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Abbiamo vinto! Al Bilancio Sociale 2006 il premio QUADROFEDELE Il bilancio sociale di CADIAI ha vinto l’ottava edizione del premio QUADROFEDELE, dedicata al miglior bilan- cio sociale delle cooperative aderenti a LEGACOOP. Il concorso è organizzato da AIRCES, l’Associazione Ita- liana Revisori Contabili dell’Economia Sociale, in colla- borazione con COOPFOND e il supporto tecni- co dell’Oscar dei Bilanci e della Comunicazio- ne Finanziaria promosso dalla FERPI. Si tratta di un riconoscimento ottenuto in un ambito di “addetti ai lavori” e questo ci rende partico- larmente orgogliosi, se si considera che que- sto traguardo l’abbiamo raggiunto con le no- stre sole forze, ovvero senza avvalerci di con- sulenze esterne specializzate. Già un traguar- do importante, anche se tutto interno alla vita della cooperati- va, l’avevamo raggiunto lo scorso anno quando, al ter- mine della visi- ta ispettiva di UNITER, abbia- mo definitiva- mente trasfor- mato il Bilancio Sociale preventivo e consuntivo in strumento effettivo di pro- grammazione e verifica dell’attività complessiva della Cooperativa. Oggi, e più esattamente il 10 di Dicembre, quando il premio ci verrà consegnato, nell’ambito di un seminario facente parte delle celebrazioni del 25° anniversario della nascita di LEGA- COOP Imola, il valore strategico di questo strumento e la sua adeguatezza, rispetto alle esigenze di programmazione e rendi- contazione della cooperativa, verrà riconosciuto anche da os- servatori esterni specializzati. numero 18 dicembre 2007 numero 18 dicembre 2007 Siamo quindi molto soddisfatti, ma non per questo ci conside- riamo “arrivati”. Il bello del lavoro sul bilancio sociale e sugli altri strumenti di responsabilità sociale è che si tratta di un “lavoro in corso”, sempre suscettibile di ulteriori sviluppi. Quali saranno quindi i prossimi obiettivi? Il primo riguarda la diffusione e l’utilizzo di questo strumento all’interno e all’ester- no della cooperativa. Il nome del premio che ci è stato asse- gnato, “QUADROFEDELE”, rende bene l’idea del- lo scopo ultimo del Bilancio Sociale: rendere l’at- tività della cooperativa chiaramente leggibile, farne un resoconto obiettivo e verificabile, at- traverso l’esposizione di dati che siano com- prensibili e confrontabili. Si tratta quindi di uno strumento importante per i soci e per tutti gli altri soggetti interessati all’attività di CADIAI, per comprendere e controllare la validità del no- stro operato, la coerenza delle nostre azioni con gli obiettivi prefissati. Il bilancio sociale deve quindi diventare il mezzo principale di conoscenza, confronto e verifica della nostra attività, ben padroneggiato soprat- tutto dai soci e dai dipendenti: per questo è l’ar- gomento della prima lezione che teniamo al corso per i neo assunti, per questo ad esso dedichiamo almeno un’inizia- tiva formativa all’anno. Dovremo però fare di più. Il secondo obiettivo riguarda l’approccio ad altri strumen- ti legati all’esercizio della responsabilità sociale di impre- sa: in questo caso dovremo fare ricorso a qualche con- sulenza esterna perché si tratta di aprire nuovi percorsi e perché abbiamo sicuramente ancora molto da impa- rare: non tutto si può apprendere dall’esperienza. Dare- mo quindi il via a nuovi progetti e intanto affineremo gli strumenti già in uso: per renderli ancora più leggibili, per impratichirci nella definizione più oculata degli obiet- tivi, per stringere le fila dell’azione interna all’organizza- zione, onde renderla più coerente. Insomma, abbiamo ancora della strada davanti e va bene così. Franca GuglielmettI il Trimestrale di CADIAI il Trimestrale di CADIAI Periodico trimestrale di CADIAI - Registrazione Tribunale di Bologna: n. 7703 del 18/10/2006 Direttore Responsabile: Mattia Miani Comitato di redazione: Ornella Montanari, Gloria Verricelli Proprietario ed Editore: CADIAI Cooperativa Sociale - via Boldrini 8 - 40121 Bologna Direzione e Redazione: via Boldrini 8 - 40121 Bologna - Tel 051 74 19 001 - Fax 051 74 57 288 Coordinatore di redazione: Roberto Malaguti Collaboratori: Rosy Blanco, Andrea Gualandi, Fabio Liistro, Laura Piana, Caterina Mastrosimone, Raffaela Rossi, Donato Testoni, Paola Pettazzoni, Silvia Bonazzi, Antar Mohamed Ahmed Marincola Progetto grafico Impaginazione: WELLS - via San Donato 191 - 40127 Bologna Stampa: Casmatipolito - via Provaglia 3/b, 3/c, 3/d - 40138 Bologna [email protected] [email protected] Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB BO Il Presidente di Legacoop Nazionale Giuliano Poletti con Franca Guglielmetti

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Abbiamo vinto!Al Bilancio Sociale 2006 il premio QUADROFEDELE

Il bilancio sociale di CADIAI ha vinto l’ottava edizionedel premio QUADROFEDELE, dedicata al miglior bilan-cio sociale delle cooperative aderenti a LEGACOOP. Ilconcorso è organizzato da AIRCES, l’Associazione Ita-liana Revisori Contabili dell’Economia Sociale, in colla-borazione con COOPFOND e il supporto tecni-co dell’Oscar dei Bilanci e della Comunicazio-ne Finanziaria promosso dalla FERPI. Si trattadi un riconoscimento ottenuto in un ambito di“addetti ai lavori” e questo ci rende partico-larmente orgogliosi, se si considera che que-sto traguardo l’abbiamo raggiunto con le no-stre sole forze, ovvero senza avvalerci di con-sulenze esterne specializzate.Già un traguar-do importante,anche se tuttointerno alla vitadella cooperati-va, l’avevamoraggiunto loscorso annoquando, al ter-mine della visi-ta ispettiva diUNITER, abbia-mo definitiva-mente trasfor-mato il BilancioSociale preventivo e consuntivo in strumento effettivo di pro-grammazione e verifica dell’attività complessiva della Cooperativa.Oggi, e più esattamente il 10 di Dicembre, quando il premio civerrà consegnato, nell’ambito di un seminario facente partedelle celebrazioni del 25° anniversario della nascita di LEGA-COOP Imola, il valore strategico di questo strumento e la suaadeguatezza, rispetto alle esigenze di programmazione e rendi-contazione della cooperativa, verrà riconosciuto anche da os-servatori esterni specializzati.

numero18› dicembre 2007numero18› dicembre 2007

Siamo quindi molto soddisfatti, ma non per questo ci conside-riamo “arrivati”. Il bello del lavoro sul bilancio sociale e sugli altristrumenti di responsabilità sociale è che si tratta di un “lavoroin corso”, sempre suscettibile di ulteriori sviluppi.Quali saranno quindi i prossimi obiettivi? Il primo riguarda la diffusione e l’utilizzo di questo strumento all’interno e all’ester-no della cooperativa. Il nome del premio che ci è stato asse-

gnato, “QUADROFEDELE”, rende bene l’idea del-lo scopo ultimo del Bilancio Sociale: rendere l’at-tività della cooperativa chiaramente leggibile,farne un resoconto obiettivo e verificabile, at-traverso l’esposizione di dati che siano com-prensibili e confrontabili. Si tratta quindi di unostrumento importante per i soci e per tutti glialtri soggetti interessati all’attività di CADIAI,per comprendere e controllare la validità del no-stro operato, la coerenza delle nostre azionicon gli obiettivi prefissati. Il bilancio sociale deve quindi diventare il mezzoprincipale di conoscenza, confronto e verificadella nostra attività, ben padroneggiato soprat-tutto dai soci e dai dipendenti: per questo è l’ar-

gomento della prima lezione che teniamo al corso per i neoassunti, per questo ad esso dedichiamo almeno un’inizia-tiva formativa all’anno. Dovremo però fare di più.Il secondo obiettivo riguarda l’approccio ad altri strumen-ti legati all’esercizio della responsabilità sociale di impre-sa: in questo caso dovremo fare ricorso a qualche con-sulenza esterna perché si tratta di aprire nuovi percorsie perché abbiamo sicuramente ancora molto da impa-rare: non tutto si può apprendere dall’esperienza. Dare-mo quindi il via a nuovi progetti e intanto affineremo glistrumenti già in uso: per renderli ancora più leggibili,per impratichirci nella definizione più oculata degli obiet-tivi, per stringere le fila dell’azione interna all’organizza-zione, onde renderla più coerente.Insomma, abbiamo ancora della strada davanti e vabene così.

Franca GuglielmettI

il Trimestrale di CADIAIil Trimestrale di CADIAI

Periodico trimestrale di CADIAI - Registrazione Tribunale di Bologna: n. 7703 del 18/10/2006

Direttore Responsabile: Mattia MianiComitato di redazione: Ornella Montanari, Gloria VerricelliProprietario ed Editore: CADIAI Cooperativa Sociale - via Boldrini 8 - 40121 BolognaDirezione e Redazione: via Boldrini 8 - 40121 Bologna - Tel 051 74 19 001 - Fax 051 74 57 288Coordinatore di redazione: Roberto MalagutiCollaboratori: Rosy Blanco, Andrea Gualandi, Fabio Liistro, Laura Piana, Caterina Mastrosimone, Raffaela Rossi, Donato Testoni, Paola Pettazzoni, Silvia Bonazzi, Antar Mohamed Ahmed Marincola

Progetto grafico Impaginazione: WELLS - via San Donato 191 - 40127 BolognaStampa: Casmatipolito - via Provaglia 3/b, 3/c, 3/d - 40138 Bologna

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Il Presidente di Legacoop NazionaleGiuliano Poletti con Franca Guglielmetti

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. Le cooperative viste dal palcoscenicoHa debuttato il 7 novembre alla Sala Borsa il primo spettacolo teatrale per parlare e far parlare di imprese cooperative.Legacoop in collaborazione con CNS,Consorzio nazionaleservizi, sale sul palco e prova a riflettere sul sistema co-operativo, alla luce di fatti e personaggi emersi dalle cro-nache dei quotidiani degli ultimi mesi. L’occasione è “Chi haintascato i valori delle Coop”, uno spettacolo di Paolo Ver-gnani. Protagonista lo stesso autore. La rappresentazione ha esordito a Bologna mercoledì 7 novembre, presso la Sala Borsa; ha poi proseguito aPerugia il 29 novembre e a Firenze il 6 dicembre. Nel2008 verrà rappresentato in altre sette città italiane. Lo schema, semplice ed efficace, è calato nel contestodi ognuna delle città in cui lo spettacolo viene rappre-sentato. Si parte da alcune interviste raccolte per stra-da che presentano il variegato panorama di opinioni chela gente comune può esprimere sull’argomento. A queste fanno da contrappunto due interventi ufficiali,raccolti tra personalità della politica o della cultura del-la città, il primo a sostegno, il secondo più critico. Infine vengono presentati due casi di cooperative loca-li “virtuose” che dimostrino il contributo sociale, eco-nomico e di innovazione che le imprese cooperativehanno saputo apportare allo sviluppo del Paese.

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Attività sociale

Nominata la nuova Presidenza di LegacoopsocialiPaola Menetti succede a Costanza Fanelli alla presidenza di LegacoopsocialiCon l’Assemblea nazionale dei Delegati che si è svoltaa Roma il 2 ottobre scorso, Costanza Fanelli, dopo oltre dieci anni di impegno nella Cooperazione Sociale,ha concluso il proprio mandato come Presidente diLegacoopsociali.La Direzione di Legacoopsociali, riunita al termine dell’As-semblea, ha nominato Paola Menetti nuova Presidente diLegacoopsociali e Sergio D’Angelo Vicepresidente.Entrambi provengono da una lunga esperienza professio-nale nella Cooperazione Sociale. Paola Menetti è stata presidente di CADIAI dal 1983 al1999, e poi responsabile regionale della Cooperazione Sociale in Emilia Romagna e Vicepresidente di Legacoop-sociali. Sergio D’Angelo, napoletano, è presidente del con-sorzio sociale Gesco di Napoli e di Drom, il Consorzio Na-zionale della Cooperazione sociale Legacoop

Presentazione del libro di Lorenza MaluccelliUno spiacevole rinvioCome tutti avrete ben capito, non c’è stata la presentazionepubblica del libro sulla CADIAI scritto da Lorenza Maluccelli“Lavori di cura”, l’esito della ricerca fatta ormai due anni or

sono e che finalmente è disponibile in libreriaa partire dal 30 di ottobre. L’evento program-mato per il 30 di Novembre è saltato a causasoprattutto dell’improvvisa indisponibilità dellasala che avevamo prenotato. L’avvicinarsi dellefestività natalizie e la mancata conferma di al-cuni relatori hanno fatto il resto: non abbiamoavuto altra scelta che rinviare ulteriormente ilmomento tanto atteso. Sì perché su questo libroe sui suoi contenuti abbiamo investito molto emolto ci aspettiamo dalla sua diffusione: vorrem-mo perciò presentarlo nei dovuti modi, invitandorelatori importanti e dandogli una certa risonanza:

tutte cose che per essere realizzate richiedono tempo e la costru-zione di un intreccio di disponibilità non facile da tenere insieme.Ci rimetteremo comunque al lavoro. Intanto una copia del libro èstata inviata a tutti i soci le cui interviste compaiono nella pubblica-zione ed anche a molti dei nostri più importanti interlocutori. Ne abbiamo in serbo una copia per ogni socio: chi vuole averla puòpassare a ritirarla presso l’ufficio Marketing.

Per i regali di Natale?

In queste settimane i locali della sede ospitanol’esposizione di lavori realizzati dagli utenti di al-cuni servizi per disabili (Centri Diurni Boschini eFava, Atelier “Il Maggiociondolo) e del Day Ho-spital di Psichiatria dell’Età Evolutiva del Mag-giore. Tanti gli oggetti: dalle cornici, ai porta-penne, a simpatici animaletti “calamitosi” e al-tro ancora. E anche arte! Dopo gli splendidi quadri dell’anno scorso rea-lizzati con la tecnica dell’action painting, ilMaggiociondolo si è cimentato con la laboriosatecnica del Batik, sotto la guida della

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Presentato Coopyright. Inventare una cooperativaIl concorso di Legacoop Bologna per gli studenti delle superioriÈ stato presentato Coopyright, il concorso promosso da LegacoopBologna e rivolto agli studenti delle scuole medie superiori della pro-vincia, con l’obiettivo di far conoscere più da vicino il mondo della co-operazione ai giovani.“Coopyright nasce dalla convinzione, sperimentata e documentatadalla pratica, che il lavoro cooperativo offra alle giovani generazioniuna formazione importante sia sul piano personale che professio-nale. Un modo di lavorare diverso, dalle radici antiche, dalla forteattualità e dalla straordinaria capacità di innovazione e di adatta-mento. Per questo motivo Legacoop Bologna si impegna ad avvi-cinare i giovani al mondo cooperativo, per consegnare loro unacarta in più, una carta preziosa che potranno giocare nella lorocrescita umana e professionale”. Così Veronica Bridi, respon-sabile del progetto per la presidenza di Legacoop Bologna, hacommentato lo spirito dell’iniziativa.Il concorso si divide in due sezioni: un progetto d’impresa ed unprogetto di ricerca. Chi prende parte al primo progetto è sti-molato a cimentarsi con la propria capacità di creare un’attivitàredditizia in forma cooperativa; chi, invece, partecipa al secon-do viene invitato a redigere un testo di approfondimento di ta-glio “accademico” su un aspetto della storia ed economia dellacooperazione.Coopyright è un percorso a tappe che avvicina al mondo del la-voro. Oltre ai propri esperti, Legacoop mette a disposizione de-gli studenti una serie di strumenti utili a orientarsi nel mondodella cooperazione: dalla guida sintetica per costituire una co-operativa a un manuale di consultazione sul cui modello com-pilare il business plan della cooperativa, un modello di statutoda sviluppare secondo le esigenze della propria impresa.Coopyright, alla sua prima edizione, è già partito con l’ade-sione sperimentale delle classi di quattro istituti bolognesi: ilLaura Bassi, l’Istituto Pacinotti Piercrescenzi, l’I.T.C.S.Rosa Luxemburg e l’Istituto Agrario Serpieri. Ad ognu-no di questi istituti sono state affiancate importanti coope-rative bolognesi, al fine di sviluppare esperienze di alter-nanza studio-lavoro. CADIAI per il Laura Bassi, Granaro-lo per il Serpieri, la Coop Costruzioni per il Pacinotti e laCoop Adriatica per il Rosa Luxemburg, sono le prime co-operative ad essersi messe a disposizione.I progetti dovranno concludersi entro il 30 aprile 2008 esaranno selezionati da un apposito comitato di valutazioneche ripartirà i premi in denaro previsti dal concorso.

(Tratto da www.legacoop.bologna.it)

33il Trimestrale di CADIAI

numero18› dicembre 2007

Un giro in CADIAI!

Maestra d’Artee pittrice BITAS.Il ricavato dallavendita di questecreazioni è desti-nato all’acquistodi materiali per larealizzazione dinuove attività di la-boratorio.

Nel caso del debutto di Bologna gli interlocutori pre-scelti sono stati il Prof. Roberto Grandi, prorettore del-l’Università degli Studi di Bologna, e il deputato di Al-leanza Nazionale, Enzo Raisi.

E le due cooperative scelte sono state Camst e...CADIAI!È attivo il sito www.chihaintascato.com dedicato allospettacolo.

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Pubblicate le scelte e gli importi del 5 per mille del 2006CADIAI riceverà 6.582 euro, che sosterranno la realizzazione di due progetti rivolti all’infanzia e ai disabili.

É stata resa pubblica la ripartizione delle somme desti-nate al 5 per mille.Ricordiamo che la Legge finanziaria per il 2006 dispo-neva, in via sperimentale, la destinazione - in base allascelta dei contribuenti - di una quota pari al 5 per mil-le dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef),relativa al periodo di imposta 2005, per finalità di so-stegno al volontariato, di finanziamento della ricercascientifica e delle università, della ricerca sanitaria,delle attività sociali svolte dai Comuni.

Con le loro scelte i contribuenti hanno versato lasomma complessiva di 345,2 milioni di euro, dicui 328,9 milioni sono stati ripartiti tra gli aventi di-ritto. Non sono stati ripartiti i restanti 16,3 milioniin quanto relativi a scelte effettuate in favore di sog-getti esclusi dal beneficio.

Questa la ripartizione delle quote: - 192,9 milioni di euro al volontariato, - 51,1 milioni di euro alla ricerca scientifica, - 46,7 milioni di euro alla ricerca sanitaria, - 37,9 milioni di euro ai Comuni.

I contribuenti che hanno operato la sceltasono stati 15,8 milioni, ma solo 13,4 milionihanno effettivamente devoluto una quota dell’Ir-pef, in quanto 2,4 milioni hanno presentatouna dichiarazione con imposta netta pari a ze-ro (non utilizzabile ai fini del calcolo del benefi-cio).

L’importo medio devoluto da ogni contri-buente è pari a 25,7 euro, con punte di27,3 euro per la ricerca scientifica, di 26,5euro per il volontariato, di 24,7 per la ricer-ca sanitaria, di 21,7 euro per i Comuni.Nel complesso i soggetti beneficiari sono29.532, di cui 20.958 associazioni di vo-lontariato, 439 Enti ed Università che svol-gono ricerca scientifica, 49 soggetti chesvolgono ricerca sanitaria e 8.086 Comuni.

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“Valori e competizione” Un libro sulla responsabilità sociale nella coope-razione bologneseUno dei testi contenuti è dedicato a CADIAI.É stato presentato il 22 novembre scorso al CentroItaliano di Documentazione sulla Cooperazione e l’E-conomia Sociale di via Mentana a Bologna il libro “Va-lori e competizioni. Storie di responsabilità socialenella cooperazione bolognese”, curato da Vittorio Ca-pecchi, professore ordinario di Sociologia presso il Di-partimento di Scienze dell’Educazione dell’Universitàdegli Studi di Bologna, e Doriana Ballotti, responsabi-le attività di RSI e progetti di rendicontazione socialedi Legacoop Bologna.

Il libro, pubblicato nella collana “Storia e studi coope-rativi” de Il Mulino, diretta da Elena Romagnoli, re-sponsabile del Centro di Documentazione sulla Coope-razione, raccoglie testimonianze di alcune tra le più si-gnificative imprese cooperative bolognesi: Agriverde,CADIAI, Camst, Coop Adriatica, Coop Costruzioni,Granarolo, Manutencoop, Cooperativa Murri.

Il testo contenuto dedicato alla nostra Cooperativa si in-titola “CADIAI cooperativa responsabilmente sociale” ed èstato scritto da Franca Guglielmetti, Responsabile del Ser-vizio Marketing di CADIAI e della redazione del nostro Bi-lancio Sociale.

Roberto Malaguti

Attività sociale

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5Tra i beneficiari anche CADIAI.Ecco i dati relativi alla nostra cooperativa:- numero di scelte: 277- importo scelte espresse: 5.997,65- importo proporzionale per le scelte

generiche: 584,62Totale: 6.582,27

Come specificato al momento della campagnadi informazione, i fondi raccolti verranno desti-nati alla realizzazione dei seguenti progetti:

Rete dei nidi-amiciCostruzione di una rete di comunicazione e scam-bio culturale tra servizi per la prima infanzia del-l’Europa e del Mediterraneo.

S.A.D.A. Servizio di Aiuto ai Disabili AdultiL’idea è quella di creare un gruppo di volontariche, con continuità e con il supporto di CADIAI,realizzi attività ricreative e di tempo libero capaci difornire ai ragazzi disabili occasioni di svago e diuscite in situazioni pubbliche e amicali.

Vi terremo informati, tramite “Scoop” e il sitowww.cadiai.it, sui progressi di questi progetti.

É doveroso un ringraziamento a tutti coloro che han-no scelto la destinazione del cinque per mille a CADIAI,sostenendo così la cooperativa nella realizzazione di ul-teriori iniziative utili al perseguimento dei propri scopisociali

La guida unitaria alla cooperazione sociale bolognesePresentata l’11 dicembre la seconda edizioneE’ stata presentata l’11 dicembre presso il Centro italiano diDocumentazione sulla cooperazione e l’economia sociale di Bo-logna, la seconda edizione di “Cooperazione sociale, ricchezzacomune”Si tratta di un volume che presenta le singole cooperative so-ciali di Bologna e Provincia aderenti a Legacoop, Confcoope-rative e Agci, e raccoglie vari dati relativi a tutto il compartosociale del territorio. Le persone che ricevono quotidianamente un servizio dallacooperazione sociale sono 50.000, oltre 6.000 i lavoratoriimpegnati, per un valore della produzione di 191 milioni dieuro.Una parte della guida è dedicata alla raccolta di opinioni dipersone che conoscono la cooperazione sociale; questo la-voro è stato curato da Anna Laura Diaco del GREP (Grup-po di Ricerca di Etnografia del Pensiero) dell’Università diBologna, che ha intervistato Mauro Alboresi della Segre-teria CdLM-CGIL Bologna, Enrica Pietra Lenzi, presidentedi AIAS, Adriana Scaramuzzino, vicesindaco del Comune diBologna, Stefano Zamagni, professore ordinario pressola Facoltà di Economia dell’Università di Bologna.

il Trimestrale di CADIAI

numero18› dicembre 2007

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Il Pizzoli compie vent’anniIl primo centro diurno per Anziani ad aprire a Bologna

Aperto dal 1987, il “Pizzoli” è il primo Centro Diurno a na-scere in città. Si trova in via Agucchi 300.La struttura, di proprietà del comune di Bologna, è gestita,in convenzione con il Quartiere Navile, dal consorzio Coope-rativo Aldebaran, costituito dalle cooperative sociali bolo-gnesi CADIAI, ADA, Ancora Servizi, Società Dolce.La gestione operativa del servizio è affidata dal consorzio aCADIAI e ADA.

A CHI SI RIVOLGE Il servizio è a sostegno di anziani parzialmente non auto-sufficienti o adulti affetti da patologie di tipo geriatrico.Vi possono accedere anziani con problemi di solitudine odepressione o con limitazioni dell’autonomia, che possa-no trarre vantaggio da un’esperienza di socializzazione.Gli interventi sono diversificati in base al bisogno: si puòinfatti frequentare il Centro tutti i giorni o solo qualchegiorno alla settimana, solo per pranzo o per alcune atti-vità, secondo un programma prestabilito e concordato.

I SERVIZI OFFERTIIl Centro è aperto tutto l’anno, ad esclusione delle fe-stività, dal lunedì al sabato dalle 7,30 alle 18,30.Offre servizi di assistenza di base, di animazione e diristorazione. É inoltre possibile fruire del servizio ditrasporto. La vita del centro è ricca di attività: eser-cizi di stimolazione della memoria, attività manuali,giochi, tornei di carte, tombola, feste, gite, passeg-giate, ginnastica dolce, attività di psicomotricità e dimusicoterapia.

IL PERSONALEOperano nel servizio 5 Assistenti di base che si oc-cupano delle esigenze assistenziali e dell’animazio-ne, 1 pscomotricista, 1 musicoterapeuta, 1 Assi-stente Sociale che coordina il servizio, 1 autista.Collaborano inoltre diversi volontari.

MODALITÀ D’ACCESSOGli interessati devono inoltrare la domanda al Servizio Assistenza Anziani del Quartiere Navile.L’inserimento è preceduto da un colloquio tral’Assistente Sociale del Quartiere e i familiari ol’anziano stesso, finalizzato allo scambio d’infor-mazioni utili per l’elaborazione del primo Piano di Assistenza Individualizzato.

Nasce un centro di formazio-ne e iniziativa sulla cooperazionee l’etica d’impresaSu iniziativa di Legacoop Bologna, Università di Bologna e Fondazione Alma Mater

La quinta assemblea dei presidenti di Legacoop Bolo-gna che si è tenuta il 5 Dicembre scorso a Bologna èstata l’occasione per formalizzare la costituzione di unnuovo Centro nato dalla collaborazione tra LegacoopBologna, Università di Bologna e Fondazione Alma Mater: il Centro di Formazione e Iniziativa sullaCooperazione e l’Etica d’Impresa.Il Centro sarà chiamato a definire delle linee di un pro-gramma di alta formazione e di formazione continua peril personale delle imprese cooperative associate a Lega-coop Bologna; a realizzare iniziative atte a promuovere in-novazione sul ruolo e sui compiti delle imprese in una so-cietà pluralista; a programmare incontri a tema destinatia diffondere, anche sul piano internazionale, la cono-scenza dell’impresa cooperativa; a proporre e promuove-re, d’intesa con le strutture di Ateneo interessate, indagi-ni, studi, ricerche sul management dell’impresa cooperati-va e l’etica degli affari; a promuovere iniziative destinate al-l’inserimento dei laureati dell’Università di Bologna nelle im-prese associate a Legacoop con l’obbiettivo di costruire per-corsi che favoriscano il ricambio generazionale nelle impre-se cooperative.Le attività formative promosse potranno prevedere il rilasciodi titoli universitari o il riconoscimento di crediti formativi uni-versitari.A presiedere il Centro è stato chiamato Guido Masetti, pro-rettore alla didattica dell’Ateneo, mentre ne sarà vicepresi-dente Luciano Sita, presidente di Granarolo Spa. Nel consigliodirettivo sono stati chiamati Andrea Segrè (Preside della Facoltà di Agraria), Sandro Sandri (Preside della Facoltà diEconomia), Giulio Ecchia (professore di economia delle impresecooperative e delle organizzazioni non profit), Walter Tega (pre-sidente della Fondazione Amla Mater), Alberto Ferri (presiden-te del Consorzio Nazionale Servizi), Rita Finzi (dirigente Consor-zio Cooperative di Costruzione), Roberto Calari (responsabilearea cultura Legacoop Bologna), e Mattia Miani (responsabilecomunicazione di Legacoop Bologna), Roberto Grandi (proretto-re alle relazioni internazionali), Tiziana Primori (vicepresidente Coop Adriatica). L’assemblea dei soci ha nominato Claudio Mengoli revisore dei conti.Il Centro avrà la sua sede operativa presso Villa Pallavicini, sedeanche della Fondazione Alma Mater.CADIAI ha aderito a questa iniziativa.

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Monografie sui servizi CADIAINot i z i e Se t tor i

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Da sinistra: Anna Chiara Achilli,

Claudio Mazzanti, Presidente del Quartiere Navile e Marina Cesari,

direttrice del Quartiere Navile

I 20 anni del Centro DiurnoA giugno si comincia a pensare alle iniziative da rea-lizzare. Tutti insieme operatori, ospiti, coordinatricee assistente sociale del Quartiere.Pensiamo a due giornate di festeggiamenti e works-hop, utilizzando gli spazi del Centro Diurno e della vi-cina sala “il Cubo” di Pescarola, di recente inaugura-ta.Il venerdì, la giornata più “tecnica” con un seminarioin mattinata, e Centro Diurno aperto alla cittadi-nanza il pomeriggio e il sabato mattina; sabato po-meriggio grande festa.Parte la programmazione delle attività manuali perla preparazione degli allestimenti e dei manufattiper l’esposizione, ricerca e sviluppo di foto per la

mostra fotografica.Lungo e duro il periodo dei preparativi, ma man mano che iltempo passava e le idee prendevano forma, l’atmosfera si ri-scaldava portando sorrisi, eccitazione e felicità. E le risorse e

le idee all’interno del gruppo non finivano mai. Uno deglioperatori è un appassionato di cultura celtica e un bal-

lerino delle danze di quel popolo; perché non chia-mare “I Castellacci di Danu”, associazione cultura-le di Monterenzio con i loro danzatori e la loro can-tante per la festa del sabato? L’associazione hasubito con piacere accettato di allietare la festa

con le loro fatate danze celtiche.

VENERDì 23 NOVEMBRE Al mattino presto passiamo a prendere tutti i 33 ospiti delCentro Diurno e ci rechiamo alla sala “il cubo” di Pesca-rola, attendendo gli invitati.

Il Presidente del Quartiere Navile Claudio Mazzanti, ladirettrice del Quartiere Marina Cesari e la presidentedi CADIAI Rita Ghedini con i loro saluti hanno dato ilvia alla due giorni di festa. Il seminario: “20 anni di attività. Un giovane servizioper anziani”, ha visto la partecipazione dell’A.S. re-

sponsabile del Centro Diurno per il quartiere Mile-na Braca che ha raccontato “il Centro diurno

ora e allora”: un po’ di storia del centro diur-no, riportando dati e andamenti nel tempo.Ho avuto anch’io (Francesca Truzzi) il pia-cere di presentare “progetti passati, pre-senti e futuri del Pizzoli”; impossibili espor-

li tutti, è stata necessaria una selezione;con l’aiuto degli ospiti e degli operatori ab-

biamo ricordato i progetti che potessero tra-smettere il senso e gli obiettivi generali e specifi-

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A destra, Francesca Truzzi

e Milena Braca

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Partecipiamo tutti, anche gli anziani, a balli di gruppo e qua-driglie celtiche, ci godiamo il momento spensierato della fe-sta e le golosità di uno sfizioso buffet.Arriviamo a termine della seconda giornata di festa tuttistanchi, ma con un gran sorriso. Divertiti, tutti felici e soddisfatti del lavoro fatto!Non è stato un’impresa semplice organizzare queste duegiornate. Ma solo un grande lavoro di squadra ha per-messo una buona riuscita. E ora, qualche doveroso GRAZIE.Agli ospiti Ada, Ida, Matilde, Maria, Novella, Teresina, Gino, Ghino, Dolores, Jolanda, Eni, Romano, Sebastiano,Giorgio, Lea, Alma, Alba, Vittorio, Mauro, Remo, France-sca, Lucia, Demora, Anna Maria, Bruna C., Bruna P.Agli operatori Maurizia Bigliardi, Bugmila Blaszack, Nives Castricone, Bashkim Hajdini, Cristina Raimondoe Anna Maria Sperandini e ai volontari Fiero, Vincenzae Marilisa. Ad Anna Chiara Achilli per il suo preziosoapporto professionale, a Roberto Malaguti per la se-rietà, la precisione e il decisivo aiuto.Al responsabile Marco Matassa per la cieca fiducia.Al Quartiere, in particolare all’A.S. Milena Braca perla collaborazione continua.Ad Alessandro “custode” della sala “il cubo” sempre

disponibile e a tutti quelliche hanno unito le forzaalle nostre per rendere imigliori possibili i festeg-giamenti per il ventesimocompleanno del più vec-chio Centro Diurno dellacittà.

ci dei progetti che nel servizio vengono attuati.Supportata da video e immagini ho presentato i pro-getti di teatro, giornalino, di costruzione di mascheree burattini, la raccolta di poesie di uno degli ospiti delCentro, il progetto “Racconti Diurni” e altri ancora.Anna Chiara Achilli, la nostra solare musicoterapeuta,ha presentato il progetto “non ti scordar di me”, cheporta all’interno del Centro Diurno lo “strumento” mu-sica e/o i suoi elementi (suono, ritmo, melodia, armo-nia), con lo scopo di sviluppare potenziali e riabilitarefunzioni dell’individuo, in modo che possa ottenere unamigliore integrazione sul piano personale e interperso-nale. Anna Chiara ha raccontato con proiezioni video lesue attività di musicoterapia, studiate ad hoc per gli ospi-ti del Pizzoli.Dopo il rinfresco, tutti al Pizzoli per la proiezione del cor-tometraggio “Omicidio Celestiale” che vede protagonisti gliospiti del Centro. Il video è stato realizzato durante il pro-getto “Racconti Diurni” con gli educatori Chiara Giorgi eMatteo Pieri, e racconta la storia di un falso omicidio mes-so in scena alla “casa di cura celestiale Pizzoli”.Sempre al Centro Diurno era poi possibile dare un’occhia-ta all’angolo dei ricordi, con raccolte di foto e le varie edi-zioni dei giornalini del Pizzoli e ammirare l’esposizione di ma-nufatti creati dagli anziani.Arriva sera e si riaccompagnaognuno a casa.

SABATO 24 NOVEMBRE 7 e 30 tutti pronti per andare aprendere gli anziani e preparar-ci ad accogliere i visitatori delCentro per mostrarli ancoramanufatti, foto, ricordi e video.Pranziamo con menù degno diun giorno di festa tutti assiemeoperatori e ospiti e poi di nuovoci spostiamo al “Cubo” per il pomeriggio di balli e canti.E per non smentire il detto “piove sempre sul bagnato”,durante il secondo di quattro giri di trasporto, il nostro pul-mino smette di funzionare, ma neanche il temporale cheproprio in quel momento è scoppiato ha fermato la nostravoglia di festeggiare e via con le macchine personali deglioperatori fino ad esserci tutti.La sala pian piano si riempie e dopo i saluti iniziali prendo-no il via le danze e i canti.Gioiose e pimpanti le danze dei ballerini, vestiti con tunichee ornamenti tipici, alternate alle dolci, emozionanti e significativecanzoni.

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Monografie sui servizi CADIAI

In queste immagini alcuni momenti delle gior-nate di festa del 23 e 24 novembre

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… per chiunque volesse venire a trovarci in queldi via Agucchi 300, troverete la nostra mostrafotografica, i nostri manufatti, la stanza dei ri-cordi e TUTTI NOI!!

(a cura del gruppo di lavoro del Pizzoli)

PROGETTO “RACCONTI DIURNI”Il Pizzoli all’inizio dell’anno si trovava in “debito” con il Quartiere di144 ore di assistenza di base non erogate a fine 2006; infatti perun guasto al riscaldamento si è dovuto chiudere il Centro per unasettimana. Dall’esigenza di effettuare le ore come richiesto daconvenzione e dall’incontro con gli educatori della scuola “Lon-ghena”, Chiara Giorgi e Matteo Pieri, è nato il progetto “Raccon-ti Diurni” che ha portato alla realizzazione di un cortometraggio.Ogni giovedì anziani, animatori e operatori si riunivano per rac-contarsi e inventare trame e storie. Alla fine hanno scelto ungiallo, con tanto di omicidio, truffatori, assassino, investigatorie tanti personaggi ancora.Al termine di un lungo lavoro, a fine luglio la prima visione delvideo di circa 20 minuti realizzato con l’aiuto di Matteo e Chia-ra, che hanno sapientemente guidato operatori e ospiti, nellacreazione di questo “capolavoro”!GRAZIE a Chiara e Matteo per la loro disponibilità, costanza,impegno e serietà! Averli dei nostri è stato come portare unaventata di aria fresca al Centro.

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I vent’anni di gestione CADIAI della Casa Protetta SimianiUn seminario il primo dicembre in Municipio a LoianoIl primo dicembre, in occasione dei 20 anni di gestione CADIAI della casa protetta Simiani, si è svolto a Loiano, nella salaConsiliare del Municipio, un seminario dal titolo “Insieme da 20 anni: anziani, famiglie e operatori”, attraverso cui tutti gli“addetti ai lavori” hanno potuto fare il punto sulla tipologia dell’assistenza erogata.Sono intervenuti: Marilina Colombo (direttore del distretto di San Lazzaro), Consiglia Arena (geriatra USSI, San Lazzaro),Giovani Canè (direttore della struttura complessa di medicina interna, Loiano), Marco Domenicali (geriatra, CADIAI), Sabi-na Berti (infermiera professionale, casa protetta Simiani), Marie Christine Melon e Lorenza Maiello (psicologhe, CADIAI) eGiampaolo Trevisani (parente di un familiare). Hanno aperto i lavori, il Sindaco di Loiano, Giovanni Maestrami, la Presidentedi CADIAI, Rita Ghedini, e il Responsabile della casa protetta, Luigi Spataro. A fronte del costante e cospicuo aumento delnumero di anziani affetti da pluripatologie e di sempre maggiore gravità, il seminario ha voluto rappresentare un momen-to di riflessione e confronto tra le diverse figure professionali al fine di promuovere una me-todologia di intervento sempre più personalizzata e funzionale alla complessità degli ospitiaccolti all’interno della casa protetta; ha voluto altresì confermare una cultura “anziano-cen-trica”, che risponda in toto, attraverso l’impiego ed impegno di una équipe multidisciplinare,ai bisogni dei “nostri anziani”.I lavori si sono conclusi con la proiezione di un video che ha visto scorrere molte delle per-sone accolte dalla casa protetta in 20 anni di attività; nel pomeriggio festa in struttura, congli anziani che hanno goduto della presenza di un baritono e di un tenore che hanno into-nato motivi a loro molto cari.Nella speranza di poter, tra altri venti anni, ritrovarci per un nuovo costruttivo confronto, siringraziano tutti coloro che con costanza, pazienza e umiltà, ogni giorno, restituiscono ainostri anziani la dignità e il valore di cui sono portatori.

Lorenza Maiello

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di Latina ed Enrico Pedriali, presidente dell’Associazione Na-zionale Comunità Terapeutiche).Il pomeriggio si è aperto con la proiezione di NO PARKING econ gli interventi di presentazione dell’esperienza della Semi-residenza, curati dagli operatori del servizio (Lucia Zucchi,Danila Lambertucci, Rosanna D’Apolito, Carlo Casagrande,Barbara Zanchi). Nella fase conclusiva, introdotti da Emauela Cocever e Stefano Costa, sono intervenuti Giovanni Garena, dell’Univer-sità di Torino e Valerio Romitelli dell’Università di Bologna. La partecipazione è stata molto numerosa, oltre 100 lepresenze, e sempre attenta: la sala è rimasta piena finoalla fine, nonostante fosse sabato ed un bellissimo sabatoautunnale. Si è trattato di un’occasione importante perCADIAI, in cui si è potuto testimoniare dell’impegno che

regolarmente dedichiamo allo sviluppo dei no-stri servizi ed alla valorizzazione del lavoro de-gli operatori. Un sentito ringraziamento a tutti coloro checon il loro impegno e la loro partecipazionehanno contribuito al successo dell’iniziativa.

Franca Guglielmetti

Seminario per i 10 anni di Via degli OrtiGrande il riscontro per questa iniziativaNo Parking è il titolo del video - documentario (realiz-zato da Ruggero Ronci) che ha costituito uno degli in-terventi più interessanti, tra quelli che hanno dato vitaal seminario sulla semiresidenza per adolescenti incondizioni di disagio psichico di via degli Orti, svoltosisabato 10 novembre all’Aula Prodi del Dipartimento diStoria in Piazza San Giovanni in Monte.Si è trattato di un seminario molto interessante, orga-nizzato in stretta collaborazione con l’Azienda USL di Bologna, in cui hanno preso la parola importanti espo-nenti della rete di servizi che ruota intorno ai giovani conproblematiche psichiatriche.Dopo i saluti delle autorità, in-trodotti da Rita Ghedini, han-no preso la parola per primiGiancarlo Rigon, primario del-l’Unità Operativa Neuropsi-chiatria Infanzia e Adolescen-za dall’Azienda USL di Bolognae Leopoldo Grosso, dell’Uni-versità della Strada del Grup-po Abele di Torino, che hannodisegnato il quadro complessi-vo delle problematiche e delle possibilità di intervento rispet-to ai problemi del disagio psichico in adolescenza.A seguire sono state realizzate due sessioni dedicate ri-spettivamente: alle risorse in campo ovvero la famiglia (te-ma trattato da Elena Schnabl, dell’università di Trento) il vo-lontariato (tema trattato da Fabrizio Valletti, parroco diScampia a Napoli) i servizi sociali (tema trattato da MauroFavaloro della Regione Emilia Romagna); alle altre espe-rienze sul territorio nazionale (presentate da Giovanni Rapisarda della ASL di Catania; Sandro Bartolomeo dell’ASL

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11il Trimestrale di CADIAI

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In alto da sinistra: Lucia Zucchi, Adriana Scaramuzzino e Giancarlo Rigon, Rosanna D’Apolito, Carlo Casagrande,Barbara Zanchi, Stefano Costa, Fabrizio Valletti, Giovanni Garena.

In alto da sinistra: Valerio Romitelli, Mauro Favaloro, Danila Lambertucci, Sandro Bartolomeo, Leopoldo Grosso, Giovanni Rapisarda, Elena Schnabl, Emanuela Cocever, Enrico Pedriali.

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GeRSA: due seminari per i 10 anniIl 30 e 31 ottobre scorso si sono tenuti due semi-nari in occasione dei 10 anni della società mista pubblico privata che gestisce residenze per anziani

GeRSA è una società mista pubblico privata a maggioran-za pubblica che gestisce servizi socio sanitari.I suoi soci pubblici sono l’Azienda USL di Bologna e 19 dei20 comuni dell’ex Area Bologna Nord; i privati, oltre a CADIAI, le cooperative sociali Cidas di Ferrara e Gulliver diModena, e la società Too Life. Per conto di GeRSA: CADIAI gestisce la RSA “Virginia Gran-di” di San Pietro in Casale, la RSA di Crevalcore, la Casa Pro-tetta/Centro Diurno “Sandro Pertini” di Altedo e il Centro In-tegrato Servizi per Anziani di Granarolo; Cidas gestisce laRSA di Medicina.In occasione dei dieci anni di attività di GeRSA, si sono volutiorganizzare due seminari che si sono tenuti in date e luoghidiversi. Il 30 ottobre all’RSA “Virginia Grandi” di San Pietro in Casale, dopo aver ricordato la famiglia CasuccioGrandi, il cui gesto generoso contribuì alla realizzazione dellaRSA “Virginia Grandi”, e il dottor Enzo Palma, che promosse l’i-dea di creare una società mista pubblico-privato, si è fatto il pun-to sull’attività svolta in questi anni nei servizi gestiti da GeRSA. Sono intervenuti: Alessandro Valenti, Sindaco di San Pietro inCasale; Enzo Pescerelli e Maria Leggieri, rispettivamente co-ordinatore e componente del Dipartimento Salute Anziani dell’exAzienda USL Bologna Nord; Tarcisio Levorato, Assessore Sani-tà e Servizi alla Persona del Comune di Malalbergo; Loretta Lambertini, Sindaco di Granarolo dell’Emilia; Lamberto Lodi, Pre-

sidente dell’associazione di volontariato “Amici della Casa Protetta” di Granarolo; Argento Marango-

ni, Presidente del Comitato dei Famigliari RSAdi Medicina; Rita Tinti, Responsabile delServizio Sociale del Distretto Pianura EstAzienda USL di Bologna; Marco Masina,

Geriatra dell’Azienda USL di Bologna; Orlando Drago, Giuseppe Parente e Roberta Fran-

cia, medici del Centro di Medicina Generaledi San Pietro in Casale e Galliera.Alcuni interventi sono stati dedicati almodello dei servizi GeRSA: Franca

Guglielmetti, responsabile del ServizioMarketing e Sviluppo di CADIAI, ha parlato

della flessibilità dei modelli e del sistema qualità;Marie Christine Melon, psicologa, della formazione per-

manente degli operatori; Lorena Roffi, fisiatra, dell’innovazione conti-nua delle modalità di intervento.

No t i z i e Se t tor i

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Dall’alto: Christine Melon, Franca Guglielmetti,Maria Leggieri, Loretta Lambertini, Gianni Melloni, Roberta Francia, Tarcisio Levorato, Orlando Drago, Lorena Roffi, Lamberto Lodi, Rita Tinti, Argento Marangoni

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13il Trimestrale di CADIAI

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A sinistra: Giuseppe Parente, e a destra il Sindacodi San Pietro in Casale Alessandro Valenti

Dall’alto: Rita Ghedini, Luciano Vandelli, Francesci Magni,Giuliano Barigazzi, Paola Marani eFlavio del Bono

Balenido, il nido sostenibileIl nido di Casalecchio gestito dal consorzio Karabak Due, di cui CADIAI fa parte, ha ricevuto il “Premio sostenibilità” per la categoria “Edilizia ex novo”.Balenido ha ricevuto il “Premio Sostenibilità” 2007 per lacategoria “Edilizia ex novo”. Il premio è promosso da Bioe-colab (istituto fondato dalla Provincia e dal Comune di Mo-dena e ProMo) con lo scopo di valorizzare e divulgare lebuone pratiche del costruire, attraverso la selezione diprogetti che abbiano seguito i principi costruttivi dellabioarchitettura. Il progetto dell’edifico è di Tasca Studio di Bologna: arch.Corrado Scagliarini, arch. Federico Scagliarini, arch.Cristina Tartari.Segnaliamo infine che si è parlato di Balenido anche nel-la mostra convegno sull’edilizia scolastica ecocompati-bile che si è tenuta il 13 dicembre alla Casa della Co-noscenza di Casalecchio.

Roberto Malaguti

Un ringraziamento all’associazione Orbini

L’associazione Orbini di San Giovanni ogni anno regala per Natale e Pasqua un presente

a tutti gli ospiti dei servizi ai disabili del distrettodi San Giovanni e Crevalcore.

Va a loro un caloroso ringraziamento per la sensibilità concreta che ci hanno offerto

in questi anni. Grazie di cuore!“Le Farfalle”, “Corte del Sole”, “Accanto” e “SpazioAperto”

Il 31 ottobre alla Sala Conferenze del Mambo, ilMuseo di Arte Moderna di Bologna, si è voluto ri-flettere sull’attualità del modello societario in relazio-ne allo sviluppo del welfare locale e di comunità. A discutere di questo tema: Giuliano Barigazzi,Assessore Sanità, Servizi Sociali, Associazionismo,Volontariato della Provincia di Bologna; FrancescoMagni, dell’Azienda USL di Bologna; Flavio Del Bono,Vicepresidente e Assessore Finanze Regione EmiliaRomagna; Paola Marani, Sindaco di San Giovanni inPersiceto; Rita Ghedini, Presidente di CADIAI;Luciano Vandelli, Professore Ordinario di Diritto Am-ministrativo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Uni-versità di Bologna.Si stanno raccogliendo i materiali di queste due gior-nate per realizzare un volumetto che verrà spedito aipartecipanti e distribuito a chi fosse interessato.

Roberto Malaguti

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soprattutto aiutato con tutto il materiale necessario per met-tere su questo evento, attrezzature, rinfresco, oggettistica...Inoltre per il gruppo Casa Rodari è stata un’opportunità pervivere questo posto in modo differente dal quotidiano. E cre-do che questo non possa altro che farci del bene.Adriana: l’entusiasmo, lavorare ad un progetto comune econdiviso. Gianluca: la leggerezza, ero pieno d’amore per tutti, avrei

voluto abbracciarli ad uno ad uno.

Quali sono le prospettive futureche vi augurate?Rita: rifarla, inoltre migliorare an-cora di più il rapporto con il nostromondo circostante, quindi possia-mo osare, anzi aiutarci ad osareancora di più. E fare in modo cheuna “festa” per Casa Rodari possaessere un evento normale e noncosa straordinaria.

Adriana: che questa esperienza sia la prima di mol-te a venire.Gianluca: non vedo l’ora di un’altra festa qui a ca-sa nostra.

Tutta Casa Rodari augura a tutti Buone Feste e Felice Anno Nuovo.

Antar Mohammed Ahmed Marincola

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Casa Rodari in festaAlcuni commenti ad un’iniziativa riuscitaIl 29 settembre 2007 a Casa Rodari, la residen-za socio riabilitativa di via Fossolo a Bologna, si ètenuta una festa, cosa abbastanza rara nei suoi15 anni di vita. Va riconosciuto, a tutte le personeche lavorano in questa struttura, un impegno, unadedizione e soprattutto una grande passione peressere riusciti aportare a compi-mento un eventoche, a detta ditutti, è stato ungrande successo.A questo riguardoho chiesto a trepersone che vivo-no e lavorano aCasa Rodari qualierano le loro im-pressioni riguardoa questa festa.E le persone in questione sono, per l’appunto: Rita, laresponsabile di struttura, Adriana, che lavora a casaRodari dal 1993 e un ospite, Gianluca.

Che cosa ha rappresentato questa festa?Rita: per me questa festa ha avuto due valenze, la pri-ma è quella che noi, nonostante le difficoltà che a vol-te troviamo ad imbatterci siamo riusciti a farci “un re-galo”, cioè abbiamo dimostrato a noi che a questoevento tenevamo molto. L’altra valenza era il rapportocon il nostro vicinato, dove ci siamo presentati comeun luogo di festa, di svago e di piacevolezze, e non solo co-me un posto di urla e di cancelli cigolanti.

Adriana: sono rimasta sorpresa del come siamo riusciti a fa-re un buon lavoro, e soprattutto del calore e della vicinanzache siamo riusciti a vivere con il nostro vicinato. Gianluca: una gioia, tutte quelle persone che si divertivano e iosto bene quando vedo intorno a me delle persone felici.

Quali sono stati i punti di forza ed insegnamento di questa espe-rienza?Rita: questa esperienza ci ha dimostrato che il mondo può es-serci anche amico, tutte le porte che abbiamo bussato non solosi sono aperte ma ci hanno ascoltato, incoraggiato, sostenuto e

Not i z i e Se t tor i

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15il Trimestrale di CADIAI

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Ottobre… Autunno caldo al Corniolo!!!Resoconto delle iniziative autunnali alla casa pro-tetta di BaricellaÉ stato un Ottobre pieno di iniziative che hanno por-tato ancora una volta ad aprire la casa protetta all’e-sterno. Abbiamo iniziato con un’intervista ad una gior-nalista che ha scritto un articolo, col contributo di al-cuni ospiti, sul Pane.Il laboratorio di reminiscenza formatosi per l’occasioneha portato a riscoprire metodi, materiali e mobilio di-menticati, e ha riportato alla memoria il clima delle vec-chie cucine di campagna, il buon odore del pane appe-na sfornato.Il caso ha voluto che pochigiorni dopo, l’Assessore al-le Comunicazioni del Comu-ne di Baricella ci propones-se l’allestimento di una mo-stra fotografica all’inter-no della casa protetta,riservando uno spazio peril 3° raduno nazionaledelle macchine del pane.Una mostra aperta al pubblico durante la Fire diSdaz??? Potevamo rifiutare??? No!!!Gli ospiti hanno gradito molto la novità e si sonoadoperati per addobbare, con spighe di grano, lastruttura e il percorso della mostra. Ma non è finita…Abbiamo la bancarella alla Fiera e la NOSTRA mo-stra da allestire in Comune, quella di Poesie eRacconti, arrivata alla settima edizione. La Do-menica in Comune a tenere aperta la mostra e il Lunedì in piaz-za con i manufatti creati da ospiti, operatori e volontari per laconsueta vendita benefica.Ma non è finita…Abbiamo la premiazione del Concorso di Poesia e Racconti incollaborazione con il Comune, svoltasi nella Sala Consiliare allapresenza del Sindaco che ha consegnato, con il Responsabile del-la casa Protetta, i premi ai vincitori delle diverse categorie. Daquesta edizione abbiamo la categoria “giovani”, che ci auguriamopermetta di organizzare momenti di dialogo e di scambio tra ra-gazzi delle scuole e anziani della casa protetta.Ma non è finita…C’è la recita a Teatro!!! Ormai un appuntamento fisso del calendariodella Fiera. “L’è mèi cràssar che caler” racconta di una famiglia pa-triarcale dei primi del ‘900 tra lavori domestici, nei campi, amori di-

chiarati e no e colpi di scena.Il teatro era pieno e il pubblico ha dimostrato ancora una volta di ap-prezzare le nostre sceneggiature. Ma non è finita…no…Dobbiamo ringraziare e le persone sono tante!!!Federica Ridolfi, per il risalto dato alla memoria dei nostri ospiti nellabella intervista pubblicata; Mauro Fizzoni, Assessore alle comunica-zioni del Comune di Baricella, per averci dato la possibilità di ospitarela mostra curata dal Gruppo Studi della Pianura del Reno; la Presi-dente dell’Associazione e i visitatori della mostra; il Sindaco Luigi Zanardi per la consueta disponibilità e collaborazione all’interno del-la premiazione del concorso di Poesia e Racconti e in altre iniziative;Don Dante per aver dato ancora una volta la possibilità, alla Com-pagnia del “Teatro che non c’è”, di mettere in scena la recita tratta

dai racconti dei nostri ospiti, nel Teatro par-rocchiale; Anna Golfieri Cavallari per avercipazientemente supportato e …sopportato nel-le serate di prove aprendoci il Teatro; Enda Ti-narelli per averci prestato mobili ed oggettioriginali della tradizione contadina, permetten-doci di allestire la scena nei minimi particola-ri; gli interpreti Stefania, Loredana, Mara,

Ambra, Ines, Cinzia,Sofia, Monica, Anto-nio, Marco, Andrea,Giuseppe e anche Da-niele, che all’ultimo mo-mento è stato sostitui-to ma alle prove ha da-to il meglio di sé; Fran-ca Bottazzi, nostrafantastica cassiera; ilpubblico come semprenumeroso, generoso e

comprensivo; il nuovo Responsabile della casa protetta, Ni-cola Sisto, al suo “debutto in società”, più emozionato di noi;Olimpia Tramontano che negli anni al Corniolo ha permes-so che le idee diventassero realtà, dandoci la forza di conti-nuare ad aprirci all’esterno; ed infine … grazie agli ospiti del-la casa protetta che ci hanno seguiti nelle varie uscite e ri-mangono per tutti noi fonte inesauribile di insegnamento. Ifondi raccolti con la serata a Teatro e la Bancarella, 600euro in totale, sono stati devoluti a Emergency, alla Fon-dazione Mago Sales per il sostegno a distanza e all’istitu-to Ramazzini.Grazie ancora di cuore a tutti….

Nicola Sisto, Responsabile C.P. Il CornioloMonica Bondioli, Animatrice C.P. Il Corniolo

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16Questo numero è stato chiuso il 15 dicembre.

Le iniziative di CADIAI e ARFIETra le attività una ricerca su «disabiliche diventano anziani» e un convegno

internazionale nel 2008 a BolognaProsegue il percorso di CADIAI in ARFIE (Associa-tion de Recherche et de Formation sur l’Insertionen Europe), la ONG che ha fra gli scopi il migliora-mento dell’assistenza ai disabili, attraverso lo scam-bio di esperienze fra enti e associazioni che si occu-pano a vario titolo di disabilità.Il secondo appuntamento è stato a Budapest per laconferenza Contiempo: un progetto pilota di due an-ni sovvenzionato dal programma, della CommissioneEuropea, Leonardo da Vinci 2005/2007.La tematica era quella della formazione continua perl’innovazione e il potenziamento delle competenze edu-cative. La formazione è stata pensata e promossa percoloro che assistono persone con disabilità intellettive.Il tema centrale era quello dell’accelerating learning, unapproccio, nel mondo della formazione e dell’insegna-mento, che si è imposto come alternativa al modellochalk and talk (gesso-discorso) o pedagogico. Tale metodo è basato su applicazioni pratiche di un nu-mero di teorie e osservazioni empiriche mutuate dalmondo della sociologia e psicologia, ma non ha una baseteorica unificata e singola. L’assunzione principale di que-sto approccio è quella che ogni persona abbia uno stiled’apprendimento preferito. Usando le tecniche che megliosi combinano nello stile di ognuno, si trova la via più facile,

il Trimestrale di CADIAI

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veloce e naturale e per un apprendimento più efficace. Riflesso di questa iniziativa è stata la formazione di un gruppo distudio di coordinatori, mirato ad un confronto ed un’eventualeideazione di laboratori trasversali tra i diversi servizi, dove appli-care lo strumento dell’accelerating learning.A partire da ottobre CADIAI ha promosso, con Legacoop Bolo-gna e consorzio EPTA, una ricerca sul tema: “Disabili che diven-tano anziani: rete dei servizi e buone pratiche nella città di Bo-logna”.Tale iniziativa è collegata al seminario Europeo tenutosi a Grazlo scorso anno sul tema “Disabili che diventano anziani, anzia-ni che diventano disabili” (www.ageing-and-disability.com), du-rante il quale ciascun membro di ARFIE si è impegnato ad ap-profondire le tematiche nel proprio paese. Al fine di coinvolgere le realtà istituzionali e dell’associazioni-smo che sul territorio si occupano del tema, i promotori del-la ricerca hanno organizzato un tavolo di discussione e moni-toraggio dell’attività di ricerca, con i professionisti di AziendaUSL di Bologna, Comune di Bologna, Provincia e Regione.L’obiettivo è quello di creare una rete ed attivare un gruppodi lavoro per condividere idee e progettazione, con la con-vinzione che il contributo di ciascuno possa arricchire la ri-cerca, i cui risultati si auspica portino anche all’indicazionedi soluzioni non ancora sperimentate.Per la prossima Primavera è previsto un primo incontro alivello locale per la presentazione dei risultati ed un con-fronto più allargato in un seminario europeo nel mese digiugno o settembre che si svolgerà a Bologna.

Lara Furieri

Auguri! E’ con vivo piacere che porgo a Voi e ai Vostri cari i più sentiti auguri di buon Natale e felice anno nuovo.

Per il Consiglio di Amministrazionela Presidente Rita Ghedini

Da questo numero Scoop comincia ad essere spedito per posta anche ai famigliari dei nostri utenti.

Chi non desiderasse riceverlo può farlo presente scrivendo a [email protected] o telefonando

al numero 051 74 19 001.

PARTECIPANTI CONTRIBUTO PARTECIPANTICADIAI CADIAI TOTALI

CADIAI ha sostenuto “Race for the Cure”la minimaratona per la sensibilizzazione dell’importanza della prevenzione a proposito 19 € 152 5.000dei tumori al seno, tenutasi il 14 ottobre scorso a Bologna, facendosi carico del costo di iscrizione dei propri dipendenti interessati.

Diamo i numeri