21
HAIKAI

16. Letteratura Tokugawa poesia - UniBG. Letteratura... · • PERÒ, di questi il poeta si propone di fare esperienza diretta, per “non cercare le orme degli antichi [… ma cercare]iluoghichegliantichicercavano”:nonripresadi

Embed Size (px)

Citation preview

HAIKAI

MATSUNAGA TEITOKU松永貞徳松永貞徳松永貞徳松永貞徳

� Affermazione dell’importanza dello haikai, comegenere poetico autonomo, rappresentativo dellenuove classi sociali del periodo Tokugawa(samurai di basso e medio rango e classi cortesi)– e dunque nuovo genere poetico per eccellenza

� Fu non a caso fra i primi autori di manuali esaggi sullo haikai e tentò di definire deglishikimoku specifici per il genere

� Fondò la scuola Teimon貞門貞門貞門貞門, che rimase uno deiuno dei modelli più conservatori di haikai

� Opera rappresentativa: Enokoshū (1633), primaraccolta di haikai data alle stampe

HAIGON

� Matsunaga Teitoku affermò la necessità dicomporre haikai di tono umoristico ma nonvolgare, basati principalmente sull’uso dei giochidi parole e sui riferimenti intertestuali allatradizione classicaAspetto maggiormente caratterizzante lo haikai� Aspetto maggiormente caratterizzante lo haikai

per il poeta: lo haigon, il nuovo lessico checomprendeva termini banditi dalla poesiaclassica (principalmente zokugo ma anchekango), purificato però dagli elementi di comicitàpiù volgare

� Assegnazione di una dignità poetica al linguaggiovolgare e popolare, che prima se la vedeva negata

NISHIYAMA SŌIN西山宗因西山宗因西山宗因西山宗因

� Rappresentativo della corrente nota come Danrin, di cuisancì la fondazione nel 1675

� La scuola Danrin era in competizione con la Teimon e piùinnovativa

� Haikai che si caratterizzava per:

• Uso di giochi di parole, ma spesso volgari• Uso di giochi di parole, ma spesso volgari

• Uso della parodia minimale, con volgarizzazione di versiclassici e testi di teatro nō (yōkyokudori)

• Abbinamento di espressioni tipiche dello waka e di altretipiche dello zokugo

• Scelte stilistiche peculiari, come l’uso del jiamari (eccessodi sillabe per ogni ku) o la pratica dello yakazu haikai (percui un singolo autore si cimentava a produrre il maggiornumero di versi nel minor tempo possibile)

MATSUO BASHŌ松尾芭蕉松尾芭蕉松尾芭蕉松尾芭蕉

(1644-1694)

IMPORTANZA DI BASHŌ PER IL GENERE

DELLO HAIKAI

� Culmine

� Del processo di affrancamento dello haikai

� Della sua raffinatura stilistica, basata sull’eliminazionedegli elementi comici più volgari (ma non del linguaggioestraneo al waka): stile shōfū蕉風

� Dell’elaborazione di una sua estetica autonoma: Bashōrecupera alcuni concetti medievali, come quello di sabi, maal contempo ne elabora dei nuovi ed è per primo autore diuna piena riflessione teorica sullo haikai (messa però periscritto dai suoi discepoli). Tale riflessione teorica

• Non solo fissava principi metrico-retorici per il genere(come aveva fatto in precedenza l’opera di MatsunagaTeitoku) ma

• Delineava una vera e propria poetica del genere

� Dopo Bashō, lo haikai venne a essere consideratoa tutti gli effetti un genere letterario con unautonomo valore artistico

� La sua scuola (Shōmon 蕉 門 ) ottenneLa sua scuola (Shōmon ) ottennegrandissimo seguito e si diffuse anche nei centriprovinciali

SCELTE METRICHE

� Bashō poneva al centro della sua arte lo haikai

come za no bungaku (letteratura che nascedall’incontro di più persone) e prediligeva perciòla sua forma come “versi collegati”

� Avrebbe, nonostante questo, dato ancheAvrebbe, nonostante questo, dato ancheprogressivamente indipendenza e dignità al solohokku (il primo ku in 5-7-5 more), da cui conMasaoka Shiki (1867-1902) si sarebbe sviluppatoil genere dello haiku

� Forma prediletta: kasen, ovvero versi compostida più poeti, collegati fra loro per un totale di 36

PRINCIPALI REGOLE COMPOSITIVE

STABILITE DA BASHŌ E DALLA SUA

SCUOLA

� Regole per la concatenazione dei versi: ripresedal modello del renga – progressione chegarantisce al contempo continuità ecambiamento.Bashō predilesse alcune modalità di collegamento� Bashō predilesse alcune modalità di collegamentofra un ku e l’altro:

• Nioi (profumo)• Hibiki (eco)• Utsuri (trasferimento)• Kurai (distinzione)• Omokage (persistenza)

� Componenti essenziali dello hokku:• Necessaria presenza di un kigo (parola

stagionale), che sintetizzasse l’essenza dellastagione scelta per aprire il componimento

� N.B.: nacquero in questo periodo veri e proprimanuali contenenti kigo

• Necessaria presenza di kireji (“parole chetagliano”): in genere, particelle grammaticali concui si creava una cesura fra i tre versi dellohokku, in modo che già fra un verso e l’altro sipotessero stabilire elementi di cambiamento

NUOVI CONCETTI ELABORATI NELLA

POETICA DI BASHŌ

� Fūga no michi: “via dell’eleganza”, ad indicare la “strada”dell’arte (di cui lo haikai non è che una delle possibilimanifestazioni)

� N.B.: l’arte non è concepita da Bashō come una semplicepratica, ma come una vera e propria vocazione, simile aquella di un religioso, a cui dedicarsi in modo totalizzante.quella di un religioso, a cui dedicarsi in modo totalizzante.

• “Lungo i fianchi non porto nemmeno un coltello, ho unasacca per le offerte legata al collo e tengo in mano unrosario a diciotto grani. Sembro un monaco, ma sonoricoperto della polvere della strada; sembro un laico, ma hoil capo rasato” (Nozarashi kikō)

� Zōka: poesia come riflesso dei processi naturali, di cui ilpoeta cerca di cogliere i processi trasformativi

� Si connette all’idea di shiori: pathos verso le cose

Il waka di Saigyō, la pittura di Sesshū, la cerimonia del tè di Rikyū: una cosa sola

attraversa tutte queste cose. Nell’arte (fūga) si tratta di assecondare la creazione naturale (zōka)

e avere come amiche le quattro stagioni. In ciò e avere come amiche le quattro stagioni. In ciò che si vede, non si possono non vedere i fiori. In ciò che si medita, non si può non pensare alla

luna. Oi no kobumi

� N.B.: L’autore si pone come l’erede della precedentetradizione letteraria, fatta di

• Waka e renga

• Poesia cinese

• La precedente tradizione dello haikai

• La tradizione narrativa Heian (Ise monogatari e,soprattutto, Genji monogatari)

� Al contempo, inedito richiamo ad altre forme espressive(pittura, cerimonia del tè, concetti estetici dello Zen):(pittura, cerimonia del tè, concetti estetici dello Zen):visione “olistica” della tradizione estetica giapponese,novità rispetto al passato.

� Inoltre, il rapporto con tali autorità si instaura nel segnodell’

� Atarashimi: ricerca della “novità”, fulcro dello spirito dellohaikai. Non, appunto, un rigetto della tradizione, mapiuttosto una sua rielaborazione. Questo principioispiratore si lega a diversi altri concetti

� Kōgo kizoku: “risvegliarsi a ciò che è alto e ritornare a ciòche è basso”. Necessità per il poeta di possedere una vastacultura e conoscenza dei poeti del passato, applicata però auna rappresentazione della realtà del mondo quotidiano,inserendo in poesia elementi esclusi dalla tradizioneprecedente

� Fueki ryūko: “non cambiamento e perenne cambiamento”,“immutabile e contingente”. Necessità per il poeta di haikai

di armonizzare in poesia

un elemento “immortale”, riflesso di ciò che è immutabile• un elemento “immortale”, riflesso di ciò che è immutabilenella natura e nell’uomo

• un elemento “attuale”, riflesso ciò che si modifica in accordocon i tempi, le mode, gli individui , dando vita a una poesia alcontempo ortodossa ed eterodossa.

� Karumi (leggerezza) e ada (spirito giocoso): capacità delpoeta di affrontare la poesia con occhi freschi e privi dipreconcetti, che si riflette anche in uno stile semplice edisadorno

Furuike ya/ kawazu tobikomu/ mizu no oto

Toh, il vecchio stagno/ Una rana ci salta dentro/ Suono d’acqua

(1686)

Kawazu (rana): immagine presente nelle poesia classica, manormalmente associata a

• I fiori di yamabuki (kerria japonica), sin dal Kokinshū• I fiori di yamabuki (kerria japonica), sin dal Kokinshū

• All’atto del cantare (naku)

Il suono da lei prodotto in questo hokku è invece quello del balzonello stagno: immagine fresca, originale, che si tinge di umorismo,proprio per il suo tradire le convenzioni estetiche, ma senza esitidi eccessiva dissonanza.

La tradizionale eleganza associata alla rana è sostituita da unaimmagine umile, quotidiana, sobria: forse metafora dello stessopoeta che, dalla sua “umile” prospettiva haikai, si “tuffa” nelmondo poetico tradizionale

I DIARI DI VIAGGIO

� Nel 1681, Bashō si trasferì nel rifugio di Fukugawa, e dal1684 si imbarcò in vari viaggi di cui trattò nei suoi kikō 紀紀紀紀行行行行(diari di viaggio), una delle parti della sua produzione piùrappresentative della sua poetica

� N.B.: diari “fiction”, solo in parte basati sui viaggi reali,cheche

• Tralasciano parte degli eventi accaduti

• Includono hokku composti solo dopo il ritorno

� In Oi no kobumi, ad es., Bashō definisce la sua scritturacome “farneticazioni di un ubriaco”, o “vaneggiamenti di chidorme”, a sottolineare come non si tratti semplicemente diuna trascrizione di eventi realmente vissuti

� Intento: artistico (che emerge nei vari motivi trattati)

� Includono:• Nozarashi kikō, composto fra il 1865 e il 1867• Kashima kikō, composto nel 1867• Oi no kobumi, composto fra il 1690 e 1691 (e

stampato nel 1709)• Sarashina kikō, composto fra il 1688 e il 1689

(e stampato nel 1704)• Oku no hosomichi, composto fra il 1690 e il

1694 (e stampato nel 1702): esempio piùcompiuto e maturo, che racconta il viaggiocompiuto dal poeta (insieme all’allievo Sora) nelleregioni del Tōhoku e dello Hokuriku (nord delGiappone), trattato come riflesso di un percorsospirituale (lo “oku” del titolo viene a indicare irecessi intimi dell’io del poeta)

STILE DI SCRITTURA DEI DIARI

� I diari si caratterizzano per la commistione di

� Hokku (alcuni dei quali sono fra i più celebri di Bashō)

� Il nuovo tipo di prosa, detta haibun 俳文, prima di allorausata solo per le introduzioni agli hokku o per la saggisticasugli haikai, e che si caratterizzava per l’unione di

• zokugo

• Elementi propri del wabun (ad es., espedienti retorici comeengo e kakekotoba)

• caratteri propri del kanbun (stile ellittico e ritmico)

• In generale, influenze del linguaggio dello haikai (haigon)

MOTIVI PRINCIPALI

� Centralità della natura (ideale dello zōka)� Elaborazione di una figura autoriale che si

pone come emblema dell’ideale del fūga no

michi: i diari sono lo strumento con cui il poetada forma al tipo di immagine di se stesso cheda forma al tipo di immagine di se stesso cheintende trasmettere ai posteri, come

� Uomo umile e dignitoso� Ispirato ai modelli di poeti (in particolare i poeti

viandanti) del passato� Autore religiosamente dedito alla sua arte,

trattata come una vera e propria “vocazione”

� Rinnovamento nel motivo del viaggio:

� Non più opposizione fra capitale e mondo esterno, maviaggio senza centro, che porta alla scoperta di nuovi luoghie personaggi ricchi di potenziale poetico nella loroquotidianità

� Istituzione di nuovi luoghi poetici (ad es., l’isola di Sado)

� Al contempo, rivisitazione degli utamakura

• Luoghi già immortalati da waka e renga ad es., quellipercorsi da Saigyōpercorsi da Saigyō

• Luoghi legati alla guerra Genpei e alle vicende dello HeikeMonogatari).

• PERÒ, di questi il poeta si propone di fare esperienzadiretta, per “non cercare le orme degli antichi [… macercare] i luoghi che gli antichi cercavano”: non ripresa diassociazioni poetiche stabilite, ma visita del luogo fisico,nelle sue nuove condizioni culturali, e creazione di nuove,originali immagini associative (secondo il principio delFueki ryūko)

DOPO BASHŌ

� Affermazione dello haikai a livello nazionale,soprattutto presso i ceti urbani e fra i samurai dimedio e basso livello

� Però, nessuna importante ulteriore evoluzionestilistica (e anzi con un ritorno a forme menostilistica (e anzi con un ritorno a forme menostilisticamente compiute)