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Alberto Bellot · Marco Mezzavilla · Francesca Toso · Davide Tuberga Coltivare una Comunità · Cibicworkshop · 2012 locus amoenus percorsi anfibi nella comunità lagunare

2012-05 Locus Amoenus

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Persorsi anfibi nella comunità lagunare. IUAV Design Summer Workshops 2012, Coltivare una Comunità by Cibicworkshop. Alberto Bellot, Marco Mezzavilla, Francesca Toso, Davide Tuberga

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Alberto Bellot · Marco Mezzavilla · Francesca Toso · Davide Tuberga

Coltivare una Comunità · Cibicworkshop · 2012

locus amoenuspercorsi anfibi nella comunità lagunare

Il nostro intervento è di informazione e gestio-ne delle attività culturali, ludiche e sociali di Ca’ Tron. Il servizio è rivolto alla comunità e ai vi-sitatori; in particolar modo la nostra proposta vuole valorizzare l’identità agricola lagunare di Ca’ Tron attraverso i seguenti punti:•  presentare i frutti del lavoro locale attraverso attività di ristorazione e vendita a km 0 (risco-perta biodiversità)•  favorire la frequentazione del posto per atti-vità di  interesse culturale e sportivo (frequen-tazione locale)•  promuovere  iniziative  collettive  attraverso spazi polifunzionali (frequentazione lavorativa)•  promuovere la zona per un turismo sostenibi-le (frequentazione turistico-didattica)

Locus Amoenus, ente di valorizzazione del ter-ritorio

Chi siamo? Cosa proponiamo?

Dove agiamo?

Ca’Tron, ex tenuta agricola di 1000 ettari, sita di fronte alle isole di Burano e Torcello.Confinante con H-Farm e una base missilisti-ca dismessa, territorio bonificato coltivato ad agricoltura intensiva di mais e soia, terreno molto fertile che favorisce la crescita di boschi spontanei.Situato a 20 km da Venezia e 12 km dall’aereo-porto di Tessera.

Iservizi proposti si rivolgono a diverse utenze: • permanenza breve (turisti)• lungo termine (locali e nuovi residenti)

La zona deve presentare modelli di attrazione in tre tempi, dimostrandosi capace di offrire mol-teplici attività la cui fruibilità varia in base alle esigenze dell’utenza. Chi ci vive e ci lavora non deve annoiarsi, chi vi si avvicina per brevi perio-di dev’essere stimolato a conoscere la zona e invitato a ritornare

La zona deve presentare modelli di attrazione in tre tempi, dimostrandosi capace di offrire mol-teplici attività la cui fruibilità varia in base alle esigenze dell’utenza. Chi ci vive e ci lavora non deve annoiarsi, chi vi si avvicina per brevi perio-di dev’essere stimolato a conoscere la zona e invitato a ritornare.

Destinatari

2. creazione di percorsi tematici

Offrire tre “pacchetti percorso” volti alla frequentazione  del  posto,  ognuno  dei quali propone tre diversi modi di perce-pire l’acqua:  il pacchetto didattico pre-vede lo studio/scoperta degli usi dell’ac-qua  per  l’irrigazione,  delle  tecnologie  e delle tecniche che ne hanno permesso il controllo seguendone l’evoluzione stori-ca e le principali forme di vita nell’acqua fluviale/lagunare; il pacchetto sportivo prevede  la  fruizione  di  mezzi  acquatici più o meno tradizionali (canoa,sandalo) da alternare ad attività di corsa pede-stre o su bici e la possibilità di pesca sportiva all’interno di un biolago; il terzo pacchetto prevede un esperienza di ri-lassamento attorno al biolago con pos-sibilità di avvicinarsi alle attività locali (imparare a cucinare o comporre con prodotti a km 0)

1. recupero degli edifici dismessi

Permettere  la  riqualificazione  di  strut-ture già esistenti, in stato di abbando-no. Le stanze ricavate possono svolgere svariate funzioni quali  ristorazione, sale didattiche, centri congresso, punti di accoglienza e pernottamento, strutture alberghiere, centri di vendita e acquisto dei prodotti locali, zone espositive di at-trezzi e utensili della vita contadina/la-gunare.Attraverso il recupero degli edifici pre-senti si identificano tre principali centri di “aggregazione”:•  darsena, punto focale per l’accoglien-za e il cambio dei mezzi di trasporto•  biolago, punto di svago e relax, soprat-tutto nel periodo estivo•  cascine, punto di ristoro e centro cul-turale

3. interventi artistici site–specific

Coinvolgere artisti nella realizzazione di opere site–specific. Gli artisti potranno trovare a ca’Tron l’ambiente per i propri allestimenti, avvicinando la comunità lo-cale ai linguaggi contemporanei dell’arte e allo stesso tempo restituendo un quid artistico al paesaggio naturale e agli in-terventi umani già presenti.

Come metterlo in atto?

Ca’ Tron

16cascine

stato di degrado avanzato

stato di degrado parziale

1601 02

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AccoglienzaSnodo trasportiParcheggioMercato km 0

Museo vita lagunare

AlloggiRistoro

Multifunzione

Cucina stagionaleBiolago

AlloggiRistoro

Snodo trasportiBiolago Pesca

Fattoria didattica

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Manutenzione verde

Zona pic-nic

Zona pic-nic

Snodo trasporti

Zona pic-nic

Manutenzione verde

Punto panoramico

Zona pic-nic

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spazi comuni

darsena

particolari darsena

punto d’osservazione diurno e notturno per abitanti e visitatori

molo perpiccole imbarcazioni

ufficio informazioni turistiche

punto di ritrovo e di aperitivo per gi abitanti, zona di ristoro per i visi-

tatori appena arrivati

punto d’osservazione diurno e notturno per abitanti e visitatori

stazione bike–sharing con copertura a pannelli solari per l’autosufficienza ener-

getica ella struttura

produzione e vendita di prodotti finiti (marmellate, conserve, sughi per pasta

ecc…) e preparazione di pasti per l’agriturismo

parcheggio & bike sharing

cascina polifunzionale

sala congressi

frutteto

zona didatticaraccolta mezzi agricoli

cucina biologica

ristorante sottoalla pergola

stanzab&b

zona diproduzione energetica

ruderi

festa

acqua

acqua

arte

acqua

manu-tenzione

verde

bagni

deposito bici

ispirazione per i percorsi tematici

Le opere sono ottenute per lo più con sassi, fo-glie, con rami o tronchi, in completa armonia con il luogo.Dal luogo nascono (tramite il lavoro di reinter-pretazione dell’artista sui materiali del luogo) e al luogo tornano, in quanto sono lasciate poi naturalmente invecchiare e scompa- rire nel ci-clo naturale della valle.

Arte SellaAttivo dal 1986 · Val di Sella, Borgo Valsugana, TrentoManifestazione internazionale di arte contemporanea

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Landart è un termine che identifica opere arti-stico - creative elaborate con materiali naturali e collocate all’interno di un ambiente naturale. Vincenzo Sponga apre a Pordenone un nego-zio-laboratorio dove presenta le sue opere rea-lizzate con metalli e materiali tratti dalla natura e, a partire dalla fine degli anni ‘90, allarga la sua ricerca fino ad arrivare alla Land Art, per la quale rappresenta l’Italia in varie manifestazio-ni internazionali assieme a Gabriele Meneguzzi.

Vivo VerdeAttivo dal 1986 · PordenoneInstallazioni di Land Art

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Il museo della civiltà contadina è un compelsso agricolo di tre edifici suddivisi in sei zone.Ripropone gli utensili che accompagnavano la vita campestre nei diversi momenti della gior-nata, negli ambienti della casa (mulino, stalla) e nei vari mestieri (liutaio, falegname, lattaio, cal-zolaio).

Museo della Civiltà ContadinaAttivo dal 1988 · Aiello, UdineMuseo didattico che riproduce scene di vita campestre

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cale

Divisione dei corsi d’acqua francesi  in sei per-corsi da 200 km, per un totale di 3000 opere d’arte e 40000 ettari di dominio pubblico flu-viale, raccolti per offrire un alto standard quali-tativo di servizi fluviali nel rispetto dell’ambien-te e delle risorse acquatiche.

VNF - Voies Navigables de FranceAttivo dal 1991 · FranciaAssociazione di coordinamento della navigazione fluviale

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qua

La Riserva Naturale della foce dell’Isonzo com-prende un’area di circa 2400 ettari, situata lun-go gli ultimi 15 km del corso del fiume. Quest’a-rea è stata interessata nel corso dei secoli da notevoli trasformazioni, a partire dagli anni ’90 sono stati effettuati degli interventi che hanno portato alla creazione di una palude tempora-nea d’acqua dolce, denominata “il Ripri- stino”: La nuova situazione ha incrementato notevol-mente il numero delle specie legate agli am-bienti umidi.

Riserva Naturale Regionale Foce dell’IsonzoAttivo dal 1988 · Isola della Cona, GoriziaRiserva naturale regionale

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qua

Il Parco Naturale Regionale del fiume Sile si estende su una superficie di 4.152 ettari, l’area delle sorgenti si trova tra Ca- sacorba di Vede-lago (Treviso) e Torreselle di Piombino Dese (Pa-dova) originando il più lungo fiume di risorgiva d’Italia: 70 km circa da Casacorba di Vedelago (Treviso) a Portegrandi di Quarto d’Altino (Ve-nezia), la foce naturale nella Laguna di Venezia, prima dello scavo del “Taglio del Sile”.

Parco Naturale Regionale del Fiume SileAttivo dal 1991 · 11 comuni nelle province di Padova, Treviso, VeneziaParco naturale regionale

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qua

interventi artistici site–specific

percorsi

percorso sportivo

mezzo: bici - piedi - canoatipologia alloggio: tenda, agriturismoattività proposte:• corso canottaggio• pesca sportiva

orto

frutteto

depositobike sharing canoa sharing

casolare recuperato per la produzionedi prodotti locali e l’ospitalità

percorso didattico

mezzo: bici - pieditipologia alloggio: b&b in case coloniali, houseboatattività proposte:• visita museo acqua• approfindimento fauna lagunare• approfondimento coltivazioni lagunari

la cascina conserva l’aria da rudere

percorso relax

mezzo: bici - pieditipologia alloggio: bungalow in canapaattività proposte:• corso di cucina stagionale, relax nella zona laghetto• coltivazione orto• acropark

zona ristoroalimenti di cucina tradizionale

prodotti a km 0

zona energeticapannelli solari

zona pesca sportiva

zona relax

biolago / ecopiscina

cascina restaurata

fattoria didattica