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21 Comune di Novara - P.I.S.U. Novara Polo d’Innovazione Tecnologica e Riqualificazione Urbana - Progetto Definitivo - Relazione tecnica opere architettoniche e opere civili RTP - Favero & Milan - Ufficio Progetti di arch. Giorgio Bertani e arch. Francesca Vezzali - Roberto Melai Architetto - arch. Giovanni Gherpelli - Studio ing. Forte Giuseppe 2. Opere esterne Le principali opere esterne contenute nel Progetto Definitivo si basano sulle indicazioni fornite in proposito dallo Studio di Fattibilità e possono essere riassunte nei seguenti punti: la - pedonalizzazione del tratto della strada da Corso Trieste fino all’altezza del muro di recinzione a sud del V Deposito; la - riqualificazione del parco esistente e gli interventi sul verde; il - rinnovamento del tratto di strada residua sul versante ovest, lungo la roggia Olengo, attraverso la realizzazione di un nuovo parcheggio a raso a servizio della struttura di nuova edificazione; la - realizzazione di una palazzina servizi per l’area mercatale; la - realizzazione di un’area di sosta carico/scarico merci e annessi volumi tecnici. 2.1. La pedonalizzazione di Via Bovio Il Progetto Definitivo prevede la completa pedonalizzazione del tratto della Via Bovio che và da Corso Trieste al muro di recinzione sud del V Deposito. Le porzioni asfaltate poste a nord e a sud di questo tratto di strada saranno sostituite da aiuole trattate a prato, mentre la porzione centrale sarà occupata da una piazza di forma ellittica atta a mettere in comunicazione visiva e fisica l’esistente edificio progettato da Renzo Piano, attuale sede di Novara Sviluppo, ed il nuovo Polo Tecnologico. Il parco è attraversato da tre percorsi principali: il primo, esclusivamente pedonale, collega in modo diretto Corso Trieste con il nuovo parcheggio a raso situato nella - parte centrale di Via Bovio, in corrispondenza del tratto a cielo aperto della roggia di Olengo, la messa a dimora di due filari di Quercus robur lo identificano come una sorta di viale alberato pedonale, il secondo, anch’esso pedonale, devia dal primo e conduce all’accesso principale del Polo Tecnologico, per poi - congiungersi al terzo percorso, il terzo percorso, situato nella zona nord dell’area, sarà aperto in orari prestabiliti al passaggio dei veicoli di trasporto - merci, infatti mette in relazione il nuovo parcheggio a raso con il piazzale di carico/scarico merci situato a nord ovest dell’edificio. Questo percorso conduce inoltre all’ingresso nord dell’edificio, riservato alle sale conferenze. Materiali previsti Per esigenze di budget, il Progetto Definitivo prevede di realizzare i suddetti percorsi in tappetino colorato realizzato in collante polibutaneico miscelato con sabbia e la piazza in terra stabilizzata, ma propone all’impresa, quale possibile miglioria, la realizzazione dei percorsi in cls colorato. Interventi necessari Scarifica della pavimentazione bituminosa esistente. Formazione di rilevato, misurato in opera, costituito da materiali ghiaio-terrosi, idonei alla formazione del sottofondo, eseguito con mezzi meccanici. Esecuzione di scotico dello strato superficiale del terreno, con adeguati mezzi meccanici, per profondità fino a 30 cm, compreso l’asportazione di cespugli e sterpaglie esistenti e sistemazione entro l’area del cantiere dove necessario. Formazione di pavimentazione stabilizzata per la piazza ellittica, ottenuta mediante strato di misto granulare di cava o di fiume, dello spessore di cm 15 con sovrastante strato di misto granulare frantumato (stabilizzato) composto di ghiaia, ghiaietto e sabbia, con correzione del fuso granulometrico mediante miscelazione con almeno il 30% di materiale lapideo frantumato delle dimensioni di 10 - 15 mm, compresa l’idonea rullatura a strati separati, lo scavo e il trasporto dei materiali di risulta alla discarica - dello spessore finito di cm 20. Formazione di pavimentazione colorata realizzata mediante collante polibutandienico miscelato con sabbia, per i percorsi pedonali. Realizzazione di cordolatura a delimitazione di sentieri inghiaiati, aiuole e aree prative attraverso fornitura e posa in opera di lame in acciaio profilato ad L, di dimensioni 20x20 cm, ancorate con barre in acciaio ad interassi di 1 al metro. 2.2. Sistemazione del parco e opere a verde Il Progetto Definitivo prevede: il modellamento del terreno per mezzo di materiale di scavo lungo il perimetro dell’edificio al fine di raccordare l’attuale quota - del parco con la quota del piano terra (+1.55). Questa operazione ha tenuto conto della presenza delle alberature esistenti per evitare l’interro della base dei fusti; l’abbattimento dell’attuale filare di robinie nella parte pedonalizzata di Via Bovio e la sostituzione di queste ultime, che non si - trovano in ottimo stato, con un filare di nove Quercus robur; l’abbattimento delle robinie che si trovano lungo il tratto a cielo aperto della roggia di Olengo, incompatibili con la realizzazione - del nuovo parcheggio a raso e la sostituzione delle stesse con dodici piante della specie Tilia x euchlora per garantire l’ombreggiamento necessario alle auto in sosta; la messa a dimora di sei esemplari di Quercus robur nell’aiuola di nuova realizzazione posizionata tra Corso Trieste e la sede - di Novara Sviluppo a schermatura dei primi edifici di Via Bovio; la messa a dimora di tre esemplari di Magnolia bionda che costituiranno, insieme ad un esemplare esistente, un filare di - separazione tra l’area mercatale e la rampa di accesso al parcheggio seminterrato; la messa a dimora di quattro cespugli di Acer campestre al fine di occultare la vista della vecchia cabina gas e dell’area di - scarico merci dall’ingresso nord del nuovo edificio. Interventi necessari Decespugliamento da rovi, arbusti ed erbe infestanti, con salvaguardia della rinnovazione arborea ed arbustiva naturale di altezza superiore a metri 1, con utilizzo di mezzi meccanici dotati di braccio decespugliatore con raccolta e trasporto in discarica o altro luogo indicato dalla D. L. dei materiali di risulta. Abbattimento di alberi in condizioni di minima difficoltà, esclusa l’estirpazione della ceppaia, compreso il trasporto del materiale di risulta sezionato in luogo idoneo su indicazione della D. L., per piante di altezza inferiore a 15 m e senza l’uso di navicelle. Formazione di rilevato, misurato in opera, costituito da materiali ghiaio-terrosi, idonei alla formazione di sottofondo di collinette per giardino, compreso lo spandimento a strati non superiori a cm 50, la sagomatura dei materiali, secondo i piani stabiliti dalla direzione lavori ed i ricarichi degli avvallamenti risultanti nel periodo di assestamento. Eseguito con mezzi meccanici. Fornitura compreso il trasporto e lo scarico sul luogo del piantamento delle sottoelencate specie arboree: Acer campestre cfr=20-25 ha=2.20 z 1. Magnolia grandiflora gall. h=2.50-3.00 z 2. Quercus robur pyram. h=3.00-3.50 z 3. Tilia hybrida arg. cfr=20-25 ha=3.50 z 4. Messa a dimora di alberi compreso: scavo della buca, carico e trasporto in discarica del materiale di risulta, provvista della terra vegetale, riempimento, collocamento del palo tutore scortecciato in modo che risulti cm 60 - 80 più basso dei primi rami di impalcatura per piante da alberate o 2 metri fuori terra per piante ramificate, kg 20 di letame, kg 0,200 di concime a lenta cessione, 3 legature con pezzi di gomma e legacci, carico e trasporto delle piante dal vivaio e sei bagnamenti di cui il primo all’impianto. La conca alla base delle piante dovrà avere una capienza non inferiore a 80 litri per le buche di m 2 x 2 e 50 litri per quelle di m 1,50 x 1,50 buca di m 1 x 1 x 0,70. Formazione di prato, compresa la regolarizzazione del piano di semina con livellamento sminuzzamento e rastrellatura della terra, provvista delle sementi e semina, carico e trasporto in discarica degli eventuali materiali di risulta . Su cassonetto gia’ preparato di cm 15, compresa la fornitura e stesa di terra agraria.

2. Opere esterne - Meetupfiles.meetup.com/496894/Estratto relazione PISU Sant...2.1. La pedonalizzazione di Via Bovio Il Progetto Definitivoprevede la completa pedonalizzazione del

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Comune d i Novara - P. I .S .U. Novara Po lo d ’ Innovaz ione Tecno log ica e R iqua l i f i caz ione Urbana - Proget to Def in i t i vo - Re laz ione tecn ica opere a rch i te t ton iche e opere c iv i l i

RTP - Favero & Mi lan - U f f i c io Proget t i d i a rch . G io rg io Ber tan i e a rch . F rancesca Vezza l i - Rober to Me la i Arch i te t to - a rch . G iovann i Gherpe l l i - S tud io ing . For te G iuseppe

2. Opere esterne

Le principali opere esterne contenute nel ProgettoDefinitivo si basano sulle indicazioni fornite in proposito dallo StudiodiFattibilitàe possono essere riassunte nei seguenti punti:

la- pedonalizzazione del tratto della strada da Corso Trieste fino all’altezza del muro di recinzione a sud del V Deposito;la - riqualificazionedelparcoesistentee gli interventi sul verde;il - rinnovamentodeltrattodistradaresiduasulversanteovest, lungo la roggia Olengo, attraverso la realizzazione di un nuovo parcheggio a raso a servizio della struttura di nuova edificazione;la - realizzazionediunapalazzinaserviziper l’area mercatale;la- realizzazionediun’areadisostacarico/scaricomercie annessi volumi tecnici.

2.1. La pedonalizzazione di Via BovioIl ProgettoDefinitivoprevede la completa pedonalizzazione del tratto della Via Bovio che và da Corso Trieste al muro di recinzione sud del V Deposito. Le porzioni asfaltate poste a nord e a sud di questo tratto di strada saranno sostituite da aiuole trattate a prato, mentre la porzione centrale sarà occupata da una piazza di forma ellittica atta a mettere in comunicazione visiva e fisica l’esistente edificio progettato da Renzo Piano, attuale sede di Novara Sviluppo, ed il nuovo Polo Tecnologico.Il parco è attraversato da tre percorsi principali:

il primo, esclusivamente pedonale, collega in modo diretto Corso Trieste con il nuovo parcheggio a raso situato nella - parte centrale di Via Bovio, in corrispondenza del tratto a cielo aperto della roggia di Olengo, la messa a dimora di due filari di Quercus robur lo identificano come una sorta di viale alberato pedonale,il secondo, anch’esso pedonale, devia dal primo e conduce all’accesso principale del Polo Tecnologico, per poi - congiungersi al terzo percorso,il terzo percorso, situato nella zona nord dell’area, sarà aperto in orari prestabiliti al passaggio dei veicoli di trasporto - merci, infatti mette in relazione il nuovo parcheggio a raso con il piazzale di carico/scarico merci situato a nord ovest dell’edificio. Questo percorso conduce inoltre all’ingresso nord dell’edificio, riservato alle sale conferenze.

MaterialiprevistiPer esigenze di budget, il ProgettoDefinitivoprevede di realizzare i suddetti percorsi in tappetino colorato realizzato in collante polibutaneico miscelato con sabbia e la piazza in terra stabilizzata, ma propone all’impresa, quale possibile miglioria, la realizzazione dei percorsi in cls colorato.

InterventinecessariScarifica della pavimentazione bituminosa esistente.• Formazione di rilevato, misurato in opera, costituito da materiali ghiaio-terrosi, idonei alla formazione del sottofondo, eseguito • con mezzi meccanici.Esecuzione di scotico dello strato superficiale del terreno, con adeguati mezzi meccanici, per profondità fino a 30 cm, • compreso l’asportazione di cespugli e sterpaglie esistenti e sistemazione entro l’area del cantiere dove necessario.Formazione di pavimentazione stabilizzata per la piazza ellittica, ottenuta mediante strato di misto granulare di cava o • di fiume, dello spessore di cm 15 con sovrastante strato di misto granulare frantumato (stabilizzato) composto di ghiaia, ghiaietto e sabbia, con correzione del fuso granulometrico mediante miscelazione con almeno il 30% di materiale lapideo frantumato delle dimensioni di 10 - 15 mm, compresa l’idonea rullatura a strati separati, lo scavo e il trasporto dei materiali di risulta alla discarica - dello spessore finito di cm 20.Formazione di pavimentazione colorata realizzata mediante collante polibutandienico miscelato con sabbia, per i percorsi • pedonali.Realizzazione di cordolatura a delimitazione di sentieri inghiaiati, aiuole e aree prative attraverso fornitura e posa in opera di • lame in acciaio profilato ad L, di dimensioni 20x20 cm, ancorate con barre in acciaio ad interassi di 1 al metro.

2.2. Sistemazione del parco e opere a verdeIl ProgettoDefinitivoprevede:

il modellamento del terreno per mezzo di materiale di scavo lungo il perimetro dell’edificio al fine di raccordare l’attuale quota - del parco con la quota del piano terra (+1.55). Questa operazione ha tenuto conto della presenza delle alberature esistenti per evitare l’interro della base dei fusti;l’abbattimento dell’attuale filare di robinie nella parte pedonalizzata di Via Bovio e la sostituzione di queste ultime, che non si - trovano in ottimo stato, con un filare di nove Quercusrobur;l’abbattimento delle robinie che si trovano lungo il tratto a cielo aperto della roggia di Olengo, incompatibili con la realizzazione - del nuovo parcheggio a raso e la sostituzione delle stesse con dodici piante della specie Tilia x euchloraper garantire l’ombreggiamento necessario alle auto in sosta;la messa a dimora di sei esemplari di Quercus robur nell’aiuola di nuova realizzazione posizionata tra Corso Trieste e la sede - di Novara Sviluppo a schermatura dei primi edifici di Via Bovio; la messa a dimora di tre esemplari di Magnolia bionda che costituiranno, insieme ad un esemplare esistente, un filare di - separazione tra l’area mercatale e la rampa di accesso al parcheggio seminterrato;la messa a dimora di quattro cespugli di Acer campestre al fine di occultare la vista della vecchia cabina gas e dell’area di - scarico merci dall’ingresso nord del nuovo edificio.

InterventinecessariDecespugliamento da rovi, arbusti ed erbe infestanti, con salvaguardia della rinnovazione arborea ed arbustiva naturale • di altezza superiore a metri 1, con utilizzo di mezzi meccanici dotati di braccio decespugliatore con raccolta e trasporto in discarica o altro luogo indicato dalla D. L. dei materiali di risulta.Abbattimento di alberi in condizioni di minima difficoltà, esclusa l’estirpazione della ceppaia, compreso il trasporto del • materiale di risulta sezionato in luogo idoneo su indicazione della D. L., per piante di altezza inferiore a 15 m e senza l’uso di navicelle.Formazione di rilevato, misurato in opera, costituito da materiali ghiaio-terrosi, idonei alla formazione di sottofondo di collinette • per giardino, compreso lo spandimento a strati non superiori a cm 50, la sagomatura dei materiali, secondo i piani stabiliti dalla direzione lavori ed i ricarichi degli avvallamenti risultanti nel periodo di assestamento. Eseguito con mezzi meccanici.Fornitura compreso il trasporto e lo scarico sul luogo del piantamento delle sottoelencate specie arboree:•

Acer campestre cfr=20-25 ha=2.20 z1. Magnolia grandiflora gall. h=2.50-3.00 z2. Quercus robur pyram. h=3.00-3.50 z3. Tilia hybrida arg. cfr=20-25 ha=3.50 z4.

Messa a dimora di alberi compreso: scavo della buca, carico e trasporto in discarica del materiale di risulta, provvista della • terra vegetale, riempimento, collocamento del palo tutore scortecciato in modo che risulti cm 60 - 80 più basso dei primi rami di impalcatura per piante da alberate o 2 metri fuori terra per piante ramificate, kg 20 di letame, kg 0,200 di concime a lenta cessione, 3 legature con pezzi di gomma e legacci, carico e trasporto delle piante dal vivaio e sei bagnamenti di cui il primo all’impianto. La conca alla base delle piante dovrà avere una capienza non inferiore a 80 litri per le buche di m 2 x 2 e 50 litri per quelle di m 1,50 x 1,50 buca di m 1 x 1 x 0,70.Formazione di prato, compresa la regolarizzazione del piano di semina con livellamento sminuzzamento e rastrellatura della • terra, provvista delle sementi e semina, carico e trasporto in discarica degli eventuali materiali di risulta . Su cassonetto gia’ preparato di cm 15, compresa la fornitura e stesa di terra agraria.

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RTP - Favero & Mi lan - U f f i c io Proget t i d i a rch . G io rg io Ber tan i e a rch . F rancesca Vezza l i - Rober to Me la i Arch i te t to - a rch . G iovann i Gherpe l l i - S tud io ing . For te G iuseppe

TuteladellealberatureinfasedicantiereTutti gli alberi non interferenti con gli spazi dell’intervento edilizio andranno mantenuti e tutelati in fase di cantiere secondo le specifiche elencate di seguito, si potrà così prevenire l’ingresso di patogeni attraverso ferite al fusto e alle branche, causa di indebolimento dei tessuti del legno, nonché la riduzione di efficienza del sistema radicale, perché l’asfissia che si genera in un terreno compattato provoca l’abbandono da parte della pianta di porzioni radicali più o meno estese, sia portanti che adsorbenti. Entrambe queste situazioni potrebbero infatti portare, anche tra diversi anni, a indebolimenti intrinseci alla pianta, con fratture profonde (ma poco visibili in questa corteccia) su rami e branche che in caso di vento cadrebbero sulla strada sottostante, con grande pericolo per persone e cose.Dove l’area circostante gli alberi garantisce spazio sufficiente, la protezione del fusto dovrà essere eseguita secondo il disegno seguente, costruendovi intorno uno steccato in tavole di legno di spessore minimo 4-5 cm, misure 2 m x 2 m, alto min, 1,5 m, meglio se 2 m, fissato su piedi in legno fatti da 4 tavole appoggiate in orizzontale.Dove invece vi fosse necessità maggiore di spazio per lavorare, la protezione sarà più aderente al fusto, fatta legando alcuni vecchi copertoni intorno al fusto e poi una serie di tavole in legno messe in piedi e fissate con cavetto di ferro tutt’attorno. Alla base dell’albero, dai diversi lati, per evitare la compattazione del terreno dovranno essere posizionate piastre di acciaio pesanti che verranno tenute orizzontali e ferme a mezzo di tavole sottostanti; le piastre dovranno essere tenute distanziate dal tronco da due metà di pneumatici fissate alla base dello stesso.Comunque, nella zona di proiezione della chioma non deve essere consentito il lavoro con macchinari. Gli accessi di cantiere sono anche da coprire con piastre di acciaio. Alla base dei fusti, nella proiezione della chioma, anche se già asfaltata o coperta con altra pavimentazione, non devono essere depositati in nessun caso materiali dal costruzione, carburanti, macchine da cantiere e in particolare betoniere; è da evitare la penetrazione in questa zona di acqua di lavaggio di macchine e attrezzi, soprattutto quella con polveri di cemento; ogni acqua di cantiere va convogliata lontano dalle radici.Nelle vicinanze di alberi il transito veicolare deve essere minimo e di breve durata. E’ assolutamente da evitare il deposito di olio, prodotti chimici, veleni alla base del fusto, perché il loro ingresso attraverso il terreno non solo potrebbe danneggiare le radici ma anche penetrare, attraverso il terreno reso permeabile dalle radici stesse, fino alla falda acquifera sottostante. Il costipamento del terreno può provocare la morte di porzioni anche consistenti di radici, con conseguenze spesso mortali per diverse parti della pianta. Nella zona delle radici, che corrisponde più o meno alla proiezione a terra della chioma, bisogna evitare l’uso di macchine per costipare il terreno (ad esempio in vista di posa nuove pavimentazioni), se necessario lavorare a mano e a fine lavori lasciare il terreno non pavimentato e opportunamente fresato, dunque in grado di respirare, per un raggio di almeno 1 m dal fusto.

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RTP - Favero & Mi lan - U f f i c io Proget t i d i a rch . G io rg io Ber tan i e a rch . F rancesca Vezza l i - Rober to Me la i Arch i te t to - a rch . G iovann i Gherpe l l i - S tud io ing . For te G iuseppe

Schema dei dettagli e delle stratigrafie - Area compresa tra Corso Trieste, Via Bovio, Zona Demaniale, Consorzio Est Sesia - sc. 1:500

Consorzio Est Sesia

Area Demaniale

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RTP - Favero & Mi lan - U f f i c io Proget t i d i a rch . G io rg io Ber tan i e a rch . F rancesca Vezza l i - Rober to Me la i Arch i te t to - a rch . G iovann i Gherpe l l i - S tud io ing . For te G iuseppe

2.3.Lariqualificazionedellaviabilitàelarealizzazionedeiparcheggidiservizioallanuovastruttura(ViaBovio)

Il Progetto Definitivo prevede di mantenere l’attuale sedime stradale, realizzando una fila di parcheggi a pettine sul lato ovest della strada -verso la Roggia- ed una di posti auto in parallelo lungo l’attuale marciapiede; complessivamente i posti auto scendono dalle 100 unità del Progetto Preliminare alle 65 unità del Progetto Definitivo.Le immagini allegate indicano come il reinterro ed il rinforzo con una scarpata armata con palizzata in legno in prossimità dell’argine del canale siano interventi necessari a questa trasformazione del tratto stradale. Con questa soluzione si ottengono n° 20 parcheggi in parallelo, n°44 parcheggi a pettine – di cui due per portatori di handicap – e n° 6 parcheggi per ciclomotori. Gli interventi previsti dal progetto definitivo prevedono quindi:

il mantenimento dell’attuale marciapiede, con parziali demolizioni e sostituzioni del cordolo ove necessario;- il mantenimento dell’attuale sedime stradale con intervento di scarificazione del manto e applicazione di un nuovo tappetino - bituminoso per strato di usura e relativa segnaletica orizzontale; l’allargamento dell’attuale sezione stradale per la realizzazione dei nuovi parcheggi, con finitura in asfalto, possibile grazie al - riempimento con terra di riporto e costituzione di una scarpata armata lungo gli argini del canale;la realizzazione di un nuovo marciapiede in tappetino colorato realizzato in collante polibutaneico miscelato con sabbia in - prossimità della Roggia, possibile grazie al riempimento con terra di riporto e alla realizzazione della scarpata lungo l’argine del canale soprarichiamati. l’inserimento della rotatoria necessaria per la viabilità a doppio senso di marcia della strada;- il mantenimento degli attuali lampioni per l’illuminazione stradale con opportune integrazioni di pali a braccio doppio - asimmetrico necessari per l’illuminazione dei parcheggi e del marciapiede di nuova realizzazione; la realizzazione di 12 aiuole per il posizionamento di Tilia hybrida.-

Interventinecessariperlarealizzazionedellascarpata:Decespugliamento della scarpata fluviale da rovi, arbustI ed erbe infestanti, con utilizzo di mezzi meccanici dotati di braccio • decespugliatore con raccolta e trasporto in discarica o altro luogo indicato dalla D. L. dei materiali di risulta.Esecuzione di scotico dello strato superficiale del terreno, con adeguati mezzi meccanici, per profondità fino a 30 cm, • compreso l’asportazione di cespugli e sterpaglie esistenti e sistemazione entro l’area del cantiere.Formazione di rilevato, misurato in opera, costituito da materiali ghiaio-terrosi, idonei alla formazione del sottofondo, eseguito • con mezzi meccanici.Installazione di cordoli prefabbricati retti in calcestruzzo cementizio.• Realizzazione di una palificata semplice (palizzata) consistente nella costruzione di un’opera controterra costituita da pali • scortecciati di legname idoneo e durabile di larice, castagno o quercia di diametro minimo cm 20, disposti perpendicolarmente alla linea di massima pendenza e fermati a valle o da piloti in acciaio ad aderenza migliorata (diametro minimo mm 26) o da piloti in legname scortecciato (diametro minimo cm 8), conficcati nel terreno per almeno 1 m di profondità e con una densità di n. 3/ml; la struttura sarà corredata dall’inserimento, da eseguirsi durante la realizzazione dell’opera, di talee di specie arbustive e/o arboree ad elevata capacità vegetativa e capaci di emettere radici avventizie dal fusto (diametro minimo 3 cm) disposte in numero di almeno 20 - 30 al ml e successiva messa a dimora a monte di almeno 2 piantine radicate di specie arboree e/o arbustive; compresa la fornitura e la messa a dimora di tutti i materiali e incluso il materiale vegetale vivo.Formazione di prato, compresa la regolarizzazione del piano di semina con livellamento sminuzzamento e rastrellatura della • terra, provvista delle sementi e semina, carico e trasporto in discarica degli eventuali materiali di risulta.Formazione di recinzione rustica in legno scortecciato di conifera, tornito e trattato con materiale imputrescibile, completamente • mpregnato - con piantoni ad interassi di m 1,50 di altezza m 1,00 - 1,10 fuori terra e del diametro di cm 12 - 15. I pali in diagonale dovranno essere incrociati tipo “Croce di Sant’Andrea” senza tagli di incastro. Le giunzioni tra gli elementi lignei saranno realizzate con viti e bulloni.

Interventinecessariperlarealizzazionedelleaiuole:Installazione di cordoli prefabbricati retti in calcestruzzo cementizio.• Posa di acciottolatonelle aiuole formato da ciottoli di forma ovale di circa cm 12x8, fissato su fondo di sabbia e coperto con • uno strato di cm 1 di sabbia, innaffiato e battuto con mazzaranghe.Messa a dimora di alberi in operazioni di forestazione urbana comprendente: scavo della buca, carico e trasporto in discarica • del materiale di risulta, provvista della terra vegetale, riempimento, collocamento del palo tutore scortecciato in modo che risulti cm 60 - 80 più basso dei primi rami di impalcatura per piante da alberate o 2 metri fuori terra per piante ramificate, kg 20 di letame, kg 0,200 di concime a lenta cessione, 3 legature con pezzi di gomma e legacci, carico e trasporto delle piante dal vivaio e sei bagnamenti di cui il primo all’impianto. La conca alla base delle piante dovrà avere una capienza non inferiore

a 80 litri per le buche di m 2 x 2 e 50 litri per quelle di m 1,50 x 1,50.

Interventinecessariperrealizzareleoperestradali:Scarifica di pavimentazione bituminosa mediante scarificatrice a freddo comprendente: l’eventuali opere di rifinitura della • scarifica anche se da eseguirsi a mano (per esempio attorno ai chiusini non rimovibili, nelle cunette, nelle fasce di raccordo etc.); il carico e trasporto del materiale di risulta, nei luoghi indicati dalla D.L. (con recupero del materiale da parte della citta’) o scelti dalla ditta (con materiali a disposizione della ditta); l’accurata pulizia del fondo, le opere provvisorie per deviazione del traffico, la rimozione eventuale di griglie e chiusini, ogni onere per il funzionamento dei mezzi d’opera. Per profondita’ di cm 10, con materiale a disposizione della ditta.Provvista e stesa di calcestruzzo bituminoso per strato di collegamento (binder), conforme alle norme e prescrizioni tecniche • approvate con Deliberazione della Giunta Comunale di Torino del 28/11/2000, steso in opera con vibrofinitrice a perfetta regola d’arte secondo la vigente normativa e le eventuali indicazioni della direzione lavori, compreso l’onere della compattazione con rullostatico o vibrante con effetto costipante non inferiore alle 12 tonnellate, esclusa la provvista e stesa dell’emulsione bituminosa di ancoraggio Steso in opera con vibrofinitrice per uno spessore finito di cm 6 compressi.Provvista e stesa a tappeto di calcestruzzo bituminoso per strato di usura, conforme alle norme tecniche citta’ di Torino, • steso in opera con vibrofinitrice a perfetta regola d’arte secondo la vigente normativa e le eventuali indicazioni della D.L., compreso l’onere della compattazione con rullo statico o vibrante con effetto costipante non inferiore alle 12 tonnellate, esclusa la preparazione della massicciata sottostante e la provvista e stesa dell’emulsione bituminosa di ancoraggio Steso con vibrofinitrice per uno spessore finito compresso pari a cm 4, confezionato con bitume modificato di tipo a (soft).Installazione di cordoli prefabbricati retti in calcestruzzo cementizio.• Segnaletica in vernice spartitraffico rifrangente (composto di resina alchidica e clorocaucciu). Striscia di larghezza cm 12 per • demarcare parcheggi, demarcazione (completa di simbolo carrozzella e zebratura laterale) di parcheggio per handicappati singolo a pettine o a spina di pesce, secondo gli schemi della fig. II 445/a (art. 149 R.E. cds) dim. m 3,00x5,00.Provvista e posa in opera sotterranea di pozzetto prefabbricato in cls vibrato, compresa la sigillatura dei tubi di qualsiasi • dimensione.Provvista e posa di griglie metalliche carreggiabili alle quote della pavimentazione finita, su preesistente manufatto compresa • la malta cementizia, i mattoni occorrenti e l’eventuale trasporto dal luogo di deposito al sito d’impiego con l’onere del ripristino della pavimentazione Complete di controtelaio fisso e telaio mobile in elementi ad l, date con 2 mani di antiruggine delle quali una stesa in officina e l’altra in cantiere e successiva verniciatura, di dimensioni e disegni forniti dalla direzione lavori,Provvista e posa in opera di tubi in PVC rigido per fognature serie UNI EN 1329 tipo 302, compreso il carico e lo scarico a • pie’ d’opera, la loro discesa nella trincea, esclusa solo la formazione del letto di posa e del rinfianco in materiale idoneo, da compensarsi a parte: del diametro esterno di cm 20

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Comune d i Novara - P. I .S .U. Novara Po lo d ’ Innovaz ione Tecno log ica e R iqua l i f i caz ione Urbana - Proget to Def in i t i vo - Re laz ione tecn ica opere a rch i te t ton iche e opere c iv i l i

RTP - Favero & Mi lan - U f f i c io Proget t i d i a rch . G io rg io Ber tan i e a rch . F rancesca Vezza l i - Rober to Me la i Arch i te t to - a rch . G iovann i Gherpe l l i - S tud io ing . For te G iuseppe

Schema dei dettagli e delle stratigrafie - Area lungo la roggia Olengo e la Via Bovio - sc. 1:500

Palizzata in legno con talee

Roggia Olengo

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2.4.Lariqualificazionedell’areamercataleIl ProgettoDefinitivonon prevede sostanziali modifiche all’area mercatale, fatte salve:- la realizzazione di una nuova immissione all’area, comune per i mezzi del mercato e per i fruitori del parcheggio seminterrato del Polo Tecnologico; - la realizzazione della palazzina di servizi al mercato.Come si già è già detto per assicurare la piena pedonalizzazione della via Bovio si è deciso di non utilizzarne il primo tratto come accesso al parcheggio seminterrato, bensì di sfruttare la piastra asfaltata dell’area mercatale, considerando che quest’ultima viene utilizzata solo temporaneamente per il mercato, una mattina alla settimana, e che, in ogni caso, l’accesso al parcheggio indurrà un traffico molto limitato, trattandosi di una struttura da soli 20 posti auto.

L’edificio“ServiziMercato”Ad ovest del mercato, in posizione defilata, al fine di non occultare la vista complessiva del prospetto sud del nuovo edificio si trova la nuova palazzina denominata “Servizi Mercato”, contenente una sala riunioni di circa 40 mq e i servizi igienici per gli operatori del mercato. Il corpo di fabbrica, di pianta rettangolare, è composto da due volumi a copertura piana, corrispondenti alle differenti funzioni ospitate, alle quali è possibile accedere attraverso due ingressi separati protetti da altrettanti cancelli, anch’essi da realizzare in acciaio cortèn. In particolare, l’ingresso ai due servizi igienici, separati per sesso e di cui uno dimensionato ed attrezzato per l’utilizzo da parte delle persone diversamente abili, è costituito da un piccolo spazio aperto ma coperto, in cui trova collocazione anche l’armadio contenente il quadro elettrico generale.Le pareti perimetrali dell’edificio sono in cemento armato, mentre internamente sono previsti dei tramezzi in laterizio a separazione dei diversi locali. I locali saranno protetti dall’umidità del terreno o attraverso il sistema costruttivo della “vasca bianca” in cui, sostanzialmente, l’impermeabilizzazione coincide con la struttura, o attraverso un vespaio su igloo circondato e collegato ad un’intercapedine esterna. La quota interna del calpestio risulta a +20 cm rispetto alla quota del terreno circostante.L’isolamento termico è garantito dalla presenza di pannelli in polistirene espanso estruso posto esternamente alle pareti perimetrali e in copertura. Le pareti esterne dell’edificio sono interamente protette da pannelli in acciaio cortèn dello spessore di 2 mm. Tale rivestimento, in corrispondenza delle bucature, risvolta verso l’interno lungo i fianchi ed il cielino, trasformandosi in inferriate di protezione degli infissi; in corrispondenza delle maggiori finestre e dell’ingresso alla sala, il rivestimento in cortèn delle imbotti “esce” oltre al filo di facciata trasformandosi in tettoia.Il pacchetto di copertura è costituito da barriera al vapore, pannello isolante, massetto di pendenza in cls alleggerito con rete in acciaio elettrosaldata, doppia guaina impermeabile saldata a caldo, ed infine da uno strato di ghiaia.Davanzali, scossaline e pluviali sono da realizzarsi in rame.La sala riunioni misura m 6.33 x 6.85 x h 3.25, presenta pavimento industriale in cemento con finitura a spolvero, controsoffitto ispezionabile in polistirene espanso a quadretti, montati su struttura metallica nascosta, pareti intonacate e tinteggiate ad idropittura. Le pareti che si affacciano in direzione sud ed est presentano due grandi aperture i cui serramenti saranno in alluminio con taglio termico ed apertura a vasistas, analogamente alla porta di ingresso, a due ante con sopraluce, dotata di maniglione antipanico.Il riscaldamento della sala è garantito dalla presenza di ventilconvettori a soffitto, alimentati da una pompa di calore posta esternamente sulla copertura del corpo servi igienici.I servizi igienici, collocati sulla facciata rivolta ad est, avranno pavimentazione e rivestimento a in piastrelle di gres fino alla quota del controsoffitto (+2.50 rispetto al pavimento) e porte in ferro montate su intelaiatura metallica, mentre i due servizi igienici sono riscaldati per mezzo di altrettanti radiatori elettrici. Il locale non attrezzato per l’uso da parte di disabili è destinato all’utenza maschile, essendo dotato di un vaso e di due orinatoi a parete.

Gliedifici“LocaliTecnici”e“Centraledidistribuzionedell’anidridecarbonica”In corrispondenza della piazzola per lo scarico delle merci sono stati collocati i due piccoli volumi tecnici denominati “Locali Tecnici” (comprendente i quattro vani, ciascuno con ingresso indipendente dall’esterno, adibiti a: gruppo elettrogeno, locale cliente, locale misure, locale Enel) e “Centrale di distribuzione dell’anidride carbonica”.Tali corpi presentano involucro analogo a quello dei Servizi Mercato, fatta eccezione per la mancanza di isolamento termico e per l’assenza degli elementi sporgenti a protezione delle bucature. Internamente le pareti saranno intonacate e tinteggiate con idropittura, mentre la pavimentazione sarà in cemento con finitura a spolvero.