2 Missione in Africa Le prove, quando sono vissute nella luce di Dio, portano sempre a dilatare gli...
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2 Missione in Africa Le prove, quando sono vissute nella luce di Dio, portano sempre a dilatare gli orizzonti. Umanamente appare inspiegabile la decisione
Missione in Africa Le prove, quando sono vissute nella luce di
Dio, portano sempre a dilatare gli orizzonti. Umanamente appare
inspiegabile la decisione di don Alberione di chiedere, nel 1936, a
Madre Scolastica di lasciare la guida delle Pie Discepole e di
trasferirsi prima a Roma come vicemaestra delle Novizie e poi di
prendere il largo alla volta dellAfrica. Alessandria dgitto
Documento del 22 agosto 1938 rilasciato dal Lloyd de Trieste. Il
suo modo di fare, accompagnato sempre dal sorriso, risulta ben
accetto e nel quartiere dove vivono, da tutti chiamata la brava
signora. Per la diffusione del Vangelo non esita, in un certo
periodo, a vestire gli abiti borghesi per ottenere il permesso di
accedere alle navi di passaggio e portare ai passeggeri la buona
stampa.
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Ritorno dallEgitto Il gruppo delle Pie Discepole del Divin
Maestro, ormai consistente, senza la guida della Madre soffre, ma
con determinazione d anche prova che il seme del carisma proprio
cresciuto, si irrobustito e non si confonde con quello sia pur
bello e grande delle Figlie di S. Paolo. Il Fondatore, trascorsi
meno di due anni, richiama dallEgitto Madre Scolastica perch
riprenda il suo ministero di guida e di presenza materna anche per
i fratelli della Societ San Paolo, e prepari il terreno per
ottenere lapprovazione dellIstituto nella Chiesa.
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Le opere esterne sono utili e necessarie, ma Scolastica
consapevole che ci che d stabilit una vita donata. E in questo
periodo che Ges Maestro comincia a guidarla sulla via di unofferta
che la segner profondamente per il resto della sua vita. Oggi 6
agosto, festa della Trasfigurazione di Ges, ho fatto lofferta della
mia vita per la Congregazione delle Pie Discepole. Accetter dal
Signore tutto ci che gli piacer dinviarmi per questo fine e per
scontare in questa vita tutte le mie mancanze ed ottenere la grazia
di morire in un atto perfetto damor di Dio. Tutto ci con laiuto di
Ges e di Maria. Nella festa della Trasfigurazione del 1941, giorno
in cui si contempla Ges in cammino verso la sua Ora, scrive:
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Essere nella Chiesa Ci sono altre sorelle pi preparate
culturalmente, ma nel 1945, quando si tratta di scrivere le
Costituzioni e in particolare il testo delle direttive pratiche per
le Pie Discepole, don Alberione chiama accanto a s Madre Scolastica
che, prima di mettersi a tavolino, visita tutte le comunit e si
mette in ascolto di ogni sorella per farne poi relazione
dettagliata. Il 9 luglio 1945, viene dunque presentata al S. Padre
la domanda per lapprovazione delle Pie Discepole, allegando ad essa
le Costituzioni, preparate da don Alberione, con lispirazione
concreta di Madre Scolastica.
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Speranza di vita e bufera Siamo nella primavera del 1946 e chi
esamina la pratica perplesso anche perch non si chiede, come di
norma, lapprovazione di un nuovo istituto, ma di considerare il
gruppo delle Pie Discepole, nella condizione giuridica attuale
delle Figlie di S. Paolo, e cio con approvazione pontificia. Madre
Scolastica percepisce questo e, in assenza del Fondatore,
sentendosi responsabile in prima persona, dopo aver pregato e
digiunato, aver chiesto consiglio e preghiera alle sorelle, decide
di salire il colle vaticano per caldeggiare la causa delle Pie
Discepole del Divin Maestro.
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E consapevole della sua piccolezza, di non possedere la scienza
delle leggi canoniche, di non avere il linguaggio della diplomazia,
ma fiduciosa che esponendo le ragioni del cuore e della vita, gli
esperti sapranno poi tradurle in norma. Certamente non facile
comunicare... e la sua calda e appassionata supplica di non
insabbiare la domanda di approvazione delle Pie Discepole non fa
buona impressione alle autorit della S. Sede.
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Madre Scolastica ha 49 anni e, nel suo cammino di conformazione
a Cristo, ormai come la spiga di grano maturo: perch la vita
continui necessario che il seme cada per terra e muoia.
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Esilio Il 15 aprile 1946 il luned della Settimana santa. E il
giorno in cui la liturgia contempla Maria che a Betania unge, con
il profumato nardo, Ges di Nazaret. E anche il giorno in cui Madre
Scolastica rompe il suo vasetto dalabastro dicendo s a un
provvedimento che la lacera nel suo essere. Infatti, per
disposizione della Congregazione dei Religiosi, viene allontanata
dal governo delle Pie Discepole.
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Leggiamo nei suoi ricordi: ... quando mi trovai sola, nel mio
soliloquio col Signore, nel tumulto dei pensieri e con unangoscia
da spezzarmi il cuore, offrii tutto al Signore per amore. Era amore
veramente puro, sgorgante da un cuore sanguinante e quasi
agonizzante, come quello di Ges nellorto del Getsemani ma
accompagnato pure da una pace e serenit e da una speranza che
accettava tutto ed offriva in ringraziamento a Dio, quanto gli
avrebbe piaciuto, per la perseveranza delle Pie Discepole nella
loro vocazione.
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Allinizio, nel 1923, era stata messa a parte per essere la
radice della Congregazione, ora messa in disparte per continuare ad
essere il fondamento delledificio ormai cresciuto, per vivere, come
il Divino Maestro, lamore fino al segno supremo del dono della
vita. Una toccante parola del Fondatore la raggiunge in questa
circostanza: Devi essere come il materiale che si usa nelle
fondamenta della Casa: non si vede ma il valore delledificio sta
nella solidit delle fondamenta. Altre faranno bella figura come i
muri ben imbiancati e dipinti e parr che il merito sia di quelle,
ma invece avanti a Dio conter assai pi chi nascosta nelle
fondamenta sosterr tutto ledificio e lo render solido colle sue
virt ed umilt .
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Di fronte a Padre Angelico dAlessandria, il cappuccino inviato
come Visitatore Apostolico per togliere ogni velleit di autonomia
al gruppo delle Pie Discepole, le sorelle si mostrano cos decise e
determinate che labile diplomatico deve cambiare rotta. Il suo
deciso sono venuto a funerare le Pie Discepole , pronunciato a met
ottobre 1946. Madre Scolastica non si ripiega su se stessa, perdona
e prega per chi le ha procurato questo castigo, vive nella speranza
e nellabbandono e si pone in ascolto pi attento e continuo della
voce del suo Maestro e Sposo.
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Luce di vita Il luned della settimana santa 1946, Madre
Scolastica aveva accolto lesilio come profumo da spargere ai piedi
del Maestro, ed ancora il luned santo, un anno dopo, quando, quasi
in una danza di gioia, lascia Nizza per raggiungere, non senza un
pizzico davventura, la casa di Bordighera e dunque proseguire verso
Alba, dove stanno brillando le prime luci della risurrezione per le
Pie Discepole.
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Il 3 aprile 1947, Gioved Santo, le Pie Discepole del Divin
Maestro vengono approvate dalla Chiesa con il decreto firmato dal
vescovo di Alba, Mons. Luigi M. Grassi. Madre Scolastica viene
riconosciuta come prima ex superiora Generale e il Fondatore chiede
che verso di lei, si abbia filiale riconoscenza, rispetto,
devozione, amore e si faccia molto conto del suo insegnamento, del
suo consiglio, delle sue direttive, della sua preghiera.
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Finalmente! Madre Scolastica vive la gioia della donna che
dimentica la sofferenza perch la vita nuova sbocciata (cf Gv
16,21). Che cosa passa nel suo cuore in questo giorno? Ne affida
qualche frammento in uno scritto al Fondatore: ...ora non ho pi che
un solo desiderio, vivere abbietta nella Casa del Signore tutti i
giorni della mia vita, compiendo nel silenzio e nel nascondimento
il mio dovere quotidiano, ed attendendo con ansia l'arrivo dello
Sposo e delle nozze eterne!... Mi pare che ormai ho dato tutto a
Ges.... Ogni giorno con laiuto della sua grazia voglio darGli
generosamente e con perfetto amore tutto ci chEgli vorr dalla sua
miserabilissima creatura...
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Il 1948 segna per le Pie Discepole un altro passo importante: a
soli 9 mesi dallapprovazione diocesana, il 12 gennaio, giunge
lapprovazione pontificia, accolta da Madre Scolastica con
particolare esultanza : ... ci hanno comunicato la bella notizia
dellapprovazione. Pensa lesplosione di gioia che erompeva dal petto
di ognuna! Ci pareva di sognare. Ancora oggi offrivo ladorazione
per ottenere questa grazia. Quale grazia! Non ci par vero. Stasera
abbiamo cantato il Te Deum con tutto il cuore e con quanta voce
avevamo in gola. Il Signore ci ha dimostrato veramente il suo amore
di predilezione...
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La seconda patria Ormai la Congregazione ha tutte le carte in
regola per camminare speditamente ed il momento in cui la Madre
lascia la terra delle origini per piantare le tende in America
latina e precisamente in Argentina, dove giunge il 2 ottobre 1948.
Lasciare la patria, lanziano amato pap che non rivedr pi, le
sorelle, la vicinanza del Fondatore le costato molto, ma don
Alberione diceva che cambiare casa, nazione, come cambiare stanza e
in questo spirito Madre Scolastica accoglie la nuova
obbedienza.
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LArgentina diventa subito la sua seconda patria. Contagia tutte
e tutti con il suo fervore, lamore per la Congregazione, lamore per
le tante anime da salvare. Senza emergere Dopo 15 anni di
permanenza in Argentina, nel 1963 riceve linvito a ritornare in
Italia. La Congregazione alla soglie del 40 di fondazione e, per
rispondere alle nuove generazioni che desiderano venire a contatto
con le ricchezze delle origini, la Superiora Generale, Madre M.
Lucia Ricci, chiede a Madre Scolastica di scrivere le memorie . La
casa di Buenos Aires acquistata nel 1953, Che Madre Scolastica
definiva una meraviglia con il suo chiostro di S. Paolo fuori le
mura, e il bellissimo giardino interno
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Sguardo e cuore per il mondo Emolto viva in lei la
partecipazione agli eventi della societ per portarli al Maestro
Divino nellAdorazione eucaristica. In un appunto scrive: Leggere
giornali, ascoltare radio e televisione per conoscere le necessit
delle anime e pregare per tutti i bisogni del paese, della Chiesa,
delle anime della intera umanit .
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Investire sui giovani Negli anni tra il 1973 e il 1981, vissuti
a Roma nel centro della Congregazione, mentre nella societ
imperversano contestazioni a vari livelli, Madre Scolastica intesse
un particolare rapporto epistolare e di dialogo con le giovani in
formazione. Si fa piccola con i piccoli, per poter spargere una
buona parola, mettere in guardia dai pericoli. Comunica ed esorta a
vivere cose non imparate sui libri, ma dallesperienza di vita con
Ges, il Libro della Vita. Con gioioso entusiasmo Madre Scolastica
partecipa alle ricreazioni
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Nostalgia del Paradiso Madre Scolastica ha gi visto partire per
lultimo viaggio molte delle sorelle con cui aveva iniziato il
cammino, ma il 26 novembre 1971 la morte del Fondatore segna
particolarmente la sua vita. Il padre, la guida, luomo di Dio che
laveva accolta e accompagnata per oltre 50 anni nelle
imperscrutabili vie del Maestro Divino, chiude il suo terreno
cammino e in lei si accentua la nostalgia del Paradiso. A partire
dal 1981 la parabola della sua vita si avvia verso la conclusione
terrena. Partecipa ancora al III Capitolo generale e l8 aprile 1981
incontra Giovanni Paolo II, ricevendo da lui il bacio dei
piccoli.
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Dal 1984 privata anche delluso della parola ma, questa assenza
di suono, si rivela una vivissima comunicazione non verbale con i
lampeggiamenti dello sguardo e il movimento della mano. Sono gli
anni in cui la sua piccola stanza diventa luogo di incontro, luogo
dove la prima Pia Discepola del Divin Maestro mette nel cuore delle
numerose figlie dei cinque continenti che sostano presso di lei,
leredit pi preziosa, quella che ha commentato in tutto larco della
sua esistenza: Signore, Tu solo e basta !
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Silenzio e compimento Anche se il fisico di Madre Scolastica si
deteriora, la fiamma interiore sempre viva, anzi sembra divampare
sempre pi. Poi, per il progressivo declino delle forze, viene
trasferita nella casa di Sanfr (CN), dove trascorrer gli ultimi sei
anni della sua vita. chiedi ogni giorno laumento della fede, questo
un dono di Dio e ti porta allAmore. La tua ambizione sia solo
quella di amare Lui incessantemente e permanentemente, fino alle
porte delleternit. Ges sia la tua unica preoccupazione, poiParadiso
Madre Scolastica
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Era stata la prima sulla quale il beato Giacomo Alberione aveva
posto lo sguardo per dar vita alla nuova fondazione ed lultima del
primo nucleo delle otto a chiudere, possiamo dire, larco
fondazionale.
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Il 24 marzo 1924 le otto prescelte vivevano lemozionante
vigilia della Vestizione che le attendeva nel successivo giorno
dellAnnunciazione. Il 24 marzo 1987, mentre si cantano i primi
Vespri contemplando il s di Maria, la Discepola Scolastica dice il
suo ultimo s terreno, pronta e adorna per celebrare col Divino
Maestro le nozze eterne. Se il chicco di grano caduto in terra non
muore, rimane solo, se invece muore produce molto frutto . ( Gv
12,24)
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Il dono continua... Il 13 marzo 1993, in Alba, inizia il
processo diocesano per la beatificazione e canonizzazione della
Serva di Dio Madre Scolastica Rivata, che ora sta continuando il
suo percorso presso la Congregazione delle Cause di Santi. Dal 3
aprile 2008, dopo la traslazione dal cimitero di Alba, le spoglie
mortali di Madre M. Scolastica Rivata riposano nella Chiesa Ges
Maestro in Roma, via Portuense 741.
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Promulgazione del decreto 9 dicembre 2013 Il Papa Francesco ha
ricevuto in udienza privata S. Em. Il Cardinale Angelo Amato,
S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, nel
corso dellaudienza, il Soverano Pontefice autoriza la promulgazione
del Decreto riguardanti il riconoscimento delle virt eroiche de la
serva di Dio Maria Scolastica della Divina Providenza ( al secolo
Orsola Maria Rivata), religiosa professa e prima Madre delle Pie
Discepole del Divin Maestro, nata a Guarene (Cuneo) il 12 luglio
1897 e morta a Sanfr (Cuneo) il 24 marzo 1987.
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Preghiera O Ges, nostro unico Maestro Via, Verit e Vita, ti
lodiamo e ringraziamo per la tua Discepola Suor Maria Scolastica
Rivata. Sostenuta dallo Spirito Santo e con la forza
dellEucaristia, nelle gioie e nei dolori della vita quotidiana, ha
detto s alla volont del Padre. Sulle orme di Maria, tua e nostra
Madre, si donata con gioia nel servizio a Dio e al prossimo. Il suo
esempio ci aiuti a scegliere la via del Vangelo in ogni circostanza
della vita e per sua intercessione donaci la grazia che ti
chiediamo... Amen