

    na con$erma normativa di 'uesta conclusione si ritrova nella legge delega al "overno per approvare inserendola nel Aitolo ### del libro #F del codice civile la disciplina del contratto di

     fiducia, cio 'uel contratto con il 'uale il $iduciante tras$erisce diritti beni o somme di denarospeci$icamente individuati ad un $iduciario c,e li amministra secondo uno scopo determinatoanc,e nell’interesse di uno o pi bene$iciari determinati o determinabiliD )-. #l contratto di $iducia un contratto traslativo con il 'uale il $iduciate tras$erisce la propriet( di determinati beni ;anc,e

    45  ". alermo 6pponibilità del mandato,  in  ;amiglia e impresa% strumenti negoziali per la separazione patrimoniale, # Puaderni della @ondazione per il Notariato 1164 c$r. B. 7astropietro op. cit., &20 sul principio di unit(del dominio nel sistema italiano non incline a riconoscere la duplicit( di titoli proprietari sul medesimo bene.

    46 Cass. 1) ottobre 1- n. 100&1 in 'ontratti, 1 2& con nota di . Carnevali Beni amministrati da società fiduciarie e separazione dei patrimoniD Cass. 21 maggio 1 n. ))& in 5ocietà, 1 1&&0 con nota di R.Rordor$ 5eparazione patrimoniale ed azione di responsabilità nelle società fiduciarieD Cass. 10 dicembre 1) n.6)-.

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    mobili3 al $iduciario c,e si obbliga a gestirli per realizzare l’interesse di uno o pi bene$iciaritenendoli separati dal proprio patrimonio).  !a principale differenza rispetto al vincolo didestinazione risiede nell’effetto traslativo, caratteristica propria del contratto di $iducia ed assentenel vincolo di destinazione.

    4.4.4. Il )#!e#i%e")$ i" /",i$"e e)$#i! $" $33li$ di #i)#!e#i%e")$.

    Ci si c,iede se sia ammissibile un trasferimento temporaneo del bene destinato, per la duratadella destinazione in $avore del soggetto attuatore strumentale alla $unzione gestoria con obbligodi ritrasferimento al termine della destinazione. Come si c,iarito in precedenza tale tras$erimentonon potrebbe realizzare una propriet( $iduciaria assimilabile a 'uella del trustee.

    #l tras$erimento in $unzione gestoria pone due problemi interpretativi/ la causa c,e giusti$icail tras$erimento all’attuatore) e la tutela del costituente a fronte dell’obbligo di ritrasferimento da

     parte del soggetto attuatore al termine della destinazione.

    er ritrovare un tras$erimento strumentale ad una $unzione gestoria si deve $are ri$erimento

    al mandato ad alienare c,e comporterebbe un e$$etto traslativo del bene strumentale all’attuazionedell’incarico dal mandante al mandatario. Secondo la dottrina c,e ,a maggiormente studiato tale$igura l’e$$etto di tras$erimento dal mandante al mandatario non potrebbe mai avvenire al momentodell’assunzione dell’incarico cio della conclusione del mandato ma solo al veri$icarsi dellacondicio iuris sospensiva rappresentata dalla alienazione gestoria al terzo+0. Non certo c,e ladestinazione sia una causa in s: idonea e su$$iciente al tras$erimento del bene al soggetto attuatore. #dubbi sono con$ermati dalla legge delega al "overno per approvare inserendola nel Aitolo ### dellibro #F del codice civile la disciplina del contratto di $iducia caratterizzato come si visto da untipico e$$etto traslativo. Sembra cogliere nel segno la tesi c,e a$$erma c,e il tras$erimentoimmobiliare al soggetto gestore potr( avere le $attezze di un contratto tipico di natura onerosa ogratuita o potr( avere natura gratuita  se giusti$icato esclusivamente dall’attuazione della

    destinazione+1.

    7a il punto debole del tras$erimento temporaneo sta nell’obbligo di ritras$erimento a caricodel soggetto attuatore. #n$atti il ritras$erimento potrebbe essere solo l’esito di un eventuale obbligoassunto con l’iniziale patto sotto $orma di mandato $iduciario a $avore di terzoD+2. G stato a$$ermatoc,e nell’atto di destinazione non previsto un meccanismo di ;ri3tras$erimento come invece neltrust poic,: il con$erente non perde la propriet( ma la destina per un tempo determinato potendocosH riac'uistare la pienezza della sua posizione proprietaria al termine del vincoloD +&. #n altritermini il costituente non avrebbe alcuna garanzia sull’adempimento dell’obbligo di ritras$erimentoda parte del soggetto attuatore o dei suoi eredi.

    47 5rt. 11 n. 6 lett. a3 =.d.l. n. 2&22I10 recante 8=isposizioni per l’adempimento degli obblig,i derivantidall’appartenenza dell’#talia alla Comunit( ?uropea ! %egge comunitaria 20109.

    48 er un esame del contratto di fiducie come disciplinato nell’ordinamento $rancese dalla !oi n. 200-211 du1 $:vrier 200- emendata dalla !oi n. 200--6 du ) aot 200 c$r. B. 7astropietro op. cit., && ss.

    49 5$$erma . Spada >rticolazione del patrimonio, cit. 12+ la destinazione non giusti$ica s: stessa non causa sui ipsisD4 ,a sostenuto 5. ",ironi op. cit., 11&1 nell’indagare se il negozio traslativo posto eventualmente inessere abbia un rapporto di dipendenza o di collegamento con il negozio destinativo e ne sia in 'ualc,e modocausalmente sostenuto c,e la destinazioneQ un e$$etto e non una causa e tra i due e$$etti in linea di principio

     possibile a$$ermare c,e non vi sia alcuna correlazione/ non esiste cio una causa destinationis c,e possa eventualmentereggere l’e$$etto traslativoD.

    50 C$r. Carraro +l mandato ad alienare, Cedam 1)- 04 5. %uminoso +l /andato e la commissione, in "ratt. Rescigno, Aorino 1+ 10).

    51 ". =oria +l patrimonio finalizzato, in Riv. dir. civ., 200- +10.52 @. "azzoni 6sservazioni, cit. 1-+.53 B. 7astropietro op. cit., &&2 s. nota &.

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    ersuade maggiormente l’idea c,e per l’attuazione della destinazione non sia a$$attonecessario il tras$erimento strumentale e temporaneo al soggetto attuatore. er realizzare ladestinazione di regola dovrebbe essere su$$iciente un mandato ad amministrare con$erito alsoggetto attuatore poic,: salvo casi eccezionali la $unzione gestoria non esige n: la $acolt( digodimento del bene n: la $acolt( di disposizione+).

    4.5. L! d/#!)!.

    Secondo 'uanto dispone l’art. 26)+ter  il vincolo di destinazione pu4 avere come durata un periodo non superiore a novanta anni o la durata della vita della persona beneficiaria. %a ratiodella norma c,iara se si considera c,e il vincolo di destinazione costituisce una rilevantelimitazione al diritto di propriet( nonc,: al principio della responsabilit( patrimoniale di cui all’art.2-)0 c.c.

    %a prima 'uestione interpretativa riguarda la possibilit( di costituire il  vincolo in favore di pi9 persone che ne risultino contestualmente beneficiarie e prevedere l’estinzione dello stesso alla

    morte del pi9 longevo dei beneficiari, in maniera analoga alla costituzione dell’usu$rutto vitaliziocon reciproco diritto di accrescimento.

    %’art. 26)+ter  non sembra o$$rire elementi letterali certi per la soluzione della 'uestione alvaglio poic,: se vero c,e per indicare la durata massima del vincolo $a ri$erimento alla duratadella vita della persona beneficiaria d’altra parte nell’individuazione dei bene$iciari utilizzaespressioni al plurale come persone con disabilità, pubbliche amministrazioni, altri enti o persone

     fisiche. 5l riguardo in mancanza di una precisa regolamentazione normativa sembra possibileapplicare per analogia la disciplina della costituzione del diritto di usu$rutto per donazione. #lvincolo di destinazione a $avore di una persona determinata nella maggioranza dei casi avvienesenza alcun corrispettivo e per spirito di liberalit(. Era anc,e per la costituzione dell’usu$ruttovitalizio esistono le medesime ragioni c,e ,anno indotto il legislatore a limitare la durata del

    vincolo di destinazione. =ispone al riguardo l’art. - c.c. c,e la durata dell’usu$rutto non pu<eccedere la vita dell’usu$ruttuario mentre l’usu$rutto costituito a $avore di una persona giuridica nondurare pi di trent’anni. #l paradigma normativo simile/ accanto ad un termine di durata $isso;trent’anni3 inserito un termine commisurato alla vita della persona $isica bene$iciaria. #lri$erimento letterale alla vita dell’usu$ruttuario non preclude la costituzione dell’usu$rutto in $avoredi pi persone congiuntamente come si ricava testualmente dall’art. -6 c.c. c,e ammette la riservadi usu$rutto in $avore del donante e dopo di lui a vantaggio di pi persone ma nonsuccessivamente. Si pu< tentare un ulteriore passaggio interpretativo ed ammettere non solo ladestinazione in $avore di pi persone contemporaneamente ma anc,e la destinazione in favore di

     pi9 persone in ordine successivo purch$ entro il limite temporale massimo di novanta anni. #n$attinella disciplina dell’usu$rutto i due termini massimi $issati dalla legge ;la vita dell’usu$ruttuario per la persona $isica e trenta anni per la persona giuridica3 disciplinano due $attispecie diverse edautonome 'uella dell’usu$ruttuario persona $isica e 'uella dell’usu$ruttuario persona giuridicacome dimostrato anc,e dalla collocazione letterale in due commi diversi dell’art. -. 5lcontrario nella disciplina dell’art. 26)+ter  i due termini massimi di durata ;novant’anni o la duratadella vita della persona bene$iciaria3 sono alternativi e dun'ue appare corrispondente al 

     paradigma normativo un vincolo di destinazione a favore di pi9 persone in ordine successivo, adesempio per una durata di alcuni anni ciascuno purc,: la durata complessiva sia contenuta entro illimite massimo di novant’anni++.

    5ltra importante 'uestione interpretativa riguarda la possibilit( di destinare il bene in favoredi nascituri figli di una determinata persona vivente. #n mancanza di un’espressa previsionenormativa si negata la possibilit( di individuare 'uali bene$iciari persone non ancora nate c,e non

    54 C$r. . Spada >rticolazione del patrimonio, cit. 12+.55 Nello stesso senso c$r. @. Spotti op. cit., O &.

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    godrebbero della capacit( giuridica secondo l’art. 1 c.c.+6. 5ncora una volta non si vede il motivo per non applicare per analogia la disciplina in tema di donazione c,e consente la donazione in$avore di c,i soltanto concepito ovvero dei $igli di una determinata persona vivente al tempo delladonazione benc,: non ancora concepiti ;art. -) c.c.3. Sarebbe certamente ammissibile unadonazione ad un $iglio di un immobile con l’onere di destinare le rendite per soddis$are le esigenze

    di studio dei suoi $igli nati e nascituri. Non si comprende perc,: non sia possibile al donante8rin$orzare9 gli e$$etti della donazione con l’apposizione di un vincolo di destinazionesull’immobile a garanzia dell’adempimento dell’onere con il conseguente e$$etto di limitazione diresponsabilit( del bene vincolato+-.

    4.6. I 3e"i $e))$ del +i"$l$ di de)i"!,i$"e.

    %’art. 26)+ter   individua come beni c,e possono costituire oggetto del vincolo didestinazione i beni immobili o i beni mobili iscritti in pubblici registri.  5l riguardo si pu< osservarec,e il vincolo di destinazione disciplinato nel capo # del titolo # del libro sesto della trascrizionec,e riguarda esclusivamente la trascrizione degli atti relativi ai beni immobili mentre la disciplina

    della trascrizione dei beni mobili registrati ;navi aeromobili autoveicoli3 contenuta nel capo ###.na 'uestione di particolare interesse riguarda la possibilità di vincolare ad una

    determinata destinazione le #uote di partecipazione nella società a responsabilità limitata.  5lriguardo la natura delle 'uote di s.r.l. va riletta alla luce della ri$orma del diritto societario. #n virtdi 'uesta novella la 'uota di Srl di cui non pi peraltro contestabile la natura di 8bene9 ,a cessatodi essere un bene mobile tout court  ai sensi dell’art. 10 ultimo comma per il 'uale il con$litto tra

     pi ac'uirenti regolato dalla priorit( dell’ac'uisto e dalla buona $ede ;si noti esistente al momentodell’ac'uisto3. ?ssa si con$igura ora come un bene mobile soggetto a iscrizione in pubblicoregistro ;art. 1+3 nella specie il Registro delle imprese n: pi n: meno c,e le automobili nelubblico registro automobilistico e le navi nel Registro navaleD+. #n dottrina assolutamente

     prevalente la tesi c,e ammette la costituzione del vincolo di destinazione sulle 'uote di partecipazione nella societ( a responsabilit( limitata+.

    Si a$$ermato c,e potrebbe ammettersi anche la destinazione avente ad oggetto beni mobiliregolati da diversa pubblicità marchi, brevetti, opere cinematografiche, ecc.3 c,e comporterebbeconseguenze analog,e a 'uelle dell’art. 26)+ter  c.c.60.

    #l limite della con$eribilit( dei beni mobili va individuato in beni per i 'uali sia previsto unadeguato regime pubblicitario61 in 'uanto il vincolo potr( essere opponibile ai terzi solo ove risultiadeguatamente segnalato in un pubblico registro e 'uindi conoscibile dai terzi.

     Non sembra invece condivisibile la tesi pure espressa in dottrina della possibilit( di

    costituire il vincolo su beni mobili4 ci< in 'uanto manca per gli stessi un’adeguata $orma di pubblicit( legale del vincolo stesso.

    5. L! )#!#i,i$"e del +i"$l$ di de)i"!,i$"e.

    56 C$r. @. Spotti op. cit., O 11.57 er l’applicazione analogica degli articoli )62 e -) c,e disciplinano la disposizione testamentaria e la

    donazione in $avore di nascituri $igli di una determinata persona vivente benc,: non ancora concepiti ". etrelli op.cit. 16.

    58 @. =i Sabato 8iritto delle 5ocietà, 2T ed. 7ilano 200+.59 7. Bianca 8estinazione patrimoniale e impresa% oggetto e contenuto dell’atto di destinazione, in ;amiglia

    e impresa% strumenti negoziali per la separazione patrimoniale, # Puaderni della @ondazione per il Notariato 10 s.4 7.Bianca 7. =’?rrico 5. =e =onato C. riore !’atto notarile di destinazione, 7ilano 2006 &)4 =. Fecc,io Profiliapplicativi dell’art. 2()*-ter c.c. in ambito familiare, in 8ir. fam., 200 - ss.

    60  ". Baralis  Prime riflessioni in tema di art. 2()*-ter   c.c.,  in  7egozio di destinazione% percorsi versoun’espressione sicura dell’autonomia privata, # 'uaderni della @ondazione #taliana per il Notariato 7ilano 200-1)6.

    61 7. Bianca op. cit., 10.

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    %’art. 26)+ter stabilisce c,e gli atti costitutivi del vincolo di destinazione  possono esseretrascritti al fine di rendere opponibile ai terzi il vincolo di destinazioneE + beni conferiti e i loro

     frutti possono essere impiegati solo per la realizzazione del fine di destinazione e possono costituire

    oggetto di esecuzione, salvo #uanto previsto dall’art. 2F1*, primo comma, solo per debiti contratti

     per tale scopoD. Risulta dalla lettera della norma c,e la trascrizione ,a una duplice finalità%  i3

    l’opponibilità ai terzi del vincolo di destinazione4 ii3 la limitazione della responsabilità patrimoniale del bene destinato c,e non pu< essere espropriato per debiti diversi da 'uellidipendenti dalla destinazione. Si noti c,e la limitazione di responsabilit( del bene destinatorappresenta una conseguenza dell’e$$ettiva destinazione del bene allo scopo indicato nell’attocostitutivo. %a norma stabilisce come prius logico il dovere di realizzare l’e$$ettiva destinazione ecome conseguenza dell’e$$ettiva destinazione la limitazione di responsabilit(.

    G stato osservato in dottrina c,e l’art. 26)+ter l’unica norma sulla trascrizione  c,e usal’espressione 8 possono essere trascritti9 anzic,: 8devono essere trascritti9 ;c$r. ad es. l’art. 26)+bis sulla trascrizione del contratto preliminare362. Falorizzando il ri$erimento letterale alla $acolt( enon alla doverosit( della trascrizione si ritenuto c,e la $ormalit( di trascrizione sia un onere a

    carico del beneficiario del vincolo per ottenere l’opponibilit( del vincolo ai terzi ed un onere acarico del titolare del bene vincolato per ottenere la limitazione di responsabilit( del bene6&.

    Secondo 'uesta impostazione la trascrizione del vincolo di destinazione sarebbe ma facoltativa, e non obbligatoria% rientrerebbe nel potere del destinante decidere se dare vita ad unadestinazione di beni con e$$etti solo tra le parti oppure con e$$icacia erga omnes  utilizzando ilcongegno della opponibilit( proprio della trascrizione6). 

    %a 'uestione della $acoltativit( od obbligatoriet( della trascrizione strettamente collegataall’in'uadramento sistematico del nuovo istituto. %’art. 26)+ter c.c. collocato nel titolo # del librosesto del codice civile della trascrizione. Se si aderisce all’impostazione secondo cui la norma

    disciplina esclusivamente gli e$$etti della trascrizione si pu< concludere nel senso c,e le parti potrebbero scegliere se realizzare una destinazione meramente obbligatoria con e$$icacia inter  partes, oppure una destinazione opponibile ai terzi per mezzo della trascrizione. Secondo altraopinione l’art. 26)+ter, pur risolvendo il problema della trascrizione del vincolo di destinazione e'uindi dell’opponibilit( del vincolo e della collegata limitazione di responsabilit( introduce unanuova fattispecie giuridica, #uella dell’atto negoziale di destinazione, dettandone uno statuto

    minimale forma, durata del vincolo, individuazione dei beni ad esso assoggettabili, meritevolezza

    dello scopo, ecc.0. Si tratta 'uindi di una $attispecie complessa tipica6+ nella 'uale la trascrizionedell’atto pubblico di destinazione elemento necessario per la costituzione del vincolo nonc,: per la per$ezione del procedimento di separazione66. Si a$$ermato in dottrina c,e il legislatore ,aescluso la $rammentazione della $attispecie tra atto ed e$$etti. Puesti ultimi sono compenetrati

    nell’atto il 'uale per$eziona la $attispecie in 'uanto sia stato validamente completato l’ iter  relativo62 ". "abrielli !a pubblicità immobiliare, cit.  0.63 ". "abrielli op. e loc. ult. cit.64 5. %uminoso op. cit., 10014 ". "abrielli !a pubblicità immobiliare, cit. 04 ". etrelli op. cit., 114 .

    Falore >mministrazione di sostegno e vincolo di destinazione,  in 'orte merito, 200 61 ss.4 ". Baralis op. cit., 1&247. Nuzzo  !’interesse meritevole di tutela tra liceità dell’atto di destinazione e opponibilità dell’effetto della

     separazione patrimoniale, in ;amiglia e impresa% strumenti negoziali per la separazione patrimoniale,  # Puaderni della@ondazione #taliana per il Notariato 2 ss. tiene nettamente distinti gli e$$etti obbligatori dell’atto di destinazionedall’opponibilit( della separazione risultante dalla trascrizione e dall’esistenza in concreto di un interesse meritevole ditutela.

    65 5. 7orace inelli op. cit., )+1 ss.4 R. Calvo op. cit., 1624 7. Ceolin 8estinazione e vincoli di destinazionenel diritto privato. 8alla destinazione economica all’atto di destinazione e> art. 2()* ter  c.c., adova 2010 1&64 5.

    ",ironi op. cit., 10+ ss.66 . Spada 8estinazioni patrimoniali ed impresa, in  >tti del 'onvegno su 7uove forme di organizzazione del 

     patrimonio, Roma 2 settembre 20064 7. %upoi :li atti di destinazione del nuovo art. 2()*-ter  , #uale frammento ditrust, in Riv. not., 2006 )6- ss.

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    alla sua opponibilit( erga omnes.  Ne discende l’inammissibilit( del vincolo di destinazioneobbligatorio c,e si protragga per novant’anni o per l’intera vita della persona bene$iciaria. =elle duel’una/ o sono rispettati i re'uisiti di validit( previsti dall’art. 26)+ ter oppure gli interessatidovranno sussumere il vincolo ;obbligatorio3 sotto il modello coniato dall’art. 1&- c.c.D6-. 

    %’ultima impostazione sembra pre$eribile in 'uanto come si rilevato l’istituto disciplinatodall’art. 26)+ter   rappresenta una rilevante eccezione a princHpi $ondamentali del nostroordinamento 'uali/ il principio di tipicit( dei diritti reali i limiti normativi al divieto di alienazioneil principio della responsabilit( patrimoniale illimitata del debitore. Era l’autonomia privata intanto pu< bene$iciare delle 8esenzioni9 consentite dall’art. 26)+ter  in 'uanto rispetti la $attispecienormativa disciplinata dal citato articolo. n eventuale atto di destinazione costituito per scrittura

     privata e non trascritto potr( continuare ad ammettersi entro gli stessi limiti riconosciutiall’autonomia privata prima dell’approvazione dell’art. 26)+ter   ma non entrer( nell’orbitanormativa dello stesso e dovr( rispettare tutte le limitazioni generali derivanti dai princHpidell’ordinamento giuridico sopra ric,iamati.

    Seguendo 'uesta impostazione si a$$erma c,e la trascrizione & costitutiva  ed  funzionalmente assi pi9 simile ad un’iscrizione, come 'uella dell’ipotecaD6.

    6. Le $i,i$"i $e))i+e e de#i+!"$ d!ll! de)i"!,i$"e.

    6.'. L! #$#ie) $"$#%!)!.

    %a destinazione comporta una particolare regolamentazione del diritto di propriet( c,e vienedestinato ad uno scopo. er la durata del vincolo di destinazione si realizza una dissociazione tra il diritto di proprietà ed il valore economico del bene destinato c,e viene attribuito al soggetto

     bene$iciario della destinazione.

    %a propriet( destinata non costituisce un nuovo diritto reale diverso dal diritto di propriet(6

    anc,e se con l’apposizione del vincolo vengono limitate le $acolt( di godimento spettanti al proprietario del bene. G vero c,e la propriet( gravata dal vincolo di destinazione non consente al proprietario lo s$ruttamento economico del bene ma 'uesta limitazione tipica anc,e della nuda propriet( gravata da diritti reali ;usu$rutto uso abitazione super$icie3 e non si dubita c,e la nuda propriet( sia lo stesso diritto disciplinato dall’art. &2 c.c. Fa inoltre segnalato c,e la propriet(riprende automaticamente tutte le $acolt( ad essa connaturali una volta cessato il vincolo didestinazione esattamente come avviene per la nuda propriet( con l’estinzione del diritto realelimitato-0. Si aggiunga c,e il bene destinato, ove ricorrano le condizioni esplicitate nell’atto

    67  R. Calvo op. cit., 162 s. er l’applicazione anc,e ai vincoli di destinazione dei limiti al divieto dialienazione di cui all’art. 1&- c.c. c$r. Cass. 11 aprile 10 n. &02 in  Riv. dir. comm., 12 )+ ss. con nota di

    Colombo.68  . Spada  >rticolazione del patrimonio, cit. 12-4 c$r. 5 @usaro  !e posizioni dell’accademia nei primi

    commenti dell’art. 2()*-ter   c.c.,  in  7egozio di destinazione% percorsi verso un’espressione sicura dell’autonomia privata, # Puaderni della @ondazione #taliana per il Notariato 7ilano 200- &).

    69 C$r. ?. 7atano op. cit., &-)4 contra ". etrelli op. cit., 16 c,e ravvisa una propriet( con$ormataD in vistadello scopo c,e si di$$erenzia dalla propriet( piena ed esclusiva di cui all’art. &2 c.c.4 R. Calvo op. cit., 1+6 secondo il'uale l’adattamento ;o con$ormazione3 del dominio all’interesse del terzo permette di scorgere una propriet( speciale

     provvisoriamente piegata all’utilit( del bene$iciario4 Secondo 5. "ambaro  !a proprietà, in 5. "ambaro ! . 7orello"rattato dei diritti reali, cit. &&- stata introdotta nel nostro ordinamento la $igura della propriet( nell’interesse altrui.  

    70 Sulla caratteristica di elasticit( della propriet( c$r. 5. "ambaro  !a proprietà, in "ratt. di dir. priv. cit. 10)ss. ove si a$$erma c,e il diritto di propriet( si riespande automaticamente ove un diritto altrui gravante su di essa siestingua. Puando un usu$rutto termina o per scadenza del termine cronologico o per la morte dell’usu$ruttuario non vi

     bisogno di alcun negozio traslativo per $ar riac'uistare al proprietario 'uelle $acolt( e 'uei poteri c,e erano stati

    attribuiti all’usu$ruttuario. oic,: 'uindi la propriet( si ricompatta automaticamente si assiste in tali casi ad una vicendanon negozialeQ #l carattere dell’elasticit( pare solidale con l’idea c,e la propriet( naturalmente compatta e la

     presenza di diritti di godimento altrui un evento accidentale. ?ssa inoltre correlata con il carattere della perpetuit( perc,: mentre la propriet( come si visto non ,a $ine tutti gli altri diritti di godimento o prevedono un termine ! 

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    costitutivo del vincolo, pu4 essere alienato dal soggetto attuatore e l’ac#uirente riceve un bene

    libero dal vincolo di destinazione-1. Non si comprenderebbe come possa essere alienata una propriet( piena corrispondente al paradigma dell’art. &2 c.c. se la propriet( vincolata $osse undiritto sui generis diverso dalla propriet(.

    ur non creando un diritto reale diverso dalla propriet( il vincolo ha i connotati dellarealità, intesa 'uale insistenza diretta sul bene sua ambulatoriet( e opponibilit( ai terzi-2.

    6.2. L! $i,i$"e del $e))$ !))/!)$#e.

    %a destinazione comporta la nascita di un’obbligazione in capo al costituente   il 'uale obbligato a tenere un comportamento idoneo a realizzare lo scopo dic,iarato come con$ermatodal riconoscimento dell’azione per l’attuazione della destinazione a 'ualun'ue interessato anchedurante la vita del conferente,  recte  costituente-&.  #l c,e signi$ica c,e esiste un’obbligazioneinadempiuta da parte del costituente.

    %’obbligazione ,a natura in 'ualc,e modo ambulatoria poic,: per e$$etto della trascrizione

    del vincolo opponibile all’eventuale ac'uirente dell’immobile in caso di alienazione del bene incontrasto con gli obblig,i derivanti dal vincolo.

    ur essendo certamente ambulatoria per espressa disposizione di legge l’obbligazione non,a le caratteristic,e di obbligazione propter rem-). Secondo la dottrina c,e si occupata e professodello studio delle obbligazioni  propter rem, la connessione tra l’obbligazione e la res  servirebbeunicamente al $ine dell’individuazione del debitore nel soggetto c,e vanta nei con$ronti della res un

     posizione di diritto reale o di possesso. %a realit(D dell’obligatio varrebbe soltanto ai $ini della predetta identi$icazione del soggetto passivo del rapporto-+  mentre non si attuerebbe unasuccessione nel debito cosH come accadrebbe nell’onere reale-6. Solo impropriamente si potrebbe

     parlare dell’obbligazione  propter rem come di un’obbligazione ambulatoria tradizionalmente

    de$inita per indicare la possibilit( c,e il soggetto passivo muti col mutare del titolo o del possessodella cosa dato c,e ambulatoria sarebbe non l’obbligazione ma la possibilit( del suo sorgere--.

    Sembra pi corretto sul piano puramente descrittivo della $attispecie avvicinare gli obblig,ic,e derivano dalla destinazione piuttosto c,e alle obbligazioni  proter rem,  alla categoria degli

    come l’usu$rutto ! oppure contengono un meccanismo di prescrizioneD.71 C$r. 5. Jaccaria ! S. Aroiano :li effetti della trascrizione, Aorino seconda edizione 2024 5. "ambaro !a

     proprietà, in 5. "ambaro ! . 7orello "rattato dei diritti reali, &&.72 C$r. ? 7atano op. cit., &-) il 'uale alla nota 1+ cita 7. "iorgianni voce  8iritti reali diritto civile0,  in

     7oviss. 8ig. it., Aorino 160 -) secondo il 'uale la valutazione in ordine alla realit( pu< compiersi da di$$erenti puntidi vista e individua nell’inerenza passiva di un diritto a una cosa un ulteriore connotato della realit(D accanto a 'uello

    della relazione immediata ;attiva3 con la cosa c,e costituisce invece il carattere $ondamentale dei diritti di godimento.". alermo op. cit., 11) attribuisce ai vincoli carattere reale in 'uanto vengono a gravare sui beni.

    73 5$$erma 5. "ambaro !a proprietà, in 5. "ambaro ! . 7orello "rattato dei diritti reali, cit. &&- c,e ilvincolo di destinazione signi$ica c,e il titolare gravato da un obbligo di condotta il 'uale consiste nel gestire i beninell’interesse altruiQ C,iun'ue in seguito ad una vicenda giuridica si trovi ad essere proprietario di 'uei beni gravatoda un obbligo di gestione dei medesimi nell’interesse altruiD4 secondo 5. ",ironi op. cit.,  112 dall’atto didestinazione sorge un dovere di agire nell’utilizzo di un potere rivolto al perseguimento di un interesseD.

    74  er un esame delle obbligazioni condominiali 'uali categoria di obbligazioni  proter rem  si consenta dirinviare ad 5. Aorroni =endita dell’appartamento in condominio nelle more dell’esecuzione di lavori di manutenzione

     straordinaria deliberati prima della vendita. !e incertezze della 'assazione richiedono soluzioni di tecnica

    contrattuale, in Riv. not., 2011 1)0) e ss spec. 1)0 s.75 %. Bigliazzi "eri 6neri Reali e obbligazioni propter rem in "ratt. di dir. civ. e comm. diretto da 5 Cicu e @.

    7essineo continuato da %. 7engoni 7ilano 1) +4 Barassi  !a teoria generale delle obbligazioni, 7ilano 1)

    12).76 Biondi !e servit9, in "ratt. di dir. civ. e comm. diretto da 5 Cicu e @. 7essineo 7ilano 16- -1-.77 Biondi op. e loc. cit.D Comporti 8iritti reali in generale, in "ratt. di dir. civ. e comm. diretto da 5 Cicu e @.

    7essineo 7ilano 10 2&0 %. Bigliazzi "eri op. e loc. cit.

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    oneri reali- cio 'uegli obblig,i in 'ualc,e modo 8garantiti9 dalla res  in $orza del vincolo didestinazione debitamente trascritto-. %a categoria dell’onere reale ricalca nella sostanza 'uellaenunciata dal O110+ del codice civile tedesco secondo cui si tratta del 8peso reale9 costituito su un$ondo 8in maniera c,e a colui in $avore del 'uale viene costituito l’onere debbano essere e$$ettuate

     prestazioni periodic,e sul $ondo90. Nel patrimonio destinato ad uno scopo si pu< ravvisare 'uella

     funzione di garanzia reale del bene destinato rispetto alle prestazioni necessarie all’attuazionedella destinazione, c,e rappresenta l’essenza dell’onere reale.

    6.0. L! $i,i$"e del 3e"eii!#i$.

    Puanto alla posizione giuridica del bene$iciario della destinazione nonostante l’opponibilit(ai terzi assicurata dalla trascrizione ben di$$icilmente pu< essere in'uadrata tra i diritti reali. %a

     principale distinzione tra diritti reali e diritti di credito  $ondata tradizionalmente sulla possibilit( per il titolare dei diritti reali di esercitare le sue $acolt( e i suoi poteri ;tendenzialmente illimitati3direttamente sul bene senza la necessità di cooperazione da parte di terzi1. #l dominio del titolaredel diritto reale non dipende da obblig,i di $are altrui. #nvece il bene$iciario della destinazione pu<

    ottenere il risultato economico previsto dal costituente solamente in via mediata tramite l’attivit(di amministrazione del soggetto attuatore c,e c,iamato a svolgere un’attivit( dinamica diretta arealizzare gli interessi meritevoli di tutela ri$eriti al soggetto bene$iciario della destinazione 2.?saminando la 'uestione da altro angolo prospettico si pu< osservare c,e nel diritto reale minore vi corrispondenza tra gli elementi del negozio costitutivo e lo statuto legale di ri$erimento mentre ilvincolo di destinazione ,a un contenuto atipico determinato nell’atto costitutivo ed al bene$iciariospetta un potere di ingerenza sulla cosa c,e limita l’assolutezza del dominio variamente graduatodall’autonomia privata&.

    G stato osservato c,e la norma non $a alcun cenno alla posizione di un eventuale creditore4nel vincolo sembrano mancare totalmente i caratteri classici dell’obbligazione in particolare

    mancano sia la $igura del titolare attivo sia la $inalizzazione ad un interesse proprio di un creditore.5l riguardo la norma sembra privilegiare il momento oggettivo della realizzazione dell’interesse,alla 'uale corrispondono non creditori ma pi correttamente interessati).

    78 n onere reale recentemente disciplinato nel nostro ordinamento previsto dall’art. 2+& del d.lgs. & aprile2006 n. 1+2 in base al 'uale gli interventi di boni$ica e ripristino ambientale dei siti contaminati costituiscono onerereale sui siti contaminati 'ualora e$$ettuati d’u$$icio dall’5utorit( competente ai sensi dell’art. 2+0. %’onere reale vieneiscritto a seguito dell’approvazione del progetto di boni$ica e deve essere indicato nel certi$icato di destinazione

    urbanisticaD.79 C$r. ". Cian Riflessioni intorno a un nuovo istituto del diritto civile% per una lettura analitica dell’art. 2()*

    ter   c.c., in 5a.Fv. 5tudi in onore di !eonardo /azzarolli,   # adova 200- 64 R. Calvo op. cit., 1++ nota 64 ?.7atano op. cit., &-+.

    80  5. 7asi  Riflessioni sull’onere reale nel codice dell’ambiente,  studio &)2200IC approvato dallaCommissione studi civilistici del C.N.N. in Banca 8ati 7otarile 5ngelo "allizia.

    81 . 7orello op. cit., -)4 @. Santoroassarelli voce 8iritti assoluti e reali,  in  nc. dir., L## 7ilano 10-+2 secondo cui il cosiddetto lato interno ;del diritto3 c,e pi propriamente va inteso come relazione diretta eimmediata tra il soggetto e il beneQ componente necessaria della nozione di diritto realeD.

    82 5$$erma ". Baralis op. cit., 1)0 c,e sembra perlomeno strano rapportare ad un diritto reale una situazionesoggettiva 'uella del bene$iciario dove il godimento del bene pu< avere una durata di gran lunga superiore a 'uellamassima dell’usu$rutto ed una $acolt( del tutto speciale in 'uanto costituisce il ri$lesso di un impegno volto arealizzare ;non a rispettare si badi come nell’usu$rutto3 una destinazione impressa destinazione c,e il con$erente deve

     positivamente mantenereD.83 R. Calvo op. cit., 1+.84  C$r. 5. ",ironi op. cit., 1124 secondo . Spada  >rticolazione del patrimonio,  cit. 12 non esiste un

    creditore della destinazione neppure nella persona del bene$iciario.

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    %a posizione giuridica c,e andrebbe ravvisata in capo al bene$iciario una volta esclusal’esistenza di un potere immediato sui beni e constatato lo stato di pendenza in cui si trova in 'uella

     posizione dovrebbe allora essere 'uella dell’aspettativa legalmente tutelata+.

    . L’ee))i+i) dell! de)i"!,i$"e.

    %’esigenza c,e  sia effettiva la destinazione del bene allo scopo  stabilito dal costituentenell’atto costitutivo risulta testualmente dal testo dell’art. 26)+ter  c.c. in base al 'uale E per larealizzazione di tali interessi pu4 agire, oltre al conferente, #ualsiasi interessato, anche durante la

    vita del conferente. + beni conferiti e i loro frutti possono essere impiegati solo per la realizzazione

    del fine di destinazione e possono costituire oggetto di esecuzione, salvo #uanto previsto dall’art.

    2F1*, primo comma, solo per debiti contratti per tale scopoD.

    %a norma c,iarisce c,e l’impiego in funzione della destinazione deve essere esclusivo.Risulta c,iaro c,e tra i beni destinati e lo scopo deve sussistere una proporzione. Non ammessauna destinazione di beni c,e risultino eccedenti per 'uantit( o per reddito prodotto rispetto alloscopo pre$issato.

    #n dottrina si a$$ermato per evidenziare la necessaria gestione del patrimonio destinato aduno scopo c,e il $ine non si esaurisce ovviamente nella separazione c,e solo un mezzo investe lagestione c,e deve realizzarlo e c,e la legge rende pubblica e controllabile da c,i vi interessato'uesta la $ormula dell’art. 26)+ter c.c.6.  siste, dun#ue, uno stretto rapporto tra destinazione e

     separazione% la seconda si giustifica in funzione della prima, la separazione ha una funzione

    ancillare rispetto alla destinazione. Se lo strumento venisse concepito solamente come una possibilit( di limitare la responsabilit( patrimoniale il negozio di destinazione potrebbe essereconsiderato un negozio in $rode alla legge o in $rode ai creditori-.

    Ci si deve c,iedere dun'ue 'uale possa essere la sanzione nel caso in cui la destinazione

    dei beni non sia e$$ettiva ma sia solo un escamotage per conseguire la limitazione di responsabilit(.

    @ar discendere tout court  dalla mancanza di e$$ettivit( la cessazione della destinazione e'uindi della separazione patrimoniale potrebbe pregiudicare gli interessi dei bene$iciari delladestinazione a vedere realizzato il programma in loro $avore e dei creditori sorti in dipendenza delladestinazione a soddis$arsi sul bene destinato. Solo 'ualora i bene$iciari della destinazione a $rontedell’inerzia del gestore non si attivino emerge il possibile disinteresse alla realizzazione del

     programma e la connivenza con gli intenti elusivi del disponente c,e potrebbero non giusti$icare pila separazione.

    5e manca l’effettiva destinazione, il vincolo non potrà essere opposto ai creditori del 

    conferente che agiscano in via esecutiva sul bene “apparentemente destinato.  Si avr( una sorta di

    inefficacia relativa, cio di inopponibilit( del vincolo nei con$ronti dei creditori del con$erente. #ncaso di con$litto tra i creditori del con$erente ed i creditori per debiti contratti per lo scopo delladestinazione prevarranno invece 'uesti ultimi secondo la disciplina dettata dall’art. 26)+ter c.c.

    85 ?. 7atano op. cit., &-) s.4 . Scalamogna op. cit., 120 nota 6 sostiene c,e i bene$iciari non sarebberotitolari di diritti di credito nei con$ronti del soggetto attuatore e tantomeno del concedente4 essi avrebbero comun'ueuna posizione attiva protetta dall’ordinamentoD  C$r. anc,e ". alermo  >mmissibilità e disciplina del negozio didestinazione,  in 5a.Fv.  8estinazione di beni allo scopo. 5trumenti attuali e tecniche innovative, Studi raccolti dalC.N.N. 7ilano 200& 2+)4 5. ",ironi op. cit., 11&0 s. 'uali$ica la situazione dei soggetti interessati come interesselegittimo di diritto privato.

    86 ". Eppo citato in 7. Bianca 8estinazione patrimoniale, cit. 10 s.87 7. Bianca 8estinazione patrimoniale, cit. 10.88 C$r. 7. 7altoni +l problema dell’effettività della destinazione,  in  7egozio di destinazione% percorsi verso

    un’espressione sicura dell’autonomia privata, # 'uaderni della @ondazione #taliana per il Notariato 7ilano 200- ).

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    er garantire la seriet( della destinazione e la successiva veri$ica della sua e$$ettivit( l’attodi destinazione non pu4 esaurirsi nella mera apposizione di un vincolo sul bene ma deve contenere

    un’organizzazione della gestione del bene, $inalizzata ad impiegare le sue utilit( alla realizzazionedella $inalit( impressa al bene medesimo. %’atto di destinazione disciplina 'uindi non solo la $asestatica dell’apposizione del vincolo ma anc,e la $ase dinamica della concreata attuazione del

    vincolo. Solamente cosH concepito l’atto di destinazione idoneo a consentire il corretto eserciziodell’azione attribuita dal legislatore a c,iun'ue vi abbia interesse avente come contenuto ilcontrollo della realizzazione della destinazione.

     7ella costruzione dell’atto di destinazione & importante inserire la regolamentazione della

     proprietà destinata prevedendo ad esempio/ i diritti ed i poteri del gestore le modalit( dellagestione con eventuali limiti all’operato del gestore l’eventuale autorizzazione del gestoreall’alienazione del bene vincolato per $ar $ronte alle esigenze derivanti dalla destinazione4 la

     previsione dell’impiego dell’eventuale corrispettivo ricavato dal bene4 la gestione delle renditederivanti dal bene vincolato attraverso un conto corrente appositamente dedicato4 gli obblig,i direndiconto ;periodici e $inali3 e le relative modalit(4 le regole per la sostituzione del soggetto

    gestore4 i diritti dei bene$iciari4 le cause c,e determinano la cessazione della destinazione0

    .Si putto di destinazione e fondo patrimoniale%concorrenza o integrazione tra istituti giuridiciG, in >tti di destinazione. :uida alla redazione, Studio n. &+-2012IC in'77 7otizie del 1- settembre 2012.

    90 C$r. . Scalamogna op. cit.,11.91 %a giurisprudenza pi recente sembra ric,iedere anc,e per il $ondo patrimoniale l’esplicitazione delle

    $inalit( e delle modalit( prescelte per attuarle ;c$r. Cass. agosto 200- n. 1-)14 Arib. escara - luglio 200 inUUU.ilcaso.it4 Arib. Napoli sez. F# + $ebbraio 2003.

    http://www.ilcaso.it/http://www.ilcaso.it/

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    %a norma nell’individuazione dei soggetti bene$iciari  sembra dettare una sorta di scala gerarchica2/  persone con disabilitàD pubbliche amministrazioni, altri enti o persone fisiche, facendo riferimento a valori di rango superiore. Si tratta di un’indicazione utile al $ine di uncorretto bilanciamento tra le ragioni dei creditori sacri$icate dalla limitazione di responsabilit(conseguente al vincolo e l’interesse c,e si intende perseguire con il vincolo di destinazione &.

    Puesta soluzione con$ermata anc,e da un esame dei lavori parlamentari c,e ,anno condottoall’approvazione della normativa sul vincolo di destinazione/ le proposte di legge precedenti eranodirette a soddis$are le esigenze di persone svantaggiate e dei discendenti del costituente).

    #l ri$erimento $inale all’art. 1&22 comma 2 c.c. non ,a grande utilit( se lo si interpretasecondo l’impostazione tradizionale come possibilit( di dare vita a contratti atipici c,e non sianocontrari alla legge all’ordine pubblico ed al buon costume+. #n tal modo si darebbe inevitabilmenteingresso a 'ualsivoglia $inalit( c,e non contrasti con norme imperative ordine pubblico o buoncostume senza alcun e$$ettivo controllo circa la giusti$icazione della prevalenza dell’interesse

     perseguito rispetto a 'uello dei creditori visto c,e la destinazione trae con s: la limitazione dellaresponsabilit( patrimoniale.

     Nella disciplina dell’art. 26)+ter  l’atto di destinazione non coinvolge solamente le parti delcontratto come avviene per la conclusione di un contratto atipico c,e produce e$$ettiesclusivamente tra le parti ma produce rilevanti e$$etti anc,e nei con$ronti dei terzi in primis  lalimitazione di responsabilit( del bene vincolato6. Ne deriva c,e il giudizio di meritevolezza vacondotto in maniera pi rigorosa rispetto alla conclusione di un normale contratto atipico tenendoconto del bilanciamento di interessi di cui nella norma vi traccia con la gerarc,ia di bene$iciariindicata nella norma.

    7.2. Se/e: l’i"!%%ii3ili) dell’!/)$de)i"!,i$"e.

    Si detto c,e l’atto di destinazione essenzialmente unilaterale e comporta l’apposizione di

    un vincolo ad un bene di propriet( del costituente.  +l vincolo non pu4 essere costituito in favore del  proprietario del bene vincolatoD in altri termini non & ammessa l’autodestinazione. Ci< si ricavatestualmente dall’art. 26)+ter  c,e individua 'uali bene$iciari del vincolo persone con disabilità,

     pubbliche amministrazioni, altri enti o persone fisiche. 7a si desume soprattutto dalla circostanzac,e il vincolo di destinazione e art. 26)+ter   una rilevante eccezione al principio di responsabilit(

     patrimoniale di cui all’art. 2-)0 c.c./ la limitazione di responsabilità & una conseguenza della

    92 C$r. ". Baralis op. cit., 1&2.93 G stato correttamente a$$ermato in dottrina c,e stante la speci$icazione iniziale contenuta nell’art. 26)+ ter 

    c.c. le classi di interesse gi( selezionate dal legislatore e prese in considerazione dalle numerose e varie norme volte atutelare soggetti c.d. deboli o comun'ue interessi di 8solidariet( sociale9 devono rappresentare punto di ri$erimento e

    limite interpretativo alla indiscriminata costituzione di patrimoni atipici/ il sacri$icio imposto ai creditori dal ricorso alladestinazione negoziale sostenibile solo se la dimensione dell’interesse non lasciata al libero gioco di particolaridesideri anc,e $utili e mutevoli ma si salda ai bisogni anc,e individuali purc,: gi( ritenuti meritevoli di tutela da

     parte del legislatore ;@. "alluzzo nota a Arib. Ficenza &1 marzo 2012 5elezione degli “interessi meritevoli di tutelanell’applicazione dell’art. 2()*-ter c.c., in 'orriere. giur., 2012 &- ss.3. Secondo ". Baralis op. e loc. cit., le primedue categorie di soggetti sono 'uelle 8elettive9 nella selezione e cernita degli interessi meritevoli di tutela mentre per lecategorie 8generic,e9 degli enti o persone $isic,e la cernita dovr( essere pi rigorosaD.

    94 roposta di legge ;L#F %egislatura3 n. C&-2 8=isciplina della destinazione di beni in $avore di soggetti portatori di gravi handicap  per $avorirne l’autosu$$icienza9 e proposta di legge ;L#F %egislatura3 n. C+)1)8=isposizioni in materia di destinazione di beni a $avore di persone con gravi disabilit( e di discendenti9. ?ntrambe le

     proposte di legge avevano come $inalit( $avorire l’autosu$$icienza economica di soggetti portatori di handicap gravi e$avorire il mantenimento l’istruzione e il sostegno economico di discendenti.

    95 Si osservato in dottrina c,e l’art. 1&22 comma 2 c.c. stato invocato dai giudici solo per 'uali$icare come

    atipico un certo contratto il cui controllo era operato in c,iave esclusivamente di liceit( sicc,: si giunti a 'uali$icarecome meritevole 'ualsivoglia interesse c,e non $osse tout-court  illecito ;@. "azzoni 6sservazioni, cit. 16+ ss.3.

    96 C$r. ". Baralis op. cit., 1&1 s.4 5. "ambaro !a proprietà, in 5. "ambaro ! . 7orello "rattato dei dirittireali, cit., && s. 

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    destinazione del bene a soddisfare interessi meritevoli di tutela.  5mmettendo l’autodestinazione lalimitazione di responsabilit( assurgerebbe a causa ;illecita3 della costituzione del vincolo. Si osservato c,e lo scopo destinatorio non pu< identi$icarsi con esigenze legate ai beni soggetti avincolo sicc,: in via esempli$icativa da escludere l’idoneit( di un interesse $inalizzato alla meraconservazione dei beni medesimiD-. #n maniera sintetica ma e$$icace si detto c,e la causa non

     pu< essere data dal 8destinare per il destinare9Q Non ipotizzabile un negozio unilaterale didestinazione $ine a se stesso ovvero posto in essere in $avore di soggetti indeterminatiD.

    %’auotodestinazione non corrisponde alla $attispecie astratta dell’art. 26)+ter  anc