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196. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni: Rostan ......................................... 1-00207 7091 Bellucci ....................................... 1-00208 7093 Valentini ..................................... 1-00209 7095 Carfagna ..................................... 1-00210 7096 Mugnai ........................................ 1-00211 7097 Novelli ......................................... 1-00212 7099 Risoluzioni in Commissione: IV Commissione: Russo Giovanni .......................... 7-00267 7100 IX Commissione: Pentangelo .................................. 7-00268 7102 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interrogazioni a risposta orale: Ascari .......................................... 3-00816 7103 Nesci ........................................... 3-00817 7105 Interrogazione a risposta in Commissione: Suriano ....................................... 5-02345 7105 Interrogazioni a risposta scritta: Muroni ........................................ 4-03159 7106 Ianaro ......................................... 4-03161 7107 Muroni ........................................ 4-03165 7108 Rampelli ..................................... 4-03167 7109 Affari esteri e cooperazione internazionale. Interrogazione a risposta scritta: Quartapelle Procopio ................ 4-03163 7109 Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazioni a risposta in Commissione: Muroni ........................................ 5-02349 7110 Vianello ....................................... 5-02364 7111 Interrogazioni a risposta scritta: Rampelli ..................................... 4-03164 7112 Faro ............................................ 4-03169 7113 Daga ............................................ 4-03170 7113 Economia e finanze. Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento): Santelli ........................................ 2-00433 7114 Interrogazioni a risposta immediata in Commissione: VI Commissione: Ruggiero ..................................... 5-02354 7116 Giacomoni .................................. 5-02355 7117 Atti Parlamentari 7089 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza. PAG. PAG.

196. Allegato B - Camera€¦ · nori vittime di violenze o maltratta-menti, prevedendo altresì che tali ser-vizi siano inseriti all’interno dei livelli essenziali delle prestazioni

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196. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozioni:

Rostan ......................................... 1-00207 7091

Bellucci ....................................... 1-00208 7093

Valentini ..................................... 1-00209 7095

Carfagna ..................................... 1-00210 7096

Mugnai ........................................ 1-00211 7097

Novelli ......................................... 1-00212 7099

Risoluzioni in Commissione:

IV Commissione:

Russo Giovanni .......................... 7-00267 7100

IX Commissione:

Pentangelo .................................. 7-00268 7102

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interrogazioni a risposta orale:

Ascari .......................................... 3-00816 7103

Nesci ........................................... 3-00817 7105

Interrogazione a risposta in Commissione:

Suriano ....................................... 5-02345 7105

Interrogazioni a risposta scritta:

Muroni ........................................ 4-03159 7106

Ianaro ......................................... 4-03161 7107

Muroni ........................................ 4-03165 7108

Rampelli ..................................... 4-03167 7109

Affari esteri e cooperazione internazionale.

Interrogazione a risposta scritta:

Quartapelle Procopio ................ 4-03163 7109

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Muroni ........................................ 5-02349 7110

Vianello ....................................... 5-02364 7111

Interrogazioni a risposta scritta:

Rampelli ..................................... 4-03164 7112

Faro ............................................ 4-03169 7113

Daga ............................................ 4-03170 7113

Economia e finanze.

Interpellanza urgente

(ex articolo 138-bis del regolamento):

Santelli ........................................ 2-00433 7114

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

VI Commissione:

Ruggiero ..................................... 5-02354 7116

Giacomoni .................................. 5-02355 7117

Atti Parlamentari — 7089 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

PAG.PAG.

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Fregolent .................................... 5-02356 7118

Covolo ......................................... 5-02357 7118

Interrogazione a risposta in Commissione:

Bignami ...................................... 5-02347 7119

Giustizia.

Interrogazioni a risposta immediata:

Lollobrigida ................................ 3-00819 7120

Dori ............................................. 3-00820 7121

Interrogazioni a risposta scritta:

Nesci ........................................... 4-03168 7121

Mugnai ........................................ 4-03171 7122

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

IX Commissione:

Paita ............................................ 5-02360 7123

Rotelli ......................................... 5-02361 7124

Scagliusi ...................................... 5-02362 7124

Mulè ............................................ 5-02363 7125

Interrogazione a risposta in Commissione:

Muroni ........................................ 5-02348 7126

Interrogazione a risposta scritta:

Spena .......................................... 4-03160 7127

Interno.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

I Commissione:

Macina ........................................ 5-02350 7127

Migliore ...................................... 5-02351 7128

Sisto ............................................ 5-02352 7129

Donzelli ...................................... 5-02353 7130

Istruzione, università e ricerca.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Mollicone .................................... 5-02346 7130

Lavoro e politiche sociali.

Interrogazione a risposta orale:

Pini .............................................. 3-00818 7131

Politiche agricole alimentari, forestali e turismo.

Interrogazione a risposta scritta:

Critelli ......................................... 4-03162 7132

Salute.

Interrogazioni a risposta immediata:

Rostan ......................................... 3-00821 7132

Molinari ...................................... 3-00822 7133

Calabria ...................................... 3-00823 7134

De Filippo .................................. 3-00824 7135

Sviluppo economico.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

X Commissione:

Moretto ....................................... 5-02358 7135

Squeri ......................................... 5-02359 7136

Interrogazioni a risposta scritta:

Delmastro Delle Vedove ........... 4-03158 7136

Rampelli ..................................... 4-03166 7137

Apposizione di firme ad una mozione ....... 7138

Apposizione di firme ad interrogazioni ..... 7138

Pubblicazione di un testo riformulato ....... 7138

Mozione:

Cabras ......................................... 1-00204 7138

Ritiro di documenti del sindacato ispettivo . 7141

Atti Parlamentari — 7090 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

PAG.PAG.

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ATTI DI INDIRIZZO

Mozioni:

La Camera,

premesso che:

i minori in Italia vivono sempre piùambiti di violenza che esprimono sottovarie forme e con varie modalità, tutteforme di violenza che incidono pesante-mente sullo sviluppo e sulla crescita deiminori dal punto di vista fisico, sociale epsicologico, che hanno oltretutto pesantiricadute sulla loro vita futura;

le cronache quasi quotidianamenteregistrano casi di violenze sui minori negliasili e nelle scuole, mentre appaiono piùnascosti e insidiosi la violenza nelle muradomestiche o l’assistere da parte di minoria violenze nell’ambito della famiglia, chespesso portano a eventi più drammatici;

sia nelle giornate dedicate ai dirittidell’infanzia e dell’adolescenza che in tuttigli studi accreditati sono lanciati allarmisul fenomeno dei maltrattamenti e degliabusi sui minori;

i dati che sono stati resi noti inItalia sono inquietanti e fotografano unarealtà complessa all’interno di un contestoche vede un aumento drammatico delleviolenze denunciate;

in Italia, ogni giorno più di 2 bam-bini sono vittime di violenza sessuale: sitratta di oltre 950 minori all’anno chehanno subìto questo orribile abuso; i datidelle violenze sessuali dicono che le vittime,per oltre l’80 per cento sono bambine eadolescenti con un aumento nel 2017 del18 per cento rispetto al 2016;

nel solo 2017, 5.788 minori sonostati infatti vittime di violenze, con un più8 per cento rispetto al 2016 e un più 43 percento rispetto a 10 anni fa, quando eranostati 4.061. Si parla di abusi e violenze checolpiscono, anche in questo caso, soprat-tutto bambine e ragazze che risultano es-sere il 60 per cento delle vittime;

sono in forte crescita i minori vit-time di reati legati alla pedopornografia, lacui produzione coinvolge in larghissimaparte bambine e ragazze;

il reato con maggior numero di vit-time rimane il maltrattamento in famigliache ha visto, solo nel 2017, colpire 1.723bambini con un aumento del 6 per cento;

è in crescita del 23 per cento ilnumero di vittime di abuso di mezzi dicorrezione o disciplina, ovvero di percossefino al punto del ricovero in ospedale e aseguire la denuncia;

in Italia, sono circa 427.000 i bam-bini e i ragazzi che avrebbero assistito aepisodi di violenza tra le mura domestiche,ma non ci sono ricerche in materia; infatti,non si è in grado di stabilire per quantiminorenni ogni giorno la propria casa sitrasforma da ambiente di protezione a luogodi violenze, fino alla violenza più grave,quella vera e propria, in cui a rischio è nonsolo la loro crescita ma in alcuni casi lasopravvivenza;

gli omicidi di minori sono cresciutidel 5 per cento, 22 contro i 21 del 2016, èpositivo il calo registrato del numero dellevittime di prostituzione minorile con unmeno 35 per cento equivalente a 71 casicontro i 109 registrati nel 2017, che coin-volgono per oltre il 73 per cento femmine;

appare con tutta evidenza che sideve urgentemente procedere verso unaridefinizione delle misure finalizzate allaprotezione e alla prevenzione delle violenzee degli abusi sui minori, così come vaaffrontato e contrastato con maggiore effi-cacia il contesto di povertà e di abbandonoscolastico che ancora risulta essere unapiaga;

le forme di violenza sui minori avolte sfuggono totalmente dalle rilevazionistatistiche e dalle misure; in particolare, siassiste ad un totale disinteresse nei con-fronti dei minori le cui famiglie sono og-getto di sfratto esecutivo; in tali casi ilminore, oltre al rischio di abbandono sco-lastico, viene gettato forzosamente in unambito di emarginazione e di esclusione

Atti Parlamentari — 7091 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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sociale nel quale non si assiste ad alcunintervento di sostegno pubblico;

così come ancora oggi si assiste allaassenza in molte regioni della figura delGarante dell’infanzia e in altre, per esem-pio in Sicilia, alle denunce del Garanteregionale che afferma di non avere nean-che un ufficio dove operare e di esserelasciato solo senza potere in alcun modoesercitare il proprio ruolo;

in Italia in materia di prevenzione,cura e presa in carico del maltrattamentoe dell’abuso sui minorenni in rapporto allaorganizzazione dei servizi che devono svol-gere tali attività e funzioni si riscontra unadiscontinuità, anche territoriale, che deveessere affrontata;

non mancano di certo sia leggi ade-guate che buone pratiche per la tutela el’assistenza dei minorenni, anzi si rileva avolte un difetto nel garantire l’attuazionedelle normative vigenti;

è necessario assicurare ai mino-renni oggetto di violenze o che assistono adatti di violenza nell’ambito famigliare onelle scuole o nei quartieri dove vivonol’assistenza terapeutica e il sostegno adampio raggio, fondamentale per curare leconseguenze sia psicologiche che patologi-che delle violenze ai quali hanno assistito osono stati soggetti;

si assiste in Italia, a fronte di epi-sodi di violenza sui minori sui quali lapubblica opinione pone sempre più atten-zione, alla insufficiente presenza di un si-stema adeguato di protezione e tutela del-l’infanzia e dell’adolescenza, strettamentecollegata al tema della carenza di risorsenecessarie a rendere effettive, uniforme-mente sull’intero territorio, le attività pre-viste da provvedimenti legislativi;

il codice penale non prevede unasezione appositamente dedicata in modospecifico alla tutela dei minori; infatti, lefattispecie di reato che li riguardano sonopreviste in più articoli spesso riferibili an-che agli adulti in modo indifferenziato;appare quindi evidente che la protezionedel minore vittima del reato, in sede pe-

nale, non è organica, quando la tutela delminore dovrebbe imporre una disciplinaspecifica e omogenea,

impegna il Governo:

1) a sostenere, per quanto di competenza,la nomina di Garanti per l’infanzia el’adolescenza in tutte le regioni cheabbiano la piena possibilità di svolgerele proprie funzioni con dotazione dipersonale, sedi, mezzi e strumenti ade-guati e necessari per l’espletamento delleloro funzioni;

2) a promuovere ulteriori attività, pro-grammi e finanziamenti finalizzati alcontrasto della povertà in ambito fa-migliare urbano che spesso rappresen-tano il contesto di atti di violenza suiminori;

3) ad adottare iniziative per garantire, diconcerto con le regioni e l’Anci, l’atti-vazione uniforme su tutto il territorionazionale, adeguatamente finanziata, diuna rete di servizi di prossimità all’in-fanzia, coinvolgendo le istituzioni sco-lastiche, i servizi sociali e sanitari el’associazionismo, al fine di garantire laconoscenza immediata di situazioni diabuso e maltrattamento dei minori;

4) ad adottare iniziative per prevedere, diintesa con la Conferenza delle regioni el’Anci, in maniera uniforme su tutto ilterritorio nazionale servizi con équipespecializzate per il trattamento dei mi-nori vittime di violenze o maltratta-menti, prevedendo altresì che tali ser-vizi siano inseriti all’interno dei livelliessenziali delle prestazioni (Lep) da ga-rantire a bambini ed adolescenti sututto il territorio nazionale;

5) ad assumere iniziative d’intesa con laConferenza delle regioni e con l’Anci,per l’attivazione di programmi di for-mazione permanente, anche con il coin-volgimento dei Garanti regionali perl’infanzia;

6) a valorizzazione le buone pratiche alivello territoriale attraverso il sito dellaPresidenza del Consiglio dei ministri,

Atti Parlamentari — 7092 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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accessibile a tutti e aggiornato periodi-camente;

7) a sviluppare, di concerto con i Garantiregionali dell’infanzia, una periodica,ampia e capillare azione informativasui diritti dei minori e degli adolescentiche si riferisca a tutti gli ambiti di vitadei minori, a partire dagli ambiti fa-migliari e quelli scolastici, anche inriferimento agli strumenti giuridici ealla rete territoriale attivabile in casodi necessità a tutela dei minorenni vit-time di violenza;

8) ad adottare iniziative per la modificadel codice penale al fine di introdurrei reati di maltrattamento contro i mi-norenni compresa la violenza assistitache si verifichi nei confronti di figure diattaccamento significative per il mino-renne, elemento sostanzialmente già se-gnalato in pronunce della Corte di Cas-sazione;

9) ad adottare iniziative per riavviare intempi brevi l’attività dell’Osservatorionazionale per il contrasto della pedo-filia e della pornografia minorile, non-ché l’Osservatorio nazionale sull’infan-zia e l’adolescenza e l’Osservatorio na-zionale sulla famiglia.

(1-00207) « Rostan, Fornaro ».

La Camera,

premesso che:

la violenza sui minori è un tipo diviolenza particolarmente esecrabile perchécommessa a danno dei soggetti più deboli eindifesi – sia sotto il profilo fisico che sottoquello psicologico – della nostra società;

i dati dimostrano come la violenzasui minori sta drammaticamente in au-mento e spesso, fattore ancora più inquie-tante, i responsabili di queste violenze sonoi genitori;

il dossier di Terre des hommes, editoin occasione della Giornata mondiale dellebambine celebrata lo scorso 11 ottobre, haevidenziato come nel sessanta per cento deicasi siano loro le vittime di abusi e vio-

lenze, e come, complessivamente siano piùdi 1.700 ragazzini maltratti in famiglia;

stando al dossier in Italia nel 2017sono stati vittime di violenze, 5.788 minoricon un aumento dell’8 per cento rispetto al2016 e del 43 per cento rispetto a dieci annifa, quando erano 4.061;

il dossier ha certificato anche l’au-mento delle violenze sessuali, le cui vittime,per l’84 per cento femmine, sono aumen-tate del 18 per cento rispetto al 2016; inforte crescita sono anche i minori vittimedi reati legali alla pedopornografia, la cuiproduzione coinvolge per l’84 per centobambine e ragazze;

il reato con maggior numero di vit-time, tuttavia, rimane il maltrattamento infamiglia: 1.723 bambini in un solo anno(+6 per cento);

pochi giorni fa nella stessa giornatasono morte una bimba di otto mesi e unabimba di due anni, entrambe per mano deipropri genitori;

in occasione della recente presenta-zione Montecitorio, alla presenza anche delPresidente della Repubblica, della rela-zione annuale dell’Autorità garante per l’in-fanzia e l’adolescenza, e stato stigmatizzatocome a fronte di un deciso aumento deifenomeni di violenza sui minori il sistemanon riesce a garantire adeguati strumentidi protezione;

la Convenzione Onu sui diritti del-l’infanzia e dell’adolescenza, ratificata dal-l’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176,ha trasformato bambini e ragazzi da og-getto di protezione quindi con un ruolopassivo, a soggetti titolati di diritto, legitti-mandoli, quindi, come soggetti attivi titolatidi diritti e capaci di essere ascoltati;

ciononostante, come evidenziatodalla relazione del Garante, sono ancoratroppi i casi di bambini maltrattati e uccisida chi li avrebbe dovuti proteggere, ed èdunque indispensabile approntare gli stru-menti volti a intercettare prima le situa-zioni di fragilità, soprattutto nei contestifamiliari;

Atti Parlamentari — 7093 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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inoltre, il Garante ha messo in lucel’esigenza di una raccolta di dati costante eaggiornata sul fenomeno dei maltratta-menti e delle violenze, e la necessità che afronte della frammentazione di compe-tenze e di livelli territoriali di gestione siaadottata, invece, una strategia generale, chepreveda anche attività di formazione di chiopera a contatto con l’infanzia per inter-cettare i segnali di violenza e segnalarli,nonché la garanzia di cure specialistiche,sostegno e protezione adeguati per i minoriche abbiano subito violenze;

nel gennaio del 2018 è stata appro-vata la legge n. 4 del 2018 sugli orfani deicrimini domestici, definiti quale « categoriadei figli minori o maggiorenni economica-mente non autosufficienti che siano rimastiorfani di un genitore a seguito di un omi-cidio commesso dal coniuge di questi, an-che legalmente separato o divorziato, odall’altra parte dell’unione civile, anche sel’unione civile è cessata, o dalla personache è o è stata legata da relazione affettivae stabile convivenza »;

la legge ha previsto alcuni beneficieconomici a valere sulle risorse del fondodi rotazione per la solidarietà alle vittimedei reati di tipo mafioso, delle richiesteestorsive, dell’usura e dei reati intenzionaliviolenti nonché agli orfani per crimini do-mestici, demandando ad un regolamentoministeriale che avrebbe dovuto essere ema-nato entro tre mesi dalla data di entrata invigore della legge, di « stabilire i criteri e lemodalità per l’utilizzazione delle risorse »;

tale regolamento non è ancora statoadottato,

impegna il Governo:

1) a promuovere campagne nazionali diinformazione, prevenzione e sensibiliz-zazione in materia di violenza e abusopsicologo e fisico nei confronti di mi-nori, anche con particolare riguardo aicontesti scolastici ed educativi, alle strut-ture socio-sanitarie e, altresì, presso ipediatri e i medici di base;

2) ad attuare le opportune iniziative perriavviare tempestivamente l’attività del-

l’Osservatorio nazionale per il contra-sto della pedofilia e della pedoporno-grafia minorile, dell’Osservatorio nazio-nale sull’infanzia e sull’adolescenza edell’Osservatorio nazionale sulla fami-glia;

3) a favorire la definizione di linee guida,in funzione della classificazione dellaviolenza nel confronti di minori così dapromuoverne la divulgazione attra-verso tutti i mezzi di informazione ecomunicazione, anche mediante le nuovetecnologie, al fine di accrescere la con-sapevolezza generale e sostenere l’a-zione di protezione ed intervento so-ciale;

4) a promuovere il potenziamento dellarete territoriale dei servizi sociali, at-traverso la dotazione di personale spe-cializzato, di psicologi e assistenti so-ciali, mediante lo stanziamento di ri-sorse economiche adeguate;

5) ad assumere iniziative per potenziarele attività e gli strumenti investigativi indotazione alle forze dell’ordine al finedi garantire il contrasto dell’abuso edel maltrattamento a danno dei mi-nori, con particolare riguardo alle con-dotte di adescamento tramite la reteinternet ed i social network;

6) in relazione a questo segnalato in pre-messa, a favorire la piena attuazionedella Convenzione di Istanbul, ratifi-cata nel 2013 dalla legge n. 77, in me-rito alla prevenzione, alla protezionedella vittima e alla certezza della pena,oltre che agli interventi di cura e ria-bilitazione della persona minore vit-tima di abuso e maltrattamento;

7) ad assumere iniziative per dare pienaattuazione alle indicazioni contenutenella Convenzione di Lanzarote ratifi-cata nei 2012 con la legge n. 172, conparticolare riguardo alle strutture giu-diziarie, socio-sanitarie ed amministra-tive;

8) ad adottare con urgenza il regolamentodi attuazione della legge n. 4 del 2018

Atti Parlamentari — 7094 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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fine di consentire alle vittime l’effettivoaccesso ai benefìci riconosciuti dallanormativa introdotta.

(1-00208) « Bellucci, Lollobrigida, Meloni,Deidda, Ferro, Acquaroli, Bu-calo, Butti, Caiata, Caretta,Ciaburro, Cirielli, Luca DeCarlo, Delmastro Delle Ve-dove, Donzelli, Fidanza, Foti,Frassinetti, Gemmato, Luca-selli, Mantovani, Maschio, Mol-licone, Montaruli, Osnato, Pri-sco, Rampelli, Rizzetto, Ro-telli, Silvestroni, Trancassini,Varchi, Zucconi ».

La Camera,

premesso che:

dal 25 marzo 2015 la coalizioneinternazionale guidata dall’Arabia Saudita,formata da Emirati Arabi Uniti, Kuwait,Qatar, Baharain, Egitto e Sudan, sostenutada Stati Uniti e Regno Unito, ha lanciatouna vasta offensiva contro il gruppo ar-mato Huthi in Yemen;

secondo le Nazioni Unite, a quattroanni dall’inizio della guerra sono stati 70mila i morti e 24 milioni le persone chehanno bisogno di assistenza e protezione.Oltre 10 milioni non riescono a sopravvi-vere senza aiuti alimentari d’emergenza egli sfollati sono oltre 3 milioni e 300 mila.Per l’organizzazione non governativa Ar-med conflict location & event data project, levittime del conflitto sarebbero addirittura91.600; solo nel 2019 sarebbero state uccise11.900 persone, contro le 30.800 del 2018;

l’impatto delle armi esplosive suibambini, i soggetti più vulnerabili, è parti-colarmente grave in quanto spesso le le-sioni richiedono cure specialistiche e inter-venti chirurgici complessi in un territoriodove strutture ospedaliere e sanitarie sonostate distrutte dai bombardamenti e le at-trezzature mediche sono sempre più insuf-ficienti, a causa del blocco di fatto delleimportazioni, dell’insicurezza e delle restri-zioni all’accesso umanitario;

con le risoluzioni 2201/2015 e 2216/2015 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni

Unite ha espresso una chiara condannadelle azioni unilaterali intraprese dagliHuthi, con il colpo di Stato che ha portatoallo spodestamento del Governo in caricanello Yemen. In particolare, la risoluzionen. 2216 dell’aprile 2015 chiedeva agli Huthidi ritirarsi dai territori occupati con laforza, compresa la capitale Sana’a e direstituire le armi sottratte all’esercito re-golare. Tali testi hanno costituito la cornicenegoziale delle ripetute e fragili tregue sot-toscritte in questi anni, ma che non haconsentito la definizione di un accordorisolutivo;

il 13 dicembre 2018 a Stoccolma,alla fine dei pre-colloqui negoziali mediatidall’Onu, è stato siglato un accordo tra irappresentanti del Governo riconosciutodalla comunità internazionale e gli insortiHouti che è entrato in vigore il 18 dicembre2018. L’accordo prevedeva, tra l’altro, il« cessate il fuoco » immediato per la città diHodeida e l’omonimo governatorato, loscambio di quindicimila prigionieri, la co-stituzione di una commissione per sbloc-care l’assedio della città di Taiz e l’impegnoa continuare « senza condizioni » le consul-tazioni alla fine di gennaio 2019;

con la risoluzione 2451/2019, il Con-siglio di sicurezza delle Nazioni Unite hafatto proprio l’accordo di Stoccolma e au-torizzato l’invio di un team di osservatori aHodeida, con un mandato di trenta giorni,mentre con la risoluzione 2452/2019 è stataistituita una missione di sostegno all’ac-cordo sulla città (UN mission to support theHodeida agreement, Unmha), nonché il di-spiegamento di osservatori;

ad inizio 2019 è cominciata la mis-sione degli osservatori delle Nazioni Uniteche ha però incontrato, fin da subito, nu-merose difficoltà, tanto che le previste ri-unioni sono diventate sempre più sporadi-che;

in tale contesto, dal mese di gennaio2019 il Paese è stato scosso da una serie diattentati che hanno messo ulteriormente indifficoltà la mediazione dell’Onu. Il capodelle operazioni per il monitoraggio del« cessate il fuoco », generale Michael Lol-

Atti Parlamentari — 7095 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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lesgaard, ha recentemente rilevato che ilritiro degli Huthi non è stato completato, inviolazione dell’accordo del dicembre 2018a Stoccolma;

è in vigore un embargo internazio-nale sulle armi nei confronti dei ribelliHuthi sostenuti dall’Iran e, secondo la 18°relazione annuale dell’Unione europea sulleesportazioni di armi, gli Stati membri del-l’Unione hanno continuato ad autorizzareil trasferimento di armi verso l’Arabia Sau-dita, in violazione della posizione comune2008/944/PESC del Consiglio dell’8 dicem-bre 2008;

la Germania ha sospeso tempora-neamente le proprie licenze di esporta-zione di armi verso l’Arabia Saudita fino al30 settembre 2019. A loro volta altri Statieuropei (Danimarca, Finlandia, Norvegia ePaesi Bassi) hanno sospeso la concessionedi nuove licenze di esportazione di armiverso l’Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti,sulla scia delle risoluzioni del Parlamentoeuropeo del 25 ottobre e del 14 novembre2018, mentre il Regno Unito, a seguito delverdetto della Corte d’appello di Londrache ha dichiarato illegale una delle proce-dure finora seguite nel rilascio di autoriz-zazioni per l’esportazione di armi, ha de-ciso di sospendere le nuove forniture bel-liche all’Arabia Saudita e agli altri Paesidella coalizione;

la legge italiana sul controllo dell’e-sportazione, importazione e transito deimateriali di armamento, la legge n. 185 del1990, e successive modificazioni ed inte-grazioni, è particolarmente severa e pre-vede un sistema di controllo e di autoriz-zazione scrupoloso ed articolato in materiadi armamenti convenzionali,

impegna il Governo:

1) ad attivarsi nelle competenti sedi inter-nazionali ed europee per la promo-zione di iniziative per la risoluzionediplomatica e multilaterale del con-flitto in Yemen, per l’arresto immediatodei bombardamenti e per la ripresa dinegoziati di pace tra le parti coinvoltesotto l’egida delle Nazioni Unite;

2) a promuovere anche interventi finan-ziari per gli aiuti umanitari, in quantol’attuale fondo di intervento per gliaiuti umanitari dell’Onu non riesce araggiungere i milioni di yemeniti biso-gnosi di assistenza e colpiti da unacatastrofe umanitaria di vaste propor-zioni;

3) ad assumere iniziative affinché le particoinvolte nella guerra in Yemen sianotenute al rispetto e alla tutela di ospe-dali e personale medico, come previstodal diritto umanitario internazionale,tenendo conto che un attacco delibe-rato contro i civili e le infrastrutturecivili costituisce crimine di guerra;

4) a promuovere iniziative a livello mul-tilaterale di embargo sulle armi pertutte le parti in conflitto in Yemen eper arrestare le gravi violazioni deidiritti umani ripetutamente denun-ciate;

5) a proseguire la rigorosa applicazionedelle disposizioni della legge n. 185 del1990 in relazione alle richieste di im-prese italiane volte a ottenere la licenzadi esportazione di armi e ad adottareiniziative per imporre prescrizioni edivieti, ove fossero accertate violazionida parte degli organismi internazionali.

(1-00209) « Valentini, Orsini, Occhiuto ».

La Camera,

premesso che:

l’Albania sta vivendo in questi giorniuna grave crisi politica e sociale, con leforze di opposizione che animano ormai dasettimane manifestazioni e proteste di piazzaper denunciare una supposta mancanza dicondizioni di parità nelle competizioni elet-torali, in particolare relativamente alle ele-zioni amministrative programmate per il30 giugno;

alla contrapposizione tra il PartitoSocialista del premier Edi Rami e il PartitoDemocratico guidato da Lulzim Bash, si èaggiunta una paralisi istituzionale poten-zialmente molto pericolosa: le elezioni, con-

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vocate in prima battuta per il 30 giugno dalGoverno presieduto dal primo ministro EdiRama e successivamente annullate con de-creto dal presidente della Repubblica IlirMeta (annullamento motivato dal rischio dibassa partecipazione al voto), ha portato ilpartito di maggioranza a promuovere lamessa in stato di accusa del capo delloStato;

in base alla Costituzione albanese,l’eventuale decisione di messa in stato diaccusa da parte del Parlamento albaneseandrebbe confermata dalla Corte Costitu-zionale, che al momento è però inoperante,perché 8 dei suoi 9 membri sono dimissio-nari o sono stati rimossi per accuse dicorruzione;

mentre il Governo ha confermato leelezioni per il 30 giugno, diversi comuniguidati da esponenti dell’attuale opposi-zione al Governo centrale si astengono almomento dall’organizzazione dei seggi elet-torali in ossequio al decreto presidenziale;l’opposizione ha invece dichiarato di nonvoler partecipare a tali elezioni, discono-scendone la legittimità;

la crisi istituzionale rischia di vani-ficare gli sforzi compiuti negli ultimi de-cenni dall’Albania, in termini di moderniz-zazione economica, sociale e democratica,ponendo seri interrogativi sulla possibilitàche il Paese balcanico acquisisca lo statusformale di Paese candidato all’adesione al-l’Unione europea nei prossimi mesi, comefino a qualche mese fa previsto dalla Com-missione europea;

lo scontro istituzionale sulle ele-zioni amministrative è solo un aspetto diuna frattura profonda tra le forze politichealbanesi, con i due principali partiti che siaccusano reciprocamente di corruzione edi collusione con il crimine organizzato e ilbusiness degli stupefacenti;

come evidenziato da molti osserva-tori internazionali, in assenza di un soste-gno esplicito dei Paesi dell’Unione europeaper la stabilizzazione della situazione isti-tuzionale e politica dell’Albania, emerge ilrischio di una crisi sociale che potrebbeindurre – tra le altre conseguenze – una

vera e propria fuga dall’Albania, con unapressione migratoria che inevitabilmentevedrebbe l’Italia come principale destina-zione;

la presenza di cittadini italiani e diimprese italiane in Albania, andata signi-ficativamente crescendo nel corso degli ul-timi anni, ma anche i legami storici eculturali tra i due Paesi, impongono all’I-talia un ruolo di primo piano nel monito-raggio e nel sostegno diretto alla stabilitàdell’Albania,

impegna il Governo:

1) ad attivarsi, in sede di Unione europeae sul piano bilaterale, per offrire all’Al-bania il massimo supporto italiano adogni tentativo di dialogo tra le partiistituzionali e politiche coinvolte nelgrave scontro istituzionale in atto.

(1-00210) « Carfagna, Gelmini ».

La Camera,

premesso che:

l’Organizzazione mondiale della sa-nità ha definito le malattie reumatologichecome la prima causa di dolore e di disa-bilità in Europa, sottolineando come que-ste, da sole, rappresentino la metà dellepatologie croniche ad alto potenziale didisabilità e di handicap che colpiscono lapopolazione di età superiore ai 65 anni;

molte delle malattie reumatologichesono particolarmente gravi e hanno carat-tere sistemico, coinvolgendo più organi eapparati vitali. Si tratta, nello specifico,delle malattie reumatiche infiammatorie cro-niche, autoimmuni e autoinfiammatorie, checolpiscono generalmente gli individui piùgiovani e nel pieno della loro vita lavora-tiva;

in Italia circa il 10 per cento dellapopolazione è affetto da malattie reuma-tologiche e la spesa per queste malattie èstimata in 5-6 miliardi di euro l’anno, dicui una parte consistente – circa i due terzi– è riferita a costi indiretti legati a perditadi produttività per circa 300.000 lavoratori;

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il progetto Fit For Work Italia rea-lizzato nel 2013 dalla Società italiana direumatologia ha evidenziato che circa800.000 persone affette da queste patologiesono a rischio di invalidità e sono spessocostretto ad abbandonare il lavoro. Un cen-simento dell’associazione Amrer Onlus del2015 e dati Istat dello stesso anno hannoevidenziato che le malattie reumatiche rap-presentano la seconda causa di invalidità inItalia, pari al 27 per cento delle pensioni diinvalidità erogate;

negli ultimi 20 anni l’introduzionedi nuovi farmaci biologici nell’area reuma-tologica ha modificato drasticamente la sto-ria naturale di molte gravi patologie, con-sentendo di ottenere la remissione stabile eprolungata di molte malattie, prima tratutte l’artrite reumatoide;

tali farmaci hanno determinato unnetto miglioramento della qualità di vitadei pazienti da un punto di vista sociale elavorativo (Sture Register van VallenhovenR ARD-2010 e Bertucci M Cl Econ Out Res2016), contribuendo dunque, sul piano eco-nomico, ad un’importante riduzione deicosti indiretti legati alla disabilità (Anis ARheumatology 2009);

la perdita della copertura brevet-tuale dei farmaci biologici ha permessol’ingresso nel mercato dei farmaci cosid-detti « biosimilari », medicinali simili perqualità, sicurezza ed efficacia ai farmacibiologici originatori, che possono essereprodotti secondo procedure e normativeespresse da specifiche linee guida europeee commercializzati a prezzi inferiori ri-spetto ai prodotti originatori;

il legislatore ha stabilito che un far-maco biosimilare può essere utilizzato nelrispetto di tre principi fondamentali: auto-nomia prescrittiva del medico, diritto allacontinuità terapeutica dei pazienti già intrattamento, non sostituibilità automaticatra farmaco originator e farmaco biosimi-lare;

la legge di bilancio 2017 (legge n. 232del 2016) stabilisce infatti, all’articolo 1,comma 407, che « non è consentita la so-stituibilità automatica tra farmaco biolo-

gico di riferimento ed un suo biosimilare,né tra biosimilari »: è quindi compito delmedico specialista la decisione di proporreil passaggio da biologico a biosimilare efornire al paziente quelle informazioni chegli consentano di condividere tale scelta edapprovarla, anche al fine di ribadire quel« contratto terapeutico » che è alla base diuna corretta aderenza e persistenza alleterapie e quindi dell’eliminazione di unadelle principali fonti di inefficienza dellaspesa farmaceutica;

a tale riguardo anche l’Aifa ha pre-cisato, da ultimo nel secondo position paperdel marzo 2018, che la scelta del tratta-mento rimane una decisione clinica affi-data esclusivamente al medico prescrittore;

negli ultimi anni, inoltre, diversesentenze hanno consolidato i principi pre-visti nell’utilizzo dei farmaci biosimilari; daultimo, la sentenza n. 400/2019 del TarToscana, che ha ribadito che il principiodell’autonomia decisionale del medico nonpuò in alcun modo essere limitata, né di-rettamente né indirettamente;

ciononostante, giungono sempre piùfrequentemente da diverse regioni italiane,tra cui Piemonte, Sardegna, Sicilia e To-scana, segnalazioni di difficoltà nel prose-guire la terapia attualmente in corso confarmaco biologico ed il tentativo di sosti-tuirlo in maniera automatica con il relativobiosimilare,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per sviluppareprogetti nell’ambito della ricerca scien-tifica, della formazione e dell’assi-stenza sanitaria in campo reumatolo-gico;

2) a incentivare e promuovere ogni inizia-tiva volta a velocizzare i tempi delladiagnosi e a migliorare l’assistenza e laprevenzione del danno nel malato reu-matico, favorendo la creazione su baseregionale delle reti assistenziali nel cuiambito poter rendere operativi speci-fici percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali (Pdta) per specifiche ma-lattie o gruppi di esse;

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3) ad adottare le iniziative di competenzaper assicurare l’implementazione omo-genea in tutte le regioni del piano na-zionale della cronicità, in cui inseriretutte le più gravi malattie reumatichecroniche;

4) ad adottare iniziative per prevedere lacontinua formazione e informazionedei medici, in particolare i medici dimedicina generale responsabili delprimo contatto con il malato, per ga-rantire la piena capacità di riconoscerele condizioni patologiche;

5) ad adottare iniziative per utilizzare partedei risparmi ottenuti, nell’ambito dellaspesa sociale, con l’utilizzo appropriatoe tempestivo dei farmaci biotecnologici,sia originator che biosimilari, per con-sentire l’utilizzo di nuove molecole re-centemente entrate in commercio e mi-gliorare globalmente l’assistenza reu-matologica sul territorio e nelle strut-ture ospedaliere;

6) a vigilare, per quanto di competenza,sul rispetto di quanto previsto dallalegge n. 232 del 2016, tutelando il di-ritto alla continuità terapeutica e lanon sostituibilità automatica del far-maco di riferimento con il suo biosi-milare né tra biosimilari e, in partico-lare, ad adottare iniziative per assicu-rare un’applicazione conforme di que-sti principi in tutto il territorionazionale, onde evitare discriminazionie diversità nell’accesso dei cittadini allecure con farmaci biologici.

(1-00211) « Mugnai, Mandelli, Ripani, D’Et-tore, Carrara, Mazzetti, No-velli, Versace, Bagnasco, Oc-chiuto ».

La Camera,

premesso che:

ormai 10 anni fa, nel 2009, il Par-lamento italiano ratificava la ConvenzioneOnu per i diritti per le persone con disa-bilità, approvata dall’Assemblea delle Na-zioni unite nel dicembre 2006;

l’articolo 19 di detta Convenzionerecita: « Le persone con disabilità abbianola possibilità di scegliere, su base di ugua-glianza con gli altri, il proprio luogo diresidenza e dove e con chi vivere (...); lepersone con disabilità abbiano accesso aduna varietà di servizi di sostegno domici-liari residenziali e di altro tipo, compresal’assistenza personale necessaria per con-sentire loro di vivere ed essere incluse,nella società e impedire che siano isolate osegregate dalla collettività; i servizi e lestrutture destinati alla popolazione gene-rale siano messe a disposizione, su base diuguaglianza con gli altri, delle persone condisabilità e siano adattati ai loro bisogni »;

affinché le persone con disabilitàpossano veramente vivere una vita indipen-dente è necessario che riprenda con vigorel’impegno delle istituzioni nazionali e localiper l’abbattimento delle barriere architet-toniche;

l’articolo 24 della legge 5 febbraio1992, n. 104, « Legge-quadro per l’assi-stenza, l’integrazione sociale e i diritti dellepersone handicappate » prevede l’obbligoper tutte le opere edilizie riguardanti edi-fici pubblici e privati aperti al pubblico chesiano suscettibili di limitare l’accessibilità ela visibilità di essere eseguite in conformitàalle disposizioni di cui alla legge 30 marzo1971, n. 118, e successive modificazioni, alregolamento approvato con decreto del Pre-sidente della Repubblica 27 aprile 1978,n. 384, alla citata legge n. 13 del 1989, esuccessive modificazioni, e al citato decretodel Ministro dei lavori pubblici 14 giugno1989, n. 236;

inoltre, sempre per quanto dispostodall’articolo 24 della legge 5 febbraio 1992,n. 104, tutte le opere realizzate negli edificipubblici e privati aperti al pubblico indifformità dalle disposizioni vigenti in ma-teria di accessibilità e di eliminazione dellebarriere architettoniche, nelle quali le dif-formità siano tali da rendere impossibilel’utilizzazione dell’opera da parte delle per-sone handicappate, sono dichiarate inabi-tabili e inagibili;

l’articolo 26 della su citata leggeprevede obbliga le regioni a disciplinare « le

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modalità con le quali i comuni dispongonogli interventi per consentire alle personehandicappate la possibilità di muoversi li-beramente sul territorio, usufruendo, allestesse condizioni degli altri cittadini, deiservizi di trasporto collettivo apposita-mente adattati o di servizi alternativi » ed aelaborare « nell’ambito dei piani regionalidi trasporto e dei piani di adeguamentodelle infrastrutture urbane, piani di mobi-lità delle persone handicappate »;

il decreto del Presidente della Re-pubblica 24 luglio 1996 n. 503 (Regola-mento recante norme per l’eliminazionedelle barriere architettoniche negli edifici,spazi e servizi pubblici) ha dettato dispo-sizioni più specifiche per gli spazi ed edificipubblici. Più in particolare, l’articolo 4 deldecreto del Presidente della Repubblican. 503 del 1996, recita: « I progetti relativiagli spazi pubblici e alle opere di urbaniz-zazione a prevalente fruizione pedonaledevono prevedere almeno un percorso ac-cessibile in grado di consentire (...), l’usodei servizi, le relazioni sociali e la fruizioneambientale anche alle persone con ridottao impedita capacità motoria o sensoriale »;

in merito a una completa applica-zione delle disposizioni di legge relative alsuperamento delle barriere architettonichein spazi pubblici, nonché di quelle relativealla fruizione pedonale di aree urbane,resta ancora moltissimo da fare;

l’abbattimento delle barriere è difatto un modo per migliorare la qualitàdella vita di tutti e non deve essere pensatoesclusivamente per le categorie di estremodisagio ma anche per la popolazione di etàanziana, per persone colpite da infortunio,per le donne in gravidanza ma anche ge-nitori e nonni alle prese con carrozzine opasseggini o per i lavoratori che devonomovimentare dei carichi;

è quindi necessario attivarsi peravere un quadro chiaro e completo sulreale adempimento delle normative in ma-teria, sia in riferimento all’edilizia pubblica

che in riferimento agli spazi di mobilitàurbana,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per effettuare, inaccordo con regioni ed enti locali, uncensimento degli immobili ed edificipubblici non in regola con le normerelative al superamento delle barrierearchitettoniche;

2) a promuovere analogo censimento sullostato dell’usufruibilità della viabilitàpubblica;

3) a promuovere un piano a lungo ter-mine di investimenti pubblici per in-tervenire e sanare le situazioni risul-tate non in regola con le normative inmateria;

4) ad adottare iniziative per rifinanziare ilfondo di cui all’articolo 10 della legge 9gennaio 1989, n. 13, onde favorire l’ab-battimento delle barriere architettoni-che anche negli edifici privati.

(1-00212) « Novelli, Dall’Osso, Versace, Mu-gnai, Bagnasco, Pedrazzini,Bond, Brambilla, Occhiuto ».

Risoluzioni in Commissione:

La IV Commissione,

premesso che:

il decreto legislativo 30 marzo 2001,n. 165, recante « Norme generali sull’ordi-namento del lavoro alle dipendenze delleamministrazioni pubbliche », all’articolo 3,comma 1, prevede che, in deroga all’arti-colo 2, comma 2 e 3, rimane disciplinatodal rispettivo ordinamento il personale mi-litare e delle forze di polizia;

pur sottolineando l’essenzialità dellatotale disponibilità al servizio come ele-mento che contraddistingue la professionemilitare, la legge 8 agosto 1990, n. 231,all’articolo 10, comma 1, fissa l’orario del-l’attività giornaliera del personale militare,valido in condizioni normali, in trentaseiore settimanali;

Atti Parlamentari — 7100 — Camera dei Deputati

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il decreto legislativo 15 marzo 2010,n. 66, all’articolo 1825, ha definito che l’o-rario delle attività giornaliere degli ufficialigenerali e degli ufficiali superiori dell’Eser-cito italiano, della Marina militare e del-l’Aeronautica militare, valido in condizioninormali, è fissato in trentasei ore settima-nali, che la prestazione lavorativa ecce-dente il normale orario di lavoro è retri-buita con il compenso per lavoro straordi-nario e che il numero complessivo massimodi prestazioni orarie aggiuntive da retri-buire come lavoro straordinario, nei limitiorari individuati per ciascuna unità di per-sonale, è stabilito con decreto in relazioneagli impegni connessi alle funzioni real-mente svolte;

durante l’audizione del Ministro delladifesa sulle linee programmatiche del Di-castero presso le commissioni congiunte 4a

(Difesa) del Senato della Repubblica e IV(Difesa) della Camera dei deputati del 26luglio 2018 è stata espressa la volontà divoler operare uno sforzo comune per leretribuzioni, le carriere e per migliora-mento della qualità della vita del personale;

durante la sua audizione il signorCapo di Stato maggiore della difesa, il Ge-nerale di Squadra Area, Enzo Vecciarelli,in merito alla costituzione delle associa-zioni professionali a carattere sindacale inambito Difesa, ha affermato che « l’opera-tività di ogni reparto in termini di effi-cienza, efficacia ed economicità – risultiintrinsecamente connessa con la salvaguar-dia del morale, della salute psico-fisica edel benessere del personale »;

va considerato inoltre che:

in una nota del Brigadiere GeneraleCCrn (r) Antonino Lo Torto, pubblicata erintracciabile sul portale web della Difesaconcernente « L’orario di servizio del per-sonale militare valenza disciplinare e rile-vanza penale », si legge che « la definizionedell’orario di lavoro del personale militarepersegue il duplice scopo di: stabilire unmetodo di razionalizzazione – su base tem-porale – della produttività al fine di otti-mizzare – in armonia con il rapporto costo/efficacia – l’impiego delle risorse umane

secondo criteri che consentano l’utilizzodelle energie fisiche e psichiche dei militarisenza dispersioni conseguenti ad impieghiprolungati e a garantire al singolo militare,anche in condizioni d’impiego rischiose elogoranti, la possibilità di mantenere il con-trollo delle proprie energie fisiche e psichi-che in modo da poter gestire la qualitàdelle proprie prestazioni in armonia con ledirettive e gli ordini di servizio »;

nella stessa nota si legge che il rispettodell’orario giornaliero è, nel rapporto dilavoro comune, essenziale per l’efficienzadel ciclo produttivo e per l’efficacia dellareciprocità tra le prestazioni del datore dilavoro e del lavoratore e che, pur nellatotale disponibilità al servizio tipica delladisciplina militare, nel rapporto di lavoromilitare, la determinazione dell’orario diservizio non è l’elemento determinante dellaproduttività, bensì ha natura organizzativa,funzionale al razionale raggiungimento deirisultati ed alla tutela delle risorse umanedestinate all’assolvimento della missione isti-tuzionale che coinvolge in modo globale laprofessionalità dei singoli militari;

il pagamento e la ripartizione delleore di straordinario all’interno delle ForzeArmate costituisce da sempre un argo-mento di difficile soluzione e, a tal propo-sito, il deputato Antonio Del Monaco hapresentato in data 31 ottobre 2018 l’inter-rogazione n. 4/01535 nella quale si eviden-zia che risulterebbe la concreta impossibi-lità per l’amministrazione del Ministerodella difesa di sostenere regolarmente lespese per i pagamenti delle ore di lavorostraordinario del personale militare – no-nostante questo venga impiegato in attivitàche si protraggono ben oltre il normaleorario di servizio – e che, inoltre, sarebbemeno noto, il criterio di ripartizione delleore di straordinario in base alle risorse, ilquale criterio sembrerebbe « non essereequo permettendo ai dirigenti di gestire lemodalità e le percentuali per il pagamentodegli straordinari effettuati »;

il decreto legislativo 27 ottobre 2009n. 150 ha disciplinato la nascita dell’orga-nismo indipendente di valutazione (Oiv)della performance anche all’interno del Di-

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castero della difesa tra le cui competenze visono quelle di poter proporre all’organo diindirizzo politico-amministrativo, sulla basedel sistema di misurazione e valutazioneadottato dall’amministrazione, la valuta-zione annuale dei dirigenti di vertice el’attribuzione ad essi dei premi, inoltre,l’Oiv è responsabile della corretta applica-zione delle linee guida, delle metodologie edegli strumenti predisposti dal Diparti-mento della funzione pubblica,

impegna il Governo:

ad assicurare, in condizioni normali,il rispetto delle trentasei ore lavorative set-timanali sia per il personale non soggetto aturnazione o alla « giornata di effettivoservizio », sia per coloro che effettuanoservizi di natura continuativa e per quellistanziali e a carattere fisso;

a vigilare affinché, pur nella specifi-cità e nel rispetto delle prerogative dell’or-dinamento militare, tali principi non diven-tino pretestuosi al fine di far sì che la« condizione non normale » ovvero l’orariodi lavoro straordinario diventi una quoti-dianità non giustificata e giustificabile;

a garantire che, nell’ambito dell’orga-nizzazione dell’orario delle attività giorna-liere per il lavoro militare, venga assicuratoil rispetto della regolarità dell’orario dilavoro di cui all’articolo 10, comma 1 dellalegge 8 agosto 1990 n. 231, al fine di tute-lare il benessere e il recupero psico-fisicodel militare;

ad assumere iniziative volte a indivi-duare un sistema esternalizzato e digitaliz-zato di analisi e verifica dei dati relativi allepresenze del personale, ricevuti attraversoil sistema dell’informatizzazione, utile an-che ai fini della valutazione della gestionedel dirigente preposto alla sezione, all’uf-ficio, alla divisione o al dipartimento inottica di efficacia, efficienza ed economicità.

(7-00267) « Giovanni Russo ».

La IX Commissione,

premesso che:

nella città di Gragnano, per garan-tire una maggiore vivibilità agli abitanti,

data la particolare conformazione del ter-ritorio comunale, incorniciato tra nume-rosi e magnifici promontori, si è eviden-ziato il grave problema del distacco tra ilcentro e le periferie della città, fatto dovutoinnanzi tutto alla insufficienza di infra-strutture pubbliche e di socializzazione,come ad esempio i parchi urbani;

le carenze sono percepite sia comefatto fisico, che come assenza istituzionale,intesa come mancanza di servizi, penuriadi collegamenti, scarsità di manutenzionedelle infrastrutture pubbliche;

per questo motivo, l’amministra-zione municipale ha avanzato la richiestaalle autorità competenti di dismissione deltratto terminale del tronco ferroviario checollega Castellammare di Stabia con Gra-gnano, e la conseguente riconversione inlinea tramviaria leggera del restante tratto,in direzione di Castellammare di Stabia,potendo così garantire anche il supera-mento della condizione di degrado dovutaa una carente manutenzione, se non pro-prio uno stato di abbandono, dell’ex scaloferroviario;

il collegamento delle periferie, Ma-donna delle Grazie e Parco Imperiale, alcentro cittadino, grazie alla conversionedella vecchia ferrovia in metro di superfi-cie, e la contestuale creazione di un parcourbano a servizio dell’intera comunità, sa-rebbe un’opera di fondamentale impor-tanza per la popolazione residente. La pro-grammazione urbana descritta mira, in-fatti, alla trasformazione dell’attuale lineaferroviaria, ormai sospesa dall’esercizio, inlinea tramviaria urbana che possa garan-tire il collegamento tra il centro di Gra-gnano e quello di Castellammare di Stabia;

ciò consentirebbe la possibilità diusufruire di corse frequenti durante l’arcodella giornata, perseguendo così un forteelemento di rigenerazione urbana, e garan-tendo un mezzo pubblico, veloce ed ecolo-gico, a disposizione di residenti e turisti;

a questo fine, lungo l’esistente trac-ciato, sono previste fermate intermedie pro-prio per garantire al meglio il collegamentocentro-periferia, nonché la realizzazione di

Atti Parlamentari — 7102 — Camera dei Deputati

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parcheggi a supporto dello scambio inter-modale, al fine di favorire il collegamentotra le varie zone comunali e i comunilimitrofi;

perché ciò si realizzi, è necessarioperò che vada a buon fine l’intento dichia-rato dagli amministratori interessati dallarealizzazione delle opere pubbliche, ovverol’istituzione di un tavolo programmaticodell’amministrazione con Rete ferroviariaitaliana, Circumvesuviana e il comune diCastellammare di Stabia, anche per realiz-zare una stazione urbana di interconnes-sione che consenta al flusso di viaggiatoriprovenienti da Gragnano, di poter passaredalla linea urbana leggera, realizzando leopere necessarie il collegamento con lalinea ferroviaria pesante, la Circumvesu-viana, in corrispondenza della costruendafermata di « Villa Stabia », consentendo intal modo l’opportunità di raggiungere age-volmente Sorrento e Napoli partendo daGragnano con una tramvia veloce e poipassare al treno. Naturalmente ciò incre-menterebbe anche i flussi di turisti chepotrebbero raggiungere le magnifiche zonein questione con mezzi pubblici, ecologici emolto più veloci rispetto ai sistemi di tra-sporto pubblico basati su autobus;

si segnala il fatto che la situazionedi degrado attuale che connota i territoriattraversati dalla linea ferroviaria in disusoha causato gravi disservizi, sia all’ente ge-store che all’amministrazione comunale, inconseguenza alla cronica incuria che laaffligge;

la realizzazione del parco urbano,poi, avrebbe anche la virtù di essere coe-rente e collegabile con il Grande ProgettoPompei, ovvero l’iniziativa del Governo tesaa favorire la tutela e la valorizzazione del-l’area archeologica con un programma diinterventi conservativi, di prevenzione, ma-nutenzione e restauro. Il Grande ProgettoPompei è approvato dalla Commissione eu-ropea ed è finanziato come grande progettocomunitario con risorse del programmaoperativo interregionale attrattori cultu-rali, naturali e turismo nell’ambito del pro-

gramma fondo europeo di sviluppo regio-nale,

impegna il Governo:

ad adottare tutte le iniziative di com-petenza utili e opportune, effettuando lacessione della tratta ferroviaria ora in di-suso, secondo quanto indicato in premessaperché il progetto di riqualificazione dellastessa, che collega la città di Gragnano conquella di Castellammare di Stabia possarealizzarsi, trasformando la tratta in lineatramviaria leggera, con la contestuale rea-lizzazione del parco urbano polifunzionale;

a promuovere, per quanto di compe-tenza e d’intesa con gli enti locali interes-sati, uno studio di fattibilità che verifichi lapossibilità di collegare la linea tramviarialeggera alla Circumvesuviana, al fine digarantire l’intermodalità dei trasporti pub-blici e nel caso di esito positivo, ad adottareiniziative per stanziare i fondi necessarialla sua realizzazione, posto che ciò con-sentirebbe spostamenti ecologici, veloci, ef-ficienti ed economici non solo per i resi-denti ed i campani in genere, ma anche peri turisti, che potrebbero avere a disposi-zione dei mezzi pubblici, giungendo in Cam-pania in aeromobile, in nave, in treno o conaltro mezzo di locomozione collettivo, pergiungere facilmente e velocemente in unadelle zone più ricche di bellezze naturali, dicultura e di storia del Paese, che potrebbetrarre giovamento e sviluppo economicosociale dalla realizzazione dell’infrastrut-tura descritta.

(7-00268) « Pentangelo ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazioni a risposta orale:

ASCARI. — Al Presidente del Consigliodei ministri, al Ministro del lavoro e delle

Atti Parlamentari — 7103 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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politiche sociali, al Ministro dell’istruzione,dell’università e della ricerca, al Ministrodell’interno. — Per sapere – premesso che:

nella seduta del Consiglio dei ministridel 23 novembre 2017, previa intesa rag-giunta in sede di Conferenza unificata, èstato approvato il « Piano strategico nazio-nale contro la violenza maschile sulle donne(2017-2020) » che definisce la strategia com-plessiva per dare attuazione alla Conven-zione di Istanbul, secondo una logica dipartenariato e di definizione di politicheintegrate;

il piano è articolato secondo tre assidi intervento, elaborati da un appositogruppo di lavoro istituito ad hoc di con-certo con i rappresentanti delle ammini-strazioni centrali, regionali e locali, dell’as-sociazionismo, delle maggiori sigle sinda-cali, dell’Istat e del Cnr: 1) prevenire; 2)proteggere e sostenere; 3) perseguire e pu-nire, oltre a un asse trasversale di supportoall’attuazione relativo alle politiche inte-grate;

per dare seguito al piano è stato messoa punto un piano esecutivo che precisa gliimpegni assunti in termini di risorse umanee finanziarie e i rispettivi tempi di realiz-zazione;

parallelamente sono stati costituiti gliorgani funzionali al raggiungimento degliobiettivi: la cabina di regia politico-pro-grammatica (composta dai rappresentantidelle amministrazioni coinvolte, sia cen-trali che regionali e locali) e il comitatotecnico antiviolenza;

il Comitato tecnico antiviolenza è com-posto da delegati degli stessi Ministeri, re-gioni ed enti locali componenti della cabinadi regia e integrato dalle principali asso-ciazioni e organizzazioni di settore: essosvolge funzioni di supporto tecnico-opera-tivo alla cabina di regia;

il Comitato tecnico sta svolgendo lesue riunioni, a partire dal 29 ottobre 2018,sia in seduta plenaria che in composizioneristretta, attraverso la costituzione di gruppidi lavoro tematici finalizzati ad approfon-dire aspetti specifici, quali ad esempio for-

mazione degli operatori, comunicazione, le-gislazione, raccolta dati;

il ruolo del comitato tecnico è parti-colarmente importante, in quanto, oltre afornire supporto alla cabina di regia, co-stituisce il principale luogo deputato all’in-contro tra rappresentati istituzionali e del-l’associazionismo, ove poter dialogare sullarisoluzione dei problemi di settore e svi-luppare soluzioni adeguate ai vari pro-blemi;

allo stesso modo, la realizzazione diincontri periodici a livello territoriale tra ivari esponenti istituzionali, le associazionie rappresentanti di categoria professionalia vario titoli coinvolti nel contrasto e nellaprevenzione della violenza di genere, po-trebbe costituire un elemento di estremautilità per rendere più efficace e coordinatal’attività dei vari soggetti coinvolti, oltre apoter costituire momento di condivisione,discussione, raccolta e disseminazione dellebest practices e, al contempo, favorire ilraggiungimento di un livello minimo diprestazioni omogeneo sul territorio nazio-nale;

a tal fine, si potrebbero creare deitavoli di incontro presso le prefetture, sia alivello provinciale che regionale, a cui po-trebbero partecipare i rappresentanti deiprincipali operatori coinvolti nel contrastodel fenomeno, quali: tribunali, procure dellaRepubblica, uffici scolastici provinciali eregionali, carabinieri, polizia di Stato, or-dine degli psicologi, ordine degli avvocati,aziende sanitarie locali, provincia, regionee città metropolitana, università, associa-zioni;

tali tavoli dovrebbero, poi, poter tro-vare uno spazio riconosciuto all’interno deldipartimento delle pari opportunità, in senoalla cabina di regia politico-programmaticae al comitato tecnico antiviolenza, assicu-rando la testimonianza in tali sedi delleesperienza prodotte e raccolte sul territo-rio, anche al fine di contribuire al miglio-rare della strategia complessiva a livellonazionale –:

quali iniziative intenda intraprendereil Governo, per quanto di competenza, al

Atti Parlamentari — 7104 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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fine di garantire che a livello territoriale sipossano creare dei tavoli di confronto tra ivari soggetti coinvolti nel contrasto e nellaprevenzione della violenza di genere, comeesposto in premessa. (3-00816)

NESCI, D’ARRANDO, MANZO, MAS-SIMO ENRICO BARONI, SAPIA, BOLO-GNA, LEDA VOLPI e GRIPPA. — Al Presi-dente del Consiglio dei ministri, al Ministroper la famiglia e le disabilità, al Ministro dellavoro e delle politiche sociali, al Ministrodella salute. — Per sapere – premesso che:

la legge finanziaria del 2007, al fine diassicurare l’attuazione dei livelli essenzialidelle prestazioni assistenziali da garantiresu tutto il territorio nazionale con riguardoalle persone con disabilità e ai non auto-sufficienti, istituisce presso il Ministero dellasolidarietà sociale un fondo denominatofondo per non autosufficienze;

il decreto legislativo 15 settembre 2017,n. 147, all’articolo 21, comma 6, lettera c),prevede l’adozione del piano triennale perla non autosufficienza quale strumento pro-grammatico per l’utilizzo del fondo;

il piano succitato non è stato adottatoe, secondo il decreto ministeriale 12 dicem-bre 2018, articolo 1, comma 3, i criteriutilizzati per il 2018 sono stati i medesimicriteri di riparto definiti dal decreto mini-steriale 26 settembre 2016, ossia basati su:a) popolazione residente, per regione, d’etàpari o superiore a 75 anni, nella misura del60 per cento; b) criteri utilizzati per ilriparto del fondo nazionale per le politichesociali, nella misura del 40 per cento;

il decreto ministeriale 26 settembre2016, inoltre, all’articolo 3, prevede che leregioni utilizzino le risorse ripartite prio-ritariamente, e comunque in maniera esclu-siva per una quota non inferiore al 40 percento, per gli interventi a favore di personein condizione di disabilità « gravissima », iviinclusi quelli a sostegno delle persone af-fette da sclerosi laterale amiotrofica; perpersone in condizione di disabilità gravis-sima si intendono le persone beneficiariedell’indennità da accompagnamento, o co-munque definite non autosufficienti ai sensi

dell’allegato 3 del decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri 159 del 2013, eper le quali si sia verificata almeno unadelle condizioni indicate dal medesimo de-creto; tuttavia la definizione di « gravis-simo » non trova riscontro nella definizionedata dall’articolo 3, comma 3, della leggen. 104 del 1992;

sarebbe stato necessario provvedere aun tempestivo aggiornamento dei criteribasati sul numero reale delle persone condisabilità presenti sul territorio delle re-gioni, sull’adozione del citato piano, non-ché sulla puntuale ed effettiva rendiconta-zione da parte delle regioni destinatariedelle risorse –:

se il Governo intenda, già prima delprossimo decreto di riparto delle sommedel fondo per le non autosufficienze, adot-tare iniziative per aggiornare i criteri diriparto, superando tutte le criticità che leassociazioni per la tutela delle persone condisabilità ed, in particolare, quelle dei ma-lati di Sla, hanno più volte evidenziato.

(3-00817)

Interrogazione a risposta in Commissione:

SURIANO, TRIZZINO, CASA, NAPPI,GALLO, PENNA, VILLANI e SARLI. — AlPresidente del Consiglio dei ministri. — Persapere – premesso che:

l’articolo 3, comma 1, della legge n. 40del 1998 e successive modifiche e integra-zioni, il cosiddetto testo unico sull’immi-grazione e sulla condizione dello straniero,prevede che il Governo elabori ogni 3 anniil documento programmatico relativo allapolitica dell’immigrazione e degli stranieri;

il documento programmatico è la basedi riferimento della politica d’immigra-zione ed è predisposto dal Presidente delConsiglio dei ministri, previa consulta-zione, oltre che dei Ministri interessati, diCnel, Conferenza Stato-regioni, ConferenzaStato-città, organizzazioni dei lavoratori edei datori di lavoro maggiormente rappre-sentativi, enti e associazioni nazionali mag-giormente attivi nell’assistenza e integra-zione degli immigrati;

Atti Parlamentari — 7105 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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il documento programmatico contienegli interventi che lo Stato italiano intendesvolgere in materia di immigrazione, ancheattraverso accordi internazionali, nonchéle linee generali per la definizione dei flussid’ingresso nel territorio dello Stato di stra-nieri extracomunitari;

tale documento dovrebbe prevedereinoltre le misure di carattere economico esociale e gli interventi pubblici per favorirel’inserimento e l’integrazione;

fino ad oggi sono stati predisposti 3documenti programmatici nel 1998, 2001 e2005. Da allora non sono più stati elaboratidocumenti programmatici;

il Ministero del lavoro e delle politichesociali è chiamato a concorrere insieme adaltre amministrazioni competenti all’atti-vità di programmazione dei flussi e svolgeun ruolo centrale nella definizione del fab-bisogno interno di manodopera straniera;

dal 2005 non c’è più una documenta-zione triennale e questa situazione nonconsente pertanto di valutare e program-mare i bisogni del nostro Paese sull’in-gresso di nuova forza lavoro, anche stagio-nale –:

se sia intenzione del Presidente delConsiglio dei ministri avviare le interlocu-zioni con le amministrazioni e le partisociali previste dall’articolo 3, comma 1,della legge n. 40 del 1998, recante il Testounico sull’immigrazione, al fine di redigereun nuovo documento programmatico perla gestione e il controllo dei flussi migratoriin entrata per motivi di lavoro. (5-02345)

Interrogazioni a risposta scritta:

MURONI. — Al Presidente del Consigliodei ministri, al Ministro per il sud, al Mi-nistro degli affari esteri e della cooperazioneinternazionale, al Ministro per gli affari re-gionali e le autonomie, al Ministro dellosviluppo economico. — Per sapere – pre-messo che:

da ormai due anni si è aperto il ne-goziato per la formazione del bilancio del-l’Unione europea post 2020, e nel contesto

di tale bilancio verrà rifinanziata la politicadi coesione;

l’Italia negli ultimi due periodi di pro-grammazione (2000-2006 e 2007-2013) haprogressivamente peggiorato la sua perfor-mance di spesa, accumulando ritardi viavia più significativi rispetto ai suoi stessitempi di utilizzo delle risorse e scivolandoprogressivamente sempre più in basso nellaclassifica degli Stati più virtuosi;

nel tempo si è pressoché del tuttointerrotto il flusso di comunicazioni traGoverno e Parlamento in ordine a conte-nuti, modi e tempi dell’utilizzo fondi strut-turali europei, con la sola significativa ec-cezione del Ministro Barca nei mesi delGoverno Monti;

in coincidenza di tale mancanza diaccountability governativa, ritardi e le inef-ficienze sono andate crescendo;

il settennio 2021-2027 rappresenta unaineludibile occasione per utilizzare i fondistrutturali europei per accompagnare latransizione da un’economia « fordista » dellospreco, basata sui fossili e sullo scempiodell’ambiente, a un’economia dell’innova-zione, della sostenibilità, delle infrastrut-ture verdi e della riqualificazione abitativa,energetica, produttiva e naturalistica delPaese;

il documento « La programmazionedella politica di coesione 2021-2027 », deldipartimento per le politiche di coesionedella Presidenza del Consiglio dei ministri,dell’aprile 2019, descrive, su input dellaCommissione europea, un processo di pro-grammazione fortemente incentrato su 4temi unificanti di grande ambizione stra-tegica, che richiedono scelte politiche divera e forte discontinuità con il passato,quali: lavoro di qualità; territorio e risorsenaturali per le generazioni future, omoge-neità e qualità dei servizi per i cittadini;cultura veicolo di coesione economica esociale;

da sempre, e più gravemente a partiredalla crisi del 2008-2009, la politica dicoesione in Italia ha mancato del fonda-mentale requisito di aggiuntività, svincolan-

Atti Parlamentari — 7106 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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dosi da politiche ordinarie coerenti, e anzispesso operando in carenza di politicheordinarie e perfino nel contesto di politicheordinarie in aperta contraddizione con lefinalità di utilizzo delle risorse aggiuntiveeuropee –:

se intenda fornire elementi sull’anda-mento del negoziato finalizzato alla pro-grammazione dei fondi strutturali europeipost 2020, consentendo in questo modo disvolgere l’attività di controllo e indirizzodella politica di coesione e indicando, inparticolare, le misure che si intendono adot-tare per assicurare coerenza e aderenzaagli indirizzi della Commissione europeasul tema unificante « territorio e risorsenaturali per le generazioni future » e suisuoi obiettivi di resilienza, sostenibilità, in-novazione green, rinnovamento energeticoe produttivo; quali iniziative il Governointenda adottare sin da subito, per rendereefficaci gli interventi finanziati dai fondistrutturali europei anche in termini di co-erenza con le politiche ordinarie.

(4-03159)

IANARO. — Al Presidente del Consigliodei ministri, al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

il presidente Junker ha sostenuto che« I tedeschi amano lamentarsi degli italiani,ma anche loro hanno violato il patto distabilità 18 volte, le ho contate, e conti-nuano a farlo. È vero che debito e deficitsono scesi in Germania, ma la Germanianon ha ancora messo sotto controllo il suosurplus. »;

accumulare surplus significa espor-tare merci e lavoro creando disoccupazioneall’estero. Il surplus, reinvestito all’estero,genera uno squilibrio strutturale. La mol-tiplicazione delle cause del credito con-corre infatti a determinare l’instabilità fi-nanziaria del debitore, e può causarne ildefault;

Junker ha proseguito: « Come vannole cose con le banche tedesche ? Non av-vengono neppure le fusioni più piccole.Non voglio parlare della fusione di Deutsche

Bank e Commerzbank, ma nessuno puòaffermare che sia tutto roseo nel settorefinanziario tedesco »;

il sistema bancario germanico è statocriticato anche per i casi della BayerischeLandesbank e HSH Nordbank, come tuttoil sistema delle Landesbank e Sparkasse,circa 1.500 piccoli istituti bancari di pro-prietà pubblica che rappresentano la indi-spensabile rete di credito dell’economia te-desca. Sono escluse dal meccanismo divigilanza unico dell’Unione europea dal 2014in capo alla Banca centrale europea (Bce).Questi istituti generano il 40 per cento degliattivi di bilancio del sistema bancario nonsono sorvegliati dalla Bce bensì dalla Bun-desbank, consentendole una gestione auto-noma e l’individuazione di soluzioni perqualsiasi problema;

tutto ciò accade mentre si reiterano,senza alcun intervento delle istituzioni del-l’Unione europea, gli altissimi surplus com-merciali citati in esordio, generando squi-libri macroeconomici che sono fonte dieccessiva esposizione a shock esterni all’U-nione, soprattutto in una fase storica in cuia livello globale si assiste a un possibilecambio di approccio rispetto al commerciointernazionale e al multilateralismo. Sa-rebbe invece necessario, fisiologico, ed an-che imposto dalle regole comuni, che do-vrebbero valere per tutti i sottoscrittoridelle stesse, investire quei surplus in inno-vazione, protezione sociale e tutela ambien-tale, solo per fare alcuni esempi di investi-menti virtuosi;

i mancati investimenti tedeschi pro-ducono effetti negativi per la crescita eco-nomica italiana, caratterizzata da un reti-colo di imprese specializzate nel settoredella manifattura, fatto che contribuisce adimpedire al sistema Paese il rapido rientronei parametri previsti in tema di deficit edebito pubblico. Ciò danneggia ulterior-mente l’Italia e altri Paesi membri dell’U-nione europea, perché gli eccessivi surplustedeschi innescano reazioni protezionisti-che da parte di uno dei più importantipartner commerciali italiani, gli Stati Uniti;

sulla violazione del divieto di surpluseccessivi si è espressa anche Christine La-

Atti Parlamentari — 7107 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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garde, del Fondo monetario internazionale,richiamando la Germania al rispetto delleregole dell’Unione europea, come fatto an-che dal presidente della banca centraletedesca;

per tacere di quanto accade in altriPaesi, in particolare Olanda, Lussemburgo,Irlanda, Malta e Cipro, in cui la tassazioneapplicata, a causa della mancanza di unadisciplina fiscale comune si trasforma, difatto se non di diritto, in una forma diconcorrenza sleale –:

in merito alle dichiarazioni rilasciatedal presidente Junker, dalla Lagarde e dalpresidente della Bundesbank di cui in pre-messa, alle considerazioni relative alle con-seguenze dei surplus eccessivi e alla luce diuna interpretazione delle norme del pattodi stabilità e crescita che valorizzi elementidi flessibilità, se e quali iniziative si inten-dano adottare, nelle opportune sedi comu-nitarie, al fine di accertare eventuali casi diviolazione della normativa europea sullabilancia commerciale relativa ai surpluseccessivi, così corale modificata dal « sixpack », in Germania, anche con riferimentoal sistema in proprietà pubblica delle Lan-desbank e Sparkasse, al fine di evitare lesperequazioni tra Stati sopra descritte.

(4-03161)

MURONI, ORFINI, PALAZZOTTO,RIZZO NERVO, MAGI, FRATOIANNI, SO-VERINI, OCCHIONERO, GRIBAUDO, CU-NIAL, PINI e RACITI. — Al Presidente delConsiglio dei ministri, al Ministro dell’in-terno. — Per sapere – premesso che:

in data 18 giugno 2019, si è tenutal’udienza camerale informale presso il Tardel Lazio sede di Roma, sull’istanza caute-lare urgente, ex articolo 61 c. p. a., depo-sitata dalla Sea Watch e. V., per ottenere lasospensione del provvedimento intermini-steriale del 15 giugno 2019, con cui ilMinistro dell’interno, di concerto con i Mi-nistri della difesa e delle infrastrutture edei trasporti, negava l’accesso alle acqueterritoriali italiane alla Sea Watch 3;

l’udienza si è tenuta alle ore 12,30 allapresenza degli avvocati della Sea Watch edell’Avvocatura dello Stato;

in ragione della particolare tipologiadell’istanza cautelare, l’Avvocatura delloStato non poteva ai sensi di legge essereformalmente costituita nel processo, ma hacomunque partecipato ed è intervenuta inudienza, affinché fosse garantito il dirittoal contraddittorio tra le parti;

lo stesso 18 giugno 2019 il Ministerodell’interno ha fatto sapere che il Tar delLazio aveva respinto l’istanza degli avvocatidella Sea Watch;

la notizia veniva immediatamente pub-blicata, alle ore 15,28 dall’Ansa, la qualecosì riportava la notizia: « Il Tar del Lazioha respinto il ricorso della Sea Watch percontestare il divieto di ingresso in acqueterritoriali e il “no allo sbarco” della SeaWatch 3 che si trova a sud di Lampedusacon a bordo 43 migranti soccorsi una set-timana fa. Lo fa sapere il Viminale »;

nelle ore successive la notizia diven-tava di dominio pubblico e veniva poi ri-portata da tutte le principali testate gior-nalistiche, radio e televisive;

nella stessa data, un avvocato che di-fende la Sea Watch ha però smentito laversione del Ministero dell’interno, dichia-rando « Non abbiamo ancora ricevuto nullae anzi, ci sembra piuttosto inusuale chealtri vengano a conoscenza di una deci-sione del tribunale prima ancora che nesiano informate le parti »;

a quanto consta agli interroganti, iltesto del decreto del Tar del Lazio conl’esito processuale della vicenda, veniva for-malmente notificato a mezzo Pec agli av-vocati della Sea Watch soltanto il giornosuccessivo –:

in che modo il Ministero dell’internosia venuto a conoscenza dell’esito dell’i-stanza prima degli avvocati della Sea Watch;

quando il Ministro dell’interno abbiaavuto conoscenza dell’esito dell’udienza delTAR del Lazio e da chi abbia avuto taliinformazioni;

se il Ministro dell’interno abbia auto-rizzato la diffusione a tutti i mezzi di

Atti Parlamentari — 7108 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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informazione di una notizia ancora non aconoscenza di una delle parti;

chi abbia materialmente redatto talecomunicazione del Ministero e in che modoabbia avuto accesso alle informazioni ri-guardanti l’esito della causa;

se non intenda valutare se sussistanoi presupposti per segnalare i fatti di cui inpremessa all’autorità giudiziaria competente.

(4-03165)

RAMPELLI. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri, al Ministro del lavoro edelle politiche sociali, al Ministro dell’eco-nomia e delle finanze. — Per sapere –premesso che:

mediante sottoscrizione di delega sin-dacale a favore del sindacato Confintesa,alcuni dipendenti della Rai hanno manife-stato la volontà di destinare a detto sinda-cato una quota di stipendio a titolo diadesione;

la Rai si è rifiutata di adempiere allarichiesta e non ha operato le trattenute edil versamento a Confintesa;

la condotta posta in essere dalla Raipare all’interrogante porre in essere unadiscriminazione nei confronti di Confintesaed una violazione dei diritti sindacali deilavoratori;

nonostante l’abrogazione operata condecreto del Presidente della Repubblica 28luglio 1995, n. 313, dei commi 2 e 3 del-l’articolo 26 dello statuto dei lavoratori chedisciplinavano l’erogazione ai sindacati delletrattenute operate sul salario dei dipen-denti, resta diritto delle organizzazioni dirappresentanza dei lavoratori ricevere laquota loro destinata dagli aderenti;

le trattenute sindacali devono infattiessere equiparate a una cessione di creditodi cui all’articolo 1260 del codice civile, inossequio a ben due sentenze della Corte dicassazione, la 28269/05 e la 1353/16;

la riconducibilità del sistema delle trat-tenute sindacali all’istituto della cessione dicredito fa sì che il pagamento delle quote

alle organizzazioni resti un obbligo perl’azienda;

la sentenza 5321/17 della Corte dicassazione ha poi riconosciuto come anti-sindacale l’atteggiamento dell’azienda chesi rifiuta di operare le trattenute e i ver-samenti sindacali richiesti dai dipendenti;

quest’ultima sentenza ha anche rimar-cato come, ai fini del diritto alla riscossionedelle trattenute sindacali, rilevi lo svolgi-mento di un’effettiva azione sindacale « nonsu tutto, ma su gran parte » del territorionazionale « senza che in proposito sia in-dispensabile che l’associazione faccia partedi una confederazione né che sia maggior-mente rappresentativa »;

Confintesa, nonostante le reiterate ri-chieste alla Rai, non è riuscita a far valerei propri diritti –:

se sia a conoscenza dei fatti esposti inpremessa;

per quali motivi la Rai, azienda pub-blica controllata dal Ministero dell’econo-mia e delle finanze, ponga in essere atteg-giamenti che appaiono all’interrogante con-figurabili come antisindacali;

come e quando intenda intervenire,per quanto di competenza, per tutelare idiritti dei lavoratori iscritti a Confintesa.

(4-03167)

* * *

AFFARI ESTERIE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Interrogazione a risposta scritta:

QUARTAPELLE PROCOPIO, DE LUCA,GIACHETTI e NOBILI. — Al Ministro degliaffari esteri e della cooperazione internazio-nale. — Per sapere – premesso che:

i nostri connazionali residenti in Eri-trea per ragioni di servizio costituiscono unnumero considerevole;

in Eritrea sono presenti circa 40 strut-ture ospedaliere e sanitarie facenti capo

Atti Parlamentari — 7109 — Camera dei Deputati

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alla Chiesa cattolica che, senza distinzionedi etnia o religione, forniscono quasi sem-pre cure gratuite;

secondo quanto riportato dalla stampa,in particolare dal quotidiano Avvenire, ilgoverno dell’Eritrea ha ordinato alla Chiesacattolica di consegnare allo Stato tutti icentri sanitari da essa gestiti;

le istituzioni scolastiche all’estero co-stituiscono una risorsa per la promozionedella lingua e cultura italiana nel mondo;

l’Eritrea, tra i Paesi ospitanti gli isti-tuti italiani onnicomprensivi, rientra nelnovero dei Paesi definiti « ad alto rischio edisagio »;

da informazioni pervenute a familiaridi docenti attualmente in servizio presso lascuola italiana di Asmara, si denuncia latotale assenza di acqua potabile;

tale circostanza emergenziale si è de-terminata a seguito della chiusura — aquanto risulta all’interrogante senza alcunpreavviso — dello stabilimento destinatoalla depurazione, potabilizzazione e distri-buzione dell’acqua;

a seguito di tale evento si sono deter-minati per i nostri connazionali non sologravissimi rischi sul piano della salute, maanche conseguenze sotto il più generaleprofilo igienico-sanitario;

le due questioni comportano un gravemutamento delle condizioni di vita dei no-stri connazionali e del contingente scola-stico –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza di quanto esposto in premessa e senon ritenga opportuno assumere — conl’urgenza del caso — ogni utile iniziativa,nell’ambito delle proprie competenze, voltaa garantire il sostegno ai nostri connazio-nali, ripristinando in tempi brevi la dispo-nibilità di acqua e l’accesso alle strutturesanitarie come prerequisiti per la prosecu-zione delle attività del contingente.

(4-03163)

* * *

AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazioni a risposta in Commissione:

MURONI. — Al Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare. — Persapere – premesso che:

il Mar Piccolo di Taranto, gravato daiveleni riversati negli anni dall’Arsenale Mi-litare, dagli ex Cantieri Navali di Fincan-tieri e dal siderurgico, è stato inserito sindal 1990 nelle aree a elevato rischio am-bientale e dal 1998 è tra siti di interessenazionale (Sin);

il primo commissario straordinario allabonifica di Taranto fu nominato a gennaio2013. L’attuale commissario è stata nomi-nata per la prima volta a luglio del 2014;

negli ultimi dieci anni il Mar Piccolo èstato oggetto di numerosi studi: l’impor-tante studio sul grave stato di contamina-zione del Mar Piccolo fatto da Ispra nel2010, la mappa sulla distribuzione del Pcbnei sedimenti di Mar Piccolo e Mar Granderealizzata nel 2011 dal CNR di Taranto, la« Relazione tecnica sullo stato di inquina-mento da Pcb nel Sin Taranto ed in areelimitrofe » prodotta dalla regione Puglia nel2011 e, da ultimi, gli studi commissionatidall’attuale commissario straordinario cheha considerato insufficiente la relazioneprodotta da Arpa Puglia ad aprile del 2014in cui erano state già indicate alcune lineeguida da utilizzare per la bonifica di unecosistema estremamente complesso chenecessita di diverse tipologie di interventi;

a tutt’oggi il commissario straordina-rio non ha reso fruibili ai cittadini di Ta-ranto gli esiti degli studi;

per questi motivi Legambiente, ha in-viato una lettera al Ministro dell’ambientee della tutela del territorio e del mare, conla quale si chiede che siano resi pubbliciaccessibili gli esiti dei nuovi studi sul MarPiccolo e le conseguenti indicazioni in re-lazione alla sua bonifica, con una sintesiillustrativa comprensibile a tutti i cittadiniper poter valutare sia lo stato in cui versa

Atti Parlamentari — 7110 — Camera dei Deputati

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il Mar Piccolo che gli interventi che siandranno ad effettuare;

oltre a questo l’associazione ambien-talista chiede che vengano accelerati gli iteramministrativi relativi alla bonifica. La ne-cessità di un’accelerazione nasce dalla con-statazione che, per ciò che attiene il risa-namento e la messa in sicurezza perma-nente dei sedimenti, è stato pubblicato or-mai da un anno, in data 1° giugno 2018, ilbando di gara per l’affidamento della pro-gettazione definitiva ed esecutiva, nonchédella realizzazione degli interventi nellearee prioritarie mediante dimostrazione tec-nologica attraverso preventive sperimenta-zioni per tre tipologie di interventi checoincidono con quelle a suo tempo eviden-ziate da Arpa Puglia;

completata la fase di prequalifica leuniche notizie disponibili sono che ottoconcorrenti hanno presentato entro il ter-mine previsto del 22 febbraio 2019 l’offertatecnico organizzativa ed economica degliinterventi da farsi e che sono in corso leprocedure per la selezione delle offerte daammettere alla successiva fase di negozia-zione. A distanza di un anno, quindi, non siconoscono ancora gli esiti del bando chedovrebbe dare concretamente avvio allabonifica;

peraltro, una volta definite le impresevincitrici, occorreranno poi 195 giorni la-vorativi per la progettazione e dimostra-zione tecnologica dell’asportazione selet-tiva dei sedimenti o del capping, cui an-dranno aggiunti ulteriori 90 giorni lavora-tivi per l’elaborazione ed esecuzione delpiano di caratterizzazione e 120 giorni peril monitoraggio post-operam, mentre per labioremediation saranno necessari 635 giornilavorativi per la caratterizzazione, proget-tazione, dimostrazione tecnologica e moni-toraggio, esclusi i tempi necessari per leautorizzazioni di legge;

infine, per la fase esecutiva sarannopoi necessari 380 giorni lavorativi per laprogettazione definitiva, esecutiva e realiz-zazione dell’intervento di asportazione se-lettiva dei sedimenti –:

se non si intenda, alla luce di quantoriportato in premessa, rendere pubblici gli

esiti degli studi e intraprendere con lamassima urgenza gli iter amministrativi, inmodo da portare a termine nel più brevetempo possibile le procedure previste dalbando di gara per avviare al più presto ledimostrazioni tecnologiche. (5-02349)

VIANELLO e ERMELLINO. — Al Mini-stro dell’ambiente e della tutela del territorioe del mare, al Ministro delle infrastrutture edei trasporti, al Ministro delle politiche agri-cole alimentari, forestali e del turismo, alMinistro dell’economia e delle finanze. —Per sapere – premesso che:

in località Monteparano, provincia diTaranto, si trova l’invaso denominato Pap-padai, imponente sistema di irrigazione, lacui gestione è in capo al Consorzio specialeper bonifica di Arneo, dal 2011 commissa-riato dalla regione Puglia;

l’invaso sarebbe completato, costi-tuendo una tra le più grandi opere idrau-liche realizzate in Puglia, a fronte di unaspesa che ammonterebbe a oltre 250 mi-lioni di euro, a far data dal 1984, quandoiniziarono i lavori di quello che dovevadiventare un sistema per l’irrigazione di unvasto territorio del Salento e del tarantino.La diga dell’invaso Pappadai avrebbe do-vuto contenere 20 milioni di metri cubid’acqua che, attraverso un impianto di tu-bature, avrebbero dovuto portare acqua incirca 7.200 ettari di campagne nelle zone diSan Pancrazio, Salice, Guagnano, San Do-naci, Nardò e Veglie, ma non si trovò mail’acqua con cui riempirlo;

l’opera, pertanto, attende da oltre tren-tanni di esser messa in esercizio;

quando i lavori vennero affidati, fuformulata l’ipotesi di far arrivare l’acquapotenzialmente potabile da un invaso sulmonte Cotugno nella vicina Basilicata, ba-cino quest’ultimo alimentato abbondante-mente dal fiume Sinni; tuttavia questa ac-qua, denominata « Sinni » viene intercet-tata dal siderurgico ex Uva, oggi Arcelor-Mittal;

con decreto n. 16 del 22 giugno 2004sono stati finanziati 14 milioni di euro per

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realizzare l’impianto di ultra affinamentodelle acque reflue civili dei due depuratoridi Taranto « Gennarino-Bellavista » affin-ché il siderurgico liberasse acqua poten-zialmente potabile e riutilizzasse l’acquaproveniente dai depuratori di Taranto. Tut-tavia, questo intervento, pur inserito anchenei progetti riguardanti il Cis di Taranto adappannaggio dell’Acquedotto Pugliese spa,non è stato ancora realizzato;

l’invaso Pappadai, quindi, attende diessere collaudato, ma occorrono 20 milionidi metri cubi di acqua che l’Ente per losviluppo dell’irrigazione e la trasforma-zione fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpi-nia (E.I.P.L.I.) dovrebbe provvedere a tra-sferire dall’invaso lucano di Monte Cotu-gno: si sarebbe fermi alla terza fase, perchéil passaggio formale dell’acqua attraverso ilcanale a cielo aperto è di competenza del-l’ente che non ha provveduto al ripristino;

da ultimo l’attuale commissario hapromosso davanti al tribunale regionaledelle acque pubbliche un giudizio control’Ente teso ad ottenere il risarcimento deldanno quantificato in 1 milione e 400 milaeuro;

la regione Puglia non ha mai avanzatoproposte alternative per riempire il Pappa-dai di acque reflue, nonostante nelle areelimitrofe all’invaso vi siano numerosi de-puratori di acque reflue civili che attual-mente scaricano in mare, ossia in canalemaestro (comuni di Pulsano, Leporano, Fag-giano, San Giorgio, Carosino, Montepa-rano, Roccaforzata e canale D’Aiedda (co-muni di Monteiasi e Grottaglie), quindi nelmar Piccolo oppure nel canale dei Cupi(comuni di Lizzano, Fragagnano, San Mar-zano) e quindi nel golfo di Taranto;

nel frattempo gran parte delle tuba-ture, degli idranti, degli impianti dell’invasoPappadai non hanno ricevuto manuten-zione per decine di anni. Dopo decennid’abbandono gli impianti sono ormai inu-tilizzabili e possono essere considerati spre-cati a tutti gli effetti –:

se per la realizzazione dell’opera sianostati destinati finanziamenti statali e se nonritenga di adottare ogni iniziativa di com-

petenza per risolvere la situazione emer-genziale concernente la distribuzione delleacque nell’alto Salento e per procedere intale contesto, alla nomina di un commis-sario governativo;

se il Governo intenda adottare inizia-tive per verificare se sussista un dannoambientale. (5-02364)

Interrogazioni a risposta scritta:

RAMPELLI. — Al Ministro dell’ambientee della tutela del territorio e del mare. — Persapere – premesso che:

notizie di stampa riportano come ungruppo di scienziati francesi abbia scopertol’esistenza di una isola di plastica nel MarMediterraneo tra la Corsica e l’Isola d’Elba;

l’accumulo di rifiuti in mezzo al mareavrebbe una superficie di decine di chilo-metri e tenderebbe a disperdersi e poiriformarsi ciclicamente a seconda delle cor-renti marine. La scoperta è stata fattadall’Ifremer (Institut français de recherchepour l’exploitation de la mer);

la prefettura marittima del Mediter-raneo, autorità francese, ha inviato un ae-reo a sorvolare la zona indicata ma haspiegato di non averne rilevato la presenza,ma l’autorità ha, tuttavia, precisato chequesto non significa automaticamente chel’isola di plastica non ci sia;

secondo quanto spiegato, le correntimarine, forti nell’area, aggregano regolar-mente i rifiuti di plastica, formando con-centrazioni più o meno dense e più o menograndi;

il capo dell’Institut français de recher-che pour l’exploitation de la mer a Bastia,François Galgani, ha dichiarato che il fe-nomeno « è permanente nell’Oceano, dovesi parla appunto di continente di plastica »,mentre nel Mediterraneo « le correnti sonopiù forti, e le zone di convergenza dellaplastica sono di dimensioni più piccole egeneralmente durano solo pochi giorni opochi mesi »;

il fenomeno delle isole di plastica neimari ha ricevuto particolare notorietà in

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seguito alla scoperta della cosiddetta GreatPacific Garbage Patch, un agglomerato dirifiuti che sarebbe grande quanto la peni-sola iberica, con plastica fino al 90 percento, trasportato dalle correnti dell’Oce-ano Pacifico;

l’Isola d’Elba e le altre isole dell’arci-pelago Toscano, insieme alla Corsica, sonoil cuore del Santuario internazionale deiCetacei, un’area marina protetta interna-zionale istituita nel 1999 grazie a un ac-cordo tra Italia, Francia e Principato diMonaco; la presenza di importanti quantitàdi plastiche desta quindi preoccupazione inordine alla conservazione della biodiversitàmarina;

Greenpeace ha reso noto di aver per-corso larghi tratti del Mar Mediterraneocentrale insieme al Cnr-las di Genova eall’Università politecnica delle Marche permonitorare lo stato di inquinamento delTirreno. Quella che è stata rinvenuta traElba, Corsica e Capraia viene descritta comeuna « zuppa di plastica » costituita da bot-tiglie, contenitori in polistirolo, flaconi, bu-ste, bicchieri di plastica;

il presidente della regione Toscana,Enrico Rossi, ha annunciato la stipula diun accordo con le autorità di governo dellaCorsica per combattere il fenomeno, mapare più che mai necessario un interventostatale –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti riportati in premessa;

quali iniziative intenda assumere pertutelare la salute dei mari italiani e, inparticolare, per trovare una soluzione allagrave crisi ambientale in corso al largodelle coste della Toscana. (4-03164)

FARO, MENGA, GIULIANO e LOVEC-CHIO. — Al Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare, al Ministrodella salute. — Per sapere – premesso che:

nel verbale di audizione del dottorAntonio Laronga, sostituto procuratore dellaRepubblica presso il tribunale di Lucera,effettuata in data 2 marzo 2000 dalla Com-missione parlamentare di inchiesta sul ci-

clo dei rifiuti e sulle attività ad esso con-nesse, in relazione all’attività della dittaI.A.O. s.r.l. con sede operativa in agro diTroia (Foggia), località Montecalvello-Giar-dinetto, si dichiara: « Tra le attività di trat-tamento viene effettuata la miscelazione dimaterie prime di base (argilla) con i rifiutie, quindi, in violazione delle norme delsettore »;

il magistrato, inoltre, evidenziava come,nel corso dello sviluppo delle indagini, fosseemerso che diverse società del gruppo Fan-tini operanti nel settore della produzionedei laterizi, cui appartiene anche la succi-tata ditta I.O.A. s.r.l., effettuassero la mi-scelazione delle materie prime con rifiuticlassificati come pericolosi e non compresitra quelli autorizzati;

sembra, dunque, possibile ipotizzareche detti laterizi siano stati poi utilizzatinella costruzione di immobili pubblici eprivati –:

quali siano le motivazioni per le qualinon si è proceduto, per quanto di compe-tenza, a effettuare, anche per il tramite delcomando carabinieri per la tutela dell’am-biente, una verifica tecnico-scientifica non-ché a promuovere un’indagine epidemiolo-gica in relazione agli immobili costruiti contale materiale nella zona contigua alla I.O.A.srl. (4-03169)

DAGA, ILARIA FONTANA, FRANCE-SCO SILVESTRI, ZOLEZZI, DE TOMA, CU-BEDDU, MARIANI, BALDINO, SALAFIA,BELLA, MASSIMO ENRICO BARONI eFLATI. — Al Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare. — Per sapere– premesso che:

le evidenti difficoltà nella risoluzionedelle problematiche connesse al sistemaimpiantistico per la gestione e il tratta-mento dei rifiuti urbani nella città di Romaha indotto – come noto – il Ministerodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare ad emanare un decreto per l’isti-tuzione di una cabina di regia per affron-tare i problemi connessi alla sostenibilitàdel ciclo dei rifiuti;

il mancato aggiornamento del pianoregionale di gestione rifiuti comporta, ad

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avviso degli interroganti una programma-zione impiantistica non sufficientementeponderata come sta avvenendo nel caso delprogetto di una nuova discarica;

a tale riguardo, si segnala che la so-cietà Torre di Procoio srl ha presentato il23 settembre 2018 domanda preliminareper la valutazione di impatto ambientale(V.i.a.) presso la regione Lazio per un « Piat-taforma per lo smaltimento definitivo deiresidui prodotti dal processo dell’End ofWaste » riguardante la realizzazione di unadiscarica da 700.000 mc in una cava di-smessa sita in località Pian dell’Olmo-municipio Roma XV, alle spalle della Ri-serva naturale della Marcigliana, in un’ansadel fiume Tevere. Attualmente il procedi-mento è in fase di conferenza dei serviziconvocata per il 24 giugno 2019;

nella medesima area, con determina-zione n. G01522 del 14 febbraio 2017, laregione Lazio aveva disposto l’archivia-zione del procedimento di (V.i.a.) – Auto-rizzazione integrata ambientale finalizzataalla realizzazione di una « Discarica perrifiuti speciali non pericolosi sita nel Co-mune di Roma in località Pian dell’Olmo »ai sensi dell’articolo 23 del decreto legisla-tivo n. 152 del 2006 e dell’articolo 5 deldecreto legislativo n. 59 del 2005. Il pro-getto è stato archiviato, oltre che per unaserie di questioni tecniche, anche per ilparere dell’Autorità di bacino del fiumeTevere che dichiarava « la probabile as-senza di barriera geologica naturale e l’at-testazione di livelli di falda al piano cam-pagna, ritenuti fattori escludenti per larealizzazione di una discarica di rifiuti,determinano la probabile inidoneità deisiti ». Nella determina in questione vienespecificatamente indicato tra i motivi del-l’archiviazione che « dall’esame del Pianoregionale dei rifiuti, l’intervento in esamenon rientra tra i siti individuati per lagestione dei rifiuti negli ambiti territorialiottimali (A.T.O.), [...] si ritiene che nonsussistano le condizioni per dare ulteriorecorso alla valutazione relativa al procedi-mento di V.I.A. in esame e si procedeall’archiviazione del procedimento »;

attualmente, nella regione Lazio, aseguito dei precedenti piani commissariali

e del piano di gestione dei rifiuti approvatocon delibera di consiglio regionale n. 14del 2012, il sistema si basa sull’utilizzo diimpianti di Tmb che effettuano un tratta-mento sul rifiuto urbano indifferenziato,producendo di fatto due linee di scartodestinate da una parte alla discarica edall’altra alla valorizzazione energetica delloscarto secco prodotto –:

anche alla luce del lavoro svolto incabina di regia di cui in premessa, finaliz-zata alla leale e proficua collaborazione trai livelli di governo interessati, quali inizia-tive il Ministro interrogato intenda adot-tare, per quanto di competenza, affinché sigarantisca una gestione e un trattamentodei rifiuti del territorio sopra richiamatoche tenga conto dei vincoli idrogeologicisegnalati dall’Autorità di bacino del fiumeTevere;

se, in particolare, sia a conoscenzadelle criticità ambientali inerenti il sito sucui insiste il progetto di discarica anche inconsiderazione delle possibili ripercussionisulle falde acquifere sottostanti, come evi-denziato dai pregressi pareri ostativi residagli enti competenti. (4-03170)

* * *

ECONOMIA E FINANZE

Interpellanza urgente(ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro dell’economia e delle finanze, ilMinistro della giustizia, per sapere – pre-messo che:

dalla documentazione allegata ad al-cuni procedimenti penali nei quali sonoindagati dirigenti del Comune di Cosenza enel proc. pen. n. 154/2018 R.G.N.R., nelquale risulterebbe indagato il sindaco diCosenza, sarebbero rintracciabili docu-menti regolarmente sottoposti a discoveryex articolo 415-bis del codice di procedurapenale;

in tale documentazione si riscontra lapresenza di un verbale della Guardia di

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finanza - Corpo di polizia economico-finanziaria di Cosenza, dal quale emergeche il signor Nicola Morra, che riveste lacarica di senatore della Repubblica, haconsegnato alla stessa un DVD ROM con-tenente una intercettazione ambientale;

la consegna, come si evince dallo stessoverbale, è avvenuta il 20 febbraio 2018 alle22, un orario decisamente insolito per svol-gere attività di questo genere, soprattuttose si considera che l’intercettazione am-bientale risaliva al giorno 15 febbraio edera avvenuta nella casa del senatore Morra,che dunque ne aveva la disponibilità fin daallora (5 giorni prima);

nell’occasione della predetta consegnasi riscontrava presso gli uffici giudiziari lapresenza tra i militari verbalizzanti delmaresciallo Domenico Portella, (che suc-cessivamente sarebbe stato scelto, secondoquanto risulta agli interpellanti, dal mede-simo senatore quale componente della suasegreteria presso la Commissione parlamen-tare antimafia), e solo il giorno dopo, dun-que, con quelle che appaiono agli interpel-lanti insolita solerzia e sorprendente rapi-dità, il procuratore aggiunto Marisa Man-zini avrebbe disposto la trascrizione delcontenuto del citato DVD ROM;

tale ultima circostanza, ad avviso de-gli interpellanti, è ulteriormente inquie-tante, in quanto la dottoressa Manzini –negli ultimi tempi assegnataria di diversiprocedimenti che riguardano il comune diCosenza e la sua amministrazione e co-munque di quasi tutti quelli derivanti daesposti del senatore Morra – sarebbe statada questi chiamata quale consulente dellaCommissione parlamentare antimafia (esono due quindi i pubblici ufficiali coinvoltinella vicenda e legati all’organismo parla-mentare);

come si evince dagli atti della Guardiadi finanza e del Consiglio Superiore dellaMagistratura, il maresciallo Portella e ladottoressa Manzini avrebbero già ottenutoil nulla osta all’impiego presso la Commis-sione Parlamentare Antimafia dai Comandicoinvolti e dallo stesso CSM, ciascuno perla propria competenza;

in più, l’ingegnere Gustavo Coscarelli,già candidato a sindaco di Cosenza per ilM5S e presente alla conversazione inter-cettata, ha dichiarato alla polizia giudizia-ria, in sede di raccolta di sommarie infor-mazioni, che prima della consegna allastessa Polizia giudiziaria del DVD ROM, ilsenatore Morra gli avrebbe riferito « cheavrebbe parlato con la dottoressa Manzini(...), alla quale aveva già in precedenzarappresentato accadimenti processuali, peresporgli le circostanze oggetto di discus-sione con il Ciro » nel corso della conver-sazione oggetto di intercettazione ambien-tale da parte del medesimo senatore Morra;

da quanto esposto, secondo gli inter-pellanti, la dottoressa Manzini sembre-rebbe essere stata messa a conoscenza delcontenuto dell’intercettazione ambientaleben prima della presentazione della stessapresso la polizia giudiziaria;

tali fatti avrebbero prodotto, ad avvisodegli interpellanti, l’effetto di alterare, insostanza, il principio costituzionale del giu-dice naturale precostituito per legge;

la conversazione intercettata, che si èsvolta presso l’abitazione del senatore Morra,ha avuto per oggetto un procedimento pe-nale su un lavoro pubblico svoltosi nellacittà di Cosenza e vi hanno preso parte,oltre al padrone di casa e al citato inge-gnere Coscarelli, l’ingegnere Maurizio Ponte,già CTU della Procura di Cosenza in unprocedimento penale connesso e probabil-mente avviato in seguito ad esposto daparte del senatore Morra, e il signore Giu-seppe Ciro;

il signor Cirò è soggetto già sottopostoad indagini a seguito di un esposto presen-tato nei suoi confronti dal sindaco di Co-senza, di cui era caposegreteria, per lascoperta di una serie di illeciti rimborsipercepiti dallo stesso Ciro (anche per contodel sindaco) ai danni dell’amministrazionecomunale di Cosenza;

come dichiarato alla polizia giudizia-ria in sede di raccolta di sommarie infor-mazioni dallo stesso Ciro, a farsi promo-tore dell’incontro sarebbe stato il senatoreMorra, che aveva con sé anche la docu-

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mentazione oggetto del dibattito, mentrelui è arrivato a mani vuote (circostanzequeste confermate anche dall’ingegnere Co-scarelli, ma smentite dal senatore, secondocui sarebbe stato il signor Cirò a sollecitarel’incontro in quanto desideroso di esibiredei documenti);

dalle sommarie informazioni raccoltedalla polizia giudiziaria dal senatore Morra,dall’ingegnere Coscarelli, dall’ingegnerePonte e dal signor Cirò emergono diversecontraddizioni e punti sui quali i quattrosoggetti si trovano in disaccordo: l’inge-gnere Ponte sostiene (diversamente daglialtri) che l’incontro si è svolto la sera e chelui si sarebbe trovato lì per caso (e nonesplicitamente convocato quale esperto de-gli argomenti da discutere dal senatoreMorra, come da questi affermato) e chesarebbe arrivato per ultimo e andato viaper primo;

come si evince dagli stessi atti sotto-posti a discovery, il senatore Morra haincontrato più volte, ricevendolo nel sog-giorno di casa sua, il signore Cirò, personaoggetto di indagine a seguito di una denun-cia presentata dal sindaco di Cosenza, neicui confronti il senatore Morra ha prodottoun gran numero di esposti;

gli interpellanti intendono investiredella questione oggetto della interpellanzail Consiglio Superiore della Magistratura,affinché possa valutare i fatti e le eventualiazioni disciplinari da intraprendere nei con-fronti della dottoressa Manzini;

gli interpellanti si riservano altresì didepositare specifici esposti presso le com-petenti procure, al fine di verificare even-tuali profili di responsabilità del mare-sciallo Portella, della dottoressa Manzini edel senatore Morra –:

se i fatti indicati non costituiscanomotivi ostativi per il distacco del mare-sciallo Portella presso la segreteria del pre-sidente della Commissione parlamentareantimafia, senatore Nicola Morra;

se non si ritenga doveroso segnalare,da parte del Ministro dell’economia e dellefinanze, il comportamento del maresciallo

Portella al Comando generale della Guar-dia di finanza per gli eventuali provvedi-menti disciplinari conseguenti;

se non si intenda promuovere inizia-tive di competenza in relazione alla posi-zione della dottoressa Manzini.

(2-00433) « Santelli, Occhiuto ».

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

VI Commissione:

RUGGIERO. — Al Ministro dell’econo-mia e delle finanze. — Per sapere – pre-messo che:

l’articolo 11, comma 2, del regola-mento relativo all’albo dei soggetti abilitatiad effettuare attività di accertamento deitributi e di riscossione dei tributi e di altreentrate delle province e dei comuni, di cuiall’articolo 53, comma 1, del decreto legi-slativo 446 del 1997, elenca i motivi chedeterminano la cancellazione d’ufficio dal-l’albo, tra cui, in particolare: d) mancatoversamento delle somme dovute agli entiaffidanti alle prescritte scadenze; e) graviirregolarità o reiterati abusi nell’acquisi-zione o nella conduzione dei servizi; f)venir meno dei requisiti finanziari e dionorabilità;

Cerin srl, concessionaria per la riscos-sione e l’accertamento dei tributi per ilcomune di Bitonto, per altri comuni dellaprovincia di Bari e di altri pugliesi, napo-letani e torinesi, è coinvolta in un proce-dimento penale per gravi irregolarità ge-stionali e per peculato continuato in con-corso a carico degli amministratori dellasocietà, con sottrazione di oltre 15 milionidi euro di fondi pubblici, in particolare permancato versamento di somme riscosse perconto degli enti affidanti; la procura con-tabile ha avviato un’azione revocatoria, ac-colta dalla Corte dei conti della Puglia consentenza n. 58 del febbraio 2017, volta aottenere il sequestro dei beni acquistatidalla società Siart srl, transitati, con atto discissione, in Siart Immobiliare, in quantoconsiderati, in realtà, della Cerin srl;

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la Corte dei conti ha dichiarato, con lamedesima sentenza l’inefficacia, nei con-fronti del comune di Bitonto, di una seriedi operazioni di Siart srl, beneficiaria delleoperazioni poste in essere da Cerin a se-guito di appropriazione indebita di denaropubblico;

da quanto si apprende dal sito delMinistero dell’economia e delle finanze,Cerin s.r.l., sospesa in via cautelare il 13maggio 2016 e poi con delibera n. 8 del 20maggio 2016, è stata cancellata dall’albol’11 luglio 2018;

qualora sia intervenuta la sospensionedall’albo, in pendenza di giudizio, appareessenziale sospendere l’efficacia esecutivadel provvedimento ingiuntivo che obbligagli enti locali affidanti al pagamento degliaggi verso tali soggetti –:

se non ritenga opportuno adottare ini-ziative per sospendere dall’albo, con prov-vedimento immediato, in via cautelare, isoggetti privati abilitati alla liquidazione,all’accertamento e alla riscossione dei tri-buti e di altre entrate delle province e deicomuni, in presenza di gravi anomalie digestione accertate dalla Guardia di finanza,disponendo altresì, contestualmente, la so-spensione del provvedimento ingiuntivo cheobbliga gli enti affidanti al pagamento degliaggi. (5-02354)

GIACOMONI, GELMINI, MANDELLI,PETTARIN, SCOMA, MARTINO, BIGNAMI,BARATTO, CATTANEO, BENIGNI e AN-GELUCCI. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

con la legge di bilancio 2019 è stataintrodotta una nuova disciplina relativa al-l’imposta sui servizi digitali che ha previstol’applicazione di un’imposta pari al 3 percento sui ricavi derivanti dalla fornitura diservizi digitali;

a tale imposta sono assoggettate leimprese che realizzino, congiuntamente, ri-cavi complessivi non inferiori a 750 milionidi euro e un ammontare di ricavi derivantida servizi digitali realizzati nel territoriodello Stato non inferiore a 5 milioni dieuro;

detti limiti, ad avviso degli interro-ganti, non appaiono idonei a evitare che lacosidetta digital tax si applichi ad impresenazionali già fiscalmente virtuose e, para-dossalmente, non sembra affatto sempliceritenere che, paradossalmente, possano ef-fettivamente consentire l’imposizione dellaauspicata aliquota sui grandi operatori, co-siddetti Ott;

l’impianto giuridico dell’imposta è ispi-rato alla proposta di direttiva COM(2018)148 final che si propone di applicare lacosiddetta digital tax ai grandi operatori delweb;

l’entrata in vigore della suddetta di-sciplina è subordinata alla adozione di undecreto da parte del Ministero dell’econo-mia e delle finanze e di uno o più provve-dimenti da parte del direttore dell’Agenziadelle entrate di cui ad oggi non si vede luce,nonostante dalla nuova disciplina sianoscontate in bilancio entrate pari a 150milioni di euro nel 2019 e 600 dal 2020 (unmiliardo e mezzo di euro in tre anni);

durante l’esame del cosiddetto « de-creto crescita » (1807-A/R) il gruppo ForzaItalia ha presentato emendamenti in ma-teria di digital tax miranti a salvaguardarele imprese fiscalmente virtuose e ad esclu-dere dall’ambito di applicazione della digi-tal tax, tra gli altri, le piattaforme destinatealla fornitura di contenuti digitali e la ces-sione di dati raccolti tramite le medesimepiattaforme;

inoltre, è stato accolto come racco-mandazione l’ordine del giorno 9/01807-AR/058 a prima firma del Presidente On.Mariastella Gelmini con il quale si impegnail Governo ad intervenire nell’ambito del-l’emanando decreto del Ministero dell’eco-nomia e delle finanze in linea con lo spiritodella proposta di direttiva C50M(2018) 148final e delle proposte normative degli altriStati membri, assicurando che alle impresenazionali fiscalmente virtuose non vengaapplicata la citata imposta introdotta dallalegge di bilancio 2019 –:

quali iniziative urgenti il Governo in-tenda assumere per dare attuazione all’or-dine del giorno richiamato in premessa al

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fine di implementare la digital tax senzacreare « buchi » di bilancio e senza colpireingiustamente le aziende italiane, sanandouna inaccettabile asimmetria fiscale a van-taggio dei giganti del web. (5-02355)

FREGOLENT e MARATTIN. — Al Mini-stro dell’economia e delle finanze. — Persapere – premesso che:

l’articolo 3 del decreto-legge 23 dicem-bre 2013, n. 145, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9,istituisce e disciplina il credito di imposta afavore delle imprese che investono in atti-vità di ricerca e sviluppo;

la citata agevolazione, applicabile pergli investimenti effettuati fino al 31 dicem-bre 2020, è commisurata, per ciascuno deiperiodi agevolati, all’eccedenza degli inve-stimenti rispetto alla media dei medesimiinvestimenti calcolati secondo specifici cri-teri;

nel corso degli anni, la disciplina èstata oggetto sia di modifiche normative siadi evoluzioni interpretative;

da ultimo, nel mese di marzo 2019,l’Agenzia delle entrate è intervenuta perfornire indicazioni di carattere esegetico, inquanto tali retroattive e, quindi, applicabilianche ai crediti di imposta già fruiti, chehanno determinato, a seguito dei controlli,richieste di restituzione del beneficio go-duto, considerato « credito inesistente » e,pertanto, maggiorato delle sanzioni, e non,più correttamente, « credito non spettante »;

tali richieste, in taluni casi di notevoleammontare, stanno mettendo in crisi im-prese, per la gran parte medio-piccole, chehanno intrapreso progetti di ricerca percreare nuovi prodotti o servizi innovativirispetto al contesto in cui operano conconsistenti investimenti in termini di ri-sorse umane e finanziarie, cui vengonocontestati aspetti talvolta meramente for-mali e mosse obiezioni di carattere inter-pretativo, quale ad esempio l’eventuale ca-renza del requisito della novità della ri-cerca;

alla luce della pluralità di interventidel legislatore, dell’Agenzia delle entrate e

del Ministero dello sviluppo economico suc-cedutisi nel tempo e ferma restando lalegittimità dei controlli, andrebbe comun-que salvaguardata la finalità della norma,che mira a sostenere la crescita e lo svi-luppo delle imprese, applicando l’esimentedelle obiettive condizioni di incertezza in-terpretativa qualora non ricorrano i pre-supposti di comportamenti fraudolenti –:

se il Ministro interrogato intenda adot-tare iniziative per procedere alla sistema-zione e alla puntualizzazione della portataagevolativa dell’incentivo, al fine di porre leimprese in condizione di non essere suscet-tibili di sanzioni per un’errata applicazionedella disciplina agevolativa, a tal fine pre-vedendo, qualora alla luce di chiarimentiinterpretativi emerga la spettanza di unbeneficio inferiore rispetto a quanto fruito,che l’impresa possa regolarizzare la pro-pria posizione secondo le ordinarie regole,senza applicazione di sanzioni, provve-dendo al versamento dell’importo del cre-dito indebitamente utilizzato in compensa-zione e dei relativi interessi e presentandoapposita dichiarazione integrativa.

(5-02356)

COVOLO, CENTEMERO, CAVANDOLI,FERRARI, GERARDI, GUSMEROLI, ALES-SANDRO PAGANO, PATERNOSTER e TA-RANTINO. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

la legge di bilancio 2019 ha previstol’entrata in vigore dal 1° gennaio 2019 dellaflat tax a|15 per cento per le partite Iva,con estensione del regime forfetario ai con-tribuenti con un volume d’affari fino a65.000 euro. Dal 2020 sarà, invece, la voltadell’aliquota flat al 20 per cento per im-prenditori individuali e professionisti che,nell’anno precedente a quello di accesso,abbiano conseguito ricavi o percepito com-pensi, ragguagliati ad anno, compresi tra65.001 e 100.000 euro;

a decorrere dal 1° gennaio 2020, in-fatti, le persone fisiche esercenti attivitàd’impresa, arti o professioni, che nel pe-riodo d’imposta precedente a quello per ilquale è presentata la dichiarazione hanno

Atti Parlamentari — 7118 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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conseguito ricavi o percepito compensi com-presi tra 65.001 euro e 100.000 euro rag-guagliati ad anno, possono applicare alreddito d’impresa o di lavoro autonomoun’imposta sostitutiva dell’imposta sul red-dito, delle addizionali regionali e comunalie dell’imposta regionale sulle attività pro-duttive di cui al decreto legislativo dicem-bre 1997, n. 446, con l’aliquota del 20 percento;

gli effetti della flat tax si iniziano amisurare: nei soli primi tre mesi di que-st’anno sono state aperte in tutto 196.060nuove partite Iva, ovvero il 7,9 per cento inpiù rispetto al corrispondente periodo delloscorso anno. Di queste, il 77 per cento èstato aperto da persone fisiche. Il con-fronto con lo stesso periodo dell’anno 2018mostra un incremento maggiore in Valled’Aosta (+26,9 per cento), Calabria (+16per cento) e Liguria (+12,6 per cento);

la flat tax è nel contratto di Governoed in questi giorni le cronache di stampariportano la volontà della maggioranza diGoverno di proseguirne l’attuazione nelprossimo provvedimento di natura econo-mica –:

quali ulteriori dati, anche con riferi-mento ai primi cinque mesi dell’anno, ilGoverno abbia a disposizione a confermadel buon esito della misura introdotta e see in che termini il Governo stia procedendoper l’ampliamento del regime flat tax.

(5-02357)

Interrogazione a risposta in Commissione:

BIGNAMI, GIACOMONI, MARTINO, BA-RATTO, BENIGNI, CATTANEO e ANGE-LUCCI. — Al Ministro dell’economia e dellefinanze. — Per sapere – premesso che:

Unipol ha annunciato la cessione allacollegata Bper Banca di Unipol Banca (258sportelli e 2200 dipendenti) con la valuta-zione di 220 milioni di euro;

UnipolReC acquisisce 1,3 miliardi dieuro di sofferenze da Bper, di cui il 32 percento contro garantito, al corrispettivo di130 milioni di euro;

Bper delibera l’acquisizione da Fon-dazione Sardegna di 10.731.789 di azioniordinarie del Banco di Sardegna, tramiteemissione riservata di 33.000.000 di azioniBper, con un concambio pari a 3,074 azioniBper per azione ordinaria Banco di Sarde-gna;

Bper delibera altresì un prestito ob-bligazionario riservato e agevolato da unaremunerazione dell’8,75 per cento sull’im-porto nominale a favore della FondazioneSardegna convertibile, a semplice richiesta,in 35.714.286 azioni Bper, valorizzate a 4,2euro l’una;

il 5 marzo 2019 il consiglio di ammi-nistrazione Bper delibera una offerta pub-blica di scambio di 7.883.368 azioni dinuova emissione a fronte di 3.378.586 azionidi risparmio Banco di Sardegna con unconcambio, riservato al mercato pari a 2,33euro, inferiore a quello riservato alla mi-nority Fondazione Sardegna e superiorealla valutazione di mercato dell’azione dirisparmio Banco di Sardegna;

tali operazioni delineano una trasfor-mazione del controllo di Bper idonea aprodurre una diluizione di circa il 14 percento dell’attuale azionariato, il cui bilan-ciamento proporzionale dei valori patrimo-niali non trova altrettanta equipollenza nelleredditività degli istituti fusi o concambiati,producendo un possibile depauperamentopatrimoniale per le decine di migliaia dipiccoli azionisti formatisi nel recente pas-sato di Banca Popolare;

il 28 febbraio 2019, dopo l’acquisi-zione, Bper pubblica il piano strategico:230 filiali chiuse, 1.700 risorse uscite concosti per 200 milioni di euro, Banco diSardegna autonomo, profondo change ma-nagement interno, introduzione dei « si-stemi IT » di Unipol Banca, estensione delperimetro del recupero crediti inoutsourcing, estensione di alcune attivitàbancarie alla rete degli assicuratori delgruppo Unipol (Assurbanca);

il controllo della Banca, radicata nelcontesto emiliano, passa sotto la Fonda-zione di Sardegna con un trasferimento diazioni non transitate sul mercato ma de-

Atti Parlamentari — 7119 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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ciso all’interno di operazioni di ingegneriafinanziaria –:

di quali elementi disponga il Governo,anche alla luce dei poteri di vigilanza sullefondazioni bancarie, in relazione al depau-peramento patrimoniale che dette opera-zioni di « diluizione », che vedono protago-nista la Fondazione di Sardegna, potreb-bero apportare alle migliaia di piccoli azio-nisti di provenienza della ex Banca popolare,nonché in relazione al trasferimento del-l’azionista di controllo dall’Emilia-Roma-gna (public company) alla medesima Fon-dazione di Sardegna tramite operazioni nontransitate dalla borsa valori. (5-02347)

* * *

GIUSTIZIA

Interrogazioni a risposta immediata:

LOLLOBRIGIDA, MELONI, DEIDDA,FERRO, ACQUAROLI, BELLUCCI, BU-CALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIA-BURRO, CIRIELLI, LUCA DE CARLO, DEL-MASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FI-DANZA, FOTI, FRASSINETTI, GEMMATO,LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO,MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRI-SCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI,SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI eZUCCONI. — Al Ministro della giustizia. —Per sapere – premesso che:

destano sconcerto le recenti vicendeche stanno travolgendo il Consiglio supe-riore della magistratura e che hanno por-tato 5 consiglieri a lasciare l’incarico. At-tualmente risultano in carica al Consigliosuperiore della magistratura 11 togati e 5laici (lo scioglimento è previsto con 10togati e 5 laici);

l’inchiesta sulle tangenti al Consigliodi Stato, che ha portato numerosi magi-strati nel registro degli indagati e che haindividuato un gruppo di potere che ma-nipolava le decisioni dietro le sentenze delConsiglio di Stato, ruota attorno alla figuradel pubblico ministero di Roma Luca Pa-lamara, ex consigliere del Consiglio supe-

riore della magistratura con Unicost ed expresidente dell’Associazione nazionale ma-gistrati;

l’inchiesta, emersa dalla procura diPerugia, competente a indagare sui magi-strati di Roma, ha rilevato il quadro deso-lante di una rete di « servigi » legati allamagistratura italiana attraverso un sistemavolto a creare una rete di rapporti conmagistrati che partecipavano a seminari ecorsi giuridici;

dalle intercettazioni è emerso un veroe proprio « centro di potere » esterno alConsiglio superiore della magistratura, incui Palamara e altri consiglieri dialogavanodella nomina alla procura di Roma con iparlamentari del Partito democratico Co-simo Ferri e Luca Lotti, quest’ultimo giàsotto processo a Roma nel caso Consip;

la magistratura, attraverso l’organo diautogoverno, sta ad avviso degli interro-ganti attraversando il periodo più bassodella sua credibilità, con le ormai evidenticommistioni con esponenti della politicaper trattare le nomine della procura diRoma e di altri capoluoghi;

ad avviso degli interroganti l’impar-zialità dell’organo di autogoverno della ma-gistratura è ormai irrimediabilmente com-promessa e, anche alla luce delle afferma-zioni di alcune forze politiche, che da sem-pre hanno osteggiato la riforma dellamagistratura e che solo ora, direttamentecoinvolte, reclamano, si ha un’idea dell’e-mergenza che richiede immediatamente diintervenire;

è improcrastinabile dare centralità aquella maggioranza silenziosa di magistrationesti e imparziali, veri servitori dello Stato,soffocati da gruppi di potere che stannomettendo a repentaglio l’intera credibilitàdel sistema;

sono necessarie riforme radicali chericostruiscano il rapporto fiduciario tra icittadini e le toghe attraverso quello che dasempre Fratelli d’Italia chiede: separazionedelle carriere, soppressione delle nomineparlamentari e cambiamento del sistemaelettorale dei collegi –:

quali urgenti iniziative di competenza,anche di carattere normativo e di rango

Atti Parlamentari — 7120 — Camera dei Deputati

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costituzionale, intenda adottare al fine direstituire alla magistratura indipendenza eprestigio. (3-00819)

DORI, PALMISANO, SALAFIA, PIERAAIELLO, ASCARI, BARBUTO, CATALDI,DI SARNO, DI STASIO, D’ORSO, GIU-LIANO, PERANTONI, SAITTA, SARTI eSCUTELLÀ. — Al Ministro della giustizia. —Per sapere – premesso che:

come ampiamente riportato dagli or-gani di stampa nazionale, il Consiglio su-periore della magistratura risulta esserescosso da una vera e propria « bufera giu-diziaria »;

un’indagine condotta dalla procura diPerugia nei confronti di Luca Palamara, expresidente dell’Associazione nazionale ma-gistrati ed ex giudice togato dello stessoConsiglio superiore della magistratura, ol-tre a far emergere vari illeciti disciplinari,ipotizza episodi di corruzione finalizzati adindirizzare l’esito di alcune decisioni sullenomine negli uffici giudiziari, nonché ilcorso di alcuni procedimenti;

è, altresì, emerso un grave tentativo dicommistione tra rappresentanti di poteridiversi dello Stato: dalle intercettazioni sonoemersi, infatti, contatti e incontri apparen-temente finalizzati a concordare, secondol’accusa, nomine gradite ai vertici delleprocure di Roma e Firenze, unitamente apromozioni per i magistrati;

in seguito a tali fatti, sono soprag-giunte le dimissioni di un consigliere delConsiglio superiore della magistratura el’autosospensione di altri quattro consi-glieri coinvolti, appartenenti a diverse cor-renti della magistratura; anche il presi-dente dell’Associazione nazionale magi-strati, Pasquale Grasso, dopo essersi disso-ciato dalla sua corrente, ha lasciatol’incarico;

ad avviso degli interroganti l’inchiestaha messo a nudo profonde divisioni all’in-terno della magistratura, metodi « opachi »di assegnazione degli incarichi e una pros-simità al mondo politico giudicata riprove-vole, perché mina alla base il prestigio el’autorevolezza dei giudici;

come rilevato il 21 giugno 2019 dalPresidente della Repubblica in occasionedel plenum del Consiglio superiore dellamagistratura, ci si trova di fronte ad un« quadro sconcertante e inaccettabile. (....)Quanto avvenuto – ha sottolineato, il Capodello Stato – ha prodotto conseguenze gra-vemente negative per il prestigio e l’auto-revolezza non soltanto di questo Consiglio,ma anche il prestigio e l’autorevolezza del-l’intero ordine giudiziario; la cui credibilitàe la cui capacità di riscuotere fiducia sonoindispensabili al sistema costituzionale ealla vita della Repubblica »;

tale vicenda ha dunque gettato unforte discredito sul Consiglio superiore dellamagistratura e di riflesso sull’intera magi-stratura, ponendo in luce la necessità –anche espressa da ultimo dal Ministro in-terrogato – di interventi urgenti al fine diripristinare e consolidare l’alto ruolo del-l’organo di rilievo costituzionale –:

quali opportune e urgenti iniziative,per quanto di competenza, abbia adottato,o intenda intraprendere, al fine di tutelaree restituire credibilità all’autonomia e al-l’indipendenza della magistratura, princi-pio cardine dell’intero ordine giudiziario,nonché più in generale dell’ordinamentocostituzionale. (3-00820)

Interrogazioni a risposta scritta:

NESCI, BARBUTO, TROIANO, ORRICO,D’IPPOLITO, SAPIA, MISITI, VILLANI,D’ARRANDO, TUCCI, NAPPI, MELICCHIOe GALLO. — Al Ministro della giustizia. —Per sapere – premesso che:

la provincia di Vibo Valentia soffre, adoggi, di un grave vuoto istituzionale, dovutoalla mancata nomina di un nuovo procu-ratore della Repubblica a seguito della scom-parsa del procuratore, il dottor GiordanoBruno, avvenuta nel dicembre 2018; tutta-via, a causa delle sue gravi condizioni disalute, già all’inizio del 2018, la procuradella suddetta provincia era stata affidata,con incarico formalizzato nel mese di mag-gio, a un magistrato che aveva preso lefunzioni soltanto nel novembre 2015;

Atti Parlamentari — 7121 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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come riportato da un’indagine con-dotta dal quotidiano « Il Sole 24 Ore » nel2018, sulla base di dati riferiti all’anno2017, forniti dal dipartimento di pubblicasicurezza del Ministero dell’interno, quelladi Vibo Valentia si posiziona al primo po-sto, tra le provincie italiane, per numero ditentati omicidi, omicidi volontari e altrigravi delitti, che ne fanno una delle piùpericolose a livello nazionale; in partico-lare, solo negli ultimi tre anni, la provinciadi Vibo Valentia sarebbe stata teatro delleprincipali operazioni antimafia della re-gione, tra le quali: l’operazione « Overing »,relativa ad organizzazione transnazionalededita al narcotraffico; le operazioni « Grin-gia » e « Romanzo Criminale », relative allafaida tra le famiglie ’ndranghetiste dei Pa-tania e Piscopisani, conclusesi con una doz-zina di pesanti condanne per associazionemafiosa; l’operazione « Costa Pulita », rela-tiva a due diversi gruppi criminali ’ndran-ghetisti collegati alla famiglia Mancuso, co-sca predominante nell’universo criminaledel territorio, che aveva ad oggetto i con-dizionamenti malavitosi nel settore turi-stico del litorale; l’operazione « Conqui-sta », nei confronti di appartenenti allacosca dei Bonavota di Sant’Onofrio, per gliomicidi di Cracolici Raffaele e di Di LeoDomenico; l’operazione « Stammer », rela-tiva ad una vasta organizzazione transna-zionale dedita al narcotraffico internazio-nale, che aveva importato tonnellate dicocaina dalla Colombia; le operazioni « BlackWidows » ed « Errore Fatale », concernentialcuni fatti di sangue rispettivamente nellelocalità di Sorianello e nei confronti dellacosca Mancuso; a riprova della profondasituazione di disagio in cui la provincia delvibonese versa in assenza di un procura-tore che ne monitori e ne segua gli sviluppiin ambito criminale, è dal segnalare l’epi-sodio avvenuto il 30 maggio 2019, comeriportato sulla versione online del quoti-diano « Corriere della Calabria »; nel succi-tato episodio, il trentaduenne FrancescoOlivieri, a seguito della condanna all’erga-stolo emessa dal tribunale di Vibo, su ri-chiesta del pubblico ministero ConcertinaIannazzo, avrebbe cominciato a prendere« a calci la rete di separazione della gabbia

in cui si trovava » minacciandola « pesan-temente », tentando addirittura « di pren-dere la pistola agli agenti della Poliziapenitenziaria intervenuti per calmarlo »; ifatti brevemente riportati evidenziano im-mancabilmente la necessità che la procuradella Repubblica di Vibo Valentia si doti diun Procuratore nei più brevi tempi possi-bili, sulla scia della recentissima nominadel nuovo Presidente dissezione del tribu-nale di Vibo Valentia nella persona delladottoressa Tiziana Macrì, come riportatodal quotidiano « Corriere della Calabria » inun articolo del 18 giugno 2019; lo stessoprocuratore della direzione distrettuale an-timafia di Catanzaro, Nicola Gratteri, hasottolineato, in una dichiarazione riportatanello stesso articolo, l’importanza e la ne-cessità della nomina del procuratore diVibo Valentia « per la collettività » e perl’intera « Procura distrettuale » –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei gravi fatti di cui in premessa ese non intenda, per quanto di competenzae nel rispetto dell’autonomia della magi-stratura, adottare iniziative volte alla co-pertura dell’organo vacante alla procura diVibo Valentia. (4-03168)

MUGNAI. — Al Ministro della giustizia.— Per sapere – premesso che:

con la sentenza del dicembre 2017 laCorte di Cassazione ha sancito, in via de-finitiva, che la comunità « Il Forteto » eraun luogo non di accoglienza ma di seviziee violenze, fisiche e psicologiche – una verae propria setta, articolata formalmente inun’associazione, una fondazione e una co-operativa agricola – e che al Forteto leviolenze si sono veramente verificate, con-fermando la responsabilità accertata dallacorte d’appello che aveva inflitto al fonda-tore della comunità, Rodolfo Fiesoli, « ilprofeta », una pena di 15 anni e 10 mesi direclusione per violenza sessuale e maltrat-tamenti ai danni di numerosi ragazzi affi-dati alla comunità, molti dei quali hannorivissuto i drammi subiti testimoniando da-vanti alla Corte;

la Corte di Cassazione aveva rinviatoalla stessa corte d’appello la ridefinizione

Atti Parlamentari — 7122 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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giuridica di un reato (la violenza sessualedi gruppo su un minore invece della vio-lenza sessuale tout court) e una conse-guente diversa quantificazione della pena;

su tale punto, gli avvocati di Fiesolihanno sostenuto che, essendo la pena an-cora da quantificare in modo completo, ilverdetto di condanna non potesse ritenersidefinito e quindi l’imputato doveva esserescarcerato: la corte di appello di Firenze, infunzione di giudice dell’esecuzione, ha ri-gettato la richiesta proposta nell’interessedel Fiesoli di annullamento dell’ordine diesecuzione emesso dalla locale procura ge-nerale e ha rideterminato la pena in con-creto eseguibile allo stato in quella di seianni e due mesi di reclusione;

la Corte di Cassazione ha invece ac-colto il ricorso, poiché « la pena posta inesecuzione non è stata ancora determinatacon pronuncia sul punto irrevocabile » spe-cificando altresì che « il fatto che il risul-tato finale non potrà consistere in unapena inferiori a quella ora posta in esecu-zione non significa che la pena sia stata giàdefinita »;

accogliendo il ricorso proposto daidifensori contro l’ordine di carcerazioneemesso dalla procura generale di Firenze il22 dicembre 2017, si è permesso al Fiesolidi uscire dal carcere e così lasciare andarein frantumi i due anni di processo e le oltrenovanta udienze sulla vicenda della comu-nità « Il Forteto », quando il 5 luglio 2018 laprima sezione della Corte di Cassazione hanuovamente disposto la scarcerazione diFiesoli;

di recente, la corte d’appello di Fi-renze ha poi assolto in appello RodolfoFiesoli nel cosiddetto « Fiesoli-bis », un pro-cedimento che lo vede accusato di violenzesessuali simili a quelle del processo prin-cipale, ma ai danni di un solo minore chefrequentava saltuariamente la comunità diVicchio, la cui denuncia era arrivata suc-cessivamente;

in primo grado, Fiesoli era stato con-dannato a 8 anni in rito abbreviato, ma laseconda sezione della corte d’appello haribaltato la sentenza, assolvendolo perché« il fatto non sussiste »;

ad oggi, quindi, il Fiesoli è libero.Risulta all’interrogante che il Fiesoli è statovisto (e fotografato) in un bar di Aulla,mentre si avvicina a due ragazzi mino-renni, provando a conversare con loro. Sitratta di un fatto inqualificabile, dato che èincredibile poter pensare che un uomocondannato per violenza sessuale e mal-trattamenti ai danni di numerosi ragazzipossa agire indisturbato continuando adimportunare minorenni indifesi, ponendoliin una situazione di grave pericolo –:

se, alla luce dell’assoluta abnormitàdel caso di cui in premessa, non intendaassumere iniziative normative per evitareche si verifichino per il futuro situazionicome quelle descritte, assicurando un ra-gionevole equilibrio tra le garanzie costitu-zionali relative alla libertà personale e leesigenze di tempestiva esecuzione delle sen-tenze di condanna relative a reati di par-ticolare gravità. (4-03171)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

IX Commissione:

PAITA e SCHIRÒ. — Al Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti. — Per sapere– premesso che:

il decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113,convertito, con modificazioni, dalla leggen. 132 del 1° dicembre 2018 ha introdottomodifiche all’articolo 93 del codice dellastrada in materia di formalità necessarieper la circolazione degli autoveicoli, deimotoveicoli e dei rimorchi, con l’obiettivocondivisibile di arginare la cosiddetta este-rovestizione o l’intestazione fittizia dei vei-coli immatricolati all’estero;

il campo di applicazione della norma-tiva, tuttavia, interessa direttamente anchei cittadini italiani residenti all’estero (ita-liani iscritti all’anagrafe consolare in Eu-ropa al 31 dicembre 2017: Paesi dell’U-

Atti Parlamentari — 7123 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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nione europea: 2.226.261 – Paesi europeiextra Unione europea 677.622 – dati Dgit-Dgai);

i cittadini italiani all’estero hanno se-gnalato numerose criticità afferenti allaloro condizione e sollecitato risposte ur-genti per non incorrere in sanzioni;

nel mese di maggio 2019 l’ex vicemi-nistro alle infrastrutture e ai trasporti Edo-ardo Rixi aveva annunciato che prima del-l’estate sarebbe stata approvata una normaper salvaguardare i lavoratori frontalieriaffinché non incorrano in sanzioni quandocircolano con auto con targa estera;

sempre a maggio 2019, in una notiziapubblicata nel sito del Ministero dell’in-terno, il sottosegretario all’interno Molteniha dichiarato: « ci siamo messi al lavoroanche con le associazioni imprenditorialiarrivando a una nuova norma che per-metta di distinguere meglio chi ha dirittoda chi invece tenta una frode » e il sotto-segretario Stefano Candiani ha precisato« la norma è già pronta ed è in attesa delgiusto veicolo normativo, che stiamo pre-disponendo » –:

se il Governo abbia in programma diassumere iniziative per introdurre la normaannunciata prima dell’estate, considerandoche i mesi di luglio e agosto sono quelli dimaggiore mobilità territoriale per quantoriguarda gli italiani che lavorano all’esteroe le loro famiglie e se si intendano risolverele criticità riguardanti non soltanto i fron-talieri ma più in generale i cittadini italiani,iscritti all’Aire o non iscritti all’Aire inquanto residenti all’estero da meno di 12mesi o che non risultano iscritti all’Aire acausa di un mancato allineamento dell’a-nagrafe e le loro famiglie residenti in Italia.

(5-02360)

ROTELLI. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti. — Per sapere – pre-messo che:

è imbarazzante, oltre che dannoso peril made in Italy il muro di divieti, autoriz-zazioni e sanzioni, eretto dal Governo au-striaco nell’arco alpino e che ha fatto ral-

lentare da diverse settimane il nostro traf-fico di merci in Europa;

le limitazioni e i divieti eretti dalGoverno austriaco interessano diversi aspetti,dall’estensione del « divieto settoriale » allerestrizioni del divieto notturno per le mercideperibili, dall’intensificazione con un si-stema contagocce in particolari giornate, aidivieti di sabato nei mesi di gennaio efebbraio, fino ad arrivare a limitazioni deltransito anche a veicoli Euro VI, ovvero i tirdi nuova generazione con minimo impattoambientale;

a nulla sono valse le denunce degliautotrasportatori. Allo stato attuale nes-suna posizione è stata presa dal Governoitaliano, nonostante si tratti di un settoreche da solo occupa circa 800 mila addetti.L’autotrasporto merci muove quasi un mi-liardo di tonnellate all’anno e genera unfatturato di 47 miliardi di euro;

il Brennero, dove transita il 70 percento delle merci e un volume di 50 milionidi tonnellate annue, rappresenta la nostraporta d’accesso per il Nord Europa. Attra-verso l’arco alpino transita oggi la metàdelle esportazioni italiane e i due terzi deiflussi import-export dell’Italia con l’Unioneeuropea;

come ha anche evidenziato il presi-dente di Unioncamere Carlo Sangalli –« questi provvedimenti, decisi unilateral-mente, avranno, se non saranno rivisti,ricadute a dir poco preoccupanti per lenostre imprese e per le economie locali: nelbreve termine con un rallentamento dellevendite italiane all’estero e nel lungo ter-mine, addirittura, con la sostituzione deinostri prodotti » –:

se non ritenga urgente avviare un’in-terlocuzione con l’omologo Ministro au-striaco per risolvere la dirimente questionedescritta in premessa, evitando che le limi-tazioni imposte dal Governo austriaco fre-nino le nostre relazioni commerciali con iPaesi del Nord Europa. (5-02361)

SCAGLIUSI, BARBUTO, BARZOTTI, LU-CIANO CANTONE, CARINELLI, DE GIRO-

Atti Parlamentari — 7124 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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LAMO, DE LORENZIS, FICARA, GRIPPA,LIUZZI, MARINO, RAFFA, PAOLO NI-COLÒ ROMANO, SERRITELLA, SPES-SOTTO e TERMINI. — Al Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti. — Per sapere– premesso che:

da anni era atteso il decreto che adottail Piano strategico nazionale della mobilitàsostenibile, difatti la media italiana degliautobus usati hanno circa 11,4 anni, afronte dell’età media europea di circa 7,5anni;

il 18 aprile 2019 è stato firmato aPalazzo Chigi il Decreto del Presidente delConsiglio dei ministri, proposto dal Mini-stro interrogato, che prevede uno stanzia-mento statale complessivo di 3,7 miliardi dieuro che si sviluppa su un arco temporaledi quindici anni nel periodo dal 2019 al2033;

il decreto prevede che al sud debbaandare non meno del 34 per cento dellerisorse stanziate. Tra le misure prioritarie èstabilito che le risorse assegnate nel primotriennio, sino al 50 per cento del contributoconcesso, possono essere destinate alla re-alizzazione della rete infrastrutturale perl’alimentazione alternativa (ad esempio me-tano, idrogeno, elettrica);

il Piano strategico nazionale della mo-bilità sostenibile punta al rinnovo dei par-chi autobus adibiti al trasporto pubblicolocale con mezzi meno inquinanti (elettrici,a metano o a idrogeno) e più moderni;

l’obiettivo del piano è quello di ri-durre la vetustà dei mezzi, promuovere ilmiglioramento della qualità dell’aria attra-verso tecnologie innovative in linea con gliaccordi internazionali e con le disposizioninormative della Unione europea, nonchérilanciare la filiera industriale di produ-zione di autobus;

le risorse del piano verranno erogatea partire dal 2019, in base a criteri stabilitidal Ministero delle infrastrutture e dei tra-sporti attraverso distinte graduatorie –:

quale sia lo stato di attuazione delDecreto del Presidente del Consiglio dei

ministri di cui in premessa rispetto agli enticoinvolti dallo stanziamento previsto.

(5-02362)

MULÈ, SOZZANI, BALDELLI, BERGA-MINI, GERMANÀ, PENTANGELO, ROSSOe ZANELLA. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti. — Per sapere – pre-messo che:

il 29 maggio 2019 il Ministro interro-gato, rispondeva ad un’interrogazione delgruppo Forza Italia nell’Aula di Monteci-torio per « confermare in via definitiva larealizzazione della linea ad alta velocitàTorino-Lione »;

illustrando come « la procedura al mo-mento prevede che, una volta conclusa lafase attuale relativa agli avvisi di manife-stazione di interesse, la documentazionepasserà al vaglio dei Governi di Francia e diItalia. », confermando un non ben specifi-cato impegno del Governo « sugli investi-menti per il rilancio dell’economia attra-verso il miglioramento e il potenziamentodella mobilità di persone e merci e perl’indifferibile messa in sicurezza delle in-frastrutture esistenti »;

come riportato da Il Messaggero indata 25 giugno 2019, l’Unione europeaavrebbe chiesto ai governi italiano e fran-cese di chiarire in via definitiva, entro lafine del mese di luglio, se intendano con-tinuare il progetto della linea ad alta velo-cità Torino-Lione;

in particolare, interesse dell’Unioneeuropea sarebbe quello di capire se le ri-sorse stanziate per la realizzazione dell’o-pera, che ammontano a circa 813 milioni dieuro, sono da dirottare verso altre opere.Fonti dell’agenzia Ansa da Bruxelles, comeriportate dal quotidiano, segnalano che, inuna telefonata intercorsa tra la Commissa-ria dell’Unione europea ai trasporti, VioletaBuie, e il Ministro Toninelli, sarebbe emersoanche il rischio concreto di dover restituirela tranche di 120 milioni di euro già ver-sata;

il viceministro dell’economia e dellefinanze Laura Castelli, in una intervista a

Atti Parlamentari — 7125 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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la Repubblica ha prospettato una soluzionecompromissoria con la realizzazione di unalinea ad alta velocità che ha scontentato siai sostenitori della Tav sia i comitati contrariall’opera;

lo stesso Marco Ponti, noto « NO-TAV », appositamente designato dal Mini-stro interrogato a guida del team per laredazione dell’analisi costi-benefìci che, agiudizio degli interrogati, sarebbe stataorientata a evidenziare solo aspetti negativie criticità dell’opera, ha dichiarato su IlManifesto: « questo governo si è solo rive-lato identico ai precedenti, e di consensoelettorale e ha ceduto su tutto » –:

se il Ministro interrogato sia in gradodi confermare la volontà del Governo diprocedere senza più alcun ritardo con larealizzazione della linea ad alta velocitàTorino-Lione, salvaguardando le casse pub-bliche dall’obbligo di restituire ingentisomme, per svariate decine di milioni dieuro, in danno ai cittadini e contribuentiitaliani. (5-02363)

Interrogazione a risposta in Commissione:

MURONI. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti, al Ministro dell’ambientee della tutela del territorio e del mare. — Persapere – premesso che:

una lettera aperta, a firma comitato« Pontebbana, vogliamo respirare », è statainviata, a marzo 2019, ai sindaci di Sacile,Fontanafredda, Porcia, Pordenone, FiumeVeneto, Zoppola, Casarsa della Delizia, Val-vasone Arzene, per riportare al centro del-l’agenda politica il problema ambientalelegato alla ex strada statale 13 « Ponteb-bana »;

il comitato, nella lettera aperta, evi-denzia i dati della congestione del trafficoe degli incidenti stradali e la correlazionecon l’insorgenza di malattie. Lo studio pub-blicato dalla rivista « International Journalof Environmental Research and Public He-alth » realizzato dalla struttura di epide-miologia e biostatistica dell’Istituto nazio-nale tumori, Cro di Aviano, in collabora-zione con la divisione ricerche ambientali e

sociodemografiche dell’Istat e il servizioregionale di epidemiologia della direzionecentrale salute del Friuli Venezia Giulia –si legge nella lettera aperta –, ha stimatoche il numero di decessi dovuti al trafficosia stato non inferiore ai 10 mila nel ven-tennio tra il 1990 e il 2010;

si evidenzia che lo studio ha messo inrelazione la morte per tumore del polmonee residenza vicino alle grandi autovie na-zionali. Tra le strade sotto accusa si trovaproprio la SS13 « Pontebbana » che, con ilsuo pesante carico di traffico, veicola anchetutti i « killer emessi » dalle nostre automo-bili come il particolare totale sospeso (PM),il benzene e gli idrocarburi policiclici aro-matici (IPA), gli ossidi di zolfo e di azoto ealtri gas volatili, responsabili dell’insor-genza del cancro al polmone (IARC 2013);

il comitato, inoltre, non si limita aricostruire i dati di partenza, avanza anchedelle proposte: la creazione di un percorsociclabile ininterrotto parallelo alla « Pon-tebbana » dal confine ovest del comune diSacile al confine est di Valvasone Arzene;l’aumento di mezzi pubblici nel numero,nella frequenza, con fasce di gratuità, chepercorrano costantemente la tratta dellaPontebbana; la possibilità di acquistare ti-toli di viaggio a bordo, come già avviene inmolte parti d’Europa e la creazione di unametropolitana leggera sulla rete ferroviariagià esistente;

il comitato chiede anche ai comunil’impegno a sostenere campagne a favoredella mobilità sostenibile e lo sviluppo diprogetti di condivisione dell’automobile.Come spiegano Michele Ciol e Rossana Ca-sadio, che fanno parte del comitato, « allalettera seguiranno nuove iniziative »;

stanno vivendo una situazione ana-loga anche i cittadini del comune di SanGiorgio di Nogaro, in provincia di Udine,che denunciano, a causa dei lavori in A4,l’aumento dell’inquinamento atmosfericocausato dall’incremento del transito di mezzipesanti e auto sulla SS14 che taglia in dueil Paese –:

se siano a conoscenza di quanto ri-portato in premessa e se non intendano

Atti Parlamentari — 7126 — Camera dei Deputati

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avviare le iniziative di competenza per ri-classificare la strada Pontebbana comestrada statale realizzando in tale contestole proposte avanzate dal comitato « Pon-tebbana, vogliamo respirare », in modo daridurre il numero di veicoli e tutelare lasalute dei cittadini e l’ambiente;

quali iniziative intendano adottare perquanto di competenza, per risolvere le pro-blematiche che stanno vivendo gli abitantidi San Giorgio di Nogaro. (5-02348)

Interrogazione a risposta scritta:

SPENA. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti, al Ministro per i beni ele attività culturali, al Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca, al Mi-nistro per la pubblica amministrazione, alMinistro dell’interno. — Per sapere – pre-messo che:

un terremoto di magnitudo 3.6 hacolpito nella notte del 23 giugno 2019, conscosse reiterate nella mattinata del giornosuccessivo la provincia di Roma, generandopaura e alcuni danni già accertati;

ci si riferisce al patrimonio storico,artistico e religioso dell’area investita dalterremoto di magnitudo Mw 3.6, avvenutoa 3 chilometri a nord est di Colonna inprovincia di Roma. In particolare, sonostate rilevate lesioni in due chiese di pro-prietà della Curia: la parrocchia di SanNicola a Colonna, che ha subìto alcunelesioni. In particolare, sono state segnate learchitravi e gli archi presentano lesionipronunciate, mentre nella chiesa di SantaMaria Assunta a Monte Compatri una pre-esistente lesione sulla cupola dell’abside siè allargata;

benché la capitale sia stata colpitasolo da sei eventi sismici con magnitudomaggiore a 6.5, la zona del Lazio risulta,dalle rilevazioni pubblicate dall’Istituto na-zionale di geofisica e vulcanologia terre-moti, « caratterizzata in epoca recente dasismicità frequente » e « Le caratteristichedella sismicità dell’area fanno sì che la

pericolosità sismica è definita alta secondoil modello di riferimento per l’Italia » –:

quali iniziative ulteriori, rispetto aquelle già poste in atto, intendano assu-mere e, in particolare, se si intenda ese-guire un censimento delle infrastrutture,come strade, viadotti, ponti, dighe e invasi,gallerie, per verificarne lo stato di sicu-rezza, degli edifici adibiti ad attività pro-duttive e di impresa, delle abitazioni pri-vate, così come di tutti gli edifici pubblici,in particolare le scuole e gli ospedali, gliedifici di particolare rilevanza architetto-nica e le chiese, e promuovere una rico-gnizione delle opere d’arte ivi conservate.

(4-03160)

* * *

INTERNO

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

I Commissione:

MACINA, MENGA, DIENI, ALAIMO,BALDINO, BERTI, BILOTTI, MAURIZIOCATTOI, CORNELI, DADONE, D’AMBRO-SIO, FORCINITI, PARISSE, FRANCESCOSILVESTRI, SURIANO e ELISA TRIPODI.— Al Ministro dell’interno. — Per sapere –premesso che:

il centro di accoglienza richiedentiasilo (Cara) di Borgo Mezzanone, in pro-vincia di Foggia, sulla scorta delle dichia-razioni rese dal Ministro interrogato a mezzostampa, rientrerebbe nell’elenco delle mega-strutture di accoglienza prossime allo sman-tellamento;

i dati ufficiali forniti dalla questura diFoggia registrano al momento la presenzadi circa 143 migranti all’interno del Cara,su una capienza compresa tra 600 e 650posti; ciò che desta maggiore preoccupa-zione, allo stato, sono i migranti residentinell’adiacente baraccopoli abusiva, cosid-detta « Pista », un vero e proprio ghetto didifficile censimento, dove vivono relegati incondizioni di degrado, povertà e precarietà

Atti Parlamentari — 7127 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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uomini, donne e bambini di etnie diverse, ilcui numero è all’incirca dieci volte supe-riore a quello degli ospiti del Cara;

episodi di criminalità e violenza al-l’interno della « Pista » continuano a con-sumarsi inesorabilmente, nonostante il se-questro preventivo di alcuni edifici ed am-bienti – effettuato nelle scorse settimanedalle forze dell’ordine su delega dalla pro-cura della Repubblica di Foggia – i qualicontinuano ad essere luoghi nevralgici didiverse attività illecite quali lo spaccio distupefacenti, la prostituzione, il caporalato,la ricettazione e la rivendita di beni rubati;

a tale clima si aggiungono gli appellisui quotidiani regionali delle organizza-zioni sindacali e dei 70 dipendenti delleaziende che svolgono i servizi di pulizia,assistenza e refezione all’interno del Cara:« Si a immigrazione controllata, no a per-dita dei posti di lavoro » e ancora « Dignitàè mantenere il posto di lavoro », sono que-sti gli striscioni che sventolano dinanzi aicancelli del C.a.r.a. –:

quali siano gli intendimenti del Mini-stro interrogato circa la tutela e la ricollo-cazione degli attuali ospiti del C.a.r.a. diBorgo Mezzanone e il futuro di chi ivipresta il proprio lavoro nonché in relazionealla necessità indifferibile di procedere an-che all’integrale smantellamento della ba-raccopoli abusiva, alla luce degli innume-revoli episodi di criminalità che vi si per-petrano e perpetuano all’interno, al fine dispezzare il circuito fra criminalità, sfrut-tamento delle persone e mancato ricono-scimento dei diritti umani, restituendo si-curezza e dignità al territorio e a chi loabita. (5-02350)

MIGLIORE, FIANO, CECCANTI, MAR-TINA, GIORGIS, MARCO DI MAIO, OR-FINI e POLLASTRINI. — Al Ministro del-l’interno. — Per sapere – premesso che:

sabato 15 giugno 2019, dopo aver as-sistito alla proiezione di un film in piazzaSan Cosimato, nel cuore di Trastevere, 4ragazzi, che indossavano la tradizionalemaglietta bordeaux del Piccolo America,sono stati aggrediti e picchiati, in virtù

della sola maglietta indossata, atta a con-notarli secondo gli aggressori come « anti-fascisti »;

pochi giorni dopo è stata pubblicata lanotizia di una seconda aggressione, ai danniquesta volta di una giovane attrice venti-novenne che sarebbe stata sbattuta controil finestrino di un’automobile e alla qualesarebbe stato intimato di recapitare unmessaggio al presidente del Piccolo Ame-rica, suo ex fidanzato;

tali fatti, avvenuti nel cuore di Roma,appaiono di gravità inaudita, anche perl’assurdità delle ragioni addotte dagli ag-gressori, fondate sul presunto carattere anti-fascista degli aggrediti, che denotano unclima preoccupante di dilagante intolle-ranza persino a stimoli culturali, volti asollecitare l’inclusione, la tolleranza e lapartecipazione delle persone;

il cinema America costituisce, infatti,una vivace realtà culturale del panoramaromano, auto-gestita dai ragazzi con l’o-biettivo di portare il cinema in piazza qualeluogo di incontro e confronto durante leestati romane;

quello riportato è solo l’ennesimo gra-vissimo episodio degli innumerevoli che sisono verificati nell’ultimo anno, nel qualevi è stata una vera escalation degli atti diaggressione fisica o verbale i cui autori sirichiamano al fascismo o al nazifascismo,regimi contro i quali si batterono strenua-mente generazioni di italiani, e contro i cuivalori è fondata la nostra stessa Costitu-zione;

appare dunque sempre più necessariae urgente una risposta netta e intransigentedello Stato, atta, da un lato, a contrastarecon decisione quel diffuso sentimento diimpunità che sempre più sembra accom-pagnare gli autori di gesti analoghi, e, dal-l’altro, ad applicare, in maniera rigorosa, lalegge, laddove prevede lo scioglimento delleorganizzazioni che si richiamano al nazi-fascismo, come nel caso di Casapound edelle analoghe formazioni neo-fasciste allequali sembrano appartenere gli autori deifatti riportati –:

quali iniziative urgenti di competenzaintenda adottare per prevenire in futuro il

Atti Parlamentari — 7128 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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ripetersi di fatti analoghi, nonché per con-trastare efficacemente movimenti e asso-ciazioni come Casapound e analoghe for-mazioni militanti nell’estremismo di estremadestra, anche valutando ogni iniziativa utileper sostenere la diffusione della memoriasui gravi atti compiuti dal regime fascista eda quello nazifascista, per assicurare ilpieno rispetto dei valori fondanti la nostraCarta costituzionale su tutto il territorionazionale. (5-02351)

SISTO e PAOLO RUSSO. — Al Ministrodell’interno. — Per sapere – premesso che:

nel mese di maggio 2015, a Giuglianoin Campania (NA) è stato eletto sindaco econsiglio comunale, sciolto nel 2013 perinfiltrazioni e condizionamento della cri-minalità organizzata;

dall’insediamento dell’amministrazionesono state contestate anomalie giuridicheda consiglieri comunali, costretti ad agirein giudizio per tutelare il diritto ad indirereferendum popolare consultivo per scon-giurare la realizzazione di un ecovillaggioper rom;

il segretario generale (nota n. 0078847del 27 ottobre 2016) esprimeva parere diinammissibilità del referendum, ricorrendoa quelle che appaiono agli interroganti ar-gomentazioni politiche, tanto che il TarCampania (decisione n. 3795/2017) ne cen-surava l’operato;

l’amministrazione comunale omettevadi eseguire la sentenza appellandosi al Con-siglio di Stato (ordinanza sul ricorso 7704/2017) che confermava il giudizio del Tar,ma il sindaco Pozziello non ne avrebbedato esecuzione;

dalla nota del segretario generale ri-sulta che la prefettura di Napoli avrebbeavallato l’azione amministrativa dichiarataillegittima;

è stato rimosso dall’incarico di coman-dante della polizia municipale il dirigenteassunto nel 2013 a seguito di concorsopubblico e il sindaco, d’intesa con il segre-tario generale, vi ha destinato un soggetto

senza requisiti richiesti e procedura selet-tiva;

il dirigente esautorato ha propostoricorso al Tar Campania che (pronuncian. 461/2018) ha statuito come l’atto di ma-cro-organizzazione impugnato sia in con-trasto con specifiche leggi e norme regola-mentari adottate dal consiglio comunale;

sebbene il Tar, con ordinanza imme-diatamente esecutiva, avesse disposto « lasospensione della delibera impugnata », ilcomune non ha ottemperato, proponendoappello al Consiglio di Stato con quello cheappare agli interroganti un mero intentodilatorio: dopo aver conferito incarico le-gale per proporre appello, il giorno dell’u-dienza dichiarava di rinunciarci;

il Consiglio di Stato (ordinanzan. 3387/2018) ha ribadito quanto affer-mato dal Tar, ma il sindaco Poziello, aquanto consta agli interroganti, non ne hadato esecuzione;

il Tar, pronunciandosi definitivamente(sentenza n. 1470 del 18 marzo 2019) haannullato gli atti illegittimi posti in esseredall’amministrazione comunale, ma la de-cisione per quanto risulta agli interrogantisarebbe stata « ignorata »;

il prefetto di Napoli avrebbe, secondoquanto consta agli interroganti, in chiavedilatoria, investito il dipartimento per gliaffari interni e territoriali del Ministerodell’interno, che avrebbe puntualizzato l’im-possibilità di conferire la qualifica di agentedi P.S. a soggetto privo dei requisiti e l’i-nammissibilità della revoca della qualificaal dirigente illegittimamente esautorato –:

quali iniziative il Ministro interrogatoabbia adottato o intenda adottare, perquanto di competenza, anche nei confrontidi quanti hanno assunto comportamentiillegittimi, omissivi o dilatori descritti inpremessa, per ripristinare la piena legitti-mità dell’azione del comune di Giugliano ese non intenda chiarire le ragioni dell’in-giustificata inerzia del prefetto di Napoli.

(5-02352)

Atti Parlamentari — 7129 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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DONZELLI e DELMASTRO DELLE VE-DOVE. — Al Ministro dell’interno. — Persapere – premesso che:

i collettivi di estrema sinistra usanoripetutamente l’Ateneo La Sapienza a Romacome locale a cielo aperto per feste illegalia pagamento. Il Rettore ha più volte de-nunciato pubblicamente la situazione fuoricontrollo;

da articoli di stampa si apprende cheavrebbe anche avvertito ufficialmente laquestura; si erano già svolti in questi mesiil Teppa Fest (ovvero il festival della « tep-paglia ») che ha trasformato il pratone inun rave con migliaia di persone e alcunefeste danzanti; giovedì 20 e venerdì 21 icollettivi di estrema sinistra hanno orga-nizzato all’interno de La Sapienza una se-rie di iniziative abusive con somministra-zione di alcolici e ingresso a pagamentosenza alcuna autorizzazione;

un ragazzo di 26 anni, tentando discavalcare il muro di cinta per parteciparesenza pagare alla « Disco-Sapienza », è ca-duto in viale dell’università, di fronte alcivico 30, e dopo aver riportato gravi feriteè deceduto nelle ore successive;

il tutto nell’indifferenza di quanti, inviale della Minerva, hanno continuato aballare e bere fino a notte fonda; sull’in-gresso dello storico Ateneo la notte vigilanoi collettivi, che trasformano La Sapienza inun locale all’aperto a pagamento, ma senzarispettare alcuna regola –:

cosa il Ministro interrogato abbia in-tenzione di fare, per quanto di competenza,per far rispettare la legge all’interno de LaSapienza e delle università italiane, troppospesso in balia dei collettivi universitari checon violenza impediscono le iniziative le-gittime dei gruppi studenteschi di destra eorganizzano invece continuamente feste einiziative abusive, per liberare tutte le auleoccupate illegalmente negli atenei e preve-dere controlli antidroga durante le inizia-tive dei collettivi. (5-02353)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazione a risposta in Commissione:

MOLLICONE e FRASSINETTI. — Al Mi-nistro dell’istruzione, dell’università e dellaricerca, al Ministro dell’interno. — Per sa-pere – premesso che:

il 23 giugno è morto Francesco Gi-nese, il ragazzo di 26 anni che si eragravemente ferito nella notte tra venerdì esabato, mentre scavalcava il muro dell’u-niversità « La Sapienza », in viale dell’Uni-versità, per cercare di accedere alla Nottebianca, il party non autorizzato organiz-zato tra le mura dell’università, evitando ilpagamento del ticket per accedere alla « di-sco-Sapienza »;

come dichiarato dal rettore dell’ate-neo: « Quando l’ateneo ha notizia dell’or-ganizzazione di eventi non autorizzati, prov-vede sempre, come anche nel caso in que-stione – ad una preventiva formale comu-nicazione alle autorità di pubblica sicurezza.Inoltre, qualora tali eventi non autorizzatidovessero effettivamente svolgersi, contrav-venendo al Regolamento in materia e/oforzando gli accessi agli spazi universitari,l’ateneo procede sempre a presentare unesposto alla Procura »;

risulta che a fare scattare l’inchiestasia stata la segnalazione della stessa uni-versità, dopo un evento tenutosi nell’aprile2018, denominato « il Teppa Fest » ,che sitiene ogni anno sul pratone della Minerva,e come comunica l’ateneo in una nota:« L’iniziativa non era autorizzata, era abu-siva ed è stata prontamente denunciata agliorganismi competenti e, in particolare, alCommissariato di Polizia da parte delleautorità accademiche preposte alla sicu-rezza »;

è opportuno ricordare che anche inquell’occasione, l’ingresso della festa era apagamento –:

quali urgenti iniziative il Governo in-tenda intraprendere, per quanto di compe-tenza, per impedire il ripetersi di festeabusive, non autorizzate, non solo all’in-

Atti Parlamentari — 7130 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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terno dell’università La Sapienza, ma al-l’interno di tutti gli atenei nazionali, osta-colando con ogni mezzo l’utilizzo abusivodegli spazi destinati agli atenei. (5-02346)

* * *

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta orale:

PINI. — Al Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali. — Per sapere – premessoche:

nel mese di luglio 2018, una circolareè arrivata nelle 74 sedi territoriali dell’i-spettorato del lavoro intitolata « Vigilanzaetnica » e conteneva l’ordine di condurrenei mesi successivi una « vigilanza straor-dinaria nei confronti di aziende a caratte-rizzazione etnica », ossia una « specificaattività ispettiva nei confronti di impresegestite da imprenditori stranieri »; la pro-filazione etnica è considerata discrimina-toria dalla Corte europea dei Diritti del-l’uomo e da numerose altre organizzazioniinternazionali; in Italia, in seguito alle di-sposizioni sulla « vigilanza etnica », gli ispet-tori del lavoro hanno condotto negli ultimicinque mesi del 2018 quasi 6 mila ispezioniin aziende ed esercizi commerciali con ti-tolari stranieri, cioè circa 60 al giorno;guardando al resoconto realizzato dallostesso Ispettorato sulle ispezioni effettuatenel 2018, non risulta una particolare ten-denza alla delinquenza nelle imprese gui-date da stranieri. Il tasso di irregolarità nelcorso dei controlli straordinari sugli stra-nieri è stato esattamente lo stesso riscon-trato nelle ispezioni ordinarie;

nel mese di ottobre 2018 il Ministrodell’interno Matteo Salvini aveva accusato i« negozi etnici » di essere « un ricettacolo dispacciatori, di gente che beve fino alle tredi notte, che p... e c... », mentre pochesettimane fa Di Maio ha chiesto pubblica-mente di « iniziare » a fare controlli miratisui negozi di proprietà di « cinesi e paki-stani »; come ha riportato il quotidianoonline « Il Post », in un articolo a firmaDavide De Luca, anche il nuovo direttore

dell’ispettorato nazionale del lavoro, il ge-nerale Leonardo Alestra, scelto dal Mini-stro Luigi Di Maio « ha ritenuto di prose-guire nella vigilanza sulle imprese gestiteda imprenditori stranieri o comunque (sep-pur facenti capo ad imprenditoria italiana)a caratterizzazione etnica », come il suopredecessore, Paolo Pennesi; l’Inail ha co-municato che gli infortuni sul lavoro acca-duti e denunciati nel primo trimestre del2019 sono stati 131 mila (109 mila in oc-casione di lavoro e 22 mila in itinere), inaumento dell’1,7 per cento (+2 mila de-nunce) rispetto al primo trimestre del 2018.Gli infortuni sul lavoro con esito mortaleaccaduti e denunciati all’Inail nel primotrimestre del 2019 sono stati 212 (144 inoccasione di lavoro e 68 in itinere), lo stessonumero del primo trimestre del 2018; se-condo i dati dell’ispettorato del lavoro nel2017 il numero dei lavoratori irregolari,pari a 252.659, presenta un consistenteincremento, pari al 36 per cento rispetto aldato del 2016 –:

visti i recenti del Ministro interrogatocirca l’implementazione dei controlli suinegozi etnici, che sono stati in realtà giàintensificati, quali siano le ragioni per cuila cosiddetta « vigilanza etnica » è prose-guita sotto il suo mandato come Ministrodel lavoro e delle politiche sociali;

viste le statistiche che non indicanoun incremento dei reati nei « negozi et-nici », se non ritenga che sia uno sprecofondi e inutile proseguire la « vigilanza et-nica », impegnando in tale attività moltopersonale, considerato che nel nostro Paesel’ispettorato nazionale del lavoro e le strut-ture addette al controlli sono sotto orga-nico, come denunciato da più parti.

(3-00818)

* * *

Atti Parlamentari — 7131 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI,FORESTALI E TURISMO

Interrogazione a risposta scritta:

CRITELLI. — Al Ministro delle politicheagricole alimentari, forestali e del turismo.— Per sapere – premesso che:

in data 22 giugno 2019 una violentis-sima grandinata, accompagnata da fortiraffiche di vento, si è abbattuta su diversearee della regione Emilia-Romagna, cau-sando ingenti danni in particolar modo alsettore agro-alimentare;

da una prima, parziale stima, i danniappaiono ingenti e riguardano frutteti, vi-gneti, grano, sorgo, colza, barbabietole ecolture sementiere che hanno avuto danniirreversibili;

ai danni sopracitati di deve aggiun-gere la forte mortalità, dovuta al violentomaltempo, di giovani lepri, fagiani, anatre ealtre specie nidificanti, con conseguentedanno all’ecosistema agrario;

in particolar modo, per quanto ri-guarda il territorio metropolitano bolo-gnese, i comuni più colpiti sono quelli diMinerbio, San Pietro in Casale, San Giorgiodi Piano, San Giovanni in Persiceto, Gra-narolo, Casalecchio e Medicina;

il maltempo ha causato ingenti dannianche a magazzini, capannoni, impianti eserre;

la regione Emilia-Romagna si è giàattivata per raccogliere i dati definitivi etutti i dettagli necessari per avanzare alGoverno la richiesta di calamità natu-rale –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza della situazione;

quali iniziative intenda assumere peraiutare gli agricoltori e gli operatori delsettore colpiti da questa ennesima ondatadi maltempo anomalo;

se il Ministro interrogato intenda, co-ordinandosi con la regione Emilia-Roma-

gna, adottare iniziative per riconoscere lostato di calamità naturale. (4-03162)

* * *

SALUTE

Interrogazioni a risposta immediata:

ROSTAN e FORNARO. — Al Ministrodella salute. — Per sapere – premesso che:

secondo quanto riportato dal quoti-diano la Repubblica in data 23 giugno 2019,oggi si contano nelle corsie degli ospedaliitaliani almeno 8 mila medici in menorispetto ad alcuni anni fa; altri 16.500mancheranno da qui al 2025;

secondo le stime del sindacato Anaao,da qui al 2025 andranno in pensione al-meno altri 52.500 medici, oltre la metàdegli ospedalieri italiani;

nel dettaglio, entro il 2025 il sistemaospedaliero pubblico italiano avrà bisognodi almeno 4 mila medici in urgenza, 3 milain pediatria, circa 2 mila in medicina in-terna, anestesia, oltre mille in chirurgiagenerale;

mancano all’appello, ad oggi, almeno800 medici nei presidi d’urgenza in Cam-pania, almeno 500 pediatri in Lombardia,altri 700 in medicina interna e in rianima-zione in Lombardia;

le scuole di specializzazione, secondol’Anaao, daranno al sistema circa 36 milamedici da qui al 2025: di questi almeno 14mila andranno nel privato, nelle case far-maceutiche o sul mercato estero;

unendo le esigenze del pubblico e delprivato, secondo l’Associazione nazionalemedici di origine straniera in Italia ed ilmovimento « Uniti per unire », nel 2026mancheranno 100 mila medici all’appello,con carenze nel Lazio (15.000), Veneto(10.000), Piemonte (10.000), Lombardia(9.000), Emilia Romagna (8.000), Puglia(7.000), Toscana (4.000), Campania (4.000),Sicilia (4.000), Molise (4.000); inoltre man-cheranno entro il 2026, 60 mila infermierie 30 mila fisioterapisti;

Atti Parlamentari — 7132 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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sempre secondo Amsi molti mediciitaliani chiedono informazioni per andarea lavorare all’estero; sarebbero almeno 5mila le richieste pervenute in tal senso;

un incremento del 25 per cento, negliultimi 3 anni, di domande da parte dimedici stranieri, già residenti in Italia, chevogliono tornare nei loro Paesi di origine;

stipendi bassi, difficoltà di stabilizza-zione, ricorso a forme estreme e continuatedi precariato, difficoltà logistiche sono leragioni che incoraggiano l’esodo;

il blocco prolungato del turn over,soprattutto nelle regioni con piani di rien-tro; i pensionamenti anticipati con la co-siddetta quota 100; il numero chiuso, ledifficoltà per le specializzazioni rappresen-tano gli elementi che bloccano il sistema;

c’è grande preoccupazione nella reteospedaliera italiana, soprattutto con l’e-state quando le ferie rischiano di rendere ledifficoltà insormontabili mentre la do-manda di servizi, in particolar modo per ilpronto soccorso, tende addirittura ad au-mentare –:

in che modo il Governo intenda fron-teggiare la carenza di medici e di personalenei presidi ospedalieri italiani a partire daiprossimi mesi e per il futuro. (3-00821)

MOLINARI, ALESSANDRO PAGANO,ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZ-ZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BEN-VENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA,BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAU-DIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO,CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO,VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CEC-CHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN,COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, CO-MENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA,DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D’E-RAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LO-RENZATO DI IVREA, DONINA, FANTUZ,FERRARI, FOGLIANI, FORMENTINI, FO-SCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GA-STALDI, GERARDI, GIACCONE, GIACO-METTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GO-LINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI,

INVERNIZZI, LATINI, LAZZARINI, LE-GNAIOLI, LIUNI, LO MONTE, LOCATELLI,LOLINI, EVA LORENZONI, LOSS, LUC-CHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MAR-CHETTI, MATURI, MORELLI, MOSCHIONI,MURELLI, PANIZZUT, PAOLINI, PAROLO,PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PET-TAZZI, PIASTRA, PICCOLO, POTENTI,PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RI-BOLLA, RIXI, SALTAMARTINI, SASSO,SUTTO, STEFANI, TARANTINO, TATEO,TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOM-BOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA,VALLOTTO, VINCI, VIVIANI, ZICCHIERI,ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. — Al Mini-stro della salute. — Per sapere – premessoche:

con determina del 25 febbraio 2019l’Agenzia italiana del farmaco ha inserito lamolecola triptorelina fra i medicinali ero-gabili, off label, a carico del servizio sani-tario nazionale. Segnatamente, la molecolaTrp potrà essere somministrata, sotto strettocontrollo medico, ad adolescenti affetti dallacosiddetta disforia di genere, allo scopo diprocurare loro un blocco temporaneo, finoa un massimo di qualche anno, dello svi-luppo puberale, con l’ipotesi che ciò « al-leggerisca » in qualche modo il « percorsodi definizione della loro identità di ge-nere »;

la molecola, come detto, verrebbe som-ministrata attraverso una prescrizione offlabel, ossia per un trattamento non previstodalla scheda tecnica del prodotto, realiz-zato invece per combattere carcinomi dellaprostata, della mammella, fibromi uterininon operabili o per trattamento prechirur-gico dei fibromi uterini;

si interviene in tal modo, col contri-buto dello Stato, su una fase delicatissimadello sviluppo dell’adolescente, col pericoloelevato di accentuare i disagi che si vor-rebbero alleviare;

è alto il rischio, adoperando la Trpper bloccare la pubertà, dai 12 ai 16 annid’età, di indurre farmacologicamente undisallineamento fra lo sviluppo fisico e quellocognitivo del minore;

peraltro, non esistono evidenze sul-l’effettivo pieno ripristino della fertilità nel

Atti Parlamentari — 7133 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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caso di desistenza dal trattamento e dipermanenza nel sesso di appartenenza;

resta sospesa la questione del con-senso all’uso del farmaco, vista la scarsaconsapevolezza di adolescenti e preadole-scenti circa le proprie potenzialità procre-ative, la contrarietà ai principi fondamen-tali dell’ordinamento, che conferisce la ca-pacità di agire al compimento della mag-giore età, la possibile scelta al posto delminore da parte dei genitori, che dispor-rebbero di un corpo diverso dal propriosenza alcuna procedura autorizzativa, comeesiste perfino per l’uso dei genitori dei beniintestati al minore;

ciò è avvenuto per determina di un’au-torità amministrativa, mentre i diritti coin-volti, da quello alla salute a quelli relativialla famiglia, imporrebbero una decisionedel Parlamento o al massimo del Governosu sua delega –:

se il Ministro interrogato non ritengaopportuno adottare le iniziative di compe-tenza affinché l’Agenzia italiana del far-maco sospenda l’applicazione della deter-mina del 25 febbraio 2019, valutando quindil’eliminazione della prescrizione della trip-torelina dai farmaci dispensati a carico delservizio sanitario nazionale per la disforiadi genere. (3-00822)

CALABRIA, SPENA, GIACOMONI, POL-VERINI, BARELLI, MARROCCO, BATTI-LOCCHIO, PEDRAZZINI, CORTELAZZO,NOVELLI, GIACOMETTO, RUFFINO, GA-GLIARDI, MAZZETTI e LABRIOLA. — AlMinistro della salute. — Per sapere – pre-messo che:

è ormai da troppo tempo che la crisidei rifiuti a Roma è fuori controllo, concassonetti che traboccano di immondizia intutta la città, le strade sempre più sporche,e un sindaco assolutamente non in grado diportare a soluzione questa vera e propriaemergenza ambientale e sanitaria;

la gran parte dei cassonetti stradalisono stracolmi e non vengono svuotati, consacchi, cartoni e materiale organico sparsoin putrefazione, depositati a terra sui mar-ciapiedi in assenza di alternative;

in questa situazione fuori controllo, siassiste conseguentemente al proliferare digabbiani, blatte, vermi e soprattutto di topi,per non parlare dei cinghiali che si affac-ciano sempre più spesso nelle periferieattratti dai cumuli di immondizia; con tuttoquello che tutto questo comporta in ter-mini di rischi per la salute pubblica;

già nel gennaio 2019 i presidi di Romariuniti nell’Anp (Associazione nazionale di-rigenti e alte professionalità della scuola)avevano scritto al sindaco, minacciando lachiusura delle scuole per la situazione fuoricontrollo nella gestione dei rifiuti per itroppi topi e il rischio di emergenza sani-taria;

i romani e i turisti sono ormai prigio-nieri delle 4.600 tonnellate di spazzaturache producono ogni giorno di cui nessunosi prende cura;

questa situazione drammatica è acuitadall’arrivo del forte caldo, che comportanon solo un problema legato all’insosteni-bile cattivo odore proveniente dai rifiutiorganici abbandonati, ma soprattutto am-plifica i rischi per la salute;

il pericolo principale per la salutepubblica legato all’emergenza rifiuti è unrischio di tipo infettivo;

il vicesegretario Fimmg e vicepresi-dente dell’ordine medici di Roma, dottorLuigi Bartoletti, ha ricordato come « conl’arrivo del caldo in una città sporca in cuii rifiuti permangono in strada, i pericolipotenziali per la salute aumentano (...). Lapuzza vicino ai cassonetti è indice di con-taminazione batterica »;

anche il presidente dell’ordine dei me-dici (Omceo) di Roma, Antonio Magi, hadichiarato: « siamo in una situazione dipreallarme. Come ordine vigileremo, comegià facemmo nel gennaio 2019. Attual-mente il caldo peggiora la situazione (...) » –:

quali iniziative urgenti si intendanoadottare, per quanto di competenza, permonitorare sotto l’aspetto sanitario l’ormaiconclamata e perdurante emergenza am-bientale connessa a quella che gli interro-ganti ritengono una totale incapacità da

Atti Parlamentari — 7134 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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parte del sindaco e della giunta capitolinaa gestire il ciclo dei rifiuti, al fine di esclu-dere rischi, anche di tipo infettivo, sullasalute pubblica per la popolazione residente.

(3-00823)

DE FILIPPO, CAMPANA, CARNEVALI,UBALDO PAGANO, PINI, RIZZO NERVO,SCHIRÒ, SIANI, GRIBAUDO, ENRICOBORGHI e FIANO. — Al Ministro dellasalute. — Per sapere – premesso che:

nonostante le dichiarazioni riportatedal Ministro interrogato sugli obiettivi rag-giunti in un anno di mandato, con le qualisi sottolineano gli aumenti dei finanzia-menti in sanità (« Abbiamo finalmente ri-cominciato a investire sulla sanità pub-blica: +4,5 miliardi di euro per il fondosanitario nazionale nel triennio 2019-2021 »),la nuova bozza di Patto per la salute inviatadal Ministero della salute alle regioni ha,invece, allarmato le stesse regioni per ilcontenuto del primo articolo, nel quale,alla voce finanziamenti, è stata introdottala clausola che subordina le risorse definitenell’ultima manovra (2 miliardi di euro inpiù per il 2020 e 1,5 miliardi di euro per il2021) « salvo eventuali modifiche che sirendessero necessarie in relazione al con-seguimento degli obiettivi di finanza pub-blica e a variazioni del quadro macroeco-nomico »;

l’eventuale taglio potrebbe a sua voltafar saltare alcune delle novità di maggiorrilievo del nuovo Patto per la salute, comel’abolizione del superticket, subordinata dallostesso Patto all’accesso delle regioni « al-l’incremento del livello del finanziamento apartire dal 2020 », o le nuove assunzioni dimedici e infermieri ospedalieri, visto cheall’articolo 11 del « decreto Calabria » siprevede un aumento della spesa del perso-nale sul 2018 legata a « un importo pari al5 per cento dell’incremento del fondo sa-nitario regionale rispetto all’esercizio pre-cedente ». Incremento ora a rischio e chemetterebbe ancora più in difficoltà quelleregioni che negli ultimi mesi, per coprire lecarenze di personale ospedaliero, stannoricorrendo a soluzioni straordinarie come

il ricorso ai medici in pensione o a quellimilitari –:

se non ritenga doveroso, alla luce an-che delle dichiarazioni rilasciate, espun-gere la clausola in oggetto, vista anche lanecessità per le regioni di avere un quadrocerto di finanziamenti a breve e mediotermine, senza che questi siano condizio-nati dalla variazione del quadro macroe-conomico, anche nella prospettiva di doverassumere nuovo personale alla luce dellacarenza attuale di medici e infermieriospedalieri. (3-00824)

* * *

SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

X Commissione:

MORETTO, BENAMATI, BONOMO, GA-VINO MANCA, MOR, NARDI, NOJA e ZAR-DINI. — Al Ministro dello sviluppo econo-mico. — Per sapere – premesso che:

nei giorni scorsi diverse fonti di stampae in particolare il Wall Street Journal se-gnalano due eventi che potrebbero riaprireil tavolo della fusione Renault-Fca, l’assem-blea degli azionisti della Nissan e l’incontrotra il presidente francese Emmanuel Ma-cron e il premier giapponese Shinzo Abeprevisto a margine del G20 di Osaka del 28e 29 giugno 2019;

sembrerebbe che i dirigenti del gruppofrancese siano ottimisti sul riavvio di ne-goziazioni per la fusione e che il presidentedi Renault Senard ed Elkann si sarebberoincontrati anche dopo la chiusura dellatrattativa, ma non per parlare della fu-sione;

il presidente della Fiat Chrysler Au-tomobiles Elkann, che ha ritirato l’offertaper l’assenza delle necessarie condizionipolitiche in Francia, avrebbe espresso ot-timismo sulla possibilità che la Renault e laNissan risolvano l’attuale stallo dell’Alle-anza ma, per riavviare l’iter di una fusione,

Atti Parlamentari — 7135 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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vorrebbe prima rassicurazioni sul ruolodella Francia e sull’assenza di qualsiasitentativo di influenzare i colloqui –:

se e come il Ministro interrogato ab-bia seguito la questione e quale siano gliorientamenti in relazione a questa opera-zione industriale anche rispetto allo svi-luppo italiano del settore automotive.

(5-02358)

SQUERI e BARELLI. — Al Ministro dellosviluppo economico. — Per sapere – pre-messo che:

fino ad oggi per incentivare i circa 65TWh all’anno di produzione elettrica danuove fonti rinnovabili sono stati impegnaticirca 230 miliardi di euro. Tale cifra noninclude le spese accessorie per le reti, ildispacciamento ed il bilanciamento del si-stema elettrico;

nel gennaio 2019 il Governo ha in-viato a Bruxelles la propria bozza di Pianonazionale integrato per l’energia e il clima(Pniec), che si è posto, al 2030, obiettivi piùambiziosi di quelli fissati dall’Unione eu-ropea: in particolare si prevede la triplica-zione del fotovoltaico e il quasi raddoppiodell’eolico;

a pagina 232 del Pniec sono riportatele previsioni di investimento necessario perla transizione energetica prevista dal Piano:« Con riferimento all’intero sistema ener-getico nazionale, si stima che, nel periodo2017-2030, occorrano oltre 180 miliardi dieuro [184] di investimenti aggiuntivi cumu-lati rispetto allo scenario a politiche cor-renti (pari a un incremento del 18 percento nel periodo considerato). [...] nel solosettore fotovoltaico occorrono circa 27,5miliardi di euro di investimenti aggiuntivi »;per l’eolico è previsto un aumento di pro-duzione da 10 a 18 TWh;

sempre a pagina 232 del Pniec si af-ferma: « Con riferimento al sistema elet-trico si prevede di garantirne l’abilitazioneallo sviluppo delle fonti rinnovabili nonprogrammabili previsto nello scenario PNECcon investimenti nel periodo 2017-2030 noninferiori a 46 miliardi di euro (+16 miliardi

di euro rispetto allo scenario a politichecorrenti): 26 miliardi di euro per interventisulle reti di distribuzione, almeno 10 mi-liardi di euro per lo sviluppo della rete ditrasmissione nazionale e altri 10 miliardi dieuro per realizzare nuovi sistemi di accu-mulo sulle reti »;

nel corso degli ultimi cinque anni ilcosto dell’energia elettrica nel nostro Paeseè salito di oltre il 23 per cento. Secondo laCgia di Mestre (Associazione artigiani pic-cole medie imprese), l’Italia è la nazioneeuropea in cui i costi per la fornitura dienergia elettrica a piccole e medie impresesono maggiori: oltre il 27 per cento in piùdegli altri Paesi europei;

a gravare in particolar modo sul pesototale della bolletta elettrica italiana sonole imposte e gli oneri di sistema che oggiincidono in misura prossima al 29 percento del costo totale (Fonte: Arera) –:

come si intendano sostenere i 184miliardi di euro di investimenti previsti dalPniec e quale parte di questi graverà sullebollette energetiche di famiglie e imprese.

(5-02359)

Interrogazioni a risposta scritta:

DELMASTRO DELLE VEDOVE. — AlMinistro dello sviluppo economico, al Mi-nistro per la pubblica amministrazione, alMinistro dell’economia e delle finanze. —Per sapere – premesso che:

la società Manital ha ottenuto, tramiteConsip, l’affidamento dei servizi tecnico-gestionali e dei servizi operativi di manu-tenzione, pulizia ed igiene ambientale ealtri servizi operativi relativamente agli im-mobili, prevalentemente ad uso ufficio, inuso a qualsiasi titolo alle pubbliche ammi-nistrazioni;

le organizzazioni sindacali hanno de-nunciato il mancato pagamento ai lavora-tori e alle lavoratrici da parte di Manita-lIdea spa a far data da aprile 2019;

Manital non ha fornito risposte ras-sicuranti;

Atti Parlamentari — 7136 — Camera dei Deputati

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il consorzio Manital impiega più di17.000 persone;

le organizzazioni sindacali hanno piùvolte denunciato una spaventosa situazionedi crisi finanziaria di Manital;

i debiti con istituti di credito di Ma-nital lasciano anche presagire che eventualipagamenti da parte delle varie pubblicheamministrazioni non potranno essere de-stinati al pagamento delle retribuzioni deilavoratori;

i sindacati hanno già dichiarato lostato di agitazione sindacale e il blocco ditutte le prestazioni straordinarie e/o sup-plementari;

a ciò si aggiunga che sembrerebbe,sempre da fonti sindacali, che Manital nonabbia erogato nemmeno le quote ai fondicomplementari;

le organizzazioni sindacali sono statericevute in data 18 giugno 2019 dall’ufficiodi gabinetto del Ministero dello sviluppoeconomico per avere precise garanzie sulfuturo dei lavoratori e delle lavoratrici diManital –:

se corrisponda al vero che, oltre almancato pagamento degli stipendi, Manitalnon abbia erogato le quote ai fondi com-plementari;

quali iniziative il Governo intenda in-traprendere per tutelare il futuro dei lavo-ratori e delle lavoratrici di Manital e laprosecuzione delle attività;

quali iniziative, medio tempore, even-tualmente il Governo intenda assumere pergarantire che eventuali pagamenti da partedella pubblica amministrazione venganoprioritariamente destinati a corrisponderelo stipendio dei lavoratori e delle lavora-trici Manital, anche, se del caso, per iltramite di accordi con gli istituti di creditointeressati e asseritamente creditori di Ma-nital;

se il Governo non ritenga di adottarele iniziative di competenza affinché i sog-getti pubblici interessati provvedano alblocco cautelare dei pagamenti a favore diManitalIdea spa e agiscano « in surroga »

procedendo al pagamento diretto a favoredella maestranze, attesa la responsabilitàin solido. (4-03158)

RAMPELLI. — Al Ministro dello svi-luppo economico, al Ministro dell’economiae delle finanze, al Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali. — Per sapere – premessoche:

nel mese di giugno 2018 Poste Italianeha raggiunto un accordo con Amazon, le-ader internazionale del settore e-commerce,per la consegna di prodotti sul territorionazionale;

l’accordo avrà una durata di tre anni,prevede anche la consegna serale e nelweek-end, e sarà rinnovabile per altri dueanni;

Poste si è impegnata a fornire il ser-vizio attraverso la presenza territoriale ga-rantita da oltre trentamila portalettere im-pegnati nelle attività di recapito, tramite ilcorriere espresso Sda e grazie alla flotta diMistralAir, compagnia aerea controllata;

Amazon e Poste Italiane, nel mese digiugno 2019, hanno stipulato un nuovoaccordo dopo quello citato, che prevede laconsegna in giornata, anche di pomeriggiotramite i portalettere, nelle città di Bari,Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Padova,Roma, Torino, Verona; il potenziamentodel servizio di consegna del sabato e diquello entro 24 ore, includendo anche Si-cilia e Sardegna, con il coinvolgimento deitabaccai affiliati alla rete Punto Poste, dovesarà possibile anche consegnare i resi;

nel 2018 i ricavi di Poste Italiane nelcomparto corrispondenza, pacchi e distri-buzione sono diminuiti dell’1,4 per centorispetto al 2017, scendendo a quota 3.580milioni, mentre sono cresciuti i ricavi daattività di recapito pacchi che hanno rag-giunto i 761 milioni di euro nel 2018,trainati dall’esplosione del fenomeno delleconsegne di pacchi diretti ai consumatori;

lo sviluppo della collaborazione conAmazon sembra essere coerente con lastrategia di Poste italiane di crescere nelsettore della logistica legata alla consegna

Atti Parlamentari — 7137 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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degli acquisti online, ma la partnership de-sta alcuni dubbi meritevoli di approfondi-mento;

nonostante il servizio carente, con ri-tardi e riduzione dei giorni di consegnafino a due giorni, dal mese di luglio 2018 iservizi postali hanno registrato un aumentotariffario del 15 per cento e l’accordo conAmazon non sembra destinato ad avereripercussioni positive su questo settore;

desta preoccupazione, anzi, che l’a-zienda possa decidere di dirottare altriinvestimenti dal settore dei servizi postali aquello di consegna pacchi anche di grandidimensioni, non affidabile ai normali por-talettere;

Amazon, inoltre, dopo la sanzione perattività abusiva, nel corso del 2018 ha ri-chiesto di iscriversi all’elenco degli opera-tori postali, ottenendo la concessione nelnovembre 2018, pagando solo 624 euro persei anni;

la rinnovata intesa tra Poste e Ama-zon e l’ingresso di Amazon nel settore deiservizi postali rischiano di determinare unaconcentrazione monopolista sul mercatodella logistica che l’Autorità garante dellaconcorrenza e del mercato potrebbe met-tere sotto la sua lente;

nel 2017 al colosso americano è statacontestata un’evasione fiscale di 130 mi-lioni di euro, per la quale l’azienda haaccettato di versare all’Agenzia delle en-trate cento milioni di euro per gli anni diimposta compresi tra il 2011 e il 2015;

Amazon da anni offre anche servizi diweb Service tramite una società controllata;tra i clienti di questi servizi sembranoannoverarsi enti come l’Onu e agenzie sta-tunitensi come Nasa e Cia;

negli ultimi anni si sono susseguitivari scioperi dei dipendenti di Amazon inItalia per le situazioni contrattuali cui sonosottoposti i lavoratori –:

se il Governo non ritenga che l’ac-cordo tra Poste e Amazon possa creare unasituazione di monopolio nel settore della

logistica per la distribuzione di pacchi di-rettamente ai consumatori;

quali dati in possesso di Poste Italianesaranno forniti ad Amazon e quali siano legaranzie poste a tutela della privacy di talidati;

se Amazon abbia già provveduto asaldare il debito contratto con l’Agenziadelle entrate;

se risulti quali garanzie contrattualiAmazon fornirà ai propri dipendenti, inparticolare a quelli del nuovo stabilimentodi Colleferro. (4-03166)

Apposizione di firme ad una mozione.

La mozione Siani e altri n. 1-00197,pubblicata, nell’allegato B ai resoconti dellaseduta del 18 giugno 2019, deve intendersisottoscritta anche dai deputati: Di Giorgi,Gribaudo, Lorenzin.

Apposizione di firme ad interrogazioni.

L’interrogazione a risposta in Commis-sione Toccafondi n. 5-02099, pubblicata nel-l’allegato B ai resoconti della seduta del 10maggio 2019, deve intendersi sottoscrittaanche dal deputato Fusacchia.

L’interrogazione a risposta scritta Man-tovani Maria Benedetta n. 4-03148, pub-blicata nell’allegato B ai resoconti dellaseduta del 24 giugno 2019, deve intendersisottoscritta anche dai deputati: Ferro, Bel-lucci, Caretta.

Pubblicazione di un testo riformulato.

Si pubblica il testo riformulato dellamozione Cabras n. 1-00204, già pubblicatanell’allegato B ai resoconti della sedutan. 196 del 24 giugno 2019.

La Camera,

premesso che:

da quando, nel marzo del 2015, leforze Huthi hanno preso il controllo dellacapitale Sana’a dopo avere deposto l’allorapresidente ’Abd Rabbih Mansur Hadi, tut-

Atti Parlamentari — 7138 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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tora riconosciuto dalla comunità interna-zionale, in Yemen è in corso una guerracivile;

da allora, il regno dell’Arabia Sau-dita – supportato da una coalizione inter-nazionale formata da Kuwait, Bahrain, Emi-rati Arabi Uniti, Giordania, Egitto, Sudan eSenegal (e in passato anche Qatar e Ma-rocco) – è intervenuto militarmente a so-stegno del Governo legittimo dello Yemen,conducendo attacchi e bombardamenti sucittà e villaggi yemeniti;

secondo quanto affermato dall’Uffi-cio delle Nazioni Unite per gli affari umani-tari (Un-Ocha), in Yemen si è di fronte « allapeggiore crisi umanitaria del pianeta »;

secondo le Nazioni Unite quasi l’80per cento della popolazione yemenita habisogno di assistenza o protezione umani-taria. A causa del conflitto, oltre 24 milionidi persone su una popolazione totale di 28non hanno cibo sufficiente, 9,6 milioni sonosull’orlo della carestia e 240 mila si trovanonella cosiddetta « fase cinque », ossia so-pravvivono a malapena alla fame. Dall’ini-zio del conflitto, oltre tre milioni e 300 milayemeniti hanno lasciato le loro case, 600mila nel solo 2018;

secondo una recente nota diffusadall’Unicef in occasione della conferenza diGinevra dei Paesi donatori sulla crisi delloYemen, 11,3 milioni di bambini, pari all’80per cento di tutti quelli nel Paese, hannobisogno di assistenza umanitaria. Di questi,1,8 milioni soffrono di malnutrizione acuta,fra cui circa 360.000 bambini sotto i 5 annisoffrono di malnutrizione acuta grave. Se-condo Unicef, almeno 2 milioni non vannoa scuola e 8,1 milioni non hanno accesso adacqua sicura e a servizi igienico sanitari;

in base a un recente calcolo dellaArmed Conflict Location and Event DataProject (Acled), un’organizzazione non go-vernativa legata a molte istituzioni e uni-versità anglosassoni, nella guerra civile adoggi hanno perso la vita già 70.000 persone;

un report di esperti pubblicato dalConsiglio dei diritti umani delle NazioniUnite diffuso il 28 di agosto 2018, ha ac-

cusato le forze governative dello Yemen, lacoalizione a guida saudita che li appoggia,e le forze Huthi di non aver fatto nulla perimpedire o ridurre la morte di civili;

secondo lo stesso report, i Governidello Yemen, degli Emirati Arabi Uniti edell’Arabia Saudita, si sarebbero resi re-sponsabili anche di crimini di guerra comestupri, torture, sparizioni forzate e priva-zione del diritto alla vita;

anche le forze Huthi secondo il re-port, si sarebbero rese responsabili di cri-mini di guerra nel Paese arabo. A diffe-renza degli Emirati Arabi Uniti e dell’Ara-bia Saudita, verso le forze Huthi è in vigoreun embargo sulle forniture di armamenti;

in data 30 ottobre 2018, il segretariodi Stato, Mike Pompeo, ha chiesto una imme-diata cessazione degli attacchi aerei condottidalla coalizione a guida saudita contro leforze Huthi nelle aree popolate da civili e,allo stesso tempo uno « stop » anche agli at-tacchi condotti dalle forze Huthi in territo-rio saudita. Secondo Pompeo: « è arrivato iltempo per la cessazione delle ostilità, inclusii bombardamenti con missili e droni dallearee controllate dalle forze Huthi verso l’A-rabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Diconseguenza dovranno cessare anche i raiddella coalizione saudita verso le aree popo-late da civili nello Yemen »;

nella stessa data l’allora Segretariodella difesa degli Stati Uniti, Jim Mattis, hainvitato le parti in conflitto in Yemen aimporre un cessate il fuoco per intrapren-dere negoziati di pace;

a seguito degli appelli e della dispo-nibilità della Svezia ad ospitare i colloquidi pace, nel mese di dicembre 2018 sonoiniziati a Stoccolma i colloqui di pace tra leparti che combattono in Yemen, poi pro-seguiti con delle riunioni tecniche in Gior-dania a febbraio che hanno interessato lequestioni principali, dallo scambio dei pri-gionieri fino al raggiungimento di un com-promesso preliminare sull’attuazione dellatregua e sul ritiro delle rispettive truppedal porto di al Hodeidah;

la situazione umanitaria in Yemen èdevastante e come raccontano i dati recente-

Atti Parlamentari — 7139 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 GIUGNO 2019

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mente diffusi, in continuo peggioramento.Occorre uno sforzo affinché tutte le parti inconflitto adempiano alle loro responsabilitàconsentendo l’erogazione senza impedimentidegli aiuti umanitari, compresi cibo, acqua emedicinali, a favore della popolazione civile;

a causa della mancanza di strutturemediche pienamente funzionanti, dell’ac-cesso all’acqua pulita o di servizi igieniciadeguati, dilagano le malattie ed è in par-ticolare il colera a colpire la popolazione,poiché dal gennaio 2018, secondo l’Orga-nizzazione mondiale della sanità si annotail più grande focolaio mai registrato, che haprovocato 724.405 casi sospetti e 1.135 de-cessi collegati;

è quindi estremamente urgente porrequanto prima fine ai combattimenti, al finedi stabilizzare lo Yemen nella cornice diuno Stato pacifico e pluralistico nell’inte-resse – oltre che della regione di riferi-mento – di tutti i suoi cittadini, indipen-dentemente dalla etnia o fede e libero dalleingerenze esterne;

la Germania ha sospeso tempora-neamente le proprie licenze di esportazionidi armi verso l’Arabia Saudita fino al 30settembre. A loro volta Danimarca, Finlan-dia, Norvegia e Paesi Bassi in Europa hannosospeso l’erogazione di nuove licenze versol’Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, sullascia della risoluzione del Parlamento euro-peo dello scorso 25 ottobre che chiedeval’adozione di un embargo totale sulla ven-dita di armamenti all’Arabia Saudita e agliEmirati Arabi Uniti, date le gravi violazionidel diritto umanitario internazionale per-petrate da questi Paesi e accertate da au-torità competenti delle Nazioni Unite, men-tre il governo del Regno Unito – pur pre-annunciando un ricorso in appello – hadeciso di sospendere le nuove forniture diarmi all’Arabia Saudita e agli altri Paesidella coalizione coinvolta nella guerra nelloYemen dopo il verdetto della Corte d’ap-pello di Londra che ha dichiarato illegaleuna delle procedure finora seguite;

anche in ragione delle licenze diesportazione di materiali d’armamento ita-liano ai Paesi coinvolti nel conflitto, sarebbe

opportuno che venissero assunte iniziativeper favorire e supportare la riconversione inproduzioni civili delle attività delle aziendeattualmente interessate alla produzione diarmi, anche attraverso l’istituzione di unfondo ad hoc e il rifinanziamento degli incen-tivi per la ristrutturazione e la riconversionedell’industria bellica e la riconversione pro-duttiva nel campo civile e duale, destinatialle imprese che operano nel settore dellaproduzione di materiali di armamento, aisensi dell’articolo 6, commi 7, 8, 8-bis e 9, deldecreto-legge 20 maggio 1993, n. 149, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 19 lu-glio 1993, n. 237,

impegna il Governo:

1) a proseguire, in tutte le sedi compe-tenti, l’azione volta ad ottenere l’imme-diato cessate il fuoco e l’interruzione diogni iniziativa militare in Yemen, con-tinuando a sostenere, in particolare,l’iniziativa dell’inviato speciale delle Na-zioni Unite per lo Yemen Martin Grif-fiths affinché si giunga quanto prima alritiro delle truppe in campo;

2) a proseguire, con i partner internazio-nali, nell’azione umanitaria coordinatasotto la guida delle Nazioni Unite peralleviare le sofferenze della popola-zione yemenita, come stabilito nellaterza conferenza dei donatori che si èsvolta a Ginevra;

3) a valutare l’avvio e la realizzazione diiniziative finalizzate alla futura ado-zione, da parte dell’Unione europea, diun embargo mirato sulla vendita diarmamenti ad Arabia Saudita ed Emi-rati Arabi Uniti, prevedendo al con-tempo consultazioni con gli altri Statimembri dei consorzi internazionali inrelazione ai programmi di coprodu-zione industriale intergovernativi at-tualmente in essere;

4) a continuare ad assicurare un’applica-zione rigorosa delle disposizioni dellalegge 9 luglio 1990, n. 185, e ad adot-tare gli atti necessari a sospendere leesportazioni di bombe d’aereo e missiliche possono essere utilizzati per col-

Atti Parlamentari — 7140 — Camera dei Deputati

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pire la popolazione civile e loro com-ponentistica verso l’Arabia Saudita e gliEmirati Arabi Uniti sino a quando nonvi saranno sviluppi concreti nel pro-cesso di pace con lo Yemen.

(1-00204) (Nuova formulazione) « Cabras,Formentini, Ehm, Billi, Cap-pellani, Caffaratto, Carelli,Coin, Colletti, Comencini, DiSan Martino Lorenzato DiIvrea, Sabrina De Carlo, Gri-moldi, Del Grosso, Ribolla, DiStasio, Zoffili, Emiliozzi,Grande, Olgiati, Perconti, Ro-maniello, Siragusa, Suriano ».

Ritiro di documenti del sindacatoispettivo.

I seguenti documenti sono stati ritiratidai presentatori:

interrogazione a risposta in Commis-sione Marattin n. 5-02019 del 2 maggio 2019;

interrogazione a risposta immediatain Commissione Bignami n. 5-02215 del 4giugno 2019;

interrogazione a risposta in Commis-sione Ruggiero n. 5-02331 del 21 giugno2019;

interrogazione a risposta in Commis-sione Donzelli n. 5-02342 del 24 giugno2019.

Atti Parlamentari — 7141 — Camera dei Deputati

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