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Sincronia
Capacità di essere completamente presenti e concentrati su ciò che si sta
facendo nel momento della prestazione.
Il segreto della sincronia consiste nello
IMMAGINARE e FARE allo stesso tempo.
© SFERA Coaching - Milano
IMMAGINARE e FARE allo stesso tempo.
QUANDO SONO IN SINCRONIA
• Stavo pensando all’azione chestavo svolgendo
• Riuscivo a fare esattamentequello che intendevo fare
• La mia mente era concentrata
• Stavo pensando aqualcos’altro
• Avevo paura di sbagliare
• Mi chiedevo cosa avrebberodetto gli altri se non avessi fatto
QUANDO NON SONO IN SINCRONIA
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• La mia mente era concentratasu ciò che il mio corpo faceva
• Percepivo le migliorisensazioni dell’azione che stavosvolgendo
• Ho mantenuto costantel’attenzione durante tutta lacompetizione/allenamento
detto gli altri se non avessi fattobene
• Stavo pensando a qualcosaaccaduto prima o a cosasarebbe successo dopo
• Persone mi hanno disturbatodurante la mia performance
Essere nel presente
Concentrazione
Alleanza mente-corpo
Consapevolezza
Sensazioni Associate alla Sincronia
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Quali sono le vostre?
Essere nel presente
Concentrazione
Alleanza mente-corpo
Consapevolezza
Sensazioni Associate alla Sincronia
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Quali sono le vostre?
Attrattori
Sono gli elementi che costituiscono il fattore. Ogni fattore è datodall'equilibrio di due azioni. Queste due azioni sono definite attrattori poichémuovono e attivano l′individuo verso stadi più evoluti.
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Principio Attivo della Sincronia
IMMAGINARE E FARE
Operare, agire, eseguire, produrre, creare, compiere,
Figurare nella mente, vedere con la mente, ideare, supporre, credere, pensare,
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produrre, creare, compiere, costruire, elaborare, generare, formare, fabbricare, mettere in atto, realizzare,esercitare, praticare.
supporre, credere, pensare, presumere, stimare, congetturare, opinare, rappresentarsi con la fantasia, concepire con la fantasia
SPORT:
Completamente presenti eL’atleta appare in una
IMMAGINARE
Vedere con l’occhio-menteIn mente solo quello che stofacendo, è chiara larappresentazione di quanto sto
Principio Attivo della SINCRONIA
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Completamente presenti econcentrati sulla prestazionesportiva che si sta eseguendo, ilgesto atletico corrisponde aquello che si figura mentalmente
L’atleta appare in una dimensione altra, totalmente
assorbito dal momento presente.
rappresentazione di quanto stoeseguendo.
FARE
AzioneRiproduco concretamenteproprio quello che mi figuro inmente, eseguo il gesto cosìcome lo vedo nella mia testa.
ORGANIZZAZIONI:
lavorare nell’ottica della vision
L’operato giornaliero è in armonia con la vision comune e condivisa
IMMAGINARE
Vision,cultura organizzativa, obiettivocondivisoCondivido la vision e mi riconosco
Principio Attivo della SINCRONIA
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lavorare nell’ottica della visiondell’organizzazione, di obiettivi diteam condivisi, il lavoro delsingolo si inserisce in un’azionecomune tesa alla migliorprestazione della squadra
comune e condivisa dell’organizzazione in cui si lavora. Sensazione di sincronia, armonia, nel
lavoro di squadra.
nei valori del mio team, ho chiarol’obiettivo.
FARE
Lavoro quotidianoLavoro in armonia, riesco a nondisperdere i pensieri e rimanereconcentrato sul presente.
FARE
Operare, agire, eseguire, produrre, creare,compiere, costruire, elaborare, generare, formare,
Principio Attivo della SINCRONIA
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compiere, costruire, elaborare, generare, formare,fabbricare, mettere in atto, realizzare,esercitare, praticare.
Chi è spostato troppo sul fare tende a …
• Fare mille cose senza fermarsi a riflettere;• Parte in quarta senza aver pianificato;• Esegue azioni in modo automatico e stereotipato;• Eccessivamente legato al concreto e poco al pensiero
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• Eccessivamente legato al concreto e poco al pensieroastratto;
• Ha delle difficoltà nello spiegare cosa accade dentro disé (pensieri e emozioni)
Chi è spostato troppo sul fare va aiutato a…
• Staccarsi dall’ordinario e dal concreto;
• Riflettere su strategie alternative;
• Usare l’immaginazione e il pensiero creativo;
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• Usare l’immaginazione e il pensiero creativo;
… attraverso questi esercizi
• Gioco associazioni/dissociazioni
• Esercizio: “Cosa c’è lì?”
• Descrizione delle sensazioni
• Intensità delle sensazioni
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• Intensità delle sensazioni
• Induzioni ipnotiche di proiezione nel futuro verso l’obiettivo
Descrizione delle Sensazioni
Obiettivo: favorire la concentrazione sul momento presente.
Esecuzione: di tanto in tanto domandarsi: “Cosa sta succedendo?”. Dedicare5 minuti alla descrizione di quanto sta accadendo, chiamando in causa tutti ecinque i sensi: vista, udito, tatto, gusto e olfatto (es. sto vedendo, stosentendo,ecc.)
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Occorre trovare almeno 10 cose per ciascun senso. Questo ci obbliga ascendere sempre più in profondità nell’analisi della situazione presente, epertanto aumenta sempre di più la concentrazione e la capacità di cogliereaspetti della realtà, che potevano essere sfuggiti ad una prima analisisuperficiale.
L’intensità delle Sensazioni
Obiettivo: allenarsi a distinguere le microsensazioni
Esecuzione: questo esercizio è da abbinare al precedente.
Una volta che si è in grado di cogliere e descrivere le sensazioni in un momentopreciso procedere in questo modo.
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preciso procedere in questo modo.
Isolare una sola sensazione, ad esempio l’odore che si sta sentendo. Porsi laseguente domanda: “Quanto è intensa la sensazione che sto provando in questomomento?”
IMMAGINARE
Figurare nella mente, vedere con la mente,ideare, supporre, credere, pensare, presumere,
Principio Attivo della SINCRONIA
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ideare, supporre, credere, pensare, presumere,stimare, congetturare, opinare, rappresentarsicon la fantasia, concepire con la fantasia
Chi è spostato troppo sull’immaginare tende a …
• “Farsi troppi films”, cioè a vedersi attore di situazioni SOLOmentali
• Distaccarsi dalla propria realtà perdendo la dimensione del “quied ora”.
• Vivere una dimensione dove prevale l’importanza delle aree di
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• Vivere una dimensione dove prevale l’importanza delle aree dimiglioramento a discapito dei propri reali punti di forza.
• Attribuire maggiore importanza “al processo” e minore“all’attore”
Chi è spostato troppo sull’immaginare va aiutato a…
• Riprendere in mano “le briglie”= controllo sull’ attore -> ModelloS.F.E.R.A.
• Riconnettersi con la dimensione reale del “qui ed ora”
• Riportare in chiaro i propri punti di forza e amplificarne l’impiegocosciente e coerente
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• Smettere di fare il “regista” e iniziare a fare il “fotografo di Polaroid”
• Comprendere che l’immaginazione è una competenza primaria quando èimpiegata nel cambiamento di prospettiva e nella determinazione dei“percorsi alternativi” risolutivi.
… attraverso questi esercizi
• Paure reali vs Paure finte (metafore)
• Conta di dettagli concreti (es. libri verdi)– Evidenziare l’impossibilità di fare “altro”…
• Conta le linee (mattonelle, ecc) [ancoraggi alla realtà]
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– Ideale per attacchi di panico e stati di ansia gravi
• “Smetti di respirare!”
• Descrizione dei micromovimenti
Vs Paure Finte
Destrutturazione delle Paure
Paure Vere = utili, paure fisiologiche,paure ancestrali, paure istintive, paure presenti,
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paure presenti, vere istantanee,
viverle ti salva la vita
Es. Paura del predatore nell’animale, paura incidente stradale
Paure Finte = inutili, paure proiettive,paure immaginarie, “seghe mentali”, paure future,
Destrutturazione delle Paure
Paure Vere Vs Paure Finte
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paure future, Bloccano, limitano, impediscono, frenano,viverle ti limita e ti condiziona la vita
Es. Paura che accada qualcosa quando uscirò di casa, mentre programmo un viaggio a tavolino paura di eventualità drammatiche che potrebbero manifestarsi…
Le Paure Vere possono diventare una minaccia, possono metterci in pericolo, quando le si razionalizza
Esempi immaginativi:
Destrutturazione delle Paure
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“sono per strada un’auto che mi viene incontro sbanda, istintivamente scappo e mi salvo”
“sono per strada un’auto che mi viene incontro sbanda, razionalmente penso … “no, tanto fino qui non può arrivare”, resto fermo e facilmente soccombo”
Le Paure Finte sono una “minaccia”, ci si può liberare solo razionalizzandole (limitazione al qui ed ora)
Esempi immaginativi:
“sono seduto sul divano di casa, penso che fra poco uscirò e che potrei subire un incidente a causa di un
Destrutturazione delle Paure
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“sono seduto sul divano di casa, penso che fra poco uscirò e che potrei subire un incidente a causa di un auto che sbanda: perdo entusiasmo ad uscire, vivo con disagio quella eventualità”
“sono seduto sul divano di casa, penso che fra poco uscirò e che potrei subire un incidente a causa di un auto che sbanda: rifletto sul fatto che dentro la stanza non c’è nessuna auto che sbanda, mantengo
l’entusiasmo ad uscire, vivo il momento godendomi i momenti di preparazione all’uscita”
Conta di dettagli concreti (es. libri verdi)
Esercizi di sincronizzazione – parola chiave “QUI ED ORA”!
Questo esercizio consiste nel far evidenziare, quindi, “portare a mente”, la situazione “paura” e dimostrare che se la mente viene impegnata concretamente non vi è più
spazio per vivere questo stato negativo.
Es. di sviluppo:Fase 1 – rivivificazione dello stato paura
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Fase 1 – rivivificazione dello stato paura…Lei ha presente una situazione… un’immagine… un momento di paura? Un momento nel quale vive ilsuo disagio? Bene… vorrei che amplificasse quell’immagine, che le fosse ben nitida e chiara? Ce l’hapresente?Fase 2 – distrazione-occupazione della mente (in virtù delle risorse - oggetti presenti nell’ambiente onel set). Ora le chiedo se può contare ad alta voce tutti i libri verdi che vede nella libreria (mapotrebbero essere le mattonelle del pavimento, i montanti delle finestre, ecc).Fase 3 – conclusione (enfatizzando il risultato). Mentre conta ad alta voce mi dice se riesce aripensare a quanto le ho chiesto prima, cioè alla sua situazione negativa. [ovviamente è impossibile]
Conta di dettagli concreti “EMERGENZA”
Questo esercizio è finalizzato a vincolare, ancorare l’attenzione e la presenza del soggetto a elementi reali, presenti nel suo ambiente attuale, così da allontanarlo dalla proiezione ansiogena
Es. di sviluppo:Esercizio elettivo in caso di attacchi di panico o di ansia o di angoscia profondi.
Esercizi di sincronizzazione – parola chiave “QUI ED ORA”!
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Sviluppo come il precedente ovviamente tenendo conto dei fattori scatenanti l’attacco di panico odi ansia (ascensore, vettura, esterno… ecc) e in base al setting individuo elementi che si possanocontare (tasti, bottoni, chiodi, bulloni, pannelli, righe verticali, luci, righe orizzontali, ecc).
Se capita l’episodio acuto, attirare l’attenzione della persona in modalità assertiva e paternainvitandola a contare ad alta voce (“CONTA AD ALTA VOCE LE MATTONELLE PER TERRA!”) e respirarelentamente (“CONTA E RESPIRA CON CALMA”). Se la persona si lamenta di non riuscire a respirarechiederle di trattenere il fiato il più possibile mentre conta [espediente per ritrovare la sincroniaistantaneamente (la mancanza d’aria è più importante)]
Sincronizzazione istantanea: “smetti di respirare”
Questo esercizio è finalizzato a ritrovare istantaneamente la sincronia mente corpo e viceversa
Es. di sviluppo:1°chiedere alla persona di contare ad alta voce fino a 3, e arrivati al 3, di vuotaretutta l’aria che è contenuta nei polmoni restando senza fiato per quanto più tempopossibile
Esercizi di sincronizzazione – parola chiave “QUI ED ORA”!
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possibile2°chiedere alla persona di segnalare con la mano alzata quando è prossima a nonresistere più senza fiato3°cogliere il momento in cui prende fiato, chiedendole a cosa sta pensando inquell’istante4° enfatizzare l’accaduto: in quell’istante tutta la mente era concentrata sulprendere aria e il corpo ha eseguito con attenzione, generando il massimo stato disincronia tra mente e corpo.
Descrizione dei Micromovimenti
Obiettivo: aumentare la concentrazione rispetto a ciò che si sta facendo
Esecuzione: realizzare un’azione motoria e descriverla attraverso tutti imovimenti effettuati per la sua esecuzione. Contare quanti micromovimentisono occorsi per effettuarla. Cercare di descrivere nuovamente la stessasituazione, scendendo ancora più nello specifico, aumentando la lista dei
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situazione, scendendo ancora più nello specifico, aumentando la lista deimicromovimenti e contarli. Effettuare questa descrizione per una terza edultima volta. Contare la differenza tra il numero dei micromovimenti dellaprima descrizione e quelli dell’ultima.